lunedì 21 dicembre 2015

Stamani

Alessio Monacchini ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Storia letteraria della crisi": 

Stamani ho visto una signora ben vestita, divenuta da poco miserabile, chiedere l'elemosina. 


Postato da Alessio Monacchini in  Goofynomics alle 21 dicembre 2015 17:24

55 commenti:

  1. Abbiamo abbastanza tempo per perdere anche i vestiti.

    Una delle cose di cui mi sono ricordato in questi giorni è di quando, al mio primo esame di statistica economica, per esercitarmi sul deflatore del PIL, mi andai a studiare le serie storiche, dati ISTAT a valori concatenati, del risparmio netto per settori istituzionali, in particolare PA, famiglie, imprese finanziarie, imprese non finanziarie. I dati mi pare andassero dal 1995 al 2013. Si vede chiaramente come, da un certo punto in poi (indovinate da dove?), i risparmi delle famiglie hanno smesso di salire e iniziato a scendere, mentre quelli delle imprese finanziarie e della PA salivano di pari passo. Il problema dell'attacco al risparmio inizia molto prima della vicenda delle quattro popolari, e la tutela del risparmio non mi pare fosse all'ordine del giorno delle ultime politiche, né delle ultime europee, mentre invece è in costituzione. Ragionevolmente, come possiamo pretendere che quello che è sfuggito ai politici per anni diventi chiaro in 10 giorni, prima cioè del 2016? Come possiamo attenderci che l'attacco al risparmio venga propriamente contestualizzato nella guerra economica all'Italia, e di conseguenza venga COMBATTUTO? Questi giorni stiamo solo osservando lo schieramento di forze per l'offensiva finale, che inizierà come sappiamo col 2016.

    Seduti accanto alla sventurata signora, la quale ci farà, come prassi vuole, concorrenza, a lei potremmo dire senza fallo "Se so magnati tutto"...

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  2. Interessante come sempre l'intervista a Radio Padania...ho una domanda caro Prof.: In tutta questa storia, la disintegrazione Italiana (paese notoriamente filoamericano dal 1945), agli U.S.A. sta bene? L'eventuale caos/guerra civile/quel che sia a loro va bene? Non rischia anche di spingerci a trovarci un nuovo "protettore"...Russia?!?!?! Grazie per l'attenzione e in bocca al lupo a tutti.

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  3. Altro che rana bollita, qui siamo alla rana spellata viva. Non ci muoviamo non perché non ci stiamo accorgendo di quello che ci stanno facendo, ma proprio perché ce ne stiamo accorgendo e viviamo nel terrore che il prossimo a cui tocca saremo noi.

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    1. Da esperienze personali dico che molti proprio non se ne stanno accorgendo. Non conoscono l' eziologia di questa malattia. Le loro conclusioni sono frasi ripetute a pappagallo da uno dei loro guru televisivi: è una crisi mondialeeeeeee, non è la moneta sono i politici corrotti.... E mentre noi ci crogioliamo in questo brodo in America già stanno facendo il film della crisi del 2008, come qualcosa di lontano ormai scampato, mentre qui a distanza di 8 anni il bello deve ancora arrivare.

