martedì 9 ottobre 2018

Il deficit del vicino ti lascia sempre più al verde

Dice: "devi essere pacato!"

Ma non c'è mica bisogno di raccomandarmelo: mi viene spontaneo. Anzi, direi che quando si vince viene spontaneo un po' a tutti, mentre, come i fatti stanno dimostrando, quando perde anche chi elargiva lezioni di stile tende a non confortarle col proprio esempio.

Quindi, pacatamente, metto un paio di numeri in fila.

La NADEF 2016 prevedeva per il 2017 un tasso di crescita tendenziale (cioè a legislazione vigente) del PIL pari a 0,6:


(è a pagina 28 del PDF). Questo con un deficit tendenziale del 1,6%:


(a p. 18 del PDF: per qualche singolare motivo i tecnici del MEF sembrano non considerare che un indebitamento negativo è un accreditamento, ma lasciamo stare. Se andate a leggere le statistiche dell'IMF vedrete che l'intestazione è una cosa del tipo net lending(+)/borrowing(-), e in questo caso viene quindi specificato che governa il segno - cioè è il segno a dirti se ti stai indebitando o meno. Se però tu una variabile la definisci come indebitamento, allora dovrebbe essere il lessico a governare...).

La stessa tabella di p. 18 ci esplicitava però quale fosse la soluzione del PD: il livello programmatico (cioè dopo la manovra) del deficit 2017 sarebbe stato, secondo quanto si riteneva a settembre 2016, pari al 2%. La manovra sarebbe quindi stata espansiva, comportando un aumento del deficit di 2-1,6 = 0,4% (quattro decimi di punto percentuale di Pil).

E quali sarebbero stati gli impatti sul Pil di questa manovra? Naturalmente li troviamo nel riquadro che espone il quadro macroeconomico programmatico:


Da un misero 0,6%, la crescita avrebbe raggiunto un tondo 1,0%, con un incremento di 1,0-0,6=0,4.

E quindi? E quindi la manovra del 2016 presupponeva un moltiplicatore (misurato come rapporto fra l'incremento del Pil e quello del deficit) attorno a uno: 0,4/0,4=1.Valore che a me, personalmente, sembra plausibile, ma non è di questo che volevo parlarvi (e di tempo ne ho poco).

Un euro di maggiore spesa avrebbe generato un euro di Pil.

(...poi si può aprire una sterminata discussione sul fatto che più deficit non significa solo maggiore spesa ma potrebbe anche significare minori entrate, sul fatto che le diverse componenti della spesa e delle entrate hanno diversa capacità di attivazione dell'economia, ecc.: se volete, quando sarò in pensione ve ne parlerò diffusamente, ma questo non è un post sull'economia. Come chi l'economia la sa avrà capito, questo è un post sull'ipocrisia, quindi col vostro permesso procedo...)

Flash forward: veniamo ai giorni nostri.

La NADEF 2018 prevede per il 2019 una crescita tendenziale dello 0,9%:


(a pag. 3) in corrispondenza di un rapporto deficit/Pil tendenzale dell'1,2%:


(a pag. 7, ultima riga). L'ultima tabella ci dà anche la pietra dello scandalo: il deficit programmatico al 2,4%, che, come comprendete, rappresenta un incremento di 2,4-1,2 = 1,2 punti percentuali rispetto allo scenario tendenziale. A questo punto vorrete sapere cosa si aspetti il governo da un simile incremento di deficit. Applicando i moltiplicatori del governo precedente, questo 1,2 si trasformerebbe tutto in maggior crescita (moltiplicatore uno), portando la crescita programmatica da 0,9 a 0,9+1,2 = 2,1.

Ma la NADEF 2018 fornisce una stima diversa, che trovate nel quadro macroeconomico programmatico:


La crescita programmatica (cioè dopo aver effettuato la manovra espansiva) si attesta a 1,5, il che significa che per la NADEF 2018 la manovra produrrà una maggiore crescita di 1,5-0,9 = 0,6, a fronte di un maggior deficit di 1,2. In altre parole, per il governo attuale il moltiplicatore dell'economia italiana è 0,6/1,2 = 0,5. Un numero che farà rabbrividire molti di voi, i quali ricorderanno come questo fosse il moltiplicatore (sbagliato) applicato (dolosamente) dai carnefici della Grecia.

