venerdì 15 dicembre 2017

La domandona (integrazione monetaria for dummies)

(..."fa piacere parlare con una persona intelligente", I fratelli Karamazov...)



Lui: "Il conto devo portarglielo in euro...".

[...]

Mi alzo e vado a pagare col Bancomat.

Lui: "Mi scusi, può darmi un recapito, volevo chiederle una cosa sulle sue teorie...".

Io: "Ecco, già partiamo male, perché non sono mie teorie: è la scienza economica".

Lui: "Sapevo che avrebbe detto così".

Io: "Perché è così".

Lui: "Comunque, avevo una domanda sulle sue argomentazioni...".

Io: "Ariòca!"

Lui: "Ma non volevo farle perdere tempo, posso scriverle...".

Io: "Perdere tempo? No, perché!? Guarda, ti spiego: è come alla fine di un western: io sono quello che spara, tu quello che muore, e la cosa è rapidissima. Dimmi...".

Lui: "Perché lei sostiene che si debba tornare alle valute nazionali? Ma se ognuno deve avere la sua moneta, allora dovrebbero avercela anche le singole regioni. Alla fine a me questo sembra più un problema politico".

Io: "Bravo, è proprio un problema politico. In effetti, gli squilibri regionali esistono, e magari in Italia ne sappiamo qualcosa. Ma................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
E questo c'è chi lo capisce subito, chi lo capisce dopo, e chi non lo capisce mai. Comunque, farlo capire, vorrei che ti fosse chiaro, non è più la mia guerra. [Il collega al suo fianco, ascoltandomi, si rabbruniva, non so se per una sua accresciuta consapevolezza, o per un comprensibile sdegno di fronte alla mia incontenibile, devastante iattanza...] Io so solo una cosa: che questa sera ho mangiato perché mi hai portato il sushi, e ora posso pagarlo. Domani, chissà... Ma se io non potrò pagare il sushi, tu non potrai pagare l'affitto. Stammi bene, il futuro è tuo! E leggi il mio libro, se vuoi ti mando il pdf..."

Lui: "Ma no, non è necessario!"

Io: "Eh, chi può dirlo? Non volevo essere indelicato, ma io faccio l'economista, e quindi so che la situazione di chi lavora nel terziario è difficile...".



(...in cauda venenum...)

(...bene: il compito per il weekend è, evidentemente, riempire con il mio semplice argomento - che l'amico non ha capito, ma a me non interessava che capisse - le righe lasciate vuote. Purtroppo ultimamente mi sale spesso il don Rodrigo, e quando mi capita così devo dire che vivere dentro un sistema intrinsecamente violento come quello capitalistico, dove chi paga comanda, mi rivela il suo lato positivo: quello di poter esercitare in modo pulito e compatibile con l'ordinamento una severa ma giusta dose di brutalità con chi se la merita, o, almeno, se la cerca. Sarebbe il famoso concetto: "Il mercato è il mio pastore". Se mio nonno faceva il vino e io faccio libri, un motivo ci sarà, anzi, ce ne sono molti, soggettivi, ma anche e soprattutto oggettivi. Quegli stessi motivi oggettivi che mi portano a credere che per l'amico che mi interpellava l'ascensore sociale fosse rimasto fermo fra il piano terra e il garage. Questo non gliel'ho detto con le parole: ma con gli occhi temo di sì. Io sono, certo, solidale, in astratto, con le classi subalterne, e vorrei, certo, che questo sistema evolvesse in un senso socialista. Ho passato tutto il pomeriggio a leggere il bellissimo e utilissimo articolo di Porcaro... Ma poi, fra la teoria e la pratica c'è il giramento di coglioni! Io non sono modesto: sono umile. E con chi invece è modesto, ma non umile, non ho alcuna compatibilità e quindi alcuna pietà. Umiltà è mettersi a studiare, aprirsi ai ragionamenti altrui, e io questo lo faccio, e lo sapete, e vi costringo a farlo con un certo mal contenuto sadismo. Catalogare "le tesi" altrui non è esattamente umiltà. Non riuscirò a versare una lacrima per chi non ha fatto nulla per aiutare se stesso. Non sono Dio, per fortuna, quindi questa clausola nel mio contratto non c'è. D'altra parte, come vi ho sempre detto, non dovete avvelenarvi: Keynes reconnaîtra les siens, dopo che la crisi avrà fatto fare a questi ultimi la fine degli Albigesi. Meritata? Non meritata? Questo sarebbe un giudizio di valore, e non credo sia il caso di darne: quelli sono nel contratto di Dio. Però una cosa è certa: non è compito mio convincere chi crede ai giornali. Il mio compito è vincere questa guerra, e, magari, dopo regolare il sistema dell'informazione - possibilmente usando in modo appropriato le leggi liberticide che la terza carica dello Stato ci avrà messo a disposizione prima di inabissarsi. Io non sono buono, io non sono democratico, io non sono pluralista, e non sono nemmeno onesto, perché forse non vi sto dicendo la verità. Ma al simpatico cameriere piddino la verità l'ho detta...)

(...attenzione! Fermi tutti! Abbiamo la prova della saldatura antropologica fra piddini e ortotteri: quella che consentirà agli uni e agli altri di farsi alleare dai propri capi senza fare "bah!", dopo che i sullodati capi per anni li hanno aizzati gli uni contro gli altri. Il cameriere era piddino, non solo in senso antropologico - sapeva di sapere che la sua domandona mi avrebbe messo in difficoltà! - ma anche politico - non aveva la facies ortottera. Tuttavia, qualcosa di ortottero lo aveva: l'incapacità di usare Google per trovare il mio indirizzo email. Vedete? Una faccia, una razza, una missione. Quella che gli dà il deep state Usa. Massimo rispetto per il deep state, ci mancherebbe altro. Però, amici colonizzatori, se proprio volete tenerla calma sta colonia, sceglieteveli un po' meglio i vostri ascari! Fra l'altro, siccome mi sono veramente rotto i coglioni di spiegare perché l'euro non funziona, se mi pagate anche poco vengo io a fare il lavoro sporco, a belare più Europa, o a dire che l'euro ci ha dato la pace! Gratis, però, non voglio farlo. Nemmeno il cameriere, del resto, vorrebbe lavorare gratis. Ma presto dovrà farlo. Chissà se si ricorderà di quello che gli ho detto. E voi lo avete capito?...)

(...e ora Rockapasso chi la sente...)

91 commenti:

  1. Insomma a me dispiace, pero' ad un certo punto...
    La battaglia del Prof. dell'uscita dall'euro da sinistra e' persa; io avevo la misera speranza dell'uscita dalla morsa prima dello stritolamento totale, ed anche questa speranza si sta rivelando vana.
    Ma quando l'appartenza politica e' piu' forte non solo della logica (su Twitter ci si diverte molto in questo senso, nel mettere a nudo la totale fallacia delle azioni piddine), ma sopratutto dell'istinto di autoconservazione, cosa rimane da fare?
    A questo punto mi dispiace solo che quando saltera' in aria il sistema, alcuni miei parenti saranno coinvolti, e mi dispiace che la mia vita sia gia' stata coinvolta, altrimenti non verserei una lacrima una.

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    1. Quando l’appartenenza politica è più forte della logica e dell’istinto di sopravvivenza, per quell’individuo non c’è più niente da fare.
      Il piddino è un fanatico religioso disposto a farsi esplodere per la guerra santa dell’euro.
      Il prof. ha più volte esortato a non discutere con i piddini per cercare di far loro cambiare idea, perché non bisogna rimanere nelle vicinanze di un kamikaze che sta per saltare in aria.
      Occhio ai kamikaze piddini e si salvi chi può.

