sabato 20 aprile 2013

Le colpe dei piccini ricadono sui piddini

(inutile dire che era previsto: allo  "scrivi troppo, non ti sto dietro", non poteva che far seguito un ovvio"scrivi troppo poco, dove sei finito?". Si va di bene in meglio, direi! Dove sei finito? Ehi, amico, da quanto tempo manchi dal tuo oculista? Dove sono finito? Apri gli occhiucci santi, amico. Non sto a dirvi, perché evidentemente - mi scuso - non riuscite a capirlo, quanto mi infastidiscano nel profondo questi interventi sull'ordine dei lavori, ma peggio per voi: continuate così, che poi anche con voi, come con i piddini, la storia farà tutto un conto... Ecco, parliamo dei piddini...).


Quanto è successo ieri promuove svariate riflessioni. Lasciamo quelle più miopi ed estemporanee agli espertoni di turno, i quali si dedicano al loro sport preferito: contare le foglie di una foresta ormai in fiamme. La loro espressione preferita, in questo momento, è "guerra per bande". Che originalità! Mai letta sui nostri quotidiani, in tanti anni... Ma il luogocomunismo vince anche perché fornisce punti di riferimento tanto vuoti di contenuto, quanto rassicuranti.

Qui facciamo un lavoro diverso: analizziamo dati, individuiamo tendenze, le estrapoliamo, e ogni tanto (ma solo ogni tanto, vero?) capita che il mondo ci faccia il piacere di andare dove noi pensavamo sarebbe andato. Ma su questo torno dopo. Ora vorrei condividere con voi una riflessione diversa.



Male Sanum ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Non te la prendere così...":

Facciamoli sognare, che sognare gli piace.
18 aprile, dopo il fallimento Marini.
Lombardi: "Anche Prodi tra le opzioni"
Fico: "Noi andiamo avanti con Rodotà ma potremmo votare Prodi se tutti i candidati M5S prima di lui nella rosa dovessero rinunciare".
19 aprile - Prodi candidato PD.
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Volevano fare scouting
Presi per il culo da novelli!

Ma ci rendiamo conto chi dovrebbe andare a trattare per l'Italia a Brussels?
Cioè noi ci stiamo preoccupando del ...e se ci dicono No?
Ma ci sarà da chiedersi che cazzo avran firmato dopo un ci hanno detto Sì!



Chiaro, no? Limpido! Che bello avere lettori come voi. Grazie...

Allarghiamo lo zoom, però, altrimenti facciamo anche noi i botanici, anziché gli economisti.

Uno dei temi portanti del libro di Antonio Maria Rinaldi, Il fallimento dell'euro?, è proprio quello sollevato da Male Sanum.

Prima di andare avanti, voglio precisare che vi metto a disposizione il testo su indicazione precisa del gentile, competente e (chi era a Reggio Emilia lo sa) simpaticissimo, travolgente collega (doti da non sottovalutare quando si combatte una battaglia sui mezzi di informazione). Voglio anche precisare che ad oggi neanche Antonio forse è più interamente d'accordo con tutto quanto troverete nel testo (così evitiamo la solita sfilza di: "ma lui ha detto... ma tu hai scritto..."). Questo testo, che resta uno dei pochi testi di esplicita critica dell'Eurozona apparsi in Italia, è stato ovviamente scritto avendo in mente un pubblico diverso da quello "elitario" che io mi sono scelto, partendo da un percorso professionale ed esistenziale diverso, e soprattutto in un momento storico diverso, un anno e mezzo prima del mio, cioè ad aprile 2011 (quando un "più Europa" era ancora scusabile). Oggi credo che Antonio per prima cosa toglierebbe il punto interrogativo dal titolo, e del resto sta scrivendo un nuovo libro, che dovrebbe uscire prima dell'estate, nel quale il suo punto di vista è ulteriormente maturato nella direzione che ahimè i fatti ci impongono.

Tornando a bomba, una delle chiavi di lettura più interessanti che il testo di Antonio offre, se non altro perché in netta controtendenza con la "letteratura" che trovate in rete, è quella secondo la quale l'Italia, entrando in Europa, avrebbe accettato una serie di condizioni a lei svantaggiose anche (anche, capito? Anche! Significa: non solo, ma anche, non nel senso di articolazione del femore? Capito?), avrebbe accettato condizioni svantaggiose, dicevo, anche a causa dell'inadeguatezza della propria classe dirigente, politicamente frammentata (invece di essere coesa attorno a un bene inteso senso dell'interesse nazionale) e culturalmente impreparata (incapace cioè di capire di cosa parlassero le controparti, sia per scarsa conoscenza delle lingue straniere che per scarsa conoscenza dell'economia).

Insomma, nell'eterno, stantio, malposto (in un blog di economia) dibattito su "erano stupidi o erano malvagi?", Antonio, per la sua esperienza di vita, per quello che ha visto e sentito, propende decisamente verso l'ipotesi della stupidità. E infatti il sottotitolo della ristampa del suo libro è "Classe politica cercasi" (o una cosa del genere).

La visione che propongo nel Tramonto dell'euro, e che Antonio trova comunque convincente (ovviamente con le sue riserve), è diversa, ma compatibile con la sua: non esiste un unico livello di governo dell'economia e della politica, non esiste un'unica volontà, non esiste un'unica visione, e se certo, in un normale ciclo minskyano, le élite della periferia usano il vincolo esterno per comprimere i salari (quanto vorrei potervi dire - ma non posso - a chi ho sentito dire questa frase in una certa riunione!), questo uso non è necessariamente sempre deliberato, e sarebbe veramente idiota pensare che tutti quelli che dall'Italia andavano a negoziare a Bruxelles ci andassero con l'esplicito mandato di disciplinare i sindacati italiani! Qualcuno semplicemente, in perfetta buona fede e per ignoranza, credeva, e ancora crede, che l'inflazione sia nemica della vedova e dell'orfano e del proletario (rinuncio ad elencarvi gli illustri esempi che abbiamo a sinistra), e via dicendo.

Che poi il disegno complessivo, ai livelli più alti, fosse quello che il Tramonto dell'euro, ma anche La politica economica nell'era della globalizzazione di Acocella, ma anche International Finance and Open Economy Macroeconomics di Gandolfo (per fermarmi a testi entry level) suggeriscono, direi che sia difficile da mettere in dubbio, visti i risultati, e soprattutto visto che chi avrebbe dovuto tutelare i lavoratori italiani sapeva benissimo cosa avrebbero significato cambio fisso o moneta unica, come il discorso di Giorgio Napolitano dimostra (non dimentichiamolo mai) . Dinamiche come quelle viste in questo post non credo possano manifestarsi per caso, e sono sufficientemente evidenti perché chi aveva il mandato di correggerle (sindacati e partiti della sinistra) potesse adoperarsi per farlo, se avesse voluto evitare di essere liquidato dalla Storia come traditore. Giudizio impietoso al quale oggi non può più sottrarsi.

Ma non sottovalutiamo mai la forza della stupidità, dell'incompetenza. A questo proposito, vorrei aiutarvi, in questo articolo, a precisare la portata di una delle responsabilità storiche più importanti del PCI, PDS, DS, PD, o come minchia si chiama oggi, se ancora esiste.

Vi ricordate il bellissimo intervento di Davide Tarizzo a Napoli? Fra le tante riflessioni acute offerte, Tarizzo punta il dito sulla responsabilità che la sinistra italiana si è presa negando il dibattito sull'euro, nell'attuale fase politica, una fase, come lui dice, costituente (come credo chiunque veda).

Il suo punto è che (a 22:20):

"il vero cuore del problema che noi abbiamo in Italia, il vero cuore del problema politico che c'è in questo paese è il Partito Democratico. E perché? Perché il PD non asseconda, non include, non prende nemmeno in considerazione, non apre un dibattito, su questo problema del tramonto dell'Euro? Perché non democratizza, non accende un processo democratico attorno a questa questione, cosa che ripeto è fondamentale, è fondamentale, se l'uscita da questo processo dovrà essere democratica? Non lo fa, a mio avviso, per delle ragioni genetiche. La sinistra post-comunista, tutta la sinistra che è sorta dopo la morte del partito comunista, si è agglomerata su un discorso europeista nella declinazione 'Europa dell'euro'. Prodi, Amato, ecc. Questo è stato l'elemento coagulante della sinistra dopo la fine del periodo comunista: venuto meno il sogno comunista, è stato sostituito dal sogno europeista... L'europeismo dell'euro è qualcosa che tiene assieme questo partito. Questo che cosa significa? Che non soltanto in larga misura queste persone non capiscono (perché in larga misura semplicemente non capiscono), ma anche che in buona parte non vogliono capire, non hanno l'intenzione di capire, peché capire, per esempio quello che dice Alberto nel suo libro, prenderne coscienza, assumerlo, significherebbe compromettere, o aprire la possibilità di compromettere, la propria esistenza politica, o di compromettere quanto meno la propria identità politica. Ora, in tutto questo, però, è necessario ricordare a questi esponenti politici che la scelta che stanno compiendo in questo momento è di una gravità storica inaudita, inaudita. Io vi invito a fare questo piccolo ragionamento: dato che non c'è nessuno nello spettro politico italiano che sta lanciando un dibattito sul tema dell'euro, poniamo che ciò che dice Bagnai nel suo libro sia quanto meno possibile... se succedesse, se a un certo punto noi ci trovassimo fuori dalla moneta unica, ci troveremmo davanti a un drammatico vuoto di potere, perché non ci sarebbe nessun responsabile politico che ha assunto questa possibilità, l'ha messa a tema, e quindi il giorno dopo noi ci troveremmo di fronte, il popolo italiano si troverebbe di fronte a un'intera classe politica che fino al giorno prima ha descritto come impossibile o al limite come ingovernabile, qualcosa che sarebbe costretta a governare. Questo è il punto. Ora: non immettere nel dibattito democratico (e questa è la grave responsabilità storica che si stanno assumendo in questo momento i dirigenti del PD), non mettere a tema di un dibattito democratico questa eventualità, è qualcosa che rischia di farli annegare nel fango della storia".


Previsione facile, e del resto da me già espressa qui (2011) e prefigurata qui (2010).


Ma al di là dell'ovvio parce sepultis, da me espresso ieri su Twitter con la consueta pacatezza,vorrei farvi notare un evidente parallelo.

L'adesione acritica, feticistica, dei piddini all'EURSS, ricalca quella dei piccini all'URSS (e ci mettiamo dentro anche il nostro presidente Napolitano, plaudente ai noti carrarmati sovietici). Queste persone non riescono a liberarsi dalla sindrome TINA (There Is No Alternative), e quindi non riescono ad esaminare scenari alternativi, sono allergici ai piani B (dove la B, come ho detto in ogni e qualunque trasmissione televisiva nella quale sono stato invitato, evidentemente non era quella di Bersani...).

Quando è crollato il muro, ma anche quando semplicemente scricchiolava, quando il Fogno ComuniFta si stava palesando per un incubo, sono andati nel panico, e in buona sostanza la loro incapacità di resistere, contrattando, al crollo della quota salari, alla perdita di redditi e di diritti dei lavoratori che avrebbero dovuto difendere, è stata anche (ripeto: anche) la naturale conseguenza di questo smarrimento, di questa completa perdita di bussola, di riferimenti intellettuali, politici, culturali alternativi.

Quando crollerà l'euro, ma anche ora, che visibilmente scricchiola, ora che il Fogno Europeo si sta palesando per un secondo incubo, oltre a vederli annaspare nel fango della storia (grande Davide), capiamo benissimo che questa pseudoleadership è totalmente incapace di avere una qualsiasi rilevanza contrattuale in Europa non solo per pochezza etica, per scarso senso dello Stato (che secondo loro, lo sapete, è un feticcio nazionalista, quando invece è tale soprattutto l'euro), per corruzione (tanti figli piazzati ai posti giusti qualcosa vorranno pur dire), ma anche e soprattutto per aver negato a se stessa, prima che a tutti gli Italiani, il dibattito sulle possibili alternative.

In sintesi: lo stesso smarrimento che ha portato i "piccini" a vendere il loro elettorato naturale (i lavoratori) per mancanza di riferimenti alternativi sui quali articolare una contrattazione con le parti sociali, ha già portato e porterà ulteriormente i "piddini" a vendere l'intero paese, per mancanza di riferimenti alternativi sui quali articolare una contrattazione con le controparti europee.

In questo momento nel quale sarebbe indispensabile tirar fuori un minimo di dignità e presentarsi in Europa con proposte alternative credibili, con un piano B, come abbiamo recentemente ribadito con Antonio, stiamo mandando per l'ennesima volta al potere persone che sono vissute finora nell'assurda, astorica, psicotica visione dell'irreversibilità dell'euro. Persone quindi strutturalmente incapaci di avere qualsiasi capacità di ritorsione e di contrattazione nel caso in cui i tedeschi "ci dicano di no", come giustamente rileva Claudio Borghi, e certo anche incapaci di capire cosa stanno firmando qualora i tedeschi gli dicessero di sì (come argutamente rileva Male Sanum).

Ma la radice di questo male, la radice del vuoto di potere del quale parla Tarizzo, la radice del vuoto di competenza del quale parla Rinaldi, è una: l'avere, da parte del Partito Democratico, negato un dibattito democratico sul tema più importante per il futuro del nostro paese. Questa è la responsabilità per la quale adesso sta pagando, e per la quale noi continueremo a pagare un conto salatissimo negli anni a venire. Gli italiani lo hanno capito e li stanno fermando, ma il male è fatto, perché una classe dirigente consapevole non si costruisce in un giorno, quando per disfarla ci sono voluti tre decenni di disinformazione di regime.


Per l'amor di Dio, fascisti di merda, aprite i vostri occhi! Ormai non avete più niente da perdere, siete sommersi dal disprezzo degli Italiani. Aiutateli, promuovendo il dibattito che gli avete negato. Aiutateli dicendo la verità. Dopo il vostro eurodelitto, è arrivato il tempo dell'eurocastigo, e siamo appena all'inizio. Se la politica è qualcosa di più che la ricerca di prebende, se è veramente quell'arte della mediazione, quella sottile scienza della quale tutti, da quando ho iniziato la mia attività di divulgazione, mi dicono mirabilia, rimproverandomi la mia visione sterilmente tecnicistica, se le cose stanno veramente così, e se c'è in Italia un politico di sinistra, uno solo, il suo compito più importante e sacro dovrebbe essere in questo momento quello di aprire il dibattito, possibilmente evitando di finire sbriciolato in termini elettorali.

Permettetemi di sorridere all'idea che possa esistere una politica che prescinde dall'economia, e di sospirare all'idea che in una fase come quella attuale possa esistere una politica che prescinda dalla verità fattuale. L'avete voluto il vincolo esterno? E allora usatelo per migliorarvi, smettendola di prendere in giro voi stessi e i vostri elettori!

Questo è il problema.

Altro che la "guerra per bande"!



(come dicevo a Padova, gli imbecilli hanno dalla loro il numero, ma nel corpo a corpo sono svantaggiati dalla loro riconoscibilità. I marker sono tanti: al classico "oggi c'è la Ciiiiiiiiiiina" possiamo aggiungere "è una guerra per bande"...)

169 commenti:

  1. Complimenti, questo post voglio personalmente reintitolarlo " Come leggere la vita al PD "
    Buona serata !

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  2. Un tempo per comprare un dollaro ci volevano 4 marchi, ora ci vogliono 1,30 euro ma se ci fosse il marco meno di 1. Se gli Usa svalutano come tutti gli altri contro il marco come è stato possibile credere che l'Italia avrebbe potuto commerciare con la stessa moneta della Germania ? Questa è peggio dei mutui subprime impacchettati e venduti come obbligazioni AAA

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  3. Non c'è molto da commentare: una delle poche analisi lucide e inquadrate storicamente che si sentano in giro. (Ma lei seriamente non si sente interessato alla politica? Sarebbe portato...)

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    1. Dai! Mezzo post lo ha scritto Tarizzo. Io ho solo scritto un corollario. L'incapacità di governare una situazione ostinatamente dichiarata ingovernabile fino a un secondo prima si traduce anche nell'incapacità di negoziare credibilmente, per l'incapacità di credere in una alternativa.

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    2. Finirà anche il tormentone del ''rinegoziare'', quando si renderanno conto che l'unica inevitabile risposta è no.

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    3. Gli diranno "Nein", e non capiranno.....

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  4. EURSS è fantastica.
    Quando dice che stiamo mandando al potere le persone che ci hanno rovinato dice il vero, però non esistevano alternative, voglio dire era il pd o il pdl senza possibilità di poter esprimere una preferenza, per cui la nostra colpa è molto limitata.

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    1. Lo so che non è colpa nostra. Da ora in avanti però lo diventa, perché il dibattito è iniziato, contro la volontà del PD (e io ne so qualcosa).

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    2. Professore, credo di non dire una fesseria se dico che qui siamo pronti a mobilitarci tutti per sostenerla al solo suono della battaglia!
      ci chiami a raccolta quando vuole!

