Andrea Mazzalai ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "L'euro ci difende dalle guerre valutarie. Svolgime...":
Intervengo solo perché mi è stato segnalato da alcuni lettori... Non credo che Alberto si riferisce al sottoscritto usando la parola cialtrone ricordo solo che post Trump il dollaro è passato da 1.13 a 1.03 il che mi scuso con i lettori se non si è trattato della parità esatta! Per il resto la verità è figlia del tempo e in un ambiente così complesso come quello valutario dove si transano più di 4 trilioni di dollari al giorno al sottoscritto interessa più il medio o lungo termine come si comporta il dollaro a fronte di shock finanziari e via dicendo Buina giornata Andrea
Postato da Andrea Mazzalai in Goofynomics alle 29 dicembre 2017 09:55
Caro Andrea,
tu sei del mestiere più di me (non scherzo) e quindi questo te lo ricorderai:
e ovviamente dal layout sai riconoscere di chi è. Mi ci gioco una, anzi, due palle (di biliardo) che ricordi anche questo:
del quale altresì ricorderai l'autore. Ma prima ancora, almeno tu (a differenza di qualche mio e tuo lettore diversamente acuto), ricorderai questo famoso grafico:
Inutile dire che chiunque abbia come noi interesse alle vicende monetarie, anziché a rompere i coglioni, può con una immediata ricerca trovare, che so, questo, e tanto altro.
Insomma: come noi sappiamo, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Non ho idea del perché i miei lettori ti abbiano chiamato in causa. Può essere che anche tu abbia emesso in un qualche periodo uno scenario nel quale vedevi ulteriori indebolimenti dell'euro, o magari la sua parità col dollaro? Mi sembra che uno dei miei collaboratori me ne abbia parlato verso l'inizio di quest'anno. Non ho avuto tempo di approfondire, e nemmeno di chiedergli come abbia gestito i suoi dollari. Io, se avessi dei soldi, li affiderei a te. Tuttavia, come il mio risicato staff sa, quando mi venne fatto vedere questo grafico fui piuttosto scettico. In effetti, ora siamo a 1.2, non a 1, e quindi ho avuto ragione.
Ci possono essere mille e una ragione per prevedere un indebolimento o un rafforzamento di un valuta, e in assenza di un orizzonte temporale specifico queste previsioni possono sempre essere dichiarate corrette o sbagliate. Anch'io, come te, mi occupo più di medio che di breve periodo, il che mi costringe ad aspettare un po' prima di vedere se le cose sono andate come pensavo dovessero andare. L'atteggiamento scientifico è sempre quello di analizzare gli errori, cosa più immediata se il modello di riferimento è formale (matematico) anziché concettuale (e anche questo lo sappiamo). Le previsioni di Goldman Sachs non solo sono sbagliate, ma rivelano anche un profondo non capire un cazzo di un cazzo di come stanno le cose (a mio sommesso avviso) e questo per un motivo molto semplice: perché se già con un cambio a 1.2 abbiamo le tensioni che abbiamo (surplus estero dell'Eurozona - cioè della Germania - alle stelle, tensioni intrazona determinate dall'insofferenza tedesca verso i bassi tassi che mandano in sofferenza il loro sistema bancario, ecc.: le cose che tu sai e che i cretini farebbero meglio a ripassare, anziché metter zizzania), con un cambio a 1 avrem(m)o (avuto) molte ma molte più tensioni (scegli quali parentesi mettere o togliere).
Lo scenario di Goldman era, io credo, uno scenario politico. Un misto di wishful thinking, probabilmente connesso in modi che non riesco compiutamente ad analizzare all'idea che Trump non ce l'avrebbe fatta. Se ci andiamo proprio con l'accetta, e per semplificare diciamo che Hillary sarebbe stata il presidente di Wall Street (la comunità finanziaria cui il dollaro forte fa comodo perché rafforza la credibilità del sistema e attrae investimenti finanziari esteri), mentre Trump quello di Main Street (l'economia reale, cui un dollaro debole fa comodo per rilanciare le esportazioni), possiamo in effetti leggere la previsione errata di G&S come un pio desiderio.
Ma i sogni non si avverano, soprattutto quando di mezzo c'è l'Europa. Gli Usa hanno, nei fatti, scelto un diverso percorso di sviluppo. Dopo il deterioramento dei conti esteri subito a causa della svalutazione dell'euro:
(lo si vede bene qui dal 2014 al 2016) hanno deciso di concedersi il sottile piacere di rendere la pariglia. L'amore non è bello se non è litigarello.
