giovedì 13 dicembre 2012

Prossimi appuntamenti

Visto che alcuni sono distratti (non esattamente la dote richiesta per combattere una guerra come quella che ci è stata dichiarata!) vi ricordo i prossimi due appuntamenti:

Roma 13 dicembre 2012 (oggi)



Milano 15 dicembre 2012 (dopodomani)

Vi ricordo altresì che per l'evento di Milano è stato chiesto di iscrivervi su questa pagina Facebook e di contribuire alle spese su questa pagina Kapipal. L'organizzazione ringrazia!


Vi ricordo infine che venerdì 14 sarò a "La linea d'ombra", la trasmissione di Telenova moderata da Adriana Santacroce. Informazioni sul perché e il per come vedere questa trasmissione sono sul sito. Astenersi complottisti.






146 commenti:

  1. Sono previste registrazioni video degli eventi?
    ( A parte linea d'ombra ovviamente )

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    1. Quello di Roma è su ecodellarete, a quello di Milano pensa byoblu.

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  2. Mi dispiace per oggi non potrò esserci (moi, je suis un petit peu malade:(
    Peccato mi perderò il cavajere nero contro la sinistra di destra.
    Però aspetto con il giorno in cui seppellirà di Fassina a colpi di risate in faccia(ieri da Vespa è stato vergognoso nell'avallare Monti, come dice lei pure il B. li sorpassa a sinistra).
    Dopo il ridicolo spero arrivi anche la storia a condannarli,per il tenace e spudorato lavoro di svendita del Paese, io non so esprimere il mio livello di intolleranza quando li vedo: è troppo alto.
    Odio gli oppressori ma i collaborazionisti mi fanno ancor più schifo.
    Buon divertimento per stasera
    P.s. : se sono stata, just a little bit, pesante non lo pubblichi: capirò:)

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    1. Just a little bit pesante?

      Ohibò! Mica gli hai dato del Graiano d'Asti come si meriterebbe ...

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    2. Non essendo etilista (distinguo appena per colore il bianco dal rosso e dal rosè) mi sfugge l'offesa:)
      Il fatto è che ho dei precedenti :)sono stata gentilmente accusata di:
      avere caratteraccio
      aver fatto fuggire Schneider, (ma dove in cermania alla ricerca dello spirito di Hegel?)
      Certo sono solo illazioni, ma nel dubbio pro reo ,mi trattengo e cerco di non fornire dati a supporto di queste tesi:)
      Prof. ma Servizio pubblico contro Boldring o Fassina? scontro epico...

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    3. Rotfl.... Chissà magari c'era anche Brunello di Montalcino alla disfida di Barletta... Ma davvero Schneider ha mollato il colpo? Peccato mi dispiace!

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    4. Non ne so molto, so solo che io non c'entro , e fortuna che ho "l'ego strutturato" altrimenti mi sarei pure sentita in colpa, a me me stava pure simpatico, (malgrado Hegel:)

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    5. Pure a me ma a Milano non ho fatto in tempo a incontrarlo.

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    6. CVMD (come voleva moi dimostrare)
      Io non c'entro: ma lei forse si:)

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  3. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-the-telegraph-luscita-di-mario-monti-lunica-via-per-salvare-litalia2-il-quotidiano-48039.htm

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  4. Dall'homepage di Telenova: "Il talk show del venerdì è invece dedicato a temi nazionali: senatori e deputati si confrontano sugli argomenti più caldi del momento". Profe, ma che, a sua insaputa l'hanno forse nominato senatore o deputato?
    Però, Profe, la vera domanda, forse prematura, è questa: ci viene a Genova il 20? (sa, a Quarto è in attesa la nave)

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    1. @ roberto b

      Se sei di Genova o dintorni: giovedì 20 verrà presentato La trappola dell'euro, di Badiale-Tringali, a Scienze Politiche, Largo Zecca n. 8, alle ore 11, con la partecipazione degli autori che sono concittadini. Dopo è previsto un pranzo tra Goofy genovesi che si sono già incontrati; se vuoi o puoi partecipare...

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    2. A tutti gli interessati

      Rettifico e completo info in relazione a giovedì 20 a Genova, secondo comunicazione ufficiale appena ricevuta:

      l'ora: 10,30;

      l'indirizzo esatto: DISPO, Dipartimento Scienze politiche, Largo Zecca, 8/16, il portone appena a sinistra della galleria, venendo da piazza della Nunziata o direttamente dalla stazione Principe.

      Chi non è pratico faccia attenzione perché si rischia proprio di non vedere né portone né numero.

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    3. @ Adriana,
      non sono di Genova, ma il 20 spero proprio di farci un salto. Grazie per le info

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  5. Bè che gli Inglesi siano stati più intelligenti a non voler entrare nell'euro si sapeva,ma ora venirci a dare lezioni a noi,non lo accetto.

    Come è bello lo "status quo" con i disoccupati,
    le poche industrie che arrancano,
    i debiti,i mutui,i tagli indiscriminati ma solo verso il basso.
    Quando finirà,mi mancherà tutto questo,
    e ai miei figli potrò dire:"io c'ero".
    C'ero,sommrso fino al collo, ma c'ero!!!!!

    http://www.investireoggi.it/economia/leuro-non-ha-finito-di-far-danni-e-solo-una-pausa/

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  6. Ho appena segnalato il blog sul portale della Community AziendaCondominio quì:
    http://www.aziendacondominio.it/forum/viewtopic.php?f=1&t=2599&start=15#p20696

    Buona giornata!

    Antonio Azzaretto

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    1. Porelli. Ma la verità no, eh? Bravi, avete voluto "scongiurare la follia del ritorno alle valute nazionali". E ora pagate il conto alla SStoria.

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  8. Cazzo,ma allora non mi volete lasciare vivere tranquillo,
    nel mio panico e nel pessimismo !
    Ci si mette pure Soros.

    http://hurricane_53.ilcannocchiale.it/2012/08/01/fine_delleuro_la_minaccia_di_g.html

    Ahhh,ieri sera,sono stato alla semestrale del m5s
    a Modena,A parte Favia e Defranceschi,che hanno veramente le palle,gli altri "traditori e collaborazionisti" in provincia fanno comunella a guardarsi le spalle per prevenire intromissioni estranee.
    Non vi dico i video delle sedute,che hanno mostrato:
    una cosa ..........!!
    Cosa c'è di peggio che indecente e vergognosa ??
    Parlando con altri militanti,sono stato confortato dal fatto che molti davano la colpa all'euro.

    E soros,me la dà per spacciata,"SPERIAMO DI NO" ;-P

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    1. Un altro che dà la colpa all'Euro....Oggi pomeriggio alla radio durante la trasmissione Fahrenheit Valentino Parlato ha dichiarato :" aver voluto
      costruire l'Europa Unita con la moneta é stata un'idea pazza....un'Europa Unita si può creare solo con la CULTURA..." e l'intervistatore era moooolto d'accordo. Io non so se Parlato sia sempre stato un dissenziente all'interno del Manifesto oppure se è un altro trovatello da accogliere affettuosamente....

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    2. Be', sotto una direttora così equanime certo non poteva starci. Ma guarda caso, nelle lettere di dimissioni nessuno ne parla.

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    3. Ma no contessaelvira, vogliono solo essere governati dalla Commistione Europea, un modo come un altro per lottare contro il turpe nazionalismo.

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  9. Scusate se chiedo un'informazione forse per molti di voi banale: non riesco a trovare su ecodellarete le registrazioni degli interventi al convegno di Pescara. Qualcuno può mandarmi i link precisi?
    Grazie, saluti e ringraziemnti a tutti, in testa all'impegno straordinario del prof.

    Tito

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  10. Buon giorno Prof. volevo fare alcune considerazioni sulla sua partecipazione al convegno di Parma del 11/12/2012.
    1) L'hanno invitata a Parma, secondo me, solo per il semplice motivo che Lei funge da "richiamo mediatico" (come diceva lei web star), perchè se no il prof. Daveri che doveva promuovere e lanciare il suo libro "crescere si può"...chi se lo filava?...
    Questa mia considerazione deriva da una osservazione che ho fatto nel momento in cui Lei aveva la parola. Sia Daveri che il Prof. (nonmiricordo)rappresentante l'associazione organizzatrice dell'evento ed esperto di monete, sia il prof. (eddaie di nuovo...quello con tanti capelli in meno di lei)scrollavano sempre la testa da destra a sinistra ...
    2) Il fatto di organizzare un evento così interessante e limitarlo alle sole due ore...beh a parte che bisogna essere dei criminali...però il tutto mi fa ritornare al punto 1). Cioè erano poco (potrei dire interessati ma questo mi sembra piu appropriato)predisposti alle sue considerazioni.
    Ma nel comlpesso ci può anche stare e per me è stato veramente interessante poterla ascoltare anche dal vivo, perciò direi comunque un'ottima serata.
    Devo solo dire che Parma, visto che giocavamo in "casa" (nel senso proprio fisico ...all'interno di una Università di Economia), secondo me, sono rimasti un pochino indietro...
    La teoria del Prof. Daveri mi è sembrata molto semplicistica, ma assolutamente fuoriluogo dal contesto principale.
    Sono rimasto in effetti un poco deluso proprio per la scarsa propensione di apertura mentale dei partecipanti che giocavano "in casa". Per fortuna il suo humor fantastico che la contaddistingue mi ha risollevato. Ho notato una differenza notevole di bagaglio culturale, di capacità comunicativa e chiarezza tra Lei ed il suo collega.
    Mi auguro possa ritornare presto a Parma e che Lei possa diffondere nella maniera più ampia possibile la sua cultura.
    Grazie, cordiali saluti.

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    1. Io ringrazio per i complimenti e l'incoraggiamento, però faccio notare che dal mio punto di vista non ho notato un enorme squilibrio. Forse è stato peggio a Roma, come poi vi farò vedere. Il prof. Daveri è spesso in televisione e non ha certo bisogno di me per promuoversi. Diciamo che, al di là dei contenuti, le strade da noi scelte per divulgare il nostro pensiero sono in effetti molto diverse. Tieni presente che due ore è una durata standard per un evento simile. La parte più interessante del dibattito, come sempre accade, si è svolta a tavola...

