domenica 5 maggio 2019

Settanta anni di pace

(...ricevo e non posso non pubblicare...)



Egregi firmatari dell’Appello per l’Europa, CIGL, CISL e UIL

Padova 28/04/19

la lettura dell’Appello da voi firmato insieme alla Confindustria mi ha fatto riflettere molto oltre a crearmi una sensazione d’imbarazzo e forte preoccupazione. Cercherò di spiegare il perché di queste sensazioni, ma prima di tutto vorrei scrivere due parole su di me e sulla forma di questa lettera.

Sono un operaio metalmeccanico, da anni iscritto al sindacato, cittadino italiano, anche se in possesso di un diploma conseguito nel mio Paese d’origine. Non essendo di madrelingua italiana mi scuso per gli errori grammaticali e dell’ortografia che sto per fare scrivendo questa lettera. Ho rinunciato a chiedere l’aiuto a chi della scrittura si intende meglio di me per un motivo semplice: vorrei dire le cose a modo mio, come le vedo e sento, senza badare troppo alla forma (che purtroppo visto i tempi nei quali viviamo, di solito, per l’importanza supera il contenuto).

Ora torniamo al dunque.

Il vostro Appello inizia con una menzogna: “l'Unione europea ha garantito una pace duratura in tutto il nostro continente.”

Non so quale sarebbe il vostro continente, ma tutti sanno che il continente europeo non coincide con le frontiere dell’Ue e che si estende ai Balcani ed oltre. Ora, avendo rispolverato le nozioni di geografia, vorrei ricordarvi che ci sono state guerre nei Balcani venti anni fa. Per non crearvi altri imbarazzi lasciamo stare l’Ucraina. Nel caso ci sia qualcuno che voglia cacciare via i Balcani dal continente europeo vorrei ricordare che dopo la distruzione di un paese sovrano (chiedo scusa per aver usato questa parola), due pezzi dello stesso ora fanno parte dell’Ue.

Vi ricordate che i cacciabombardieri partivano dal suolo italiano per andare a bombardare un paese allora confinante? Io sì. Se questa è la pace che cosa è la guerra? Andate a chiederlo ai famigliari di migliaia delle vittime dei bombardamenti della Serbia da parte della NATO. Si comincia con la menzogna e si finisce con il tradimento.

Il vostro Appello prosegue con le parole, molto usate dalle persone per bene, e altrettanto abusate da vari dittatori e mascalzoni che l’umanità ha partorito durante la propria esistenza. Parole come: diritti umani, democrazia, libertà, solidarietà e uguaglianza.

Che l’Ue abbia unito i cittadini intorno a questi valori mi sembra un’affermazione poco veritiera, perché detta in questo modo vuole convincere che i cittadini europei prima della nascita dell’Ue fossero divisi su questioni tanto importanti. Dalle testimonianze sulla democrazia che ci hanno lasciato i due popoli antichi l’Ue potrebbe imparare molto, se lo volesse.

Si dice che volere è potere, direi piuttosto che i burocrati dell’Ue con tutto il loro volere lavorino per aumentare il proprio potere e che della democrazia non gli interessa nulla.

Il vostro Appello, a giudicare dalle frasi e parole usate, si direbbe sia uscito dalla tastiera di uno di quelli intellettuali che scrivono libri e articoli sui giornali con l’intenzione di confonderci idee sulla realtà delle cose, desiderosi di entrare nei salotti del Potere per riuscire a vendersi al miglior offerente. Il fatto di essersi venduti non gli fa perdere la voglia di pavoneggiarsi in TV. Loro sì che sono capaci di penetrare nelle profondità delle cose, capaci di vedere lontano e le loro previsioni sono sempre azzeccate. Basterebbe leggere cosa scrivevano prima della crisi del 2007.

Noi operai purtroppo non abbiamo queste capacità e di conseguenza necessitiamo che qualcuno ci spieghi il significato di alcune parole e frasi. Per esempio, cosa vuol dire “stile di vita europeo”? E in che modo “ l’UE è stata decisiva nel renderlo quello che è oggi”? Poi trovo che dobbiamo ringraziare l’Ue di aver “favorito un progresso economico e sociale senza precedenti” e per il fatto che “favorisce la crescita”. Scopro non senza sorpresa che l’Ue si riserva il ruolo del garante dei “benefici tangibili e significativi, per i cittadini, i lavoratori e le imprese in tutta Europa.” Dove sono questi “benefici tangibili e significativi” per noi lavoratori, scusate? Saranno come quelle divinità celesti che ci sono ma non si vedono e che ogni tanto si fanno sentire tramite le loro opere, cioè varie catastrofi naturali, le cavallette ecc. Noi lavoratori negli ultimi due decenni siamo impoveriti e il nostro potere d’acquisto si è abbassato, altro che crescita e progresso, e voi cari signori lo sapete molto bene.

Il vostro Appello mi fa pensare alle favole che finiscono male. Il vostro mondo, che dovrebbe essere anche il nostro, è fatto di giganti e di nani. I giganti cattivi stanno di là, noi nani buoni di qua e se non ci uniamo rischiamo di grosso. Oltre a metterci la paura ci togliete qualsiasi alternativa, “perché gli interessi economici nazionali, oggi, possono essere perseguiti, in una dimensione continentale, solo attraverso politiche europee”. Mi sono sbagliato dicendo che ci avete tolto la possibilità di scegliere, se ci penso meglio un’alternativa c’è sempre: nel nostro caso, se ho interpretato bene il messaggio, l’alternativa all’Ue è la morte di fame.

Come fanno a vivere i cittadini della Corea del Sud senza l’Ue stando tra i due giganti in un Paese che per la grandezza e numero della popolazione somiglia all’Italia non ci è dato di sapere. Il vostro Appello continua elencando “enormi sfide” tra le quali “una globalizzazione senza regole, il risorgere di nazionalismi, tensioni internazionali, ecc.” Di sicuro vi siete impegnati in tempo nel renderci consapevoli del pericolo di una globalizzazione senza regole.

Io non me lo ricordo.

Mi ricordo che molti si sono schierati con chi aveva spalancato le porte facendo entrare la globalizzazione senza regole dicendo che era una cosa inarrestabile, indispensabile, non bella ma necessaria, un po’ bruttina ma utile, cercando di convincerci che si trattava dell’unica alternativa. Saranno gli stessi che hanno aperto i porti all’immigrazione irregolare scatenando la guerra tra i poveri (chi ha letto Furore di Steinbeck sa di cosa parlo), facendola passare come un gesto umanitario dando dei fascisti e nazionalisti a chiunque dotato di buon senso criticava questa politica vedendone il lato negativo?

Io la risposta la so. E voi?

