domenica 19 aprile 2015

Silvio Pallico (dallo Spielberg)




(...è un bimbo adorabile, sempre lo è stato, e sempre lo sarà...)



Io: "Perché vedi, Guido, io non sono sportivo. Tu sei il male e io la cura. Ora non puoi più fare come ti pare, perché se ti prendi una materia, non è più una sconfitta tua, è una sconfitta mia, e a me non piace perdere".

Lui: "Buona fortuna!"

(...)

Io (a Rockapasso): "Ma lo sai che m'ha detto quella di scienze? Che lui va alla lavagna e fa scena muta! Ti rendi conto? Er Palla che non s'esprime!?"

Lui: "A volte un silenzio dice più di mille parole".

(...)

Io: "Ma cazzo! Non se ne parla di cambiare scuola. Il gioco nel quale ti sei messo non è più grande di te."

Lui: "Ma io non voglio giocare."

Io: "E a me non me ne frega un cazzo: porti 47 di piede, ormai sei too big to fail!"



(...adorabile. Sopporta gli arresti con uno stoicismo insospettato... Ve ne potrei raccontare tante, di quando aveva tre o quattro anni... A proposito: Silvio Pallico è un TM di Marco Iscariota. Non sia mai che io non riconosca un debito intellettuale. A dire il vero, mi era sfuggito, ma nulla sfugge alla "semper certa". E ora scusatemi: lui la versione non l'ha fatta - quella di greco - allora intanto me la leggo io, così domani dopo palestra, fisioterapia, intervista, sarà Isocrate. Ah, volevate il post tecnico? Eh, c'è pure quello, ma con calma. Intanto ripassate...)

(...l'anima de li mejo mortacci tua: se il sodio ha numero atomico 11, lo ione di sodio, con un elettrone di meno, sarà positivo, minchia! Dai, che se stai zitto a scienze è meglio così, e lo sai pure tu... Ma il sodio, il sodio, cazzo, manco quello! D'altra parte - e qui Dragan mi scuserà se gli rubo il lavoro - si sa che fra i Guido e il Na persiste una radicale incomprensione:


Guido improvvisamente mi domandò: "Tu che sei chimico, sapresti dirmi se sia più efficace il veronal puro o il veronal al sodio?"
Io veramente non sapevo neppure che ci fosse un veronal al sodio. Non si può mica pretendere che un chimico sappia il mondo a mente. Io di chimica so tanto da poter trovare subito nei miei libri qualsiasi informazione e inoltre da poter discutere – come si vide in quel caso – anche delle cose che ignoro. Al sodio?  Ma se era saputo da tutti che le combinazioni al sodio erano quelle che più facilmente si assimilavano. Anzi a proposito del sodio ricordai – e riprodussi più o meno esattamente – un inno a quell’elemento elevato da un mio professore all’unica presentazione a cui avessi assistito. [ …]
Dopo un’esitazione, Guido domandò ancora:
"Sicchè chi volesse morire dovrebbe prendere il veronal al sodio ?"
"Sì" risposi.
Poi ricordando che ci sono dei casi in cui si può voler simulare un suicidio e non accorgendomi subito  che ricordavo a Guido un episodio spiacevole della sua vita, aggiunsi:
"E chi non vuol morire deve prendere del veronal puro".
Gli studii di Guido sul veronal avrebbero potuto darmi da pensare. Invece io non compresi nulla, preoccupato com’ero dal sodio.

Be', direi che se Zeno avrebbe avuto motivo di preoccuparsi, io invece posso stare abbastanza tranquillo: il buon Palla non ha un dolore che un'ora di Playstation non possa dissipare. È il suo lato Montesquieu. E da buon philosophe, continuerà a farsi un po' di Bastiglia...
)

40 commenti:

  1. Biondo, 47 di piede a 16 anni -> minimo minimo arriverà a 185/190 cm, se continua a praticare nuoto direi di installare un numeratore con distributore di numeri per regolare il flusso di squinzie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli presterò il mio, a me non serve più.

      Elimina
    2. Non imbrogli, negli anni 70/80 non esistevano!

