martedì 27 giugno 2017

Gioia

Maurizio ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Tristezza": 

Pensa...io a 50 anni, nel 2007, letteralmente scappai dall'Italia (No...dall'Europa, in Italia mica ci stavo male...) approdando agli antipodi, con qualche bella speranza, e consapevole che qualcosa di particolarmente brutto si preparava. Il 2008, arrivo', puntuale, la Storia a volte e' lenta ma inesorabile, e tu lo sai bene, ma qui ce la sfangammo, come ? ma con rapido riallineamento del cambio della valuta piu' volatile del pianeta, il NZD. Poi, ho scoperto un blog di un allora sconosciuto professore di Pescara, e tutto quel che avevo visto e previsto, ha preso una forma e un'articolata motivazione, quasi come imparare la musica dopo aver suonato per anni a orecchio. Adesso ho 60 anni, sono sempre agli antipodi, ma ho 4 dipendenti, fatturo 11MM di $NZ, EBIT dell'11% all'ultimo bilancio, certificato, tasse, ovviamente, pagate fino all'ultimo cent, e un socio NZ che non capisce bene perche' con il know how e gli skills (lui parla cosi' da bambino, non per fare il fenomeno...) non sono rimasto a fare le stesse cose a casa mia, che per lui resta l'inarrivabile mito di dove si vive davvero una vita da favola, e sia venuto qui ad arricchire anche lui...e quando rispondo che sono scappato per l'euro...lo vedo che non mi crede, che anche lui, figlio miracolato del $NZ, crede che l'euro sia solo una moneta. Io sono scappato intuendo...adesso so' perche', e mi accontento di cercare di educare chi vuole stare a sentire...e chi non vuole, lo evito. Ma capire, e saper articolare quel che si capisce...e' una soddisfazione inarrivabile.Se passerai mai di qui, aragoste e ostriche, in stagione, le metto io, e il vino non e' disprezzabile, affatto. Grazie mille Prof. 




(...a te ho dato solo la soddisfazione intellettuale di ricondurre a un quadro ordinato e coerente le sensazioni che ti avevano spinto a fare la cosa giusta. Insomma, a riconoscere nel tuo istinto il suggello della ragione. È un'intima gioia quella di trovare da soli la soluzione di un problema. Tu ti sei salvato da solo. E anche questa è una gioia. Ma quanta amarezza nel pensare che tu sei lì, con questa capacità imprenditoriale e di analisi, e qui restano quelli che ben altri strumenti di analisi avrebbero a disposizione, ma si limitano a biascicare luoghi comuni intrinsecamente razzisti...)







42 commenti:

  1. Brava gente i Kiwi, ma in due anni passati a Christchurch non sono mai riuscito a spiegare all'interlocutore di turno cosa stia succedendo in Italia.
    La semplice idea che "non ci sia lavoro per quanto tu lo possa cercare" non pareva loro concepibile.
    Ora sono tornato a Trento per un anno, in attesa di ripartire definitivamente.

    Grazie della testimonianza,
    Guglielmo

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    1. hanno il cambio flessibile e vogliono tenerselo, se non sbaglio hanno detto di no all'Australia che voleva fare una bella unione monetaria, per dargli la monetona forte che come si sa nobilita.

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    2. Condivido, bravissima gente i Kiwi e molto bella la NZ, anche se ci sono stato solo un paio di settimane in vacanza. Mi ha ricordato molto l'Irlanda (anche per la gente) dove ho vissuto un paio di anni... l'unica cosa indigeribile di quel paese, per un fumatore incallito come me è il prezzo delle sigarette!
      Aneddoti a parte, un grosso in bocca al lupo ed anche a te tutta la mia empatia per essere costretto ad emigrare così lontano: nonostante il fatto che io, come diceva un paesano mio, sia un viaggiatore e non un migrante, so bene che la maggior parte delle persone vi è costretta ed è una cosa che trovo assurda (economicamente) ed orribile (umanamente).

      Saluti cordiali

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    3. E di che ti occupi a Trento? No, perché l'azienda per cui lavoro a Bolzano sta cercando disperatamente. La paga non è male (permette di vivere)

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    4. @Nicola
      https://sites.google.com/view/braidsideearth/

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    5. Roba buona, purtroppo ci occupiamo di trivialità qui

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    6. Non mi formalizzo :-) parliamone pure se ti va. C'è la mia mail nei contatti. Cheers!

