mercoledì 29 maggio 2013

Orléans

(stasera parliamo di economia, prometto...)




(invece no: sono distrutto. Allora: il portoghese - che era venuto a Pescara a spiegarci che la colpa della crisi è nostra perché debitopubblicobrutto e strozzature dal lato dell'offerta - comincia a spiegare al tedesco che lui è agnostico. Il tedesco se lo guarda, e io intervengo: "Forgive him, he's an economist: he puts his faith in his work". Ma il portoghese continua. Allora io mi rivolgo all'inglese al mio fianco: "Suddenly, economics becomes interesting!" E lui daje a ride... Finché me rompo li cojoni e dico: "Do you want a good proof of the existence of God? The euro. Because without God's hand it would have fallen apart ten years ago".

Bene: non sono completely sicuro che il mio inglese sia perfetto, ma voi non dovete leggerlo: leggete fra le righe...)


(mai più a una cena di economisti senza Tiberio, quello che dopo cinque minuti dice: "Scusate, ma non si potrebbe parlare di...")


(ah, però poi tornando il portoghese mi ha detto che dopo una cena con tre tedeschi si sentiva pronto a firmare il manifesto. Io zitto, muto, non avreste creduto ai vostri occhi...)



94 commenti:

  1. Meglio un Sauvignon Blanc AOC di qualsiasi dissertazione economica. Siamo d'accordo :)

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  2. fatto il pieno si discute meglio

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  3. Sancerre blanc!!! ( aussi le rouge est pas mal... )

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  4. A professo', non ce starà a diventà un po' alcolista??

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  5. Il solito statalista improduttivo che ora sta pure contribuendo ad aumentare il nostro deficit di partite correnti... Meglio la vernaccia che ti ho regalato!

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  6. Sillogismo aristotelico...Siccome abbiamo già vinto, nunc est bibendum.

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  7. In hoc VINO vinces

    Bevendo gli uomini migliorano:
    fanno buoni affari,
    vincono le cause,
    son felici
    e sostengono gli amici.

    Aristofane

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  8. un omaggio al produttore del biondo nettare (sento il profumo da qui)

    Se va avanti così, questo blog distruggerà i miei tentativi di mantenermi volontariamente astemio

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  9. Il significato del racconto biblico del diluvio universale è che i malvagi debbono bere (tanta) acqua. Noi malvagi no siamo, ergo bibamus.

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  10. "Il vino è fatto per il popolo che lavora e che merita di berne"
    [C.Baudelaire]
    E lei lo merita senz'altro. Grazie per il suo lavoro Prof.
    P.S.: Per colpa Sua, domani mi tocca vedere "Servizio Pubblico". Beh, glielo faccia per bene (il "servizio") mi raccomando!

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  11. accipicchia, gia' mi tradisce con la francese?
    non ho fatto in tempo a tessere le lodi e progressive delle venete che si butta sulla straniera...comunque, vista così in fresca deve essere stata ottima!
    cin

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  12. Hai riconosciuto l'aroma di foglia di pomodoro??

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  13. Intanto in Italia gioia sfrenata e perepepé per la chiusura della procedura di deficit, comunemente interpretata come "il nostro ritorno in serie A": i petti si gonfiano e attendono medaglie al merito europeo; unica caccolina di Mosca su questa immane glassa, proprio oggi Oettinger salta fuori a dire che siamo "quasi ingovernabili", e "come Bulgari e Romeni", per soprammercato. Questo guasta un po' la festa a Letta, che già stava distribuendo palate di merito su tutti gli italiani.

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  14. 1. Poesia

    Se per conoscere un vino segui la via lunghissima - sopralluogo fisico, scambio di parole, assaggio in situ, asportazione di bottiglia, studio in pasto abituale - il tuo vignaiolo sarà chi abita dove lavora, chi in un certo senso ti aspetta.

    Preso da qui http://www.vinologo.it/vinoquot/montpellier.html

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    2. Realtà

    deutsche Dogliani
    Ma come può durare?

    Quando T. nel Roero fece la cantina a norma, si accorse che lavorarci era impossibile. La adattò per l'uso e non fu mai più a norma. Idem per il trattore: quando lo compri nuovo, la prima cosa che fai è togliere tutto lo scatolame di sicurezza, altrimenti neanche arrivi al cardano. O sei in regola sdraiato sotto il fico, o fatichi irregolare.

    A Barosi capitò un controllo della Repressione Frodi lo stesso pomeriggio in cui lo controllavano due carabinieri. S'incontrarono sulla soglia, quelli che entravano e questi che uscivano. Scusate, ma se dedicate tutta questa energia a me che faccio ventimila bottiglie, quante volte andate da chi ne fa un milione? Risposero che dal milione non andavano, perché aveva qualcuno a busta paga per occuparsi delle norme.

    Quest'anno gli hanno contestato l'etichetta del Langhe Nebbiolo doc. Doveva essere Langhe doc Nebbiolo. Fa da quattro a quindicimila euri, grazie. Se uno poi volesse chiamarsi fuori dalle doc infami, non potrebbe scrivere imbottigliato all'origine, perché origine è riservato alla o di doc. Nè potrebbe scrivere dall'azienda agricola pinco, ma solo pinco, non chiedermi perché, tutto per la tutela del consumatore. Riflettiamo sulla perversa piegatura del linguaggio, sul significato sradicato ma autorizzato d'ufficio.

    Li conoscerai dai loro frutti.

    I controlli erano conseguenti a controlli sugli enti certificatori, perciò mirati ai pochi produttori biologici. Ecco che toccò anche a Reichmuth, colpevole di avere scritto l'anno di vendemmia su un vino senza doc. Fa da quattro a quindicimila euri, grazie. Reichmuth con le lacrime agli occhi, di rabbia denke ich. Nessuno potrà capire, quando lo racconterò in Svizzera.

    Conosciuto Reichmuth un anno fa, un vero spirito libero. Si definì omeodinamico, biodinamico omeopatico. Da anni coltiva naturale spinto, rifiutando anche il rame. Con risultati: tornano le formiche a mangiare i pidocchi, ad aerare il terreno. La flavescenza c'è sempre stata, ma si portava via tre piante l'anno, non diecimila. Il vero segreto è non far nulla, come sapevano in Borgogna fino agli anni ottanta, inizio della modernità.

    Chiesi da quanti anni era qua a Dogliani. Disdöt. Si rivolse alla moglie in tedesco, poi di nuovo a me. Tra nuiauti parluma nen piemunteis.

