mercoledì 26 ottobre 2016

Nixon moment?


(fonte)

"The third indispensable element in building the new prosperity is closely related to creating new jobs and halting inflation. We must protect the position of the American dollar as a pillar of monetary stability around the world.

In the past 7 years, there has been an average of one international monetary crisis every year...

I have directed Secretary Connally to suspend temporarily the convertibility of the dollar into gold or other reserve assets, except in amounts and conditions determined to be in the interest of monetary stability and in the best interests of the United States.

Now, what is this action — which is very technical — what does it mean for you?

Let me lay to rest the bugaboo of what is called devaluation.

If you want to buy a foreign car or take a trip abroad, market conditions may cause your dollar to buy slightly less. But if you are among the overwhelming majority of Americans who buy American-made products in America, your dollar will be worth just as much tomorrow as it is today.

The effect of this action, in other words, will be to stabilize the dollar."

(fonte)



(...sono sotto i cocci del muro dello stress. I punti sono due e quindi ci passa una sola retta. Non potrò gestire la discussione. Divertitevi voi, che potete...)

(...solo un dettaglio: Nixon parla di svalutare per controllare l'inflazione e proteggere la stabilità del dollaro. Certo, a orecchie ingenue suona paradossale. Io non sono un presidente degli Stati Uniti, ma qualcuno lo sarà...)

(...p.s.: noi quando ce lo meriteremo un politico che parla di problemi in modo accessibile?...)

97 commenti:

  1. p.s.2: quando avremo un politico ELETTO?

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    1. Da "Guardando nel futuro" di F.D.Roosevelt-Bompiani 1933
      Dall'introduzione
      "Dell'indirizzo della politica nazionale, - considerata come scienza capace di migliorare le condizioni d'esistenza dell'Americano medio, - è responsabile chi alla nazione comanda, soprattutto nei periodi in cui, come quello attuale, la mano dello scoramento si è abbattuta su di noi e tutte le attività sembrano essersi definitivamente arenate e il mondo si sente vecchio ormai, stanco, dislogato in tutte le articolazioni: stato d'animo risultante dalla depressione che è effetto della crisi; stato d'animo che svanirà senza pericolo di rinnovarsi qualora si riveli giusto l'indirizzo seguito dalla leadership politica.
      Tutto ci dice che è errata la filosofia della rassegnazione di fronte alla presunta futilità dei rimedi escogitabili.
      L'America è nuova. È in processo di evoluzione e sviluppo. Possiede le grandi potenzialità della giovinezza. Ma sbattendo il capo contro il muro di pietra dell'inettitudine politica e governativa, la gioventù può perire.
      .....
      Un buon governo dovrebbe creare e mantenere un equilibrio tale che ogni singolo individuo possa trovarvi un posto se lo cerca e la sicurezza se ne ha bisogno, e di acquistarvi il grado di potere proporzionale alla sua competenza ed alla sua volontà di assumerne la relativa responsabilità inerente.
      ....
      Il governo implica l'arte di formulare l'indirizzo da seguire, e di scegliere la tattica opportuna per realizzarne quel tanto che incontra il consenso generale; di dirigere, di sacrificare, di istruire sempre: perché forse il massimo dovere del governante è quello di educare.
      Dobbiamo costruire premunendoci contro l'eventuale ricorrenza di altre crisi profonde; e se ciò implicherà la rinuncia ai facili guadagni determinati dai boom inflazionistici, persuadiamoci dell'opportunità di conside-rare tale rinuncia come desiderabile.
      le recenti ripercussioni della speculazione hanno deformato in molti la visione della realtà. Una generazione intera pareva aver perduto il senno esaltando il vocabolo cooperazione: vedemmo frequenti fusioni di aziende industriali, assistemmo a campagne commerciali bandite dalla stampa, udimmo proclamar leggi informate allo spirito dell'etica pura, prestammo orecchio a discorsi infiammati e pepati, e tutte queste varie manifestazioni tendevano ad un solo scopo comune, quello cioè di promuovere le vendite e di aumentare la produzione. Mancò invece, totalmente, la tendenza ad elaborare piani preventivi atti ad evitare la sovrapproduzione. Era quindi naturale che nella mente dei più assumessero esagerata importanza, a volta a volta,ora questo ed ora quest'altro piano di azione; era naturale che il manifestarsi di crepe minacciose nella compagine industriale, nel corpo stesso di alcuni istituti che erano considerati i bastioni della resistenza, rendesse perplessi anche gli uomini che finallora erano stati sempre capaci di trovare nella storia del passato qualche insegnamento utile a rimediare ai mali presenti. ....
      Il governo che si ritenesse esente dal dovere di offrire al popolo migliori condizioni di vita, non solo tradirebbe la fiducia che il popolo ha riposto in lui, ma dimostrerebbe di misconoscere i limiti della sua pazienza.
      Il lottare, mediante la reazione, contro il pericolo di quel radicalismo, equivarrebbe a voler provocare il disastro. L'unico modo di arginare il pericolo è di offrire un programma attuabile di ricostruzione. Questo è, - e questo solo, - il camminamento coperto che bisogna seguire tra la politica della reazione cieca da una parte e dall'altra quella dell'opportunismo irresponsabile ed improvvisato."

      Nella traduzione la prosa del testo è quella degli anni trenta, ma anche allora avremmo potuto rammaricarci con le stesse parole del p.s. "noi quando ce lo meriteremo un politico che parla di problemi in modo accessibile? aggiungendo "e che sappia indicarne anche una possibile soluzione che noi sia il vomitevole CELOCHIEDELEUROPA.

