sabato 30 marzo 2024

Una precisazione e una richiesta

 (...una delle tante fatte nel corso dei decenni...)



(…all’ombra…)

Non è che perché gli altri propongono soluzioni assurde (per motivazioni ideologiche, per deficit intellettuale, per corruzione, non importa), che noi dobbiamo dire che il problema non c’è.

Il problema mi pare ci sia.

Ricordo a tutti, prima che si apra il dibattito, che il modo migliore per valutare una soluzione è vedere se è coerente con la narrazione del problema, che gli anni si vivono uno alla volta, e quindi tre  o quattro “eccezioni” di fila diventerebbero comunque difficili da gestire, sotto ogni profilo, considerato che i nostri tempi non sono quelli geologici, ma quelli della nostra effimera biologia.

Quanto detto vale per l’una e per l’altra parte: per chi è sicuro che le emissioni non c’entrino nulla, e per chi è talmente sicuro che c’entrino che per combatterle è disposto perfino... a farne di più!


(...al #midterm parleremo anche di questo, e a questo proposito ho una richiesta da farvi: quali sono, a vostro avviso, i grafici più iconici, più usati, o più abusati, per sostenere i meriti dell'una o dell'altra parte, per intenderci, degli elettricisti e dei gasati? Nella vostra frequentazione quotidiana del liquame social, quali argomenti - possibilmente riassumibili in grafici - vedete utilizzare? Io ormai non vedo neanche più, il mio filtro fa passare solo la banda dei segnali deboli, ma suppongo che ci siano grafici che dimostrano che stiamo bollendo, grafici che dimostrano che non sta succedendo nulla, grafici che pesano l'anidride carbonica, grafici che pesano i ghiacci negli oceani, ecc. Probabilmente Critica climatica è una buona fonte di immondizia - peccato che a sua volta non ne citi la fonte, rendendosi ahimè poco utile - e un motivo ci sarà! Se ne aveste e poteste suggerirli mi facilitereste di molto il lavoro e ve ne saremmo grati in due...)


Post scriptum del 31/3/2024, ore 11: cari amici, vedo che non riesco a farmi capire. A me non interessa aprire un dibattito sulle cause del riscaldamento globale! Mi interessa aprire un dibattito sulle soluzioni proposte. Voi direte: ma se non appuri la causa, come puoi trovare una soluzione? Giusto! Ma le dinamiche del dibattituccio che si è aperto su questo tema ci mostrano chiaramente che qui siamo a livello identitario e religioso. La sinistra ha fatto di questo tema la nuova lotta di classe (peccato che sia al contrario) e per convincere i suoi adepti della loro superiorità morale ha abusato, nelle forme che le sono consuete, del principio di autoritarietà. Non ha senso contestare i dogmi, a mio avviso, tanto più quando sono sostenuti da una pioggia di miliardi (nostri) spesi in propaganda. L'operazione che mi interessa è diversa: non riflettere sui cicli di Milankovic (ringrazio comunque Fabio per i suoi contributi sempre utili), ma ragionare su quanta energia servirebbe se tutto fosse elettrificato, quanto rame occorrerebbe per metter su tutte le colonnine di ricarica, come risolvere il problema dell'intermittenza, come si incrocia lo sviluppo dell'offerta rinnovabile con quello della domanda "diggital end grin", ecc. Io credo a tutto, quindi credo anche alla cioddue, all'austerità che fa crescere, ecc. Però se guardo i dati nel secondo caso, vorrei guardarli, e farli discutere, anche nel primo. Claro?

21 commenti:

  1. Non so se sia fra i più diffuso ma quello delle temperature degli ultimi 10000 anni mi è capitato di vederlo spesso. Qui un link
    www.attivitasolare.com/negli-ultimi-10-000-anni-tre-periodi-piu-caldi-di-quello-attuale-in-groenlandia
    Buon lavoro.

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  2. Non ho grafici da postare ma una domanda retorica da fare.
    Per quale cavolo di motivo - quando in tutto il mondo si è andati avanti su questo aspetto - dal 1986 in Italia non si può più parlare di nucleare?

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    1. L'unico che ha posto il tema di un ritorno al nucleare, sia in senso di autarchia energetica, sia come maggior indipendenza geopolitica nei riguardi di chi l'energia la produce, è stato proprio Salvini e la Lega.
      Ci sono poi alcuni interventi di Sergio Giraldo al riguardo dove sì evidenzia con nitore quanto il clima d'opinione intorno al nucleare sia stato cavalcato e manipolato per tornaconti politici. Ad oggi non c'è nessun vincolo formale ad un ritorno di una produzione nucleare (delle nuove generazioni di centrali) nel suolo italiano.
      Per cui... c'è "solo" da parlarne, e convincere l'elettorato.

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    2. Per quale motivo in Italia si continua incessantemente a parlare di nucleare rimuovendo ostinatamente il problema delle scorie? I francesi le buttano nel mar di Sicilia, noi dove le possiamo buttare?

