sabato 2 novembre 2013

Da Atene...

(scusate, ho molto da fare per il prossimo convegno organizzato da a/simmetrie, più iniziative varie ed eventuali organizzate dai vari renogawdnab, che, come avrete capito, sono quelli che adesso cercano in fretta e furia di saltare dal carro del perdente - l'euro. Vi faccio un breve resoconto di una cosa che sapete - perché siamo stati noi qui i primi a dirla - e di una cosa che non sapete - perché nessuno ve l'ha ancora detta, grazie all'amico Panagiotis)



Da Panagiotis ricevo e traduco (con omissis):


Caro Alberto,

ti ringrazio di cuore per la tua accoglienza a Pescara, e più in generale per l'accoglienza e gli scambi formidabili che ci sono stati offerti dagli amici italiani. Bisognerà approfondire l'idea di incontri e scambi più ampi.

[...]

Di ritorno ad Atene, ritrovo la tristezza, anche perché il processo di euro-dittatura sta accelerando. Mi hanno chiesto dall'Italia di confermare la terribile notizia riguardante l'approvazione da parte del "parlamento" greco di una legge che incrimina gli atti che sono contrari all'Unione Europea e per estensione all'euro. In effetti lo confermo, e parlando ieri con un amico giornalista, mi ha precisato che la norma è volontariamente imprecisa, ma che se la si applica in modo estensivo, per così dire, in effetti è esatto: ogni atteggiamento politico e ogni attivismo contro l'euro e l'Unione Europea può essere sanzionato con due anni di prigione; ecco il link greco (NdC: lo trovate anche nell'articolo della Benini). A mio parere è una specie di "Euro-Patriot act", ma i grandi "media" non ne parlano!

(NdC: del resto, abbiamo visto i loro rappresentanti a Pescara...).

Come non parlano diffusamente dell'idea di alcuni paesi del Nord (spinti dalla Germania) di "regolare", come ti dicevo, l'immigrazione dai paesi del Sud (Grecia, Italia, Spagna, Portogallo). Certo, Maria Damanaki, commissaria europea, e Hadjimarkakis, eurodeputato tedesco di origine greca, che ha deciso di lasciare la scena politica perché (sinceramente?) indignato da questa decisione, hanno protestato.

Ho anche saputo che alla quarta conferenza Germania-Grecia (nell'ottobre scorso) ha partecipato la Fondazione Rosa Luxemburg, istituto di ricerca della Linke  [ alla sessione Migration / Integration – Engagement auf kommunaler Ebene (Rosa-Luxemburg-Stiftung): Migrationspolitik: die institutionelle und die gesellschaftliche Rolle der Kommunalpolitik)]e in più che erano presenti tre rappresentanti di Syriza! Quest'ultima partecipazione è stata tenuta praticamente segreta.



(ma vedi che bel loghino che ha il sito dei colonizzatori? Due mani tese che si uniscono. Certo, il gesto dell'ombrello sarebbe graficamente meno efficace. Ma più vicino alla realtà. E anche da quelle parti, a quanto pare di capire, la sinistra "radicale" benedice - copertamente - la svendita. Certo, sono tutte notizie che vanno approfondite, in quanto vi riporto de relato c'è poco di effettivamente documentabile, tenetelo presente. Ma quanto somiglia a quello che sta succedendo da noi! E infatti, ci faceva notare istwine, gli aedi della sinistra amica del capitale internazionale ora si sono inventati un altro epiteto spregiativo: "destra complottista". Eh, ma tanto prima o poi il conto arriva, cari compagni...)

(ovviamente il post è dedicato a quelli che "ora va al potere la socialdemocrazia e i capitalisti tutto d'un tratto si mettono a fare la cosa giusta" - perché spaventati dar Nutella - e anche a quelli che "il problema si risolve con la mobilità dei fattori". Allora, cerchiamo di capirci: i fattori di produzione sono due, capitale e lavoro. Il primo già si muove troppo, per come la vedo io. La mobilità del secondo, oltre a essere comunque in molti casi una tragedia umana, ha un piccolo problema analitico e un piccolo problema politico. Il problema analitico è che non esistono sufficienti garanzie che essa eserciti un potere "riequilibrante" degli squilibri - e questo i post-keynesiani, almeno loro, dovrebbero saperlo. Il problema politico è che a chiacchiere tutti la vogliono - pur di difendere la rendita politica di posizione che si son creati con l'euro - ma nei fatti non la vuole nessuno. E gli italiani che insistono su questa strada sono dei veri mentecatti, perché noi l'immigrazione interna l'abbiamo avuta, sappiamo perché, sappiamo come, e sappiamo quali costi umani ha avuto. Devo aggiungere altro?)



Addendum delle 18:31
Nel frattempo vi ho segnalato anche il post sul sito dell'abbondanza frugale (che è quella nuova teologia che serve a tener buoni i lavoratori i cui salari reali crescono meno della produttività, come vi ho spiegato a Pescara: ovviamente chi la pensa così poi deve anche pensare che non ci siano destra e sinistra, e quindi tout se tient). Va senz'altro accolto l'invito di Claudio alla cautela (a proposito: Panagiotis non è un giornalista), e del resto vi ho ampiamente detto sopra che queste notizie andavano approfondite e verificate.

Precisazione per precisazione, Luigi Pecchioli ci dice che il testo recita:

"Ogni persona che viola intenzionalmente le sanzioni o le misure restrittive nei confronti di membri o di entità o organismi o persone fisiche o giuridiche, le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o di regolamento UE è punibile con la reclusione per almeno sei mesi."

Qui c'è qualche problema di sintassi, temo: sento puzza di Google translator. Il punto è che come minimo abbiamo una penalizzazione di illeciti amministrativi (cosa della quale vorrei bene capire come rientri fra le priorità del governo greco). Altro punto, bisogna vedere se la sanzione penale riguarda chi viola "misure restrittive stabilite da regolamenti UE" o "regolamenti UE". Io non lo so, non so il greco, e non sono un esperto di diritto amministrativo, né tanto meno di diritto penale greco. Ho solo guardato in faccia Panagiotis, come ha potuto fare chi era a Pescara.

Vorrei anche far notare a Claudio, che ha tanto contribuito a questo blog ai suoi inizi, come pure Martino (del quale ho sempre riconosciuto il contributo e che a sua volta era uso riconoscere il mio contributo) che in quello che lui riporta c'è qualcosa che non torna. Perché, testualmente, riportando i commenti di Delastik. Claudio riferisce:

Addirittura, ironizza Delastik "con questa norma, ai tempi dell'aggressione NATO della Serbia, si sarebbe dovuto chiudere in carcere l'intera Grecia, visto che il 97% dei cittadini greci era contrario!" È chiaro dunque che non si sta parlando di reati d'opinione, e che l'euro e la politica UE nei confronti della Grecia non c'entrano assolutamente nulla.

Be', non so come dirlo con garbo e cortesia, ma Delastik sta dicendo esattamente il contrario: sta cioè dicendo che il 97% dei cittadini greci, secondo la norma vigente, si sarebbero dovuti fare due anni di carcere per avere espresso un'opinione contraria all'aggressione alla Serbia. Il fatto che Delastik stia usando un paradosso non nega che si stia riferendo a opinioni. Anzi: l'esito paradossale del suo esempio deriva proprio dal fatto che, a quanto pare, egli ritiene che questa norma possa essere usata per sanzionare opinioni (come quella che non si sarebbe dovuto aggredire la Serbia).

Ora, qui stiamo parlando tutti di cose che non conosciamo. Io lo faccio chiedendo informazioni, altri lo fanno ex cathedra, va bene così, è un fatto di indole.

Il punto però rimane sempre quello che ho stabilito fin dall'inizio, e che tanti, come via via scopro, avevano ben chiaro prima di me (anche se non hanno trovato il tempo o il modo per esprimerlo con forza): dentro l'euro non ci può essere democrazia. Difenderlo perché ci esorta alla frugalità, o perché ci esorta alla produttività, o per qualsiasi altro motivo, è essere antidemocratici. Che ci sia criminalizzazione esplicita del dissenso o meno, questo alla fine è un punto minore. Il punto più importante è che ab initio non c'è stata una formazione democratica del consenso (per il solito motivo che Aristide esprimeva così bene), e che in corso d'opera si sta affermando, anche qui da noi, una sottile, subliminale, implicita forma di criminalizzazione del dissenso.

La vedete riflessa nella scaletta tipo del telegiornale: annuncio di misure di austerità, seguito da preoccupazione per l'affermarsi dei "movimenti populisti" in Europa, seguito dai moniti di qualche padre nobile contro la violenza in rete (o magari da qualche bella storia di pedofilia o di phishing: la rete è pericolosa!).

Volete sapere come si fa a capire se uno è fascista? Semplice! Basta vedere se usa il termine "populista"! Se lo fa, può avere anche la statuetta di Marx (piena di acqua di Lourdes) sul comodino, ma sta de facto partecipando al progetto di implicita e subliminale criminalizzazione del dissenso. Lui può saperlo o meno, a me basta di saperlo e di non dimenticarmene io. Il più lurido dei pronomi, soprattutto da quando le torbide vicende di questo periodo storico lo costringono a filtrare tante scorie...





(sì, Bagnai è liberista, consumista e inquinatore... Ma a casa sua 2+2=4, cosa che non succede nelle case di tutti i matematici...)



(in effetti, a quanto pareva dovevo aggiungere altro...).

102 commenti:

  1. Ormai la sinistra marxista e non in ordine sparso su due cose coincide alla perfezione

    1) Gold standard 1.0, 2.0, 3.0b
    1) apologia degli IDE (con distinguo sulla provenienza, tipo USA no, Cina sì)

    Li difendono, li invocano, e poi piangono sui conseguenti disastri. Quando si sente uno dei manifestanti del 19 ottobre dire "Noi vogliamo gli Stati Uniti Socialisti di Europa", vuol dire che per le classi deboli a sinistra non c'e' speranza. E' già successo, ed è finita in un bagno di sangue.

