Sono reduce dalla registrazione di una tavola rotonda che andrà in onda su Rete8 questa sera (poi vi fornirò il video su FB e Twitter), e per l'ennesima volta mi sono affettuosamente confrontato con il local hero del PD, tal senatore Michele Fina (non so se lo conosciate, ambito Orlando, uno che quello che è successo lo sa... intendo dire Orlando lo sa!).
Il gentile collega ha inanellato una serqua di lievi imprecisioni che mi hanno lasciato letteralmente tramortito, facendomi ovviamente imbelvire al secondo giro di tavolo. Voi queste cose le sapete, ma ribadirle può essere utile, nel caso incontriate uno di questi grammofoni rotti.
Il gentile collega ha avuto la faccia di dire che secondo l'OCSE i salari reali sono diminuiti dell'8%! Questo è il più classico espediente descritto ne "La fabbrica del falso": fornire una variazione senza dire a quale intervallo temporale si riferisce. La diminuzione c'è stata, ma è dal 2021, banalmente perché il Governo Draghi è quello che ha registrato il record storico di caduta del salari reali (come abbiamo fatto vedere qui):
(ma allora il PD stava muto e subalterno), mentre il Governo Meloni è in testa alle classifiche non solo in termini diacronici, ma anche in termini sincronici, perché l'OCSE qui ci dice questo:
cioè che nell'ultimo anno meglio di noi come crescita dei salari reali (cioè del potere d'acquisto dei salari) ha fatto solo la Corea del Sud. Ma questo gli imbonitori da sagra paesana ovviamente non lo dicono.
La produzione è in caduta libera? Sì, e sapete da quando? Da quando c'era lui, perché i dati dicono questo:
l'ultimo massimo della produzione industriale in Italia è stato ad aprile del 2022 (quando c'era Uva), e in Germania a novembre del 2017. La produzione industriale tedesca è in caduta libera da otto (8) anni, con una evidente accelerazione nell'ultimo paio d'anni, ed è evidente che, se pure non in crescita, la nostra produzione industriale sta tenendo botta.
Ma gli imbonitori da sagra paesana non vogliono (o non sono in grado di) collocare i dati nel contesto, e da parte loro è perfettamente razionale non farlo, perché questo contesto lo hanno creato loro, nei lunghi anni in cui da qui abbiamo criticato la loro folle subalternità all'Unione Europea, prevedendo punto per punto i disastri che questa avrebbe provocato.
Ne parliamo a Montesilvano fra una settimana (ultimi venti posti)...
 
 
Ricordo la durissima oppofinzione della Leka al governo Draghi-Figliuolo!
RispondiEliminaembè quando ci vuole ci vuole....
EliminaMa certo! Sicceravate voi! Intanto mi sembra che vi siete dimenticati perché draghi è rimasto Primo Ministro, anziché diventare presidente della Repubblica. Ma vi lascio crogiolare nel vostro sicceroismo…
EliminaE questo è un fatto
EliminaCrescita dei salari dovuta più ai rinnovi contrattuali che ai meriti del Governo. Governo che si preoccupa talmente tanto della crescita dei salari che nella riforma fiscale fa si che il fiscal drag si concentri sui redditi più bassi. Inevitabile la crescita asfittica dei consumi e del PIL. Comunque concordo che l'opposizione fa schifo.
RispondiEliminaCorrado caro, ci sarà pure un limite al numero di lievi imprecisioni che possiamo tollerare in un commento, no? Allora, andiamo per ordine:
Elimina1) anche se non te ne sei accorto, siamo in una economia di mercato e quindi il governo non fissa per legge i salari come nella Cina comunista o in altri regimi che probabilmente ti sono più congeniali. Il governo si occupa del comparto pubblico e per il rinnovo dei contratti nel comparto pubblico ha messo 4 miliardi e mezzo. Ai rinnovi dei contratti nel settore privato dovrebbero pensarci i sindacati e i salari salgono perché sta diminuendo la disoccupazione che ha raggiunto un minimo storico, e in questo le politiche del governo Qualche responsabilità ce l’hanno, dal momento che, come hai visto nei post precedenti, questo governo ha riportato l’investimento pubblico netto territorio positivo.
2) quella del fiscal drag è una cazzata che ha stancato, e non lo dico io: lo dice la BCE in un saggio segnalato da Liturri che ti prego di leggere prima di ricominciare con questa solfa che ha veramente stancato.
