venerdì 7 marzo 2025

Governance UE e scenari globali


(...dal minuto 58, ma ovviamente anche quello che c'è dopo, e soprattutto prima, vale la pena di ascoltarlo! Le slides sono qui...)

(...fra pochi minuti avremo un webinar ad a/simmetrie sul tema del RearmEurope. Non sarete sorpresi. La svolta bellicista era nella natura delle cose. Dopo aver distrutto il mercato interno, cioè dopo aver segato il ramo su cui era seduta, come documento nel mio intervento, la Germania è andata in cerca di mercati altrui aiutandosi con una pesante svalutazione competitiva dell'euro, che abbiamo documentato qui; respinta con perdite, prima ha cercato di riconvertire la sua economia al "green", sfruttando la paura della crisi climatica. La CO2 però come spauracchio non ha funzionato benissimo. Dopo aver distrutto il nostro tessuto industriale, presa a sberloni dai suoi elettori la leadership tedesca sta tornando indietro di gran carriera sull'agenda green, e per risolvere il problema di tener viva la propria manifattura si è data a un grande classico: fomentare la paura di un nemico esterno per convertirsi all'industria dell'armamento. Chissà se la paura di Putin farà più presa su quelle anime semplici dei tedeschi della paura della CO2! Il buonsenso comanderebbe prudenza: la CO2 ti scalda - se ti scalda lei! - sempre meno di una bomba termonucleare, ma l'idea archetipica dei cosacchi che invadono le capitali europee fa sempre presa. Quindi forse questa volta non possiamo contare sugli elettorati altrui perché ci tolgano le castagne dal fuoco. Altra storia è se dobbiamo contare su di loro. Ha senso volere che le cose vadano bene? Per toglierci di torno la fonte degli squilibri - e qui sapete tutti qual è - un conflitto mondiale è una tappa ahimè inevitabile...)

20 commenti:

  1. qua si deve intuire qual'è il sentiment dei tedeschi che contano... a mio avviso sono troppo vicini ai confini russi per volere una guerra dal finale non scritto; e loro e i polacchi sono praticamente il fronte di guerra. E' più facile che la Polonia inizi le danze, mentre i tedeschi traccheggeranno in attesa di Trumpone MAGone; in fondo gli squilibri macro si possono sanare anche con politiche emergenziali UE, come il covid, cioè l'attacco mortale all'umanità di un virus letale proveniente da un altra galassia, ci ha insegnato

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  2. Caro Onoré, spero proprio che stavolta non c’azzecchi…
    Ma i presupposti per un episodio scatenante non mancano. Ahinoi❗️👋🏼

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  3. Dato che non possiamo farci niente, se guerra mondiale sarà, ce la beccheremo.
    Considerato che sembrerebbe più simile alla prima che alla seconda, possiamo almeno sperare di stare dalla parte giusta questa volta.

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    1. No, un momento: le cause scatenati richiamano la prima guerra, ma il modo di combatterla saranno da terza. Ci sarà un motivo per cui esistono le bombe atomiche, soprattutto dopo che la deterrenza nucleare verrà meno. Tradotto: distrutta Dresda, non la si potrà ricostruire per qualche millennio, chilotoni permettendo. E, dunque, come diceva Mike, "Allegriaaaaa!!!"

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  5. Mah, sarò ottimista, ma una guerra che non vogliano gli USA, la Russia e la Cina non la vedo molto probabile (o pensate esistano condizioni per cui possano gradirla?). Tutta questa storia la leggo solo come il nuovo maldestro tentativo di rilancio economico. Ma se è naufragato il green deal, molto più ammantabile di eticità, per pure ragioni economiche, è probabile che naufraghi anche questo tentativo davvero poco vendibile come etico, se portato alle ultime conseguenze. E, infatti, le defezioni e i distinguo si palesano da subito, a differenza di quanto è avvenuto con il green. Certo, ci sarà una grande sponsorizzazione da parte dei produttori di armi (non mi sorprendono posizioni come quella del buon Guido Leonardo Crosetto, ogni ministro saluta favorevolmente investimenti nel suo settore), ma credo che, oltre a una maggior spesa in difesa a livello nazionale, di coordinato e di offesa riusciranno a imporre poco. Anche gli USA, finché gli europei andranno a comprare da loro, saranno contenti, ma solo fino a quel punto. La loro idea di ordine mondiale non prevede fughe in avanti di tedeschi o francesi. Nessuna delle grandi potenze permetterà troppo casino in Europa mentre sono concentrate altrove. Magari sbaglio e verrò tristemente smentito, chissà. Per quanto riguarda l'elettorato, sicuro che fosse più difficile convincerlo dei sacrifici per il green che per la campagna di Russia?

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    1. ***una guerra che non vogliano gli USA, la Russia e la Cina***
      Una guerra NUCLEARE ovviamente non la vuole nessuno, ma una guerra "convenzionale" in €uropa agli USA ( e soprattutto alla Grande Finanza "anglosassone " ) andrebbe benissimo ( come le altre due volte 😠).
      Il "problema tedesco" quindi è solo "russo" (e di noi "pigs",ça va sans dire)
      Gli altri , i no-pigs , invece si faranno convintamente " ucrainizzare" con lo stesso entusiasmo del 1914.