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  4. Questa è una crisi ben più profonda, è una crisi che si è evoluta dentro ognuno di noi.
    Dentro di noi si è evoluto il demone della avidità.
    Tutto viene pesato con il quanto mi rende o quanto ci guadagno.
    Siamo diventati una società di individuali.La famiglia è diventato un problema come lo è diventato avere figli.
    Primo perche costano, secondo perche portano via tempo.
    La famiglia si sta sgretolando e pian piano che i vecchi ci lasciano i figli e i nipoti neanche si parlano più se non vengono alle mani prima e a denunce poi per quel poco avere dei propri padri.Mai come ora ho sentito di famiglie che si derubano dei propri risparmi gli uni con gli altri.Spesso non sono nemmeno cifre che possono cambiare la vita ma quando una persona perde la propria dignità, quando una persona non ha più remore è difficile distinguere un essere umano da un animale.
    Un decennio fa tocco anche alla mia famiglia.
    Un nonno oramai malato in fin di vita e due figlie che devono accudirlo nel suo ultimo periodo.Una delle due oltre che accudirlo si è fregata tutti i soldi che aveva in banca facendolo morire come un barbone con i buffi da pagare.Come può una sorella fare una cosa del genere a quello che ha di più caro??In questa vita di merda una volta che hai fregato i fratelli e smerdato l" esistenza dei tuoi genitori che cosa ti può frenare??
    Ma sopra tutto mi son sempre detto il perche??Perchè??
    Da piccolo la maestra mi diceva sempre che ero troppo idealista,oggi che mi sto avvicinando ai 50 lo sono ancor di più.
    La maggior parte quando parlo di certe mie idee mi definisce coglione. Perche oggi essere onesti è da coglioni, perfino il mio avvocato me lo ha detto in faccia.
    Scusate la lungaggine e ringrazio il prof per l" ardente passione che ci mette a combattere una guerra che appare persa.
    Appare persa perche se ognuno difende se stesso verremo catturati tutti.

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    1. Non sono d'accordo. Il 'demone' dell'avidità c'è sempre stato e sempre ci sarà, fa parte dell'essere umano tentare di accumulare il più possibile, perchè faceva, e purtroppo inizia a farlo anche oggi, la differenza tra la sopravvivenza o la morte, propria e dei propri figli.
      A mio nonno era capitato una cosa simile con suo padre, ma si parla di quasi 90anni fa, non degli ultimi anni. Le famiglie una volta stavano insieme anche perchè non avevano alternative, ma una ragazza appena trovava uno se lo sposava per non dover fare da serva in casa (quanti nonni o genitori si erano sposati a 20anni con pochi mesi di fidanzamento, cosa che oggi farebbbe impallidire quelle stesse persone). La società è cambiata ma l'Uomo risponde sempre alle stesse leggi. E' proprio per questo che uno stato deve poter dettare le proprie regole al mercato: un mercato lasciato a sè stesso comporta l'emersione di comportamenti sistemici imprevedibili (e spesso a favore di pochi), la guida invece dello stato è necessaria, ma non sufficiente, per far emergere, a partire dalle stesse leggi umane, nuovi comportamenti sistemici che permettono il rispetto di alcuni ideali o valori che sono dichiarati condivisi e universali.
      Per quanto riguarda l'onestà, attualmente non paga, ma non per una legge universale, perchè si è voluto che fosse così. Personalmente ritengo che per pretendere da altri onestà, la devo prima io mettere in pratica. Ma quando lo fai e non ricevi nulla in cambio e ci perdi solo (e non solo la propria coscienza), e l'unico modo per vivere dignitosamente è fregare qualcun altro, allora la disonestà non diventa più una scelta ma necessità.

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    2. Cattiveria ed avidita' ci son sempre state, nei tempi bui vengono applaudite. Riusciremo a reagire prima che sia troppo tardi? Rinascera' la solidarieta??

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    3. Buffet il miliardario americano, alla domanda se ci fosse ancora secondo lui una " lotta di classe ", tempo fa ha risposto: "non lo so, ma so che la destra ha vinto e la sinistra ha perso".
      Ha vinto cioè il denaro e il sociale ha perso. Tutto deriva da quel fatto. Saluti !

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  5. Il Portogallo salva la banca di Madeira con 2,3 miliardi di aiuti pubblici
    http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-12-21/il-portogallo-salva-banca-locale-banif-23-miliardi-aiuti-pubblici-163605.shtml

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  6. Auguro alla signora ogni bene, perchè non ci siano fraintendimenti.
    Questa invece, la dedico alla signora Gruber, ed a tutti quelli che stasera erano lì, e chi ha visto stasera il pogramma sa di cosa parlo.

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    1. La Gruber.....senza ombra di dubbio una delle peggiori giornaliste d'Italia.SENZA OMBRA DI DUBBIO!!