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  2. il senatore A VITA Mario Monti nella sua famosa intervista sulla noia del poto fisso -è sfuggita ai più- esortò "i giovani a fare esperienza all' estero"


    (esiste un governante peggiore di quello che VUOLE che le nuove generazioni emigrino?)

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    1. Sì, è quello che OTTIENE ciò che vuole.

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    2. Sarebbe bello poter avere la globalizzazione dei senatori a vita ovvero poter scegliere tra Monti e pagare molte tasse o uno fatto in Cina e pagare un decimo...

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  3. Dalle mie fonti in Grecia, giornalistiche, mi dicono che la notizia non risulta. Non basta come fonte un articolo di giornale perché su internet di cazzate se ne leggono tante, serve un link diretto alla legge.
    Detto questo Syriza e Die Linke non sono socialdemocrazia e vogliono la cancellazione di tutti i trattati da Maastricht fino a quelli dell'austerità, inoltre in caso di uscita dall'euro saprebbero come tutelare il potere d'acquisto dei cittadini delle classi medie e basse.

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    1. Glielo spiegate voi, pro bono pacis, che se glielo spiego io è peggio? Grazie.

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    2. Potrebbe bastare, prima dell'uscita dalla moneta unica, introdurre un sistema di indicizzazione salariale tipo scala mobile.

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    3. Dalle mie fonti giornalistiche in Grecia,... Pressò, l'ha fatta incazzare la sintassi?
      E magari dare na bella controllatina alla circolazione dei capitali. Grazie ma sapevamo che Linke e Syriza non sono socialdemocratiche. Sono anche peggio.

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    4. Notizia sensazionale Syriza e la Linke vogliono la cancellazione di tutti (ma quanti sono ?) i trattati di Maastricht..forse c'è una piccola imprecisione : vogliono la cancellazione di tutti i Maltrattati da Maastricht. Si questo mi sembra più plausibile.

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    5. Questa di quelli che saprebbero tutelare le classi medie e basse l'ho gia' sentita da qualche parte...
      Peccato per la mancata spiegazione.

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    6. eh già caro Todd ! cedevole davanti alla decapitazione politica della Grecia (l'improvvido Papandreu che pronuncia la parola proibita) Syriza sarebbe la migliore paladina della vedova dell'orfano e del proletario greco. La sinistra europea ama tanto queste figure che contribuisce con successo a crearne ad abundantiam. La Linke ha dato sostegno a Oscar Lafontaine ? o ha taciuto e girato gli occhi da un altra parte aspettando che sparisse ?

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  4. Se la notizia riportato da Le Petit Journal venisse confermata, sarebbe l'esplicita ammissione che l'UE è un sistema a squisita e conclamata vocazione finanziaria, in cui il peso dei cittadini è irrilevante. In tempi di prossimità elettorali, sarebbe un autogol clamoroso per gli europeisti, che già ora esprimono voti affinché nel Parlamento europeo prevalga "un'Europa dei popoli contro un'Europa dei populismi" (cfr Letta, un signore che si dichiara tifoso di Barroso e Van Rompuy).
    Credo perciò che il provvedimento, se mai venisse adottato, lo sarebbe nei termini sufficientemente ambigui per consentire a chi di dovere di ribattere alle critiche populiste sostenendo che le finalità sono ben altre, e che in realtà - lungi dal voler limitare - esse mirano al sostegno dell'immigrazione.
    Si tratta della sistematica applicazione dei principi della neolingua orwelliana, ossimorica e fascinosamente controintuitiva, di cui mi sembra di capire che la vicenda dell'art 458a del codice penale greco sia solo il più recente fra i tanti esempi.
    Al solito, tenere alta l'attenzione e controllare tutte le fonti indubitabili per la riconosciuta autorevolezza. In Italia abbiamo solo l'imbarazzo della scelta. O no?

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  5. purtroppo cè gia il sangue ,2 di alba dorata giustiziati per vendetta(almeno credo) del rapper assassinato tempo fa.quando il sangue viene versato per matrice politica non sappiamo dove potra portare..vedo la povera grecia culla anche della ns civilta ,ridotta in una situazione incredibile in pochi anni.tutto questo per difendere un ideologia economica fallita e un REichmark redivivo .e ora noto con stupore ,o meglio no Lei prof lo aveva ampiamente previsto,molti cominciano gradualmente a cambiare idea e/o distaccarsi dal pude..topi che scappano dalla nave che affonda..
    e dopo essere stat guardato come pazzo soprattutto all'inizio dal lontano 2011 quando ho scoperto questo blog e incominciato a diffonderne i temi economici ,
    ora non so se essere incazzato o contento.contento certo che il suo lavoro è sempre piu apprezzato e diffuso come merita,ma incazzato che a Lei e gli altri prof forse non sarete ringraziati un giorno quanto meritereste e anche Noi chi ci dirà grazie?certo uno lo fa per passione civile ma vedere gli stessi che ci hanno messo in questa situazione magari rimanere li e essere costretti a fare la cosa giusta perche inevitabile..mi renderebbe appunto molto incacchiato se non fossero spazzati via dalla storia.. cmq scusi l'OT e complimenti per il meeting di pescara!

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  6. Della Luna: morte lenta, la nostra fine decisa all’estero


    «Italy is going the right way», dice l’umorista Obama al fido Enrico Letta. Solo che la “giusta via” ricorda la macellazione per dissanguamento: morte lenta. Così funziona la politica economica italiana, da qualche decennio al servizio di interessi stranieri: il trucco, sostiene Marco Della Luna, sta nello svuotare il paese di tutta la sua linfa, ma lentamente, in modo che non “muoia” e che non soffra troppo, perché potrebbe ribellarsi.

    All’avvio dell’euro, è bastato qualche anno di bassi tassi per la finanza pubblica, per gonfiare fabbisogno strutturale e debito. «Poi, di colpo, austerità e tassi alti (spread), per creare l’emergenza, imporre il presidenzialismo de facto e la “sospensione della democrazia” a tempo indeterminato». Ma già con la riforma monetaria del 1981-83 poi col Trattato di Maastricht, era stata scardinata la Costituzione: sovranità nazionale e primato del lavoro.

    «Fatto questo, tutto il resto è stato in discesa»: svuotare il paese di industrie pregiate, capitali e cervelli, in favore della finanza apolide e del suo feudatario-kapò europeo, la Germania. …

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    1. Eh, ma sai, come dicono gli aedi del capitale, questi sono pensieri da destra complottista.

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    2. Ricordo, così di passaggio, che la definizione arriva da quello che denunciava (tenetevi forte) che nientepopodimenoche JPMorgan fosse contro le Costituzioni europee. Una cosa non solo complottista nel senso utilizzato da loro, ma anche insensata, se uno si legge il report da cui proviene quell'analisi (una sezione del centro studi di JPMorgan).

      Così, per tenere sempre a mente il doppio standard dei seguaci acritici.

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    3. Io la vedo così: se hai fatto parte di un (sotto)sistema di (sotto)potere, magari in quota "voce critica di regime" (cioè stando bene attento a non uscire dal perimetro tracciato dal modello ideologico dominante, che da noi è l'eurismo), quando vedi che il regime scricchiola cominci a dire tutto e il suo esatto contrario. Peccato che l'aritmetica si diffonda, il che comporta la spiacevole conseguenza che prendersela con l'austerità senza prendersela con l'euro appare ai più per ciò che è: una solennissima lieve imprecisione (dettata da motivi di bassa cucina politichese).

      Una prece.

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  7. gent. professore,
    lei coglie pienamente un aspetto sul quale tutti noi, credo, dobbiamo insistere: la manipolazione delle parole, associate a subdole immagini.
    leggo i commenti nei vari blog, per es. sul Fatto, e sembra "il gioco degli studenti": ciascuno cerca di mostrare che ha studiato più dell'avversario. e giù foto, link, grafici, dati... a volte è un vero delirio.
    ma il problema, a mio vedere (so che è anche il suo) è politico ancor prima che economico. ora: la politica è o non è esercizio sulla Parola? (uso "Parola" nel suo senso alto, "in principio era il Verbo", sia chiaro).
    due fenomeni mi colpiscono( e fanno incavolare) quando rilevo la cecità della gente nel non capire come si stanno usando le parole.
    prenda, ad esempio, l'intervista di Letta ieri su La Stampa, dove si mostrava preoccupato per il fatto che la gente possa eleggere euroscettici al parlamento europeo.
    è l'uso falso e inverecondo della storia da parte del potere a determinare il futuro, lo ha scritto lei sul blog del Fatto e lo sottoscrivo mille volte (anche da uomo del Sud, mi permetta).
    bene, "gli si appioppa la taccia di cinico ed è fatta" scrive Pirandello. e allora: nazionalisti, populisti, derive di destra, ecc. L'uso dei termini si associa subito, nell'immaginario popolare, a situazioni vissute e vissute dolorosamente. Senza che alcuno rilevi il fatto che l'elezione popolare è vista come un pericolo. Oppure l'associare l'idea di "Lira" e la parole "Spesa pubblica" all'epoca "craxiana", cancellando tutto il resto della storia repubblicana.
    dall'altro lato l'illusione, tutta mediatica, che ogni cosa si risolva con "il conto della serva fatto bene". coperture, spostare le cifre, trovare i soldi, e via dicendo, come una famiglia, come se lo Stato fosse una famiglia.
    dare, insomma, al cittadino l'illusione che tutti possono occuparsi di economia, scatenandone la rabbia. decina di trasmissioni giocano su questo (fanno audience e vendono pubblicità). Ma se è così, dico, allora chiudiamo tutte le facoltà di economia del mondo e chiamiamo mia nonna buon anima, che in questo era bravissima.
    capisco perfetta-mente quando lei scrive "per quello li ho invitati, perché li conosceste". tanta gente semplice, solo mettendosi le mani in tasca, comprende la fregatura. Allora è a questo punto, penso, che va attaccato il meccanismo mediatico, informativo, comunicativo del PUD€: svelarne i trucchi, le modalità, mettere a nudo l'inganno linguistico, e quindi psicologico.
    porto un piccolissimo esempio (e mi do un merito): discussione con un bocconiano, entrare nel campo economico voleva dire "perdere", ne sa certo più di me; e allora ho spostato tutto sul piano politico e comunicativo, rifiutandomi di entrare nel suo; beh, ce l'ho fatta, l'ho azzittato!, alla fine ha scosso la testa pensieroso in segno di "sì".
    anche perché ognuno deve fare il suo mestiere, e quando per forza vogliono parlare di economia, taccio e li rimando al suo blog o al suo libro.
    lì se la veda lei, io mi occupo solo di recitazione. :-)

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    1. Caro/a ALFLIG, proprio perché il suo campo è la comunicazione, le comunico il mio stato d'animo dopo aver letto il suo intervento. Regola dogmatica quando si va a capo è la maiuscola. Non solo, anche dopo il punto. Concordo sui contenuti, condivisibili e puntuali, e sull'ottimo suggerimento di spostare la discussione sui campi a noi più favorevoli.
      Da queste piccole cose si denota l'Amore per questa Italia calpestata e tradita. Dall'uso corretto delle regole grammaticali... Se volessimo reintrodurre il reato di tradimento, mi sentirei più onesto con me stesso se usassi la mia lingua in modo rispettoso.