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  2. Da oggi in poi BUGABOO! Così magari qualcuno pensa che siano due cose diverse...

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  3. In quest’articolo di qualche giorno fa: https://www.bloomberg.com/view/articles/2016-10-17/will-italy-leave-the-eu-follow-the-money (L’Italia lascerà l’euro? Seguite i soldi), Mark Whitehouse di Bloomberg sostiene che la fuga di capitali in atto indica una prossima uscita del nostro paese dall’eurozona (più di un semplice timore, mi sembra di poter interpretare). Pecco di ottimismo nel sostenere che è questo l’evento cui il Prof. fa riferimento, parlando di Nixon Moment?
    Rosso Piceno

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    1. Secondo me è il botto di Deutsche Bank. Ci punto una lira :)

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    2. Ad ascoltare certe recenti prese di posizione di Renzi e Padoan su manovra e famosa letterina da Bruxelles, ci sarebbe da supporre che, forse, stanno cercando quantomeno di mettere le mani avanti (purché, poi, non si riveli essere lo stesso stile "impeccabile" di Tsipras). Certo, Renzi è complessivamente attendibile come il gioco delle tre carte; Padoan comunica spesso la sensazione del "passavo di qui e mi hanno preso dentro" - l'imbarazzo con cui ha recentemente risposto a Floris mi pare rimarchevole (le balle: 1) bisogna saperle raccontare e 2) farlo sempre a fin di bene; per certi ruoli, poi, il bene è da intendersi più come quello dell'interlocutore che non il proprio diretto ed immediato).

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    3. Professore, ma io sono alle prese con le stranezze del class loader di java e lei se ne viene fuori con un post criptico? Ma io torno a lavorare! ;)

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    4. @citodacal: ah me pare la solita manfrina ...quella tra Renzi e la UE ...magari un pò più accentuata per permettere al premier di fare bella figura in italia e sperare di vincere il referendum...basti pensare al casino mediatico che successe con lo scudo fiscale del berlusca mentre questo passa da voluntary a rottamazione senza quasi colpo ferire...è già arrivato al terzo condono....

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    5. @Jackari
      Riassume il tutto la camminata di Renzi: una, o ambo le mani, in saccoccia, l'andatura dinoccolata, lo sguardo gallinaceo che vuol essere profondo. Riporta a memoria il fantozziano Calboni a Cortina d'Ampezzo...

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    1. Questo sistema avrebbe creato problemi, sarebbe stato insostenibile, e prima di Triffin (1960) se ne era accorto Keynes (...) ma ancora una volta le sue parole rimasero inascoltate. Cosa accadde nel 1971? tante cose. (...)il Presidente Nixon sospese unilateralmente la convertibilità del dollaro in oro. Insomma si avverava la previsione di Triffin.(...) i cambi cominciarono a fluttuare liberamente. Molti economisti avevano pronosticato un Armageddon (...) ma l'Armageddon non ci fu (...) la lira si rivalutava del 7% rispetto al dollaro(da Il tramonto dell'euro, 2012)

      Nonostante la situazione finanziaria drammatica, Washington continua a concentrarsi sulla “minaccia russa”. E fa un grave errore. Lo riporta l’agenzia United Press International.

      https://it.sputniknews.com/mondo/201610253540624-usa-russia-finanza/

      E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l'accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza dell'economia in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari e amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento.
      Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il danaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso, di cui vive l'organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l'anima dell'economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare. (Pio XI Quadragesimo Anno, 15 maggio 1931)

      Questa economia uccide (Papa Francesco 2015)

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  5. Ci tocca sperare in Trump, che abbia un minimo di riguardo verso il suo popolo e ,indirettamente, verso di noi.

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    1. Connally lo era fino al '73 quando cambiò.
      Io qualche dollaro l'ho acquistato, hai visto mai...

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    2. Cioè tu acquisteresti dollari in un Nixon moment?

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    3. Veramente è da un po' che ho peccato...

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    4. Al limite Hillary con le sue email, può essere associata allo scandalo - che portò alla richiesta di impeachment e alle dimissioni dell'allora Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon.
      Prense il nome dal Watergate Complex, il complesso edilizio di Washington che ospita il Watergate Hotel, l'albergo in cui furono effettuate le intercettazioni che diedero il via allo scandalo.

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  6. (vediamo se così capiscono, ma li vedo spenti, porelli...)

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  7. L'unica cosa a cui riesco a pensare è Trump e a un bel "Nixon moment" per Hillary. Ma non ci spero più di tanto.

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  8. "In May 1971, West Germany left the Bretton Woods system, unwilling to revalue the Deutsche Mark. In the following three months, this move strengthened its economy." (dal link Wiki)

    Tre mesi. Chissà... forse non ci si mette tanto a leccarsi le ferite.

    Sta per accadere qualcosa, e tra l'altro abbiamo anche il prossimo fine settimana più lungo: quattro giorni ed un'ora invece dei soliti due giorni.

    "Occhio al boma" (Bugaboo Nero, 2016).

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  9. Sapevano benissimo che mollando il gold standard l'inflazione sarebbe schizzata alle stelle (come é avvenuto), gli USA sarebbero diventati importatori netti (come é avvenuto), delocalizzando le fabbriche (come é avvenuto), creando bolle immobiliari e finanziarie infinite (come é avvenuto) e inchiodando i salari al palo a partire proprio dai primi anni '70.