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    2. Egregio Tizano,
      penso che l'uscita dell'Euro sia possibile solo da sinistra e se scrivi che la battaglia è persa non ci resta che l'implosione del sistema come alternativa. (concordo quindi in toto con te).
      Io conosco bene il mondo della destra italiana (ne ho fatto parte per trent'anni) e ti assicuro che il suo obbiettivo è il mantenimento dello status quo, trattando sempre e comunque con la controparte (quindi anche con Leuropa).
      I "padroni dell'Italia" queste cose le sanno benissimo e con strategie mirate a far sbollire la rabbia, concedono corda affinché l'equilibrio non si rompa.
      UN ESEMPIO
      Agenzia Entrate Riscossione
      Da novembre 2017 sino a maggio 2018 (guarda caso durante il periodo pre ed elettorale) ha riaperto la rottamazione bis ed ha bloccato
      - Esecuzioni sui CC
      - Pignoramenti
      Insomma, ha ridato equilibrio (mantenimento dello status quo) per impedire un'implosione del sistema produttivo (artigiani e PMI) italiano e sei mesi di apparente tranquillità.
      Questo è servito e servirà a far sbollire chi produce ed a fargli dire "beh, non è poi malaccio questa situazione".
      Gli uomini di destra non hanno la nostra visione della società, non leggono, non studiano il Prof, si fermano al proprio problema e non comprendono invece che con il tracollo della domanda la loro fine è solo rimandata e che se ora potrebbero ancora salvare qualcosa, fra sei mesi non avranno più futuro.
      Il problema della destra è culturale, la sinistra è immobile, attendiamo l'implosione con lucida rassegnazione.
      Non mi faranno pena neanche a me quando falliranno o reagiranno tardi, nessuna, zero.
      Francesco

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  2. Ma i trasferimenti fiscali dalle regioni del Nord a quelle del Sud e il trasferimento di persone (lavoratori) in senso opposto ricompone, a valle, gli squilibri interregionali.

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    1. Queste sono esattamente le mie prime tre righe. Poi?

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    2. @ Giovanni.
      Questa dei trasferimenti fiscali fatti dal "Nord" al "Sud" è una cavolata che è penetrata nel linguaggio comune e non ne vuole sapere di sparire. Non esiste una persona giuridica chiamata "Nord" che contribuisce più di una persona giuridica chiamata "Sud" al gettito fiscale. I trasferimenti fiscali ci sono tra le persone ricche (che sono di più al Nord che al Sud) verso le persone povere (che sono di più al Sud che al Nord). Questi trasferimenti poi sono sono "soldi" che vengono dati al Sud ma semplicemente la spesa pubblica per il funzionamento dello stato e per la elargizione dei diritti costituzionali (sanità, stato sociale, scuole, sicurezza, etc.) che in virtù del principio di uguaglianza devono rispettare il principio di uguaglianza. Questa cosa non avviene solo in Italia ma in tutti, ma proprio tutti i paesi del mondo.

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    3. Aggiungo altre tre righe di citazione (i corsivi son miei):

      «But I now have to admit that I was wrong in this view (or hope, perhaps). The manner in which Germany and Angela Merkel, in particular, reacted to the crisis in Greece and other indebted countries buried any chance of a democratic Europe. She might have presented the crisis as one of interdependence (“we all contributed to it, and we are all in it together”), using it as an opportunity to make a leap towards greater political union. Instead, she treated it as a morality play, pitting responsible northerners against lazy, profligate southerners, and to be dealt with by European technocrats accountable to no one serving up disastrous economic remedies.»
      Dani Rodrik

      Ed è questo, in sintesi, il problema politico quando ci sono in gioco interessi nazionali diversi e contrapposti: c'è chi li difende e chi invece usa il linguaggio - e gli stereotipi - altrui, pensando di poter ottenere il proprio certificato di purezza ariana e far parte così dei salvati e non dei sommersi.

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    4. Poi...
      A) ti ritrovi territori "periferici" socialmente e antropologicamente (oltre che economicamente) devastati. Nursery di braccia/cervelli + consubatori di beni altrui.
      Il Prof. Pozzi lo dice da 6 anni in tutti i Goofy. Il modello italiano, che porta ad andare a vivere a Ropma o Milano, è devastante.

      B) Trasferimenti fiscali: "Vladimiro Giacchè, Goofy 2015:
      "...e in effetti credo che chiunque in questa sala non desidera questi trasferimenti, preferirebbe evitare che ci fossero i presupposti per questi trasferimenti, ossia che il sistema industriale non venisse distrutto..."

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    5. Ovvero, l'Europa non è una nazione.

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    6. Ma i trasferimenti fiscali dalle regioni del Nord a quelle del Sud e il trasferimento di persone (lavoratori) in senso opposto ricompone, a valle, gli squilibri interregionali. Lei ce lo vede un governo Tedesco imporre ai Bavaresi di accettare trasferimenti, e che trasferimenti, agli Italiani se già I bavaresi maldigeriscono quelli alla Sassonia?

      Plonk!

      Mi stia bene.

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    7. @leonardo cacioppo
      Voglio ringraziarla per il suo commento e voglio ringraziare il padrone di casa per aver ospitato il suo commento.
      L’affermazione “il nord paga per il sud” è una frase dei grandi capitalisti, che non vogliono pagare le tasse, per alimentare l’odio dei poveri residenti nel settentrione contro i poveri residenti nel meridione.
      I grandi capitalisti alimentano la guerra fra poveri, il divide et impera.
      Spesso ho sentito dire “le tasse pagate dal nord devono restare al nord”: il taglio della spesa pubblica in favore dei poveri residenti nel meridione non è, di per sé, garanzia di un aumento della spesa pubblica in favore dei poveri residenti nel settentrione.

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    8. @cacioppo Si fanno tanti inutili danni quando si entra in un dibattito tecnico senza avere le basi lessicali minime per sostenerlo. Poi arriva sempre qualcuno a fare tifo da stadio sul nulla. Se vuole, può anche andare in sala operatoria e chiamare Andrea la cistifellea e Gianluca il fegato. Non credo questo serva a molto. Viceversa, attribuirmi a causa di una lettura affrettata e dilettantesca posizioni che disconoscono la complessità del mio pensiero serve a farmi incazzare. Non ce n’è particolarmente bisogno, ma se lei si diverte così per ora può farlo.

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    9. Prof, non ce l'avevo con lei. So che il suo pensiero sulle dinamiche macroeconomiche non è superficiale. La sua carriera scientifica e divulgativa lo dimostra. Non volevo farla incazzare e non soffro nè di cistifellea, nè di fegato. Concludo dicendo che il mio post è veramente scritto con i piedi. Dovevo essere sbronzo!!

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  3. È triste, ma è così. Versare una lacrima? Saranno già tutte versate e non resterà che farsi un'amarissima risata.

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  4. "...a parte il fatto che esiste una gerarchia dei mezzi di pagamento, saprai che qualche anno fa ho pubblicato un libro, in cui c'è scritto che non ha senso proporre nuove forme di coordinamento delle economie in un contesto (quello dell’euro) nel quale l’esigenza di coordinamento, sancita dai trattati, avrebbe già potuto attuarsi nelle forme consuete, se solo ci fosse stata la volontà politica. L'unica soluzione che permetta a tutte le nazioni che lo vogliono di attuare politiche redistributive - perché di questo si parla, di non farci lasciare le briciole dal capitale - è che i tassi di cambi si adattino ai fondamentali delle diverse economie per impedire che le divergenze si scarichino sui lavoratori, e che la politica monetaria non sia dettata dai mercati"



    ... anche se pure come lo avrebbe detto Mead non sarebbe stato male ...

    "Il controllo dell’inflazione dal lato del costo del lavoro può essere affrontato solo su base nazionale, perché i sindacati e i meccanismi contrattuali variano enormemente da Paese a Paese... Per questa ragione, se non altro, i tassi di cambio fra le valute europee devono restare variabili, se si desidera evitare l’impiego di restrizioni più o meno permanenti delle importazioni come strumento per compensare divergenze crescenti fra i livelli dei prezzi nei vari Paesi."