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    2. Gent. Pier delle Vigne,
      ...
      ma infatti lei ha ragione.
      lo dico sempre ai giovani colleghi: ci vogliono anni di applicazione e di esercizio e di studio per diventare dei veri guitti.
      su un'altra cosa invece ha torto: io non lo amo questo Paese, ma proprio per niente.
      Sono un figlio dei Borbone (con la E, e non con la I), e tale ho deciso di restare fino ad estinzione. che vuole?! ognuno fa le scelte che può. Ognuno di noi si suicida come può.
      Mi piacerebbe tanto far comprendere che il meccanismo applicato nell'Unità italiana dai savoiardi-carignanesi al Sud Italia, è dannatamente simile a quello che l'unione europea sta attuando con i paese del sud europa: trasformare forzosamente una ENTITA' GEOGRAFICA in Entità Politica. Ma francamente non ci spero, e a questo punto, se proprio vuole che glielo confessi, me ne frega meno di nulla.
      questo non aiuterebbe nessuno di noi a tornare indietro, ma forse aggiungerebbe un'altra tessera al mosaico per leggere l'oggi.
      però, FATE 'N PO' COME VE PARE... Ovviamente non andando a leggere Aprile, ma Zitara, mi raccomando.
      Comunque, la questione che ponevo non era sullo spostare il campo a nostro favore nelle discussioni, mi spiace non abbia compreso; d'altronde la colpa è mia: l'italiano non lo so scrivere.
      però, siccome il mio campo è la RECITAZIONE e non la COMUNICAZIONE, pur essendo i due contigui, magari ci vediamo di persona e verifichiamo come entrambi pronunciamo questo benedetto italiano. la avverto che la mia specializzazione è la declamazione poetica-recitazione in versi, esclusivamente di poesia di autori italiani, da padre Dante fino ad Alfonso Gatto e contemporanei.
      Non mi pare il caso di continuare a discutere sul blog del gentile prof, Bagnai - al quale sono certo, di tutto questo frega meno di zero, e con il quale mi scuso, ma questa idiozia meritava una replica - e le lascio qui il link del mio sito.
      può scrivermi là. fido non lo faccia. perché LEI mi ha già annoiato.
      www.alfonsoliguori.it

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    3. No, no, io adoro i vostri battibecchi, se litigate voi posso evitare (per un po') di farlo io.

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    4. Anche io sono del Sud, e anche io ho letto Zitara. Ci sono però arrivato tramite Aprile, penso che vada dato atto a chi apre una breccia nel muro di gomma. Qui dovremmo saperlo, comunque difendere i borbone è un po' come difendere il PD

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  8. Questa notizia è falsa.

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12529

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  9. Guardatevi anche questo il post su il mainstream: non posso incollarvelo da iPhone. Mi sembra condivisibile, ma mi pare che possa sottovalutare l'effetto Juncker. Vedremo gli sviluppi. La Grecia ha un passato non distante di dittatura. È facile che la sensibilità di chi è passato per quella esperienza sia diversa dalla nostra. Se avete altre fonti intervenite.

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    1. L'ha incollato il lettore qua sopra, senza citare la fonte originale. Continuo a esortare alla prudenza gli uni e gli altri.

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  10. Proprio oggi ho parlato con l'ennesimo cinquantacinquenne padre di famiglia preoccupato per il figlio che non trova lavoro: "ha fatto richiesta per andare a lavorare in Germania e se ci riesce lo seguo anche io". Non è il solo, giorni fa un altro rimproverava sua figlia di essere stupida perché non vuole trasferirsi all'estero e io pensavo "guarda che dei due, lo stupido sei tu che pensi che emigrare sia la soluzione". Com'è che gente mediamente istruita, molto preoccupata e ancora in forze vede l'emigrazione come unica via d'uscita per i propri figli? Com'è che quando inizio a parlare di uscita dall'euro e sovranità monetaria mi dicono che ho ragione ma che i loro figli non rimarranno qui a lottare?
    Comunque vada, finirà anche questa triste illusione di trasferirsi all'estero; il rischio è che, per allora, non ci sarà davvero più nulla da fare in Italia.
    Riguardo il 458a qui non c'è ancora nulla.

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    1. Grazie per il link. Una delle tante cose che non sono chiare (chiederò meglio) è a che punto del suo iter sarebbe questa eventuale modifica. Il metodo Juncker suggerirebbe che si sia ancora allo stadio di proposta, così poi quando la cosa passerà se ne sarà già discusso! Speriamo che sia tutto falso.

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    2. Io oggi, nel centro di Bologna, ho visto una famiglia sotto sfratto. Sono oltre 200. Niente lavoro, niente soldi per l'affitto. Quindi, fuori di casa.
      Ci sono bambini che dormono in auto con la famiglia.
      Pensavo di averle viste solo negli USA certe cose e quando le vedevo mi dicevo: da noi non può succedere.
      Mi sbagliavo.

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    3. Si figuri prof: niente in confronto ai grazie che le debbo io.
      Comunque su TW circolava la trascrizione di un dibattito parlamentare riguardo l'art. 458a ( a questo indirizzo http://www.hellenicparliament.gr/UserFiles/a08fc2dd-61a9-4a83-b09a-09f4c564609d/syne131024.doc )ma era appunto un dibattito e oltretutto google translate non lo traduce per intero. Secondo me l'unica è aspettare perché se dovesse essere approvata una simile modifica di sicuro si saprà, come metodo Juncker insegna, appunto. Ma se iniziamo a dire cose imprecise noi, allora "mamma i complottistiiii!".

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    4. E infatti ho detto di verificare.

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    5. Oggi anche IlGiornale ne parla http://www.ilgiornale.it/news/esteri/grecia-prigione-chi-si-opporr-ai-regolamenti-ue-965214.html ma niente fonte e la traduzione è un copia & incolla, ho chiesto al giornalista di condividere la fonte, a me sembra ancora una bufala.

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  11. La legge greca contro i comportamenti anticomunitari è il segnale di una grande debolezza.
    Non reggeranno a lungo questi governi.
    Gli crollerà tutto addosso.

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  12. Va bé, come si dice, a brigante, brigante e mezzo.
    Destra complottista? Pseudo sinistra erodiana, date le condizioni cui ha ridotto tanta parte dell'infanzia, o anche collaborazionisti della speculazione finanziaria.

    Populisti? Vulneratori della democrazia, riprendendo le parole del prof. Guarino.

    Nazionalisti? Massacratori del welfare su mandato esterno o anche sterminatori della giustizia sociale.

    La fantasia non ci manca, la consapevolezza neppure e con ogni probabilità abbiamo più capacità intellettive, per ribattere colpo su colpo i loro giochetti delle tre carte semantici.

    Quanto al caro Letta, che dice occorra morire per Maastricht, dimostriamogli tutta la nostra vicinanza ed empatia, esortandolo a dare lui per primo il buon esempio.

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  13. "Dopo l'articolo 458 del codice penale un articolo 458a intitolato" violazioni decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la normativa europea ", che recita come segue:

    "Ogni persona che viola intenzionalmente le sanzioni o le misure restrittive nei confronti membri o di entità o organismi o persone fisiche o giuridiche, le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o di regolamento UE è punibile con la reclusione per almeno sei mesi, salvo altra disposizione è contenuta più pesante pena. Le disposizioni del comma precedente si applicano quando tali questi atti non sono punibili ai sensi delle leggi del paese in cui sono stati perpetrati. "

    Questo dovrebbe essere il testo correttamente tradotto.

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  14. Immagino che tutti abbiate già letto o sentito questa notizia: due militanti di Alba Dorata sono stati uccisi ieri ad Atene.

    Ricordete che in settembre era stato ucciso un rapper antifascista e che successivamente i leader di Alba Dorata e anche i suoi deputati erano stati arrestati.

    Ora, io non ho alcun elemento per confermare o smentire la notizia della criminalizzazione, già attuata o in progetto, del dissenso rispetto all'euro o all'Unione Europea, ma la "destra complottista" potrebbe vedere in questi avvenimenti le prime avvisaglie di una nuova strategia della tensione.

    Uno o più provocatori infiltrati compiono il primo omicidio, i vertici del partito che non collaborano vengono eliminati, un secondo attentato attribuito ai "terroristi" di sinistra completa il tristemente noto schema degli opposti estremismi.

    La "destra complottista" potrebbe ricordare che il primo atto della strategia della tensione in Italia fu l'assalto all'Università di Roma da parte di Almirante e dei suoi picchiatori, nel marzo del 1968, che segnò un punto di svolta e di non ritorno, rompendo quella che fino ad allora era stata una sostanziale unità del Movimento Studentesco. Le bombe del 12 dicembre 1969 fecero il resto.

