sabato 10 luglio 2021

La psicologia dei buoni

Nonostante iBuoni™ siano spesso (e tendano a considerarsi sempre) intelligenti, c'è una cosa che è particolarmente difficile da fargli comprendere, per quanto sia attestata dalle fonti e sia in fondo facile da intuire: anche i nazisti credevano di essere dalla parte del giusto. Si può anzi supporre che essi lo credessero in modo particolarmente intenso, inattingibile da qualsiasi residuo di dubbio, perché in fondo nessun essere umano potrebbe giustificare ai propri occhi l'efferata intensità di certe atrocità commesse (una coscienza ce l'abbiamo tutti, credo...), se non, appunto, con un'altrettanto intensa, granitica, inscalfibile certezza di averle commesse essendo dalla parte del giusto.

Ne consegue (ma a questo punto iBuoni™ ce li siamo già persi per strada, e quindi continuiamo da soli) che qualsiasi etica fondata sul fragile pilastro del considerare se stessi nel giusto (e quindi "gli altri" dalla parte del torto) è destinata a franare miseramente sotto le proprie contraddizioni, di cui vi fornisco qui una breve antologia, prima di tornare sull'argomento con la maggiore attenzione che esso, indubbiamente, merita:





(...si potrebbe quasi dire, per tagliarla corta, che sentirsi fortemente ed esclusivamente dalla parte del giusto è, se non proprio la definizione di nazismo - rectius: di totalitarismo - quanto meno un presupposto, ovvero un ingrediente necessario di esso. Quindi, per quanto questo possa sembrare paradossale ai meno avvezzi a frequentare i libri senza figure, è ragionevole congetturare che la bontà de iBuoni™ sia sempre stata, e sempre sarà, la radice del male. Ma anche questa non è assolutamente una scoperta: se iBuoni™  capissero le canzoni che ascoltano, potrebbe bastare De Andrè a illuminarli. Invece, come sempre, questo compito pedagogico sarà riservato - altro paradosso - a quella maestra che, notoriamente, non ha allievi: la SStoria. Ma di questo, qui, abbiamo parlato tante volte mentre vedevamo arrivare quello che inevitabilmente è poi arrivato...)

46 commenti:

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    1. ...ed anche una terza con Gaber https://m.youtube.com › watch
      IL potere dei più buoni (G.G.) - YouTube

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    2. Frankie HI-NRG
      Quelli che benpensano
      La ascolto ancora...
      https://youtu.be/vrpJB7ucC5Y

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    3. Dio è morto Nomadi-Guccini 1967 fatta propria dalla Chiesa post-conciliare
      http://testicanzoni.mtv.it/testi-Nomadi_49268806/testo-Dio-%C3%A8-morto-20128009

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    4. Scusate però, qui il tema non è la hit parade, e in particolare Guccini mi sembra un po' fuori fuoco, o forse non lo capisco io (con tutto il rispetto per la Chiesa post-conciliare).

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  2. Per i buoni il pensiero critico è un accessorio.
    Tanto sono buoni!

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    1. Indubbiamente l'autoconvincimento di essere nel giusto, oltre a sanare una serie di fastidiosi dubbi etici nel momento in cui si esercita una violenza fisica o psicologica verso l'altro (dubbi che però possono sorgere solo se si è consapevoli di esercitare violenza: e qui avete quattro esempi e mezzo di inconsapevolezza, il mezzo essendo il prefetto), consente una notevole economia di pensiero, il che, in questi tempi "rapidi", è senz'altro un gradito accessorio...

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  3. Una altra, ma interessante, chance potrebbe essere il ‘pensionamento anticipato’…

    “Grazie, basta così” e poi ‘umarell davanti al cantiere’

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  4. "Se sapessi con sicurezza che un uomo sta venendo da me per farmi del bene, correrei a mettermi in salvo." (Ce l'ho anche come bio su Twitter)

