martedì 26 settembre 2017

Brexit e ripresa in una figura

Si è parlato molto nei post precedenti del ruolo delle "figure" nella formazione degli individui. Questa mattina, prendendo lo zaino di Uga, uno dei vantaggi della comunicazione "visuale" mi è immediatamente balzato agli occhi, o meglio ai bicipiti: le figure prendono spazio, ed esigono carta di una certa qualità. Ne beneficiano ortopedici e, naturalmente, editori, cui non pare vero di poter diluire in macigni da un chilo l'uno quello che un tempo poteva essere contenuto in manuali più snelli, anche se, in effetti, meno sgargianti.

Questa non vuole essere una critica radicale e senza appello: naturalmente le figure spesso servono, e questo potrebbe essere un buon esempio. Incrociando i dati sui tassi di crescita di Italia, Grecia, Portogallo e Spagna, Lorenzo Totaro di Bloomberg nota che, nonostante tutto il terrorismo sulla Brexit, l'Inghilterra continua ad accogliere molte persone in provenienza dai paesi dove la crescita in pratica non c'è (o almeno noi non la vediamo: ma è dei fenomeni il manifestarsi...).

Resta da chiedersi quale crescita sia quella che invece vediamo negli altri paesi. Sulla Spagna ci siamo dati delle risposte piuttosto univoche. Resta da fare lo stesso lavoro per il Portogallo, dove, corre voce, dei compagni tanto bravi e tanto cheinesiani stanno facendo cose egregie (così mi si dice). Ma lo facciamo un'altra volta: mi resta da scrivere una lettera di invito per il #goofy6 (coming soon)...

39 commenti:

  1. Ci salveranno i vecchi professori di filosofia?

    "I don't see any real change, only a temporary illusion," Aires de Matos, a high-school philosophy teacher with more than 40 years of experience, told CNBC. He cited an increased consumption of imported goods and wrong allocation of funds by the municipalities as two of the biggest reasons for the "temporary illusion" that Portugal is experiencing.

    Nonetheless, he mentioned one good decision in the last few years. The previous and current governments have supported tourism, which has grown significantly.

    Data from the Portuguese statistical office (INE) showed in June that in the first four months of 2017, Portugal received more than 5.3 million tourists, a 10.9 percent increase in comparison with last year and twice as much growth as seen in Spain.

    (L'intero articolo qui)

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    1. Agli straccioni, noi compresi, è riservato il turismo, industria che denota mollezza d'animo e vocazione alla sottomissione

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  2. Se la crescita "c'è ma non si vede" sarà mica un trucco?

    Eeeh.

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  3. Stia tranquillo prof.
    Da noi, o meglio da mia moglie visto che è lei che insegna, è arrivata la "scuola senza zaino!".
    Non c'è più la cattedra perché basta con l'autorità.
    C'è invece una sedia a rotelle, portata da casa ché la scuola 'nun c'ha i ssordi', perché la maestra deve essere alla pari con gli allievi.
    Con questa ella gira vorticosamente tra tre o quattro tavoli chiamati isole dove i pargoli a gruppetti svolgono lavori autogestendosi (ma quando mai!).
    Io sono un criticone ma ne dicono mirabilia (la dirigente ed il sindaco con i giornali eh!).
    Pare sia stata ideata in Toscana, ultimamente forgia di geni.
    Agevolo sito web.

    Un trafiletto della home page spiega tutto:

    Togliere lo zaino è un gesto reale, infatti gli studenti delle scuole sono dotati di una cartellina leggera per i compiti a casa, mentre le aule e i vari ambienti vengono arredati con mobilio funzionale e dotati di una grande varietà di strumenti didattici sia tattili che digitali. Ma togliere lo zaino ha anche un significato simbolico in quanto vengono realizzate pratiche e metodologie innovative in relazione a tre valori a cui ci si ispira: la responsabilità, la comunità e l’ospitalità.

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    1. Che c.g.t.

      Traduzione:

      Ch@ @a@@@@.


      Ritraduzione: cosa non si deve fare per mangiare.