Per il resto, il punto non è che l’opposizione “faccia schifo“. L’opposizione ha la responsabilità politica dello sfacelo che abbiamo ereditato. Inoltre, non è in grado di fare proposte e dice falsità. Questo però fa parte del gioco della politica. Peraltro, se anche voi faceste dei commenti con un minimo di sale in zucca, mi risparmiereste il ruolo di difensore del governo che sinceramente non mi appassiona. Qui abbiamo sempre difeso la verità, e anche questo mio commento è dedicato a questo scopo. Nel momento in cui venite a dire sciocchezze piddogrilline, la difesa della verità viene a coincidere con la difesa del governo, confinando le mie analisi nel ruolo del commento di parte o interessato. Se lo scopo è questo, comunque non funzionerà, perché io porto anche dati e studi scientifici. Questo governo di criticabile ha molto, come ogni governo, come chiunque faccia qualcosa, ma se vi appiattite sulle scemenze che leggete sui titoli dei giornali non riusciremo ad avere un dibattito effettivamente incisivo sui limiti attuali del governo (o sui limiti del governo attuale), ma collezionerete solo una infinita serie di “sdeng”!
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EliminaNon so se in questa tua risposta c’è più superbia, disonestà intellettuale o perfino ignoranza ma le mie lievi imprecisioni sono del tutto irrilevanti rispetto alle tua molto lacunosa risposta. E’ vero che ci sono stati degli adeguamenti dei salari di dipendenti pubblici, ma non ha coperto l’inflazione. Grazie all’inflazione tendenziale annua del 2022 il Governo si è trovato gli stipendi pubblici svalutati dell’11% circa e ne ha approfittato recuperandone solo una parte, a cui peraltro bisognerebbe aggiungere l’inflazione del 2023 e 2024. Oltre al danno anche la beffa della riduzione fiscale. Il link non mi funziona ma una certa cultura ce l’ho (forse di normativa fiscale ne so più di te) e abbiamo già parlato, almeno mi pare, della differenza tra aliquota media e marginale applicata sugli stipendi. Quindi se il “mercato” dice che gli stipendi di dipendenti privati non possono crescere di più, il Governo può ridurre le imposte, soprattutto ai redditi più bassi, per recuperare quello che non ha fatto il mercato. Invece il Governo ha praticamente lasciato inalterata la tassazione per redditi fino a 30.000, penalizzando ulteriormente i redditi già più bassi dell’inflazione. Non tanto per l’aumento dell’aliquota media, per i troppo modesti aumenti salariali che non coprono nemmeno l’inflazione, ma perché su tali incrementi si applica l’aliquota marginale, ben superiore a quella media (che in certi casi arrivava anche a 0).
EliminaSegnalo che il link al saggio sul fiscal drag a me non funziona (aprendolo su nuova scheda mi da questo risultato: about:blank#blocked).
EliminaSicuramente si può fare di più (nei tempi e nei modi) quello che peró mi sembra di capire è che la strada è quella giusta e che ci sia un cambio di rotta rispetto a draghi/pd. Mi chiedo se ci sarà modo in futuro di poter indicizzare i salari all’inflazione anche se capisco che è ancora “ liunga e diura”. Questo c’entra poco forse ma ieri sentivo Preterossi ad un evento della fionda a roma (sentito per la prima volta al goofy l’anno scorso) è sempre molto interessante da ascoltare ma era molto scettico sul cambio di rotta di questo governo rispetto al passato
RispondiEliminaIl vero cambio di rotta sappiamo da che cosa sarà segnalato. All’interno di questo regime cambiamenti di rotta non sono possibili se non nei limiti del perimetro che il regime ti assegna e all’interno del quale si può decidere di infierire, come ha fatto il PD, o di alleviare, come sta facendo questo governo. Nessuno sta dicendo che questo governo stia facendo la rivoluzione. Nello vorrebbe farla, e se la facesse gli augurerei il maggior successo possibile! È veramente una persona molto lucida.
EliminaSì devo dire che è sempre molto lucido nelle sue analisi, forse più che una rivoluzione qua si sta giocando una partita a scacchi non so.
EliminaGli interventi del Prof. Preterossi sono sempre da applausi ed è certamente una persona molto lucida, ma voglio ricordare ad esempio che durante il periodo COVID lui era sicuro che le vicende legate alla "punturina" avrebbero risvegliato definitivamente molte coscienze, mentre Lei era estremamente più scettico.
