In una delle tante chat di coordinamento che ho messo su nella scorsa legislatura un giorno apparve questo emoji: 🍇. Uva! "Perché?", chiedemmo al geniale amico che ne aveva fatto un uso apparentemente decontestualizzato. E lui rispose con la nota frase di Cossiga. L'emoji era un acronimo. Da allora al posto dello scontato 🐲 lui per noi è 🍇.
Ora, io pensavo, perché sono di animo buono: affarista sì. In fondo, anche se suona un po' spregiativo, è però fattuale. Il nostro ha lavorato per anni in banche d'affari, quindi un affarista, oggettivamente, lo è stato. Viviamo in un'economia monetaria e finanziaria, non siamo necessariamente nostalgici dei soviet, quel lavoro (il banchiere d'affari, in sintesi l'affarista) qualcuno deve pur farlo, non si vede perché inveire come Cossiga.
E poi, pensavo, l'economia la sa, e ultimamente ce l'ha anche dimostrato, a La Hulpe, e anche oggi, quando è riuscito a stupirci con una dichiarazione che sarebbe per noi banale, se non provenisse da una fonte così autorevole (il mezzo è il messaggio):
E certo, voi frasi simili ("una bassa crescita dei salari come strumento per aumentare la competitività esterna, aggravando la debolezza del ciclo reddito consumo") le conoscevate bene, ma finora le avevate incontrate solo in questo blog o in un libro scomodo, Il tramonto dell'euro, ad esempio a pag. 230:
ma anche qui, proprio all'inizio, a pag. 11:
Ah, che il libro fosse scomodo non l'ho detto io: l'ha detto l'ex presidente di JP Morgan Italia qui, in pubblico, specificando che due istituzioni erano intervenute per scongiurare che gli si conferisse un premio letterario particolarmente prestigioso.
Ma insomma, essere confortati nella nostra analisi (che poi nostra non era: era di Mundell) dal prestigio di cotanto studioso sarebbe comunque una soddisfazione, no?
Peccato che questa soddisfazione sia velata da un filo di amarezza. Non di acredine, né di acrimonia, né di acribia: ne sono immune, come ben sapete. No, solo di amarezza, perché ho finalmente capito che cosa intendesse il Presidente Cossiga per viltà.
Vedete: è vero che "tutti i Governi disponevano di uno spazio fiscale per contrastare la debolezza della domanda interna" (notate bene: tutti)! E certo, noi lo sapevamo bene: ciò dipendeva dal fatto che il debito pubblico con la crisi c'entrava ben poco, come vi avevo spiegato all'inizio del blog!
Ma è vile dire che essi "hanno scelto deliberatamente di non usare questo spazio", perché almeno uno, il nostro, questo spazio non l'ha utilizzato non per sua scelta deliberata, ma perché ha ricevuto una letterina, questa:
(il testo integrale lo trovate ancora qui), e in quella lettera no, non c'era scritto "usa pure il tuo spazio fiscale". C'era scritto: "ulteriori misure di correzione del bilancio sono necessarie", "fabbisogno netto all'1% nel 2012", riforma delle pensioni, blocco del turnover, riduzione degli stipendi pubblici, clausole di riduzione automatica del deficit, ecc.
Insomma: tutta la galleria degli orrori dell'austerità, quella che ha causato questo disastro:
questo eccidio economico di cui il PD è stato volenteroso esecutore e spietato carnefice (qui il dettaglio delle misure prese dal PD in attuazione della lettera). E quella lettera non l'aveva scritta Barbablù, Dracula, o qualche grigio Eichman di Bruxelles: no, l'aveva scritta lui, 🍇. E in questo consiste la viltà: che dopo aver fatto il possibile per ignorare il grido di allarme che veniva non solo, ma soprattutto da qui, e verosimilmente per tentare anzi di silenziarlo, ora lui se ne esca così, attribuendo ai governi che teneva per la gola la responsabilità politica di quello che era stato lui a chiedere di fare.