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    7. Guarda il caso....trovare su Goofynomics un college o futuro college(mi pare di aver capito che sarai in NIWA Christchurc vero?). Magie del mondo globalizzzzato ;-) Prima di scendere se puoi passa da Raglan che ti offro un paio di birre!

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    8. @panda Perdonami, ma nel tuo profilo non la vedo. Se ti interessa un lavoro da tecnico informatico e hai conoscenze medie di networking, windows, windows server, linux, firewalling sotto diversi vendor (Sophos e Palo Alto, principalmente) scrivimi a nicola [DOT] strada [AT] gmail [DOT] com. L'invito è aperto a tutti i frequentatori di questo blog.

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  2. il post di maurizio suggella - semmai ce ne fosse stato bisogno - il concetto che l'introduzione dell'€uro non inerisce con l'economia ma con un progetto politico chiaro e definito (e criminale) di cui - la situazione Greca - ne rappresenta il suo più evidente successo. Un economista anche il più scalcinato, non poteva non sapere cosa sarebbe accaduto.

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  3. Maurizio è la voce di tutti noi che leggiamo con amore questo blog.

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  4. OT

    Il Prof venerdì 30 giugno è a Milano all'auditorium Testori in Piazza Città di Lombardia 1 (zona Stazione Centrale). L'evento "Giovani alla fine del lavoro" sarà dalle 17:30 alle 19:30 e per entrare bisogna registrarsi alla seguente e-mail: segreteria@iassp.org

    Al convegno partecipano anche Fusaro e Povia.

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    1. Il Prof. a Milano? Non posso mancare, allora.

      A proposito, 5xmille mio e del mi' babbo versato...

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  5. Ci vogliono più post, in questi giorni di resa dei conti (veneti e non solo), sto compulsando il blog di Bagnai più di quanto un adolescente compulsa PlayboyTV quando i genitori non ci sono.

    Rimpiango solo di aver già versato il mio 5 per mille, ma faccio penitenza tutti i giorni, giuro, leggendo e imparando dal Sacro Blog (questo sacro blog non quell'altro).

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  6. Io sono scappato dall'Italia e mia moglie da Christchurch. Ora viviamo felici nel nord della Tailandia

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  7. Anche io sono (quasi) agli antipodi da 8 anni, anche a me è andata abbastanza bene anche se essere milionario in Cile non è affatto lo stesso che in NZ per evidenti ragioni di valuta; ma ho la sensazione di avere l'evidente vantaggio competitivo di aver potuto studiare in un sistema pubblico. Quando sento qualcuno decantare le lodi di scuola, sanità e pensioni private contro il sistema pubblico bbruttoeccattivo lo invito sempre a farsi un giretto da queste parti, dove il lavoro sporco è già stato fatto, per vedere come funzionano le cose...
    Ieri leggevo un vecchio post del professore dove diceva (giustamente) che l'inflazione tende a ridistribuire dal "rentier" verso il salariato, ed ho pensato che forse vivo in un paese che è una delle poche eccezioni. Qui c'è l'UF (Unidad del Fomento) che è una specie di valuta parallela fittizia che si aggiusta ogni mese con l'inflazione. È tutto in UF, prestiti, mutui, affitti, case. Unica eccezione: i salari ovviamente! Compresi quelli minimi (circa 250 euro al mese). Nella costituzione (ancora quella di Pinocho) nel capitolo III paragrafo 21 c'è scritto che lo stato non può fare impresa, la disuguaglianza (misurata con Gini) è tra i livelli più alti al mondo, l'indebitamento delle famiglie cresce costantemente, l'accesso a scuola, sanità, pensioni dignitose è precluso ai più. La disuguaglianza cresce perché senza un'accesso generalizzato alla educazione, senza una visione di lungo periodo della stessa, con le materie prime (rame soprattutto ma anche litio che in prospettiva è importantissimo) in mano ai privati, la "complessità economica" è bassa (il nesso tra le due cose lo descrive Galeano ed anche questo studio qui). Ci tengo a precisare che vivo in un paese con buoni indicatori macro-economici (quali? da quale punto di vista?).
    Credo che il lettore medio se ne sbatta (allegramente e giustamente) del Cile però questa testimonianza spero possa servire in un caso reale a vedere cosa succede quando gli amici di Chicago hanno le mani libere. Tra l'altro, come analogia, è "strano" notare come l'unica misura economica non Friedmaniana implementata qui in quegli anni sia stata il cambio fisso. Sarà forse che i cileni testardi avevano bisogno di un altro "shock", economico dopo quello militare, per accettare certe misure fatte per "il loro bene"?
    Che schifo, viene voglia di vomitare quando vedo queste cose e quando leggo la testimonianza di Maurizio costretto ad emigrare per colpa di liberisti sempre e rigorosamente col culo degli altri!

