Nel 2017 il Pil italiano è stato di 1.602.859 milioni di euro (1603 miliardi, arrotondando all'intero più vicino). Il 2018 si è chiuso a 1.614.540 milioni (1615 miliardi). La crescita, sul dato arrotondato, è stata dello 0,74859638178415470991890205864005% (scusatemi, ma questo è un post sul precisazionismo, quindi...). Naturalmente, siccome non ha senso non arrotondare la crescita di un dato arrotondato, possiamo evitare tanti decimali, e dirci che nel 2018 la crescita è stata dello 0,7%.
(...questo calcolando il dato annuale come somma dei dati trimestrali destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario; se invece si usa il dato grezzo la crescita risulta dello 0,9%, il dato del DEF per il 2018 - arrotondamento dello 0,858% che risulta dal sito ISTAT, o dello 0,881% che risulta del World Economic Outlook di aprile. Il motivo per cui prendo a base i dati trimestrali corretti è che voglio commentare appunto l'ultimo di essi...)
Il DEF imposta il programma di stabilità ipotizzando per il 2019 una crescita del Pil reale pari allo 0,1% all'anno. Lo 0,1% di 1.614.540 milioni sono 1.614,54 milioni cioè 1,6 miliardi (per l'intero 2019).
L'aggiornamento di oggi, che trovate qui, stabilisce che il Pil reale nel primo trimestre del 2019 è cresciuto dello 0,23% rispetto all'ultimo trimestre del 2018. Nell'ultimo trimestre del 2018 il Pil era stato, per forza di cose, circa un quarto del valore annuale 2018: precisamente, 403.139 milioni di euro, cioè 403 miliardi (4x4=16). Il dato del primo trimestre 2019 è abbastanza vicino: 404.077 milioni, cioè 404 miliardi. Notate che (404.077-403.139)/403.139 = 0,2326741%, cioè il dato dello 0,23% è arrotondato (al ribasso). In termini assoluti, nel primo trimestre del 2019 il Pil è aumentato di circa un miliardo: 404.077-403.139 = 938 milioni di Pil in più (nel primo trimestre). Vi ricordo che secondo il DEF in tutto il 2019 il Pil dovrà crescere di 1614,5 milioni. Nel primo trimestre quindi abbiamo portato a casa il 938/1614,5 = 60% dell'incremento di Pil totale previsto per l'anno.
Questo però non è un buon modo di impostare le cose. Siccome abbiamo fatto una manovra di bilancio, il riferimento rispetto al quale verificare i risultati ottenuti non è lo scenario tendenziale (a politiche invariate), ma quello programmatico (che incorpora la manovra). Secondo il DEF, la crescita del Pil una volta implementata la manovra sarebbe stata dello 0,2%. Insomma, il governo (che non è il Parlamento, quindi io non c'entro: se li incontro li saluto, ma il DEF lo fanno loro!) ha detto una cosa di questo tipo: "Se non facciamo niente, l'anno prossimo i redditi degli italiani cresceranno complessivamente di 1.614,5 milioni, ma siccome faremo qualcosa, i redditi aumenteranno di 3.229 milioni". Visto in questo modo, più corretto, il risultato del primo trimestre corrisponde a circa un terzo del risultato atteso annuale dichiarato: 938/3229 = 0.29.
Insomma, in un quarto di anno abbiamo portato a casa un po' più della metà di quello che avremmo portato a casa a politiche invariate, e un po' meno di un terzo di quello che vorremmo portare a casa grazie alla manovra. Considerando che gli effetti di alcuni provvedimenti ancora si devono vedere (mi riferisco in particolare al reddito di cittadinanza, le cui card sono in distribuzione da aprile; alla pace fiscale, con le domande di rottamazione che devono ancora essere elaborate; ai fondi per i piccoli comuni, che devono avviare i lavori entro il 15 maggio; ecc.), il risultato del primo trimestre dipende essenzialmente dalla relativa ripresa del ciclo economico internazionale, dallo sblocco degli avanzi dei comuni virtuosi (che, come ho ricordato in aula, ha immesso nell'economia circa 300 milioni), e dall'estensione del regime dei minimi ai redditi fino ai 65.000 euro (e con aliquota al 20% fino ai 100.000).
