martedì 30 maggio 2017

Il prossimo

Continuo a convincermi che il precetto evangelico esorti ad amare il prossimo perché questo compito è infinitamente più arduo rispetto a quello di amare il distante. Non credo sia una riflessione originale, è molto probabile che non sia corretta in termini esegetici o filologici (io non sono un teologo quindi...), ma è senz'altro molto attuale in questo mondo in cui chi ha condannato il prossimo (e se stesso) a una pessima sorte, appoggiando un progetto i cui contorni cominciano a delinearsi con una certa precisione (visto il tweet di Donaldone a Angela? E visto come Angela vuole prendere in mano il nostro destino?), si lava la coscienza nel modo altrettanto irrazionale e autolesionista cui assistiamo.

La povertà è più sgradevole quando si presenta con le vesti dignitose e consuete del nostro vicino. Non è vero che gli uomini hanno paura del diverso: hanno paura dell'uguale, perché questo, più del diverso, gli ricorda quanto sia accidentale, ingiusto e precario essere nati "dalla parte giusta".

Ed è questo, proprio questo, ciò su cui il piddino bennato non vuole riflettere, e che non ammetterà mai: perché lui, di essere migliore, lo crede, e crede che ciò gli spetti per retaggio divino.

Certo che quando ti tocca in sorte come prossimo uno di loro...


55 commenti:

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    1. Questa volta è diverso. Puoi denigrare Trump come persona attraverso la stampa e il commento politico ma c'è un limite che nessun italiano vuole passare. La guerra. Ed una guerra con il nostro maggiore alleato: non è Trump, è l'America.
      Ecco il punto di scissione della UE. Lo scontro fra le due potenze continentali l'aveva previsto Professore. Succede adesso. E anche se la Germania si tirerà dietro qualche alleato sotto la bandiera dell'europeismo (penso alla Spagna o qualche altro paese sprovvisto di classe politica dotata di senso pratico), l'Italia al di là di tutto, nonostante tutto, non la seguirà. E sarà la fine dell'egemonia tedesca. Per ritorsione magari sceglieranno di staccarsi dal carro, rifugiandosi nel mito alemanno della nazione sola contro tutti. E sarà la fine del loro mercantilismo. Non è dipeso da un ragionato dibattito economico, ne' da un auspicato scatto di orgoglio delle vittime del sistema, ma dalla volontà politica della potenza egemone. Alé!!

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  2. A ruota, sul dissidio Merkel-Trump e agli ascari della Grande Germania, ci permettiamo di segnalare questo contributo LA GRANDE GERMANIA MERKELIANA, GLI STATI UNITI D'AMERICA E IL NOSTRO DESTINO

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  3. "Certo che quando ti tocca in sorte come prossimo uno di loro..."

    ......cominci a fantasticare di avere l'onore (ed il previlegio) di comandare il plotone di esecuzione...

    ...ma poi ti ricordi che Nostro Signore solo poche volte si e' adirato e solo una volta ha ucciso un essere vivente (facendo seccare un albero di fico maledicendolo).

    Demoni e cambiavalute si e' limitato a scacciarli.

    E' quindi sempre lecito cacciare un banchiere dal pianerottolo ma il piddino fariseo e liberista della porta accanto fa purtroppo parte del prossimo.

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    1. Tra le opere di misericordia:
      Sopportare le persone moleste e pregare che muoiano presto.

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  4. Considerazione in parte OT in parte no perché lei stesso ha fatto riferimento al tweet di Trump: quando ho letto le parole del Presidente USA "Abbiamo un enorme deficit con la Germania...Tutto questo cambierà" ho ringraziato Dio per l'esistenza di questo blog. Se, nell'eterno conflitto tra debitore e creditore, il debitore è debole (Grecia) ed il creditore potente (Germania) il primo finirà economicamente distrutto dal secondo (beggar-thy-neighbour), quando invece i ruoli si invertono, ovvero il debitore è forte (Stati Uniti) ed il creditore, almeno militarmente, più debole (la Germania), il risultato muta diametralmente ed è il creditore a subire la perdita di quanto da lui prestato. Il rischio che si arrivi ad un conflitto tra Europa e Stati Uniti, come da lei peraltro già indicato da tempo, aumenta sempre più: starà a noi italiani avere l'intelligenza di non trovarci per la seconda volta dalla parte sbagliata (e perdente).