Poi c’è la questione del Regno Unito, un’altra conferma che l’Ue è antidemocratica. Il popolo ha fatto una scelta democratica. Lasciarlo andare? Perché no? Che unione è se non permette ad uno dei membri di lasciare? Volete creare gli Stati Uniti d’Europa? Davvero siete convinti che i lavoratori desiderano la creazione di uno Stato del genere? Questa sarebbe un’unione forzata e le unioni di questo tipo finiscono molto male. La Storia ce lo insegna.

Il vostro Appello ci sta dando una risposta che non è una risposta qualsiasi, è una risposta che non teme nessuna domanda: “la risposta non è battere in ritirata ma rilanciare l’ispirazione originaria dei
Padri e delle Madri fondatrici, l’ideale degli Stati Uniti d’Europa.” Peccato che appena abituati al genitore uno e genitore due dobbiamo tornare a usare le parole tanto vecchie e obsolete. Rilanciare l’ispirazione originaria dei Genitori uno e dei Genitori due fondatrici degli Stati Uniti d’Europa. A me questa frase suona molto più moderna rispetto all’altra. E a voi?

Si scherza, naturalmente. Nonostante le difficoltà quotidiane e la fatica di arrivare a fine mese abbiamo ancora la voglia di scherzare. Non so se i regolamenti europei lo permettono ma finché non viene vietato ce la godiamo questa libertà.

Ci state esortando ad andare a votare alle elezioni europee e noi ci andremo “per sostenere la propria idea di futuro e difendere la democrazia”. Però qui c’è una cosa che trovo poco chiara. Il Progetto europeo è un dogma? Se non lo è, allora perché non possiamo metterlo in discussione? Se lo è, perché dobbiamo accettare un dogma per un Progetto?

Gli Stati nazionali prima del Trattato di Maastricht non erano isolati e tutte le altre cose da voi elencate: “barriere commerciali, dumping fiscali, guerre valutarie” le abbiamo già.

Carissimi, su una cosa siamo d’accordo ed è la necessità di andare a votare. Mi avete suggerito chi votare, ma purtroppo non posso accontentarvi. Sono ancora troppo forti i ricordi del salvatore Monti che invece di salvarci ha distrutto il mercato interno. In rete ci sono i video facilmente rintracciabili dove lo dice esplicitamente. Pensare solo che possa tornare uno come Prodi che sembra vantarsi mente pronuncia la frase: “Voi non potete immaginare quanto beneficio ha portato la moneta unica alla Germania”.

E Italia?

C’è un partito che si vanta di aver lavorato per interessi europei e non per interessi italiani. Noi siamo lavoratori italiani e il partito che si batte per interessi europei che non coincidono con i nostri non è il partito a cui dare il nostro voto. Sento ancora l’eco delle voci dalla TV che ci chiedono i sacrifici perché ce lo chiedeva Europa. Chiedevano i sacrifici a noi mentre l’unico sacrificio da parte loro erano alcune lacrime che abbiamo visto in TV: vere o false, sono comunque un sacrificio. Voi, cari, nei momenti tanto difficili ci avete girato le spalle, avete preso ruolo del sacerdote che al moribondo promette la vita migliorare aldilà, e questo non va bene.

Non va bene perché siete pagati con i nostri soldi guadagnati con sudore e fatica a proteggere i nostri interessi. I vostri e i nostri interessi non coincidono, ovviamente.

Avete tradito i lavoratori.

Pensate davvero che i lavoratori siano incapaci di accorgersene?

Ora siete usciti allo scoperto e per questo vi ringrazio.

Non vi suggerisco chi votare. Io ho già deciso.

Distinti saluti.



(...non credo di aver molto da aggiungere. E voi?...)

81 commenti:

  1. Pure chi viene da fuori, ma si è ben integrato, riconosce il male.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbiamo bombardato i nostri vicini. C'era D'Alema, quello che dà a Salvini del rozzo razzista.

      Elimina
    2. ma elenchiamoli tutti visto che certamente D'Alema non ha deciso da solo e ci troviamo tante persone che ancora oggi vogliono insegnarci cosa dobbiamo fare:
      Vicepresidente: Sergio Mattarella (PPI)
      Affari esteri: Lamberto Dini (RI)
      Interno: Rosa Russo Iervolino (PPI)
      Giustizia: Oliviero Diliberto (PdCI)
      Tesoro: Carlo Azeglio Ciampi/Giuliano Amato
      Finanze: Vincenzo Visco (DS)
      Difesa: Carlo Scognamiglio (UDR)
      Istruzione: Luigi Berlinguer (DS)
      Lavori Pubblici: Enrico Micheli (PPI)
      Agricoltura: Paolo De Castro (Indipendente)
      Trasporti: Tiziano Treu (RI)
      Comunicazioni: Salvatore Cardinale (UDR)
      Industria: Pier Luigi Bersani (DS)
      Lavoro: Antonio Bassolino/Cesare Salvi
      Commercio con l'Estero: Piero Fassino (DS)
      Sanità: Rosy Bindi (PPI)
      Cultura: Giovanna Melandri (DS)
      Ambiente: Edoardo Ronchi (FdV)

      Elimina
    3. C'era pure Mattarella, Letta, Turco, Amato e Ciampi.
      https://it.wikipedia.org/wiki/Governo_D%27Alema_I

      Elimina
    4. L'unica che si oppose fu la Lega di Bossi, che si prese la solita bordata di contumelie.

      Elimina
  2. Io ho qualcosa da aggiungere: mi rende felice pensare che l'autore di questa lettera, originario di un paese straniero e di madre lingua diversa dalla mia, sia ora un concittadino italiano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aggiungo che se il termine "cittadino europeo" avesse un senso, si adatterebbe meglio a lui che ai quattro babbei semianalfabeti e saccenti "de sinistra" che se ne fregiano.

      Elimina
  3. Io pure .
    Lettera impeccabile , manca forse un cenno al “più grande successo dell’Euro” : la Grecia .
    Penso anche che noi italiani potremmo essere il prossimo “Pollo da spennare” dopo la Grecia naturalmente .

    RispondiElimina
  4. Sapere che esistono persone così, nel popolo cui appartengo, mi conforta e mi esorta a non mollare. Aspetto con ansia, coma mai prima d’ora nella mia vita, il giorno delle elezioni.

