venerdì 3 giugno 2016

Belli, Keynes, e il jobs act

(...mentre sto lavorando per scrollarmi di dosso le rogne che la mia attività di divulgazione non poteva che attirarmi, in un paese nel quale l'informazione funziona come Zingales ci ha tanto ben spiegato, ricevo una lettera che non posso tenere per me, perché non ce la faccio. Le antepongo due brani a voi noti, i quali valgono da esegesi del testo. Il goofy5 sta venendo una meraviglia, e io mi sto leggendo un paper bellissimo sulla crisi dei migranti, che sarà pubblicato su una rivista pirreviued, e del quale voi avrete congrua anteprima al convegno. L'autore? Provate a indovinare...)



L'ommini de sto monno sò ll'istesso
Che vvaghi de caffè nner mascinino:
C'uno prima, uno doppo, e un antro appresso,
Tutti cuanti però vvanno a un distino.

Spesso muteno sito, e ccaccia spesso
Er vago grosso er vago piccinino,
E ss'incarzeno, tutti in zu l'ingresso
Der ferro che li sfraggne in porverino.

E ll'ommini accusì vviveno ar monno
Misticati pe mmano de la sorte
Che sse li ggira tutti in tonno in tonno;

E mmovennose oggnuno, o ppiano, o fforte,
Senza capillo mai caleno a ffonno
Pe ccascà nne la gola de la morte.


[qui]



Those who are attacked first are faced with a depression of their standard of life, because the cost of living will not fall until all the others have been successfully attacked too; and, therefore, they are justified in defending themselves. Nor can the classes which are first subjected to a reduction of money wages be guaranteed that this will be compensated later by a corresponding fall in the cost of living, and will not accrue to the benefit of some other class. Therefore they are bound to resist so long as they can; and it must be war, until those who are economically weakest are beaten to the ground.

[qui]



Pipulu ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Popper e il jobs act":

È arrivato il mio turno.
Ti seguo da anni nonostante come te sono (ero) uno che l’euro se lo può (poteva) permettere, per responsabilità civile, perché mi guardo attorno, o forse per istinto.
La settimana scorsa è suonata anche la mia ora.
Non voglio tediare con i dettagli, in breve: "Purtroppo sono cambiate le condizioni di mercato, trasferimento in sede centrale alle stesse condizioni economiche e senza alcuna indennità oppure licenziamento."
Il team manager, considerandomi "una risorsa importantissima", ha proposto altre soluzioni ma in Amministrazione sono stati categorici: “Non si preoccupi, se non dovesse accettare con quello che risparmieremo abbiamo margini per due jobsact in sostituzione.” D'altronde un 2x1 val bene una laurea, certificazioni e venti anni di esperienza.
Bo', forse ha ragione chi sostiene che gli imprenditori italiani non sanno nemmeno cosa sia la produttitività (no, però aspetta, non siamo più italiani, ci hanno "acquisito" un paio d'anni fa...)
Credo che accetterò. Dovrò abbandonare la mia casa, mia moglie, i bambini, i miei vecchi. Mi angoscia già pensare a quella telefonata in cui mi chiederanno di rientrare urgentemente perché “Mamma l’altra notte è stata poco bene, l’abbiamo ricoverata.” Nonostante questo alla fine cederò.
Mi dispiace perché potrei contribuire alla diminuzione della disoccupazione, ma davvero non posso.
Sinceramente non provo odio verso gli amministratori e non serberò rancore, anche io fossi in loro probabilmente agirei allo stesso modo.
Provo solo tanta rabbia e grazie a questo blog sono in grado di capire chi sono i veri responsabili.

Postato da Pipulu in Goofynomics alle 3 giugno 2016 18:56





(..."è arrivato il mio turno". Un incipit di grande incisività. I miei lettori sanno scrivere, e questa è già una soddisfazione, una vera soddisfazione, come lo è trovare in molti, nella grande maggioranza di loro, umanità, e quindi consapevolezza del fatto che certe dinamiche sono oggettive: "non provo odio". Sarebbe una misera, magra, soddisfazione, pensare che arriverà anche il loro di turno, chiunque siano i "loro" che ciascuno di noi abbia in mente. Ma comunque arriverà.

Solo una cosa mi sento di aggiungere, a commento di questa lettera:

PD DELENDVS EST

Fate come vi pare, votate Attila, votate Caligola, votate Hitler, votate Stalin, ma se possibile non fate arrivare al ballottaggio i cialtroni che ci hanno consegnato a questo inutile orrore. Bisogna che comincino pure a capire che abbiamo capito, e che non desideriamo sacrificare le nostre vite alla loro ansia di subalternità, al loro puerile e servile desiderio di non sfigurare nei salotti di Bruxelles. Un segnale politico occorre darlo. Purtroppo, come concludeva sconsolato er Palla qualche giorno fa, sentendo parlare me e Rockapasso: "questo è un sistema nel quale è possibile solo votare contro!" Eh già, è proprio così. Non è un bel sistema, me ne rendo conto, per chi come er Palla si affaccia alla vita politica (l'anno prossimo voterà anche lui, se questa desueta prassi sarà ancora di moda). Ma noi, rispetto a tutti gli altri che, come noi, questo sistema lo subiscono, e sono quindi costretti ad aderire alle sue logiche perverse, un vantaggio ce l'abbiamo: sappiamo chi è il nemico, sappiamo chi sono i veri responsabili, e i loro corifei. Io non mi arrendo, e spero altrettanto di voi...)

152 commenti:

  1. Il tema di questo post non è la solidarietà a pipulu. Quella la diamo per scontata. Il tema è condividere informazioni che ci possano consentire di sconfiggere il Partito Deflazionista.

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  2. Ciao Prof. Io provo a parlare con mi è vicino, il mio titolare ed amico, se.pre votato a sinistra il mio amico consulente, altro a sinistra il suo collega di ufficio con agenzia immobiliare che ha votato tutti ed adesso vota 5S...ma la risposta è sempre quella..se so magnati tutto e il buco dell'INPS ..io ci provo ma la vedo dura!..

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    1. Purtroppo è così...mi scontro con la stessa identica realtà!

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    2. IDEM
      E' veramente incredibile vedere come amici e conoscenti mediamente diplomati ma anche laureati si ostinino a non accettare di mettere in discussione il problema EURO (devo aggiungere che sono in larga parte stipendiati, per ora).
      Sembra addirittura che considerino l'euro (la moneta che tutti ci unisce in un alto ideale europeista etc. etc.) un qualcosa si differente dal cambio fisso. E hai voglia di dir loro: ma almeno vatti a vedere cosa succedeva quando eravamo nello SME e quello che è successo quando siamo usciti.
      Risposta: allora era diverso. Ora c'è la globbbalizzazione, la cinaaaaaa, bisogna avere una monetona forteee.
      La strada è ancora lunga ma se la guardiamo dalla parte giusta, forse, siamo in discesa

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    3. La globalizzazione è un nome nuovo per un fenomeno sempre esistito: gli scambi commerciali fra le nazioni. Da sempre le nazioni si sono scambiate beni, servizi e lavoratori. Oggi gli scambi sono più rapidi grazie alle nuove tecnologie, ma sempre di commercio si tratta.
      Per affermare l'ideologia liberista sull'abolizione dello Stato e sulla cessione della sua sovranità al mercato, inteso come giungla primordiale dove l'animale più forte mangia il più debole (homo homini lupus), si rinomina un fenomeno sempre esistito, sostituendo la locuzione “commercio internazionale” con “globalizzazione”, e si afferma che siamo di fronte ad un fenomeno mai visto, per il quale non sono efficaci le vecchie regole che hanno garantito la nostra sopravvivenza sino ad oggi ed è quindi opportuno abrogare le norme esistenti per adattarci al nuovo sconosciuto fenomeno. Ma non è vero che siamo di fronte a fenomeni totalmente nuovi, in realtà siamo di fronte a fenomeni più rapidi rispetto al passato: “nuovo” e “rapido” sono parole dal diverso significato. Il problema dell'Italia non è la globalizzazione, i problemi sono l'euro e l'austerità necessaria per tenerlo in piedi. L'austerità necessaria per mantenere l'euro ha reso il continente europeo il buco nero della domanda mondiale: di questo fatto gli americani e i cinesi sono consapevoli ed hanno manifestato più volte segni di fastidio. Noi diciamo “oggi c'è la Cina”, in Cina parecchi imprenditori staranno dicendo “oggi c'è l'Unione Europea” (e mentre lo dicono si staranno anche grattando).

      Quando mi parlano della Cina, uso la risposta contenuta nel dizionario del blog “Mi permetto di farle notare che il saldo estero dell'Eurozona è uno zerovirgola, e che gli squilibri commerciali sono tutti da e verso la Germania.”. I maggiori squilibri commerciali non sono fra Cina ed Eurozona, ma all'interno dell'Eurozona. La Germania ha aumentato le vendite verso gli altri paesi europei dotandosi di una moneta svalutata rispetto al marco, l'Italia ha ridotto le vendite verso gli altri paesi europei ed il livello di occupazione dotandosi di una moneta rivalutata rispetto alla lira.

      P.S. La poesia del Belli ed il racconto di Pipulu mi hanno provocato un senso di inquietudine. Gli uomini creano divisioni e gerarchie fra loro, ma poi interviene la natura che dice “poveri stolti, col tempo tutti uguali vi renderò: chi ha lavorato diverrà uguale a chi non lo ha fatto, chi ha avuto successo sarà come chi ha fallito, il più ricco dei re come il più povero dei senzatetto.” Alla fine della partita a scacchi, il re ed il pedone vengono riposti nella stessa scatola di legno.

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    4. A volte c'è anche di peggio, persone che sembrano aver compreso le radici del problema ma che a Latina appoggiano Forte che ha ricevuto il sigillo di benevolenza di Gozi, perché Forte lo conoscono è "una brava persona".

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    5. @Giuseppe Grandi
      Citazione: “il buco dell'INPS”.

      Ti segnalo che, ad un’analisi non superficiale, l’INPS, in quanto Istituto per la previdenza sociale, non ha nessun buco, ma un avanzo.

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  3. Indovina chi sull'autore: è femmina?

    Per quanto riguarda la sepoltura elettorale del nemico, la ritengo una fase fondamentale nell'elaborazione di una coscienza comune che odi il servilismo.

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  4. Tra un po' sarà il mio turno: emigro in Irlanda. Ma tornerò. E mi ricorderò di tutto. Perché lei ha scritto bene:un nemico c'è e si vede. Un caro saluto

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  5. Ci sono giá passato. Io l'ho battezzato "precariato geografico": puoi anche avere il lavoro a t indeterminato, il datore di lavoro che ti paga i contributi pensionistici e quelle "garanzie" date per scontate dalla generazione di mio padre; peró sei costretto a spostarti di continuo per inseguire il lavoro quindi difficilmente metti radici. E'vero per quella generazione di trentenni o giovani quarantenni che, se non hanno un posto da dipendente pubblico, sono sballottati in giro come mozzarelle. La generazione nata tra il 1946 e il 1960 é quella che ha potuto godere massicciamente della copertura del welfare nel mondo occidentale. Fine della pacchia. Non solo in Italia.

    Non so se pipulo lavori nel manifatturiero: questo é stato il settore piú colpito nel mondo occidentale per via delle delocalizzazioni e in Italia é stato il piú falcidiato dalla crisi. Ora inizia ad essere colpito anche il settore bancario: in Europa stanno mandando a casa migliaia di impiegati bancari. Per un'altra ragione: con internet ha sempre meno senso avere tanti sportelli in giro per il Paese e in Italia poi le banche, complice una crisi che perdura da 8 anni, hanno sofferenze mostruose.


    Una chiosa sull'andare a votare: spero che serva per chi é rimasto in Italia. Francamente ho letto di interviste rilasciate da candidati sindaci e ho scosso la testa e credo che i partiti non possano fare un cazzo, visto che le decisioni di politica economica e fiscale vengono prese altrove e ancora ci sono dibattiti. Roma andrá in default, molto probabilmente e indipendentemente dal sindaco che ci piazzi. Nel mio piccolo penso a proteggere la mia famiglia, a scrivere ad economisti, a giornalisti e a sensibilizzare quelli che mi sono intorno.

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    1. Buonasera,

      mi permetto di correggerle le date: quelli nati durante il ventennio e fino al 1950/1955: io sono del 1959 e la premiata ditta Monti/Fornero (che Dio li stramaledica: io non provo odio ma li disprezzo, per cui gli auguro cordialmente di spendersi tutto quello che hanno in medicine, ovviamente inutilmente) è riuscita a prendermi per il fondo dei pantaloni: diversamente, da agosto dell'anno scorso, sarei andato in pensione. Ad alcuni dei miei colleghi, che erano ad un passo, è andata anche peggio, ed il degrado della sanità sta accorciando l'aspettativa di vita attesa per tutti. Quelli che hanno potuto godere pienamente della copertura del walfare ormai sono già tutti morti: i sopravvissuti ottuagenari stanno ritornando ad assaporare la durezza del vivere provata dai loro genitori e dai loro nonni sul lato della sanità (anche se il progresso tecnico compiuto negli ultimi decenni resta un fatto innegabile ma, lentamente ed inesorabilmente, sempre di più per molti ma non per tutti).

      Coraggio e buona notte.

      Maurizio

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    2. Scusa, sei nato nel 59,e volevi andare in pensione a 56 anni?!
      Dimmi che scherzi.
      Ora, vorresti poi dire che quelli nati nel ventennio fascista che hanno subito la guerra hanno goduto più di altri del welfare?

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    3. Certamente!
      Se abbiamo avuto la fortuna di aver avuto i contributi pagati dall'età di sedici anni , dopo quaranta di lavoro posso chiedere la mia meritata pensione!
      Ripeto: quaranta di lavoro... Quand'e' che basta Gordon!

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    4. Lorenzo non credi che dipenda da quando Maurizio ha iniziato a lavorare e che lavoro ha fatto ? Mia sorella classe 56 è entrata all' Eni a 18 anni due anni fa ha accettato la proposta che l'ha poi trasformata in esodata. Lo reputi giusto ?

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    5. Insisto: in quarant'anni di lavoro quanto hai VERSATO di contributi? il punto é questo: il bilancio tra quanto hai versato e il prodotto tra l'aspettativa di vita residua moltiplicato l'ammontare della pensione. E'un banale conto della serva. Senza contare che in periodo deflattivo chi percepisce una pensione sta anni luce meglio di chi cerca lavoro o é precario. Mio padre 72 enne con casa di proprietá, sistema sanitario pubblico e pensione sta una favola rispetto ad un quarantenne in affitto o con mutuo che é precario o deve girare l'Italia lá dove il lavoro chiama.