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    2. Alberto, lei è sempre così ottimista... la Gruber non è semplicemente una che pensa non le possa accadere nulla di male (ma poi le crolla il mondo addosso): la Gruber è l'animale da compagnia del serraglio del sultano, che affascina ospiti e rivali, sudditi e cortigiani. Non è immortale, ma è il simbolo di un potere che si esercita soprattutto nelle forme della persuasione, e dunque non si può fare a meno di un siffatto animale da esposizione.

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    3. Il suo apparentemente asettico (nel senso che sappiamo) circolo feudale, come si sa, si compone di autorevoli analisti e pensatori. Comunque, le ho spedito lo stesso cinguettio, sul suo profilo twitter; non mi faccio mancare nulla, e nella mia posizione, ormai posso togliermi quasi ogni sfizio.

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  7. Renzi:"Il voto in Spagna colpa dell'austerity"...hahahahahaha hahahahahaha... scusate,ammettendo di non essere tra i più esperti,chiedo consiglio ai più preparati tra voi;Ma a quanti punti di deficit sopra il 3% sta la Spagna?e da quanti anni??

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    1. Svari, di svario. Ti rispondo così, tanto non mi pare molto importante... chiediti quanto del PIL della Spagna è dovuto a quella spesapubblicaimproduttiva (vista da vicino la Guardia Civil, che non parla un grammo di inglese nemmeno a estorcerglielo a forza, direi DECISAMENTE improduttiva). Ti aiuto, a braccio l'80% della crescita che hanno fatto è spesa pubblica.

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    2. O tu non hai capito il mio quesito o io non ho capito la tua risposta.Mi spiego meglio:Tu dici che la Spagna grazie a tutta la spesa pubblica che applica(6% deficit\pil in media ogni anno) deve l'80% della sua crescita.Io ti rispondo,Quale crescita?quella dell'uno virgola qualcosa?e per produrre una crescita così bassa hanno prodotto e stanno producendo ancora,un debito pubblico spaventoso;È arrivato al 90% del PIL,se non oltre,solo nel 2011 era del 62℅.Morale della favola è che io,nel mio post precedente,volevo evidenziare come fare spesa pubblica all'interno di cambi fissi(EURO)sia un suicidio. Chiaro ora!

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    3. Il problema non è o meglio non è solo il debito pubblico; hai dato un occhio al debito privato verso estero?

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    4. Amore mio, io non so...io leggo poco i soleggiati ma....3,4% quest'anno. Non sono un tecnico MA comunque, ahinoi, e "Ahi Carramba!" (Giù la testa), è un progresso significativo. Oggi i Keynesiani sfigati scrivevano di Giappone che svaluta e non esporta. Seppelliamoli tutti ridendo a crepapelle, io li ho seppelliti anche tecnicamente. Nel blog di Alberto Bagnai troverai materiale a morire per soddisfare le tue curiosità. Buon divertimento!!! (aiuto: cerca in alto, nel frame [mi sono appena guadagnato un posto all'inferno, ma si dice così :-D ] )

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  8. Per lavoro sto tutto il giorno in strada e nelle case. Se iniziassi non la finirei più con la miseria che vedo e che può schiantare un toro.
    Che caxxo ci è preso?

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  9. Quando vedrai quella signora vendere fazzoletti ai semafori memtre tiene la mano di suo nipote, d'ostacolo per entrambi i genitori che devono elemosinare un lavoro "full time", 7 giorni su 7 a 200 euro al mese, a quel punto avrai sotto gli occhi la realtà greca di due anni fa.

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    1. Ricordo che a Mosca, nel '93, alle stazioni della Metropolitana, vi erano delle anziane signore che vendevano sparute teste d'aglio e singoli fiammiferi. Intanto gli oligarchi si spartvamo il paese e davano sparire in banche straniere i prestiti delL'IMF

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    2. Credo sia la realtà greca anche di oggi. Solo che i "nostri" media non ne parlano più, perché il "compagno" Tsipras "ha vinto".

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  10. Non ci sara' reazione visibile finche' la maggior parte delle famiglie non verra' personalmente toccata. Questo e' vero dappertutto in Europa.

    Conosco ex padri di famiglia che vivono in una roulotte dopo la separazione, e donne senza lavoro e senza assegni familiari decenti. Chi puo' torna a casa dei genitori.