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  5. iBuoni:
    Quelli che spendiamo troppo e facciamo debito!
    Quelli che dobbiamo decrescere, ma felicemente!
    Quelli che siamo troppi, consumiamo troppo e facciamo troppo sporco e troppo chiasso!
    Quelli che dobbiamo smettere di scureggiare … la terra si sta surriscaldando!
    Quelli che ce lo dice l’Europa, quindi è giusto!
    Quelli che non possiamo lasciar annegare i naufraghi!
    Quelli che a un certo punto dobbiamo pure scegliere di che genere siamo!
    Quelli che privato è sempre bello … quindi prima o poi te lo dovrò confiscare!!!
    Quelli che non ci dobbiamo curare ma stare solo in vigile attesa …
    Quelli che però dovremmo essere tutti obbligati a curarci preventivamente!!!
    Quelli che “io ti rispetto e…”
    Quelli che “ma io non ci ho mica niente da nascondere!!!”
    Quelli che non si pongono dubbi!!!
    Quelli che sono dalla parte giusta!
    Quelli che sono progressisti!
    Quelli che te dici sempre cazzate che devono essere decise per legge, magari in costituzione!
    Quelli che chiudono i canali social!
    Quelli che sono indubitabilmente interferiti e ipnotizzati e che non si sveglieranno nemmeno con le cannonate!
    Tutti gli altri, quelli che “ce semo rotti er cazzo!!!”

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  6. Questa è una banalità. Qualsiasi ragazzino 18 enne potrebbe capirla facilmente.

    Questa volta, evento più unico che raro, Goofynomics non mi insegna nulla che non avessi già capito da solo più di 10 anni fa, forse addirittura 15.

    Eppure, è assurdo come la stragrande maggioranza delle persone colte non lo capisca. Vivere nel mondo della ricerca (e dell'università) vuol dire essere costantemente circondati da piccoli nazisti in potenza. Non mi darebbe fastidio se:
    a) se ne rendessero conto
    b) se almeno fossero coerenti con la loro ideologia relativista

    E' incredibile che si debba spiegare una tale banalità a questa gente, per la gran parte nichilisti e relativisti fan di Nietzsche. Ancor più ridicolo è (cercare vanamente di) spiegare loro tali banalità pur essendo io cattolico...

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    1. Gentilissimo, la coerenza interna del tuo ragionamento vacilla un po', a mio avviso.

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    2. In che senso?

      Io non critico certo la loro "fede" e i loro ideali.

      Il mio problema è che non capiscano il concetto banale presentato in questo blog. Ovvero, che la loro fede (così come i loro metodi, ma è un altro discorso) è equiparabile a quella di coloro che tanto odiano.

      Per fare un esempio, vedere ovunque scritto "FCK NZS" da gente che si proclama antifascista, mi causa parecchio fastidio. O la ben più comune frase in Italia "fascisti coi fascisti".


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    3. A me non sembra un concetto così ovvio. Dipende da come definiamo l'ovvio. Per definizione l'ovvio dovrebbe essere tale, e quindi essere immediatamente intuitivo ai più. Di converso, non capisco perché se i piccoli "nazisti per caso" si rendessero conto di essere tali questo darebbe meno fastidio. La contraddizione interna è nel fatto che essere nazisti è proprio non rendersene conto.

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    4. Chiarisco: Non è un concetto ovvio come 1+1=2 (assioma/fatto) ma è un concetto banale come 2+2=4 (diretta conseguenza degli assiomi scelti).

      Riguardo al secondo punto, di risposte alla sua domanda implicita ce ne sono parecchie. Una è intrinseca nella domanda stesso, ovvero che, rendendosene conto, smetterebbero di essere nazisti.

      Tuttavia, credo, probabilmente in contrasto con la sua opinione, che qualcuno possa comunque decidere di seguire un'ideologia come se fosse una fede, pur avendone la consapevolezza. In tal caso la risposta è più articolata, ma banalmente le considerazioni sono: a) Lei che fa se qualcuno le dice (convintamente) di essere nazista? b) Perlomeno potremmo mettere in chiaro che le leggi approvate da Orban sono sullo stesso piano di una eventuale legge Zan approvata da un parlamento con pieno mandato popolare.
      (Lasciando stare che probabilmente la legge di Orban è più liberale del DDL Zan, ma il principio è lo stesso, ovvero deve valere la volontà popolare)
      c) Non mi dovrei mai più sorbire i melensi discorsi della sinistra su come loro siano iBuoni e che loro vogliano difendere la democrazia e tutto quel mare di retorica ipocrita.

