domenica 1 luglio 2018

Che cos'è Salvini (e Goofynomics)

Di ritorno da Pontida, seduti in Freccia Rossa, Claudio mi dice: "Ma hai visto questo post di Lorenzo Marchetti?" E io: "Chi? Il mio lettore?" E lui: "Sì, è lui: dovresti leggerlo perché dice delle cose giuste...".

Obbedisco (a Claudio si obbedisce), e in effetti trovo che l'analisi di Lorenzo sia per molti versi condivisibile. Ovviamente non lo è quando si avventura nelle solite minchiate da epistemologo della domenica (tipo: "io ho capito cos'è l'economia", "l'economia non è una scienza", e similari). Resta pur sempre austri-ano.

Tuttavia, il fatto che Salvini sia, come lui dice, semplicemente un uomo coraggioso che ha studiato, corrisponde a quello che io ho visto e vedo coi miei occhi. La sconfitta della sinistra, in altri termini, è una sconfitta in primo luogo culturale (ignoranza) e in secondo luogo etica (pavidità). In quanto tale è una sconfitta profonda, secolare, come del resto era emerso dal lavoro fatto qui lungo tanti anni. Ma questo lo sapete e lo avete tante volte constatato anche voi, qui, o nelle vostre esperienze quotidiane, comprese quelle che avete voluto condividere con me. E, aggiungo, il post di Lorenzo, che certamente non è assimilabile a un pensiero progressista (gli austri-ani, per capirci, sono quelli secondo cui la moneta trae il proprio valore dalla scarsità: vorrebbero cioè che la gestione dei biglietti di banca mimasse quella del metallo prezioso, la cui disponibilità, come sapete, è limitata dall'esplosione delle supernovae - le altre stelle nascono come idrogeno e muoiono come carbone - con l'unico risultato di riuscire a produrre a intervalli regolari delle simpatiche esplosioni di supernovae finanziarie - la prossima è dietro l'angolo), il post di Lorenzo, dicevo, è in qualche modo una conferma di una diversa tempra etica che caratterizza il pensiero conservatore. La sinistra, così come sta emergendo nel dibattito mediatico, è il regno dello gnè gnè gnè, del rancore meschino, o della demagogica, deamicisiana mozione degli affetti (da "Franti, tu uccidi tua madre!" a "Salvini, vuoi morti i bambini!" il passo è breve, anzi: nullo. La stessa moralità scipita, un tanto al mazzo, in funzione di strumento di controllo sociale, cui da sempre ci hanno abituato gli utili idioti della finanza).

Lorenzo, invece, nonostante abbiamo litigato aspramente, a causa del profondo dissidio ideologico e metodologico che ci separa, non porta rancore e mi riconosce il ruolo che ho avuto nel contribuire anche alla sua, di crescita intellettuale, oltre che a quella di persone più rilevanti di me, e di lui.

Credo che sia anche perché, in fondo, lui, come altri (tutti e soli quelli il cui spessore etico permetteva loro di arrivarci), hanno capito che il mio modo personale di affrontare il dibattito con voi, quando il tempo mi permetteva di farlo, oltre a essere un ovvio segno di disponibilità (il tempo dedicato a voi era sottratto ad altro), era anche un segno di rispetto, e in qualche modo di affetto. Ho litigato molto con Lorenzo, e sicuramente ci litigherò di nuovo, ma litigo con voi come si litiga con le persone cui si vuole bene. E questo, se non lo aveste capito, non sareste qui. Questo è goofynomics.


(...p.s.: e comunque, l'astrofisica non è una scienza...)

(...l'etica invece sì. Ha delle regole inflessibili, e la prima è che il coraggio fa paura. Dimostrazione qui. E quando queste parole sono state dette, io c'ero, anche se un po' in disparte, lontano dal palco, a perculare una serie di bloccati...)

72 commenti:

  1. La Cosmologia non è una scienza, l'Astrofisica sì!

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  2. Il link al Financial Times è a pagamento. È un problema solo mio di visualizzazione?

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    1. E'disponibile qua, for free:

      http://www.politicallore.com/fearless-matteo-salvinis-threat-to-the-eu-establishment/16930

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    2. se fate copia e incolla di questo indirizzo

      https://www.ft.com/content/c1c31e24-7ba5-11e8-8e67-1e1a0846c475

      sulla barra degli indirizzi dovreste riuscire a leggerlo.

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    3. No, basta registarsi e si vede: io non ho pagato nulla..

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    4. Un consiglio pratico per i siti a pagamento.
      Invece di usare il link diretto, provate a cercare in google il titolo (in questo caso copiate nella barra di ricerca "Fearless Matteo Salvini’s threat to the EU establishment") - in genere questo vi permettera' di accedere anche agli articoli che richiedano un abbonamento.

      (Non funziona sempre, ma con molte testate, tra cui il FT, provato adesso, si - posso dare qualche dettaglio tecnico sui motivi se ci tenete, ma credo non sia particolarmente interessante. Sappiate solo che in futuro anche questa tecnica potrebbe non funzionare piu').

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  3. Vogliamo vedere la foto con l'elmo cornuto!
    Altrimenti che senatore leghista è?
    (Ma Bagnai saprà ruttare?)

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  4. L'articolo di Wolfgang Münchau linkato da Bagnai individua nell'indubbio "coraggio" politico di Salvini nei confronti dell'UE la prova della sua volontà di perseguire la distruzione dell'Eurozona anche se vincolato in senso opposto dal contratto di governo. Dipenderà dalle elezioni europee del prossimo anno, se il risultato della Lega confermerà i sondaggi che la vedono primo partito il patto di governo sarà rotto e tutto potrà accadere. Domani sale lo spread, la paura e una virtù adattiva.

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    1. Domani era due giorni fa e lo spread non è salito. Perdonami se mi era sfuggito il tuo messaggio: il destino ti aveva tutelato. Serendippo, la tua serendipity può essere molto migliorata.

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    1. Ma no che non sei bannato, orsetto pucci pucci! È che quando diventi troppo petulante ti argino. Grazie per le tue belle parole. Se rinascerai farai l’epistemologo, ma questo è un altro discorso, e in questa vita mi ha colpito la tua onestà intellettuale. Tutto bene?

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  6. I concetti di Marchetti sono giusti .
    Aggiungerei in una riga :
    "La sinistra e' ed e' stata tanto piena di se' da non aver avuto spazio per il buon senso" .