    Lo sapevano e hanno mentito. Come sanno perfettamente come mai la classe media sta sparendo (nei paesi occidentali). Ho investigato per due anni per capire le ragioni profonde di questa crisi pluriennale, anche negli USA.


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    1. Non mi sembra molto elegante linkare, qui, un articolo con quei commenti, tra cui uno pure tuo, su un argomento (l'oro come moneta, che temo sia ancora il fondo del tuo ragionamento) sul quale perfino io, che non so una mazza ma ho letto due libri in croce (sulla moneta - non sulla chimica), capisco che spari minchiate. Figurarsi uno che lo insegna all'università.

      In ogni caso ammiro la tua chutzpah.

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    2. Ma appunto, che Lorenzo sia un austri-ano (uno di quelli che David Graeber fa letteralmente a brandelli) salta subito all'occhio, e a me fa piacere accoglierlo. Lo uso per "collare" il blog, se sapete cosa significa...

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    3. io non lo so… nel senso di tenere al guinzaglio?

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    4. 1) Oro come moneta: austriani parlano di tornare al baratto?
      2) è CAB negativa USA che causa deragliamento da gold standard, non uscita da gold standard a causare CAB negativa 3) B.E., dice una cosa ovvia, ma fondamentale: "It costs only a few cents for the Bureau of Engraving and Printing to produce a $100 bill, but other countries had to pony up $100 of actual goods in order to obtain one".

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    5. Dire che sapevano benissimo dell'inflazione e però omettere la ragione della fine del GSE è non fare un analisi seria. Quanto a dire che da lì è partito tutto il pastrocchio in cui ci troviamo: leggi subprime e tutto il resto, è come far risalre tutto ad Adamo ed Eva. Se poi uno studia 2 anni (perché non 4 o 7,5) e non dice quali sono le "ragioni profonde" (sic!) della crisi (che però allora è secolare, non pluriennale) è ciurlare nel manico. Per es. ammesso che i salari fossero (in USA) inchiodati dagli anni '70 in poi, resta da spiegare come si fece a vendere tutti quei consumi che facevano dire a Marcuse che eravamo in presenza dello "One dimension man" e che per esempio hanno fatto la fortuna di gente come IBM, Apple, Intel, Microsoft e via enumerando società miliardarie (in $). Solo con lo spostamento in Cina delle lavorazioni? Ma questa è una nota bufala perché nessuno può produrre per nessuno, ancora non lo si è capito! Se la retorica del gran mercato europeo, va a bagno come temo, la prima a essere nei guai sarà la Cina, non il Giappone o la Corea Sud, elementare Watson! I problemi delle tigri asiatiche sono inferiori a quelli della Cina che si è costruita addosso da se stessa: per questo è pericolosa perché ad un certo punto dovrà fare ricorso alla guerra, il convitato di pietra sempre presente in tutti i nostri dibattiti da pacifisti retorici.Saluti

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    6. Black, ci rinuncio. Manco hai letto l'articolo. Viene citato Clinton. O pensi che tutta la storia dell'economia debba entrare in un post? Ho una money series in corso. In ogni caso, pensi che gli stati potessero generare partite correnti per 40 anni consecutivi senza deindustrializzarsi? o che Cina e Giappone potessero entrare in bolla in un regime a cambi fissi?

      E poi avete le idee confuse. I cambi erano fissi e infatti il gold standard non poteva sostenere le spese a deficit per la guerra in vietnam all'infinito. Era un dollar standard mascherato da gold standard.

      Chiedete ai Keynesiani come funziona la generazione della moneta e gli effetti delle partite correnti negative in regime fiat: dove finiscono i soldi? magari trovate una risposta che in quella scuola non si trova. A meno di non ricorrere ai tipi come Krugman per cui "bisogna generare aspettative terroristiche di inflazione cosí i consumi ripartono, abolire il contante cosí possiamo avere tassi negativi". Patetici.

      Se uno inizia ad insultare, poi si aspetti di essere ripagato con la stessa moneta. Ho messo insieme vari grafici. Voi ne capite qualcuno? a 'sto punto, dubito.

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    7. @ Marchetti
      Basta che la moneta non sia d'oro...
      Giusto per capire, l'uno che avrebbe iniziato a insultare chi sarebbe? Il signore che nell'articolo linkato ti commenta e sarebbe da querela, tu che gli rispondi e gli dai pure ragione, o chi altro?
      E poi vieni qui a riproporlo… misteri della via di Damasco.

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    8. Scusate, ma state perdendo tempo con un dilettante che non sa neppure cosa sia una parabola...

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    9. Spero che dopo 45 anni in cui gli USA hanno inondato di dollari il mondo, il buon Triffin abbia trovato la pace e la risposta ai suoi notturni incubi che manco Cartesio... Stampo ergo sum.
      Saluti.

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    10. @Lorenzo Marchetti
      Che la gestione della moneta sia stata indirizzata in maniera scientifica a tutela degli interessi di pochi è fuori da ogni dubbio. Ma è anche vero che una moneta legata rigidamente all'oro permette pochissimi margini di manovra al governo di una nazione. Si è in balia dello standard.

      Dire che il gold standard è migliore di un sistema a moneta fiat è come dire che bisogna abolire il senato perchè tanto i parlamentari sono tutti corrotti e fannulloni (o che la liretta non va bene perchè l'inflazzzione...).