    RispondiElimina
  5. Pubblicato nel 1995 sui Marxistische Blätter, Molto interessante... http://www.cnj.it/CHICOMEPERCHE/sfrj_03.htm

    RispondiElimina
  6. L'unico ricordo che ho, (nemmeno l'anno ricordo) sono le corriere che arrivavano nella mia città dalla Jugoslavia piene di sfollati: 25mila lire per ogni componente della famiglia, e subito case popolari. Muratori, manovali, ferraioli, falegnami, piastrellisti, operai in fabbrica: tutti al lavoro. Poi fu la volta delle badanti, così tante che il governo le contingentò. Punto

    RispondiElimina
  7. Questo è un momento magico, e non perché si deve votare tra non molto, questa poca roba era e poca rimane, ma perché ad una coscienza rinata fa eco un minimo di concessione del destino avaro. Gli estimatori di Altiero Spinelli dicevano e dicono tutte le scemenze e ruffianerie del loro mentore, e ridicoli e ipocriti dunque risultano per ragioni, direi, matematiche.
    Godiamoci questo momento magico, in cui persino gli operai hanno aperto per un momento gli occhi, ma non illudiamoci che duri; c'è molta gente che stringe i denti, che aspetta che passi, che riappaia il tempo favorevole in cui tornerebbe a far le sue vendette, il tempo in cui si possa riprendere partito, il partito vincente, come l'alfiere dell'Europa Unita ha insegnato a fare a molti, a troppi.
    Sfrutteranno quel poco di respiro nuovo per ripresentarsi in gruppo, uniti, a decidere per sé e contro gli altri, se ne vedono già i presupposti, a rinnegare le aspettative in favore della "razionalità".
    Allora vedremo veramente chi è per l' "europa" e chi per il benessere del popolo.

    RispondiElimina
  8. Per fortuna non è madrelingua, scrive comunque meglio di me che lo sono.
    E faccio i complimenti all'autore della lettera, impeccabile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrei sbagliarmi, ma ha lo stile di un noto ospite di questo blog che ci delizia con le sue citazioni coltissime.

      Elimina
  9. Per la prima volta andrò al seggio per le elezioni europee, con la speranza che qualcosa possa veramente cambiare.

    RispondiElimina
  10. Complimenti sinceri all'autore del pezzo, a prescindere. Se poi si trattasse effettivamente di un operaio metalmeccanico, di origine e madre lingua straniera...beh, mi onoro di averlo come connazionale e i complimenti si trasformano in ammirazione!

    RispondiElimina
  11. Questo uomo è una speranza e la sua lettera ,molto bella, mi ha dato conforto . Chiunque tu sia ,grazie di cuore.

    RispondiElimina
  12. Un "operaio metalmeccanico" serbo (se è vero è serbo vista l'abilità linguistica, e se è falso è sempre serbo vista la narrazione), vuole spiegarci la pace e la guerra, sorvolando che la guerra nella ex-Jugoslavia l'hanno scatenata proprio loro, i serbi, che da sempre si tengono ben strette le radici slave e si sentono estranei all'Occidente, e la pace l'abbiamo avuta, bene o male "noi", che ci riconosciamo da confini più culturali che geografici.
    Parte male il sovranista dei due mondi, subito con la fake news delle migliaia di morti dei bombardamenti sulla Serbia, ma non facciamone una colpa, la propaganda di Milosevic era leggermente più pervasiva di quella nostrana, che sicuramete c'era. Con la pioggia,in terre venete, oltre ai post-fascisti sono spuntati i neo-cetnici, che accecati dal millenario nazionalismo non si fanno scrupoli a sputare nel piatto dove loro e le loro famiglie mangiano. Loro, carnefici e unici responsabili della rovina del proprio popolo, osano fare le vittime. Sicuramente si sono integrati benissimo in Italia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sbaglio o questo post e' razzista? Invece di parlare del merito, accusa in massa i Serbi.

      Elimina
    2. Serendippo è il paradigma del fascismo "de sinistra", della malvagità del banale. A noi piace perché ci rende facile sentirci migliori. Ma non c'è solo roba così fra chi non la pensa come noi. Intendo dire: c'è anche qualcuno che pensa prima di parlare...

      Elimina
    3. Dove ho sbagliato? Ho individuato un nemico... Ho intimato a un immigrato di non denigrare il Paese che gli dà da mangiare, mi sono mostrato orgoglioso delle radici greco-giudaico-cristiane... pensavo di ricevere il plauso dei sovranisti de noantri, divisi magari dalle idee poltiche ma uniti dall'identità storica e culturale che ci ha fornito il nostro grande Paese.
      E invece questi (Bagnai e i suoi nazbol) fanno gli autorazzisti proprio ora. Con loro come fai sbagli, mah...

      Elimina
    4. Hai sbagliato perché non studi la Storia: con una Jugoslavia che dopo aver seguito le ricette FMI (sempre le stesse: Cottarelli Draghi Monti quelle cose lì) si ritrovava con disoccupazione al 70%, qualche furbetto che voleva disgregare definitivamente una Nazione vicina alla Russia ha agevolato manovre di intelligence, armi e/o chissà cos'altro, dato una spintarella, et voilà.
      Poi la narrazione dell'odio religioso e le solite palle, che le persone come Serendippo tanto si bevono sempre senza alcuno spirito critico.
      Ecco quindi servito un allargamento della NATO ad Est, dei pronti colpevoli da biasimare, un congruo consumo di munizioni ed armamenti, e una Verità da scolpire nella storia, che è scritta sempre dal vincitore.

      Elimina
    5. Serendippo ha visto tutto: viveva nell’ex-Jugoslavia e calcava i campi di battaglia in qualità di economista d’assalto. Chi invece in quegli anni non era nei Balcani come lui, deve affidarsi alla propaganda dei media dei paesi NATO, scesi in guerra senza un mandato ONU contro i serbi (storici alleati dei Russi) durante la guerra civile jugoslava.
      Quindi, per evitare di fare sfoggio di saccente indottrinamento, varrebbe la pena di attingere anche a fonti diverse. Tipo Ibran Mustafić, veterano di guerra e politico bosniaco-musulmano (e sottolineo bosniaco-musulmano, quindi in guerra *contro* i serbi), che ha confessato che le autorità musulmano-bosniache stesero delle vere e proprie liste di proscrizione e che almeno 1000 civili musulmano-bosniaci di Srebrenica vennero uccisi dai loro stessi connazionali, cioè da quelle milizie che in teoria avrebbero dovuto assisterli e proteggerli, durante la fuga a Tuzla nel Luglio 1995, avvenuta in seguito all’occupazione serba della città.
      A Srebrenica, sotto il comandante militare bosniaco Naser Orić, venivano torturati comuni cittadini e le autorità locali invece di distribuire gli aiuti umanitari, li vendevano a prezzi esorbitanti, tanto che molti bosniaci fuggirono volontariamente dalla città.
      Non bastasse, Mustafić ammette che il genocidio di Srebrenica fu concordato tra Izetbegović e il presidente USA Bill Clinton, per far ricadere la colpa sui Serbi. Infatti il massacro di Srebrenica servì come pretesto agli USA per scatenare la famigerata operazione Deliberate Force, bombardando i serbi con ordigni all’uranio impoverito.
      Anche la strage di civili al mercato di Sarajevo, di cui furono subito incolpati i serbi, è stato poi appurato con assoluta certezza che fu opera del governo musulmano-bosniaco, che cannoneggiò i suoi concittadini per far ricadere poi la colpa sui serbi. Non a caso, la strage di Sarajevo fu usata dalla NATO per legittimare il bombardamento intensivo delle postazioni serbe sulle colline della città.
      Non bastasse, pure la storia delle fosse comuni in Kosovo, di cui fu strumentalmente accusato l’esercito serbo, si è poi rivelata falsa: è stato appurato che i miliziani albanesi dell’UCK avevano riempito le fosse coi loro stessi caduti in combattimento e perfino con salme di defunti appositamente riesumate dai cimiteri, per incolpare mediaticamente i serbi.
      Non bastasse ancora, ricordo a tutti (ma non a Serendippo che queste cose le sa perché ha studiato), che è documentato anche un continuo e illegale rifornimento occidentale di armi ai separatisti musulmano-bosniaci, prima e durante la guerra.
      Insomma, che si tratti di Siria, di ex-Jugoslavia, di Iraq e compagnia bella, la favola dei “buoni” e dei “cattivi” non regge mai, anzi… Ma questo a Serendippo non importa: il suo unico obiettivo è quello di creare un “diversivo”, di appiccicare un’etichetta all’operaio (Serbo! Guerrafondaio! Neo-cetnico! Nazionalista! Carnefice! Sovranista dei due mondi!), per bombardarlo e radere al suolo la libertà di pensiero e di parola. E a conti fatti, alla luce di quanto sopra, non riesce a fare neanche quello.

