Il fallimento di Conte al vertice "recovery" era scontato (chi entra zerbino esce pattumiera).
Ma Conte è solo una membrana unicellulare: dietro a lui sta il DNA unionista.
Quindi questo non è il fallimento dell’avvocato di sistema Conte (il quale ha comunque centrato i suoi obiettivi professionali) ma un “momento verità” per il clan unionista e per tutti noi:
È appurato per tabulas che la UE non è una unione politica ma un accordo intergovernativo soggetto alle mutevoli circostanze, convenienze, ed esigenze dei firmatari. L’Olanda ha come obiettivo il non essere sopraffatta da una proiezione illimitata della Germania con la scusa della gestione “maggioritaria” dei fondi recovery. La Kasner nel suo inaugural speech alla presidenza del consiglio UE non ha menzionato la crescita ma la “coesione” (il che oggi vuol dire convergenza verso l’egemonia tedesca e secondariamente francese);
È appurato per tabulas che la UE manca degli strumenti base di tutela di una vera unione politica: essa ha trattato le emergenze esistenziali sanitaria (Covid) ed economica (collasso post Covid) come “situazioni” da gestire con negoziati multilaterali. La politica resta in capo ai singoli Stati. “Più Europa” è una scemenza: questo È lo zenit dell’Europa unionista;
È appurato per tabulas che l’unione è una costruzione capitalistica e non una costruzione sociale. Essa è quindi logicamente ed ineluttabilmente basata sui rapporti di forza all’interno di “regole” che inevitabilmente vengono implementate a favore degli Stati più forti. La forza che oggi conta è quella economica; un domani conterà la forza militare con conseguente esplosione di tensioni franco – tedesche in una cornice ancora una volta asimmetrica (la Germania non ha una sua force di frappe).
Forsan et Giuseppi olim meminisse iuvabit.
(...ovvero, per chi ignora il latino: non sta andando benissimo, ma consolatevi: andrà peggio! Si apra la discussione...)
Sono (stato?) un sostenitore del Più Europa, ritenendo che Meno Europa (cioè quel vincolo economico che ci lega oggi) nella forma attuale potesse avere solo un esito: l'esplosione della Ue, perché alla fin fine acca nisciuno è (così tanto) fesso. Un po' sì, ma quando il gioco diventa cattivo anche i fessi si svegliano. E come si dice al paese mio: tristo il giorno che si sveglia un cogli...
RispondiEliminaMi chiedo ancora se una Più Europa dove si possa dire stai nei benefici di libero scambio Ue solo se ti becchi l'euro possa avere ancora un senso. Oppure chiedere di fare forza comune su due o tre temi (difesa, import, paradisi fiscali) sia solo un palliativo per una cosa che ahimè, perché mi sento fraternamente vicino a tutti i popoli europei, evidentemente ormai non funziona sotto tanti punti di vista.
Dall'altra mi chiedo se siamo un popolo al quale serve un vincolo esterno per chiedere di usare soldi (stampati da soli o ricevuti) per modernizzare il Paese piuttosto che dare pensioni e redditi di cittadinanza o nazionalizzare ogni cosa.
L'europa tamquam non esset. È stata (mi piacerebbe anticipare i tempi) un Frankenstein giuridico, politico, sociale.
EliminaHa posto indeterminatezza ed incertezza nel diritto, ha disgregato i corpi sociali e commercializzato la politica.
Insistere è contro natura.
Se lei si sta ancora chiedendo "se siamo un popolo al quale serve un vincolo esterno per chiedere di usare soldi (stampati da soli o ricevuti) per modernizzare il Paese" significa che lei sta ancora galleggiando sull'onda dello tsunami che sta travolgendo l'Italia (come su una tavola da surf). Le auguro di non finire travolto, come accade purtroppo oggi e da alcuni anni a molti lavoratori, imprenditori, artigiani, commercianti, professionisti, per potersi rendere finalmente consapevole delle cause reali e profonde del naufragio del Paese.
EliminaOppure vive all'estero, e allora è tutto più chiaro.
Comunque, auguri.
L'unione europea sembra una spa con azionisti di maggioranza e di minoranza. Non ha nulla di politico.
RispondiEliminaL'Unione Europea è come il Ristorante "La Parolaccia". Paghi per essere insultato.
EliminaIo non ho chiaro quello che vuole il nostro amico Conte; cioè, è evidente che vuole rimanere presidente del Consiglio il più a lungo possibile, però non penso che voglia passare alla storia come colui che ha rovinato l'Italia.
