venerdì 1 aprile 2016

La bolla immobiliare tedesca (eterogenesi dei fini)

Gabrielón L. ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "L'uscita dell'euro redux: la Realpolitik colpisce ...":

"" (1) nel lungo periodo interventi di quantitative easing da parte della Bce alzerebbero l’inflazione nei paesi del nucleo europeo, i cui elettori sono stati bombardati da anni col messaggio che l’inflazione è il male assoluto. La non sostenibilità politica di questo intervento è quindi chiara: al limite, sarebbero gli elettori dei paesi del nucleo a chiedere di uscire dall’euro (danneggiando se stessi). "" (Bagnai 11/2011)

e ora leggendo questo: Europe's Emerging Bubbles (Sinn 03/2016)

""Property markets in Austria, Germany, and Luxembourg have practically exploded throughout the crisis, as a result of banks chasing borrowers with offers of loans at near-zero interest rates, regardless of their creditworthiness. In Austria, property prices have risen by nearly half since the Lehman collapse; in Luxembourg, they have risen by almost one-third.
Even Germany, Europe’s largest economy, has been experiencing a massive property boom since 2010, with average urban property prices having risen by more than one-third – and by nearly half in large cities. The country is undergoing a construction boom not seen since reunification. Real estate agents have only leftovers on offer.
The German property boom could be reined in with an appropriate jump in interest rates. But, given the ECB’s apparent determination to head in the opposite direction, the bubble will only grow. If it bursts, the effects could be dire for the euro; the new Euro-skeptic Alternative for Germany party, which made astonishing headway in the country’s recent state elections, would make sure of that.""


Postato da Gabrielón L. in Goofynomics alle 1 aprile 2016 12:46



Ieri è stata una giornata massacrante. Per rimediare a un pericoloso calo della midollemia, la sera prima a cena avevo sutto (participio passato di suggere) avidamente tre os à moelle qui. Serata piacevolissima, in una compagnia variegata e di alto profilo (gente che viene da qui), compreso uno dei tanti innamorati di Rockapasso a seguito di questo post (sono il peggior nemico di me stesso). Assente giustificato, invece, quello che piace a Rockapasso: le marchand de vin (personaggio anche lui fuori dal comune, e comunque bel ragazzo: sarebbe il compagno ideale per Diversamente Cozza). Si ride, si scherza, ci si diverte, si beve il rum, poi me ne torno in albergo (un taudis, come Tripadvisor mi aveva ammonito: e peraltro le parole di contenuto rammarico preventivo della mia preziosa assistente - "Professore, io non ho fatto niente: ha voluto fare tutto lei!" - erano state profetico viatico), mi stendo pensando che di sporcizia non è mai morto nessuno e che gli eterotteri sono più fastidiosi (pare impossibile!), ma anche molto più rari degli ortotteri, e immediatamente mi rendo conto che sto male. Ho le nausee. Non ho preso freddo, non sono incinto (anche se ovviamente lo desidererei: ma non mi accoppio da un mese...), quindi i responsabili possono essere solo due: la lingua (non la mia, quella mi causa altri problemi: quella del bue), o il midollo.

Inizia una notte dell'innominato (come potrete vedere dagli orari di pubblicazione dei post precedenti) nel corso della quale totalizzo il numero perfetto di ore di sonno: tre. Riesco comunque a incorporare il midollo, che sembrava volesse abbandonarmi dalla strada di ingresso.

Alle otto mi vengono a prendere e mi portano a Centrale Paris: una delle grandi scuole "tecniche" (l'altra è l'Ecole Polytechnique), che sta lì dietro, accanto al Parc de Sceaux, dove il mio amico A. andava a correre quando abitava ad Arcueil (e dove si svolge questo). Ero andato a dormire nei paraggi, invece che da Claudie, perché c'era la manifestazione dei giovini (e meno giovini) contro la loi travail. Ovviamente mi sentivo uno straccio, non avevo messo in ordine le slides, ecc. Però poi è partito lo show, e ho parlato per due ore di cose che sapete. Cinque minuti (esatti) di pausa e un'altra ora di domande. Col che eravamo arrivati a tante ore di lezione quante ne avevo fatte di sonno, ma non sembrava bastasse. Io, come è noto, coi giovini sono disponibile, quindi dico: "Cari, io ho il treno alle quattro, per cui chi vuole chiedere chieda, e chi non vuole vada, come nella sinfonia degli addii".

Prima che l'ultimo violino si levasse di culo, passa un'altra ora. Poi mi si appiccica (il giovine: marsigliese senza alcun accento) e lo riaccompagniamo in macchina verso Parigi, io e il centraliano che aveva organizzato la cosa (persona preparatissima, molto più avvelenata di me contro il sistema, anche a causa di una ovvia rivalità verso la razza degli enarchi, che noi qui ben conosciamo, e che dell'euro sono alfieri).