    Insomma, quand'anche la contrapposizione politica (non sto parlando di L e K :) destra-sinistra fosse superata, ad esempio per l'obiettivo comune di una uscita dall'euro, essa potrebbe essere ristabilita da chi ha interesse a farlo, con i soliti metodi.

    Magari si può chiedere a Alemanno cosa ne pensa. :-)

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    1. Mi par di ricordare che di queste cose se ne intenda...

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    2. Copione già visto. I gruppi di Caradonna fecero una stupidaggine infinita e nessuno sa se etero-diretti o meno (personalmente propendo per il no ma poco importa) rompendo il movimento e contribuendo a riaprire e a rendere purulente vecchie ferite del tessuto sociale e politico italiano. Di certo c'è che il nostro Paese ha già visto copioni conformi: dall'omicidio di ragazzini alle stazioni che saltano in Italia raccogliamo i cocci della "normalizzazione" tramite strategia della tensione. Acca Larentia dice qualcosa a qualcuno? :-/
      La cosa impressionante è che le dichiarazioni sui "populismi" e sui Nazisti/Fascisti occupano twitter e fb con sostenitori che hanno le stesse facce schifose e la stessa faccia e prosopopea di chi "gestiva" i morti negli anni '70 per garantirsi obiettivi politici ed economici precisi.
      Non ho dubbi perciò su chi è il mio nemico!

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  15. Intanto gli "amici" francesi tedeschi e spagnoli hanno messo su una piccola aziendina per spiare gli altri. Ma guarda, abbiamo venduto telecom agli spagnoli. Quando si dice le coincidenze!
    http://www.repubblica.it/esteri/2013/11/02/news/datagate_guardian_rete_europea_sorveglianza_telefonica-70079538/?ref=HREA-1

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  16. mi sembra di aver capito che per Grecia e Portogallo il crollo della moneta unica non sarebbe abbastanza,avrebbero bisogno di un aiuto...
    Quindi , a meno di lasciarli all FMI anche l'Italia ridivenuta sovrana dovrebbe fare qualche nuovo trattato che sostituisca il Mes...
    Per es nel LIBRO si propone:
    –"adottare uno standard europeo di salario minimo garantito differenziato per Paese, ma definito secondo comuni regole europee;"
    che mi lascia supporre che chi in difficoltà dovrebbe venir integrato.
    romano veronese

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  17. Qualcuno meglio informato può confermare, o confutare, gli sviluppi ungheresi?
    http://terrarealtime.blogspot.it/2013/11/lungheria-ha-vinto-contro-la-troika-ora.html

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    1. Anche lì è un gran casino. Da quello che capisco dai pochi amici che ho a Budapest e che vedo molto di rado, con Orban la stampa "internazionale" sta facendo un certo tipo di giochetto. Ma di più non so dirti: non sai mai quanto chi è più vicino sia più informato o più accecato dall'ideologia.

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    2. Ach! Il giochetto a cui allude è mica quello codificato da Guzzanti nel suo sketch Allora rivolete il comunismo!! ?

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    3. con B. ha funzionato

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  18. Radio Bandiera Nera intervista, qui: http://radiobandieranera.org/?p=1515
    un militante storico di Alba Dorata, Costantino, che è anche responsabile della sede ateniese di RBN.
    Costantino sta traducendo libri italiani sugli anni di piombo. La sua analisi è: strategia della tensione. La stessa interpretazione dà anche un giornalista greco che in quegli anni viveva da noi. Gli omicidi (due, ma forse anche tre: un terzo militante è gravissimo) sono stati compiuti in una modalità tipica da esecuzione professionale: killer in moto che spara, ferisce, scende e dà il colpo di grazia. Il pensiero corre ai servizi, naturalmente. Notevolissimo il fatto che dopo gli arresti e l'inchiesta per l'omicidio del rapper di sinistra, il governo abbia tolto la protezione di polizia ai dirigenti, alle sedi, ai parlamentari di Alba Dorata. I militanti uccisi stavano facendo servizio d'ordine di fronte a una sede, sostituendo, appunto, le forze dell'ordine.

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    1. Penso che anche da noi, come suggerisce sopra Giorgio, ci si possa aspettare che un gioco simile ricominci. Del resto, chi può dovrebbe rispolverare questo vecchio studio del mio maestro: Francesco Carlucci, "Un discorso statistico sulla violenza politica in Italia", Statistica, 50, N.2, 1990. Si vede che c'è una bella correlazione fra recessione e emersione del terrorismo. Quindi allacciate le cinture e evitate i luoghi affollati. Il suggerimento di Callimaco potrebbe tornarvi utile...

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    2. Eh sì. Anche se, probabilmente, la prossima tappa sarà la Francia del Front National. Speriamo che qualche santo o santa francese tenga la mano sulla testa di M.me Le Pen.

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    3. E ci mancava l'apologia di Alba Dorata... Ormai questo blog è una fogna, un letamaio, un porcile, un'altra cosa senza dubbio brutta. Ma la smettete di attenervi ai fatti?

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    4. Vedo che anche te sei piacevolmente impressionato dal successo di certi piddini greci che nel denunciare il nazismo di Alba dorata (operazione giusta e sacrosanta) regolarmente perdono di vista qualche trascurabile dettaglio!...

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    5. Ma figurati Alberto, è esattamente quel che ti ho scritto un po' di giorni fa via mail, è un metodo, c'è poco da fare, è brutto dirlo ma le accuse son sempre le stesse. Ho visto di sfuggita che la nuova è contro l'euro = antisemita. Che dire?

      Ecco una lista di economisti ebrei:

      http://www.jinfo.org/Economists.html

      C'è da chiedersi semmai chi a parte Keynes non lo fosse dei maggiori (infatti era considerato antisemita! c'è un articolo interessante su JStor a riguardo). E ora valutate voi quanti di questi hanno scritto contro l'Euro o avrebbero se ancora in vita (un Kalecki, per dire). Tutti antisemiti di certo. Loro ti diranno "eh, ma contro l'Euro non significa per l'uscita". Come se avesse senso!

      Alberto, c'era da aspettarselo, non sanno più che cazzo dire. La "destra cospirazionista", quello scemo (che io ho difeso spesso, come sai) che credeva che al centro studi di JPMorgan facessero propaganda contro la Costituzione. Neanche nei collettivi studenteschi ste cagate e tutti a seguirlo.

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    6. Lo so, e ti capisco benissimo. Ecco: nel momento in cui il da farsi è più evidente ed è chiaro che richiede unità, cominciano questi atteggiamenti, apparentemente irrazionali, ma in realtà dettati da una propria razionalissima ansia di potere.

      Sapeste quante persone ho incontrato che sgomitavano! Quelli che "questa crisi offre occasioni che se non le cogli poi ti mangi le mani!". Occasioni di potere e prestigio personale, ovviamente: non di liberazione del proprio paese.

      Il partituncolo, la candidaturina, e sai quanti ne vedrete!

      Io mi sento completamente vicino solo a Claudio Borghi: non ideologicamente, ma come atteggiamento nei riguardi della palude politica italiana. Potete leggervi il suo Storify in proposito, che sottoscrivo.

      Solo per sottolineare il punto che quando chi sa si comporta come chi non sa, la spiegazione è per lo più in ciò che vuole!

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    7. A proposito di quel lavoro di Carlucci del 1990: successivamente, nel 1992, è stata pubblicata dalla Sapienza una corposa (4 voll.) ricerca ISODARCO (International School on Disarmament and Research on Conflicts, Italian Pugwash Group) dal titolo Venti anni di violenza politica in Italia (1969-1988), fra i cui autori vi è Francesco Carlucci.

      La potete scaricare a questi link, seguendo le istruzioni riportate di seguito:

      Tomo I, Parte I
      Tomo I, Parte II
      Tomo II, Parte I
      Tomo II, Parte II

      Nel riquadro dove viene visualizzato il libro (linguetta dettaglio), sotto il titolo in rosso, in alto a destra c'è una freccetta bianca su campo nero in un quadrato. Se ci passate sopra col mouse dovrebbe comparire la scritta Open in new window. Un click su quella freccetta vi apre una pagina su Google Drive da cui potete scaricare il pdf di ciascun volume: in alto a sinistra, dal menù File selezionare la voce Download original.

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    8. Bentornato e grazie! La mia copia chissà dov'è finita.

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    9. Io mi ricordo bene.
      Ci sono molte similitudini.
      http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Acca_Larentia

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    10. Non lo so Alberto, potrebbe essere bassa morale ma potrebbe essere anche un impianto dietro, una serie di "norme" a cui attenersi e secondo cui leggere la realtà. Una sorta di approccio binario alle cose che inevitabilmente crea contraddizioni.

      Io peraltro non sono del tutto in disaccordo con Badiale quando scrive che destra e sinistra stanno perdendo significato. La tesi è tra gli altri di Preve (e quindi anche Fusaro) che dice una cosa secondo me intelligente (citando dall'articolo di Badiale): "il capitalismo attuale è di destra nell'economia, di centro nella politica, di sinistra nella cultura." Tralasciando la parola capitalismo che non si è ben capito ancora cosa sia dopo secoli, l'idea secondo me si regge. Da qui tutta una serie di fastidi verso chi parla di "nazione" o "interessi nazionali", e in questo a sinistra son in sintonia con il pensiero dominante, piena sintonia, chi per un motivo chi per l'altro, ma sempre in sintonia. Non è un caso, e ve ne siete già accorti, che è diffusissimo tra le persone (economisti e non) quando si discute di Lira, sentir dire "liretta", così, automaticamente e probabilmente in buona fede. Perché? Avete mai sentito "marchino" o "franchino" o "pesettino" o "yenino"? Io no, eppure il nome della valuta è Lira.