      Detto questo non credo affatto che questo post del blog sia inutile. Purtroppo non è così. Tuttavia, credo che il ragionamento non abbia stupito nessuno dei suoi lettori, ne tanto meno stupirebbe gran parte dei suoi elettori (almeno quelli con un minimo di cultura). Perlomeno io, in quanto elettore, non lo sono affatto.

      Se mi sbaglio sul fatto che i suoi elettori non trovino banale questo concetto, me lo faccia sapere, perché in tal caso penso proprio di dovermi preoccupare...

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  7. Fanatismo delle lustrine, in questo caso accademiche o appunto ideologiche di appartenenza ai iBuoni™
    Dai questi erano quelli che andavano in giro con il libretto rosso sotto braccio, per cui tutto era già stato elaborato e risolto.
    Ora io li comprendo, dal momento che il cervello é l'organo più energivoro che c'è e il corpo umano tende a minimizzare le spese energetiche; capisco che far riposare il cervello sia una funzione utile, ma queste persone hanno esagerano in virtù della convinzione di essere iBuoni™ ed hanno abdicato alle funzioni celebrali basiche a tal punto di ignorare il principio di non contraddizione.

    Con i fanatici non puoi dialogare, si deve agire. Spero che quando si avrà i 2/3 dell'emiciclo si cominci ad agire, per davvero.

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    1. I 2/3 dell'emiciclo arriveranno (se ci lasceranno votare in modo trasparente e affidabile, perché fra le varie articolazioni del progetto c'è anche questa) ma non sono né condizione necessaria né sufficiente per organizzare una linea di resistenza contro il nuovo fascismo. Non è una questione interna, è una questione internazionale, bisogna esserne consapevoli. Guardate in che modo vengono trattate Polonia e Ungheria solo perché desiderano autodeterminarsi su temi etici!

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    2. Il voto elettronico, lo dico da lavoratore nel settore tecnologico (lab R&D in multinazionale), é una truffa e dal momento che il voto deve rimanere segreto non é possibile garantire con gli strumenti tecnologici la veridicità del voto (che sono la verifica dell'origine del dato che in questo caso non si può fare); troppo facile creare voti e troppo facile crearli per renderli validi senza il "contradditorio" o peggio cambiarli senza che si possa capire il voto all'origine.
      Carta e penna e scrutatori appartenenti ai diversi partiti politici sono l'unica garanzia, ci vuole la tattilità fisica e visiva per la vidimazione.

      Nessuna IA può fare questo, e se poi ci si riuscisse, bisogna fidarsi di chi la ha "istruita", lei si fida degli uomini? Io no.
      O meglio mi fido di più uomini ma con pareri diversi che si confrontano e si controllano l'uno con l'altro, la semplice regola della torta (il primo divide, il secondo sceglie).

      Spero che ci sia un grande dibattito su questo e che le persone siano informate, e che gli si spieghi che i militari armati agli ingressi sono proprio per evitare che qualcuno entri e faccia quel che vuole, e nel caso succedesse ce ne se renderebbe conto immediatamente, al contrario in un sistema informatico non ce ne accorgeremmo.

      Deve rimanere un sistema chiuso, non comunicante con la qualsiasi nel mondo esterno.

      Ovvio che queste proposte vengano da una determinata parte politica.

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    3. La questione internazionale, in questa precisa situazione storica, la puoi solo mitigare.
      Nel senso, se in UE si incominciano ad avere dei governi non proprio simpatici a lor signori creando a poco a poco l'alternativa, forse si può pensare a bloccare la macchina.
      Io credo che anche dall'altra parte dell'oceano la partita non sia ancora finita.
      La pandemia é stata funzionale a bloccare il cambio politico in Italia e mitigare le manifestazioni in Francia e a sospendere il cambio di appeal delle persone verso la UE, ma per ora il cambio é solo rimandato.
      Ora aspettiamo la Germania, personalmente tifo per i falchi della austerity, dal momento che la redenta UE sia costretta ad ammettere di aver perso il pelo ma non il vizio.
      Basterebbe analizzare i fatti in questo modo semplice per capire il gioco degli uomini, ma la saggezza popolare secolare si sta perdendo, cose che si sanno da Esopo (favoletta della tartaruga e lo scorpione) ma che si ignorano nell'era del progresso (che poi che la freccia del tempo corrisponda anche al verso del progresso ci credono solo i progressisti, vedi 476dc->1492dc).
      Attendiamo.