All'altezza di Bagneux sprofondo nel sonno. Riemergo a forza alla gare de Lyon, da dove prendo la metro per St Lazare. Zero treni fino alle 16:20. Mi infilo da Atlantique a pranzo, per perder tempo. Perdo troppo tempo: quando traverso la strada per salire sul treno, era praticamente tutto pieno. Trovo un posto per miracolo, chiacchiero un po' col popolo (sono disponibile anche col popolo) che tornava dalla manifestazione della CGT, non introduco l'euro nella conversazione per evitare il vommmmito (vedi alla voce: quattro ore di lezione a stecca, con tanto di afonia dopo tre ore, superata non ricordo come...), poi risprofondo. Mi sveglio a Mantes-la-Jolie (dove, nonostante il nome, succedono anche cose orrende), e mi metto a giocherellare col computer cercando di capire come spiegarvi l'analisi spettrale...

Sì, ma questo non c'entra: torniamo sul pezzo.

Durante il question time, uno dei giovini evoca il fatto che gli interessi tedeschi e quelli francesi non necessariamente coincidono, citando lo squilibrio demografico fra i due paesi (squilibrio del quale qui la televisione parla). E io, naturalmente, visto che le giovini erano partite, constato: "Bè, qui in Francia le donne sono belle, i giovini sono gagliardi, le ex colonie forniscono il loro contributo, quindi certo la demografia non è un problema. Ma guardate un po' quante cose vanno storte, per colpa di questo squilibrio. Intanto, come notava Jacques Sapir, ai tedeschi va benissimo anche la crescita zero, perché tanto, siccome la loro popolazione declina, hanno ragionevoli prospettive di veder comunque crescere il loro reddito pro capite. Poi, loro, siccome sono creditori, non vogliono inflazione, e quindi difendono l'euro [il mio argomento del 2011, NdC]. Solo che per non far esplodere l'euro, sono stati costretti ad accettare che questo si svalutasse bruscamente, altrimenti i paesi del Sud, schiacciati dal suo peso, sarebbero dovuti uscire, rompendo il giocattolo. Per fare questo, e per tentare di rianimare gli investimenti, la Bce pratica una politica di tassi di interesse zero (o sottozero) che naturalmente danneggia i pensionati tedeschi, data la struttura del loro sistema pensionistico, dove se i tassi sono zero, il capitale (guarda un po'!) rende zero. Quindi: proteggi l'euro perché non vuoi l'inflazione, perché vuoi difendere la tua pensione, ma per farlo devi avere tassi zero che comunque intaccano la tua pensione...".

E poi c'è un altro effetto dei tassi zero, quello che lamenta Sinn nel contributo riportato da Gabrielòn, e che tante volte in giro per il mondo abbiamo visto all'opera: alimentano bolle immobiliari. Se Sinn ha ragione, pare che stiamo mettendo su una specie di mercato subprime mitteleuropeo, i cui cocci, non c'è da dubitarne, prima o poi ci cadranno in testa. Il tutto, in un contesto nel quale il sistema bancario locale appare sano solo grazie a un sapiente maquillage e a regole di supervisione scelte nell'interesse del più forte (come osservava perfino il compianto De Cecco).

(...compianto sì, ma anche perfino, però. Ricordo l'ultima conversazione sull'euro con lui, non so più quanti anni fa. Era una giornata primaverile ed eravamo sulle scale del Castro Laurenziano. L'atteggiamento era: "è una cazzata, ma ormai l'abbiamo fatta"...)

Vi faccio notare una cosa, in tutto questo ragionamento che per alcuni di voi è scontato, e per altri, magari (gli ultimi arrivati) è invece misterioso: l'eterogenesi dei fini.

Nel 2011 argomentavo (con altri) che l'ottusa resistenza tedesca nel difendere l'euro era determinata dalla paura di perdite in conto capitale, determinate sui crediti esteri dalla svalutazione, e su tutti i crediti dall'inflazione. In questo scenario, era anche immaginabile che, pur di evitare politiche monetarie eccessivamente lasche da parte della Bce, in Germania qualcuno potesse preferire l'uscita verso una nuova moneta forte. Le politiche lasche poi ci sono state, a livelli non pensabili cinque anni or sono, e l'effetto però è stato quello che economia keynesiana prevede: sui prezzi poco o nulla. Quindi, da questo punto di vista, ai tedeschi è andata bene: l'inflazione non ce l'hanno, e i cocci stanno ancora insieme. Ma la tentazione centrifuga c'è sempre, e viene da un altro aspetto del problema che non avevo interpretato correttamente. Sempre nel 2011 pensavo che il flight to quality che aveva alimentato il mercato dei Bund tedeschi si sarebbe presto ritorto contro la Germania: i Bund sarebbero stati la prossima bolla. In realtà le cose non sono andate così: i Bund tengono, e tiene anche la Germania, della quale, a inizio 2012, mi chiedevo come sarebbe potuta arrivare a fine 2012 con la tripla A.

(...risposta: grazie alla politica. Ma io non avevo capito a quell'epoca i richiami di molti di voi all'importanza della dimensione transatlantica del problema...)

Tuttavia, invece di dare soldi allo stato tedesco perché questo te li tenga da parte, c'è anche un altro modo di fare investimenti "sicuri": comprare casa in Germania. In fondo, affitti negativi non si sono mai visti! Sulla base di questo ragionamento, ecco che la bolla arriva, ma da un'altra parte: dal mercato immobiliare, anziché da quello dei titoli.

Quale lezione ne traiamo?