    Per adesso vedo questo:

    http://gds.it/2015/12/22/scuola-30-mila-precari-senza-stipendio-da-settembre_452313/

    Attacco al lavoro, allo stato sociale e alla Costituzione.

    Guardo con grande timore al 2016 anche perche' nulla cambia in Europa; Spagna, Francia, Portogallo, stessa storia.

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    1. Nulla mi sembra riduttivo, in ogni senso!

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    2. ...la mia famiglia ha fatto, per molti anni, parte del quinto decile della distribuzione. Chi più medio di me? Avevamo due macchine e una moto, e una casa di proprietà a P.zza Bologna, ASL roma A. Ora mia mamma cerca le offerte al supermercato, abbiamo una "Picasso" (!) scassata e scolorita, e la casa fuori non ha manutenzione da vari anni. E i miei sono i privilegiati, quelli con le pensioni retributive. De che stamo a parlà? La depauperazione dei cinque decili centrali è IL LORO METODO, IL LORO SCOPO, ma è solo il primo passo. Io ho avuta la fortuna di imbattermi in voi, ma gli altri? Come andiamo a prenderli? Vogliamo fare come i bordighisti, "tanto arriverano da soli"? Non lo so, la mia consapevolezza strategica si esaurisce tra la poltrona e il gabinetto.

      Ma prova a cambiare canale a casa mia, mentre c'è Fazio. Rischi la vita. E mi redarguiscono ancora (ho 33 anni) perché io non cada preda della propaganda. Forse c'ha ragione Salvini, una ruspa e passano i dolori.

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    3. Costanzo Preve (http://www.kelebekler.com/occ/bordiga03.htm):
      Amadeo Bordiga (1889-1970), ingegnere napoletano, primo segretario del Partito Comunista d'Italia nel 1921, poi sostituito da Antonio Gramsci a partire dal 1924, ritiratosi a vita privata ai tempi del fascismo dopo il 1929, ed infine dopo il 1943 fondatore e capo carismatico del cosiddetto "bordighismo" (dai bordighisti ovviamente mai definito così), attivo fino alla morte avvenuta nel 1970, è stato un uomo di grande valore, di alta moralità, di convinzioni salde. Dico questo del tutto indipendentemente dall'accordo con quanto ha sostenuto, accordo che nel mio caso è pressoché inesistente. Ma il giudizio morale ed intellettuale su di una personalità non deve mai basarsi, a mio avviso, sull'accordo o il disaccordo teorico, ma deve fondarsi su altri parametri, che sono poi sostanzialmente due: il rigore morale e l'originalità intellettuale. E qui Bordiga vola sopra le nostre teste. Confrontiamolo soltanto con il pulcino d'allevamento togliattiano Massimo D'Alema, che ancora giovanissimo espelle nel 1969 per semplici ragioni d'opinione il gruppo de Il Manifesto e nel 1999, dopo trent'anni malvissuti, bombarda con uranio impoverito la vicina Jugoslavia sulla base dell'invenzione (smentita in tutti i modi dagli osservatori dell'OCSE presenti in forze in Kosovo) di un presunto ed inesistente "genocidio" e di una presunta ed inesistente "espulsione etnica". Abissi di moralità separano questi tipi umani. So bene che oggi è troppo presto perché questo venga riconosciuto, ma in generale in queste cose il tempo è galantuomo, il polverone mediatico prima o poi si deposita, i sicofanti mentitori prima o poi si strozzano con il denaro ingurgitato, e la prospettiva storica fa vedere meglio le cose.

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    4. Concordo anch'io, benché i suoi "nipotini", da Parodi a Cervetto, non mi abbiano mai convinto (politicamente, perché anche la loro stazza etica è imparagonabile al pollo d'allevamento sopra citato). Cmq, quando i "lottacomunisti" mi vendono il loro giornale, non mi sento di rifiutare: troppa pena per quelle ggiovani energie così mal sprecate.