      Elimina
    6. E sul numero dei morti per il bombardamento di Belgrado da parte della NATO? Beh, c’è da fidarsi di Serendippo e di HRW (Human Right Watch) quando affermano che le migliaia di morti sono una “fake news” e che i morti sarebbero poche centinaia. Infatti HRW ha sempre dato prova di specchiata onestà (è una ONG statunitense finanziata da Soros, come potrebbe essere altrimenti?), tipo quando si è inventata la fake news sull’utilizzo di barili esplosivi da parte dell’Esercito Arabo Siriano. Dall’altro lato abbiamo Boris Tadic, membro del partito democratico serbo dal 1990 e presidente serbo dal 2004 to 2012. Davanti al Consiglio di Sicurezza della Nato, ricordando i 2.300 attacchi aerei che hanno distrutto 148 edifici, 62 ponti, danneggiato 300 scuole, ospedali e istituzioni statali, così come 176 monumenti di interesse culturale e artistico ha affermato che “durante i mesi di bombardamenti, sono stati uccisi 2.500 civili, tra i quali 89 bambini, 12.500 i feriti. In queste cifre non sono comprese le morti di leucemia e di cancro causate dagli effetti delle radiazioni delle bombe ad uranio impoverito”.

      Elimina
    7. Che dire...
      è da qualche mese che provo garbatamente a far entrare nella testa della gente un concetto a cui non sono abituati, che è quello di fascismo rosso.

      Il fascismo rosso risulta ad oggi molto più pericoloso di quello nero, perchè è più subdolo, e perchè la ggente ha (qualche) difficoltà a concepirlo, ma si basa sugli stessi principi degli altri fascismi, compreso evidentemente il fascismo nero. I principi base del fascismo ideologico di qualsiasi colore, poi, li ricordo brevemente sono questi 3 (+1):
      1) Approccio verso l'altro basato sul pregiudizio
      conseguentemente
      2) Senso di superiorità morale/intellettuale
      conseguentemente
      3) Rifiuto dell'idea di apertura e rispetto delle idee altrui e conseguentemente della principale regola di qualsiasi democrazia.
      3 bis) Rifiuto del NAZIONALISMO (infatti, e anche questo fatevelo piacere, perchè le cose stanno non diversamente da come dico, Mussolini NON era affatto nazionalista anzi osteggiava la stessa idea di nazionalismo. Se fosse stato nazionalista avrebbe avuto più rispetto della nazionalità italiana, e in ossequio a questo rispetto non avrebbe da un giorno all'altro trasformato gli ebrei italiani ìn cittadini di serie C, e in cittadini di serie B chi non prendeva la tessera del suo partito. Converrete che estemporanei provvedimenti del genere sviluscono grandemente il concetto di nazionalismo, e dinazione intesa come popolo. E che nazionalismo può mai esserci, se i diritti di cittadinanza, possono essere arbitrariamente e da un giorno all'altro ritirati o negati? Per i nazionalisti/sovranisti, l'idea di nazione è concettualmente quella di famiglia, con le debite proporzioni ed evidentemente i legami di parentela non sono negabili nè alienabili.)

      Elimina
  13. FACCIO UN APPELLO:NON MOLLIAMO E ANDIAMO VOTARE IN MASSA E VOTIAMO BENE NON PERDIAMO L'OCCASIONE IL 26 MAGGIO.

    RispondiElimina
  14. “Non va bene perché siete pagati con i nostri soldi”
    Amen

    L’Italia è un contribuente netto dell’Unione Europea: ogni anno la Corte dei Conti attesta che le risorse che l’Italia cede alla “Leuropa” sono maggiori rispetto a quelle che riceve.

    Visitando i comuni italiani, capita di imbattersi in dei cartelli recanti la scritta “Il presente progetto è finanziato dall’Unione Europea”: ma se l’Italia è un contribuente netto dell’Unione Europea, se le risorse che cediamo alla “Leuropa” sono maggiori rispetto quelle che riceviamo, allora il presente progetto è finanziato dalle tasse degli italiani, non dall’Unione Europea.

    Prof., io e mio fratello speriamo di incontrarla giorno 11 a Lamezia Terme: ci sarà di mattina o di pomeriggio?

    RispondiElimina
  15. Carissimo senatore
    Io ho votato due volte la Lega e l'ho fatto perché ci siete prima il prof Borghi e poi lei , per sostenere voi dentro l'unico partito che sebbene rappresentante di interessi localistici
    E non nazionali ( e per nazionali intendo non il nazionalismo ovviamente ma istruzione e sanità come servizi pubblici e diritti basilari riconosciuti dalla Costituzione a tutti i cittadini da nord a sud ) si era intestato la critica alla UE
    E alla moneta unica.
    Purtroppo avendo constatato che la Lega resta partito del nord
    Nonostante la sua apparente svolta nazionalista
    ho deciso con rammarico che non rinnovero il voto
    Per la precisione mi hanno dissuaso le autonomie regionali

    Cmq spero davvero che la sua presenza sia decisiva al momento opportuno

    Ma alle europee voterò per chi si intesta esplicitamente l' uscita dalla UE senza se e senza ma
    Proprio perché si tratta di una entità antidemocratica e irriformabile
    Un partito esplicitamente schierato con i lavoratori
    E per l'unità del paese




    RispondiElimina
  16. Io continuo ad essere pessimista per le elezioni europee.. Non esser riusciti a scardinare la potente macchina mediatica (che anzi si è rafforzata) , le continue liti tra le uniche 2 forze politiche in grado di poter portare avanti questo progetto ci costeranno caro e saranno la causa di un occasione persa... che forse non ritornerà più.

