mercoledì 9 dicembre 2015

I "poverini" sono pericolosi...

(...io non sono un politico, quindi pubblico immediatamente come post un commento al post precedente del mio fascista preferito, commento verosimilmente provocato da un rigurgito di buonismo della nostra adorata Nat, ex capocheerleader nonché membro del comitato per le pari opportunità...) 


martinet ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "La lezione greca e la Sinistra Italiana: Tsipras v...":

Mi sono decisamente rotto le scatole di sentire peana di buonismo per chi, “poverino”, proprio non ce la fa a capire. Io non voglio che il mio destino sia guidato da “poverini”, leggasi: idioti. L’idiozia è pericolosa, signori, come l’ignoranza. Permetti di portare macchina ad uno che guida così così: tanto, mica tutti devono essere un campione di Formula Uno; da' la laurea in Medicina e Chirurgia al figlio di un luminare, magari un po’ “velocemente”: mica tutti sono nati Ippocrate; fa' diventare igngnnnggggnnnere un figlio di papà che conosce qualcuno all’Università: mica tutti devono costruire le piramidi.

Poi, succede che uno che stava parlando al telefonino mentre guida distrattamente mette sotto tuo figlio: omicidio colposo – “poverino”, non l’ha fatto apposta; reclusione da 6 mesi a 5 anni (art. 589 comma 1 codice penale), ma sotto i due anni c’è sospensione condizionale della pena. Situazione: lui, “poverino”, libero, tuo figlio, poveraccio, morto; tu, padre: condannato a vivere.

“Da alcuni giorni ho un persistente male alla testa, dottore”, dice lui. “La smetta di farsi il cicchetto la sera, fumi de meno – e, poi, ahò, lei sta sempre a studià, professò: se dia na carmata…!”. Era emorragia cerebrale. Ritornato a casa morì, a soli 45 anni: Giorgio Raimondo Cardona, glottologo geniale: sapeva più lingue di me. Ancora me lo ricordo, giovine studente: discutevamo dell’origine delle glottalizzate in armeno moderno e della possibile pronunzia affricata della “tzade” protosemitica. Con chi ho mai più parlato di questi argomenti? Al medico, “poverino”, non mi sembra sia capitato nulla: non siamo Dio e anche al miglior (?) dottore capita di sbagliare una diagnosi; siamo uomini, e “poverini”. Ora basta, ché ne ho abbastanza degli esempi. Voglio solo dire una cosa con tutto ciò.

Quando uno vede che gli portano via l’azienda, la casa, il lavoro; quando uno vede che al proprio figlio, bravo, studioso, probo, hanno portato via il futuro, prossimo e lontano, che dovrà emigrare, o peggio restare per accettare lavori malpagati e per i quali non ha speso la giovine vita sui libri; quando uno vede che chi ha votato per governare lui e i suoi connazionali ha abdicato alla propria “deontologia”, leggasi moralità, per convenienza, ignavia, e via dicendo; quando uno vede tutto questo e dice: “Ma quello, sì, dice cose giuste, ma è fascista, come si fa a votarlo…”, “e ma c’è davvero troppa corruzzzzzione!”, “secondo me, c’è troppo benessere che non ci meritiamo”, “ai tempi di mia nonna ci si accontentava di poco”, e così seguendo con apoftegmi di qualunquistica saggezza strapopolana, allora costui è un “poverino”. Sono stufo dei “poverini”. Proprio non ce la fanno a capire? Sono dei “poverini”, anzi dei poveretti minus habentes? Va bene, c’est la vie, ma, per favore, anche se non è colpa loro, e son solo “colposi”, che non decidano della mia vita, la quale è troppo importante perché resti in balìa dei “poverini”. L’idiozia è pericolosa, signori, come l’ignoranza, dicevo all’incipit: va eradicata, anche a costo di operare contro il suo portatore sano. Con comprensione per l’umano dramma, certo: ma con la convinzione compassata del chirugo non incongruamente compassionevole.

I “poverini”, in definitiva, sono pericolosi.


Postato da martinet in Goofynomics alle 9 dicembre 2015 21:36

166 commenti:

  1. QUANTO ha ragione!
    QUANTO!!
    Leggendolo pensavo alla facciata di San Pietro sporcata da puttanate ecologicamente corrette... vabbé lasciamo perdere...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le proiezioni sulla facciata di S. Pietro sono un capolavoro della più "pura" e inutile retorica: mi hanno fatto venire alla mente una sequenza di "Vip mio fratello superuomo", allorché Happy Betty illustra le intense vacanze dei suoi "collaboratori", mentre vengono menati in giro su tapis roulantin in apposito locale dell'azienda, tempestati di foto e filmati di posti esotici, e infine "timbrati" sulla valigia con improbabili visti.
      Ora infatti è sempre meno verso il farsi coscienza e cultura direttamente sul campo: passa tutto attraverso la sazietà d'uno scorrer d'immagini, simile a un baluginio di ciglia mascarate. E nel provare a porsi da sé le scomode domande giuste si passa per fanatici alienati. Nell'epoca de "Il Grande Fratello" e ignobili format similari, pronosticati con compiacimento da Warhol nell'affermare come ciascuno avrebbe avuto il suo momento di notorietà (quando molti dei costruttori di cattedrali passavano volutamente ignoti), persistere nell'approfondimento suona come un'offesa ai danni dei "poverini", perché non capirebbero; sempre che avesse torto A. K. Coomaraswamy nel ricordare come in società tradizionali esistessero, e tuttora esistano, soggetti non alfabetizzati che tuttavia riportano a memoria interi poemi attinenti alla loro cultura, sapendone indagare pure il senso recondito; oppure allorché lo stesso autore scriveva “Ciò cui mira effettivamente il ‘secolo dell’uomo comune’ è l’uomo economico, l’uomo predeterminato economicamente, per il quale il meglio e il peggio non hanno una motivazione morale”, per poi aggiungere che “originariamente ‘uomo comune’ (communis homo) significava non uomo della strada ma la deità immanente, l’Uomo autentico che è insito in ogni uomo”.

      Elimina
  2. La Malarazza è inestinguibile.
    Detto altrimenti Prof.
    https://www.youtube.com/watch?v=MhGqTGYs5WY#t=231

    (Con affetto per Alberto, martinet, Fassina,D'Attorre e per tutti i goofyniani d'assalto)

    RispondiElimina
  3. Meriti più applausi di un discorso di Fidel

    RispondiElimina
  4. Risposte
    1. Plaza de la Revolucion è molto più capiente di Piazza Venezia

      Elimina
    2. Standing ovation per Martinet. La dittatura della mediocrità ha veramente cotto il razzo. Del resto lo diceva molto bene già Socle di Corinto nell'aneddoto su Trasibulo di Mileto, e io credo fermamente che questa sia una lezione che il potere ha appreso sin troppo bene

      Elimina
    3. @martinet: Benito! Vista la fine meglio Fidel, come dice il VdM, oppure Franco! Pochi giorni fa passeggiavo sul lungolago di Dongo, proprio dove furono fucilati 15 gerarchi e fedelissimi del Duce, catturati con lui e la Petacci. Sulla ringhiera ci sono ancora le incisure lasciate dalle pallottole dei mitra. Da lì i corpi vennero portati a Piazzale Loreto …
      Tornando al post concordo in toto, ricordando peraltro che ci sono ormai svariate generazioni di minus habentes che si vanno stratificando e che ci stanno portando a fondo.

      Elimina
  5. Un post che squarcia il velo di ipocrisia che ci ricopre giornalmente. Fare un attacco alla filosofia del "ognuno si faccia gli affari propri" è difficile, ma lei ci è riuscito magistralmente.

    RispondiElimina
  6. I poverini effettivamente sono pericolosi: deve essere il motivo per cui durante le rivoluzioni, quelle vere di una volta, i "poverini" venivano fatti fuori a prescindere.
    E' appena il caso di dire che non sto facendo apologia di reato: semplicemente le cose, di solito, oltrepassata una certa soglia, storicamente finiscono così. Il vero problema è che non sempre la storia distingue tra i poverini e quelli che hanno capito in tempo ma si sono trovati nel posto sbagliato nel momento sbagliato... per cui il poverino avvelena anche te: digli di smettere. E se non la smette?
    Belli i tempi in cui,fra il lusco e il brusco, si poteva prendere la Gisella, metterle un sacco in testa, trascinarla dietro una siepe e, dopo averle tirato su il sipario, pitturarle di vernice il posteriore… piddino pitturato, piddino avvisato, piddino salvato :-)

    RispondiElimina
  7. Non sono pericolosi. Sono criminali. Criminali. Criminali. Criminali. Criminali. Fra le centinaia, migliaia di storie di morte, fame, disperazione di questa crisi non crisi, di una elite che ha deciso di gettare il continente piú bello del mondo nella fame e nella miseria. Che ha fatto dell'Italia un cimitero di industrie, uomini e sogni. Della Grecia un Paese di Zombie. Della Spagna un Paese di sussidiati, in cui la fame é scongiurata dalle cospique frumentarie che il Governo locale eroga sotto forma di sussidi di cittadinanza, 400 euro che fanno la differenza fra il mangiare e fare la fame, ma dove il dibattito politico é centrato sul votare il piano A del capitalismo, il piano A del capitalismo e, come terza scelta la svolta, il nuovo che avanza, finalmente la terza opzione del piano A del capitalismo - leggasi Partido Popular, Partido Socialista, Ciudadanos (ahi, quanto tornano attuali le parole di Guizot: la Spagna ha sempre dato e ricevuto molto poco dall'Europa) - ecco fra le tante mille storie, quella di oggi: pensionato di Civitavecchia vittima del bail in, si suicida impiccandosi; non aveva piú soldi, i risparmi di una vita se ne sono andati per decreto e cosí la sua dignitá di uomo, di lavoratore, di cittadino. Penso a quanti anni di lavoro, di dolore di lotta e di sacrificio ci sono voluti per accumulare quei 100 mila euro. Sorrisi, serate in famiglia giorni e notti di lavoro in cantiere, fabbrica o in qualsiasi altro luogo. I sacrifici, la moglie da sposare e i figli da crescere, a cui forse, lasciare qualcosa un giorno; un piccolo tesoretto fatto di lavoro e sacrifici. Bruciato perché cosí ha deciso l'élite del cazzo europea. Perché cosí ha deciso l'élite di sto cazzo italiana. Perché il problema della democrazia in europa é il problema della democrazia in ogni fottuto stato membro. La cosa finirá male, qui lo sappiamo e non ci facciamo illusioni, e siccome abbiamo letto il Manzoni sappiamo que il Male quando passa fa fuori i Don Rodrigo e i Fra' Cristoforo. E sappiamo anche che siccome gli umili sono di piú e meno protetti, muoiono prima e in numero maggiore. Ma sappiamo anche, perché questo é successo, che in quel momento di caos che si scatena fra l'ordine vecchio e un poco prima dell'ordine nuovo qualcosa succede ed é qualcosa di terribile. L'oggettivitá del destino é spietata e chi ha il potere spesso se lo scorda. A tornate di una o due generazioni la memoria si fa sstoria e ricomincia lo spietato, barbaro macello. Dice il Talmud che chi salva una vita salva il mondo intero. Vale anche per chi uccide. Oggi é morto una persona che non conosco, un mio connazionale, e non é morto per caso, ma per una precisa scelta politica. Lui doveva morire e i diciottenni con 500 euro devono votare Matteo Renzi. E cadrá questo sangue sui nemici della libertà e della dignità dell'uomo. A chi a sinistra a capito dico - senza avere l'ambizione né la qualità di mettermi a fare la sua carriera: se ti stai zitto, se non dici ció che hai capito, perché TU HAI CAPITO! quel sangue ricade su di te e le tue mani ne sono sporche. Sono stanco di piangere le morti del mio Paese. E sono arrabbiato perché so che fra un po, ancora un altro po non ci sará più misericordia nè forza di perdonare

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La cosa peggiore che lo stanno uccidendo mediaticamente un'altra volta. Che LI stanno uccidendo mediaticamente. Tutte queste persone vengono fatte passare come gente egoista che si è approfittata della situazione e che poi non vuole pagarne le conseguenze. Qualcuno ha voluto usare su di loro la frase 'privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite'. Su di loro, capito? Gente talmente tanto consapevole e competente che investe tutti i sui risparmi in un solo titolo (già questo dimostra la loro incapacità di operare nel settore finanziario). Le banche piene di derivati spazzatura che affossano una nazione si possono, anzi si devono, salvare, qualche persona comune, comunemente truffata, no. Il motivo? Loro prendevano il 6,5%.