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    5. @Persil la maggior parte delle famiglie è già stata inutilmente toccata se passa con nonchalance la definizione di ceto medio come delle austere formichine il cui reddito mensile è sufficiente a coprire le proprie spese mensili.
      I redditi dei benestanti sarebbero invece più che sufficienti. https://www.lastampa.it/2015/12/21/societa/le-formichine-del-ceto-medio-ottimiste-con-prudenza-xcVqLLn5V4UWXGWV9hiwMN/pagina.html


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    6. Allora, piano piano: come al solito faccio un casino, e di questo mi scuso con Alberto. Alzo più polvere io, di un GT in un cantiere.
      1) Ho scritto "bordighista" con una certa leggerezza, senza, assolutamente dare una connotazione sull'uomo (la cui biografia conosco pochissimo, la approfondisco solo ora, grazie a voi). Sulla statura morale non mi esprimo, se sta scritto sui libri di storia senza nota a piè di pagina, significa buono. Il concetto che spesso esprimono i suoi, è che "noi diffondiamo il messaggio, poi il giorno della crisi, verranno loro, da noi, a chiedere".
      2) Cervetto ha scritto parole dirimenti, cazzo (ops) dirimenti, sulla strategia di come recarsi dalla poltrona al gabinetto, e quando farlo. Per me "la difficile questione dei tempi" è stata una lettura che ha spaccato a metà la mia vita (e a volte ne ho citato dei passi, qui)
      @perfect ti prego non citare D'alema vicino a Bordiga, abito al sesto piano. Non vorrei un pluslavoro per il portiere, domattina.
      @roberto se vuoi un'analisi marxiana della storia, prima di questo canale c'erano loro. A porta labicana ci ho passato non pochi pomeriggi. In un posto, comunque, pieno di gente di livello, a fare le mie domande cretine (ero giovane) e a leggere avidamente quelle quattro pagine. C'era anche un relatore cazzutissimo, ricercatore a Fisica, di cui ho perso le tracce e non ricordo il nome. Beh, per gente con palle così, alla sede del PD qui a casal bruciato, non la trovi. Purtroppo. Siete splendidi scusate il baccano.

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    7. Gentile Emilio Pica, possiamo essere d'accordo con Preve, c'e' pero' un tarlo in tutto cio', ovvero l'esercizio effettivo del potere. Le elevate stature morali mi riempiono di ammirazione, ma mannaggia raramente raggiungono la stanza dei bottoni. Come essere incisivi realmente? Dov'e' Lenin, oggi? E cosa farebbe?

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  11. Ho fatto una ricerca veloce sul blog e credo non sia stato segnalato. Questo articolo
    Di Antonio Socci apparso su Libero. Frame "Germania Cattiva" certo ma credo come dice il Prof che il Capitalismo nostrano cominci ad aver paura (forse). Vediamo se arriva qualche altra firma "pesante".

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    1. Qualcuno ha telefonato a Socci.
      Avere "al mio fianco" Socci non mi fa alcun piacere, avere chi gli ha telefonato può fare comodo.

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    2. Tutto bene nel discorso di Socci, anche se molto terra terra, ma lo sa che il solito Furby vuole più Europa con l'euro come Bini Smaghi & C?

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  12. Scrivo da Arezzo, città che un tempo non troppo lontano aveva, assieme a Valenza e Vicenza, il primato dell'artigianato orafo e vantava altre eccellenze nell'arredamento, nell'abbigliamento, nell'edilizia e nei servizi. Oggi non c'é più niente o quasi. Basta dare una sbirciatina al portale dei fallimenti. Sapete già che la stampa locale, come quella nazionale, ricollega l'insolvenza di Banca Etruria, la banca della nostra città, al "sesomagnatitutto" (dopo aver tentato indarno, come giustamente faceva notare il professore, di dirottare l'attenzione sugli avidi risparmiatori). Nel mio piccolo, parlando con i colleghi e con gli amici, cerco di far capire che li stanno sostanzialmente prendendo in giro e che, in buona sostanza, la crisi bancaria deriva dall'economia reale e, paradossalmente, sotto un certo punto di vista, dalla stretta osservanza delle regole (e non tanto dalla loro violazione). Spiego loro che, quando il Titanic affondò, certamente la corsa alle scialuppe venne gestita in maniera "classista", ma non fu quella la causa del naufragio. Tutte cose che ho imparato qui. Grazie professore.