    Marcelin 'd San Luis, così lo chiamano a Dogliani.

    Ancora convinto, chiesi. Sì, ma il paese fa schifo, troppa burocrazia, troppe leggi, tutta la tecnologia diventata strumento di controllo.

    I suoi vini hanno il problema di non essere tipici per doc e fascette. Dolcetti invecchiati, anche del '99, cinque anni in botti da 50 quintali e anni poi in bottiglia, diventano dei cru di borgogna per complessità. Merito dei tannini, veri responsabili del vin de garde. Sì lo so, dissi, costano 500 euri al chilo. Sorrise...

    Confronta il livello psichico dello zelante impiegato della Repressione Frodi e quello di Marcelin 'd San Luis, poi dimmi che effetto ti fa dover andare a cercare l'anno nel numero di lotto sull'etichetta della sua bottiglia. Ti fa vomitare? Di rabbia denke ich.


    Preso da qui http://www.vinologo.it/vinoquot/marcelin.html

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  15. Non e' sicuramente questo il portoghese. http://www.investireoggi.it/economia/in-portogallo-un-bestseller-che-chiede-luscita-dalleuro/

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  16. Ma quel portoghese lì, mi pare di ricordare, non era quello (pure) mezzo greco?
    O c'era un greco che lavorava in Portogallo (ma sempre per dirci che avevamo un supply side problem)?

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    1. Erano un portoghese e un greco che vive in Portogallo. Ma sono dei bravi ragazzi. Uno però, come ho scoperto dopo, anche se ha fatto il dottorato con Thirlwall è stato coautore di Vitor Caspar, un tizio che Quisling in confronto era Cesare Battisti...

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  17. Ho lavorato a lungo a fine anni novanta negli USA con un collega tedesco (Jurgen, piu' grande di me di una quindicina d'anni), lui dipendente di una grande societa' tedesca ed io di una italiana. Provavamo una gran simpatia e stima reciproca ed una sera, un po' ciucchi dopo un party in ambiente multinazionale, mi disse di provare un grande rimpianto.
    Che gli antichi Romani si fossero dovuti fermare al limes (a causa del tradimento di Arminio).
    Per lui il piu' gran contributo dei Romani alla civilizzazione dei popoli germanici non furono le strade e la cultura giuridica, ma l'introduzione della coltura della vite.

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  18. Buongiorno a tutti, spero di contribuire in modo proficuo al dibattito.Nel frattempo la mia "infarinatura" sta prendendo corpo grazie al libro del Prof e a materiale non di regime. Saluti

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  19. Sbaglio o la pulzella ha un che di merkeliano nel volto? Sarà la fronte, sarà la bocca o che altro, ma così mi è parso.

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  20. Caro Bagnai forse hai incontrato il portughes sbagliato..

    http://www.investireoggi.it/economia/in-portogallo-un-bestseller-che-chiede-luscita-dalleuro/

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  21. Oddio, sono venti minuti che Diego Della Valle straparla in un monologo infinito fumoso, senza nomi, pieno di riferimenti vaghi alla politica italiana....questo dopo che hanno mandato un servizio in cui ITALIANI miei concittadini si disperano per aver perso il lavoro, sono spaventati e non vedono futuro.
    E Santoro lo lascia continuare senza mai interrompere questo inutile fiume di parole...
    Prof, per seguire lei mi sto sorbendo uno schifo di antipasto! speriamo che il piatto successivo sia migliore.

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  22. Santoro ha appena travisato il pensiero di Bagnai, mentre Della Valle sta attingendo nel più becero luogocomunism, dimostrando un'ignoranza incredibile. O simulata forse.

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  23. La cosa brutta è che, mi pare abbastanza evidente, Santoro e la Innocenzi fanno i finti difensori di Bagnai, facendo obiezioni ingenue a Della Valle.
    Il quale continua a dire fesserie.
    Quasi son contento che in Champions c'è andato il Milan :-)

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  24. Bellissima di Della Valle: se il governo è sotto ricatto (SE???) se ne vada, e Napolitano ci faccia nuova la legge elettorale.
    Questo manco sa chi fa le leggi, siamo a posto. E il pubblico ha applaudito! Davvero questa non può essere che la sede dle PUDE.

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  25. Carissimo prof. Lei vuol far guadagnare meno il sig tod's...lui compra le materie prime dall'estero che costerebbero di piu'...quando io leggo sulle sue scarpe Made in tutto il mondo tranne che in italy!!!

    Ce la faremo vedrà, comunque il servizio e' stato ottimo, da non credere!

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  26. visto servizio a servizio pubblico. sulla sua chiarezza, professore, non si discute. ma certo, 'sti giornalisti italiani... la inseguono per quattro mesi e più, e poi riducono tutto a un paio di minuti scarsi e due domandine?
    ma ci hanno proprio tempo da perde'...
    complimenti a loro.
    comunque, la replica di Della Valle era innocua... :-)
    buon lavoro, prof, e grazie di tutto.

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  27. Bellissimo Professore!!!!
    Della Valle chiede lumi sulla sua identita' e poi liquida la faccenda dicendo che l'euro svalutato a lui non serve. . . Lui sta bene cosi'! :D

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  28. Arrivando al 30, dopo Schio.
    Si fanno le ipotesi più complicate, le previsioni più pessimiste su come potesse andare a finire, su quale cane da guardia alla "sacralità" dell'euro potessero mettere in studio, eppoi tutto si "risolve" con l'opinione di... Della Valle che, siccome compra all'estero le materie prime (sic), l'uscita dall'euro lo renderebbe meno competitivo (sic, di tristezza, stavolta).
    Insomma, la realtà è sempre più incredibile di come ce la possiamo raffigurare

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  29. Stasera ho seguito Servizio Pubblico solo per seguire il suo intervento.

    Bene.

    Certo che la sua presenza in studio avrebbe stroncato le tesi banali sostenute.

    Anche Della Valle dimostra come ci sia una distanza siderale dalla sua percezione (che è dei più/dei molti, politici in primis,nonchè di quelli per assurdo che dovrebbero difendere i più deboli) della realtà vissuta nel paese e che fa pensare che viviamo in universi paralleli: il rapporto dei privati e dei piccoli imprenditori con le banche, come se tutto si potesse risolvere con la buona volontà, i buoni progetti....quando le banche non finanziano neppure micro progetti di impresa per importi che dire modesti è ancora poco, se non hai garanzie reali da offrire (titoli, somme da vincolare....ma se li avessero...)