      In un sistema gold standard se tu mi presti moneta, va a finire che ti devo restituire oro. E' troppo anche per lo strozzino più avido, non poteva durare.

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    11. Ci sarebbe un'utile lettura a riguardo: "Crisi finanziaria e governo dell'economia".
      Non capisco se la ignori o che.

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    12. https://www.youtube.com/watch?v=9KD1uqYV17E&feature=youtu.be

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  10. Se succede, metterò in croce il mio barbiere per acconciarmi i capelli come si deve. Ho in mente un certo modello di taglio che tanta hillarità suscita tra i benpensanti. Oggettivamente, sarà un duro lavoro per l'acconciatore. Un po' come la dolorosa fase di transizione. Ma poi, si può ripartire. Capelli al vento

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    1. Vabbé, si faceva per dire. Anche perché il barbiere si è dato malato.

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  11. "Occhio al boma", ammonimento der Cavajere Nero via Twitter, è il tipico avvertimento informale di un timoniere prima di una strambata su una barca a vela. La manovra è di ordinaria amministrazione per un equipaggio esperto, ma può diventare pericolosa per uno inesperto.

    Quindi, provo a sognare, probabilmente scambiando i miei desideri per la realtà: il Prof. è molto stressato perché qualcuno gli ha chiesto in segreto di pianificare l'uscita dall'eurodelirio. Ora, dopo averlo pure scritto sul Tramonto dell'Euro come sarà l'uscita, e cioè improvvisa ed immediata, ed essendo ravvicinata la fase esecutiva per via del prossimo, lungo fine settimana, è così gentile da dircelo: perché spesso e volentieri ci cazzia, il Prof., essendo noi cialtroni ed incompetenti, però in fondo ci vuole bene.

    Il 3 novembre 2016, non a caso dopo la commemorazione dei defunti (simpatico omaggio agli euristi), avremo una nuova Lira.

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    1. Nessun timoniere dice "occhio al boma!". Il timoniere dice "pronti a strambare?" e, quando sono pronti: "strambo!"
      Quando l'equipaggio tarda a rispondere può darsi che dica (io lo dico, ma anche Cino): "Che cazzo state facendo? Se smettete di farvi le seghe, io stramberei"

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    2. Li scusi, gli mancano lebbasi, e questa non è una piccola parte del mio sfinimento.

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    3. Però Lorsignori mi scusino: visto che si parla di basi, "Pronti a strambare!" non è una domanda: è un ordine! ;-)

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    4. In effetti dipende dalla lunghezza della barca: quando timoni un 40 piedi è più ordine e meno domanda, quando invece timoni un 70 piedi la componente domanda diventa prioritaria

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    5. Pronti a strambare! non è un ordine è una amorevole richiamo del timoniere che comanda ma che ama il suo equipaggio e qui la differenza. Che nostalgia del mio piccolo 470 abbandonato tanto tempo fa

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    6. @Velo Ma occhio che i velisti che se la tirano davvero tanto tanto (perché tutti i velisti se la tirano un po', esclusi i presenti) sostengono che la "strambata" in realtà a rigore è una "virata di poppa" scappata di mano, quindi dovresti sempre dire "viro", mentre al massimo puoi dire "o cazzo, ho strambato" quando il boma è passato senza che tu lo volessi (colpendo o meno qualcuno dell'equipaggio, esattamente come è successo a me il mese scorso, marito timoniere ha allungato la mano per fermare il boma a dieci centimetri dalla mia nuca, non è riuscito e siccome aveva in mano un bicchiere di vino io ho SIA preso la botta in testa SIA fatto una doccia di bonarda).

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    7. "Occhio al boma?" Dopo pagliuzze, travi, ombrelli, manca ancora il boma nel c...? E mò bastaaaaa!!!!

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    8. Per un'uscita dall'eurodelirio sono molto meglio le feste natalizie. E poi "anno nuovo, mometa nuova"... sperém.

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    9. Se tanto mi da tanto, invece di strambare ed evitare il boma con un romantico vento nei capelli, c'è il rischio reale che riecheggi, nei ponti inferiori poco illuminati, il vecchio: "Pezzi di babordo in batteria! Fuoco alla linea di galleggiamento!"

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    10. Non vedo "patrioti" a bordo... nè al timone, nè alle scotte, nè in pozzetto, nè nei gavoni, e nemmeno in cambusa. Solo sorci da sentina.

      E tra cotanta fauna, nessuno si sogna di perdersi in maniera "traumatica" il panettone

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    11. Nello specifico, ecco in cosa sono impegnati i sorci da sentina...

      https://www.youtube.com/shared?ci=8gwOjgR30dA

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  12. Se non ho tradotto male Nixon voleva proteggere il dollaro creando una stabilità dei cambi.... Se ho errato mi inginocchiò sui ceci.

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    1. Il contrario, direi; forse la "stabilità" era riferita alla possibilità di evitare le crisi monetarie che si erano succedute. Lui sa benissimo che il valore del dollaro sarebbe calato ma dice che per il consumatore statunitense non sarebbe cambiato nulla dato che produceva quello che poi comprava; anzi, diventando meno conveniente comprare dall'estero, la produzione u.s.a. e relativa occupazione sarebbe stata incentivata. Lui voleva combattere la disoccupazione nel suo paese, non sostenere il valore della moneta.

