domenica 15 novembre 2020

I vermi...

...sì, insomma, la feccia, i nemici del buonsenso, gli odiatori dell'umanità e della democrazia, stanno ricevendo dalla pandemia un aiuto insperato! Basta dire che certe scemenze erano vere "in a pre-pandemic world" per assolvere se stessi dalla pesante responsabilità morale, politica, e forse in certi selezionati casi penale (non per niente il codice è stato modificato!), di averle dette, di aver cioè negato l'evidenza, di essersi ritagliati una teoria economica a uso e consumo dei propri padroni esteri, e di avere in nome di questa distorsione della realtà sacrificato tante famiglie, tante imprese, tante vite...

Ma noi qui ricordiamo tutto.

(...combattere!...)

36 commenti:

  1. Mi consola sapere che sia le colombe che i serpenti (credo nella fattispecie il crotalo), a li vermi se 'i magneno

    RispondiElimina
  2. Ho proseguito l' attività di famiglia,un bar pasticceria, ubicata nei pressi dell' ospedale della mia città che ho poi dovuto chiudere per la scelta di trasferire il nosocomio in una steppa oltre la periferia.Quindi conosco il compiacimento degli odiatori del prossimo per le difficoltà di chi è in proprio .Se l' attuale maggioranza non avesse avuto il partito che intercetta il consenso di questo tipo"umano" le risorse per affrontare quanto accade si sarebbero trovate (grazie alla monetizzazione a cui tendono i nostri "amici"nordeuropei) "ristori"compresi che si potevano calcolare in base agli studi di settore in modo che fossero efficaci e non delle mortificanti elemosine .

    RispondiElimina
  3. Combattere per me e qualche mio familiare ed amico che piano piano nel,frattempo hanno aperto gli occhi, non tanti in verità, significa principalmente sostenerVi sui Social con la dovuta cautela e questo anche nella vita reale, insomma quella in azienda e nei mercati.
    Se esistono alternative per accelerare il cambiamento aspettiamo suggerimenti.
    Leggendo la Storia sembrerebbe che i rivolgimenti siano sempre stati innescati e poi guidati da Elite intellettuali sparute ma rafforzate nel giusto momento storico dalle masse. Come dice Lo storico Alessandro Barbero però la Storia non si ripete mai nella stessa maniera, triste allora aspettare di sprofondare ancora più giù per vedere coalizzarsi le forze sociali.

    RispondiElimina
  4. Oggi sono stato al gl Gianicolo e Villa Pamphili a Roma con una bellissima visita guidata. La guida ha cominciato raccontandoci gli eroci combattimenti dei difensori della repubblica romana (1849) che per un mese respinserò i francesi chiamati dal papa. Quasi si è commossa durante il racconto. Dopo, visitando Villa Pamphili ci ha fatto notare una targa messa dalla famiglia Doria Pamphili in memoria dei morti di quella battaglia. I morti francesi... Ho pensato che un pezzo di elite di questo paese ha sempre preferito comandare con l'aiuto straniero che trattare da pari i propri compatrioti... ho provato disprezzo per loro

    RispondiElimina
  5. Grazie Prof.!
    Combatterò!
    Sarà dura, ma sarebbe durissima se fossi solo e senza una guida. Ma non siamo soli e abbiamo Lei.

    RispondiElimina
  6. Singolare la foto di Sassoli su La Repubblica.
    Qualcuno potrebbe interpretarla come saluto di un tempo che fu.

    RispondiElimina
  7. Pochi hanno buona memoria e ancora meno mantengono l'attenzione per un tempo misurabile in anni. A novembre non ci si ricorda più di quello che veniva detto o fatto a marzo. Difficile che più di pochissimi si ricordino di quanto veniva detto prima della pandemia, che è come se fosse l'età del bronzo. Per gli uomini il tempo non si misura in mesi ed anni, si misura con gli eventi occorsi o, meglio, con il valore emotivo di quegli eventi.
    Professore, anche in questo eletto spazio qualcuno ricorda e qualcuno no. Però qualcuno si ricorda, coraggio dunque.

    RispondiElimina
  8. Dopo la svolta primaverile a 360° in 24H in cui il CDX da giusto critico delle tardive e scarse misure contro l'epidemia è passato a critico per le "troppe misure", copiaincollando le peggiori trumpate, imbeccato da qualche imprenditorotto finanziatore magari pure deputato, c'è poco da far le vittime.

