giovedì 28 febbraio 2013

Ai giornalisti (lectio difficilior), con QED 20

Gentile dottoressa, egregio dottore,

la ringrazio per il suo interesse verso la mia attività di divulgazione della quale intuisco che ella non sa assolutamente nulla (un blog che ha fatto tre milioni di contatti in un anno, un libro che sta andando piuttosto bene,  un altro blog piuttosto seguito, ecc.). Ne consegue che ella mi sta sollecitando non in quanto interessata alla mia analisi della situazione (analisi che pure ha avuto una qualche lungimiranza), ma in quanto mi ritiene in qualche modo connesso al fenomeno del momento: il Movimento 5 Stelle.

Con profondo rammarico sono a significarle che io di cotesto Movimento nulla so, tranne quello che si può desumere dall'organo/non organo del suo leader/non leader, che io leggo coi paraocchi della mia discreditata scienza, la macroeconomia. Essa mi suggerisce, per bocca dei suoi massimi esponenti, che la causa dell'attuale crisi vada cercata non nel debito pubblico, ma in quello privato (cosa che peraltro mi ero sommessamente permesso di portare all'attenzione del pubblico aprendo questo blog, con buona pace dei tuttologi a gettone ospitati da certi studi televisivi).

Ne consegue, a mio modesto, sommesso, parziale e tecnicistico avviso, che chi insista sulla diagnosi castacriccacoruzzionedebbitopubblicomannamolituttiacasasoladriiii, come ha sostanzialmente fatto finora l'opaco vertice del movimento, oltre a mentire in termini fattuali, propone, implicitamente, una ricetta ideologicamente schierata, tutta a favore della riduzione del government footprint. Va da sé che questa ricetta da figli di trojka non sarebbe compatibile con una reale volontà di riformare l'Eurozona, e infatti le proposte fatte dai vertici del Movimento in questa direzione sono visibilmente tattiche e demagogiche. Un referendum sull'euro, oggi, servirebbe solo a fare i cittadini "contenti e cojonati" (mi passi, gentile dottoressa e/o egregio dottore, questa espressione dialettale). Corruzione e sprechi sono un problema, ma la strategia montiana di attaccare in recessione il debito pubblico che non è causa della crisi e in Italia non è mai stato insostenibile, e di farlo, badi bene, sostanzialmente per rimborsare le banche private del Nord, equivale a quella del chirurgo che amputa la gamba sana, e a distanza di un anno chi poteva capirlo l'ha capito (mi astengo dal porle domande in tal senso).

Quindi oggi se uno dice "debbitopubblico" io mi giro dall'altra parte e mi occupo di cose serie. Quando un movimento politico dirà "debito privato", quello avrà il mio consenso e il mio appoggio esplicito (sempre che le sue terapie siano coerenti con questa diagnosi, come attualmente non accade nel PD).

Questa la mia analisi, espressa più volte sul mio blog e altrove, con una severa messa in guardia contro i rischi evidenti della Realpolitik (sotto la quale sta finendo schiacciato il PD, come da me anticipato due anni or sono) e della demagogia in genere. Non basta, a mio modesto e sommesso avviso, imbellettare con proposte di sinistra "sentimentale" (il debito "odioso", il reddito di "cittadinanza"), una diagnosi profondamente montiana (la colpa è del government footprint).

Ma questo è solo il mio parere, che non interessa a nessuno, soprattutto, a quanto intuisco, non a lei, e certamente, mi creda, ancor meno a me.

A fronte di questo, è un dato di fatto che le mie analisi, per l'originalità del loro stile, e per l'assoluta mancanza di originalità del loro contenuto, hanno in effetti richiamato l'attenzione di una parte credo minoritaria della base del movimento. Questa base, dimostrando un grande spirito di apertura, mi ha più volte invitato ad esprimermi (a Pescara, ad Arezzo, e prossimamente in tante altre città europee e italiane).

Io sono sempre andato, e ho incontrato delle persone pulite e aperte al dialogo. Guardi che non è ovvio che gli esponenti di un movimento che leggono critiche serrate ai loro vertici come quelle che ho citato sopra siano disposti a dialogare con chi le ha espresse. Nella mia esperienza, ad esempio, nessun PDino, anche quando non fosse antropologicamente piddino, ha mai espresso un simile desiderio. A differenza dei piddini, nella mia modesta, limitata e distorta esperienza i "grillini" non "sanno di sapere", e non ragionano necessariamente, compulsivamente, inesorabilmente per appartenenza. Vogliono sapere, sono curiosi, sono desiderosi di partecipare in modo consapevole a questo difficile momento storico.

Questa cosa ritengo sia la loro forza, ritengo faccia loro onore, e ritengo sia anche l'unica speranza di questo paese.

Spero, dall'esterno, che questo patrimonio di fiducia e di voglia di comprendere non sia tradito da chi ha saputo catalizzarne l'attenzione. Spero cioè che nei prossimi mesi emerga una coerenza fra diagnosi e terapie, e in particolare che il discorso della riforma dell'Eurozona venga affrontato dai vertici del movimento in modo coerente e qualificato. Ma ad oggi niente ci assicura che sarà così, e sono più marcati i segnali in senso contrario, il che mi allieta in quanto analista, ma mi addolora in quanto cittadino.

Personalmente ho elaborato lutti ben peggiori, e così mi accingo ad elaborare quello della sua dipartita, gentile dottoressa e/o egregio dottore, nel momento in cui ella apprenderà che, come mi son permesso di sottolineare nel post precedente, io non posso essere considerato grillino (nonostante non trovi nulla di offensivo in questo termine, che anzi, in base alla mia modesta, sommessa e parziale esperienza, identifica persone piuttosto sopra la media, come ha imparato a sue spese un mio collega).

Come si dice a Roma, quando a tordi, e quando a grilli. Oggi, per i tordi, il piatto del giorno è il grillo. Io non posso esserle utile: sono certamente un animale, ma temo di non essere un ortottero. La mia bramosia di sangue mi identifica piuttosto come un chirottero, ma non voglio annoiarla con la mia futile erudizione.

Sappia che quando avrà bisogno di me, sarò sempre a sua disposizione, ma la prego di lasciare a casa l'etichettatrice, e di ricordare comunque che

El grillo è buon cantore,
ma non fa come gli altri uccelli.
Come li han cantato un poco,
van de fatto in altro loco,
sempre el grillo sta pur saldo

Ecco: pare stia "pur saldo". In cosa, ribadisco, non lo so. Se lo scopre lei, mi faccia sapere.