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  11. Ero distratto e così non potrò vedere quanto ci sono o quanto ci fanno (ma sopratutto perché)

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  12. Scusate l'intromissione. Una domanda. Quando siamo entrati nell'euro avevamo un debito pubblico al 120% del Pil in Lire italiane. E' stato trasformato in Euro. Quindi prima eravamo debitori nella nostra moneta. Ora siamo debitori ma in una valuta straniera.
    Con una uscita dell'Italia dall'Euro, il debito viene ridenominato nelle nuove Lire? Oppure ci sono dei meccanismi per i quali dovremo continuarlo ad onorarlo in euro? Oppure una parte in Lire ed una parte (quella più recente) in Euro? Forse è una banalità, ma potete spiegarmi il meccanismo? Grazie.

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    1. No. Non te lo spieghiamo perché è spiegato per filo e per segno nelle letture consigliate (oltre che nel libro, se interessa). Questo blog segue un percorso, nuovi lettori sono graditi, ma non devono far perder tempo ai vecchi. Il link è questo, e anche questo aiuta (espone i principi).

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    2. Grazie della risposta. Infatti è quello che chiedevo. Avere indicazioni su dove attingere a queste specifiche informazioni.

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  13. off topic ma forse interessante: perchè non aggiunge un post che venga progressivamente aggiornato con l'elenco di tutte le personalità pubbliche che riportano lievi imprecisioni sull'euro in modo da fornirci una sorta di memoria collettiva per il futuro? Ad ogni articolo, trasmissione tv, radio in cui uno di questi soggetti straparla corrisponderà un link sul post, in modo da garantire la verifica immediata.. che ne pensa??

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  14. @ tito

    Ho trovato questo, che si riferisce al pomeriggio, presentazione del libro:

    https://www.youtube.com/watch?v=04LiZVgASJE&feature=plcp

    cercando su ecodellarete.net C'è anche l'intervento della Undiemi al mattino e, sempre del mattino, quello di Cesare Pozzi. Può darsi che il resto sia in via di pubblicazione o sono io a non averlo trovato.

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  15. Stasera mi sono costretto a guardare Servizio Pubblico di Santoro. Il livello del dibattito gave me a cancer.

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    1. Basta guardare il grafico dello spread. Il picco di 530 punti di luglio era magicamente sparito dal grafico. Degno ministero della propaganda nazi/eurista...

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    2. io ho visto solo l'ultima oretta di servizio pubblico, quindi non posso che fare una valutazione parziale della trasmissione,però devo dire che mi aspettavo di peggio. Sarò un illuso ma mi è sembrato di percepire una lievissima(e quando dico lievissima intendo quasi impercettibile) apertura da parte di Santoro, ad ascoltare anche le posizioni euro scettiche. Mi riferisco al grafico sull'indebitamento delle banche tedesche e francesi verso i Piigs, che il nostro buon(ironico)conduttore ha comunque mostrato al pubblico, nonostante le resistenze del banchiere presente in studio. E mi ha sorpreso anche l'attenzione prestata alla tesi di Tremonti: che l'inasprimento delle tasse in Italia è servito per ripianare i debiti delle banche Franco-tedesche, particolarmente esposte nei confronti della Grecia e della Spagna. Insomma piccole cose ma forse, spero, mi auguro, prego, è un inizio. Il muro di gomma eurista, potrebbe iniziare a presentare inifinitesimali screpolature. Se è così è il momento di infilare le dita in quelle fissurazioni per allargarle a dovere... vi prego non dileggiate le mie speranze. Siate magnanimi almeno voi...

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    3. Attenzione a non confondere la puzza di cadavere (il loro) con un reale cambiamento di posizione. Santoro cercherà di mettere il vestito anche per la nuova stagione vedrete... Purtroppo (per lui) io non sono così avvezzo al perdono e alla buonafede...

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    4. Una rondine non fa primavera e resto molto, ma molto scettico. Tuttavia non è detto che in determinati ambienti qualcosa realmente si muova. Staremo a vedere.

      @prof.
      Alberto allora il buon Ferrero è pronto a gettarsi con il bungee jumping oppure conferma che non è ancora il momento?

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  16. Come è andata? Cosa hanno detto i rappresentanti delle classi lavoratrici?

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    1. Che la colpa non è dell'euro ma dell'austerità. Comunque, ci sarà il filmato di Ecodellarete. Insomma, vogliono il gold standard senza monarchia assoluta...

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    2. my 2 cents, visto che c'ero.
      Diciamo che toccare con mano la vacuità e la totale mancanza di pragmatismo fa male,molto male...ovviamente non parlo del prof. Uno spera che le mazzate servano, e invece non sono mai abbastanza. Si consolano con l'aglietto,che nel loro caso è constatare che il PD non è più sinistra. Vagheggiano la solidarietà operaia europea, pur rendendosi conto che la Linke perde voti se mette in discussione la condotta politica teutonica...In conclusione penso che Ferrero, brava persona, sia recuperabile. Gli servirebbero due ore a tu per tu con Bagnai, oppure una seria lettura delle ultime 100 pagine del Tramonto.

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    3. Non riesco a farmene una ragione...non contano un cavolo, non hanno nulla da perdere ad accendere il cervello, eppure....niente. Io sono stato iscritto per alcuni mesi a Rifondazione nel '94. Ancora mi fa male ricordarmi della triste realtà che scoprii in sezione San Lorenzo, roma, anno di grazia 1994. Io mi ero iscritto perchè Berlusconi era diventato premier e mi sembrava che fosse giunta l'ora di darsi da fare con un impegno concreto e diretto. Sembrava di essere ad una bocciofila (senza bocce, tressette e birrette). Ed io che ancora mi commuovo quando ascolto l'internazionale...

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    4. Alfonso Gianni è partito male, sentirlo mentre tentava di supercazzolare l'auditorio parlando di internazionalismo operaio finanzaspeculazionebrutto e bancor senza rispondere ai punti sollevati dal cavajere nero è stata una sofferenza maggiore delle temperature polari che rischiavano di ridurmi alla immutabile rigidità a far il paio con il fenomenale busto smaltato rosso di Lenin.
      Diversa la posizione di Ferrero che sostanzialmente condivideva tutte le analisi (a sua insaputa non avendo letto il libro) ma proponeva la violazione del fiscal compact come mezzo per avviare un processo di uscita considerandola una strada meno rischiosa di una uscita unilaterale. Più in generale il loro calcolo politico,cinico e velleitario, è che la crisi determini le condizioni perchè le moribonde sinistre europee ritrovino un ruolo da giocare. Per questo per Ferrero è indispensabile uscire da sinistra ben attenti a distinguersi da Berlusconi e Marine Le Pen. La miopia consiste nel non capire che la cosa più importante ORA è quella di uscire dall'euro, e che le battaglie di sinistra andranno fatte DOPO. Si sorvola per motivi ideologici sul "dettaglio" che per un lavoratore è meglio rischiare al limite di perdere potere di acquisto per qualche punto di inflazione che ritrovarsi disoccupato, senza più diritti con sanità e istruzione a pezzi.

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    5. La posizione di Ferrero mi è sembrata molto simile a quella della sinistra francese, ma lì hanno il Front National con percentuali a due cifre da cui distinguersi, qui non c'è nessuno sopra il punto percentuale che parli di uscita.
      Non vorrei che questo vuoto fosse colmato da destra anche in Italia.

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    6. Oscar fa bene ad osservare come nelle strategie, il partito (i) preferisca acquisire spazio e peso politico piuttosto che difendere gli interessi delle classi che rappresenta. A parole. Eterogenesi dei fini, cojonaggine o deriva politicante? La supercazzola ai sellini gli viene proprio bene...(non è un commento omofobico, nun ce provate). Diciamo che a chiacchiera stanno messi molto bene.

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    7. Eppure non è difficile. Se con l'euro l'unica possibilità di rispondere ad uno shock è la deflazione salariale, uscirne per riconquistare la sovranità e con essa la possibilità di non svalutare necessariamente i salari non è un po', almeno un po' Ferrero, di sinistra?

      Lo dico per te che ti preoccupi (le elezioni sono vicine) di connotare questa benedetta ipotesi d'uscita, perché si esca a sinistra (arieccola la formuletta).

      Poi però se gli chiedi, come ha fatto il moderatore, quale può essere il blocco sociale interessato all'uscita, allora non risponde. E che ti tira fuori il marxista? Le elezioni! Dipende da te dice, puntando il ditino, da te: se avremo la maggioranza assoluta denunceremo i trattati...

      Sì, lo dici col sorriso sulle labbra, perché neanche te ci credi, solo che: ME STAI A PRENDE PER IL .... !!!

      Voglio dirti la vertità, ero venuto pure per te, per capire se potevo darti il voto. Che te devo di'? Inizia a segnare: -1.

      Auguri comunque.

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    8. Mi stuzzicano le analisi sul Ferrero-pensiero in quanto rappresentativo di una sinistra partitica. Poiché, come introduce Byoblu nel primo filmato di Roma, si tratta della tabellina dell'uno, considerato che Ferrero, pur di formazione non alta è di certo una persona intelligente (e quindi tale tabellina deve per certo aver appreso) non resta che l'interpretazione che più volte ha fornito il Prof. (e che tanto mi scandalizza che ancora non riesco ad interiorizzarla): anche Ferrero (la sinistra partitica) ha inneggiato all'euro, pur sapendo che si trattava di spinta sodomitica attiva ed ora non può dirlo ai suoi elettori (questo mi scandalizza), che ne trarrebbero semplici soluzioni. Ciò mostra che costoro badano molto alla loro posizione e quindi sono ricattabili ovvero possono scendere a compromessi con interessi minoritari ma molto forti, come mi pare capiti, con più evidenza, nel centro-exsinistra. Ciò mi crea tanto disagio che, pur in una resa razionalmente incondizionata, in me, di tanto in tanto, continuano ad agitarsi inani speranze.

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    9. Allora come contributo alla fenomelogia di Ferrero ci si può soffermare proprio su questo. Ferrero conosce sicuramente la tabellina dell'uno, che è quella, d'altronde e detto senza disprezzo, che gli serve (e servirà, ad esser generosi) per misurare la forza elettorale del suo partito. Però poi quando va al mercato (elettorale?) la dimentica. Insomma le premesse ci sarebbero ma dalle conclusioni riconosci l'anacoluto.