    Questo viene da molto lontano: ai miei tempi Lotta Continua, Potere Operaio, la parte politica del Movimento Studentesco, i COBAS e tutta una serie di sigle di "ciclostilati in proprio" imponevano le loro decisioni nelle assemblee ostracizzando fisicamente chi non la pensava come loro .

    Oggi quei ragazzi (es. il nostro presidente del consiglio ultimo scorso) hanno fatto carriera e sono introdotti in molta parte della burocrazia dello stato .

    Quello che mi stupisce e' la distanza temporale fra il momento in cui avremmo dovuto accorgerci della fregatura (governo Amato del 92 ) e quando il fatto e' avvenuto (oggi) .

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    1. Più che non dargli spazio,al buonsenso,direi che hanno addirittura cercato di ammazzarlo;
      Tutte le volte che si è tirato in ballo lo scoppio di guerre mondiali al solo pensiero di criticare l'euro,ne è stato un tentativo! Tutte le volte che hanno fatto terrorismo sulla perdita dei risparmi;tutte le volte che hanno fatto becero proselitismo in favore dei nefasti trattati che hanno penalizzato il nostro Paese;tutte le volte che hanno allarmato su conti,debito,pensioni, mentendo spudoratamente;tutte le volte che hanno recepito acriticamente diktat europei senza fiatare,così come ogni qualvolta li capita occasione di accusare i loro avversari di "voler ammazzare bambini" sono stati e sono tentativi di ucciderlo. Finora non ci sono riusciti ma di sicuro continueranno imperterriti a provarci!

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    2. Mi piace: questa gliela rubo (citando la fonte).

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    3. Proprio. Quella gente lì all'università è diventata burocrazia della peggior specie. Schierani che prima della pensione hanno fatto in tempo a mettere in cattedra i loro nipotini ideologici.

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    4. Perché nel ‘79 ce n’eravamo accorti, come il discorso di Napolitano sullo SME dimostra!

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    5. @ Dajè a piagnè!
      Guerra senza quartiere al buonsenso e ad ogni analisi, viva il pensiero magico, le favolette morali, il rifiuto di ogni quadro generale!
      Tanti anni fa mi spiegarono, bene e chiaramente, che senza un'analisi non si va da nessuna parte perché neppure si capisce da che parte andare.
      Ho votato Lega perché portava la SOLA analisi sulla piazza, contrapposta alle più triviali suggestioni.
      Ho votato Lega perché sono marxista.

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  7. Salvini é il Cristiano Ronaldo della politica.
    CR7 é il Dio Incarnato dei burini da bar sportivo:
    ne ha tutte le caratteristiche ed ha tutte quelle che costoro ( i burini ) vorrebbero ma non riescono ad avere grazie ad un talento ma anche una abnegazione, forza di volontá e concentrazione fuori dal comune. Si é fatto cosí una carriera sportiva leggendaria, un mucchio di bellissime donne ed é ricco sfondato a neanche 35 anni.
    Come ogni burino al bar sogna.
    Salvini ha il portamento, il tono e il linguaggio schietto di chi parla di politica al bar tra il caffé é l'amaro.
    Ma lo fa perlopiú con una cognizione di causa, con basi teoriche che il politico da bar generalmente non ha,
    perché quando torna a casa vede la champion's o "fast and furious" invece di leggere libri come ha fatto ( e spero continui a fare ) il Signor Salvini che ha rianimato un partito politico in chiara decandenza ed é uomo forte di questo nuovo governo.
    Quale politico da bar non sogna segretamente tali gesta ?
    Condivido nella sostanza il pensiero del signor Marchetti e
    per quel che concerne il Signor Salvini mi rallegro che abbia letto il tramonto dell' euro.
    Meno mi rallegro per altre letture ( scritti della signora Fallaci credo ) da cui ha maturato un anti-islamismo basico e
    in linea generale una visione generale di geopolitica che poco condivido e che reputo, per quel che ho potuto constatare, fiacca.
    Ma in molte faccende pratiche e di interesse molto immediato come ad esempio la gestione della migrazione mediterranea o quell' autodifesa sa usare un linguaggio che sfrutta appieno del miglior buon senso dell'uomo comune, della strada, del bar.
    Personalmente trovo che sia questa la chiave del suo successo.
    A parte la capacitá di saper ascoltare chi ne sa piú di lui su determinati argomenti e aver portato persone del calibro Suo, Professore, al suo partito.
    Gli faccio quindi i miei migliori auguri.


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    1. L'anti-islamismo è puro istinto di sopravvivenza che sì, è caratteristica dell'avventore medio, che vive ed opera nel mondo reale.

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  8. Un aspetto che si tende a sottovalutare o a ignorare (volutamente o meno) è la portata dell'impresa portata a compimento da Matteo Salvini nel panorama politico italiano e internazionale.

    Stiamo parlando di una persona che ha preso in mano un partito a carattere "locale" segnato da problemi e scelte politiche che l'avevano portato ai margini della rilevanza e l'ha trasformato in un partito nazionale che ha i consensi per diventare il primo d'Italia.

    Per riuscire ad apportare un cambiamento di tale complessità, Salvini ha agito sulla base dei princìpi (e conseguenti risultati) su cui si basano questo e altri blog di informazione indipendenti (contatto, dialogo, ascolto, crescita, coraggio di andare contro tesi tanto predominanti quanto insensate) confermando che questi elementi siano imprescindibili per qualunque individuo che compia attività politica responsabile.

    Se è vero che la differenza tra un politico del popolo (oggi si usa il termine "populista") e uno "elitario" è che il primo ha come obiettivo quello di tramutare in azione i desideri dei cittadini, mentre il secondo di tramutare in azione le proprie idee facendole passare per desideri dei cittadini, ciò spiega perché chi dispone di una "finta etica autoreferenziale" non riesca a comprendere le ragioni della sua sconfitta.

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    1. E iniziamo la giornata con una solenne scemenza! Lei evidentemente pensa che Weimar sia negli Stati Uniti, giusto? Senta, quelli come lei, che credono nel master di Giannino, ci devono spiegare perché, nonostante si vada ormai verso i 3000 miliardi di euro emessi dalla Bce per una latente e disfunzionale monetizzazione del debito, l’obiettivo del 2% di inflazione sostanzialmente non sia stato raggiunto. Invece di mettere in relazione cose successe in tempi e paesi diversi, come si potrebbe fare al bar dopo il quarto quartino, ci spiegate perché non c’è relazione fra due cose successe qui e ora? Ignorate i fatti per quale motivo? Perché non ci arrivate, o perché volete inquinare il dibattito? Avete perso, agendo così. Cercate di capirlo.