Cordialmente.

Alberto Bagnai

Addendum e QED 20 delle ore 15:48

Dottoressa e/o dottore? Dico a lei, sì... È ancora lì?...

Guardi, se mi consente, per esserle utile, mi dicono che l'economista che lei sta cercando non sono io: pare sia Mauro Gallegati dell'Università Politecnica delle Marche. Lo ho letto qui, e qui trovate i suoi recapiti...

Ma le pare, non c'è di che...

Se posso essere utile.

E guardi, mi creda, a voi va molto meglio così. Credo sarete molto più a vostro agio con concetti rozzi quali "Uscire dall’euro vuol dire impoverire la nazione di almeno il 30 per cento da un giorno all’altro." Concetti che nessuno specialista di economia internazionale sottoscriverebbe, ma che sono però esattamente quelli ai quali siete stati abituati dai Tabacci e dai Boldrin. In fondo, per voi è un bel risparmio di energie continuare a ripetere la stessa canzone, no?

Mi dispiace per le mani pulite che ho stretto e per gli sguardi intelligenti che ho incontrato.

Non meritavano di finire nella pattumiera della SStoria, e in effetti, pensandoci bene, non è detto che poi alla fine saranno loro a finirci. Intanto, la mia previsione era corretta.

43 commenti:

  1. Se queste sono le premesse, non c'è da essere molto ottimisti, purtroppo, anche se penso che sbaglino in buona fede. Se il dottore o la dottoressa facessero il loro lavoro, forse qualche speranza in più ci sarebbe.

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  2. (Dal Sole 24 ore) "Bankia ha chiuso il 2012 con una perdita record da 19,193 miliardi. L'istituto spagnolo, nazionalizzato, era stato salvato grazie ad aiuti europei per 18 miliardi".
    La domanda è ovvia: ma certe notizie sono top secret o di pubblico dominio?
    Altra domanda ovvia: e se sono di pubblico dominio, perché la stragrande maggioranza dei giornalisti italiani è totalmente impermeabile a qualsiasi VAGO SOSPETTO che causa della crisi non sia il debbbbito pubbbbblico?
    E la stragrande maggioranza dei giornalisti italiani è consapevole che una quindicina di anni fa gli interessi sul debito pubblico (in termini di punti percentuali di PIL) erano sensibilmente più alti rispetto a oggi, e pertanto risulta veramente difficile capire perché tra un paio di giorni ci risveglieremo trovando il nostro Paese come la Grecia?
    In caso di dubbi fare riferimento a http://www.bancaditalia.it/statistiche/finpub/pimfpe/sb63_12/suppl_63_12.pdf (pagina 6, figura 7)

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  3. gent. prof. come elettore del M5S la ringrazio vivamente per la critica insita nella sua lettera. le cose che dice sono serie, sono critiche sostenute da concetti, dati e sostanza, e queste sono le cose che voglio sentire e leggere.
    la ringrazio (e la giro sul mio FB) perché non ne posso più di giornalisti disinformati che fanno le pulci al ragazzino/a che fanno la piccola dichiarazione, che si limitano agli urli e alle battute di grillo, che non entrano mai nel merito, che mai si sono preoccupati di voler capire come funziona il movimento, ecc.
    mi dirà: "nemmeno io mi preoccupo di capire come funziona". va bene, non pretendo questo, e nessuno di noi credo lo pretenda, ma almeno lei parla chiaro e di contenuti. e anche, cosa vista dal mio mondo fondamentale, di forma.
    mille, centomila volte meglio una critica di bagnai, di un giornalista che dicendo "populista" crede di avere risolto il problema.
    "gli si appioppa la taccia di cinico ed è fatta" (Pirandello - sei personaggi)

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  4. Come volevasi dimostrare. http://www.giornalettismo.com/archives/802471/beppe-grillo-non-vuole-uscire-dalleuro/comment-page-1/#comment-857015

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  5. Mannaggia Prof., lei non potrebbe fare lo sceneggiatore di Beautiful. Nella soap di Ridge Forrester e Brooke Logan non succede mai un mazzo e anche se si manca un mese di puntate, bastano 5 secondi dell'ultima per recuperare.

    Attorno a questo blog, invece, la velocità relativa è decisamente superiore ;) Se non ho compreso male, lei ieri è intervenuto a Skytg24.

    Oltre a questo spazio, qui urge anche un canale Youtube dedicato.

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  6. http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2013-02-18/danni-collaterali-salvataggio-europeo-155808.shtml?uuid=Abjq9YVH&p=2

    in quest'articolo ci si lamenta degli aiuti BCE, accusati di causare un rallentamento del processo di svalutazione interna nei paesi dell'europa meridionale

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  7. ...quando è la maggior del caldo
    allor canta sol per a a mo o-o-o o - oo o re

    chissà che succede fra sei mesi, scadenza annunciata della legislatura, ortotteri in calore! :)

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  8. Facciamo un veloce confronto. Ecco cosa dice Gallegati, economista di riferimento di Grillo...
    L'ha segnalato Sil-viar sul blog di 48
    Ma vogliamo ancora parlare del fatto che tu sia un "grillino"?
    Daje a ride!!! ;)

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  9. http://www.unita.it/la-striscia-rossa

    il blog del luogocomunismo. Il piú recente con la frase della Montalcini é emblematico!

    "La mia vita è stata una sequenza di enormi crisi. Tutte si sonorisoltea mio favore. Ogni crisi mi ha portato più in alto"

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  10. Mi auguro, almeno, che alcuni di loro (quelli più interessati ed aperti mentalmente a cui faceva riferimento il professore) riescano a utilizzare il ruolo di parlamentare per stimolare l'opinione pubblica sul tema dell'euro, contribuendo a portare il dibattito anche sui media tradizionali. Sempre ammesso che il sor Grillo gli permetta di avere un'opinione. E intanto "lui" (ariecco n'antro lui) fa pretattica...se va bene. Se va meno bene, già mostra un reale aspetto da politicante vecchio stile...

    GZ

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  11. Prof mi era piaciuta di più la lectio facilior! :-D per fortuna che esiste il copia e incolla! Ai miei tempi i proff dicevano scrivi 1000 volte Il Prof Bagani non è un Grillino! e poi me lo fai vedere... Ormai di "non essere Grilino" se lo sarà messo in testa lei ancor di più (invece che loro) e chi la smuove più! :-D La adoro, vuole fare il burbero e l'antipatico ma è di una simpatia abissale! Lo so che non gliene frega niente del mio pensiero ma vada avanti così! Sono con lei, virtualmente!