      Compiango tua moglie per l'asservimento fisico a cui è costretta, che la obbliga a posizione-postura colpibile da ridicolo o anche da dileggio.

      Al netto dei vari distinguo che i lettori - credo - avranno la lucidità di non sciorinare perché comprenderanno:

      Se QUESTO è un UOMO.


      Inoltre: dove finito il riparo che permette di non mostrare gambe, gonna, pantaloni, calzature, quando si sta seduti?

      Una persona adulta potrebbe non gradire, a dir poco.




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    2. Caro Marco Caporaletti,purtroppo si sta portando a termine con "successo" la distruzione della scuola
      italiana.
      Le continue destabilizzanti riforme,spesso scriteriate, peggiorative e fra esse in contrasto;
      la sistematica diseducazione operata nei confronti
      della lettura e della scrittura,con un parossistico
      ricorso a fotocopie ed a verifiche quasi sempre consistenti in quesiti con risposte da crocettare;
      l'esaltazione acritica degli strumenti
      informatici e telematici;certi assurdi principi didattico-pedagogici(allievo che scopre e
      costruisce da sè il suo sapere,che autoapprende,che si autoeduca ed altre amenità sinistrorse di questo genere),unitamente alla mancanza di regole,di disciplina,di rispetto per i pari e per gli adulti,hanno portato ad un diffuso degrado in molte
      scuole,oltre che ad un vero e proprio analfabetismo,
      ad incapacità di comprendere testi anche semplici,di scrivere e parlare decentemente.
      Inoltre si trascura lo sviluppo e la formazione di
      solide conoscenze,abilità e competenze fondamentali
      di base per rincorre,secondo la moda del momento ed
      i "desiderata" del Ministro di turno,
      continui progetti,progettini e svariate attività,
      che finiscono inevitabilmente per creare confusione,
      specie nelle menti di bambini ed adolescenti, e favoriscono apprendimenti dispersivi,superficiali
      e,talora,anche demotivanti.
      Da ultimo,duole dirlo,la riforma sconsiderata e velleitaria della "Buona Scuola"(legge n.107 del 13 luglio 2015)è stata una vera e propria pietra tombale calata sulle macerie di un'istituzione già spesso
      picconata dall'alto e destabilizzata sia a livello
      dei processi di insegnamento-apprendimento che(se possibile ancora più gravemente) di quelli amministrativi,letteralmente devastati.Lorenzo Maggi

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    3. Andando più avanti negli studi, troverai gli iPad (solo Apple, chissà perché) e il bookinprogress (il paradigma del low cost applicato ai libri di testo) e meraviglie come la nostra (liceo/ITIS) aula 3.0 con costosissime seggiole a rotelle, megaTV ma senza computer.

      Confermo anche il sospetto altrui: piddini come se piovesse.

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    4. Perdonatemi, non vorrei essere troppo "tranchant", ma a chi potrebbe servire un processo di instupidimento della popolazione se non a chi è al potere? Quindi sulla oggettiva funzionalità politica di queste meravigliose innovazioni non credo ci possano essere molti dubbi. Che poi dietro possa non esserci un progetto soggettivamente consapevole credo sia anche plausibile. Ma il punto è che danni ne fa comunque.

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    5. I miei figli frequentano la scuola senza zaino, che a Ravenna è realtà da oltre 10 anni, e che io e mia moglie abbiamo scelto dopo aver analizzato l'offerta formativa disponibile. Vivendola quotidianamente (da genitori molto interessati alla qualità della didattica, venendo tra l'altro da famiglie di insegnanti), resto abbastanza stupito dalla malafede di chi la sta presentando come una (sintetizzo) vaccata. L'argomento è complesso, completamente OT su questo blog, e come tutti richiederebbe quantomeno che si parli di ciò di cui si ha esperienza, invece che dipingerlo a tinte folkloristiche o assumere sic et simpliciter che si tratti di "instupidimento".