    RispondiElimina
  17. Non mi risulta che nel continente americano ci siano state guerre negli ultimi 70 anni eppure hanno monete diverse e mr Prodi, il genio italiano dell'eurozona, va in giro a consigliare di non fare una moneta unica per non ripetere la cazzata fatta qui in UEM.
    Nattha Komolvadhin, ThaiPBS, talks to Prof. Romano Prodi on Eurozone crisis and his recommendation on Asean Community not to introduce Asean currency in this juncture. Prodi said that EU is political dwarf!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come sempre evidenziato in questo blog, loro le cose le sanno. Non credo ci sia altro da aggiungere. Il paese è stato deliberatamente condotto al disastro per risolvere il conflitto distributivo nel modo in cui il conflitto distributivo è stato risolto: pochi ricchi e molti poveri. Il reale è razionale.

      Elimina
    2. Sono raddoppiate le visualizzazioni del video in due giorni; questo blog ha molto seguito ancora, nonostante ciò che afferma un nostro "amico", qui presente, che sputa sul piatto dove viene a mangiare spesso.
      Qui un altro genio italiano dell'eurozona in una delle sue migliori esibizioni.

      Elimina
  18. Io aggiungo qualcosa al dibattito, spero. La lettera è condivisibile su tutti i fronti. Ho deciso chi non votare dai tempi della guerra nell'ex-jugoslavia mentre non ho deciso chi votare ora. Una prospettiva che alcuni analisti di geopolitica - che può piacere o meno, è un'analisi predittiva che ci aiuta a semplificare e capire un po' meglio la complessità del mondo in cui viviamo - indicano è la seguente: una progressiva secessione tra nord franco-tedesco e sud italiano o tra nord-est tedesco, nord-ovest francesce e sud italiano. Tale secessione potrà anche essere solo economica e non per forza territoriale. Ora, anche se la Lega sta diventando un partito nazionale, spinte secessioniste economico-industriali possono derivare dall'esterno (Francia e Germania) o possono essere endogene, veicolate da alcuni settori del partito Lega. Come scongiurare questa prospettiva? Io per esempio mi aspetterei un ingente finanziamento di infrastrutture nelle regioni di cerniera tra nord e sud. Forse questo potrebbe spazzare dubbi sul futuro ruolo della Lega.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Osservazione interessante, grazie.

      Elimina
    2. Questo era il punto. Questo è il punto! Questo sarà il punto.
      E, credo, v'è l'ineluttabile, che lo si deplori o no, che lo si auspichi o no.
      Ciò che deve essere sarà, e tuttavia, qualche cosa si potrà pure imparare, perché ci sarà chi resterà fedele a se stesso fino in fondo, e chi mostrerà di scegliersi i vestiti solo alle prime luci di ogni alba.
      Poi infine, tutto sommato, se l'Europa s'è smarcherata nulla di veramente buono, possiamo forse dire che l'Italia invece lo sia stato?

      Elimina
  19. Alberto scusa la curiosità: i link nel post li hai aggiunti tu o li ha messi l'autore del post?
    Grazie.
    (E buon lavoro)

    RispondiElimina
  20. Il discorso credo sia un attimo più profondo, il problema non è denigrare il paese che ti dà da mangiare pane e acqua quando facevi la fame altrove, il problema è che mangi pane e acqua quando potresti mangiare la fiorentina, ma non te lo permettono, perchè la cosa principale (per loro) è la stabilità dei prezzi.

    RispondiElimina
  21. Mannaggia che peccato, voti per Borghi ma non leggi quello che scrive a proposito dei partitini dello zero virgola duri e puri ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai, caro, a me non piace perdere, soprattutto non seguendo i consigli di Albertino. Preferisco vincere seguendo il mio istinto. Finora è andata così. Quando le cose cambieranno me lo farai notare. Peraltro io non voto per Borghi. Io voto per la Lega che ha candidato Bagnai, Borghi, e tanti altri.

      Elimina
    2. Alberto credo che Albertino volesse rispondere a Giusy D, sopra, ma Blogspot l'ha tradito e ha fatto scivolare il suo commento qui sotto, come a volte è accaduto anche ad altri.

      Elimina
    3. Grazie Correttore, sei gentile ed è andata proprio così, ho sbagliato ad inserire il commento, nella foga di rispondere a Giusy D.
      Intervengo poco ma quando leggo la solita manfrina del "non vi voto più perché non siete abbastanza duri e puri", non riesco a rimanere in silenzio.
      Ma si può essere - se davvero in buona fede - così impreparati?
      E sì che il nostro Claudio Borghi l'insensatezza di un simile atteggiamento l' ha spiegata mille volte, anche con un recente video su you tube !

      Elimina
    4. Purtroppo il ddl autonomie puzza di imborglio per il sud, se vogliono fare come fa la Germania con l'Italia si riveleranno degli imbroglioni.
      Ad ogni modo il karma vede e provvede...prima o poi

      Elimina
  22. Caro prof., Cari tutti,
    tralasciando l'analisi della guerra ed i deliranti commenti di Serendippo, vi porto la mia testimonianza diretta in merito ai sindacati. Da addetto ai lavori mi confronto spesso con questi personaggi che si distinguono in due categorie (ovviamente generalizzando):
    1. Gli aziendalisti: coloro che per scopi più o meno opachi non fanno gli interessi dei lavoratori ma quelli delle aziende.
    2. I falsi comunisti che aizzano i lavoratori nelle assemblee con delle quasi arringhe pronunciate in un quasi italiano (e non hanno la scusa di essere nati in un altro paese) per ottenere sottobanco tornaconti personali dalle aziende (mi è capitato anche che si facessero promotori di compravendite di intere aziende in crisi - i piazzisti delle miserie altrui) per poi mollare i lavoratori sul più bello con le classiche parole "il nostro ruolo si ferma qui, la decisione finale spetta a voi".
    In tutte le circostanze mi sono trovato a dover tutelare anche gli interessi dei lavoratori pur essendo il consulente delle aziende!
    Qualcuno di loro ha anche osato criticare il decreto dignità, IL PRIMO PROVVEDIMENTO SUL LAVORO DI SINISTRA DEGLI ULTIMI 20 ANNI, che a noi tecnici ha creato non pochi problemi ma che è e resta una norma contro il precariato.
    Vanno trattati con potenti antibatterici anche i sindacati: via tutti coloro che anche senza commettere reati non hanno "onorato la maglia" per uare il gergo calcistico.