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  12. Se Io, giovane ( di questo Blog ),l'avevo capito da tempo, immagino che questi ci FANNO, e non ci sono.

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  13. Che tristezza Prof, Gallegati sembra il responsabile economico del PD. E io che mi ero illuso che con l'affermazione elettorale del Movimento 5 stelle qualcosa potesse cambiare.
    Le premesse sono disastrose.

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  14. ahhahahah, dal Corriere.it

    "....l'Economist, in uscita domani, dedica una copertina alla situazione italiana. Titolo ...."

    Cioè mittticco legare l'uscita dell'Euro ai Clown...e vai coi salti mortali per disinformare...

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  15. Prof. tenga presente che dopo lunedì i partiti e i vari organi d'informazione (se così vogliamo chiamarli i vari giornalisti/giornalai, giornaletti ecc. )stanno dando vita ad un'opera di trolleraggio incredibile ai danni del M5S. Comunque se fosse così, se a dettare la linea fosse gente come questo Galleati sì, sarei molto molto deluso. Spero con tutto il cuore che, per una volta, il cavajere nero abbia sbagliato UNA previsione.

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  16. Devo dire dopo aver letto l'articolo sul FQ che le speranze di un apertura alla verità da parte del M5S si fa sempre più flebile

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  17. Che celerità, avevo da poco letto il post su Orizzonte 48 con l'idea di metterne a conoscenza i contenuti sul blog che già avevi elaborato e risposto. Che dire, nemmeno 2 giorni di "godimento" che già le mazzate sui maroni non si contano. E tu con lungimiranza hai sempre previsto tutto con ampio anticipo, così come riportato nei post vecchi addirittura di un anno. Sempre con speranza e fiducia che qualcosa cambi (o qualcuno cambi le cose) che dire...che Dio ci aiuti!

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  18. http://www.giornalettismo.com/archives/802471/beppe-grillo-non-vuole-uscire-dalleuro/

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  19. Scusate spero nella clemenza del prof, ma è un dialogo così nello quello avvenuto tra me e LUI, lo copio/incollo nella speranza che sia di monito a chi vuole provare a parlare con in Piddini.

    PARTE 1

    Lui:
    "Ho giusto spiegato a un grillino la situazione attuale con una metafora: in una aereo in mezzo alla tempesta si doveva scegliere il pilota e loro ne hanno scelto uno che non vuole prendere i comandi, ma soprattutto non ha idea di cosa siano tutte quelle simpatiche lucette rosse nel cruscotto."


    Un altro: Giá, il problema è che tutti gli altri possibili piloti han preso il brevetto con i punti delle patatine....è un problema serio questo!


    



Lui: mah, dave, non mi sembra affatto. La politica non è fatta solo di gente sporca e
    incompetente. L'incapacità di fare differenze è più pericolosa.


    Un altro: Sono curioso chi avresti messo tu al comando dell' aereo?


    Un altro:Bettino Craxi


    Un altro: Si o il papa visto che si è dimesso


    Lui: vi chiamate tutti e due davide, dunque, al buon Panzavolta: sinceramente, fossi stato in bersani, e non lo sono, e lui non è me, avrei specificato molto bene ieri che mi ritiravo dalla vita politica non appena un governo fosse stato in grado di traghettare l'italia su una base programmatica condivisa, portando al presidente della repubblica le proposte. E che avrei supportato un nome non pdl, magari Civati. Avrei espresso il mio supporto alla bontà di quelle proposte e promesso (e fatto) un ripulisti nel pd ammanicato e dubbio, per dovere nei confronti dei cittadini e degli elettori. http://www.ciwati.it/2013/02/27/la-mossa-kansas-city/

    



Un Altro: lui for presideeeeeeent


    



Un Altro: se fossi stato in Grillo, dopo aver convinto 8 milioni di persone con l'idea di coerenza, e di non commistione con la vecchia politica, avresti votato la fiducia bersani? è una partita a scacchi, Grillo ha azzardato una mossa secondo me giusta e legi... ·

    Un altro: Io civati non lo conosco ma da quello che ho appena visto sul suo blog non sembra uno scemo.spero comunque che i Trillini contribuiscano a scrollare un po di polvere dalla Repubblica italiana e di lubrificare i rugginosi ingranaggi della politica.ridandoci così un po di fiducia


    Lui: 1) l'idea di coerenza associata a grillo mi sembra una affermazione forte, si stupisce delle offese dopo aver perculato tutti, anche giustamente, ma mica tutte le critiche fatte a lui sono sbagliate.
    2) Grillo parte dalla convinzione che l'accordo inciucio pd pdl si farà. Ma forse questa volta si sbaglia. Bersani lo sa, ma capisci che, giusto o sbagliato, non può di certo dire "siamo da buttare via". Bersani cerca il confronto.
    3) ti pensi veramente che un grillino in commissione con ghedini non faccia la figura del coglione o non faccia danni? dal pd, non da tutto, ma da quello che al m5s sta tendendo una mano, hanno solo da imparare.
    4) tanti hanno votato m5s perchè stufi della vecchia politica, e di B. E questo modo riconsegna a B il paese.
    5) non si può ignorare che senza una maggioranza NON è possibile proporre delle leggi, per cui vedi punto 2).


    Lui: non è un coglione no. Anzi. Penso che se M5S vuole dare una scrollata, deve anche cominciare a capire se chi gli tende la mano lo fa per il bene proprio o quello del paese. E ti assicuro che Civati è solo il primo che mi è venuto in mente.