    PS: Dubito che il professore passerà mai da qui, però anche nel mio caso un tetto, un "asado" e un buon vino sono garantiti! Ed il vino qui è tra i migliori al mondo :)

    Saluti cordiali

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  8. A proposito di banche venete ho letto un'articolo con annessi commenti sul Fatto che fa capire quanto l' autorazzismo sia diffuso e corrompa il corpo sociale (dal tono del testo si capisce che per l' autore e per molti dei commenti il bail in sarebbe stata la necessaria purificazione dal peccato d' essere italiani,cosa che non apprezzo affatto essendo stato mondato delle mie obbligazioni banca marche prese anni fa per ottenere il mutuo di casa)http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/24/banche-popolari-venete-il-cambio-di-rotta-di-francoforte-non-sara-gratis-berlino-presentera-il-conto/3683306/.Da un Paese ,nel quale tutti si danno l' un l'altro delle "merde",è meglio ,se si può ,andarsene .Purtroppo chi non ha sviluppato competenze particolari non c'è questa scelta e deve subire .

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  9. Tante persone nel mondo dis-locate: potrebbe essere anche bello, fosse per libera scelta.

    Invece pare di no.

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  10. C'è anche un po' di tristezza in queste storie Europee

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  11. Un saluto anche da Houston, Texas. Arrivato qui da circa 3 anni, lasciando affetti e famiglia nel patrio suolo e dopo aver venduto (venduto, non chiuso) un'azienda che in italia aveva superato senza grossi scossoni la crisi dello scorso decennio, ho reinvestito nel paese a stelle e strisce.
    Nei primi 6 mesi dell'anno ho fatturato il doppio dell'intero 2016 e veleggio felice verso la serenità. Se qualcuno ne avesse voglia, posso raccontare l'esperienza di andare a discutere delle tasse nel locale ufficio statale.

    Un sentito ringraziamento al Prof. Bagnai che ci aiuta ad aprire gli occhi con numeri e dati, dando vigore alla scelta di chi ha deciso di levare le tende.

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    1. si ma lo leggi il sito new nation? Perchè nelle tue zone a stelle e striscie se fai jogging nel posto sbagliato di sera ti trovano stabbed and partially buried..

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    2. @enogastroblog: anche io sono a Houston, TX.
      Se hai voglia mandami una mail, ti offro una Saint Arnold.

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  12. "Caro amico, la mia lettera ti giunge da lontano,
    dal paese dove sono a lavorare,
    dove son stato cacciato da un governo spaventoso
    che non mi forniva i mezzi per campare;
    ho passato la frontiera con un peso in fondo al cuore
    e una voglia prepotente di tornare,
    di tornare nel paese dove son venuto al mondo,
    dove lascio tante cose da cambiare."
    https://www.youtube.com/watch?v=zBbroEtIIXw

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    1. Erano anni che non l'ascoltavo, ed è ancora bellissima.
      Grazie.

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    2. il grandissimo Bertoli....un'eco e un'ombra di 60 anni passati a pensare che in un mondo di per se' ricchissimo, ci fosse un posto al sole per tutta la gente con buona volonta' e voglia di lavorare, e doverlo venire a cercare fin qui...non c'e' bisogno di un Dio per maledirli, li maledira' la Storia degli uomini.

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    3. Grazie. Io la ascolto spesso perchè quando sei emigrato a 16 anni ed hai girato un bel pò di paesi per gudagnarti onestamente da vivere cerchi di capire se sei tu che sei sbagliato o lo è la moltitudine di criminali che ci ha tradito e venduto e che negli ultimi 10 anni si è impegnata nella ns. schiavizzazione definitiva. Se Dio c'è spero che paghino il conto anche con le loro discendenze.

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    4. Tutto torna....
      Musiche e Testi P. Bertoli e C. Borghi

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  13. Stamattina ho versato 5x1000 mio e della mia signora con grande soddisfazione, è stata una piccola gioia in questo mondo di lacrime.

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  14. 50 anni e ricominciare.
    Più che gioia: speranza.

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  15. Nel 2010 mi diedi un anno di tempo per trovare un lavoro dignitoso in Italia al termine del quale sarei emigrato. Lo trovai e oggi sono ancora qui.