    PS. Giusy D: le autonomie saranno la causa della frantumazione della lega (non avere dubbi). Il partito tornerà ad essere territorialmente ben definito ... abbandonando la contraddizione per la quale essere annessi alla Germania equivale a perdere la dignità di popolo (Anschluss), ma restituire dignità al Sud manco a parlarne, anzi ora che non serve più... AUTONOMIA).
    Cari saluti.

    RispondiElimina
  23. In questo periodo lavoro in campagna, con la radio accesa. Al bimbo del Sole24ore (non siamo come il buon padre di famiglia, perché siamo indebitati, e da troppi anni non abbiamo un avanzo primario) succede in conduzione a PUDE pagina la collega Rangeri (i veri poveri sono quelli che il reddito di cittadinanza non sanno neppure che esiste, che non hanno l'ISEE e non sono mai nemmeno entrati in un ufficio pubblico).
    La propaganda equivale a quella fascista in quanto a sprezzo del ridicolo, ed è affidata a penne anche peggiori. Gli dei accecano coloro che vogliono perdere, e i sindacati (lol) non sfuggono.
    Se esistesse ancora la par condicio elettorale affiderei la rassegna stampa all'autore di questo post, che peraltro sarebbe capace di asfaltare il troll piddino di turno con la sola imposizione della citazione letteraria.

    RispondiElimina
  24. Bellissima: avrei voluto essere capace di scriverla io.

    RispondiElimina
  25. Chiedo scusa, ho sbagliato ad inserire il mio precedente commento che andava sotto a quello della signora Giusy D, in particolare in risposta alla parte dove scrive che :
    "Purtroppo avendo constatato che la Lega resta partito del nord
    Nonostante la sua apparente svolta nazionalista
    ho deciso con rammarico che non rinnovero il voto "

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io avrei commentato con la saggezza del grande capo indiano. È importante che ognuno si senta libero di esprimersi come meglio ritiene. Su questo blog non ho mai cercato il vostro consenso e non inizierò oggi. Il consenso lo cerco per l’Italia. Il partito perfetto non esiste, ognuno decide quale sia la soglia di imperfezione tollerabile e quali siano le priorità. Chi segue il blog dall’inizio capisce benissimo da sé perché certe priorità siano passate in secondo piano e saprà agire razionalmente.

      Elimina
    2. Prof., proprio per agire razionalmente (avendo il massimo delle informazioni reperibili) chiedo una risposta alla domanda che segue (se può):
      Nonostante le imperfezioni note della Lega può un uomo del sud (come me) fidarsi dando il proprio voto (e sponsorizzando) un partito che raggiunto il proprio scopo avrebbe tutto l'interesse a riprendere le posizioni divisive e opportunistiche verso la parte di paese di cui faccio parte? Sa com'è... c'hanno sodomizzato per 150 anni, almeno saperlo prima che continueranno per i prossimi 150.
      Francesco Amodeo ha provato a coinvolgere Borghi sull'argomento... ma il suo collega non mi sembrava molto convinto.

      PS. A me delle foto coi mitra non frega niente... sono come i congiuntivi di Di Maio...

      Elimina
  26. Salve Prof., innanzitutto mi scusi se vado fuori tema per segnalarle una cosa di cui molto probabilmente è già a conoscenza, e per farle una domanda.
    Stavo leggendo il blog dall'inizio e mi sono accorto che negli articoli del 2012 non sono disponibili i grafici ed altre immagini, dato che si trovavano sul server della sua ex università...
    Secondo me è un peccato perché il blog, oltre ad essere uno strumento molto utile per imparare per quelli come me, è anche una specie di testimonianza storica che andrebbe conservata nella sua interezza.
    Ha pensato di rimediare? Io credo che se ha un backup, con uno script HTML non dovrebbe essere troppo difficile.

    Cordiali saluti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Conosci il mio affetto per gli ingengngnieri, sottoinsieme degli espertoni, sottoinsieme dei fuuuuuuuurbi! ;) Il problema non era così banale, era stato causato da una scelta del CINECA ed è stato risolto dai tecnici della D’Annunzio.

      Elimina
    2. Ahah non sia così duro con me volevo solo fare una segnalazione ed ho azzardato una diagnosi (con poche informazioni).
      Mi fa piacere che tutto si sia risolto, onore ai tecnici della D'Annunzio e grazie mille come sempre :)

      Elimina
  27. Nella pace elogiata dai sindacati c'è la rivolta che sconvolge la Francia ogni sabato da mesi a questa parte, la mortalità infantile e non, aumentata in Grecia dopo l'austerity, la fuga all'estero di 5 milioni di italiani e caduta in povertà di altrettanti italiani, c'è il più basso tasso di natalità in Italia inferiore addirittura al periodo di guerra. Una pace porta le conseguenze della guerra si chiama regime

    RispondiElimina
  28. Se Bagnai pubblica la caterva di balle sopraesposte e censura me, devo ritenere che non ha nessun rispetto per i suoi seguaci, li considera incapaci di intendere e di volere. Bestiole pronte a obbedire ai suoi comandi. Kamikaze destinati a suicidarsi politicamente in cabina elettorale. Storditi che si radicalizzano nel carcere dei social.
    Questo scarso rispetto viene giustamente ripagato da un progressivo distacco di tanti che gli avevano creduto. Restano i pretoriani, gli addetti alla propaganda, ormai costretti a cantarsela e suonarsela tra di loro, annebbiati dagli spritz o dalla vodka.
    Chissà se dorme bene la notte...
    "Ci rivedremo a Filippi".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci rivedremo a Filippi? Nel senso che finalmente ti levi dai coglioni? Evvai!

      Che L’Apache sia con te.

      Elimina
    2. E un dubbio, me venne. Nemmeno un dubbio, un dubbione,
      un doplo dubbion de la fargas de la gardena:
      chi minchia è Serendippo?

      Ha un nome? Un cognome? Una faccia? Il fatto che il suo ospite sia persona troppo a modo e dia spazio a un tale arrogante maleducato (è casa sua e da spazio a chi meglio crede) non impedisce che gli altri frequentatori del blog non giudichino male il suo nascondersi nell'anonimato e si prendano la briga di caricarlo virtualmente di catrame e piume, al grido di
      "A Serendippo, facce Oscar!"

      Quelli come lui devono sperare che la sgangherata auto su cui viaggiano tutti tronfi mentre ci apostrofano (bestiole, storditi, pretoriani...) non abbia una resipiscenza felliniana e si guasti per strada...

      Elimina
  29. Gli ha sbattuto in faccia Furore di Steinbeck (tra i miei preferiti in assoluto) con la "leggerezza" di un autotreno articolato, di quelli che in coda portano il segnale TRASPORTI ECCEZIONALI.
    Una tale citazione se la sognano i benpensanti sindacalisti indigeni...