Attenzione, però: se applicare un moltiplicatore sottostimato quando si fanno tagli vuol dire essere incoscienti (resta poi da capire se si sia pagati o meno per esserlo, ma su questo non ho le necessarie competenze investigative o storiche), applicarlo in espansione vuol dire semplicemente essere prudenti.

E quindi tutti quelli che sui media si sono stracciati le vesti perché il governo sarebbe imprudente e incosciente, quando invece ha adottato un tendenziale più basso di 0,2 punti rispetto a quello dell'IMF e un moltiplicatore che è la metà di quello del governo precedente?

La risposta è dentro di voi, e temo sia giusta: sono degli orecchianti.

Chi invece l'economia la sa si è espresso in modo ben diverso (cioè argomentando, e se si parte dai dati si arriva quasi sempre nello stesso luogo...). Tanto vi dovevo a commento di un dibattito che resta sinceramente surreale.


(...e ora aspettiamo le consuete repliche della corte dei miracoli: però, per favore, non chiedetemi di replicare a chi, oltre a non sapere cosa dice, è anche diventato irrilevante. Per sette anni ho risposto a tutti, e questo blog lo testimonia. Mi è servito ad arrivare qui, e ora, quindi, avrei anche altro da fare, e anzi ci vado. Buona notte...)

66 commenti:

  1. Sogni d'oro...io mi sorbo Giannini su di martedi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io domattina a Radio Capital. Dopo di che con i media per questa settimana ho chiuso.

      Elimina
    2. In bocca al lupo per domani a Radio Capital perché Giannini a DiMartedì, stasera, sembra tarantolato, parla di un filotto di critiche al DEF mai visto nella storia dell'Italia e da parte di istituzioni indipendenti e prestigiose BdI FMI ISTAT CORTE dei Conti EU e ufficio parlamentare della sora Anghela. Comunque la borsa chiude positiva e lo spread scende sotto i 300 dopo il sorgere del sole in Texas ...

      Elimina
    3. Veramente il vostro moltiplicatore è ben più alto di 0,5, è quasi il doppio. Tenendo conto della disattivazione delle clausole di salvaguardia, la previsione di crescita del PIL reale si aggira intorno all'1 per cento. La manovra - al netto delle clausole - vale circa mezzo punto di pil. Quindi voi immaginate che le misure ulteriori rispetto alla disattivazione degli aumenti dell'IVA (come spesa per investimenti pubblici, reddito di cittadinanza, riforma delle pensioni) risolleveranno la dinamica del pil reale dall'1,0 circa all'1,5 per cento. Come dire che il moltiplicatore di queste misure è unitario. Non c'è dunque da gridare allo scandalo se avete incassato una bocciatura dall'UPB, esattamente come fu bocciato il quadro macro della NADEF2016 che ha riportato in cima al suo post.

      Elimina
    4. istituzioni indipendenti... dal processo elettorale?

      Elimina
  2. Certo che come giri canale è un'assedio!!...eccitante!! Avanti dritti!!

    RispondiElimina
  3. Buona notte, Alberto. Grazie per aver trovato il tempo per noi, nonostante i tuoi gravosissimi impegni.

    RispondiElimina
  4. Tobias Piller, corrispondente in Italia della Frankfurter Allgemeine Zeitung, ha dichiarato ex cathedra :

    " Da questa Europa non nascerà mai un'altra Europa ". Che è come dire " Lasciate ogni speranza o voi che..."?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non bastano i nostri cazzari, ne importiamo e gli diamo anche la parola grazie ai vari signori dell'assedia, in genere proni e plaudenti al profluvio di cazzate, forse perché pronunciate con pesante accento tedesco.