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    3. In merito e non solo, se posso, suggerisco un contributo del dott. Romano in audizione alla Camera. https://www.youtube.com/watch?v=v4NS8wAi9J0&t=631s

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    4. Ma veramente, tra tutte le fanta-notizie sentite sul nucleare, quella delle scorie buttate nel mar di Sicilia non l'avevo ancora sentite. E proprio i francesi, le "scorie" - intese come barre di uranio esausto - le riciclano. Quindi non so proprio di cosa si sta parlando.

      https://www.world-nuclear-news.org/Articles/France-confirms-long-term-recycling-plans#:~:text=From%20the%20very%20beginning%20of%20its%20nuclear%20programme,volume%20of%20radioactive%20waste%20material%20requiring%20final%20disposal.


      E comunque, visti i problemi di surriscaldamento del pianeta - più o meno gravi, più o meno urgenti - la soluzione più a breve termine è la fissione nucleare. Lo hanno capito in 4/5 di mondo, tranne che da noi.

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    1. Sì. Io mi sono comprato i ramponi per salire al Monte Amaro in invernale e ho buttato i soldi. Direi che è decisamente un problema. Altri quattro anni "eccezionali" e un'escursione simile me la scordo (anche se conto di arrivare a sessantacinque anni in forma, e di rendere a tutti voi gli onori funebri).

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  4. Egregio Onorevole,
    le sottopongo di seguito tre links che reputo interessanti:

    https://science.nasa.gov/earth/climate-change/why-milankovitch-orbital-cycles-cant-explain-earths-current-warming/
    Tratta brevemente dei cicli orbitali di Milankovitch ed illustra perché non riescano a spiegare il recente innalzamento delle temperature.

    https://www.carbonbrief.org/explainer-how-the-rise-and-fall-of-co2-levels-influenced-the-ice-ages/
    Confronta i dati di CO2 e ΔT rilevati nei ghiacciai antartici per mettere in evidenza il legame empirico tra i due.

    https://www.carbonbrief.org/analysis-why-scientists-think-100-of-global-warming-is-due-to-humans/
    Attraverso un modello climatico tarato con dati sperimentali, cerca di distinguere tra le cause antropiche e non-antropiche del recente innalzamento della temperatura.

    Credo possa trovare cose interessanti anche nella seguente sezione di CarbonBrief:
    https://www.carbonbrief.org/policy/

    Buona Pasqua,
    Fabio

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    1. Egregio Onorevole,
      facendo seguito al suo chiarimento, le sottopongo i seguenti links:

      https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/rete/piano-sviluppo-rete/scenari
      Si tratta degli scenari energetici sviluppati da Terna; contemplano anche il Fit-for-55 europeo.

      https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/rete/econnextion
      Tipologia e localizzazione della capacità da fonti rinnovabili in Italia (Terna).

      https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/rete/piano-sviluppo-rete
      Piano di sviluppo della rete elettrica di Terna; contempla quanto sopra.

      https://www.eni.com/it-IT/investitori/strategia/piano-strategico-lungo-periodo.html
      Qui alcune info sul piano strategico a lungo termine di Eni.

      Si trovano, inoltre, molti contributi di think tank (vedi https://eccoclimate.org/it/) o istituzioni varie (vedi https://www.oecd-ilibrary.org/content/paper/f1a8cfa2-en).
      Tuttavia, ho preferito mettere in evidenza ciò che i big del settore energetico italiano stanno facendo o faranno.

      Un saluto,
      Fabio

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  5. A valle del post scriptum: indipendentemente dalla quantità di materiali necessari alla transizione, un tema, tra l'altro affrontato il 24 maggio alla Sala della Regina, credo possa essere chi controlla quelle risorse

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    1. Altro argomento che potrebbe essere fatto valere è l'inutilità (o comunque l'utilità molto relativa) della riduzione delle emissioni UE quando in Asia cresce di molto il consumo di fonti fossili, carbone in particolare. Ne parla Sergio Giraldo nell'ultima puntata del suo podcast a proposito del Vietnam (https://youtu.be/Er9XKP1cJcE?feature=shared).
      Nel dubbio se sia solo l'argomento ad interessarle o anche i grafici, che in effetti le risparmierebbero il tempo della ricerca, riporto il collegamento ad alcuni:
      https://grafici.altervista.org/emissioni-di-co2-pro-capite-e-totali-in-italia-e-altri-paesi/

      https://www.europarl.europa.eu/topics/it/article/20180301STO98928/emissioni-di-gas-serra-per-paese-e-settore-infografica

      Ne aggiungo uno relativo al mio precedente post (ma questo forse lo ha già)

      https://www.startmag.it/energia/cina-controllo-mercati-metalli-terre-rare/

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    2. Questa tabella mostra, fra le altre cose, per i paesi EU, l'evoluzione nell'emissione di gas serra in vari periodi e l'intensità di produzione degli stessi in relazione al PIL. Risultiamo fra i più virtuosi, allora si potrebbe pensare che, prima di mettere in atto noi politiche di riduzione delle emissioni, dovrebbero iniziare i paesi che si trovano più indietro, fra cui la Germania. Magari di fronte ai sacrifici economici e sociali imposti dalla transizione potrebbero rivalutarne l'opportunità.