    Per come poi sono andate le cose poi, se non l'avessi trovato sarei ancora qui comunque per motivi che non dipendono da me.

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  16. L'8 maggio dell'anno scorso tracciai in questo blog un commento col quale testimoniavo la mia fuga dall'ex BelPaese. Leggendo quello di Maurizio mi è tornato l'amaro in bocca. Un'amarezza più "gonfia" di quella espressa da AB, perché carica di rammarico per le conseguenze delittuose di quest'obbrobrio chiamato euro: non ha solo falcidiato l'economia nostra e di altri. Non ha solo "esportato" risorse (questo può dipendere anche dal contesto socio-politico del Paese). L'euro ha rovinato vite. Ha spinto addirittura al suicidio. E ha sparso sale sul futuro dei nostri figli. In più (mi permetterlo di scriverlo grossolanamente da economista - eravamo quasi compagni di corso con AB a La Sapienza) ha comportato un altro grande spreco, dirottando attenzioni su questioni monetarie e pastoie burocratiche, abbandonando a se stesso e allo sbando il vero problema delle economie occidentali: quello di una carenza della domanda rispetto all'offerta - vieppiù attraverso l'oscena crescita dei profitti a scapito dei salari a cui abbiamo assistito in questo marcio ventennio. Proprio quando l'impulso tecnologico ci stava offrendo l'occasione per migliorare le società, per perequare redditi e ruoli, neanche fossimo Lot in fuga da Gomorra, ci siamo girati dalla parte opposta disperdendo tempo ed energie (tantissime quelle spese da AB) per complicarci oltre che l'esistenza le prospettive future (individuali e generazionali), concentrandoci in polemiche e facendoci imporre inutili sacrifici in nome di ciò che la Storia rileggerà come un orribile flagello

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  17. Emigrare non e' praticamente mai una libera scelta e l'emigrazione e' solo una gran perdita.

    Magari nei primi anni le rimesse facilitano la vita a chi rimane in patria.

    Poi nel tempo diventa chiaro che alla perdita del capitale umano si aggiunge anche la beffa della perdita della identita' nazionale.

    La prima generazione dei figli degli emigranti di solito capisce ma non parla l'italiano.

    La seconda generazione, quasi senza eccezioni, perde invece completamente la lingua del si.

    Siccome sono la lingua, la storia e le tradizioni locali che fanno la nazione, l'emigrazione involontaria e' una vera iattura.

    Cosa per me ancora piu' tragica e' che, nella mia esperienza personale, tutti i discendenti di emigranti che conosco diventano liberisti convinti fin dalla prima generazione!

    I discendenti della generazione di Sacco e Vanzetti hanno per esempio tutti ripudiato le loro radici culturali e disprezzano (senza neppure conoscere) tutta la tradizione delle lotte anarchiche, il socialismo, il marxismo, il comunismo, cioe' qualunque filosofia diversa dal liberismo.

    Grazie allo 'ius sanguinis' i discendenti di coppie di emigrati italiani talvolta hanno cura di conservare la cittadinanza italiana (e pur non parlando la lingua e non pagando tasse in Italia votano pure!), ma a mio giudizio sono piu' alieni di un cinese.

    Il titolo di questo post per me avrebbe dovuto essere "Tristezza (addendum)".

    Non aggiungo altro perche' gia' mi sforzo di dominare il rancore montante verso i responsabili politici di questo sfacelo....

