martedì 31 ottobre 2017

Rocky Horror Show

(...c'era una volta un imprenditore di sinistra. Poi nel frattempo siamo diventati amici, lui ora è rossobruno, e questo post è suo, anche se i grassetti sono miei...)




È di nuovo Rocky Horror Show.
Teatro, Milano. Ti siedi, assisti allo spettacolo, ti diverti.
I cantanti cantano, il pubblico partecipa: una grande messa rock.
Gli anni ’70, la trasgressione, la liberazione dalle convenzioni.
Un protagonista muscoloso, calze a rete e giarrettiera, alieno, ingrifato. Amore libero, poliamore, fluidità. Tutto il menu, tutto er cucuzzaro.

Mentre vai a casa ti chiedi: che rimane di tutta quell’energia, di quei ragazzi, di quegli anni che hai mancato per un soffio, un soffio troppo giovane.
Sentiranno di aver vinto o si sentiranno traditi dal futuro?
Io mi sentirei tradito. Io mi sento tradito.
Racconti un momento perfetto, fermo nel tempo. La bellezza breve e potente della gioventù, la libertà.
La voglia di cambiare le cose, di strappare ogni convenzione e andare avanti.
La sensazione di poterlo fare.

Ma forse non è andata come t’aspettavi.
Forse sei stato avventato: nell’ansia di avere di più ti sei dimenticato di quello che avevi.
Hai creduto che “diritti acquisiti” significasse “acquisiti per sempre”.

Forse ti sei distratto, forse ci avevi judo. Magari non sei andato agli allenamenti, hai trasgredito pure là. E forse hai fatto una cazzata.
Perché quegli altri, a judo, sembra che abbiano continuato a andarci. Si sono applicati, hanno tradito lo spirito ma hanno assorbito le movenze e l’istinto.
Che si riassume in “ti do tutta la corda che ti serve per impiccarti”.
Ti hanno fatto intendere che avresti vinto alla grande, che i nuovi diritti civili sono tutto e che stai cambiando il mondo.
Vuoi il matrimonio gay, il LGBTQIAPK , vuoi riformare anche la lingua (la presidenta) e gli abeccedari (non si osi insinuare che un immigrato - migrante, chiedo scusa - possa essere illegale). Avrai tutto questo, avrai anche di più: ti finanziano le marce e i giornali “progressisti”. Insieme a te si scaglieranno contro chi non capisce.
Quello che tu non hai capito, però, è quello che ti ha fregato:  quando tu spingevi, loro tiravano. Come a judo.
Ti hanno fregato con le tue forze.
Pensavi di correre su un rettilineo della storia, dove tutto procede sempre in avanti.
Loro hanno apparecchiato la rotonda del mercato: giri e torni indietro, quello che prendi lo paghi.
E la moneta, pure qui, non la decidi tu. Sanno (loro: tu ancora non l’hai capito) che se controllano la moneta, prima o poi controlleranno anche il prezzo di ogni cosa.
Un diritto per un diritto: ti danno cose che (a loro) costano poco in cambio di cose che (per te) valgono tanto. Ma anche questo non lo stai capendo.
(Fammi parafrasare, Alberto: “se non puoi svalutare la moneta, svaluti i diritti…”)
Quindi lo vuoi, il matrimonio gay?
Difficile, ma si può fare. Intanto ti tagliano la manutenzione delle strade, i fondi alla scuola pubblica (è l’austerità, ma tanto è bella).
Vuoi il reddito di cittadinanza? Grande idea: moderna, progressista, inclusiva, lo avrai. Ma sbriciolano la sanità universale (è spreco, ma tanto è brutto).
Ti ritroverai quattro soldi in tasca. E un giorno può essere che guarderai la vetrina di un ospedale privatizzato: un menu di cure che in gran parte non ti potrai pagare.
Vuoi lo jus soli? Stai avantissimo, o forse no: tutto quello che dirai, compreso imagine there’s no countries, lo useranno contro di te.
Si riprendono lo Stato, un pezzo alla volta. E, quando ce l’avranno fatta -col tuo aiuto, genio- te la vedrai di nuovo con loro, direttamente, senza filtri.
Ogni giorno, su ogni cosa.

Non ti sei fatto una domanda banale, nell’ansia di “progredire”: i diritti, tutti i diritti, dove si esprimono, senza Stato?