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    6. In una terribile causa di separazione chiedevo di poter in qualche modo temperare la richiesta paterna di mettersi in contatto con le figliolette a ogni ora a mezzo skype (lavora all'estero e rientra in Italia ogni due mesi per una settimana). Il Giudice (una giovane donna) ha concluso che la madre deve mettere in condizione le bambine frequentanti i primi anni della scuola primaria di poter essere raggiunte via skype dal padre dalle ore 7 del mattino alle ore 21 di sera. Con la cliente ci dicemmo: per fortuna esiste il regolamento scolastico che vieta l'uso di cellulati e IPAD a scuola. Per fortuna ... due giorni dopo l'esplosione di sensata e ragionata lungimiranza del nostro ministro alla istruzione: Ipad a scuola perché aiuta.
      La mia colf albanese da anni in Italia non sapeva né leggere né scrivere. In teoria avrebbe dovuto frequentare il corso di lingua italiana. Un mattino mi chiese un permesso (viene a casa mia solo al mattino dal lunedì al venerdì per tre ore al giorno) perché aveva l'esame di italiano necessario per ottenere il permesso illimitato di soggiorno. Era preoccupatissima. Mi interessai al risultato: esame superato brillantemente! In cosa consisteva? crocette su un foglio. Da quel giorno ho notato che riesce a leggere i bigliettini che le lascio con le mie istruzioni e mi risponde più o meno correttamente in stampatello. Le figlie frequentano la scuola del paese e probabilmente stanno insegnando alla giovane mamma l'italiano. Frequentano entrambe la scuola di paese ove ancora vige il regolamento che vieta i cellulari ... per fortuna.

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    7. Penso che usciti da lì, l'impatto con le scuole superiori sarà una bella legnata.

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    8. Rispondo al sig. Caravita.

      Le tinte folkloristiche sono motivate dalla gestione di questa innovazione da parte della dirigenza e dal comune.
      Anche a Ravenna le insegnanti hanno iniziato questa nuova avventura dopo una formazione di 1/2 giornata presso un'altra scuola?
      Anche loro hanno fatto un'altra 1/2 giornata prima del secondo anno scolastico?
      Anche loro non sono state seguite e non hanno potuto fare affiancamento (promesso e mai attuato) presso altri istituti?
      Anche loro si portano il proprio materiale di supporto da casa? Casse acustiche, computer, sedia, fotocopie, oggettini di legno ecc. ecc.?
      Anche loro hanno un marito che deve supplire alle mancanze della scuola (questo in realtà lo faccio volentieri anche perché adoro questa donna per la sua resistenza e volontà ma non dovrebbe essere mio compito).

      In ultimo caro sig. Caravita, può anche essere che da voi, territorio conosciuto per servizi di prima qualità, possa funzionare bene questa scuola senza zaino, sono anche sicuro che funzionerebbe bene anche quella che usano nel Burundi.
      Nella nostra realtà le cose sono diverse, venga a vedere se non ci crede.

      Cordiali saluti.

      Ah, ps: non mi pare di aver scritto qualcosa riguardo "instupidimento", non io perlomeno.

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    9. L'ho fatto io, ed è un caso di scuola di self fulfilling expectations.

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  4. A proposito di valori il ,Dio,Patria e Famiglia mi aggrada molto di più.

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  5. L'idea sembra carina, però ho dato uno sguardo al sito e, mia impressione, ho subito sentito puzza di piddini.

    Copio dal sito:

    "CONVEGNO NAZIONALE SENZA ZAINO IL 21 OTTOBRE 2017
    Sono aperte le iscrizioni al Convegno nazionale della Rete Educare alla nonviolenza nella Globalizzazione che si terrà il 21 ottobre..."

    Gatta ci cova....

