sabato 5 ottobre 2013

Houston, abbiamo un problema...

Carissimi, con grande dispiacere (doppio: come amico e come organizzatore) devo segnalarvi che purtroppo Roberto Frenkel non potrà partecipare al convegno di Pescara.

Penso di potervi citare la lettera che mi ha inviato:

The political situation in my country has substantially changed in recent times. In the recent primary elections the government has lost half of the votes Cristina got in the October 2011 presidential elections. The parliamentary elections will take place on October 27. The polls are showing that the opposition parties are going to defeat the government candidates by an important difference. I am working with the opposition and it would be very inconvenient for me to be abroad on the date of the election and the following days.

Della situazione che lui descrive ve ne avevo parlato qui (suscitando gli squallidi attacchi di alcuni collaborazionisti nostrani, sed de hoc satis). Non immaginavo che il suo coinvolgimento gli avrebbe impedito di partecipare, è una grande delusione ma credo che al suo posto farei la stessa cosa e non posso fare altro che rispettare la sua decisione e augurarmi che l'Argentina ritrovi, in un modo o nell'altro, quella stabilità che, come ci ricordava l'altro giorno Phastidio, sta visibilmente perdendo. Quando le riserve ufficiali scendono, non ci son santi, è segno che il cambio reale è sopravvalutato, e quindi l'evidenza di Phastidio conferma gli argomenti di Martin e Roberto.

Vi fornisco questa notizia perché possiate prendere rapidamente le vostre decisioni, visto che fra cinque giorni vorremmo tirare le fila, chiudere le iscrizioni, pagare il centro congressi, ecc.

Ma ci sono anche buone notizie.

Avremo a Pescara, oltre a Grigoriou Panagiotis (col quale ieri ho avuto una lunga conversazione che ha finito di deprimermi: quello che ci stiamo dicendo qui potremo dircelo ancora per poco, la critica alla troika sta diventando reato di opinione in Grecia, e presto lo sarà in tutta l'Eurozona), anche Alberto Montero Soler,  dell'Università di Malaga. Me ne aveva parlato Gorka Larrabeiti, il traduttore del Romanzo di centro e periferia, dicendomi che anche in Spagna c'era uno che da tanto tempo metteva in guardia contro l'apparente opulenza arrecata dal governo Zapatero, contro i pericoli del debito estero, ecc. Le stesse cose che in quegli anni (2006, 2007) dicevo ai miei studenti Erasmus spagnoli, e alle quali loro rispondevano con una sprezzante scrollata di spalle, un sorriso di hidalghesca sufficienza, e uno sdegnoso lampo dei loro scurissimi occhi castigliani. Suppongo che Alberto avrà avuto a casa sua reazioni simili.

Rira bien qui rira le dernier, pensavo io, che poi vuol dire anche pleurera bien qui pleurera le premier (Goofyproverbio). Ora purtroppo la logica della contabilità ha agito, inesorabile, e non c'è di che rallegrarsene.

Alberto ha accettato con grande disponibilità ed entusiasmo il nostro invito, e quindi a Pescara avremo un relatore per ogni "porcellino" (Pigs) mediterraneo: Alberto dalla Spagna, Ferreira do Amaral dal Portogallo, Grigoriou dalla Grecia, e Gennaro da Napoli (daje, Genna', se scherza...), oltre agli altri che conoscete.

Avevo invitato anche Costas Lapavitsas, del quale conoscerete gli interventi sul Guardian, che però non è potuto venire (ha anche lui due corsi nel primo semestre come me), ma ha espresso molto apprezzamento per il lavoro che stiamo facendo qui, e ha deciso di aderire al Manifesto di Solidarietà Europea. Dell'economia greca però ci parlerà Gennaro, e quindi, come dire, l'argomento è coperto.

Tutti (Alberto, Grigoriou, Costas) mi hanno raccontato la stessa storia: i loro tentativi di aprire nei loro rispettivi paesi un dibattito sui temi che ci interessano, e che dovrebbero interessare tutti, sono ostacolati più dalla sinistra, per un ventaglio di motivi che vanno da un malinteso internazionalismo a delle più umane gelosie professionali, che dalla destra. Mal comune mezzo gaudio.