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  13. Nixon che parla come Bagnai. A otto anni già lo avevi catechizzato?

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  14. Mi esercito sostituendo alcuni termini:

    The third indispensable element in building the new prosperity is closely related to creating new jobs and halting inflation. We must protect the position of the (lira) as a pillar of monetary stability around the world.

    In the past 7 years, there has been an average of one international monetary crisis every year...

    I have directed (Treasury or Economy Minister) to suspend temporarily the convertibility of the (lira) into (euro) or other reserve assets except in amounts and conditions determined to be in the interest of monetary stability and in the best interests of (Italy).

    Now, what is this action — which is very technical — what does it mean for you?

    Let me lay to rest the bugaboo of what is called devaluation.

    If you want to buy a foreign car or take a trip abroad, market conditions may cause your (lira) to buy slightly less. But if you are among the overwhelming majority of (Italians) who buy (Italian)-made products in (Italy), your (lira) will be worth just as much tomorrow as it is today.

    The effect of this action, in other words, will be to stabilize the (lira).

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  15. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  16. Dunque, se ricordo bene... sospendo la convertibilità (gold standard), quindi posso monetizzare il debito e diventare compratore di ultima istanza per il mondo occidentale, sostenendo la domanda estera e creando occupazione interna con la svalutazione del dollaro, di cui m'importa poco perché i prezzi interni rimangono costanti.

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  17. Orsù, è semplice. Siamo alla vigilia di una drastica svalutazione del dollaro USA. Chi ha dollari li venda prima che valgano molto di meno (ma questo suggerimento è 'crematistica' non 'economia'.

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  18. Ci passammo forzosamente nel '92 perdendo un mare di soldi, certo non eravamo quegli USA di allora, ma oggi non possiamo farlo e nemmeno loro, fino a nuovo ordine. La Germania ( Zimmermann) fu irremovibile e gli USA stavano scoppiando!

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  19. Il riferimento al “Nixon moment” potrebbe alludere all’eventuale decisione degli USA di cessare di essere “il compratore di ultima istanza” del globo.
    Per fare questo gli USA dovrebbero lasciare svalutare il Dollaro rispetto all’EURO e cercare di rimettere a posto il saldo delle partite correnti.
    Questo significherebbe mettere la parola fine alla moneta unica perché con un EURO “forte” rispetto al DOLLARO la zona euro non sopravvivrebbe.
    Concludo con un domanda: potrebbe essere Trump il candidato adatto a prendere/attuare questa decisione? … (in campagna elettorale ha espresso la volontà di riportare a casa le tante aziende americane delocalizzate …)

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    1. Aggiungerei, alla corretta interpretazione di Gasperino, un "facciamo due conti su chi e come li segue..."

      https://it-it.facebook.com/hillaryclinton/

      https://it-it.facebook.com/DonaldTrump/

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    2. ...proseguendo col ragionamento ... non sarà che, in questa prospettiva, l'attuale "sterlinetta" torni presto a riassumere il ruolo di bene rifugio? (... altro che peste bubbonica post-Brexit! )

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    3. @ Alberto Bagnai
      Professore dopo questa sua affermazione va osservato che tra due punti passa una e una sola retta ma infiniti cerchi.
      La prossima volta sia più buono, ci dia almeno tre punti almeno un paio di aree riusciamo ad individuarle.
      So di non sapere

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    4. Esattissimo...la svalutazione del dollaro-in quei termini- porta con se'-diciamo, va', con tutta probabilita'- l'implosione dell'euro. Ma...affermazione-domanda: alla svalutazione del dollaro seguirebbe anche quella dei debiti, soprattutto con un po' di conseguente inflazione(by aumento salari): i tassi bond-treasury si alzano, la montagna degli stessi a 20-30 svalutano enormemente di valore e vengono ricomprati a poco, abbassando il debito...dovrebbe essere la politica di Trump.

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  20. In un sistema-paese abbastanza grande da essere (quasi) autosufficiente le fluttuazioni del cambio sono limitate a quelle generate dalle partite import-export piu' entrata - uscita capitali , nel caso degli USA pero' bisognava fornire i dollari necessari agli scambi internazionali .

    Se veniva mantenuta la convertibilita' il legame con l'oro (la cui quantita' non e' incrementabile in funzione degli scambi internazionali) avrebbe comportato l'impossibilita' di conversione e obbligato gli USA a perdere riserve auree per finanziare il commercio mondiale (cioe' il loro deficit di partite correnti) o semplicemente la voglia di prendere piu' oro (Francia e Germania) in quanto il dollaro era sopravvalutato in funzione del fatto che era convertibile ai livelli previsti mentre ne erano in corcolazione maggiori quantita' .

    L'analogia con l'Italia di oggi non la vedo , a meno che non si riferisca al surplus germanico da un lato e alla posizione di finanziatore netto dell'EU dell'Italia dall'altro .

    Il saldo TARGET2 e' un "boma" che arrivera' certamente sulla zucca di qualcuno , se e' a questo cui si accenna.

    Sono curioso, attendo lumi.

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  21. Confesso che ci sto provando. A me non risulta accessibile, purtroppo. Pero' da una spiegazione potrei imparare molto.
    I due punti da cui passa la retta sono i due testi in grassetto?

    Gia' non capisco come si creino nuovi jobs e si fermi l'inflazione, a meno di incentivare l'immigrazione e la precarieta' lavorativa.