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  8. È difficile farglielo capire per il solito motivo, per il teorema fondamentale del quale la formulazione relativa al reddito è solo un corollario di applicazione a un caso specifico. È impossibile far capire qualcosa a qualcuno quando la sua felicità (autostima, soddisfazione...) dipende dal non capirla.

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    1. Certo, naturalmente. Essere nel giusto è una componente fondamentale dall'autostima, della coesione del proprio io. Più fragile è questo io, magari perché corroso da ambizioni insoddisfatte (ad esempio, ambizioni accademiche insoddisfatte per limiti intellettuali, ambizioni politiche insoddisfatte per limiti umani, ambizioni reddituali insoddisfatte per limiti reddituali, ecc.) e più il bisogno di ancorare se stessi a un motore "forte" di autostima aumenta, fino a degenerare.

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    2. Oltre ad essere nel giusto gli permette di avere anche un senso di superiorità.
      Dopo anni di osservazioni di persone colte e accademicamente "bollinate" per ragioni di lavoro, ho notato che l'estrazione sociale di questi (iBuoni™) é più o meno la stessa (ma non la mia) e la loro sostanziale tenuta di benessere dovuto all'accumulo delle generazioni precedenti non gli faccia percepire il problema come reale (a differenza di chi invece quel benessere non ce l'ha mai avuto o che lo ha perso perché non cumulato a sufficienza precedentemente).

      Credo che ormai (sempre per il discorso di risparmio energetico che ho fatto prima) il professarsi appartenente alla fazione de iBuoni™ gli permetta di avere anche la "patente" di persona intelligente (oltre a quella di buono naturalmente) senza dover sostenere alcun esame, un win win evolutivo non da poco, che si sposa perfettamente con il principio del massimo risultato con il minimo sforzo che é anche alla base delle teorie economiche che consciamente o inconsciamente appoggiano.

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  9. Eh, forse non riescono a staccare la i da buoni...

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  10. Sono andato a vedere il sito dell'associazione Parole O_Stili: non ho visto nulla in merito agli obblighi di trasparenza amministrativa di cui alla legge 4 agosto 2017 n.124: sono io che non ho guardato bene o l'associazione non riceve contributi pubblici? Rif. https://italianonprofit.it/risorse/definizioni/legge-124-2017-rendicontazione/

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    1. In generale tutto questo mondo associativo è piuttosto opaco sotto il profilo delle fonti di finanziamento. Niente a che vedere con altre associazioni, tipo a/simmetrie, che hanno sempre pubblicato i bilanci completi senza averne alcun obbligo di legge e che per questo sono state ovviamente onorate dalle attenzioni di Report (solo perché alcuni soci, cinque anni dopo, sono diventati parlamentari). Benvenuti in Italia.

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  11. La coscienza.. Non l'abbiamo, ovvero, la coscienza è un istanza complessa che si apprende, che va tramandata, insegnata e poi coltivata pazientemente.
    "conosci te stesso", "gnothi sauton" è il presupposto per non cadere in autotrappole egoiche. Dopodiché è possibile il confronto con l'altro, che quando ci mette un freno,un limite o ci dice che siamo in errore,ci da lo spunto migliore per vedere i nostri lati negativi.
    C'è il cattivo, lo stronzo, il male in ognuno di noi.
    La coscienza è soltanto la struttura che tiene a bada tutte le istanze psichiche per poterle usare quando serve..

    Questo è solo il mio punto di vista..
    Mi sovviene, visto che citato, De André :"La cattiva strada" e aggiungerei la lettura:T.Terzani "la fine è il mio inizio"
    Lieti saluti
    Giuliano.

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  12. Ma ci vorrà il solito paio di decenni e una guerra combattuta in Europa perché i buoni diventino di nuovo i cattivi?

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    1. Non potete accusarmi di avervelo nascosto. Siamo giunti abbastanza presto a questa conclusione.

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    2. Nessun'accusa prof., ci mancherebbe. Si tratta di una domanda quasi retorica.

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  13. Benissimo, grazie. Ma visto che iBuoni non vogliono solo annientarci economicamente e psicologicamente, ma puntano anche ai nostri corpi e a quelli dei nostri figli, la domanda è: cosa facciamo? Chiesto da una che ha aderito a svariati ricorsi, richieste di accesso agli atti, promosso eventi informativi...insomma non stiamo con le mani in mano.
    Ma non basta.