      Da un lato nega il nesso tra euro ed austerità, dall'altro pur avendo consapevolezza della condizione di estrema debolezza in cui versa la sinistra italiana ed europea, pensa che sia possibile uscire, a sinistra ovviamente, da questa crisi.

      Dice Ferrero, come riporta sotto Mossler: "Io ho proposto la disobbedienza dai trattati come strada più efficace e praticabile per uscire dalle politiche neoliberiste. Più praticabile ed efficace dell'uscita dall'euro".

      E Chi praticherebbe? Chi denuncerebbe? Risposta: un PRC al 50%+1 (e siamo intorno alla tabellina del 5, credo: meglio non fidarsi). Ma questa, è chiaro, non è affatto una strada più praticabile.

      La battuta di Ferrero sul monocolore di rifondazione era in risposta (articolata) ad una domanda di Stefano (il moderatore) che il problema politico l'aveva posto, sia pure per analogia, accennando all'esperienza del sucre. In quel caso, notava Stefano, l'esigenza politica di sganciarsi dal dominio Usa è sostenuta dai lavoratori ma anche dalla borghesia. Avevo tradotto mentalmente la domanda a Ferrero in questi termini: "A Ferre' ma dove volemo anna', sarà mica il caso di riconoscere che l'uscita dall'euro è una priorità nazionale e non solo della classe operaia? Sarà il caso di comportarci di conseguenza?".
      Risposta: no, ci vuole il monocolore.

      Ora la questione posta dal moderatore in maniera un po' mimetica è LA questione politica. Ferrero guida una forza politica che non è all'altezza di formulare una risposta.

      E poi, visto che si uscirà, è chiaro che è necessaria come il pane una forza di sinistra anti-euro, proprio a tutela dei lavoratori. Perché allora sarebbe meno difficile spuntare una qualche forma di tutela. Non sarà certo Berlusconi, per dire, a concedere l'indicizzazione dei salari richiesta da Ferrero a chi nell'euro voleva starci...


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    10. Questa che segue è solo una mia opinione personale, e quindi del tutto opinabile e cestinabile.

      Rifondazione andò a ramengo nell'ottobre 1998, quando si divise per sostenere il governo Prodi. Da allora non si è più ripresa. Oggi ha riunito i cocci ma pesa ancor meno di prima. Sicché...

      Rc è accusata di aver fatto cadere il governo Prodi, ma in realtà Prodi cadde per motivi diversi, a cominciare dai contorsionismi di Mastella, che galleggia da oltre 30 anni sulla scena politica in virtù della sua capacità di creare movimenti politici di scarsa rilevanza, ma in grado di attrarre voti. Voti che Mastella ha offerto sia a destra che a sinistra, in cambio di poltrone e prebende. In base a questa sua propensione al trasformismo, Mastella è entrato nell’alleanza di centrosinistra, già indebolita da personaggi quali Binetti, Bindi, Rutelli, Enrico Letta, Franceschini, ecc., e l'ha demolita.
      Il governo Prodi era una riedizione ammodernata della Dc, chiamato a garantirne la continuità del potere, con il Pd a fare da tappezzeria e Rc da parafulmine. Infatti, nonostante raggiungesse a fatica il 5% dei voti, Rc è stata accusata di impedire a Prodi di governare. La realtà, però, è diversa. Innanzi tutto Rc era forse l’unico partito coerente con se stesso e con i suoi elettori. Cosa che in Italia non paga, essendo popolata da una rilevante quantità di individui il cui motto, da secoli, è “franza o spagna purché se magna”.
      Così, quando in Parlamento, fedele al mandato ricevuto dai suoi elettori, Rc chiedeva al governo di occuparsi dei problemi dei lavoratori e delle classi disagiate in genere, Prodi rispondeva che le priorità dell’agenda di governo erano altre. Quando chiedeva al governo di ascoltare gli abitanti della Val di Susa che si opponevano al Tav, Prodi rispondeva che il Tav si sarebbe fatto “comunque”, e analoga risposta dava per l’ampliamento della base militare Usa di Vicenza. Quando si opponeva ai rifinanziamenti delle missioni militari italiane in Afganistan, la si accusava di mancare di senso di responsabilità, di favorire il “nemico” – come se l’Italia fosse realmente minacciata dagli afgani -, di essere antipatriottica, ecc.
      In sintesi, non era tanto Rc ad essere intransigente, perché troppo idealista, erano piuttosto gli esponenti del governo ad essere inattendibili. Se si vota per un governo di centrosinistra per poi ritrovarsi con un governo indistinguibile da uno di destra, non ha molto senso prendersela con chi resta coerente con le istanze della sinistra, piuttosto che con chi queste istanze disattende.

      Del resto, in Italia i cittadini non contano molto. Decide il Vaticano, la Nato, la P2, la criminalità organizzata, in un quadro di menefreghismo generalizzato. Se davvero si voleva cambiare il quadro politico, si doveva rafforzarla, la sinistra, non buttarla a mare come richiesto dal berlusconismo, e come realizzato della dirigenza del Pds prima e del Pd poi.
      Se proprio si doveva buttare a mare qualcuno si poteva buttare la classe dirigente di ciò che oggi si chiama Pd, ma non l’insieme dei suoi valori.

      Oggi la sinistra non esiste più, la destra si è rivelata ancor peggio di quanto si potesse supporre, e l’Italia ha una classe dirigente che ragiona e si comporta come la peggior Dc degli anni ’50. L'informazione è controllata e pilotata oltre le soglie del ridicolo, i lavoratori salgono sui tetti per far valere le loro ragioni, e c'è chi spera in Grillo per uscire dal degrado in cui versa la politica.

      Per farla breve, Rc almeno ci ha provato, poi si è divisa su Prodi e da allora risulta tra i “dispersi”. Transeat.
      Fin qui la mia difesa di Rc. Ma concordo con il professore quando afferma che “se non si esce dall'euro non serve a nulla parlare di abolire il Fiscal compact”, e Rc non riesce a capire nemmeno questo.

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  17. Bell'articlo di Zibordi.
    C'è pure un link al programma di Bersani.

    http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=3182&reply_id=123502890

    Ora se il prof,non si incazza,visto che scrivo a puntate(cosa che lui e voi apprezzate :-))
    Mi ero dimenticato di scrivere dell'unica cosa simpatica ascoltata alla riunione con Favia e Defranceschi,le altre dimostravano la distanza della politica dalla vita reale,ma questa dimostra il Q.I di chi ci governa almeno a livello regionale,ma non penso che a livello nazionale siano meglio:

    Sono riusciti a fare durare una seduta intera,la decisione e relativa discussione se la "nuova" provincia Parma/Piacenza si dovesse chiamare PIPA o PAPI,toglendo tempo ad un'altra delibera di cui non ricordo l'argomento.
    I due grillini se ne sono andati gli altri hanno perso tempo con questi problemi di particolare importanza,sembra una cazzata,ma comunque è tutto documentato.

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  18. Buongiorno,
    le do un consoglio: da oggi in poi, quando parlerà di luogocomunisti potrebbe mostrare la foto di questo soggetto:
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/14/perche-e-stata-leuropa-a-salvarci-dallitalia-di-b/445956/
    Sembra partorito dalla sua mente diabolica per poterlo poi sfottere nei momenti di noia...

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    1. MA quello ha dei seri problemi
      oltre che di ignoranza !!

      E lo appoggia uno che si chiama
      "dubitoergosum"
      personaggio intelligente,
      speriamo che non si riproduca !!

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    2. Un curriculum di tutto rispetto, che gli attribuisce grande competenza negli argomenti di cui parla, e un grande italiano, che esulta quando dei capi di Stato ridono in faccia a un Presidente del Consiglio.

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    3. Attenzione: il personaggio in questione, oltre ad essere un PD-ino DOC (si guadagno' il favore dell'establishment in seguito alle indagini relative al caso Telekom Serbia), e' anche azionista del FQ.

      Una dichiarazione come quella di oggi, unitamente al capolavoro sopra citato, sta a significare che una parte della proprieta' del FQ si sta riposizionando politicamente, proclamandosi a favore delle forze eurofile e tecnocratiche.

      Una chiara scelta di campo. Per fortuna, mi sembra che gran parte dei frequentatori di FQ online la pensi in modo ben diverso.

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  19. http://youtu.be/XMogC1rjjnk

    La potrebbe mettere come sigla di apertura delle conferenze! ;-D

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  20. Volevo proporlo anche io al professore quando ha voglia di sollazzarsi e farsi una risata!

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  21. Bagnai te lo chiede l'Italia.

    http://www.byoblu.com/post/2012/12/04/Esclusivo-Monti-e-gia-pronto-al-passaggio-alle-nuove-lire-Eccole!.aspx#continue

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  22. Scusi Professore, ma le mie due inutili righe non erano degne neanche di essere pubblicate? Non pretendevo di certo una sua risposta, anche se l'avrei gradita. Va bè. Con stima.

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    1. Ommammamia...un altro pulcino IO...tenete er Cavajere Nero...

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    2. Onestamente le sue due righe nemmeno le trovo. Ma data la querimonia, posso mettere la mano sul fuoco che fossero delle assolute scipitaggini. Consoliamoci.

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    3. Cara Tela di Penelope, eri finita nello spam. Mi dispiace. Il tono risentituccio del tuo intervento mi ha fatto girare le palle, perché questa è la regola del blog, e quindi sei fuori. Ho trovato poi un'altra cartella e mezzo di inutili recriminazioni, il che mi conferma che le macchine hanno un'anima e una perspicacia alla quale conviene talora affidarsi. Qui non funziona così. Mi ri-dispiace.

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    4. Come a xfactor sono fuori. Va bene cosi, lei si qualifica per quello che è, un egolatrico assai degno della stima che gli si riserva. Nessuno é perfetto, né io né lei. Aurevoire.

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    5. Ortografia a parte (il tuo avatar si sarebbe accomiatato in un altro modo, il che ti qualifica come uno dei tanti che si sopravvalutano), ti ringrazio per avermi dedicato del tempo e mi accingo ad elaborare rapidamente il lutto per la tua prematura dipartita. Un piagnone di meno.