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  22. Ma come? Il marco mica può rivalutare! Che ne sarebbe delle minacce UE alla Gran Bretagna se la signora Germagna va in recessione? E noi, con chi ci schiereremo? Poco importa, tanto noi siamo italiani: decideremo a giochi ormai compiuti, nell'interesse del padrone di turno.

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  23. Se avverrà il cambio di rotta nella politica monetaria amerregana probabilmente al boma dovrà stare attento er nasone. Se il nuovo presidente (whoever will be) deciderà che il valore del dollaro sta mettendo in difficoltà l'economia americana, come sembra suggerire il grafico delle partite correnti, hai voglia a stampare €uroni per mantenere insieme i cocci dell'€urozona. Anche perché, che gli USA siano lievemente seccati dalle manipolazioni del cambio dell'€uropa a trazione tedesca lo hanno già manifestato in più di una occasione e non sembra che Anghelona disponga di sufficienti megaton a supporto del proprio mercantilismo tanto da poter tirare dritto e fare finta di nulla. Infatti a suo tempo, per rientrare parzialmente della sola subprime, pensò bene di prendersela con i Greci.

    Il Prof. ci parlò dell'inevitabile indebolimento dell'€urone: onori e danari a chi colse l'occasione; che questo post sia un suggerimento prima di ritrovarsi con le tasche piene di tanti dollarucci?

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  24. Possiamo sperare che sia eventualmente Trump, a consentire la svalutazione del dollaro.
    L'eurozona sarebbe finita

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  25. Altro che Nixon moment. Con Renzi e il PD, tutt'al più siamo sull'orlo di un Wile E Coyote moment (parafrasando).

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  26. Che poi a rigore non si dice strambare ma abbattere, quando avviene per scelta del timoniere. Abbattere cosa o chi si lascia come esercizio, in questo caso :)

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  27. Gli ultimi progetti di egemonia delle elite tedesche sono finiti non per opposizione degli altri Stati europei ma semplicemente quando gli USA hanno capito che un' europa devastata gli portava più danni che benefici. Insomma, gli Usa sono un pò come il cavaliere nero... Tra parentesi: alla fine chi paga più di tutti è sempre il popolo tedesco

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  28. La convertibilità del dollaro in oro ha fatto crescere la domanda mondiale di dollari con conseguente rivalutazione della moneta USA, ovviamente tale rivalutazione ha fatto peggiorare il saldo delle partite correnti. Nel momento in cui Nixon ha abolito la convertibilità dollari/oro, la domanda mondiale della loro moneta è diminuita con conseguente svalutazione e miglioramento del saldo delle partite correnti, saldo favorito anche dalla tassa sulle importazioni (utile anche a contenere l'inflazione Importata?). Così facendo Nixon ha rilanciato la domanda interna e quindi l'occupazione, ma tenendo fermi per tre mesi stipendi e prezzi ha evitato aumenti inflattivi.
    Dagli anni 80 in poi, con l'eccezione dei primi anni 90, il saldo delle partite correnti è stato sempre in deficit in quanto gli USA sono diventati acquirenti di ultima istanza della produzione mondiale e a causa del dilemma di Triffin. Ovviamente fino a quando l'economia mondiale tirava la situazione era gestibile e le famiglie statunitensi avevano lavoro e redditi (in modo da potersi indebitare e ripagare i debiti), quando è esplosa la crisi dei subrime l'onda d'urto che ha colpito l'Europa ha fatto emergere tutte le contraddizioni e le distorsioni economiche causate dall'€, che si sono aggravate dal 2010 in poi a causa delle misure di austerità, misure che hanno evidenziato come in un regime di cambi fissi se non puoi svaluti la moneta devi svalutare i salari, creando disoccupazione e facendo crollare la domanda aggregata. Quindi per usare le parole del prof, oggi l'area euro rappresenta il buco nero della domanda mondiale.

    Ora visto che le elezioni americane sono vicine e che dagli USA le critiche all'Europa in generale e alla Germania in particolare arrivano copiose (via FMI e compagno Joe ad esempio), il Nixon moment moderno potrebbe essere il libera tutti allo scioglimento ordinato (nel senso di comandato, cioè imposto) e dall'alto dell'area euro, con l'uscita della Germania e dei suoi satelliti che vedrebbero rivalutarsi le loro monete (per cui il dollaro risulterebbe svalutato), così facendo i loro enormi surplus commerciali con l'estero scenderebbero drasticamente a beneficio dei paesi del Sud Europa e degli Stati Uniti stessi, riportando un equilibrio sul commercio mondiale e dando la possibilità ai GIIPS di rilanciare la domanda interna e quindi di far crescere la domanda aggregata a livello globale. In questo modo gli USA potrebbero rilanciare la propria produzione ed occupazione.

    L'alternativa potrebbe essere la Clinton che ci porta in guerra contro la Russia e la Ciiiiiiiiiiiiinaaaaaaa.

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    1. Aggiungerei solo una piccola osservazione: il dollaro non e' una moneta qualunque, e' ancora la principale valuta di riserva mondiale (anche se in evidente declino) e molti stati (es. Ecuador) utilizzano il dollaro come moneta nazionale o come riferimento (peg). La sua eventuale svalutazione alleggerirebbe la posizione debitoria di tutti i Paesi con ingente debito estero denominato in dollari (e credo anche in Euro). La svalutazione di questi debiti rappresenterebbe un importante stimolo alla ripresa dell'economia mondiale. Tenendo infine presente che il sacro Graal dei Paesi mercantilisti e' l'accumulazione illimitata di riserve monetarie, quale maniera migliore di colpire la loro avidita' svalutando il loro 'tessssoro'....