Con qualcuno, in effetti sono comunque stato ingiusto.
Ma non con 🍇.
Con Cossiga.
Da dove sei, scusami, Presidente: avevi ragione da vendere, e io facevo male a diffidare del tuo senno.
(...mai vista una faccia di bronzo simile!...)
Tremonti
RispondiEliminaBersani
Giorgetti
Ma arrivò Monti, lo stesso. Erano tutti impauriti e allineati! Come interpretare politicamente ciò che accadde dopo quella lettera?
Quindi, dopo che l'ha già detto a La Hulpe (cadendo inascoltato), il messaggio n.2 che sta arrivando sembra essere: tutti i governi dispongono (anche oggi) di spazio fiscale, per sorreggere la domanda interna. Per cui spendete come avete fatto per la pandemia.
RispondiEliminaSe lui è ancora portavoce di una parte degli US, allora qualcosa vorrà dire.
Altrimenti, se non conta più niente, a che serve? A ripulirsi la coscienza per il passato, indicando una strada di cui tutti conoscono l'esistenza? A lasciare una traccia per dire che l'avevo detto anche io, quando (forse) cambierà il paradigma europeo sulla spesa?
No, il messaggio non è questo: il messaggio è che ci vuole debito comune per riarmare la Germania. Il keynesismo che Draghi ci consente è un keynesismo bellico e condizionato: bellico, perché, come avevamo anticipato, il debito può essere fatto per costruire armi, non ospedali; condizionato, perché, come avevamo anticipato, occorre che il debito sia comune affinché, come sta avvenendo con il PNRR, ci possa essere imposto come spenderne l’importo e che cosa fare per rimborsarlo. Tutto ampiamente anticipato qui da noi, cioè da me e da voi.
EliminaGià, sta eseguendo ancora gli ordini che gli sono stati dati da coloro ai quali presta volontariamente i propri servigi. Ieri per dire (=ordinare) di tagliare salari, stipendi.e investimenti in nome dell'austerità espansiva, oggi per dire di aumentarli per fare debito comune €peo a vantaggio dei suoi danti causa
Eliminal'obiettivo di queste continue giaculatorie è stato più volte dichiarato: la cessione definitiva della sovranità nazionale in nome di un'interesse più alto, sotto il controllo completo della panstruttura europea eterodiretta; solo così può, anzi deve, avvenire il debito comune, eppoi l'unione fiscale etc. Il prossimo passo, evidentemente, sarà l'unione militare contro il nemico inesorabile alle porte, un bagno di sangue economico e, si spera, non umano
EliminaNoi possiamo sperare quello che vogliamo, ognuno ha diritto alle sue speranze! Il dato di fatto però è che, come qui abbiamo più volte argomentato, il percorso sul quale ci siamo messi ha come sbocco inevitabile e inesorabile un conflitto in senso proprio.
EliminaPerché per riarmare la Germania? Non dico che non si riarmerà anche lei ma perché questo specifico sarebbe l’obiettivo?
EliminaIo mi ricordo che la Germania, in occasione della guerra della Russia contro l’Ucraina, aveva detto che avrebbe effettuato un riarmo per una cifra enorme. E poi tutto è rimasto sulla carta. Gli US hanno fatto saltare il NS2.
Mi sembrerebbe strano l’obiettivo per la crescita dell’esercito fosse la Germania e basta, in riferimento alle parole di 🍇. La poca distanza dalle parole pronunciate da Rutte può essere un caso oppure un rafforzamento del concetto. Magari il mezzo per realizzare a livello comunitario il 3%. È anche vero che una unione incattivita, impoverita e depressa a livello di cittadinanza, come reagirebbe a spese militari enormi, mentre la qualità della loro vita va a picco?