      Elimina
  8. E qui avrebbe aggiunto Carlo Cipolla: “Una creatura stupida vi perseguiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili e più impensabili. Non vi è alcun modo razionale per prevedere se, quando, come e perché, una creatura stupida porterà avanti il suo attacco. Di fronte ad un individuo stupido, si è completamente alla sua mercé.”

    RispondiElimina
  9. Quanta saggezza!
    E il terzo capoverso mi lascia senza parole.
    Grazie!

    RispondiElimina
  10. Ha ragione. Chi, per incompetenza, per qualità personali (o mancanza di), o per qualunque altro motivo, non è in grado di portare a compimento un compito, deve rifiutarlo. DIversamente, se ne assume anche TUTTE le responsabilità, e i cocci sono suoi (e solo suoi devono restare).

    RispondiElimina
  11. Certo,tutto giusto. Ma che fare? Io quando ci discuto col piddino,alla fine, lo abbraccio,ripeto lo abbraccio. Mi sono accorto che è il miglior modo per aprire una breccia, provo a far capire loro che quel che dico non è contro loro... Di più non saprei.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Puoi provare a stringerli di più.

      Elimina
    2. Tendenzialmente sono uomini, eviterei. Aggiungo che la piddina mi sembra più pronta ad evolvere... ( Santoro Sessssssisssssstaaaaaa). Serve altro, diversamente, ad oggi siamo in mano ai piddini. Fa male lo so. Nota: Renzi ha momentaneamente bloccato il rinnovo delle sanzioni alla Russia. (Vado ad abbracciarlo). Saluti

      Elimina
    3. Io l'avevo inteso come un invito a spillare sangue da una rapa. Il sangue non lo cavi, ma la rapa forse te la levi dai coglioni.

      Elimina
    4. Io proverei con "facciamocome ". Probabilmente resteranno piddini, ma almeno ti farai 4 risate. A volte l'ironia è un'arma micidiale, Guareschi insegna..."contrordine compagni!"

      Elimina
  12. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. D'accordissimo. Anch'io in prima persona vivo le stesse identiche cose. Studiano poi ad Economia mi sento le peggio cose dai colleghi e penso che colpa ne hanno gli studenti come me, che fino a 3 anni fa credevo che nel 92 l'inflazioneeeee (molti professori invece mi fanno molta meno pena... https://www.youtube.com/watch?v=mmEIwIFpK0g)! Io so' giovane, ma mi sto accorgendo che ho sempre meno pietà verso i miei genitori, piddini di lunga data, che tutto sanno col Repubblica al braccio..Non sai quante volte ho provato a farli ragionare, a fargli sfogliare i libri del prof o di Vladimiro, nulla.. Non demordo, mi sento in dovere di informarli, ma la pietà non è più quelli di prima e questo mi crea un problema...

      Elimina
    2. Se posso Nicolò:
      la famiglia, se le cose andranno male, sarà l' unica cosa che ci resta.

      Se le cose andranno bene, avremo litigato con la famiglia, per nulla. Anzi, peggio: per qualcosa che era destinato ad estinguersi da se. Lo si ripete dal 16/11/2011.

      Per tutti gli altri lettori...

      NON LITIGATE IN FAMIGLIA PER QUESTA MERDA DI EURO. COSÌ COMINCIANO LE GUERRE CIVILI. Se ne è già parlato.

      Elimina
    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    4. Hai perfettamente ragione Dino. Ma quando si entra in certi discorsi, mi sento in dovere di ricordargli certe cose, che ovviamente sono opposte al main stream e a loro. E il battibecco è inevitabile (ovviamente perchè i miei toni sono sempre da figlio pacato e diligente....).

      Grazie che mi hai ricordato che non ne vale la pena per questa merda.

      ps: auguri Prof!

      Elimina
  13. P.S.
    Auguri di buon compleanno al Prof. Bagnai.

    RispondiElimina
  14. OT
    Prof,un regalo per il suo compleanno:ha mai sentito questa deliziosa composizione di Bach?

    https://m.youtube.com/watch?v=jjxeeU43fAQ

    Auguriiii!:-)

    RispondiElimina
  15. E dopo la pancia potremmo ascoltare anche il cuore... https://www.youtube.com/watch?v=5eufdNWa6sI .Giusto per avere il quadro completo.Un abbraccio a tutti.

    RispondiElimina
  16. Ok, ragazzi, mi avete convinta. Mando subito un messaggio di profondo disprezzo da parte di voi tutti alla mia amica e appoggio senza riserve la mozione Globus Negulesco.

    Ma, soprattutto... È il 10! Buon compleanno prof!

    "Uno scaffale di libri alle mie spalle e una tastiera davanti a me": questa è la frase che scelgo anche quest'anno per il mio augurio, prof.
    Che lei abbia sempre buoni libri e una tastiera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I tuoi amici "poverini" mi hanno tolto il tempo di leggerli. Mi hanno tolto me stesso, queste merde (loro e chi li difende) perché l'unica scelta razionale che avevo davanti per salvare un minimo di benessere mio e dei miei figli era tentare di perforare la loro pia madre. Missione impossibile. Moriremo tutti, certo. Ma se moriremo male (e non è vero: moriremo peggio) la responsabilità è dei poverini. Questo ti dico nel giorno del mio cinquantatreesimo compleanno. Sono uomini come te e me, e infatti hanno una tessera elettorale come te e me. Ma per loro 2+2=5. Fai tu. Oggi è facile documentarsi.

      Elimina
  17. Almeno, chi ha vissuto in tempi ben più bui dei nostri, poteva dire a propria discolpa:"Non mi ribello perchè ci tengo alla buccia".
    Ai giorni nostri il potere non ha nemmeno più il bisogno di sfoderare le armi; gli basta sfruttare quell'immensa ed inesauribile risorsa che è la stupidità umana.
    I nostri nonni ci raccontavano che ribellarsi al fascismo poteva essere assai pericoloso.
    Ai nostri nipoti dovremo raccontare che eravamo troppo stupidi per renderci conto di cosa stesse succedendo? Nell'era di internet? La pigrizia mentale in questa epoca non ha giustificazioni.
    E non mi sento di dare nemmeno tutta la colpa ai giornalisti.
    Le contraddizioni alle quali si assiste quotidianamente in tutti i campi del mainstream sono talmente evidenti, che solo chi è affetto da narcolessia può non percepirle.


    RispondiElimina
  18. Ho sempre piú la netta sensazione, che la via diplomatica si faccia sempre piú stretta.Che angoscia!

    RispondiElimina
  19. Quando tutto sarà giunto a compimento ed i ciechi vedranno, i sordi udranno etc etc, allora e solo allora capiranno che hanno adorato falsi idoli e capiranno chi siano stati i cattivi maestri del più Europa, della cessione di sovranità, del più è grande e più è meglio e sicuro, della moneta chiacchierata, del meglio la Troika che la democrazia. Io mi sono ormai reso conto che la piddinitas (che si badi bene alligna in amplissimi strati di popolazione di ogni estrazione politica, economica, occupazionale e di censo) deriva strettamente dalla fiducia incondizionata data a quei cattivi maestri, quando cerchi di farli ragionare, quando cercando concetti semplici, cerchi di fargli capire l' irrazionalità della costruzione europea, quando rispondi ad ogni loro obiezione dimostrandone l' inconsistenza, quando cerchi di fargli capire le cause dei loro sempre più pesanti problemi, quando li metti con le spalle al muro, ma senza smuovere la loro fede nell' idea europea e nella moneta unica, allora ti rendi conto, dalle loro ultime risposte, che si tratta di persone che non ragionano con la propria testa ma con quella di coloro che da anni o da decenni hanno dato l' imprinting alle loro menti. Qui si aprirebbe un discorso troppo ampio, ma che spesso abbiamo affrontato, sui media, sulla cialtroneria dei nostri commentatori ed analisti politico-economici sulla rete di connivenze e di favoritismo sodale per non parlare di compagnie di merende, ma questa è la misura della tragicità della situazione in Italia e sostanzialmente in tutta Europa, per ora. Vedremo se l' ondata di nuova ribellione che si annuncia, seppure non perfettamente consapevole delle cause che l' hanno determinata, almeno fuori di qui, sarà tale da invertire la tendenza che oggi sembra orientata ancora fortemente al dominio dell' apparato delle istituzioni europee attraverso le maggioranze di centro-destra e di centro-sinistra sinistra, che ne perpetuano la stabilità e la capacità di manovra, infatti cosa è cambiato nelle politiche economiche e monetarie? Assolutamente nulla, restano imperturbabili nonostante i gravissimi errori finora commessi ed i susseguenti gravissimi guasti provocati; è la prova che non temono di cadere.

    RispondiElimina

  20. Mi dispiace Alberto ed amici vari, ma stavolta non posso proprio condividere il tenore degli ultimi post. Credo che stiate commettendo un errore, prendendo una rotta di deriva dettata dall'odio improprio per la persona comune, il cittadino medio che esita a mettere in discussione i dogmi inculcati in anni di interessata disinformazione. Ora, l'ignoranza è certamente un difetto fra i più pericolosi, forse anche peggiore della crudeltà. Tuttavia, per quanto lontana dall'ideale, l'evenienza che gli ignoranti possano [illudersi di] decidere democraticamente il destino di una nazione, resta comunque una conquista della democrazia. Il fatto nucleare secondo me è un altro, ovvero che esista una classe dominante capace di approfittare dei limiti di questa democrazia. I potentati economici possono infatti condizionare radicalmente l'opinione pubblica attraverso la capillare manipolazione dell'informazione. I cittadini, appositamente "indottrinati" nelle fasi giovanili della loro massima ricettività psicologica - specie quando ancora non erano disponibili strumenti di diffusione del dissenso come internet - affinché diventassero ignoranti e fossero spinti ad effettuare scelte contrarie ai loro stessi interessi, sono in realtà essenzialmente vittime di un brain washing collettivo. In effetti, le elite finanziarie, attraverso i mass media ed a volte addirittura tramite la stessa scuola, hanno intenzionalmente posto il popolo nelle condizioni di non poter acquisire una matura coscienza sociale. Ed è con una tale subdola modalità che al cittadino medio è stata trasmessa una sorta di imprinting: questi soggetti sono stati letteralmente "addestrati" a diventare i peggiori nemici di loro stessi, "coltivati" per crescere come i più spietati carcerieri della loro stessa capacità di razionalizzare i fenomeni sociali, storici ed economici. Per questo, la vostra attuale tendenza ad accusare di ignavia quelle che in realtà sono le vittime di una pesante e protratta forma di condizionamento, mi sembra anche questa una odiosa forma di autorazzismo ed una pericolosa deviazione dagli obiettivi della lotta. Bisognerebbe invece riconoscere agli avversari politici (la classe dirigente capitalista) l'innegabile lucido cinismo, funzionale ai loro immediati e parcellari interessi e prendere le mosse dall'oggettiva considerazione di questa loro "abilità" per elaborare una adeguata strategia controffensiva.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mosti, le sfugge un dettaglio, che non è sfuggito alla Le Pen (e questo è un motivo per il quale ha vinto, e non dei più trascurabili): i poverini de cujus non sono persone "medie", sono tutte persone sopra la media, tutti laureati, appartenenti al ceto middle-upper income intellettuale che è il nostro nemico politico perché pensa di essere nella prima classe del Titanic, ma non vede (perché basta guardare) che non ci sono scialuppe, o, se lo vede, non ne trae le conclusioni. Gli umili, viceversa, per lo più capiscono al volo. Magari istintivamente, ma capiscono. E comunque ascoltano. E nelle riunioni "politiche" regolarmente asfaltano i loro responsabili politici, i quali, regolarmente, partono dal presupposto che gli umili (privi di istruzione terziaria) non possano capire.