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  29. Gomblotto, altro che Watergate della splendida libertà di stampa!

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  30. In quegli anni molti paesi soprattutto poveri/emergergenti che avevano solo riserve in $ confidando nella convertibilità, se la presero in quel, posto.
    cq la convertibilità era oramai insostenibile come de gaulle aveva ben compreso.

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  31. "We will survive"..
    https://twitter.com/XHNews/status/791524412621221888

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  32. ... ce lo siamo ampiamente meritato, ogn'uno dalla personale angolazione, dovrebbe fare il passo del giaguaro mica poco ma le probabilita' per ora sono infime ...

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  33. https://en.m.wikipedia.org/wiki/Nixon_shock

    "However, from 1950 to 1969, as Germany and Japan recovered, the US share of the world's economic output dropped significantly, from 35% to 27%. Furthermore, a negative balance of payments, growing public debt incurred by the Vietnam War, and monetary inflation by the Federal Reserve caused the dollar to become increasingly overvalued in the 1960s."

    WTF?!
    What am i missing guys?
    Inflation, negative balance of payments, growing public debt=overvalued dollar?

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    1. Certo, Biagio, perché se i cambi sono fissi, l'inflazione determina sopravvalutazione del tasso di cambio reale. Perché non ti cerchi qualche articolo del blog che ne parla?

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    2. eR=e x p / p W

      Quindi stava cercando di far scendere "e" così che "eR" sarebbe potuto essere < 1 e rendere comprare dal mercato interno piú conveniente per gli americani?

      I hope i got this

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    3. Rivedendo quanto sopra nel mio commento precedente si potrebbe dire che a quel tempo gli USA stavano quasi con gli stessi parametri di oggi ( eccetto l'inflazione, ed il contesto macroeconomico piú o meno) in una situazione quasi simile ad oggi con la Germania che accaparra sempre piú mercato grazie ad un euro drogato....
      Come risolverà questa situazione sarà interessante...

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  34. Io sono il peggiore e più saltuario tra i lettori di questo blog, e allora mi sono limitato a cliccare su "fonte", e a farmi un giro laggiù, per mia goduria personale.
    Tra l'altro, scopro che in USA il debito delle famiglie, in rapporto al PIL, è da un po' di anni in considerevole calo, laggiù (ora magari un po' meno calante)....non lo sapevo, dunque grazie.

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  35. Ehm... Ricerca Ipsos per Acri

    "...Se in passato l’Euro è stato l’elemento simbolico di insoddisfazione verso l’Ue, ora questa sembra avvilupparsi in una crisi autonoma. Infatti se è sempre vero che più di 2 italiani su 3 sono insoddisfatti dell’Euro (il 68%, dato in leggero calo rispetto al 71% del 2015), il numero dei soddisfatti cresce di 3 punti percentuali dal 2015. La maggior parte degli italiani (51%) è ancora convinta della sua utilità nel lungo periodo; però il numero di coloro che ritengono l’Euro come uno svantaggio fra 20 anni sale significativamente - erano il 36% nel 2015, ora sono il 42% - a spese degli indecisi, che passano dal 13% al 7%."

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  36. Spero di fornire un contributo utile alla discussione.

    Fonte: Memorandum From the President's Deputy Special Assistant for National Security Affairs (Kaysen) to President Kennedy (Washington, May 4, 1963)

    << We are providing Europe both with income that does not register in the trade account, e.g., tourists and investments, and with military services which we pay for and they do not, and the benefits of aid expenditures for which we still pay a disproportionate share. It is the fact that we must either finance these outlays by our trade surplus or reduce them. The Europeans should understand this, and it should affect their attitude toward the trade negotiations. >>

    Gli Stati Uniti desiderano (esigono?) finanziare il loro deficit di bilancia dei pagamenti incrementando i propri export verso i mercati degli "alleati" occidentali, in particolare europei; l'unica alternativa è quella di offrire meno "servizi militari" e flussi di capitale. Per decenni le amministrazioni americane hanno privilegiato la prima soluzione: i vari round GATT dagli anni '60 agli anni 2000 ed il TTIP oggi sono un'espressione di questa strategia. Per inciso, in linea puramente teorica potremmo dire che un'amministrazione Trump magari preferirebbe la seconda soluzione.

    Come parte di questo approccio credo che vadano iscritti anche tutti gli episodi in cui, con le buone o con le cattive, l'amministrazione americana ha provocato aggiustamenti talvolta bruschi del sistema monetario internazionale. Un aggiustamento "con le buone" è stato il Plaza Accord degli anni '80 avvenuto in maniera cooperativa in cui gli USA hanno "invitato" Giappone e Germania Ovest a rivalutare. Un aggiustamento "con le cattive" è stato appunto il Nixon shock del '71, seguito ad una riluttanza della Germania Ovest di continuare a comprare dollari per difendere il cambio.

