mercoledì 27 dicembre 2023

Essere Roberto Napoletano (il potere e la retorica dell'urgenza)

Aggiungo una rapida postilla.

La vittoria (effimera? Feconda? Lo dirà la storia...) sul MES ci insegna che le cose vanno costruite. I pericoli della ratifica ci vennero comunicati a novembre 2018 da un allarmato funzionario, e cinque anni dopo siamo riusciti a scongiurarli. Un percorso non istantaneo, da cui traiamo, appunto, la lezione che le cose avvengono nel tempo, nel tempo vanno gestite, e nel tempo vanno accompagnate al loro esito.

Quando si fa presente questa cosa sui social, invariabilmente salta fuori il tipo che, dichiarandosi astrattamente dalla nostra, prorompe in accorati accenti "sì, va bene, ma intanto laggente soffrono, non abbiamo tempo di aspettare, FATE PRESTO!"

Ecco, appunto:


Questo vi ricorda qualcosa?

Massimo rispetto per tutte le persone (incluso l'autore del pezzo qua sopra) e per tutte le posizioni. Ma a chi, fingendo o credendo di essere dalla nostra parte, ci incalza con la retorica dell'urgenza, opporrei un cortese ma fermo: abbiamo già dato!

E voi?

(...laggente che soffrono vanno aiutati, siamo qui per questo. I poveri da uno a quattro milioni li ha portati Monti, sull'onda del FATE PRESTO qui sopra riportato. In quei quattro milioni qualcuno che votava PD ci sarà stato: per resistere alla frustrazione di non poter mandare avanti le cose più in fretta penso che in fondo c'è un senso nel fatto che il PD se lo goda anche chi l'ha voluto! Il primo pensiero e la prima urgenza è per chi il PD, cioè l'austerità, lo sta subendo senza averlo voluto. Ma anche qui, non capire che le cose avvengono nel tempo, e adottare la retorica dell'urgenza e dell'eccezionalità, che da sempre è quella del potere, non è segno di particolare lucidità e in alcuni casi non è segno di particolare buona fede. Tanto vi dovevo...)

6 commenti:

  1. io non mi preoccuperei più di tanto..il tuttotornismo è uno dei pochi fideismi a cui credo ciecamente

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  2. Comunque il nuovo lavoro del Maratteen(ager) per l'anno nuovo, va sostenuto: l'organizzatore di barconi per traghettare gli (M)esodati italiani... Propongo un crowdfunding!

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  3. Il "fatepresrismo" è un metodo di governo, di studio e di vita che taluni hanno interesse ad imporre alle masse per convincerli (illuderli) che possano ottenere tutto e subito. Il grillismo ed il piddinismo sono rispettivamente il braccio armato politico e culturale messo in campo per diffondere e difendere il fate presto, mentre con "LeducazionaScolastica" e il mondo social si vuole plasmare e plagiare la popolazione sin dalla più tenera età.
    Tutto questo ovviamente non deve sorprendere, la Storia è piena di esempi che raccontano tentativi di sottomissione da parte di quelle élite che rappresentano una certa visione ideologica del mondo in un determinato periodo, la differenza fondamentale oggi è nella velocità e nella capacità di diffusione decisamente superiore al passato nel tentare di imporre alcune "religioni".
    Ma come dice il saggio: "Non c'è nulla di nuovo sotto il cielo, se non il dimenticato".

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  4. Non serve dirlo a lei professore che il font e l'impaginazione, con la scelta di colori, è studiato e non casuale per ottenere un effetto.
    E quell'effetto è eloquente. Ha un che di sinistro, quasi stucchevole, magari piace a chi ha il gusto per l'horror, ma io l'ho sempre interpretato come una volontà di coercizione. Magari loro ci credono davvero, a noi hanno voluto farlo credere davvero.
    Siamo quasi al livello dei "700 bambini greci".

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  5. Riguardo alla bocciatura del Mes i miei complimenti. Faceva parte dei 4 punti su cui giudicheró il governo (gli altri sono: riforme istituzionali onde evitare per sempre Pdc non eletti, immigrazione e tasse). Conoscendo le dinamiche umane a me questo risultato dopo un anno di governo é piú che sufficiente. Continuate cosí! PS. Come avevo detto ho investito sul BTP Valore ottobre 2028 che oggi é ad un bel 103 e rotti ... Se sente Carnevale (Maffè) me lo saluti e gli dica che mi dispiace molto non aver seguito i suoi disinteressati consigli .

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