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    1. Il buon Marx diceva che la storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa. La parole della Merkel sono veramente allucinanti, la Germania non ha la benché minima possibilità di prevalere su nessun piano, né economico, né tanto meno militare (nemmeno con uno pseudo esercito europeo), senza dimenticare il piccolo particolare di ospitare nel proprio territorio basi militari di un paese da cui, a parole, vorrebbe emanciparsi; veramente patetico se non fosse tragico, ma dà l'idea del grado di allucinazione che sono in grado di raggiungere le élite tedesche (ma grazie al prof non è per noi una novità). Per quanto riguarda l'Italia, io sarei più cauto; vero è che la tendenza "germanofila" esiste, ma non scordiamoci che, rispetto a quasi 80 anni fa, il peso che gli USA occupano (proprio fisicamente) nel nostro paese è stratosferico. È molto probabile che a decidere non saremo nemmeno noi, ma a farlo (costringendoci) sarà quello che, tra i nostri padroni, è il più potente.

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    2. Capita proprio al momento giusto, si fa per dire: giusto ieri scena da parte di un francopiddino per avere io osato nominare Brüning invano.

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  5. Io con i piddini c’ho provato, ed anche a lungo. Ho alcuni amici piddini che – usando un linguaggio semplice, argomenti facili, una logica elementare e consequenziale (a titolo d’esempio, che essere favorevoli all’euro ma contrari all’austerità è un ossimoro) – ho cercato non dico di “convertire”, ma soltanto d’interessare alle problematiche insolute dell’eurozona. Niente da fare. Ho scoperto poco tempo fa che uno di questi va dicendo in giro che sono diventato “matto”. Conclusione? Meglio desistere. Sembra che siano tutti delle vittime della “Balena Blu”, con un tutor che si chiama “Repubblica”. La storia, comunque, va avanti e continuo a sperare che davanti all’abisso qualcuno possa avere la forza di frenare.

    Per il momento mi godo il fatto di aver avuto ragione quando ho fatto il tifo (insieme a tanti lettori di Goofy) per Trump. Come disse a suo tempo il Prof, se gli Stati Uniti vogliono risolvere il problema del neo-pangermanesimo, non possono che metter mano all’eurozona. Credo che abbiano cominciato. Chi se ne frega dei piddini e di coloro che osano chiamarsi “Articolo 1” (della Costituzione). Prodi (l’euro sarà come lavorare un giorno in meno ma guadagnare come se avessimo lavorato un giorno in più), D’Alema (sono il Primo Ministro che più ha privatizzato), Bersani (noi siamo quelli dell’euro!) etc. sono quelli che il lavoro l’hanno distrutto, ma ora vogliono far credere di volerlo difendere. Non basta nemmeno più tapparsi il naso.

    Toussaint

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    1. Ci abbiamo provato e, almeno su LC, ce l'abbiamo anche fatta. Grazie ancora per avermi fatto conoscere il Prof.

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  6. Conosco piddini che non vogliono ammettere che la povertà esiste e che quando gli capita di vedere un conoscente non piddino sprofondare, si auto-giustificano con
    - Aveva sicuramente vizi nascosti
    - Ha sperperato
    - Non ha capito cosa doveva fare perché fascista o facente parte del sistema marcio in risanamento.
    Per farla breve i piddini sembrano adepti di un Dio che non conosco, le cui oscure regole si basano sul negare l'evidenza per sposare l'irrazionalità.
    Non si pongono problemi perché le soluzioni sono i mantra ripetuti dai media
    - Debito pubblico cattivo
    - Corruzione
    - Manager/Imprenditore italiano = ladro
    - Dobbiamo fare sacrifici e riforme
    Fanno il gioco di Merkel & C e quando capita che uno di loro precipita nel buio dell'indigenza lo considerano un martire, un martire del sistema marcio ereditato, sistema che pregno di corruzione che si sanerà "facendo le riforme", mettendo manager stranieri nei musei e facendo fallire gli imprenditori (ladri).
    Un loop che è un mix di fede ed autorazzismo ma, io non capisco, fede in cosa ?
    Buona sera

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    1. Io ne conosco uno che è ancora convinto che Tortora era un camorrista

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    2. Lo conosciamo tutti, quel dio: è il dio dei tempi lieti. I suoi fedeli sono gli amici dei tempi lieti, etc.