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  13. Ci ho scritto un post che per carità di comunità vi risparmio, ma è capitato anche a me: per la strada, quella che ormai possiamo definire "la solita signora", italiana, più di 70 anni, curata, vestita dignitosamente, compita...
    le parole che sentii, nette, passando, dette ad altro pensionato, ce le ho sempre nella testa; mi gelarono il sangue, perché il paragone era impensabile: "durante la guerra non mi mancava il mangiare, adesso mi manca il mangiare".


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  14. Ero su via Latina, un po' dopo piazza Galeria verso san Sebastiano, un anziano signore ben vestito, rovistava nei cassonetti ed era già da tempo avendo riempito il carrello. Mi è tornato in mente uno dei video girati ad Atene. La Grecia cresceva, stava uscendo dal tunnel, come oggi l'Italia, all'ennesimo giro di Boa (constrictor).

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  15. Difficile spiegare razionalmente il perché di un odio così sadico e ininterrotto verso il popolo. Non è il profitto, nemmeno il potere nell'accezione comune del termine, quello a cui mirano siamo noi, le “risorse umane”. Non si fermeranno, andranno avanti fino alla fine, se glielo permetteremo.

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    1. Guarda che anche quello dà profitto. Il lavoro delle RU è la massima espressione della convenienza, non dell'odio, ma dello sfruttamento. Le categorie morali non c'entrano poi molto.

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  16. Ecco il cioccolatino universitario dal sito ROARS:
    Saperi. I dati choc del rapporto Res sugli atenei del Sud curato dall’economista Gianfranco Viesti: la storia del più grande disinvestimento nella formazione superiore che aumenta le distanze Nord/Sud e condiziona la didattica e la ricerca. Atenei del Sud a pezzi

    È stato il più grande disinvestimentonella storia della formazione superiore. Negli ultimi sette anni l’università italiana si è ridotta del 20%. Spariti studenti, docenti, corsi di studio e finanziamento pubblico tagliato di 1,1 miliardi da Berlusconi-Gelmini-Tremonti e mai più rifinanziati. Negli primi sette anni della crisi, l’Italia investe meno di 7 miliardi nella sua università, mentre la Germania 26. L’Italia ha tagliato gli investimenti del 22%, la Germania li ha aumentati del 23%. Chi ha provocato la crisi dell’università? I governi.

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    1. la signora, ora sulla strada, e gli studenti e i professori e ricercatori persi da quei tagli, così come gli altri disoccupati belli e brutti vecchi e giovani , così come gli sfrattati per morosità ( oggi in tribunale modena all'udienza settimanale apposita c'erano più di 200, diconsi duecento cause, di sfratti x aziende e inquilini etc ) e i dichiarati falliti ( il 2015 si avvia a battere il record del 2014 http://voxnews.info/2015/11/02/e-record-aziende-fallite-il-2015-superera-il-2014/ ) , tutti questi sono il contraltare del nostro summum jus nostrano dove il judex ergendosi a paladino di tutto il giure umano e divino accorda il permesso di soggiorno sub specie di "protezione umanitaria " al cittadino del mali , qui giunto dopo molti pedaggi pagati al califfo al boss allo scafista a cercare la sua giusta mercedes http://www.ilcaso.it/giurisprudenza/archivio/civ.php?id_cont=13893.php

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  17. Ma la delusione maggiore è vedere che, pur chiamati a dare un segnale, a fare un gesto storico, quanto tutto sommato ci spetta, giustificato dal fatto che siamo evidentemente i più danneggiati dall'euro, siamo lo stato che è colpito in modo quasi chirurgico, più di tutti gli altri, non ci riusciamo...

    Se faccio il confronto con lo stato in cui vivo, la Cina, pur con tutto il suo deficit democratico, i suoi errori come con la borsa, però è visibile che le scelte del partito sono guidate dall'interesse nazionale, sono dirette anche a favorire la crescita delle condizioni di viata dei cinesi (non solo ma anche)...