      Il fatto è che questo crea contraddizioni. Prendiamo le mezze proposte di Brancaccio e seguaci: controllo dei movimenti di capitali, indicizzazione e per certi versi anche una sorta di protezionismo e amministrazione dei prezzi. Queste proposte sono necessariamente in ottica di difesa nazionale, per definizione. Ma non lo può dire perché se no gli crea una sorta di dissonanza, e allora spaccia l'idea che sia "per i lavoratori", come se il controllo dei movimenti di capitali o misure protezionistiche non avvantaggino anche i piccoli e medi imprenditori. Se lo dici però sei "interclassista" o "reazionario". Se dici che quelle misure sono necessariamente in difesa degli interessi nazionali, sei "nazionalista" e devi leggerti George Mosse (questa è sempre bellissima!). Se fai nomi e cognomi di chi ha svenduto il paese sei un cospirazionista, se invece parli di quote salari e quote profitti e di fire sales sei un grande studioso che usa il metodo marxista (perché secondo loro uno manda al macello a caso, perché è cattivo). Come se i fire sales fossero un problema diretto dei lavoratori e non fosse appunto un problema del tanto odiato interesse nazionale e quindi INdirettamente dei lavoratori.

      Ecco, io credo sia vittima di dissonanze e l'ultima è appunto "la destra cospirazionista". Hanno paura delle parole, hanno un approccio binario SI NO, e questo crea delle contraddizioni pesanti. Ma uno che non è un seguace acritico lo dovrebbe vedere da sé, questo è il fatto.

      Poi non so come la vedete voi.

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    11. @Correttore di Bozzi: ti ringrazio molto per i link. Però mi sbaglio o il saggio del prof. Carlucci manca? Dovrebbe trovarsi nella parte II, tomo II, pp. 1195 e ss.; peccato che il pdf della parte in questione arrivi fino a pag. 1193 e poi salti direttamente a pag. 1298. Peccato.

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  19. Andando alla sostanza delle cose, visto l'addendum delle 18,31, mi sembra che norma o non norma, traduttore o non traduttore, chi governa le istituzioni europee, i governi fantoccio e i giornalanti da circo, se la stanno facendo addosso.
    La verità vince sempre, speriamo nel "brevissimo" periodo.

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  20. Madsen: italiani venduti al Bilderberg, il governo vi spia


    Tutti sapevano – anzi, collaboravano – anche se ora fingono di cadere dalle nuvole, nello scandalo senza fine innescato dalle rivelazioni di Edward Snowden. “Der Spiegel” conferma che l’intelligence della Germania ha collaborato per anni alla raccolta clandestina di dati.

    E il verde tedesco Jan Philipp Albrecht, sul “Guardian”, conferma: «Regno Unito, Danimarca, Olanda, Francia, Germania, Spagna e Italia hanno firmato un accordo che prevede la fornitura di dati digitali agli Stati Uniti. In altre parole, hanno spiato i propri cittadini per conto di Washington».

    Sicché, appare comica l’intenzione di Enrico Letta di «chiedere spiegazioni» a John Kerry sul Datagate. Curioso, osserva Franco Fracassi, «visto che molte delle informazioni che l’Nsa ci ha spiato (invadendo la nostra privacy) le sono state fornite proprio dai nostri servizi segreti: siamo stati venduti non solo alla Casa Bianca, ma anche alle grandi banche, alle società di Borsa e alle multinazionali. In altre parole: al Club Bilderberg, di cui Letta fa parte, per sua stessa ammissione».

    LE DISGRAZIE NON VENGONO MAI SOLE ...

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  21. Professore, Panagiotis ne parla diffusamente sul suo blog in un post di questa mattina, con considerazioni molto simili alle sue, fra l'altro chiarendo come ha avuto origine l'estensione (in via ipotetica parrebbe a me) della norma ai reati d'opinione e anche come c'è entrata la Serbia del '99.
    Spiega anche perché in Grecia le sensibilità siano così esacerbate, cosa che si può capire profondamente, visto che dopo il famoso memorandum han ben capito dove questi vogliono andare a parare con le loro belle norme...
    C'è anche la traduzione in francese dell'emendamento:
    “Quiconque qui, de manière intentionnelle viole les sanctions ou les mesures restrictives instituées à l'encontre des États ou des entités ou des organismes ou des personnes physiques ou morales, par les décisions du Conseil de sécurité des Nations Unies ou par celles des réglementations de l'UE, ceci est passible d'emprisonnement d'au moins six mois, la peine maximale étant deux ans d’emprisonnement, sauf si, une autre disposition prévoit une peine plus lourde. Les dispositions de l'alinéa précédent s'appliquent de même, que lorsque ces actes ne sont pas répréhensibles en vertu des lois du pays où ces faits sont perpétrés”.

    Purtroppo il mio francese è scolastico, l'ultimo periodo dice che le disposizioni si applicano anche se le azioni non sono reato secondo le leggi del paese in cui questi fatti sono stati perpetrati?

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  22. FARE I TEDESCHI COL CULO DEGLI ALTRI - BERLINO IMPICCA MEZZA EUROPA CON LA LINEA DEL RIGORE E DENTRO CASA FA COME GLI PARE


    Dai parametri di Maastricht (sforati tre volte, mica una) alla vigilanza bancaria ostacolata - Dallo spread taroccato alle ultime due magagne: l’eccesso di esportazioni che ha fatto infuriare gli USA e il pedaggio autostradale solo per gli stranieri (alla faccia della libera circolazione)…

    Francesco De Dominicis per "Libero"
    I bund taroccati che poi alterano lo spread degli altri paesi e quindi fanno schizzare la spesa per interessi (non in casa loro). Lo sforamento del deficit (tre volte, mica una). I conti pubblici fuori legge, perché non conteggiano alcune società statali e così il debito resta basso. Il giochino dei cosiddetti mini job, impieghi a salario ridicolo e senza contributi che consentono di sbracare il livello di disoccupazione.

    E ancora: gli aiuti alle banche coi bilanci dissestati a carico dei contribuenti europei e i bastoni fra le ruote alla vigilanza bancaria unica. È il Bignami dell'europeismo alla tedesca. Benvenuti in Germania: dove dettano le regole per tutta l'Unione europea - impiccando i governi del Vecchio continente alla corda del rigore e al rapporto deficit/pil al 3% - e poi sono i primi a fregarsene.

    Il caso esploso ieri - e denunciato dagli Stati Uniti - sullo sforamento del surplus della bilancia commerciale (la Ue indica il tetto al 6% del prodotto interno lordo), insomma, è solo l'ultimo esempio di come Berlino interpreta «in maniera originale» i paletti decisi a Bruxelles: europeismo a intermittenza. In questo senso, la faccenda delle obbligazioni pubbliche tedesche è forse quella più clamorosa.

    I bund (riferimento con cui viene calcolato il mitico spread, cioè il differenziale sui tassi di interesse anche coi nostri btp) sono titoli «particolari». A differenza di quelli venduti dal Tesoro italiano o da altri emittenti sovrani, infatti, non sono bond regolamentati sui mercati internazionali e, soprattutto, non sono sottoscrivibili da qualsiasi tipo di risparmiatore: nessuna possibilità di acquisti di seconda mano né sui mercati grigi.

    Una circolazione limitata che, di fatto, taglia le gambe agli avvoltoi e agevola il contenimento dei tassi di interesse. Buon per loro, si dirà.

    Il problema è che i bund sono il riferimento per i titoli pubblici europei: ne consegue che la spesa per interessi degli altri paesi si basa su un parametro sballato. Non solo. I bund sono venduti non di rado a tassi negativi: chi li compra, cioè, ci perde. Una tangente o, meglio, un sostanziale aiuto di stato su cui nessuno si avventa.

    Fatto sta che lo strapotere di Berlino ha consentito di far passare sempre in sordina il triplo sforamento dei parametri di Maastricht: nel 2002, nel 2003 e nel 2005 la Germania ha chiuso i bilanci col rapporto tra deficit e pil oltre il 3%. In un paio di circostanze, a farle compagnia c'era la Francia. Ragion per cui le sanzioni furono sterilizzate.

    All'Italia, tanto per fare un esempio, hanno imposto, tra altro, la dolorosa riforma delle pensioni e inasprimenti fiscali che paghiamo assai caro.
    In Grecia, invece, è arrivata la troika Fmi-Ue-Bce, con tutto quello che ne è seguito.

    Sul versante dei conti pubblici, poi, vale la pena ricordare che la Kfw (gigante finanziario paragonabile alla nostra Cassa depositi e prestiti) non rientra nel bilancio pubblico tedesco. Uno scherzetto che tiene basso il debito e mantiene alto l'appetito degli investitori stranieri. I quali, peraltro, guardano sempre con stupore ai dati sull'occupazione sempre positivi, dimenticando che i mini job (impieghi da meno di 500 euro al mese di retribuzione) non meriterebbero di essere pesati al pari di un lavoro a tempo pieno standard.
    ......................................................

    AMENA LETTURA PER UN WEEKEND RILASSATO ...

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  23. ma è mai possibile che in questa epoca di strombazzata super informazione,non si possa sapere con certezza se la famosa norma liberticida del governo greco è una bufala o meno?

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    1. La Grecia è un po' un mondo a se, amico mio! Pensa che non riescono nemmeno a riportare correttamente in caratteri latini i nomi dei loro calciatori quando giocano all'estero. E ho detto tutto.


      p.s. ho parenti greci e conosco quasi alla perfezione la grafia e la pronuncia del greco moderno, sebbene abbia studiato greco antico al classico.

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    2. Ma anche per questa famosa norma dobbiamo indossare, credo io, oggettività a parte, gli occhiali del metodo Juncker, o della rana bollita, che il Professore giustamente segnalava a giugno .... vediamo quanto "soffrono", e anche "s'offrono": se ci stanno allora noi andiamo "al giù dritto"...