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    1. Eh, ma anche questa cosa che ci svegliamo solo per la punturina nel braccino del bambino sinceramente a me infastidisce un po'. So che non mi farò amici, ma siccome so quanto faccio per difendere la libertà sinceramente me ne infischio. Non sono cose diverse, con buona pace di chi non avendo capito nulla di quanto ho detto per anni, vede ora arrivare il suo momento di gloria ermeneutica perché pensa di avere un vantaggio comparato fuori dal terreno dei rapporti di classe...

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    2. Verissimo. Sono perfettamente la stessa cosa, con un parallelismo di metodo, messaggi, fini impressionante. L'ho già detto altrove e mi ripeto, ma non c'è saccheggio senza stupri e, se ogni vincolo economico è stato saccheggio, perché meravigliarsi ora del tentativo di stupro della punturina? Il dominatore non sa che farsene dei tuoi averi se non possiede anche la tua persona. E le tue idee, soprattutto quelle, altro tentativo in corso. Il dominio è solo in questo possesso totale, che ne garantisce la solidità e il perdurare. Chi ha vinto la lotta di classe lo sa, chi l'ha persa se ne meraviglia e l'ha persa proprio perché se ne meraviglia.

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  14. Non esistono buoni o cattivi ma solo dinamiche che si ripetono storicamente. Anche questa volta dovremo passare per un evento traumatico per riequilibrare il conflitto di classe. Solo che questa volta non ci sono nazifascismo e comunismo, quindi non ho proprio idea di cosa succederà.

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    1. Non esistono buoni e cattivi: esistono solo buoni e persone che si credono tali. Condivido l'incertezza e anche una certa curiosità su come si arriverà all'inevitabile epilogo (che iBuoni stanno accelerando).

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  15. Il grande equivoco parte dal pensare che l'essere vittima di ingiustizie e discriminazioni coincida con l'essere esenti dal poter commettere lo stesso errore. Per questo quando la forza dell'oppressore viene meno, spesso l'oppresso finisce per commettere il suo stesso errore, diventando a sua volta oppressore, spinto da un rancore che anche se umanamente comprensibile, rimane cieco e sterile, in quanto il suo unico risultato è il perpetuare il potere dei pochi sui molti secondo la classica logica del . Questo rancore e questa volontà di potenza molto spesso restano insidiosamente latenti anche nelle visioni più ireniche. Infatti gran parte di loro sono solo apprendisti stregoni, ma i più furbi sanno sempre riposizionarsi al momento giusto. Loro sanno che non ha senso provare a fermare certi cambiamenti storici. Quello che conta è governarli dettandone i tempi. Fino a quando i molti non avranno la stessa intelligenza, sarà difficile rompere questo circolo vizioso. L'unico antidoto è il costante esercizio della ragione, vista non come fine ma come mezzo di verifica delle proprie idee ancora prima che di quelle altrui. Arte e filosofia possono dare una grossa mano:
    https://www.youtube.com/watch?v=85x8QUlk-D8
    https://www.youtube.com/watch?v=XM9erS90gTE

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  16. Purtroppo la lotta fra i sedicenti buoni e tutti gli altri è impari, e certo una maggioranza politica di centro destra in Parlamento non basterà a difenderci. Primo perchè sono state ormai introdotte metodologie di governo he prescindono largamente dal consenso parlamentare (frutto anche ma non solo delle campagne delegittimanti condotte contro le istituzioni dai grillini di vario tipo). Ma soprattutto i 'buoni' dispongono di mezzi finanziari illimitati, controllano i media e la magistratura, e se decidono che, nel pieno di una crisi economica e sociale senza precedenti, le priorità del Paese (Covid a parte) sono l'omofobia e la bifobia, seguita dallo Ius Soli e infine dal dovere dei calciatori di inginocchiarsi per Black Lives Matter, queste diventano gli argomenti di cui si parla ossessivamente h24. Questo non vuol dire che dobbiamo arrenderci, ma che la soverchiante superiorità dei mezzi dei nostri avversari impone una resistenza lunga e difficile. A cominciare da quello che vediamo accadere nella 'Commissione contro l'odio', dove sembra di assistere a un teatro dell'assurdo, quando le questioni poste dal prof. Bagnai, ispirate da razionalità e buon senso e da una rigorosa logica giuridica, lasciano gli interlocutori increduli, incapaci di articolare risposte che non siano slogan ideologici o pseudo ragionamenti del tutto autoreferenziali. L'odio è quello che alcuni 'esperti' (tutti collocati ovviamente a sinistra) decidono che sia, e va punito in quanto proviene da avversari ed elettori delle 'destre'.