      Mio suocero é andato in pensione a 47 anni perché in marina contano per due i periodi in cui era imbarcato e ha iniziato a 17 anni. Come lui migliaia di altri. Considerato che la vita residua per un uomo di 47 anni é 32 anni, significa a tutti gli effetti una rendita spettacolare a scapito delle nuove generazioni.

      Capisco che sono discorsi duri, ma é la vita.

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    6. negativo. a parte il blocco degli stipendi, prova a chiedere ai dipendenti delle provincie dove li stanno spedendo...a destra e a manca... alla faccia degli statali garantiti... chiariamoci, ce ne è per tutti

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    7. In periodo deflattivo e con lo stato che si regge in piedi solo perché la BCE compra debito pubblico a tassi stracciati mi sai dire perché dovrebbero alzare gli stipendi agli impiegati pubblici?
      Risulta che lo facciano per il privato?
      La crisi in Italia ha incrementato la povertá e con la povertá sono aumentati gli squilibri, cioé é incrementato l'indice di Gini.
      Video in italiano: http://www.truenumbers.it/la-verita-sulla-crisi-siamo-meno-diseguali/

      Il numero complessivo degli impiegati pubblici é diminuito (ma avrei riserve su come vengono contati)

      Video in italiano: http://www.truenumbers.it/cosi-i-padri-rubano-il-lavoro-ai-figli/

      ma la perdita dei posti di lavoro nel privato é stata mostruosa, soprattutto a carico dei piú giovani.

      Questi sono dati.

      A me sta storia dei diritti acquisiti fa girare le palle: o te lo puoi permettere, e allora ok, oppure diritti acquisiti sulle spalle delle nuove generazioni, diritti acquisiti a credito. Sono buoni tutti cosí.

      Intendiamoci: vale per tutti i paesi (ex?) progrediti, USA in testa. Guardate a quello che sta accadendo in Francia adesso per rimanere in Europa. L'Inghilterra con la sua sterlina é migliorata.

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    8. L'aspettativa di vita sta diminuendo.
      Vuoi per mancanza di prevenzione , che il Partito Deflazionista aumentando i ticket sulle visite ospedaliere ha favorito, vuoi per l'aumento di malattie che colpiscono sempre prima.
      Basta fare un giro al Tumori oppure all' IEO di Milano per rendersene conto.

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    9. @Maurizio 59
      Citazione: “io sono del 1959 e la premiata ditta Monti/Fornero […]”.

      La riforma delle pensioni Berlusconi-Sacconi (DL 78/2010, art. 12) ha fatto molto peggio, ma (quasi) nessuno la cita mai. Sei sicuro sia stata la riforma Fornero (DL 201/2011, art. 24)?

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    10. @Lorenzo Marchetti

      Perdonami, ma il punto non è nè quanto hai versato di contributi, nè per quanti anni: basta guardare ai vitalizi assicurati per legge a determinate figure istituzionali.
      Il punto è semplicemente il rapporto tra occupati e pensionati o, più semplicemente, tra contributori e fruitori del sistema previdenziale e l'aspettativa di come questo rapporto evolverà nel tempo.
      L'allungamento della vita incide semplicemente perchè aumenta nel tempo il numero di soggetti a carico del sistema previdenziale e tagliano sulla sanità e sulla spesa assistenziale, proprio per cercare di ridurre l'aspettativa di vita, esattamente come l'allungamento dell'età pensionabile è servito a cristallizzare questo rapporto sperando che qualcuno morisse nel frattempo. Sembra cinico, ma il ragionamento è semplicemente questo.
      Per capire il punto relativo alle pensioni, va vista la crescita demografica italiana. Durante il ventennio fascista e il periodo bellico, nonostante le politiche per favorire la nascita di piccoli balilla, molti di questi vanno a morire in giro per le folli manie di grandezza nazionalsocialiste o non sono tra i residenti ai censimenti, fuggiti o in missione con residenza all'estero.
      L'aumento demografico viene rilevato solo nel '51, 15 anni dopo l'ultimo censimento e da lì la popolazione italiana ha un trend positivo per arrestarsi tra gli anni '80 e il nuovo millennio. Difficile attribuire all'AIDS e alla droga un simile ristagno demografico, è molto più probabile che la questione derivi dal susseguirsi di crisi e attacchi al mondo del lavoro che hanno ferito Mimì metallurgico più che nell'onore, nell'orgoglio mascolino.

      Dopo gli anni 2000, la crescita demografica è affidata agli immigrati, dato che da metallurgico virile e masculo fini agli anni '80, l'italiano si è misteriosamente rincoglionito ed è divenuto un bamboccione che preferisce stare a casa con mammà e papà e non ha più voglia di fare una beneamata fava. Anzi, quella fetta di popolazione il cui personaggio caratterizzante è questo tal Mimì metallurgico, ha rinnegato il proprio passato e, dopo aver fatto coming out, ha deciso di farsi chiamare Mimì la parrucchiera dell'arcobaleno che ci piace fare i girotonti.

      Quindi, se prendi in prospettiva l'andamento demografico, diventa facile capire perchè si arrivò ai prepensionamenti, a determinate tutele assistenziali e a tutta una serie di diritti di cui le generazioni immediatamente seguenti al dopoguerra hanno beneficiato e perchè, per le generazioni attuali, non c'è invece certezza.


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    11. @ Lorenzo Marchetti

      Fare i conti della serva è sempre utile, ma diventa esercizio un po' strambo se fatti oggi, 2016, su una situazione di 20, 30, 40 anni fa senza calarsi per un attimo nel periodo. Non conosco la situazione del signore in questione, ma mi guarderei bene di fargli il discorsetto sui diritti acquisiti senza prima informarmi per bene sulla sua peculiare storia. Di certo c'è solo che la matematica di base dal 1976 al 2016 non è cambiata, quindi nessuno può dire che la sua richiesta di pensione a 59 anni arrivi all'improvviso tra capo e collo come una grandinata.
      E l'idea che uno stato influenzi le tue scelte da giovane sulla base di un patto e poi lo cambi senza batter ciglio quando non solo una vita è stata spesa, ma il soggetto per età ed energie non può far altro che piegarsi, è un'immagine che non vorrei appartenesse alla mia comunità.
      Si potrebbe dire che è un problema di "credibilità" - giusto per accendere un po' di vis polemica ;)

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    12. Effettivamente nella foga ho fatto un errore: con la quota 97 sarei andato in pensione l'anno prossimo e non quello scorso. Avevo qualche mese di contributi per il periodo della scuola alberghiera e ho iniziato a lavorare subito dopo la maturità, per cui non ho nemmeno dovuto riscattare gli anni di laurea (quello del militare volevano togliermelo, poi per fortuna ci hanno ripensato).

      Mio padre è del 1931 ed è andato in pensione, non ricordo con precisione, se a 54 o 55 anni (Fiat), mio suocero del 1932 (Olivetti), idem con patate. Stessa cosa per un mio zio del 1927 (Lancia, ma forse è andato anche prima). Non conosco nessuno nato nel ventennio fasista che, grazie ai 35 anni di anzianità, sia andato in pensione oltre i 55/56 anni (effettivamente avevano iniziato tutti a lavorare presto, però spesso senza contributi i primi anni, ma con i prepensionamenti recuperavano gli anni perduti).
      Per forza una volta i giovani trovavano lavoro: ora non sarebbe comunque più così perché una volta il lavoro c'era (tanto per fare un esempio le 500 si facevano a Torino e non Polonia ed in Serbia) e chi andava in pensione veniva sostituito, mentre ora si tende a spemere di più chi resta, ma un minimo di ricambio con il vecchio sistema pre Monti/Fornero ci sarebbe comunque.
      E non credo che quello fosse un sistema insostenibile: con il progresso tecnologico la produttività del lavoro è aumentata enormemente (penso anche solo cosa ha significato la diffusione del PC nelle aziende, anche quelle medio-piccole, a partire dall'inizio degli anni '80)e l'idea era che, grazie alle macchine, avremmo comunque finito tutti per lavorare meno, sia quando si era in attività che come età pensionabile, mentre sta accadendo esattamente il contrario. Che cosa è andato storto? Parecchie cose, ma credo fondamentalmente una: la concorrenza nel libero mercato tende a riversare gli aumenti di produttività in diminuzione dei prezzi e non a remunerare maggiormente i fattori produttivi (incluso il capitale, ovviamente per i settori dove la concorrenza esiste, ma la concorrenza stessa fa in modo che vengano darwinianamente selezionati i concorrenti, per cui con il tempo la concorrenza distrugge sé stessa, da un lato perché i mercati vanno verso oligopoli e monopoli dal lato della produzione, mentre dal lato dei consumo se i lavoratori guadagano meno e - soprattutto - sono sempre di meno, le opportunità di sbocco per la produzione diminuiscono, anche in presenza di prezzi decrescenti in termini reali).

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    13. @ Marchetti

      "La generazione nata tra il 1946 e il 1960 é quella che ha potuto godere massicciamente della copertura del welfare nel mondo occidentale. Fine della pacchia. Non solo in Italia."

      1. I costi sociali sono letteralmente esplosi da quando nelle economie occidentali il dogma neoliberale ha preso il comando, inizio anni 90. Massimizzare i guadagni, minimizzare le perdite. I costi delle perdita vengono pagate dallo stato che vogliono abolire, sopratutto i spaghetti liberisti italioti. Negli USA nessuno, assolutamente nessuno vuole abbolire lo stato, tranne il nucleo duro del Tea Party che sono una minoranza è non hanno niente da dire.

      2. No, non è la fine della pacchia, paesi come Svizzera, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Austria, paesi scandinavi hanno tutti una rete sociale molto svilupata.
      In questi paesi una persona che ha perso il lavoro non và finire in mezzo la strada ma viene sostenuto dallo stato sè non riesce più a trovare lavoro è questo fino al età della pensione. Almeno per il minimo neccessario per sopravivere, appartamento è assicurazione malati + 350€ per viveri + igiene. In Germania vive gente che non hai mai lavorato in vita sua ca. 500.000/1.000.000, adesso non sò più i numeri esatti, ma sono tanti, senza aver mai pagato un centesimo nelle casse dello stato. 350€ non sono tanti ma ti danno almeno un minimo di dignità.

      3. È adesso veniamo al Italia. Ma di che cazzo di walfare si parla. In Italia non è mai esistito una rete sociale. In caso di perdita del lavoro si ha diritto alla cassa di disocupazione per 12-24 mesi con un taglio del 50% del ultimo salario subito, pazzesco. È poi finiti i giorni di disocupazione cosa fà il disocupato, si attacca al tram ? Cosa fà sè non ha parenti o conoscenti ? finisce letteralmente nella merda più assoluta. Questo è semplicemente scandaloso è di una aggressività è ferocia inaudita. Una diciarazione di guerra al proprio popolo. È si parla ancora di tagli è alzamenti di tasse, ma questi sono completamente fuori. Forse ancora peggio che negli USA. Se mi sbaglio sul Walfare italiano, con Walfare intendo una rete sociale. prego di aggiustarmi.

      È adesso sul disocupato 56 anne.
      In Germania un caso del genere và a finire così:
      Il disocupato riceve i sui indennizzi di disocupazione 12 mesi ca. è dopo viene mantenuto dallo stato fino alla pensione. In Italia questa procedure non è possibile, per questo l'italiano si fà pensionare. Perchè, parliamoci chiaro trovare un nuovo lavoro a 56 è praticamente impossibile.
      È adesso domandiamoci perchè l'operaio 55 enne italiano farà di tutto per tenersi il suo posto di lavoro. Perchè sà che nel peggiore dei casi andrà a finire in mezzo la strada nel vero senso della parola. In Germania almeno ti garatiscono un minimo di dignità umana, in Italia come in Spagna, Grecia, Portogallo no, ti tolgono tutto anche la dignità. Questo è uno dei motivi perchè la disocupazione giovanile è così alta in Sudeuropa.


      Se Renzi vuole copiare il modello tedesco, incominci dal Walfare.

      I governanti dementi italiani parlano sempre di copiare gli altri, i tedeschi, gli americani, i francesi, gli inglesi, però copiano sempre il peggio del peggio di quei sistemi.

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    14. @Maurizio 59
      Citazione: “ma un minimo di ricambio con il vecchio sistema pre Monti/Fornero ci sarebbe comunque”.

      Fesseria sesquipedale (visto che hai tenuto in non cale la mia risposta precedente e sei recidivo).
      Ci riprovo: prima della riforma Fornero (DL 201/2011, art. 24), con decorrenza 1.1.2012, c’è stata la ben più severa riforma SACCONI (DL 78/2010, art. 12), a decorrere dall’1.1.2011.

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    15. Se sto sbagliando mi aiuti a smettere: io so solo che prima di Monti avevo la quota 97, ora mi è arrivata la busta arancione che dice anno 2022: se un lustro in più le sembran pochi… mi pare evidente che non lascerò il posto libero per ulteriori cinque anni (sempre che non venga richiamato prima alla casa del Padre o che il mio attuale posto di lavoro vada a ramengo, ma a quel punto sarà sparita la sedia indipendentemente dal fatto che c’era seduto sopra il mio culo, per cui game over per ogni eventuale ricambio generazionale per quanto riguarda la mia persona). Per quale motivo si scandalizza se faccio presente che, dopo la riforma Fornero, le finestre di ricambio generazionale sono diminuite? Il fatto che fossero già diminuite prima toglie qualcosa ai “meriti” della premiata ditta Monti/Fornero?

      Con i 35 anni sarei andato in pensione a 54 anni, con la quota 97 a 58, con il sistema attuale a 63: non ho i conteggi comparati per verificare quanto ci ho rimesso in soldi nei vari passaggi per incazzarmi ulteriormente, ma la prima botta di innalzamento dell’età pensionabile potevo sopportarla, la seconda no. Se poi lei è così bravo a farmi i conti in tasca sul mio sistema previdenziale la ringrazio fin d’ora per l’opportunità che mi offrirà di non dire ulteriori sesquipedali fesserie: nel frattempo continuo a non capire la sua difesa d’ufficio della riforma Monti/Fornero per il fatto che ce ne siano state altre prima: a cosa giova, secondo lei, aggiungere danno al danno? Possiamo legittimare un danno ulteriore con il fatto che ce ne siano stati altri prima? Se venissi a darle un calcio sulla portiera della sua macchina proverebbe minore disappunto se qualcuno, la settimana prima, le avesse fatto l’altra fiancata? Forse, per uscirne, dovrebbe tenere conto della nozione di utilità marginale, che vale anche per il fattore tempo: meno ne resta a disposizione più diventa prezioso, e la riforma Monti/Fornero è quella che, per le mie personali soglie di sopportazione, ha fatto saltare il banco (e tutti i baciati in fronte dalla riforma Monti/Fornero che conosco la pensano esattamente allo stesso modo, per cui siamo evidentemente, a suo metro di giudicare le vicende umane, un esercito di sesquipedali cazzari).