Quindi, direi che il potenziale c'è, se il ciclo economico internazionale riprende, ma anche se non riprende.
Può essere utile fare due rapidi calcoli su cosa possiamo aspettarci, ricordando sempre che lo 0,23% annunciato oggi è un dato provvisorio, una stima basata sul lato dell'offerta (cioè, per capirci, sui dati della produzione e non su quelli del reddito), che può essere soggetta a revisione verso l'alto o verso il basso (in quest'ultimo caso mi dispiacerebbe per il paese ma sarei contento per i gentili colleghi del PD, la cui unica flebile speranza è tifare asteroide...).
Intanto, l'Istat quando fornisce i dati trimestrali dà anche il dato annuo acquisito, che qualche ignorante chiama "tendenziale". Il dato acquisito si ottiene semplicemente riportando su base annua la crescita ottenuta fino al punto dell'anno cui si è arrivati, e ipotizzando crescita zero da lì in poi. Quindi, in altre parole: se il Pil trimestrale resta inchiodato da qui all'autunno sui 404.077 milioni dell'inverno appena trascorso, il Pil complessivo del 2019 (somma dei quattro trimestri) sarebbe 404.077x4 = 1.616.308 milioni di euro (cioè 1.616 miliardi), con una crescita rispetto al dato 2018 di (1.616.308-1.614.540)/1.614.540 = 0.11%. La crescita acquisita ad oggi corrisponde approssimativamente a quella tendenziale del DEF, ma questo vuol dir poco, perché essa riflette uno scenario piuttosto implausibile, quello che vi ho descritto (flusso trimestrale costante al livello raggiunto nel primo trimestre) e che vedete rappresentato nella colonna "Acquisito":
Se invece il flusso di Pil trimestrale aumentasse dello 0,23% al trimestre (sempre troppo poco per i miei gusti, che in questo caso credo siano piuttosto comuni), a fine anno avremmo un Pil complessivo di 1.612.893 milioni, portando a casa una crescita di 0.5 (per l'esattezza, 0.46), rispetto al valore 2018 di 1.614.540. In questo scenario, che a me non sembra implausibile, alla luce di quanto vi ho detto, l'anno chiuderebbe con una crescita effettiva pari a circa due volte e mezzo quella programmatica del DEF (0,2), e quasi cinque quella acquisita ad oggi.
Per avere una crescita pari allo 0,1%, cioè allo scenario tendenziale del DEF, che non è l'acquisito, bisognerebbe che il Pil trimestrale crescesse dello 0,09% al trimestre, con un risultato complessivo di 1.616.188 milioni di euro. La crescita del primo trimestre (0,23%), se confermata, è più di 2,5 volte quella implicita nel tendenziale (0,09%). Per avere una crescita pari al valore programmatico (cioè allo 0,2%), bisognerebbe invece che il Pil trimestrale crescesse dello 0,13%, con un risultato annuo di 1.617.804 milioni di euro. La crescita del primo trimestre è di 0.1 punti superiore.
Insomma: la velocità del Pil nel primo trimestre è circa il doppio di quella attesa anche nello scenario programmatico, che era quindi particolarmente prudenziale, come deve essere ogni scenario di DEF per evitare che la Madonnina di Bruxelles pianga. Il Governo non voleva seccature, e non ne ha avute, ottenendo in più dei risultati che in qualsiasi metrica sono, ad oggi, migliori delle previsioni
A questo proposito, vorrei ricordare a quelli che "ma nella NADEF avete messo un programmatico di 1,5, gne gne gne..." (l'asilo Mariuccia dei coNpetenti), che quelle previsioni maturavano in un contesto in cui il Fmi dava una crescita 2019 dell'1,9% per la Germania e dell'1,6% per la Francia. Ora questi dati sono rispettivamente a 0,8% (meno della metà) per la Germania e 1,3% per la Francia. Vediamo come evolverà la situazione, ma intanto una cosa è chiara: in tutto il mondo civile, con la limitata eccezione di un'isola di barbarie situata a 45°11′07″N 9°09′18″E, si è compreso che per espandere l'economia occorre fare politiche espansive. Lo hanno capito perfino i tedeschi, che hanno dato tanto al pensiero umano, ma relativamente poco a quello economico, forse perché come i miei amici Awanaganians hanno difficoltà a capire le cose semplici (ex multis; e tranquilli: in questo come in tante altre cose faremo esattamente come la Germania).