      Elimina
  5. Fantastico. Non avevo alcun dubbio. Peccato per il TSO dei vaccini che al momento non sembra verrà tolto. In commissione al senato si ascomta l'oste (GSK) ma non il comitato di libera scelta (100.000 firme reali).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grande verità, e DDL che mette tristezza.
      Spero ancora che al Parlamento ci sia modo di discuterlo e quantomeno modificarlo senza mettere a rischio la maggioranza

      Elimina
    2. Mi associo anche io al tuo auspicio. La cosa è straordinaria visto le precedenti dichiarazione dei 5S sui vaccini, poi questa cosa che al Senato hanno dato spazio alla Glaxo ha dell'incredibile. Sono veramente potenti queste case farmaceutiche

      Elimina
    3. Lo spero anch'io. E' una battaglia che vale la pena.

      Altra cosa (collegata): smentite le notizie di studio del voto elettronico da parte del governo. Brevemente e mi rendo conto apoditticamente: se è sicuro non è segreto, se è segreto non è sicuro. Punto.

      Elimina
    4. Tanta tristezza visto che tipo di spesa pubblica si sta facendo (tanta assistenza pochi investimenti e un bel condono che fa sempre bene). mi consolo che almeno non c´è cottarelli al governo...

      Elimina
  6. Fassina ha dimostrato di avere la schiena dritta. La sua posizione non era passata inosservata .
    Avanti così

    RispondiElimina
  7. Continuate. C'è tempo, credo.

    Buona vita
    Guglielmo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il punto è che che TINA. Non c’è alternativa a questa maggioranza. Se restiamo compatti (e lo resteremo) non hanno chi gli sostenga in parlamento la brutta copia di Monti che si sta scaldando a bordo campo. Quindi il massimo che potrebbero ottenere con lo spread è distruggere se stessi: non ci sarebbe un “dictator” a sedare il tumulto. Il meccanismo è chiaro ed evidente. Ogni singola dichiarazione viene artefatta e strumentalizzata. Per inciso, mi spiace, ma per questo motivo il #goofy7 non sarà in streaming. Lo vedrete in differita.

      Elimina
    2. Dispiace che non ci sia lo streaming ma comprendo la necessità. Sta in ogni caso diventando sempre più evidente a tutti la responsabilità dei media per la situazione in cui ci troviamo.Foa a parte, tanti altri avranno materiale per spiegarci molte cose un giorno..

      Elimina
    3. Professore, siete o no al governo?
      Sì.
      E quindi avete in mano l'arma-fine-di-mondo per porre fine alla vergogna dei media italici. Basta che ci sia la volontà politica di usarla.
      Dice: e quale sarebbe, caro fesso, che ancor non ci sia venuta in mente?
      Beh, forse in mente vi è venuta, ma tra mancanza di tempo (le priorità sono terribili, se pur giuste, e riguardano il lavoro in primis e l'emergenza migratoria in secundis, due cose peraltro tra loro legate a doppio filo) e necessità da parte della Lega di non tirar troppo la corda con FI, alleata nelle amministrazioni locali, al momento non è stata nemmeno menzionata (ma magari mi è sfuggita la cosa, eh).
      Sì, parlo di una LEGGINA SEMPLICE SEMPLICE SUL CONFLITTO DI INTERESSI.
      Nessuno che non sia un editore puro deve poter possedere quote azionarie di una qualsiasi impresa che opera nel campo dell’informazione e dell’editoria. Punto.
      Questo in linea generale.
      Magari accoppiandola con una legge antitrust che riveda un poco le concentrazioni editoriali attualmente esistenti (Mediaset-Mondazzoli, RCS e Gedi in primis).
      Al momento presente, credo che solo Fatto Quotidiano, La Verità e Il Manifesto (e pochissimo altro) potrebbero uscire in edicola. Le tv dovrebbero tutte chiudere, per lo meno quelle nazionali (RAI esclusa, ovviamente). Ovviamente non chiuderebbe niente, ma di sicuro i giornali sarebbero costretti a inseguire il mercato (che tanto dicono di amare, così potrebbero finalmente dimostrarlo), migliorando l’offerta per rianimare la domanda. Cosa che oggi non fanno, visto che non vivono di copie vendute, ma fanno solo da supporto agli interessi non editoriali dei loro padroni.
      Certo, sarebbe un (sublime) terremoto.
      Ma a sinistra, opponendosi, si coprirebbero di ridicolo più di quanto non abbiano fatto finora. Ovviamente lo farebbero, perché sono talmente idioti che in una gara di idiozia arriverebbero in finale, per poi perderla. Peggio per loro.
      Quanto alla destra, cioè a Forza Italia, quelli che non sono servi sciocchi (Brunetta e Gelmini quindi sono esclusi dal novero, per dire) sarebbero costretti a scegliere una volte per tutte se finire a picco con Silvio o rassegnarsi al fatto che nelle grandi democrazie liberali, tipo la loro amata Ammèrega, le cose funzionano proprio così (che poi questo non vieti a tanti, troppi giornali americani di fare ugualmente schifo per quanto sono conformisti e affetti da complesso di superiorità sui loro potenziali acquirenti, questo è un altro discorso).
      Sono certo che il popolo italiano all’annuncio di una simile legge farebbe festa nelle piazze. Io andrei sventolando bandieroni con la scritta “Leninisti padani”.
      E poi, vuole mettere la soddisfazione di vedere fascisti metodologici come Saviano, Boldrini e compagnia messi di fronte al dilemma se ingoiare il rospo di riconoscere un merito al governo dei puzzoni fassisti rassisti nazzzionalisti senza-se-e-senza-ma oppure schierarsi dalla parte dei padroni in maniera talmente evidente che persino a qualcuno dei loro sostenitori verrebbe un dubbio?
      P.S. Non è che la levata di scudi di tutti i giornalisti, quasi nessuno escluso, contro il NON augurio dimaiano di morte ai giornali sia un giocare d’anticipo contro qualcosa a forma di uccello padulo che si muove sul fondo dell’agitato mare parlamentare, e che noi ancora non vediamo ma loro pre-sentono?