    E poi sull'euro, e i commenti sul suo intervento.....sconsolante...
    Ma veramente non mi capacito che imprenditori di questo calibro non abbiano l'onestà intellettuale di mettersi nella condizione di cercare di capire al netto di pregiudizi di sorta?

    Saranno gli universi paralleli.

    E il dubbio è sempre quello....o ci fanno?...

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    1. @Zoe

      Credo che molto dipenda dall'imprenditoria a cui ti riferisci e dalla quale ti aspetti determinati tipi di commenti: da una parte hai l'imprenditoria locale, che produce e vende in Italia e che sta ovviamente soffrendo il lento e continuo calo della domanda interna.

      Da un'altra parte hai invece quell'imprenditoria, ben più ramificata e forte, delle targhette del "Made in Italy" che avendo delocalizzato una produzione intensiva sul fattore lavoro in aree a basso costo, ha tutto il vantaggio a mantenere lo status quo, divenendo più competitiva sullo stesso mercato nazionale o nelle aree a valuta forte. Il tutto, ovviamente, col beneplacito delle organizzazioni di categoria...

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    2. Ci sono, tranquillo, ci sono. I grossi calzaturieri hanno di solito un caporagioniere che gli gestisce i conti e viene ben pagato perchè è l'unico a capirci di cambi. Se Sant'oro avesse chiamato a parlare il ragionere di Della Valle, stamattina eravamo già fuori dall'euro. Purtroppo ha sbagliato il cast, come si dice, e adesso siamo li a ridere (o piangere). Certo che il pellame avrebbe un'impennata pazzesca con la lira!!! In zona calzature, qui vicino, si stanno sbellicando dalle risate per questa frase. Il caporagionere di un concorrente della TODS che ha un grosso centro stile proprio di fronte a Della Valle (altro alto della strada, stessa zona industriale) mi diceva che al momento anche la romania è andata fuori prezzo e non riescono a cavare un ragno dal buco neppure dalla filiale che hanno delocalizzato li. Quindi i conti se li sanno fare, per lo meno gli uffici contabili dei calzaturieri, quelli si ma Della Valle mi pare proprio di no.

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    3. La seconda che hai detto :D

      Della Valle, per esempio, ci fa, da sempre.

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    4. Della Valle chi?
      Quello che fa il comunista dalla parte della gente, coi miliardi in tasca?
      Quello che "non abbiamo materie prime, se tornassimo alla lira quanto pagheremmo per le importazioni?"
      Uno così manco ci perdi tempo ad ascoltarlo, secondo me... lo lasci giocare col Corriere della Sera...

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    5. Si parla di calzaturieri e allora mi permetto di ricordare che il console italiano in Romania è un calzolaio veneto: Mister Geox, Mario Moretti Polegato, colui che protestò per le iniziative sindacali nelle fabbriche romene.

      Vuol dir nulla, vuol dir qualcosa.

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  30. Io ogni volta rosico per le insinuazioni sull'Università di Pescara, ma è una mia personale debolezza...
    >:-(

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  31. Perbacco: la verità l'ha detta un lavoratore (costruttore ?) tedesco !

    Allora è vero che sono meglio di noi (beh: era uno solo)

    Della Valle: il re Sole .... cioè il re Nebbia (acutamente ha detto che gli costerebbero di più le materie prime)

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  32. Posso fare giusto una domanda? Che cosa differenzia questo circolo di eletti da una qualsiasi altra setta, una tabella e daje a ride che annuncia al mondo la sola e unica verità ?

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    1. Il fatto che se non sei in grado di capire quale sia la differenza non sei degno di appartenere alla setta. È stato bello...

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  33. SERVIZIO PUBBLICO.
    “Ma con una moneta svalutata come faccio ad esportare che il costo di produzione aumenta insieme a quello delle materie prime importate ?” Non ricordo bene le parole esatte ma il senso è questo, evito anche di nominare il personaggio che tanto ci siamo capiti.
    Se il tipo ha studiato legge e di economia non sa un tubo non può essere un problema per tutti noi che dobbiamo sorbirci i danni di una classe dirigente imprenditoriale incompetente e inadeguata.
    Dobbiamo difenderci dai burocrati di Bruxelles ? Oppure dobbiamo ridimensionare con interventi pubblici il potere di certi brutti scemi che vogliono fare concorrenza a Giannino, sia dal punto di vista intellettuale che nell’abbigliamento.
    Ma lasciamo perdere che in due ore buone in cui ha avuto la parola non ha capito manco lui cosa stava dicendo.
    Il servizio mi è sembrato correttamente ed efficacemente montato, la povera Giulia ha tentato di dare seguito alla questione e tutto sommato anche Santoro ma l’ospite primo è veramente inqualificabile, anche solo per cafonaggine.
    Comunque Santoro resta il principale responsabile della pressante azione di disinformazione portata avanti dalla sua trasmissione, anche il cervello esportato nel Regno Unito ha avuto un solo e breve lampo di luce quando ha detto che in una unione monetaria occorrono trasferimenti o emigrazione, ormai questo lo hanno capito anche i sassi, si ho detto i sassi, non i politici e gli imprenditori.
    Il suo servizio, quello con lei prof., non è stato minimamente introdotto con una adeguata discussione, è stato buttato li un po’ come dire, ora c’è questa cosa da far vedere, oramai è stata preparata, vediamo un po’, non prendiamola troppo sul serio. Comunque è stato una bomba, una specie di fulmine a ciel sereno.
    Bersani, quello liberale, eliminò le licenze per gli esercizi commerciali nell’ormai lontano 1999, ora i comuni sarebbero disposti a pagarti per darti una licenza.
    Io proporrei invece un esame di stato per chiunque voglia anche solo prendere la partita iva, oltre che per fare il politico, io quando aprì con mio fratello un attività nel settore dell’informatica, appunto nel 1999, la prima cosa che feci fu studiarmi il libro di testo di contabilità prestatomi da un amico ragioniere. Da allora mi incazzo con chiunque non sappia come è fatto un piano dei conti.
    Ma concludiamo.
    La questione che mi ha colpito di più è stata il continuo richiamo alla solidarietà come strumento di riequilibrio sociale, proposta quasi come un pegno che i più ricchi devono concedere ai meno fortunati che possono essere tranquillamente definiti anche poveri, anche sfigati, in fin dei conti non c’è niente di male ad essere dei brutti, miserabili, incapaci, dovremo sempre avere il diritto ad un tetto e a mangiare.
    NO ! non può e non deve essere così: una famiglia che perde la casa perché non riesce più a pagare il mutuo è una sconfitta clamorosa di tutta la nazione, deve essere strutturalmente impedito con tutta la spesa pubblica necessaria.
    I lavoratori non possono essere costretti a combattere una vita per le condizioni fondamentali di dignità.
    Ho sentito ieri, mi sembra su radio 24, di una associazione che raccoglie la merce alimentare in scadenza per distribuirla alle mense dei poveri, una vera aberrazione a mio modesto parere: il sistema di distribuzione dovrebbe fare in modo di non avere merce in scadenza sui banchi di vendita, quando avviene dovrebbe essere riciclata per farci qualche altra cosa, le “mense dei poveri”, posto che i poveri è assurdo che esistano, devono essere fornite di alimenti freschi e finanziate dalla solita spesa pubblica collettiva !
    Comunque l’intervento più interessante, a parte il prof., è stato quello di Sgarbi che si conferma una delle persone più lucide presenti in questo paese. Chi fosse interessato a quello che voglio dire può anche riascoltarsi l’intervento che ieri pomeriggio, Giovedì 30 Maggio, ha fatto a la zanzara di Cruciani su radio 24.
    Dimenticavo, sempre complimenti prof. per la solita limpidezza con cui esprime le proprie posizioni.
    Saluti.