    IO: Ogni qualsiasi discussione e qualsiasi governo è sostanzialmente indifferente fino a quando continueremo a stare nella moneta unica (goofynomics.blogspot.com), e io di farmi annettere alla Germania per essere di fatto depredato dei gioielli di famiglia non è che ne ho tutta sta voglia. E su questo purtroppo da PD a PDL non vi è differenza, e M5S ha le idee un 'poco' confuse, risultato facciamo quello che ci dicono le lobbies di brussels. Più siamo ingovernabili più siamo vicini all'uscita dall'Euro e ad un futuro che nel medio sarà meno scuro di ora


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  20. PARTE 2


    Lui: A me Stefano, sembra che le idee poco chiare ce le hai tu. andando con ordine 1) non tutti i governi sono uguali, pensa che differenza c'è stata tra Prodi e Berlusconi, ma per dirne una su tutte, tra obama e bush. 2)Nella moneta unica ci stiamo perchè se non ci stiamo tu e i tuoi gioielli andate tranquillamente a finire come la maggioranza della popolazione italiana, con ZERO euro in banca. E questo non è un pensiero mio. 3) tra pd e pdl la differenza c'è eccome, penso la stessa cosa che ho scritto sopra a dave. (mah, dave...).4) di farsi ammettere dalla germania mi sembra che non ne abbia parlato nessuno nel programma, e come tutti i cicli economici suggeriscono una economia non cresce sempre e non è per sempre dominante, leggiti la lettera che prodi ha scritto alla merkel tempo fa, la trovi sul suo sito (te la linko appena finisco qui). La germania caro pedro ha i suoi problemi eccome, si vede che leggi solo i giornali italiani, e per giunta mi viene anche da pensare a quali. Sulle lobby, mi spiace ma dovresti sapere bene che l'italia non è in pericolo di uscita, l'uscita dell'italia dall'euro oltre che contro ogni principio dei nostri padri fondatori che meritano molto piu rispetto di quelli di adesso, significa il crollo della francia e "udite udite" anche della Germania. Io non sono per un governo a tutti i costi, ma ad una ragionevolezza un po' maggiore che riguardino tutti. Grillo punta al 100%? bene, ha la possibilità di averne il 75, e non si accontenta. Mi sembra un po presuntuoso. In ogni caso visto che abbiamo fatto 5 anni di scuola assieme, non capisco il perchè di questo moto antieuropeista, abbiamo studiato sugli stessi libri. Ma tanto chi sa se arrivi fino in fondo a leggere queste parole.

    Lui: E questo è l'articolo. "Debbono rendersi conto che non vi è nessun legame fra il “soccorso alla Grecia” e la mancata riduzione delle tasse in Germania. Debbono soprattutto rendersi conto che, nel nuovo mondo, anche la Grande Germania è piccola" http://www.romanoprodi.it/articoli/italia/se-la-grande-germania-capisse-quanto-e-piccola_1935.html
    
 






    IO: Ovviamente è complesso discutere di questo nei commenti di Facebook...Essere contro l'Euro non significa essere contro l'Europa o essere AntiEuropeisti, significa semplicemente prendere atto che aver fatto un area valutaria comune prima di essere diventati una area valutaria ottimale e costruendo un percorso di integrazione sociale, politica ed economica non ha fatto altro, come per altro da obiettivo candidamente ammesso da diversi leader politici in diverse occasioni (mi vengono in mente giusto Mitterand e Prodi, giusto per inciso sai che i parametri del famoso trattato di Maastricht non hanno nessun fondamento di tipo macroeconomico, ma esclusivamente diciamo 'politico'?), che portare alla situazione attuale di insostenibilità sociale; in cui quasi tre lustri di cambio fisso ma di differenziali di inflazione che comunque sono esistiti tra paesi di centro e paesi di periferia hanno impattato sul salario dei lavoratori. Sono d'accordo con te che la Germania hai suoi problemi, e con le politiche mercantilistiche sul resto dell'Europa non sta facendo altro che segare il ramo in cui è seduta (e di questo purtroppo con la puzza sotto il naso che hanno peccano un po' di consapevolezza). Il trattato di Lisbona, che è una delle più grandi porcate che fatte passare da Brussels nel silenzio generale (l'Irlanda è stata l'unica a portarlo in un referendum, con il risultato che fino a quando non ha vinto il sì lo hanno rifatto...) di fatto sancisce la perdita di sovranità nazionale a favore dell'Unione Europea, che di fatto significa Germania, nient'altro che questo.


    



IO: Perché pensi che uscire dall'Euro sia un problema? È successo un sacco di volte nel passato, anche in Italia (lo SME di fatto era un Euro mascherato), non sono arrivate le cavallette, anzi figurati che le cose sono andate meglio...


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  21. PARTE 3


    cavallette, anzi figurati che le cose sono andate meglio...


    IO: Ah dimenticavo...Prodi? questo: http://www.youtube.com/watch?v=9qlEBTMEGyA

    IO: Ah per inciso...forse non sono stato così chiaro nel primo intervento...in fatto di politica economica PD-PDL-MONTI hanno lo stesso identico programma: fare ciò che gli viene detto dall'Unione Europea, niente di diverso. Grillo invece non si capisce un beneamata di quello che ha in mente, penso sia molto confuso su quei temi (ma lo è stato diverse volte confuso, mi viene in mente la BioWash, l'uovo che diventa sodo vicino al cellulare...)


    IO: Non so se ti rendi conto ma il patto di stabilità è una mostruosità priva di ogni senso economico. Non trovi uno, dico un economista autorevole che appoggia quella roba. È stata votata e costruita per fini politici da politici (Monti e Prodi non sono economisti, sono e sono sempre stati dei politici, oltre che dei lobbisti)


    LUI: uscire dall'euro è un problema serio perchè significa mozzare un percorso che è cominciato, è in un momento di crisi, e non ha avuto un processo sociale adeguato di sviluppo e di integrazione. e non è perche è stato deciso a tavolino e quindi ci adeguiamo, ma perchè offre serie possibilità di miglioramento comune che buona parte della politica italiana ed europea ha scordato, il cui scopo è tendere al benessere. la centralità delle politiche economiche a danno di quelle sociali e integrative non è che il motivo per lavorare di piu su tutte e due, non sul cambiare la prima. il principio che segui tu in questo modo è: i cinesi producono ad un prezzo inferiore perchè la manodopera costa meno allora taglio gli stipendi degli italiani per essere competitivo. eh no, la risposta è che con i tempi democratici faccio in modo che le condizioni del lavoro in cina migliorino, intanto io produco innovazione e loro molto meno. sul patto di stabilità sono d'accordo, ma sulla qualita di prodi, per quanto fosse barboso, avrei voluto parlarne quando nel novembre 2011 c'era B e stava sfasciando tutto.