Premesso che il debito comune è innanzitutto strumento di controllo politico. Certo, il debito comune serve a riarmare un po' tutti, ma fra i grandi Paesi europei il più impreparato è proprio la Germania che in teoria dovrebbe essere leader politico. Ce lo spiega uno dei nostri think tank "preferiti", di quelli che ci anticipano il futuro: Bruegel! Leggi Fit for war in decades: sluggish German rearmament versus surging Russian defence production. È il Paese che ha investito di meno (come ben sappiamo) e si ritrova più sguarnito in assoluto; è stato biecamente "nazionalista" nei progetti militari non cooperando con nessuno (non sia mai importassero qualcosa dagli altri!); è arretrato anche tecnologicamente. Persino l'Italia al confronto sta messa meglio con F35, portaerei, sottomarini e cooperazioni militari con tanti partner (penso a Francia per la marina, UK e Giappone per i caccia di sesta generazione, etc...)
EliminaIl punto sulle cooperazioni militari è alquanto minaccioso per la Germania: significa che verranno spronati ad importare (orrore!) roba dagli altri. Ma è minaccioso un po' per tutti: è uno dei modi per farci comprare roba americana.
@Raffaele
EliminaMah. Io a questa cosa che importeremo e imporreranno tutte queste armi dall’America, a meno di novità particolari , non credo molto. Però vediamo. Troverei strano spronare troppo uno stato, a cui ho fatto esplodere un gasdotto, ad acquistare una gran quantità di armi. Stato che poi vorrà ritornare ad avvicinarsi alla Russia. Però vediamo che succede .
Caro Ale, io non so più come dirtelo: secondo me sbagli metodo. Continui a reificare entità geografiche astratte, per ricondurle ad una soggettività unitaria che esse non possono avere, e quindi immaginare che esse vogliano vendicarsi di torti che non possono aver subito in quanto soggetti, perché questi soggetti singoli non esistono (ma esiste una collettività), o ad attuare strategie che non possono attuare, non essendo dei soggetti singoli (e il soggetto, insieme all’obiettivo e allo strumento è uno dei tre elementi costitutivi di una strategia, come ci ha spiegato Giacché al nostro ultimo convegno annuale). A titolo di esempio, certo, sappiamo tutti che i gasdotti non si sono suicidati, ma questo non significa che un governo tedesco necessariamente si alleerebbe con un governo russo per vendicarsi degli Stati Uniti. Qui il problema è di narrazione. Non si può raccontare che si può fare spesa pubblica Per mantenere in vita lo Stato sociale o, peggio ancora, il sistema delle aziende di Stato, o per costruire infrastrutture. Non lo si può dire ora perché si è negato per anni che queste cose si potessero fare.di spesa pubblica però c’è bisogno, e per giustificarne l’impiego bisognerà raccontare una storia diversa: la storia che siamo minacciati dall’esterno. A questo punto la risposta sarà ovvia: armiamoci. Dove trovare le armi sarà meno ovvio, perché l’industria bellica europea è meno avanzata di quella statunitense. Questo è il ragionamento che credo faccia Raffaele per prefigurare una massiccia importazione di armamenti dagli Stati Uniti. A me sembra abbastanza corretto. Considera che quando si è trattato di farci passare dal gas russo allo shale gas, ovviamente sempre allo scopo di correggere lo squilibrio dei conti con l’estero (troppo in alto i nostri, troppo in basso i loro), il modo per convincerci lo hanno trovato, giusto? Te lo ricordi anche tu. La corsa agli armamenti avrebbe una funzione analoga dal punto di vista macroeconomico.
EliminaCi sta, ma infatti io dico "non credo". Però è anche vero che se io reifico quando parlo di strategia militare o altro e che quindi "gli Stati Uniti non farebbero riarmare troppo la Germania" non si può dire per il discorso sulla "collettività", allora non reificate anche voi quando dite "[gli Stati Uniti hanno lo] scopo di ridurre lo squilibrio dei conti con l'estero" ? O quando si dice " [ i tedeschi] verranno spronati a importare roba (orrore) dagli altri" , in questo caso armi dagli Stati Uniti?
EliminaA me pare che il vostro procedimento sia identico. Solo che reifichiamo, diciamo, per motivi differenti. Non dico poi che il vostro punto di vista sui possibili scenari sia errato. Ho solo delle perplessità sulle dinamiche in corso.