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    3. Il problema è che io non suono la tromba ma il flauto, e i pifferai, come sai, non godono di buona letteratura...

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    4. ahahahahah! ok, ok, ma il clavicembalo lo sà suonare molto ma molto bene e non farà fatica a portarselo sulle spalle come cantava Venditti, considerando le fatiche d'Ercole che fà all'Ultima Parola!

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    5. Ma hanno avuto il merito di stanare i sorci...

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  5. Grazie! Grazie e ancora grazie
    Stefano

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  6. Lo ribadisco e non mi pare neppure una questione fondamentale.
    In questa singola fattispecie - elezione PdR - è stata una chiarissima guerra per bande all'interno del PD, espressione che non ho letto sui giornali, primo perché li ho comprati di pomeriggio e secondo perché certi personaggi li conosco. Credo di averla letta da Panunzi, l'ho copiata senza accorgermene.
    Nulla toglie alle responsabilità criminali di questo ceto dirigente,l'ho scritto anche qui.Ho regalato 10 Tramonti per cercare di far capire a tanti amici le nefandezze compiute dal 79 in poi. Lo dico solo per testimoniare la mia posizione, non certo per la loro importanza (dei post).
    Hanno rieletto Napolitano. Chiaro antieuropeista, come Prodi...
    Poi forse sarà un po' di torcicollo, ma informo che esiste anche una destra in questo paese, che ha governato per anni senza mettere minimamente in discussione l'Euro. E che manderà Berlusconi al Quirinale con il prossimo parlamento. Io avrei preferito uscire con altri personaggi e altri cortigiani al governo.
    PS - alle politiche ho annullato la scheda, e ancora mi dico bravo da solo.

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    1. Il PUDE si sarà diviso temporaneamente per bande (e che bande, poi, la banda D'Alema, la banda Renzi, la bandetta Sel, la bandina Monti, la bandona - pardon, i manichini - Berluska), ma al momento buono si è ricompattato prontamente: Napolitano

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    2. Dagli "amici" mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io!

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  7. "Un'organizzazione può far riconciliare il bisogno di elasticità e quello di stabilità in molti modi: tramite qualche forma di risposta di compromesso, o l'alternanza fra elasticità e stabilità, o tramite l'espressione contemporanea di entrambe le tendenze in parti diverse del sistema. Come vedremo tra breve, solo le soluzioni che prevedono l'alternanza o la contemporaneità hanno senso. Una riposta di compromesso non soddisfa nè l'elasticità nè la stabilità [...]

    Per coglierne la saggezza, considerate che se gli individui devono sopravvivere per un certo periodo di tempo, devono conservare delle motivazioni sia altruistiche sia egoistiche. Nell'interesse dell'adattamento queste tendenze opposte devono entrambe venire esercitate con forza e contemporaneamente [...]

    La questione del compromesso è importante. Ogni volta che viene modellata una rispota di compromesso, il valore adattivo delle opposte risposte originarie che sono state modificate viene distrutto. Una risposta che sia un misto di altruismo ed egoismo non favorisce la sopravvivenza nè dell'individuo nè del gruppo. Sfortunatamente le risposte di compromesso dominano in genere tutto il resto, poichè sembrano accettabili a coloro che hanno interessi in competizione. Quind non è cruciale il fatto dell'accettabilità, ma il fatto che, mettendo in atto la soluzione di compromesso, è stata operata una selezione a scapito di importanti risposte adattive, mentre sono state preservate risposte moderate e non adattive".

    Dedicato ai piddini e al fu PCI/PDS/DS/PD.
    Che NON riposiate in pace.

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    1. Certo.

      Karl Weick, "Organizzare. La psicologia sociale dei processi organizzativi", Isedi, 1993

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  8. Bel post, grazie prof.

    Mi permetto solo di aggiungere che credo che la percentuale di stupiditá sia piú alta tra gli elettori, mentre quella di "malvagitá" tra gli eletti.
    Io (mai votai Pd) dell'euro non mi sono mai interessato,era solo un metodo di pagamento, potevano anche essere conchiglie chissenefrega no? Poi l'Erasmus mi é piaciuto, bello viaggiare ecc..... E secondo me molti non mettono l'euro(pa) in relazione all'andamento dell'economia e per questo non vogliono l' uscita...é solo colpa nostra.

    Peró poi se qualcuno mi fa unire i puntini ( grazie prof) capisco anch'io.
    I politici invece sanno...molti di loro sapevano cosa volesse dire l'euro

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  9. Post meraviglioso!! Grazie mille Prof!

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  10. Bel post politico, professore. Come al solito ben scritto e condivisibile (almeno per me) in toto.
    E giusto per non farci mancare niente,per soprammercato, così tra il lusco ed il brusco, hanno rieletto Napolitano: ma porc...Ma non è che ormai anche la parola "golpe" ha perso significato? Mah...
    Colgo l'occasione anche per ringraziarla delle due giornate patavine che mi e ci ha regalato. Ho apprezzato davvero molto la liaison tra l'attuale situazione e quella (in Francia) appena prima della rivoluzione.Ma lei ha millemila colpi segreti, perdio!!

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  11. La dignità di italiani, oggi, non può che essere recuperata facendo di piazza Montecitorio piazza Tahrir

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  12. Forse uno dei suoi più bei post.
    Però che male a leggerlo.Ho un cassetto pieno di tessere del PCI a casa,di papà,nonno e bisnonno.
    Ok gli imbecilli li riconosceremo dallo scolapasta in testa.

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  13. okay discussione aperta da tito boeri (tratta da un giornale locale in riferimento al 'festival dell'economia' , non metto il link perchè è l'unica parte saliente )

    Quella di uscire dall'euro è una semplice provocazione o un'ipotesi concreta?

    Un interrogativo che è giusto porsi; noi siamo assolutamente laici su questo piano. In passato se chiedevate a un economista dell'euro vi rispondeva in modo automatico che la moneta unica non era in discussione. Oggi invece è un interrogativo che è giusto porsi, specie per quei paesi della zona euro più in crisi, e al quale provare a rispondere.

    ps:
    Voi che leggete sappiate che quello che penso di boeri non è pubblicabile ...pero' gli siamo riconoscenti perchè grazie al rifiuto di pubblicare ' i salvataggi che non ci salveranno ' su lavoce (di boeri ) Alberto ha deciso di aprire questo blog...

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  14. caro professore,
    credo che i fatti di questo 20 aprile abbiano portato tutti noi che non facciamo politica (anche perché non ci è stato consentito dal nostro autorispetto) a un solo passo dal doverlo fare.
    Non è questione di retorica, ma di banale autoconservazione. Se vuole, si tratta di un TINA etico. Sarà opportuno farlo, questo passo, con decisioni rapide. E vedranno la luce tendenze diverse, inevitabilmente, ma che si dovranno poi associare in un nuovo cln col M5S, per cominciare.
    Oggi, credo che prevalga lo shock, il fiato che manca dopo il cazzotto allo stomaco a freddo che i partiti hanno rifilato al paese con questa soluzione incommentabile.
    Lei dice, giustamente, che una politica che prescinda dall'economia non è pensabile. Ma guardi che da oggi è vero anche il contrario, o non siamo davvero più degni di essere italiani

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  15. COSI’ INIZIANO LE DITTATURE


    COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

    Art. 85. Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni.


    OGGI HO ASSISTITO ALLA NASCITA DI UNA DITTATURA IN ITALIA

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  16. Mi ci trovo in pieno.... Sul post di ieri ho scritto:
    l grossetano Marco F.20 aprile 2013 15:18

    Io come tanti, x anni, avendo ben altro da fare, ho molto delegato in tema di scelte, confidando nel fatto che le stesse fossero prese dal gruppo dirigente del mio partito nell interesse del paese.

    La cosa non si ripeterà più.

    Arrivò al dunque: non pensate che il popolo Pd sia pro euro, nel 98% dei casi non ha proprio idea di cosa si parli, non ha una preparazione scolare in economia come alcuni di voi. non sa a chi dare ragione quando sente litigare 2 persone sulle conseguenze sull inflazione interna di una svalutazione. Semplicemente da ragione "ai suoi". ma le cose cambiano, oggi a follonica e castel del piano la base pd ha occupato le sezioni contro la politica dei vertici a roma.....

    Non voglio buttata in politica, voglio però dirci che anche di qua le cose cambiano. L euro fino ad oggi non era mai stato messo sul banco degli imputato da nessuno che avesse accesso ad un media.
    Ora è' evidente che i vertici Pd o sono stati parte di una limitazione della sovranità e della democrazia o sono degli incompetenti totali in economia, oppure sapevano ma si preoccupavano di riempire il proprio portafoglio a 20.000€ al mese, scaldando la sedia da deputato e eurodeputato annuendo con la testa... è basta.
    Forse le cose stanno a metà strada: qualcuno sapeva (vedi discorso di Napolitano contro ingresso Italia nello SME, e ora lo ripropongono al Quirinale.... pazzia!!) altri pensavano ad annuire x essere di nuovo nominati per la nuova legislatura...

    Quale è' il mio punto di vista dunque: il Pd nasce ed è' erede di un partito che doveva fare della difesa dei + deboli la propria bandiera, la politica dell'euro e' stata x il popolo Italiano e dei pigs la negazione di tutti questo, con il dumping sociale che ha comportato e il sottostante gioco del mercantilismo alla tedesca (bagnai).
    Il mio impegno sarà di raccontare a tutti i pddini che incontro come stanno le cose...
    Essere del Pd e contro l'€ non è' illogico... È' NORMALE, anormale e' ciò che è' stato fatto negli ultimi 20 anni

    Scusate la lunghezza"

    CHE DELUSIONE, CHE IMBARAZZO! Mi sento come uno che ha dormito x vent'anni e si sveglia in un altro mondo.

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    1. E ora per punizione devi redimerne almeno altri 10...!!!
      :-)

      Vedi, il problema l'hai scritto al 1° rigo. Ma ti pare che quasi tutti coloro che fanno politica -anche a livello locale- non sappiano di economia? Anzi, neanche se ne preoccupino, ma ti pare? Lo sai, vero, che la politica fiscale ce la scrivono da Francoforte? E che la letterina di Draghi-Trichet non era solo per il Berlusca ma per l'Italia intera?
      Cmq con gli amici piddini non bisogna perder troppo tempo. Invitali qui, c'è tantissimo da leggere e da imparare!!

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    2. Ho cominciato 20gg fa, dopo essermi letto tutto il libro.,,,,

      Target: dieci PIDDINi al gorno

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    3. Ma il vero problema della "rivolta" della base PD è che la motivazione è il NO ad un governo con B., e NON il fatto che un governo con B. (e Monti & C.) sotto l'egida di Napolitano non farà altro che riproporre la politica economica imposta da Bruxelles, proseguendo nella distruzione dello stato sociale, dell'industria e della ricchezza del paese. Come ricordava babbo natale sull'edizione romana del Volkischer Beobachter di ieri, il primo punto del programma di governo deve essere la fedeltà agli impegni europei. Che schifo.

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    4. Visti i nomi dei papabili ministri del futuro radioso governo Letta, credo proprio tu abbia ragione
      Ps oggi sono passato in piazza a gr con famiglia x fare 2 passi. Su un palco 10 piddini immersi nel tricolore x l'occasione e una brava persona (l'ex partigiano presidente dell'ANPI).
      Sotto tanti (miei) compagni...... Vi risparmio i commenti che si sentivano.... e se solo yutti avessero una mezza idea della fregautura targata € vhe ci e' stata raccontata c anni!!!
      comunque Fidatevi il vento sta cambiando

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  17. Il miglior epitaffio al PD che, credo, si potrà leggere per molto tempo ancora.
    Ieri sera, armato di xamamina, ho seguito alcuni interventi di Scalfarotto a L'Ultima parola e sono rimasto sgomento.
    Individui come lui sono pericolosi più di un D'Alema, Prodi o Napolitano. Per Scalfarotto Europa ed Euro sono una religione, probabilmente si immolerebbe per loro, come un invasato appartenente a chissà quale setta.
    Quando i suoi capi saranno scappati lui sarà ancora là, come il giapponese già ricordato, a difendere l'indifendibile.

    Volevo approfittare anche per darle una stretta di mano virtuale, visto che giovedì a Padova ho preferito evitare, dopo averla vista "accompagnata" dall'ortottero d'assalto.

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    1. Magari fosse come dici tu. Vorrebbe dire che questi hanno una linea politica.
      Sbagliata, non condivisibile, ma ce l'hanno. E invece non appena cambierà il vento,
      quelli come lui si orienteranno immediatamente nella nuova direzione.
      Del resto sono la "nuova generazione" PDina, hanno interiorizzato alla perfezione il concetto del
      partito "scalabile": non c'è più una linea politica, chi "vince" con la "legittimazione" delle primarie (a contenuti politici zero), impone
      quella che ritiene la più adatta alla ricerca del successo elettorale, tanto il gregge seguirà comunque.
      La "rincorsa" inizia con la fine del PCI, ed oggi è solo fine a sé stessa:

      il fine è solo l'utile,
      il mezzo ogni possibile,
      la posta in gioco è massima,
      l'imperativo è vincere e non far partecipare nessun altro,
      nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro

      (Frankie Hi-NRG)

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  18. Detto con le parole di Gaber, gabbiani ipotetici (incapaci di volare) si erano trasformati in gabbiani senza più nemmeno l'intenzione del volo (due miserie in un corpo solo), ora le miserie sono tre, hanno rinunciato alla propria dignità e violentando il proprio intelletto si sono chiusi dentro la rassicurante gabbia del “ce lo chiede l'Europa”.
    Difficilmente capiranno di non essere più liberi, non ammetteranno i propri errori, diranno che allora non si poteva sapere, negheranno l'evidenza e mentiranno anche a se stessi pur di non guardare in faccia alla realtà.
    Sentono che presto la storia travolgerà loro e la loro eredità, hanno corrotto un'intera generazione con l'eurotismo, speriamo che l'ira divina accechi soltanto loro risparmiando il nostro paese; cercansi dieci uomini giusti.

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  19. Quasi perfetto, come sempre.

    Quando il prof. Bagnai anziché scrivere, per esempio
    "e se c'è in Italia un politico di sinistra, uno solo, il suo compito più importante e sacro dovrebbe essere(...)"

    scriverà
    "e se c'è in Italia un politico, uno solo, il suo compito più importante e sacro dovrebbe essere(...)"

    diventerà un divulgatore che arriva a tutti e, lo dico senza ironia o retorica, un grande classico del XXI secolo.

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    1. Io penso invece che l'appello del prof al politico di sinistra (poi magari interverrà per smentirmi se ho interpretato male il suo pensiero) sia voluto, perchè l'euro è una catastrofe per le classi meno abbienti (bacino elettorale di qualsiasi politico di sinistra), ma soprattutto perchè il prof. si professa apertamente, senza se e senza ma, come un neokeynesiano. Cosa vuol dire politicamente essere un un neokeynesiano? Keynes è stato l'ispiratore di tutti i governi socialdemocratici che si sono succeduti in Europa dal secondo dopoguerra fino agli anni '90 (escludo quindi l'esperienza del centrosinistra italiano e del governo neo-labour di Blair) e dei governi democratici da Roosevelt fino a alla "Great society" di Lyndon Johnson (che abortì poi a causa dei finanziamenti che vollero destinare alla pazzia del Vietnam).
      Per il dibattito a sinistra in Italia fino agli anni '70 essere Keynesiani voleva dire essere pittosto a destra del PCI, mentre oggi il mainstream dominato dal neoliberismo più becero li rappresenta quasi come degli anarco-insurrezionalisti. In un modo capitalista il pensiero neokeynesiano della gestione e la distribuzione delle risorse si colloca sicuramente a sinistra. La caduta dell'euro e delle politiche che esso rappresenta è sicuramente una condicio sine qua non perchè si possano applicare tali politiche keynesiane (repressione del capitalismo speculativo, affermazione del controllo democratico, attraverso lo stato - banca centrale controllata dal governo democraticamente eletto - della gestione della politica fiscale e monetaria, e via discorrendo) le uniche che possono evitare crisi cicliche disastrose come quella del 29 e quella attuale.
      L'uscita dall'euro da sola non assicura un miglioramento o risoluzione della crisi attuale; le destre normali (quelle europee intendo, non quella berlusconiana animata da solo populismo atta a salvare le terga del mitico capo) non hanno grande interesse alla caduta dell'euro, anzi è la loro benedizione. Sono le classi al di sotto della oligarchia finanziaria che hanno tutto da perdere. La caduta dell'euro non è il fine, ma è il punto di partenza per affermare politiche neokeynesiane che inevitabilmente prevedano una redistribuzione del reddito o delle risorse, che dir si voglia, diversa da quella attuale, comunque molto più equilibrata. Come dice in ogni occasione il prof., lui si ritiene di sinistra ed è una naturale conseguenza di chi, come economista, si riconosce nelle teorie neokeynesiane.
      Il professore sta arrivando a quasi tutti, perchè l'euro non sta distruggenso solo il potere di acquisto ed i diritti dei lavoratori dipendenti, ma perchè qui in Italia sta andando oltre i suoi obiettivi, sta distruggendo anche tutta la piccola e media industria (una volta base elettorale del centrodestra). Prof, se ho sbagliato mi corriggerà in diretta...