      P.s.: ma se mi stimi così poco, perché ti lamenti di essere finito nello spam? Sai che non mi è chiaro? In compenso si capisce come tu possa non essere egolatrico: manca la materia prima... Se potessi esportartene un po', lo farei volentieri...

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  23. Quelli che... dalla Troika (FMI-BM-Usa)si sono, in parte, liberati, e quelli che dalla Troika (FMI-BCE-UE) sono in toto telecomandati
    http://www.megachip.info/tematiche/democrazia-nella-comunicazione/9475-monti-tecnico-correa-economista-sinistrorso.html

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  24. (Come al solito, Berlusconi è troppo ottimista...)

    BERLUSCONI: "l'euro rischia di avere solo tre anni di vita"

    http://www.facebook.com/SilvioBerlusconi/posts/504523159581794

    http://www.ilgiornale.it/news/interni/berlusconi-io-coccolato-ppe-864992.html

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  25. oggi sul Fatto Quotidiano, in articolo che incensava l'europa per averci liberato dal cinese di arcore, ho scritto un post in cui dicevo che c'era ben poco da stare allegri perché l'europa ci ha privato della nostra sovranità, perché non può fare e disfare i governi eletti democraticamente (anche quelli presieduti da personaggi abietti), perché l'europa non vuole bene a noi, ma vuole bene solo a sé stessa e concludevo che, alla luce di ciò, siamo diventati una colonia.

    dopo nemmeno 5 minuti mi risponde un luogocomunista del piddddì, il quale trolleggiava beatamente che della sovranità nazionale ci si pulisce il fondoschiena, che il nostro obiettivo risiede nella maggiore integrazione e infine mi ha bollato come "estremista nazionalista".

    queste si che sono soddisfazioni.

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    1. Secondo me tra un po' ci sarà un gran silenzio, e scompariranno un sacco di persone (ed un sacco di nick in giro per il web).

      Un po' come quando sembravano scomparire tutti quei fascisti sfegatati poco prima della fine della seconda guerra mondiale.

      Potenza della vergogna.

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  26. Ragazzi riesco a vedere telenova con il satellitare anche se non ho Sky, per chi sa programmarlo il trasponder è 13°E Hotbird - 11471 polarizzazione verticale. Maggiori informazioni sul sito

    http://www.lyngsat.com/tvchannels/it/Telenova.html

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  27. Chi stà guardando "linea d'ombra" ??

    Il Prof. ha di fronte due economisti che parlano
    di banche,di spread,ma di euro niente,
    neanche male che è arrivato Borghi.

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  28. http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2012/12/14/FINANZA-2-Il-report-che-porta-a-galla-i-trucchi-della-Germania/3/346947/

    Totale disastro tedesco e trucchi "dialettici" governativi.....da non far leggere ai Pippo e Franco Santonastaso del giorni nostri, alias Tobias Piller e Oscar Giannino.

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  29. Oggi puntate a raffica.
    MA se fossi un alunno di Puglisi,
    domani cambierei ateneo.

    Parla di bottiglia mezza piena,
    secondo me l'ha bevuta prima della trasmissione.

    RispondiElimina
  30. Gentilissimo Prof. Alberto,
    sto soffrendo insieme a Lei seguendoLa su telenova , nel tener testa sopratutto al prof. Puglisi... ahò ma è de' coccio!! Ma possibile che 'sti profesoroni non vedano oltre il proprio naso? mah...
    Se debbo portarLe oltre al mio conforto qualcosa d'altro, mi avvisi che domani pomeriggio glielo porto!

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    1. Non è che ci fosse molto da tener testa: mi davano ragione su tutto...

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  31. Appena finito di vedere Linea d'ombra... ma Puglisi è un economista neo-freudiano? Ha affermato che "la psicologia muove l'economia".... e io che credevo solo nelle "aspettative razionali"...

    A domani!

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    1. Riflessioni sulla psicologia economica

      QUELL’OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO: La femme et le pantin

      Una surreale relazione sentimentale, molto disfunzionale e violenta, che lega il destino cruento della democrazia alla tecnocratica èlite europea.

      Vagoni di treni che si riempiono di Untermenschen pestati e fasciati alla ricerca di un “boccon” di pane e trovano “nani” che chiedono loro conto del tumultuoso menage sullo sfondo di colpi di mortaio che esplodono tra quelli rimasti nelle Z.E.S. (zone economiche speciale) .

      Tra austeri rigori del “vincolo esterno”, le “tentazioni” calviniste dei principi:

      i. PIU’ EUROPA
      ii. LA MONETA UNICA
      iii. IL VINCOLO DI BILANCIO
      iv. REDENZIONE DALL’ INFLAZIONE

      Ma si sa che la Natura è malvagia come la DEPRAVAZIONE, contaminata dal PECCATO (le colpe del debito pubblico, corruzione ......), che affliggono la creatura ”umana” che deve salvificata (ESM) e redenta (ERF) dalla perseveranza dei SANTI dotati di “GRAZIA IRRESISTIBILE”.

      Essa, la democrazia, si prostituisce sui “mercati” copulando libertinamente nelle “dark room” e, malmenata, dichiara riconciliata “ora sono certa che mi ami” mentre “sinistre” alleanze sono annunciate da “strilloni” servi che disseminano menzogne e confusione mentre “destre” compiacenze si spartiscono le rovine di una civiltà davanti alle vetrine di una sarta che rammenda “grembiuli” insanguinati.

      Come sempre, è la realtà che supera la fantasia di un sogno.

      That’s all, folks!

      Elimina
    2. Tutta la situazione continua a ricordarmi un film di Dreyer.

      Ha cercato, la PIG, di travestirsi da ariana, l'ha sposato il vegliardo, ma niente da fare: troppa joie de vivre. Adesso paghi il conto: l'opinone pubblica benpensante l'accusa, gli altri PIGS la rinnegano, ed ecco intevenire sobrio Mario Monti a salvarla (l'anima, il corpo ha da brucià sul rogo ma tanto quello mica conta: è peccatore).

      DIES IRAE, DIES ILLA

      (Sarà un po' facilone dirlo ma ogni volta che li vedo la prima cosa che mi viene in mente è che le facce degli euroburocrati le ho già viste nei film di Bergman e Dreyer, più passa il tempo più mi pare che anche il modo di ragionare sia quello. Consiglierei dunque la sobria mise per le istituzioni europee)

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    3. E' la mia medesima impressione, di fisionomie cupe e refrattarie che più non si può. Con questi siamo fritti, appunto, all'inferno.

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  32. Alla fine almeno il fatto che il problema strutturale è un problema psicologico è venuto fuori.....Comunque,è emblematica la pubblicità che veniva mandata in onda, quella delle pellicce.....perché non capita spesso che ci sia una pubblicità che invita a vendere invece che a comprare. E questo dal punto di vista psicologico non è un problema??

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  33. Bello bagnai e borghi insieme! Bagnai tagliente e puntuale, Borghi cosi' rassicurante. Vi rendete conto dell' impatto in una rete ammiraglia? Con un' informazione cosi' il referendum di grillo realizzerebbe vera democrazia!

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  34. Ho appena visto la puntata di Linea D'ombra e mi sovvengono immediatamente due riflessioni.
    La prima è un complimento alla emittente e alla conduttrice per il taglio dato alla trasmissione, ovvero l'unico talk-show dove è possibile capire il filo logico dei ragionamenti di ogni partecipante. La seconda riflessione è che Lei Prof è stato ancora una volta perfetto nel modo di esporre il suo pensiero: poichè si basa su dati veri ed inoppugnabili ha costretto i fautori del più Europa a prendere atto della vericidità dei dati da Lei forniti e dalla logicità delle conclusioni a cui arrivano le tesi esposte nel libro, lasciando la nettissima sensazione che la loro avversione all'uscita dall'euro e le motivazioni addotte, non siano altro che un frutto di pregiudizi duri a morire, tuttavia gravemente minata dalle sue tesi nel corso della trasmissione. L'unico argomento che è loro rimasto, è stato quello dell'overshooting (o crisi di panico) che al momento dall'uscita dall'euro potrebbe determinare una svlautazione superiore a quella logica del 20%. Anche qui Lei e Borghi siete stati bravissimi a fare notare come l'overshooting potrà durare qualche settimana o al massimo qualche mese, ma alla fine i mercati, che non diventano stupidi all'improvviso, si riallineano ai fondamentali. Ancora una volta rimane il rammarico per non riuscire a vedere una trasmissione come quella di stasera sulle reti nazionali, dove invece continua ad imperversare il terrorismo dell'invasione delle cavallette, dell'assalto delle locuste portato avanti per primi dagli stessi conduttori. Ma è stato molto bello vedere che i suoi colleghi si stanno accorgendo che la verità è sempre più difficilmente occultabile e le loro obiezioni sono più pacate, senza preclusioni a priori.
    Invito tutti coloro che non sono riusciti a vedere la trasmissione in diretta tv o streaming a cercarla domani sul sito di Telenova, ne vale assolutamente la pena, anche per chi ha già letto il libro del Prof.
    La trasmissione di ieri sera mi ha ridato morale, c'è ancora una possibilità di discutere pacatamente del problema euro, anche se in altri ambienti universitari (quello di Parma ad es.) mi erano sembrati molto più chiusi. Forse perchè il dibattito si è fatto in un ambito temporale troppo ristretto. Professore, spero che, come ha sottolineato in un post qui più sopra, le discussioni più interessanti con i suoi colleghi di Parma le abbia avute nel dopo presentazione, anche con colui che si è dichiarato in totale dissenso con Lei, perchè "una moneta che quota ancora ad 1,29 sul dollaro, non può essere una moneta in crisi".
    Complimenti vivissimi di nuovo.

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  35. Prodi (una persona che ha una considerazione di se stesso talmente alta ma talmente alta a prova di autocritica ) un po' come tabacci non riesci a capire dove inizi la malafede e incominci l'incopetenza e la '.......enza' ; certo un 'sogno' lo avevano anche loro questi democristi:che l'italia diventasse come la germania(come boldrin :facciamo la silicon vally , loro:facciamo la baviera^^) ..e che nel frattempo la germania ^pagasse ^ i conti all'italia...