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    1. Questo non è un colpo di pistola! È un lingchi! Non credo che la ASL mi avrebbe autorizzato a praticarlo in un ristorante.

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    2. Voglio confrontarmi col gigantesco Fabio (e le sue forme di tortura), utilizzando un linguaggio che mi fa molto riflettere, anche molto sorridere, ma che non apparterrebbe proprio ad Alberto (scusatemi ma questo gioco è troppo divertentissimo):

      SUPERCAZZOLA log2.0

      "..i processi storici di dissoluzione degli Stati nazionali, dei super-Stati a maggior ragione, lungi dal condurre al portato della globalizzazione finanz-capitalista che abbiamo davanti, assumeranno il carattere della storicità quando produrranno una quantità congrua di entità territorial-sociali, e quindi monetarie, sufficientemente resilienti, che siano tali da compensare con la loro capacità di oscillazione bilaterale (ergo, de facto, multilaterale), ogni forma di speculazione: sia essa, come comunemente definita, finanziaria, ma, finanche, culturale; almeno quando abbiamo definito, in tempi cupi per Leuropa, che libertà è, innanzitutto, poter dire la verità, da oltre confine.
      Fino ad allora, staremo perpetuando l'autosufficienza, la cibernetica, del capitale grandeborghese."

      Ve vojo bene.

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  5. Ma.......a differenza del nostro paese dove vige,almeno sin quando le autonomie delle regioni del nord non lo permetteranno più,una solidarietà fiscale tra regioni ricche e povere o solidarietà tra Italiani ed altri Italiani,non si può chiedere che ci sia,con l'euro e l'UE,solidarietà tra un Tedesco e un Greco così come tra un Olandese e un Italiano.
    Perciò tu caro cameriere piddino tra non molto,non potendo chiedere solidarietà all'interno dell' Europa,dovrai chiedere l'elemosina.

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    1. Ma la conclusione era esattamente questa (non in termini personali ma di classe).

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    2. Quella che alcuni chiamano "solidarietà", altri più autorevoli chiamano "sfruttamento".

      Vladimiro Giacchè, Goofy 2015:

      "...e in effetti credo che chiunque in questa sala non desidera questi trasferimenti, preferirebbe evitare che ci fossero i presupposti per questi trasferimenti, ossia che il sistema industriale non venisse distrutto..."

      Senza quei trasferimenti, L'apparato industriale del nord dovrebbe cercarsi un pianeta (perchè gli altri stati si tutelano...) su cui esportare.
      La vedo dura.

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    3. Mauro: hai rotto i coglioni. Il meridionalismo piagnone ha rotto i coglioni. I neoborbonici con la coccarda hanno rotto i coglioni. E sai perché? Perché sono ottusi. E sai perché? Perché quello che attribuisci a Vladimiro è giusto, ma qui è stato detto centinaia di volte. Non è che siccome la disonestà intellettuale mi dà fastidio in Boldrin che è del Nord non debba darmi fastidio in te che sei del Sud. Mi dà fastidio sempre. Se volete capire, capite: altrimenti c’è Repubblica o Scenari economici. Quello che vale per il cameriere vale anche per te.

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    4. Sono d’accordo Prof. Basta con i piagnistei, lo dico per avere origini nel paese più a nord dell’ex Regno delle Due Sicilie. E dire che ad un certo punto, all’epoca della mitica lira e della vituperatissima Casmez, ce l’avevamo fatta, a leggere i dati statistici, quasi da nord. Però … se io prendo una cartina geografica e con un compasso tarato a 500 km punto su Milano, dentro ci trovo la Francia orientale, la Svizzera, la Baviera, l’Austria, la parte migliore dell’ex Jugoslavia, tutta la pianura padana.

      Se ripeto l’operazione e con il compasso punto su Reggio Calabria, dentro ci trovo la stessa Calabria, la Campania, la Basilicata, la Sicilia, le Puglie, forse la Tunisia. Purtroppo non è la stessa cosa.

      Certo si sarebbe potuto pensare al bacino del Mediterraneo nel suo complesso. E, secondo me (pessimo link), per pensarci Mattei e Moro ci avevano anche pensato. Casuale la loro fine? Oggi, ad esempio, si potrebbe pensare ad un futuro come terminale della “via della seta” marittima. Già. Ma, senza alcun piagnisteo, qualcuno sta facendo qualcosa al riguardo? Non solo al livello centrale, ma anche a quello regionale. I casini per il Tap (figurarsi, un tubo interrato a 5 metri di profondità. Quali immani problemi per il paesaggio!), purtroppo non depongono a favore.

      Toussaint

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    5. Mi scuso professore se prolungo questo OT.
      Toussaint, io non sono un ingegnere né uno studioso di geopolitica, mi limito a vedere che quel tubo serve a Calenda, e Calenda non serve noi. Persone più impegnate di lei e veramente devote ai nostri interessi nazionali (Nero, LDDV) si interrogano in modo competente e non aprioristico sui veri motivi e sull'utilità di quel gasdotto. Nel merito quindi non ho certezze: magari serve, magari no, magari si poteva fare meglio. Il metodo che lo Stato sta utilizzando però è senza dubbio odioso e colonialistico. Molte persone perbene (non Emiliano dunque) stanno subendo soprusi e violenze per difendere un territorio che amano. Se quell'amore per la propria terra e il proprio popolo ce l'avessero tutti avremmo risolto metà dei problemi. Anche se stessero sbagliando, meritano rispetto. Ovvero di non essere trattate con pressappochismo e supponenza da uno che rigurgita il solito puzzolente bolo televisivo. La via della seta! 2.0, anzi 4.0 magari, così amo svortato.

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    6. " IL SACRO ROMANO IMP€URO " -(abstract)-

      Meridionalismo piagnone. Qualcosa di simile al “GermaniaEst-ismo piagnone”…
      Ciò che ho anche appreso è che la scienza macroeconomica è valida sempre, a prescindere dalle lati/longitudini e dalle epoche storiche.

      Non è strano tutti al nord abbiano archiviato alcune espressioni. Sarà perchè anche loro oggi provano sulla schiena il peso di un altro Nord che li ha schiacciati in maniera fraudolenta, inducendoli a più pacate e approfondite riflessioni storico/macroeconomiche.

      A cena al Goofy, prima che Lei passasse come una meteora giusto il tempo di salutarci, dare simpaticamente A ME! del neoborbonico e abbandonare sul nostro tavolo il suo kantharos di vino bianco :) , si era discusso fittamente con Flo e gli altri anche di ottusità neoborboniche, che sapèss quanto i c******i (purtroppo) li hanno rotti anche a me. E mOOOlto più che a Lei, che con il loro “resp. economico” non ci ha mai discusso…
      “Purtroppo” perchè è in fondo brava gente, ingenuamente ottusa. All’opposto della piddinitas, diabolicamente ottusa.

      Ho linkato in altro commento degli interventi di Claudio Borghi.
      https://www.youtube.com/watch?v=4_ollf0tWLU , che è coerente con questo https://www.youtube.com/watch?v=MPVS-BWWuoc&t=414s .
      Che è coerente con Maione, Giacchè, Pozzi, ecc. nei vari Goofy e non solo. I “gioiosi” trasferimenti fiscali.