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    2. Grazie Luca per la ricostruzione e sono contento se ho dato il destro ad una precisazione che forse aleggiava e doveva posarsi.
      Io però credo che siamo di fronte ad una rottura delle categorie di pensiero(in realtà non invento niente,sulle inadeguatezze del marxismo, del liberalismo, di tutto quel che si vuole hanno già scritto da un pezzo).
      Questa rottura l'hanno interpretata male i vari new labour etc.
      Oggi c'è da fare un percorso almeno in parte inverso, ma serebbe un delitto rinchiuderlo nella riflessione su cosa è/fa la sinistra.
      E' un momento particolarmente propizio per tentare definizioni che non perpetuino incomprensioni vecchie e quindi contrapposizioni che sono inutili sprechi di energia, e di conseguenza indicare cause e conseguenze in modo coerente,senza omissioni od ambiguità colpevoli, senza oscurità del racconto: come fa Bagnai. Un'opera e una proposta che non solo siano, ma anche sembrino conformi all'interesse generale ad una platea la più ampia e composita possibile.

      Andrea (Ge)

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    3. Una volta si parlava di contraddizione tra capitale e lavoro, e privilegiare l'interesse di uno a discapito dell'altro era il chiaro discrimine tra politiche e politici "di destra" e "di sinistra". Se condividiamo l'analisi dei risultati, attesi ed effettivi, dell'attuale costruzione europea e della moneta unica, è chiaro perché un'alternativa possa venire solo da politiche e politici di sinistra (nel senso di cui sopra).

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  20. Caro Alberto,
    di solito ti do del Lei, ma solo per oggi passo al tu.
    Ci siamo salutati a Padova due sere fa, quando mi hai chiamato per nome all'inizio della serata.
    Arrivo al dunque.
    Nella mia esperienza la politica (ne ho vissuta e ne vivo parecchia come 'tecnico', se avrai voglia e tempo potremo approfondire la cosa), purtroppo non è scienza mirabile. Se lo era, non lo è più.
    Non è mediazione, piuttosto un continuo compromesso.
    Le visioni tecnicistiche come la tua, che non hanno diritto di cittadinanza nella politica attuale, come anche i fatti di oggi tristemente dimostrano, sono fondamentali e tutt'altro che sterili:
    nel tuo blog e nel tuo libro c'è tutta la politica che serve.
    Il tuo appello al risveglio ha tanti 'se': ho paura che siano troppi per i nostri politici.
    Un saluto e un abbraccio.
    E sempre grazie.

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  21. La prima tragedia per gli eredi del PCI è stata l'accettazione passiva della "fine della storia" e, come conseguenza, della fine della Politica, e questo ne testimonia la pochezza intellettuale. Fare proprio il concetto che il governo di una nazione debba essere condotto "come la direzione di un'azienda" e che quindi, tutto sommato, serva solo un buon amministratore delegato e un buo direttore finanziario (finché c'è qualcuno che compra e qualcuno che produce), magari anche estero, è stata la seconda. E dire che discendevano dai marZiani...
    Ora, forse, obtorto colon (intenzionale), magari qualcuno dei superstiti riprenderà a fare Politica davvero, anche se la pochezza intellettuale di questa "classe dirigente" (la nuova ancor più della vecchia) è impressionante...

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    1. Grazie del quote Professore, è un onore.

      Non illudiamoci: il rinnovamento si chiama Renzi, come dire "Più Sinistra".

      LUTTO POLITICO
      Per anni abbiamo basato la nostra azione politica
      sull'ideologia comunista,
      per anni i fatti e le idee che emergevano
      dal blocco sovietico
      hanno determinato le nostre scelte in questo paese.
      Il comunismo ci ha mostrato la strada
      per mettere insieme la nostra gente,
      il nostro elettorato...
      Ora tutto è crollato, il comunismo non esiste più!
      Resta solo una vaga voglia di sinistra
      che barcolla sulle gambe della storia.
      Ebbene amici, cerchiamo di dimenticare
      e ricominciare da capo!
      Cerchiamo di andare avanti da soli,
      ricostruiamo la nostra identità
      con la forza di proporre cose nuove ed argomenti nuovi!
      Niente più comunismo!
      Ebbene sia! Saremo soli, e ai nostri elettori
      dovremo mostrare qualcos'altro...
      Ma so bene che sarà difficile scacciare le ombre nere
      che gravano sul nostro futuro...
      anch'io ho paura amici,
      cosa faremo adesso?
      Dove andremo?
      Guardiamoci negli occhi cari colleghi.
      Senza più comunismo
      a che cosa serviamo noi democristiani?
      -------------------------

      Un ventennio fa anche un certo Kipli aveva inquadrato il problema.

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    2. A me, invece, dispiace perché lessi il suo commento e non lo condivisi. Lei può avere una più che legittima opinione ma sbaglia però se la fonda su dichiarazioni estorte e manipolate dai mezzi d'informazione. Se avesse seguito tutta l'intervista, si accorgerebbe dell'inganno. D'altra parte, non dovrebbe stupirla la mia convinzione che viviamo in un paese a ridotta libertà d'informazione. Se cercasse di approfondire -e in fondo non sarebbe esercizio futile- si renderebbe conto che ci sono tra loro molte persone valide e preparate. Non vanno confuse con gli elettori che hanno votato per Prodi o Bonino alle quirinarie. Comprenderebbe, anche, che non sono così insensibili al problema dell'euro, anzi, ci stanno lavorando. Sofia Astori.

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  22. Dopo quello che è successo stasera non posso che provare disgusto. Professò, ha ragione lei. Fra qualche anno qualcuno li ritroverà tutti nella giungla con la baionetta ancora in canna... l'ennesimo treno perso... grazie per il bel post.

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  23. ...ovvero "tutto quello che un PDino ha dentro ma non ha mai avuto il coraggio di affrontare". Grazie prof!

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  24. Dedicato a coloro (tanti) affinchè si preparino al mea culpa....


    http://il-main-stream.blogspot.it/2013/04/ben-detto.html

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  25. Non so, amici Goofynmisti, i proclami di dittatura mi paiono esagerati.
    Sul blog del mio sindaco PDno scrivevo già tempo fa che ci saremmo tenuti Monti per un pò, che avremmo avuto un nuovo PdR che non piacesse nè dispiacesse ad alcuno (Re Giorgio calza bene), in attesa degli eventi. Ossia che un paese dell'area euro salti in aria irrimediabilmente.
    Per cui non mi dispero più che tanto dell'elezione di Napolitano: le alternative erano Prodi, Amato, Marini, ... ma anche Rodotà, ai fini del nostro discorso (che poi è IL discorso), avrebbe cambiato poco.
    Chi vi aspettavate, Bagnai? Borghi? Ma non hanno l'età, suvvia!
    Mi fa solo ridere il rottamatore per eccellenza che benedice la CONFERMA (e già qui non ci siamo) dell' 87enne Napolitano (e qui c'è da rotolarsi).
    Il problema, come dice il professore, è sempre e comunque il diniego all'apertura di un qualsiasi dibattito (a livello anche ben inferiore al PdR) sull'euro.
    Il suddetto sindaco di Firenze, il nuovo che avanza, alle primarie aveva come TERZO punto programmatico l'abbattimento del debito al 107%.
    Capite? L'uomo "nuovo" che vuol guidare la sinistra e che tra i suoi pilastri NON mette la tutela dei lavoratori, o dei bisognosi, o che so io. No, ci mette l'urgenza del rientro del debito.
    Nevicherà all'inferno prima che questi personaggi ammettano anche solo di discutere pacatamente dell'argomento.
    Il re è nudo, ma da sinistra non sta bene dirlo, non è politically correct, quindi non è accettabile.
    L'inciucio però è fatto, e temo che le urne non le vedremo per un pezzo. Dopo questo bacio della morte, gli inciucianti sapranno sempre di più che se vanno al voto prendono la metà della metà.
    Bisognerà costringerli a levarsi dai piedi, al momento non so proprio dire come.
    In quest'ottica, il comico ortottero profuma di fresco, a confronto.

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    1. Hai ragione, la penso come te.
      Grazie prof, bel post, buon lavoro.
      E Grazie anche al prof Rinaldi.

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    2. Come definiresti un Paese che dopo elezioni incentrate sul rifiuto popolare dell'anno e mezzo precedente, re giorgio e monti, pd, pdl impone esattamente lo stesso schieramento? Questa e' esattamente una dittatura, un golpe al quadrato. E' la fine, da domani lacrime e sangue, quelle vere, democraticamente per tutti.
      Non mi consola neanche un po' aspettare in riva al fiume gli inevitabili cadaveri piddini, ne' la signora germania che ci crollera' in testa dal famigerato ramo che essa stessa seghera'. Presente la vera mamma davanti a Salomone?

      Con mille dubbi ho votato 5s, imperfetto, ambiguo, ma un'alternativa forse possibile. Guardo quei grillini parlamentari e mi convinco sempre piu' della inadeguatezza della base, onesti ma imbarazzanti, figli ignoranti di questo ventennio, e capisco di aver votato grillo e non la candida base, l'unica chance oggi. Si' fino ad oggi. Da domani siamo carne da macello. E la rabbia mi consuma.

      Ha certo ragione il professore quando ci ricorda che le rivoluzioni ghigliottinano solo i capri espiatori, ma che soddisfazione. Ma il cambiamento vero nella storia arriva scavalcando le teste vuote decapitate dei maggiordomi del potere.

      Il disincanto intellettuale e' altrettanto colpevole.

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    3. Non esageriamo via, lasciamo a Grillo fare il Grillo.
      Piaccia o no, il trio Bersani-Monti-Berlusconi ha preso comunque il 70% circa dei voti espressi.
      Dove sarebbe allora il colpo di stato?
      Non puòpassare il concetto che, come una forza politica cala nei consensi, va completamente accantonata.
      Per il momento in no-euro che piace a noi, forse, è rappresentato dalla metà del 20% dei consensi.
      Un PdR o un governo del 10% dei voti mi fa forse più paura dell'inciucio: come dice il professore in ballo qui c'è la democrazia.
      Quello che va scardinato qui è l'informazione distorta e il dibattito all'insegna della distrazione di massa.
      Quando e se gli italiani dovessero capire la situazione, stai sicuro che il no-euro va all'80%.
      Ma per far questo occorrono divulgazioni come questo sito, non grida "al lupo, al lupo" verso italiani inconsapevoli.

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    4. Mi sembri Vendola: "Qui non si può parlare di golpe, qui è il potere che si rinchiude nelle sue stanze e se ne strasbatte di quel che vogliono gli elettori". Ma ovviamente Vendola l'ha detto più alato.
      Ah che bella differenza! Per carità, li ringrazio per non aver ancora tirato fuori l'esercito e gli elicotteri per affogarci in mare. Il fatto è che hanno capito che non sono necessari, basta far andare fuori moda chi la pensa diversamente.
      La moda è una variabile statistica no? Sono scientifici!

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    5. Ma che Vendola e Vendola!
      Qui si tratta di non aspettarsi sangue dalle rape.
      A causa dell'informazione distorta che abbiamo, il parlamento è quello che è.
      Ma è pur sempre l'espressione della volontà popolare. Dimenticarselo, significa mettere in soffitta la democrazia, ed eventualmente uscire dall'euro "da destra", anzi, da fascisti.
      Questa cosa mi spaventa, ed è figlia anch'essa dello scarso dibattito sulla questione.
      Uscire dall'euro con un colpo di stato sarebbe un danno enorme.
      Il rischio c'è, e andrebbe scongiurato con un dibattito che informasse veramente i cittadini su quel che sta succedendo.
      Io a questo sono interessato, se si tratta invece di fare un colpo di mano, passo grazie.

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  26. Cerchiamo di buttarla a ridere.

    Dall'autobiografia di Napolitano "Dal Pci al socialismo europeo" (p. 272):

    "[A seguito dell'elezione di Scalfaro a presidente della Repubblica] si aprì la questione della scelta del nuovo presidente della Camera. Anche se un mese prima era stato chiamato alle funzioni di vicepresidente Stefano Rodotà per la sinistra di oppozionie, io restavo il candidato già designato dal Pds alla presidenza. Si determinò così una sitazione delicata e spiacevole. Mi si invitò a ritirare la mia candidatura, ma io non ritenni di poter accogliere l'invito perche consideravo quell'alto incarico istituzionale come il coronamento di un mio lungo servizio democratico e perchè sentivo che in una situazione che già appariva straordinariamente difficiel, quella funzione avrebbe richiesto una particolare esperienza e autorevolezza".

    Qualche pagina dopo:

    "I governi Amato e Ciampi presero risoluti e massicci interventi per il riequilibrio della finanza pubblica e per la difesa della moneta. Non essendo risultati sufficiente nè l'aumento il 4 settembre del tasso di sconto al 15 per cento nè un decreto legge dell'11 luglio per correggere l'andamento del disavanza statale, divento indispensabile una drastica legge finanziaria per il 1993, di cui il governo Amato seppe assumersi con coraggio la responsabilità definendo un uloteriore taglio per 93 mila miliardi del previsto squilibrio tra entrate e uscite. Tra la seconda metà di agosto e l'inizio di settembre la lira era stata esposta a una fortissima pressione e il 13 settembre dovette essere svalutata. L'italia usciì dall'accordo sui tassi di cambio nell'ambito dello SME".

    Se la prima volta fu un dramma, questa sarà sicuramente una farsa.

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  27. Perchè no Rodotà

    http://temi.repubblica.it/micromega-online/lo-scippo-della-costituzione/

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=u4x-GwXObYA

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  28. “ Come tutti gli idioti, andranno incontro al loro carnefice sorridendo e tendendo la mano, perché ammettere di essersi sbagliati e ricostruire dalle fondamenta il proprio mondo ideologico è troppo faticoso e doloroso. Una coltellata in pieno petto provoca molto meno dolore: dieci brevi minuti di agonia ed è finita. “ g.freda

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  29. Questo post secondo me getta un po' di luce sul perche' Napolitano si scaglio' nel 1978 - e con insospettata perizia - contro lo SME e invece ora e' un convinto eurista ed unioneuropeista (perche' europeisti lo siamo tutti, soprattutto io che abito in Germania). E' una questione di scelta di campo, o se vogliamo, di tifo. Lo SME era espressione dell'avversario del PCI, l'Euro invece e' figlio del nuovo sogno. Stessi concetti teorici, diverso atteggiamento. Questo per dare un'idea di quanto per gli uomini mediocri sia importante l'appartenenza, piu' che la sostanza delle cose.

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  30. Si prefigura la possibilità di un ennesimo governo che vada contro il parere degli elettori.

    il paese, questa volta, non accetterà l'ennesimo inciucio. non c'è più sangue da cavarci.

    la situazione diventerà molto calda nel prossimo anno o due.

    e questi vigliacchi al potere faranno tutto quello che possono per impedire la giusta reazione.