      Può riformulare?

      Aspetti, la aiuto: gli umili sono la maggioranza, i poverini una minoranza. I poverini ci odiano, perché scuotiamo le loro certezze, e ci stanno distruggendo perché si sentono untouchable. E se sfruttassimo l'interesse degli umili a disfarsi dei poverini?

      Elimina
    2. @Nicola Mosti
      Il dato oggettivo da lei evidenziato, quello del condizionamento, mi sembra più svilente rispetto all'ipotizzato odio verso queste persone di qualcuno qui.
      È impossibile non rendersi conto di quello che sta succedendo e quindi ogni possibile convincimento profondo inculcato da "indottrinamento" può e deve essere smosso.
      I mezzi ci sono, non si fa perché non si vuole.
      Tutto sommato se io odio qualcuno è perché lo considero, se lo giustifico con il "poverino, è condizionato" accetto che non cresca lo lascio al suo destino.
      Cosa è meglio?
      Poi giustamente se non vogliono sentire ragione, siamo adulti e vaccinati, si arrangino e noi con loro.

      Elimina
    3. « Noi stiamo buoni e quelli ci ammaz­zano. Se non rice­vono una sana lezione fanno quello che vogliono. Non avete notato che da quando Bre­sci ha spa­rato al re, di stragi non ce ne sono più state? Quando hanno paura loro, abbiamo meno paura noi. »
      (Valerio Evangelisti, Il sole dell'avvenire)

      da Wikipedia alla voce "Gaetano Bresci".

      Elimina
    4. Condivido in pieno il punto di vista e le preoccupazioni di Nicola.

      Purtroppo i metodi di condizionamento da lui così ben descritti funzionano spaventosamente bene, e ancor meglio con gente "istruita" da decenni da un sistema che ha scientemente distrutto lo spirito critico europeo. Per sostituirlo, nel migliore dei casi, con un sapere nozionistico e, appunto, idiota, non a caso mutuato dagli Stati Uniti. Nel peggiore, e stiamo parlando di più del 50% della popolazione italiana, dall'incapacità conclamata di leggere un testo e capirne il contenuto, quando non di leggerlo e basta.
      Chi ha avuto la fortuna di avere insegnanti veri, che gli hanno insegnato a pensare, si è salvato. Gli altri, la maggioranza, sono i sommersi, che purtroppo ci trascinano a fondo con loro.

      Tutto ciò non considerando la difficoltà oggettiva della mente umana ad ammettere di aver torto, e di averlo avuto per tutta una vita, e di riprogrammarsi su concetti e categorie completamente opposti a quelli a cui si è abituati.

      Detto questo, se la risposta a un metodo di governo fascista e paternalistico è togliere il diritto di voto (perché è di questo che si sta parlando, giusto?) agli "idioti", "minus habentes" o "poverini", utilizzando con ciò metodi altrettanto fascisti e paternalistici, mi dispiace ma credo si stia perdendo in partenza, e sono letteralmente terrorizzato dagli applausi a scena aperta che queste idee, che avrei creduto consegnate alla pattumiera della SStoria, riscuotono qui. Uno dei pochi luoghi, se non l'unico, in cui ho visto spiegare che la realtà è complessa e che non c'è più posto per le semplificazioni.

      Elimina
    5. Alberto, non mi “palleggiate”… Sono certamente d'accordo quando includete fra i vari "poverini" i piddini di turno, ovvero le persone “istruite”, assolutamente convinte di sapere mentre in realtà non sanno un fico secco. Sono personaggi odiosi e la società effettivamente pullula di tali disutili esempi di una fulgida ottusità intellettuale (si badi, dico comunque ottusità e non disonestà). E comprendo pure la tua rabbia, perché di fatto sei stato isolato sul piano accademico così come dai mezzi di informazione mainstream (od almeno hanno tentato senza lo sperato successo di arginarti) e ciò semplicemente perché hai avuto l’ardire di dire la verità – in genere funziona proprio così – e ti assicuro che, nel mio settore e nel mio piccolo, ne ho avuta personale esperienza. Anzi, ti dirò di più: forse sono ancora più arrabbiato di te, perché sono ben conscio che alla mia generazione – quella degli attuali quarantenni con un’istruzione di livello post-universitario, ciò che trent’anni fa era ragionevolmente considerato alla stregua di un ascensore sociale – fra riforme Gelmini, Maroni e varie altre amenità, è stata letteralmente rubata ogni prospettiva per il futuro, vanificando in parte il sacrificio di una vita dedicata allo studio. Ma – sebbene io ti stimi smisuratamente per la tua onestà intellettuale, per il tuo coraggio e per avermi letteralmente aperto gli occhi sulla macroeconomia e sull’economia politica – non sono assolutamente d’accordo quando il tuo giustificato risentimento ottenebra la tua altrimenti elevata capacità di argomentare, perché, specialmente quando ti fai prendere troppo dal livore, rischi di sbagliare mira e di dirigere i tuoi strali verso individui che in realtà sono vittime, facendo in questo modo il gioco del nemico: il grande capitale (detto da uno che non è comunista). Mi riferisco in particolare a quando tendi a confondere la spocchiosa supponenza dei cosiddetti piddini antropologici con quello che in realtà è il frutto avvelenato di un profondo condizionamento culturale creato ad arte da anni di deliberata disinformazione. Mi dispiace dirlo, non riesco a mentire – al limite potrei soltanto non scrivere, in fondo è il tuo blog, come ami spesso sottolineare – ma sbagli ad es. quando ti scagli contro il pensionato di Macerata, di Chieti o di Firenze, definendolo impropriamente “piddino”, quando in realtà è stato sottoposto a decenni di disinformazione deliberatamente mirata, un autentico brain washing studiato appositamente per renderlo impropriamente edotto, sì da diventare il miglior alleato dell’euro e quindi il peggior nemico di se stesso. E ti sbagli perché questi soggetti sono essenzialmente le vittime degli influencer professionisti, soggetti traditi dallo Stato ed ingiustamente derubati dei propri risparmi – com’è il caso del recente bail-in bancario - individui che andrebbero in realtà tutelati, anziché ulteriormente bastonati.

      Elimina
    6. Ora, è vero che ragionare con questi soggetti è assai arduo, frustrante o addirittura umiliante, ma questa non è una buona ragione per attribuirgli la colpa del disastro verso il quale allegramente navighiamo, perché il pesce puzza dalla testa e sul Titanic il problema sono gli ufficiali di rotta, non quelli che vengono esortati a rientrare in cabina, a fare la morte del topo. Lo so che ti chiedo tanto, ma per un attimo non ti arroccare e non ti incazzare, perché è troppo facile aiutare chi come me già aveva intuito la fregatura di questa Europa e che si è fatto convincere subito, sin dalle tue prime argomentazioni logico-razionali corroborate da dati. Penso che tu mi abbia conquistato tra il secondo grafico e la terza tabella. Forse anche prima. Sono state sufficienti perché già dubitavo delle false verità diffuse dai media e della storia del sacrificio per il sacrificio in presenza di una evidentissima crisi da sovrapproduzione associata alla lapalissiana stagnazione della quota salari, con ovvio crollo della capacità di spesa e dunque di domanda, etc... etc… Ma ci sono persone a cui è stato loro malgrado eretto uno steccato ideologico, un’autentica barriera voluta dalle elite finanziarie ed atta ad inibire la comprensione dei fenomeni economici. Non puoi dire quindi che “i risparmiatori che hanno perso in questo modo iniquo il loro patrimonio sono nostri nemici”. O meglio, puoi dirlo, perché il blog è tuo, ma commetti comunque un errore che non rende giustizia alla tua umanità.
      Nicola Mosti.

      Elimina
    7. Ora, è vero che ragionare con questi soggetti è assai arduo, frustrante o addirittura umiliante, ma questa non è una buona ragione per attribuirgli la colpa del disastro verso il quale allegramente navighiamo, perché il pesce puzza dalla testa e sul Titanic il problema sono gli ufficiali di rotta, non quelli che vengono esortati a rientrare in cabina, a fare la morte del topo. Lo so che ti chiedo tanto, ma per un attimo non ti arroccare e non ti incazzare, perché è troppo facile aiutare chi come me già aveva intuito la fregatura di questa Europa e che si è fatto convincere subito, sin dalle tue prime argomentazioni logico-razionali corroborate da dati. Penso che tu mi abbia conquistato tra il secondo grafico e la terza tabella. Forse anche prima. Sono state sufficienti perché già dubitavo delle false verità diffuse dai media e della storia del sacrificio per il sacrificio in presenza di una evidentissima crisi da sovrapproduzione associata alla lapalissiana stagnazione della quota salari, con ovvio crollo della capacità di spesa e dunque di domanda, etc... etc… Ma ci sono persone a cui è stato loro malgrado eretto uno steccato ideologico, un’autentica barriera voluta dalle elite finanziarie ed atta ad inibire la comprensione dei fenomeni economici. Non puoi dire quindi che “i risparmiatori che hanno perso in questo modo iniquo il loro patrimonio sono nostri nemici”. O meglio, puoi dirlo, perché il blog è tuo, ma commetti comunque un errore che non rende giustizia alla tua umanità.
      Nicola Mosti.

      Elimina
    8. Perdonami: nessuno ha parlato di togliere alcunché a chicchessia. Ribadisco che i "poverini" cui si riferisce Martinet e che incontro io sono tutti laureati, corazzati di egoismo piccolo borghese e dalla certezza che a loro non capiterà, e sono proprio loro che di fatto privano di diritto di voto gli umili, delegittimandone l'esercizio a "populismo xenofobo" ogni volta che questi deragliano dal binario che le élite illuminate hanno tracciato per loro, così come stanno infamando come "speculatore che se l'è cercata" il tizio che l'ha fatta finita a Civitavecchia. Rispetto al quale, ribadisco, sarebbe interessante sapere due cose (non una, due): se è vero che la banca gli aveva venduto le obbligazioni subordinate per telefono, e se credeva che l'euro tutelasse i suoi risparmi.

      In altre parole, credo, con affetto, che tu, così come i politici del post precedente, non abbia capito molto, e comunque non la cosa fondamentale: purtroppo sono in gioco le nostre vite. Quando è in gioco la vita, le semplificazioni sono inevitabili, ma nel discorso di Martinet non ne vedo: vedo un richiamo al senso di responsabilità. Né io né tu siamo dei geni, ma io mi son fatto capire e tanti hanno capito (forse anche tu). Abbiamo tutti le stesse responsabilità?