Che Dio e il mercato non ci citofonano ogni volta che vogliono regolare un conto, e non pubblicano in Gazzetta Ufficiale con trenta giorni di anticipo la modalità scelta per tirare la linea. Ma alla fine una linea la tirano. Se sei vivo sai che morirai, se sei insostenibile sai che il mercato non ti sosterrà. L'unica differenza è che mentre prolungare una vita umana ha senso (nella stragrandissima maggioranza dei casi e nel rispetto dell'individuo), prolungare la vita dell'euro non ce l'ha. Le toppe sono peggiori dei buchi, e anche se ora grazie a voi capisco un po' meglio il mondo (per cui sono ragionevolmente sicuro che si troverà il modo di far svolgere in pace le elezioni americane), mi chiedo veramente fino a dove si spingeranno le forzature della logica economica che naturalmente rampollano dalla scelta sbagliata di unire paesi diversi sotto istituzioni comuni. Notate anche che ognuna di queste forzature logiche smantella un argomento della propaganda. Ad esempio: la svalutazione a difesa dell'euro ha smantellato il mito dell'euro moneta forte e della svalutazzzzzione che causa l'inflazzzzzione; i tassi zero hanno smantellato il mito dell'euro che difende i risparmi, visto che dopo aver risparmiato una vita in cambio ti danno una cippa, e che, tra l'altro, la naturale aspirazione a valorizzare il frutto delle proprie rinuncie spinge i risparmiatori verso investimenti più rischiosi, dove, a buon bisogno, perdono tutto, per poi sentirsi anche dire che è stata colpa loro (e non di chi li ha sostanzialmente truffati, senza farsi un giorno di galera, perché i problemi di moral hazard si risolvono magicamente con l'euro)!

Sintesi: come finirà è chiaro, anche se fino alla fine non sapremo per quale strada ci saremo arrivati.


(...poi sono tornato a casa: mi sono preparato una minestrina, e a letto. Resident Evil 2 mi ha riportato nel dibattito: i film di zombie sono la metafora perfetta del dibattito coi piddini. Escono dalle fottute pareti, dal fottuto suolo, avanzano barcollando nello spazio come nei ragionamenti, nei quali non li assiste certo la loro logica quanto meno rudimentale - diciamo: unipolare, e per ognuno che abbatti, te ne trovi davanti un altro, che vuole un'unica cosa: il tuo sangue, senza rendersene conto e senza sapere esattamente perché. Ma lo vuole, e quindi è pericoloso. E tu lo abbatti, ma sai che ce ne sarà subito un altro. Però, come dire: vedere che questa volta toccava a Milla Jovovic anziché a me mi ha in qualche modo sollevato...)

(...amore: la donna della mia vita sei tu. Milla è solo una collega, caccia gli zombies, e come sai, "sul lavoro e nel palazzo non ce devi mette il sentimento"...)

(...poi ho dormito sei ore come un pupo: la stanchezza è il miglior sonnifero...)

 P.s: mentre cerco di sbrigare burocrazia di varia origine (italiana, francese), dalla mailing list del Manifesto di solidarietà europea mi arriva questo.

61 commenti:

  1. Gli zombi (per lo meno originariamente) voglio il cervello non il sangue. Forse in fondo si rendono conto che ne sono sprovvisti o che quel poco che hanno non lo usano a dovere...

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    1. Lo ammetto: mi mancano lebbasi. Quelli del sangue sono i vampiri, però, questa la so. Insomma: la mia metafora era migliore di me. Altro caso di eterogenesi dei fini.

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    2. Almeno gli zombie sono spontanei e li puoi combattere.
      Sti figli di una piddina si nascondono sempre dietro il loro falso moralismo mondialista, alla volemose bbene, da quattro soldi!
      O peggio, da quattro euro!

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  2. Grazie Professore, stamperò questo post e lo conserverò gelosamente, sempre in attesa sulla riva del fiume... Ora mi sono meritato lo sblocco del mio account su Twitter? (@gabrielongi) :)

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    1. Caro: ho visto perché ti ho bloccato. In qua mensura mensi fueritis remetietur vobis.

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    2. Professore, mi perdoni per quel tweet ma dovevo elaborare il lutto. All'epoca non volevo crederci, ma solo dopo 3 anni ho capito che era giusto così. Ci conosceremo nell'aula di Montecitorio, sarò un ragazzo magro e titubante che proverà a farsi autografare il Tramonto dell'Euro, e magari riuscirà a farsi sbloccare su Twitter. ;)

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  3. De Cecco è stato uno dei massimi esperti sul Gold standard ed evidenziò il carattere imperialistico dello stesso.Per quanto concerne l'euro non c'è stata la stessa chiave di lettura almeno nei dibattiti politici...

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  4. http://www.telegraph.co.uk/business/2016/03/31/britain-courts-fate-on-brexit-with-worst-external-deficit-in-his/

    Pure albione inizia a scricchiolare il prossimo anno passate l'elezioni usa avremo di cui ridere o piangere fate voi in base al vostro frado di empatia.

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    1. La realtà che emerge: un paese nelle mani di tre Etonians a cui è stata rinnovata la fiducia.
      Hanno promesso un referendum per non perdere una fetta importante di elettorato (che crederebbe ancora nell'esistenza di un impero) che altrimenti finirebbe in pancia dell'ukip.

      Onorano i principii democratici commettendo un clamoroso e prevedibile flop in quanto a tempismo.