    Nel bel mezzo di un'epidemia spingere contro qualsiasi misura, persino contro mascherine e divieto di assembramenti, sproloquiare di complotti, usare qualsiasi mezzo mediatico per abbassare la soglia d'attenzione è da vermi sì.

    Sacrificare vite nel nome di questo delirio.
    Combattere col fondoschiena delle vite altrui.

    Eh sì, ci ricordiamo tutto e il capitale politico accumulato si perde.

    Mai visto un suicidio politico (e umano) del genere.
    È finita ed è ora di prendersi le proprie responsabilità.

    RispondiElimina
  9. Lo Zar Nicola II aveva in Rasputin il suo comitato tecnico scientifico: si sa come fini' .
    Oggi:
    mentre alle famiglie sono richiesti sforzi e comportamenti innaturali per una ragione di emergenza sanitaria ogni soluzione proposta alle autorita' per ovviare alle diseconomie che si creano viene respinta a causa di burocrazie e norme pensate per la normalita': mi riferisco a scuola e sanita' .

    Sono due pesi e due misure .

    "Abbiamo detto che e' necessario animare della stessa illimitata risolutezza ed energia il nostro movimento incomparabilmente piu' vasto e profondo di quello degli anni settanta . Infatti , fino ad oggi , nessuno ancora, sembra aveva messo in dubbio che la forza del movimento contemporaneo consiste nel risveglio delle masse (e principalmente del proletariato industriale) e la sua debolezza nella mancanza di coscienza e di iniziativa dei dirigenti rivoluzionari. (Lenin , Che fare ? II pag. 61 Editori Riuniti 1974)

    La P.A. e' divenuta classe antagonista del popolo in quanto piu' impegnata a tutelare se' stessa rispetto all'ottenimento di una nuova forma di normalita' possibile: se invece dei vari Rasputin si interogasse "la casalinga Teresa U di Casal Pusterlengo" ne trarremmo sicuro vantaggio.

    RispondiElimina
  10. parafrasando una frase de Aaaaapolitiga: "Io non chiedo scusa per tutto quello che ho detto in passato perché lo pensavo -. E oggi? Oggi è un altro momento... " :-)

    pagliacci


    https://www.youtube.com/watch?v=kK9H4p_mujc

    scusate ma anche il "ripugnante" è una categoria estetica (Rosenkranz)

    RispondiElimina
  11. e noi, con le nostre possibilità, saremo al vostro fianco!

    Grazie infinite per il suo impegno!

    RispondiElimina
  12. Mi sembra di avere tutte le armi spuntate, però so aspettare.
    Cari saluti.

    RispondiElimina
  13. E pensare che c'è ancora qualcuno che sta aspettando che facciate qualcosa...
    non averli ridotti come i greci , tentare ostinatamente di inculcargli un minimo rudimento economico e politico per poter "combattere" gli ascari del sistema... Per loro è ANCORA NULLA...
    Carissimo Prof . a marzo valevo uno, oggi con tutti i miei limiti combatto tenacemente e credo di non essere più da solo nel solco del mio piccolo "fronte".
    Il "rancio" e le "armi" a disposizione sono abbondanti, gli "ufficiali" fieri e valorosi , "il materiale" di prim'ordine...
    Non passeranno Professore, non passeranno...

    RispondiElimina
  14. GODO MA CON LA BILE CHE FUORIESCE DA OGNI ORIFIZIO.

    RispondiElimina
  15. Professore, senatore, Alberto: grazie. Non sono credente, ma, se esistono, mi auguro che dio, allah, manitou o chi per lui/lei/loro gliene rendano merito. Io, emigrato in Brasile anche per i noti motivi, e ora bloccato qui causa covid, spero un giorno di poterla incontrare e stringerle la mano. Azzarderei anche un abbraccio, ma chissà poi er cavaliere nero che direbbe...

    RispondiElimina
  16. Aiutino... , se si trasfomasse nella peste nera (per fortuna no ) dove la popolazione europea passò da 80 a 30 milioni di persone , sarebbero già insieme alle tre fiere nella selva oscura.