      Perché non è una questione di una strumentalizzazione delle loro "elites " , questi babbei da 8 secoli sono proprio convinti di poter battere i russi sul loro territorio e ci riprovano ogni centanni 😠

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    2. ...e per quanto rimarrebbe "convenzionale" una partita diretta tra EU (o frazioni di essa) e la Russia e che la Russia preferirebbe non giocare o terminare al più presto? Accetterebbe di farsi macinare a lungo uomini e mezzi per fare un regalo alla "Grande Finanza", come dici?
      Non avrebbe nulla a che vedere con quella in Ucraina, che è guerra solo per i poveri ucraini e i poveri militari russi, ma è stata essenzialmente una "sgomitata" (diciamo geopolitica con altri mezzi?) a bassa intensità (rispetto ai rispettivi potenziali) tra Russia e USA. Le guerre perfette per la "Grande Finanza" sono quelle dove muoiono a lungo e con grande dispendio di mezzi i figli degli altri, più altri possibile, in territori remoti. Una testata nucleare rade a zero tutto a prezzi di saldo. Molto rischio per poco ritorno.

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    3. Il punto dolente sono le armi nucleari tattiche, che consentirebbero, in caso di conflitto, alla Russia fare danni immensi evitando di estendere il conflitto oltre i confini europei. Una guerra solo europea contro la Russia sarebbe assai più devastante per l'Europa di una guerra mondiale.

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    4. Più chiaro di così❗️👍🏼

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    5. ***e per quanto rimarrebbe "convenzionale" ?***
      Beh è un tempo difficile da prevedere; è possibile che "uno dei due" si "spezzi" prima , ma è anche probabile che ( specie i russi) prima di farsi "invadere" ( o "dissanguare") reagiscano con il "nucleare tattico", no?
      Questo ovviamente non preoccupa gli USA, ciò che li preoccupa è solo non essere coinvolti DIRETTAMENTE nel conflitto, perché in tal caso dal "tattico" allo " strategico" sarebbe un' attimo.

      Questo comunque non sarebbe cosa di domani perché " ucrainizzare" l€uropa richiederà ancora un po' di tempo. Gli stessi guerrafondai tedeschi valutano non prima del 2029, e fino ad allora potrà succedere di tutto.
      L' unica cosa certa sarà la "riqualificazione" della spesa pubblica in senso "bellico" col solito "ce lo chiede l' Europa" 😠

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    6. E' un momento molto interessante e particolare anche per le armi moderne.
      Sulla bolla circolano i video di carri armati russi che sembrano più armi d'assedio medievali (con tronchi e griglie metalliche) che a strumenti moderni. Il drone ha cambiato interamente la guerra e forse reso persino obsoleto il carro armato. Ritorna in auge il trench gun contro armi da quattro soldi dagli effetti devastanti, il drone.
      Gli aerei diventano armi costosissime come lo sono diventate le moderne navi, per dire, che hanno combattuto la battaglia dello Jutland - citando Hobsbawm, ci si accorse in quel frangente che servivano anni e un sacco di tempo per costruirle e le si poteva perdere in una battaglia di dieci minuti.
      Un conflitto che ha svuotato gli arsenali da entrambe le parti è ancora in atto.
      @Enrico Pesce la strategia del bombone grandone non esiste più, sono molto più efficaci i MIRV.

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  6. Ma questi 800 miliardi potrebbero essere sfruttati in senso espansivo? Potremmo sfruttare questa cosa per tornare a finanziare la ricerca scientifica ? (Per i famosi missili ipersonici serve studio) E rimettere in piedi un patrimonio inestimabile com ST? Per fare i missili infatti servono i chip. Fare delle mega commesse a Oto Melara etc.?

    Se anche i nostri competitori commerciali all'interno dell'Unione (la Germania) fanno altrettanto questo non dovrebbe tradursi in uno squilibrio della bilancia commerciale; o c'è qualcosa che mi sfugge?

    Tanto le armi possono sempre far comodo, l'importante è non regalarle poi all'Ucraina.

    Ma poi, visto che ci siamo, perchè la Meloni ce l'ha così tanto contro Putin, quando sappiamo che ha ragione?

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    1. L' industria militare non ha un gran moltiplicatore, molto meno di costruire infrastrutture , e produrre beni durevoli.
      Infatti si può " crescere "stampando moneta" solo per "comandare lavoro" che produca beni con un plusvalore almeno pari a quello della moneta "creata", altrimenti abbiamo solo inflazione .
      E quale è il "plusvalore" di un arma che non vendi ?
      Ed infatti il "rearmeurope" è concepito in modo tale che TUTTI gli stati si armino per creare il "plusvalore" de l' industria militare Franco-tedesca ( per la nostra solo "spiccioli" )

      Ma con poco NUOVO "debito" ( sennò l€urone soffre). Il grosso dovrà venire dal taglio dei servizi , cioè sanità , pensioni , e istruzione ovviamente.