Come finirà non lo so, ma so che lo vedremo. Molto probabilmente, non finirà. Non esiste, secondo me, un mondo in cui un paese con un surplus di 400 miliardi di dollari possa svalutare moltissimo, soprattutto se un paese più cazzuto di lui ha bisogno di riprendere a crescere sul serio prima che sia troppo tardi (ed è già troppo tardi: tu lo sai meglio di me). Questo dilemma si può risolvere in due modi: o si rinuncia alla quotazione (cioè il cambio non va a 1) o si rinuncia al paese (cioè l'eurozona esplode). Resta inteso che questa valutazione molto schematica è venduta as is, ovvero rebus sic stantibus. Esistono mille e uno elementi più o meno utopistici che potrebbero compensare le tensioni create da un cambio totalmente disallineato rispetto ai fondamentali del paese egemone: quest'ultimo potrebbe decidere di sostenere gli altri paesi membri (#DAR), oppure una vigorosa (#DAR) crescita proveniente dal resto del mondo potrebbe dare ossigeno a tutti (ma ne darebbe sempre di più a chi ha la testa fuori dall'acqua), oppure 6 miliardi di esseri umani potrebbero impazzire e cominciare a considerare la valuta un bene di Giffen... la fantasia è l'unica cosa, ma proprio l'unica, che non deve avere confini!
Però, allo stato attuale, mi viene da dire che se alla GS avessero letto gli stessi libri di macroeconomia che ho letto io... avrebbero fatto le stesse previsioni ridicole che hanno fatto loro, perché le loro non erano previsioni: erano un programma politico!
Eh già: loro possono permetterselo!
Noi no.
C'è però un lusso che possiamo permetterci, e io me lo permetto subito: quando qualche poraccio che non gioca nel nostro campionato viene a dirmi cosa tizio o caio hanno detto di me, io lo blocco subito. Posso farlo perché a me un lettore in meno non toglie nulla, anzi! Soprattutto se è di questa risma, eliminarlo mi restituisce il bene più prezioso: quel famoso tempo dal quale io e te aspettiamo la verità (e qualche soddisfazione l'abbiamo avuta).
Ora torno al post dove ho trovato il tuo commento e filtro al trash chi semina zizzania. Tu fai come vuoi: non avresti avuto bisogno di precisare, e non ce lo avrei avuto nemmeno io, visto che ci conosciamo e ci stimiamo. Tuttavia, visto che siamo seguiti da una minoranza di persone intelligenti (Cipolla rules), ho pensato che a loro questo scambio, che poi, in effetti, è un backstage nella monnezza che quotidianamente ci tocca leggere, sarebbe stato utile.
Ti mando un forte abbraccio e un sincero augurio di buon 2018. Come forse ti ho detto, le mie vicende personali non mi portano più dalle tue parti. Spero però di creare io un'occasione di incontro e di scambio di idee, magari qui a Roma, magari in a/simmetrie.
Auguri!
Alberto
P.s.: eh, in effetti no: non mi rivolgevo a te. Come tu sai, e i segati non sanno, il mio obiettivo era un altro, leggermente più grosso (sparo a quelli grossi perché ho una cattiva mira e mi spiace non colpire il bersaglio...).
L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Leggendo i post giornalieri ed i manoscritti mensili di Mazzalai e i post gli articoli ed i libri di Bagnai ho imparato l'abc della finanza ed della macroeconomia. Considerando che provenivo dal mondo de lavoce noisefromamerika intermarketandmore phastidio (insomma ero tutto debitopubblicobrutto e corruzione) colgo l'occasione per ringraziarvi entrambi per il lavoro di educazione finanziaria ed economica che avete finora svolto quasi aggratis.
RispondiEliminaGrazie ed ancora auguri ad entrambi
Mi associo: Bravi. Bye. Gila
RispondiEliminaIl motivo per cui da qualche anno sono approdato a Bagnai, poi a Mazzalai, è molto semplice, capire come diavolo siamo messi quando per il Paese va sempre peggio ma non per alcuni. E le cose hanno iniziato a tornare, per il metodo messo in campo e nelle conclusioni. Ciò è di grande valore , credo non solo per me. Quindi avanti così... Auguri a entrambi
RispondiEliminaNon era per nulla semplice prevedere una risalita dell'Euro quando il dollaro sembrava andare verso la parità ed oltre, e riconosco che all'epoca il post mi sembrava se non altro prematuro... Invece bisogna dire che ci hai preso. E i rosiconi sono rosiconi.
RispondiEliminaVisto che sono qui vorrei segnalare questo articolo:
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-studio_economico_dimostra_il_nesso_tra_lausterit_e_lascesa_del_nazismo_nel_1933/82_22638/
che parla di uno studio in cui sono coinvolti a quanto pare anche nomi della Bocconi... che a quanto pare hanno scoperto l'acqua calda ma ormai noi sappiamo che la cosa notevole è che l'abbiano scoperta.
Che senso ha andare sul Blog del Professore a spargere zizzania?
RispondiEliminaDa quel che ho capito, ci si va per due motivi: imparare qualcosa con umiltà costruttiva, o essere giustamente presi a legnate.
Dal mio canto preferisco la prima delle due, e se per caso dovesse capitare la seconda, cercherei comunque di vederla nell'ottica della prima alternativa.