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    2. Metta al posto di "questa ideologia" un video sulle politiche del Cancelliere Bruning, e come "conseguenze" l'ascesa del Partito Nazista: la combine funziona meglio

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    3. Caro prof,

      non mi voglio assolutamente accodare a Paolo Tritto, ma non sono nemmeno d'accordo con la sua affermazione nascosta nelle sue domande, volutamente retoriche.
      Poche righe per risponderle.

      1. Lei commette un errore di logica: dire che non c'é inflazione (al consumo) é parzialmente corretto. Sarebbe piú corretto domandarsi "quanta deflazione ci sarebbe stata se le banche centrali, di concerto, non fossero intervenute con politiche di allentamento monetario?". -10%, -20%? Non lo sappiamo. Se adesso stiamo a zero (in Italia), saremmo potuti finire a -10% se la BCE non avesse comprato titoli di stato consentendo all'Italia di rifinanziarsi a costi bassissimi.
      Nota: non sto dicendo che la BCE ci ha salvati. E'l'Europa che ci ha messo in questo buco marrone per poi dirci che ci hanno salvato. Ma al momento é la BCE compratore netto di debito pubblico italiano.
      2. I soldi creati dalle banche centrali non sono finiti nel nulla. Sono finiti nei mercati finanziari, e nel mercato residenziale. I prezzi delle case sono alle stelle in USA, dove la FED ha attuato massicce politiche di iniezione di liquiditá. Qua in Olanda il mercato é spaventosamente alto. La casa che ho comprato nel 2017 si é apprezzata del 15% in un anno!

      Il problema é che l'indice che misura l'inflazione non tiene conto né dei mercati finanziari, né del prezzo delle case. E'orbo da un occhio.
      Ecco perché non si vede inflazione.

      Si potrebbe raffinare la domanda spingendosi un po'oltre il semplice visibile e chiedersi: e perché una volta ci sarebbe stata inflazione (al consumo) con un tale stimolo monetario e ora questo non succede piú?
      La risposta richiede un post a parte.

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    4. La ringrazio per la provocazione;
      credo la risposta alla sua domanda sia in qualche modo legata alle "supernovae finanziarie" di cui lei ha fatto cenno in questo post.

      Scusi il disturbo.

      Grazie e buon lavoro


      "Mises and Hayek were two of the few economists who gave warning of a major economic crisis before the great crash of 1929"
      Source

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    5. Lorenzo: essere una persona intellettualmente onesta non fa di te un economista. Direi anzi, a giudicare da certi miei colleghi, che ti allontana dagli standard della professione. Due osservazioni al volo: la prospettiva di una deflazione al -10% è molto divertente. Sai darmi un precedente storico? Non sarei contento di vivere in un paese in cui è in atto una bolla immobiliare (sarà per questo che ai vertici europei tedeschi e olandesi litigano?). Non c’è ststa inflazione perché non è stata monetizzata spesa per investimenti (come prima o poi andrà fatto: lo pensano tutti, anche se non lo dice nessuno).

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    6. Tra il 1930 e il 1933 negli USA. O in Germania negli stessi anni. Hitler salí al potere durante una massicia deflazione, non durante l'inflazione, nonostante quello che i libri di sQuola scrivono.

      In merito alla seconda parte della sua risposta: mi sta dando ragione. I soldi creati sono finiti in azioni, titoli di stato, immobili residenziali. Questo ha aumentato a dismisura il gap fra chi quegli asset ce li ha (i ricchi e ultra ricchi) e chi campa di lavoro (incluso il sottoscritto). Il CPI non misura queste grandezze. Se il CPI misurasse queste grandezze, incluso il valore degli immobili, in Italia staremmo parlando di deflazione profonda, e in USA e Olanda di inflazione alle stelle.
      Sono concetti che l'economia austriaca considera talmente di base da darli per scontati.

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    7. L’eterno ritorno del mantra “stampare moneta crea inflazione” (che viene affermato ma non quantificato).

      Se si stampassero oggi 1000 miliardi di euro, di quanto aumenterebbero i prezzi? Del 10%? Del 100%? Del 1000%? Dello 0,00000001%?

      Dire che “stampare moneta crea inflazione”, senza quantificare tale affermazione, è come affermare che “mangiare dolci fa ingrassare”, senza precisare quanti dolci si mangeranno, di quanto si aumenterà di peso e qual è il metabolismo di riferimento.

      I metabolismi sono diversi gli uni dagli altri: un conto è dare un dolce ad un obeso, un conto è dare un dolce ad un individuo sottopeso che non mangia da giorni.

      I sistemi economici sono diversi gli uni dagli altri: un conto è stampare moneta in una situazione di pieno impiego e con il capitale fisso delle aziende (macchinari, terreni ecc.) utilizzato in maniera tale da aver raggiunto il massimo delle produttività di cui è capace, un conto è stampare moneta in condizione di disoccupazione e con i macchinari sottoutilizzati.

      Bisognerebbe fermare per strada un disoccupato e chiedergli: preferisci lavorare con l’inflazione o restare disoccupato a prezzi stabili?

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    8. @ Lorenzo.

      Intanto approfitto per complimentarmi per il tuo splendido post: l'ho letto davvero con grande piacere e trasporto, e in assoluta sintonia di spirito.

      Vengo al dunque: la maggior parte delle tue affermazioni di fatto, comprese le ultime, mi sembrano condivisibili; tuttavia non capisco la tua insistenza su un punto che mi sembra veramente poco dirimente. Mi spiego.

      Il fatto di dare lo stesso nome a due cose diverse perché hanno qualcosa in comune non elimina la loro eventuale diversità essenziale. Nella fattispecie: l'asset finanziario/immobiliare, per quanto relativamente illiquido e volatile, è essenzialmente una riserva di valore; il bene di consumo, per quanto relativamente "rivendibile", è essenzialmente un dispensatore di utilità. Ne consegue che acquistare il primo significa passare da una riserva di valore a un'altra (con potenziali prospettive di guadagno o perdita), mentre acquistare il secondo significa cedere certamente, rapidamente e irreversibilmente valore in cambio di utilità (tendenzialmente "autocomburente"). Il che è come dire che mentre l'inflazione al consumo è (a detta di chi ben sai) la più odiosa tra le cause di impoverimento della vedova e dell'orfano, l'inflazione finanziaria e immobiliare è la premessa logicamente necessaria di quell'"effetto ricchezza" difficilmente disdegnato da chi se lo può permettere (a patto di saper ben maneggiare i cerini accesi).