      Elimina
    4. Bagnai sia onesto, lei vuole scardinare i conti pubblici per spingere l'Italia e gli italiani dove non vogliono andare: fuori dalla moneta unica.
      Ci ha scritto anche diversi libri, e devo dire che non ha tutti i torti, ma, come mi auguro e spero, FALLIRÀ.
      Anche perché dubito che di fronte ad un evidente stretta creditizia, il popolo italiano vi seguirà.
      Ma si deve perché possiate scomparire politicamente del tutto, che si balli un bel po, dovete rovinarlo sto paese con le vostre ricette fasciste perché gli italiani rinsaviscono e vi cacciano.
      Ne riparliamo tra 6 mesi.

      Elimina
    5. Lo streaming mancato riprova del fatto che la battaglia è ben lungi dal finire.
      Sono dispiaciuto anche io ma consapevole che con i media ancora intenzionati a comportarsi scorrettamente, al netto di qualche eccezione (sempre più numerose), è sacrificio che spero gli assenti comprendano.
      Inutile dire che ora più che mai Asimmetrie va sostenuta.

      Elimina
    6. Bagnai sia onesto, lei vuole scardinare i conti pubblici per spingere l'Italia e gli italiani dove non vogliono andare: fuori dalla moneta unica.
      ---
      Mah ... se avessero voluto veramente scardinare i conti pubblici, avrebbero appoggiato un governo Cottarelli.
      Monti, Letta, Renzi Gentilonique docente

      Elimina
    7. A tonno rispondo che, data la scelta marina del nome, dovrebbe sapere che i polpi si cuociono nello loro acqua,e poi maggiore è il numero degli interventi che questi pseudotutto esternano più aumenta il numero che fugge dalle loro fila. Per il sig. Losurdo credo che ci sia poco da fare, ma, secondo me, non vale la pena di rispondere ad affermazioni ad alto tasso di livore (con termine partenopeo di più ampio significato schiattiglia). È inutile e si spreca acqua e sapone come quando si cerca di lavare teste non adatte!

      Elimina
    8. È proprio così. Tina a questo governo...e anche se certe scelte non le mandiamo giù dobbiamo accettarle . È una "guerra" (se mi fa il favore di non pubblicare il mio prec. commento... scoramento del soldato prima della battaglia sorry)

      Elimina
    9. l'idea di tonno non è male, ma mi pare che ancora servano i voti di silvietto.
      Riguardo a Saverio non capisco che c'entri Bagnai con quelli che hanno già rovinato il Paese e che seppure almeno nella propaganda e a dirla tutta anche in certi atteggiamenti non siano molto diversi dai fascisti continuano a dirsi "di sinistra"...