Concludo con un pensiero a un nuovo amico Awanagana, il Del Prato, di cui qui vi riporto la costruttiva critica:
Lo ringrazio per avermi spiegato che la crescita di un flusso trimestrale non è la crescita di un flusso annuale (in effetti, in 33 anni passati a maneggiare dati potrei anche non essermene mai accorto, il che getterebbe una luce fosca sui referee dei miei pochi e squalificati lavori scientifici - cosa abbia fatto il Del Prato non si sa, ma sicuramente farà grandi cose), e mi scuso per la formulazione approssimativa del mio tweet, che effettivamente si presta a questo equivoco. Sarebbe stato più corretto scrivere, invece di "in un trimestre il doppio della crescita annua", "nel primo trimestre più del doppio della crescita implicita nel dato annuale", visto che 0,23/0,09=2,555555555555555. Sarebbe stato più lungo ma considerevolmente più preciso. Peraltro, sempre precisazionando, spero che il giovine Del Prato mi consenta di osservargli che il "tendenziale" di cui lui parla in realtà è l'"acquisito" (che è una cosa completamente diversa sia concettualmente che metodologicamente). Spero anche convenga con me che questo "acquisito" corrisponde a uno scenario di crescita zero per tutti i restanti trimestri dell'anno che potrà senz'altro essere allineato al suo pio desiderio di vedere il paese inabissarsi per poi poter dire "l'avevo detto", ma è piuttosto rudimentale (non è una critica all'Istat, ma a chi prende un esercizio statistico per uno scenario econometrico).
C'è chi si costruisce con pazienza e umiltà degli utili QED, che magari lo portano in Parlamento, e chi con impazienza e giovanile arroganza delle inutili sconfitte, che magari lo portano a crescere. Ci rivedremo nel 2020, gentile amico: vediamo se allora quello che lei chiama il tendenziale, e che fra meno di un anno sarà l'acquisito 2019 (a quel punto definitivo) sarà ancora a 0,1. Secondo me sarà superiore, ma io, come tutti, posso sbagliare. Capita di rado, e quando capita ne approfitto per imparare. Spero altrettanto di lei...
Commento precisazionista. C'è almeno un refuso: nella frase «abbiamo portato a casa il 938/1614,5 = 0,6% dell'incremento di Pil totale previsto per l'anno» c'è un simbolo di percentuale in più. Non vorrei Yanez Bisin Serendippo IlGuffanti ecc. si inorridissero. Ci tengo al loro fegato (sempre più grosso).
RispondiEliminaBuon lavoro. (quando vieni a Modena?)
Giusto, hai ragione. Sai, ho un po’ di cose da fare e a sera arrivo stanco. Condivido la tua preoccupazione. Io mi sono schermato da quel turpe spettacolo (e ricordati la regola della narice!): ieri devono aver dato il meglio…
EliminaCos' è la regola della narice?
EliminaBisin è dei nostri: ha il compito di micro-fondare perché ci capisce. Vedremo in quale misura lo tolleriamo noi.
#Refuso = 1621823
Elimina"Se invece il flusso di Pil trimestrale aumentasse dello 0,23% al trimestre (sempre troppo poco per i miei gusti, che in questo caso credo siano piuttosto comuni), a fine anno avremmo un Pil complessivo di 1.612.893 milioni, portando a casa una crescita di 0.5 (per l'esattezza, 0.46)"
Troppo poco per i Nostri gusti
Mi permetto di segnalare un refuso.
RispondiElimina"Nel primo trimestre quindi abbiamo portato a casa il 938/1614,5 = 0,6% dell'incremento di Pil totale previsto per l'anno."