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  34. Anche io ho seguito Servizio Pubblico. Circa due ore di trasmissione, dove oltre il bel servizio iniziale sulla crisi immobiliare, si è potuto assistere soltanto alla solita solfa demagogica, circa un paese che arriva sempre ultimo, che investe poco e dove la corruzione regna sovrana. Ho aspettato il suo intervento, credo circa tre minuti di servizio, poi scomparsi dietro a un Della Valle che parlava di aria fritta (lui il cuoio lo compra in Cina) per poi domandarsi, cadendo dalle nuvole, lei chi fosse, da quale Università provenisse.
    Personalmente credo che la partecipazione in queste trasmissioni, non abbia senso, se gli spazi sono quelli. Queste persone sono più ignoranti di me in materia economica e terminano per sminuire il lavoro degli altri, facendo richiami facili: il turismo, i bed and breakfast, le importazioni, per finire con Ferragina e le pensioni Finlandesi che incidono per un 5 per cento sul P.I.L.

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    1. Scusate: a parte il fatto che il polso della situazione ce l'ho io, perché so io qual è il feedback sul web e sulla mia casella di posta elettronica (ogni tanto condivido con voi), qui rimane un fatto che non vedo perché non riuscite a capire, visto che l'ho spiegato in ben due post. Questa volta partecipare NON era una scelta. Ho spiegato perché, e io spiego in modo molto chiaro, quindi le conclusioni traetele da soli se non volete che sia ancora più chiaro.

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    2. Forse sono stato frainteso, la mia non era una considerazione personale. Capisco che la poco "Innocenti" lei se la sia ritrovata lì. La mia considerazione è una conseguenza dell'aver dovuto sopportare gli encomi di Santoro sugli indici di share raggiunti su La7. Forse sarebbe anche il caso di far notare a questa gente che non si fa giornalismo intervistando persone di cui si conosce poco il lavoro. L'inutilità di apparire non era rivolta a lei come persona, bensì, all'inutilità di essere spinti ad apparire in un contenitore "assolutamente" vuoto e insignificante, al limite dell'insopportabile. Grazie

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  35. Anche io ho visto Serviziopubblico ieri sera e solo per guardare l'intervista al prof.! Credo proprio che Della Valle appartenga alla categoria di chi mente sapendo di farlo, e comunque arrivare a dire che "all'Italia non serve un euro svalutato perché se no i tedeschi verranno a comprare tutte le nostre aziende e io non voglio che questo succeda!", forse non ha capito che l'acquisto delle nostre aziende a prezzi stracciati è un processo purtroppo già in atto a causa del cambio sopravvalutato a noi sfavorevole?!

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  36. Premetto che Della Valle e' un mio compaesano e vorrei farmelo stare simpatico, anche perche' da lavoro a molti miei amici e parenti.
    La domanda che avrei voluto fargli e' la seguente:
    Se il prezzo finale dipende principalmente dalle materie prime, quindi desumo che i costi della manodopera abbiano un impatto minimo sui prezzi (cosa falsa, visto che le scarpe le faccio pure io e lo so), allora il buon Diego deve spiegare per quale cazzo di motivo porta a fare le scarpe in Romania!

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  37. La sciarpetta con l' "imprenditore" dentro è veramente fantastico ... spero che faccia le scarpe meglio di come (s)ragiona, ma l'ex badante ucraina di mio padre sa certo più di lui d'economia. Ma se ci fa (anche se a me è sembrato esserci pé dàvero), cosa pensano i suoi figli di cotanto padre ??
    La Innocenzi aveva una strana luce negli occhi: cosa le ha fatto Professore ?
    In sostanza il servizio non mi è dispiaciuto. Temevo peggio.

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    1. Le ho offerto uno spritz in compagnia del mio amico Roberto e della sua ottima troupe. Si poteva fare? Per il resto, sono stato me stesso, cosa che tutto sommato a cinquant'anni mi posso permettere, e anche se non potessi, non saprei proprio come evitarla...

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  38. Della Valle dimostra di avere, come si dice "il prosciutto sugli occhi". La gente, pero', e' sempre meno terrorizzata dagli eventi futuri, perche' il terrore si sta attualizzando. E comincia a voler vedere i dati, che non sono opinabili, cosa che dovrebbe cominciare a fare anche una certa categoria di imprenditori

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  39. io ho notato che stavolta a Servizio Pubblico nessun economista si è prestato alla difesa a spada tratta dell' euro. c' era un solitario della valle (che sembrava Crozza quando imita Briatore) che vaneggiava di banchieri buoni e materie prime ..... prof. ormai hanno paura di esporsi troppo, il vento sta cambiando(forse)

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  40. Comunque alla fine forse il suo intervento televisivo migliore. E dicevano... ;-)

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    1. Merito anche del demonio, direi, no?

      Uomini e donne di pochissima, scarsissima, nulla fede! Quando imparerete a fidarvi? Sì, lo so: quando riavrete le lire nel portafogli. Ma certo che con una squadra di malfidati tutto diventa più difficile! I took the risk.