Io poi che la Germania si allei con la Russia non lo penso; penso che avere una provincia troppo armata, con tendenze un po' eterodosse (e con un passato ingombrante alle spalle, e qualche sassolino nella scarpa) sia, forse, poco desiderabile da parte degli Stati Uniti.
Obiezione metodologicamente, e in particolare lessicalmente, corretta. In effetti, volendo essere rigorosi, non si dovrebbe dire “gli Stati Uniti desiderano ridurre il loro deficit commerciale”. Si dovrebbe dire: il governo degli Stati Uniti desidera ridurre… non vorrei però che confondessimo una scorciatoia con una reificazione. La differenza fra le due in questo caso può essere provata nel modo seguente: noi sappiamo da fatti concludenti che il governo attuale, e naturalmente anche il prossimo, degli Stati Uniti, rispettivamente hanno introdotto, e introdurranno nuovi dazi. Questa misura ha il chiaro scopo di contrastare il deficit commerciale. Quindi se diciamo che [il governo de]gli Stati Uniti desidera fare qualcosa è perché ne abbiamo prova concreta. insomma: la differenza fra una reificazione e una scorciatoia lessicale è che la seconda si appoggia su un dato oggettivo, e semplicemente lo riassume.
EliminaIn questo senso, anche la tua ultima considerazione esplicita la differenza fra queste due fattispecie. In svariate circostanze governi o comunque ceti politici nazionali hanno fatto cose che astrattamente sarebbero state “poco desiderabili“ per loro. È molto interessante in questo senso il racconto che fa Barbero su come scoppiò la prima guerra mondiale. In fondo nessuno la voleva, o non in quel momento, ma alla fine scoppiò. Ci sono effetti imprevisti, fallacie di composizione, mosse avventate o mal recepite dagli altri attori in gioco, mille e uno motivi per cui dalla somma di mille razionalità individuali non scaturisce una razionalità collettiva, che quindi è inutile presupporre, semplicemente perché mancano i presupposti che ci sia. Una cosa simile si potrebbe argomentare su un’altra affermazione che qui facciamo spesso, cioè che [il Governo, la Confindustria del]la germania vuole vivere sui soldi altrui, cioè campare di esportazioni, ma che questo gioco non può essere giocato per sempre. Anche qui partiamo da riscontri e dichiarazioni oggettive, e non andiamo a presumerla questa volontà: è una volontà ben documentata in discorsi pubblici, teorizzata dai loro economisti, spiattellata in prima pagina dei loro giornali, e via dicendo.
Se mi posso intromettere dal sig. Merz arriva la seguente dichiarazione : "Si può fare debito se serve per gli investimenti" d'altronde avendo un rapporto debito pil basso hanno scoperto che se lo possono permettere anche da soli 😅
Elimina@Alberto Bagnai
EliminaCome dati oggettivi io vedrei: la volontà del governo US di proseguire con la politica dei dazi, iniziata con Biden. (1)
La volontà della Nato (su pressione US) di alzare la spesa per la difesa in percentuale sul PIL delle singole nazioni. (2)
Sul primo dato oggettivo, Trump, nel primo mandato, pur avendolo affermato anche allora, ha lasciato (credo, perché ho solo sentito questa informazione, ma non ho controllato i dati) gli US con un deficit commerciale più alto. E Biden sembra aver invece introdotto i dazi in maniera più sostanziale.
Sul secondo dato di fatto, occorrerà vederne l'applicazione.
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Io, come prima indicazione, ricavo che quanto viene espresso come fattoide da cariche importanti in ambito US può essere:
A. una anticipazione di un fatto che avverrà;
B.una minaccia (moral suasion) per far cambiare rotta ai destinatari della minaccia, per evitare di intervenire.
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Quindi, come corollario, posso immaginare che quelle notizie siano espressioni di riflessioni interne alle istituzioni US.