      Elimina
  8. Io non ho capito una cosa in questo passaggio: "Attenzione, però: se applicare un moltiplicatore sottostimato quando si fanno tagli vuol dire essere incoscienti, applicarlo in espansione vuol dire semplicemente essere prudenti."
    Ma perchè "sottostimato"? Non è la "sovrastima" che, in presenza di tagli, manifesta incoscienza?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Consideriamo il rapporto D/Y. In caso di tagli, sottostimare il moltiplicatore significa sottostimare la caduta di Y, cioè l’aumento del rapporto che i tagli rischiano di determinare.

      Elimina
    2. Grazie. Ora mi è più chiaro

      Elimina
    3. Cioè quello che è stato fatto in Grecia, tanto per essere didascalici.

      Elimina
    4. Sperando che il Prof. non mi stanghi provo anche io a rispondere a Rosina. Quando programmi dei tagli con lo scopo di ridurre un disavanzo sai che il rischio è una contrazione del pil, quindi sottostimare il moltiplicatore (id est sottostimare la contrazione) è un atteggiamento poco prudente, simile a quello di un medico che sottostima gli effetti collaterali di un farmaco. Quando fai del deficit con lo scopo di far aumentare il pil, sottostimare tale aumento è molto prudente, come quel medico che , nel comunicare i costi/benefici di una terapia da lui consigliata, prende in considerazione il minimo effetto benefico possibile di un farmaco.

      Sottostimare i vantaggi è prudente.
      Sottostimare gli svantaggi è imprudente.

      Elimina
    5. Grazie ancora, grazie a tutti. La spiegazione di Cosimo è chiara, come già lo era stata quella del Prof. Io ho equivocato perchè intendevo il moltiplicatore come necessariamente positivo (cioè un parametro che amplifica la crescita del Pil, non la sua contrazione). Chiarito invece che il moltiplicatore ha effetti espansivi, in caso di tagli, della contrazione, le cose tornano e non mi paiono neppure particolarmente complesse, nè diverse da quanto più volte argomentato in questa sede.

      Elimina
  9. Mi sembra ancora più ridicola la differenza tra PIL nominale del tendenziale (2.7%) e del programmatico (3.1%). Come se la spiega?
    Probabilmente col solo reddito di cittadinanza si andrebbe oltre il 3.1, figuriamoci se ci aggiungiamo le altre misure della manovra...

    RispondiElimina
  10. Scusatemi, ma quindi il "moltiplicatore" di cui parla il Governo sarebbe 0,5? Cioè per ogni Euro che prendiamo in prestito me ne tornano 0,5 di PIL? Non sembra un grande affare…

    RispondiElimina
  11. A questo punto mi pare che l'unica sia, tenendo ferma la manovra proposta dal governo, aspettare l'anno prossimo per tirare le somme.

    Se poi qualcuno si fosse sbagliato, si cospargerà il capo di cenere (anche se i precedenti, ad esempio col FMI, che è in prima fila tra i vaticinanti sventure,non mi paiono incoraggianti).

    Anche con lo spread, al di là del fumo ci sarebbe poi anche nl'arrosto. Nel 2012 i rendimenti dei Buoni del Tesoro a 10 anni sono arrivati al 7%, che significa che chi ha investito all'epoca €100 oggi nè ha più di 150, e ne avrà quasi 200 nel 2022. Però naturalmente secondo le agenzia di rating comprare BOT italiani nel 2012 era un cattivo affare.
    La morale è questa. Visto che la grande finanza internazionale disprezza (parrebbe) i nostri bot, sarebbe opportuno venderli nella tabaccherie (io uso il circuito Lottomatica per pagare le bollette. Funziona benissimo.)

    RispondiElimina
  12. Io non so lei come faccia a fare tutto: Senatore, Presidente della Commissione Finanze e Tesoro, interviste, incontri con investitori... Poi trova pure il tempo di scrivere su goofynomics e anche di risponderci. Ma cos'ha, la kryptonite?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Attenzione la kryptonite produceva la perdita dei superpoteri e ammosciava completamente Superman. Quidi no confondiamo le cose se no qualche pdincazzato potrebbe cercare di procurarsela.