    RomanoProdi (dichiarazioni che sembrano incredibili)
    '..è stato anche un mio problema quando siamo entrati nell'euro
    mi ricordo che gli ultimi che dovevano essere convinti
    i penultimi , perchè gli ultimi furuno gli olandesi
    furono i bavaresi
    la csu
    io andai a monaco di baviera
    con cui avevo un ottimo rapporto
    con l'allora presidente stoible
    a dirgli che guardate che ci rimettete
    anche voi
    nella discussione a un dato punto
    ma ci spieghi presidente
    senta facciamo un affare io e lei
    costruiamo un grande tubo
    un lattodotto per portare il latte
    bavarese in italia
    mi ha detto ho capito ho capito
    sara' bene che voi entriate nell'euro
    perchè talmente era chiaro no
    l'interesse delle esportazioni colossali
    che facevano della baviera verso l'italia
    che l'idea di avere un paese che continuava
    a svalutare non andava bene ..'

    http://www.tubechop.com/watch/752322

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  36. Con il libro, sono sempre ferma a pag 45, domani a Milano non posso venire, "linea d'ombra" non l'ho vista, il blog non riesco più a leggerlo. Mi scusi professore, ma passerà anche Natale... non ne posso più.

    RispondiElimina
  37. Er cavajere nero è monello,ma generoso,
    ha fatto bene a non far passare un mio
    commento su Puglisi,riguardo linea d'ombra.

    Però su Seminerio fammelo dire:
    Lui che dice di avere operato
    ed opera sui mercati finanziari,
    mi tira fuori l'overshooting e
    paventa che potrebbe succedere.
    Cosa cazzo centra;
    uno che opera sui mercati finanziari
    sà in partenza che fà parte dei movimenti del mercato
    come l'eccesso di acquisti che portano alla formazione di bolle.
    E'una cosa "fisiologica"che DEVE succedere quindi,
    per me, ha cercato solo di avere un punto a favore visto come è finita la trasmissione;con un "cappotto"
    non potevano avere argomenti logici,a supporto
    allora ti tira fuori il "panic selling"
    che non centra un beneamato c***o.

    RispondiElimina
  38. Appartengo al manipolo degli Inglorius bestards che commentano sul FQ e vorrei far notare la "nuova" linea assunta.

    Il testo del commento.

    DEMOCRAZIA E GOVERNO DI UN DESTINO FUNESTO

    Anche lo stesso L Zingales, il “conquistadores” del declino da fermare, riflette sul significato della moneta unica come strumento di governo ”poco democratico” dell’unione UE.
    http://www.project-syndicate.org/commentary/democracy-s-burning-ships-by-luigi-zingales

    Come, d’altro canto, lo ha affermato pubblicamente lo stesso J Attali, consigliere di Mitterand e costruttore dei “trattati/contratti” sulla moneta unica, che “...non è stato molto democratico, naturalmente, ma è stata un'ottima garanzia per rendere le cose più difficili, per costringerci ad andare avanti.”
    http://www.youtube.com/watch?v=jXBLvGuNVuU&feature=player_embedded

    Senza dimenticare le verità rilasciate da R Prodi sul ruolo “paritetico” delle nazioni all’interno dell’unione UE
    https://www.youtube.com/watch?v=KC9vpP26mJk e una recente intervista su FQ rilasciata da V Visco, ministro finanza dei governi Prodi e D’alema, http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/13/alla-germania-nelleuro-servivamo-proprio-perche-deboli-parola-visco/228400/

    Più esplicite le finalità rilevate nelle dichiarazioni di HP Keitel, presidente della BDI, confindustria tedesca, che"caldeggia" da tempo la creazione di "zone economiche speciali" http://www.spiegel.de/politik/deutschland/bdi-chef-keitel-will-griechenland-zur-sonderwirtschaftszone-machen-a-854150.html
    Non solo "zone" ma intere nazioni che godranno di agevolazioni fiscali fino allo 0%, di sovvenzioni UE realizzate e gestite da "personale straniero della UE" utilizzando manodopera indigena (gli Untermenschen, i PIIGS e i gaudenti del ClubMed) per favorire il rilancio economico di nazioni corrotte e dissolute con un debito pubblico insostenibile che accoglieranno con gioia di lavorare 12 ore al giorno per 7 giorni ad un “costo” di 400 (n)euri / mese, salari che risultano già applicati in patria dopo le Hartz “riforme”, e conosciamo bene di quale “statura” morale e sociale abbia il condannato nel 2007, cioè il Peter Hartz, reo confesso a due anni e ammenda di 576.000 (n)euri per corruzione, concussione quando era direttore alle risorse umane in VW. .

    Mancavano, ma sono giunte puntuali, le appassionate “indicazioni” sul nuovo “governatore” del pretorato d’Italia, il Monti 2.0 che tutti reclamano mentre "qualcuno" racconta ancora, con disinfezioni semantiche, che EUROSCETTICO equivale a FASCISTA.

    That's all, folks!

    Il risultato ricevuto via @mail dalla "moderazione":

    Gentile Lettore,

    Durante un controllo abbiamo riscontrato che diversi suoi messaggi sono rimasto nella sezione di pre moderazione a causa della loro lunghezza.
    Purtroppo spesso riscontriamo problemi con la pubblicazione di commenti molto lunghi.
    Questo per via del grandissimo flusso di commenti che la nostra piattaforma di moderazione rileva ogni giorno.
    Si tratta dunque di un problema tecnico nel quale la nostra piattaforma cade.
    Onde evitare che il problema si ripeta abbiamo fissato un limite alla lunghezza dei commenti: sempre al di sotto delle 1.500 battute.
    Da una verifica risulta infatti che gli unici suoi commenti che non sono stati pubblicati siano superiori a questo limite.
    Le consiglio dunque di attenersi a questa norma di sintesi. Non siamo certamente noi ad essere insensibili verso certi argomenti, anzi, magari tutti gli utenti fossero attenti e portassero contributi come lei, solo un pochino più brevi.

    Grazie della comprensione e buona giornata, la Moderazione.

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  39. Gentile prof. Bagnai, con mio grande dispiacere oggi non riuscirò a venire all'evento in Camera del Lavoro.Spero che abbia altre occasioni di venire nel milanese, così al prossimo giro forse avrò più fortuna e riuscirò ad esserci, e ...buona presentazione

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  40. Mio malgrado, sono meteopatico, come rinunciare ad una CAMERA DI LAVORO in PORTA VITTORIA?

    That's all, folks!

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  41. @Luca Righi
    io di Travaglio ho ammirato soprattutto il fatto che citava sempre la costituzione nello sviluppare i suoi ragionamenti.
    però, alla fine si è dimostrato un giornalista da due soldi per quanto riguarda temi più importanti

    cosa si ammira del prof? io penso che non siano certo i dati che propone!
    certo, aiutano, danno conforto alle sue idee ma..
    E' la Centralità della costituzione!
    L'ECONOMISTA che era ospite con lui parlava di aggiustamenti come se fosse una questione di cambiare posto all'armadio!
    non di persone sul lastrico, che si suicidano, aumento di criminalità, STUPRO COSTITUZIONALE continuo..

    la differenza è in questo sostanzialmente

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  42. Per la serie La strada sbagliata ci condurrà nel posto giusto

    “Non ho ancora deciso, ma mai con Berlusconi”, dice Monti. Che è poi lo stesso che ne salutò con favore la discesa in campo nel '94, e undici anni dopo in un'intervista a L'Espresso ne valutò positivamente l'operato.
    E mentre in Italia i media continuano a glorificare Monti raccontando una realtà immaginaria, in UK la crisi dell'euro «ha trasformato i sospetti in convinzioni, nella consapevolezza che "se" oggi fosse partner della moneta unica vivrebbe in bilico fra Spagna e Grecia, Portogallo e Italia e si troverebbe costretta a varare misure molto più severe del decennio di austerità che il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne ha annunciato due giorni fa alla nazione».

    Su Icebergfinanza, Andrea Mazzalai riporta l'opinione di Jonathan Portes, direttore del National institute for economic and social research (Niesr): «Se facessimo parte della moneta unica subiremmo lo stesso grado di sfiducia che i mercati riservano a Spagna e Italia. La differenza l'ha fatta l'indipendenza della banca centrale e in misura minore la flessibilità del tasso di cambio».

    Pur criticandolo, perché “sfegatato euroscettico da sempre incapace di fare un minimo di autocritica”, Mazzalai cita alcuni passaggi di un recente articolo di Ambrose Evans Pritchard sul Telegraph: «In termini pro capite l’Italia è una nazione più ricca della Germania , con circa 9 trilioni (9mila miliardi) di ricchezza privata. Ha il più grande avanzo primario di bilancio del blocco G7. Il suo debito combinato pubblico e privato ammonta al 265% del PIL, inferiore a quello in Francia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti o Giappone».

    In definitiva, Monti continua a ripetere che ha salvato l'Italia dal baratro, ma la realtà è ben diversa perché l'Italia ha “un vivace settore delle esportazioni, e un avanzo primario. Se c'è un paese nell'UEM che potrebbe trarre beneficio dal lasciare l'€ e dal ripristino della competitività, è l'Italia, ovviamente", ha dichiarato Andrew Roberts di RBS.
    Inoltre, uno studio basato sulla "teoria dei giochi", condotto da BofA ha concluso che l'Italia avrebbe da guadagnare più degli altri membri dell'UEM da un'uscita e dal ripristino di un controllo sovrano sulle leve di politica economica.

    È tutto cosi semplice – conclude Mazzalai - «ma in pochi ci arrivano o meglio fanno finta di non arrivarci per nascondere il loro fallimento, così come è strutturata tuttora questa Europa non ha alcun futuro e non c’è austerità feroce o svalutazione interna che tenga».

    Nel frattempo, grazie all'austerità imposta da supermario, in ottobre il debito «pubblico ha superato i 2 mila miliardi di euro. E la spesa non cala. Un fallimento per il governo tecnico che piace all'Europa».

    Non solo, dopo che la BuBa ha appena rivisto al ribasso le prospettive di crescita della Germania, la Bce ha rivisto quelle dell'EZ.
    Nonostante tutto questo, Barroso ha dichiarato che “l'Italia dovrà continuare con l'agenda Monti anche dopo le elezioni”.