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Quindi, per ora, noi possiamo ritenere che la politica dei dazi continuerà e che si tenterà di riequilibrare la bilancia commerciale, ma non abbiamo indicazioni oggettive su come questo si attuerà: di armi acquistate da US per ora non vedo indicazioni.
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Se quanto sopra è corretto, le espressioni "reiterate" di fiducia alla Meloni da parte di Trump devono, in qualche modo, riflettere dei sommovimenti interni agli apparati US: quali e per quali motivi (magari decisioni prese su altri tavoli tra Italia e US) e con quali conseguenze , non è chiaro al momento.
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Per cui, ricapitolando, è vero che ci sono dati oggettivi, ma molto del successivo racconto è una proiezione basata sulla personale lettura delle circostanze incidentali che ci troviamo ad osservare.
@Alberto Bagnai
EliminaAggiungo una nota, per esemplificare il mio pensiero.
In un commento a un post passato, nel framework che ipotizzavo per leggere i futuri avvenimenti (nella mia personalissima lettura militaresca), inserivo anche: le potenze della Grecia antica sostituivano i governi delle città satelliti con tirannie od oligarchie a loro vicine, per controllarne le decisioni.
Da quando ha vinto Trump, sono caduti, che io sappia:
- governo francese
- governo tedesco
- è notizia di ieri che il primo ministro canadese sta pensando di dimettersi.
Io la leggo in un certo modo questa situazione, e in effetti qua faccio una proiezione consistente.
So che tu Alberto leggi la situazione francese e tedesca legata a fattori economici. Allora, la tua lettura in questo caso è basata su dati oggettivi. E io la condivido.
La mia, che in qualche modo tengo affiancata alla tua, parallela, non come alternativa, non ha per ora dati oggettivi a sostegno.
Ale ti sei perso questa "indicazione" dell'ambasciatrice americana che è venuta in Europa a dircelo chiatto chiatto appena due mesi fa: US envoy to NATO questions EU’s buy local strategy on weapons
EliminaLa seconda cosa su cui ti invito a riflettere è che se compri armi americane ti serviranno anche munizioni americane, pezzi di ricambio americani, consulenti americani, etc... dunque il rischio che tu possa usarle per rivoltarti contro il fornitore è nullo! Gli USA dovrebbero preoccuparsi il giorno in cui i Tedeschi iniziassero a comprare armi dai Russi e dai Cinesi, piuttosto, o dovessero sviluppare una filiera continentale totalmente indipendente.
Mi sembra una argomentazione razionale.
EliminaQuesto della Smith è un fatto che sembra puntare nella vostra direzione, per il tema acquisto armi dagli US.
EliminaRispetto al discorso di comprare tutto americano e alle munizioni: vuol però dire che ti dovrebbero fornire anche le scorte, perché non saresti in grado di produrti da solo le armi per sostenere il loro tasso di consumo in un conflitto. E' forse un po' ostica su larga scala.
https://www.collettiva.it/copertine/internazionale/effetto-trump-italia-si-arma-tjbm7032
EliminaLa cosa potrebbe esser vera magari per un tot di armi nel senso di velivoli o altro ad alta tecnologia che hanno un alto costo individuale e si usano in numeri più limitati. Mi vengono in mente i sommergibili tedeschi che ha Israele mi pare o come nel link Crosetto che annuncia l’acquisto di altri F-35.
Vuole soavemente suggerire che in tempo di guerra si può "dire qualcosa di keynesiano" (semicit.)?
RispondiEliminaEsattamente. Ma va bene così, perché questo ci porterà inevitabilmente verso la fine di una storia che è durata pure troppo. Se poi questa fine sarà cruenta, spiace, ma non sarà dipeso da noi.
EliminaCredo che il riarmo sia già cominciato da qualche anno. Basta cercare notizie su Rheinmetall tipo questa.
EliminaSo anche per certo che lo stabilimento Rheinmetall di Roma è stato raddoppiato con un investimento in macchine e personale non indifferente. Insomma, nel settore è tutto un fermento...