      La sterlina ha ceduto 15centesimi di Eur da luglio 2015. Una volatilità già osservata nel 2007. La questione è capire quanto peso dare al current account deficit e alla difficoltà di rinegoziazione dei 34 trattati commerciali per i quali risulta già coperta dalla UE. I due aspetti sono correlati ma dipendono da troppe variabili -alcune senza storia- per costruire validi scenari.

      L'hedge fund che commissionerà più sondaggi potrebbe speculare a dismisura.

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  5. Prof. La cucina francese , di cui ho grande rispetto , e' sovente , per noi mediterranei , " pesante" nella digestione . La causa , credo sia nell'eccesso di grassi a cui non siamo abituati " Burro " .
    Comunque ho dato una scorsa al menu' e mi e' sembrato degno di un Ottimo Restaurant francese .
    Bellissimo il richiamo al Post sugli " Enarchi" , veramente divertente .. Sembra di rileggere , in chiave meno elevee " del " Referendum sull Trivelle " che qua' in Piddinia tanti "Maitre a penser" de Sinistra sta infervorando .
    Pensare che a Ravenna se ci levano "L'Oil&Gas" siamo alla canna del gas ! ;))

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  6. Bolla o non bolla una cosa che mi disturba assai,è la longevità della moneta unica.
    Stanno provando l'inverosimile per non mollare,
    la BMW ha 110 mld di crediti in bilancio per la vendita di autovetture a rate.
    Ma se tu hai crediti devi avere in misura enorme anche debiti per poter tirare avanti,ok i tassi bassi o negativi vista la grandezza in gioco,ma come fai a non aver paura che il giochino si rompa?
    Comunque sia,stiamo cercando di tenere il moribondo in vita all'inverosimile con l'effetto collaterale che siamo noi amorire lentamente,anzi la velocità sta aumentando proporzionalmente al tempo.
    Non la vedo bene comunque,depresso ed incazzato per il tradimento dei nostri politici.

    Scusa se scrivo poco ora e ripeto le stesse cose da almeno 5 anni.

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    1. Mi pare di ricordare un video "Marx a Wall Street" di Vladimiro Giacché...dove egli spiega tra le tante cose, che in questa crisi di domanda mondiale (in cui eravamo e in cui siamo), dopo il fallimento lehmann, o poco prima, adesso non ricordo perfettamente, ad andare sottosopra per primi furono proprio i rami finanziari delle aziende automobilistiche. "FATE PRESTITO" = Il gioco è ripartito più malato di prima credo, oggi leggevo dei numeri record del settore auto +15/20% immatricolazioni rispetto al 2015 (in Italia)...un paese alla deriva con una crescita simile. Fate voi...

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    2. BMW non è niente nei confronti di VW è VW non è niente nei confronti della Germania, 1800 mrd spalmanti in giro per il globo. Se la cosa andrà a finire male, la Germania avrà lavorato gratis per i stranieri, invece di investiere i soldi in patria. Naturalmente i CEO's è dirigenti delle multinazionali tedesche hanno poco da temere loro i loro Bonus è salari multimillionari li hanno già intascati, nella merda andranno a finire i lavoratori tedeschi.

      Non credo che i politici italiani siano traditori, ma semplicemente stupidi. Hanno una fede assoluta nel euro/UE/Europa, pensano che l'europa o meglio i commissari UE possano risolvere i problemini italici che sicuro ci sono, ma non sono la causa del attuale crisi. Per questo l'Italia esegue minuzuosamente ogni dettame che viene dai commissari di Brüssel senza batter ciglio è senza Controlling. La cosa più assurda è che nemmeno si rendono conto che vengono presi per il culo. Talmente invasante è il credo nel euro/UE. Questo atteggiamento non si vede in nessun altro paese europeo, IMHO. C'è una fiducia totale è invasante nelle istituzioni di Brüssel.

      I politici italiani dovrebbero applicare il metodo Juncker. Mandare al mittente cioè Brüssel tutti i dettami è fare semplicemente i cazzi loro, cioè l'interesse del Italia è del popolo italiano è tutto questo con una bella risatina in faccia. Poi vedere cosa succede, come fanno tra l'altro quasi tutti i paesi europei.

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  7. (...pensare che ero molto invidioso dei Giovini, per il rhum e la compagnia...pare che la compagnia fosse non del tutto individuata);
    (...era, comunque, molto bello il sole di Aprile, tenue, preso sulle scale storte di un edificio, tutto sommato, all'epoca, funzionale o poco più. I colori erano diversi, se non ricordo male, ma li ricordo male, come la solita "briochina" agli agrumi...).
    Ho passato un paio di giorni lo scorso anno, a Prentzlauerberg, quartiere "gentrificato" di Berlino, prentzlauerberg e ne ho sentito il chiaro, manifesto, fetore; già stantio.
    Gli ascensori esterni, ben visibili (indovinate la marca?), trasparenti; i giardinetti curati (con tre essenze indistruttibili del cxxzo, sempre uguali tutto l'anno).
    E i prezzi, in Italia, di case bellissime, e di terreni rigogliosi (ad esempio, il mio) che calavano (non lo volevo vendere, volevo comprarne la metà rimanenente, GpC, Giusto pe' Capisse).
    Grazie, a lei e al dott. Sinn, di averci dato un schema (per quanto probabile, scarsamente intelligibile, prima) su cui ragionare per dedurre dove si andrà a rifugiare il capitale. Buon lavoro, e buon rummino (agricolo, Zacapa XO oppure Matuzalem?)