      Chiarisco qui, nuovamente, non avendo potuto farlo quella sera, con rispetto , con affetto , stima, e senza polemica :
      I-o-n-o-n-s-o-n-o-n-e-o-b-o-r-b-o-n-i-c-o (al più senza n-e-o, e in autorevole e nutrita compagnia) e men che meno appartengo al movimento. E di certo non sono “il cameriere”.
      So prefettamente chi sono costoro, li conosco dalla base al vertice. Non ho bisogno di spiegazioni da nessuno su chi vi ha messo gli occhi sopra e dove vanno (chi ce li porta e perchè).
      Faranno il gioco del Re(gina) di Prussia e del Sacro Romano Imp€uro. Che, in un’ottica strategica di de-colonizzazione, può avere un senso… ma di Carlo III e Bernardo Tanucci per certe operazioni non se ne vedono affatto all’orizzonte. E neanche di locali Claudio Borghi da la doppia moneta.

      Quanto alla mia onestà intellettuale (e alla disonestà di Boldrin), ho solo citato quella indubbia di Claudio Borghi quando nei link youtube di un precedente commento riporto i medesimi suoi argomenti.
      Al Sud (passato da punto cardinale a nome di Nazione) ci sono nato, ci vivo e ci vivrò, ci faccio la spesa (**) e ne colgo I respiri. Non crescono alberi delle mietitrebbie, ma neanche industrie che le assemblano. Di gente “piagnona” non ne ho mai incontrata. Gente che lotta e si barcamena avendo tutto contro sì, e conosco anche figli di gente che si è anche fatta ammazzare pur di non mettere serenamente a bilancio il pizzo, come invece la Boccassini tuonò dal palazzo di giustizia di Milano.

      Sa, prof, la maggioranza ha da queste parti deciso di non voler avere piu nulla da perdere.
      Il 4 marzo andranno tutti in spiaggia, nonostante i 10°C.
      Pochi mesi fa sono stati ammazzati 2 delinquenti e 2 ignari agricoltori.
      E a sparare non è stata la malavita……….

      Non leggo giornali. Non ho TV. Ho solo internet, tanti libri, e tante persone (tra cui Lei) e fonti documentali autorevoli, per un arco arco di 200anni.

      (**) 85% dei beni nei nostri carrelli è prodotta dall’Emilia in su. Fonte ISTAT/SVIMEZ.
      Per noi, essere come colonie francesi d’africa è la normalità.

      Con devozione e rispetto.
      Felicissimo Natale a Lei e famiglia, e soprattutto buon riposo.

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    7. Sarò sintetico. Non ti dico cosa faccio con la devozione: una cosa essenziale, ma che può essere fatta con qualcos’altro. Il rispetto invece lo pretendo, e per me consiste in un’unica cosa: nel non venirmi a fare la lezzioncina con cose che non solo so benissimo, ma che in praticamente tutti i casi voi sapete (o sapete dire, che poi è largamente la stessa cosa) solo perché mia madre mi ha partorito. Ora, questo a te non entra in testa. Tu non sei, come me, in mille dibattiti, e non devi, come me, gestire mille lessici. Con calma, quando te ne ricordi, vieni qui e fai la tua sparatina precisazionista, perché tu senti, vedi e capisci solo il tuo nervo scoperto di persona che ha solo un dibattito da gestire. Io cerco di essere umano, solidale, comprensivo coi vostri nervi scoperti, ma poi c’è anche il giorno in cui non me ne frega niente, e in cui tratto chi mi costringe a ripetere l’ovvio come ho detto che avrei trattato chi mi avrebbe costretto a ripetere l’ovvio.

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    8. Buona sera prof e buon anno nuovo.

      Devozione intellettuale per aver più di tutti contribuito a calibrare con l’approfondimento della Macroeconomia i miei studi di Storia ed antropologia. Ed a farmici appassionare.
      L’altra la dedico a NSGC e al suo vicario… Benedetto XVI ;)

      Comprendo perfettamente. La mia, e di molti come me in questo dibattito, è ovviamente una posizione più facile, anche se ugualmente sofferta. Non ci sono dubbi. Comprendo pertanto la Sua reazione infastidita, anche se su oggetto frainteso come seguo a spiegare.

      L’argomento storico-identitario-preunitario, come ricorderà, fu affrontato alcuni anni fa in paticolare (ma non solo) nel celebre post “Contributo alla storia finanziaria dell'unità d'Italia”, e da allora non è da me stato più citato, poichè fu lì detto più del necessario per capirsi a fondo sul passato, e sul futuro...

      Ed in realtà neanche nei commenti in questo post era mia intenzione farlo. Il mio “nervo scoperto” nel nostro dibattito è tutt’altro e si chiama: TRASFERIMENTI FISCALI . E’ a questo che ho, con coerenza sull’argomento, reagito nei commenti.
      Negli effetti della “dottrina” dei trasferimenti fiscali io ci sto da sempre immerso, economicamente e umanamente, e intervengo quando la si cita quale metodo di aggiustamento degli squilibri interni, o anche solo come ipotesi “didattica”.
      Un’ipotesi proponibile (finchè dura...) solo in un mondo ideale fatto di zombie-merce (il mondo liberista), dove il fattore antropologico è inesistente e le conseguenze Macro ignorabili.

      Dunque della frase al Goofy4 di @comunardo che ho piu volte citato ne ho fatto una bandiera.
      Ed anche Claudio Borghi da diverso tempo sta insistendo molto sull’argomento, che discuta di U€ o di Italia.

      Il resto, al Goofy7.

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  6. Una volta, dopo una conferenza divulgativa, un signore mi ha chiesto:


    ''Va bene tutto, ma ora mi devi spiegare perché due più due fa quattro, e due per due fa di nuovo quattro,


    ma tre più tre fa sei, mentre tre per tre fa nove?''



    Cominciai a rispondere parlando della relazione tra prodotto e moltiplicazione, e lui mi ha subito interrotto con aria irritata:


    ''No no, mi devi dire perché due più due fa quattro, e due per due fa di nuovo quattro, ma tre più tre fa sei, mentre tre per tre fa nove!''.

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    1. Era meglio dirgli che il caso del due era l'unica eccezione che conferma la regola che rende la moltiplicazione e la somma differenti operazioni.
      (anzi, di più il due è l'unico numero che dà il medesimo risultato elevandolo a sè stesso)
      E poi chiedergli perchè il due è l'unico numero primo pari.
      Per toglierselo di mezzo e mandarlo a ragionare.
      Marco Sclarandis

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    2. @Marco Anche se glielo diceva così la contro risposta sarebbe stata la stessa cioè no ma mi devi dire perché. Al che potevi rispondere solo in due modi: 1) è colpa delle scie chimiche... 2) con la legge inversa della termodidattica: ci sono cose che anche se le spieghi qualcuno non le capisce.

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    3. "Perché è così. Se ti va bene, bene. Se non ti va bene. bene uguale".

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    4. Che poi è quello che gli ho detto.

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  7. O fortunatos nimium sua si bona norint, agricolas

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  8. “Togliendoci la flessibilità del cambio ci hanno tolto la democrazia” (2012).

    Cosa fosse la flessibilità del cambio, l’inflazione, la deflazione, la domanda aggregata, l’ho imparato solo dopo leggendo (studiando) i suoi libri, perché era dell’ assenza di democrazia che intuivo il pericolo, ma non ero in grado di spiegarmene la ragione.

    Se la democrazia è nostro diritto esigerla, è soprattutto nostro dovere difenderla.
    Chi non si rende conto di questo, probabilmente ritiene sia un valore per il quale non vale la pena lottare.
    A quel punto ogni confronto è inutile.

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    1. Sì? Dici che così capiscono? A me non interessava farmi capire, ma così mi sembra un po’ esagerato.

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  9. I fatti li travolgeranno in pieno e francamente penso che continueranno a credere alle versioni che proporrano gli stessi che ora dico loro che l'euro non è il problema ma lo sono produttività, riforme etc(da una parte) o casta,corruzione etc(dall'altra)

    P.s. non oso immaginare cosa s'inventeranno.