    Vista dall'Europa, la necessità di usufruire dei "servizi militari" americani è irrinunciabile, soprattutto se la guerra fredda comincia a riscaldarsi. E' forse pertinente questo documento storico dal sito della Bundesbank: la lettera di Karl Blessing, allora governatore della Bundesbank, alle autorità americane. Mi ha colpito il seguente passaggio dall'articolo:

    <<[...] historians often refer to an interview which Karl Blessing gave to the German magazine “Der Spiegel” in 1971, in which he himself calls into question his earlier concessions – “I state to you now that I feel myself to be personally culpable in this matter. I should have been more rigorous with regard to the US. The dollars that we were accumulating should simply have been rigorously converted into gold.” He explained that, at the time, has [sic] fears of the foreign policy implications, which would have led to the withdrawal of American troops from Germany, had been one of the factors that led him to give in to US demands.>>

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  37. La cosa preoccupante è che, se è come penso, oggi come allora la salvifica svalutazione servirà solo a giustificare l'aumento di debito pubblico per spese di guerra.

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  38. @Lorenzo Marchetti
    hai letto "IL TRAMONTO DELL'EURO (2012)" e soprattutto "IPF (2014)" oltre che investigare per due anni?

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  39. ho giusto informato la mia banca un paio di giorni fa che sarei passato perchè voglio aprire un conto in USD per metterci un po' di soldi. Poi leggo questo post che mi fa venire le paturnie.
    Ma che avrà voluti di'? Mi toccherà di aspettare Pescara per chiedergielo? E intanto, come dormo?

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  40. Perdonatemi la estemporanea, ma questa dovete proprio leggerla... http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/i-costi-e-i-benefici-degli-stranieri-in-italia_2107186-201502a.shtml

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    1. E' un discorso semplicistico oltre l'ingenuità, poiché tra i costi, andrebbero annoverati anche i mancati introiti, ossia le rimesse, che valgono 64mld negli ultimi 5 anni. Il reddito al netto di un autoctono verrà in parte speso in consumi e in parte risparmiato. Parte dei consumi andranno in beni d'importazione e parte ad incrociare la produzione interna. Moltissimi immigrati, invece, rimandano quota parte del reddito in patria, le cosiddette rimesse. Quindi, volendo ben calcolarne il costo, andrebbe annoverata questa voce che non alimenta la domanda interna, esattamente come i pensionati emigrati italiani che per tirare a campare sono fuggiti alle Canarie e a cui si spulcia la prestazione pur di risparmiare.
      Posto che si tratta di conti della serva, è anche sciocco andare a calcolare i costi dell'immigrazione sul totale degli immigrati: la mia compagna, greca e qui per scelta, lavora, come puoi paragonarla a chi invece campa di assistenza? E' ovvio che aumentando la base di occupati, aumenti di conseguenza il gettito, autoctoni o stranieri che siano.
      Allo stesso modo andrebbe calcolato quanto, l'importazione di manodopera a basso costo, influisca sul reddito medio, quanto aumenti la disparità sociale, quanto costi in termini di disintegrazione del tessuto sociale e via dicendo.
      Posto qualche puntino sulle "i" e volendo fare una discussione più costruttiva di quella sui conti della serva, bisogna capire se si debba curare il mal di denti o ciò che provoca il mal di denti: determinati flussi migratori sono un mal di denti persistente, sintomo cioé di qualcosa di più grave alla base. Perché alla pensionata dici di ipotecare casa, mentre sull'immigrazione l'unica risposta è quella buonista? Perché questa differente empatia di fronte a differenti drammi sociali e personali?
      Ma soprattutto, perché uno che nasce in un'area povera, per sperare di vivere meglio, deve farlo fuggendo dalla propria terra ed andando ad arricchire scafisti, gommonisti, camionisti e via dicendo ed andando ad arricchire in maniera poco chiara tutto ciò che ruota intorno all'assistenza verso queste persone? Perché la scelta di andarsene dalla propria terra deve essere dettata dalla necessità e non da una scelta libera e incondizionata?
      Allora qui, il punto, non è dibattere di immigrato si, immigrato no o clandestino si, clandestino no, ma criticare apertamente la politica estera di determinati Paesi terroristi, che al prezzo di una bomba potrebbero costruire una scuola, anziché distruggerla. E' questo ciò che è vergognoso, non la reazione dell'uno o dell'altro in questa guerra tra poveri.

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    2. Francesco scusa, ma le tue puntualizzazioni mi sembrano eccessive e soprattutto fuori luogo. Di fronte a qualcuno che si trova in stato di bisogno e ti chiede aiuto, non stai a mettere i puntini sulle "i": gli tendi la mano e basta. Anche perché quei puntini li ha già messi qualcun altro al posto tuo, e ne ha tratto le dovute conclusioni, di cui tu (noi) facciamo parte. Piuttosto, se proprio non sei convinto che la cosa migliore sia [lasciarsi] tendere direttamente la mano, datti da fare per rientrare (o rimanere) nella schiera di chi può permettersi di fare il buonista col culo degli altri. In questo modo il tuo aiuto lo daresti anche meglio - a partire dalla possibilità di fare beneficenza - e nessuno (a parte i cavillosi come te) avrebbe nulla da eccepire.

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    3. Perdonami Fabrizio, ma proseguendo con questo ragionamento del tendere la mano, perchè non lottare allora anche per minijobs o reddito di cittadinanza? Non sarebbe anche questo un tendere la mano?

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  41. OT - Domani si svolgeranno le elezioni in Islanda

    Se vinceranno i Pirati sarà interessante seguire questo ulteriore fenomeno antropologico: vogliono indire un referendum per riaprire i negoziati di ingresso nella UE.
    Ma io mi domando e dico.......

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  42. Trump è un ottimo modo di svalutare senza "stampare" un dollaro.

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