      Voglio essere chiaro: le nostre case, i nostri risparmi, i nostri figli non sono molto più al sicuro oggi di quanto potessero esserlo nel 1939. I poveracci delle quattro banche de cujus sono già stati bombardati, e noi potremmo esserlo in qualsiasi momento. So che oggi non mi credete, come quattto anni fa qualche coglione non mi credeva quando parlavo di tagli dei salari. E tu dici che non ha senso appellarsi a un principio di responsabilità e chiedersi se chi hai di fronte è parte della soluzione o del problema? Non sono convinto b

      Elimina
    9. @Nicola

      Perdonami: non sono d'accordo. La responsabilità, la libertà, esistono. Non puoi cavartela con un "a loro li hanno rovinati gli influencer", perché gli influencer hanno parlato a tutti. Da chi sono stati ascoltati? Da chi ha rinnegato la propria umanità trincerandosi dietro alla certezza di essere al sicuro e di potersene fottere degli altri. Naturalmente dobbiamo essere pietosi anche con gli egoisti. Ma sono stati loro a votare CONTRO il mondo che potrebbe tutelarli, quello nel quale le banche sono salvate dalla BANCA CENTRALE NAZIONALE. Tu cosa mi hai dato, per farglielo capire, oltre alle tue sagge parole? Nel 2014 zero, a quanto mi risulta. Se sbaglio, cazzio il contabile. Se non sbaglio, ti sottopongo un interessante caso di coscienza: ti rendi conto del fatto che il lavoro che svolgo necessita di risorse, più che di fraintendimenti?

      Elimina
    10. Misurare, se non creare un’equivalenza, tra il suffragio universale ed il livello di democrazia di una società serve solo per nascondere la vera natura del sistema.
      Le democrazie non esistono se non come modello teorico (un po’ come avviene per la concorrenza perfetta in economia): il massimo che ci possiamo permettere, quando le cose vanno magnificamene bene per le classi subalterne, è un regime di poliarchia (governo di molti), dove i molti che contano poco o nulla riescono, almeno in parte, a controbilanciare il potere delle élites. Quando questo sistema salta si vira inevitabilmente verso le oligarchie, le aristocrazie e altre forme di governo sempre più autoritarie, dove i molti che contano poco o nulla se la passano sempre peggio. Resta il fatto che il suffragio universale è condizione necessaria, ma non sufficiente, per creare una poliarchia, per cui forse è meglio tenerselo stretto a prescindere nonostante tutti i suoi difetti, in attesa che qualcuno studi e sperimenti un sistema (speriamo) migliore per aggregare le istanze politiche su vasta scala: non credo che il mondo finirà con la fine del cosiddetto “Occidente”.
      A questo punto dove collochiamo i poverini? Tra le élites o tra i diversamente poveracci?
      Tra le élites direi di no, perché il fatto che vengano usati dalle élites non credo sia di per sé un fattore assimilante, per cui i poverini sono solo degli alienati o dei fessi che esorcizzano la paura di finire tra i poveracci facendosi portavoce degli interessi delle élites (fino al punto di indentificarsi con queste ultime nei casi più gravi). Il fatto che siano più o meno condizionati (ma chi non lo è?) alla fine conta poco, visto che quello che contano sono i risultati: e se il risultato è che i poverini stanno con il nostro nemico sono il nostro nemico.
      Poi cosa fare dei poverini è un altro paio di maniche. Aspettare che vengano triturati dalla storia mi pare un’idea poco opportuna, perché nell’attesa avranno il tempo per tritarci tutti.
      Il buon Bresci andò al nocciolo del problema, colpendo direttamente una delle teste del drago, e di cannoni di Bava Beccaris per un po’ effettivamente non se ne videro più (almeno fino a quelli della Grande Guerra, ma lì si trattò di un regolamento di conti tra le élites a livello internazionale – vedi alla voce globalizzazione – ed ai poverini ed ai poveracci toccò il destino che di solito li coglie in occasione di questi eventi: morirci).

      Elimina
    11. Cosa ti ho dato? Sin dal 2011 ed all'inizio contro tutti, ti ho dato la mia fiducia. Perché sul piano economico hai ragione da vendere. Poi ho acquistato i tuoi libri, quelli che appunto mi hanno aperto gli occhi (ma bastava il primo) ed altri ne ho regalati ad alcuni "piddini antropologici", alcuni dei quali, contrariamente ad ogni aspettativa, si sono ravveduti, divenendo tuoi lucidi estimatori. Infine sono venuto ad ascoltarti più volte in qualità di soddisfatto pagante.
      Certo, non sono cose che un contabile può registrare, ma ne avessi io di questi sinceri proseliti...
      Con ogni probabilità, Alberto, sei un uomo migliore di me e su molteplici fronti, ma il fatto di essere smodatamete permaloso e rancoroso E' un tuo difetto, per cui se prendi di aceto e ti fai vincere dall'astio per il dito anziché per la Luna (quella sì, storta per davvero) siamo fottuti.

      Elimina
    12. Chi davvero prova umana compassione per i poverini "avvelenati di un profondo condizionamento culturale creato ad arte da anni di deliberata disinformazione" ha l'assoluto dovere morale di metter mano al portafoglio e sostenere a/simmetrie.

      Altrimenti sta soltanto lavandosi la coscienza.

      Il messaggio di Alberto è chiaro e può essere capito da tutti, anche da poverini conculcati da anni di disinformazione.

      L'ostacolo che gli/ci impedisce di guarire questa moltitudine (e salvare di conseguenza anche noi stessi) è soltanto economico. Arrivare a farsi ascoltare da milioni di persone costa, e molto.

      Io ritengo che chi legge questo blog e, avendone la possibilità economica, non mette mano al portafoglio sia complice di chi, disinformando, fa sì che le persone ne muoiano.

      Io sostengo a/simmetrie perché lo ritengo il migliore investimento possibile per assicurare un futuro a mio figlio.

      Elimina
    13. E non ho frainteso nulla. So con tutto me stesso che sono in gioco le nostre vite, ma se vedo delle persone annegare, mi sento in dovere di gettare loro un salvagente e non mi arrogo il diritto di dargli un risolutivo colpo di remo in testa, animato dalla realistica constatazione che mi trascinerebbero con loro sul fondo, se soltanto provassi a salvarli direttamente. Perché la colpa non è della persona terrorizzata che affoga pure te, ma semmai dello stesso soccorritore, che evidentemente ha sbagliato strategia. Queste non sono solo belle parole. E' semplicemente buon senso, necessario per evitare di attirare un inutile risentimento da chi in realtà non è il nostro nemico, ma una inconsapevole vittima dell'attuale sistema capitalistico.

      Elimina
    14. Caro Nicola,

      né io, né Martinet parliamo di dare remate in testa. Non ti permetto di parlarmi così. Nel 2016 la tua fiducia dalla a Giavazzi, che se la merita perché è una na persona seria. A me basta la mia. Viceversa, se ti va, offrimi un caffè a settimana. I T-rex si estinsero perché avevano i braccini corti, come DiCì ha fatto notare al suo Dulcineo.

      Sed de hoc satis.

      Forse non ti è chiaro che del risentimento di chi ragiona per appartenenza me ne batto, perché le cose funzionano così: io tento di farmi capire, in vari modi e con maggiore o minore successo, ma sempre tenendo conto del contesto storico (chi non capisce oggi è diverso da chi ha capito quattro anni fa). Poi dico quello che mi pare, perché il bello di chi ragiona per appartenenza è che posso anche insultarlo sanguinosamente: quando i suoi capetti gli diranno che ho ragione io (rectius: quando i suoi referenti politici gli proporranno una Weltanschauung più allineata alla dottrina economica) lui verrà ugualmente, docile, a leccarmi le suole. Lo dico con un profondo dolore, che ti esorto a rispettare. Questo è quello che ho capito dell'uomo facendo quello che ho fatto. Quindi io mi occupo dei capetti. Il risentimento del gregge, ahimè, non rileva, anche perché, te li dico per la terza volta (poi basta) i poverini de cujus sono una minoranza (votata al macello).

      Grazie (anche da parte di Giavazzi, che oggi la pensa come me e quindi merita la tua fiducia).

      Elimina
    15. Ahahah Dulcineo mi mancava :)
      Auguri prof., li porta bene.

      Che poi se posso dirla tutta dobbiamo intenderci anche col termine disprezzo che ci fa tutti sobbalzare perché richiama a noi immagini negative, ma visto quello che Bagnai ha fatto, osservando la sua opera, mi verrebbe da dire meno male che ha provato disprezzo. Non so se mi sono spiegato. Quando Gesù si recava al Tempio per cacciare i mercanti non penso provasse apprezzamento nei loro confronti. E ha fatto quel che ha fatto ( poi la pianto di parlare in termini cristiani che magari poi qualcuno pensa strano. Io che manco sono stato battezzato...). Essere compassionevoli non significa dover subire passivamente qualsiasi atteggiamento idiota. Ci sono le parole e si possono usare, anzi si devono usare. La mia esperienza personale è stata questa: sono sempre cresciuto quando scosso da parole di critica nei miei confronti, anche pesanti da digerire. La Bagnai Theory funziona.

      Ultima cosa, in riferimento a quanto detto da Mosti: la prego, basta con questa storia che siamo indottrinati e che la responsabilità è da attribuire ad una classe dominante che se ne approfitta. Non nego che ciò faccia parte della realtà, né che vi siano livelli di coscienza e forza interiore differenti, ma la schiavitù è una scelta dello schiavo. Perché è molto comoda. Troppo. Infatti ci si muore. Tutti e da sempre.

      PS
      Io non sono un T-Rex. Sono povero. È diverso

      PS2
      Intanto la Francia protegge il suo popolo , anzi direi che lo blinda.

      Elimina
    16. Su di chi è la colpa.
      La colpa, la vera colpa non si sa di chi è. Si possono fare ipotesi più o meno fondate, ma non si sa e non si può sapere (aggiungo: per fortuna).
      La colpa, la vera colpa la sa solo Iddio, "che scruta le reni e i cuori", e che prima o poi passa tutti al setaccio. Speriamo che ce la mandi buona.
      Invece la responsabilità, la vera responsabilità, quella si sa benissimo di chi è. La responsabilità è anzitutto di chi comanda, nella misura esatta in cui comanda e continua a comandare. Poi è di chi ubbidisce, nella misura esatta in cui ubbidisce e continua a ubbidire. Se continua a comandare o a ubbidire per ignoranza invincibile, per stupidità, per convenienza, per lealtà cieca a un'idea o a una persona, perchè ha avuto un'infanzia difficile, etc., io non lo so, e neanche voi.
      Il perchè definisce la colpa, alla quale pensa il Signore; il che cosa, invece, definisce la responsabilità, alla quale pensano gli uomini.
      Già che ci siamo, segnalo che a volte, per ricordare agli uomini la loro responsabilità - per esempio, la loro responsabilità di cittadini di uno Stato, amino o no il suo governo - altri uomini gli fanno piovere alcune migliaia di tonnellate di bombe sulla testa. Il metodo, drastico, generalmente funziona: gli indifferenti, i distratti, i genericamente favorevoli al governo per le più svariate ragioni di solito si rendono conto che qualcosa non va. Meglio rendersene conto prima.