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    1. Mi sembra ragionevole affermare che la Cina e' uno Stato effettivamente sovrano, mentre l'Italia no, dal 1945 ed anche prima. Tutti quelli che hanno provato ad emancipare l'Italia sono stati sconfitti.

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    2. @a perfect world22 dicembre 2015 16:30

      Forse volevi dire messi in condizione di non nuocere (aka incriminati o assassinati)

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  18. Alcuni mesi addietro m'è capitata una situazione simile. Stavo con Di Cì. Ad un certo punto, sul lato della strada davanti a noi, abbiamo notato un uomo sulla sessantina, ben vestito, curato nell'aspetto. A vederlo nulla di particolare. Passatigli a fianco, abbassa appena la sguardo, un frammento d'esitazione, m'è parso quasi a prendere coraggio e con tono cortese ci chiede: " Scusate se vi disturbo, ma avreste uno o due euro, giusto per un panino? Non ho più un soldo ed è due giorni che sono in mezzo alla strada". In effetti il vestito era piuttosto sciupato, ora che si poteva osservare meglio. Le mani erano ancora mani benestanti. Mentre io e Di Cì, colpiti, frugavamo nei nostri esili portafogli da studenti alla ricerca di denaro, quell'uomo ha continuato ininterrottamente a scusarsi, il senso di una profonda vergogna inciso sul volto. Quando gli ho chiesto cosa gli fosse capitato è parso quasi alleggerito. Ci ha detto che possedeva una piccola impresa andata in fallimento, che aveva perso ogni cosa, che lui non era abituato a tutto questo e che adesso stava in mezzo ad una strada, aiutato da alcuni volontari di un'associazione quando riusciva a vincere l'imbarazzo. Parlava un italiano ben istruito e noi non avevamo mai visto nulla di simile prima.

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    1. Qualcuno simile poteva scorgersi già vent'anni or sono alla mensa dei Cappuccini di Milano, presente forse più per far quadrare un bilancio temporaneamente messo male o che. Ma una diecina d'anni fa girava voce, ripresa da alcuni quotidiani, di come non sia difficile anche per gente istruita e proveniente da carriere manageriali il finire in mezzo a una strada o dentro un'auto, qualora se ne possegga ancora una, di lì a non molto allorché si perda lavoro attorno agli "anta" e si abbiano problemi di separazione col rispettivo coniuge (figli a carico, gestione e intestazione dei beni, assegnazione giudiziaria dei medesimi etc...). Ora le cose rischieranno di divenire ancor più facili, in questo senso, pur protraendosi - temo - ancora per un po' l'odioso e uniformante ritornello collettivo per cui sola responsabilità da attribuirsi sia alle incapacità del lercio malcapitato (che poi, pure così fosse, una società che non sappia o non voglia valorizzare anche gl’incapaci – e non per mero clientelarismo - non merita un nome lusinghiero).
      Attorno ai vent'anni, lessi il passaggio dell’autore d’un libro sullo sbarco in Normandia in cui era descritto come, attendibilmente, ciascun soldato in procinto d'entrare in azione e preso da comprensibile ansia interiore avrà pensato che mala sorte mai sarebbe capitata a lui, quanto piuttosto al suo vicino: una riflessione su come funzioni parte della mente umana purtroppo sempre attuale (ma certo più tollerabile e giustificabile in chi stringe tra le mani un Enfield oppure un Garand, il quale potrà accingersi, di lì a poco, a caricarsi letteralmente sulle spalle il peso del compagno colpito per davvero).