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  8. Consiglio la serie televisiva "dead men piddins walking"". perfetta. Li c'e tutto.

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  9. Purtroppo la macro non fa arricchire. Mia madre che non sa manco cosa sia la macro anni fa mi disse: ci compriamo una casa in Germania? Bhe, questo dimostra che se la macro servisse a capire i movimenti di breve-medio dei soldi allora tutti i professori di macro sarebbero ricchi sfondati. Anzi, vedo che quuelli che macinano i veri soldoni sono quelli che hanno l'intuito della macro, ma non i modelli.
    I modelli sono troppo complicati, dedurre ogni comportamento di risposta coerente con le curve astratte è molto piu difficile che dedurlo da un approccio piu pargmatico e microfondato.

    In secondo luogo rendersi conto che una dinamica non sia sostenibile in realtà fa perdere l'oppurtunità della scalata. In fin dei conti, quale migliore occasione sarebbe stata investire a piene mani in mutui sub prime nel 2000? Se non investire in azioni tecnologiche nel 1995? Tutto ha un rovescio della medaglia, e molto spesso ci si dimentica che in pieno rispetto della goofynomics, nella bolla, il gioco è a somma zero.

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  10. Prof. se vuole far fuori un numero esorbitante di zombie le consiglio caldamente call of duty black ops per playstation 3/4 (Guido lo avrà sicuramente!) potrebbe rivelarsi cartico ;-)
    Mi permetto anche di suggerirle "Giovanna d'arco" di Luc Besson ex marito di Milla Jovovich in cui lei oltre ad essere bellissima è anche molto brava (secondo me, almeno)

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    1. Bello Giovanna d'Arco, ma io ho adorato "Il quinto elemento" (nella mia sempliciotteria che mi rende oltremodo permeabile al fascino maschio di Br...)

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    2. Devo dire che Bruce Willis non è mai stato il mio tipo...
      Io invece sono oltremodo permeabile al fascino di John Malckovich. Da quando lo vidi ne "Le relazioni pericolose" persi completamente la testa!

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    3. Ah! Milla è libera.
      Grazie per la info.

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    4. Si vede che non hai studiato economia. Milla NON può essere libera, se il mercato è efficiente.

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    5. E meno male, prof! Tutti i miei compagno di liceo che l'hanno fatta sono convinti strenuamente che l'euro ci protegge, anche quelli che ora son disoccupati...

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  11. Bel post. Per me comunque la morale è: se vuoi dormire bene, a cena non mangiare ossobuco, ma una minestrina. A tutto il resto penserà la SStoria.
    (Ah, la minestrina! A Giovinia la disdegnano, ne sono quasi certa, ma è uno dei grandi piaceri della mezza età - di sicuro meglio di un rivoltante risotto alla barbabietola... e so che questo il giovine Baroni lo capirà tra tanti, troppi anni)

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    1. Alternavo la minestrina - o una classica pasta e fagioli in brodo - agli spaghetti già a diciott'anni (e infatti venivo osservato con sospetto). E' così grave il non aver atteso la mezza età...?

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    2. Io preferisco raviolini in brodo, o in alternativa i sacchettini verdi, sempre in brodo, che prepara mia moglie. Dovrei chiedere al prof, se avere 53 anni, possono considerati la mezza età. Io spero di no.

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    3. Mai mangiato minestra in vita mia.

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    4. Ma tu sei un regazzo de bborgata...

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    5. @Citodacal Au contraire. È solo uno dei tanti segni che si è predestinati a un futuro luminoso
      @Battista Lodo l'apprezzamento della cucina della moglie, ma qui bisogna porsi seriamente una questione: sta benedetta mezza età a un certo punto dovremmo pur farla iniziare... Che vogliamo fare, morire tutti prematuramente alla tenera età di novant'anni? Io personalmente, sulla soglia dei 52, dichiaro la mezza età, serena.
      @martinet Non è mai troppo tardi per iniziare
      @prof manfatti...

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    6. @martinet
      Hai forse preferito saltare dalla finestra?

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    7. Sì, so fatto cor pennello (astenersi malpensanti).
      Per me, che ho appena fatto 53, posso dire: sono solo all'inizio della mia aventure humaine, basta vedere il mio fisico. E senza mangiare minestrine.

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    8. Bέλτερον ὑφ’ ἑτέρου ἢ ὑφ’ ἑαυτοῦ ἐπαινέεσθαι.

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    9. τὸ σιγάν πολλάκις ἐστὶ σοφώτατου ἀνθρώπω νοῆσαι

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    10. Αυτό δε τό σιγάν ομολογούντος εστί σου.

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    11. Οὐ λέγειν τυγ'ἐσσί δεινός, ἀλλά σιγάν ἀδύνατος.

      e con ciò concludo questo increscioso alterco stichico, promettendole, signora Nat, di evitare d'ora in avanti di scrivere in stretta contiguità con suoi post; non le risponderò ulteriormente. Adieu.