      __________

      Per inciso - questo metodo Juncker pare metta in atto quella che nel '47 era definita da Norbert Wiener come la nuova scienza "cibernetica", e di cui un famoso filosofo in una famosa conferenza disse:

      «Una cosa oggi è già chiara: per mezzo delle rappresentazioni che guidano la cibernetica – informazione, controllo (feedback), richiamo – vengono modificati in un modo, oserei dire, inquietante quei concetti chiave – come principio e conseguenza, causa ed effetto – che hanno dominato finora nelle scienze [...]
      Il concetto guida della cibernetica, il concetto di informazione, è per giunta sufficientemente vasto da poter un giorno assoggettare alle pretese della cibernetica anche le scienze storiche dello spirito. Ciò riuscirà tanto più facilmente in quanto il rapporto dell’uomo d’oggi con la tradizione storica si tramuta visibilmente in un mero bisogno d’informazione. Ma nella misura in cui si comprende ancora come un
      libero essere storico, l’uomo potrà riuscire a non consegnare la determinazione di sé al modo di pensare cibernetico. Da principio, la stessa cibernetica ammette d’imbattersi qui in difficili questioni. Ma essa ritiene tuttavia di poterle sostanzialmente risolvere e considera in via preliminare l’uomo come un «fattore di disturbo» nel calcolo
      cibernetico.»

      Siamo e dobbiamo continuare a essere, proprio in quanto storici, "fattori di disturbo" del calcolo!

      Qui l'intera conferenza
      http://www.sciacchitano.it/Pensatori%20ontologici/Heidegger/Filosofia%20e%20cibernetica.pdf

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  24. Gentile professor bagnai le scrivo per sapere quale sarebbe un indice di inflazione perseguibile da uno stato sovrano monetario che svaluti la propria moneta ma allo stesso tempo assicuri la fiducia degli operatori nella moneta stessa. Grazie

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    1. Salvo rettifica, non esiste una teoria economica generalmente condivisa circa le dimensioni del tasso di inflazione ottimale. L'inflazione è l'esito di un conflitto distributivo: le dinamiche sottostanti hanno natura più politica che economica, come è dimostrato dal fatto che quando l'inflazione era a due cifre i salari reali crescevano.

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    2. la ringrazio di nuovo per la risposta, se mi permette vorrei fare una considerazione.è indubbio che al salire dei prezzi salgano anche i salari. ma un aumento troppo rapido dei prezzi rende difficile il riallineamento dei salari. Ma il punto non è questo, evitare un'inflazione alta e irregolare significa preservare la massa monetaria preesistente dal furto di potere d'acquisto operato da chi può emettere monet. inoltre la stabilità del tasso di inflazione rende possibili le transazioni economiche e le decisioni degli operatori perchè i prezzi futuri saranno più prevedibili. avere un tasso di inflazione stabile e basso è anche interesse di chi emette la moneta perchè in questo modo si assicura la fiducia nella moneta stessa da parte degli operatori che la usano. Per questo mi chiedevo appunto che differenza ci possa essere tra uno stato sovrano monetario ( come lei auspica) ed una banca centrale privata considerato il fatto che entrambi non possono fare schizzare in alto l'inflazione, pena il rigetto della moneta da parte degli operatori.
      oltretutto come si concilia la necessità di garantire la fiducia nella moneta con la volontà di seguire svalutazione competitiva? Non sarebbe meglio invece di adottare la tattica (direi subdola) della svalutazione cercare di rendere competitivo la nostra economia con le riforme vere su lavoro, spesa e tassazione?
      Ringraziandola per gli spunti che la sua riflessione suggerisce, attendo le sue risposte

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    3. L'occasione mi è gradita per ricordarle che questo blog ha delle istruzioni per l'uso...

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    4. mi scuso professor bagnai, forse sono stato troppo prolisso, mi premuro di sintetizzare le domande nei seguenti termini:
      1) Svalutare produce inevitabilmente una certa inflazione, per evitare che questa salga troppo i governi aumentano l'imposizione fiscale. Giusto?
      2) una svalutazione competitiva deve finire dopo un certo lasso di tempo, pena la perdita di fiducia nella moneta da parte degli operatori. Al termine di questo processo di svalutazione i valori macroeconomici torneranno a stabilizzarsi. la situazione creatasi a quel punto sarà proporzionalmente identica a quella precedente alla svalutazione, giusto?
      3) che differenza c'è tra un governo sovrano monetario che persegue un graduale aumento della massa monetaria con una banca centrale privata che persegue anch'essa un aumento graduale dell'offerta monetaria?

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    5. No, mi scusi lei, sono stato troppo sintetico io. È abbastanza facile capire da quale percorso lei provenga: le imposte come strumento per contenere l'inflazione ecc. evidenziano una provenienza donaldiana (per il concetto di Donald, veda questo contributo).

      Non c'è nulla di male, va da sé, qui la porta è sempre aperta, ma c'è un problema: questo è il blog di un economista. Ora, è chiaro che qualsiasi percorso didattico ricomincia ogni anno (quando si riapre il semestre). Ma un percorso divulgativo rischia di ricominciare parecchie volte al giorno: ogni volta che qualcuno, catapultato dal mondo delle spiegazioni fantasiose (e di esse insoddisfatto) approda qui.

      Il punto è che però io devo andare avanti con chi c'era, oltre che recuperare chi arriva. Sto cercando di trasformare il blog in qualcosa di più facilmente fruibile dai latecomers, ma intanto, il meglio che ho saputo fare è creare una pagina di istruzioni. Non è una condizione sufficiente per creare un linguaggio comune, ma è necessaria. Presto la aggiornerò, ma credo che intanto possa servirle già com'è.

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  25. Egregio prof. Alberto BAGNAI, si dice che la Grecia per uscire dall'euro dovrebbe prima uscire dalla UE, ma questo non le conviene perche' cosi' perderebbe l'accesso al mercato comune. Ma ha senso questo timore nell'era dei mercati globalizzati?

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    1. Secondo un altro Alberto no (leggere la discussione in fondo all'articolo), e neppure secondo me (se pure per motivi in parte diversi).

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  26. Che brava la BCE: MISSIONE COMPIUTA

    giovedì Eurostat ha diffuso i dati relativi all'andamento dell'inflazione e della disoccupazione in Eurolandia. Ebbene, mentre a fine ottobre l'incremento dei prezzi al consumo è crollato sui minimi degli ultimi quattro anni (+0,7% annuo da +1,1% di fine settembre), un dato ben inferiore alle previsioni di mercato e sempre più distante dal limite del 2% indicato dalla Bce, la disoccupazione è apparsa stabile rispetto a settembre rimanendo mediamente pari al 12,2% (ma in Italia il dato sale al 12,5% dal 12,4% precedente, ovvero al 40,4% per i giovani di età inferiore ai 24 anni).

    Continuiamo così con l'indipendenza delle Banche Centrali!!!

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  27. Alberto Bagnai è ufficiale: lei è di destra:


    MICROMEGA: "Un’altra strategia europea è possibile, e assai più conveniente, per chi oggi ha meno, della chiusura dentro frontiere e identità sempre più anacronistiche. Ma chi si incarica di questo compito? Colpisce, e forse fa più male delle scorciatoie populistiche, l’assenza di questo livello della discussione nella sinistra, come se fosse per noi tutti impossibile pretendere un’altra Europa per un’altra politica, più vicina a quella ideale. Persino adesso, quando è a tutti visibile e plateale il fallimento dell’Europa reale"

    http://temi.repubblica.it/micromega-online/euro-luscita-e-destra/

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  28. "Ogni persona che viola intenzionalmente le sanzioni o le misure restrittive nei confronti di membri o di entità o organismi o persone fisiche o giuridiche, le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o di regolamento UE è punibile con la reclusione per almeno sei mesi."

    Il problema della Grecia è per il solo fatto che esista un disegno di legge di tal fatta e che abbiano votato alle elezioni producendo comunque una maggioranza parlamentare che lo approvi.
    Il testo riportato è altamente impreciso dal punto di vista della definizione di una fattispecie penale; forse è un problema di traduzione. Il "nei confronti" non si comprende se riferito alla parte offesa o al destinatario del precetto incriminante.
    Comunque, parrebbe un reato simile a quello italiano (c.d. contravvenzionale)della "inosservanza dell'ordine della pubblica autorità" (art.650 c.p.), con un allargamento (un pò atipico e di difficile applicazione) a atti provenienti da istituzioni internazionali (che sarebbero comunque vincolanti per via delle norme di esecuzione e di immissione nell'ordinamento greco, in base alle rispettive previsioni costituzionali; ma sempre, in generale, da trasformare in atti esecutivi di diritto interno da parte degli organi esecutivi competenti).

    Il concetto stesso di violazione intenzionale delle decisioni o dei regolamenti UE in realtà parrebbe riferibile alle istituzioni di governo, che ne sono le destinatarie in prima battuta.
    Se così fosse, sarebbe una certa "anomalia" eliminativa di ogni filtro di costituzionalità delle determinazioni sovranazionali: cioè la precostituzione di una giustificazione per le autorità governative e parlamentari greche che potrebbero sempre far valere una loro inevitabile obbligazione, penalmente sanzionata, ad agire.

    Certo i regolamenti sono una fonte europea che si indirizza anche ai cittadini: specialmente nel campo dell'agricoltura e di certe modalità di esercizio della piccola impresa (ma non solo). Forse che vogliono por fine a truffe nel settore dei sussidi agricoli o cose del genere?
    Insomma, attendiano che si abbiano informazioni più chiare...
    Ma certo, il fatto che non se ne parli in tutta Europa è inquietante...

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    1. Ti ringrazio per l'intervento che avevo intenzione di sollecitare. A me pare che ci sia un problema di barriere linguistiche difficile da sormontare. Poi c'è anche un problema di diritto comparato. Comunque, a mio modo di vedere, per le tante ragioni esposte sopra, alla fine la più inquietante delle due notizie sembra quella relativa alla proposta di "limitazioni" (o "filtri") alla mobilità del fattore lavoro. Con un po' di malizia la si potrebbe leggere così: "Cari Piigs, vi abbiamo steso per risolvere un nostro problema demografico, ma adesso non pensate di mandarci poveracci non qualificati: noi ci prendiamo gli ingegneri, e i poracci ve li tenete voi".

      Anche su questo non ho però trovato grandi riscontri, a parte il link fornito da Panagiotis (non ho nemmeno cercato, però).

      Tu come la vedi?