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    2. @Citodacal
      A proposito della sua riflessione: osservo come la Natura offra sempre esempi se si ha la volontà di scorgerli. Un tempo vivevo fuori città, in aperta campagna e si aveva un forno a legna, finito in disuso, in una stanza attigua alla cucina. La bocca era stata fatta serrare, rimanevano solo il canale da fumo e la canna fumaria, ancora aperta all'esterno dell'abitazione. Sfortuna volle, un giorno, che un volatile, probabilmente un piccione, decidendo di entrarvi e sorpreso, evidentemente, dal buio lì dentro, stabilì come miglior scelta per la sua incolumità quella di rimanere impietrito nell'oscurità. In attesa di chissà cosa. Per un'intera giornata stazionò esattamente nello stesso angolo del canale da fumo. Ogni tanto scuoteva le alette e noi ne avvertivamo il rumore. Quando l'indomani c'accorgemmo che da solo mai si sarebbe liberato, condannandosi a morte certa, io e mio fratello fummo presi da compassione e decidemmo di aprire la bocca del forno per fargli luce e indurlo così a muoversi. Bussammo sul tubo, usammo addirittura delle torce sperando che il fascio potesse fargli da guida, ma fu tutto inutile. Rimase lì. Sempre nello stesso punto, agitandosi appena un po' di più. La lasciammo aperta. Passarono poi alcuni giorni, non scherzo, fu stoico nella sua stupidità. Non decise di provarci neppure raggiunto il limite di sopportazione, perché immagino ve ne sia stato uno. Ero piccoletto, ma il ricordo è ancora ben impresso.

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  19. Segnalo questo, e in particolare la frase del sig. Monti (QED 62?)

    blog.ilgiornale.it

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  20. Volevo chiedere una cosa, se qualcuno può gentilmente chiarirmi le idee... I mercati come vedono la combinazione "whatever it takes / bazooka / bail-in"? Non ci vedono nessuna contraddizione e nemmeno la potenziale goccia che fa traboccare il vaso? La loro preoccupazione sembra essere solo per le elezioni spagnole (o almeno così ci dicono)... boh
    p.s. Complimenti alla signora per l'umiltà, io reagirei (o reagirò) più come il signore veneto di oggi.

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  21. Invece il sottoscritto domenica pomeriggio è andato ad ascoltare un esibizione di melodie popolari natalizie, su consiglio di un ex amico, che spaziavano da suoni e dialetti sardi a calabresi con influenze albanesi, accompagnati da chitarra e tamburelli, ma spesso anche solo da cori a "cappella".
    La prevedibile noia che mi ha pervaso dopo pochi minuti si è trasferita alla curiosità di studiare le altre persone presenti in sala.
    Età media 60 anni (modestamente ho provveduto ad abbassarla seppur di poco, prevalentemente donne, ben vestite, con diversi monili e capelli a posto.
    Insomma il classico pensionato retributivo, specie destinata all'estinzione.
    E mi è venuto da pensare ai nostri figli, ai giovani di oggi che, molto probabilmente quando arriveranno all'età delle persone presenti in sala, nell'ultima domenica di Avvento prima di Natale, non potranno godersi il loro tempo libero nella stessa maniera, ma saranno molto probabilmente costretti a spaccarsi la schiena, occupati in un lavoro sempre più alienante e mal retribuito, come già avviene oggi a sempre più persone.

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    1. I nostri figli a 60 anni (fra 30-50 anni?), lavoro alienante, mal retribuito, meno tempo libero. Tutte queste cose insieme? Forse.
      Ma non riesco a immaginare per produrre cosa. E per chi.

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  22. https://www.youtube.com/watch?v=15a0kbDYTbE&list=RD15a0kbDYTbE#t=2

    ...e vedo i ladri vantarsi e gli innocenti tremare,
    vedo i ladri vantarsi e gli innocenti tremare.

    ...E gli innocenti contendersi e gli assassini ballare
    e gli innocenti corrompersi e gli assassini brindare.

    ma chi sono gli "Innocenti"
    credo che gli "Innocenti"siano le persone che scelgono consapevolmente il Fallimento perchè ogni forma di successo è un compromesso più o meno significativo col potere.
    i Sommersi non ce l'hanno fatta a venire a patti col potere e ne sono stati e ne sono travolti e ci guardano e ci guarderanno dritto negli occhi, e sostengono e sosterranno per sempre il nostro sguardo e ci chiedono e ci chiederanno sempre: perchè?

    io sono una "salvata"
    questa è la mia pena e la mi giusta punizione

    baci
    la funambola

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