      Mi pare quindi che la tua obiezione sia tanto nominalisticamente fondata quanto sostanzialmente irrilevante rispetto a quello che, peraltro, è il nucleo dichiarato della teoria quantitativa standard. Da qui la mia sincera difficoltà a comprendere il motivo della tua insistenza.

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    9. @Lorenzo complimenti, gran bella risposta. Il CPI è solo una trollata che per la maggior parte delle analisi lascia veramente il tempo che trova.

      @Dott. Grande Il disoccupato non deve lavorare nè a inflazione e nemmeno essere senza lavoro a prezzi stabili. Il lavoro deve essere il risultato di un effettiva spinta economica e non sovvenzione artificiale per via di stampa di denaro. Ok a essere keynesiani e credere che la spesa pubblica possa portare qualche investimento buono che poi genera produzione, ma non si può da qui finire col credere che l'economia stessa sia basata sulla stampa di moneta. Prima o poi il "tapering", per dirla da bocconiani, sa da fare. E quanto a ciò che dice Marchetti rileggitelo e magari leggiti un po' di gente "austri-ana" e scoprirai che nessuno afferma che stampare moneta genera inflazione, semmai inflazione significa anzitutto aumento della quantita in teoria austriaca e non perdita di valore della moneta, e la perdita di valore si ha solo se la moneta entra nell'economia reale, finché rimane nella finanza resterà ad arricchire i ricchi e basta.

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  10. Egregio Sen. Prof. Alberto Bagnai,
    ora le dico cosa percepisce il popolino fuori dal Palazzo.
    Sono passati QUATTRO mesi dalle elezioni ed il Parlamento ha fatto una MAZZA! A luglio fare un CIUFOLO:<< E che mi affatico ora che manca poco alle ferie?>> E ad agosto starete in ferie. SEI mesi di fancazzismo, ma lautamente pagati. Fino a quattro mesi fa qui si poteva imparare qualcosa, ora i suoi post sono solo chiacchere e fumo.
    Cordialmente

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    1. La ringrazio per l’osservazione, che duce molto di lei, e la congedo con le parole che mi ha detto in camera caritatis il giornalista di una prestigiosa testata internazionale: “Questa frase sembra pura fantascienza. Il PM italiano che taglia corto un incontro con la merkel perché non è sodisfatto?!!”. Ecco: lei viene qui oggi a rompere i coglioni mandato da qualcuno, o anche solo da se stesso, ma se fosse stato qui prima capirebbe che mondo racchiude questa frase, questo stupore. Il paese sta risorgendo, e i suoi nemici, lei compreso, possono solo blaterare idiozie. A luglio ci saranno i primi decreti. Le Commissioni esistono da una settimana, senza governo non si potevano costituire, e senza commissioni il parlamento non lavora. Ciononostante, personalmente ho depositato una mozione che ha fatto un certo effetto. Ma lei che ne sa?

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    2. costui è un altro sottoprodotto dell'urge...

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    3. Che poi, a giudicare dai sondaggi, che noi saggiamente depuriamo dall'effetto dopante creato ad arte per suscitare il terrore dell'avanzata leghista, sembrerebbe che er popolino fora dar Palazzo percepisce tutt'altro. Vedremo. Intanto, aspettando godo (cit.)

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    4. Curioso, a me che faccio la spesa al mercato rionale, che frequento i mercatini delle pulci e che incontro molte persone (di tutte le estrazioni sociali) quando porto a spasso il cane nei parchi risulta esattamente il contrario.
      Mi sa che lei del 'popolino' non sa nulla...

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    5. Aspetto con serenità la moratoria sulle bcc.
      Sulla flat tax per le persone fisiche ho invece perplessità * diciamo che quella la aspetto con maggior pazienza. La lire in saccoccia le vorrei domani ma pazienterò anche per quelle sospirando per lo scampato pericolo cottarelli.
      *nel senso che non vedo come sia possibile conciliare l´attuale regime di detrazioni con la nuova aliquota soprattutto quando le prime sono importanti. L´opzione della scelta per il regime più conveniente non mi sembra accettabile ...

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    6. Professore, non sprechi il suo prezioso tempo. Lasci la bassa manovalanza a noi "popolino" del Blog. Il Signore qui sopra è un provocatore, non fa presa nemmeno su se stesso. Tuttavia anche lui alla fine trarrà i benefici del Vostro encomiabile lavoro, ne sono certo.

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    7. Senatore
      A proposito della Mozione e della futura
      ,si spera, moratoria della riforma delle bcc
      Mi è parso di capire da alcuni articoli che il governo sia determinato a perseguire un sistema alla tedesca dove le bcc resterebbero sotto la vigilanza di Bankitalia( Speriamo vada così )
      Quindi secondo lei la vinciamo questa battaglia siamo ancora in tempo ? I miei colleghi invece danno per fatta la riforma piddina

      Poi già che ci sono avendo a cuore anche i problemi dei miei clienti le chiedo un'altra cosa anche esula da tutto il contesto ...ma ci tento
      Da un po' di tempo la fattura elettronica obbligatoria è diventata un tormentone
      per le p.iva e i piccoli imprenditori sarebbe un ulteriore fardello burocratico insostenibile
      La legge dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio 2019
      Lei che ne pensa ? Può intervenire per far escludere
      Obbligatorietà ?

      Grazie e buon lavoro

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    8. Comunque
      Fin ora Salvini corrisponde alle aspettative
      Penso che al di là del carattere della simpatia o dell'antipatia, sentimenti umani soggettivi a noi elettori e patrioti deve interessare che Salvini persegua l'interesse nazionale( com'era quella del gatto di Mao ? Non importa che sia nero o rosso basta che prenda il topo ?)
      A me personalmente interessa questo e su questo valuterò il mio voto alla fine dei 5 anni , non dopo un mese come stanno facendo alcuni
      Già il fatto che Salvini abbia coinvolto nella squadra Barra Caracciolo Borghi e lei lascia intendere una certa lungimiranza
      Per il resto vi è e gli è dovuto tutto il tempo necessario
      Il topo prima o poi passerà e bisogna farsi trovare preparati

      Arrivederla al prox Goofycompleanno

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    9. Un ciufolo? Questo e' il primo governo che, a pochi giorni dal suo insediamento (GIORNI) e' riuscito, con il semplice buonsenso, a mettere le spalle al muro i padroni della UE, Francia e Germania. Oggi in Germania la Merkel sta lottando per la SUA sopravvivenza, e tutto questo perche' un UOMO, Salvini, con l'appoggio pieno del Governo, ha messo a nudo l'ipocrisia, il Tartufismo dei suoi padroni.
      Cosa hanno fatto i Conti Silveri, i patetici Renzi e Letta in 7 anni di grazia? I numeri sono pubblici; li legga.
      Ah una chicca; non so se questo mio post verra' pubblicato; io sono stato bannato da molto tempo dal Prof. Bagnai, oggi Senatore, per motivi che nemmeno ricordo. E continuo a stimare un UOMO che mi ha insegnato qualcosina, avendo dovuto RESETTARE quasi tutte le mie errate convinzioni.