    RispondiElimina
  17. mi ha colpito in senso negativo che per il fatto che abbiano fatto una teoria economica distorta per non dire falsata ci hanno rimesso famiglie, imprese e ci sono imprenditori e lavoratori che si sono suicidati questo non posso accettarlo e #combattere per studiare, approfondire gli argomenti economici, anche se non ho studiato quanto avrei dovuto, bisogna dire ciò che si è imparato a tutti, io chiedo venia queste cose le ho dette sui social e ho provato anche a dirle a mia mamma che si chiede il perchè non lo prendano anche gli altri paesi ho la sensazione che si sia risposta da sola mia mamma e bisogna confrontarsi costruttivamente con chi la persona diversamente da noi
    p.s.
    volevo ringraziarti per quel video " c'è lo chiede l'europa " su byoblu perchè ho capito com'è andata davvero sulla crisi del 2008 te ne sarò grata per sempre

    RispondiElimina
  18. Ci vediamo stasera. E sarò felice di rivederti.
    Mi è dispiaciuto tantissimo non aver potuto partecipare al Gofy, chissà perché pensavo che le iscrizioni iniziassero il giorno prima... che idea balzana... e adesso che seccai non funziona più non posso scrivere...mi sembrava un canale privilegiato, anzi per me lo era... baci

    ogni tanto sono triste.

    RispondiElimina
  19. Grazie di cuore per la sua opera di insegnamento prima e di divulgazione poi. In un paese e in un periodo ricchi di incertezza, trovare una persona che grazie alla sua cultura, intelligenza e attaccamento al paese, è davvero prezioso e fonte di ristoro.

    RispondiElimina
  20. Senatore lei è un punto di riferimento. Non piegatevi ai dettami reazionari dell'unione europea. Ho vistonuna sua partecipazione alla fondazione craxi ai primi di giugno: è stati straordinario. Non dovete mollare, soprattutto per le generazioni giovani- adulte di oggi.

    RispondiElimina
  21. ...“La necessità economica si manifestò, come al solito, apertamente e avidamente: allo stato, che intendeva rafforzarsi in tempi brevi (tre quarti del male stanno nei tempi, come per il Canale del Mar Bianco!) e senza utilizzare alcuna risorsa esterna, occorreva una manodopera:
    a) Estremamente a buon mercato, meglio se gratuita
    b) Accomodante, pronta a essere spedita da un posto all'altro in qualunque giorno, libera da legami famigliari, che non richiedesse alloggi corredati, scuole, ospedali e, per un certo periodo, neppure cucine e bagni.
    Ci si poteva procurare una tale manodopera solo divorando i propri figli.
    Quanto alla giustificazione teorica [..] Marx poi, riferendosi ad un'epoca più vicina a noi (Critica del programma di Gotha) definì con altrettanta sicurezza unico mezzo per correggere i delinquenti (comuni, in verità […]) non le solitarie riflessioni, non l’introspezione morale, non il pentimento, non l'angoscia (tutte sovrastrutture!) ma il lavoro produttivo. Personalmente non aveva mai preso in mano un piccone, non aveva mai spinto una carriola, estratto un pezzo di carbone, abbattuto alberi, non sappiamo come spaccasse la legna, ma scrisse questo sulla carta e la carta non si oppose.
    Per i seguaci fu facile decidere che costringere un detenuto a lavorare tutti i giorni (a volte per 14 ore di seguito, come nei giacimenti della Kolyma) è un atto umanitario e porta alla sua rieducazione. Al contrario, limitare la sua reclusione alla cella di una prigione, al cortiletto dall'orto, dargli la possibilità di leggere libri, scrivere, meditare discutere durante gli anni di carcere significa trattarlo 'come bestiame' (citiamo sempre dalla Critica).” ... A. I. Solženicyn Arcipelago Gulag Parte III Cap. V

    ...stanno lì ed hanno capito tutto, altro che sudditanza culturale, altro che arroganza dei migliori: puro tornaconto; e sanno che il metodo funziona. I compagni che da Pasolini in poi continuano a sbagliare lo hanno sempre saputo. Si, certo, prima o poi la Storia chiede il conto, non a tutti però: c'è già stato e ci sarà tra loro chi gusterà la marmellata di albicocche fino all'ultimo dei suoi giorni.

    RispondiElimina
  22. Vedo gente credere ai “soldi regalati dall’Europa” con un Recovery plan ancora da definire, ma non alla “BCE che crea moneta” con 3 trilioni già spesi con QE e simili...