La "sinistra" (dove le virgolette indicano la sinistra partitica, quella che si è autoetichettata come tale) non vorrà mai ammettere di non aver capito, e ancor meno (ovviamente) di aver tradito, e quindi non vorrà mai riconoscere che il vero nazionalismo è quello del progetto eurista. Non chiediamole un simile sforzo: in fin dei conti, i maoisti non siamo noi! Lasciamo che si spenga in pace, continuando a cercare una nostra strada per dare voce e rappresentanza democratica alle classi subalterne che, con buona pace degli ingenui difensori del cambio fisso, oggi non si identificano più solo con gli operai metalmeccanici. È veramente sconcertante come gli ingenui difensori del cambio fisso, nel loro astio di classe verso partite IVA, piccoli commercianti, piccoli imprenditori, si facciano difensori degli interessi della grande finanza internazionale e del suo desiderio di agire senza regole e senza freni. Se fossimo complottisti, potremmo almeno vedere in questa contraddizione una razionalità. Non essendolo, non ci rimane che stornare lo sguardo da uno spettacolo tanto ributtante. Come dice giustamente Alessandro Guerani, il cambio fisso è incompatibile con una democrazia a suffragio universale.

Basta saperlo.

Di questo e di altro parleremo con gli amici che ci raggiungeranno a Pescara.

(vi ricordo che alle 15:30 di oggi, sabato 5 ottobre, sono su Radio Radicale in una trasmissione con Brancaccio, Salvati, Borghi e Rinaldi. Io però starò guardando i Puffi con Uga: una cosa più seria che dimostrare che il cambio fisso difende la vedova e l'orfano... Have fun e fatemi sapere le vostre impressione e le vostre decisioni).

28 commenti:

  1. Peccato davvero, era una presenza molto interessante, ma il parterre de rois rimane tale anche in sua assenza, per cui... ci si vede a Pescara!

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  2. Peccato, il contributo di chi ha guidato l'uscita dell'Argentina dal regime di cambi fissi con gli states sarebbe stato importantissimo date le analogie con la nostra attuale situazione ma è chiaro che di fronte alle motivazioni espresse nella lettera non si può che "dare la benedizione" al sig. Frenkel ed augurargli buon lavoro.

    Noi, a Pescara, ci si vedrà comunque.

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  3. Prof, sono passata di qua, tutta trotterellante e felice perché, quasi in estremis, sono riuscita ad organizzare la partecipazione (mia e di maritozzo) all'evento di Pescara e volevo farmi annoverare fra coloro che ci saranno.
    Sono rimasta molto dispiaciuta per il contrattempo di Frenkel ma, come voi, avrei fatto lo stesso: ci saranno altre occasioni (spero) per ascoltare la sua voce.
    Quel che mi sconcerta è il discorso del reato di opinione: se non è una brutta cosa questa, non so ... di cos'altro hanno bisogno per aprire gli occhietti beati?
    Confesso che sono emozionata. Non vedo l'ora di incontrarvi tutti!!!
    Di contro sono terrorizzata da quel che succede, e dispiaciuta dall'immobilità degli italiani. Molti dei miei colleghi si nascondono dietro alle ricerche pubblicate a sostegno dell'euro (UBS mi pare sia quella che vada per la maggiore) e non c'è apertura a posizioni differenti.
    Vabbeh, ora mi son depressa pure io. Ma durerà poco.
    Buon pomeriggio amici di viaggio... a presto!

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    1. "... la critica alla troika sta diventando reato di opinione in Grecia, e presto lo sarà in tutta l'Eurozona"
      Anch'io dopo aver letto questo non sono più riuscita a concentrarmi sul seguito.

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    2. Capita pure a me un po' di tristezza, ma poi mi riprendo, anche grazie a voi.
      Arrivederci a Pescara.

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  4. più che dalla mancanza di Frenkel mi colpisce quello che dice sulla base della testimonianza di Grigoriou Panagiotis, avevo messo in conto una possibile deriva autoritarista, repressiva, vederla farsi tanto vicina è agghiacciante.

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  5. ...e un intervento in video conferenza? !

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  6. Prof. se non ricordo male questo è il Goofycompleanno, quindi l'occasione per ringraziare Lei e Noi, incontrarci in modo "non virtuale" e ovviamente ascoltare dalla viva voce studiosi che ancora apprezzano la democrazia.

    Sicuramente la mancanza di R.F. ci dispiace e correttamente lei lo segnala, ma rimane pure sempre il Goofycompleanno.

    Ci vediamo a Pescara!!!