RispondiEliminaIl recovery fund per l'Italia è una fregatura, ma lo sa anche lui, quindi sa anche che se la trattativa fallisce per l'Italia è una vittoria (momentanea); probabilmente è spaventato dagli attacchi che subirebbe dai media piddini nel caso in cui l'Italia non venisse incatenata come vuole il PD, però Conte confida molto sul fatto che il PD abbia paura di Salvini e che veda in lui l'unico Catechon anti-Salvini.
Questa è la mia impressione, poi Lei è più addentro di me e saprà sicuramente cose che ignoro (per esempio, trattative sottobanco per nuovi governi e nuove alleanze).
Sulla parte finale dell'intervento (possibili future tensioni militari tra Francia e Germania), però, non concordo.
Secondo me Francia e Germania sono legatissime anche e soprattutto sul piano militare: la Francia ha la tecnologia, la Germania ha le capacità produttive; detto in altri termini, l'asse economico è basato sull'asse militare.
E forse la sudditanza italiana è motivata inconsciamente proprio su questo fatto (l'ho sentito dire recentemente anche da Claudio Borghi che storicamente, quando Francia e Germania sono in conflitto, risolvono il problema ai danni dell'Italia).
Ho scritto "forse" perché ho passato tutta la vita a cercare di capire le teste piddine (e prima ancora pidiessine, e prima ancora comuniste) e non sono sicuro di essere arrivato ad un risultato soddisfacente; io (purtroppo o per fortuna) sono un logico, motivo per cui le continue contraddizioni nei discorsi piddini (pidiessini e comunisti) mi hanno sempre frastornato; tuttavia, l'osservazione empirica pluriennale mi ha portato a concludere che i piddini sono persone che sanno benissimo qual è il loro interesse (soprattutto economico, ciò che non è economico a loro importa molto relativamente), quali sono i rapporti di forza tra i soggetti in campo e come fare a raggiungere il proprio interesse nel contesto vigente.
Insomma, per farla breve, se sopportano senza fiatare le continue umiliazioni che l'Europa ci infligge deve esserci un motivo pratico, un motivo che magari non sanno spiegare neanche loro, ma che riescono a percepire grazie al loro istinto egoistico.
"La forza che oggi conta è quella economica; un domani conterà la forza militare con conseguente esplosione di tensioni franco – tedesche in una cornice ancora una volta asimmetrica (la Germania non ha una sua force di frappe)."
RispondiEliminaE se, per quel tempo, gli unionisti saranno al potere, come nel 1940 l'Italia si ritroverà dalla parte sbagliata.
Ovviamente concordo con la sintetica analisi.
RispondiEliminaIl mio latino sara' pure sessantottino pero' tradurrei:
Anche a Giuseppi talvolta farebbe bene ricordarlo .
Sbaglio ?
Giuseppi sparira' come Monti, rimarra' senza sudditi (in via di ribellione) e senza appoggio imperiale (in quanto non ha raggiunto lo scopo ) .
Alla mia obiezione sul fatto che le condizionalità ci trasformerebbero in colonia, una che ha studiato parecchio mi risponde che le truppe US hanno l’impunità in Italia. Non è solo rapporti di forza, è proprio che molti preferirebbero servire sotto al Reich.
RispondiEliminaChi entra zerbino esce pattumiera!
RispondiEliminaChapeau!
Charlie Brown sei un poeta
Marco S.
(la Germania non ha una sua force di frappe)
RispondiEliminaPerò si stanno organizzando
La Germania, a Est ha un praticamente un neo stato USA, a Ovest le atomiche francesi.
EliminaMa che frappè deve fare? Quello alla vaniglia.
Dopo il passaggio della signora vdL ci vorrà un po' di tempo per riparare i danni e fare armi nucleari deve comunque non essere cosa banale.
EliminaA naso più complessa che fregacchiare qualche blando test di fumi di combustione del diesel 'ultima generazione'.
Stiamo a vedere..
Da Virgilio a Mel Brooks https://www.youtube.com/watch?v=olKKWG3HwOg
RispondiEliminaAllora è improprio chiamarla Unione. Piuttosto ha le forma di una Egemonia.
RispondiEliminaLe sirene e gli inganni del tuo sogno che va
RispondiEliminaTu ragazzo dell'Europa... (G. Nannini)
Non vedo in che modo potrebbe esserci uno scontro militare tra Francia e Germania.
RispondiEliminaI confini dell'Europa occidentale non sono in discussione.
Un buon pretesto si trova sempre, e che diamine!
EliminaUno scontro militare franco-tedesco? E su che base?
RispondiEliminaI confini dell'Europa occidentale son già definiti.
Non mi è chiaro se lo condivide nel senso che lo condivide oppure se lo condivide nel senso che lo condivide.