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    10. Se ne sapesse qualcosa lo chiamerebbe in un altro modo.

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  11. Il primo link è a Sputnik news a riprova che vi siete venduti a Putin

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  12. La sinistra ci ha portato qui:

    http://www.lastampa.it/2018/07/02/italia/pronto-soccorso-come-il-far-west-aggrediti-in-servizio-due-medici-su-tre-FLP2HgNE7fLOkIoYERFm7L/premium.html

    "Pazienti esasperati dalle code record nei reparti di emergenza senza vigilanza. Al Sud l’80% degli operatori sanitari subisce scatti d’ira, botte e intimidazioni
    IL CASO
    A Roma e Udine si allestiscono corsi di autodifesa per medici e infermieri e a Palermo il personale reclama la vigilanza dell’esercito. In due strutture sanitarie su tre si verificano aggressioni fisiche. Grava il sovraffollamento: il problema è nazionale e da Roma in giù la situazione è da allarme rosso perché «la frustrazione dei pazienti aumenta laddove ci sono più carenze di personale e posti letto», spiegano gli ordini dei medici, commentano i sindacati della sanità".

    Tutto quanto sopra è la conseguenza diretta del "regno dello gnè gnè gnè, del rancore meschino, o della demagogica, deamicisiana mozione degli affetti (da "Franti, tu uccidi tua madre!" a "Salvini, vuoi morti i bambini!" il passo è breve, anzi: nullo. La stessa moralità scipita, un tanto al mazzo, in funzione di strumento di controllo sociale, cui da sempre ci hanno abituato gli utili idioti della finanza)."

    Tutto torna: le vittime il gioco ormai lo hanno capito e si stanno (finalmente) ribellando: la novità raccontata ieri dal prato di Pontida (che univa tutti, dal Sud Tirol alla Sicilia) guarda caso i media non l'hanno raccolta.

    I carnefici, invece, continuano serenamente a crogiolarsi nella "sindrome di Puppi": http://www.lastampa.it/2018/07/01/esteri/morta-a-monaco-la-figlia-di-himmler-teorico-dellolocausto-che-lei-difese-fino-alla-fine-non-era-un-mostro-zwsz6nVieZske0pnUEvLkN/premium.html.

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  13. Quando un uomo che sa parlare al popolo incontra un uomo che sa parlare alle menti... entrambi vivono e ridanno vita a un paese.

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  14. Porta pazienza Prof. Dicci Prof. Se c'è un modo per aiutarti a portare questo fardello. Tutti noi ti aiuteremo più che volentieri.

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  15. Egregio Senatore Bagnai non si curi di chi dice che in questi quattro mesi non è cambiato niente, un grande risultato è stato raggiunto la grande maggioranza delle persone stanno rivalutando l Italia e l Italiano medio, noi italiani tutti commissari tecnici di calcio, tutti ministri Dell economia, tutti presidenti di una qualche multinazionale, abbiamo capito che questa arroganza "positiva' che abbiamo e' si un difetto, ma che fa trasparire amore e interesse per ogni cosa che ci riguarda. Si dice che il popolo italiano sia come un gregge di pecore, io dico che è un gregge intelligente che usa l essere gregge per interesse e ogni pecora può tramutarsi in pecora nera o ariete in qualsiasi momento. Per questa caratteristica siamo molto competitivi tra di noi e ci fidiamo poco l uno dell altro, tutto questo è stato sfruttato per venderci l Europa come bene superiore e giusto che ci avrebbe tutelato da noi stessi. In questi quattro mesi l italiano medio ha scoperto il gioco europeo, contraddistinto solamente da rapporti di forza e pochezza intellettuale e culturale, e ora si riappropria dei suoi milioni di primi ministri e commissari tecnici di calcio rivalutando enormemente questo nostro italico carattere che trasforma anche la più umile pecora in ariete o pecora nera, viva il grande e positivo gregge italico.

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  16. Salvini è l'unico vero politico degno di questo nome perché è dotato di una cosa che NESSUNO degli altri politici (almeno da Tangentopoli in poi) ha mai avuto: intuito politico. Non servono lauree, master, o robe simili se poi sei un babbione che non riesce a leggere la realtà e ad imparare da chi ne sa più di te. Ha un intuito fenomenale che solo i grandi hanno, oltre ad avere una tempra mentale e fisica paurosa. Che Dio ce lo conservi.

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  17. La sconfitta della sinistra, in altri termini, è una sconfitta in primo luogo culturale (ignoranza) e in secondo luogo etica (pavidità). In quanto tale è una sconfitta profonda, secolare, come del resto era emerso dal lavoro fatto qui lungo tanti anni.
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    Sul tema di questa sinistra penso di poter fornire un parere illuminante che -ho la presunzione di ritetere- possa spiegare anche il percorso del professor Bagnai.
    Io vengo da una famiglia del popolo e sono sempre stato un uomo di destra.
    Ritengo che molto a tale mia scelta politica abbia contribuito il fatto che quando sono entrato al liceo vi ho trovato tanti sinistri, tutti figli di notai e medici e avvocati e alti papaveri dell’amministrazione statale, tutti vestiti di stracci costosissimi, tutti con molti soldi in tasca.
    E tutti costoro mi hanno detto che studiare era una cosa da fascisti e che il figlio di un operaio come me non doveva perdere tempo sui libri ma partecipare attivamente alla vita politica … ai loro ordini ovviamente.
    Ora tali radical chic hanno trovato la loro massima espressione nel PD.
    Non penso di essere il solo a trovarmi nella situazione simile. E penso anche che la mia esperienza spieghi come l’odio verso il PD che circola nei quartieri popolari venga da lontano.
    Senza falsa modestia credo che queste mie poche e scarne righe valgano più di molti tomi che si potrebbero scrivere sull’argomento.