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    2. Sì, hanno montato bene il servizio, non solo lasciando finalmente un po' più di tempo a lei, ma anche inserendo commenti sensati degli ascoltatori intorno. Poi, del poco o niente che ho visto del resto della puntata, ho sentito che in studio un tizio giovane e bruno (non male) diceva che "se saremo 'seri' la Germania accetterà di finanziare la Calabria". Ho spento, prima che passasse a spiegarci del Grande Cocomero.

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  41. Opinione mia:
    - discorso chiaro e lucido come sempre;
    - montaggio onesto;
    - Santoro sintetizza dimostrando di non aver capito o non voler capire (sembra dire che la crisi è conseguenza del fatto di non aver voluto fare "più Europa", mentre dimentica l'errore di fondo: l'aver voluto mettere insieme quello che non poteva stare insieme. E - quel che è peggio - si sapeva che era così);
    - Della Valle materiaprimista (e luogocomunista: mancava solo il castacriccacoruzzzione...): c'è o ci fa? Spero francamente che ci faccia. Prefersico una persona intelligente in malafede che un perfetto idiota in buona fede);
    - Giulia Innocenzi accettabile: che abbia subito il fascino magnetico del cavajere nero?
    C'ho capito un cazzo, da animo semplice, come al solito?
    P.S. (e rispetto al post): Comunque tra le righe del suo inglese si legge benissimo. Il linguaggio degli spazi bianchi è universale...

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  42. caro Bagnai, forse bisognerebbe fare un pò più di attenzione a certe trappolette in cui Santoro eccelle. Mostriamo Bagnai in esterno, opportunamente inframmezzato, e poi torniamo in studio per il pippone delle varie salamandre salate, naturalmente senza contraddittorio. Uhmmm , giochino troppo semplice.... e questo? : http://www.blogo.it/news/politica/redazione/24157/santoro-sul-mega-yacht-di-della-valle-la-sinistra-al-caviale-e-ancora-viva-e-lotta-insieme-a-noi/

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    1. Caro anonimo, da questo commento capisco una cosa sola: che lei pensa di essere più intelligente di me. Un evento non impossibile, al quale in democrazia ognuno di noi ha diritto di attribuire una probabilità (compresa, le ricordo, fra zero e uno, estremi inclusi), ma che rimarrà impossibile da verificare perché di lei non sapremo mai nulla, salvo il fatto che non ha letto né questo post né il precedente, il che, tutto sommato, fa di lei un idiota.

      Nice try, comunque...

      Prima di esprimersi, cerchi di documentarsi e di capire le situazioni. Questo blog non è per tutti, lo dico sempre, quindi non è grave restarne fuori. Direi che anzi è fisiologico...

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  43. sigh, anch' io vorrei "contribuire", ma purtroppo non riesco a pubblicare commenti........eppure mi sono iscritto.........

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  44. ieri sera avevo tanta voglia di andare a dormire, ma ho resistito perché curioso del suo servizio.
    puntata di una noia mortale.
    ore 23, arriva il suo intervento: ottimo e puntuale.

    commentano della valle e ferragina. il primo ha fatto un'arrampicata sugli specchi con le mani insaponate, puntando sul fatto che lei insegna a pescara senza minimamente confutare e ribattere nel merito, però quello più mi ha divertito è stato il secondo che ha detto:"il problema non è l'euro. il problema è che mancano adeguate politiche compensative". peccato che nessuno fosse lì in studio a dirgli che è politicamente impossibile che la germania possa rinunciare ad una parte del suo benessere e tenore di vita in favore dei paesi più poveri.

    considerazione finale. vabbé, soprassediamo sull'orario in cui è stato mandato in onda, temo che lo spettatore medio che si abbevera delle solite tesi propinate dal PUDE abbia avuto diversi punti interrogativi nella testa insufficienti a smontare anni di propaganda terroristica anche perché certi aspetti che lei ha affrtontato erano tali da non poter essere liquidati in 5 minuti di servizio.

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  45. 0) VERIFICA DEL PEDIGREE
    Solo in Italia quando uno parla ci si chiede in un modo così spudorato chi è costui e dove lavora... in altri paesi si ascolta quello che uno dice, poi si ragiona sulla giustezza del pensiero e infine si verifica chi è...

    1) PRIMO ERRORE DI DELLA VALLE
    A mio parere Della Valle ha fatto un'autorete:
    L'euro ha reso altamente competitive le produzioni fuori zona euro (e quindi le importazioni), tant'è che lui compra le materie prime con la moneta forte... Con una moneta debole lui continuerebbe a comprare le materie prime fuori ma ad un prezzo più alto rendendo il suo prodotto meno competitivo sui mercati.

    Falle logiche nelle sue conclusioni:
    Non credo che Della Valle comperi "materie prime", probabilmente compra semi lavorati (suole in gomma, pellami, scarpe "quasi finite" solo da incollare e cucire in Italia ecc... per scrivere made in Italy).

    Cosa succederebbe a quel punto in caso di uscita dall'euro: il costo del lavoro e delle produzioni italiane sarebbero, in termini comparativi internazionali, più bassi di prima pertanto, seppure comprasse ancora gli stessi semilavorati all'estero, questi pur costando di più, sarebbero solo uno dei fattori di costo del suo prodotto: il saldo positivo o negativo dipenderebbe dall'entità del valore aggiunto prodotto in Italia (quanto maggiore la quota nazionale tanto migliore la competitività del prodotto).

    In sintesi senza euro:
    + costo materie prime e semilavorati
    - costo della produzione in Italia
    = saldo +/- a seconda dell'entità del valore aggiunto prodotto in Italia.

    Pertanto se Della Valle ha ragione, vuol dire che ha ammesso che il suo è un made in Italy di facciata, con poco valore aggiunto prodotto in Italia (ed allora la smetta di fare il paladino del Bel Paese).
    Inoltre con una moneta meno forte succederebbe che forse Della Valle questi semilavorati potrebbe iniziare a produrli o comprarli in Italia.

    Risultato: si riprenderebbe la filiera industriale calzaturiera = + lavoro italiano e - disoccupazione.
    Questa affermazione varrebbe per tanti settori industriali ora in crisi.