      https://greenreport.it/news/economia-ecologica/nellultimo-anno-lue-ha-ridotto-le-emissioni-di-gas-serra-il-triplo-dellitalia/#prettyPhoto

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  6. 1. Buona Pasqua

    2. la risposta. Spero di aver parzialmente capito, e quindi di essere parzialmente in tema, anche se il rimando e' a un'audizione della Camera di un paio di gg fa e presieduta da Gusmeroli (quindi, conosciuta?); bella, per grafici e fonti. Qui si parte dall'assunto che i target climatici "ci sono e sono giusti", e si cerca la sostenibilita': ambientale, ed economica. Specialmente, nella transizione.
    Buone slide*; il contesto sembra (ma non e') limitato al nucleare; si parla di elettrificazione, ciclo vita, impatto per utente finale, emissioni, ecc.

    * giusto nei primi 5 minuti: grafici morti/incidenti per TWh; emissioni CO2 (g/kWh); costi di bilanciamento rete; costi produzione vs. prezzi per il cittadino, ... Impressionante lo sbilanciamento dei prezzi orari in California, moltiplicati per 100 a causa dell'eccesso di quota rinnovabile.

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  7. https://www.nicolaporro.it/atlanticoquotidiano/quotidiano/aq-economia/emissioni-zero-un-altro-sogno-green-che-puo-avverarsi-solo-come-incubo/

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  8. Salve prof ed auguri !
    in questa audizione al parlamento del professor Zollino (che e' abbastanza vicino al partito di Calenda)
    https://www.radioradicale.it/scheda/722523/dalleuropa-allitalia-il-contributo-del-nucleare-alla-transizione-energetica?i=4727490
    dal minuto 6:45 i problemi della discontinuita' delle fonti alternative,
    dal minuto 12.00 una vaga polemica con la commissione ue a proposito di obiettivi impossibili e diffusione auto elettriche
    dal minuto 17.40 impatto in termini di occupazione di suolo e distruzione del paesaggio della diffusione delle fonti alternative.
    Qui sempre dalla stessa fonte qualche numero
    https://www.rivistaenergia.it/2022/04/60gw-rinnovabili-in-3-anni-8-simulazioni-per-valutarne-limpatto-e-lefficienza/

    La seguo assiduamente da 10 anni precisi, mi spiace non essermi palesato spesso essendo questa comunity anche un punto di ritrovo e conforto...(ma non mi piace scrivere ed essere troppo banale...infatti ho esitato a buttar giu anche questo post) .Spero , ma sicuramnete capitera', di poterla conoscere da vicino un giorno... cosi' mi autografa il suo libro ; purtroppo gli eventi avversi lo hanno impedito...mi sembra di essere quello dei Blues Brothers nella epica scena citata a volte da Vlad !

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  9. https://www.lastampa.it/motori/2024/01/25/news/akio_toyoda_auto_elettriche_non_domineranno_mai_il_mercato-14019464/
    Non penso che abbiano interesse a mettersi la zappa sui piedi 😇

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  10. Segnalo https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg1/chapter/technical-summary/#TS.3.2.2#TS.3.2.2 figura TS.17, citata a volte e probabilmente a sproposito. Si trova alla convergenza di molti problemi legati al clima e alla nostra comprensione del clima. La sua comprensione aiuterebbe la genesi di un dibattito razionale sul tema, a mio modesto avviso desiderabile (nella sua importanza tutto sommato, penso, marginale).

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  11. Mah credo che da questo punto di vista il compito sia un pochino difficile, per non dire impossibile. Grafici comuni non ne vedo/ ricordo granché, se non appunto i dati della NASA che ormai hanno valore generale e quasi indiscutibile (che poi dicano siano pure aggiustati al rialzo senza dare una spiegazione che non sembri arbitraria) o comunque governativi in genere.
    Facendo una ricerca sul perché si è scelto la CO2, si trovano ricerche di grande interesse, che scoprono quello che già si immaginava, ossia che con copertura nuvolosa la temperatura dell'aria è minore di quando non ci sono nuvole. Cose che già sapevo dai manuali di climatizzazione degli edifici, anche se qui non si tiene conto dell'inerzia termica della superficie del pianeta.
    Però ci sono anche studi molto interessanti sull'entalpia del calore generato per l'estrazione dei combustibili e la loro combustione (quante se ne scoprono!).
    Ma insomma a questo punto viene da pensare che se il riscaldamento globale funziona solo nei modelli al computer, forse c'è qualcosa che non va. Del resto, potrebbe essere errata la nostra conoscenza dell'universo come potrebbe essere errata la comprensione del nostro stesso pianeta.

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