      Elimina
  13. Grazie Senatore di dedicare un po' di tempo a quelli che hanno voglia di leggere cose lunghe e di sentire i discorsi complicati. Il dubbio che i nostri media subiscano una regia estera è sempre più forte, anche a seguito della lettura de "Il golpe inglese".

    RispondiElimina
  14. Caro Senatore...Lei ha analizzato solo i dati del governo precedente... se facesse la stessa analisi per i governi Renzi, Letta e Monti, ci sarebbe da ridere (per non piangere).

    Con Monti in particolare i nostri deficit servivano per salvare le banche Francesi e Tedesche (e non la Grecia) e quindi nessuno doveva fiatare se nella programmazione il governo metteva moltiplicatori di crescita per quei (recessivi) deficit. Ogni previsione di crescita di quel governo (quelle si, assurde) venivano prontamente smentite dai dati reali. Ma dov'erano quei giornali che adesso si lamentano del (loro) fallimento ? Se Le capita di incrociare Casalino esprima tutta la nostra solidarietà per le frasi da lui dedicate ai media e ai tecnici nostrani.... alla fine ha ragione da vendere.

    Allego un video che per fortuna sta avendo un notevole successo di visualizzazioni ed è, secondo il mio parere, di una importanza fondamentale per riprenderci un pezzo di sovranità sul debito. Invito alla visione Lei e tutti gli amici del blog.

    Un abbraccio.

    https://www.youtube.com/watch?v=r5fQKEPYD7A&t=0s&index=15&list=WL

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una su tutte:
      Il nostro "salvatore" governo Monti ci indicava una previsione di PIL per l'anno 2013 di -0,2%. Volete sapere il dato reale?





































      -1,9%.

      Però loro ci hanno salvato dicono........

      http://www.lastampa.it/2012/09/20/economia/crisi-il-governo-taglia-le-stime-del-pil-monti-ma-nel-ci-sara-la-ripresa-dokiQe2OeyQo8l2mKiqS5I/pagina.html

      https://it.wikipedia.org/wiki/Dati_macroeconomici_italiani

      Elimina
    2. addendum:

      ad aprile 2012 addirittura il governo Monti prevedeva, sempre per il 2013, una CRESCITA DELLO 0,5%...... (ripeto, dato reale -1,9%) e nessuno fiatava....

      Elimina
    3. Avevano "leggermente" sottostimato i moltiplicatori...

      Elimina
  15. In fondo "L' Italia può farcela"aveva come oggetto proprio il tradimento della Repubblica da parte di costoro che sono stati formati e hanno fatto carriera nelle università pubbliche

    RispondiElimina
  16. diverse componenti della spesa e delle entrate hanno diversa capacità di attivazione dell'economia, ecc.: se volete, quando sarò in pensione ve ne parlerò diffusamente

    All'ultimo goofy compleanno una professoressa aveva citato uno studio in proposito ma non mi ricordo di quale economista. Se avesse il tempo di segnalarcelo nuovamente...

    La ringrazio ancora una volta per i suoi post utilissimi.

    RispondiElimina
  17. Da dilettante, mi sono dilettato a calcolare nello stesso modo che ci ha illustrato i moltiplicatori dei NADEF dal 2014:
    2014: 0,14
    2015: 0,38
    2016: 1,00
    2017: 0,50
    Ho anche provato a calcolare i moltiplicatori consuntivi con i dati di crescita del WEO (apr.2018) e il database Banca d'Italia per il deficit (spero di non aver commesso qualche lieve imprecisione):
    2014: 0,57
    2015: -0,37
    2016: 0,97
    2017: 0,26
    Se qualcuno è interessato, vorrei discutere i miei risultati per capire se sono corretti e se hanno un senso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A occhio... Ma perché variano tanto? Da un anno all'altro il moltiplicatori consuntivi (ma anche quelli del NADEF) di una economia complessa come l'Italia non dovrebbero cambiare di così tanto. O no?

      Elimina
    2. Magari ho semplicemente sbagliato a calcolarli. Eventualmente ti posso mandare il file Excel così controlliamo insieme?