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  43. Carissimo prof, l'influenza mi costringe a casa oggi, e non potrò venire a Milano a conoscerla e ad ascoltare lei, Badiale, Tringali e Messora. Le auguro il massimo successo oggi (ma ne sono certo) e spero davvero tanto ci siano altre occasioni per conoscerci e per parlare di luogocomunisti da redimere.
    Ottimo anche ieri a TeleNova: ormai lei e il Prof Borghi siete quasi inseparabili!

    Intanto con il libro mi sono protato avanti: mi manca solo l'exit strategy for dummies.

    P.S. Certo che fa dei sogni davvero strani... :-)


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    1. Nella prima versione erano meno strani: al posto di Milton Friedman c'era Emmanuelle Béart, ma poi la censura... Qualis artifex pereo!

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  44. NEOLOGISMI

    I pod nano - Completamente rinanizzato (ma vaffff..)

    ( proprio come la scena politica italiana )

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  45. A liretta a svalutazione oddio,a liretta a svalutazione oddio.......Quale sarebbe allora la soluzione di grazia?Svalutaiamo l'euro!Ahahahahahahahahahahah ahahahahahahahahah ahahahahahahahahah!!!!!!

    PS:pressò,lei ha bandito gli epistemologi dar blogg,però lei non se la cava mica male! :)

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  46. Neanche il tempo di concludere l' incontro con il professore che Ferrero su facebook(http://www.facebook.com/#!/permalink.php?story_fbid=10151274560559194&id=88466229193&comment_id=24635867&notif_t=like ) butta giù questa nota : "Stasera ho fatto una bella discussione ai "Magazzini Popolari" di Casalbertone a Roma una bella discussione con l'economista Alberto Bagnai e con Alfonso Gianni sull'euro, sull'Europa e su come uscire dalla situazione disastrosa in cui siamo. Finalmente una discussione vera. Io ho proposto la disobbedienza dai trattati come strada più efficace e praticabile per uscire dalle politiche neoliberiste. Più praticabile ed efficace dell'uscita dall'euro">>> Questa gente ( Ferrero, Cambiare si può, Alba, ) pur di erodere qualche voto a Grillo, condanna il suo Paese al disastro sociale e economico, continuando a nascondere i danni ( gli squilibri commerciali ) che l euro ( e il suo tasso di cambio rigido ) ha causato. Sembra proprio che costoro gettano la palla in avanti per fare in modo che nulla cambi e che la devastazione prosegua senza alcun ostacolo. Si intercetta il malcontento e lo si conduce dentro un recinto in modo che non possa nuocere. Sbaglio ??

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  47. Sulla puntata de "la linea d'ombra" e da profano in materia economica, mi permetto solo di notare un generalizzato abbassamento di cresta da parte dei teorizzatori dell'apocalisse e questo la dice lunga sulla differenza tra chi cerca di fare informazione e chi, invece, ha come fine quello di (in)formare l'opinione pubblica.

    RispondiElimina
  48. Bel dibattito ieri sera e devo dire che mi sono ricreduto un po' su Mario Seminerio, almeno sa di cosa parla e devo dire che sebbene anche lui non riesce proprio ad unire i puntini (immagino però che il lavoro di trader forse forse lo limiti un tantino nell'uso della matita, o anche no), direi che rispetto al livello che normalmente si incontra in giro nei vari talk, direi che si è volato abbastanza alto.

    Puglisi non pervenuto, preferisco passare oltre e stendere un velo pietoso.

    Uno spunto interessante da parte di Seminerio, su cui chiederei ad Alberto qualche riflessione in più, è venuto fuori quando ha parlato di possibile overshooting sul tasso di cambio susseguente all'uscita come fattore di rischio da valutare attentamente.
    Sempre collegato a questo aspetto volevo chiedere ad Alberto se la teoria della PPA, spesso evocata per quantificare la probabile entità della svalutazione, sia l'unica teoria esistente oppure se giocano altri fattori di natura più prettamente finanziari che potrebbero risultare determinanti, almeno nel breve periodo.

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  49. Luogocomunista pro-tempore.

    Gentilissimo Prof. Alberto,
    l'incontro di Milano è stato splendido, e conoscerLa di persona è stato un grande onore.
    Il tema riguardante le porcherie stabilite dal fiscal compact in poi, sono di un aberrante da vomito... Finirà questa egemonia alamanna un giorno o l'altro?
    GRAZIE una volta di più per avermi aperto gli occhi!

    RispondiElimina
  50. Qui di seguito, per la rubrica Quando si dice essere un cretino, l'opinione di ANDREA F sull'Ue:

    «Senza l'Europa saremmo gia' finiti e il defaul sarebbe certo....abbiamo un'industria obsoleta,una ricerca scientifica indietro di molto anni,un debito pubblico gigantesco....solo la Germania e altri paesei nordici possono difenderci dalla speculazione.Io sono dell'idea che un'Italia germanizzata e' il nostro bene;in effetti lo siamo gia' perche' le nostre esportazioni manifatturiere sono dirette per la maggior parte verso i tedeschi.Lora hanno una visione globale,noi viviamo a giornata e senza piani strategici,pensando di essere indispensabili e strategici e quindi salvati come successo durante la guerra fredda.L'Italia e' un paese in declino perche' non ha avuto una politica e una classe industriale capace:hanno solo portato i soldi nei paradisi fiscali e pensato solo ad evadere tralasciando quindi ogni idea di un progetto futuro della nazione».

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    1. Che posso dire. Questa persona sarebbe dovuta vivere tra l'8 settembre 1943 ed il 25 aprile 1945. Avrebbe avuto l'onore di lavorare con fulgidi intelletti inclini alla germanizzazione del Paese (come Pietro Koch, Rodolfo Graziani, Junio Valerio Borghese.....), e sperimentare sulla propria pelle cosa voleva dire vivere in una "zona economica speciale" del reich millenario (che per fortuna di tutti non è durato quanto auspicato nelle intenzioni dei fondatori).

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  51. Grato e immediatamente di"vino" per la sublime citazione dello Stazio nel 21° dantesco (una esoterica rivelazione polindroma) mi sgorga surreale QUEL OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO (...La femme et le pantin): relazioni "sentimentali" disfunzionali e violente che legano i destini cruenti delle democrazie alle èlite tecnocratiche ... vittime e carnefici.

    Stessi vagoni che si riempiono di Untermenschen UE pestati e fasciati alla ricerca di un “boccon” di pane, stesse carrozzze dove si trovano “nani” che chiedono lor conto di un tumultuoso menage sullo sfondo di colpi che esplodono tra quelli rimasti nelle Z.E.S. (zone economiche speciale) .

    Fuori gli austeri rigori di “vincoli esterni” e le “tentazioni” calviniste dei fondamentali:

    i. PIU’ EUROPA
    ii. LA MONETA UNICA
    iii. IL VINCOLO DI BILANCIO
    iv. REDENZIONE DALL’ INFLAZIONE

    Già ... si sa della Natura malvagia, come si conosce la DEPRAVAZIONE contaminata dal PECCATO (debito/colpe di debito ...pubblico, corruzione ...) che affliggono la "creatura" che deve essere salvificata (ESM) e redenta (ERF) dalla perseveranza dei SANTI dotati di “GRAZIA IRRESISTIBILE”.

    Essa, la democrazia, s'è da sempre prostituita sui “mercati” copulando libertinamente nelle “dark room” e, malmenata, dichiara ora riconciliata del “son certa dell'amor che mi ami” tra “sinistre” alleanze strillate da servi menzogneri e “destre” compiacenti che si spartiscono le rovine di una civiltà di fronte alle vetrine di una sartina che rammenda grembiuletti insanguinati.

    L' epilogo surreale della "fanciulla", la democrazia che si "divide" tra aritmetica e psichiatria.

    That’s all, folks!

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  52. Volevo segnalare questo post di "Micromega"
    ...avanti così con la diffusione massima delle considerazioni del prof. Bagnai...un altro pezzettino conquistato...
    http://temi.repubblica.it/micromega-online/abbandonare-leuro-per-ritrovare-leuropa/

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  53. Pazzesco: un pubblico di milanesi che "ai vott" invece di precipitarsi verso l'aperitivo o la cena rimane compatto ad ascoltare, attaccati alle sedie, sembravamo intenzionati a non andarcene più. Personalmente l'ho trovato un incontro interessantissimo, per la parte del cavaliere nero anche molto divertente (grande talento... e se no d'altra parte chi ce lo faceva fa' di attaccarci a un blog di economia per mesi e mesi?). Complimenti e grazie.

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  54. X ALBERTO BAGNAI.


    Nel suo precedente articolo cita questo paper "A Primer on Endogenous Credit-money" Marc Lavoie http://aix1.uottawa.ca/~robinson/Lavoie/Courses/2007_ECO6183/childguide4.pdf

    Ne riporto un passaggio:

    Some post-Keynesian authors, mainly associated with the Dijon circuitiste school, sometimes make the controversial statement that the monetary circuit starts with the savings of the workers.
    This paradoxical statement by Keynesians is however easy to understand, within the framework of the T-accounts. Assume that new loans are demanded by producers to pay their workers. The
    deposits created in the process of drawing on the credit line are transferred to the accounts of the workers. As long as the workers do not spend their new incomes, they are saving it (Rossi 1998). By
    contrast, when households purchase goods, the deposits are transferred back to the firms, who can then use the deposits to reimburse the advances that were granted to them. The deposits of the
    households do constitute savings that are lent to firms, but the economic process starts when the bank grants an advance, or a loan, to its credit-worthy customers.


    Mi pare questo un elemento centrale.

    In altre parole, se e' tutto "un giro di soldi" con la banca che da all'imprenditore il quale da al dipendente il quale rida un po alla banca e un po ai consumi e quindi all'imprenditore che rida alla banca, cosa esce da questo "circuito".....cosa si produce quale
    PLUSVALORE ?

    Non crede invece che lei SOTTOVALUTI la POTENZA DEL CAPITALISMO nella sua capacita di creare SURPLUS in termini di avanzamento tecnologico e quindi una ottimizzazione del FATTORE TEMPO.