      Ma il peggio di ogni "rearm" fatto sulla pelle dei cittadini e che "la guerra" poi la fai "per forza" , altrimenti come puoi giustificare il sacrificio imposto al "popolo" per produrre armi "inutili" ?
      Dicono gli americani che "per chi ha un martello in mano tutto sembra un chiodo" e cosa pensi che faranno i tedeschi una volta che avranno in mano "un martello" ?😠

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    2. dimentichi che le armi si vendono sempre prima o poi, per due motivi: la nota belligeranza americana, sergente del mondo, porta tutti gli altri paesi ad armarsi o a alimentare primavere arabe, colpi di stato etc; la ricerca dell'industria degli armamenti, inoltre, consente lo sviluppo di tecnologie avanzate che possono essere determinanti per la supremazia tecnologica anche in altri settori non propriamente bellici

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    3. ***le armi si vendono sempre prima o poi***
      Ma , al contrario delle infrastrutture e dei beni durevoli non producono MAI alcun reddito indotto ( se non quello del "saccheggio" di "casa altrui"😎) .
      Tantè che poi occorre passarle " ad altri" che "ne hanno bisogno" Ad esempio la NATO ha svuotato i suoi magazzini in ucraina e "qualcuno" ci si è sicuramente arricchito ad una scala ben superiore a questo signore
      https://youtu.be/wW8CVxeIS2o
      ma non certo il "popolo lavoratore" !
      E poi , in termi di "economia" sulle armi ci guadagna chi le fabbrica a chi invece non le produce devi tirare fuori i soldi " da qualche parte", e da dove verranno fuori le armi che costruiremo per " intimidire la russia"" ? Perché il " rearm" rilancerà ( forse) ll' economia reale della....
      ...Germania ! 😀( ed di Usa, OVVIAMENTE 😎)

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    4. Penso che la risposta precisa alla domanda che ho posto venga dal post di ieri (8 marzo): sarebbero soldi spesi per importare armi, non per produrle.

      Di per sè la produzione di armi, per lo meno di quelle tecnologiche, è un forte motore economico perchè coinvolge sia tutta l'industria che, intensamente, la ricerca scientifica.

      Ma è chiaro che se il proposito è di comprarle dall'estero ci sono solo i malefici, senza benefici.

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  7. Buongiorno. E' sempre un piacere sentirla e leggerla.
    Lei e Borghi siete due dei pochi politici che riescono a spiegare la politica in modo lucido.
    Vi seguo da anni, ma francamente ormai sono abbastanza sfiduciato dalla politica in generale.
    Abbiamo sperato nel governo Conte I, abbiamo sperato in un governo a trazione Lega dopo la caduta del Conte I, abbiamo sperato nell'elezione del Presidente della Repubblica nel '22, abbiamo sperato nelle elezioni Francesi, in quelle europee, in quelle tedesche, abbiamo sperato nell'attuale governo, abbiamo sperato in Trump.
    L'impressione è che si giochi sempre in difesa e che si riescano a malapena a parare i colpi, per ogni mossa c'è una contromossa già pronta e dieci volte più potente. Non si riesce nemmeno a mettere insieme una legge elettorale maggioritaria, figuriamoci premierato o elezione diretta del PdR.
    Ormai il nostro continente è stretto nella morsa dell'apparato mediatico-giudiziario-burocratico-filo UE, l'opinione pubblica non si smuove di un millimetro, anzi al massimo la gente non va nemmeno più a votare, tant'è la rassegnazione.
    E adesso questo "salto di qualità" del riarmamento. Cosa preannuncia? Un conflitto di estensione globale? Era una cosa impensabile fino a solo due anni fa.
    Purtroppo ormai vedo sempre meno vie d'uscita. Spero di sbagliarmi.

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  8. Non so...con il pippone della CO2 ce l'hanno menata per anni prima che cominciasse a fare un minimo di presa sull'utile idiota...questa cosa del riarmo subito perche Putin vuole piantare la bandiera russa a Poggibonsi mi sembra troppo subitanea, financo estemporanea e come dire...pianificata affrettatamente.

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  9. A margine del golpe in Romania, a fronte anche e soprattutto di alcuni commenti entusiastici su Twitter, mi rendo conto dell’ineluttabilità del QED finale. Infatti , non sarà sufficiente riuscire a non dichiarare guerra alla Russia o (chi sa?) agli USA per evitarlo. No. Accadrà qui e tra europei. La frattura sociale tra chi vede le cose come noi ed i piddini, in tutto il continente, è a mio avviso ormai non recuperabile. Lotteranno con le unghie e con i denti, lo stanno già facendo, senza esclusione di colpi. E poiché tra poco verranno a prenderci (T. Breton è stato chiaro : « lo abbiamo fatto, e in caso di bisogno lo rifaremo ») dovremo farlo anche noi. Che Dio abbia pietà di noi.

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