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    1. Questo è un punto molto interessante, che condivido. L’investimento emotivo in questo progetto criminale da parte delle vittime è stato enorme. Con cosa sostituiranno le loro stolide false certezze? La risposta della storia è abbastanza univoca: con un (altro) regime totalitario.

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    2. E gnente...cancello, cancello, e poi riscrivo...
      E come altro sennò? Credevo fosse tacito e più volte mi sono 'cancellato' al riguardo; e che la pazienza pagasse e l'attesa non è stata vana. Mi resta il dubbio sulla consapevolezza delle elite culturalmente egemoni.

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  10. I fatti li travolgeranno in pieno e francamente penso che continueranno a credere alle versioni che proporrano gli stessi che ora dico loro che l'euro non è il problema ma lo sono produttività, riforme etc(da una parte) o casta,corruzione etc(dall'altra)

    P.s. non oso immaginare cosa s'inventeranno.

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  11. La battaglia non è persa, è solo rinviata. Ci risentiamo tra qualche anno quando l'erezione da viagra sarà finita.

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  12. Condivido in pieno le sue considerazioni sulle classi subalterne e qualcuno ha coniato la definizione " Utili idioti " .

    Ho notato recentemente qua in Piddinia che i quadri politici superiori sembrano invero meno sereni : facce scure e sorrisi tirati , i sondaggi devono essere brutti forte .

    Speriamo peggiorino ulteriormente.

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    1. Il PD a quanto è quotato? Io penso che finirà sotto al 20%, pesantemente. Si prospetta, per la gioia degli euristi, un futuro tedesco per la nostra socialdemocrazia!

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    2. Stamattina al mercato rionale c'era un solo punto vuoto in mezzo ai molti banchi brulicanti di persone intente a fare la spesa ed a scegliere i piccoli regali di Natale.

      Al centro del vuoto un banchetto di giovanissimi attivisti PD (con relativi gagliardetti).

      Però nessuno prendeva il volantino offerto, nessuno voleva ascoltare, tutti scantonavano.

      La zona è popolare ed i seggi elettorali delle scuole intorno al mercato sono da sempre quelli con la maggiore affluenza assoluta d'Italia e dove la 'sinistra' ha sempre vinto alla grande.

      Se tanto mi dà tanto pesantemente mi pare l'avverbio giusto.

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  13. Io rilancerei il discorso del cameriere così. Si, per l'Italia occorrevano almeno 2 monete per risanare il Sud (e rendere meno competitivo il Nord) ma si è scelta la moneta unica e la dipendenza del meridione/colonia dai trasferimenti regionali del Nord.
    A me questo modello di sfruttamento coloniale ha veramente stufato, anche quello presente quando c'era la lira.

    Confermo quanto detto sulla sinistra, non ci sta alcuna possilità da quelle parti. Ho curiosato dentro il movimento Roosevelt per testare i "progressisti" e alla prima accusa di razzismo sono scappato via a gambe levate. Magaldi fa tanto l'intelligentone ma poi mette la psicopolizia nella moderazione affinchè il "cerchio magico" piddino non sia violato.
    E questi sarebbero i keynesiani...
    Difensori più o meno consapevoli delle soverchie del capitale.
    La verità è presto detta, il vero male non è la deriva neoaristocratica della massoneria ma la triste debolezza del progressismo, ridotto ad idealismo di quarta categoria: quella del "sono progressista perchè ho problemi di autostima e mi serve qualcuno da appellare come fascista".

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    1. @Roberto

      Claudio Borghi, una delle persone più intellettualmente oneste che io abbia mai conosciuto.

      https://www.youtube.com/watch?v=MPVS-BWWuoc&t=414s

      https://www.youtube.com/watch?v=4_ollf0tWLU

      C'è solo da capire come vuole andare a dirlo con confindustria nord che non potrebbe più inondare di suoi prodotti il sud.....

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  14. La priorità è fare in modo che la banca centrale ritorni sotto controllo delle istituzioni democratiche. Quelle italiane, pur malandate e perfettibili, già ci sono...

    Poi, se si vuole, si può discutere di ri-dividere l'Italia in micronazioni. Ma questo non è prioritario, ammesso e non concesso che sia una buona idea.

    Ciò detto (ad uso e consumo del suo interlocutore), la cosa più interessante è che l'obiezione "e allora perché non valute regionali?" l'aveva tirata fuori illo tempore anche Boldrin...

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    1. A me sembra che si giri bene o male sempre intorno a pochi fondamentali concetti chiave.

      L'individualismo, di fronte ad un gruppo di plutocrati che vuole soggiogarci, è uno di questi: qual è il vantaggio di dividerci nel momento in cui qualcuno ci vuole divisi?

      Questo deve entrare nelle zucche di molti individui che vivono secondo il principio "ognuno per sé e Dio per tutti". In questo senso la battaglia da fare è culturale ma ci vogliono tanti, troppi anni.

      In un tg un simpatico signore di mezza età scrollando le spalle e ridendo riferiva che lo sciopero del personale Ryanair non era un suo problema e avrebbe tranquillamente continuato a viaggiare.

      Oppure mi viene in mente un amico desinistra che proprio non capisce il dramma a doppio taglio dell'immigrazione, si lamenta della situazione di merda che c'è in giro a livello lavorativo però poi utilizza i bus di una compagnia con cui viaggia a due euro.


      Quanto non ci siamo...

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  15. Ma...El sueño de la razón produce monstruos!

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  16. Ma in Italia la é generalmente accettato che la solidarietà tra regioni sia utile e non dannosa. Inoltre esiste la possibilitá - senza diventare dei completi sradicati - di spostarsi sul territorio in cerca di lavoro in modo da compensare gli squilibri regionali.
    Il problema dell'Europa é che queste cose non esistono (oppure esistono in modo limitato). Perciò si fa riferimento all'esigenza di "flessibilitá" verso il basso dei salari. Tale "flessibilitá" però comporta lo svantaggio di poter essere utilizzato per fregare gli altri paesi (beggar-thy-neighbour) e iniziare una competizione verso il basso dei salari (buona parte del "successo" della Germania si trova lì). La moneta unica insomma rinforza un trend generalizzato legato alla globalizzazione: il potere contrattuale del lavoro sul capitale si affievolisce.

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  17. Il PD sotto il 20% mi pare poco probabile, con riferimento a quella significativa parte di popolazione nata prima del 1960 che sta ancora relativamente bene e vorrebbe mantenere lo status quo.
    In ogni caso questa ripresina da quattro soldi accontenta tutti i ceti, a parte una consistente fetta in estrema difficoltà che voterà (chi vive sperando...) M5S.
    Nel comparto industriale si rivedono gli aumenti dei prezzi. Vedo una grande voglia di archiviare la depressione italiana come se fosse solo un brutto sogno, una roba che capita.
    È solo una mia impressione?

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    1. Caro, buongiorno. Cappuccino e cornetto? Oggi i giornali parlano di un PD in salita verso il 20%. Era al 24% un mese fa. Diciamo che se sta sopra il 15% è grassa, il che spiega la disperazione evidente in certi gesti (es.: le bufale per delegittimare in anticipo il risultato delle elezioni).