      A questo punto, però, mi tolga una curiosità: ma questa roba l’ha scritta lei?

      “Avviso preliminare: sono 5 anni che a) a me antimontiano, tocca difendere Monti sulle manovre finanziarie correttive e sulle pensioni; b) segnalando che le manovre di Berlusconi sono state il quadruplo di quelle di Monti e molto più inique, incluse le riforme delle pensioni; e c) sono dati che pare ignorino tutti, proprio tutti.
      Oltre a ignorare del tutto i dati e a ripetere le solite accuse a Monti in gran parte infondate (effetto della DISINFORMAZIONE berlusconiana e della pigrizia mentale degli Italiani, che per questo cadono facilmente vittime dei manipolatori)”

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    16. Correggo: Fino al 31 dicembre 2011 era richiesta la quota 96 (che diventava 97 per gli autonomi).

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    17. @Maurizio 59
      Riassumo:

      Il 4 giugno 2016 15:05 ti ho chiesto:
      “La riforma delle pensioni Berlusconi-Sacconi (DL 78/2010, art. 12) ha fatto molto peggio, ma (quasi) nessuno la cita mai. Sei sicuro sia stata la riforma Fornero (DL 201/2011, art. 24)?”.
      Bastava rispondere con un sì + la spiegazione (sperabilmente più breve di quella lunghissima e strappalacrime che hai dato ora) e il dialogo si sarebbe concluso.

      Invece di rispondermi hai rincarato la dose, scrivendo:
      “ma un minimo di ricambio con il vecchio sistema pre Monti/Fornero ci sarebbe comunque”.
      Confermando che, anche per te come per (quasi) TUTTI (incluso l’INPS!), non esiste nessun’altra riforma delle pensioni prima di quella Fornero, che invece è soltanto l’ultima di 8 riforme dal 1992 e, nonostante la vulgata e le dichiarazioni della coraggiosa millantatrice Fornero, neppure la più severa e iniqua.
      Capisco – ora che me lo hai spiegato - che tu sia arrabbiato con Monti-Fornero perché ti hanno allungato l’età di pensionamento, ma permettimi di osservare che a) l’adeguamento all’aspettativa di vita, che riguarderà anche te, lo ha deciso SACCONI; e b) soprattutto, tu almeno continui a lavorare e a percepire uno stipendio, mentre - ti informo –
      - milioni di pensionandi pubblici e privati;
      - milioni di pensionande pubbliche;
      - decine, forse centinaia di migliaia di pensionandi, anche di vecchiaia (quindi ultra65enni) disoccupati o inattivi (quindi senza reddito)
      hanno visto procrastinarsi di botto il loro pensionamento dalla riforma SACCONI fino a 6 anni! Ma per tutti – vittime della propaganda similmafiosa berlusconiana-sacconiana - SACCONI è sparito ed esiste soltanto la Fornero.
      E mentre questo accadeva (2010), la stragrande maggioranza dei 60 milioni di Italiani, te incluso, si girava dall’altra parte.

      Stesso discorso, anzi peggio, per le manovre finanziarie. Berlusconi ha varato manovre correttive, in particolare dopo la crisi della Grecia (2010), per l’80% del totale ed è stato scandalosamente iniquo (arrivò a tagliare del 90% la spesa sociale dei Comuni e delle Regioni, destinata ai poveri, e lasciò indenni quasi tutti i ricchi); Monti (in un equivalente lasso di tempo: un anno e mezzo) ha varato solo il 20% del totale delle manovre finanziarie ed è stato molto più equo di Berlusconi, ma TUTTI (inclusi docenti di Economia) da 4 anni imputano tutte le nequizie a Monti: la recessione, la chiusura delle fabbriche, la disoccupazione, i suicidi, l’aumento delle morti, il calo delle nascite, ecc. ecc.
      E mentre Berlusconi faceva quel che ho scritto (nel 2010 e 2011), una buona parte dei 60 milioni di Italiani, incluso forse te, faceva finta di niente.

      In conclusione fai una domanda retorica, che trovo ingenua e superficiale. Io sono sia antiberlusconiano (soprattutto) che antimontiano, e prima di tutto tengo alla corretta informazione. Dando a Cesare quel che è di Cesare in tema di pensioni e riportando i rispettivi ammontari delle manovre finanziarie correttive (267 mld cumulati Berlusconi e 63 mld cumulati Monti, fatti per il 55% di aumenti di tasse e per il 45% di tagli di spesa), io ottengo un triplice risultato: primo, faccio una corretta informazione; secondo, sbugiardo il Grande Bugiardo Berlusconi, che ha detto che non ha mai messo le mani nelle tasche degli Italiani; e terzo, smaschero il millantatore Monti, che sostiene – assieme alla Fornero – che ha salvato l’Italia (decreto salva-Italia, DL 201/2011, inclusa la messa in sicurezza dei conti pensionistici).

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    18. Mi rendo conto che, dopo 5 anni passati a difendere Monti sulle manovre finanziarie correttive e sulle pensioni ed a essere l'unico a dare dati che tutti, ma proprio tutti, oltre a lei ignorano (caso più unico che raro di genio incompreso) lei sia alla disperata ricerca di interlocutori ai quali sottoporre i suoi brillanti triplici risultati, a cominciare dal fare corretta informazione (magari iniziasse a fare un po' meno confusione saltando di palo in frasca tra manovre sulle pensioni, tagli agli enti locali, informazione mafiosa berlusconiana e razzismo sulla presunta pigrizia mentale degli italiani che non sono tutti svegli come lei potrebbe esserle di giovamento e darle più ampio seguito): per quanto mi riguarda, ho cose migliori da fare che continuare a perdere tempo con lei, per cui passo e chiudo e la lascio alle sue nevrosi da orfano dell'antiberlusconismo.

      Una piccola chiosa finale: "ma TUTTI (inclusi docenti di Economia) da 4 anni imputano tutte le nequizie a Monti"... si ricordi che così scrivendo tira in mezzo anche il Titolare di questo blog e che il suo male minore Monti è andato al potere grazie ad una congiura di palazzo, ma questi sono dettagli che, per un genio incompreso come lei, sono evidentemente di secondaria importanza.

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    19. @Maurizio 59
      No, mi spiace, continui a scrivere fesserie sesquipedali.
      Io non sono “alla disperata ricerca di interlocutori ai quali sottoporre i [miei] brillanti [!?] triplici risultati”; te lo ripeto (repetita iuvant?), bastava darmi la risposta adeguata ed il nostro colloquio si sarebbe concluso subito. Vedi ad esempio, più sopra, la mia risposta a Giuseppe Grandi, che ha sparato la sesquipedale fesseria che l’INPS abbia un buco, forse influenzato da qualche adepto manipolato di NoisefromAmerika (cfr. l’ultima discussione in Autonomia del Veneto entro il 2018). Invece tu “resisti” e per di più proietti su di me i tuoi problemi (sai, ho una notevole esperienza in materia, in parte acquisita frequentando il blog di Cesare Damiano al tempo degli esodati…), come traspare chiaramente da ciò che hai scritto all’inizio:
      “io sono del 1959 e la premiata ditta Monti/Fornero (che Dio li stramaledica: io non provo odio ma li disprezzo, per cui gli auguro cordialmente di spendersi tutto quello che hanno in medicine, ovviamente inutilmente)”,
      che – temo - ti impediscono di “capire” dati semplici e fatti elementari.
      Come quello che c’è chi aborre la DISINFORMAZIONE (di cui anche il web è strapieno) e cerca in piccolissimo di contrastarla, come cerco di fare io da 8 anni dacché frequento il web e da 6 col mio blog, cosa che mi ha fatto guadagnare la fiducia dei lettori, talché prima che la piattaforma IlCannocchiale – che lavorava per l’area del fu quotidiano “Europa” - andasse definitivamente in panne, avevo quasi 890.000 visualizzazioni, anche se in media vi scrivevo poco e la piattaforma negli ultimi 2 anni era spesso in avaria, per cui (essendo io profano, l’ho scoperto recentemente grazie ad un sito riportato in un post del titolare di questo blog) il mio blog Vincesko è sceso – cito a memoria - dal 3milionesimo posto a livello mondiale al 15milionesimo (!!!). Ora, mi raccomando, cerca di tenere a bada la tua invidia esorbitante…

      Infine, vedo che hai la… debolezza di concludere i tuoi commenti con chiose maliziose e, a ben vedere, superficiali.
      Metti in mezzo il titolare del blog, che peraltro modera i commenti quindi debbo presumere li legga. Ed allora provvedo a spiegare, non in particolare a te, che vedo inclini irresistibilmente e pericolosamente a fare ammuina e a personalizzare, ma – diciamo così - in generale.
      Di solito, quando scrivo “TUTTI” (che è chiarissimamente un’esagerazione retorica), gli antepongo un “(quasi)” (cfr., ad esempio, il mio commento del 5/6/2016 22:20). Quando l’ho riletto, volevo aggiungerlo, ma poi ho deciso apposta di no, come mi capita quando sono curioso e desideroso di essere smentito, e mi sono messo ad attendere le eventuali, benvenute confutazioni corroborate da prove documentali (che tu, ad esempio, ometti, ma che io gradirei moltissimo). Aggiungo, per chiarezza, che mi sono iscritto solo da meno di 10 giorni a Goofynomics, finora ho frequentato pochissimo questo blog (mi capitava di leggerlo solo quando veniva ripreso da Sinistrainrete, cosa che – ho notato – prima succedeva raramente ora molto più spesso), per i motivi critici (che mi furono censurati) premessi al mio unico commento “postato” qui in passato, un commento critico verso le tesi del post, sia in tema di reddito minimo garantito che – guarda caso - in tema di pensioni, in calce a questo post, quasi in fondo ai commenti (12/6/2015 16:47): Il reddito della gleba .

      (continua)

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    20. (segue)

      Per concludere, per quanto riguarda la “congiura di palazzo” contro Berlusconi, sono sostanzialmente d’accordo, ma… Ne ho scritto nel mio blog e avuto varie discussioni nel web recentemente, anche con paranoici antimontiani. Tralascio queste ultime e riporto quella (indiretta) con Ruggero Paladini su E&L:

      In effetti, se si vuole definirlo complotto, si trattò di uno strano, atipico complotto, poiché: a) fu operato praticamente alla luce del sole; b) rispettando la grammatica costituzionale (poteri del presidente della Repubblica, che in casi eccezionali - come il rischio concreto di default - deve perseguire l'interesse della Nazione); c) che non si sarebbe mai potuto concretizzare, se la vittima del complotto non avesse rassegnato le dimissioni, dopo un voto contrario del Parlamento in una materia fondamentale come l’approvazione del Rendiconto generale del bilancio dello Stato, come rammenta l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella sua lettera alla LUISS: […]

      Cfr. “Lettera a redazione@eguaglianzaeliberta.it sul complotto contro Berlusconi”
      1 oppure 2

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    21. Vincesko, perdonami, ma le argomentazioni che usi per definirlo atipico mi sembrano più il frutto del pregiudizio e del cercare il pelo nell'uovo, che una serena riflessione: le dimissioni date dal lavoratore sottoposto a mobbing avvengono esattamente come hai scritto sopra, cioè nel pieno rispetto delle regole, non potrebbero concretizzarsi senza la volontà del lavoratore stesso e totalmente alla luce del sole. E il mobbing altro non è che un complotto, verticale e/o orizzontale che sia, in cui il lavoratore viene isolato e portato a dare le dimissioni.

      Nel 2011 è successa esattamente la stessa cosa: dal PdR agli stessi alleati di B, tutti furono erano daccordo per farlo cadere, senza contare le influenze internazionali cui qualcuno ancora obbedisce pur di rimanere a galla. Quindi?
      È palese che mancando l'appoggio degli stessi alleati e delle più alte cariche istituzionali, senza contare la vergognosa magistratura, i presupposti per governare non ci fossero. Che altro doveva fare? Firmarsi e ratificarsi le leggi da solo!? Imporsi?

      Se poi ti va, mi spiegheresti dov'è che il PdR ha operato nell'interesse nazionale? De facto ha contribuito per deporre un governo democratico per legittimarne uno tecnico, voluto da interessi stranieri, di fronte ad una crisi dello spread costruita ad arte, che non avrebbe inciso in maniera drammatica sui conti pubblici e nonostante la sancita solidità dei conti pubblici da parte della stessa commissione europea). Ha casomai agito da dittatore e negli interessi di tutti, tranne che della volontà popolare.

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  6. Dimenticavo: il prof ha chiesto di info che aiutino a sconfiggere il partito deflazionista. Beh, ne suggersco tre in cascata:
    1. Recupero della sovranitá monetaria
    2. Flat tax
    3. Separazione banche commerciali che erogano credito per privati e industrie da banche per investimento. Se vuoi giocare coi derivati non cartolarizzare il mio cazzo di mutuo e non mettere una casa venduta a Tor Sapienza come collaterale per un bond AAA venduto in Cina.
    4. Investimenti a deficit per rinnovo delle infrastrutture del paese (non abitazioni, cazzo, ma infrastrutture per logistica e telecomunicazioni!)
    5. tassare le banche sui prestiti che erogano, noi sui profitti, visto che per ogni prestito creano denaro dal nulla e fanno i soldi, e detassare il lavoro e insistere sul punto 2.

    Far capire alla gente come nasce la moneta al giorno d'oggi é un must per evitare il ripetersi di crisi sempre piú frequenti e violente.

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    1. Lorenzo,
      Un commento sintetico alle misure da te proposte :
      1)è la madre di tutte le battaglie
      2)ci permetterà di raggiungere paesi avanzati e paradisi fiscali come Albania, Andorra, Anguilla, Guernesey, Jersey, Bolivia, Bulgaria, Russia + un'altra 20 della stessa risma.
      3)principio sacrosanto ma a tutt'oggi il tuo mutuo sarà cartolarizzato solo se contabilizzato come sofferenza, cioè se non paghi.
      4)questo dipende dal punto 1, se no potresti ritrovarti lo spread a 7bp (e sono cazzi)
      5)perfetto per finirla col credit crunch e per incitare la banche a comprare titoli di stato o a depositare riserve presso la BCE (facendo pagare il tasso negativo ai correntisti.)