RispondiEliminaMa di certo adesso arriverà il noto esegeta Sderenippo, che ci spiegherà che Lei lo condivide perché non capisce niente di economia nonostante la cattedra universitaria e che Lei ha sbagliato tutto legando il Suo nome a un progetto politico perdente come quello della Lega, che è scesa dal 4% al 17% e che alle prossime politiche scenderà ancora attorno al 25-30%, fino a essere un ininfluente partito di maggioranza relativa.
Grande Sderenippo!
Con la morte nel cuore rilevo questo: la narrazione epica della lotta all'ultimo meeting, con il bisconte insolitamente capopopolo e risoluto...beh, è stata una mossa politica che gli ha fatto guadagnare punti e tempo e ha fintamente consolidato il carrozzone. Copione ben studiato e indubbiamente adatto ad aumentare i consensi nel breve periodo...
RispondiEliminaIn occasione dell'improvvida guerra a Gheddafi postai su face:
RispondiEliminaPOST DEL 23 agosto 2011 ·
Gli italiani e la storia
Qualcuno disse guai a chi dimentica la storia perché è condannato a riviverla.
Cosa stiamo scordando direte voi?
1> che Francia e Inghilterra, eterni nemici, nell’ultimo secolo non hanno esitato ad accordarsi per fottere, o, almeno provarci, il resto dell’Europa, infatti sono riusciti, con la loro prepotenza e ingordigia a scatenare ben 2 guerre mondiali e per un pelo anche la 3^ (vedi questione Suez nel 1956)
2> che il nostro, (nonostante tutto ancora da molti amato) Paese è stato fin dalla sua nascita il campo di battaglia, di tutte le nazioni (a prova di ciò è che chi si è occupato di bonifica del territorio dai residuati bellici ha avuto modo di trovare ordigni di tutte le nazioni industrializzate) .
3> che i politici italiani, ieri, come oggi hanno il potere di non smentirsi mai, infatti in ogni occasione sanno dimostrarsi non solo bugiardi e traditori, ma non sanno nemmeno indirizzare la loro opinione pubblica, seguendone gli umori del momento, infatti noi non mandiamo i nostri soldati a fare la guerra, ma a portare la pace e la pizza.
4> che sebbene il “Colonnello” fosse già da sistemare ai tempi dei missili contro Lampedusa, qualcuno ritenne opportuno e conveniente trattare con lui per avere accesso ai contratti miliardari, (con buona pace dei nostri connazionali espulsi, dopo essere stati spogliati di tutto negli anni 70), fino ad avvertirlo del raid USA in arrivo, ottenendo in cambio la richiesta dei danni di guerra.
5> che ………………….. potremmo andare avanti all’infinito, ma fate pure voi.
Cosa combiniamo oggi?
>Bombardiamo il Beduino, dopo avergli leccato il culo;
> Accettiamo il rischio di avere una Repubblica Islamica in giardino;
Come andrà a finire?
Inglesi e Francesi litigheranno per gas e petrolio;
Noi ospiteremo con gioia i migranti, ( ci aumentiamo anche la benzina x loro)
Non ci credete?
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/08/22/visualizza_new.html_752914333.html
Mi viene da piangere
A distanza di 9 anni, la storia si sta puntualmente ripetendo:
1) gli inglesi si sono chiamati fuori per prepararsi a tornare sul continente da liberatori
2) i Paesi europei fanno finta di accordarsi nella speranza di fregare il vicino
3) ci pesteranno come il sale quando la costruzione crollerà
4) gli inglesi ed i loro cugini ci "libereranno" a nostre spese
"essa ha trattato le emergenze esistenziali sanitaria (Covid) ed economica (collasso post Covid) come “situazioni” da gestire con negoziati multilaterali."
RispondiEliminainvece di fare come il resto del mondo dove sono state trattate con protocolli mirati e strumenti preventivati democraticamente ab illo tempore
bah
Senatore, mai lapsus linguae fu più significativo del Suo, oggi. La psicoanalisi considera questo inciampo linguistico il frutto del sofferto compromesso tra un'intenzione cosciente ed un pensiero inconscio conflittuale. Il Suo finanziamesto è, a questo proposito, un capolavoro. Dante, inarrivabile nell'utilizzare la polisemia, utilizza pochissime volte l'aggettivo mesto, ma sempre nell'Inferno. Una di queste è nel Canto XIII, che riserva ai suicidi e agli scialacquatori (riferimenti con il governo ne abbiamo?)"...e per la mesta selva saranno i nostri corpi appesi". L'aggettivo mesto aveva in latino ed ha in Dante un significato molto intenso; significa luttuoso, tristissimo, disperato. Un finanziamento mesto. Ecco cosa vorrebbe per noi questo governo. Un finanziamesto che non potrà che portare danno al nostro Paese. Lei non sa più come spiegarcelo. Serviva un lapsus...
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