    2) SECONDO ERRORE CONCETTUALE:
    Il suo prodotto è un prodotto di lusso e di qualità. Il prezzo pertanto subisce un influsso "emozionale": la gente lo compra per aderire formalmente ad uno stile di vita e non controlla la giustezza e proporzionalità matematica del prezzo del prodotto rispetto ai costi di produzione.
    Quindi questo discorso Della Valle non dovrebbe farlo, perchè non vende chiodi... salvo non voglia ammettere che il profitto viene prima del dare lavoro a più italiani... (e ancora una volta dovrebbe smetterla con le paladinate).

    3) TERZO ERRORE: VISIONE FOCALIZZATA SULL'OFFERTA E NON SULLA DOMANDA
    L'Italia, coma altri paesi europei, soffre da deficit di domanda aggregata.
    Cioè non basta acquistare più facilmente all'estero materie prime e semilavorati con una valuta forte se poi nessuno compra i prodotti.
    Risultato dell'euro: aver trasformato un mercato ricco (l'Italia) in un mercato in crisi e tendenzialmente povero...

    Saluti

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  46. Prof. complimenti per il suo intervento, non vorrei ripetermi ma è sempre più chiaro ed efficace.
    Il montaggio è stato corretto e intelligente: l'attenzione concentrata e preoccupata dei presenti ha raccontato della sua credibilità e, secondo me, rende ragione dello "smarrimento" di Della Valle. A proposito: mi chiedo anche io, come Zoe, ma come si può fare l'imprenditore a quei livelli e poi perdersi in considerazioni così pregiudizievoli? Ho paura della risposta.
    Poi il problema è sempre quello in tv: non si dovrebbe parlare di cose che non si conoscono e mi riferisco a Santoro e alla Innocenzi (spero le abbia regalato una copia del "Tramonto", le farebbe bene leggerlo) i quali non hanno saputo replicare alle osservazioni di Della Valle.
    Tuttavia considerando che a forza di "scappare" è arrivato all'ultima puntata, che il suo intervento è stato seguito da altri servizi sul tema euro e che l'intervento di Ferragina ha confermato alcune sue valutazioni (per quanto poi le conclusioni siano molto discutibili e un tantino troppo ottimistiche) direi che è stato un successo, come da previsione.
    OT: dato che c'ero ho seguito Sgarbi: bella l'idea che la ricostruzione dell'Aquila dovrebbe essere un punto d'onore per l'Italia, perseguibile ad ogni costo. Quasi, quasi (se trovo un modo per contattarlo) gli spiego quello che so sulle procedure d'infrazione per gli aiuti di stato in caso di calamità naturale, tanto per allargare la sua visione del problema.
    Saluti e, ancora, Grazie.

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  47. Questa la vorrei raccontare.
    Circa due mesi fa ho regalato il "Tramonto" ad un’amica (scritta così sembra poesia).
    L’amica in questione è laureata in lingue, appassionata di semiotica, di libri senza figure, fan sfegatata di Max Gazzè
    (bravo cantautore e ottimo bassista) e... detesta l’economia (o detestava?).
    Due giorni fa mi segnala un testo di una canzone scritta dal suo idolo nel 1998 :
    "...pagare tre volte un litro di benzina
    sentirsi ridire con sorrisi di rame
    che sono costretti dal mercato dei cambi
    ma andate a cagare voi e le vostre bugie"
    Da “Favola di Adamo ed Eva”

    Bello, vero? Un modo elegante per dirmi che il libro lo sta leggendo.

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    1. Possibilità di trombare grazie al "Tramonto" : un'altra vittoria di Alberto.

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  48. Nonostante le (mie) perplessità, emerse durante la nostra breve chiaccherata in quel di Matera, in merito alla sua partecipazione a Sevizio Pubblico, mi sembra di poter dire che il "trattamento" riservatole in sua assenza sia stato più che accettabile: frasi come "le tesi di Bagnai.....ecc.ecc.", che la fanno apparire come uno dei tanti che, periodicamente, saltano fuori dalla rete e cercano visibilità andando contro il mainstream, e una generale superficialità nella trattazione sono state, secondo me, bilanciate da un onesto montaggio dell'incontro di Schio e dalla breve intervista fattale dal "demonio". Certamente, fra le millemila domande che avrebbe potuto farle, chiederle un "Profchennepenza" di Grillo, non è stato il massimo auspicabile ma, del resto, da qualche parte si deve pur iniziare. Sebbene soffocato sul nascere da Santoro (probabilmente non vuole "bruciare" uno degli argomenti più importanti di un'eventuale trasmissione sul tema), sorprendentemente positivo è stato il riferimento della Innocenzi al Manifesto di solidarietà europea. Stanno studiando!
    Della Valle? Tralasciando la mia personale allergia al personaggio (ogni volta che si esprime ho la netta sensazione, direi certezza, di essere preso per i fondelli) mi sembra di poter dire che sta studiando (poco, per la verità) anche lui. Semplicemente ridicolo e in malafede (per chi sa), ma altrettanto efficace (per chi non sa), l'esordio del suo commento al servizio appena andato in onda: "Professore? In quale Università insegna?"
    Considerando l'indubbia autorevolezza del personaggio, il modo di comunicare e le (scarsissime anzi, di più!) argomentazioni sostenute, sarebbe, sempre secondo me, uno dei più auspicabili rappresentanti del Pud€ che Santoro potrebbe contrapporle in un'ipotetica trasmissione sul tema. Sempre che B. non ne combini un'altra delle sue! Eventualità, purtroppo, tutt'altro che remota. 
    In definitiva, sempre che la situazione non precipiti ancora più velocemente di quello che già sta facendo, sarebbe molto utile vederla protagonista in una delle primissime puntate (magari nella prima!) successive alla pausa estiva.
    Sperando che, nel frattempo, i politici nordici e quelli sudici (mi perdoni la battuta!) trovino, come ha brillantemente sintetizzato il grande Istwine, la propria Oceania! Aiutiamoli!!

    Approfitto del mio primo e, probabilmente troppo lungo, commento (seguo il blog dall'inizio ma ho passato il tempo a studiare il suo lavoro e non ho mai avuto la sensazione di poter aggiungere qualcosa ai già ottimi commenti presenti) per rinnovarle pubblicamente i miei ringraziamenti per la sua preziosissima, sebbene molto faticosa, opera divulgativa e per farle i miei più sinceri complimenti per la straordinaria capacità di unire i puntini, anche i più piccoli. Grazie.