Sai come finisce il Rocky Horror Show, Alberto?
“E striscianti sulla superficie della Terra, degli insetti, chiamati 'la razza umana'... Persi nel tempo. Persi nello spazio. E nel significato."
Il dubbio gli era venuto, dunque.




(...ah, io non lo so, non mi intendo di queste robe moderne. So solo che la colpa seguirà la parte offensa in grido, come suol, ma la vendetta fia testimon al ver che la dispensa... Oggi sono un po' vandeano, mi scusino...)

31 commenti:

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    1. Dettagliuccio: l'ex pupillo è l'unico parlamentare che mi abbia invitato a esprimermi sul Problema in una sede istituzionale. Se ce ne fossero altri, ricordameli, che me li sono dimenticati. Dobbiamo pensare che la natura, soprattutto quella umana, si manifesti con fenomeni contraddittori.

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  2. Sono negata per la musica, MA il suo interclassismo mi ricorda i contrasti armonici di Vivaldi.
    E i rosiconi tristemente famosi solo per averlo criticato.

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    1. ...un momento prima di fare un megaendorsement al Movimento 5 Stelle, va ricordato, che, com'è noto, non è un partito interclassista, tant'è che sostiene che oggi la distinzione fra capitale e lavoro non abbia senso!

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    2. Prof io sono forestiero e forse la cosa è stranota, nel qual caso mi cestini. Se non è così, a me pare notizia proprio triste che va raccontata, perché troppa gente viene presa per i fondelli da troppo tempo. Potrebbe dire la fonte? Grazie.

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    3. Caro, se segui asimmetrie doversti ricordarti i dibattiti che si sono svolti al goofy. Vai a vedere quello con Bertinotti e un gentile esponente del 5 stelle. Circa l'endorsement di "fire sales" al 5 stelle, lo trovi ancora nel suo sito.

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    1. Mauro, perché tante scemenze? Il dibattito su questo blog non è al livello pop di Erri De Luca. Noi ci situiamo da David Miller in su, e mi dispiace molto che tu non lo abbia notato, o che, avendolo notato, non voglia relazionarti con noi al livello al quale noi ci siamo relazionati con te. L'espressione "divieto di immigrare", peraltro, non ha alcun senso. Ci sono leggi, trattati e convenzioni internazionali cui si è giunti attraverso un processo politico democratico e che organismi privi di accountability e di responsabilità politica hanno deciso di sovvertire motu proprio, facendosi usbergo dei buoni sentimenti a uso dei coglioni. Mi dispiace che tu non te ne renda conto, non fai onore alla tua intelligenza, ma lo considererò un problema tuo.

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    2. Mauro dice :
      "il problema non sono le battaglie che si fanno, ma quelle che non si fanno" e poco oltre:
      "che si può difendere contemporaneamente il diritto a non essere costretti ad emigrare e quello a poterlo fare per necessità o semplicemente per voglia".
      Ti domando: pensi che sia casuale che liberisti al governo vogliano aumentare flussi di immigrati per ottenere l'abbattimento del costo del lavoro necessario al mantenimento dell' euro e dei trattati UE ordoliberisiti ?
      E pensi che non produca effetti economici e sociali devastanti questo vasto fenomeno di immigrazione senza regole, sia sui paesi di origine che sui paesi di accoglienza ?
      E soprattutto, come puoi non comprendere che le conseguenze più rilevanti di tale fenomeno migratorio giochino a favore del capitale contro il lavoro, nella eterna lotta tra le classi di marxiana memoria ?
      Vedi, se fosse solo la destra politica a sostenere questo progetto, sarebbe comprensibile: la destra è storicamente liberista e procapitale.
      Ma trovo che sia insopportabile per la tua intelligenza e per la nostra pazienza accettare che sia la sinistra ad appoggiare la distruzione del mondo del lavoro e la dissoluzione del tessuto economico nazionale, nonché la svendita al capitale straniero e degli asset italiani con la conseguente torsione antidemocratica dell' elite al potere che, priva del consenso necessario a causa delle politiche antipopolari, dovrà fare ricorso a tutti i mezzi, anche violenti, per difendere il folle progetto eurista.
      Ma tu credi che i flussi migratori siano inevitabili, come le migrazioni degli uccelli. E che non incidano pesantemente sul mercato del lavoro, secondo l' eterna legge del mercato(domanda-offerta).
      Ecco, se non hai rispetto per i tuoi neuroni, me ne farò una ragione; ma la nostra pazienza è purtroppo limitata ed è consigliabile non abusarne.
      Senza rancore.