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  7. Molto dispiaciuto per l'assenza di Roberto Frenkel, la cui conoscenza devo esclusivamente ad Alberto, ma niente cambia: sarò a Pescara con piacere, curiosità e desiderio di conoscere e capire ancor più. Sono anche convinto che il peggio debba ancora arrivare qui da noi (ho sviluppato una sindrome paranoica-maniacale poco apprezzata in famiglia), e sono convinto anche che col tempo gli spazii di libertà si ridurranno ulteriormente. Non vorrei perdermi questo

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  8. A proposito di sinistra; mi ricordo che mentre raccontava di un suo incontro/scontro con un esponente della sinistra "sinistra" (la ripetizione non è un errore di battitura ma la volontà di mettere in risalto l'elemento funesto), probabilmente finito a parolacce (immagino... io non c'ero ma avrei pagato per esserci), promise che dopo un anno avrebbe rilevato il nome di costui. Ecco, un anno è passato, non pretendo che lo spu....i ma almeno che ci dia un indizio per capire chi fosse....
    Per quanto riguarda Pescara: mi raccomando alla documentazione visiva, per chi come me, non potrà venire. Grazie!!

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  9. Sono andato a vedere il blog di Montero e rimpiango ancor più di non poter venire a Pe.
    Comunque m'è parso di capire che Montero è un po' come lei, Profe, cioè non è solo un economista (del resto, come può esserlo uno che parla di Benedetti e Viglietti?)

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  10. Ho appena sentito Brancaccio e Cesaratto a radio radicale. A caldo direi che le tue mazzate sono servite, ma è probabile che io sia il solito ingenuo.
    Un abbraccio.

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    1. Le mazzate devono ancora arrivare. Il bandwagoning posso anche sopportarlo, ma le continue critiche ipocrite mi irritano, e alla fine una linea bisogna tirarla.

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    2. Ho ascoltato solo oggi il programma su Radio Radicale. Molto bello. Un nutrito gruppo di economisti che parla chiaro. Soprattutto perchè finalmente è stata data possibilità di farlo, senza interruzioni da parte di opinionisti di varia natura, come ancora accade in televisione. Cesaratto mi è sembrato onesto e deciso. L'ha anche menzionata. Brancaccio è sempre sulle sue posizioni, un pò ambigue, nonostante sottolinei le debolezze dell'Euro. Invece ho trovato patetico e assolutamente poco onesto l'intervento dell'ultimo ospite, Michele Salvati.

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  11. Ottima task force su radio radicale!

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  12. Peccato per Frankel, il convegno rimane imperdibile. A presto

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  13. Mi spiace per l'assenza di Frenkel, molto. Ma mi pare davvero ben motivata.
    Ci sarò, insieme alla mia (ex) vedova bianca: lei lavora in una impresa che vende sia in Italia che all'estero, e quindi capisce molto bene, "a pelle" direi, di cosa parliamo (molto più di quanto non capisca io, almeno)... A presto.
    Benedetto

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  14. La decisione è stata presa prof. si viene a Pescara, con tutto il rispetto per il prof Frenkel, per il nostro Paese in primis e per conoscere di persona chi in questi due anni ha aperto gli occhi a un bel po di persone...compreso me si intende.

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  15. Il fatto di non poter ascoltare il prof. Frenkel non può minimamente intaccare la grande soddisfazione di rivedere lei, Claudio Borghi, tutti gli amici del forum incontrati lo scorso anno, e l'allegra combriccola dei tuitteri. Per cui, prenotato il volo, riservato l'albergo, acquistato il biglietto, ed effettuato piccola donazione ad a/, non resta che dire: ci vediamo a Pescara!

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  16. Michele Salvati al minuto 87: "un'eventuale rottura della zona €uro causerebbe difficoltà estese a tutti i paesi..... La germania smetterebbe di essere il paese trainante ed esportatore che adesso è perché a questo punto avrebbe probabilmente concorrenza da parte di italiani, spagnoli...." A parte l'interessante ammissione che la famosa competitività alamanna deriva anche dall'aver messo i paesi periferici nelle condizioni di non poter competere, quante preoccupazioni per le sorti di un paese straniero. Pensavo che le preoccupazioni di quelli de' sinistra dovessero essere i redditi dei lavoratori italiani e non i profitti delle aziende estere nostre dirette concorrenti. A futura memoria...

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  17. @Mario Biglietto
    a me viene in mente Garibaldi che per annettere il sud al nord d'italia mozzò qualche testa (sì, era una persona dalla forte personalità e umanità) che chiaramente furono appese in piazza.
    ma le ns città sono piene di vie o corsi Garibaldi e c'è pure una sua bella statua che troneggia a Catania, di fronte alla meravigliosa Villa Bellini.

    vogliamo parlare di come si sviluppò la mafia? di come liberò i camorristi e li fece diventare poliziotti?