EliminaE ora a distanza di qualche anno sappiamo chi dei due avesse ragione... Purtroppo!
Il prof. Bagnai ha appena detto che la Leka è come il vaccino: non impedisce la malattia, neppure impedisce la trasmissione, ma attenua il decorso. E le reazioni avverse sono fake news propalate dai complottisti.
EliminaL'unica differenza è che non è obbligatoria.
Stai invecchiando male. Forse sei solo un vecchio malvissuto. Della Leka qui ce ne importa il giusto, qui facciamo un altro lavoro, che tu non hai mai capito, altrimenti non ti saresti fatto cacciare con ignominia per il tuo goffo tentativo di usare il mio lavoro come tenda a ossigeno degli zerovirgolisti! Ma prosegui pure, ti prego!…
EliminaStiamo invecchiando tutti; mi auguro che tu stia bene e sia soddisfatto di te stesso. Da parte mia, sto fisicamente bene ma sono moralmente devastato da quanto ho visto in questi ultimi anni.
EliminaOh, povero cocco! Ma quanto mi dispiace! Io invece, avendo ottenuto la poltrona e essendo uno stronzo, quindi fottendomene di tutti i problemi e le sofferenze che quotidianamente mi vengono rappresentate (cosa che a te non accade perché conti quello che merito), e di tutti i compromessi cui devo prestarmi, senza particolari assocurazioni sul loro esito, vivo felice e sereno, come nel 2011, quando per ottenere la poltrona mi misi contro la Bocconi.
EliminaA Fiorè, ma vedi d’annà, vai!
Ci sono i vanitosi, i narcisisti, e i provinciali…
Il nonno, il bambino e l’asino.
RispondiEliminaUn giorno un nonno col suo nipotino decise di andare al campo che aveva lontano da casa a raccogliere le patate. Caricò le ceste sull’asino e s’incamminarono tutti e tre per la strada di campagna.
Ad un certo punto del cammino incontrarono un viandante che dopo averli osservati passare esclamò:
“Che sciocchi, vanno tutti e tre a piedi. Almeno il nonno potrebbe risparmiare la fatica di camminare al bambino così piccolo e farlo salire sull’asino!”
Ascoltato questo il nonno fece salire il nipotino sull'asino e continuarono a camminare.
Dopo un po’ di strada incontrarono un contadino che dopo averli osservati esclamò:
“Certo che il bambino è un egoista: potrebbe fare salire anche il nonno sull’asino e risparmiargli la fatica dato che è così anziano e pieno di acciacchi!”
Ascoltato questo il nonno salì insieme al nipotino sull’asino e continuarono per la loro strada.
Dopo un altro po’ di tempo incontrarono un fattore che dopo averli osservati passare esclamò:
“Ma guarda che sciagurati quei due, nonno e bambino, a cavalcioni dell’asino, che già è carico delle ceste. Non hanno pietà per quella povera bestia e la faranno morire di fatica!”
Ascoltato questo il nonno scese dall’asino insieme al nipotino e continuarono insieme tutti e tre a camminare.
Dopo un po’ di tempo il nonno si rivolse al nipotino e gli disse:
“Come vedi non abbiamo mai accontentato nessuno: d’ora in poi non ascolteremo più la gente e faremo come ci pare a noi.
E continuarono a camminare a piedi, in compagnia dell’asino, per la loro strada.
Morale Prof. "andiamo avanti tranquilli per la nostra strada. Che sarà pure lenta, ma porta di sicuro a dei risultati. Con buona pace dei critici un tanto al chilo."
Questa antichissima storia, nel mio paese è raccontata come vera e ambientata nella rivale Isernia, ma con un finale diverso: il nonno commenta infine, rivolto verso l'asino: "Non sapevo avessi tanti parenti a Isernia", rischiando il linciaggio degli autoctoni. :-)
EliminaQualcuno sulla cloaca ha sudolalente contestato la caratura dell'indice di produzione industriale di cui sopra introducendo una opposizione motivazionale e tecnica: "la derivata prima"...
RispondiEliminaUno che parla di “derivate” di un indice può essere solo un imbecille per motivi che chi è qui da un po’ non deve farsi spiegare. Ora sono in grazia di Dio a Villa Santa Lucia, ho cenato col mio amico Roberto e non ho proprio voglia di tritare cretini. Magari domenica pomeriggio, se può essere didatticamente utile sgranocchiare sto fesso…
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