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    3. Che il prof. mi conceda questa precisazione. Con dovuto rispetto al federalista radical De Luca, Proprio dinnanzi a me ho un paper sul diritto internazionale del lavoro, il quale testualmente e stranamente ( per via del dibattito internazionale molto apatico ) afferma che extracomunitari ridotti in schiavitù grazie alla regolamentazione UE aumentano il deprezzamento della mano d'opera e i casi di social dumping ( ci sono arrivati pure gli Olandesi a capirlo! ). Come può il proibizionismo alla immigrazione aumentare l'esercito industriale di riserva? BOH... Il caso di specie tratta di una impresa di trasporti tedesca ( quelli della c.d. politica accogliamo tutto ) e lettone che utilizzava filippini a 2,50 euro l'ora, tra l'altro senza assumersi il rischio "datoriale" perché assunti tramite agenzie di comodo situate in Stati comunitari diversi ( tipo Cipro così puoi assumere filippini che lavorano in Germania con il CCLN cipriota ), da quelli della sede della Impresa. Questo caro Mauro è tutto tranne che protezionismo contro l'esercito industriale di riserva, ma è anzi un pericoloso incentivo a tale situazione patologica che da altri studi di settore ha fatto emergere vere e proprie lotte e conflitti sociali fra lavoratori extracomunitari e lavoratori nazionali soprattutto in nord europa.

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    4. Un giorno dovrete spiegarmi, tu o erri de luca, perché l' aspirazione al benessere di un bengalese debba essere più importante della mia aspirazione al benessere e, soprattutto, del mio desiderio di mantenere la mia identità di italiano. Fino allora vi considererò dei traditori.

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  4. I've done a lot, God knows I've tried To find the truth. I've even lied But all I know Is down inside. I'm Bleeding.
    And super heroes Come to feast To taste the flesh Not yet deceased, And all I know Is still the beast is Feeding
    .

    I figli so' piezz'e core.

    (Alessandra/Cassandra da Firenze. Ho un debole per il RHPS, l'ho visto nel 1977 al Teatro Niccolini, in pomeridiana, dopo una partita del campionato di pallavolo. Nello stesso anno mi sono diplomata al Liceo Ginnasio Galileo, non distante dal Teatro. Manifestazioni e botte come se piovesse e occupazioni. Non mi sono fatta mancare nulla. Giocavo come Libero, son piccina - o si deve dire Libera? - con la maglia 69. Torna tutto. Ancora oggi. Biglietto per il Goofy6, preso! Baci.)


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  5. “Nutriti per secoli da una letteratura, nella quale la virtù invariabilmente trionfa nell'ultimo capitolo, siamo portati, quasi per istinto, a credere che, a lungo andare, il male finisca per distruggersi da solo. Non opponetevi al male e il male in qualche modo si annullerà automaticamente. Ma perché mai dovrebbe annullarsi? Quali prove abbiamo che si annullerà? E che cosa ci induce a credere che un moderno stato industrializzato crollerà, a meno che non sia conquistato da forze militari straniere?
    Considerate, per esempio, il ritorno della schiavitù. Chi avrebbe mai immaginato, 20 anni fa, che la schiavitù sarebbe tornata in Europa? Ebbene la schiavitù è stata ripristinata proprio sotto il nostro naso. I campi di lavoro forzato in tutta l'Europa e nell'Africa del Nord, dove Polacchi, Russi, Ebrei e prigionieri politici di ogni razza costruiscono strade o bonificano paludi per uno scarso tozzo di pane, è autentica schiavitù. L'unica differenza è che, per ora, non è ancora concesso ai privati di comperare e vendere schiavi. Sotto altri aspetti, per esempio la dissoluzione delle famiglie, probabilmente le condizioni sono oggi peggiori di quanto non fossero nelle piantagioni di cotone dell'America. Ora non esiste alcun motivo che ci porti a credere che questo stato di fatto muterà, finché esiste una dominazione totalitaria. Noi non riusciamo ancora a intravederne tutte le implicite derivazioni, per la nostra mistica fede che un regime basato sulla schiavitù deve crollare. Ma non sarebbe fuori luogo paragonare la durata degli antichi imperi basati sulla schiavitù con la durata dei nostri imperi moderni. Le civiltà basate sulla schiavitù sono durate la bellezza di 4.000 anni.”

    Nel ventre della balena, George Orwell

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    1. Una mia collega ha detto testualmente che utilizzava uno studente minorenne della alternanza scuola lavoro come schiavetto per riordinarle lo studio in università. Gli altri prendevano nota. Io ho rassegnato le dimissioni da quella commissione.