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  7. Se il PD sara' raso al suolo si spera ma non si sa e comunque sara' difficile.
    Chiedendoci il motivo di quanti - e saranno comunque tanti - lo voteranno, viene in mente Marcello Foa e l'informazione che ci tocca. Ci educano fin da piccoli: ricordate le "sceneggiate" coi soldatini (i «buoni» con la giacca azzurra e i «cattivi», schiavisti, con la giubba grigia) ? Non meravigliamoci se, come gia' noi, anche i nostri figli e i nostri nipoti faranno il tifo per le giacche azzurre e voteranno PD.
    Oggi, per esempio, Rai3 (Rai Storia) alle 13.30 ha (ri)mandato una trasmissione "di approfondimento" dal titolo "La guerra di secessione americana", condotta dall'ex Radio Popolare Minimo Bernardoni.
    Personalmente, non mi aspetto piu' niente dalla televisione se non qualche rarissimo buon film.
    Pero' confesso che da un servizio di taglio storico e della durata di mezz'ora sulla rete tutto sommato meno commerciale della RAI qualcosina in piu' uno se la poteva anche aspettare.
    Le parole piu' gettonate, ovviamente: libert*, schiav*, union*, ideal*...
    Le parole mai pronunciate: dollaro, valut*, monet*, econom* (una sola volta in un inciso)...
    Ecco, per la maggior parte di voi non sara' una novita', ma ci tenevo lo stesso a comunicarla.

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  8. E soprattutto andate!!!
    A votare. Convinti tutti i miei raggazzi in età di scheda elettorale!
    Votate come vi pare ma andate.
    "Prof, lei per chi vota?"
    "Questo non te lo posso dire... ma vai a votare". (Sono in una scuola e non posso fare politica).
    Alzare la percentuale significa di sicuro abbassargli la percentuale. Pure se i numeri non sono il mio forte penso sia così.

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  9. Nessuno di noi si arrenderà. Mai.

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  10. Il Dalai Lama è dalla nostra parte,cioè è fasciiiiiiista!

    https://www.washingtonpost.com/news/worldviews/wp/2016/05/31/the-dalai-lama-says-too-many-refugees-are-going-to-germany/

    È già stato ribattezzato Bagnai Lama!:)

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  11. oggi il tuo turno, l'altro ieri è stato il mio.
    Solo un consiglio: non arrenderti.
    E siediti sulla riva del fiume, arriveranno tutti.
    Il Direttore di Banca, persona vile e meschian che ricorderò per tutta la vita, ha già dato, anzi preso: l'ho rivisto e non mi ha fatto pena, anzi, gli auguro ogni peggio.
    Tu resisti!!

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    1. Il mio turno arrive qualche anno fa. Ora vivo dall altra parte del mondo, vedo le cose da fuori, ne capisco piu di prima, anche grazie a questo blog. Ma non auguriamo del male a nessuno. Saranno sconfitti dalla storia. La marea arriva e sara per tutti.

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    2. mi fate sentire una merda.
      La metà di quelli che frequentano goofy scrive da fuori nazione o almeno è la percezione leggendo i commenti.
      Il mio turno è tra pochi mesi come ho scritto nel post passato.
      Il peggio di questa storia è essere licenziati non perche non si ha commesse ma per scelta tecnica come si dice nel calcio.
      Il problema della produttività lo esposi al mio datore di lavoro che parve interessato alla discussione.
      Credo che conti maggiormente il fatto di non voler rischiare nulla.
      In pratica il datore di lavoro se il lavoro scarseggia se ne lava le mani e manda tutti a casa ad aspettare che il lavoro torni.....se torna.

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    3. ... no caro, proprio no, con tutto il rispetto!

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    4. tafazzi, è la scelta più razionale dell'operatore economico.
      Prorpio per quetso motivo l'effetto di più scelte razionali potrebbe portare al fallimento del mercato

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    5. grazie ma ci ero arrivato da solo seguendo e leggendo il prof.
      La scelta razionale secondo me non è, lo diventa se la crisi persiste e allora i tuoi operai ti pregano di farli lavorare.
      Per fare quello che facciamo tutti noi siamo molto qualificati e nel mondo non è facile trovare gente cosi qualificata e produttiva.
      In un contesto di ripresa del mercato o del settore il datore di lavoro si potrebbe trovare con elementi fondamentali della produzione che sono passati a altra casacca.
      Ma anche nel piccolo sembra accada lo stesso del macro ossia se uno come tods ha solo lavoratori poco preparati ma sempre con la mobilità sul groppone quelli che sono più piccoli devono fare altrettanto.
      Il punto è che si ritroveranno si con lavoratori poco pagati ma che non sanno fare un cazzo e questo il mio datore di lavoro lo ha capito.
      Ma nonostante è tentato di pagarci meno.
      Corre un rischio secondo me ossia che perda i più bravi.
      Oppure sanno che quel rischio non lo corrono perche la ripresa non verrà mai.
      La mia opinione è che se produci il meglio non puoi farlo con lavoratori scarsamente preparati.
      Ma a oggi sembra che tutto sia il contrario di tutto.
      Alla fine credo che si nascondano dietro un marchio e la sua pubblicità per nascondere la scarsità del prodotto.
      Come se ti devi operare al cuore cerchi uno che ha percentuali di decessi scarse e è cosi perche ho trovato a cotignola uno di trapani che questo aveva visto, anche per produrre roba eccellente servono operai eccellenti.
      Chiaramente è la mia opinio.

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  12. Comunque, anche in USA sono messi molto male nel campo dell'informazione, ecco perchè:

    "Six Giant Corporations Control the Media, and Americans Consume 10 Hours of ‘Programming’ a Day"

    http://www.globalresearch.ca/six-giant-corporations-control-the-media-and-americans-consume-10-hours-of-programming-a-day/5528150

    E qual'è il presupposto di tutta questa disnformazione nelle società occidentali, eccolo:

    "Nella seconda metà del xx secolo improvvisamente il grande mondo degli affari scopre che la verità non è importante, ciò che conta è l'attrazione. Una volta creata l'informazione-attrazione, possiamo venderla ovunque. Più è attraente, più denaro possiamo guadagnare... Il passaggio dal criterio della verità a quello dell'attrazione è la grande rivoluzione culturale di cui tutti siamo i testimoni, i partecipanti e le vittime" by Ryszard Kapuscinsky, scrittore polacco.

    Poi se uno vuole essere "più realista del re" ecco un altro presupposto sulla natura umana sul quale la disinformazione ha gioco molto facile:

    "A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada" by Winston Churchill, statista inglese.

    Cordiali saluti.

    Fabrice

    PS sulla considerazione di Winston Churcill devo dire che sono solo parzialmente d'accordo nel senso che voglio ancora essere ottimista sulla natura umana, però capisco chi la pensa in quel modo!

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    1. Da noi non esiste nemmeno più l'attrazione...
      vedere cosa hanno avuto il coraggio di scrivere su "La Stampa" sotto il titolo "Sei domande e risposte sulla Francia in rivolta contro la legge sul lavoro" (http://www.lastampa.it/2016/06/03/esteri/sei-domande-e-risposte-sulla-francia-in-rivolta-contro-la-legge-sul-lavoro-xlJz3ekTrBsxN6UdP32uLL/pagina.html). Mi limito a riportare le conclusioni secondo le quali, per diminuire la precarizzazione del lavoro, ci vogliono più occupati a tempo indeterminato da poter licenziare più facilmente:

      "Ha la Francia bisogno di più flessibilità sul mercato del lavoro? Sì.

      In media, attualmente, solo il 10% dei nuovi contratti sono in Francia dei Cdi (Contrat à durée indéterminée): segno evidente della precarizzazione del mercato del lavoro. La legge El Khomri, offrendo più possibilità di varare licenziamenti di tipo economico, vuole proprio incentivare il Cdi. Il provvedimento intende anche alleggerire il costo degli straordinari in un Paese dove (unico caso in Europa) vige dal 1999 un regime orario lavorativo di 35 ore alla settimana (e Martinez della Cgt vorrebbe ridurlo a 32). Quel ritmo orario di lavoro è considerato da tanti economisti una delle ragioni per cui il costo della manodopera in Francia è oggi di 36,2 euro all’ora per l’industria e i servizi (dati Eurostat, quarto trimestre 2015) contro i 33,9 della Germania e i 27,5 dell’Italia. Mentre in parallelo viveva una deindustrializzazione più forte di quella italiana, dal 2000 a oggi il Paese registra un perenne deficit della bilancia commerciale (solo per il mese di marzo scorso 5,4 miliardi di euro contro i 4,4 di surplus per l’Italia). Insomma, la Francia appare come una bella donna ancora piacente. Ma che invecchia inesorabilmente e senza tregua. Urge davvero un lifting".

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    2. Si ok sulle considerazioni che lei fa sullo stato delle cose in Francia relativamente alle rivolte contro la nuova legge francese sul lavoro ma secondo me è fuori tema sul punto che volevo mettere in evidenza nel senso che se nelle società occidentali sui prodotti e servizi si raccontano solo delle storie per renderli sempre più attraenti allo scopo di renderli sempre più vendibili, quindi poi è ovvio che la verità sull'efficienza ed efficacia di quei prodotti e servizi diventa una chimera con tutte le conseguenze negative del caso ossia opinione pubblica manipolata pesantamente e addormentata e quindi poi incapace di separare il grano dal loglio!!

      Quindi le rivolte in Francia contro la nuova legge francese sul lavoro è solo uno degli effetti dello stato delle cose sopramenzionato che va avanti da decenni in tutte le società occidentali!!

      Comunque, visto che le è caro il tema "Francia in rivolta contro la legge sul lavoro", di seguito un articolo che contiene degli interessanti spunti di riflessione, eccolo:


      "Notte in piedi", un movimento assurdo
      di Thierry Meyssan


      Il movimento "Notte in piedi" appena creato in Francia, ma anche in Spagna e Germania, ha lo scopo di bloccare il disegno di legge el-Khomri sulla riforma del codice del lavoro e, più in generale, lottare contro il neoliberismo. Thierry Meyssan ne denuncia le chiacchiere vuote e sconclusionate, sottolineando l’esplicito riferimenti alla manipolazione degli organizzatori della squadra di Gene Sharp che organizzò, per conto della CIA, le rivoluzioni colorate e la primavera araba.

      http://www.voltairenet.org/article191254.html

      Cordiali saluti.

      Fabrice

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    3. Quanti nei media fanno il tifo per l'approvazione della legge mi sembrano quei costruttori di diligenze che osservavano ammirati i primi modelli di automobile. Non capiscono che una Francia sottoposta alla cura "Monti" diventerebbe meno importatrice e di conseguenza ridurrebbe le nostre esportazioni che sono l'unica fonte di ossigeno per molte nostre industrie?

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    4. @Walter Wal

      ma io tutti sti giornalisti italiani rappresentanti di un patriottismo virtuoso non li vedo da tantissimo tempo!!

      La maggior parte ( facendo una valutazione ottimistica! ) di loro sono incompetenti e/o in mala fade!!

      E se lo dicono persino loro stessi ( ovviamente sottovoce! ), eccoli:

      a)"Noi giornalisti sappiamo di tutto un pò ma in realtà non sappiamo niente veramente bene"
      by Enrico Mentana

      b)"Un giornalista non può dire la verità su certi fatti compromettenti riguardanti uomini potenti perchè altrimenti viene licenziato oppure gli creano il vuoto attorno" by Beppe Severgnini

      c) "Nicola Porro in fondo lo sa pure lui, noi giornalisti siamo solo dei cazzari" by Filippo Facci

      Mi fermo qua per carità di patria!!

      Cordiali saluti.

      Fabrice

      1PS oggi pomeriggio dopo aver visto una breve puntata speciale sul mitico pugile americano, Mohammed Alì, ho per caso fatto zapping su Rai 3 e ho beccato l'inizio del programma Report di Rai 3 ( la replica dell'ultima puntata) dove una "sorridente" Gabanelli introduceva una loro soluzione operativa al problema immigrazione e come premessa diceva: "Noi occidentali abbiamo causato le guerre in quei paesi dove la gente fugge, la gente fugge anche dalla guerra civile in Siria contro il dittatore Assad..", insomma già aveva inziato con delle corbellerie colossali perchè in primis non fa i nomi e i cognomi di chi è stato fra gli occidentali a fare quelle guerre e in secondo luogo chiunque abbia studiato con obiettività la drammatica situazione venutasi a creare in Siria sa benissimo che non si tratta di guerra civile contro la dittatura di Assad perchè la stragrande maggioranza dei combattenti contro Assad è di origine non siriana!!

      E quindi da premesse errate arrivava a conclusioni errate!!

      Appunto come dicevo all'inizio, incompetenza e/o mala fede!!

      2PS per carità, la Gabanelli è una dei pochissimi giornalisti italiani che ha fatto delle inchieste come si deve, ma delle volte pure lei quando si arriva ad argomenti troppo scottanti non può e non deve dire certe scomode verità, altrimenti...!!












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    5. @FabFam ho dovuto purtroppo rilevare come Report - in una inchiesta che ho visto e che trattava argomenti a me noti professionalmente; ha diffuso alcune significative inesattezze e trasmesso luoghi comuni autorazzisti. Se la cura del dettaglio e l'attendibilità delle informazioni fornite sono uguali anche per gli altri argomenti allora lo metterei nel novero di coloro che non vale la pena guardare.

      Elimina
    6. Deve esserci stato un malintesto: le considerazioni sulla situazione francese non le ho fatte io ma il giornalista de "La Stampa": l'articolo l'ho citato come esempio di pessimo giornalismo, non solo perché non racconta la verità, ma non riesce nemmeno a raccontare balle che abbiano un minimo di parvenza di credibilità (le considerazioni finali sulla Francia come una bella donna che ha bisogno di un lifting, poi, sono di una tale idiozia che possono essere scritte solo nel momento in cui l'autore è convinto che i suoi lettori siano un branco di deficienti).

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    7. @Walter Wal

      grazie mille della segnalazione!!

      Diciamo che su alcuni argomenti fanno taglia e cuci a loro piacimento perchè troppo convinti che tanto i telespettatori all'unisono dicano:

      "Ma l'ha detto la Gabanelli su Report a Rai 3"

      Comunque, a titolo di cronaca, io Rpeort di Rai 3 non lo guardo più da tanto tempo, come dicevo è stato solo un caso che ho beccato la replica che va in onda il sabato pomeriggio!!

      Come mai non guardo più Report della Gabanelli da un sacco di tempo?

      Perchè se mi interessa un determinato argomento mi vado a comprare dei libri scritti da esperti/studiosi indipendenti sull'argomento oggetto del mio interesse!!

      Risultato: si azione il cervello molto di più ( leggere è più impegnativo intellettivamente che vedere in tv Report ) e si riesce anche ad avere un quadro più ampio ed accurato dell'argomento in questione!!

      Insomma, due piccioni con una fava!!

      Cordiali saluti.

      Fabrice

      @Maurizio59

      appunto, c'era qualcosa che non mi ritornava del suo intervento, ma andavo di fretta e non lo avevo capito, capita purtroppo, pazienza!!