(Oggi ho regalato Il Tramonto Dell'Euro a un grande amico piddino.
Ha reagito meglio di quanto immaginassi, sicuramente meglio di quando lo stuzzicavo un annetto fa.
Saranno i bail-in in avvicinamento... È comunque più proficuo spargere zizzania tra i piddini con l'ausilio di fatti provati e garantiti)
Spargere zizzania tra i bellissimi piddies è cosa buona e giusta.
EliminaBuina giornata Andrea , questa è da in_corniciare .....
RispondiEliminaHo appena finito di assistere ad una trasmissione su rai3. E' cominciata per caso, stavo facendo altre cose, poi ho sentito che c'era Fassina, l'euro .... e, finito il lavoro che stavo facendo, mi sono messo a sentire sul serio. Si chiamava Piigs, c'era qualche riflessione inusuale in TV ma usualissima qui; l'orario garantiva i pochi spettatori: è andata in onda dalle 00:00 alle 1:30, e c'era Giacché.
RispondiEliminaDifficile dire perché non c'era Bagnai, e perché non c'era Barra Caracciolo, eppure si vedeva che la farina proveniva chiaramente da due particolari blog, che di quelle questioni trattate vengono parlando da anni.
Difficile dire perché, tra i tanti interventi autorevoli, mancassero proprio questi ispiratori, e a pensare male non si sbaglia, ma la trasmissione è stata mandata dopo la mezzanotte, e questo già chiarisce a sufficienza.
La prossima volta la metteranno dalle 23:00, e, alla fine, saranno costretti alla prima serata!
Si è già parlato ad abundantiam di questa operazione culturale egemonizzata dall’uomo venuto dagli USA (paese notoriamente antieuro!). Il dibattito è stato chiuso qui: http://goofynomics.blogspot.it/2017/05/piigs-il-film.html e direi che questo può esserne considerato un QED.
EliminaLetto tutto il discorso, già chiuso, che m'era sfuggito, e, come disse una volta Montale, ma non ricordo bene per quale scopo: mi congratulo con me stesso. Se, invece, mi fossi avveduto della cosa a maggio, ma si parlava di cinema, luogo che non frequento dal millennio scorso, avrei aggiunto su Omero, ma solo per me, che mi sono sempre stati indifferenti sia Achille che Ettore e le toccanti questioni aperte tra di loro, il mio eroe resta Ulisse, l'unico in lotta con gli stessi dei. Trovo particolarmente toccanti anche gli interventi dei vari registi del film.
EliminaMi è accaduto altre volte di trovarmi involontariamente nel posto giusto, e qui non so proprio perché stavolta il televisore fosse sintonizzato dopo la mezzanotte proprio sul terzo canale. Coincidenza fortunata. In un'altra circostanza ero adolescente, e mi accadde di sintonizzarmi su radio Tuscolo; chissà perché quella volta sentivo la radio di notte e perché proprio radio Tuscolo, ma c'era una giovane cantastorie erotiche della comune quotidianità, protagonista una ragazza, lei stessa, che prendeva il tram oppure che guardava vetrine di negozi; era molto originale o almeno così mi sembrava, e io gradivo naturalmente. Si chiamava Cicciolina, ma accadde diversi anni prima che quel nome diventasse particolarmente noto in giro. Ne vado fiero.
Qui invece sono arrivato dopo, ma sono contento di aver, lo stesso, capito bene i dati dell'esercizio.
Grazie Alberto Bagnai, Grazie Andrea per questo post che ci insegna un profilo di relazione autentica ed intelletualmente onesta, in tutta franchezza, merce rara in circolazione ... spero di tornare presto con la condivisione di un contributo sulla "Psicodinamieca dell'Autorazzismo Italiano" se potrà interessare..un Buon Anno a tutti Paolo
RispondiEliminaSenza Bagnai e suoi amici non avrei capito e imparato niente, non avrei letto certi libri, certe riviste, non avrei seguito questo e altri siti. Ho contagiato amici e parenti, e pazienza se conserviamo lacune e difetti, ogni singolo "salvato" ne salva altri: è così che nasce il senso di appartenenza, la voglia di cambiare, di lottare per una giusta causa.
RispondiEliminaAuguri di buon anno.
Si. Il senso di appartenenza. Bagnai,Barra Caracciolo, Giacchè, il Pedante. Resta l'amarezza di constatare dai commenti su FB che siamo ancora esigua minoranza, che i commenti sono pochi,che i colleghi a volte ci dileggiano come quello con le idee strambe o che vogliono insegnare ai soloni della tele. Ma così si parte in qualunque impresa e camminar così ci tocca. Auguri a tutta la community.
RispondiEliminaPersonalmente ritengo entrambi due persone degne di stima, per la loro intelligenza e cultura, oltre che per preparazione.
RispondiEliminaColgo l'occasione per fare a lei e famiglia auguri di buon anno.