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    2. Non saprei: sulla limitazione della mobilità intra-UE non ho proprio alcun un testo.
      Tuttavia non mi sorprenderebbe: le prassi applicative tedesche in termini di concessione della residenza sono del tutto, e non sorprendementemente, gestite con una grande...autonomia (compreso l'eventuale riconoscimento ai non tedeschi, cittadini UE, delle provvidenze Hartz).
      Il punto vero è che i Trattati, nel caso della Germania (ma anche la Francia non scherza) sono sempre filtrati, in fase applicativa, dalla conservazione di un preponderante interesse nazionale. Alla faccia dello "spazio unico" che vale solo al fine di rendere il lavoro una merce.
      Poi ovviamente la merce deve interessare e "servire"; il mercantilismo imperialista non contempla solidarietà e i Trattati consentono appieno questa visione.
      http://orizzonte48.blogspot.it/2013/09/non-ce-solidarieta-senza-verita.html

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    3. Penso anch'io che in punto di fatto la notizia sia sostanzialmente irrilevante (vedi l'ultima notizia sul pedaggio delle autostrade tedesche)!

      In punto di dottrina, però, sarebbe interessante appurarla a beneficio di quelli che "la mobilità dei fattori ci trasformerà in una AVO", come dico sopra nel post. Ma chi vivrà vedrà: il problema, appunto, è sopravvivere, per vedere basta aprire gli occhi!

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    4. "Ogni persona che viola intenzionalmente le sanzioni o le misure restrittive nei confronti di membri o di entità o organismi o persone fisiche o giuridiche, le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o di regolamento UE è punibile con la reclusione per almeno sei mesi."
      La questione è: se io, in Grecia, una volta approvata siffatta norma, incito pubblicamente a violare i memorandum (che sono decisioni) della Commissione Europea, posso finire in carcere?
      A me sembra che uno spiraglio in questo senso sia aperto, o sbaglio?

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    5. Ho trovato la stessa notizia riportata da Panagiotis - riguardante la possibile introduzione di limiti alla mobilità dei lavoratori nell'UE - su New Europe:
      http://www.neurope.eu/article/eu-free-movement-under-threat-north
      In questo articolo, viene inoltre menzionato uno studio recente dedicato agli effetti della crisi sulla mobilità dei lavoratori all'interno dell'UE (commissionato dalla Commissione Europea).
      Nell'articolo viene linkato lo studio di caso svedese ma la sintesi generale di tutti i rapporti nazionali si trova qui: http://www.eu-employment-observatory.net/resources/reports/ESDE-SynthesisPaper-June2013-Final.pdf.
      La Svezia (che, stando all'articolo su New Europe, sembrerebbe essere uno dei paesi favorevoli l'introduzione di limiti alla mobilità), non ha un problema demografico - come la Germania - ma un problema di alti tassi di disoccupazione (soprattutto giovanile). Questo paese ha già – di fatto – reso più difficile la mobilità dei lavoratori europei. Ad esempio, gli italiani che sono emigrati in Svezia negli ultimi tempi per cercare lavoro stanno incontrando innumerevoli difficoltà di tipo burocratico e amministrativo nel tentare di "regolarizzare" la loro posizione. A questo riguardo, segnalo un articolo sul sito della rivista degli italiani in Svezia che potrebbe interessare ai lettori di Goofynomics: http://www.italienaren.com/29/post/2013/09/perch-sta-diventando-pi-difficile-per-gli-italiani-immigrare-in-svezia.html

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  29. So il greco (bene l'antico, così così il moderno) ma non abbastanza da analizzare un testo giuridico nient'affatto chiaro e da proporne una traduzione filologicamente corretta da sottoporre a Quarantotto.
    Alla fine della fiera, però, a me sembra che in questo caso si confermi una tendenza di fondo politica, e anche spirituale, della UE: spostare sempre il discorso dalle questioni di legittimità alle questioni di legalità; e per confondere meglio le acque e le menti, varare un diluvio di norme d' incerta interpretazione, o così minuziosamente prescrittive da dare le vertigini. Sintesi: tu chiedi chi comanda e in nome di che cosa, e questi ti rispondono o rimandandoti a un testo di legge oscuro, o invitandoti a leggere un manuale di istruzioni di settecento pagine.
    Non so se dietro a questa tecnica ci sia il Concistoro degli Incappucciati, o se, più semplicemente, si tratti di un ulteriore caso del melo che non dà pere. Fatto sta che la risposta esatta mi sembra riportare sempre la discussione e la rivendicazione sulla questione di fondo, la legittimità, ovvero: chi comanda e in nome di che cosa e di chi. Il resto sono fumogeni.

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  30. ehi, rilassiamoci un attimo che si legge meglio la reale portata degli eventi :-)

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    1. Carissimo, tu a Pescara c'eri? Presto ti metteremo i video a disposizione, così potrai metterti in poltrona, rilassarti, e dirci che ne pensi (cosa che suppongo sarà certamente possibile da qui alla fine del mese)!

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    2. No purtroppo no, però ho visto gli interventi che i miei GB mi hanno permesso di farlo, poi ho dovuto smettere sennò la mia famiglia mi defenestrava (ci dividiamo i GB in modo più o meno pluralistico).
      Conto all'inizio della prossima ricarica di completare la visione del goofycompleanno del quale ringrazio ancora tutti.

      So che "da dentro" gli eventi incalzano, non intendevo fare il superficiale, soltanto "alleggerire" la questione relativa alla questione penale dell'ipotetico (finora) reato d'opinione contro ue in grecia (quella frase era relativa a quella questione, se non si è capito me ne scuso).

      Dico questo perché anche io nel mio piccolo mi spendo per informare tutti quelli che hanno fiducia in quello che dico, per questo diventa difficile mettere al corrente gli altri se le notizie non sono univoche. A volte basta dare una notizia equivoca per azzerare quel po' di ascolto conquistato faticosamente nel tempo. Lei lo ha premesso nel post ma in "molti" stanno aspettando notizie del genere per esternare tutta la propria indignazione (legittima), purtroppo altri son lì pronti a farsi beffe di tutto ciò.
      Intendevo solo dire che ci si mette un attimo a perdere gran parte della credibilità conquistata.
      Ho subito in prima persona, assieme alla mia famiglia, e sto continuando a subire i risultati, sia delle ultime politiche sia di quelle antecedenti, quindi so bene di cosa si stia parlando, così come so bene che solo un'informazione irreprensibile può aprire un varco nel comodissimo pensiero comune.

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    3. Mmmh....si sarà capito che era una questione relativa?

      La prossima volta rileggo :)

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  31. hmmmm...ma io mi ricordavo che da lontani studi (intorno al 1948 credo) se il partito dice che le dita non sono 4 ma 5....2+2 può anche fare 5....

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  32. Visto che ho avuto l'onore di essere citato nell'addendum mi è doveroso precisare: nessun Google traslator; in effetti avevo provato a far tradurre da Google il testo originale dell'articolo del blog greco, ma il risultato è stato pietoso: grammatica e sintassi scombinate e parole lasciate in greco, solo riscritte.
    Il testo da me postato è l'opera di traduzione di un greco che conosce l'italiano, ma non è addentro del linguaggio e della terminologia giuridica, né italiana, né greca. Ciò per correttezza nei confronti del traduttore.
    Detto questo, il risultato, pur con qualche problema di costrutto, è abbastanza comprensibile: senza cambiare il testo, si può risistemare il dettato dell'articolo in questi termini
    Ogni persona che viola intenzionalmente le sanzioni o le misure restrittive (adottate) nei confronti (di) membri di entità o di organismi o (nei confronti) di persone fisiche o giuridiche, le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite o di regolamento UE è punibile...
    Risistemato il testo, anche se restano delle lacune, si può fare già qualche considerazione sulla norma.
    Innanzitutto è un reato con dolo specifico: viene punita la violazione intenzionale della sanzione, della restrizione o della decisione; ciò rende il reato più circoscritto e meno atto ad interpretazioni estensive: se non c'è l'intenzione e quindi la consapevolezza di stare violando un atto di quelli previsti non vi è reato.
    La seconda considerazione è che non è chiaro cosa si intenda per "decisioni... di regolamento UE": qui probabilmente la lacuna è nella terminologia usata dal traduttore. Potrebbe però riferirsi alle decisioni del Consiglio dei Governatori previsto nel trattato MES, nei confronti degli Stati che facciano richiesta dell'aiuto (art. 13 parag. 2 e 3 Trattato); tali tali decisioni, che implicano la stesura del protocollo di intesa ove sono stilate le condizioni vincolanti per ottenere il prestito, già rientrano tra gli atti per i quali il Consiglio non è sottoponibile a sindacato giurisdizionale (art. 35) e la norma potrebbe aver voluto evidenziarne la portata di decisione inoppugnabile.
    Come giustamente ha notato lei, prof., si è data valenza di reato a violazioni di decisioni amministrative, cosa che risulta piuttosto preoccupante.
    La terza considerazione che mi sorge spontanea è che questa norma sia indirizzata più agli organi dello Stato greco, che alle singole persone.
    Bisognerebbe capire se il termine "qualunque persona" può essere tradotto anche con "chiunque", cosa che renderebbe la previsione del soggetto agente più ampia, ma già così la norma sembra colpire ogni resistenza all'applicazione delle restrizioni o sanzioni (o prescrizioni della Troika a seguito di decisioni del Consiglio dei Governatori), anche da parte di organi di governo: in pratica viene limitato il potere POLITICO di indirizzo del Governo, il quale non può opporre ragioni di opportunità o merito all'applicazione della prescrizione (tagli, licenziamenti, haircut, ecc.), se non forse per la violazione di principi costituzionali, che hanno rango superiore.
    Mi fermo qui, ma anche da questa superficiale analisi credo si possa ritenere estremamente pericolosa la deriva autoritaria che si palesa dal reato che si vuole introdurre in Grecia.