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    2. La ringrazio per avermi messo di buon umore (destinato a durare fino al prossimo dialogo di tenore simile a quello che ha cagionato il Suo post).
      La ragione del mio personale scoramento sta nel constatare che la dottrina eurista propugnata dai difensori dello status quo fa presa sui miei coetanei trentenni molto più che, ad esempio, sui cinquantenni.
      Oggettivamente noi giovani siamo ridotti in uno stato di sottomissione e privazione della qualsiasi dignità. Siamo ricattati dalla disoccupazione, non abbiamo risorse per sostenere una attività, e anche se le avessimo entreremmo nel mercato per ultimi con la difficoltà aggiuntiva della tassazione eccessiva e della domanda interna stagnante. Chi non è in grado di investire somme significative per avviare un'attività nel terziario depresso va a fare lo schiavo nel terziario depresso. O nella multinazionale dove tutti i giorni deve ringraziare di avere una scrivania.
      L'artigianato che ha fondato il benessere di questo Paese è stato raso a suolo. Ho la fortuna di lavorare per una ditta artigiana sopravvissuta, con tutti i vantaggi di un rapporto personale tra titolare e dipendente che mi garantisce una dignità professionale, ma mi rendo conto che per i più non può essere così. Almeno per ora.
      Per questo motivo molti di noi credono che questo Paese li abbia traditi e che l'UE, che consente la libera circolazione dei cittadini comunitari, sia l'unica garanzia per una via di fuga dignitosa dalla miseria che qui ci affligge. L'unica via per salvare la nostra dignità umana e professionale è andarsene.
      Di questo sono convinti molti dei miei coetanei.
      Personalmente ritengo che questo Paese noi giovani dovremmo pensare a riprendercelo.
      Caro Alberto, perdoni la frustrazione dello sconfitto (fino ad ora). Fior di amici fraterni credono che l'Italia stia andando a fondo per giusta causa, perché è un Paese cialtrone e poco serio.
      Nulla convincerà queste persone del contrario.
      Spero solo che non ci condannino a raccontarcela su questo blog per altri dieci anni.

      Con stima.

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  18. OT...

    Il saggio, la luna e gli stolti...
    Il dito del mercato indica che banche italiane, nuovamente in caduta libera, sono sotto attacco della BCE. Eh si, perchè le nuove norme sugli NPL sembrano fatte apposta per soffocare il nostro agonizzante sistema bancario, sommerso, come nessuno, di sofferenze. Che sia una manovra pre elettorale per contrastare I futuri vincitori, meno malleabili degli attuali sudditi e dunque poco graditi alla cupola €urista?
    Gli stolti guardano invece il dito della BCE che indica la ripresa europea, il cui merito, naturalmente, è tutto del suo QE. Poi vai a vedere e scopri che la modesta crescita italiana è dovuta principalmente ad export e turismo, cioè alla forza degli "altri" (USA In primis), mentre la domanda per consumi langue. Eh si, perchè la disoccupazione resta elevatissima, la compressione dei salari continua e le tasse salgono, dunque chissenefrega se i tassi sono negativi! E infatti l'inflazione core, cioè l'obiettivo dichiarato della BCE, resta ai livelli del 2015, ben lo 0,9%...
    Quindi avanti col QE, ma solo per impedire il crollo dei mercati e, magari, vedere il decennale Greco al 2%..sempre che l'inflazione USA non risalga, costringendo la Fed a calcare la mano. Perché, in quel caso, il bluff della BCE sarebbe evidente pure agli stolti...

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  19. In un caso simile,quando un mio collega operaio piuttosto anziano sputava sentenze neoliberiste a raffica(forse aveva una finanziaria in Lussenburgo a nostra insaputa), io replicai :"Tu adesso non capisci, ma quando,restando nell'euro, ti avranno inculato la tua tanto agognata pensione, la casa e i risparmi, capirai,forse".Non c'è niente da fare,per queste persone quello che non capiscono semplicemente non è vero.Forse anche le mie parole non sono bastate a farlo ragionare, ma almeno mi sono sfogato.

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  20. Il problema centrale, che a sinistra non comprendono per ignoranza o per collusione (collaborazionismo) é sempre quello del ruolo dello Stato sovrano nelle politiche di distribuzione del reddito.
    Quando pongo la domanda fatidica al piddino di turno: "ma tu pensi che la politica distributiva tra le classi possa essere affidata al mercato ?", la risposta é preconfezionata e fa cadere le braccia: "oggi lo Stato del novecento non ha più ragione di esistere, la globalizzazione dei mercati e le migrazioni sono fenomeni storici inarrestabili ed irreversibili....".
    La sinistra italiana ha rimosso, occultandoli dietro al vincolismo europeo, i principi costituzionali per compiacere il capitale e il liberismo é diventato un dogma intoccabile.
    Il paese, lo Stato, possono soccombere, affinché il mercato possa esercitare fino in fondo il proprio ruolo, piallando i redditi dei ceti popolari e del ceto medio in rapida dissoluzione.

    PD delendus est.

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    1. D'accordissimo. Ma poi che succede?

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    2. Temo finirà male, molto male.
      Molto dipenderà dall' esito delle prossime elezioni politiche a marzo. Se la sinistra, nelle sue varie forme, subirà una sconfitta di dimensioni "storiche", le conseguenze saranno inevitabilmente pesantissime sui gruppi dirigenti vecchi e nuovi.
      La mancanza di cultura politica ed economica, unita all'assenza del concetto di interesse nazionale, segnerà la fine di questa elite di sinistra, eurista e liberista.
      Cosa accadrà dopo io non lo so, perché non sono piddino e so di non sapere.
      Nel frattempo cerco di condividere consapevolezza, studio e mi preparo al peggio, inclusa l'opzione di abbandonare il Titanic, prima che affondi.

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  21. Dal mio avvocato:
    Io:"Penso che dovremo ridiscutere euro e trattati ed uscire dall'euro "
    Avvocato: "Io no"
    Io: "Ma nel 1997 stavi meglio e peggio di oggi ? "
    Avvocato: "Stavo uguale"
    Non ho insistito.
    Non e' del PD , anzi .
    Ho cercato di attirarlo sul sito di 48 ma non legge in quanto non e' interressato .
    Lui dal punto di vista lavorativo non sta male , non si e' accorto di nulla.
    I suoi clienti (imprenditori piccoli come me) si.
    Se non lo si vive non lo si vede .

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    1. Molto strano che un avvocato stia bene quando i suoi clienti stanno male.

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    2. Infatti , ha chiuso uno studio secondario , ha limitato il personale, ecc ecc.
      Lui personalmente non ha differenze in quanto la porzione impositiva (sia cuneo fiscale sui dipendenti che progressivita' sul reddito personale ) e' quella che ha assorbito la differenza, tagliando il credito ai clienti .
      Lo stesso vale per alcuni piccoli imprenditori che sono rimasti in piedi: capannoni da 600 metri che contenevano 20-30 operai adesso sono pieni di macchinari automatici e lavorano solo padre e figlio , o fratelli o soci di lunga data. Dipendenti zero con una selezione "durissima" sui clienti .

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    3. Questo è un ottimo punto.
      In tanti credono all'"Italia che va male" come se l'Italia fosse una signora mora con le "mesch" che vive sul Mediterraneo.
      Come ha puù volte spiegato, c'è chi con l'attuale sistema vive molto bene.
      Anzi, al mio paesello le ultime propaggini del "sistema Leuropa" vivono nienteaffattomale (e sono quelle che stanno gestendo il territorio).

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    4. Credo che il tuo Avvocato non si accorga di niente perché tanto ammortizza sui sui dipendenti le flessioni del mercato, ma a lui personalmente non è cambiato niente.
      Che bello a volte vivere col paraocchi ...

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  22. Devo ammettere di non saper rispondere...però, mi sembra che mettere in discussione una critica all' € sostenendo che anche l' Italia della £ non fosse un area valutaria ottimale, ciòè dicendo che visto che prima c'era uno squilibrio di 10, tanto vale che oggi ce ne sia uno di 100, peraltro a tutto vantaggio di altre nazioni, sia indice di una certa dissonanza cognitiva...d' altronde, se non mi sbaglio, fu lei a dire che l' unico orizzonte dialettico del piddino è l' autogol.

