martedì 23 maggio 2017

Gavirate (Handel)

Ci siamo molto divertiti. E ora possiamo andare a Halle, a casa del ciccione. Ma prima, il 2 giugno alle 21, saremo a Todi nel refettorio della Santissima Annunziata, quello dove abbiamo registrato Porpora. Stessa formazione, stesso programma: cantate italiane di un tedesco che ha preferito morire inglese. Il che la dice lunga...









13 commenti:

  1. Halle an der Seele? Il ciccione è Händel? Quando???

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io vado a Halle an der Saale, veramente, e ho detto migliaia di volte quando! Gugla "halle musica perduta" e raggranella 30 euri... se trovi ancora un biglietto! Però an der Seele è molto romantico...

      Elimina
  2. il correttore ortografico del mio tablet é piú votato all romanticismo che alla geografia.
    Immaginavo l´avesse giá detto e mi scuso, ma ero piuttosto angeregt nel vedere scritto sul suo blog il nome della cittadina an der SAAle (ab und zu auch an der Seele)
    Ci si vede il 5 Giungo. Buona giornata

    RispondiElimina
  3. Risposte
    1. Sai, il violoncello è un po' scomodo da suonare in piedi...

      Elimina
    2. Ma io ho un'alta considerazione dei neoborbonici.

      Elimina
    3. Ho notato che lo strumento non ha un supporto da appoggiare a terra ma viene sorretto sulle gambe, una bella fatica immagino.
      Bello anche lo pseudonimo che gli hanno affibiato sulla didascalia delle foto del concerto: Renato Criscuolo detto il Neoborbonico e detto...
      Segnalo il simpatico refuso.
      Bel concerto, si vedeva il vostro divertimento, è valso la pena esserci.

      Elimina
  4. a proposito di violoncello l'ha visto questo? (immagino di si)...ma è sempre un gusto rivederlo....
    https://www.youtube.com/watch?v=uT3SBzmDxGk

    RispondiElimina
  5. Peccato non poter venire a Todi, città che amo dai tempi delle mie gimkane con la Vespa e poi per la mostra dell'antiquariato, interrotta nel 1982, se ben ricordo, per il famoso e tragico incendio nel palazzo del Vignola dove molti amici lasciarono la pelle ed alcuni furono segnati per sempre nel fisico e nella psiche.
    Alcuni amici tedeschi vorrebbero morire a Roma, non amando affatto la loro patria.

    RispondiElimina
  6. Da Caravaggio a Botticelli: splendida la chioma della cantante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha un certo impatto: l'ho soprannominata Maddalena Rabbit (e non mi ha rotto il leggio in testa).

      Comunque, un concerto con una sola prova, un'intesa sorprendente. Se penso che a febbraio, aperte le parti, volevo farmi sostituire! Mi sentivo ormai così lontano da Händel... Poi ho pensato che Renato non potevo tradirlo, ho acceso il metronomo, e ora dopo ora, all'inizio di malavoglia, aiutandomi con Bach... Eravamo un po' in apprensione nel dover accompagnare una nuova Diva. Ma è stata subito musica.

      Comunque, per lavorare bisogna andare in Germania...

      Elimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.