Immagino intenda 60% (cioè 0.6), giusto? Nel primo trimestre si è messo in cantina più della metà di quanto si pensava di mettere in cantina durante l'intera annata...
Grazie mille come sempre per fornire i dati in maniera così esaustiva e buon lavoro!
Però attenzione: quello che il Governo diceva che avrebbe portato a casa è lo 0,2%: di questo ha portato a casa un terzo (invece di un quarto), prima dell’entrata a regime di tante misure.
EliminaSì, quello era chiaro, grazie molte!
EliminaFinalmente una spiegazione razionale. Grazie prof. Tu ci capisci.
RispondiEliminaSenza voler fare l'uccello del malaugurio ma dato che ci sono 23 miliardi di clausola iva che immagino vogliate sterilizzare non è lecito aspettarsi un effetto negativo sul risultato quantomeno dell'ultimo trimestre?
RispondiEliminaVedo che lei non legge il tedesco…
EliminaTu sei nuovo, mi sa. Eventualmente sarebbe “al miliardo” più vicino. Perché, scusa, forse un miliardo non può essere intero? Nel mondo dei centesimi di punto decimale bisogna sapersi orientare!
RispondiEliminaDubito che a fine 2019 ci sarà ancora questo governo. E lo avrà affossato la Lega. QED.
RispondiEliminaAh, serendippo, ecco; mi stavo preoccupando.
EliminaSerendippo è vivo e lotta con noi. Forse però non sa che cosa significhi QED. Quando vedo Trump che prende a sganassoni la Ger-
Eliminamagna, io posso scrivere: QED, perché nel 2012 ho anticipato come e perché sarebbe successo. Serendippo dove avrebbe emesso il suo vaticinio?
Se il risultato delle Europee attestassero la Lega ad un risultato non in linea con le politiche, saranno gli elettori a premere per una diversa rappresentanza parlamentare, quindi il QED eventualmente l' ho scritto io.
EliminaIo faccio QED ex-ante per risparmiarmi la fatica, poiché tutto è già scritto, il redde rationem è stato innescato. La politica, nonostante sembri un gran casino, è fisica e geometria. Nel caso della Lega è un animalesco istinto predatorio, che poi anche quello segue leggi ferree. Potrei usare la metafora dello scorpione e della rana, cara anche a Bagnai.
EliminaComunque ci siamo capiti.
P.S.
L'Armando di deve dimettere e si dimetterà. QED.
Serendippo, QED non lo puoi dire/scrivere, se non premettendo che hai aiutato Alberto nella divulgazione (in un certo senso;).
EliminaIllazione -> insinuazione, congettura, giudizio arbitrario; in logica, il processo mentale attraverso cui si ricava da alcune premesse una conseguenza che ne deriva o pare derivarne.
EliminaQED -> "quod erat demonstrandum"; tradotto in lingua corrente: come volevasi DIMOSTRARE.
Serendippo, il sen. Bagnai in risposta alle sue precedenti affermazioni le ha chiesto illazioni o dimostrazioni?
Si, ecco... Pensandoci bene... Tutto sommato... Direi che sottoscrivo totalmente qualunque cosa tu abbia voluto intendere.
EliminaIl concetto "QED ex-ante" è meraviglioso. #glossario
EliminaManca un "purtroppo", visti i dati illustrati dal Senatore.
EliminaNon riesce proprio a scriverlo, eh? È talmente livido che ho dovuto aumentare la luminosità dello schermo per poterla leggere - quanto a simpatia, avrei pronti alcuni paragoni che le taccio.
Purtroppo, Serendippo, purtroppo, se cadesse il governo...
Apriti Luca, cosa intendi dirci?
EliminaIo non ho capito (forse pigrizia mentale mia). Scusa Prof. i tanti commenti. Cercherò di studiare di meno.