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  7. Ma per forza amare? Con il prossimo non bastano il rispetto e le buone maniere?

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    1. A chi lo domandi? Per quanto mi riguarda, puoi accontentarti di quello che vuoi. Diverso il discorso se la tua domanda è rivolta a Colui che si è fatto inchiodare a una croce per amore nostro. Temo che non conosca le mezze misure, e in fondo è per questo che lo amo

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  8. Sentire un Cancelliere tedesco affermare la necessità di prendere il destino dell'Europa nelle nostre (?!) mani, provoca un brivido freddo lungo la schiena.

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  9. Vi capita mai di riflettere sul fatto che il piddino esisteva prima e oltre l'€? Che quindi è pateticamente stronzo a prescindere dall'€?

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    1. Con i nostri vicini prossimi tedeschi, fino ad adeddo, gli stiamo porgendo l'altra chiappa.

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  11. Ho riflettuto a lungo negli ultimi anni su questo tema.Io sono la vicina.Precipitata nell' abisso dell' indigenza x disoccupazione+incidente+età. Mi sono chiesta molte cose alla ricerca disperata di una risposta razionale al voltafaccia di amici e conoscenti, all' indefessa opera di denigrazione e sminuimento della mia persona da parte di amministratori pubblici (per loro valgono anche non troppo reconditi scopi di EU-tanasia sociale). Un passato il mio di cui sono sempre andata fiera oggi revisionato alla luce dell' ethos vigente. Colpevolizzazione dell' individuo a prescindere dalle auto evidenti pezze d appoggio e voltafaccia repentini sono stati quanto ho ricevuto dai simili. I simili hanno paura di quelli come me perché vi vedono la possibilità che anche a loro possa capitare qualcosa di simile. Molto più facile amare il diverso che in quanto tale pone di per se una rassicurante distanza/differenza tra lui e loro. Con me cosi simile così italiana non è possibile affratellarsi per paura, meglio allontanare e delegittimare. Perché IO SONO UNO SPECCHIO.

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    1. Ci sono passato anch'io Daniela.
      Ciò che accade dopo la tragedia è come un filtro che devasta la tua vita; l'ipocrisia e la falsità scivolano via e restano solo le persone che realmente ti amano, persone su cui ricostruire la propria vita sociale.
      Le cavallette migrano quando il campo è divorato....
      Io ero giovane ma non mollare mai.
      Sii forte, la ruota gira.
      Abbraccio

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    2. Grazie per le tue parola, ma la mia ruota sembra essere quella del criceto.
      Devi essere una brava persona. Ti conosco perché ti seguo su tw.
      Ciao

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  12. A proposito del piddino, secondo me egli non è indipendente, né ci tiene ad esserlo. Desidera dei confini tracciati per lui da un'autorità, che può essere una persona o un insieme impersonale di regole o fedi. La sua normale fedeltà si è deteriorata diventando dipendenza. Il piddino si sente a proprio agio se gli si dice cosa fare, e si sforza di trovare sicurezza obbedendo a una autorità generale che gli faccia da guida in ogni settore importante della vita. Le regole che il piddino segue sono sempre soggette all'interpretazione di una figura autoritaria, dal sergente istruttore che interpreta le disposizioni militari, al sacerdote che interpreta le norme ecclesiastiche. Il piddino pensa che seguendole nessuno li critichi o li punisca, qualunque cosa quelle regole dicano loro di fare: "Stavo seguendo semplicemente degli ordini", "Il prete ha detto che era giusto", e "Non faccio domande, eseguo quel che mi dicono di fare". Troviamo il piddino che popola enti e uffici governativi, partiti politici, sindacati, comunità religiose, media ecc. Esistono due svantaggi principali, primo, tende ad agire perché così gli é stato ordinato. L'obbedienza cieca potrebbe non recargli vantaggio né per sé né per il gruppo. Secondo, possedere una identità di gruppo favorisce un modo ristretto di guardare il mondo, dove ognuno è diviso in "loro" contro "noi". Se non la pensi come il piddino, egli si sente minacciato. Questo, secondo me, è il piddino. Morale: solo l'autorità a cui dipende il piddino potrà dirgli cosa deve o non deve pensare.

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  13. Andranno fino in fondo. Tragicamente. E noi purtroppo li seguiremo nella follia della dissoluzione. Chi conosce i Tedeschi sa che sarà così. Hanno un esercito di media ancora più vile del nostro. E' come il sogno di una caduta nel vuoto e l'impotenza che si prova vedendo avvicinarsi il duro suolo. Purtroppo non è un sogno ma la dura realtà.