      Nessun malinteso, colpa mia che andavo di fretta, pardon!!

      Quindi ora il suo precedente intervento ha un senso logico compiuto e perfetto!!

      Cordiali saluti.

      Fabrice







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    8. Nessun problema: l'importante è capirsi.

      Buon pomeriggio,

      Maurizio

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  13. Diffondo regolarmente tra i colleghi e nelle assemblee sindacali d'istituto le informazioni di questo blog e di quello di Quarantotto. In particolare, quelli di Storia sono i più coinvolti. Uno di questi ha iniziato ad intervenire su questo blog. In collaborazione con loro, ho realizzato un powerpoint su 'L'euro è solo una moneta?' che ho presentato nelle classi quinte...

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    1. Condividilo qui, in qualche modo! Ti prego...

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    2. Basta portarsi il Monopoli a scuola e fare qualche esperimento con a seguire discussione di approfondimento.
      Per es. provate a 'togliere' la quota quando si passa dal via ecc. ecc.

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  14. E facciamo come promise Churchill : portiamo i volantini e gli argomenti a favore del NO nel referendum sulla riforma della costituzione città per città, strada per strada casa per casa. Ma una cosa glielo promettiamo: non ci arrenderemo Mai!!!

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  15. Grazie per "Er caffettiere filosofo". Anche i non romani dovrebbero facilmente comprenderlo.
    Per sconfiggere il Partito Deflazionista bisogna che "those who are economically weakest" trovino un referente politico, speriamo non nel lungo periodo, nel quale come dice er sor Belli faremo tutti la fine dei "vvaghi de caffè nner mascinino".

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  16. Addendum sul voto: certo che tutti andremo a votare e, come dice er Palla, voteremo contro. Siamo anche consapevoli che nella migliore delle ipotesi, qui nella capitale avremo un consiglio comunale in cui la maggioranza avrà le compenze degli intervenuti ad una assemblea condominiale. Ma sarebbe già un bel passo avanti ...

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  17. Appena ascoltato occasionalmente Borghi da Del Debbio: sempre preciso, rigoroso e puntuale (peccato per l'abbinamento col rusparolo, ma pazienza...). In compenso l'onorevole Di Salvo (PD) non solo sproloquia sulla restituzione dei famigerati 80 euro da parte di chi se li è visti richiedere, ma si domanda come mai ci debba sempre essere un leghista a dire scemenze (se lo chieda anche per il Parlamento; magari dipende da certi odiosi "effetti collaterali" della democrazia...).
    Pertanto (ma non avevo dubbi), mi associo all'appello del Professore: piuttosto votate Landru, votate la Cianciulli, votate il mostro di Rostov!

    p.s.: qualcuno saprebbe dirmi se nel sangue di Librandi esistono ancora globuli rossi, o soltanto molecole di metilene? Che i neuroni cerebrali siano stati invasi da una popolazione di Globodera pallida pare evidente...

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    1. Visto pure io, ora, sulla pagina di Borghi.

      Borghi, Librandi e una bionda con gli occhiali con l'aria da maestrina e ...(pensiero sessista e maschilista) di cui voglio ignorare il nome.

      Librandi - Sono stati dati sei miliardi
      Borghi - Ci sono (2015) 10miliardi in più di gettito fiscale

      Librandi - È diminuita la pressione fiscale

      Borghi - è rimasta la stessa


      [caciara]

      Librandi - È stata la spending review

      Io, in collegamento dal divano: "Ma che cazzo c'entra?!"

      Mi fanno schifo.

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    2. Leggo in rete che la signora bionda con l'aria da maestrina (di cui ho riportato il cognome e nei confronti della quale anch'io trattengo a stento il pensiero sessista e maschilista - per intenderci: lo stesso che, involontariamente e mio malgrado, avverto ormai per l'attuale Ministro (1) per le Riforme Costituzionali...), è anche sindacalista.
      Leggo inoltre che Librandi possiede una Laurea in Economia Aziendale e una in Giurisprudenza, e insegna la prima all'università ECampus.
      Mi domando allora che bisogno c'è d'introdurre la Buona Scuola, con la presenza anticipata sul campo di docenti e soggetti similari e mi rischiaro ulteriormente sul perché, frequentemente, io laureato e un poco colto mi senta umanamente a mio agio, con le dovute eccezioni d'ambo le parti, più tra muratori, operai e maestranze varie, che non tra accreditate persone ben istruite.

      (1) e sottolineo "Ministro", poiché titoli e nomi di molte professioni sono da intendersi come genere neutro indifferenziato, facendo riferimento alla funzione esercitata, e non al sesso della persona esercitante (sebbene anche l'Accademia della Crusca non sia di questo avviso; ma non lo è stata nemmeno nei confronti di Bagnai, sicché un bel chissenefrega ci sta tutto). Che poi, come se il declinare un sostantivo, in molti casi creando vere cacofonie, facesse la differenza negli atti sostanziali! Siamo tuttora all'ipocrisia di Apocalypse Now: " Era un modo particolare che avevamo qui di vivere con noi stessi: li facevamo a brandelli con una mitragliatrice, poi gli offrivamo i cerotti"; "Noi addestriamo dei giovani a scaricare Napalm sulla gente, ma i loro comandanti non gli permettono di scrivere "cazzo" sui loro aerei perché è... osceno".

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  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. A Rugge' te manca la fede! E te sei perso anche la SStoria! Finisce sempre con un partito ipernazionalista che rivolta il tavolo e dato che i tavoli da rivoltare sono almeno 18 nazioni eurovittime più i vari satelliti.....arriva l'uscita eccome se arriva!

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    2. Il problema è che la storia la sanno pure loro, e sanno bene qual è il confine oltre il quale non si può andare (valls ha detto sulla grecia "è una pace di versailles", Renzi si lamenta che l'austerity fa aumentare i populismi). Loro hanno avuto fortuna e abilità, perchè non saremmo qui a parlarne se la disoccupazione invece di essere al 12 fosse al 35. Loro sanno di poter spingere finchè il malcontento non è troppo da indurre rovesciamenti. Hanno rischiato con l'Austria ma hanno provveduto a truccare il voto.
      E in ogni caso l'esperimento Greco promette malissimo. Vabbè che io possono non essere autorazzista, ma razzista lo sono eccome, perchè un popolo che si fa bastonare così forte per non andare via dall'euro (che ha il 70% dei consensi) è un popolo bue. E in ogni caso non vedo all'orizonte questo partito che ci salverà. Ho visto arrivare Renzi quando la mia professoressa di scuola nel 2009 disse "io voterei il nuovo sindaco di firenze" e ho visto arrivare Grillo quando mio madre si informava sulla politica dai suoi libri, ben prima che arrivasse il M5S. Ma oggi non vedo all'orizonte nessuno. C'è solo Bagnai all'orizonte. Chi lo sa se un giorno i delusi del pude (magari con le pezze nel sedere a causa della prossima recessione mondiale) non troveranno una nuova casa goofynomica. Penso che in fondo sia la speranza di tutti qui dentro.

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    3. Austria? Qualche cattivo pensiero sul voto greco di settembre, soprattutto se paragonato a quello di luglio, non saprei condannarlo... bisogna pur educare i Parlamenti, o no?

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  19. "Il fascismo è una qualità dell'animo. Si può nascondere sotto ogni colore"
    G. Patroni Griffi, In memoria di una signora amica.

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    2. Caro Ruggero, comprendo e condivido la tua riflessione.
      Ma necessita una precisazione per una battuta oltre tutto da me citata a memoria in modo lievemente impreciso, e che il post di Bagnai mi ha fatto tornare alla mente.
      La commedia è del 1963, ambientate nei cinque, sei anni dopo il '45; scritta da un autore nato nel '21, quindi praticamente cresciuto in pieno fascismo, e che non aveva certo altri riferimenti dittatoriali vissuti sulla propria pelle... si dichiarava socialista, e scrisse diversi articoli su "Il Messaggero" contro le repressioni ungheresi, ecc.
      Non lo considererei quindi "per una parte sì e una no".

      A ciò va aggiunto storia e spirito del personaggio che dice la battuta, cui l'autore a volte è anche estraneo (parrà strano, ma i personaggi dicono ciò che loro vogliono non quello che l'autore vuol fargli dire... ma questa è altra storia). Nella ambientazione della commedia, per esempio, i fatti di Ungheria non sono ancora accaduti, mentre è in atto la guerra di Corea, citata in modo molto particolare proprio nella scena da cui ho tratto la battuta.
      Lei, Mariella, la protagonista, sta morendo e all'amico del figlio che va regolarmente a trovarla dice (esattamente): "Guagliù, vi raccomando i fascisti, quelli mai... eh, mai più... l'esperienza insegna che non è un partito il fascismo, è una qualità dell'animo, una qualità mediocre - si può annidare sotto ogni colore... capito? Perciò stateve attiente...".

      Tutta la commedia, bellissima, è su YT in una versione storica e con interpreti straordinari: Brignone, P. Maggio, C. Matania...
      Te ne consiglio la visione, ne vale davvero la pena, malinconia e divertimento, ironia e sofferenza... un mix splendido.
      https://www.youtube.com/watch?v=Q8VbyuY-HNI
      Così potrai pure fartene una opinione e vedere se alla parola fascista, nella battuta, puoi sostituire la parola comunista. Magari per te funziona... per la protagonista non credo per i motivi detti, ma la parafrasi non ce l'ha ancora vietata nessuno :-)
      buona visione.

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  20. Sono toccato. Da tempo non leggevo (ed era letteratura) parole-sangue stillanti dalle ferite di un'umanità così profonda (quella di pipulu) e dignitosa.

    E io che faccio? Scrivo due pippe a commento? Parlo di ciò che leggo qui con tre-quattro persone? Metto post su Facebook?

    Ho appena devoluto il mio cinque per mille. Poco. Darò un contributo supplementare.
    Ma è frustrante lo stesso.

    Prof., avrà anche il 5X mille di mia madre. Mi ha detto "Non puoi spiegarmi tutto quello che leggi e impari e io non sono in grado di capire l'economia. Ma siccome ti ho educato all'onestà, faccio quello che mi dici, so che posso fidarmi. Mi fido".

    Si fida di me ora (e fa bene), ma io sono stato piddino fino a ieri! Non mi sono mai sentito tanto sporco.

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    1. @Luca Pasello
      Anche dopo esserti lavato? Nutro un estremo rispetto per chi sa fare onesta autocritica, e probabilmente al tuo posto, conoscendomi un poco, mi sentirei eguale se non peggio; più che altro, poiché è accaduto per altre cose, avvertirei la frustrazione d'essermi fatto prender per il naso, nonché il disagio d'essermi reso involontario complice. Poi, com'è già accaduto, cercherei di analizzare dove e come ho acconsentito, ma senza averne reale intenzione, a che accadesse, perché non si possa ripetere sotto altre forme differenti dalla prima.
      Però sul vero banco degli imputati devono salire altre persone: quelle che non sanno e non vogliono giudicarsi da se stesse.

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  21. "No man is an island, entire of itself; every man is a piece of the continent, a part of the main. If a clod be washed away by the sea, Europe is the less, as well as if a promontory were, as well as if a manor of thy friend's or of thine own were: any man's death diminishes me, because I am involved in mankind, and therefore never send to know for whom the bells tolls; it tolls for thee."

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  22. “Il buono della filosofia è di farci amare i nostri simili.
    Pascal è quasi il solo de’ filosofi che par che voglia farceli odiare. Per fortuna Candido non avea mai letto Pascal, ed egli amava con tutto il cuore la povera umanità.
    Le genti da bene se n’accorgevano: esse eran sempre state lontane dai missi dominici della Persia, ma non fecero difficoltà di riunirsi a Candido, ed ajutarlo coi lor consigli.
    Ei formò alcuni saggi regolamenti per incoraggire l’agricoltura, la popolazione, il commercio. E l’arti: ricompensò quelli che avean fatto delle esperienze utili: incoraggì quelli che non avean fatto che de’ libri.
    Quando ognuno sarà generalmente contento nella mia provincia, lo sarò forse anch’io, diceva egli con una ingenuità singolare. Candido non conosceva la specie umana; egli si vide lacerato ne’ libelli sediziosi, e calunniato in un’opera che avea per titolo L’amico degli uomini.
    Ei trovò che lavorando a fare dei fortunati, non avea fatto altro che del’ingrati.
    — Ah quanta fatica si dura, gridò Candido, a governar alcuni esseri senza penne che vegetano sulla terra!”

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  23. Informazioni utili? Attualmente lavoro come freelancer (che vi assicuro che significa "buco libero"). Si cerca un progetto, si manda un prototipo basato sulle richieste del cliente, e si aspetta di essere scelto oppure no. Passata la prima roulette russa, devi completare il lavoro. Alla fine se è tutto in ordine vieni pagato. Non sono pochi i casi in cui i clienti spariscono prima del pagamento. Di solito i progetti non vanno oltre qualche giorno. E poi si ricomincia. E' sopravvivenza, non so quanto reggo, ma non mi arrendo!!

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  24. finchè non capiremo tutti che la vera lotta è tra Popolo e Potere saremo sempre perdenti.. e nel Popolo ci siamo tutti comunisti fasciti bianchi rossi verdi ..noi siamo tutti vittime... abbiamo amici che hanno perso il lavoro ..abbiamo figli che trovano lavori di precariato tale che non osi pensare e progettare cosa potrebbe succedere fra due mesi.. e non importa se sono di sinistra di destra della Lega di Casapound o dei Comunisti...siamo TUTTI uguali davanti alla miseria in cui ci stanno obbligando a vivere...La ricetta? certamente da un punto di vista economico sappiamo tutti..no euro, no trattati, fuori da questa UE ecc...ma dobbiamo creare un 'alleanza di scopo con CHIUNQUE abbia questo programma. Leggo di tanti movimenti che, pur piccoli, sono selettivi,litigano tra loro per sciocche egemonie...ritengo si debba puntare anche turandosi il naso su una forza sola..Conquistare il Potere con lo scopo di tornare alla sovranità monetaria e nazionale.. poi si potranno indire elezioni libere e ognuno voterà secondo il suo credo politico.. Le divisioni tra noi sono ridicole... ma anche le contestazioni tra poveri cui tocca assistere...