    RispondiElimina
  30. Egregio prof. Bagnai,
    Ho cercato di diffondere questa magistrale summa delle ipocrisie di chi per mestiere dovrebbe curare gli interessi dei lavoratori (e dei PENSIONATI....)e che Lei, sotto le non mentite spoglie di un lavoratore straniero (come noi in Patria) interpreta con acuta e dolente verve, ma ecco che Google Crome-suppongo- BOLLA come non sicuro il Suo sito. Per la prima volta da quando La condivido. Potere dei servi di Euro(pa). Non so se lo sapeva, prima. Ora lo sa.

    RispondiElimina
  31. Chapeau!!!

    Mi ero perso l’appello condiviso Confindustria e Triplice. Mi fa tanto venire (nuovamente) in mente il finale della “Fattoria degli animali”: «Le creature di fuori guardavano dal maiale all’uomo, dall’uomo al maiale e ancora dal maiale all’uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due.»

    RispondiElimina
  32. Provengo da una famiglia del popolo, ma ho frequentato un liceo dove la stragrande maggioranza erano figli della buona borghesia romana ... (e su cosa sia la buona borghesia romana penso che non ci sia da spendere molte parole; per chi non fosse edotto consiglio di compulsare BLONDET che è molto esaustivo in materia).
    I miei ricchi compagni -compagni in senso scolastico e politico- si chiedevano come mai io che provenivo dal basso avevo idee di destra a differenza di loro.
    Chissà se se lo chiedono ancora di fronte alla transumanza di operai ex PCI che si stanno spostando a destra.

    RispondiElimina
  33. Tutti nella community sappiamo che l'autore della lettera è Dragan, uomo dalla sensibilità senza pari e dalla cultura letteraria che arrivo a dire
    tiene testa (udite, udite) a quella del padrone di casa...Il popolo serbo è una delle vittime della propaganda Nato/occidentalista etc e non dico altro per carità di patria.
    A me piacciono le voci fuori dal coro (di Bagnai apprezzo infinite cose, ma anche lui ha i suoi evidenti difetti) e mi dispiace vedere che Serendippo, che inizialmente era un utile pungolo, da un po' si sia janezizzato, con l'esito di vedersi villaneggiato dal padrone di casa..è un peccato

    RispondiElimina
  34. Apprezzo la statura intellettuale del Bagnai, pur non condividendo molte politiche della Lega, volevo dunque porre due questioni ai signori commentatori ed ovviamente al padrone di casa... 1) Se in Occidente siamo arrivati allo scontro Popolo vs Elite, non dobbiamo dimenticarci che il Popolo occidentale è di per sè una Elite su scala globale.. cosa ne pensa il Bagnai di questa verità scomoda troppo spesso sottaciuta? In quanto persona che fu "de sinistra" dovrebbe amare il popolo italiano tanto quanto quello del Bangladesh, dell'Indonesia o del Perù che grazie alla globalizzazione degli ultimi 30 anni sono usciti dalla miseria nera per entrare in quella grigia, perchè come ci ricorda un grande economista come Milanovic che studia queste cose, il processo della globalizzazione ha come ogni processo umano dei vincitori e dei vinti, ecco noi classe media occidentale siamo gli "sconfitti", lo metto in virgolettato perchè mettendo le cose in prospettiva globale cambia completamente la visione dell'attuale situazione politica economica, infatti avere la possibilità di bere acqua potabile dal rubinetto, strade, scuole ed ospedali gratuiti è qualcosa che diamo per scontato, ma che non lo è affatto in grosse aree del mondo. Quindi Bagnai ti interessa difendere i popoli soggiogati al capitalismo su scala globale o ti stanno simpatici solo quelli che ti possono votare alle prossime elezioni?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già non riusciamo a tenerci le nostre di conquiste, pensare poi di cambiare il mondo intero mi sembra assurdo.

      Solo nel Bangladesh sono in 169 milioni su una superficie (comprese le acque interne!) grande meno della metà dell'Italia ed hanno un tasso di crescita della popolazione del 2% all'anno .... cosa facciamo? Ce ne mettiamo per tutto il mondo? Non credo che a noi ci hanno mai regalato una conquista sociale.

      Elimina
  35. Mi scuso per un commento non inerente al post, ma ho appena scoperto che come resitente all'Estero in un paese non membro UE, nella fattispecie gli Stati Uniti d'America, potro' solo votare andando al seggio del comune di iscirzione AIRE! Quindi a differenza delle elezioni politiche, in cui i Consolati Italiani agevolano il voto per i residenti esteri, le elezioni della "democratica" UE non sono agevolate. Per ovvie ragioni non potro' affrontare il viaggio.

    Con rammarico non potro' aiutare la squadra del Presidente Bagnai!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Meglio! :-)
      Non so a voi, ma a me le votazioni per corrispondenza mi sono sempre sembrate farlocche.

      Elimina
    2. Oltre ad educare il piu' possibile il prossimo con tutto quello che ho appreso in questi anni, mi piacerebbe dire la mia ora che esite un partito che mi rappresenta. Anche se io sono solo una goccia, penso che all'estero di Italiani che vorrebbero dire la loro ce ne sono ed insieme potremmo rappresentare un oceano. Sono quasi 12 anni che vivo qui, partii con l'idea di tornare dopo una esperienza di un paio di anni, ma sfortunatamente arrivo' il 2008, poi il 2011 (anno in cui mi furono strappati prepotentemente i prosciutti dagli occhi), poi 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 (tutti anni in cui ho appreso, compreso, assimilato, studiato, ma sempre con una vena di pessimismo), poi il 2018 l'anno in cui finalmente ho potuto Votare con gioia qualcuno che rappressentasse un idea di futuro vera. La battaglia e' lungi da essere vinta, ma limitare il mio diritto/dovere di votare, mi ha fatto male, mi ha fatto sentire per la prima volta Lontano, non solo geograficamente. Mi scusi lo sfogo, ma almeno mio figlio lo vorrei far crescere in una societa' migliore e la mia ultima speranza siete Voi.

      Elimina
  36. Sono l‘autore di questo post.