Prof. le sue spiegazioni sono sempre eccezionalmente chiare. Lo sarebbero addirittura per gli Awanagana, se le leggessero. A tal proposito mi permetto di segnalarle questo altro refuso:
RispondiElimina«Se invece il flusso di Pil trimestrale aumentasse dello 0,23% al trimestre (sempre troppo poco per i miei gusti, che in questo caso credo siano piuttosto comuni), a fine anno avremmo un Pil complessivo di 1.612.893 milioni»
I milioni dovrebbero essere 1.621.893.
Che poi se magari il Del Prato legge, la accusa di non augurarsi (come minimo) neppure almeno la crescita tendenziale del DEF :D
E magari la accusa pure di averlo scritto :D
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RispondiEliminaNel frattempo il sole24 si precipita a ringraziare la domanda estera,senza alcun merito alle legge di bilancio. Si sa che sarà lunga.
RispondiEliminaDa tecnico in altre discipline, ogni volta che sento battibecchi ed entusiasmi su uno zerovirgola di PIL mi chiedo: e qual'è l'incertezza associata alla misura?
RispondiEliminaCapisco che teoricamente dovrebbe essere un dato esatto, ma vedo molto motivi pratici per cui potrebbe non esserlo (economia sommersa, frodi, errori di calcolo, propagazione di arrotondamenti, ritardi nella comunicazione dei dati, etc).
Per un quadro generale, googlando goofynomics e pil.
Elimina(Spero di fare cosa gradita e utile). http://goofynomics.blogspot.com/2014/03/il-pil-dellitalia.html?m=1
Ma infatti vedrai che gli economisti della prossima generazione, quando commenteranno la fase economica italiana nel biennio 2018-19 si limiteranno a qualificarla come una semplice, banale, insignificante stagnazione.
EliminaUna De Romanis qualunque sì. Un Cipolla la vedrebbe immersa in un progetto politico.
EliminaCercando un po' in giro ho trovato Morgenstern, che sollevò la questione ben 50 anni rimanendo per lo più insascoltato, e Manski che lo riprende qui:
Eliminahttps://www.sas.upenn.edu/~fdiebold/NoHesitations/Manski2015.pdf
Sempre abbastanza inascoltato direi. Mi risulta la Banca d'Inghilterra associ l'incertezza alle previsioni, basandosi su quanto le previsioni passate si rivelarono sbagliate col passare del tempo (lasciando intendere che un PIL trimestrale rimane una previsione anche a trimestre concluso, perché i dati sono incompleti e si completano nel corso dei mesi, o degli anni, successivi).
Sulle previsioni parliamo di diversi punti percentuali, di fronte ai quali la differenza tra 0.1, 0.2 e 1.5 è abbastanza irrilevante.
Posso farle una domanda da puro ignorante in materia? La riduzione drastica delle periferie dei grandi agglomerati urbani per invertire il fenomeno dell’inurbamento, fenomeno inarrestabile dalla rivoluzione industriale, e conseguente redistribuzione della popolazione in aree abbandonate o dequalificate, non dovrebbe agevolare ulteriormente la crescita del paese per il formarsi di tanti e nuovi ecosistemi door to door invertendo il regime da deflativo in inflativo come pura conseguenza, come pura conseguenza sarebbe la riduzione della disoccupazione a causa del formarsi di micro economie che coinvolgerebbero le nuove popolazioni dei luoghi soggetti a riqualifica? Non si dovrebbero risolvere anche molti problemi di città pachidermiche ad alta densità di popolazione, che sono uno dei problemi principali dell’italia? Progredire non è forse tornare anche indietro di 40/50 anni? Mi scuso per la domanda, ripeto, da ignorante.
RispondiEliminaNel #TDE è spiegato. 2012!
EliminaIo sono esperto di Numeri Primi, non di TDE. Che cosa è?
EliminaPensavo che con “domanda da ignorante” io avessi palesato la mia, appunto, ignoranza in materia.
Scusa.
EliminaIl Tramonto Dell' euro Prof. Sen. Alberto Bagnai
Prof. Bagnai, se in una tabella...nel tempo residuo di lezione che fa?