    RispondiElimina
  23. A proposito di ripassi e dopo aver ascoltato questa mattina l’ennesimo intervento della dott.ssa Veronica De Romanis sui danni che causerebbe una BCE pronta ad emettere moneta su richiesta dei governi aderenti all’UE.
    Tratto da:
    Stampare moneta, ovvero la convenzionalità del non convenzionale
    Lunedì 14 dicembre 2015
    "Ma no, dai, Bagnai, te lo sei scritto tu questo testo! 'Il finanziamento con base monetaria', che assurdità! Le scemenze dei noeuro, che cercano di convincerci che il ritorno alla sovranità monetaria avrebbe un senso, anche perché provvederebbe i governi di una forma di finanziamento aggiuntiva oltre al debito, una forma di finanziamento svincolata dal ricatto dei "mercati" perché disponibile a costi sostanzialmente irrisori. Dai, su, che è questa robaccia? Non ha peer review, per fortuna, e spero bene che non venga insegnata nelle università...".

    No, non è esattamente così.

    In tutto il mondo si studia, perché si deve studiare, altrimenti non si passa l'esame, che quello con base monetaria, nelle forme istituzionali storicamente e giuridicamente definite, è una delle possibili forme di finanziamento della spesa pubblica, o meglio, di copertura dello scarto fra le voci di spesa e le altre voci di entrata (raccolta fiscale, emissione di debito). Chi non lo sa semplicemente non passa l'esame, perché è materiale banale, ovvio. Non c'è nulla di non convenzionale, non si tratta di tirare a caso moneta dagli elicotteri, ma di scegliere politicamente quale parte di progetti di spesa decisi da un governo democraticamente costituito e soggetto al controllo democratico di un parlamento democraticamente eletto può essere finanziata ricorrendo al principale potere sovrano di ogni e qualsiasi stato: quello di battere moneta.

    Non si tratta di chiedere al bancario centrale di dare una mancetta a tutti i cittadini perché la spendano in caramelle. Si tratta di finanziare investimenti, di assicurare l'operatività dei servizi pubblici, comprando benzina per le ambulanze e le volanti della polizia, comprando la carta igienica per i cessi delle scuole, e magari trasformando questi cessi in gabinetti; si tratta di evitare che ogni episodio di maltempo faccia un paio di morti; si tratta, se è il caso, e per tornare alla cronaca del giorno, di salvare istituzioni finanziarie. Nulla che possa essere fatto con un elicottero, o con un assegno staccato all'ordine di ogni cittadino.
    Questa è la normalità, questo è quello che viene considerato convenzionale, ovvio, scontato, nei libri di testo undergraduate (cioè del triennio). È una politica assolutamente nota nelle sue implicazioni macroeconomiche, che, come sempre, sono duplici (perché non ci sono free lunch): il finanziamento monetario ha il vantaggio di portarti dal punto A al punto C della figura 11.1, quindi è più espansivo del finanziamento con debito, che ti porterebbe al punto B. Lo svantaggio è che se in B hai piena occupazione, il finanziamento monetario creerà tensioni sui prezzi.
    La più grande vittoria di quello che gli idioti chiamano "neoliberismo" (e che di "neo" ha ben poco, come sa e ci insegna chi invece studia e ricerca: un esempio fra tutti), è stata quella di averci fatto disapprendere quanto avevamo appreso dai nostri libri di testo (e dagli 80 milioni di morti della seconda guerra mondiale). Tutti, ormai, hanno disappreso la normalità, anche a sinistra, e così si fanno sorpassare a sinistra dagli economisti servi, che tornano alla carica cianciando di "lezioni apprese dalla crisi", quando la crisi non ci ha insegnato nulla che non sapessimo già, che non fosse già nei nostri libri, compreso il modo per risolverla.
    E uno di questi modi è, in presenza di calo di domanda e di rilevanti esposizioni debitorie, il finanziamento monetario della spesa pubblica.
    "Chi sale sulle cime più alte, ride su tutte le tragedie e su tutti i drammi" Del leggere e dello scrivere, Also Sprach Zarathustra. F.Nietzsche

    RispondiElimina
    Risposte
    1. in estrema sintesi, ancora da Stampare moneta ovvero la convenzionalità del non convenzionale: "Da questa crisi non usciremo senza monetizzazione del deficit da parte di banche centrali nazionali". Cinque anni fa, ripeto C I N Q U E anni fa!!!