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  6. La mandrucona (affettuoso appellativo col quale il prof indica mia madre) al mattino ascolta Rai1, e andando a prendere un caffè da lei ho potuto ascoltare al TG un interessante servizio: pare che numerosi miliardari se ne stiano andando dal Regno Unito, che fino ad ora li aveva accolti e incentivati a fermarsi facendo loro pagare tasse forfettarie sui redditi percepiti ovunque nel mondo. Con la Brexit, questi miliardari temono di dover pagare tasse meno lievi, e stanno cominciando a spostarsi verso i paradisi fiscali, cosa per loro molto semplice, visto che hanno i mezzi.
    Certo che è proprio un disastro perdere le entrate di gente che dovendo (e potendo) pagare tasse cospicue ne pagava di ridicole...
    E quanti mai saranno questi tycoon in fuga? Era su di loro che i governi inglesi contavano per risolvere i problemi del popolo?
    Raccontavo ieri al prof che ho visto un pulmino della Luiss che pubblicizzava Summer Writing Courses della Luiss. Quello che mi ha maggiormente colpito è il corso per diventare Giornalista narrativo. La definizione è tutta un programma, e credo che il corso sia affollatissimo...

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    1. E da dove scappano, dall'isola di Man?
      Oppure scappano dentro l'isola medesima?

      Se gli metti in mano un mappamondo, questi benefattori non saprebbero indicarla.

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    2. Non sarà che hanno detto che il miliardari scappavano in Italia per rifugiarsi all’ombra di Equitalia???
      Dal club Goracci & Co. mi aspetto anche questo.
      PS Qualcuno che frequenta la vecchi Albione puo' dirmi quanto c'è di vero -ammesso e non concesso che ci sia qualcosa di vero- nelle frequenti affermazioni di Tajani che asserisce che gli inglesi si sono già pentiti della Brexit???

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    3. Cara rockapasso hai un fegato a prova di bomba. Solo leggendo la parola Rai ho avuto uno stravaso di bile.
      Io credo che si tratti di bubbole, chi se ne va, presto dovrà tornare in un Paese che ha scelto il futuro ; fra l'altro con una pressione fiscale di 5 punti in meno rispetto alla Germania ad es.

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    4. Tutte cazzate, come al solito quando in Italia si parla di notizie legate alla Brexit.
      C'e' stato un po' di scoramento nei primi mesi come conseguenza della svalutazione della sterlina e della continua campagna allarmistica dei giornali; ora la maggior parte degli inglesi che aveva votato remain ha accettato la decisione della maggioranza e di sicuro non vuole tornare indietro.

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    5. Il supporto per la Brexit e' attorno al 70%. Non e'monolitico ma la grande maggioranza vuole andare avanti.

      fonte

      Roberto Seven

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  7. Una scuola senza banchi, senza cattedra, senza zaino e senza libri. L'austerità accoglie a braccia aperte il programma.

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    1. Hai detto bene. Il primo anno avevano dei tavoli appositi da 8 posti. Quest'anno i tavoli sono passati alla nuova prima e per la classe che ora è seconda sono stati riciclati i vecchi banchetti singoli.
      Veramente pare di stare in quelle scuole africane gestite da missionari con quasi nessun mobilio.

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  8. Oggi torna mia moglie dal lavoro, quel lavoro dove vedi decine di persone spegnersi ogni mese,fa presente che il premio produzione per i nuovi assunti non verrà pagato. I ggiovani a cui tanto tengono dopo dover lavorare otto ore di più per guadagnare meno di chi ha un contratto antecedente alle mitiche riforme, ora non becca neanche quello che è scritto chiaramente sul contratto di assunzione. Un filosofo in pensione dopo una vita vissuta a diffondere la cultura nella mia provincia, con tanto di incarico pubblico ha detto che non si paga sta roba ai gggiovani assunti, per il loro bene, chiaramente. Credo che non serva il partito, credo che non serva un guru, ma possa servire esseri umani che difronte a un sopruso invece di abbassare gli occhi alzino le mani. Inutile continuare a farsi pecore, meglio una morte da leoni anche se per un giorno. Agiscono cosi perche non hanno paura della reazione, ecco magari ogni tanto perdere il controllo farebbe non dico riflettere ma intimorire gli agguzzini. Nella giustizia divina non credo più, del resto quel luogo di lavoro per metà è della curia.

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  9. OT: "En marche".
    Un fatto davvero molto grave e inquietante. L'autorevolezza, la serietà di Sapir, la pertinenza delle sue analisi, sono fuori questione e la chiusura del suo blog da parte dell'(open)editore è un'ordinanza sconcertante.