      Riformulo la stima: 195/200 cm

      Elimina
    3. Niente fila… un'ammucchiata dunque...

      Elimina
    4. Una proposta che la farà incazZare: perché non mette "in sonno" er blogghe fino a quando er Palla avrà conseguito la promozZione? Invece di erudirci potrebbe dedicare più tempo al Delfino...

      Elimina
    5. ai quei tempi c'erano le agendine...

      Elimina
  2. Mah!

    Guido non sapeva né di veronal né di sodio, ma intanto era alto e spaccone, strimpellava il violino e piaceva alle donne, e come ti sbagli. E Zeno è sempre quell'altro, intelligente si, profondo, simpatico, di compagnia, di sostanza insomma, di sugo, magari buono anche per un segreto tenero amore, ….... ma platonico!

    Che triste destino.

    RispondiElimina
  3. Quello del genitore è il mestiere più difficile e ingrato. Non ci sono patenti, né capiscioni (x fortuna).
    Io, per cio' che riguardava lo studio, mi sono attenuto a 2 semplici regolette.
    A) Non si accettano reclami in una materia di cui non si ha , almeno, il 6.
    B) Non si discute di didattica.
    ( a 16 anni gli ormoni, sbattendono violentemente tra loro e contro il recipiente, aumentano l'energia interna ed il calore prodotto sulle pareti.)

    RispondiElimina
  4. Silvio Pallico è veramente stupenda !
    Grande Prof :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e questa? Silvio Pallico (dallo SpAllberg).

      P.S.: what a handsome rogue, il signorino...

      Elimina
  5. Professor Bagnai, ahi, ahi, ahi, lei ha scritto: "Be', direi che se Zeno avrebbe avuto motivo di preoccuparsi, ", invece si scrive "Be', direi che se Zeno avesse avuto motivo di preoccuparsi, "!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei diversamente grammatico. Lascio ad altri il compito di spiegartelo e di chiarirti cosa fare con la matuta blu. Baci!

      Elimina
    2. Leggi bene il seguito della frase, vedrai che quadra (anche se non è geometria).

      Elimina
    3. Se ( da un lato ) Zeno Cosini ( in seguito ) avrebbe avuto motivo di preoccuprasi, ( invece ) Alberto Bagnai può stare tranquillo.
      Nulla quaestio. Capito ?

      Elimina
    4. Ma ci dovete anche perdere tempo, con l'ennesimo Tersite che si affaccia al blog? Bucce d'uomini che la grammatica ha sputato...

      Elimina
    5. Il "se" introduce una proposizione avversativa (o concessiva: dipende dalla connotazione semantica che ne dà il Bagnai) e quindi il condizionale è d'obbligo: la proposizione non è una protasi di un'ipotetica della possibilità ovvero dell'irrealtà. Invero, non conosco usi incongrui della matita blu: chissà che cosa avrà voluto dire il prof.
      Comunque, la lingua è geometria: ἀγεωμέτρητος μηδεὶς εἰσίτω, metteva Platone all'entrata della sua Accademia (teste Elias); e lì si studiava anche linguistica (Cratilo).

      Elimina
    6. "Non entri nessuno che non conosca la geometria" (ma quante non ne so
      !)
      Che rabbia, uno non può fare una battuta (brutta, lo riconosco) che subito viene ripreso.
      Grazie a Martinet e a tutti quelli che portano qui il loro sapere.
      (prima o poi vorrei fare un giro nell'iperuranio, ma dubito di trovare la strada :-) )

      Elimina
  6. che piglio battagliero, il piccolo,
    certamente nonostante l'età avrà già un carattere forte,
    del resto non è facile la vita di un bambino con un papà esigente come lei.
    Mi ricorda il titolo di un articolo che Giovanni Mosca scrisse a proposito della scuola troppo permissiva. Il titolo era "La scuola facile, e la vita?"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda Gabriella che io esigerei solo quella mezz'ora di studio che poi mi evitasse di perdere una mattina appresso alle sue docenti (cosa buona e giusta, per carità, ma con alcuni limiti evidenziati in un post precedente). Io esigo da me, non ho tempo di esigere dagli altri.