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  23. Il dramma è che chi ha compreso il messaggio di inadeguatezza del cambio fisso alla realtà economica italiana, lo debba subire e essere costretto a vivere in un sistema fiscale penalizzante e disincentivante.
    La remotissima speranza è che nei Ministeri Romani e nelle Università siano rimasti sparuti gruppi di professionisti, in grado, quando e se ne verrà l'occasione, di governare il cambio di paradigma dell'economia italiana. Fino ad allora toccherà di vivere sotto la triste e crepuscolare luce dell'Euro.

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  24. Ma che bello l'articolo linkato. Obbliga alla riflessione.

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    1. Vero? Diciamo che sarebbe bello se tanti altri ci riflettessero sopra. A me è servito soprattutto a capire perché non lo faranno, e perché al momento giusto potremo fottercene.

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  25. Io la prima cosa che ho pensato è stata: ma quanto sei intelligente, siccome esistono già disparità regionali, vorresti allargare il problema a livello continentale.
    Sei un genio.

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  26. E’ innegabile che questa battaglia sta facendo crescere molti di noi come cittadini e soprattutto come persone. Come diceva qualcuno in questo blog, non ricordo chi, a questo punto del dibattito si possono distinguere le persone in tre categorie: chi doveva ed capire ed ha capito, chi ha capito ma non vuole capire perché sogna e chi non capirà mai se non dopo un trattamento “ad personam” sulla propria pelle. Al contrario di quanto si pensi, molti iniziano a capire, altrimenti non si spiegherebbero le reazioni isteriche del Potere. Per mia fortuna ritengo di essere uno che ha capito. Ho capito quando ho cercato le risposte ad un mondo che non riconoscevo più. Ho capito quando qualcuno mi ha presentato un conto salato, senza che avessi consumato nessun pasto. Ho capito quando ho incominciato a dubitare di me stesso e delle mie convinzioni. Ed allora ho iniziato a cercare, a cercare, come un cane impazzito. L’incontro con questo blog, la lettura avida dei libri e di alcune pubblicazioni del Professore, la scoperta di altri autori protagonisti di un mondo fino ad allora sconosciuto, non solo mi hanno aiutato a capire, ma anche ad acquisire una consapevolezza mai provata prima. Purtroppo questo non ha alleviato il mio dolore, anzi, ha acuito la mia disperazione perché non vedo all’orizzonte una soluzione pacifica. All'inizio della consapevolezza nutrivo profondo disprezzo per chi non capiva. Ma come! Ti rendo edotto di queste verità, ti porto su un piano di ragionamento ineccepibile e tu ancora non vuoi capire? Prima m’incendiavo di rabbia, motivo per cui ho perso –fortunatamente- l’ottanta per cento degli ascari che mi circondavano. Adesso questo non accade più. La frequentazione di questo blog mi ha insegnato che il “radde rationem” arriverà e con esso anche la coscienza diffusa di cosa ci è stato fatto. Ed è in quel momento che la nostra umanità dovrà avere il sopravvento. Nel nuovo mondo, dovrà esserci posto anche per i camerieri ex piddini, purtroppo.

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  27. Ma... (provo, anche se Maestro Joda non essere d'accordo)

    ... nel contesto definito dalla nostra Costituzione le istituzioni democratiche possono mediare gli interessi e le esigenze contrastanti delle diverse aree al fine di garantire i diritti sociali fondamentali (primo fra tutti il lavoro dignitosamente retribuito) e, di conseguenza, il benessere della collettività.

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    1. Penso anche io che gli abbia detto più o meno quella cosa.
      Io però la scena me la sono immaginata così:
      "Ma... (parte, in sottofondo, l'inno dell'internazionale comunista e al prof. cresce una folta barba bianca) ...sebbene non sostanzialmente, ma di certo quanto alla forma, la lotta del proletariato contro la borghesia riveste alle prime un carattere nazionale. È naturale che anzitutto il proletariato di ciascun paese proceda alla resa dei conti con la propria borghesia. E questo..."

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  28. Ma... Ci sono stati ingenti investimenti nel Sud Italia, basti ricordare la Cassa del Mezzogiorno, che si sono potuti attuare non solo grazie alla ridistribuzione delle risorse economiche dello Stato a favore delle regioni più "povere", ma grazie anche ad una volontà politica di attuare queste manovre, considerando l'Italia come una comunità, e gli italiani come italiani, non come pugliesi, siciliani, toscani, lombardi, veneti, nonostante avessero le loro differenze, contrariamente a ciò che avviene in Europa.

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  29. Il socialismo, per funzionare, richiede la distribuzione dell'intelligenza. Il capitalismo l'esatto opposto, quindi vince facile.

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  30. Forse non era un piddino , ma un fariseo
    Lui: "Il conto devo portarglielo in euro...".
    Io tirando fuori una banconota " che firma leggi quì ? "
    Lui " Mario Draghi "
    Io " Allora dai a Draghi quel che è di Draghi e a Bgnai quel che è di Bagnai "
    Così tanto per risparmiare le righe!!!

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  31. MA...
    ...tanto voi piddini farete la fine di Giulio Cesare dato che tra il 4 e il 15 di Marzo non corre tanto tempo, perché le politiche di destra avvantaggiano nel lungo periodo la destra.

    Questo c'è chi lo capisce subito...bla bla.

    Ma questo è quello che gli avrei detto IO!

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  32. Ma intanto io non ritornerei più in quel ristorante, che fallirà da solo, visto come importunano i clienti.
    A proposito di investimento emotivo delle vittime, oggi a Roma manifestazione pro-migranti, con significativo slogan "diritti senza confine": vedete che la "loro" propaganda funziona egregiamente. Sempre più convinto che 'sto ventennio finirà come quell'altro.

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  33. "Ma i trasferimenti fiscali dalle regioni del Nord a quelle del Sud e il trasferimento di persone (lavoratori) in senso opposto ricompone, a valle, gli squilibri interregionali...

    ...Inoltre i trasferimenti fiscali dalle Regioni del Nord a quelle del Sud, nonché la mobilità dei fattori produttivi sono stati (e sono) possibili perché avvengono all´interno di una cornice di legami culturali, linguistici, storici e sociali che li rendono accettabili o almeno tollerabili, politicamente, dalla maggioranza dei cittadini.
    I governi non perdono consenso per attuarli: o se lo perdono, non in maniera così significativa da mettere a rischio la guida e l´esistenza dei partiti che li compongono. I trasferimenti quindi corrispondono ad interessi legittimi e riconosciuti che trovano una composizione sostenibile nel processo politico ed elettorale.
    L´area valutaria ha quindi le condizioni di base per garantirsi la sopravvivenza; la sua attuazione non mina seriamente la coesione sociale; nel momento in cui lo facesse, non solo l´area valutaria ma anche il paese sarebbe a rischio.
    È il famoso esempio del bavarese che accetta di pagare a denti stretti per il sassone che rimane in Sassonia, ma non per il calabrese. Ma anche il bavarese che può pagare poco il sassone che emigra in Baviera per lavorare, perché parla la sua lingua (anche se con un accento molto strano) e fa parte dello stesso paese, condividendone un percorso sentito come comune.

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    1. Grazie, Federico, per la precisazione. Non avevo visto la risposta del professore.

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  34. Sono curioso di sapere cosa ti ha detto Rockapasso...:-)

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  35. Non si fermano davanti a nulla. Dopo aver spolpato la carne viva per anni, spolperanno anche ciò che resta dei cadaveri, ovvero l'ultimo business, dopo, finito il business, si cannibalizzeranno tra loro. Amen!

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  36. Non glielo dite che nonostante la sua iattanza FS anche morire dal ridere :-) chissà, forse per adesso perderemo la battaglia, ma i soldati devono anche scegliere i propri comandanti. E qui riusciamo a divertirci imparando...

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  37. Lui: [...].