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    12. Ειπών ά θέλεις, αντάκουε ά μή θέλεις

      (Nessun alterco, piuttosto un'ironica tenzone. Scriva o non scriva in stretta contiguità con i miei post, le assicuro che il sole sorgerà e tramonterà lo stesso, su questo blog e ovunque. Personalmente non vedo motivi per modificare la mia abitudine, ovvero commentare ciò che mi ispira un commento, a prescindere dal suo estensore, lei incluso. Trascorra una buona domenica e deponga l'ostilità nei miei confronti, se crede: in fondo non è fondata su nulla, se non qualche screzio ormai dimenticabile, e peraltro di responsabilità simmetrica).

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    13. Amor, ch'a nullo amato amar perdona
      presemi del costui piacer sì forte
      che, come vedi, anchor non m'abandona.

      (del resto, alle donne piaceno li fascisti, se sa. Le piddine poi perdeno la bbrocca...)

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    14. Comunque se siete stichici: "Euro: basta la parola!"


      (nel caso qualcuno avesse pensato a un errore di battitura)

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    15. @prof Vero. Solo che a me non basta neanche che siano fascisti, hanno da esse pure parà. Perché è chiaro che la cattocomunista pseudointellettuale FINGE smodata passione per i professori universitari de sinistra, ma è il parà in mimetica il vero oggetto dei suoi sogni. Mi spiace averla tanto ingannata, prof.

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    16. Nat: io lo sapevo. Ed è per questo che non sono mai andato in televisione in mimetica (che religiosamente conservo): per non indurti in tentazione.

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  12. prima di questa crisi (e non scherzo) non capivo cosa e chi fossero gli zompie (battute a parte sui piddini).
    Ahimé saranno 2 anni (da quando ho lasciato casa) che l'ho capito

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  13. Potsdam è stupenda,a differenza di Berlino,una specie di fogna a cielo aperto dove vagano giovini sedicenti artisti in cerca di fortuna e studenti universitari impasticcati,danzanti al ritmo di techno-industrial-gabber music,una merda inascoltabile.Se i genitori sapessero....

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    1. Vede, una volta la Germania era la culla della cultura umanistica e Berlino ne era uno dei cuori pulsanti.
      Da quando si sono scoperti americani stanno facendo fuori tutto il loro patrimonio culturale per 'competere' (qualunque cosa voglia dire).
      Il risultato è questo: da 25enni di genio che fondarono nell'Ottocento intere discipline a 25enni stralunati impasticcati senza arte né parte. L'Europa mi piaceva di più 150 anni fa.

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    2. intervento volante, e poi lascio la parola ai migliori.
      @entrambi
      Se in quella città, un terzo degli edifici, dopo la caduta del muro, sono stati espropriati al popolo della Germania Est (attraverso i metodi che conosciamo, leggi "Anschluss", Giacché, l'altro must read italiano della stagione 2014/2015, oltre a IPF, e un altro paio), alcuni al prezzo simbolico di UN MARCO, dalla grande proprietà immobiliare; quella ha individuato nello scemotto sedicente artista, mantenuto (riempie le casse delle mie banche), il suo obiettivo.
      Ha ristrutturato e messo a disposizione spazi che aveva avuto praticamente gratis, a cifre totalmente fuori mercato europeo, spazi enormi, attrezzati, con macchine e sale da esposizione, vuoi che il "babbaleo" di turno non vada a inseguire il suo sogno di capitalista senza capitale?

      La cosa inquietante è che questo mi sembra sempre di più un side-effect della semiparabola discendente del ciclo di Frenkel: le stesse preferenze di investimento dei paesi periferici (culturali, o non so, strutturali?), che avevano gonfiato le bolle dalla parte ascendente, fanno lo stesso lavoro, per converso, dalla parte discendente del ciclo, nei paesi del centro. Una specie di contrappasso del capitale (ferma restando, necessariamente, la politica di tassi nulli o quasi, ma che insita è, nel crepuscolo della giostra).

      Risultato? Mi pare che i 25enni non emergano, né lì né altrove, essendo ferma la macchina dell'istruzione, in tutta europa, o essendo stata ben incardinata (ho vissuto da "newbie" tre riforme, quella delle superiori, quella dell'università, e quella del lavoro, classe 1982).

      Il messaggio davvero fondamentale in IPF, e innovativo, è, quindi, quando (vado a memoria, magari sbaglio) indicava nella "political economy", ovvero la capacità di agenti economici di influenzare la forma delle istituzioni, e quindi "dettare una linea" al sistema nella sua essenza, fintanto nell'istruzione dei bimbi; indicava, quindi, la capacità delle élite di iscrivere un solco sociale in cui - giocoforza - non si può che cadere, sempre più profondo, fino al successivo colpo di pialla.

      Ebbene, e chiudo, scusandomi per la lunghezza. A volte, l'offerta in un paese intercetta la domanda (nasca o non, da matrici più o meno condivisibili, salva l'etichetta pasticcomani trovarla un filo riduzionista, certo del fatto che molti scrivono da un'iPhone, di cui immagino conoscano la storia) proveniente dagli altri paesi. Non mi dilungo oltre, anche se questo eccesso di offerta ha prodotto storture anche in Italia. Trovare un laboratorio condiviso in maniera legale a Roma è impossibile, spendendo il triplo del prezzo che offrono lì.
      "So' più bravi? ...Capace".
      Sicuro più furbi.