      Elimina
  18. Navigando in rete, trovo queste reazioni tedesche sulla " Schuldenfrage :

    "Haushaltsdefizit: Olaf Scholz warnt Italien vor Überschuldung
    Niemand werde Italien die Schulden abnehmen, sagt der deutsche Finanzminister angesichts der Haushaltspläne des Landes. Die Zinsen für neue Schulden steigen bereits.
    11. Oktober 2018, 13:36 Uhr Aktualisiert am 11. Oktober 2018, 13:37 Uhr Quelle: ZEIT ONLINE, Reuters, dpa, zz 26 Kommentare
    Haushaltsdefizit: Italiens Schuldenuhr in Mailand
    Italiens Schuldenuhr in Mailand © Filippo Monteforte/AFP/Getty Images ( In questa foto della stazione ferroviaria di Milano campeggia un manifesto in lingua italiana : " DA QUANDO SEI PARTITO DA MILANO,IL DEBITO PUBBLICO E' CRESCIUTO DI 115 MILIONI "!).
    Italiens Pläne für eine deutlich höhere Neuverschuldung stoßen auch in Deutschland auf Kritik. Mit der hohen Staatsverschuldung müsse die Regierung in Rom selbst klarkommen, sagte Bundesfinanzminister Olaf Scholz dem Handelsblatt. "Diese Verantwortung kann ihr niemand abnehmen. Die kann man auch nicht exportieren oder auf die europäischen Partner übertragen." Die neue Regierung in Rom aus populistischer Fünf-Sterne-Bewegung und rechter Lega will mehr investieren und so ein höheres Wirtschaftswachstum auslösen. Dafür plant sie eine höhere Neuverschuldung und tritt damit in Konflikt mit der EU-Kommission ".

    Ökonomen sind skeptisch, ob die Pläne aufgehen oder letztlich zu einer neuen Schuldenkrise in Europa führen. Der Chef des Münchner Ifo-Instituts, Clemens Fuest, sagte im Deutschlandfunk, die italienische Regierung gehe von zu optimistischen Prognosen für die wirtschaftliche Entwicklung aus. Anleger zögen sich aus guten Gründen aus italienischen Staatsanleihen zurück. Wichtig sei nun, dass sich der Rest Europas gegen die Krise abschirme. Die Gemengelage sei sehr gefährlich, vor allem für Italien.

    Die dortige Verschuldung ist die zweithöchste in der Eurozone nach Griechenland. Vizeregierungschef Matteo Salvini bekräftigte, in dem Streit nicht nachgeben zu wollen: "Wir werden in Jobs und Wirtschaftswachstum investieren." Auch das Renteneintrittsalter müsse wie geplant gesenkt werden. Doch das könnte teuer werden. Der Chef der staatlichen Rentenversicherung, Tito Boeri, sprach von rund 100 Milliarden Euro für künftige Generationen. "Wir haben keine andere Wahl, als den Alarm auszulösen."
    Geld leihen wird teuer

    Auch Christine Lagarde, Chefin des Internationalen Währungsfonds (IWF), forderte Italien auf, die Regeln der Europäischen Union einzuhalten. "Wir unterstützen sicherlich die haushaltspolitische Konsolidierung", sagte Lagarde. "EU-Mitglieder sollten die Regeln akzeptieren, zu denen sie sich durch ihre Mitgliedschaft bekannt haben." Zugleich müsse Konsolidierung wachstumsfreundlich gestaltet werden.

    Die Haushaltspläne Italiens haben bereits viele Anleger verschreckt. Italien musste an diesem Donnerstag bei der Emission neuer Staatsanleihen teilweise mit den höchsten Zinsen seit fünf Jahren locken, um die Papiere losschlagen zu können. Das Land verkaufte insgesamt Bonds im Volumen von 6,5 Milliarden Euro und musste dafür bei den am längsten laufenden Papieren 3,79 Prozent bieten.