Confermo.
EliminaP.s.: il tuo link attivo funziona! Perché i nostri no? 😥
EliminaNon saprei. Ho usato la solita sintassi HTML testo
Elimina@Alberto Bagnai
Eliminail link di Throwing Sabot del 17 dicembre 2024 alle ore 08:15 non funziona (almeno a me) mentre il precedente sì. Sono per caso stati inseriti nel blog in modo diverso?
Sarebbe stato più corretto il determinativo, ma poi ci sarebbe andata di mezzo la povera Zanicchi.
RispondiEliminaQuando ho letto quel "TUTTI" non sono riuscito a fare a meno di pensare ai bambini ellenici, prima ancora che gli italiani.
RispondiEliminaCerto, hai ragione: non dobbiamo mai dimenticare che la BCE di draghi era una delle tre teste di quel Cerbero chiamato troika, che impose alla Grecia, sulla base di presupposti teorici che sapeva essere sbagliati, un programma di aggiustamento che distrusse il paese.
EliminaDiciamo che dopo che tu lo hai scritto sul blog e nel TRAMONTO DELL'EURO, e molto prima di LVI, sul sito della UE (qui https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_14_43 ), nel gennaio 2014, veniva scritto a chiare lettere:
RispondiElimina"I divari macroeconomici, sociali e occupazionali tuttora crescenti minacciano gli obiettivi fondamentali dell'Unione sanciti dai trattati, ossia vantaggi generalizzati attraverso la promozione della convergenza economica e miglioramento della vita dei cittadini negli Stati membri. Il rapporto 2013 dimostra come le basi dei divari attuali siano state poste nel corso dei primi anni di introduzione dell'euro, giacché in alcuni Stati membri una crescita squilibrata, fondata sull'aumento del debito alimentato da bassi tassi di interesse e su massicci afflussi di capitale, è stata spesso associata a un andamento deludente della produttività e della competitività.
Venuta meno la possibilità di svalutare la moneta, i paesi della zona euro che tentano di recuperare competitività sul versante dei costi devono ricorrere alla "svalutazione interna" (contenimento di prezzi e salari). Questa politica presenta però limiti e risvolti negativi, non da ultimo in termini di un aumento della disoccupazione e del disagio sociale e la sua efficacia dipende da molti fattori come il grado di apertura dell'economia, la vivacità della domanda esterna e l'esistenza di politiche e di investimenti che promuovano la competitività non di prezzo".
È chiaro che i segnali di consapevolezza destinati agli addetti ai lavori, che lungo questi anni solo noi qui abbiamo commentato e che non hanno mai bucato la corazza di conformismo della stampa peggiore del mondo occidentale, avevano come funzione anche quella di creare i presupposti per una riscrittura apologetica della storia, a beneficio dei carnefici, cioè a danno delle vittime Questi non sono scemi, e sono compatti. Noi invece abbiamo Silvia o Trombetta!
EliminaMi sembra anche che questi segnali di consapevolezza lasciati lungo la strada, e le più recenti "confessioni", siano anche funzionali a creare un capro espiatorio e quindi individuare "il colpevole" del fallimento dell'eurozona. E come dopo il 1945, potrebbe avere il nome di Germania, certamente non senza motivo, ma sicuramente non unico paese responsabile del disastro e non nella sua totalità, visto che molte delle vittime della deflazione salariale sono proprio tedesche.
EliminaPuò anche darsi! In fondo abbiamo capito che una parte degli Stati Uniti ce l’ha su con la leadership tedesca, altrimenti i gasdotti non sarebbero saltati, e d’altra parte il nostro 🍇 è espressione di una parte degli Stati Uniti. Non so se le due parti in questione coincidano, ma non è del tutto assurdo che si voglia costruire una narrazione anti-germanica della crisi europea, come capro espiatorio rispetto a indirizzi che verosimilmente provenivano dalla vera potenza egemone. osservo solo che il fatto che la deflazione salariale abbia fatto le sue prime vittime in Germania, cosa ampiamente discussa qui e attestata nel mio saggio del 2012, dove citavo anche i rapporti dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), che supportavano questa tesi, non implica che la sua classe politica non sia responsabile, e la classe politica tedesca è stata democraticamente eletta anche dalle vittime delle sue decisioni. quindi la narrazione anti germanica è fattualmente corretta.