    Lui: Il programma non è fare quello che vuole l'europa, è mettersi nelle condizioni di influenzare la politica europea, ruolo che è stato di prodi e non di berlusconi ne di grillo. e gli riusciva meglio visto il prodotto dell'austerity tedesca. se non ci capiamo sul fatto che il mondo non può essere comandato dagli economisti ma adattato, siamo lontani dal venirci incontro. non c'e una che sia una politica economica che sia perfetta, se ti manca il collegamento con le persone e con la realta, allora non c'e nulla da fare. tutto sta in quali principi tu credi, ma mi parli di veder sparire i gioielli, io qualche domanda sui tuoi valori me la faccio


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  22. PARTE 4


    IO: Ma perché leghi il percorso di integrazione europea che è correttissimo ed è esattamente quello che hai indicato tu (mi devi peraltro spiegare dove dico che voglio tagliare gli stipendi, ho detto che la moneta unica ha tagliato gli stipendi dato che i differenziali di inflazione tra l'Italia e la Germania, dato che siamo il loro più grande mercato estero, non potendo riversarsi sulla fluttuazione del tasso di cambio si sono riversati sul salario (Macroeconomia 1° anno di economia: http://goofynomics.blogspot.fr/2012/03/cosa-sapete-della-produttivita.html) con quello della moneta unica? Quali sono i vantaggi di avere l'Euro? In che modo l'Euro favorisce quello che tu scrivi: "processo sociale adeguato di sviluppo e di integrazione"? Probabilmente è un mio problema di comunicazione: siamo la seconda realtà manifatturiera (gioielli) d'Europa (per ora)...fare un'azione politica di austerità e firmare il patto di stabilità (folle 50 miliardi (!) di Euro ad un fondo salvastati gestito da una società privato facente capo ad una lobby di Brussels, ma scherziamo??) per costringere a vendere all'estero le proprie realtà produttive (sono valori sbagliati? Perché? Sai che una salita vista dall'alto è una discesa, è un principio economico che ti insegnano al primo anno, e se vuoi è un modo diverso di vedere la seconda legge della termodinamica, se tu ci perdi qualcuno ci guadagna. Potrei essere anche d'accordo sul far fare campagna acquisti a chi è più bravo, ma dovremmo essere prima un AVO (altrimenti come si dice, ti piace vincere facile). Quindi tu pensi che Draghi stia facendo il bene dell'Italia alla BCE? Ripeto non siamo ancora pronti a cedere la sovranità, l'identità nei confronti degli stati nazionali è ancora troppo forte (in Francia, in Germania, in Italia, in Spagna); stanno cercando di costringere la popolazione ad accettare politiche di austerità per cedere sovranità...mi dispiace ma non sono convinto. Poi dai...proprio da te...non è che se ripeto all'infinito 2+2=5 poi alla fine diventa realtà...la base tecnica ci vuole...non stanno adattando le politiche economiche, se le stanno inventando...Poi possiamo sostenere che il problema è la spesapubblicabruttaelacastacorruzionecricca, ma alla posizione numero 2, prima bisogna uscire dalla moneta unica, che non significa uscire dall'Europa o dal processo di integrazione europea. Ripeto non capisco dove sia il problema, è come schiacciarsi i maroni sentire male ma non mollare la presa. Easy.

    IO: È sbagliato l'impianto della moneta unica. Ovunque nel mondo (l'Euro non è l'unico esperimento, ce ne sono state decine) in cui si è voluto unire un area valutaria che non era ottimale, PRIMA di completare il processo di integrazione sociale e politica, è stato un fallimento e la moneta unica è esplosa. Purtroppo mi piacerebbe fosse soggettivo. Tra l'altro tu sei un perfetto esempio di come l'Europa non sia un AVO, ti sei spostato, ma stai facendo comunque una fatica cane a trovare una dimensione lavorativa.

    IO: Ti dò un consiglio, prova a dare una letta a Bagnai, Cesaratto, Zezza, Krugman (nobel), Dornbusch (nobel), Feldstein giusto i primi che mi vengono in mente, tutti personaggi schierati dichiaratamente a sinistra (purtroppo non questa sinistra italiana che francamente è ridicola quasi quanto la destra). Il problema è che la sinistra sta facendo politiche di destra

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  23. Confermo quanto hai scritto,giusta analisi
    sai da che parte stò (per ora)

    E ti dico che la curiosità per me è parte basilare del vivere quotidianamente.
    Infatti mia moglie dice che sono più curioso di una peripatetica.

    La cosa che mi disturba,
    ma mi consola oltremodo sono le previsioni "der cavajere"
    che si dimostrano avverarsi ad ogni piè sospinto.

    Se il movimento finirà nella spazzatura della SStoria,
    non sarà per mia negligenza,ne con la mia partecipazione.
    Ma conto (spero) sulla curiosità dei grillini.

    E io Tabacci lo odio a prescindere,e non parliamo di Boldrin e del suo sosia !!

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  24. PARTE 5


    LUI: Eccoci pedro, scusa ma ho dormito, e tutto il resto. Penso che non ci stiamo capendo, allora facciamo un po di ordine anche perchè mi farebbe piacere che questo discorso si allargasse anche ad altre persone (si, sono sempre utopico) e io e te lo stiamo portando da un'altra parte. Ti dico cosa penso in maniera sintetica.
    1) il pd è per me un normale partito di centrodestra europeo, che ha un'ala, quella in cui io spero di più, deicsamente più social democratica, che Bersani rappresenta ma bersani non sta facendo emergere.
    2) Posso mettermi a risponderti nei tecnicismi, ma mi permetto di rispostarti sulla comprensione di una cosa: le teorie economiche vanno tutte benissimo, ma non sono gli economisti ad essere omnicomprensivi (così come gli ingegneri non creano una civiltà delle macchine).
    3) krugman lo conosco bene, lo leggo spesso, sono anche molto d'accordo, e sostiene esattamente quello che dico in queste righe: euro o non euro, il punto è uscire dal principio di austerity e reinvestire, guardacaso, nel sociale e nello sviluppo e non tagliare il welfare. (che è l'esempio degli stipendi, ragionaci un po vedrai che ci capiamo).
    4) lego il percorso di integrazione europea all'euro perchè l'euro è dichiaratamente una delle scelte di integrazione europea, la centralità del discorso economico nasce dalla crisi, non dalle altre pratiche e quello che ti dico è focalizziamoci su quella. Ricordati che come ci sono tentativi di unità monetaria falliti, ci sono anche ricordabili tante rivoluzioni che hanno tagliato la testa a quel genere di economisti e politici scollegati dalla realtà.
    5) per l'ultima volta, l'idea di europa, includendo l'euro, dei partiti cosiddetti di sinistra è l'unica via che ritengo credibile. Avere un ruolo centrale POLITICO oltre che economico è la chiave per poter imporre pratiche migliori, sia sociali che economiche. E' un problema di credibilità soprattutto, e l'italia l'ha avuto l'ultima volta con Prodi (che non risparmio da critiche e non rivorrei, ma non è questo il punto).
    6) Cerca di allontanarti dalla visione economicocentrica dell'europa, e scoprirai che non ho tutti i torti. Leggi meno economisti e confrontati più con le persone d'europa, ti assicuro che capisci meglio anche il motivo di certe politiche tedesche. Noi vediamo un mondo diverso, peggiore per certi versi, da questa prospettiva. La cessione di sovranità è in virtù di una maggiore sovranità europea, noi siamo parte delle decisioni in europa, ma se ci mandiamo borghezio, amico mio, andiamo poco lontano. In europa non è sempre così, e si vede.