      Elimina
    17. @ buffagni

      ...e comunque bisogna sempre stare dalla parte degli oppressi, anche se hanno torto, senza dimenticarci che sono fatti della stessa pasta dell'oppressore

      bacio
      la funambola

      Elimina
    18. https://www.youtube.com/watch?v=xmZavwONLrc

      è mio figlio, i nostri figli. e non sono cervelli in fuga, sono i nostri figli.
      Io non permetterò che gli tolgano la speranza
      Io non permetterò che il male, l0odio, si insinui e si espanda nella sua anima

      la funambola

      Elimina
    19. Veramente i T-Rex si estinsero per colpa di un mega meteorite che si schiantò - dicono - sulle loro squamose testoline. In comune con questi abbiamo: una minaccia incombente e una stupidità diffusa. Di differente, le attenuanti: i T-Rex avevano il cervello grande come un uovo di gallina, l'homo sapiens invece nel tempo ha avuto modo di evolversi e Madre Natura l'ha fornito di due braccia lunghe, con le quali leggere libri, regolare il termostato, accedere al Web (e @Nat, potersi accompagnare in passeggiata ad una sciccosissima borsetta rossa). Ecco, magari non tutti, ma in numero sufficiente per poter provare ad anticipare un disastro.
      Professore, tantissimi auguri! Forse ci vedremo a Padova, se si riesce. Perché noi sappiamo che lei sarà a Padova.... Buahahahah! i seguaci sanno sempre tutto. Tranne Nico che continua a dire:" Io non sono un seguace tutt'al più un lettore. Ho una dignità, io" [ da leggersi col tono piagnucolante e le caratteristiche mani tremebonde del seguace, anche se snob].

      PS
      Poi io scherzo, il giovine Baroni in realtà è un uomo atipico. Va detto.

      Elimina
    20. Ho un paio di volte spezzato una lancia in favore dell'uomo medio disinformato e trascinato (che è la maggioranza) - ma qui, sui "poverini", che non sono la maggioranza, non posso che concordare con martinet.

      E aggiungerei per esperienza, che essi, cioè coloro a cui è stato regalato o venduto qualcosa, sia "laurea", "carriera", "posizione", "patrimonio", "scranno in parlamento".. ebbene essi sanno benissimo chi sono, sanno benissimo che hanno saltato le tappe e hanno qualcosa che non meritano. E, quindi, non hanno alternativa che andare fino in fondo, cercando di mostrare che invece lo meritano, con gli unici mezzi che hanno, i favoritismi o la violenza.

      Come dire, il vero fascismo è l'unica loro traiettoria di uscita.

      È vero, potrebbero anche chiedere scusa, ma allora non sarebbero più "poverini".

      Elimina
    21. ...e tu donna atipica, tant'è che te lo sei caricato anche se non ha una lira...

      Elimina
    22. Uno strano caso di austerity autoindotta..

      Elimina
  21. ...ed è per questo che mi candido nuovo amministratore di condominio.

    RispondiElimina
  22. Scusate se metto un link che mi ero ripromesso di non postare qui. Ma mi sembra che non sia del tutto chiaro che la produzione industriale e in serie di "poverini" è da tempo in corso...


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido in pieno anche ciò che hai scritto qui. Del resto il DSM sta alla medicina come repubblica all' informazione, con lo stesso output di morte e sofferenza. Se un economista nasconde l' ideologia interessata dietro pagine di raffinati integrali, i professionisti dell' "igiene mentale" fanno altrettanto dietro il monopolio (tutelato dal ricovero coatto ed dalla imposizione anticostituzionale della cura psicofarmacologica che prescrivono) dell' osservazione clinica -quindi nessun esame, nessun riscontro oggettivo - (ovviamente totalmente disinteressata al vissuto del soggetto, ciò che conta è la somministrazione coatta, quando ne sussistono le condizioni legali, altrimenti solo sponsorizzata, accontentandosi di agire solo sui sintomi - manifestazioni comportamentali - rinuciando ad approfondire la complessità delle cause).
      Ti vorrei chiedere se, oltre ad etichettare questi innocenti, causandone chissà quali complessi, danni all' autostima ed alla serena crescita del bambino, alla diagnosi segua (malauguratamente) una terapia e di cosa si tratta. Grazie mille se vorrai rispondere.

      Sui "poverini", penso che un profondo senso di umanità non escluda l' individuazione di nemici politici delle istituzioni democratiche (anzi, lo presupponga). Di tante più risorse disponiamo quanto più ridurremo gli alibi di coloro che più che mettere in discussione le idee nelle quali hanno identificato il loro supponente senso di superiorità hanno accettato, accettano il sacrificio di tanti loro simili: ai loro occhi, colpevoli. Confondere questo con un arrogante squadrismo significa non aver inquadrato la situazione.

      Elimina
    2. Ma Nicola si è inquadrato da solo. Voi siete seguaci ipocritici, la colpa è del capitalismo, quindi dobbiamo piangere come vitelli per chi ha sostenuto questo sistema fino a ieri, e solo così creeremo il movimentodalbasso che risolverà il problema "da sinistra", ovviamente senza cacciare un euro. A posto così.

      Elimina
    3. Auguri di buon compleanno Professore. E, ricevuto il suo messaggio mica tanto subliminale tra le pieghe delle risposte che ha disseminato, domani farò un bonifico ad Asimmetrie. Perché sarà anche vero che non di solo pane vive l'uomo, sarà anche vero che Lei è un docente universitario ed ha la vocazione ad estendere la conoscenza, però mica può fare tutto quanto gratis et amore Dei. Siccome sono Epimeteo, ci arrivo in ritardo. E, a proposito di ritardo, sulle prime, le riflessioni di Martinet mi avevano sollecitato a richiamare un passaggio di "Allegro, ma non troppo" di Cipolla. Poi, rileggendole e rileggendole ancora una volta, il contenuto del secondo capoverso, collegato a quello del terzo, dichiaratamente autobiografico, mi è rimbombato per l'intera giornata e mi ha caricato di angoscia. Angoscia di padre e angoscia di medico-legale. Forse per deformazione professionale sono portato a guardare agli accadimenti catastrofali in maniera distaccata, rigidamente tecnica. Le morti da incidenti della strada purtroppo non sono solo un portato della nostra civiltà motorizzata e che ha fatto del culto della celerità un'espressione di modernità. Esistevano certamente anche in passato, sia che fosse stata inventata la ruota, sia che si fosse rimasti ai rudimenti dell'equitazione o dell'agricoltura. Tuttavia, è un dato di fatto che siano esponenzialmente aumentate in concomitanza con la diffusione della circolazione su gomma. Questo ha fatto sì che valesse per loro lo stesso parametro per così dire riduzionistico adottato per le morti da infortunio sul lavoro: siccome un evento simile può succedere a chiunque in veste di conducente, persino quando si siano rispettate le norme, allora si è ritenuto di assicurare alla vittima la tutela risarcitoria e di non colpevolizzare eccessivamente una categoria di soggetti comunque a rischio più di altri di provocare incidenti mortali o comunque significativamente disabilitanti. Tutte le scelte dei Legislatori non sono facili. Neppure questa lo è stata. Prova ne è il fatto che ancora oggi è in discussione un progetto di legge che vorrebbe inasprire la sanzione penale prevista per l'ipotesi di omicidio stradale da parte di conducente sotto effetto di sostanze stupefacenti o psicoattive. Poi uno legge quelle quattro righe del post di Martinet e si proietta su quel padre e tutto il castello di argomentazioni a sostegno di una scelta di necessario compromesso si sgretola improvvisamente di fronte all'immagine di un uomo condannato a vivere senza più il suo futuro. Un futuro che nessun risarcimento potrà mai compensare, ma che neppure mai nessuna pena potrà ristorare. Neppure quella che avrebbe previsto un Legislatore come Hammurabi: perché si potrà anche tagliare un braccio a chi ha ingiustamente tagliato il tuo, ma questo non ti restituirà il braccio e le opere che con quel braccio avresti potuto continuare a compiere né ti compenserà per il dolore che continuerai a provare per il resto dei tuoi giorni. Un dolore che noi artigiani della medicina legale, nell'esercizio comune della nostra professione, che tanto ci fa assomigliare a quelli che il prof. Giannini, illustre civilista, definiva un po' rozzamente "parafangari", ci sforziamo di tradurre in moneta, senza renderci conto di quanto quel dolore sia nei fatti incommensurabile e perciò terribilmente intraducibile.

      Elimina
    4. Scusa, Giuseppe, non capisco di che parli. Quindi secondo te io dovrei chiudere a/simmetrie e rimettermi a lavorare come una bestia da soma, imbottito di farmaci, 48 ore al giorno, senza nessuno che mi gestisca l'agenda, senza nessuno che mi aiuti per gli eventi, senza nessuno che mi aiuti col sito? a/simmetrie è una non profit, che sostiene la nostra attività di divulgazione e ricerca. I bilanci sono pubblicati sul sito. C'è scritto che mi son messo un euro in tasca? Quindi cosa c'entra quanto guadagno io? Ma sei fuori? Mi fate veramente cadere le braccia. Non aggiungo altro, per oggi basta così.

      Elimina
    5. "Condivido in pieno anche ciò che hai scritto qui." Il link non funziona. L' articolo di Longagnani al quale mi riferivo è questo: http://longagnani.blogspot.it/2015/05/dsa-vuol-dire-malato-mentale.html.

      Elimina
  23. Leggendo questo post piuttòsto "incazzato" mi sono risaliti alla mente un lontano ricordo ed un aforisma:

    1. Il Prof. Massimo Pavarini, ordinario di diritto penale e penitenziario e noto criminologo all'Università di Bologna (tra l'altro recentemente scomparso), che a fine anni 70/inizio 80 teneva dei corsi di criminologia seguitissimi dagli studenti (anche quelli non di giurisprudenza), sosteneva che l'omicidio perpetrato dal pirata della strada, per ubriachezza, droghe o distrazioni che dir si voglia, fosse da considerarsi il peggiore degli omicidi e andasse punito con il massimo della pena. Provocatorio certo, ma, secondo lui, giuridicamente e quindi tecnicamente sostenibile... va da sé, per converso, che altri tipi di omicidio, ritenuti dai più socialmente più riprovevoli potessero scontare pene più lievi...

    2. "E' stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora."
    Non mi ricordavo bene e sono andato a controllare che effettivamente l'avesse detto quello statista di Churchill, ormai a noi noto come uno dei principali padri sponsor della UE.
    Credo che dopo la parola "democrazia" sottintendesse anche: rappresentativa con annessi e connessi ...


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immagino si intenda "distrazione cosciente, volontaria", ad esempio scrivere messaggi sul cellulare.

      Elimina
    2. Immagino di si. Anche se in effetti all'epoca non esisteva un "arma del delitto" così dirimente (nel qualificare l'idiozia colpevole del reo) come l'uso del cellulare durante la guida... Comunque, almeno in alcuni casi, fattispecie di reati/colpe sempre difficili da provare.

      Elimina
  24. ALBERTO BAGNAI ...Caro prof . Per me e' per qualcun altro del mio Clan che son riuscito a coinvolgere sei un faro .. Grazie . Ps non dimentico e non cito altri intellettuali che assieme a te si stanno spendendo in questa preziosa opera di verita' .

    RispondiElimina
  25. "Non è colpa nostra! E' stato il sistema!"

    Bankitalia ha fatto tutto quello che poteva, poverina.

    http://www.repubblica.it/economia/2015/12/09/news/salva_banche_abi_bankitalia-129100568/?ref=HRER1-1

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il sistema (dei forti) fa sempre quello che vuole, i deboli fanno solo quello che possono (che comunque spesso non e' poco).