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    1. Condivido, Patrizia. Dici bene "la lotta è tra popolo e potere". Purtroppo vedo tante anime belle schizzinose, che dicono "ma le ruspe no, io sono desinistra". E da destra la demonizzazione del ruolo dello Stato nella politica economica viene spesso vissuto come "statalismo comunista" e pertanto avversato di principio.
      Lo dico in altro modo, richiamando la storia patria. Nel 1944 la "svolta di Salerno" consentì a Togliatti e al CLN di creare le condizioni per l' unione programmatica di scopo tra tutte le forze politiche anifasciste (tutte, dai monarchici e liberali ai comunisti)per la creazione di un governo di emergenza nazionale (Badoglio). La condizione attuale è come quella del 1944. Un paese sconfitto e lacerato, invaso da forze occupanti straniere, governato da collaborazionisti e traditori.
      A noi spetta il compito difficile di raccogliere sotto lo stesso ombrello, pur nella diversità di idee e strategie, tutti coloro che credono possibile e urgente il salvataggio ed il riscatto dell' Italia.
      Il ritorno ad un sistema elettorale proporzionale sarebbe necessario ed indispensabile per questo obiettivo.
      Dobbiamo però essere consapevoli che il fascismo oggi è il PD, sono i piddini i traditori del paese, i collaborazionisti dei mercati, quelli che stanno svendendo l' Italia. Oggi, come nel 1944, è in gioco il destino e la salvezza della Nazione.

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    2. Sottoscrivo senza se e senza ma l' appello del Prof. Bagnai.
      Il PD deve essere battuto, nelle urne, al referendum, alle prossime politiche, con tutte le nostre forze. E' molto importante anche la percentuale dei votanti. In Emilia, per esempio, alle ultime regionali votò solo il 38% (!!!) perché molti schizzinosi, prevalentemente desinistra, rimasero a casa. Il risultato ? Vinse il PD. Perché l' apparato e i suoi accoliti votano, non stanno a casa e non sono schizzinosi.
      Capito ?
      Votate chi è contro il PD e Renzi, votate chi vi pare, ma votate.
      Ricordo alle anime schizzinose della sinistra, quelle che "no, le ruspe no", che esiste una forza anti-UE e antieuro anche a sinistra: Marco Rizzo e il suo piccolo Partito Comunista.
      Astenersi schizzinosi.

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  25. Io ho sentito che Giachetti sta crescendo nei sondaggi. Quando imparereranno i PDini almeno a guardare nelle loro saccocce?
    Ho ancora qualche "amico PDino integrale" che non riesco a togliermei dai marroni e dopo ormai anni di esperienza di ciò che tutti sappiamo, ovvero di testa irrimediabilmente ed irreversibilmente formata alla scuola di Repubblica & Similari, io ho capito di non avere ormai speranza che cambi qualcosa. Forse solo un nuovo Renzi camuffato da PDino (tanto loro non se ne accorgerebbero) e che poi faccia politiche alla Marine Le Pen, potrebbe ridare qualche speranza.

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  26. Tutto quello che è stato fatto contro i lavoratori da parte dei nostri governi di “sinistra” è al di fuori di ogni perversa immaginazione, ci volevano le proteste francesi per capire la gravità di simili iniziative legislative mandate avanti sotto la pressione delle oligarchie europee.
    Mi guardo in giro e vedo poveri ragazzi lottare per potere continuare a lavorare nel loro call-center che minaccia licenziamenti e delocalizzazoni;
    giovani non più giovani che lavorano come portantini negli ospedali, stremati da un lavoro pesante e sottopagato, dipendenti da una cooperativa che gestisce l’appalto, con gare sempre al ribasso ad ogni rinnovo, non difesi più neanche dal loro sindacato;
    vi sono addirittura agenzie che affittano le cameriere per gli alberghi, che potranno così avere lavoratori solo quando serve, senza alcun vincolo contrattuale, viene legalizzato il vecchio caporalato, che una volta era fuorilegge.
    Lavoratori tutti vittime di un sistema più grande di loro e che vivono questo momento come una sventura, una tragica fatalità,
    Noi sappiamo che l’attacco sistematico al lavoro condotto dai nostri partiti di “sinistra” che ha il culmine con il Jobs act di Renzi, non è una fatalità, ma un fine volutamente e coscientemente perseguito, è giusto e sacrosanto avere la stessa consapevole fredda volontà nell’affondare per sempre il PD tramite il voto.

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  27. Sabato sera ero a un matrimonio in Toscana, facevo da testimone allo sposo.
    Tra gli invitati c'era Ferruccio De Bortoli (parente della sposa), un'occasione davvero troppo ghiotta per trattenersi, e durante il banchetto mi avvicino per discutere di euro. La solita banale e schifosa litania, come se si fosse trattato di un piddino qualunque: "ma come fai a uscire dall'euro", "eh ma oggi devi fare i conti con la Cina". Ad un mio sorridente "sa, io sono un seguace di Bagnai" mi risponde "ma lascialo stare Bagnai", e allora capisco al volo che è arrivato il momento di congedarsi: "direttore, la rispettai molto per la sua tirata contro Verdini e il puzzo di massoneria nel governo, ma dato che questa è la sua visione sull'euro la rispetto molto meno. Buone cose."
    Lui impassibile, io incazzato...evviva gli sposi!!!

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    1. Questo è esattamente quello che vi ho chiesto di non fare, ed è peraltro contrario anche al Vangelo (se interessa). Non vedo comunque che arricchimento ci sia nel discutere con una persona incompetente in materia (salvo che mi siano sfuggiti contributi scientifici del de cujus: ma su IDEAS non ne trovo, e se parliamo di ideologia, la sua vale quanto quella del mio benzinaio). Il punto comunque è un altro, ma applico la prima legge della termodidattica...

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    2. già il fatto che ad un matrimonio invece di parlare del poveretto in quell'angolo con le lacrime agli occhi per la sposa , era dietro l'angolo , così comoda e ora cambia casa e quartiere , come farà con l'€ e il petrolio se cresce ? Invece ti dichiari 'seguace, apostolo' ma non sei in presenza di Gesù , ci si dichiara un po' meno ignoranti di macroeconomia ed è già molto . Poi è talmente scontata la risposta che dobbiamo fare i conti con la Cina o che non si può tornare indietro che sa proprio di banal comico
      Per la Cina che occupa tutto il mercato e non possiamo andare contro alla Cina , io do sempre ragione suggerendo la nemesi proprio come soluzione immediata , mentre per l'andare avanti ci sono 2 possibilità , la prima è il lemming che affamato , arrivato al dirupo continua e cade , l'altra è l'asino che gira in tondo inseguendo la carota , nel secondo se si ferma prende la bastonata . Poi invece prova a chiedere se per caso hanno mai pensato ( e pensare costa fatica ) chi è che paga la delocalizzazione della manifattura . Comunque ai matrimoni si parla per educazione solo del poveretto che piange disperato , le altre discussione sono riservate ai funerali .

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  28. Solo per Renzi e la sinistra il jobsact è stato un successone, io nei fatti non vedo miglioramenti, ma persone che erano precarie e che lo saranno sempre di più perchè a rischio licenziamento.Non vedo investimenti, ma daltronde come si fa ad investire in un paese dove la burocrazia e la tassazione sono i fattori limitanti. Per non parlare che viviamo in uno stato di polizia anche se questo è un altro discorso,centra perchè anche su certi fenomeni si fa disinformazione come in campo economico certe volte mi sembra che lo fanno apposta a non cercare di risolvere i problemi. Io in Italia personalmente non vivo più bene ma non solo per una questione di opportunità,siamo un titanic che sta aspettando l"impatto con l"aisberg. Una vecchia frase diceva che ad ogni popolo la classe dirigente che si merita, io penso che non è proprio cosi perchè in Italia cè ne sono persone che potrebbero fare la differenza intellettuali in giro qualche volta censurati se ne trovano.Per me bisogna che si trovi qualcuno di competente che faccia la nostra politica e non quella europea, come sta facendo la sinistra.Che poi pensandoci destra e sinistra non riesco più a distinguerle e a capire la differenza e le ideologie, ma menomali che ci sono i "casti" dei cinquestelle.

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    1. Mi ci gioco il metatarso: sanno perfettamente che er giozzàc è una boiata...

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  29. Andrò sicuramente a votare. Purtroppo (o per fortuna) abito in un paese di 1500 anime e i candidati sindaci a sono tutti della Lega. Se abitassi in una grande città (dio me ne scampi) sicuramente sarei un attivista che si impegnerebbe a noon mandare al ballottaggio questi figuri.

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    1. Guarda che...molto meglio la Lega del PD ! Il responsabile economico della Lega e' contro l'euro, almeno.....

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    2. nella lega come in ogni altro partito, soprattutto in quello degli onesti , troverai sempre dei figuri , questa è una garanzia al 100% ; il punto sarebbero i programmi e se sono rispettati o no: meglio un figuro col distintivo a forma di ruspa che rispetta i programmi di un fighino impomatato, col distintivo da amico, che poi ti incula

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  30. Prof, ma il fatto che il partito deflazionista verrá sconfitto ( e lo sará, se non domani, ad ottobre, e se non a ottobre piú avanti) solo perché Renzi é arrogante e antipatico (o nella migliore delle ipotesi perché gli elettori si accorgeranno che l'economia non é ripartita, pensando che sia colpa di renzi e non dell'euro) non é una brutta faccenda?

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    1. Hai colto nel segno: la maggioranza percepirà il solo Renzi come la causa di tutto (come a suo tempo accadde con Berlusconi), senza di nuovo rendersi conto del vero problema. Allo schianto di Renzi tutti gli imbecilli correranno ancora in piazza a giubilare e stappare champagne, magari rallegrandosi per l'arrivo della Trojka...

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    2. Io credo che in una scala valoriale con range (-10 - 0) Ennrico Letta si potrebbe inserire a - 10 e Bersani a - 9, e Renzi a - 5, credo non ci siano limiti al peggio, quanto meno non lo ho mai ascaltato fare il panegirico di Andreatta!

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  31. Dalle mie parti il PD si è spezzettato e i suoi uomini infilati in tutti, dico TUTTI, gli schieramenti in campo. Quelli che matengono il simbolo PD addirittura sostengono un candidato di destra :D :D

    Quindi, ovunque si voti, ci saranno infiltrati pronti a tradire, con la solita boria dei radical-chic.

    Preludio del futuro nazionale, post M5S... ;)


    PS:
    Mi rincresce tanto, dopo anni, il vedermi bloccato per un post in verità più che credibile, visto quanto di peggio negli anni è stato proferito dalla Lega Nord.
    Peraltro, ho fornito nel medesimo post debite scuse per esser anch'io cascato in quel fake.

    Tanto le dovevo.

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  32. In questi giorni sto selezionando uno stagista da inserire in azienda. Intervisto laureati in economia e finanza. Alla fine del colloquio butto lì la domanda: "Secondo lei perché l'Italia si trova in deflazione?". Tanto per vedere se oltre alla lezioncina da colloquio di lavoro imparata a memoria dietro a quello sguardo vitreo c'è vita.
    Sconcerto per la domanda apparentemente fuori contesto, poi le rotelline cominciano a girare. Ci arrivano vicini ma non sfondano il muro. Allora spiego. Si trasformano, compare una luce negli occhi. Hanno capito. Sono a un tempo sorpresi e contenti. "Quindi l'unico modo per uscirne sono gli investimenti pubblici", mi dice una. Esatto. Quasi quasi ti assumo. Poi chiedo "Lei vota qui a Milano domenica"? " Sì". "Ecco, tenga a mente questa cosa dei cambi fissi e della deflazione, quando va al seggio". Rimangono un po' così, hanno ancora qualche ora per arrivarci.

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  33. Speriamo di cavarmela ma non ne sono sicuro. Mancano ancora degli anni alla pensione e può succedere di tutto, dal trasferimento violento alla pensione ridimensionata. Bella prospettiva con due figli di 12 e 17 ann, vero? Direte: pensa a chi il lavoro non ce l' ha. No non ci casco più, il metodo di chiedere di accettare l'asticella più bassa ha un solo vincitore, e non sono io. Quello che mi fa rabbia è la complicità dei sindacati, fra ignoranti e faziosi hanno collaborato col Capitale per distruggere gli ultimi diritti dei lavoratori. L'altro giorno è arrivato un comunicato di quei sedicenti sindacalisti più radicali. Diceva che loro erano vicini ai fratelli francesi per la lotta contro il Loi travail. E giù pagine di spiegazioni sulla nuova legge francese sul lavoro e sul numero di incidenti e feriti. Ci invitavano ad essere solidali perché noi italiani non siamo stati capaci di protestare contro il Jobs Act. Ecco. A quel punto ho scaricati l'allegato nel cestino. ( E pure svuotato). Che tristezza...

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    1. Il secondo commentatore che vuole andare in pensione.
      Non ci manderanno mai!
      O meglio, con poco e con pochi anni da usufruirne. Altro che la vita si allunga, le statistiche ci stanno dicendo l'opposto, come evidenziato qualche post fa su questi schermi.

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  34. Non mi arrendo: non mi bastano i soldi.

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    1. Questa frase spiega appieno il rischio celato nel reddito di cittadinanza.
      Un reddito per una vera attività è la minima condizione per poter definire civile una nazione che la sua costituzione definisce "fondata sul lavoro".

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  35. Solidarieta' al nostro amico che sta subendo gli effetti del Job Crap.

    La nota dolente di questa riforma del lavoro e' che ci ha trasformati in merce al consumo. Ho creduto per un po' di tempo che professionisti affermati non avrebbero subito gli effetti, ma pare che sia solo una questione di tempo.

    Mi domando se sia ancora lecito pensare di impegnarsi per portare a casa uno stipendio decente per realizzarsi come uomo e non restare con mamma' fino alla soglia dei 50.

    Senza parole....

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  36. Complimenti a Er Palla, anche se a giocare nel Barcellona vien tutto più facile...
    Non so se posso definire il mio turno l'avere mezza famiglia disoccupata o male occupata ma mi basta, anzi, a dire il vero non ne avevo bisogno, mi è bastato vedere i piazzali del porto di Genova vuoti, a metà ottobre 2008, per spaventarmi e farmi cominciare a scavare sotto lo strato di debortoli che ci pervade da 30 anni (ne ho 37, non è stato facile...).
    Suggerimenti? Continuare, ognuno contribuendo in ragione delle proprie capacità contributive (qui cito Benigni, credo) intellettuali o altre, stando bene attenti a non sopravvalutarsi.

    Spero di riuscire a stringerti la mano al prossimo Goofy.

    Cordiali saluti

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    1. Postilla sui suggerimenti in genere in questa sede: so che non sono richiesti, né graditi né necessari. Mi son sbagliato nel confondermi...il tema era condividere info a cui io ho attribuito il significato di "contribuire a".

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  37. Purtroppo che il PD fosse irredimibile era prevedibile e previsto.

    Nondimeno rimane tragico, perché avrebbe potuto opporsi al massacro.
    Quanto all'appartenenza, quella vera e ineludibile è di ceto. Poco da fare, da lì non ci si scolla.