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    3. Ineccepibile(come sempre).D'altronde Pica fa rima con..."Siau belu Emilau,e sono sinquanta di boca e siento a scupare"(quando c'era la lira.Oggi non so,dovrei chiedere alle tizZzie che stanno dietro casa mia).
      Si scherza,eh.

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  14. Tanto per cambiare, al posto di aspettare sulla riva del fiume, aspetterò al portale sud della linea Alptransit, il rientro di tanti giovini €urofottuti cooptati dal Grande Nord pieno di opportunità,lavoro(semi-schiavitù, qui nella colonia italica è schiavitù tout court),integralismo morale,rettitudine. Li voglio vedere esibire il tanto odiato Passaporto al valico di Brogeda e baciare il suolo della Castacriccacorruzzzionen Republik. E dopo qualche km di autostrada si chiederanno il perché di tante industrie e capannoni che la costeggiano, desolatamente "inanimati" od addobbati con mesti cartelloni "affittasi" o "vendesi". Una risposta potrebbe essere: vedi giovine, da qui é passato "il tuo pastore...."
    Se posso azzardare, chiedo umilmente di essere riammesso tra gli eletti, io che fui espulso per "friendly fire".La qualcosa mi ha permesso di stringere amicizia,tra gli altri, della mente che ha partorito la "legge dell'offerta e dell'offerta". Con grandissima gratitudine per tutto ciò che ha fatto finora. @GiuseppeDrago76

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  15. Che i prezzi delle case nelle grandi città tedesche siano impazziti, soprattutto negli ultimi 5 o 6 anni, è verissimo (avrei molti aneddoti in proposito, ma non vorrei cadere nel micugginismo).

    Ci sono però due aspetti secondo me da considerare:

    - Per quanto cresciuti di molto, i prezzi e gli affitti a Monaco o Berlino sono ancora ben lontani da quelli di altre grandi città europee come Londra o Parigi. Quindi, come dire, molti interpretano questo aumento come fisiologico, non necessariamente legato a una bolla speculativa.

    - Appena fuori queste grandi città (dove la metro non arriva, tipicamente) i prezzi di case e affitti restano assolutamente abbordabili - figuratevi che micuggino in Meckenburg-Vorpommern…

    Buon weekend!

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  16. Va bene che la la SStoria non si ripete, ma se la rottura della struttura oligarchica che è l'UEZ passi da una nuova crisi simil subprime, testimonia come la massa sia stata accuratamente ammaestrata!

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  17. Jòzsef Attila – Il dolore.

    Il dolore è un postino grigio, muto,
    col viso scarno, gli occhi azzurro chiari,
    gli pende giù dalle fragili spalle
    la borsa, scuro e logoro ha il vestito.
    Dentro il suo petto batte un orologio
    da pochi soldi; timido egli sguscia
    di strada in strada, si stringe alle mura
    delle case, sparisce in un portone.
    Poi bussa. Ed ha una lettera per te

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  18. Ringrazio Odysseos per il commento e che voglio riportare qui.

    <<— Signore — disse il Terrestre — avete usato prima una strana parola,
    di cui non ho capito il significato.
    — Dammi pure del tu e chiamami Mannie, come si usa sulla Luna, ora
    che i ragazzi se ne sono andati. Che parola?
    — Quando avete… quando hai insistito perché anche la ragazza, Tish…
    pagasse la sua parte.
    — Ah, Transtaafl. Vuol dire: Non si può mangiare al ristorante e non
    pagare il conto. Ed è proprio così — aggiunsi indicando l’insegna Pranzi
    gratuiti che campeggiava su una parete del locale — altrimenti questi rinfreschi
    ci costerebbero la metà. Volevo ricordarle che tutto quello che si
    ottiene gratis, prima o poi viene a costare il doppio, oppure non vale niente.

    — Una filosofia interessante.
    — Non è filosofia, sono fatti. In un modo o in un altro, bisogna pagare
    per quello che si riceve. — Agitai l’aria con una mano. — Sono stato sulla
    Terra e ho udito l’espressione gratis come l’aria. Quest’aria non è gratis, si
    paga ogni respiro che facciamo.

    Robert Heinlein. “La Luna è una severa maestra”.>>

    Siccome ho riletto più volte questo romanzo, preciso che si era in atto l'organizzazione di una rivoluzione.

    Se può essere d'aiuto consiglierei pure "Starship Troopers".

    Be' non lo accosto a "1984", ma quasi...

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    1. Grazie, Battista. Lessi Heinlein la prima volta quando avevo 13 anni. Ho continuato a farlo fino ad ora (ognuno ha i suoi romanzi di formazione). Mi ha salvato letteralmente la vita, tra il 1977 e il 1980, evitandomi di infilarmi tra le fila dei rivoluzionari armati che volevano marciare fianco a fianco sui vari palazzi d'inverno.

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    2. "Loro, i terrestri" ("Twilight World", Poul Anderson, primi 60', in italiano per Urania). Romanzo breve, date un'occhiata.
      ("...se hai letto Heinlein, delle stelle sai poco. Ma hai imparato parecchio sulla Terra". Cit.). Se c'è bisogno di introdurre un diverso linguaggio, e c'è, in questo la fantascienza è maestra.
      Citazione geniale.