      I forti (anche quando tanto forti non sono piu') cambiano infatti le regole senza vergogna....

      http://www.zerohedge.com/news/2015-12-09/imf-just-entered-cold-war-forgives-ukraines-debt-russia

      "The IMF and U.S. neocons have sent the world a message: you don’t have to honor debts to countries outside of the dollar area and its satellites."

      Come ci fa notare ZH, da oggi vanno onorati solo i debiti tra stati contratti in dollari e solo se verso gli alleati USA!

      Questo evento IMHO segna ufficialmente l'inizio della rottura della globalizzazione finanziaria: ci saranno a breve altre aree valutarie oltre a quella del dollaro.

      Credo che la Russia utilizzera' questo evento per riprendersi la propria Banca Centrale (che attualmente e' 'indipendente' dal Governo Russo e deve, per statuto, solo acquistare per riserva titoli di stato esteri denominati in dollari - e/o euro - e non titoli di stato Russi denominati in Rubli) e riguadagnare, insieme alla piena sovranita' economica, ancora mancante, la sovranita' piena.

      Elimina
  26. Buon compleanno Prof. e "Hasta la victoria siempre".

    RispondiElimina
  27. Brutta cosa la fede,sull' ottundimento della mente il dio conta per farsi seguire .
    Credere significa porre in discussione, Fede significa osannare.Tutti coloro che hanno avuto fede periranno in paradiso a farsi seghe mentali.
    Buon compleanno B.A...99 di questi giorni in cui ciò che ha studiato le viene offerto.
    Gianni z.

    RispondiElimina
  28. In sostanza, dare la possibilità di votare proprio a tutti tutti forse è più un vantaggio per chi ci sta incul...cando certe idee nella testa che una "conquista democratica". Lo penso da anni e sono sempre stato addidato come "phashista!" per questo.

    RispondiElimina
  29. Forse, però, in ognuno di noi alberga un piccolo poverino. C'è chi combatte e lo rende innocuo, chi invece lo alimenta quel suo "saper di sapere".
    Penso però che ci siano un sacco di poverini anche tra i non laureati, tra persone umili di condizioni ma non di moralità. Altrimenti i poverini laureati non avrebbero tutto questo peso.

    RispondiElimina
  30. Grazie Martinet!
    È un delirio, un cazzo di delirio discutere con i "poverini", che dividerei in quattro categorie:

    Il poverino arrogante
    non gliene frega un cazzo di capire, vuole solo darti torto perché non sopporta l'idea che, per anni,
    ha dato retta a dei cazzari e letto i giornali (e libri) sbagliati
    Non vota più.

    Il poverino finto umile
    Ti ascolta, sembra aperto a ricevere nuovi punti di vista ma...
    Non è vero! Lo fa perché secondo la sua visione, pardon, vision, ma forse è meglio dire indottrinamento, è bene ascoltaretutteleopinioni.
    Partiti di riferimento: SEL o M5S.

    Il poverino furbo (il poraccio per eccellenza)
    Pensa che a lui non toccherà. #DaR.
    Partito di riferimento: PD.

    Il poverino sadico masochista
    Per lui ci meritiamo tutto.
    Sarebbe bello vederlo camminare scalzo indossando un cilicio, ma dovrebbe rinunciare alle sue hogan.
    Non vota.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti sei dimenticato il poverino scaltro, quello che al momento giusto, salterà sul carro giusto, per continuare a far danni. In buona fede, naturalmente.

      Elimina
    2. Il poverino arrogante=Gherardo Colombo

      Il poverino finto umile=Stefano Feltri

      Il poverino furbo=Giampaolo Pansa

      Il poverino sadico-masochista=Marco Travaglio

      Elimina
    3. Il poverino arrogante= Massimo Fini
      Il poverino finto umile= Dario Fo&Son (non accetto altri nomi: lo scettro spetta a loro, senza se e ma)
      Il poverino furbo= prendere a caso uno degli economisti che difendono (ancora?!) l'indifendibile.
      Il poverino sadico-masochista= Sì, Travaglio, è il Re indiscusso.
      Il poverino scaltro= Adinolfi è il primo che mi viene in mente.

      Elimina
    4. @Mons Colombo
      Considerare Dario Fo e figlio come soltanto poverini finti umili è un atto di magnanimità.

      Elimina
    5. @Citodacal
      Punti di vista. Come descritto, solitamente questa categoria vota SEL o M5S, e per me sono il male assoluto.

      Elimina
    6. Ma forse esiste anche il poverino arrogante al quadrato, quello che non gliene frega un cazzo di capire, vuole solo darti torto perché non vuole rischiare di rendersi conto di aver pestato una m...a anche la seconda volta.
      Partito di riferimento: M5S

      Elimina
    7. @Mons Colombo
      Ironizzavo sul fatto che, a quanto ho avuto modo di osservare, i due risultino finti anche in parecchie altre cose, non solo in fatto d'umiltà, sicché l'addossar loro soltanto questa finzione risulta essere, paradossalmente, un gesto magnanimo (chiaramente del tutto involontario). Ma è uno sport, quello di millantare od apparire ciò che non si è davvero, assai trasversalmente diffuso (del resto, cosa ci sarebbe stata a fare l'incisione greca equivalente al "Nosce te ipsum" sul frontone del tempio di Apollo a Delfi?); difficile perseguire realmente la virtù, sicché gli aspiranti virtuosi mantengono la bocca chiusa anche quando gli riesce effettivamente d'esserlo. O come ho "visto" dire al Velo di Maya: "Quando il pavone alza la ruota scopre le pudenda".

      Elimina
  31. Auguri PROF!

    Da una poesia di Emily Dickinson nata oggi (forse non è un caso che la verità vi accomuna!!)

    "Di' tutta la verità ma dilla obliqua
    Il successo sta in un circuito
    Troppo brillante per la nostra malferma delizia
    La superba sorpresa della verità
    Come un fulmine ai bambini chiarito
    Con tenere spiegazioni
    La verità deve abbagliare gradualmente
    O tutti sarebbero ciechi."

    RispondiElimina
  32. L' ultima volta che li ho visti in azione i poverini, è stato alla Pro loco del mio paese. Bisognava dare le medaglie a tutti. il peggiore doveva avere la sua bella medaglietta di "ultimo vincitore". E che occhi raggianti avevano, convinti di fare opera pia nei confronti dei bimbi. Sono fuggito al bar per ingollarmi tre birre...
    Sfuggiva ai signori, che non tutti sanno fare tutto, e illuderli era come prenderli per il culo, oltre che arrecare loro danno. ma sono fatti così, i "poverini" credono di essere tanto utili da poter insegnare tutto a tutti, per il loro bene. Perché gli altri, i bimbi, i derubati da banca Etruria e banca Marche, non possono capire, quale disegno hanno per loro le alte menti. Pieni di nozioni ma veramente poveri di spirito.

    RispondiElimina
  33. Ieri a casa di amici.

    Ovviamente si parla delle elezioni ed ecco che partono discussioni pro-contro Hollande-Sarkozy-Le Pen, io sono di destra, io sono di sinistra etc…
    ‘’Purtroppo’’ Paul decide di parlare dell’euro (io: ‘’Paul s'il te plaît, laisse tomber…’’)… ed ecco che dal fondo della stanza si alza la voce dell’ecologista/socialista/bretone/Hollandiana che gli risponde con la spocchia da intellettuale di cazzo che l’euro e’ solo una moneta…
    Vabbe’….

    E’ finita che l’ho mandata a fanculo in franco-napoletano dandole della fascista ignorante, ho preso Paul e siamo tornati a casa.

    Per strada (un freddo cane ) siamo sprofondati nello sconforto per il vuoto che ci circonda

    ..poi a casa apro il blog, leggo questo post e mi sento meno sola…


    Professore per questo compleanno non potremmo mai farle un regalo all’altezza di quello che lei ha fatto a noi. La solitudine malheureusement fa brutti scherzi, c’e’ tanta miseria in giro e far parte di questa comunita’ scalda il cuore!

    Auguri!

    Rosamaria e Paul

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No! La simpatica "ecologista/socialista/bretone/Hollandiana" non è una fascista ignorante: la sua è semplicemente lucida coscienza di classe. Infatti tutta la Bretagna(una regione dove si è sviluppata un'industria legata al turismo, ai servizi per la salute, allo sport ed il divertimento ecologico) ha votato per Hollande. Come ha detto Marine le Pen - ma guarda un pò a chi devo dare ragione - chi guadagna o crede di guadagnare dalla globalizzazione, vota per Bruxelles.

      Elimina
    2. Nell'angolo della disperazione, tra l'altro, volevo riportare l'ultima che mi è capitata oggi, più che altro per dimostrare ancora una volta come non solo l'ingegno possa essere multiforme. Piddino francese (pure lui Bretone! ma che poi si sbaglia a essere razzisti?) che leggendo l'articolo del professore tradotto in inglese, ammette di restarne molto colpito. Ma aggiunge che comunque secondo lui il problema è la riduzione della disponibilità energetica a partire dagli anni 70 (!), una teoria sviluppata da ingegneri/economisti e scienziati/economisti (sic). Ovviamente, alla domanda del perché la crisi sia arrivata solo nel 2008, o del perché la Svezia vada meglio della Finlandia, silenzio.

      Elimina
    3. E, dimenticavo, moltissimi auguri!

      Elimina
  34. Del tutto d'accordo. I sono come gli evasori fiscali: danneggiano la società. Dunque, tutti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli evasori fiscali non danneggiano la società: riducono soltanto le entrate dello stato.
      Non sono in grado di sopravvivere utilizzando direttamente la "moneta" che trattengono.

      Elimina
  35. Io credo che si debba rivalutare il sentimento dell'odio.
    Io credo che odiare il male sia un dovere morale.
    Io non odio i miei fratelli e le mie sorelle e i miei amici perchè euristi convinti ma odio la loro "opinione" che avvalla e foraggia il male che sta devastando e portando alla disperazione le fasce deboli della popolazione del mio paese e di tutti i popoli dell'europa.
    Male foriero di sventure e tragedie annunciate e insegnate dalla storia, per chi fa della storia una maestra di vita.
    Sono poverini, sì, sono poveri di spirito e ricchi di supponenza e arroganza e per questo molto pericolosi.
    Loro si sentono garantiti e al sicuro e qualsiasi confronto è impossibile con questi spiriti perchè non sapendo e non volendo sapere un cazzo sparano discorsi che sono istigazione alla violenza più brutale nei loro confronti.
    Per calmare l'odio che mi si accende implacabile quando solo per caso ascolto, vedo, leggo, le esternazioni dei rappresentanti del pd, degli intellettuali sinistri, dei giornalisti venduti,dei traditori e collaborazionisti nostrani, respiro forte e mi ripeto come un mantra: stai tranquilla, stai tranquilla,non mi avrete, non vi permetterò di farmi del male, non mi ammalerò ancora.
    Io mi limiterò ad odiare quello che proponete, quello che rappresentate, quello che non fate e fate e vi combatterò fino alla fine, consapevole che il mio Fallimento è la mia Vittoria.