    In fondo e' il TEMPO la variabile da considerare.
    Mi spiego meglio. Qualcuno probabilmente mentre scrive su questo Forum contemporaneamente sta ordinando via internet un biglietto per la partita, inviando via email il progetto CAD al suo capo, tramite cell ordina una pizza che gli sara consegnata a casa in mezz'ora, mentre la lavatrice gli lava la tuta che domani indossera per andare in palestra, riceve una SMS dalla sua ragazza che gli ricorda che stasera si vedranno al ristorante......

    In altre parole mentre sta seduto comodamente su di una sedia, LAVORA, COMUNICA, ORDINA IL PRANZO, SI LAVA I VESTITI E PROGRAMMA LA SUA GIORNATA in un paio di ore!

    Cento anni fa ci avrebbe impiegato due giorni !!

    Non crede in altri termini che la differenza tra le nazioni sia appunto la capacita di costruire e diffondere questi STRUMENTI che determinano un OTTIMIZZAZIONE DEL FATTORE TEMPO (altrimenti chiamata "produttivita")?

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    1. Vediamo se ti sarvo dar cavajere nero... Punto primo nel "giro dei soldi" manca quello che spende per primo ovvero lo Stato. Punto secondo la riserva bancaria non può essere 1 (100%) altrimenti, come direbbe il buon Guerani, saremmo ancora al vomere e all'aratro. Terzo, cioè la cosa più importante del ragionamento, la produttività è legata a doppio filo alla domanda di beni e servizi. Per intenderci... il barista bravo non è quello che fa 100 caffè ma quello che li vende oppure, visto che faccio il vivaista ornamentale, non sono bravo perchè grazie alla zollatrice che ho comprato adesso in un'ora posso zollare 100 piante perchè se nessuno le compra della zollatrice non me ne faccio di niente. Così come della macchina espresso non se ne fa niente il barista se deve fare un caffè ogni due ore... basta una moka. Infatti riportandoci ai giorni nostri la perdita di competitività italiana dovuta alla rigidità del cambio ha portato ad una perdita progressiva di produttività (e non come dice Krugman sul FT perchè è riemerso il lavoro nero dal 2000 in poi...) proprio perchè la domanda di beni e servizi è drasticamente diminuita.
      Detto tutto questo se ancora non ti torna riparti dalle istruzioni per l'uso linkate all'inizio così da poterti integrare meglio nella comunità goofynomica.
      Ciao ciao...

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  55. @Pippo74
    sarebbe interessate avere una "storia" sugli accumuli di inflazione tra ITA-GER e le relative svalutazioni.
    nel 1996 eravamo penso al 50% contro una inflazione accumulata (87-96) su un'ordine forse leggermente inferiore.
    poi rivalutammo pesantemente e la nostra CA da allora è in rosso.
    oh, per me la risposta è: chi se ne frega di quanto svaluteremmo! la cosa importante è che svaluteremo (una "m" in più fa la differenza)

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  56. @Pippo74
    sarebbe interessate avere una "storia" sugli accumuli di inflazione tra ITA-GER e le relative svalutazioni.
    nel 1996 eravamo penso al 50% contro una inflazione accumulata (87-96) su un'ordine forse leggermente inferiore.
    poi rivalutammo pesantemente e la nostra CA da allora è in rosso.
    oh, per me la risposta è: chi se ne frega di quanto svaluteremmo! la cosa importante è che svaluteremo (una "m" in più fa la differenza)

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  57. @UnKnown
    premesso che non conosco le motivazioni legate alle diverse opinioni (se uno si vende oppure no; se uno lo fa per convenienza oppure no; se uno ha semplicemente diverse idee).

    Ma ripeto la differenza tra queste persone che ragionano per wishful thinking e il Prof.
    i primi sparano auspici e ignorano un paese in ginocchio e piegato a 90 gradi mentre il prof cita dati storici!

    cacchio, esistono esempi come Unità d'Italia, Riunificazione Tedesca, crisi del 29, ciclo di Frenkel che spiega le crisi degli ultimi 30 anni..
    questi tizi non ne citano uno di questi eventi!

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    1. Li ricordano, ma, citano solo quello che gli fa comodo.

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  58. Veramente un incontro interessante quello svoltosi a Roma nei Magazzini Popolari. Il Prof. Bagnai è riuscito a mettere in rilievo, la distanza della sinistra italiana, rispetto ai temi economici. La lotta di classe sembra essere ancora l'unico mantra di politici, come Alfonso Gianni, che seppur disposto al dialogo, cercano la soluzione nella rivisitazione delle regole di mercato. Non credo che si potrà mai scardinare il sistema delle corporation, mentre adottare sistemi di cambio diversi (come illustrato dal Prof. Bagnai)certamente si. Se volete qui di seguito potrete vedere i video dei vari interventi:
    http://www.lolandesevolante.net/blog/alberto-bagnai-e-il-perche-del-tramonto-delleuro/

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  59. Ho visto il filmato di Roma (13/12) come sempre è impeccabile Prof. il tuo discorso.
    Ho ascoltato poi l' intervento di: Alfonso Gianni, permettimi, politichese vecchio che non va da nessuna parte. (Rassegnarsi al pareggio di bilancio, infilato manipolando, e violentando, in modo becero la costituzione, con il bene placido della sinistra, velocemente, per evitare che qualcuno possa impedirlo è assurdo.)
    Da esperto in comunicazione posso dirti, che: la maggior parte di ciò che diceva era in conflitto con ciò che pensava, ed era quasi totalmente in disaccordo con te, se non su tutto, ma non aveva il coraggio di dirlo apertamente girandoci in torno, anche se fingeva, ma mentiva, di essere in accordo su alcuni punti.
    Permettimi, aveva delle convinzioni da piddino, e quel continuare a sfregarsi le mani (oltre al resto che te lo risparmio) per rassicurarsi era evidentissimo.

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  60. Ho visto uno dei due interventi pubblicati da Ecodellarete durante l’incontro di Casal Bertone. Ho notato con stupore il suo riferimento, forse mosso da spirito ecumenico, alla caduta tendenziale del saggio di profitto. Ce la spiega meglio? Perché io, che sono tendenzialmente marxista, questa cosa onestamente della caduta del saggio di profitto utilizzata tipo prezzemolo per spiegare tutte le crisi ci credo poco. Soprattutto perché, mi pare, riscontri empirici non ce ne sono. Perfino un famoso economista marxista, come Sweezy la criticò smontandola.
    p.s.: ma per Palermo che faccio, ci metto una croce sopra?

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    1. Che bambacione che sei, caro Marco! Va bene, comprerò il famoso banner con scritto "attenzione ironia" e lo accenderò apposta per te nel mio prossimo video. Prometto. Palermo cosa? Ancora non ho capito chi organizza, dove, come, quando... Posso avere un riepilogo via email?

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    2. eh eh eh! Sa a volte non capisco la linea sottile dell'ironia soprattutto se il registro comunicativo è tutto improntanto sullo scherzo. Poi accanto a due comunisti D.O.C...... Ma ho dimenticato che il video è intitolato "er cavajere nero se 'ncazza".
      Le mando una e-mail in privato per l'incontro di Palermo.

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  61. Il "bene placido della sinistra" altro neologismo bellissimo ...oppure era un re fuso?

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  62. E il povero Prof. Fumagalli è andato via dalla Camera del Lavoro tra l'indifferenza generale.

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  63. Professore, una curiosità... ma con le prove inoppugnabili che sta portando avanti, non teme ci sia qualcuno che voglia farle le scarpe?

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  64. L'ex ministro, prof, Paolo Savona, ci racconta la sua personale avventura con l'euro e con l'unione europea. Dimostra molta perplessità sulle scelte di monti e del suo governo... e soprattutto suggerisce di STACCARCI DALL'EURO e RITORNARE ALLA LIRA
    http://www.youtube.com/watch?v=bumSSzinA1Y&feature=share

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    Risposte
    1. Però...però...
      Savona è passato per:
      - euro ottimo
      - euro buono e per restarci dentro dobbiamo vendere il patrimonio pubblico
      - euro così così, facciamo il piano a e il piano b
      - usciamo
      Ora, la domanda è: continuerà il trend e finirà col proporre l'economia di baratto o completerà l'orbita per tornare all'euro=ottimo e ricominciare il giro?

      Franco

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    2. Probabile, ma poichè in economia sembra che logica e semplicità non piacciano (come ci insegnano i "controintuitivi"), la traiettoria sarà un'epicotroide complicata a piacere... non per niente veniva usata per cercare di spiegare il moto apparente dei pianeti nel sistema tolemaico... facciamo un parallelo storico con gli eurocentrici di oggi, con Bagnai che NON abiura?

      Elimina
  65. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-lettera-aperta-a-napolitano-su-tutte-le-gravi-violazioni-costituzionali-in-corso2-signor-48177.htm Eccellente articolo su Dagospia. Spassoso il post scriptum

    RispondiElimina
  66. http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-e-cos-siamo-arrivati-a-duemila-miliardi-di-debito-pubblico-la-notizia-mette-48174.htm

    Lucido

    RispondiElimina
  67. Stavolta l’incontro presso i Magazzini del Popolo è avvenuto tra un economista di sinistra il Prof. Bagnai e due politici di sinistra, con Alfonso Gianni, nel ruolo di (economista) antagonista.

    Preso da l'Olandese Volante

    RispondiElimina
  68. "Ma l'euro ha già svalutato!" "Un altro po'". Lì il dibattito doveva finire, portavate in sala il biliardino, due birre, salatini stantii e via. Che continui a fare?

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  69. Bello vedere la sala piena ieri a Milano, e sentire dal vivo la corretta intonazione per il grido di battaglia luogocomunista "celaCiiiina"....