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  31. Il PCI decise di schierarsi con l'URSS di Stalin. Un regime fascista non dissimile da quello nazista e fascista! I veri rivoluzionari lasciarono la Russia nel 1919 quando vennero sciolti i soviet (altro che unione sovietica!!!). La scusa dello scioglimento fu l'emergenza della crisi per la guerra civile e l'aggressione esterna. I veri rivoluzionari avevano capito qual'era la deriva fascista! E se ne andarono. Rimasero alcuni idealisti che poi furono internati o, peggio, eliminati!
    Oggi il PD fa la stessa scelta. Unilaterale decisione per il suicidio. Io sono pessimista. Lo sono per natura. E ora mi aspetto il peggio. E non mi basta sapere che la storia condannerà i responsabili. Non mi basta per le vittime che già ci sono state e soprattutto per quelle che ci saranno.
    Quello che fa più male è sentire che questa è una scelta democratica! Prendersela in culo e accettarla come una moderna e moderata inculata! Dove sta la democrazia?!? Cos'è la democrazia?!? Si dimentica cos'è realmente... Questo è il vero problema. E domani non ci si potrà lamentare per la nascita di regimi pienamente e compiutamente fascisti!
    Caro professore, lei ci ha dato dei mezzi per capire. La ringrazio. Forse avrei preferito restare ignorante (anche se non è la mia natura...). Questo provoca molto dolore.
    Io non ho più nulla da perdere. Non ho un lavoro da troppo tempo. Avevo combattuto per diritti contrattuali. Io e i miei ex colleghi abbiamo vinto una causa. Il giudice del lavoro ci ha dato piena ragione. MA non lavoriamo più! Solo perchè abbiamo osato chiedere l'applicazione dei nostri diritti. Ho lottato. Ho sperato. Ho cercato di tornare a lavorare.
    Ora sono molti a soffrire. Ma troppi ancora non comprendono. E comincio a pensare che forse per capire, molti, troppi devono iniziare a soffrire. Unirsi alla sofferenza dilagante. Perchè la democrazia l'hanno capita in pochi!
    Mi scuso per lo sfogo. Non ho mai avuto il coraggio di esternare queste sensazioni fino ad oggi. Ancora speravo. Ora la speranza è finita. Fallita! Non c'è più. E' rimasta solo l'angoscia di sapere che si va incontro ad un deragliamento. Mentre tutti dicono che è routine democratica!
    Basta... sono stufo! Ho il desiderio di mollare. Conscio però delle sofferenze che verranno!
    Non so più cosa fare... quando cerco di consigliare, nessuno, ripeto NESSUNO, si prende la briga di leggere cosa consiglio. Nessuno si documenta. E poi, meraviglia, accadono certe cose! La mia colpa è solo quella di essermi documentato. Di aver incrociato un blog come il suo. E grazie a questo altri blog e individui razionali e realmente indignati! Ringrazio tutti.
    Ma sono stanco. Sono 5 anni che lotto per me e i miei colleghi. Tutti sono scappati. Sono rimasto solo. Anche se tutti hanno perso tutto. Questa è la realtà. Questo ciò che vivo. Manca la forza per scrivere, studiare, pubblicare quello che dovrei fare nel mio lavoro. Non ho più voglia di farlo per passione (precariato a vita...). Quando ero studente riuscivo a lavorare. Anche da precario si lavorava. Poi ho alzato la testa. E fine! Non ho più lavorato. Invidio (si fa per dire...) chi non ha studiato. Forse avrei trovato da vivere. Umilmente ma dignitosamente! Molti mantengono un lavoro. Nel mio campo di studi non ho chinato la testa. E pago (non da solo) la scelta. Oltre al fatto che essendo visto come uno studioso, se cerco lavori manovali trovo solo diffidenze! Ho superato l'età della giovinezza (che per consuetudine sono i 35 anni). Da allora il lavoro è quasi inesistente. Ora assente!
    Ora vedo un intero paese chinare la testa al ribasso. Un continuo ribasso!!! Quando avrà fine? Quali saranno i costi??? Non mi viene da piangere solo perchè non ho più lacrime... Ho l'animo indurito. Congelato. Pietrificato.
    E mi viene da pensare: prendetevela in culo! Se non foss che saranno gli ignavi ed ignoranti innocenti a prendersela in culo!
    E soprattutto i miei genitori e parenti, piddini anche loro!!!

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  32. Di tutto questo discorso vedo solo un punto "debole": ci hanno educati all'assenza di memoria.
    Il giorno dopo dallo sganciamento basterà girarla un po' e la maggior parte di noi ci cascherà.
    Non è stata fatta la stessa cosa il giorno dopo che siamo usciti dallo Sme?
    Io in questi anni ho visto le persone lasciarsi convincere delle cose più assurde: un giorno B. era il demonio, il giorno dopo un interlocutore che non si poteva non ascoltare ed il giorno dopo ancora se lo attaccavi facevi il gioco suo. E così per tantissime cose. Insomma, sulla memoria e sulla fermezza delle opinioni e certezze in Italia non ci giocherei un euro/fiorino/lira.

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  33. Forse non ve ne rendete conto, ma le cose si stanno mettendo benissimo. Con la solenne stupidaggine di ieri questi signori si sono autosomministrati l'estrema unzione in articulo mortis. Previsioni: nuove elezioni imminentissime. Vittoria qusi certa di Grillo. Previsione dopo: rivoluzione in atto. Forse nuova Norimberga. Fase nuova. Probabilissimo sganciamento della Germania. Dissoluzione dell'area Euro.

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  34. Rinnovo i complimenti per il post, ma analizzando a pieno la vicenda a me sembra che neanche a destra si sia aperto un dibattito serio e complesso sull'euro, fatta eccezzione di Giulio Tremonti, che in alcune occasioni ha parlato delle criticita' dell'euro, quindi affrontare tale argomento e'di una difficolta' intellettuale insormontabile ? O anche la destra in fondo in fondo potrebbe pagare politicamente l'affrontare questo tema a " viso aperto " ?
    Per ora solo Voi economisti liberi state producendo letteratura e dati riscontrabili, forse l'approccio a questo tema vitale della moneta va affrontato in maniera piu' Laica, senza aspettarsi nulla dalla politica, daltronde la politica italiana e piena di cose di cui andar fiera e di cose delle quali vergognarsi, abbastanza inaffidabili a destra e a manca !!!

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    1. Scusate, io preferirei non dire l'ovvio, ma visto che tu e Andrea (sopra) mi invitate, faccio notare che il motivo per il quale faccio riferimento ai politici di sinistra è semplicemente che da questi ci si attenderebbe naturalmente che tutelino le classi deboli. Siccome l'euro è un progetto di redistribuzione del reddito a favore di quelle forti, che la destra taccia mi sembra anche comprensibile. Il dato incomprensibile è che taccia la sinistra. Questo spiega anche perché il mio appello per un cambiamento di rotta si rivolge comunque naturaliter alla sinistra.

      Va da sé che, come ho detto più volte e come vorrei non dover dire più (ma se volete posso anche dirvi che il sale è salato e lo zucchero è dolce, fate voi), in questa vicenda la dimensione di classe e quella geografica si intersecano in modo complesso, ed è ovvio che quello che farà la differenza sarà il momento in cui gli italiani, come i tedeschi, capiranno che per non veder sbriciolare la propria democrazia dovranno ricordarsi prima di essere italiani, e poi di essere a favore dell'una o dell'altra distribuzione del reddito.

      Più chiaro così? Comunque il sale è salato (e va usato con moderazione).

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  35. "Poiché il problema più urgente e più grave è come uscire vivi dalla morsa dell'euro e dei paramentri di Maastricht, è evidente che è su questo difficile terreno che una (eventuale) risorta sinistra dovrebbe cimentarsi, proporre soluzioni attuabili, battersi per attuarle."

    e qui viene il bello

    "Certo, la cosa è resa difficile dalla circostanza (che è ben presente nella memoria dei più) che fu propio la sinistra - o meglio ciò che allora si faceva passare per tale - a imporre l'entrata nell'euro come in una nuova e allettante terra promessa"

    Da "E'l'Europa che ce lo chiede" di Luciano Canfora(che non è un economista)

    Ha ragione lei (ancora una volta): l'euro è anche un problema culturale.
    p.s. Bel post ;-)

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  36. A volte mi chiedo: ma la vinciamo sta guerra? perchè se da un lato il crollo del sistema euro ci sarà, in quanto il castello di carte vìola le leggi della fisica, dall'altro non è detto che la naturale conseguenza sia il ripristino della logica, non è detto che la "ricostruzione" venga gestita in modo logico, visto che non sembra (forse a me che sono limitato) esistano personaggi nel panorama politico in grado di gestire il piano B dato che non hanno mai creduto che il piano A fallisse. Del resto lo SME è già crollato una volta, ma le stesse logiche hanno continuato a lavorare per darci l'euro. Nulla impedisce, data la quasi totale disinformazione che regna salvo sacche come questo blog e pochi altri (spero di sbagliare anche riguardo a questo), che ci sia modo di riportare ancora una volta l'opinione pubblica verso idee che di fatto ripristinino il sogno. Di fatto la Lega negli anni 90 e il M5S oggi sembrano servire a questo. Fare illudere che dopo un apparente cambio di rotta ci sia qualcuno in grado di metterti sul binario giusto. Io penso che dopo la vittoria della battaglia (crollo dell'euro) tanti incominceranno a cambiare casacca, ma lo faranno solo di facciata, di fatto rimarranno delle bandierine libere al vento che tira, e se la corrente non tirerà verso la direzione qui auspicata?? Scusate il pessimismo, ma quello che io sento è che fuori da qui non si ha minimamente la percezione del problema, non si ha la percezione di essere in un Truman show; sì, la gente ha capito che è presa per il culo ma non ha capito realmente come, per loro basta tagliare la casta e vedere meno corruzione,o mettere una faccia nuova come Renzi che il problema è risolto. Quindi se dopo arriva uno con questa ricettina (Grillo) ecco che sono contenti e lubrificati. Nulla vieta, anche con la Lira, al nuovo pifferaio di portare i topolini su un treno destinato al campo di concentramento. Oggi sono pessimista :-( ma non mollo!

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  37. In sostanza sta dicendo che la compagine a sinistra del parlamento non ha mai avuto la capacità di agire al di fuori di un percorso ideologico predeterminato? Viene giù il muro e vanno giù pure loro, ma cazzo era difficile mantenere in piedi quelle conquiste faticosamente ottenute?? Siamo messi bene.. Agiscono presi dal furore feticista e in modo totalmente miope, se gli va bene concludono qualcosa di buono ma senza rendersene conto! E guai a mettere in dubbio la loro viFione Fognante! Senza contare che il livello culturale della sinistra italiana si è inabissato ancora di più, per cui se ci va di culo è solo perchè l'eventuale idea buona non arriva da loro, questi firmano e basta..

    Concordo in pieno, manca un dibattito perchè nelle loro teste non ne esistono i presupposti, il sogno è lì, basta voler dormire..perchè sprecarsi a immaginare piani B?

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    1. Non credo (anzi, non spero) che la tesi di Alberto sia questa.

      Non voglio far polemica ma hai fatto bene a fare queste domande, perché metti in evidenza forse involontariamente quanto quella tesi non regga minimamente. Non regge logicamente e io onestamente mi stupisco di come possa ancora essere ritenuta valida.

      Senza polemica, andiamo con ordine: conosciamo differenti testimonianze dei padri fondatori, loro parlavano di "vincolo esterno" (Ciampi, Amato, Carli, Andreatta ecc), loro parlavano di Imperatori [Commissione Europea], Re [Governi Nazionali] e Geni [I Mercati] e di "assolutismo illuminato" (Padoa Schioppa), loro parlavano di necessità di disciplinare i salariati e di vincolare le finanze pubbliche, e parlavano pure di crisi che ci sarebbe stata per poter imporre determinate politiche (Prodi) e del fatto che l'Italia fu fatta entrare perché troppo competitiva (Visco e Prodi) e che le piccole e medie imprese sono oramai un po' retrogrado come sistema (Amato) e infatti il trattamento è quello che è [e questo secondo me è un lato molto più importante dell'aspetto quota salari]. ecc ecc.

      Quella del sogno va bene appunto per i seguaci acritici, gliela butti lì, loro ci credono e via continuando. Loro lo ripetono nelle interviste e va bene così, e i critici molto furbi se la ridono "il sogno? AH AH, ma dai!". Poi però quelli fanno altro, non sognano mica tanto, perché per esempio Prodi, per dirne uno, per inseguire il sogno ha fatto queste cose, che sono in effetti un sogno per determinati comparti della società, un poco meno per altri, e guarda caso seguono tutti un determinato percorso, te ne dico solo tre:

      1) Privatizzazioni o meglio svendite ai suoi amici, di interi settori: bancario, assicurativo, alimentare, telecomunicazioni, energia, autostrade ecc ecc. Tutto lodato nel grande Libro Bianco delle Privatizzazioni. Benefici 0, perdite immense da un punto di vista strettamente economico, in termini di produttività e "sistema paese".

      2) La cosiddetta Direttiva Bolkenstein, sotto la Commissione Prodi (2004).

      3) Legge Treu (1997), ovvero il primo passo verso la cara flessibilità, che poi è precarietà. Molto peggio della Legge Biagi, lui ucciso, Treu è un padre nobile.

      Ma possiamo prendere anche Ciampi, Draghi e Padoa Schioppa o Amato. Alla fine vanno bene tutti, o anche Barucci a suo tempo, Carli, Rossi. Gente così insomma, tutti i migliori.

      Il sogno è propaganda per la Spinelli, la Rangeri, perciò non si può attaccare da questo punto di vista, è poco utile, perché quei nomi lì (Prodi ecc) sanno quello che fanno e rispondono a determinati precisi interessi (bisogna sempre guardare la controparte che ne giova). Chi parla di stupidità, è stupido e sciocco. Chi parla di Rasoio di Occam deve tenere a mente che questo dice «A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire». A parità di fattori qui abbiamo da una parte la presunta stupidità o inadeguatezza di una classe dirigente e dall'altra una mole enorme di testimonianze, interviste e SOPRATTUTTO leggi e decisioni concrete. Quindi mi pare la stupidità non sia affatto la spiegazione più semplice. Perché se fossero stupidi, ripeto, sarebbero anche molto fortunati: le indovinano tutte, anche con dieci anni di anticipo e tutte le leggi che fanno, le scelte e in generale il percorso che seguono coincide sempre. Mai si discostano di un minimo, proprio mai. Che culo sti qua, cambiano i leader e i nomi ma riescono sempre a portare avanti delle linee guida precise, da 30 anni.

      E per inciso, si conoscono solo alcuni aspetti, perché non si può conoscere tutto di ciò che succede a quei livelli. Una cosa è la testimonianza o l'inchiesta (se ben fatta), ma ci saranno sempre dei buchi. Si ha la fortuna va detto, che sono molto sfacciati e non si fanno problemi a fare determinate metafore (vedi Padoa Schioppa), però quello che omettono non si può sapere.

      Perciò ok, usiamo sto bel Rasoio, però con intelligenza e soprattutto logica.

      Che ne pensate?

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    2. Scusate, solo una domanda. È uscito un libro a novembre, si chiama "Il tramonto dell'euro", di un certo Alberto Bagnai, e penso quindi che se vi interessa chiarire cosa pensa Alberto Bagnai (a me non interessa), invece di fare domande della fava potreste mettere da parte una settimana di paghetta e leggerlo. Il significato di questo post a me sembra chiaro, evidenzia il problema culturale che esiste a un certo livello delle nostre élite, specificando che è senz'altro un pezzo del problema. C'è qualcosa di contestabile in questa frase? Non esiste anche un problema culturale? Non è un pezzo del problema? Non diventa un enorme problema in termini di vuoto politico quando gli oligarchi vengono posti dalla Storia fuori dalla traiettoria che hanno imposto al paese?

      A me pare di sì, e vi assicuro che non è esattamente materia di opinioni. Ribadisco il solito concetto: cerchiamo di capire che la Storia è una cosa e l'Economia un'altra. Possiamo farle parlare, ma per i giudizi storici prematuri rivolgersi... a Donald!

      A scanso di equivoci (visto che vedo una pertinace volontà di non capire) questo NON significa, evidentemente, cancellare le DICHIARAZIONI DI INTENTI PROGRAMMATICI ESPLICITE che gli oligarchi hanno rilasciato e che questo blog, e il libro di quel tale Alberto Bagnai, hanno contribuito a diffondere. Ultima, quella della strana coppia Dijsselbloem-Schaeuble sul fatto che la prossima crisi sarà risolta coi vostri soldi, prendendoveli direttamente dal conto. Non preoccupatevi, non dovete mandare l'IBAN a Bruxelles, ce l'hanno già.

      Chiaro, no?

      Qual è il dubbio?

      Sapete che non vi capisco? Sarà perché non ho fatto tutto il percorso (signoraggista-anatroccolo-ortottero), mi son risparmiato la fase verme e la fase pupa, e ho preferito subito spiegare le mie ali di narcisistica farfalla...

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    3. :P ma Alberto Bagnai intende quel professore di un'università di provincia (quindi non in grado di avere cervelli validi al suo interno)? Perchè libri del genere non ne leggerò mai.. Preferisco i paper di gente pratica con Excel, oltre che in buonissima fede..

      comunque prof, si diciamo che rileggendo il suo post mi sono chiarito le idee. Alla fine siamo tutti d'accordo, ci sono le "grandi" menti che avevano ben chiaro cosa stesse accadendo (come istwine giustamente rileva) e poi ci sono i megafoni televisivi che vanno avanti a slogan (pur non capendoli). Mi sono confuso quando ha parlato di caduta del muro e mi è sembrato intendesse una cosa del tipo "questi fintanto che l'ideologia regge ci vanno dietro, senza preoccuparsi granchè, poi se cade ci sbattono contro e si sfasciano", da cui il mio post.

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    4. Ma io non credo che in questa storia si possano individuare buoni e cattivi con facilità, altrimenti questa discussione non sarebbe mai nemmeno nata.. Ok, ho parlato di grandi menti e di megafoni ma per semplificare, non volevo certo ridurre tutto a dei malvagi che agiscono con un piano (malvagio) in testa e mossi dalle loro intenzioni (malvagie) portano tanta distruzione (e malvagità) nel mondo, aiutati in questo da utili idioti che per le più svariate ragioni li supportano.

      Poi però credo si possa dire che l'atteggiamento di chi ha voluto tutto questo, pur nelle sue mille sfumature marroni, sia criminale.