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    1. La situazione è questa ma, attenzione: non è mai stata radicalmente diversa. Se Byoblu ci fa la cortesia di pubblicare il mio ultimo video troverete questo concetto ampiamente illustrato.

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  17. Buongiorno Prof.! Un saluto a tutti!
    Per chi volesse acuire i sentimenti di accerchiamento ed angoscia causati delle audizioni della commissione Segre, suggerisco la visione di questa audizione al senato canadese del Professor Gad Saad a proposito del famigerato Bill C-16 : se pensate che ascoltare i senatori del PD sia il peggio che possa capitare dovrete ricredervi!

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  18. "Tu hai vissuto in questi giorni, povero ragazzo, una serie di avvenimenti in cui ogni retta regola sembrava essersi sciolta. Ma l'anticristo può nascere dalla stessa pietà, dall'eccessivo amor di Dio o della verità, come l'eretico nasce dal santo e l'indemoniato dal veggente; e la verità si manifesta a tratti anche negli errori del mondo, cosicchè dobbiamo decifrarne i segni, anche là dove ci appaiono oscuri e intessuti di una volontà del tutto intesa al male"

    cit. Il Nome della Rosa

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  19. Comunque non pensavo stavamo messi cosi male, dibattiti veramente poveri su temi cosi particolari.
    Poi non è vero che oggi siamo piu liberi che mai di dire quello che ci pare, anzi gia si avverte molto la paura di parola, anche senza ddl zan…senza nominare di pensiero.

    Poi alle domande rispondono, lo dicono le ricerche…in tanti Stati…ma si puo lavorare cosi dico io?
    qui siamo al limite del assurdo, povero Bagnai tutta la mia solidarietà.

    Poi anche fossero maggiori quelle di estrema destra,(per inciso io analizzerei la loro definizione di estrema), allora quando diceva che la violenza non c'era in Italia ma solo parole di odio, in quel caso conta l'odio e non il numero della violenza, eccezione però se l'odio di sinistra è minore di quello della destra, in quel caso non è importante a quanto dichiarato... se la sonano e se la cantano.

    Sbalorditivo se non ascoltavo certi dibattiti comunque non ci avrei creduto, tipo la tipa che mostra i siti << vedi…vedi.. >> oh my god.

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  20. attento bagnai che le categorie di buono e giusto attengono a sfere concettuali, almeno nella cultura occidentale, estremamente diversi, separati dalla nozione filosofica di necessario

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  21. Un abbraccio a tutti! Ogni giorno se ne sente una peggio, il caldo sulle menti dei ducetti a quanto pare fa brutti effetti... certo non avrei mai pensato di vivere tempi così!!

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  22. ...vedo ora che sono stato bloccato su Twitter: ci sarà sicuramente un buon motivo, anche se non lo ricordo.
    A mia difesa dopo 16 mesi di abuso psicologico e anche fisico da parte de "iBuoni" non sarebbe normale se non avessi tutto che mi gira.
    Mantengo ovviamente la calma interiore (caldo permettendo) e so benissimo che a organizzazione va contrapposta organizzazione, ma sono umano e qualche maledizione la posso mandare (anche se non mi pare proprio d'averne mandate al titolare del blog :-) ).
    E' cmq. brutto che iBuoni si permettano di proporre e di scrivere le cose che stanno scrivendo in questi giorni, non immaginavo sarebbero arrivati a questo punto, mi sembrava il fondo della fossa. Ma loro scavano...

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  23. Chissà perché quando i buoni entrano in campo, all'improvviso mi viene voglia di rivedere "La Patata Bollente" film del 1979, dove i buoni (comunisti e sindacalisti) diventavano uguali a i cattivi (fascisti).
    Differenze i due schieramenti? i cattivi menavano fisicamente, i buoni menavano socialmente e psicologicamente. Le vittime erano comunque ghettizzate.

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