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  18. Da molti anni, anzi decenni, l'Italia era lo zimbello de Leuropa. Qualcosa mi sembra stia cambiando. Salvini è semplicemente un vero politico, uno dei pochi rimasti in circolazione. Non eravamo più abituati, dopo tanti governi di politicanti o peggio, di c.d. tecnici.

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  19. Insediato il governo, insediate le Commissioni, il lavoro entra nel vivo, ma si stabilizza e, come si prevedeva, o si sperava, eccoci qua: che cos' è Salvini (e Goofynomics):

    Quel pre-keynesiano di Lorenzo Marchetti, che non ho mai capito cosa ci facesse qui, (un giorno chissà, lo capirò) (bentornato!): "Quindi, grazie al lavoro di alcuni autori e scrittori Salvini ha capito una cosa. Un punto chiave: inutile parlare di Federalismo se sotto l'Europa anche le Regioni sono schiacciate in una morsa. Prima é necessario liberarsi di questa Europa. Il Federalismo deve venire dopo.
    Da qui l'impostazione di far diventare la Lega una realtá nazionale.
    E'maturato, l'uomo. Ha chiesto scusa lá dove ha sbagliato (vedi Napoli e Sud Italia) per le uscite di quando era ragazzo e, con le idee chiare e un programma ben definito in testa, ha portato un partito in via di estinzione ad una falange che macina consensi a destra e sinistra (gli ultimi sondaggi danno la Lega al 31% - un unicum nella storia repubblicana italiana come crescita dopo una tornata elettorale).".

    Alberto Bagnai:"...litigo con voi come si litiga con le persone cui si vuole bene.". E come no :)
    t' impegni così tanto nel conoscerci, che senti le nostre dismaturità e cerchi di modulare il dolore (che ci procuri)intrinseco ad ogni percorso di crescita comunitaria e personale, dal quale certo tu non ti esimi, da qui questa tua empatia.

    Salvo poi..."Obbedisco (a Claudio si obbedisce)"...

    Ho finito ora di ascoltare gl' interventi a Pontida di Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini. Entrambi hanno parlato di lotta di classe, di dignità delle culture, dei territori e del lavoro. Vorrei riportare qui un pensiero del segretario federale che dimostra come pensa un leader che sa vincere le guerre in prospettiva di una pace duratura(quel "saper gestire le vittorie" che a me pare il fulcro di Italia può farcela: Matteo Salvini "Lo chiedo ai segretari di sezione...non perdiamo questa occasione...dobbiamo mettere radici,apriamo le porte delle sedi,non abbiamo paura di fare entrare in sede qualcuno più bravo di noi perché magari farà il sindaco al posto nostro" https://youtu.be/XUP0Oz5PnlM 58'".

    Questo Alberto è anima, cuore aperto, l' opposto dell' ego e del narcisismo. Questa è una comunità, l' Italia. Remiamo tutti nella direzione concordata.
    Questa è la democrazia contenuta nella nostra Costituzione, della quale il cuore pulsante è l' art. 3 comma 2: "E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

    #Goofynomics

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    1. Quote: "Quel pre-keynesiano di Lorenzo Marchetti, che non ho mai capito cosa ci facesse qui, (un giorno chissà, lo capirò) (bentornato!)"

      Grazie ma é presenza, la mia, molto transitoria.
      Semplicemente, pur non condividendo alcune idee, ne condivido molte altre, in primis l'idea che l'Europa, essendo un Super Stato, schiacci i cittadini e anziché promuovere lo sviluppo individuale e la creativitá, spinga per avere una societá iperfluida di poveracci senza identitá culturale, linguistica, sessuale e familiare. Non aggiungo "religiosa" perché uno stato deve essere laico. Ció detto, leggo Goofynomics per alcune ragioni che qui elenco:
      1. Fa parte di quel bacino culturale cui Salvini e il suo entourage di consiglieri economici attingono per riformare il Paese. Le idee portate avanti in questo blog possono finire trasformate in decreti legge e voglio conoscerle.
      2. E'sempre stimolante cercare di smontare alcune affermazioni di Bagnai. Si cresce con la dialettica, non certo con chi ti dà ragione. Bagnai poi é talmente pieno di sé che la battaglia é come Davide contro Golia, sul terreno di battaglia scelto da Golia, per di piú.
      3. Condivido in toto la sua battaglia contro l'euro e gli riconosco il merito di aver lavorato sodo per portarla avanti, nei fatti, non a chiacchiere.

      Il punto 3. é talmente importante che le differenze di vedute su varie questioni passano non in secondo, ma in terzo piano.

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    2. Con pre-keynesiano, intendo un insieme di affermazioni, in ambito economico, che non risultano coerenti alla logica, alla storia e ai dati. Ho imparato in questi anni che pieno di sé, generalmente è colui che fatica a disidentificarsi da certe idee sulle quali ha costruito nel tempo un' autostima (se non provvisoria, allora superficiale, e qui si entra in un loop, se è superficiale ci si deve sentire pieni di sé). Questo lo riscontro in misura maggiore nelle anime belle dell' asini-stra e nei virili (spesso depressi pure loro) liberisti, ma la casistica è infinita, siamo fatti tutti così, si tratta di rendersene consapevoli.

      Per capirci, e far capire ai lettori di cosa stiamo parlando, suggerisco questo post del 2015 (e relativi commenti), dove la questione della monetizzazione del debito e del fabbisogno dello Stato (due cose distinte) vengono chiarite, anche dialetticamente alle tue analisi. Di questo non possiamo che esserti grati (Cottarelli e i suoi sponsor probabilmente lievemente meno di noi),anche se, due anime che comunicano si arrichiscono reciprocamente, un' anima che si sforza di ridimensionare un ego altrui, a scopo didattico che riguarda (anche) altri, non si arricchisce, si sforza. Nel primo caso, la comunicazione si svolge su molteplici piani, spesso tra le righe, tra fugaci sguardi, piccoli gesti, silenzi e mutevoli emozioni, che a loro volta stimolano pensieri. Se l' unico gesto che sappiamo fare è misuracelo con una persona che stimiamo, allora non parliamo di crescita, ma di cosucce da maturare: in questo senso ho scritto (un giorno chissà, lo capirò).

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  20. ho sconfitto chi raglia votando Cimaglia!