      [democrazia cinematografica mode off]
      PS: Austin Powers è un film di merda :P senza appello!
      [democrazia cinematografica mode on]
      PPS: invece i film anni 80 di Gigi e Andrea sono belli :D

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    5. Di eroi ne vedo pochi all'orizzonte. Possiamo certo continuare ad aspettare il giudizio del tribunale della Storia e i crismi dell'ufficialità di tale settore (del quale saremmo parte integrante, seppur subalternissima, tutti noi a dire il vero).

      Ri-ri-ripeto: io ascolto Li Vigni, mica Donald... che finché non si occupava dell'export, qualcosa di buono lo ha scritto.

      In tal proposito mi pare dunque di capire che non siano maturi nemmeno i tempi per un giudizio storico su Israele.

      I tribunali della Storia stanno aspettando di ricevere per posta le ultime pratiche da Washington. poi forse...(cito questo tema perché gli intellettuali riuniti su Repubblica si compattano tanto su Israele, quanto sull'Euro e le annesse "responsabilità", con appelloni al popolo firmati Umberto Eco and co. Il parallelo ci può stare).

      E in effetti anche sul set cinematografico di Gaza (budget scarsino rispetto ai nostri Hollywoodiani) non hanno ancora ben chiaro se siano in presenza di decisioni sbagliate, del Dr. Evil, o magari di un genocidio.
      Mi dicono che siano comunque in attesa di un giudizio storico. Con la calma che da sempre li contraddistingue peró.

      Non voglio fare polemica, GIURO, ho già detto della mia stima per tanti su questo Blog e per Alberto, che ho avuto il piacere di conoscere a Bruxelles e che sta dando prova di un grande spessore UMANO, oltre che professionale, affermandosi come cazzutissimo riferimento per chi ancora crede nel poter cambiare le cose in meglio.

      Detto ciò, se però davvero aspettiamo tutti al balcone la sentenza della Storia, sentendoci da essa avulsi, allora mi domando che ci facciamo qua, o perché ci interessiamo tanto del "che succederà". Tutto qui.

      A donaldianoooooo vatte a stampà li sordi e fatte 'n viaggio a Ollivud!!!

      No, non sono donaldiano(Donald ce l'ha con l'Export, io non potrei mai, produco eccellenze balsamiche che un inglese mi pagherebbe 1 euro e più al ml), né signoraggista per carità e nemmeno ortottero.

      Se proprio volete tracciare un profilo, o far partire l'etichettatrice... sono batterista.

      Pecca grave, lo so, ma il clavicembalo ha un suono che, come l'organo, mi infonde una certa inquietudine sarà che non sono battezzato. :)

      I tamburi invece mi avvolgono nel loro sensuale calore poliritmico, o meglio ancora polimetrico.

      Beato me.

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    6. Purtroppo prof., appena scollegato, ho fatto gli step 2 e 3 anch'io (anatroccolo e ortottero); gli occhi mi dolevano perchè non li avevo mai usati.Ora però sono definitivamente fuori e lotto. Non tutti possono essere salvati. Tanti preferiscono ignorare. Li capisco.

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  38. Nel post precedente Prof. Bagnai lei si era espresso così:
    (i saggi e impietosi romani così ammoniscono chi esce sconfitto... dalla quarta votazione, e chi lo ha mandato incontro a questo prevedibile risultato! Tranquilli: la situazione è sotto controllo. Macroeconomics rules!
    Che dire complimenti, ancora una volta aveva previsto tutto.

    Io la dico in maniera molto più semplice http://www.lolandesevolante.net/blog/2013/04/lindecenza-ha-vinto-ancora/
    Comunque quello che è successo ieri rappresenta una pericolosa deriva e tiene ancora pericolosamente in piedi l'eurosistema. La preoccupazione più grande è vedere che in nessun modo si apre un dibattito intorno ad una possibile uscita (che sia voluta da noi o obbligata da altri) e nessuna forza politica riesce ad esserne interprete. Napolitano rappresenta l'immagine chiara di un'Italia che stenta a cambiare.

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  39. Bentornato Cavajere!
    E' iniziata la fase B?
    La lucidità della lettura politica (che ora viene scritta nero su bianco, ma che già mi è sembrato di leggere tra le righe del Tramonto) è anche più incisiva dell'analisi economica che mi ha aiutato a unire i puntini.
    Ma in fondo non sono così sorpreso: il PD attuale è erede della tradizione del "contrordine, compagni!", è figlio di una fede, non di un'idea critica. E la fede è nemica della ragione. Quando è tramontato il sole dell'avvenire se ne è dovuto inventare un altro, ma il meccanismo di fondo - l'approccio fideistico - non è cambiato. E c'è da stupirsi se non si accetta di aprire una discussione su un dogma di fede? S'è mai visto un dogma in discussione?

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  40. Caro cavajere,
    nel commento che ho scritto nel precedente post
    dicevo che preferivo i grafici di Bagnai
    alla dialettica sciolta di Rinaldi,
    ma ciò non toglie che il Rinaldi colpisca a fondo.

    Sull'analisi di Rinaldi mi vengono i brividi ma non posso smentirla.

    Solo che preferirei che quei personaggi che hanno scelto la strada per noi,
    li preferirei malvagi in qual caso si potrebbe parlare con loro.
    Ma se fossero veramente stupidi,(cosa a cui propendo dopo ieri) vedrei la cosa assolutamente impossibile e tragica.

    E' ovvio che se loro sono lo specchio di chi li vota,siamo nella merda.

    Ieri mattina ero ad un banchetto in quanto militante del comico ortottero e lo sai da tempo che spero solo nella base.

    Ti risparmio tutte le idiozie portate dai "nonniminkia" per difendere le loro posizioni di pensiero.

    Nun se piegano,sò de coccio nun se rassegnano ad averla "pijata n'der culo" dai loro beniamini e li difendono ad oltranza.

    Se te devo di' con la mia rabbia attuale,spero je tocchino ancora la pensione per vedere la reazione,tanto sò che sarà colpa del demoniaco B.

    Ringrazia Rinaldi per il libro, ottimo ma tragico.

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  41. In realtà il PD si sta già rinnovando. Ciò che gli ottimi giornali italiani chiamano guerra per bande è, secondo me, un processo interno di evoluzione allo scopo di conservare la sopravvivenza politica. Ciò che è stato il PD (a proposito, chi a chiesto agli elettori del centrosinistra se desideravano un partito unico? - domanda da porre – senza speranza – anche al centrodestra) e che vene universalmente riconosciuto in Italia come ispiratore, progettatore, istitutore e consolidatore di ciò che chiamiamo EURO, può continure ad esistere solo se (dà l'impressione che) infrange la propria unità in particelle che si rinfacciano reciprocamente la colpa del disastro. Tenendo conto che l'€ ha una data di scadenza, più vicina, come ordine di grandezza,al latte UHT che alla carne in scatola, e che la fine sarà eterodiretta, molto probabilmente si assisterà ad un aumento esponenziale di intensità e teatralità del siparietto dei litigi interni del PD. Già si sentono i litigi coniugali (“Renzi fascista, vada col Pdl”) e lo strepito di piatti infranti (“Fassina è di estrema sinistra: non è tollerabile”).
    L'obiettivo mediatico è arrivare ad un punto di rottura che evolva in una separazione con addebito, in cui ciò che era il PD si divida in due tronconi, che si rinfacceranno,a beneficio dei rispettivi elettorati, di aver provato a fare qualcosa di grande assieme (oltre ad aver lottato – efficacemente, direi – contro Abbezebbùabberlusconi), ma di aver fallito perché gli altri sono irriducibili. Gli ex-DC piangeranno di esser stati ingannati da comunisti travestiti da liberali. Gli ex-PCI incolperanno Berlusconi se hanno allevato in seno serpi democristiane, fidandosi di Giannenrico Letta. Ovviamente, sarà un salasso elettorale, cui, però, sono storicamente abituati e preparati, ma gli permetterà di sopravvivere, conservare lo zoccolo duro dei propri elettori, giacché i fessi non vengono mai a mancare, e ripresentarsi con una rinnovata verginità politica. E continueranno con le loro stucchevoli schermaglie, mentre l'Italia affonda: tanto è sempre colpa di qualcun altro, sia esso Grillo, Berlusconi o finanche la Merkel (per fortuna che Steinbruck c'è).

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    1. Sono assolutamente d'accordo ed è ovvio e da me dichiarato più volte (ma non credo qui a voi) che il PD andrà a una scissione. Questo lo vedono tutti. Il problema è cosa farà Grillo. Deciderà di competere a destra con Renzi (perdendo), o scegliera di occupare la sterminata e frazionata prateria della sinistra (perdendo)? Tutto qui. Ah, e se togliamo questi, chi vincerà?

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    2. loro
      http://fr.wikipedia.org/wiki/Front_populaire_(France)

      se avessero le palle

      C'è qualcosa che manca nell'articolo di wikipedia, nemmeno citato a margine. Non che nei testi francesi universitari si approfondisca, per la verità. Il fatto che il primo provvedimento di questo Fronte Popolare fu sganciarsi dall'oro e svalutare per finanziare le sue riforme (si convinsero persino i giovani turchi dell'epoca). La convinzione di fondo "accademica" tremenda è che la storia economica delle valute è assolutamente separata dalla "storia-storia". Avevo in mente di scriverci un articolo, non vedo citato da nessuna parte un precedente storico così trasparente, ma in questo operiodo sono impegnatissimo a mandare curriculum per fare il bracciante in olanda.

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    3. Grillo (ma forse sarebbe il caso di dire Tomasi di Casaleggio) voleva inserire una trasparentissima foglia di fico a forma di cambiamento per non cambiare nulla. Soprattutto dopo l'elezione del Presidente della Repubblica, è chiaro come siano politicamente ininfluenti: cominceranno a sparire a partire dalle prossime elezioni locali.

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    4. credo che voi facciate troppo affidamento sulle capacità cognitive del Pd.
      l'analisi di Valerio, a mio modestissimo avviso, è giustissima...se solo il Pd fosse composta da persone con una intelligenza media, ma cosi non è!
      il Pd è essenzialmente fatta da incapaci e di prove ce ne sono a bizzeffe: dall'ultima di Napolitano alla bicamerale di fine anni 90.
      Per capire cosa accadrà, credo dovreste immedesimarvi in un personaggio come Fassina, dopodiché sarete condotti al banale: copiare dalla destra, l'unica soluzione per frenare l'emorragia di voti! quindi Renzi farà la costola di Adamo e fonderà un suo partito che appoggerà una coalizione di centro-"sinistra".sostanzialmente ci sarà un rinnovamento di forma ma non di sostanza, torneranno al 2005: tanti partiti con sfaccettature diverse di problemi non centrali della sinistra (quella che intendiamo noi).
      è anche la soluzione piu semplice e che paga se vediamo l'ottusità dell'elettore medio del pd; perchè sforzarsi tanto in una rivisitazione profonda del centro sinistra, o nell'euro, negli obiettivi redistributivi, ecc...???
      e poi il tutto sarebbe coerente con almeno due delle interpretazioni sul perchè la classe politica (di "sinistra") ci ha traghettato (alla maniera di Caronte) nell'euro: 1)incapacità,2)assicurare dei posti in prima fila alla loro illuminata progenie (ancora incapaci, ignoranti, e talora deficienti).

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    5. Attenzione. Non bisogna confondere gli intelligenti coi furbi.

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  42. Riflettevo proprio l'altro giorno su come i piddini non siano cambiati di una virgola dal crollo dell'altra URSS. A 'sto punto è facile predire cosa faranno i piccini, nel senso di piddini della base, proprio quelli con cui abbiamo a che fare noi sfigati di persone normali. Visto che i loro vertici si riveleranno del tutto inadeguati a gestire l'€urexit, nel caos che seguirà lungi dall'ammettere gli sbagli metteranno su il broncio come vergini offese, limitandosi di quando in quando a borbottare a mezza bocca guardandoti in tralice: "visto che si stava meglio prima?"
    Scordatevi pure una Norimberga o anche solo un'ammissione di colpa a meno di non trascinarceli voi, ma come ricorda il prof la loro forza è nel numero.
    Poi nomineranno un capo del partito normodotato, l'importante è che sia proprio normo normo come Occhetto o Bersani, che risolverà i problemi nello stesso identico modo in cui li risolvono da vent'anni: cambiando nome al partito. Ovviamente probabile che ricambino nome da qui a poco, ma di sicuro lo rifaranno dopo €urexit. E noi che abbiamo letto Shakespeare a domandarci: "Boh? Ma non c'era quella faccenda della rosa..." Ma tutti gli intellettuali plaudono e dunque...
    Poi Nanni Moretti girerà un film dove ci propinerà un'ora e mezza di: "ma come mai non abbiamo visto, ma come abbiamo fatto a non capire..." In effetti ce lo domandavamo anche noi come hanno fatto, a 'sto punto sarebbe carino ricordarsi di noi che cercavamo disperatamente di dirglielo mentre loro ci accusavano di ogni turpitudine: imperialismo, filoamericanismo, eugenetismo, nazionalismo e qualche altra offesa che capiscono solo loro come, toh, interclassismo! Ma nononnonono, la superiorità morale l'hanno acquisita di default, anzi guarda che nobiltà, che onestà intellettuale a porsi queste domande (senza peraltro darsi una risposta).
    Ma this time is different! Questa volta come colore per la palombella Moretti ne sceglierà uno sobrio, fighetto e che non offenda troppo l'occhio, che so: il cipria, il tortora o il blu balena. Ho trovato: Palombella color talpa!

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  43. Forse mi mancano dei pezzi...
    Come anche qualcun'altro ha scritto, non ci poteva aspettare un PdR di completa rottura. Chi lo avrebbe votato? Quale figura, (qui su questo blog) sarebbe stata proponibile? E non scrivete il prof. perchè chiunque abbia un po' di senso poilitico capirebbe che non va bene.
    Analogamente: ma che cosa si può pretendere dal M5s? Che effetto avrebbe avuto, in termini elettorali, proporre in programma l'uscita dall'euro? Certo, c'è il problema del metodo (eleggimi che so io qual'è la cosa giusta da fare ma non te la dico subito). Però penso che bisogna riconoscere che il dibattito è stato ormai aperto anche all'interno del m5s.
    I commenti critici li capisco: ma se l'analisi che fate è giusta, la soluzione che proponete qual'è? Operativamente...

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    1. La risposta è semplice.
      La root cause pare sia ormai evidente, il leitmotiv di tutti, anche del peggior piddino è: "si deve andare in Europa e battere i pugni sul tavolo".
      Ed invece cosa si propone? Marini, Prodi, Napolitano o Rodotà. esticazzi!
      Altro che rottura e manifestazione di forza, questa è rigida continuità (oltre che incompetenza), scelte inadatte a prescindere.
      Significa non aver capito (o non voler affrontare) il problema di fondo (e se il nome arriva da un dibattito esteso è ancora più grave).
      Sia chiaro, se vedi dei cani che annaspano nell'acqua non stai a chiederti perché lo fanno, li deridi o li critichi senza nemmeno entrare nel merito.

      Giustamente noti l'assenza di nomi, proposte. In realtà Alberto, seppur sottovoce (probabilmente perché ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire essere tirati in ballo senza aver nemmeno ricevuto l'invito), su twitter un nome l'ha fatto:
      "Onestamente non mi ero posto il problema. Savona? Qualcuno che capisca che non puoi non avere un piano B."
      Operativamente mi pare ineccepibile.

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    2. Non riesco a seguire tutto, blog, twitter, tv, etc. Mi è sfuggito quel nome, che in verità non saprei inquadrare. Ma perchè? Savona sarebbe stato votato come PdR?
      Non ho capito l'esempio dei cani che annaspano (problema mio...).
      Non mi sono, forse, espresso bene: volevo intendere che non si può arrivare in posto e battere i pugni e dire adesso fate come vi diciamo noi, perchè poi tanto si vota e i numeri non bastano. D'altra parte, questo modo di fare va benissimo qui sul blog, perchè il prof. spiega delle cose, mette dei numeri a riprova e dice "se non ci credete affari vostri perchè i numeri sono numeri".
      Hanno proposto Rodota, un nome di "area pd" che non hanno minimamente preso in considerazione. Risultato? Lo sappiamo bene.

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  44. Prof, di Barca cosa pensa? Mi/ci dia anche un po' di speranza che di questi giorni e' più rara di un quadrifoglio......

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    1. Salve a tutti! Per quanto riguarda Barca, io ricordo una sua partecipazione a "Servizio Pubblico" in cui, a proposito dell'inflazione italiana, stabiliva un nesso con le BR. Ancora oggi non l'ho capito, ma sicuramente è un mio limite(non ho ancora terminato la lettura del "Tramonto dell'euro".