A me, oggi che è il !° maggio interessa che loro, quelli del Governo, creino posti di lavoro, dignitosi, come previsto costituzionalmente, secondo il mandato della BCE che prevede la massima occupazione, ma mi raccomando, compatibilmente con la stabilità dei conti, con la riduzione del debito,all'interno dell'eurozona, etc etc etc...; ah dimenticavo, sempre loro, quelli del governo, taglino il cuneo fiscale sul lavoro e trovino i soldi per gli investimenti.
RispondiEliminaC'era quello che raccontava la famosa storiella del treno che doveva essere fermato a tutti i costi dato che era caduto il ponte e del capostazione senza lanterna, senza fischietto, senza telegrafo, senza legna per accendere il fuoco ...
Buon primo maggio a te ed a tutti noi!
Let us Boxers
Sempre per restare in tema di precisazionismi, a me risulta una cosa appena lievemente diversa rispetto a quanto qui riportato: "il risultato del primo trimestre dipende essenzialmente dalla relativa ripresa del ciclo economico internazionale, dallo sblocco degli avanzi dei comuni virtuosi (che, come ho ricordato in aula, ha immesso nell'economia circa 300 milioni), e dall'estensione del regime dei minimi ai redditi fino ai 65.000 euro (e con aliquota al 20% fino ai 100.000)."
RispondiEliminaCon riferimento all'ultima parte, 20% fino a 100.000, credo che la norma, pur già in vigore, preveda questo ulteriore ampliamento a decorrere dal 2020, il che tuttavia rafforza il ragionamento sotteso, ossia il Pil del primo trimestre cresce per le misure adottate, pur escludendo quella relativa all'ulteriore estensione citata.
Professore, la prego,si ricordi di questo "crocchio" di Del Prato e lo faccia riesumare nel 2020 con uno "stridio" dei suoi.
RispondiElimina"per evitare che la Madonnina di Bruxelles pianga" questo mi ha fatto morir dal ridere: lo rubo e lo copio nel mio blog alla prima occasione utile!
RispondiEliminaSempre per restare in tema di precisazionismi, a me risulta una cosa appena lievemente diversa rispetto a quanto qui riportato: "il risultato del primo trimestre dipende essenzialmente dalla relativa ripresa del ciclo economico internazionale, dallo sblocco degli avanzi dei comuni virtuosi (che, come ho ricordato in aula, ha immesso nell'economia circa 300 milioni), e dall'estensione del regime dei minimi ai redditi fino ai 65.000 euro (e con aliquota al 20% fino ai 100.000)."
RispondiEliminaCon riferimento all'ultima parte, 20% fino a 100.000, credo che la norma, pur già in vigore, preveda questo ulteriore ampliamento a decorrere dal 2020, il che tuttavia rafforza il ragionamento sotteso, ossia il Pil del primo trimestre cresce per le misure adottate, pur escludendo quella relativa all'ulteriore estensione citata.
“La Germania si lamenta dell’Italia, ma ha violato patto di stabilità 18 volte e continua a farlo”
RispondiEliminadella serie: hanno la faccia come il cu.....ore !
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/05/02/ue-juncker-la-germania-si-lamenta-dellitalia-ma-ha-violato-patto-di-stabilita-18-volte-e-continua-a-farlo/5150164/
Se non lo avessi letto qui, stenterei a credere che quello fosse un titolo del Fatto (mio ex quotidiano da tempo e mai da Pentastars).
RispondiEliminaCaro Prof., da tempo ho abbandonato twitter ma ogni tanto butto un occhio sulla Sua timeline; oggi ho visto un tweet che commentava l'ennesima esternazione di Bentivogli intrisa di disprezzo per il nostro paese (“Italia che vuole uscita dall’Euro è quella nostalgica della Fiat Duna. E di un industria che invece di innovare chiedeva ai governi di svalutare lira, impoverendo con inflazione i lavoratori”).
RispondiEliminaMi è venuto in mente questo divertente (e significativo) aneddoto di Mauro Corona. Non credo una persona come Bentivogli possa capirne lo spirito, ma penso sia una ottima risposta (da dare non a lui ma a noi stessi) al misero argomentare del borioso sindacalista.