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    2. Ah, ma ora che a/simmetrie ha una sede, di schiavetti scuola/lavoro, di stagisti a zero euro, di precari col jobs act faremo ampio uso anche noi! L'unica differenza è che non li useremo per pulire i cessi, perché abbiamo cose più interessanti e qualificanti da fargli fare. Questo, ovviamente, se intorno a me non regnerà il torpore, dato che da solo non posso fare tutto. Il nemico va combattuto con le sue armi, in attesa della soluzione finale: applicare ai porci fascisti che le stanno promulgando le varie leggi STASI. Sarà un vero spasso, nonché una replica, su scala minore, della parabola di Quisling!

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    3. Spettacolo.
      Temo però che quando gli rimandate a scuola i primi, dopo lo stage, non ne manderanno più altri...

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  6. Bellissimo post, intenso, poetico, coglie il senso e i sentimenti di una generazione , la mia. Lo sento mio, almeno per quanto riguarda le aspirazioni giovanili...anche se io una qualche spaurita consapevolezza di cio' che sta accadendo ce l'ho da molto tempo..gia` dai tempi della abolizione della scala mobile negli anni 80...la fregatura l'ho cominciata a intravedere li'..ma non e` di questo che voglio parlare; vorrei invece lanciare, se possibile, un messaggio disperato ma poitivo. Vediamo tutto cio` che e` avvenuto e sta avvenendo come un disegno logicamente preordinato e costituito, ma la storia non e` solo questo; la nostra mente ha la necessita` di comprendere e sintetizzare le esperienze e tende a ordinare gli eventi secondo uno schema logico, ma questo schema si configura chiaramente solo a valle degli eventi. Dal risultato noi inferiamo quale e` stato il percorso fatto dalla storia individuando le tappe principali che l'hanno determinata ( l'assassinio Moro oggi potremmo interpretarlo come la rimozione di un ostacolo in Italia all'ordoliberismo incipiente, iniziato a concretizzarsi poi nella separazione tra banca d'Italia e tesoro..)..ma la storia come tutte le vicende umane va anche per tentativi..e allora e` anche possibile che l'imponderabile avvenga, che il battito della farfalla in Brasile produca l'uragano in India. Purtroppo l'uragano e` un effetto catastrofico e nessuno se lo augura, pero' dobbiamo sperare che qualcosa avvenga a sparigliare le carte della storia, qualcosa che faccia emergere l'irrazionalita` di questo sistema economico rendendolo palese a tutti. Naturalemete non voglio dire con questo che dobbiamo restarcene qui ad attendere con le mani in mano, dobbiamo informarci discutere schierarci dalla parte che riteniamo giusta..e aspettare la farfalla (la prossima crisi economica?) dall'altra parte del mondo..
    Che dite sono proprio alla disperazione?

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  7. Clap clap clap a Charlie Brown...cioè, volevo dire al prof...insomma, intendevo al "macomeseiimprenditoreedisinistra?"...poetico, ironico, nostalgico, sentimentale, didascalico: una foto perfetta.

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  8. Grandissimo. Comunque all'università i docenti sessantottini sono una stirpe di servi, conformisti, globalisti e spacciatori d'ignoranza.

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  9. Io ormai sono arrivato al punto in cui provo disgusto nel solo sentire la parola "sinistra", certo che, nella maggior parte dei casi, chi la proferisce (spesso e volentieri parlandone come se avesse una medaglietta sul petto) sia, antropologicamente parlando, un autentico mostro (e adesso capisco perché Pasolini provasse tanto orrore di fronte a certi fenomeni in atto). Tutto il mondo che ha a che fare con la sinistra, dal cinema, alla letteratura, alla tv, mi fa assolutamente ribrezzo, non saprei come spiegarlo meglio. La soluzione? Smetterla di definirsi di sinistra e leggere "I misteri della sinistra" di Michéa (autore conosciuto grazie al blog tempo fa); uno dei libri più "goduriosi" mai letti negli ultimi anni.

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    1. E il nostro Costanzo Preve, aggiungo.

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    2. Con tutto il rispetto, leggete la Ginestra e le Operette Morali. E fateli leggere ai ragazzi.

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    3. Come se una cosa escludesse l'altra...