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  45. Nel primo commento ho descritto attraverso le parole del prof. Karl Weick le 'ragioni' dell'esplosione del PD inteso come organizzazione, ovvero considerando le responsabilità dei vertici nella gestione del processo di ritenzione.

    Ora, mi permetto di tracciare la diagnosi dei piddini. Penso a loro come dei soggetti con uno specifico problema del processo decisionale. E non penso che sia una difficoltà, ma un problema vero e proprio, che necessiterebbe un intervento mirato da parte di specialisti. Ma per farlo, sarebbe necessario il riconoscimento dell'esistenza di un problema. Ma il piddino non lo può fare.....perchè questo è proprio il suo problema.

    Infatti, tutti sappiamo che esistono due 'momenti' di una decisione (semplifico intendendo con decisione, anche l'azione): l'aspettativa e i risultati. In questo contesto esiste un 'prima' e un 'dopo' della decisione. 'Prima' la persona si forma un'aspettativa relativa alla decisione e 'poi' si manifestano i risultati di tale decisione.

    Bene, una volta che i risultati di una decisione si sono manifestati è necessario dedicare qualche energia per porsi la domanda 'aspettative=risultati?". Se la risposta è Sì allora va tutto bene. MA se la risposta è NO ovvero i risultati sono diversi dalle aspettative allora può nascere un problema. Perchè maggiore è la discrepanza tra aspettative e risultati e maggiore è la portata del problema.

    Il piddino questo confronta non lo fà perchè 1) rifiuta di farlo (lui, essere superiore una volta formata un'aspettativa dà per scontato che l'uguaglianza ex-post sarà confermata) oppure perchè 2) non sà farlo.

    Nel primo caso ci troviamo di fronte ad un presuntuoso pericoloso (pericoloso perchè chi pretende che sia la realtà ad adattarsi alle proprie aspettative è da rinchiudere dentro una stanza con pareti e pavimenti di gomma) oppure di fronte ad un idiota. Pessima alternativa.

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    1. C'e' un meccanismo psicologico comune a tutti, meccanismo a salvaguardia dell'unita' e percio' capacita' decisionale e operativa dell'essere umano, la dissonanza cognitiva, la tendenza alla conservazione e coerenza nei modelli interpretativi della realta',interpretazione che sarebbe poco funzionale per l'appunto mettere in discussione di fronte ad ogni necessita' decisionale. E' quel meccanismo studiato come caso di scuola nelle sette millenaristiche, i cui esponenti giungono via via a spogliarsi dei propri averi, dei legami familiari e sociali precedenti all'illuminazione, delle abitudini culturali del proprio gruppo d'origine in attesa dell'evento finale. La setta di questo genere e' un caso di scuola proprio perche' chi tanto maggiormente investe come ristrutturazione della propria identita' in un progetto, tanto piu' persegue in esso proporzionalmente a quanto investito, ignorando tutte le informazioni dissonanti, discordanti al progetto dell'investimento. Spesso gli adepti di queste sette, di fronte alla fine del mondo prevista che non arrivava, giungevano al suicidio collettivo, preferibile evidentemente a fronte della enormita' dell'investimento personale ad una messa in discussione dell'ideologia abbracciata. Normalmente invece, di fronte a una certa quantita' di stimoli dissonanti, tali da determinare uno schock, l'individuo ricostituisce la sua identita' integrandoli e accantona il modello interpretativo precedente.

      Fa paura a pensarci. Spiega l'attaccamento dei piddini al pd eurista oltre ogni prova provata della sua letalita'. Si vede che ci hanno investito molto e investire molto in qualcosa, addirittura un Sogno, oggigiorno e' una rarita'. Mi domando quale schock debbano ancora provare, certo che per svegliarli ci porteranno tutti alla fame.
      (imperscrutabili le ragioni cognitivamente resistenti alla dissonanza degli operai-impiegati-piccoli imprenditori pidiellini, perche' a me risulta proprio incomprensibile il tipo di identita' sottesa all' essere sfigato e pidiellino)

      Comunque siamo costituzionalmente tutti a rischio di eccedere in dissonanza cognitiva, per questo e' importante la discussione aperta a volte anche litigiosa con identita' diverse, fastidiosamente diverse dalla nostra.

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  46. Bel post, bel dibattito, belli gli interventi del prof. Bagnai nei commenti. Non ho nulla da aggiungere se non due storie, parallele, di due coetanee di 50 anni, genere femminile, laureate, colte e competenti.
    Giovanissime per la pensione, come tanti e tante della generazione del baby boom, passeranno alla dimensione vecchissime senza mai risultare adulte.
    Stipendi bassi e poche opportunità è l'attuale modello di lavoro, da sopportare con intelligenza e spirito critico, perché le alternative sono la fuoriuscita dal mondo del lavoro. Lo spirito critico è quello di vivere nella solita cortigiana Italia dove si vive di raccomandazioni che non guardano mai e poi mai alla competenza, soprattutto negli ultimi vent'anni.
    Una nel settore pubblico e una nel settore privato.
    Molto simili in realtà i due settori, in entrambi dirigenti vacui e incompetenti, proni al potere, incapaci di analisi profonde. In entrambi i casi chi sa fare è pagato poco e spesso anche bersaglio di critiche per errori commessi dai piani alti.
    Ma il lavoro è troppo prezioso per perderlo, giusto?
    Soprattutto in una Italia dove rimanere senza lavoro a cinquantanni con l'aggravante di essere donna laureata sarebbe inaccettabile.
    Dimenticavo, non votano da vent'anni queste due coetanee, ma le tasse invece le hanno pagate tutte e non hanno preso nemmeno una multa per divieto di sosta.
    Sono il popolo silente, quello che nemmeno le urla di Grillo riescono a intercettare.

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  47. I pilastri fondanti del PD sono l’antiberlusconismo e l’eurismo.
    A me pare che l’eurismo del PD derivi dalla scelta atlantista compiuta già dai tempi di Berlinguer (altro che comunismo..). E’ da allora che cercano una legittimazione esterna, che cercano di piegarsi a logiche esterne per arrivare al potere. E’ andata a finire che per loro fare politica significa ubbidire allo straniero, e tanti saluti all’analisi critica.
    Ci credo che Giorgio GUF Napolitano, il migliorista pro-NATO e pro-Euro, è ben visto dagli stranieri.

    A mio avviso bisogna sempre tenere presente che l’Italia (come la Germania) è ancora un dominio Usa, e gli Usa perseguono in Europa la stessa politica che seguiva la Gran Bretagna: tenere l’Europa divisa.
    Da questo punto di vista che si sia scelto un disintegratore (l’euro) per fare l’integrazione risponde a logiche ben precise.

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  48. questa volta non credo sarà così facile cambiare nome e simbolo e lasciare gli stessi ai vertici. non credo che dopo il disastro in cui ci hanno trascinato la gente dimenticherà ancora.

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  49. Quello che abbiamo assistito ieri è la dimostrazione che non Siamo in una Repubblica ma una Monarchia, per giunta mafiosa e collusa. Dove andiamo con gente del genere? Aveva ragione Monicelli che l'Italia per cambiare sul serio ha bisogno di una rivoluzione che non ci è mia stata.O cosi o vada pure in malora.
    Dobbiamo allearsi tra francesi, spagnoli, greci, portoghesi,fare muro contro la Germania. Ma ci vogliono politici diversi da questi servi o la fine Greca ci aspetta, con le violenze e la miseria che ne consegue.

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  50. QUIRINALE, MONETINE ED INSULTI A FASSINA: “SEI UN TRADITORE”


    Stefano Fassina, l’onorevole del Pd e braccio destro di Pier Luigi Bersani, è stato contestato all’uscita da Montecitorio dopo la votazione del presidente della Repubblica che ha visto trionfare con 739 voti Giorgio Napolitano. “Traditore”, grida la gente.

    LA SODDISFAZIONE E’ COME UNA CILIEGINA SU DI UNA TORTA DI MELE CALDA,

    ACCOMPAGNATA DA UN GELATO FREDDO AL CIOCCOLATO

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  51. Barca? Barca?! Barca ????!!!! BARCA??????????!!!!!!!!!!!!!!!!

    Un ministro del governo Monti? Quello che è dovuto scappare dalla Sardegna con l'elicottero?

    Forse volete parlare di un'altra persona ...

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    1. Si, evidentemente bisogna passare da un Barca prima di poter spargere il sale sulle rovine....

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  52. Stamattina tutti gli organici del PUD€ si sono affrettati a megafonare la soddisfazione di Obama per la ri-elezione di Re Giorgio 1978.

    Ecco come è andata davvero in USA.

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  53. Mi si consente una opinione discordante?
    Non si può pretendere che il PD metta in conto una uscita dall'Euro, o che solo consideri l'eventualità di un piano B.
    Sapete bene che c'è qualcuno che ritiene che la nostra unica salvezza sia nella decrescita. Perché il PD non dovrebbe anche predisporre un programma di governo alternativo nel caso in futuro la decrescita appaia come l'unica strada percorribile?
    Perché è una sciocchezza (la decrescita), mi direte. Ebbene, per il PD la fine dell'euro è una improponibile sciocchezza.
    Qualcuno nei commenti parla di religione, ed è verissimo. Ma ce lo vedete il Papa a stendere un piano B nel caso in cui arrivi la notizia che Dio non esiste?
    Allora la pretesa (uso questo termine senza connotazioni negative) di chi vuole che il PD contempli anche l'eventualità di fallimento dell'euro mi pare nascere da un certo tipo di persone che hanno nella loro vita militato o guardato a sinistra, e oggi purtroppo non si rendono conto che la sinistra che hanno conosciuto non esiste più, e che il PD *E'* essenzialmente il partito della tecnocrazia europea. Che poi questo dato di fatto sia in colossale contraddizione con la storia dei partiti da cui il PD è nato, è solo di natura contigente. Tutto cambia, panta rei, ed è naturale rilevare che ciò che poteva essere bello ieri possa diventare merda oggi.
    In sostanza io posso attribuire al gruppo dirigente del PD la responsabilità di non contemplare alternative all'infuori dell'euro solo se mi sento un loro simpatizzante, solo se non concepisco altri all'infuori di loro.
    Ma io non sono un simpatizzante, e se lo sono stato in passato è stato in maniera così tiepida che oggi non ho problemi a confutare le mie modeste passioni di gioventù.
    Quello che invece come CITTADINO trovo scandaloso, e che mi pare il punto più importante, è che oggi non c'è forza politica in parlamento che sia disposta a mettere in dubbio i dogmi europeisti.
    O meglio, c'è qualche informe abbozzo a destra (se così si può chiamare), ma troppo poco coraggioso e forse troppo poco preparato. Certo chi non riesce a uscire dalla logica destra/sinistra e guarda alla prima come sua irripudiabile fonte di valori non può accettare di guardare oltre, dall'altra parte.
    Io ormai questo stadio l'ho superato e, ripeto, come cittadino guardo alla classe politica intera e la giudico con disprezzo tutta ugualmente colpevole di questa mancanza, di questa ignoranza, viltà, subordinazione, tradimento.
    Del PD non mi frega niente. Vada affanculo. Mi frega invece che non ci sia un altro partito capace di esprimere le mie legittime istanze. Questa è la vera tragedia per me.
    Non la mancanza del piano B nel PD di cui, scusate la ripetizione, non mi frega nulla.

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  54. "Oggi c'è la ciiiiiiiina"... ridicolizzare la globalizzazione non è da persona equilibrata

    http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-03-09/candy-lancia-offensiva-cinese-063944.shtml

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    1. Lei non sa di cosa parla, ma può continuare a farlo ancora per un po', se ritiene. Intanto, ci ha permesso di identificarla!

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    2. La risposta è già ampiamente esauriente ma, se proprio non si può fare a meno delle figure, ecco qua : la Cina c'è sempre stata

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    3. Sai com'è, mi sembrava di essermene occupato in passato. Ma naturalmente c'è sempre qualcuno che crede alla favoletta secondo la quale la colpa è del nemico esterno. Anche qui manca la percezione degli ordini di grandezza. Un problema diffuso, come vedremo nel prossimo post, della serie: le grandi asfaltature...

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  55. Per continuare nel solco della pacatezza:
    Caro PD

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  56. Risposte
    1. Splendida!

      Tutta questa gioia e bellezza contrasta un po' troppo con il clima che viviamo ma ... va bene così!

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    2. Eh già. Sarà che son di Fiorenza, e qui l'è tutto bello, tutto un salterello, tuttavia mi sovviene il Sommo, "Godi, Fiorenza, poi che se’ sì grande che per mare e per terra batti l’ali, e per lo ’nferno tuo nome si spande!".

      E poi, stamane su Rai3 (Radio Tre Mondo ) Paolo Guerrieri e Luigi Guiso.

      La rabbia è tanta ma per quel poco che me lo lasciano fare (più che precaria a 55 anni) e so farlo come si deve, voglio ballare al ritmo mio, possibilmente in buona compagnia. La vostra, ad esempio.

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  57. Un'altra delusione (politica, stavolta) causata(mi) dall'ortottero capo. Per protestare (giustamente) contro il vergognoso inciucio che sta dietro l'elezione del PresdelaRep, Grillo convoca la gente in piazza ("Tutti a Roma"), e quando la gente risponde generosamente al suo appello, e la piazza si riempie di persone pacifiche, sdegnate ma tranquille, tu Grillo non ti presenti e adduci il pretesto della "troppa calca", proprio tu abituato ai bagni di folla degli tsunami tour? Eh no, caro Grillo, il minimo che si può dire è che non hai le palle. A meno che anche tu, oltre all'ottantasettenne che guiderà ancora per sette anni la Nazione, non sia immune a telefonate (nazionali o internazionali) mooolto convincenti.

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    1. non sono in grado di competere con voi, per linguaggio e tecnica, ma alla fine mi chiedo e vi chiedo, bersani no, berlusconi no, grillo no. cosa dobbiamo fare. il prof Bagnai dice che per Lui, nel suo blog, si tratta solo di economia e finanza. benissimo. ma noi? io nel mio piccolo cerco di capire, riflettere, e voi? leggo sempre il blog, non sono un tecnico, e questa è la seconda volta (forse) che scrivo, ma è il momento per tutti di andare oltre, il futuro è sempre incerto, ma il presente fa più paura.

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    2. Da Sollevazione un divertente, no tragico, dilemma, se grillo non e' cristo ma giovanni battista il precursore, dov'e' cristo?
      Cosi' siamo messi.

      Ho frugato la rete in lungo e in largo, correggetemi se mi e' sfuggito qualcosa, ma un'alternativa anti pude non c'e'. Se non Bagnai e altri che comunque a lui si riferiscono. E' inutile girarci intorno. Grillo, nella migliore delle ipotesi, la prende troppo alla lontana.

      Lei prof ha tutte le sacrosante ragioni per sostenere che ad un economista che ruba tempo alla ricerca e alla famiglia non si puo' chiedere di piu', e grazie a dio che esiste, ma attorno a lei si e' raccolta e si raccogliera' la resistenza, che non e' desistenza, siamo in tanti che non vogliamo rassegnarci ad attendere gli eventi di una storia che non e' mai la storia dei singoli, dei singoli noi oggi.
      In germania il partito antieuro dei professori raccoglie piu' consensi del previsto. Perche' non potrebbe essere e a maggior ragione da noi?

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    3. Ehi Nemo! Se non esiste nessuno di degno, vuole dire che non esiste nessuno di degno! E' brutto ma è così. O dobbiamo ingannarci per forza e dire che esiste qualcuno solo per mitigare, temporaneamente, le nostre paure?

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  58. L'unico canale attraverso il quale provare ad intavolare il famoso dibattito sul piano B, e' Il movimento 5 stelle.

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  59. secondo me alcune persone (penso a Prodi) sono realmente stupide e non la penso (forse) in senso assoluto come Istwine.
    ma una cosa sono i politici di facciata un'altra cosa chi gli dà i comandi.
    penso che 200 anni di storia moderna siano sufficienti per avere un quadro completo di come agire per creare crisi, trasferire ricchezza da una classe sociale ad un'altra, fare guerre, manipolare l'informazione e via dicendo.
    un esempio è il Sud d'Italia asfaltato con l'unità d'italia (il bello è che la statua di Garibaldi troneggia in via etnea a catania.. fitusu!).


    giustamente si dice bene quando ci sono funzionari babbei che vanno a trattare senza sapere cosa stiano facciano.
    ma ripeto, se in Italia (intervento di Napolitano e Spaventa) si sapevano delle conseguenze dell'adesione allo SME (figurarsi i suoi inasprimenti) non credo che bisogna parlare di cretineria nei loro comportamenti.. semplicemente obbedivano e obbediscono (hanno famiglie.. ahahahaha).

    da questo punto di vista mi pare che tangentopoli in contrapposizione a questa fase può essere riletta in questa ottica.. far scomparire una classe politica che faceva schifo ma sicuramente "più italiana" e forse senza senso di inferiorità nei confronti degli altri.
    Spianare la strada al nuovo corso, al nuovo regime.
    Berlusconi come specchietto per le allodole è stato perfetto.
    non penso però che Bersani o d'Alema sapessero della cosa.. li avranno manovrati! ahahahha

    e questa di oggi? questa fa patti con il diavolo per tenersi i privilegi ma sappiamo come è finita la rivoluzione francese..
    in poche parole, ovvio che dopo l'esperienza di tangentopoli ci avrebbero pensato prima di fare passi verso il "cambiamento" (DI FACCIATA!).
    mandare in galera il don giovanni di arcore potrebbe essere destabilizzante o no?
    meglio il restauro e il mantenimento dello status quo.
    Staremo a vedere quando scoppierà realmente la pentola (quando non ci saranno i soldi per la CIG per esempio)

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  60. Quando hai incontrato Tremonti all'ultima parola hai avuto la possibilita' di chiedergli qualcosa del piano B al quale accennava Paolo Savona?