    Le Unioni esogene evidentemente hanno questi caratteri.

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    1. Certo che se il Regno di Sardegna in accordo con l'imperialismo britannico avesse avviato una guerra di aggressione non avrebbe avuto modo di convincere gli ingenui e assoldare i criminali. Si sarebbe trovato difronte la resistenza, partigiani e non briganti. Grazie ai "soliti garibaldini", invece, si sono intromessi subdolamente nella società trasformando un popolo fiero in una massa inerte, divisa e senza fiducia, parassiti che non avrebbero voglia di lavorare e vivrebbero di truffe e inganni; hanno trasferito tutta la ricchezza al nord e portato su una terra fertile solo i loro rifiuti. Poi hanno concesso trasferimenti di risorse ma tutti gestiti da una classe politica sottomessa ai loro interessi.

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  18. Una riflessione sillogistica. Frenkel lavora per l'opposizione, l'opposizione lavora per il FMI, allora Frenkel lavora per il FMI. Cioè, è un figlio della Troika?

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  19. Rinuncerei alla festa solo se mancasse il festeggiato....
    Cioè tu!

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  20. Mi dispiace, come a tutti credo, che Roberto Frenkel non potrà essere con noi a Pescara.
    Sarebbe stato interessante apprendere dalla sua viva voce notizie aggiornate sull'evoluzione dell'interminabile crisi argentina.
    Per quanto mi riguarda non cambia nulla, il programma e il calibro dei relatori sono comunque tali da rendere l'incontro imperdibile.
    E poi dai, quale migliore occasione per dare vita a qualche intermezzo etilico in compagnia degli amici più o meno svalvolati incontrati durante l'anno nel caravanserraglio twittarolo?
    Nick che diventano visi, voci, numeri telefonici e voglia di rivederci, sperabilmente non a Ventotene, guardati a vista dagli eurosgherri mentre complottiamo, fingendo di giocare a tressette ...

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  21. Professore, mi scusi, ma in quali termini, in concreto, si pone la questione quando dice che "la critica alla troika sta diventando reato di opinione in Grecia, e presto lo sarà in tutta l'Eurozona"?

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    1. Di questo ci parlerà diffusamente Panagiotis.

      In Grecia sostanzialmente questo percorso passa attraverso l'identificazione fra Alba Dorata e qualsiasi tipo di critica dell'euro. Anche da noi non andrà in modo diverso. Il Manifesto eurista propugnato da Brancaccio, ad esempio, assimila in sostanza i sostenitori della superiorità (nelle circostanze attuali) dei cambi flessibili ai propagandisti xenofobi, sotto lo stesso cappello di "irrazionalità". Come se nel cambio fisso vi fosse altra razionalità che quella di imporre deflazione (cosa che tutti riconoscono, perfino chi lo difende)!

      Ma al di là del merito, notate che sotto il profilo politico, così facendo, Brancaccio legittima sostanzialmente chi vuole trasformare il dibattito sull'euro in un reato di opinione: sei per i cambi flessibili? Allora sei un nazionalista xenofobo!

      Lo perdoniamo perché, non essendo lui un esperto di economia internazionale, dimentica una cosa molto importante e anche molto semplice: questa, che tutti gli economisti che si occupano di economia internazionale sanno.

      Ma vedete quali e quanti danni possono fare i dilettanti apprendisti stregoni? Parlo mai di pugilato io? Se un giorno vi verranno a prendere a casa saprete a chi dare la responsabilità morale. Il consiglio, ovviamente, è quello di scappare prima!

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  22. Per quanto ci riguarda Professore io e l'amico Nino, che abita vicino a Pescara e gentilmente mi verrà a prendere all'aeroporto, saremo presenti e felici di festeggiare il Goofycompleanno insieme a tutti gli altri.

    Sconcertante la notizia sulla troika e il reato di opinione, l'accostamento a logiche naziste non penso possa essere inappropriato.

    "È veramente sconcertante come gli ingenui difensori del cambio fisso, nel loro astio di classe verso partite IVA, piccoli commercianti, piccoli imprenditori, si facciano difensori degli interessi della grande finanza internazionale e del suo desiderio di agire senza regole e senza freni." E come possiamo definire quelle partite IVA, piccoli commercianti, piccoli imprenditori che inspiegabilmente fanno autogoal contro se stessi ? (difendendo il cambio fisso); non credo di essere l'unico a conoscerne diversi, o mi sbaglio ?

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