    "Se non è un grave dolore a gettare su di loro un unanime silenzio, gli uomini ascoltano la potente melodia dello sfondo ciascuno più o meno intensamente. Molti, ormai, non l'avvertono più. Sono come alberi che hanno dimenticato di avere radici e credono ormai che il frusciare dei rami sia la loro vita, la loro forza. Altri non hanno tempo di prestarle ascolto. Non tollerano che un'ora li circondi. Sono, questi, poveri senza patria che hanno perduto il senso dell'esistenza. Battono incessanti sui tasti del giorno e suonano sempre lo stesso monotono motivo perduto"

    sempre con affetto e speranza
    la funambola

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Posso infatti amare la ragione in chiunque, odiando però lui a buon diritto, perché usa male di quel bene che io amo".
      (Agostino Aurelio, Soliloqui)
      Però è un terreno impervio, che prende la mano facilmente. Lo paragono all'allenamento d'un'arte marziale, ove le tecniche debbono uscire in piena potenza per sapersi fermare a qualche centimetro dal punto in cui colpire: l'energia non ristagna come l'acqua ferma, ma nemmeno devasta come l'acqua senza argini. Se poi tocca di dover colpir davvero, allora si è proprio messi male. Occorre ricordare come ritornare indietro, perché un colpo messo bene a segno regala attimi di sublime inebriamento, che potrebbero rapire per un tempo indefinito.

      Elimina
  36. prima di tutto tantissimi auguri al Prof e cento di questi giorni. Poi in merito al post di Martinet ricordo anche le parole del prof. a Misano (non ricordo se esattamente così ma il senso c'è): le pecore si affidano al gregge per paura del lupo ma è sempre il pastore che le porta al macello. Aggiungo una constatazione circa i "poverini" laureati. Io al Goofy4 ci sono stato ed ho conosciuto al tavolo diverse persone con titoli di studio non elevati che parlavano con una padronanza della materia che mi ha stupito (il prof mi perdonerà spero se trasparisce un pò di supponenza che mi deriva dalla laurea in economia), a dimostrazione che la cultura è la volonta del singolo di scoprire, di leggere, di voler capire la realtà che ci circonda. Il coraggio morale di mettersi in discussione.

    RispondiElimina
  37. Bello,
    però il problema vero non è l'ignoranza in sè, ma è l'ignoranza dei dottori. Di quelli che, almeno in teoria, dovrebbero sapere.
    E il problema ancor più vero non è l'ignoranza dei dottori, ma l'ignoranza dei dottori riguardo a questa loro stessa caratteristica, cioè al fatto che ignorano di essere ignoranti e, parafrasando Socrate (se poi era lui...) il fatto che tali dottori di nome e basta non sanno di non sapere.
    Per cui, il problema proprio più vero, diremmo verissimo, non è l'ignoranza dei dottori, ma il fatto che essi difendono la propria ignoranza con tronfia sicurezza mentre, a ben vedere, le loro molte e ritrite idee di terza mano, confuse e scoordinate, compongono un insieme assai nebuloso e nient'affatto chiaro che rivela però incoerenze sistematiche e continue, sebbene essi questa incoerenza la intuiscano appena.
    E questo non è nemmeno il più vero tra i problemi, perchè il vero problema si manifesta quando qualcuno prova a farli ragionare, ed essi ritengono questa faticaccia di usare il cervello non solo inutile, ma anzi perniciosa, in quanto si paventa il rischio che siano costretti a porre in discussione le loro granitiche quanto confuse e incoerenti certezze, si mette cioè in discussione la loro stessa identità di esperti dottori, e quindi reagiscono con fastidio a chiunque si provi a rimestare il frusto minestrone male assortito del loro cosirritenuto sapere. Detto il tre parole (e perchè lo hai detto in 50, se si poteva dire in 3?...) il più vero dei problemi è l'arroganza.
    Ma, a bene vedere, c'è un problema ancora più verissimo, ed è questo, l'ignoranza dell'arroganza.
    E sì, non solo non sanno di non sapere, nemmeno sanno di essere arroganti.
    Quindi alla fine, arriviamo all'ignoranza della propria arroganza.
    Per altro, non ignoranza della propria arroganza semplice, ma stizzita e velata di arrogante snobismo intellettuale.
    E non mi dilungo oltre, perchè sennò cadiamo nell'autorazzismo, che da queste parti è malvisto... (e comunque io non ho più fiducia nel prossimo, ve l'ho già detto).
    La morale della favola è questa: occorre essere pazienti e affabili sia con gli arroganti che con gli ignoranti, ma non con chi ignoranza e arroganza le coniga.

    RispondiElimina
  38. A proposito di POVERACCI, vorrei far dono di questa perla, da aggiungere alla collezione:

    https://twitter.com/gadlernertweet/status/674852140188368896

    Ecco, questi sono i veri complici morali del massacro.

    RispondiElimina
  39. "anche noi siamo così abbagliati dal potere da dimenticare la nostra fragilità essenziale: col potere veniamo a patti, volentieri o no, dimenticando che nel ghetto siamo tutti, che il ghetto è cintato, che fuori del recinto stanno i signori della morte, e che poco lontano aspetta il treno».

    credo che lo sguardo sull'uomo di primo levi, nel capitolo "la zona grigia" dei sommersi e i salvati sia spietatamente onesto e universalmente vero e drammaticamente disperante.

    ma la speranza è l'ultima a morire, poi muore anche lei

    baci
    la funambola

    RispondiElimina
  40. Buongiorno a tutti ,soprattutto al padrone di casa,sono nuovo del blog per iscrizione, ma seguo il prof da 4 anni e volevo portare la mia solidarieta' a tutti coloro che si scontrano con ogni giorno con il muro di gomma dei piddini;
    io posso ammettere di essere un mediocre pur avendo studiato(ingegneria)e di avere tanto da inparare e apprendere ,purtroppo ho iniziato tardi a leggere in maniera seria e devo dire che la mia difficolta' a scrivere e a confrontarmi nel blog mi ha frenato a inserirmi, ma non mi ha frenato nel voler capire qualcosa che sentivo storto,disfunzionale e devo dire che ho imparato piu in questo blog ,dal prof e dai suoi partecipanti,che in tutta la mia vita,quindi grazie a tutti voi.Come vedete dal mio scrivere non sono un intellettuale ,ho solo una testa pensante e devo dire che anche con le mie limitate capacita' linguistiche e lessicali qualche testa dura sono riuscita a cambiarla e nel mio piccolo l'unica cosa che posso fare e' studiare e migliorare il mio modo di parlare per fare in modo che la verita' come sono riuscito io a capirla possano capirla anche i poverini.....quando riusciro a spiegare il tutto e farlo capire a un bambino allora veramente avro capito !!!!!!!! auguri prof

    RispondiElimina
  41. "Il popolo è una bestia varia e grossa,
    ch’ignora le sue forze; e però stassi
    a pesi e botte di legni e di sassi,
    guidato da un fanciul che non ha possa..."

    Ho 2 parenti,uno con la 5 elementare, disoccuppato e un tantinello rozzo;l altro ex professore di filosofia appassionato di storia,pensionato...

    Indovinate chi ha detto:a noi l'€ ci ha rovinato,ha reso i nostri bisogni sempre più costosi rendendoci come schiavi!

    "...Tutto è suo quanto sta fra cielo e terra,
    ma nol conosce; e, se qualche persona
    di ciò l’avvisa, e’ l’uccide ed atterra."


    @Martinet honor et gloria!!

    RispondiElimina
  42. Che poi, una volta che vengono mollati così, chi si preoccuperà più di loro? A parte qualche venatura dal riflesso lievemente ambiguo, direi che un post del genere da queste parti non avrebbe stonato troppo.

    RispondiElimina
  43. Gli indifferenti, i conformisti , coloro che pensano di farla franca sono senpre stati un ostacolo al cambiamento, anzi in determinati periodi storici hanno permesso l'ascesa di movimenti che poi si sono rivelati disumani e terribili; ricordo sempre la denuncia della Arendt nei confronti delle comunità ebraiche europee che, pensando di salvarsi, consegnarono le liste di ebrei europei ai nazisti, ma che poi non si salvarono.
    Comunque, chi non vuole vedere se la passa ancora bene e spera di superare indenne la crisi; ne conosco molti , parenti, amici che vivono nella bambagia tra una lezione di cavallo ed una grigliata, le vacanza in montagna o all'estero senza mai una riflessione sulla realtà che li circonda;essi sono autistici e non sopportano chiunque metta in discussione le loro convinzioni, anzi parlano di tutto quello che non serve , del contorno , e nel farlo si sentono autorizzati dalla loro posizione sociale che è il frutto della loro capacità e unicità e non di una struttura sociale complessa che ne ha permesso la realizzazione, sono isole nel deserto; l'unico modo di smuoverli è azzerargli le obbligazioni o le azioni bancarie, il bastone dopo la carota, che tristezza.

    RispondiElimina
  44. è la prima volta che commento, con molta modestia direi "magistrale " Martinet , mi ha letto nel pensiero . OT:quel "poverino " di renzi stamane diceva che salvando le banche a quel modo rispettava comunque la normativa europea e anzi è stato fatto il meglio possibile (novello Pangloss ).Ma se gli interessi italiani devono piegarsi alla normativa europea , chi rappresenta renzi ? A questo punto pretendo di essere governata direttamente da Juncker con meno ipocrisia !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Apprezzo quel "poverino" virgolettato perché il soggetto in questione è tutt'altro che poverino: anzi è semplicemente un consapevole luogotenente che esegue degli ordini ben precisi, come la sua domanda, giustamente retorica, suggerisce.
      Ma Juncker, "poveraccio", deve badare a ben 28 paesi, da solo non ce la può fare ed ha bisogno di luogotenenti!
      Anche se forse sarebbe più piacione dell'altro, sopratutto dopo aver fatto colazione e preso il rinforzino delle 10:30...

      Elimina
  45. Mi fa piacere una cosa, e cioè che le teste di legno del governo, nonostante il loro ostinato servilismo, stiano prendendo schiaffoni e tanti, dalle marmoree istituzioni UE, di estrazione CORE. Inteteessante ciò che sta montando sul fronte della vigilanza bancaria e sulle normative sui salvataggi, dopo i salvalaggi

    RispondiElimina
  46. Buon compleanno Prof.
    Grazie per la preziosa opera di divulgazione.

    RispondiElimina
  47. Auguri, professore e passi la giornata in famiglia e lietamente!

    RispondiElimina
  48. Oggi...
    Hai inviato un pagamento
    Codice transazione: xxxxxxxxxxxxxx50N

    Gentile Maurizio Merlini,

    Hai inviato un pagamento di EUR... a Asimmetrie - Associazione Italiana per lo studio delle asimmetrie economiche A.P.S..

    Il pagamento sarà riportato a breve nella pagina principale del tuo conto PayPal

    RispondiElimina
  49. “Una delle bizzarrie più divertenti nel mondo, è che gli uomini credono sempre di sapere ciò che è loro necessario sapere. Guardateli parlare di politica, questa scienza così complicata; guardateli parlare di matrimonio e di costumi.”

    Auguri Alberto.









    P.S.

    Auguri Alberto non è l'autore del brano citato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uga non l'ha capita. Comunque il dottor Auguri ha scritto ottime cose.

      Elimina
  50. Mi pare che il professore distingua sempre il peccato dal peccatore.

    Buon compleanno professor Bagnai.

    RispondiElimina
  51. Mi unisco agli auguri ad Alberto Bagnai.
    Che il 2016 in qualche modo imperscrutabile e con serendipità ci riporti la democrazia rubata.
    Quando c'è la democrazia reale e non apparente i miserabili possono governare solo sulle loro miserie.

    RispondiElimina
  52. Buonasera Martinet,
    mi sa che studiamo e facciamo le stesse cose ...

    RispondiElimina
  53. Sarebbe quasi da aggiornare il glossario: Poverini=variante italica del germe del "politicamente corretto"

    RispondiElimina
  54. Buon compleanno Professore e grazie per la opera di diffusione che presto mi accingerò a finanziare periodicamente, d'altronde la libertà non è gratis

    RispondiElimina
  55. शुभं जन्मदिनम् अल्बर्टो!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti. Non è possibile leggere fra le righe.