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    1. Sono rimasta anche io molto sconvolta dalla chiusura d'autorità del blog di Sapir. Qualcuno sa se è emigrato su un'altra piattaforma? Non posso credere ad una forma di censura così brutale.

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    2. Ci sono ancora dubbi sul fatto che siamo all'interno di un regime autoritario?

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    3. Non mi sono chiari i termini della questione. Non ho capito soprattutto perché Jacques si appoggiasse a quella piattaforma, né cosa essa esattamente sia. Mi informerò.

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    4. Sono allibito. Sicuramente aprirà da qualche altra parte, e magari si toglierà anche qualche sassolino dalla scarpa.

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    5. @erne: per ora trovi i suoi post sul blog Les crises di Olivier Berruyer. Entrambi i blog erano stati attaccati durante la campagna presidenziale dal giornalista di Le Monde Samuel Laurent il quale li aveva segnalati come siti poco affidabili nella sua classifica del web Decodex. In quel caso Laurent aveva contribuito all'interesse per i blog, stavolta la faccenda sembra molto più complicata.
      Hypothèses.org infatti è una piattaforma dedicata alla ricerca accademica e il suo gestore afferma di operare per la scienza aperta, cioè liberamente accessibile, anche grazie alla rete. Questo dava a russeurope un'autorevolezza editoriale e una visibilità mondiale presso un pubblico specifico, in prevalenza di studiosi e studenti, che un sito diverso non gli darebbe. Inoltre, espellerlo significa attaccare il suo status e il suo lavoro di studioso e di docente, privandolo in maniera offensiva di uno strumento istituzionale per diffondere la sua produzione tra colleghi e allievi, oltre che in modo divulgativo.

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  10. Ci vuole più musica


    (Alessandra/Cassandra da Firenze)

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  11. L'editore ci è andato giù pesante. Pare che Sapir fosse stato già richiamato per contenuti di parte disconnessi dall'ambito accademico e scientifico. Brutta storia. Non ho ancora letto se e cosa Sapir abbia scritto su twitter a commento di questa situazione. Pare proprio una censura d'autorità.

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  12. Intanto il nostro governo promette una casa e un lavoro a gli immigrati....ma chi lo avrebbe mai pensato?
    Nel mentre si prende premura di aiutare il caporalato e disintegrare il welfare. Brava ggente di cui fidarsi.

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  13. Togliere lo zaino è un gesto reale, infatti gli studenti delle scuole sono dotati di una cartellina leggera per i compiti a casa
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    Mah … l idea sembra essere buona. Ai miei tempi andavo a scuola appunto con una cartellina con un sussidiario molto sottile, un quaderno e una penna. Leggerissimo. Eppure la mia generazione è venuta su niente male quanto a patrimonio culturale e a capacità di usarlo.
    Adesso vedo transitare scolari carichi come muli con zaini strapieni di tomi degni dell’università. Eppure tempo fa mi è capitato di parlare con un ragazzo che ignorava cosa fosse la guerra di Troia, mentre sempre ai miei tempi cosa essa fosse era noto anche a chi zappava la terra e a scuola ci era andato sì e no due anni.
    Quindi il problema non è costituito dalla eliminazione dello zaino ma dalla contesuale adozione di “pratiche e metodologie innovative in relazione a tre valori a cui ci si ispira: la responsabilità, la comunità e l’ospitalità.”, frase sinistramente tipica di una certa sinistra. Ho detto di una certa sinistra. Sono infatti certo che Concetto Marchesi a chi ha scritto queste parole lo avrebbe preso a pedate.

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    1. Ha colto l'essenza.
      Poi ci sono anche i problemi pratici ma contano meno.

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  14. Oggi in tv. Prof sei veramente dimagrito. Complimenti!

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  15. OT a proposito di scuola:

    http://www.smithsonianmag.com/innovation/why-are-finlands-schools-successful-49859555/

    PS: conosco (e quasi sempre condivido) l'avversione per l'esterofilia, ma in questo caso... basterebbe copiare.

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