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    1. Grazie Luigi e scusami per quello che puoi avere interpretato come un dubbio sulla tua scrupolosità. Il fatto è che a differenza del linguaggio economico, quello giuridico è molto delicato, come noti, e quindi qualsiasi interpretazione (per di più da parte di non tecnici come noi) diventa veramente difficoltosa. Io vedo solo che alcuni amici greci sono preoccupati, e condivido la tua linea interpretativa. Voglio anche dire che se uno legge il libro di Panagiotis, e in particolare si sofferma sulla traiettoria seguita dalla politica greca nei riguardi del Memorandum, tracciando una linea retta fra i vari puntini e estrapolandola arriva a quello che dici tu: una pericolosa deriva autoritaria. Questa è la sensazione che si ricava da varie testimonianze dirette e indirette. Possiamo solo sperare di sbagliarci, ricordandoci che dall'inizio di questo blog ci è successo poche volte, purtroppo.

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    2. Caro Luigi

      comparando un po' di "Google traduzioni" (inglese, francese, spagnolo, tedesco) sembra di capire che le norma sancisca le violazioni delle misure restrittive decise da X e non le violazioni di X.

      "Any person who intentionally violates sanctions or restrictive measures imposed against States or entities or bodies or natural or legal persons by the decisions of the UN Security Council or EU regulations is punishable by imprisonment for at least six months, unless other provision is contained heavier penalty. The provisions of the preceding paragraph shall apply where such this acts are not punishable under the laws of the country where perpetrated "

      ... restrictive measures imposed against ... by the decisions of ... or EU regulations

      "Toute personne qui viole intentionnellement sanctions ou de mesures restrictives instituées à l'encontre des États ou des entités, organismes ou personnes physiques ou morales par les décisions du Conseil de sécurité des Nations unies ou règlements de l'UE est passible d'un emprisonnement de six mois au moins, sauf autre disposition contenue peine plus lourde. Les dispositions de l'alinéa précédent s'appliquent lorsque ces actes ce ne sont pas punissables en vertu des lois du pays où perpétré"

      ... mesures restrictives instituées à l'encontre ... par les décisions ... ou règlements de l'UE

      "Toda persona que viole intencionalmente sanciones o medidas restrictivas contra Estados o entidades u organismos o personas físicas o jurídicas por las decisiones del Consejo de Seguridad de la ONU o la normativa de la UE se castiga con pena de prisión de al menos seis meses, salvo otra disposición está contenida pena más grave. Se aplicará lo dispuesto en el párrafo anterior cuando dichos actos no esta son punibles según las leyes del país donde perpetrado "

      ... medidas restrictivas contra ... por las decisiones ... o la normativa de la UE

      "Jede Person, die absichtlich verletzt Sanktionen oder restriktiven Maßnahmen auf Kosten des Staates oder Organisationen oder Einrichtungen, natürlichen oder juristischen Personen, die von den Entscheidungen des Sicherheitsrates der Vereinten Nationen oder EU-Verordnungen auferlegt ist eine Freiheitsstrafe von mindestens sechs Monaten, es sei denn eine andere Bestimmung unter schwerer Strafe. Die Bestimmungen des vorstehenden Absatzes gilt, wenn die diese Handlungen nicht nach den Gesetzen des Landes, in dem sie begangen strafbar! "

      ... restriktiven Maßnahmen auf Kosten ... die von den Entscheidungen ... oder EU-Verordnungen auferlegt ist

      Certo, trattandosi di traduzioni "fatte a macchina", tenderei a credere di più al tuo traduttore umano, ma la terminologia giuridica è sottile, e l'identificazione del "chi fa cosa" non sempre agevole. In questo caso le 4 macchine di Google sono concordi, per quello che vale...

      Il tutto non toglie che forse si sta semplicemente applicando il metodo Juncker ...

      Ciao, Enrico

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    3. Ciao Enrico,
      l'unica cosa che non torna su questa interpretazione è che, mentre il Consiglio di Sicurezza è un soggetto che può prendere decisioni, il Regolamento UE non lo è, per cui "le sanzioni o le misure restrittive... da parte dal Regolamento UE" mi suona un po' assurdo.
      Comunque sia il problema è che danno forza di legge inviolabile punita con il carcere a decisioni amministrative prese da organi né elettivi, né tantomeno giurisdizionali, ma semplicemente nominati.

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  33. @Luigi ed altri..
    ma come si possono indirizzare reati contro poteri costituiti nell'esercizio delle loro funzioni?
    bah..

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    1. Nel momento in cui tu Stato sovrano permetti che prescrizioni di un organismo sovranazionale siano vincolanti rispetto al tuo interesse nazionale tutto è possibile.

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  34. Nessun problema, prof :): era solo doveroso dare riconoscimento al lavoro del traduttore.
    Ho paura che, come al solito, non ci stiamo sbagliando: tutti i QED che costellano il blog sono la prova che la sua analisi, a volte con l'aiuto di noi fedeli lettori ;), è sempre stata precisa e coerente con la realtà.
    Se uno legge il trattato MES si ha l'impressione che quelli che lo hanno voluto sapevano dove avrebbe potuto portare la sua applicazione e che si erano posti il problema del fatto che qualcuno alla fine avrebbe potuto anche chiedere conto loro dei massacri economici, sociali e civili che le loro imposizioni avrebbero procurato. L'art. 35 sulle immunità merita di essere trascritto, almeno per il primo paragrafo:
    "Nell’interesse del MES, il presidente del consiglio dei governatori, i governatori e i governatori supplenti, gli amministratori, gli amministratori supplenti, nonché il direttore generale e gli altri membri del personale godono dell’immunità di giurisdizione per gli atti da loro compiuti nell’esercizio ufficiale delle loro funzioni e godono dell’inviolabilità per tutti gli atti scritti e documenti ufficiali redatti.". Per sicurezza il paragrafo 4 dispone: "Ogni membro del MES senza indugio traspone nella propria legislazione le disposizioni necessarie per dare effetto al presente articolo dandone informativa al MES.".
    Se questo non è mettere le mani avanti...

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    1. Ricordo anche che Paolo Becchi a suo tempo argomentò che la fulminea nomina a senatore a vita di Mario Monti aveva il significato di accordargli delle immunità delle quali altrimenti non avrebbe goduto. Una linea interpretativa che non so valutare, per ovvi motivi, ma che ha una sua plausibilità.

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    2. Che qualcuno consapevole di fare delle porcate cerchi di garantire l'immunità a se stesso e ai sui tirapiedi non sorprende: evidentemente chi ha concepito il MES ne aveva ben chiare le implicazioni e quindi ha sentito la necessità di tutelarsi. Una volta avvenuto l'euro-breakup il MES non perderebbe la ragione di esistere? La carta su cui è scritto,articolo 35 compreso, diventerebbe utile come quella della stampante della merkel e per quanto riguarda le legislazioni degli stati membri, potranno essere modificate, se necessario, dai parlamenti ritornati completamente sovrani.
      Mi sembra che nel caso le cose non vadano, per loro, come previsto, l'immunità sarà valida solo se verrà riconosciuta dai vincitori e ciò non è detto che accada.
      Per quanto riguarda il bocconiano e la sua banda di bravi ragazzi una legge ad personam non sarebbe certo peggio di tante altre a cui i politicanti italiani ci hanno abituati e comunque il reato di tradimento è previsto dal codice penale.

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  35. Chi ha competenza potrà districare la matassa, si spera.

    Quello che è chiaro ai comuni cittadini è che la sovranità greca è sempre più svuotata, essendo ormai ridotta ad esercitarsi attraverso la firma di "carte in bianco" all'UE. E che c'è di che preoccuparsi, anche per i contorni non chiari della norma.

    Se uno lascia una porta aperta la notte magari non si realizzeranno i suoi timori ma non dormirà sonni tranquilli. E questo, l'abbiamo capito anche dall'intervento di Panagiotis a PE (ed è chiaro dal libro e da quel che si legge nel suo blog) è in generale un effetto voluto.

    Siccome in Grecia la situazione è al limite e ci sono i morti per strada, è normale che si sia particolarmente sensibili a queste sollecitazioni. Essendo nell'occhio del ciclone i greci saranno anche meno sprovveduti di me che per cercare di capirci qualcosa sono approdato su questa pagina dove la UE informa di alcune misure adottate contro il terrorismo.

    Ho appreso (ne avevo solo sentito parlare) che esiste un elenco ufficiale (più volte ritoccato, questo è quello del 2001) di persone e gruppi coinvolti in atti terroristici e che esiste un regolamento (aggiornato anche questo nel tempo) che stabilisce alcuni strumenti di contrasto verso queste persone e gruppi.

    Immagino che la norma introdotta in Grecia si riferisca a regolamenti come questo. Che poi il soggetto passibile di incriminazione sia il governo greco e/o il comune cittadino non saprei dirlo. Però è normale domandarsi (è quello che vogliono): che accadrà se nella lista andranno a finire organizzazioni politiche "chiacchierate" come Alba Dorata? In Grecia il terrorismo c'è, i morti ci sono, non farsi domande del genere è impossibile.

    La libertà di opinione non è tutto. Come cittadino potrei continuare ad avere il diritto di esprimere la mia preferenza per una organizzazione del genere ma forse ne avrei scrupolo se fosse riconosciuta come terrorista (e avrei ancora possibilità di votarla?). D'altronde pensiamoci. Non molto tempo fa alcuni dirigenti di Alba Dorata sono stati arrestati e successivamente rilasciati. Queste cose son sempre accadute ma intanto il sospetto rimane e i cittadini sono giustamente prudenti quando si tratta di votare chi ha anche una supposta contiguità con il terrorismo.

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  36. Applausi a scena aperta per A. Bagnai.

    Il IV Reich con la facciata eurista di Bruxelles si fa sempre più vicino... Normalizzati 'sti fetentoni puzzolenti di sudisti, questi egregi businessman dell'inganno sposteranno la sede del sodalizio ad Aquisgrana... i nostri eroi i(ta)lioti potranno così intonare il te Deum al nuovo Sacro Romano Impero:
    Angela Karola Magna I verrà al Quirinale ad essere incoronata dall' amico del Giaguaro dell'ex zoo di Bucarest: è incredibile la verosimiglianza che alcuni incubi assumono quando si mangia "pesante" ( orecchiette alle cime di rapa ) la sera! :D

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