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  38. Lascio la mia criptica profezia 0:)
    Al secondo canto del gallo due bestie cadranno: la bestia bifronte, rossa e nera, le spire strette a soffocare i rami del padre e della madre, sarà la prima a cadere; la bestia con le fauci a gronda, intrisa di sangue, serva e carnefice, sarà straziata e dispersa tra le polveri del deserto.

    PS.
    Scherzi a parte, nessun voto da queste parti, mi limiterò ad osservare.

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  39. La lettera scritta da Pipulo è piena di disperata rassegnazione che unita alla consapevolezza di conoscere chi sono i veri colpevoli della sua umiliazione, crea sicuramente una miscela che unita alle altre centinaia di storie simili, non può far altro che deflagare.
    Prima o poi.
    Tutto ciò mi fa venire in mente le parole dell'economista Giulio Sapelli, che ho conosciuto personalmente e lo considero anche una persona onesta a differenza di moltissimi suoi colleghi, durante la trasmissione di Paragone di mercoledì scorso.
    Sapelli, di fronte alle accuse sparate nei confronti di Renzi, cercava una difesa d'ufficio, affermando in buona sostanza che l'uomo di Rignano è il male minore e fa comunque il possibile per non farci precipitare definitivamente nell'abisso.
    Di fronte all'insistenza della platea nel reiterare le accuse al premier (caso più unico che raro nel contesto televiso nazionale), Sapelli concludeva amaramente:
    "ho capito, voi volete il sangue..."
    Si caro Sapelli, di fronte alle centinaia di migliaia di situazioni come quella descritta da questo post, sarebbe anche giusto pretendere del sangue.
    Ma stai tranquillo, non saremo noi, intesi come coloro che hanno compreso meglio di altri ciò che sta succedendo, ad essere fra quelli che decideranno in tal senso.
    Tutto accadrà ineluttabilmente, prima o poi.

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  40. Off topic. Mi è appena arrivata una mail con un tentativo di phishing, vi giro il testo:

    “Procuratore della Repubblica
    presso il Tribunale ordinario

    Inviata per la presentazione
    di persona sottoposta ad indagini
    -art. 375 c.p.p.-


    La presente per comunicarLe che il Suo patrimonio immobiliare, così come il Suo conto corrente bancario, verranno posti in arresto con l'accusa di mancato pagamento delle imposte e concorso in riciclaggio di denaro, ad effetto della causa
    88313524
    L'arresto entra in vigore dal 2.06.16
    Lei potrà prendere visione della causa 88313524 cliccando sul link
    In questo documento Lei ha la possibilità di trovare informazioni su come ricorrere in appello, il nominativo del giudice inquirente per la causa che La riguarda, la data e il luogo del dibattimento.
    Nel caso in cui Lei non si presentasse al dibattimento, lo stesso avrà luogo anche in Sua assenza.
    In caso di sentenza di condanna, Le verrà confiscata ogni proprietà e rischia una condanna fino a 15 anni di reclusione.”

    Una volta almeno mandavano le foto con signorine graziose e bisognose di aiuto. Dovevano arrestarmi l'altro ieri, ma non mi prenderanno mai MUAHAHAHAHAHAHAH!

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  41. Forse siamo tutti un po piddini.Lo siamo un po storicamente e in parte per opportunismo. Dopo 17 anni di partita iva , ho subito il determinismo anglosassone, con le varie boiate del mental coach o delle neuroscienze new age, dove l individuo può assumere il controllo e appropriarsi degli strumenti per il sogno americano, mentre i fattori esogeni, ossia il mercato, venivano continuamente ed opportunisticamente tenuti al di fuori , per evitare che l' individuo stesso possa prendere coscienza di chi e come, determina le vite delle persone.
    Da neofita del blog, ho iniziato da un po di mesi a fare informazione, a cercare di far aprire alle persone almeno il ragionevole dubbio.
    Per lavoro, coprire tutte le varie classi sociali mi ha ancor di più reso il quadro desolante:
    Ognuno guarda al proprio orticello, coltiva i propri bisogni e persegue la propria salvezza difendendo lo status acquisito.
    Sentirsi dire "la pensi come Salvini" o " ci sarebbe l iper inflazione" da persone che si sentono al sicuro , rende il tutto più difficile e a volte deprimente.
    Io voto a Roma, dove l' apparato amministrativo e politico ovatta un po la situazione, almeno per il percepito di chi ancora ha lavoro e garanzie, ma la desolazione è sempre crescente, e colpisce tutti, dai professionisti ai manager, dagli impiegati ai piccoli commercianti.
    Nel mio piccolo continuo , sempre stato "tignoso", ma a volte preferirei esser "struzzo" e mettere la testa sotto la terra.


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    1. "ho subito il determinismo anglosassone, con le varie boiate del mental coach o delle neuroscienze new age, dove l individuo può assumere il controllo e appropriarsi degli strumenti per il sogno americano, mentre i fattori esogeni, ossia il mercato, venivano continuamente ed opportunisticamente tenuti al di fuori , per evitare che l' individuo stesso possa prendere coscienza di chi e come, determina le vite delle persone": già, parole sante. Quanto questo miscuglio di oppio sia riuscito a pervadere la mente delle persone non cessa di stupirmi e desolarmi.

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  42. Sconfiggere il partito deflazionista. Butto lì la mia.

    Mi ha molto colpito il video sul brexit su cui voci dall'estero ha fatto un post.

    E se tentassimo anche noi Qualcosa del genere? Intendo una serie di brevi video ad alto contenuto divulgativo-informativo con solida base scientifica per evitare banalizzazioni. Naturalmente il tutto incorniciato da qualità grafica- artistica professionale.

    Non credo sia un prodotto facile da realizzare. Ma diamine, qui tra di noi ci sono fisici, grafici, informatici, artisti e gente capace di scrivere! Io naturalmente non saprei nemmeno da dove cominciare...

    Ci sarebbe poi un altro problema. Evitare di fare la fine del famoso documentario sulla Grecia...

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    1. Mi chiedevo lo stesso. Ma finché l'eventuale video arriva da chi è contro l'€uro non credo sortirebbe grande effetto. Per convincere gli imbecilli dovrebbero pubblicarlo come allegato dell'Unità o di Repubblica...

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    2. Io facevo affidamento su quella cosa del passaparola virale via social network. Sai quella cosa della potenza del fattoriale n!

      Per questo i video dovrebbero essere di breve durata.

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  43. Capisco, per ragioni anagrafiche, lo scoramento di chi si affaccia per la prima volta alle urne non sapendo oggettivamente cosa scegliere: tra i tanti danni fatti alla democrazia questo è uno dei principali, e non va sottovalutato.

    La sistematica distruzione delle ideologie e dei partiti di massa ha permesso l'imperio di UNA ideologia, quella liberista, imposta servilmente dal PUDE. E se pur, come ci auguriamo tutti, cadesse definitivamente il regno del PD, dovremmo iniziare poi ad affrontare la lotta implacabile contro i ballerini dell'onestà cha-cha-cha, ormai sdoganati e asserviti da perfetti gatekeeper del sistema.
    Forza e coraggio, comunque. A vent'anni avrei voluto avere ben altre prospettive: toccherà conquistarcele, prima o poi

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  44. Segnalo un altro chiodino uscito persino sull' Euroquotidiano:
    http://www.repubblica.it/economia/rubriche/eurobarometro/2016/06/04/news/liberismo_liberalizzazioni_austerity-141253461/

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    1. "Segnalo un altro chiodino uscito persino sull' Euroquotidiano."

      Mi perdoni questo piccolo sopruso?
      È facile e faciliti la lettura.

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  45. Chi è consapevole del fatto che questa situazione,che coinvolge tutti,dipenda essenzialmente dalle politiche macroeconomiche imposte nell'attuale contesto europeo prova,giustamente,una forte antipatia nei confronti degli europeisti in quanto le stesse,incidendo a ciascuno di noi,potrebbero portarci nella stessa situazione dei greci.Non vorrei immaginare quando l'antipatia si trasformerà in odio e coinvolgerà gli stessi sognatori creandosi una situazione pericolosissima per loro.Il problema è che,dalla ragione,si passerà al torto,per questo,e non solo, è preferibile evitare questa situazione perché,in questo modo,gli unici colpevoli,per gli storici,saranno solo i sostenitori del "sogno" e non le vittime.

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    1. C'è però un problema: che molte delle vittime sono anche sostenitori (o sostenitrici) del sogno. In questa circostanza, una presa di coscienza tardiva potrebbe 1) non giungere mai, essendo continuamente rimossa per evitare a se stessi lo shock del fallimento 2) creare lo shock psichico con varie conseguenze, tra cui 3) riversarsi in rabbia incontrollata (e allora sì che rischia d'esser cazzi). Altro non c'è; a quel punto la massa inerziale passa dal sogno alla disillusione e la propria energia (mi chiedo con quanta effettiva presa di consapevolezza) può travasarsi in odio inarrestabile, o disperazione (l'ho detto e ripetuto ai miei amici piddini, e credo come tutti qui dentro: se accadrà qualcosa di significativo, non dite poi che nessuno ne aveva preconizzata la possibilità con tesi più che attendibili - come dire: siete stati scossi a sufficienza per destarvi dal sogno, eppure...).
      Del resto, pare che la coscienza funzioni così. Sicché chi, seppur con difficoltà, disagio ed emarginazione, ha già aperto gli occhi in tempo e si ritrova ad essere considerato imbecille (nel migliore dei casi), ha comunque frapposto un qualche cuscinetto tra sé e la propria irrazionalità potenziale onde per cui, se proprio deve sfociare la violenza (e Dio non lo voglia), sarà più attrezzato per gestirla in maniera meno distruttiva (in ciò, gli appelli del Prof a mantenere i nervi saldi sono ancor più encomiabili, poiché se deve accadere, il sangue scorrerà da solo, ahimè).

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  46. Padoan che dice.."allora è inutile che stiamo a perdete tempo con sto euro"...mani avanti? ?

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    1. Anche io l'ho sentito al tg, nessun commentatore ovviamente ha dato peso.
      In pratica ha detto mutualizzazione oppure...

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    2. Gli abbiamo insegnato anche il metodo giusto: quello Juncker.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  47. Come far girare il PIL:
    Ecco la riunione condominiale: l'ingeggnere a caro prezzo gongola per l'imposizione delle nuove valvole termometriche (centinaia di euro ad appartamento). Vi scordate, signori miei, di avere temperature superiori ai venti gradi senza pagarle, d'ora in poi.
    Ma qui viene il bello: la caldaia, vecchia e ben funzionante, non è fatta per il nuovo sistema imposto dalla legge, quindi fra un anno o due defungerà e ne compreremo una nuova (85.000 euro), evvai col progresso!
    P.S.: il sonetto di Belli dovrebbe essere lettura obbligatoria in tutte le scuole, altro che Novecento ed edducazzione demmocratica ...

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    1. Aggiungiamo al programma didattico l'indimenticabile "'A livella", dell'esimio Principe De Curtis.

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    2. È l'applicazione alla termotecnica della fuffa neoclassica (più volte beccata in flagrante dal padrone di casa) in economia (ergo politica)

      Ma se fosse presente un appartamento di vacanze nel condominio...

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  48. Post difficile, non so, veramente. Ero in Svizzera a lavorare fino a tre mesi fa.
    Poi iniziano i problemi in italia.
    Mio padre non sta bene da qualche mese e inizio a pensare che ci sia qualche cosa che non va.
    Ha 81 anni ma fino allo scorso anno faceva mountain bike.
    Un pensionato come tanti.
    Errori e superficialità nella diagnosi? Forse il voler tenere bassa la spesa sanitaria ha convinto i medici a essere parchi nelle analisi e nelle visite specialistiche?
    Scopro che un anziano viene considerato come elemento "sacrificabile" da questa società.
    L'anziano cerca e vuole essere indipendete. Insomma, solo quando mi sono presentato con lui dai vari medici, solo allora hanno seguito un percorso di diagnosi decente.
    Troppo tardi purtroppo.
    Linfoma. Un mese di ospedale. Sono tornato in Italia e me lo sono accudito fino alla fine. Non poteva reggere la chemio necessaria a causa del troppo tempo trascorso per la diagnosi.
    Eppure è stato visto da quattro medici nell'ultimo anno prima di entrare in pronto soccorso, prima di passare al reparto medicina e finire finalmente in ematolgia.
    Quanto tempo e quanti giri per fargli una tac. Carissimi, bastava dirlo, i soldi li racimolo, la pago io, se questo è il problema.
    Il modo in cui si sono svolti i fatti ha fatto molta impressione a chi mi sta vicino.
    Alcuni si sono chiesti cosa possano fare per salvaguardare i propri anziani dall'essere trattati in quel modo.
    Perché, visto che la morte tocca a ciascuno di noi, forse la differenza la fa soltanto il modo.
    La famiglia invece è stata fantastica. Mentre ero in ospedale il welfare familiare femminile, uno stuolo di cugine, era concentrato su mia madre.
    A distanza di un mese posso dire che mia madre ha superato il colpo.
    Pero', sempre a distanza di un mese, un'ulteriore doccia fredda, come dire, non vi passi per la mente che la crisi sia finita qui.
    Due giorni fa leggiamo sul giornale locale che lo zio, imprenditore anche lui quasi ottantenne, si è suicidato.
    Beh, io un morto per crisi lo reggo, due mi sembrano decisamente eccessivi, ve lo dico ma la crisi non è finita, quindi immagino ci saranno altre situazioni difficili ancora da affrontare.
    Sono nauseato.
    Le domande sono tante: siete sicuri che resterete fermi all'estero in caso di crisi familiare in Italia? Oppure: una volta si diceva che una società si misura da come tratta i propri anziani. E' da un po' che nessuno ha il coraggio di ripetere questa frase, ho notato.

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    1. rocco m.
      "Perché, visto che la morte tocca a ciascuno di noi, forse la differenza la fa soltanto il modo."

      Una sintesi perfetta, a cui aderisco pienamente.
      E condivido inoltre l'ottima osservazione finale su come una società tratti i propri anziani. La voluta e architettata pulsione subliminale in atto (talvolta nemmeno troppo subliminale) è quella di spingere quasi alla vergogna d'invecchiare, come se il processo dipendesse da se stessi e soprattutto come se fosse davvero qualcosa di cui doversi vergognare (da qui la proliferazione d'iniziative-baraccone a sostegno degli anziani, nonché l'estrema diffusione d'inutili cosmetici per corpo e anima). V'è peraltro qualcosa, nell'uomo, che invecchia e qualcosa che non lo fa: ma cosa sia questa seconda parte, ormai non interessa quasi più nessuno.
      Gli anziani d'un tempo mostravano senza reticenze le cicatrici e i capelli bianchi con cui avevano difeso, custodito e fatto vivere il proprio popolo; e i giovani desideravano apprendere da essi come poterlo fare a loro volta, per perpetuare la comunità: c'era un passaggio in cui venivano tramandati i tesori etici, morali e cognitivi - la cui profondità giungeva fino alla metafisica - della comunità stessa, i quali elementi restavano al di sopra delle diversità di visione contingente dei singoli, o delle fazioni.
      Ecco perché chi ha venduto la propria gente, ha fatto qualcosa di ben più colpevole che tradire una Costituzione e delle leggi.