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    1. No. Però potrei chiederlo a Savona.

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    2. Savona disse che Tremonti non gli confido' molto a riguardo.
      Io non ho capito se si tratta di un piano B fatto da Tremonti giusto per scrupolo personale (e destinato a sparire insieme a lui) oppure se e' un qualcosa di piu' ufficiale che l'Italia ha nei cassetti da anni. E se e' vera la seconda ipotesi, sarebbe interessante sapere quando e' stato fatto e da chi. Perche' non vorrei che il nostro piano B sia il ritorno al cambio 1926,37.

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    3. Non credo che tecnicamente la BI avrebbe chissà quali difficoltà a ripartire con le lire. Probabilmente cmq sono pronti già da due anni

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  61. @Cristiano Streppa
    Ammesso che 1936 virgola 27 fosse il cambio sbagliato.. del 5% (toh, diciamo 2000 lire).
    oggi siamo a 1550-1600 (15% di inflazione + 5% non dichiarati nel 2002.. ahahaha) ovvero ad un 1936,27 che dovrebbe essere "maggiore" (e non lo è).
    staremmo ad una svalutazione del 25% (toh 30%).
    non significa che il cambio scende ma salirà!

    A prescindere da come si vede la realtà, non puoi fissare un cambio sperando che per magia rimanga fisso!

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    1. Io non voglio che il cambio rimanga fisso. E' proprio questo il punto. Deve essere libero di fluttuare. Ma un conto e' lo Stato che da una unita' di conto ai contratti regolati dal diritto nazionale, un conto sono i mercati che gli danno il valore.
      Il cambio va fatto 1 ad 1 per semplicita'. E per evitare che i negozianti rialzino i prezzi.
      Mettere il differenziale di inflazione all'interno del cambio, Bagnai mi correggera' se sbaglio, non ha senso. Perche' in ogni caso all'apertura dei mercati la nuova lira si svalutera'.

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  62. Si non avrei dovuto ma l'ho fatto: sono andato in edicola stamane e c'era, con l'espresso, un DVD intitolato "Robert Mundell racconta L'invenzione dell'Euro".

    Me lo sono appena visto. Spiega che lui l'unione la vedeva diversamente (ma lo sapevamo) però nello specifico della crisi attuale non una parola sul debito privato, avrà detto 100 volte "disciplina" e "stabilità", dice di essere a favore dei cambi fissi (ipotizzando l'utilità di una valuta mondiale pur non essendo politicamente proponibile), ha sentenziato che l'Italia ha un problema enorme di debito pubblico (e te pareva) e che l'unica strada è quella del taglio della spesa pubblica.
    Quello che forse mi ha colpito di più è quando ha detto che "non si può chiedere alla Germania di pagare per gli altri".

    Ora io mi chiedo ci si è o ci si fa? dopo un anno e mezzo di Goofy mi riesce impossibile accettare disamine così frettolose senza considerare le implicazioni che il prof. Bagnai ci ha abituato a tenere in testa.

    Boh... mo che ci faccio con questo DVD?

    saluti

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    1. Ma andrebbe bene anche così, o anche il cambio 1 euro per 10.000 lire. Non sarebbe intelligente (e comodo) per i conti, ma l'unita di misura ha poca importanza credo.

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    2. Salve! Direi che il Dvd puoi tenerlo in bella vista insieme a QUESTO:http://www.investireoggi.it/economia/leuro-e-un-grande-successo-non-scherzo/
      Suppongo sia lo stesso Mundell! Saluti :)

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  63. Ciao prof,
    oggi spiego a mia mamma, persona semplice, cosa sta accadendo con le tue parole, magari un tantino meno tecniche ma i capi saldi sono quelli.
    Lei annuisce, per nulla annoiata, capisce, in fondo è tutto così semplice se uno si fida dell'interlocutore (io ho avuto in dote questo blog e tuoi dati, che non certificano solo la situazione ma anche la persona che sei agli occhi di uno sconosciuto).
    1) Sono soddisfazioni.
    2) Con il lavoro che hai fatto e che stai facendo diventa ogni giorno più difficile essere ignoranti, stupidi o inadeguati. D'ora in poi si è colpevoli.

    Ho letto un paio di articoli di Feltri ultimamente (dice Claudio Borghi che è rimasto molto colpito dalla tua analisi), articoli che dicono che lui non è più inadeguato, ignorante.
    Ha capito.
    Cosa farà della comprensione da oggi in poi sono affari suoi, ma cosa fatta capo ha.
    Grazie buon tutto e speriamo di leggere presto su questo blog un post scritto a quattro mani con Timperi, vorrà dire che sarà tornato il sereno.

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  64. FRANCESCHINI CONTESTATO AL RISTORANTE


    FRANCESCHINI E’ UN PIDDINO SERIO, ONESTO, LEALE, PULITO, RESPONSABILE,

    DELFINO DI WALTER VELTRONI, quello che doveva andare in Africa,

    DA QUANDO SI E’ FATTO CRESCERE LA BARBA SEMBRA UN FRANCESCANO SFRATATO

    (del resto i piddini puzzano sempre di oratori, candele, minestre riscaldate e conventi),

    ED ORA SE NE STA BEL BELLO AL RISTORANTE, COME SE NON FOSSE

    SUCCESSO NIENTE.

    COMPLIMENTONI !!!

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    1. lo sai che i tuoi toni mi irritano alquanto?
      secondo me te e la tua tribù siete solo incazzati da divano,
      CAPS LOCK, e ho detto tutto.

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  65. “Segnalo questa notizia che nessuno ha ripreso in blog”

    (ANSA) - ROMA, 20 APR - Cipro dovrebbe essere ''UN MODELLO'' per futuri salvataggi nell'eurozona e sarebbe necessario che i correntisti contribuiscano quando c'e' da salvare una banca. Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, in un'intervista al settimanale Wirtschaftswoche. Difende poi il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem, che il mese scorso aveva fatto un commento simile. Le critiche a Dijsselbloem erano ''ingiustificate'' e non sono state fatte ''da me'', ha detto Schaeuble

    Mentre da Repubblica :

    Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, ha ridimensionato le indicazioni di Schaeuble: "Cipro è un caso molto particolare per diversi aspetti: la piccola dimensione dell'economia, la sproporzione del suo settore bancario rispetto la dimensione dell'economia e la diversificazione delle attività economiche. Senz'altro non può essere considerato un esempio". E il governatore di Bankitalia, Visco, ha sottolineato che "Cipro non è un modello per altri Paesi. Non esiste un sistema di salvataggio unico nell'Eurozona".

    “INCREDIBILE GIÀ MI VEDO”, Vittorio Grilli ed il governatore Visco, ad una riunione del euro-gruppo, “ZITTIRE” il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.

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    1. I tedeschi hanno la memoria corta. Un dirigente di unicredit mi ha detto che "un po' di tempo fa" la banca ha salvato (acquistandole e ripianandone i debiti) tre banche tedesche. Infatti si altera parecchio quando sente la Merkel (o qualche altro scagnozzo) parlare di italiani improduttivi...

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  66. “Segnalo questa notizia che nessuno ha ripreso in blog”

    (ANSA) - ROMA, 20 APR - Cipro dovrebbe essere ''UN MODELLO'' per futuri salvataggi nell'eurozona e sarebbe necessario che i correntisti contribuiscano quando c'e' da salvare una banca. Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, in un'intervista al settimanale Wirtschaftswoche. Difende poi il presidente dell'Eurogruppo Dijsselbloem, che il mese scorso aveva fatto un commento simile. Le critiche a Dijsselbloem erano ''ingiustificate'' e non sono state fatte ''da me'', ha detto Schaeuble

    Mentre da Repubblica :

    Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, ha ridimensionato le indicazioni di Schaeuble: "Cipro è un caso molto particolare per diversi aspetti: la piccola dimensione dell'economia, la sproporzione del suo settore bancario rispetto la dimensione dell'economia e la diversificazione delle attività economiche. Senz'altro non può essere considerato un esempio". E il governatore di Bankitalia, Visco, ha sottolineato che "Cipro non è un modello per altri Paesi. Non esiste un sistema di salvataggio unico nell'Eurozona".

    “INCREDIBILE GIÀ MI VEDO”, Vittorio Grilli ed il governatore Visco, ad una riunione del euro-gruppo, “ZITTIRE” il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.

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  67. QED...Sto per vincere duemila euri di scommesse varie: puntavo sullo stalinista neoliberista come pdr e sul governo di coalizione)
    Ne ho puntati molti di più su "2014, l'anno della lira" (me li pagheranno a carriolate). Ti capisco, Alberto...che ppalle prevedere sempre tutto ( tocca dire sempre "l'avevo detto"). Adesso toccherà muovere il culo e cercare di costruire dei guard rails per evitare che tutti si facciano troppo male (sempre Matteo 18.6 e 18.10).
    Bene, ora togliamoci i guanti...

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  68. Postilla, oggi, al 13 dicembre 1978 (dibattito parlamentare sull'adesione dell'Italia allo SME):
    Oltre al discorso che conosciamo di Napolitano sullo SME, quel giorno sono intervenuti altri oratori, tra cui Lucio Magri (e questa chicca valga anche a segnare l'enorme differenza tra quelli del "Manifesto" di allora e quelli dello "Sbilifesto" di oggi), che aveva detto, tra l'altro:
    "La questione dello SME è veramente discriminante, condiziona e condizionerà per molto tempo, e nel profondo, lo sviluppo dell'economia, della politica, della società, in Italia e in Europa; e proprio come tale merita di essere chiarita a fondo, giungendo magari anche a una crisi di Governo".
    E ancora: "penso che la scelta giusta per l'Italia sia quella di non aderire né oggi né tra sei o tre mesi allo SME (...) La scelta, infatti, in cui ci troviamo di fronte oggi non è tra europeismo o chiusura nazionale, la scelta è se aderire a un certo sistema che per gli attuali rapporti di forze si presenta economicamente diretto dalla Germania e politicamente diretto dall'intesa tra Giscard d'Estaing e Schmidt. Non voglio evocare, come in questi giorni si è soliti fare, un antigermanesimo viscerale e propagandistico; vorrei, però, che si discutesse seriamente la strategia di fondo di cui lo SME è strumento e che cosa essa voglia dire per l'economia e la società italiana".
    Insomma, una certa visione del mondo allora ce l'avevano, e una certa analisi politico-economica la facevano. Se oggi piddini e sinistri alla loro sinistra hanno sostituito l'analisi politica con il nulla e la fuffa, è perché così sono stati allevati da decenni da chi ha abiurato (diciamo così). Nella situazione odierna di menzogne e ignoranza vengono da rimpiangere perfino le scuole-quadri di allora.









































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  69. Leggevo oggi un'intervista a John Dunn, uno dei minatori inglesi scioperanti nell'84-5, in cui accusava esplicitamente il partito laburista di tradimento; delle riforme Hartz sappiamo tutto l'essenziale, così come delle contraddizioni, spietatamente analizzate da Sapir, in cui si dibatte oggi la sinistra francese. Insomma, mi pare difficile negare che la disastrosa prova di sé nella tutela degli interessi dei lavoratori che il PD ha dato sia tutt'altro che l'eccezione nel panorama "progressista" europeo; e allora mi domando: è ancora possibile per i lavoratori oggi avere una rappresentanza politica senza che i rappresentanti vengano "catturati" da altri, e ben più remunerativi, interessi?

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  70. le mie congratulazioni al pst. magnifico

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  71. @Ivan il Mazzo
    Sì, come ho provato, malamente, a spiegare, l'unità di misura non ha molto importanza.
    io credo che i processi non siano simmetrici!
    per cui l'adozione di una moneta forte (rivalutazione) invece di abbassare i prezzi li fa crescere (ci si sente più ricchi, aumentano a dismisura il costo di immobili e dei loro affitti - i tassi di interesse calano - e a cascata gli altri prezzi) mentre uscendone, essendoci miseria e aumentando i tassi di interesse nominali paradossalmente li dovrebbe far abbassare (o meglio quelli degli immobili mentre il resto rimane intatto e aumenta per via dell'adeguamento al costo delle materie prime aumentato).

    sul caso italiano andrebbe rivista quella inflazione del 2-3% del 2002 (falsa come le banconote da un euro) ma di sicuro andrebbe fatta un review approfondito.

    PS: se i prezzi "raddoppiassero" come nel 2002 chi comprerebbe più?
    in realtà nel 2002 aumentarono del 50% il costo dei vestiti (jeans, scarpe di sicuro!).
    quello dei generi alimentari forse di un 10-15%.
    delle tariffe non ricordo e degli immobili di un 50% ma nel giro di due anni.

    PPS: sarebbe da mattacchioni proporre un cambio che dovesse far "raddoppiare" i prezzi nominali in maniera da costringere i commercianti ad aumentarli di meno.. no no, il cambio sarebbe 1 ad 1

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  72. un off topic. La conferma di quanto gli IDE siano buoni e belli per natura....http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/21/grecia-starbucks-trasforma-incassi-in-perdite-al-fisco-neanche-caffe/565565/

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  73. Altro che buco, nel PUD€ si è aperta una voragine.
    Sento parlare di sconfitta, se questa è una sconfitta:
    Elezioni Friuli, seggi aperti fino alle 15
    ieri crollo dell'affluenza: -20% rispetto al 2008

    Chi parla di "guerra fra bande" sta guardando l'effetto e non la causa.
    Se la strategia è vincente, ciò vale in ogni campo, la squadra è coesa.

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  74. La natura elitaria del progetto europeo,confermata dalle ultime vicende politiche della triste italia, mira inequivocabilmente al consolidamento delle forze autrici di un progetto volto al consolidamento dello strapotere Germanico con l'appoggio delle elite dei paesi dell'Eurozona, contro gli interessi generali delle singole nazioni.
    La Germania e gli altri paesi satellite, puntano alla conservazione dei loro surplus imponendo restrizioni su quelle politiche che dovrebbero assumere un carattere espansivo per realizzare il rilancio delle economie, invece paradossalmente il sacrificio delle restrizioni viene fatto passare come l'unico rimedio alla crisi.
    E' come se la prognosi imposta arbitrariamente sia contraria alla guarigione della malattia, che a parole si prefiggono di curare.
    Come è possibile uscire da questo suicidio?
    Se la politica è connivente a quale forza bisogna appellarsi per uscire da questa trappola?
    Se non troviamo una soluzione alternativa penso che la situazione sia destinata a raggiungere un tale gravità da mettere a repentaglio la democraticità di intere nazioni, inclusa la nostra.

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  75. Anche Krugman prende in giro i controintuitivi nostrani...

    "In any case, we had Alesina/Ardagna saying that austerity is actually expansionary thanks to confidence effects; Reinhart/Rogoff saying that debt has terrible effects on growth via unexplained channels. This stuff was creative, different, deeply appealing to powerful people — and dead wrong. If you stayed with Econ 101, you got it right, if you went with the trendy stuff you made a fool of yourself."

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  76. E tanto per completare il quadro....
    http://sollevazione.blogspot.it/2013/04/francia-con-leuro-nel-baratro-di.html

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  77. Suggerimenti letture per "noobs" (=novellini) o per "dummies"

    Salve prof. Bagnai

    Avevo sentito parlare da tempo di lei tramite rete per tutte le tematiche inerenti alla questione euro e del perché ci sta facendo così male.

    Da studente di materie scientifiche e per quel poco che capisco leggendo alcuni suoi post mi sono reso conto che utilizza, seppur in forma divulgativa, quel minimo di metodo scientifico che rende i suoi articoli seri ma allo stesso tempo per "quasi-tutti".

    Ultimamente per la questione Grillo-M5S e anche grazie ad amici che si appassionano (ma nella vita fanno ben altro) ho compreso la necessità di informarmi in maniera veritiera su questioni politiche del nostro paese.

    E' inutile dirle che nella mia testa ci sono una serie di scorie derivanti da luoghi comuni che i media sparano deliberatamente per difendere un qualche "regime" che non ancora capisco bene da chi è composto e cosa fa, dato che, non vorrei correre il rischio di votare (per quanto valga il mio voto) queste persone.