    





    IO: No no...fermo...1) vero 2) vero 3) vero, lo accetto come semplificazione 4) Falso nella tua interpretazione --> A) purtroppo gli economisti/politici slegati dalla realtà sono quelli che continuano a sostenere che la crisi è dovuta al debito pubblico, non è vero e tutti i fondamentali ce lo stanno dicendo! Sono peraltro d'accordo con te è un problema politico perché l'Euro è stato imposto dalla classe politica, gli economisti la pensavano in modo diverso fin dal '97 I fondamentali stanno dicendo che la crisi è dovuta al debito privato estero, che schiacciato dalla deflazione salariale dovuta alla moneta unica a costretto i privati ad indebitarsi verso l'estero (in Italia principalmente verso la Germania), sei d'accordo che se c'è un debitore, c'è un creditore che si avvantaggia? Se il creditore approfitta di una posizione di favore per schiacciare il debitore non è forse socialmente e moralmente contestabile? Se questo è vero di che politica di integrazione sociale stiamo parlando?


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  25. Se quel pirla seminarizza gli eletti, ci tocca fare qualche altro movimento.... O magari un non-movimento. La chiameremo "ghenga" e gli appiccicheremo un non-non-statuto.

    Speriamo solo che il dibattito che si è aperto non finisca per richiudersi, se le idee, o meglio la verità, inizia ad attaccare poi voglio vedere come la schiodano da li. Da me purtroppo non si schioda più!

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  26. ULTIMA PARTE 6

    IO: Manca un qualsiasi accenno di sperequazione sociale in Europa, gli Stati si stanno ancora comportando da Stati Nazionali e non da Stati Federati (senza nessuna eccezione). L'Euro è stato lo strumento che ha EVITATO un percorso di integrazione sociale Europea, perché ha PERMESSO politiche economiche come quelle che ha fatto la Germania negli ultimi 15 anni (con tutti i problemi che ha cmq la Germania nei confronti dell'ex DDR e della plectora di minijob, che taroccano di fatto le statistiche sul lavoro). 5) L'idea di Europa deve partire dal NON avere l'Euro. Non mi hai risposto alla domanda precedente: qual è il vantaggio sociale/economico di avere una moneta unica senza avere fatto tutti gli altri passi propedeutici ad uno Stato Federato? Perché sarebbe un problema NON averlo? Il problema dei social-democratici (non solo italiani, ma anche Spagnoli, Francesi, Irlandesi e Tedeschi) è che sono figli della menzogna della moneta unica come panacea di tutti i mali e ora non possono certamente andare a dire in giro che si erano sbagliati. 6) Le regole valgono per tutti sei d'accordo? Da un punto di vista Politico, non economico: lo scenario che si sta delineando non è un cessione di sovranità nazionale per una europea; ma a favore della Germania; la quale fa un po' quello che vuole; non rispetta il patto di stabilità (ma ne è la prima promotrice), non rispetta gli accordi in materia del lavoro (ma bacchetta Spagna e Italia). E se rileggi il punto 4B è in una posizione di vantaggio perché NON ha fatto un politica di integrazione Europea approfittando di un differenziale di inflazione che ha favorito una politica commerciale mercantilistica nei confronti dei paesi periferici, e lo ha fatto in modo consapevole. Poi mi puoi raccontare la favoletta dei giovani Erasmus che girano l'Europa fanno l'amore e procreano bimbi di nazionalità Europea, ma quanto sono rappresentativi della popolazione Europea? Te la faccio semplice una coppia 40enne sposata con un figlio con lavoro impiegatizio, come può sentirsi Europea se perde lavoro e per trovarne uno nuovo magari si sposterebbe anche in Francia o in Germania o in Spagna o in Irlanda...ma si troverebbe davanti a: perdere i contributi pensionistici, avere un sistema sanitario, fiscale e di welfare diverso (non migliore o peggiore ma fatto di regole diverse da comprendere), avere una lingua diversa (e ora raccontami che tutti in Europa parlano inglese --> ho lavorato due anni in giro per l'Europa e a parte nelle Corporation, in Francia e Germania sono più nazionalisti che noi sulla lingua) etc etc; di contro avrebbe il grande vantaggio di non dover scambiare Marchi/Franchi/Pesetas/Lire sai te che differenza, perché di vantaggi operativi l'Euro alla persona comune NON ne dà altri. Prima si esce tutti dall'Euro, si dà respiro all'economia, l'Italia svaluterà del suo bel 25%, i consumi ripartiranno, i salari ricominceranno a salire; in questo modo ci si può sedere serenamente in Europa insieme agli altri Paesi (come peraltro si faceva anche prima dell'Euro) a discutere di politiche di integrazione sociale e di riforme della sanità, della fiscalità, della previdenza, del welfare. È ovvio che l'uscita sarà un domino, e ti dirò non sarà l'Italia a dare il la...Ti prego però di evitare di portare la discussione sul tono che fa molto radical-chic del siccome sono all'estero ho la giusta prospettiva della cosa, perché sembri voler dire che fuori dall'Italia tutti la pensano allo stesso modo in materia di Europa e d'Italia e sai meglio di me che non è così. E bada bene che sono assolutamente d'accordo con te in merito alla classe politica italiana, ma come ho cercato di spiegarti NON è quello il problema prioritario.

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  27. La cosa più terrificante è la promessa, di fare un seminario d'economia.
    Il titolo dovrebbe essere 'Arbeit macht frei'

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  28. Dalle ultime notizie lette i grillini mi sembrano i cugini casinisti di Monti e della Trojka.

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  29. io non ho semplicemente parole,
    se questo personaggio, gallegati, e' veramente il consigliere economico del M5S, io le sue idee non le ho mai scorse sul blog di grillo, ma chi l'ha mai sentito nominare???

    ho invece seguito con trepidazione tutti gli interventi del prof. sul blog di grillo appunto, e i filmati delle piccole conferenze organizzate con lui dai meetup del M5S.