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    2. No, non sono sicuro.

      Io sono figlio unico, i miei su chi conterebbero?

      Al momento non ci voglio pensare, l'ultima volta son finito a dirmi che se rimanesse mio padre me lo potrei portare qui, ma se rimanesse mia madre non ci sarebbe verso di farla vivere in Cina... Da quelle parti col pensiero non voglio tornare.

      Ho da poco visto la famiglia di mia moglie costretta a lasciar morire il padre, qui, perché l'assistenza sanitaria non copre tutto e dopo averlo tenuto per più di un mese in ICU con medicine importate andare avanti senza speranza che si riprendesse era razionalmente inaffrontabile; fino a un anno fa le avrei detto che in Italia non sarebbe successo, adesso non ce l'ho fatta; io se posso non torno.

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    3. Un abbraccio, Rocco. Il pensiero dei miei vecchi è straziante ogni giorno, per cui ti capisco. So che finiranno così, prima o poi e che io non potrò impedirlo. So anche chi ne sarà la causa. E trovo ripugnante la continua colpevolizzazione del debole che come racconta Citodalcal circonda oggi la vecchiaia (come molte altre situazioni che oltrepassano le volontà e capacità individuali), vista come responsabilità personale di chi non ha saputo fare diversamente. Credo fosse proprio Federico Caffè a dire che una società si misura da come tratta i propri anziani, vale a dire da quali costi sociali è disposta ad affrontare per il loro benessere.

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  49. Io lo scrissi qui un mese fa: al primo turno voto disgiunto Meloni (per lasciare Giachetti fuori dal ballottaggio)-Casapound (chiunque si faccia denunciare per aver stracciato il vile drappo azzurro colle stelline merita il mio rispetto). Al secondo chiunque vada contro Giachetti, fosse pure la Raggi che è tanto beata e che lei "sull'euro ancora deve informarsi bene". Più di così non so che fare. C'è pure un giovane tal Mustillo nel partito di Rizzo, il boss meriterebbe fiducia e supporto ma prima che rivoterò a sinistra ci vorrà del tempo. Domani sarò al seggio per una lunga maratona da segretario di sezione, che gli astri e i romani non ci siano avversi.

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  50. Se il cambio fisso equivale ad una guerra civile, allora che guerra sia; se la condizione necessaria, affinchè le persone aprano gli occhi, è che siano colpite dai rovesci della vita , allora, questi, ben vengano ed il prima possibile; è insopportabile assistere all'ottusità umana, ed è triste vivere aspettando che anche gli altri cadano perchè cambi qualcosa in peggio o in meglio; penso che, come affermava Caffè (questa la rubo ad Orizzonte 48), far vivere troppo a lungo alcune fasce sociali nella disoccupazione e nel timore, avrà come conseguenza la generazione di un odio inarrestabile; quindi viva il job act, la loi travail, il bail in, la Troika, ... l'asteroide, insomma qualunque cosa acceleri la lenta e diluita crisi che ci è stata imposta ed a cui non è possibile sfuggire; parola di Zingales , che non è uno de passaggio e quando parla illustra il nostro inevitabile futuro.

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  51. Onestamente vedo grossi problemi nella cultura, sarebbe meglio dire incultura, delle persone, anche quelle che hanno studiato, rispetto ai temi economici.
    Se domandi loro: che cosa fissa il valore di una moneta da 50 euro non sanno rispondere. (Oggi alcuni mi hanno risposto: le banche, l'inflazione...)
    Quasi nessuno ha la minima idea di che cosa sia una moneta.
    Sono convinti che il valore di una moneta sia un combinato di decisioni politiche e di scelte degli agenti speculativi.
    La cartina di tornasole su questo punto cruciale è la rottura dello Sme nel 1992.
    Chi legge i resoconti giornalistici attuali riferiti quel periodo nota che molto spesso chi scrive non sa di fatto che cosa sia successo.
    Non riesce a capire che la speculazione non aveva fatto altro che riportare le monete al loro valore reale.
    Molti sono convinti dell'opposto, cioè che la speculazione possa inventare i valori e trasformare, ad esempio, un titolo che vale 100 in un titolo che vale 50 quando vale effettivamente 100.
    Da qui, la forza dell'argomento "non possiamo uscire dall'euro perché la speculazione attaccherebbe la nostra nuova moneta facendone precipitare il valore".
    Magari la speculazione operasse in questa direzione, io diventerei ricco nel giro di poche settimane... e le nostre imprese esporterebbero anche la carta igienica usata.

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  52. Grazie, semplicemente. Per il post, per i commenti.
    Basta una parola per esprimere un complesso di emozioni?
    Ero sulla ss16, direzione Canne, quando la radio annunciò l'incarico a Monti - "è finita" - dissi a mia moglie seduta al mio fianco. Da lì, pochi mesi dopo, passando da Byoblu, mi ritrovai a Goofynomics.
    Grazie per la solidarietà però c'è un obiettivo da raggiungere, si intravede all'orizzonte, non perdiamo il focus, una volta conquistato manderemo i medici a recuperare i feriti.
    Resisteremo, abbiamo la forza e l’arma per vincere: è scritta lassù, a caratteri cubitali.
    Solo un invito a te che leggi, che pensi di essere immune, che basti seguire le istruzioni: GUARDAMI!
    Fino a poco tempo fa ero “tranquillo”, convinto che il mio bunker antiatomico avrebbe retto, comunque addolorato per la tragedia che intravedevo dall'oblò destinavo il mio 5x1000 a altri modici contributi diretti ad asimmetrie.org. Non smetterò!
    Fallo anche tu! Ti conviene.
    Grazie a tutti, semplicemente.

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  53. Sciopero autostrade.
    Io non sono conplottista, ma i sindacati sono dei burloni.
    Quanta pazienza.

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  54. Iniziate a mettere da parte il sale, ne servirà moltissimo....

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  55. Venerdì, scoltavo radio3, la diretta dal festival economia, e pensavo che solo grazie alla lettura quotidiana di questo blog, dal conduttore agli economisti intervistati, tutto mi risultava insulso, banale e propri in quanto banale: terrificante. Radio3 è stata per me, in passato, quello che il Maestro Manzi è stato per gli analfabeti. Ma sono stati sempre così e io non lo capivo o sono solo dei vigliacchi traditori?
    Ho fatto tanti lavori e tra questi, per 6 anni, sono stata artigiana: avevo, con due amici, una legatoria, il mestiere ce lo insegnò un artigiano in pensione. Gli anni sono quelli tra il 1976 e il 1981, quando ho iniziato avevo 22 anni.
    Dopo 6 anni lasciai, e in seguito anche i miei soci. Non capivo proprio nulla di nulla, ma l’istinto mi diceva che se proseguivo sarebbe andata male. Per comprare una brossuratrice, che ci serviva per rilegare piccole tirature di libri, le banche mi chiesero di pignorare la casa dei miei genitori, casa popolare della Montedison, riscattata. Naturalmente, sempre per istinto, non accettai, e la comprammo in leasing, ma non andò bene, la macchina lavorò solo per alcune tirature di libri del movimento anarchico.
    Alcuni giorni fa, cercavo questi libri sull’anarchia, sullo scaffale più in alto della mia libreria e tra questi ci trovo: “Compendio del Capitale” di Carlo Cafiero. Non so se lo abbiamo rilegato noi e non l’ho mai letto, così come non ho mai letto quello vero. Mi ha colpito nella prefazione di Cafiero, siamo nel 1878, questo passo: “Meditino i piccoli proprietari sulle pagine della storia d’Inghilterra riportate in questo libro, meditino sull’accumulazione capitalista, accresciuta in Italia dalle usurpazioni dei grandi proprietari e dalla liquidazione dei beni ecclesiastici e dei beni demaniali, (la parte sottolineata, mi farebbe piacere che i Prof.di storia che intervengono nel blog mi aiutassero a comprenderla meglio) scuotano il torpore che opprime loro la mente e il cuore, e si persuadano una buona volta che la loro causa è la causa dei lavoratori, perché essi saranno inevitabilmente ridotti tutti, dalla moderna accumulazione capitalista, alla trista condizione: o vendersi al governo per la pagnotta, o scomparire per sempre fra le dense file del proletariato.”
    Dopo la legatoria ho fatto la commessa al supermercato nel pomeriggio e il mattino in treno a Milano a vendere (caro Alfonso Liguori ti leggo sempre con piacere) spettacoli teatrali per le scuole, con tre nozioni imparaticce, ma ero un fenomeno a vendere, riempivo i teatri di studenti. Poi solo il lavoro part time al supermercato e a 30 anni si smantella la casa e si torna dai genitori con la morte nel cuore.
    Un mio amico poco tempo fa mi disse che le mie esperienze non sono poi state molto diverse da quelle dei giovani di oggi. Io non la penso così. Poi le opportunità sono arrivate, si poteva, anche con pochi mezzi, impegnarsi e realizzare qualcosa: oggi non più.
    Da quando leggo il blog, capisco che quello che ho vissuto, che pensavo fosse solo la mia vita, si spiega, anche, con la storia di questo paese.
    Ma soprattutto è stata la tristezza, ieri sera, dopo aver letto le storie di chi è in difficoltà e dopo aver letto questo, “Non c’è mai stata solidarietà tra le classi. Se ci fosse stata, certi lavori non esisterebbero nemmeno”, non riuscivo più a parlare e non sono riuscita più a dormire. Mi sono detta scrivi, non vergognarti.

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    1. “Compendio del Capitale” di Carlo Cafiero

      Ne ho appena comprata una copia del 1975 su Ebay, Savelli Editore: grazie per la segnalazione.

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    2. Nel mio piccolo, gli unici imprenditori che vedo sopravvivere son quelli che il capitale gia' l'avevano (proprieta' del negozio ecc.), gli altri sono falliti e tornati a fare i dipendenti. Mi sono fatto l'idea che poche persone davvero eccezionali possono fare il salto energetico, gli altri sono o gia' benestanti, ergo gestiscono (bene) una rendita, oppure future vittime delle varie forme dell'usura. Felice di essere smentito, ovviamente.

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  56. Mi pare palese che ci sia una disegno bello che preparato da anni. Ci sarà sicuramente una grandissimo impatto nel mercato del lavoro con l'afflusso di centinaia di migliaia e magari milioni di profughi.
    Lo schiavo moderno costa meno dello schiavo passato.
    Il punto è che non è semplice far capire agli amici o a conoscenti che le soluzioni a questa crisi sono state scritte quasi un secolo fa.
    Io sono sempre più convinto che l'applicazione delle teorie liberiste siano inutili in un mercato che è un insieme di cartelli.
    Buonasera

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  57. Il rappresentate attuale di piddinia nel mondo, nonché ministro dell'economia, ha appena detto " se non accettiamo la mutualizzazione é inutile perder tempo con l'euro"
    Mi fermo qui per evitare denuncie

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    1. Mi perdonate se passo un po' meno tempo con voi? Sto aiutando chi è rimasto indietro a raggiungerci...

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    2. Assolutamente si, é quello che vorrei fare io con conoscenti piddini, ma pare che non so' buono..
      Quindi la dichiarazione é un fatto positivo? O é il nulla travestito da finto avvertimento alla suocera tetesca?

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  58. E allora condivido questa informazione: qualcosa, nel racconto dell'economia, sta cambiando. Ho sentito su Sky un interessante dibattito sulla deflazione. Dopo aver spiegato le cause della deflazione (interamente imputabile al crollo del prezzo del petrolio, visto che escludendo i beni energetici i prezzi salgono dello 0,5%) gli ospiti della rubrica economica di Sky Tg 24 (Monducci dell'Istat, poi un esponente di Confommercio e un giornalista de "Il Test"), parlando dell'inflazione degli anni '70, non hanno praticato il terrorismo psicologico che mi sarei aspettato. Monducci, pur avendo parlato di un "mondo caotico, con la difficoltà di progettare nel lungo periodo", ha tranquillamente ammesso che il risvolto dell'alta inflazione (e della svalutazione) era la crescita economica, e che la situazione di bassa crescita nella quale ci troviamo da vent'anni si deve all'entrata "in un certo tipo di regime monetario" (non ha detto euro, ma il senso era chiarissimo).
    Prima di Goofynomics non sarebbe andata così. Lei lo sa già, ma è giusto ribadire.

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    1. Questi invece non li conosco (vedi commento soprastante), ma loro certamente conoscono noi...

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  59. regola 1 di questo blog.
    Il Prof. NON e' la segretaria di nessuno.
    Il goofy 5 e' in lavorazione.
    Dettagli, dove, come e quando appariranno, appena definiti , sulle pagine che hai nominato.
    Saranno visibili e raggiungibili. Se non le trovi, la porta del paradiso rimarra' chiusa, e per organizzarti ti saranno dati alcuni mesi....ma non chiedere MAI al Prof. informazioni di segreteria spicciola. L'essere nuovo qui, ti salva...ma la novita' svanisce in fretta...

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  60. Che succede? Ernesto Zingales de la Serna ha subodorato che, se vince Trump, come probabile, il giornalismo corporativo deve cambiare segno (in ottica gattopardesca, ovviamente)?

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    1. Se vince Trump, per i piddini è per i giornalisti piddini è penso anche per i tedeschi sarà sicuramente la fine della pacchia che avevano con Obama.

      Per questo spero che Bayer si pappi Monsanto per 70 mrd. prima delle votazioni, perchè penso che Monsanto diventerà un ulteriore Flop gigantesco:-))), sopratutto sè Trump dovesse fregarsene del TIPP, del UE è del Euro, lasciando l'europa a sè stessa. A questo punto lo scenario europeo cambierà radicalmente. Normalmente i reppubblicani del Europa non si interessano più di tanto.

      My 2 cent. Sperando di non sbagliarmi. Ma non è detto che vinca Trump.

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    2. Se vince Trump, sarà perché può vincere. Cioè, perché farà ciò che è giusto per le persone giuste.

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  61. Continua a seguire il blog, qui le informazioni utili arrivano sempre.

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  62. Segui il blog: il prof. informa puntualmente, qui e altrove (p. es. sul suo profilo Facebook)

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  63. Bizarra inaugurazione della galleria del Gottardo

    Hmmmmmmmm

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