      Elimina
  24. Senatore Bagnai, grazie per la Sua opera di divulgazione economica che da anni produce attraverso i suoi libri e il suo blog.
    un anziano imprenditore che ha sperimentato sulla propria pelle il disastro
    economico che la moneta unica e la politica della BCE ha prodotto in Italia negli ultimi venti anni. L’emergenza Covid ha indotto
    finalmente la BCE a stampare moneta per stimolare un’economia moribonda. Ma sono convinto che passata la tempesta si ritornera’ alla consueta politica deflazionista
    imposta dai tedeschi. D’altronde moneta unica e politica del rigore (per gli altri) sono troppo convenienti alla Germania perche’ questa cambi la musica. Ci sono molti che oggi credono che chi comanda in Europa si sia convertito a politiche di incentivo della domanda. Io credo che questi siano gli stessi utili idioti che sperando per venti anni di convertire i crucchi, hanno accettato la paralisi economica del nostro paese.
    Si puo’ ancora sperare che gli Italiani si sveglino (non certamente la cosidetta classe dirigente) o rassegnarci alla nostra decrescita infelice?
    Con grande stima e ammirazione

    Henry

    RispondiElimina
  25. Bagnai, è ora che portiate la gente in piazza prima che la ammazzino tutta... il parlamento ormai non serve più a nulla, non l'avete ancora capito? Siamo avviluppati in una tela di parole e non ne usciamo mentre Essi Fanno! Coraggio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi spieghi esattamente che cosa vuol dire “portare la gente in piazza”? E mi dici tu quando sei stato in piazza l’ultima volta? Io ci sono stato giovedì coi sindaci calabresi.

      Elimina
  26. Una signora mi ha posto la seguente domanda: "Se interrompiamo il lockdown e ci contagiamo tutti, dimmi cosa ce ne facciamo dell’economia?"
    Ho provato a chiedere a questa signora: “Lei è preoccupata per la sua salute, o teme che la diffusione del virus aumenterebbe il carico di lavoro sul sistema sanitario?”

    A chi è preoccupato per sé stesso, la mia risposta è la seguente.
    Se temete di infettarvi, allora chiudetevi in casa ed evitate qualsiasi contatto umano.
    Non deve passare l’idea aberrante secondo la quale: io ho paura del virus, quindi gli altri si devono chiudere in casa.
    Se avete voglia di rinchiudere qualcuno, allora rinchiudete voi stessi.

    Se invece siete preoccupati del fatto che, l’aumento dei contagi incrementa il carico di lavoro sul sistema sanitario, allora la risposta è che bisogna investire: nella sanità, aumentando i posti letto negli ospedali; nella ricerca, per migliorare le cure contro il virus.

    Il lockdown va utilizzato come soluzione temporanea, per prendere tempo per riorganizzarsi, ma non deve diventare il mezzo principale da riproporre ciclicamente per affrontare un problema.
    Se ti senti male e non trovi posto all’ospedale, perché sono ricoverati i malati di covid: la colpa è dei tagli alla sanità, non di chi cammina per strada.
    La smettiamo di colpevolizzare le persone, di accusarle di non essersi sottomesse abbastanza all’autorità?
    Dite sia il caso di potenziare la sanità e la ricerca fornendogli risorse, oppure andiamo avanti a colpi di lockdown - da riproporre all'infinito - e a colpi di continue colpevolizzazioni delle vittime, del tipo: “se l’epidemia si diffonde, è colpa dei comportamenti dei cittadini indisciplinati”?
    Mi dispiace per i morti da covid, ma ho pietà anche per i vivi costretti al lockdown.

    RispondiElimina
  27. Io ho trovato interessante (si fa per dire) il fatto che Gualteri abbia con nonchalance snocciolato i dati dei SURE..
    Invidio la loro sicurezza (con le chiappe degli altri etc etc)

    RispondiElimina
  28. Anche dalle parti di Krugman il vento sta cambiando, il Giappone è diventato esempio, ma il caro Krugman piuttosto che chiedere scusa ai cittadini, propone piuttosto, di chiedere scusa all'imperatore che con ogni probabilità non sa che farsene delle sue "scuse".

    Mea culpa

    RispondiElimina
  29. 2021. Dieci anni dopo. Buon compleanno Alberto...

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.