    Mi sono sentito in dovere di rispondere a Serendippo. Ho visto che delle risposte gli sono state date a sufficienza dai lettori di questo blog. Colgo occasione di ringraziare queste persone.
    Quale era il mio intento nello scrivere questo post lo avevano capito tutti tranne uno. Non sarebbe divertente se tra tante teste pensanti non ci fosse una testa non pensante.
    Carlo M. Cipolla in un suo piccolo capolavoro ci ha spiegato il come e il perché la presenza di certi individui dei quali la pericolosità di solito viene sottovalutata.
    A Serndippo consiglio vivamente la lettura di quel libretto, non per imparare qualcosa (non sono tanto ottimista), ma semplicemente per fargli sapere che abbiamo capito.
    Mi fa pensare anche al protagonista del Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij. Un uomo senza amici, consapevole di essere una canaglia, convinto di essere più intelligente degli altri, fa di tutto per infastidire il prossimo arrivando a tal punto con il comportamento vigliacco che la povera prostituta Liza si rifiuti di prendere il suo denaro dimostrando di avere più dignità di lui.
    L’idea e il messaggio di questa opera sono naturalmente molto più complessi e profondi. Spero che Serendippo non si offenda per il fatto che io abbia citato uno scrittore di una cultura inferiore alla sua.
    Vorrei precisare (nel caso qualcuno, a parte Serendippo, avesse un minimo dubbio) che io amo l’Italia. La amo, no perché mi ha sfamato (non ero arrivato a tanto credetemi, nessuno nel mio paese d’origine è morto di fame), ma perché l’Italia è un paese da amare e il popolo italiano è grande. Il popolo italiano ha dato e ha fatto per l’umanità più di qualsiasi altro popolo. L’ho detto molte volte e non mi stancherò di ripeterlo. Chi mi conosce lo sa.

    Ultimamente ‘sto dilagare dell’autorazzismo degli italiani mi rende molto triste. Certamente un po’ di autocritica sana non guasta, ma alcune affermazioni (offese) che si sentono dire in giro sul conto dell’Italia e degli italiani sono inaccettabili. È inaccettabile che il comportamento di una piccola minoranza venga attribuito ad un popolo intero.
    Niente succede per caso. A chi giova? Questa sarebbe la domanda da farsi.

    C’è una parte del Paese che sulle proprie spalle porta il peso della crisi e che nel bene e nel male riesce tirare avanti. Questa parte silenziosa sono i lavoratori italiani che come Gondrano (La fattoria degli animali) cerca di risolvere tutti i problemi lavorando sempre di più senza rendersi conto di essere destinata a finire al macello con la benedizione dei sindacati.
    Potrebbe essere il momento giusto per cominciare a rendersene conto?

    Molti si riconosceranno nel ruolo di Mollie che corre dietro le zollette di zucchero e nastrini colorati.

    Si sta avvicinando il 26 maggio, la data che potrebbe avere l’importanza storica.
    C’è una forza politica che ha capito dove sta il problema e che nonostante molte difficoltà cerca di salvare il salvabile. Credo che meritino la nostra fiducia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Azz...io ho fatto una gaffe nel prenderti per un altro utente..chiedo scusa ad entrambi e a tutti quanti

      Elimina
  37. scusa Alessandro, il Bangladesh ha un debito pubblico sotto il 30% (e mi pare anche Perù ed Indonesia). Se in ciascuno di questi paesi, per assurdo, ci fosse un piano decennale pubblico di investimenti in infrastrutture, educazione, sanità, welfare ecc. cosa pensi che succederebbe?

    RispondiElimina
  38. Capisco il suo transfert con il protagonista di Memorie del sottosuolo, che traspare anche da quel suo rimuginare letterario, tanto macerante quanto inutile. Un vero uomo di inazione.
    La sua letterina mi sembra una excusatio non petita, un tacon peggiore del buso come dite voi "veneti".
    Non mi dilungo, la risposta non sarà pubblicata per ragioni di opportunità. Sono convinto che telepaticamente, qualcosa le arriverà comunque, o le era già arrivato, laggiù nelle viscere della terra dove ha impiantato le sue sensibili antenne.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le vittime si riconoscono dal pianto, i colpevoli dal piagnisteo. Serendippo mio, hai una tua vita? O non ce l'hai ancora (troppo giovane), o non ce l'hai più (troppo vecchio)? O la tua vita è questa? Altro che sottosuolo! Sei un viaggio al centro della Terra!

      Elimina
  39. non è il caso della lettera ma se invece di lavoratori siete dei chiedenti asilo e portate al giudice una lettera che attesta che lo sareste scritta in dialetto pashtu e quelli non ci credono e/o se ne fottono , ecco volevo dire che , se non lo sapevate , adesso ex Cassazione civile, sez. I, 19 Aprile 2019, n. 11097. Est. Dolmetta il giudice ha il dovere dicesi dovere di attivarsi lui e non può limitarsi a dire che che la lettera non prova un cazzo o non si capisce un cazzo , sappiatelo , quindi gli potette dire oh attivati stronzo :
    "In relazione all'istanza, che - motivata e per quanto possibile documentata - lo straniero ha l'onere di proporre ai fini del riconoscimento della protezione internazionale, deve ravvisarsi un dovere di cooperazione del giudice nell'accertamento dei fatti rilevanti ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato e una maggiore ampiezza dei suoi poteri istruttori officiosi.

    In relazione alla documentazione che in concreto sia stata prodotta dal ricorrente, più in particolare, in caso di dubbi o contestazione il giudice del merito ha il dovere di compiere un'attività istruttoria ufficiosa - se del caso utilizzando canali diplomatici e rogatoriali, amministrativi a altro - senza potersene lamentare una presunta insufficienza (così, in particolare, Cass., 13 dicembre 2016, n. 25534).

    [Nel caso di specie, il giudice del merito, non ha posto in essere, neanche solo accennato, una qualunque attività istruttoria in relazione alla documentazione prodotta dal ricorrente assegnando alla stessa il valore costitutivo della non genuinità; non ha, tra l’altro, proprio preso in considerazione le specificità dell'alfabeto pashtu, né la possibilità che i fonemi propri di tale lingua possano venire trascritti secondo più e diversi grafemi (ovvero tra loro alternativi). Secondo quanto nel concreto accade, del resto, tale area tribale venendo identificata sia corna Bajaur, che come Bajur, che come pure Bajour. E nemmeno ha considerato che anche i comuni passaporti italiani contengono frasi e formule in lingue diverse dalla nostra, come pure scritte in alfabeto cirillico.] (Redazione IL CASO.it) (riproduzione riservata)"

    RispondiElimina
  40. Dal link dell'articolo di Giavazzi apprendo che: "In Parlamento la maggioranza chiede di utilizzare le riserve in oro e valuta della Banca d'Italia per un'operazione straordinaria di riduzione del debito pubblico", e questo viene scritto il 4 agosto 2007.
    Quindi:
    1 - si sottintende che l'oro appartenga allo Stato
    2 - il PD in Parlamento chiese che fosse speso per pagare il debito.

    RispondiElimina
  41. ERASMUS, ROAMING, LOW COST
    Non posso che segnalare questo incredibile pezzo di propaganda unionista ad opera della Gabanelli:
    https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/elezioni-europee-ue-bruxelles-tutto-quello-che-senza-ue-non-avremmo-mai-avuto/aaf8d288-78de-11e9-8596-c65b94f06070-va.shtml?fbclid=IwAR1PmR3FgSfdVrjrbMDYa-ZHE_gtjC1PoUkQoQT_K7nCatCTJEjV7Hk9u50

    E tremo al pensiero che una parte dei grillini la volesse come PdR!

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.