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    1. Magari sono anomalo, io come detto, vivo a Auckland......mia figlia e i miei nipoti vivono a Milano, mia figlia parla inglese con accento californiano, dopo aver fatto l'ultimo anno di liceo la', e aver rifiutato una borsa di studio sportiva per il basket (con possibile ingaggio in WNBA) dicendo agli americani che la qualità' dell'università' italiana era infinitamente migliore e quindi non sarebbe rimasta la'. Anche lei e il suo compagno sono ferocemente anti euro e anti EU, marxisti entrambi, anche se lui, che voleva fare il professore di storia, si e' caricato l'azienda di famiglia in spalla dopo la morte (troppo..) precoce di suo padre (mio suocero era una gran persona, napoletano, grandissimo lavoratore e la personificazione dell'allegria partenopea..), azienda in cui lavorano tutti e due, tra l'altro uno dei pochi modelli di azienda familiare sopravvissuto e prosperato in campo industriale alla crisi. Mia figlia insiste che io torni e faccia il nonno a tempo pieno...e se il lavoro continua cosi, tra 5 o 6 anni potrei anche farlo, e lasciare continuare il mio socio NZ che ha 15 anni meno di me e voglia di fare (magari lo tengo d'occhio comunque...) e come vedi, esco un po' dal cliche' dell'emigrante classico.....anche se 10 anni fa, la prospettiva che avevo era di essere messo da parte come vecchio arnese polveroso e essere destinato a precariato e sottooccupazione over 50....cosa che non mi riusciva di accettare supinamente solo per far vendere VW ai maledetti tedeschi ( a cui nonno sparava nel '44..), e che mi ha portato qui. Tranquillo, che se torno a fare il nonno a tempo pieno...neanche la seconda generazione dei miei discendenti diventa liberista. Ho fatto incorniciare , per loro, le tessere del PSI del '44 e del 45 che mio nonno portava in tasca quando Nenni era ricercato e un pericoloso sovversivo, e la Storia del trisnonno partigiano e operaio non mancheranno di conoscerla.

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  18. Caro Maurizio, anche io circa 6 anni fa sono scappato in questa bolla di mondo occidentale dove tante delle cose brutte del mondo occidentale non sono ancora successe. Anche io dopo qualche anno passato con un costante senso di inquietudine, sono scappato alla ricerca di una migliore qualità della vita, ma totalmente inconsapevole di quel che stava succedendo. Ho letto il primo libro di Alberto dopo pochi mesi che ero qui, e da allora l`unico scopo della mia vita è stato combattere per ottenere la residenza NZ, ed avera un’ altra opportunità. Mi conforta sapere che non sono l’unico pazzo che se ne va in giro a cercare di spiegare i pericoli di una unione monetaria ai Kiwi (ci sono andati vicino con l`Australia), loro che non hanno conosciuto disoccupazione, il collasso della bolla immobiliare (che purtroppo temo arriverà prima o poi), e le conseguenze del credito facile. Loro, con l'ingenuità, la genuinità, e l`entusiasmo dell`Italia di 30 anni fa, il complesso di inferiorità con il mondo, ed il mito dell’Europa delle vacanze e delle cartoline (in particolare l`Italia). Loro purtroppo (o per fortuna) faticano a capirlo perchè non hanno la necessità di farlo, e ci guarderanno sempre come se stessimo parlando di qualcosa di alieno. Noi dopo aver letto i libri ed i posts del prof (e non solo), dopo aver passato ore a riflettere e parlare con i (pochi) amici con cui si può discutere di certi argomenti, spesso inondiamo (almeno io) l’interlocutore di concetti mai sentiti (anche perchè i media non hanno motivo di trattarli) con una estrema naturalezza. I pochi interessati (o meglio incuriositi) che stanno ad ascoltare per qualche minuto, da disorientati diventano stupiti quando si accorgono del velo di rabbia che accompagna la spiegazione. Non si capacitano della scelta di andare via da quello che loro considerano un “miraggio”, e del fervore con cui si critica il sitema monetario EU, venduto anche a loro come progetto di fratellanza tra popoli.
    E’ uno strano paese la Nuova Zelanda, un paese che mi ha dato opportunità impensabili in Italia (anche per la minor competizione), ed in tempi 10 volte piu’ corti. Un paese globale ma isolato, che non si interessa molto di quello che succede nel mondo, e che non interessa a molti (Cinesi a parte, al solito) vista la posizione ed i piccoli numeri. Forse il paese occidentale piu` al sicuro in caso di guerre, sia economiche che tradizionali (l`unico potenzialmente autosufficiente). Un paese con una moneta debole e con la benzina (tutta importata) che costa 1.2 euro, dove gli alimenti sono mediamente piu` cari che in EU la bassa disoccupazione non lo rende un dramma, e dove nonostante la bassa popolazione l`immigrazione è pesantemente regolata. Un paese sempre piu` “turbocapitalista” ma con ancora tanto spazio sia da costruire che da inquinare, ma anche un osservatorio lontano, dove tutto capita con anni di ritardo rispetto all` Europa e sopratutto USA....speriamo che Loro se ne accorgano, e riescano a mettere insieme la Storia, almeno quella recente, prima che sia troppo tardi.
    PS: Professore, ricordo che in un lontano incontro alla camera di commercio di Milano (credo fosse il 2012) qualcuno Le chiese “e se le cose non cambiano?” (o qualcosa di simile), e Lei tiro` in ballo la Nuova Zelanda, dicendo che sarebbe scappato li. Mi son sempre chiesto se fosse una semplice battuta (il classico posto lontano che non si fila nessuno), o se ci fossero motivi “macroeconomici” in quella risposta. Io sarei partito da li a pochi giorni, e mi ricordo che non comprai il Suo libro perchè i miei ultimi Euro in tasca provenivano dai miei genitori (ed avevo 34 anni...) e mi sentivo in colpa ad usarli per un libro, che poi comunque comprai pochi mesi dopo in NZ, peraltro in formato cartaceo!