    Alla luce di tutte queste lunghe premesse (ora verrà chiaro perché ho messo il titolo, in modo da potersi risparmiare, volendo, la lettura di tutta questa prosopopea) vorrei un suggerimento su qualche lettura divulgativa che mi permetta un approccio da zero a queste tematiche.

    Sono manipolabile e disinformato, o informato quel poco che non ancora permette di farmi un'idea sufficientemente chiara, dunque, mi fido di lei, dato che dopo aver letto qualcosa credo a ragione di poterlo fare.

    Saluti

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    1. Prova a cominciare dalle istruzioni per l'uso, altrimenti scateni l'ira der Cavajere Nero. Lì puoi trovare quanto serve per iniziare.

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    2. Contemporaneamente alle istruzioni per l'uso, anche questo testo divulgativo (su definizione dello stesso autore)

      Ecco il link alla versione più economica.

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    3. L'avrai visto che su questo blog è pubblicizzato un libro...
      Avrai visto chi è l'autore del libro...
      Se non è il primo libro che prendi in mano, puoi immaginare che contenga un indice bibliografico (proprio perchè scritto con quel "minimo di metodo scientifico" di cui parli)...
      Quindi penso sia una buona idea cominciare da lì (anche perchè è bello da leggere).

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    4. @ tolomeo: infatti subito dopo mi sono reso conto di essere stato quantomeno ingenuo nel non aver notato le introduzioni che il prof si era curato di mettere... mea culpa. Come alibi ho solo il fatto che essendo nuovo, ho avuto l' impressione di essere in un oceano senza porti... non sapevo nemmeno se uno al mio livello poteva capire le introduzioni che hanno già la necessità di un quoziente intellettivo superiore a 100 per essere compreso in maniera significativa.

      Quando parlavo di minimo di metodo scientifico non mi riferivo ovviamente al prof che è uno scienziato a tutti gli effetti e nemmeno agli ipertesti, ma al fatto che è possibile consultare dati concreti e riscontrabili, comparabili con altre fonti di ben altro origine. Purtroppo uno dei problemi che feci notare ad un mio amico (che mi ha introdotto a questo blog) è che oggi è praticamente impossibile consultare tramite i media tradizionali numeri reali riguardanti l' economia del nostro paese, c'è chi dice che siamo in avanzo, chi che stiamo arretrando, ogni politico cambia la realtà (e i media annessi) secondo le sue necessità elettorali.

      C'è bisogno di un po' più verità per gli ingenui come me che non hanno accesso ai numeri reali.

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    5. Appunto: prima di arrivare ai numeri reali bisogna partire dagli interi, poi i relativi poi i razionali gli irrazionali ed infine i reali, non numerabili ma con la potenza del continuo....

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    6. @ Alex: l' ironia fa parte degli irrazionali? Anche se in questo caso forse è molto più razionale di quanto sembri... Buon lavoro a tutti.

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  78. Salve Prof.
    La seguo da tempo, e con piacere.
    Mi sono permesso di citare la prima parte di questo post, qui:
    http://blog.libero.it/politopoli/12052725.html

    (non so come inserire link attivi)

    Continui così!
    Saluti.

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  79. Io credo che questa volta molti piddini abbiano capito a chi sono in mano e a chi hanno regalato il loro voto! Quelli che votano PDL almeno sono consapevoli che sono una manica di leccapiedi berlusconiani! Ora questo bel governo di larghe intese nn potrà fare altro che peggiorare la situazione e staranno insieme per raccogliere gli ultimi cocci di questo progetto che ha devastato l'europa intera!

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  80. Anche il libro è utilissimo, anzi necessario.
    Se vuoi cominciare nel modo più semplice, il libro di badiale e tringali, La trappola, dell'euro fà da introduzione perfetta sul tema.

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  81. Squillino le trombe! Rullino i tamburi!

    I golden boys dell'economia italiana are back.

    P.S. Krugman ti prende in giro a giorni alterni sul NYT? C'è sempre il buon vecchio Corrierone nazionale ...

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  82. E' uscito il nuovo database del World Economic Outlook del FMI.
    I dati sono veri fino al 2012 mentre le previsioni vanno fino al 2018.

    Statistiche di Aprile 2013

    Qui ho fatto un grafico del saldo delle partite correnti della Francia e il suo tasso di disoccupazione. Da notare che nel 2012 c'è stato un saldo negativo del 2,4% del PIL.

    FRANCIA


    P.S.: Le previsioni di Cipro non le hanno fatte a causa della crisi.

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  83. ...stamane, complici il buon voci dalla germania e l'aver assistito a uno scambio di tweet con questo signore , mi è tornato in mente Marquez:

    "Una volta Padre Nicanor portò al castagno una scacchiera e una scatola di gettoni per invitarlo a giocare a dama, ma José Arcadio Buendìa non accettò, affermando che non aveva mai potuto capire il significato di una contesa tra due avversari che erano d'accordo sui principi.
    Padre Nicanor, che non aveva mai considerato il gioco della dama da quel punto di vista, non riuscì più a giocarlo..."

    Nell'europa dell'euro sembra esserci tutto questo: da un canto una contesa/concorrenza (tutta interna) e dall'altro, un apparato normativo (i principi) che impediscono un confronto fra diversi, propugnando un incontro (in realtà, scontro) fra presunti eguali, dove l'uguaglianza è rappresentata dall'assoggettamento a principi validi e convenienti solo per una delle controparti.

    Forse qualcuno - il sig. Masia del tweet, ad esempio - pensa d'essere seduto sullo stesso lato della scacchiera dov'è seduta la Germania. Non si è ancora reso conto d'aver preso posto sull'altro e di giocare una partita di pedine contro dame dove puoi muovere ma non mangiare.

    Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi

    Franco


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  84. Mi sembra che qui si facciano troppi sconti all'elettore PD. Nella necassità di vedere scorrere più sangue integro con questo bell'articolo. http://il-main-stream.blogspot.it/2013/04/ben-detto.html

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  85. è vero: son 30 anni che disinformano e distraggono gli elettori, che stanno li a far finta di fare ma rubano..inutile pretendere che i 5 stelle abbiano le competenze, lo sanno benissimo anche loro.

    Sceglierebbero certamente nomi illustri per un governo e in ogni caso è chiaro l'intento di estirpare il male (la casta) per poter ricominciare..

    Non hanno chiaro che oltre alla casta va eliminato l'€ ma di certo loro non sono contrari al dibattito.

    Alla Feltrinelli lo scaffale "Esoterismo" è grosso il doppio dello scaffale "Economia"..(e cercando Il tramonto dell'euro non c'era nemmeno). Fate voi

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  86. La matrice culturale del PD ex PCI e' da sempre Internazionalista; l'Internazionalismo rappresentava per loro il superamento degli egoismi nazionali; le nazioni dovevano sparire e diventare "colonie" asservite alla grande madre patria dalle parti di Mosca.

    Il passaggio da un internazionalismo ad un altro (Euro/Elites Finanziarie senza patria e senza storia) per loro e' stato naturalissimo e facilissimo.

    Parlare ancora di sinistra e destra a me sembra senza senso comunque.

    Questa e' un'epoca nuova, resa ancora piu' pericolosa dall'avvento di tecnologie sofisticate; le tecniche di manipolazione delle masse, veicolate da "spin doctors" della disinformazione, sono sempre piu' pervasive.

    La stampa non informa piu', e la TV sta in mano ai soliti ignoti.

    Anche criticare l'Europa nella sua conformazione attuale rappresentera' un delitto.

    Forse Fahrenheit 451 diventera' realta' per mancanza di una classe politica che abbia una cultura di base, e un senso etico almeno accettabili, e questa non la si costruisce in 2-3 anni. E il tempo stringe purtroppo.



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    1. Bravissimo Persil !

      Trovo la tua analisi azzeccatissima e del tutto originale.
      Considera poi che per 65 anni siamo stati imbevuti dalla retorica della Resistenza in base alla quale i cattivi erano i fascisti (cioè la Destra) ed il quadro é completo.
      Dopo la sbornia nazionalista del fascismo siamo passati al tabù della parola Patria.
      Senso dello Stato e del Bene Comune: zero !

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    2. mah veramente i partigiani la usavano eccome la parola patria ... la sinistra "alterglobalista e dei balletti colorati" è venuta dopo. ( ma non so se questo è il luogo adatto per queste discussioni, il Prof. entri pure a gamba tesa nel caso )

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    3. sì adesso basta che non arriviamo a rivalutare il fascismo però eh?

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    4. Infatti, Luca, anche perché da rivalutare non c'è proprio niente. Certo, il fascismo era il fez, i pantaloni a sbuffo e le arringhe dal balcone, ma in molti paiono essersi dimenticati che è stato anche un programma redatto nel '22 da Rocca e Corgini, due convinti liberisti, fatto di tagli e privatizzazioni, mentre gli Alesina e Giavazzi dell'epoca plaudivano dalle pagine del Corsera, avvertendo che solo l'austerità e il pareggio di bilancio potevano salvare un Italia sull'orlo del baratro. E una volta distrutte tutte le organizzazioni dei lavoratori, che ti combinò il valoroso "duce" un volta andato al potere? Un bel vincolo esterno (all'epoca si chiamava gold standard), agganciato e mantenuto, così ci racconta una storica dell'economia come Vera Zamagni (Il lavoro come fattore produttivo e come risorsa nella storia economica italiana, Atti del Convegno di studi, Roma, 24 novembre 2000, Milano, Vita e Pensiero, pag. 246), attraverso una "compressione dei salari perseguita con decisione dal regime fascista fino al 1930 compreso". Il tutto sotto l'amorevole supervisione della finanza internazionale (Banca Morgan in primis), favorevolmente colpita dal "grande vigore" con cui erano state perseguite le misure di stabilizzazione, rese possibili dal "grande autocontrollo" e "spirito di sacrificio" del paese e "tali da consentire di realizzare questo programma secondo i connotati lineari che ha assunto, senza tanti "se" e "ma" e riserve" (qui a parlare è il governatore della FED Benjamin Strong in un suo memorandum del 1927 sui negoziati per la Italian Stabilization, pubblicato da Migone in una sua importantissima, e ahimè oggi introvabile, monografia uscita presso Feltrinelli nel 1980 (altri tempi) intitolata Gli Stati Uniti e il fascismo). Adattando la citazione, potremmo dire: multa renascuntur quae iam cecidere. E buon 25 aprile a tutti.

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    5. Ah! Ma perché anche voi, come certi economisti "de sinistra", pensavate che quando parlavo di fascismo dell'euro io emettessi parole in libertà!? No, no, intendevo proprio fascismo. Che per me è una cosa di destra. Se volete chiamarla di sinistra, mi sta bene uguale, ma ricordatevi che in quel caso sarei di destra io. Ma sempre italiano.

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  87. Mi perdoneranno il professore ed i lettori per la citazione musicale eterodossa, ma dopo la bile che ho dovuto assorbire alla notizia della rielezione di Napolitano mi sono consolato con la splendida voce di Lotte Lenja che canta la Piratessa Jenny nell'Opera da tre soldi. Spero anch'io vedere arrivare la nave con otto vele e cinquanta cannoni che raderà al suolo la città...

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  88. Mentre i nostri eroi del PD inciuciano o sono in vacanza su Marte come i famosi Fascisti di Guzzanti, Angelona "nostra" non dorme, MAI:

    http://www.zerohedge.com/news/2013-04-22/merkel-europe-prepare-cede-sovereignty

    Prepariamoci a cedere la sovranita' dice la abbondante signora che ama Ischia.

    Fortuna che abbiamo Neapolitan....ci salvera' lui di sicuro, o il sottilissimo Dottor Amato, il nostro miserabile topastro.

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  89. XVIII • L'ESTREMA RISORSA
    Il relitto, alleggerito, affondava di meno, ma affondava sempre.
    La situazione era così disperata che non c'erano più né risorse, né palliativi.
    Anche l'ultimo espediente era stato esaurito.
    «C'è ancora qualcosa da gettare in mare?», gridò il capo.
    Da un angolo della tuga di cabina uscì il dottore, a cui nessuno pensava più, e
    disse:
    «Sì».
    «Cosa?», domandò il capo.
    «Il nostro delitto», rispose il dottore.
    Corse fra tutti un fremito, gridarono:
    «Amen».
    Il dottore, in piedi, terreo, levò un dito al cielo e disse:
    «In ginocchio».
    Vacillarono, come capita quando ci si prepara per inginocchiarsi.
    Il dottore continuò:
    «Gettiamo in mare i nostri delitti. Essi pesano su di noi. Sono loro che
    affondano la nave. Smettiamola di pensare al salvataggio, pensiamo alla salvezza. Il
    nostro ultimo delitto soprattutto, quello che abbiamo commesso, o meglio portato a
    compimento, poco fa, quello, o disgraziati che mi state ascoltando, ci schiaccia. È
    un'empia insolenza sfidare l'abisso quando ci si lascia dietro il proposito di un delitto.
    Ciò che si fa contro un bambino, è fatto contro Dio. Dovevamo imbarcarci, lo so, ma
    la rovina era certa. L'ombra della nostra azione ha avvertito la tempesta, che è venuta. È bene così. D'altra parte, non rimpiangete nulla. [….]. Liberi dal mare, saremmo finiti sulla forca. Impiccati o
    annegati; non avevamo altra scelta. Dio ha scelto per noi. Rendiamogli grazia. Ci
    concede la tomba che lava. Fratelli miei, era inevitabile. Pensate che proprio noi,
    poco fa, abbiamo fatto del nostro meglio per mandare lassù qualcuno, quel bambino,
    e che in questo stesso momento, mentre vi parlo, c'è forse sulle nostre teste un'anima
    che ci accusa davanti a un giudice che ci osserva. Approfittiamo di quest'ultimo
    rinvio. Sforziamoci, se è ancora possibile, di porre rimedio, per tutto quanto ci
    riguarda, al male che abbiamo fatto. Se il bambino ci sopravvive, aiutiamolo. Se
    muore, facciamo in modo che ci perdoni. Togliamoci di dosso il nostro misfatto.
    Scarichiamo dalle nostre coscienze questo peso. Facciamo in modo che le nostre
    anime non sprofondino davanti a Dio, perché quello sarebbe il più terribile dei
    naufragi. I corpi vanno ai pesci, le anime ai demoni. Abbiate pietà di voi. In
    ginocchio, vi dico. È il pentimento la barca che non affonda mai. Non avete più
    bussola? Errore. Avete la preghiera».

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  90. Ho letto il commento su Twitter! Ehi quando andate a cercare Gozi, vengo anche io!

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  91. Dopo le ultime e interessantissime riflessioni del prof. e di Davide Tarizzo ho fatto un po' di ricerche e guardate cosa ho trovato: http://www.spirali.com/libro/9788877707734/eurss-unione-europea-delle-repubbliche-socialiste-sovietiche/

    http://www.libertates.com/2013/01/15/aveva-ragione-bukovskij-questa-europa-e-una-eurss/

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  92. Anche questo potrebbe essere interessante: http://bibrinews.blogspot.it/2011/09/eurss-unione-europea-delle-repubbliche.html

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  93. Letture interessantissime, mi viene in mente una cosa: qualche tempo fa e più di una volta il signor B (e non parlo di Barsani) ha detto che l'uscita dall'euro era una cosa assolutamente possibile!
    Ho sognato oppure lo ha detto?
    Se lo ha detto, come lo interpretate, realmente ha valutato l'opzione oppure era solo propaganda (in cui è MAESTRO assoluto)?
    Paolo

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  94. Ipse dixit (e poi mi taccio per sempre sull'ortottero capo... oops, l'ortottero immagine):

    "Fra settembre e ottobre allo Stato finiranno i soldi, e sarà difficile pagare pensioni e stipendi"

    Bravo, ottimo assist al governo entrante. Non ti preoccupare, fanno comodo queste parole anche se sono FALSE (e noi lo sappiamo), servono per mantenere l'IMU, l'aumento dell'IVA, giustificare altri tagli a stipendi e servizi pubblici, "riformare" ulteriormente la legislazione sul lavoro.

    "A me piacerebbe avere anche persone oneste, competenti, professionali, nelle posizioni giuste ... In questo senso sarei contento di un'invasione tedesca in Italia"

    Guarda che gli amici tedeschi ci sono già stati in Italia, ma forse onestà, competenza e professionalità le valutano in modo diverso.
    Se non te li ricordi, visto che siamo prossimi al 25 Aprile, ti faccio alcuni nomi tra gli "invasori" più recenti:
    - H. Kappler (furto dell'oro della Banca d'Italia, razzia del Ghetto, eccidio delle Fosse Ardeatine)
    - W. Reder (eccidio di Marzabotto)

    Inoltre, se non l'hai capito, siamo già in ammistrazione controllata, gli amici tedeschi festeggiano il nuovo Gauleiter... oops, Presidente.... del Lander... oops, della Repubblica.

    Daje ai PDini, ma questo.....

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