    Ma la Germania non è solo questo. C'è anche " DIE LINKE ", una SINISTRA, che è l' OPPOSTO del nostrano PD !
    Una Sinistra guidata dal coraggioso e intelligente GREGOR GYSI !
    Ne riparlerò a breve.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ammirate l'onestà intellettuale e le previsioni tutte azzeccate di GREGOR GYSI nel suo intervento del lontano 23/04/1998 in una Germania che si apprestava ad entrare nell'Euro in questo incredibile video:

      https://www.youtube.com/watch?v=xnoVOgDLV7E

      Elimina
  19. Ho appena sentito il suo intervento al senato
    orgoglioso di esser rappresentato da Lei Prof.
    Grazie pre tutto quello che sta facendo,che state facendo.
    GRAZIE!!!

    RispondiElimina
  20. Concordo e mi associo ai complimenti e ringraziamenti Prof avanti come treni perché dietro di voi ci siamo noi il popolo Italiano, non vi lasceremo soli se necessario uniti e compatti vi sosterremo quando arriverà la chiamata si riempiranno le piazze come i sostenitori delle élite e traditori dei più deboli neanche immaginano...

    RispondiElimina
  21. La fase storica attuale mi sembra paragonabile alla battaglia delle Ardenne. Quella di Stalingrado è stata il referendum del 4 Dicembre 2016. Sono troppo ottimista?

    RispondiElimina
  22. Far tornare il debito pubblico nelle mani delle famiglie italiane risolverebbe il problema alla radice perché non saremmo più ricattabili. Fermare la politica di internazionalizzazione del debito pubblico con il blocco delle offerte di BTP a tasso elevato agli investitori istituzionali esteri e tornare a fare ricorso alla ricchezza del risparmio delle famiglie italiane favorendo l’acquisto di BOT; fare in modo che la Cassa Depositi e Prestiti, quando c’è tensione sui mercarti, si compri i Titoli di Stato; favorire l’apertura di un conto corrente fiscale e obbligatorio su Banco Poste per creare un sistema di pagamenti interno al paese in modo da sottrarsi agli effetti del ricatto del debito offerto dall’esterno, FMI. https://m.youtube.com/watch?v=r5fQKEPYD7A

    RispondiElimina
  23. Risposte
    1. Il tuit era giusto di circa 5 anni fa...
      E a febbraio, invece... ;-)

      Elimina
  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sempre migliore della sua: non si capisce cosa voglia, e non si capisce da quale pulpito venga a dirmelo. Considerando che non sa nemmeno come si scrive Twitter, è un po’ difficile che sappia quali fossero o siano i miei scopi. Il tanto altro che ho da fare naturalmente limita l’interazione con la comunità che ho creato e cui lei per fortuna non appartiene, ma fra limitare ed escludere ce ne passa, e molto.

      Elimina
  25. Non ho mai capito niente di economia (nonostante le mie tre lauree, le mie basi sono altre). O almeno così credevo, pur cercando di captare, da trasmissioni e giornali, segnali di verità fra tutta la confusione e il disastro economico nazionale in cui mi sentivo immersa. Poi un giorno, poco tempo fa, mi arriva sul cellulare l'invito (non ricordo da dove..) ad ascoltare il video dell'intervento al Senato di questo Bagnai (ma chi sarà?..) sulla manovra.. Incuriosita, ho iniziato a cercare i suoi interventi su Youtube: che ascoltavo senza fatica e che soprattutto (meraviglia!) CAPIVO!.. Credetemi, non esagero: è stata una illuminazione. Mi mancano i fondamentali, quindi forse il mio parere non conta molto, ma sono capace di fare i conti e di capire quando il ragionamento fila e quando no! (ho sempre tre lauree, di cui una in giurisprudenza e una in psicologia: i bugiardi li riconosco!).
    Voglio dire al Nostro Professore, anche se non ne ha certo bisogno: che non molli mai, che grazie a lui ed a persone come lui, questo Paese meraviglioso può ripartire. Senza conoscerlo, ho contribuito a dare voce a questo Governo, che sta avviando un cambiamento epocale. Ora che so chi è Alberto Bagnai, so che è stata una scelta saggia di cui vado fiera. Nel mio piccolo, sto facendo girare il suo messaggio fra gli amici delusi e sfiduciati, aprendo le porte del dubbio sugli incrollabili di sinistra..
    Perché è il dubbio che ci rende veramente liberi.
    E' ora di alzare la testa. Grazie Prof!!

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.