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  49. "Scusi... non conosco quelle persone.. Ah... professore di economia... Bé guardi la prima cosa che mi viene in mente è che le materie prime mi costeranno di più e che gli stranieri verranno a comparsi i nostri immobili svenduti... Però presumo che gli economisti che abbiamo sentito abbiano fatto degli studi in base alle loro competenze, che non sono le mie, quindi prima di dare un giudizio vorrei ascoltare le ragioni profonde delle loro affermazioni e poi giudicare, magari anche mantenendo la stessa opinione, ma basata sulla conoscenza e non sulla ignoranza".
    Ah... non ha detto così Della Valle? ...
    Quello che manca è umiltà culturale, l'unico atteggiamento che porta alla conoscenza.

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  50. RICETTA DELLA VALLE: rilanciare l'economia con i bed & breakfast!
    Ma il capolavoro della serata del buon tod's è il seguente:" guai tornare alla lira, i tedeschi se comprerebbero le nostre case".
    Mi ha costretto a fumarmi una sigaretta dopo mesi di astensione.

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    1. Minzechen: 3 milioni di B&B...

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    2. Quell'affermazione in effetti è stata il nec plus ultra...quasi non credevo alle mie orecchie, secondo Don Diego il problema della lira sarebbe l'acquisto in massa di case italiane da parte di stranieri...e la cosa deve angosciarlo parecchio poiché ha ribadito il concetto ben due volte, per di più ha sparato questa frase dopo un servizio in cui si mostrava la crisi dell'edilizia con gente che annunciava propositi di suicidio.
      La cosa equivale a dire: dire "ma siete pazzi se svalutiamo la moneta ci sono un sacco di stranieri che comprerebbero i nostri prodotti"...ma questi sono gli imprenditori italiani?? E in studio non c'è stato un cane, giornalista o ospite , in grado di rinfacciargli la bestialità che aveva appena detto.
      Servizio Pubblico.

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  51. Poi c'era pure il giovincello che tra la menata delle riforme strutturali e la pigrizia degli imprenditori italiani, ci ha messo un pizzico di OCA/AVO, buttato lì senza approfondimenti di alcun genere. Ah dimenticavo l'ottimo reportage sulle cicale spagnole e sul welfare dei panzer. Prof si consoli col fatto che Della Valle dica di sconoscere il suo nome e l'universià di Pescara. Stamattina in classe ( sono un insegnante pubblico spendaccione) ancora pensavo ai bed & breakfast di DV e ridevo, tra lo stupore dei futuri disoccupati.

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  52. Io credo che il buon Dieguito sapesse sin dall'inizio chi fosse il Prof. Bagnai e cosa studiasse. La famosa favola delle materie prime importate pagate con il mutuo per via della immorale svalutazione, la conosciamo ormai benissimo. E Dieguito, da buon padre di famiglia, la racconterà anche ai figli/e e nipoti (qualora ne abbia) per farli addormentare beati la notte, rassicurandoli in tal modo che niente possa turbare l' "attuale stato di cose". Io, ovviamente, alla favoletta non ci credo ma credo però che il buon Dieguito in groppa al suo "cavallino rampante" da questa favoletta dell'euro abbia tratto non pochi vantaggi. L' Ital(o)ia viaggia, e come se viaggia!

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  53. Professore "se" lo ritiene interessante, cè da vedere il FestivalEconomia di Trento.

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  54. Per inquadrare il presonaggio è bastata la prima domanda dopo l'intervista: "E' un professore di quale università?".

    Perchè se non conta cosa si dice, ma conta solo chi lo dice e da che pulpito, allora prendo per una volta le parti di Marchionne e a fronte delle sue osservazioni chiedo "E' un imprenditore di quale azienda?" (senza voler mancare di rispetto a chi produce scarpe).

    E poi ancora con il materieprimismo (e allora ci dovrebbe spiegare qual'è il grande valore aggiunto dei suoi prodotti, se le materie prime pesano così tanto sul costo di produzione), l'accusa di "imbrogliare gli imprenditori" e proporre "panacee da campagna elettorale", l'acquisizione straniera dopo la svalutazione......

    Il montaggio della registrazione non mi è sembrato male, ma non so cosa NON hanno trasmesso.

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    1. Ciò che rende particolarmente idiota questo atteggiamento (che infatti è proprio degli idioti, come ho spiegato qui) è che denota la totale ignoranza di come funziona l'università italiana. Non abbiamo, in Italia, un mercato "competitivo" dei docenti. I concorsi, quando io ho fatto il mio, erano locali (ora sono nazionali) e pochi (altrove ce n'è uno all'anno). Quindi l'idea che le università "buone" chiamano i "migliori" è falsa, non solo perché i "migliori" sono misurati in una metrica assolutamente idiota (insomma: sono quelli che difendevano l'austerità, per dire...), ma anche perché regolarmente le università "buone" hanno bisogno, anelano (chiaro?) ad avere posizioni aperte in università "peggiori" affinché i loro allievi possano in qualche modo fare carriera e prendere servizio. Io ho continuato, del resto, a insegnare alla Sapienza e ho smesso perché l'ho deciso io (e non tutti erano contenti della mia decisione).

      Ma non c'è problema. Prima o poi qualche allievo, amico o sodale di questi Soloni avrà bisogno della chiamata di Pescara per non restare appeso alla sua idoneità come un salame. E io chiederò il voto segreto in consiglio di dipartimento. Si voterà secondo coscienza e secondo memoria delle offese ricevute.

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    2. Perfetto quanto dici. E perfetta la conclusione: l'obliar l'onte, gli oltraggi, è bassezza, è ognor viltà

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    3. Per sodali e amici nessuna pietà.
      Ma i figli non sempre meritano di scontare le colpe dei padri: un cattivo maestro può selezionare un buon allievo (capita che uno si sbagli, no?) e un ambiente nuovo e stimolante può spingere quest'ultimo a compiere il parricidio. Se c'è la stoffa...

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    4. Premesso che quando è iniziato il servizio in questione ho cacciato un urlo alla mia ragazza dicendole di stare zitta..

      Però quando dopo ha parlato DV ho avuto una impressione diversa - per carità solo un'impressione - ma in quel momento è stata netta: che lui sapesse benissimo chi era Bagnai e le sue tesi ma che non ha voluto in quel momento prendere posizione sulla questione...

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  55. Se andavi in studio depidinizzavi pure Travaglio e Dragoni :D

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  56. Io resto dell'Idea, che all'intervistato, non freghi un'emerita cippa dello sbraitare dello scarparo, e dell'inconsistenza giornalistica del peggiore interprete della storia di "Bella ciao". Non ho visto nulla stavo con una bella bottiglia di Rioja la compagnia anche meglio. lo rivedro' al ritorno. L'importante e' cosa hanno pensato le casalinghe di Voghera mentre ascoltavano.... magari qualcuna si e' trasformata nella casalinga di Viareggio! Adelante presso', Euro nunca mas!