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  10. Si', pero' scusate non si puo' continuare a cadere cosi' dal pero su qualcosa su cui esistono zilioni di testimonianze, riflessioni, e ridondanze come se stessimo parlando degli alieni o delle ultime ipotesi della fisica teorica.

    Certo che quelle persone si sono sentite tradite, deluse, smarrite, disperse. Sconfitte. Pestate, imprigionate, condannate, a volte assassinate. La maggioranza si è sentita cosi' politicamente (e di conseguenza tanto più dato lo spirito del tempo individualmente) e lo ha lasciato detto, al di là di quel pugno di individui che ha sperimentato una riuscita sociale che probabilmente la loro origine (o un momento storico di maggiore mobilità sociale) gli avrebbe comunque garantito, ma che il livore perbenista degli ignoranti di oggi e dei frustrati di ieri preferisce attribuire a chissà quali favoritismi dovuti alla militanza ormai seppellita e dimenticata, anziché appunto alla pietra tombale che si è accettato di mettere su quell'esperienza.

    Mistificazione colossale è quella che vede, perché vuole vederla per poterne giustificarne la condanna, in un movimento sconfitto e cosciente di esserlo un vincitore che insidia il presente.
    Coloro che hanno partecipato a quel momento storico, al di là dell'età ormai ragguardevole che certo non aiuta, hanno perso oggi ogni presa sulla realtà a causa della voluta rimozione dell'analisi economica che pure una minima influenza marxista avrebbe dovuto far considerare come essenziale. In chi si riconosce/eva nella "sinistra del PCI/PD" questo pesa ancora di più, a parer mio, che il cambiamento degli economisti di riferimento, che invece ha avuto gran peso nelle posizioni monetariste del PCI/PD. Ma di essere stati sconfitti lo hanno sempre saputo benissimo. Per decenni chi non si rassegnava ha cercato una causa e una maniera di lottare per incidere a livello personale nel duro lavoro di base, sfruttando gli interstizi sempre più stretti di una società del benessere che concedeva ancora qualche spazio di manovra.

    Ma trionfalismi, proprio no, piuttosto stanchezza e impotenza, sposate a volte con testardaggine e bisogno di vivere ancora comunque e come possibile una dimensione collettiva (ad esempio in un sindacato sempre più domo, fino alle vergogne di oggi). E manco il pesce rosso: non credo sia quella generazione che si scalda tanto per questo, semmai quella scampata alla macelleria messicana (ottimo approccio per ispirare amore o semplicemente rispetto verso lo stato), ma siamo nemmeno a venti, bensi' a trentacinque anni dopo! Trentacinque anni in cui le parole d'ordine degli anni '70 sono state tutte sistematicamente voltate nel loro contrario: su questo il post coglie un punto fin troppo trascurato eppure evidente almeno da quando si è deciso, da parte delle dirigenze della più o meno cattosinistra, di spostare la coscienza del conflitto di classe sul mero asse geografico, oscurando la crescente povertà instaurata nel nostro contesto e permettendo ai poveri locali di conservare l'illusione di un benessere e di una potenza che venivano svendute da chi avrebbe dovuto difenderle. Eppure anche dell'inutilità del voto a partiti addomesticati, gli anni'70 avevano abbondantemente parlato.

    Sul rock non posso pronunciarmi, per me tutto finisce nel 1791. Quasi.

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    1. Del resto, non si può nemmeno rinviare a zilioni di analisi senza citarne nemmeno una...

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  11. Ma manca picture - Rocky Horror Picture Show! Lo vedi che a sinistra manca la competenza. Tragica conferma del contenuto del bel post :D

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    1. Quindi tu sei di sinistra. Ti ricordi il film, ma non sai un beneamato cazzo di niente del musical. Ma va bene così. Io ho avuto il tuo dubbio e ho verificato. Tu hai avuto la tua certazza e hai inflato i muscoli buccinatori. Mi hai mai chiesto di fare un partito?

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    2. Vi sono due possibilità
      1) Etarcos moment! Infatti, mai detto di non essere di sinistra.... Anzi temevo di non esserlo più...! Grazie!

      2) In realtà sapevo - sono pure stato a Milano 15 anni fa a detto show, che consiste più in una proiezione del film, con attori muti davanti allo schermo, e il cui titolo è infatti The Rocky Horror Picture Show.

      La realtà sta in mezzo...

      PS: Per il partito, non l'avevo chiesto, ma contatemi :)

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    3. Poi se fanno pure quello vero di show, allooora... Richard O'Brien's Rocky Horror Show.

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