    A questo punto necessita una chiarificazione, anche per evitare che qualche milione di persone intasi la mail del suddetto e del blog di grillo,
    eh si, perche' se la base del M5S la pensa come me e come le molte altre persone che conosco, che hanno votato per questo movimento, sperando nell'uscita dall'euro, pensando che la dipartita sarebbe stata la nostra salvezza e la nostra rinascita

    significa che milioni di persone si stanno per incazzare sul serio, se e' cosi' il movimento avra' una vita brevissima, alle prossime elezioni ci ribeccherenmo il nano, renzi con il nuovo vecchio, e persino veltroni potrebbe apparire come un ottimo diversivo per annebbiare le menti

    questa piccola intervista e' semplicemente una bomba atomica, e se e' tutto vero, c'e' da aspettarsi di tutto e di piu'....

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    1. Ce lo troviamo nel blog di Grillo, è quello di Mr. Spock,,, ricordi?

      http://www.beppegrillo.it/2012/08/la_logica_di_mr_spock_-_stiglitz_e_gallegati.html

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  30. Alberto, è un messaggio a te:
    il link attivo che hai messo con le parole "una qualche lungimiranza"
    mi pare che punti a qualcosa di diverso rispetto a quello cui avevi avevi pensato di linkare (infatti, rinvia al post immediatamente precedente con il loop "non sono grillino").
    Verifica!

    besos

    Benedetto

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  31. Buonasera. Io ho letto del Professore Mauro Gallegati in questo sito: http://phastidio.net/2013/02/28/le-cinque-stelle-ed-il-salto-nel-buio/ .
    Che dire... un vero e proprio "SALTO NEL BUIO" !!!

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  32. Ah, andiamo bene, dalla padella nella brace, l' elettorato ortottero mi sembra composto per la maggior parte da PDini mancati e da esuli PDLini, da un sondaggio il 69 % della base è favorevole a governare col PD, per il resto mi consolo col fatto che alcuni grillini continuino a chiamarla, a quelle persone bisogna guardare con favore e interesse.

    Certo che dopo i brain washing dei seminari del professor Gallegati ci rimarrà un neurone libero da castacriccacorruzzzzione a cui attaccarsi ? Ma mò chi è sto Gallegati ? Siamo sicuri che abbia titolo per parlare a nome di Grillo ?

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    1. Se ti riferisci alla petizione lanciata in rete per un'alleanza con il Pd è una patacca. Inoltre l'analisi di Messora è più che verosimile, non sarebbe la prima volta che il gruppo "La Repubblica-L'Espresso" manipola l'informazione a favore dei sui referenti politici. Con le foto sono dei maestri, per dirne una.

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  33. Vuoi vedere che usciremo dall'euro con Berlusconi? Era l'unico che in campagna elettorale diceva chiaro e tondo "dobbiamo uscire dall'euro". Non so se sia una cosa positiva o negativa, anche perchè l'importante è uscire.

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    1. Ma in realtà mica lo diceva chiaro e tondo sai.. semmai diceva, da europeista, che con l'austerità imposta l'euro non avrebbe retto, pertanto il ritorno alla lira, con successiva svalutazione COMPETITIVA, sarebbe stato ineluttabile.
      Ma soprattutto da Santoro quella sera in cui accennò all'uscita dall'euro, dal pubblico intervenne un'imprenditrice che ne parlò in maniera donaldesca, al punto che lo stesso Donald ci fece un post dove si lamentava dell'imprenditrice che, in trasmissione, non lo aveva citato, nè aveva citato il "suo brand", quale? Semplice "MEMMT".

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    2. Ma che stai a di'? Non lo ha mai detto, marciava sulle ambiguità pro domo sua e amen.

      Se vogliamo è l'unico che ha dato una rappresentazione abbastanza fedele, basata sulla cronaca, degli eventi dell'estate 2011 (omettendo accuratamente le parti in cui è stato attore protagonista, ma era scontato), più o meno simile a quella fatta da Giuliano Amato a "Otto e 1/2" nel settembre dello stesso anno (e accuratamente passata sotto silenzio da tutta la stampa italiana).

      Dall'euro non saprei, sicuramente uscirebbe lui dal Tribunale di Milano...

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  34. Ormai il PUD€ è fin troppo prevedibile.
    Grillo che sposa le premesse della Troika, la stampa estera "parzialmente citata" (parlano del titolo dell'Economist ma le opinioni di Krugman/Sapir/Munchau si guardano bene dal riportarle), una ventata di spread...... un bel piatto misto per riportare al voto, magari a breve, un elettorato "politicamente disciplinato" e meno riottoso, sulla falsariga greca. E' uno scenario ahimè fin troppo plausibile, anche se spero vivamente di aver torto.

    Mi dispiace per quelli del M5S. Grillo non capisce -secondo me-che il voto ricevuto dai suoi elettori non è, come crede, antipolitico ma anti-austerity ed anti-liberista. C'è -è mia opinione- una forte domanda di politica in Italia, non di distruzione della stessa e delle sue (per quanto malconce), istituzioni (che sarebbe funzionale alle politiche del PUD€). C'è -o almeno io voglio sperare- un forte disallineamento tra gli slogan propugnati all'indomani delle elezioni e le reali aspettative di molti che hanno votato il movimento (esclusi, ovviamente, i "dottor livore", che hanno già un posto parastatale nella futura milizia nazionale PUD€).

    Comunque: ora come ora si rimane nel regime a partito unico.....

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  35. A professo, me preoggupa sta sua metamorfosi, da er cavajere nero (che notoriamente stava in difesa) sta a diventa er Batman?

    Ma allora Lei fin'ora era il ricco Bruce Wayne? Ed ora, dopo avere imparato dai più grandi maestri, si mostra al mondo italico in tutto il suo erudito splendore. Sento che a Roma City i criminali stanno già tremando. Non riescono a capire, ma sentono che si sta avvicinando un cavagliere oscuro.

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  36. Stasera ho avuto la mia periodica botta di masochismo e sto guardando Santotò, tra un "poffarbacco" e "pinzillacchere" ha detto che dall' intervista di oggi del consigliere economico M5S (ma chi lo ha accreditato questo?), si evince chiaramente che Grillo non vuole uscire dall' €uro....come perdere un milioncino o più di voti in un secondo !