      Elimina
  7. Magari fosse un bambino! Ci dovevo discutere anche quando aveva sei anni, ma il 18 maggio ne compie sedici... povera me!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Usare il pugno di ferro in un guanto di velluto (Machiavelli)

      Elimina
    2. 18 maggio....Ecco spiegato tutto! È toro come il mio di ragazzo! ;-)))
      È una bella lotta ogni giorno...come la capisco!

      Elimina
    3. Nel caso quanto scrivo fosse già arrivato una volta, scusate l'account imprevedibile.

      Quando feci osservare a un'amica, fornita di figlio maschio, che i figli maschi sembravano aver anticipata l'età della contrapposizione alla madre - cosa che, secondo nota teoria, sarebbe un passo necessario -, lei rispose che il suo aveva cominciato a contrapporsi già dall'uscita dalla pancia e che tale contrapposizione sembrava un poco essersi attenuata sui dodici-tredici anni di lui.

      Ignoro il seguito.

      Elimina
    4. Vi capisco! La mia più "piccola" (che presentai con tutta la famiglia ad Alberto dopo il concerto a Trinità dei Monti) ne compie 16 pure lei il prossimo 22 maggio, bella di papà ... Un'età terribile, ma molto stimolante! L'unica è usare il metodo ricordato da Martinet e ... gastroprotettori.

      Elimina
  8. ...Occorre persuadere molta gente che anche lo studio è un mestiere, e molto faticoso, con un suo speciale tirocinio, oltre che intellettuale, anche muscolare-nervoso: è un processo di adattamento, è un abito acquisito con lo sforzo, la noia e anche la sofferenza...

    Antonio Gramsci, dai "Quaderni del carcere"

    RispondiElimina
  9. "mio padre una montagna troppo alta da scalare". Ancora oggi quando lo penso (è un pò che ci ha lasciato) ... vorrei avere un terzo della sua intelligenza. Questo però l'ho capito, da imbecille quale sono, troppo tardi! c'est la vie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma guardate che er Palla è più intelligente di me (believe me, se vede). Solo, non gli va di far niente. Siccome tanto prima o poi la vita lo riacchiapperà, io cerco di portarlo avanti col lavoro.

      Elimina
    2. orsù prof., senza toglierle il suo/nostro diritto di riportare il pargolo/i pargoli sulla retta via e avanti col lavoro mi dica cosa le interessava di più alla stessa età oppure mi dica quanti adolescenti si scapicollano per studiare a parte l'1% fisiologico.
      PS. si noti il grassetto.
      PPS: il ragazzo ci legge?

      Elimina
  10. Mio figlio Ettore ha solo 5 anni ed è un amore ubbidiente e coccoloso.
    Ma vivo nel terrore dell'avvento della sua adolescenza, non so se riuscirò a fare il necessario e l'utile.
    Come cazzo si fa a prepararsi?????

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Innanzi tutto prenderla con filosofia, considera che sono nati geni da famiglie terribili ed emeriti coglioni anche tra gente istruita e/o ricca.
      Secondo, fai tesoro della tua esperienza giovanile.
      Terzo, fai quel che puoi, non c'è una scuola ma si può imparare molto da quello che succede agli altri.
      Per esempio io leggo avidamente questi post del prof. in quanto mi avvantaggio di almeno 4 anni visto che il mio ne ha 12.

      Elimina
    2. I miei hanno 7 e 2 e sono già completamente ingestibili e sfidanti. Anch'io mi porto avanti col lavoro.

      Elimina
  11. Povero Palla ha ancora la PlayStation 3 quando la 4 è uscita da mesi.
    Sei un aguzZino!

    RispondiElimina
  12. Nelle famiglie degli imprenditori c'è il detto che il nonno crea l'azienda, il padre la ingrandisce, il figlio se magna tutto.
    In quelle degli intellettuali come funziona?

    RispondiElimina
  13. Ganz die Mama (guardando la foto)

    RispondiElimina
  14. Visto che viene considerato un lavoro, non sarebbe il caso di parlare del salario?

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.