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  14. IT’S POPCORN TIME!

    “We Germans do not depend on the love or grace of other nations; we live from our own national strength. The time is long past when Germany expected its salvation from abroad. Such international help was always lacking when it was most needed during the postwar period. It appeared only when international money and stock capital believed that it could earn vast profits that could be earned nowhere else by helping Germany.
    We could simply say that America is far away, with a big ocean separating us. What do we care about what they think, write, or say about us? That was fine as long as America’s highly developed hate campaign against Germany kept within certain bounds. But when it infects even official circles rather than merely newspapers and radio stations it becomes more serious.”

    Angela Merkel, Maggio 2017









    Ci siete cascati, vero? Il pezzo sopra è di Goebbels , dal Völkischer Beobachter, 1939

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    1. Perché fa differenza?
      Ragazzi io ho l'impressione che noi italiani fatichiamo a capire chi siano veramente i tedeschi.
      Volete un tipico esempio di tedesco??
      Riguardatevi BRANCALEONE ALLE CROCIATE e fate caso al soldato tedesco THORZ magistralmente interpretato da Paolo Villaggio.
      Ecco quello è il tipico tedesco, molto diverso da quello idealizzato da molti italiani non solamente piddini

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    2. Goebbels avrebbe pure prontamente sfruttato un eventuale insuccesso USA (di evidenti proporzioni epiche se confermato) come questo:

      http://novorossia.today/breaking-news-seal-team-6-possibly-liquidated-north-korea-assassination-attempt-dear-leader-kim-jong-un/

      Non e' detto che Merkel & Co. non lo facciano...

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    3. "We Germans do not depend...".

      Chi, loro? Questa è buona davvero, sia che l'abbia detta Goebbels sia Angelona l'ac-chiappona!

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  15. Sul palcoscenico di Taormina, testimone, in un lontano passato, di immortali tragedie, è appena andata in scena una piccola, ignobile farsa: "La pacata rivolta delle colonie €uriste". La compagnia di guitti proveniva direttamente da Parigi, ove aveva presentato una versione, in chiave grottesca, di Edipo re: "micron". Prossima tappa, Roma. Li si esibiranno nel dramma che è ormai diventato un classico della compagnia, dopo il grande successo ottenuto in tutte le capitali €uriste: "Falsiamo le elezioni, a qualunque costo". Attesissima guest star, SuperMario Draghi, nel consueto ruolo che l'ha reso famoso: quello di spietato collaborazionista del quarto Reich...

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  16. “Guardate la gente del mondo e tutto quel mondo che viene glorificato al di sopra del popolo di Dio: in esso l'immagine e la verità di Dio non sono state forse distorte? Essi hanno la scienza, ma la scienza si occupa solo di ciò che è percepibile dai sensi. Il mondo spirituale, la metà superiore dell'esistenza umana viene del tutto respinta, ricacciata con una certa aria di trionfo, persino con odio. Il mondo ha proclamato la libertà, soprattutto negli ultimi tempi, ma che cosa vediamo nella loro libertà? Solo schiavitù e autodistruzione! Giacché il mondo dice: "Se hai un'esigenza soddisfala, tu hai gli stessi diritti della gente più nobile e ricca. Non temere di soddisfare le tue esigenze, anzi moltiplicale pure": ecco l'insegnamento che oggi dà il mondo. In questo essi vedono la libertà. Ma che cosa ingenera questo diritto di moltiplicare le esigenze? Per i ricchi, l'isolamento e il suicidio spirituale, per i poveri invece l'invidia e l'omicidio, giacché coloro che hanno dato loro i diritti non hanno ancora mostrato i mezzi per soddisfare le loro esigenze. Essi sostengono che il mondo si stia unendo sempre di più, che si stia organizzando in una comunità fraterna, dal momento che accorcia le distanze e trasmette i pensieri nell'aria. Ahimè, non credete a questa unione fra gli uomini!
    Concependo la libertà come moltiplicazione e rapido soddisfacimento dei desideri, gli uomini distorcono la propria natura giacché generano in se stessi molti desideri e abitudini insensati e sciocchi, molte sventatissime fantasie. Vivono solo per invidiarsi l'un l'altro, per lussuria e ostentazione. Fare pranzi, viaggi, possedere carrozze, gradi e servi che li accudiscano – si considerano tutte necessità per le quali vale la pena di sacrificare persino la vita, l'onore, l'amore per il prossimo; e gli uomini sono pronti ad ammazzarsi se non riescono a soddisfare queste necessità. Assistiamo alla stessa cosa per coloro che non sono ricchi, ma i poveri per ora annegano nell'ubriachezza le esigenze insoddisfatte e l'invidia. Ma presto si ubriacheranno di sangue anziché di vodka, a questo li stanno conducendo.”