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  19. Sapere e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente valide due opinioni che si annullano a vicenda; sapendole contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso della logica contro la logica; rinnegare la morale propria nell'atto di rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Sopratutto, saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola comprensione della parola "bipensiero" ne implicava l'utilizzazione.

    (Non ricordo chi l'ha scritto, esso è sato cancellato dall'esistenza. L'ultimo suo brandello è stato disintegrato e gettato nella stratosfera)

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    1. Il risultato finale è simile a quel che fa il Mago Silvano (Raul Cremona):
      "Cosa sto facendo? Cosa sto facendo? Niente, ma lo sto facendo bene...!"
      Con lui si ride.
      Ma una volta, per stigmatizzare il tragico capolavoro in atto, si utilizzava l'immagine del pentalfa rovesciato.

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  20. Ahem... immagino che aldilà delle bolle quello che influisce maggiormente sul costo/valore degli immobili (sia in termini di possesso che di affitto) sia l'appetibilità della location.
    In questo senso suggerirei di confrontare il costo degli immobili con questa mappa qua e vedere se balza agli occhi una qualche correlazione... (abito anche io in Meckenburg-Vorpommern).

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  21. A proposito di eterogenesi (che nel mio caso è soprattutto incomprensibilità) dei fini: trovo duro capire perchè un lord inglese che è stato per molti anni cancelliere dello scacchiere con la Tatcher negli anni 80 e oggi vive in un castello nel sud della francia dica cose così sensate su brexit ed europa in generale
    http://www.theguardian.com/politics/2016/apr/02/nigel-lawson-on-brexit-i-love-europe-but-eu-has-no-purpose
    Forse è proprio perchè mangia os à moelle tutte le sere? il paradosso francese....

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  22. @andrea puglisi: E' una domanda retorica?

    La Thatcher avrà sicuramente avuto dei difetti, ma era tutto meno che filo-europa. E in particolare si deve a lei il rifiuto di aderire all'Euro.

    Una citazione tra tante: “Every single fixed exchange rate has cracked in the end. We’re all at different levels of development of our economies. Some countries simply couldn’t live up to a single currency… We should each of us be proud to be separate countries cooperating together.”, altre le trovi qui.

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  23. Grazie, ammetto candidamente che non era una domanda retorica, solo ingenua (e ortograficamente zoppicante). Perché (mi chiedevo) non tutti gli schiavisti apprezzano un efficace strumento di schiavitù? In effetti bastava poco a capire che uno strumento efficace per il tuo nemico è dannoso per te.

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  24. In realtà, gli squali avevano sentito l'odore del sangue dei Bund, ma Draghi (chissà se ha qualcuno che gli assaggia la minestra) ha salvato (anche) il soldato Bund col QE (variabile considerata anche da Gross, ma evidentemente sottovalutata nella portata).

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  25. A proposito di dimensione transatlantica, nel post "I goti, i siriani, e la Cina" Stefano Pepino ipotizzava che gli USA manovrano perchè si generi l'enorme surplus tedesco che viene trasferito agli USA tramite l'acquisto di titoli-spazzatura, cioè, in sintesi, che l'unione mometaria serva a pompare denaro nell'economia USA.

    Avevo ribattuto che se l'EU è una colonia USA i banchieri americani avrebbero più interesse che l'EU intera (e non la sola Germania) producesse più ricchezza (da trasferire negli USA).
    Secondo me non era un problema di idiozia: i banchieri di qualsiasi nazionalità sanno che, comunque vadano le cose, vinceranno sempre e a pagare saremo sempre noi cittadini comuni. Quindi a loro non interessano gli esiti delle loro scorribande né la dimensione della torta, ma solo quella della loro fetta.

    Considerando meglio la dimensione transatlantica (politica e storica), ipotizzo una diversa possibilità.
    Perché avevano lasciato avanzare tanto Hitler, perché lo avevano addirittura finanziato e non lo avevano fermato prima? Penso che la risposta sia che aveva una funzione anti-sovietica.
    Se ancora oggi la principale minaccia per l'egemonia USA è il blocco Germania-Russia, per tenersi buona la Germania e tenerla lontana dalla Russia, gli USA le hanno concesso il resto d'Europa.
    Questa sorta di sistema feudale è funzionale anche al fatto che comunque gli USA non potrebbero intervenire simultaneamente in tutti gli stati del mondo, quindi in ogni zona applicano strategie differenti. Come in medio oriente fomentano e finanziano rivalità e guerre, in Europa hanno investito un vassallo.

    La domanda finale secondo me è: si accontenterà la Germania del suo protettorato e della ricchezza che ne deriva? Oppure dopo averlo inghiottito userà questa forza per realizzare il suo immutato sogno di dominio mondiale?


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  26. Brevissimo commento, purtroppo in ritardo e senza tanto tempo... ma almeno ho smaltito gli arretrati da leggere...
    È un post che mi ha colpito molto; mi son sempre chiesto come Bagnai riuscisse ad azzeccarle tutte senza mai sbagliare un colpo. Questo post la rende più umano, mostrando, come gli errori, con il giusto atteggiamento siano una cosa positiva: una lezione per il futuro... Non sempre siamo disposti a riconoscere i propri errori... chi li riconosce, riesce ad imparare... Sinceramente, non ricordavo della previsione sui bund... comunque, è solo questione di tempo.... (il mercato è il suo pastore ;-))

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