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  21. L'articolo di Marchetti racconta una parte della storia, vista con gli occhi di un lettore.
    Ma nell'analizzare la sconfitta della sinistra credo manchino alcuni aspetti, perchè se è vero che ora le divergenze politiche tra paesi europei sono esposte alle masse come panni sporchi è altrettanto vero che queste differenze esistevano prima ed erano visibili prima, ma la sinistra le nascondeva dietro la subalternità, dietro quell'idea malsana di pensarsi inferiori, distribuendo le colpe di problemi non propri sui propri elettori e cittadini.

    Cosa che continua anche ora, quando qualcuno a sinistra vorrebbe farci credere che se l'euro finirà i responsabili saranno degli incoscienti che vogliono disfare un progetto bellissimo o peggio inevitabile.
    Ostinarsi cosi, perpetrare cosi l'idea che possa esistere uno Stato europeo e che bisognerebbe continuare a sottostare a regole assurde, necessità di un'analisi approfondita, basandosi sugli studi di Emil Kraepelin.

    Peggio ancora, quando senti che le regole devono essere rispettate perchè altrimenti facciamo la solita figura degli italiani e che non possiamo fare come facciamo sempre, perchè gli altri le regole le rispettano, salvo scoprire che la realtà è decisamente un'altra.
    Tutto questo è ancora radicato nella sinistra, la quale è sulla strada del suicidio dopo aver preso un treno in faccia non riesce a capire la radice del suo male.
    In pratica la loro ora è una guerra più di prima e usano il terrorismo per cercare di convincere gli elettori che c'è un solo futuro, in cui bisogna essere uniti...
    ...nell'abbraccio mortale di stati che vogliono i benefici dell'euro ed in cambio offrono la riduzione salariale e l'austerità.
    PERDENTI è il termine giusto. Ma visto che abbiamo a che fare con la psichiatria, suppongo che non ce ne siano molti capaci di capire i perchè.

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  22. “Vi era tanto tempo libero quanto ne occorreva, il temporale sarebbe scoppiato solo verso sera, e la codardia era indubbiamente uno dei vizi più terribili. Così diceva Jeshua Hanozri.
    No, filosofo, ti obietto: è il vizio più terribile di tutti!
    Ecco, per esempio, non aveva avuto paura l'attuale procuratore della Giudea, allora tribuno della legione, quella volta nella Valle delle Vergini, quando i germani infuriati avevano quasi dilaniato il gigantesco Ammazzatopi! Ma per carità, filosofo! Possibile che tu, con la tua intelligenza, possa pensare che, per causa di un uomo che ha commesso un delitto contro Cesare, il procuratore della Giudea si rovini la carriera?
    - Sì, sì... - gemeva e singhiozzava nel sonno Pilato.
    Certo che se la sarebbe rovinata. Al mattino non l'avrebbe fatto, ma adesso, di notte, soppesato tutto, era pronto a rovinarsela. Era pronto a tutto, pur di salvare dall'esecuzione quel pazzo sognatore e medico completamente innocente!”

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  23. Chiarissimo Professore, da austri-ano Le assicuro che, economisti in carriera e Bruno leonini a parte (o similari), Le assicuro che gli autri-ani hanno supportato subito, sia Lei che il Governo, segno che si tratta di gente che la testa la sa ancora fare funzionare, e bene. Inoltre le sue argomentazioni sono corrette ed i dati parlano chiaro, e anche in questo caso non vedo perché un Austri-ano dovrebbe fare fatica a riconoscerlo.

    Con infinita riconoscenza

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  24. Sono un giovane ingegnere meccanico che si è sempre interessato di politica in maniera abbastanza ottusa. Ho sempre avuto cuore e testa a sinistra, ma non mi son mai sognato di votare PD. Il risultato del 4 marzo e soprattutto questo mese di governo hanno portato molti italiani a rivedere la propria concezione della lega e di Matteo Salvini, aldilà e anche a causa della becera propaganda che proviene da mille fronti. Savona è stato la chiave per mettere alla prova il capo dello stato e inoltre rappresenta la domanda "possono delle forze popolari proporre un ministro pronto a difendere fino all'ultimo gli interessi italiani, se necessario uscendo dall'euro?". Il difficile parto di questo governo, culminato con il no a Savona, ha indotto gli italiani a sostenere la proporzione +ostacoli alla formazione del governo +garanzie di discontinuità. Gli italiani non ricordano una tale propaganda menzognera contro un governo che doveva ancora nascere. Checchè ne dicano i più, Salvini ha spesso un modo di dire approssimativo sebbene il programma della lega risulta coerente con sè stesso e con il sentire di diversi italiani. Se
    Salvini appare come un giocondo chiacchierone, il suo valore politico lo dobbiamo misurare dalle persone di cui si circonda, devo dire ottime persone (adoro la conversione del dott. bagnai, come me, a un'ottica differente), e dai provvedimenti che la lega non ha votato. Ma fate una prova...provate a pubblicare un post di salvini qui al sud: ci sarà sempre una maggioranza che si sentirà in dovere di contrastarvi in una maniera guardacaso identica al regime mediatico in cui ci troviamo. L'esito più evidente di queste elezioni è stato la radicalizzazione di tutti i partiti politici, nessuno escluso, e dei loro elettorati.
    Saluto il dott. Bagnai !!

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  25. Quel post di Lorenzo mi sembra perfetto ed impeccabile.
    Unico neo, forse, in questa frase:
    quelli di sinistra "Non hanno capito un cazzo negli ultimi 9 anni perché hanno letto i libri sbagliati".

    Certo, non hanno letto Bagnai (e gli altri citati nel post).
    Ma non solo.
    Secondo me non hanno letto proprio un bel niente!

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  26. Buongiorno Prof. Bagnai,

    sono un microimprenditore alla terza generazione e credo sia l'ultima. La ringrazio perchè grazie ai suoi libri e il suo blog ho capito come mai anno dopo anno calavano sempre più le vendite di quello che produco. C'è una crisi di domanda interna spaventosa in questo paese e sembra solo lei e pochi altri ne abbiate capito la causa. Eppure basterebbe prendere il libro di macroeconomia dornbush-fisher (che quando mi sono laureato era una bibbia) e trovare scritto che le politiche che ha in mano una democrazia sono quella: monetari e fiscale e a seguire quella industriale. Quante ne governiamo da 20 anni?