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    1. Padre Zosìma la sapeva lunga. In effetti il piddino-tipo ricorda un grande inquisitore che però, a differenza di quest' ultimo, non ama gli uomini. Perché il Grande inquisitore gli uomini li voleva prigionieri, ma almeno li amava.

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    2. “Grande inquisitore gli uomini li voleva prigionieri, ma almeno li amava.”
      Un amore molto ardente, direi.

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  17. Ovunque estende la sua influenza, la Germania rovina la cultura.

    Friedrich Nietzsche, Ecce Homo, 1888
    Agaghagagahahaggahahaggag
    Che risate.

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  18. Gentile Prof,
    ho appena offerto alcuni caffè ad asimmetrie, poi il 5 x100.
    Grazie per tutto

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    1. Beh, se hai dato il 5x100 del tuo tributo sei un grande!

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  19. La conclusione è facile: negare l'evidenza è difesa della propria identità, per il piddino. Anche su argomenti non così immunogenici, tipo la struttura produttiva del sistema industriale italiano: se lui dice "esportiamo scarpe ciabatte vestiti e vino, il made in italy è questo" e tu gli fai vedere i dati dell'export per tipologia, dove le prime voci percentualmente sono altre, andrà a mettere insieme quelle che ha in testa lui, e se pure fanno il 3 % dirà "Vedi che ho ragione io". Quando nella mia città il referendum costituzionale ha avuto maggioranza di si nel centro storico e maggioranza di no in periferia e nei quartieri popolari, un renziano locale ha magnificato questo risultato. Evidentemente per lui il prossimo di periferia è solo plebaglia analfabeta a cui si dovrebbe levare il diritto di voto (quante considerazioni del genere in tempi di brexit e elezione di Trump?)

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  20. Se arrivano al super ministro finanziario EU e alla presidenza BCE con Weidmann sarà, praticamente cosa fatta. La EGF sarà rafforzata e usata a mo' di manganello nelle periferie "riottose"... Machron, con la marcia golemica a semi-passo dell'oca sulle note, ormai tristi per quel che ora rappresentano, del quarto movimento... mi ha veramente scosso.

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  21. Uno di loro? Fosse uno solo... tra il nostro prossimo immediato essi superano il 20% di quota, e non è che l'altra quota maggioritaria sia poi degna di maggiore tolleranza...

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  22. Ci fu un tempo in cui molti piddini furono CONVERTITI da un Uomo che aveva parole di verità e si interessava - con passione - al prossimo. La conversione si compie solo se c'è la volontà del piddino che si avvicina ed esercita la sua fede (pistis). Chi è ricco e potente tende a non avvicinarsi e ad ostacolare gli incontri. Per chi si converte è necessario FARE , non essere fichi tutti ricoperti di foglie ma senza frutti!

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  23. Appena litigato con 2 colleghi di ufficio: "Se ci sbattono fuori dall'Europa il nostro fondo pensione va in malora"; "Grazie all'euro abbiamo avuto la possibilità di comprare casa a bassi tassi", e discorsi così. Ho provato a ribattere garbatamente ed elencando dati, ma non c'è verso. Ho concluso dicendo ai 2 colleghi che mi hanno stufato i loro discorsi da Repubblica ed Espresso.

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    1. In effetti, nn puoi aiutare chi nn vuol essere aiutato...il problema è solo che alla fine danneggia anche te

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  24. da un mio confronto su fb con un ex SELllino:" Ma per risolvere i problemi umanitari [dei rifugiati] occorrono soldi, ma noi, anche grazie all'immigrazione dai paesi più poveri, ci siamo impoveriti e non abbiamo soldi nemmeno per gli italiani. Faccio per l'ennesima volta una domanda a quelli di sinistra che a Foligno, Spoleto, Terni dicono:"aiutiamoli tutti!": cosa proponete per aiutare le schiave nigeriane prostitute che lavorano sulla strada della Somma? Troppo comodo fare gli umanitari verso chi sta a migliaia di km da casa propria o a due-tre secoli di distanza, per poi ignorarli quando vengono, qui ed oggi, a fare gli schiavi ed abbandonarli al loro destino." Non mi ha più risposto...