      Elimina
    2. நிச்சயமாக,என் நண்பர்கள்!

      Elimina
    3. நாம் ஒரு டீ ஒன்றாக எடுத்து கொள்ள வேண்டும்

      Elimina
    4. ལགས་ ཡོང་ང།! གསོལ་ཇ་ཞིག་ཞུ་གི་ཡིན…

      P.S.: Questo è l'unico sito web al mondo dove si parla sanscrito, tamil e tibetano (dialetto dell'Amdo) in contemporanea; e, questo, Alberto, permettimi, lo devi a un potente Sith...

      Elimina
    5. E anche il sito dove il giovine Baroni si ferma quando si ferma Google translate :) சாபம் !! :)
      Comunque i caratteri di queste lingue sono davvero, ma davvero stupendi. Ecco, se poi magari mi dà una mano col dialetto Amdo, gliene sarei grato...

      Elimina
    6. Le farò un buon prezzo, giovine Baroni: conosco la sua posizione economica. In definitiva, sono un magna...nimo!

      Elimina
    7. Vero, ho giusto due spicci, che però preferirei tenere per lasciare una mancetta a quelli dell'Eurogendfor quando verranno a prenderci, come le guardie del cardinale Richelieu.
      Con filiale affezione,
      Marius Pontmercy

      Elimina
  56. Quando a un poverino provi a spiegare la causa della nostra situazione economica e lui ti risponde che bisogna mandare via i politici corrotti, allora devi applicare questa regola

    RispondiElimina
  57. Auguri in ritardo e grazie per tutte le cose, belle e non, che ci insegni.

    RispondiElimina
  58. Chiedo venia, mi sono scordato: AUGURI!

    RispondiElimina
  59. Auguri Professore. I poverini non vinceranno.

    RispondiElimina
  60. @Nicola Baroni 10/12/2015 ore 15:29
    "La mia esperienza personale è stata questa: sono sempre cresciuto quando scosso da parole di critica nei miei confronti, anche pesanti da digerire."
    Ecco quanto constato, quando mi guardo allo specchio.
    La ringrazio.

    RispondiElimina
  61. .... e i poracci sono anche peggio...

    RispondiElimina
  62. Io penso che l'enorme schiera dei nostri avversari possa suddividersi tra una grande maggioranza a cui mancano gli strumenti culturali per capire, e non ha il tempo o la voglia per formarseli, che ricava le proprie convinzioni principalmente dalle opinioni di alcuni personaggi pubblici di riferimento, forse una volta esponenti dell'area di appartenenza politica, ma ora molto più trasversali, il cui pensiero è perlopiù veicolato dai media mainstream. Questa maggioranza, formata da chi non capisce e/o non vuole capire, che argomenta le proprie convinzioni esclusivamente con luoghi comuni e frasi fatte raccolti nel talk show televisivi, può essere abbastanza facilmente ri-orientata dalle medesime spin-celebrities di riferimento.

    C'è poi una cospicua minoranza che ritiene lo status quo più proficuo di un salto nell'incognito. Costoro sono anche quelli più lesti a cambiar parere, allorquando la loro condizione di relativa tranquillità è messa in discussione dagli eventi ritenuti (a torto) improbabili, sfoggiando alla bisogna doti di apprendimento rapido.

    Infine c'è la relativamente piccola minoranza di quelli col “culo al caldo”. Coloro che i soldi veri li hanno già fatti, diversificati e messi al sicuro. Costoro non temono la crisi, anzi la considerano un'opportunità di guadagno, ed hanno solo da perdere in un cambio di paradigma. Tra di loro ovviamente ci sono finanzieri, banchieri, imprenditori dell'import, famiglie ricche da sempre, gran commis, super manager, opinion makers e celebrità del mondo dello spettacolo, politici navigati, baroni universitari con solidi interessi, studiosi e giornalisti famosi con cataste di libri pubblicati ed incarichi prestigiosi. Purtroppo costoro sono anche i padroni del vapore (e dei media), che decidono il messaggio da diffondere, scegliendosi i ben pagati megafoni che lo diffondono, e finanziando le campagne elettorali dei politici compiacenti. Inutile dire che sono irriducibili e costituiscono il core dello schieramento eurista. Li avremo sempre contro, indipendentemente dal nostro punto di vista politico, e comunque la possibilità di frequentarli per un confronto dialettico è davvero remota.

    Noi siamo quelli che volevano e potevano capire e ci siamo sforzati di farlo. Eurofili ed euristi pentiti, piddini redenti e berlusconiani delusi. Molti colpiti dalla crisi, tutti tementi il peggio. Stiamo dalla parte giusta della Storia, ma siamo ancora minoranza.

    Buon compleanno, professore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lenin era decisamente a capo di una minoranza.........

      Elimina
  63. Auguri al prof anche se in ritardo. GRAZIE

    RispondiElimina
  64. Nel ringraziare martinet per questo che considero l'ennesimo punto fermo sul nostro percorso, vorrei rivolgere un pensiero aa quei poverini che in queste ore credono ciecamente che le quattro banche siano fallite solo per la mala gestione, mentre le parole che maggiormente ricorrevano ieri sera durante per esempio Piazza Pulita erano "sofferenze bancarie" e "crediti inesigibili".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pensavo che prestare soldi a chi non può' restituirli, magari in cambio di "favori" politici facesse parte della mala gestione....forse mi sbaglio, ma la principale attività' gestionale di una banca e' valutare il rischio di credito. Farlo male, dolosamente o anche solo per incompetenza, porta al fallimento proprio per il crescere delle sofferenze, e il passaggio in bilancio da sofferenze a crediti inesigibili. Fa tutto parte di mala gestione...per cui amministratori e dirigenti andrebbero perseguiti civilmente e penalmente ad personam.

      Elimina
  65. a proposito di "poverini" pericolosi, riporto una parte di un articolo con dichiarazioni del primo ministro francese: "Sale la tensione in Francia in vista dei ballottaggi di domenica per le regionali. A gettare benzina sul fuoco è proprio il premier francese Manuel Valls, che parlando a France Inter ha dichiarato che il Front National di Marine Le Pen rischia di portare "a una guerra civile". Parole pesantissime: "Ci sono due visioni del nostro Paese", ha osservato il premier, "c'è la visione dell'estrema destra che, di fondo, promuove la divisione. E questa divisione può portare alla guerra civile". E poi "c'è un'altra visione che è quella della Repubblica dei valori "."
    Aggiungo che una previsione pessimistica in tal senso era stata espressa al Goofy4 da Brigitte Granville che aveva espresso il timore che in caso di vittoria della Le Pen non sarebbe stata messa in grado di governare. Ovviamente i "poverini" invertono la questione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho assistito al Goofy4 solo in streaming, purtroppo, e l'intervento di Brigitte Granville mi ha colpita profondamente - senza nulla sottrarre agli altri -.
      http://www.asimmetrie.org/past-events/euro-mercati-democrazia-2015/
      La ringrazio per aver ricordato questo passaggio che mi ha fatto saltare sulla sedia.

      Non sono gran divulgatrice: ci provo, ma preferisco contribuire ad A/Simmetrie, perché penso che la competenza e la capacità vengano da lì. Per questo ho chiesto che ogni dono mi si voglia fare nelle ricorrenze (Natale, compleanni, anniversari vari) sia tradotto in contributi a favore di A/Simmetrie. Ne darò conto, e che diamine!
      Grazie al padrone di casa e a tutti Voi.



      Elimina
  66. Chi sono i 'poverini'? E li chiamate ancora 'poverini'? Vi risparmio il Greco (oggi va di moda).
    Epitteto ‘Diatribe’ Libro III
    La forza delle persone sta nella saldezza dei loro giudizi: gente comune con una controdiairesi d'acciaio e presunti filosofi con una diairesi di cera (7-10)
    [III,16,7] Perché dunque quelli sono più potenti di voi? Perché quelli enunciano questi schifosi discorsi da giudizi mentre voi, i raffinati discorsi, dalle labbra. Per questo sono atoni e cadaverici; ed è possibile che a chi ascolta le vostre esortazioni e sente parlare di quella disgraziata virtù blaterata su e giù, venga il ribrezzo. [III,16,8] Così le persone comuni vi vincono: giacché ovunque il giudizio è potente, il giudizio è invincibile. [III,16,9] Fino a che dunque non si figgeranno bene in voi le raffinate concezioni e non vi procaccerete una forza che dia sicurezza, vi consiglio di condiscendere con cautela alle persone comuni. Se no, se pur qualcosa vi annotate a scuola, ogni giorno fonderà come cera al sole. [III,16,10] Finché avrete le concezioni di cera, avanti dunque in qualche dove lontano dal sole.

    RispondiElimina
  67. Discutere dei "poverini" in quanto tali non mi pare così importante. L'inquadramento più preciso della categoria mi sembra pur sempre quello datone da Dostoevskij nel monologo del Grande Inquisitore. Così come c'è il meteo, la forza di gravità eccetera, altrettanto inevitabilmente sempre c'è stata e sempre ci sarà una maggioranza di persone che temono sopra ogni cosa la libertà e necessitano di delegare la propria fiducia ad un qualcuno da cui ricevere la verità del momento e possibilmente un qualche accesso ai beni materiali di sopravvivenza. Tutto il resto ne consegue, dalla pecoronaggine politica all'attitudine a farsi preda complice del proprio predatore, e via dicendo
    Meglio allora ragionare non sulla cstegoria in sè, quanto sulla recente attenzione mediatica alle recenti disgrazie che l'hanno colpita sotto forma di azzeramento delle obbligazioni: ciascuna delle parti in causa attinge a piene mani dal profluvio di sentimenti suscitati, per addossare la colpa dei fatti all'una o l'altra controparte. Un tutti contro tutti che coinvolge Bankitalia UE Governo Banche nazionali etc. Così d'istinto mi pare l'ennesimo segno del fatto che tutte le parti rilevanti hanno capito che il gioco non sta più in piedi, e cercano quindi di guadagnar tempo e terreno prima che salti del tutto.
    Da questo punto di vista, più che pensare ai "poverini", mi smbrerebbe più importante capire quali possono essere i tempi in cui la pratica teutonica del "segare il ramo su cui sono seduti" produrrà i suoi necessari effetti.

    RispondiElimina
  68. c'è chi era...
    c'è chi era Fascista perché quando c'era Lui caro lei...
    c'è chi era fascista perché alcuni (troppi)continuavano a dirsi comunisti/socialisti/ rosa-fru-fru
    invece erano solo traditori della patria e della costituzione che i loro nonni avevano scritto col sangue
    e fu allora che diventammo tutti un po' fascisti, leghisti...
    o semplicemente loro simpatizzanti
    e nemici di quei 'poverini' criminali

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro MaxZ, non so se ammirare di più in te il prosatore o il politico...

      Elimina
    2. Caro Alberto, l'ultima volta che ho dato un contributo politico avevo ancora i capelli.
      Ora è tempo dei grandi, io vi leggo e provo ad imparare qualcosa. It's never too late.
      Poi chissà, anche io potrei avere molto più tempo a disposizione e accelerare l'apprendimento, ma immagino arriverei ancora in ritardo a farti gli auguri.
      Auguri

      Elimina
  69. Contro i poverini, per arginare l'uomo-massa, con Ortega y Gasset dico: "Ci vuole più Europa!"

    RispondiElimina
  70. "Chi lo dice lo è, un bell'asino sei te!"

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.