    Detto questo non so se la mia azienda arriverà a fine anno. La cosa a cui tengo di più è tenere i miei 8 dipendenti, ne conosco vita, famiglia, pregi e difetti. Se sono ancora 8 è perchè non ho seguto la funzione di massimizzazione del profitto che si insegna ancora come criterio guida dell'imprenditore.

    Nonostante questo tira di qua tira di là alla fine non posso non licenziare almeno 2 persone su 6, nella speranza che questa domanda interna riparta.
    Leggo i giornali e noto che il governo ha fatto un decreto legge per il quale dovrei rischiare di pagare 36 mensilità ai miei due dipendenti licenziati. Ovviamente senza giusta causa. Io la giusta causa ce l'ho grande come una montagna...ma...lo farebbe anche lei e lo farei anche io..un dipendente che si vede licenziato le prova tutte e quindi prova la via legale...con tutte le conseguenza che seguono per l'imprenditore..che anche se ne esce...alla fine dovrà lavorare anche per quello.

    LE CHIEDO: MA PRIMA DI OCCUPARSI DI TUTELARE I LICENZIAMENTI IN UN PAESE DOVE LE AZIENDE DEVONO LICENZIARE PER CERCARE DI STARE IN VITA, NON ERA NECESSARIO FARE I CERTIFICATI DI CREDITO FISCALE DI BORGHI? NON ERA NECESSARIO MANDARE AFFANCULO I VINCOLI EUROPEI?
    Io ai miei dipendenti ci tengo più di Di maio ma se non riparte la domanda interna a che cazzo serve appesantire la già enorme burocrazia del mercato del lavoro?

    Il lavoro si tutela quando c'è domanda, e con la domanda, e quando c'è quella si possono anche mettere in carcere per me gli imprenditori che sfruttano i lavoratori, ma perdio non quando la domanda non c'è!!

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  27. Gentile professore,
    Condivido il contenuto dell'intervento di "Unknown".
    Sarebbe utile poter attivare un aiuto a imprenditori come lui.

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  28. Ecco, a proposito di sconfitta culturale ed etica della sinistra vissuta sulla propria pelle. Sono mesi che mi trattengo dal raccontare quello che mi è successo, ma è giusto che tutti sappiano.
    Assisto ogni giorno a invettive che si levano contro Salvini da tutte le sensibili anime di sinistra. Ogni giorno ascolto accuse di ogni genere mosse da chi si sente depositario unico di valori come democrazia, solidarietà, rispetto dei diritti, uguaglianza, libertà. Bene. Anzi no.
    Lavoro da 8 anni nel Ministero dei Beni Culturali (ora finalmente liberato dal triste accorpamento col turismo) e, francamente, dopo la riforma Franceschini, ho iniziato a odiare un lavoro che era la mia ragione di vita. Perché?
    Perché Franceschini ha trasformato i musei italiani in posti dove quegli ideali che andava predicando - modernità, libertà, solidarietà, altruismo, cultura - sono al massimo un lontano ricordo. Dopo il 2015 mi sono ritrovato catapultato, da un giorno all’altro, in uno scenario lavorativo che non credevo nemmeno possibile. In vita mia non avevo mai lavorato in un ambiente di lavoro più tossico, oppressivo, ostile, disonesto.
    I Direttori dei musei che il Ministro si è scelto con una procedura tutt'altro che trasparente, lungi dall'essere l'immagine immacolata di cotanta avanguardia civile, sono spesso dei burocrati improvvisati che si divertono a umiliare continuamente i loro dipendenti. Insulti gratuiti, gogne pubbliche, demansionamenti sono diventati la normalità, al punto che c’è stata una fuga di massa verso le Soprintendenze al territorio, ormai ridotte a una larva senza finanziamenti ma pur sempre lontane dalla dirigenza franceschiniana.
    Per non parlare dei direttori stranieri. Quelli sì che sanno dirigere i musei, mica come i nostro italiani provincialotti! Io, di direttori stranieri, ne ho conosciuti un paio e, sinceramente, non è stata una bella esperienza. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio (non posso parlare di chi non ho conosciuto), ma personalmente mi sono trovato alle prese con gente che, da mattina a sera, non ha perso occasione per ricordare ai propri dipendenti quanto fanno schifo i loro musei e quanto sono ladri gli italiani. Quegli stessi italiani che pagano loro un lauto stipendio.
    E così via.
    Ecco, questa è l’umanità, la solidarietà e il rispetto verso il prossimo che oggi da sinistra si vorrebbe insegnare a Salvini. Da che pulpito.
    Per tacere della presunta superiorità culturale: negli ultimi tre anni ho visto pubblicizzare come grandi eventi alcune mostre che, prima del 2014, sarebbero state considerate degne, al massimo, di un museo parrocchiale.
    Se potessi, se non avessi famiglia e tutto il resto, mi licenzierei domattina. Ho dato il sangue per questo lavoro. Proteggere e tutelare il nostro patrimonio artistico era la mia ragione di vita. Oggi lo detesto, e i responsabili hanno nomi e cognomi che mi sono ben ricordato nel segreto dell’urna.
    Perciò non ho più voglia di ascoltare ogni giorno i renziani, o gli ex renziani, fare la morale a Salvini. A me hanno rovinato la vita, e non lo dico per esagerare. Abbiano almeno l’onestà intellettuale di ammettere il loro fallimento.

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    1. Mamma mia! Si vorrebbe non credere a quello che dici,ma io ti credo e perciò,non potendo far altro,ti do la mia solidarietà.

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    2. Un mio amico, italiano, si è visto passare davanti una straniera il cui professore, straniero, era in commissione di concorso. Il mio amico era molto più bravo. La straniera ora dirige una sezione di quel museo. Il mio amico è disoccupato.

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    3. Purtroppo, quello che sta succedendo nei musei italiani dal 2015 non è semplicemente il susseguirsi di una serie di casi isolati. Da vari colleghi, sono venuto a conoscenza che i casi di maltrattamento verso i dipendenti sono stati riscontrati in almeno sei istituti a dirigenza franceschiniana. Perciò delle due l'una: o Franceschini ha scelto a casaccio i dirigenti che dovevano guidare una buona fetta di uno dei patrimoni più importanti al mondo, reclutando diversi pazzoidi, oppure si è trattato di una strategia precisa, che ha mirato a stroncare e umiliare le professionalità interne al Ministero, ree di essere troppo poco 'moderne' e 'internazionali'. Leggasi europee.
      Il pensiero che l'Italia potesse vantare una tradizione importante e scientificamente all'avanguardia in questo settore non lo ha minimamente sfiorato.

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