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    1. Discorso quasi inquietante, privo di ogni ottimismo, riassumibile come: "Qui ancora sto bene ma prima o poi la peste coglierà anche noi, non ci si può salvare ma solo rimandare il disastro". Bah. E perché non potrebbe essere l'Europa, dopo l'UE, a riallinearsi rispetto a buonsenso e razionalità?

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    2. Non era mia intenzione essere negativo, ed in realtà non lo sono. Lo definirei pragmatismo. Anni fa diventai istruttore di immersioni ed un comune esercizio mentale era quello di pianificare gli scenari catastrofici ed improbabili, e per ognuno immaginarsi (da solo o discutendo con altri) le possibili soluzioni. Da allora lo applico con tutto, senza ansia. La cosa peggiore che possa capitare è di averci preso e di avere una risposta, la migliore è di sbagliare sempre. Comunque immagino che visto da fuori sembra un atteggiamento catastrofista, anche la mia ragazza pur se Olandese, non riesce a concepirlo ;-)

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    3. La cosa peggiore è quella che sta succedendo: noi ci abbiamo preso e loro non hanno la risposta.

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  19. Ieri sera ho avuto come ospite a cena un connazionale arrivato da meno di un mese sul suolo della perfida Albione dove, invece, io mi trovo da quattro anni.
    Non era mia intenzione parlare né di Brexit, né, tantomeno, della situazione italiana presente,passata, o futura. Nonostante ciò, dopo pochi minuti, lui attacca proprio con questi argomenti: io cerco di rispondere solo un minimo provando a rimanere sotto traccia il più possibile, ma niente. Come dico, sommessamente, che il problema dell'Italia non mi sembra risiedere esclusivamente nel debito pubblico e avanzo dei dubbi sulla moneta unica il mio interlocutore perde immediatamente le staffe. Comincia un fiume di parole inarrestabile di cui ricordo solo: debito pubbbblico, corrruzione, berlusconi-bossi mortacciloro e dell' Alitalia (tutta colpa loro, perchè c'era Air France, che invece..), i tedeschi e gli altri nord europei fanno bene a disciplinarci, la liretta, ma dove andiamo da soli che neanche col Brasile potremmo parlare (chissà perchè poi?), MONTI e LETTA ci stavano mettendo sulla rotta giusta, ma sono stati boicottati.
    Quando ho tentato un debole, lo giuro, debole, replica del tipo:"mi permetto di dissentire sulla scorta dei miei studi e dell'opinione di economisti di chiara fama" ha cominciato ad alzare la voce e mi ha sminuta rimarcando la differenza d'età come sorgente di ogni autorevolezza(64 anni lui,48 io), il tutto davanti a mia figlia che assisteva attonita. Ho trovato la forza di non lasciarmi attirare nella trappola; ma la rabbia era tanta. Alle 3.30 del mattino mi sono svegliata sentendo ancora gli effetti negativi di quella sgradevolissima conversazione, solo un documentario a proposito un campione mondiale di scacchi norvegese (Magnus Carlson)ha potuto avere la meglio su di me ridepositandomi tra le braccia di Morfeo. Questa mattina, come prima cosa, ho fatto una donazione ad a/simmetrie e ho cominciato a sentirmi di nuovo meglio.
    Grazie per il vostro lavoro, ve ne sono molto riconoscente.

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  20. Quelli che 'e'tutta colpa della corruzione del debito pubblico e meno male che e' arrivato Monti e l'euro ci ha salvati'sono tanti e di fatto questi argomenti costituiscono l'armamentario di una ideologia dominante e incontrastata,i media la somministrano tutti i giorni al popolo bue,CorSera i repubblichini di Repubblica,'i tiggi''....non vedo vie d uscita,il fallimento dell'euro paradossalmente ne sta prolungando la durata ,i suoi sacerdoti hanno indossato l elmetto scavato trincee e alzato il volume della propaganda

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