    Mi ha lasciato molto perplesso la posizione di Fumagalli. Posso comprendere, senza condividere, la posizione di un politico della sedicente "sinistra" che, prigioniero delle proprie bugie, non ammetta, pur in fondo conoscendola, la situazione reale dal punto di vista degli squilibri macroeconomici indotti dal vincolo della moneta unica e dal comportamento non cooperativo dei singoli paesi dell'area, e quindi gli unici sbocchi possibili: sapendo che l'uscita dall'euro comporterà necessariamente la propria scomparsa dalla scena politica, non vuole ammettere questa possibilità e spera in un qualche "miracolo" che intervenga nel frattempo (vedi Fassina, ad esempio). Molte cose dette da Fumagalli sono condivisibili, ma pensare che la soluzione del problema sia nell'impedire la speculazione, mentre questa semmai è solo un effetto di ben altri problemi, mi sembra un errore talmente marchiano che non me ne spiego l'origine... (o forse una spiegazione c'è, e origina dalle elementari, dove "anche i bambini imparano che se togliamo la stessa quantità dal numeratore e dal denominatore di una frazione il rapporto NON CAMBIA"... e er cavajere nero, mosso a pietà, lascia perdere)

    Ottimi Badiale e Tringali, leggerò presto anche loro.

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    1. Fumagalli eh.. tanto varrebbe invitare il mitico Anton Carlo Buggiani, almeno sarebbe stato molto più folcloristico… e sarebbe andato via si in anticipo, ma per la festa del Renato che si sa, la Revolucion può aspettare…

      … Anton Carlo Buggiani? Chi era costui?

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    2. E un punto di vista che vorrei capire meglio, se ci riesco e se è possibile, appena Messora mette il video on-line lo riguarderò. L'impressione a caldo mi ha ricordato Obama quando ha detto che si deve limitare il proliferare delle armi da fuoco, ovvero proporre una cosa giusta ma senza senza spiegare come fare in pratica....Ma forse gli è mancato il tempo. Complimenti per l'incontro, per ringraziarla persino in prima pagina del corriere un noto giornalista l'ha menzionato insieme a (tanti,o pochi..) altri con lo pseudonimo "sfasciacarrozze"(....quelli che "senza l'Europa è meglio", quelli che "dobbiamo uscire dall'euro"). Ps. anzi direi che scrivendo"quelli che..." si voglia riferire ad una persona in particolare.

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    3. ...e quelli che...senza il Prof sarebbero ancora convinti che il Ciclo di Frenkel: è una bici di proprietà di un extracomunitario, la curva di Phillips: un tornante della Cornovaglia battezzato da un pastore protestante, e il divorzio del 1981: l'ennesimo gossip marchettaro sul nostro ex Presidente del consiglio... forse quelli che..."senza la fame di conoscenza non può esistere consapevolezza", se fossero molti di più, non esisterebbero certi giornalisti...

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  70. Non c'è per caso un video dell'evento di Milano?

    Grazie eco per la messa a disposizione dei video di Roma.Prima di Natale provvedo a una sottoscrizione il tuo è un lavoro che merita di essere sostenuto.

    RispondiElimina
  71. @Chicco DM
    oggi ho letto l'edizione di sabato del FQ.. uno squallore unico.
    un elogio all'eversione con interventi di opinionisti vari (tra cui Furio Colombo, Bruno Tinti)
    quando ho scritto di Travaglio mica mi sbagliavo..

    RispondiElimina
  72. @Franco F
    Premesso che dobbiamo ringraziare Paolo Savona per i suoi dati della CA interna e sul fatto di aver informato sul cambio che si doveva adottare ai tempi dell'unità d'Italia..
    ciò premesso, la gente ha diritto di cambiare opinioni.
    discorso diverso capirne il motivo.

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    Risposte
    1. Che probabilmente sta nella divergenza tra l'auspicabile ed il praticabile.

      Franco

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  73. Movimento 5 stelle Campania e Spaghetti MMT.....dal min 0:29:50
    https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=vsk7Uv-GktY
    a' pazziel..man e' creatur'....si dice dalle mie parti...

    RispondiElimina
  74. @Valsandra
    Vorrei segnalare (da "meridionalista") un bell'articolo di Marcello De Cecco nei quaderni di storia economica della Banca d'Italia (The italian economy foreseen from abroad over 150 years) recuperabile qui dove si legge, tra l'altro che dopo la morte di Cavour, "his political heirs extended the free trade regime to the whole of Italy, including the Southern provinces where protection had lingered on and where the effects of free trade were devastating, also induced by the new kingdom's choice of a monetary standard which over-valued the Lira". Sembra di leggere qualcosa che fa riferimento ai nostri giorni...

    RispondiElimina
  75. @Saverio
    come prima cosa ti ringrazio per la segnalazione e prometto di leggerlo..
    che dire? io ringrazio il prof non tanto perché mi sta simpatico (ahahhaha) ma perché ha dato un quadro storico alla crisi attuale!
    mille persone propongono mille ricette o mille motivazioni ma nessuno, dico nessuno, dà un connotato storico.
    ovvero: capendo i meccanismi legati alla crisi attuale si spiegano quelli del sud d'Italia, dell'Est tedesco, la crisi del 29 e ovviamente quelle degli ultimi 30 anni.
    non male dire..

    RispondiElimina
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    1. Devo dire che il primo contatto con il blog in effetti mi vedeva assolutamente scettico (non sapevo chi fosse Bagnai ed ero a digiuno di economia, capivo che andava male solo per mero istinto di sopravvivenza).

      Per fortuna tra le mie pochissime doti ci sono pazienza e curiosità, ed ho avuto la fortuna di avere alle spalle studi scientifici dove l'incoerenza non è contemplata.

      Ed il fatto è che il modello di economia proposto da Bagnai (che a sua volta ripropone economisti di oggi e ieri) è completamente coerente in ogni sua parte e pure corroborato dalle esperienze reali che in sostanza vanno a confermare le teorie che ho imparato a conoscere qui.

      Il problema grosso è che mi rendo conto che le elites propongono invece teorie economiche già contraddette dalle esperienze di applicazione reali, e per nulla coerenti, almeno per quel che riguarda i successi promessi al popolo.

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  76. Salve prof..
    Sto leggendo il suo libro comprato sabato a milano (sono quello posseduto da Brancaccio ;-) )
    Volevo chiederle una cosa che mi è poco chiara del capitolo che tratta della bilancia dei pagamenti.
    Non riesco a capire come si possibile che il grafico delle partite correnti sia speculare a quello del conto finanziario..
    Lei sostiene che deriva dal fatto, che quando un paese accumula un surplus dovuto a maggiori esportazioni, può reinvestire quel denaro prestando ai paesi che invece sono in deficit..
    Lei utilizza il termine "può", che però vuol dire anche potrebbe anche non farlo.. lei però dà un carattere di universalità a questo fenomeno.
    E' questo che non capisco, perchè tutto il denaro accumulato con le esportazioni viene TUTTO reinvestito in prestiti ad altri paesi..
    Non può succedere che reinvesta quei soldi internamente.. o magari li metta sotto al materasso..????? Allo stesso modo, un paese in deficit, perchè non può farsi prestare il denaro dalle sue banche?? invece che da quelle estere???

    Ammesso comunque che sia come dice lei ( mi voglio fidare, ma spero voglia dire che mi sfugge qualcosa), il saldo estero nullo, vorrebbe dire che la valuta del paese in questione viene parimenti domandata e offerta..( se si è in deficit viene domandata per i prestiti, offerta per le importazioni e viceversa se si è in surplus)
    Cioè il mercato valutario ( considerando che il paese abbia un cambio fluttuante o com non sia in una moneta unica), non modificherà mai i suoi tassi di cambio, proprio perchè domanda e offerta di valuta si equivalgono... ma questo proprio non mi torna..
    Il suo grafico dove mostra la specularità della bilancia dei pagamenti e di quella in conto finanziario, va anche a cavallo del 92, dove una svalutazione c'è stata.. come mai quindi, quei due grafici continuano ad essere speculari anche in quel periodo???? ( suppongo cmq che le attività della banca centrale per difendere la valuta rientrino nel conto finanziario)..

    La prego di aiutarmi, mi sono bloccato su questo argomento e non riesco ad andare avanti...
    La ringrazio in anticipo

    RispondiElimina
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    1. Istruzioni per l'uso, Premiata armeria Hellas I.

      La contabilità nazionale riflette i saldi a posteriori, e ci dice cosa è avvenuto.

      Se non basta Bagnai chiamiamo Milingo......

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  77. Salve. Ben conscio della mole di impegni che ha, vorrei porre al prof. una domanda molto circostanziata a proposito della situazione economica dell'Ucraina, perchè questo Paese fa parte dell'Europa ma non ha l'euro, e perchè già più di una volta parlando con qualche grillino del fatto che la nostra crisi sia dovuta all'appartenenza all'euro e non al debitopubblicobrutto, mi sono sentito come argomento di confutazione delle mie tesi che basta guardare all'Ucraina (senza per altro che questi specifichino quali possono essere i motivi della crisi).

    Ecco, facendo un po' di ricerca sul fondo monetario ho visto che l'Ucraina ha un debito pubblico basso, ma guarda un po' ha dilapidato le proprie riserve di valuta estera per mantenere stabile il cambio della propria valuta, salvo poi non riuscirci. Ho trovato su internet alcuni riferimenti:

    1 - qui ad esempio si dice che l'Ucraina se svalutasse aumenterebbe le proprie esportazioni (infatti ha una bilancia commerciale negativa e molti IDE)
    2 - in questo articolo si pone l'accento proprio sul fatto che l'Ucraina chiede aiuto allo FMI per sostenere la propria valuta, chiedendo quindi dollari in prestito.

    La domanda è: le cause della crisi Ucraina sono simili a quelle che fecero uscire l'Italia dallo SME nel '92? E' nuovamente un caso di crisi dovuta al voler mantenere una valuta più forte di quella che l'Ucraina può permettersi?

    Grazie

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  78. http://phastidio.net/2012/02/17/alcuni-numeretti-greci/

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  79. @CiccioIlBrillo
    da quello che ho capito, la macroeconomia è questione di contabilità quindi identità.
    per esempio se i consumatori avessero queste due sole scelte ovvero consumare (C) e risparmiare (S) e avessimo gli imprenditori che produrrebbero per i consumi (C) e gli investimenti (I), in linea di massima dovremmo avere una offerta uguale alla domanda (gli imprenditori so' intelligenti).
    quindi C+I = C+S
    quindi I=S!

    in genere ci si muove spesso con questi saldi settoriali (pubblico e privato, estero e interno)

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