    Io: "Bravo, è proprio un problema politico. In effetti, gli squilibri regionali esistono, e magari in Italia ne sappiamo qualcosa. Ma è grazie al percorso culturale, storico e politico comune che due italiani si possono sentire solidali, anche economicamente, l’uno con l’altro e quindi tollerare riequilibri di ricchezza interni al paese. In Europa invece non c’è questa solidarietà e nemmeno la volontà di ricercarla.
    E questo c'è chi lo capisce [...]”

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  38. Metto insieme due punti che paiono fondamentali in Porcaro

    1) l’ossessione leniniana per la verità concreta e per l’importanza dell’esperienza diretta ... non conduce a nulla se non si comprende che il proletariato non è affatto naturalmente rivoluzionario

    e d'altra parte,

    2) ... nessun movimento popolare attende, per svilupparsi, che qualcuno abbia elaborato il lutto di una sconfitta: se deve nascere nasce comunque.

    Da cui l'impotenza dell'intellettuale... condannato ad aspettare sulla riva del fiume.

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    1. ...e mentre è lì che medita, la riva del fiume pure gliela vendono sotto i piedi
      <a href="https://www.agi.it/breakingnews/manovra_immobili_demanio_cedibili_a_stati_esteri-3281001/news/2017-12-16/>https://www.agi.it/breakingnews/manovra_immobili_demanio_cedibili_a_stati_esteri-3281001/news/2017-12-16/</a>

      (senza parole!)

      Elimina
  39. http://www.imolaoggi.it/2017/12/16/manovra-gli-immobili-del-demanio-si-possono-vendere-a-stati-esteri/

    Non c'entra niente con l'argomento ma che infinita tristezza! Come si fa a dire basta? È sufficiente un voto?

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  40. Ma... "non ti puzza il fatto che il tuo campione politico di democrazia Puigdemont abbia fatto la sua battaglia indipendentista proprio per far rimanere dentro la moneta unica quella che è "guarda caso" la più ricca ed appetibile regione spagnola, cosi come in Italia è il ricco lombardo-veneto (e non la povera Campania) a portare avanti un progetto simile? Mentre di converso nella ricca e dominante Germania NESSUNO porta avanti una battaglia simile? In definitiva: non ti puzza il fatto che a volere l'indipendentismo, (ma restando rigorosamente dentro l'euro) siano solo le regioni ricche dei paesi poveri e nessuna regione ricca o povera dei paesi ricchi?! Il tutto contornato dal pluridecennale silenzio di tutta la sinistra europea (indipendentista o meno) sulle vere cause che hanno portato a questo costante aumento delle disuguaglianze di cui tu sei inconsapevole vittima?"

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  41. Sento che ciascuno ogni giorno affronta una battaglia per la sopravvivenza.
    Vincere oggi, domani e il giorno dopo non necessariamente significa vincere la guerra.

    L'esistenza di persone non umili, se non altro, ci ha regalato una pagina di sublime letteratura:
    Er Biretta che si bea di essere al comando della gara e avanza sicuro, nella sua tronfia ottusita', verso il traguardo.

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  42. OT
    Stimato professore, dopo aver preventivamente e senza successo consultato Gogol (cit.), chiedo se è in preparazione una traduzione all'inglese de Il Tramonto dell'Euro.

    Mi sarebbe piaciuto regalarlo per natale a certi miei amici euroentusiasi cechi. E pure un pò sordi...

    Buon Natale.

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  43. I fanti della Brigata Sassari
    Voglio contribuire con una notazione affatto tecnica ma che esprime il senso del mio essere italiano. Non sono sardo, sono toscano, e non ho alcun legame con la Sardegna se non l’ammirazione per la sua bellezza. Spesso sono rimasto piacevolmente sorpreso per il modo in cui ho sentito i sardi esprimersi in un perfetto italiano. Parlano la mia lingua, la lingua dei miei avi, la lingua di Dante.
    E hanno versato lo stesso sangue che hanno versato i miei avi per creare questa nazione.
    Ben vengano i trasferimenti fiscali verso la Sardegna e verso tutte le altre regioni povere del sud, del centro o del nord che ne abbiano bisogno.
    Ho tovato nella rete una contabilità che non è registrata nella bilancia dei pagamenti interregionale.
    La Brigata Sassari nel 1916 combatté sull'Altopiano di Asiago, ricevendo la prima medaglia d'oro per la riconquista dei monti del massiccio delle Melette e del Monte Zebio.
    Nel novembre e dicembre 1917, in seguito alla Battaglia di Caporetto, la Sassari combatté sul Piave per fermare le truppe austriache che già avevano occupato tutto il Friuli e parte del Veneto.
    Nel 1918 combatté nella battaglia dei Tre Monti prendendo il Col del Rosso, il Col d'Ecchele e il Monte Valbella, ottenendo una seconda medaglia d'oro.
    La Brigata Sassari ebbe in queste azioni un alto numero di vittime, il 13,8% degli effettivi contro il 10,4 della media nazionale (138 sassarini ogni 1000 incorporati contro la media nazionale di 104). Le perdite subite furono 3817 tra morti e dispersi, e 9104 tra mutilati e feriti.
    La Brigata (che generalmente inquadrava 6000 soldati) venne ricostituita due volte; per rigenerarla furono trasferiti nelle sue file i soldati sardi che militavano in altri reggimenti.
    Fu insignita di:
    • 6 Ordini Militari di Savoia
    • 13 Medaglie d'oro al valor militare: 9 ad ufficiali e soldati; 2 alla bandiera del 151º Reggimento; 2 alla bandiera del 152º Reggimento. L'ottenimento nell'arco di una sola campagna di guerra di 2 medaglie d'oro alla bandiera per ciascun reggimento, è un caso rimasto unico nella storia dell'Esercito italiano.
    • 405 medaglie d'argento.
    • 551 medaglie di bronzo.
    Migliaia di fanti sardi caddero, consapevoli, però, di non morire soltanto in nome dell’orgoglio isolano, ma anche e soprattutto per le sorti dell’Italia. Un impegno fortemente sentito, come recita la chiusa dell’inno della Brigata: “Sa Fide nostra no la pagat dinari, aioh! Dimonios, avanti! Forza! Paris!” (“La nostra Fedeltà non la compra il denaro, andiamo! Diavoli, avanti! Forza! Insieme!”).

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  44. Paypal non permette di versare su a/simmetrie da un po'.

    Si sono riscontrati problemi o il problema, come al solito, sono io? o è Linux?
    Al terzo Captcha (tutti, ovviamente, corretti) mi scogliono un filino.
    Grazie di tutto.

    Buon lavoro.

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  45. Se il collega avesse avuto accresciuta consapevolezza, non sarebbe rabbrunito, ma rossobrunito (si scherza)!

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  46. CNH Case New Holland ha delocalizzato da Imola a Lecce nel 2007 ( Sic ...grande tempismo molto prima che la Sola24ore prevedesse il contagio in €uropa ) facendo perdere alla mia azienda oltre 5 mli tra diretto e indotto ) .
    Essere in una regione ricca presenta anche questi inconvenienti.
    Sopravvissuti all'ondata il campanellino e'suonato alla mia porta e piano piano il disagio si e' fatto spazio e ora sono un patriota sostenitore del Think Tank A/Simmetrie.
    .
    PS.
    Essendo di Ravenna di Sacro Romano Impero abbiamo una certa esperienza : Carlo Magno si e' fermato 3 volte e la dinastia degli Ottoni svariate ...
    Le assicuro che nel 2017 tantissime proprieta' a Ravenna sono ancora della Curia .
    Ps Ps : facciamo come Napoleone... privatizzato i beni della Chiesa evitiamo che la Troika lo faccia a nostro spese ...
    Scherzo e' Prof... solo perché il problema non sarebbe risolto .
    Qua' i repubblicani mangiapreti non sono ancora estinti .

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