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  57. magari già l'avrai visto anzi magari non te ne frega una beata.....io però te lo voglio far vedere lo stesso questo GRANDE IMPRENDITORE.....http://www.youtube.com/watch?v=Gjg35JJxfd0

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  58. "siamo niente che parla del nulla" ieri sera vedendo servizio pubblico mi è venuta in mente questa frase che il mio dirigente tiene appesa sulla parete dietro alle sue spalle. Soliti luoghi comuni. Eh! le banche! Gli interessi che chiedono, lItalia cresce meno di tutti gli altri paesi europei, cambio generazionale in azienda, occorre innovazione, bisogna vivere di mercato non di monopoli, per un new deal, crisi per colpa degli imprenditori con un tasso di evasione al 56% circa, tassazione sul lavoro alta, contro le rendite e per una solidarietà, prendere i soldi dove sono troppi e redistribuirli contro le ineguaglianze, troppi pensionati e pochi giovani che lavorano, e così via cianciando. Emanuele Ferragina dell'università di Oxford, veramente terrificante! Travaglio sempre contro il berlusca, Dragoni pezzo sulla famiglia Riva, poi così parlando del più e del meno alle 23,00 tocca a lei. Spezzoni del suo discorso agli imprenditori, due domande su Grillo e di nuovo in studio dove Della Valle dice: chi è quest'uomo? Santoro e la Innocenzi che fanno finta di conoscerla da tempo e di nuovo Della Valle che nega il beneficio di un'uscita dall'euro, l'energia costerà di più, per non parlare delle materie prime, con una lira svalutata i tedeschi verranno qui a comprarsi tutto. Santoro poi lancia la pubblicità, un servizio sulla Spagna, uno sullo stato sociale in Germania ed io che prendo il telecomando e finalmente premo sul tasto per spegnere questa indecenza chiamato servizio pubblico. Ho criticato Paragone, ma non esiste confronto! L'unica cosa che ho apprezzato è che non ci sono state urla e sovrapposizioni di voci, il resto è veramente deprimente.

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  59. Ho appena letto su CdC che un prof portoghese ha scritto un libro che fa il pari con quello del prof. Il cerchio si allarga. Pazientare è un obbligo.

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  60. facendo riferimento all'intervista a Bagnai su Servizio Pubblico, dico che pensavo peggio, anzi credo che il montaggio sia stato fatto nell'ottica di fare un riassunto veritiero.

    L'unica ambiguità che è rimasta nel video è nel punto in cui Bagnai dice "si sono accumulati troppi debiti" : nel video non si capisce se si riferisce a debiti pubblici, debiti privati o tutti e due insieme, però forse non è nemmeno necessaria una distinzione del genere se la si vede dalla parte del creditore, cioè la Germania, la quale vuole riavere i suoi soldi indipendentemente da chi sia il debitore, però è certo che quella frase faccia subito pensare al debitopubblico a causa di anni di martellamento contro la spesa dello Stato.

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    1. E' vero che il montaggio è stato fatto nell'ottica di fare un riassunto veritiero, ma per chi? per noi che seguiamo il blog ed abbiamo comprato il libro, ma mettiti nei panni di chi non sa niente, non credo che abbiamo capito molto anche perchè questi argomenti andrebbero spiegati in una puntata e non solo se vuoi fare informazione come si deve, per carità meglio di niente, ma continuo a pensare che è una trasmissione veramente indifendibile.

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    2. E' la solita tecnica del sole 24 ore: citano opinioni differenti dal bombardamento quotidiano, per il solo calcolo delle probabilità di successo... non sia mai che un giorno certe cose si avverino, allora potrebbero sostenere di aver previsto il tutto...

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  61. @maximus
    se lui producesse in toto all'estero e noi comprassimo da fuori ovvio che svalutando i suoi prodotti costerebbero di più.

    E cmq, nel gioco dei cambi bisogna vedere dove compri e dove vendi!
    supponendo di comprare in dollari e vendere in marchi.
    svaluti il 10% ad esempio su un costo di 60 e quindi questo passa a 66.
    il ricarico del 50% fa sì che il prezzo passi da 150 (100+50%100) a 159 (106+50%106).
    ma in marchi costerebbe 111 (svalutazione del 30%) quando prima si vendeva a 150!
    ovvero, non vendi a 111 ma ad un prezzo maggiore:
    a) per aumentare un po' la domanda (se si ha questo interesse)
    b) sicuramente per aumentare a dismisura i profitti

    il problema riguarda se compri quindi esclusivamente dall'estero (commercializzassi solo come per la 500 della fiat o la 500L).

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  62. ps: a corollario di ciò che ho scritto
    svalutando è ovvio che aumentano i margini di profitto (o azzeramento perdite) con grosse conseguenze:
    a) ripresa occupazione
    b) aumento investimenti
    c) aumento produttività (sia perché produci di più, sia perché devi ottimizzare produzioni maggiori sia perché in prospettiva aumenti gli investimenti)
    d) c'è più spazio per le marginalità (quindi con ricadute sull'occupazione).

    Nn solo
    la flessibilità del cambio permetterebbe una facilità di spesa pubblica maggiore visto che le importazioni sarebbero meno convenienti e quindi non produrrebbe casini nella bilancia dei pagamenti.
    e nel tempo svalutando ancora un pochino si potrebbe applicare una forte politica fiscale espansiva

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  63. Della Valle fa il fenomeno perché vende scarpe di lusso, se vendesse solo le stringhe la penserebbe diversamente...
    Comunque devo dire che, il servizio, mi è sembrato onesto e ben fatto; mi aspettavo di peggio.

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  64. Parliamo di "scarpari".

    Ho acquistato oggi un paio di calzature antinfortunistiche per cantiere edile: il produttore è un noto marchio, anche di articoli sportivi, con sede in provincia di Treviso.

    L'inserto antiperforazione è realizzato con uno speciale materiale non metallico, prodotto da una ditta di Vaiano, provincia di Prato.

    All'interno della scarpa, non troppo visibile, c'è il cartellino con la marcatura CE, la classificazione EN ISO e la scritta - piccola, per non vergognarsi troppo - Made in China.

    C'è da dire altro ai confindustriali?

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