    Per il resto il solito minestrone di spesapubblicageneradebitopubblicocazzoarrivalospread ! Due Malox e via, continuo la visione.

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  37. Solo per informazione e chiusa lì. Nel caso esticazzi e non pubblicare.

    Qui l'intervista originale di Gallegati a Stefano Feltri.

    Mauro Gallegati è un economista-movimentista che ritiene superato l'attuale modello di sviluppo e che propone il superamento del Pil come unico indicatore di benessere economico. Per chi segue il blog di Grillo dall'inizio non avrà difficoltà a riconoscere quanto la narrazione ecologico-economica (in satira) del capo politico del movimento coincida con l'area decrescista, dove in questo caso è l'idealizzato modello nord-europeo a fungere da riferimento culturale (che tanto ha pesato sulla sua diffusione tra i fan della prima ora di Grillo, tra cui c'ero anche io, e successivamente tra gli aderenti ai Meetup e liste civiche).

    Gallegati collabora con Grillo da anni: nel 2007 ha scritto la postfazione a un suo libro, mentre Stiglitz ne ha scritto la prefazione. Entrambi gli economisti appartengono al think-tank "Institute for New Economic Thinking", istituto progressista teso alla ricerca di nuove teorie economiche che superino quelle attuali, considerate anacronistiche se commisurate alla portata dei cambiamenti epocali in atto. Ispirandosi a queste teorie, Sarkozy tre anni fa affidò a diversi economisti (tra cui Stiglitz, Sen e Fitoussi) uno studio che ricercasse nuovi indicatori economici tali da integrare il Pil nella valutazione macroeconomica di un paese (forse perché la Francia avrebbe smesso di crescere...).

    I luoghi comuni riportati nell'intervista sul FQ non sono estemporanei, si possono ritrovare nel blog di Grillo fin dal 2007. E' un sognatore degli Stati Uniti d'Europa, orizzonte di progresso della civiltà europea verso un futuro migliore, più umano e più giusto ("Lavorino le macchine, noi godiamoci la vita"). In pratica dire la verità sulle reali dinamiche macroeconomiche intra-Eurozona e sulla storia economica italiana (divorzio Banca centrale-Tesoro, rapporto tra inflazione e mercato del lavoro, produttività e quota salari,ecc.) e tedesca metterebbe a repentaglio la possibilità di cambiamento verso un ideale di società migliore e più integrata. E' tutto molto bello, anche io fino a un paio d'anni fa ero affascinato dal sogno (ma "credevo di sapere"...), pur conoscendo la genesi anti-democratica dell'intera costruzione comunitaria e dell'euro: a Stiglitz dagli USA potrà anche non interessare, ma se in nome del Sogno devo diventare un peone alamanno da agenzia interinale e redditodicittadinanza, allora può andare a farsi fottere, lui e l'euro.

    Non deve quindi sorprendere che Grillo (?) abbia deciso di affidare un corso di formazione economica per gli eletti a Gallegati, semplicemente perché gli è affine per visione culturale (come lo è alla visione nerd-libertaria di Casaleggio). E da quello che è scritto nella maggior parte dei siti regionali del M5S gran parte della base stessa si trova su questa lunghezza d'onda, perché è proprio la medesima visione culturale a PRECEDERE la formazione del M5S. Ciò non toglie che tra la base convivano informazioni e convinzioni diverse, come il prof ha confermato essendo stato invitato più volte a intervenire.

    Auguriamoci che il grande lavoro divulgativo di Alberto Bagnai possa influenzare l'attività del Movimento, e che la verità fattuale prevalga sul pregiudizio (magari ricordando agli eletti a 5 stelle chi li ha votati - se il caso - e perché...).

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  38. In realta' mi sa che Gallegati l'ha fatta fuori dal vaso: http://www.beppegrillo.it/2013/03/gli_esperti_e_l/index.html

    (per fortuna...)

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  39. Gentile professore; Dopo aver visionato un suo contributo video "Ce lo chiede l'Europa" mi sento davvero meglio. Mi occupo di temi economici all'interno del mio gruppo locale M5S e ho subito trovato in ciò che lei espone in modo chiaro e netto una totale concordanza con il mio pensiero, tesi per le quali mi sono trovato spesso solo nel predicare a profani e attoniti volti. In tema di debito pubblico io porto spesso ad esempio il parallelo con il bilancio del singolo agente economico. Perchè mai dovrebbe essere a rischio default uno stato che ha contratto un debito pari a 1,3 volte il proprio reddito annuo al tasso del 6% e non viene considerato a rischio un individuo che acquista un'automobile dal costo pari a 2 volte il proprio reddito annuo al TAEG del 10% ? Se consideriamo che per il singolo agente economico può sopraggiungere una morte improvvisa o la perdita del lavoro, il suo merito di credito determinato dal rischio si può considerare molto più basso, ma nessuno grida alla catastrofe e nessuno si sogna di negargli l'acquisto dell'auto (peraltro un bene non rientrante begli investimenti in conto capitale). Abbiamo di recente organizzato un incontro con il Prof. Bruno Amoroso nel quale si è discusso delle responsabilità politiche dell'europa nel processo di deindustrializzazione dell'Italia a favore delle economie nordeuropee, processo accelerato dall'ingresso dell'Italia in area Euro che ha costituito il più grande fattore di destabilizzazione delle partite correnti e ipotizzato una via di uscita dall'Euro attraverso l'istituzione di una banca centrale nazionale che abbia lo scopo di immettere nel sistema una moneta spendibile sul territorio nazionale il cui valore fosse agganciato ad una convertibilità scontabile in futuro a tasso crescente. Mi piacerebbe spiegarle meglio l'idea ma qui non ne ho il tempo. Detto ciò credo tuttavia che L'Italia rappresenti per l'Euroalemannia un vero problema, non già per la fragilità della sua economia reale e per il suo vituperato (spesso a torto) settore pubblico ma proprio per la sua solidità incrollabile che, malgrado tutti gli sforzi profusi dagli Euroburocrati per abbatterla, resta miracolosamente in sella anche a costo di immani sacrifici di cui gli Italiani sono capaci. A questo proposito vorrei che si confrontassero alcuni fondamentali macro Italiani con quelli di altri paesi Euro che si commentano da soli http://it.adviseonly.com/blog/economia/italia-puo-fallire-guardiamo-un-po-di-dati/#.UTDbz1fohi0

    La ringrazio per l'attenzione e buon lavoro.

    Dott. Nicola Di Cesare (nidici@gmail.com)

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