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  25. Proprio nei giorni scorsi facevo tra me e me una rimuginazione del genere sul "prossimo". Io mangiapreti che ho sempre avuto un certo feeling per il "distante"... Ma per me il "distante" deve possedere certi prerequisiti di natura squisitamente politica, ovverossia gli uni che si ribellano e lottano per una società (più) equa là dove sono nati. Altrimenti, è l'"astrale"
    Ps.: m'è toccato in sorte,¡ay de mí!

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  26. Che è più difficile amare il prossimo del lontano perché la sua prossimità disturba lo diceva anche il prof. Bellavista.

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  27. Ma se io sono il primo a non voler bene a me stesso (non mi informo, non metto in discussione i rapporti di forza che subisco...) ...

    ...allora agisco consistentemente col precetto: Amo il prossimo mio proprio come me stesso.

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  28. Quando si tratta di amore per il prossimo somigliamo un po' tutti alla Françoise della Recherche:

    "Je me rendis compte que, en dehors de ceux de sa parenté, les humains excitaient d’autant plus sa pitié par leurs malheurs, qu’ils vivaient plus éloignés d’elle. Les torrents de larmes qu’elle versait en lisant le journal sur les infortunes des inconnus se tarissaient vite si elle pouvait se représenter la personne qui en était l’objet d’une façon un peu précise. Une de ces nuits qui suivirent l’accouchement de la fille de cuisine, celle-ci fut prise d’atroces coliques : maman l’entendit se plaindre, se leva et réveilla Françoise qui, insensible, déclara que tous ces cris étaient une comédie, qu’elle voulait « faire la maîtresse ». Le médecin, qui craignait ces crises, avait mis un signet, dans un livre de médecine que nous avions, à la page où elles sont décrites et où il nous avait dit de nous reporter pour trouver l’indication des premiers soins à donner. Ma mère envoya Françoise chercher le livre en lui recommandant de ne pas laisser tomber le signet. Au bout d’une heure, Françoise n’était pas revenue ; ma mère indignée crut qu’elle s’était recouchée et me dit d’aller voir moi-même dans la bibliothèque. J’y trouvai Françoise qui, ayant voulu regarder ce que le signet marquait, lisait la description clinique de la crise et poussait des sanglots maintenant qu’il s’agissait d’une malade-type qu’elle ne connaissait pas. À chaque symptôme douloureux mentionné par l’auteur du traité, elle s’écriait : « Hé là ! Sainte Vierge, est-il possible que le bon Dieu veuille faire souffrir ainsi une malheureuse créature humaine ? Hé ! la pauvre ! »"

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  29. Trump ha i suoi difetti,ma è l'unico in grado di porre un freno alla prepotenza ed all'arroganza dei tedeschi e degli eurocrati.Se i moderni nazisti pensano di fare scoppiare una terza guerra mondiale,la perderanno come le prime due.Non credo che i piddini vogliano ostacolare il disegno egemonico germanico,come non si opporranno mai al liberismo senza regole, alla globalizzazione, alla politica delle frontiere aperte,alla moneta unica,alla follia dell'EU,inevitabilmente a guida tedesca e così via...Glielo impedisce la loro boria ed il loro fanatismo ideologico,lo stesso che,ultimamente,li ha portati, per esempio,a completare,con pervicacia,la distruzione di quel poco di buono che rimaneva nella scuola italiana.Sono divenuti oggettivamente una forza reazionaria ed antipopolare di estrema destra becera.Da loro non si potrà sperare in alcun aiuto per liberarci dal folle sistema dell'euro e dall'oppressione eurocratica gestita dalla Germania e dai suoi stretti alleati.Vanno considerati senza illusione degli avversari irriducibili da cui non c'è nulla di buono da sperare!

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  30. L'odio è un tonico, fa vivere, ispira vendetta; invece la pietà uccide, indebolisce ancora di più la nostra debolezza.
    Tratto da: "La pelle di zigrino" di Honoré de Balzac

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