Spero possa strapparle un sorriso in queste impegnative giornate di campagna elettorale e lavori d'aula.
Erik, non mi pare che quel pezzo accenni all'incertezza associata con la misurazione del PIL.
RispondiEliminaNo, infatti. L' ho fatto perché sono allergico a troppi dettagli: era per inquadrare e dare una prospettiva a due progetti: Keynes Vs Veteroliberismo ottocentesco.
EliminaOT - A proposito di banche e privacy
RispondiEliminaAl più tardi in ottobre non sarà più possibile operare sul conto corrente con l'OTP generato dai vecchi dispositivi (forniti esclusivamente dalla banca).
L'OTP verrà ricevuto dall'utente esclusivamente via smartphone (dispositivo HW/SW di produzione di terzi, di cui l'utente è di fatto solo un utilizzatore).
Considerando che lo smartphone è la realizzazione compiuta del vecchio 'LifeLog' (https://en.wikipedia.org/wiki/DARPA_LifeLog) e che può essere manipolato, bloccato o spiato da potentati esteri, il cambio di dispositivo per la generazione dell'OTP è di natura epocale.
Con lo smartphone l'associazione univoca del dispositivo per generare l'OTP con l'utente dello smartphone risulta nota a 'chiunque', non solo alla banca oppure ai potentati esteri...
Da gennaio 2020 temo diverranno comuni le rapine all'uscita dei locali (dove si vedono spesso gli utenti pagare con lo smartphone) in cui un malfattore armato imporrà al rapinato di accreditare con lo smartphone una somma su un cc fuori giurisdizione e l'unica speranza sarà di poter provare di non disporre di codice utente e PW!
Considerando poi l'ampia casistica di 'ban' più o meno 'shadow' di cui già abbiamo avuto notizia, ci scommetto che all'occorrenza verranno colpiti selettivamente gli smartphone degli 'oppositori politici' o di chi rifiuterà di farsi 'microchippare' o sparare misteriose sostanze in vena!
Temo sia tardi per fermare questa follia, ma forse si può ritardare (almeno per i prossimi 20-30 anni, quelli in cui potrei ancora essere vivo).
Portarsi dietro un modello di cellulare che fa solo chiamate (con doppia sim e autonomia di settimane) e tenere a casa un modello base di smartphone/tablet con la App della banca (per sostituire il token).
EliminaScariche di dopamina azzerate: amigdala ok e 99% di stress in meno.
Durante i tempi morti della giornata tipo treno, metro ecc... ascoltare con le cuffiette musica o audiolibri: ritornare alle sane abitudini di una decina di anni fa, a volte mi chiedo se davvero progrediamo o regrediamo.
Da vecchio praticante di dati macro, mi ha sempre colpito la differenza nel modo di comunicare il PIL fra Usa ed Europa. Noi tendiamo ad anteporre il dato trimestrale sequenziale (0,2 in questo caso) Loro, nella comunicazione, danno direttamente il tendenziale annuo (il 3,2% della scorsa settimana).
RispondiEliminaQuindi (semplificando) proiettano per quattro la crescita di un dato trimestre, ipotizzando che l'accelerazione continui allo stesso ritmo. Esiste una spiegazione storica di questo fenomeno?
Azz. Sstimolante...chi lo aiuta?
Eliminala spiegazione c'è, almeno per quanto riguarda il periodo di trump alla presidenza: trump ha detto espressamente che vuole mantenere un target vicino al 3% del pil come crescita annuale e questo spiega il perchè i giornali siano fissati col dato del Pil annuale e non trimestrale in quanto quel dato ora è un fatto politico per testare la capacità della riforma fiscale di trump di portare la crescita del Pil intorno a quei valori.Se il pil fosse, anche di poco, il 3% annuo allora questo farebbe inclinare l'opinione pubblica contro Trump.In verità il 3% di crescita viene usato spesso dalla fed come asticella per decretare come e quando alzare i tassi
EliminaBuongiorno Professore,
RispondiEliminami scuso ma non ho afferrato il riferimento di Pavia come isola di barbarie.