EliminaChe la classe politica tedesca abbia enormi responsabilità è un dato di fatto, ed oggi il conto è arrivato anche a loro.
EliminaDiciamo che le riforme Hartz IV imposte inizialmente principalmente alla manodopera straniera, e quindi non votante, per qualche tempo ha preservato la parte politica deflazionista. Ma era solo questione di tempo.
Questo è un angolo di analisi interessante. In effetti può essere che fino al delirio green la prospettiva deflazionistica tedesca abbia macellato principalmente i turchi anziché gli autoctoni, e questo spiegherebbe perché il loro PD sia durato così a lungo. Quello che è veramente non si spiega è perché tenga ancora botta il nostro.
Elimina"Quello che è veramente non si spiega è perché tenga ancora botta il nostro."
EliminaPossibile che lo zoccolo duro che mantenga in vita il PD sia rappresentato da una parte dei dipendenti pubblici assunti dal '70 in poi? Sono concittadini che sono o in pensione o ancora in servizio, la loro presenza tra gli elettori si assottiglia lentamente, hanno fortunatamente mantenuto alcune tutele nel tempo, mettendoli, in un certo senso, al riparo dagli effetti del processo elettorale (semicit.). Chi fra questi ha toccato con mano l'austerità, non è stato capace di capirne le cause perché la sua stessa classe dirigente non lo è stata. Così molti pensano che quelle politiche sono frutto della finanzabruttaecattiva e del bungabunga (la questione morale) e continuano a sostenere il PD il quale, su tutti temi, foraggia uno stuolo di 'intellettuali' che hanno tutti in comune una cosa: non parlano più di lotta di classe.
Va da sé che il problema è il PD, non il dipendente pubblico.
.....e poi morto un PD se ne fa un altro, 5stelle, ecc. gente che si fa corrompere non manca qui da noi
EliminaCredo che ci siano due chiavi di lettura sulla estrema resilienza del PD.
EliminaLa prima riguarda il fatto che una parte fondamentale del lavoro sporco l'ha fatta un governo tecnico, quello di Monti, ed anche se era sostenuto praticamente da tutti i partiti, Lega esclusa, il Senatore Monti e l'allora ministro Fornero sono stati considerati i vero responsabili delle sofferenze imposte agli italiani, e quindi involontariamente hanno preservato l'immagine dei partiti che hanno sostenuto quel governo.
La seconda potemmo definirla "il paradosso della instabilità politica", così postulato:
"In presenza di una certa instabilità politica tale per cui la durata media di un governo è inferiore a 2 anni, la discontinuità dei politici che si susseguono al governo, seppur dello stesso colore politico, confonde una parte non trascurabile degli elettori in merito alle paternità di determinate azioni e scelte politiche".
Se prendiamo per buono questo paradosso, dobbiamo considerare come probabile il fatto che questa relativa fragilità politica costituisca un punto di forza per la sopravvivenza politica di quei partiti che rappresentano una certa massa elettorale.
Ovviamente l'altra faccia della medaglia di questo paradosso è che le azioni e le scelte politiche di un governo che riesca a durare a lungo, rimaranno ben impresse nella memoria degli elettori, nel bene e nel male.
Credo che il PD nostro duri per quattro ragioni, in ordine di importanza decrescente: di fatto i media mainstream (ora più che mai anche mediaset) non lo attaccano in pratica mai, ha ancora una grande capacità di "distribuire" benefici (in questo credo siano i maestri indiscussi), ha colonizzato in profondità lo stato profondo e i corpi intermedi nonché le rappresentanze italiane in istituzioni internazionale di vario rango e genere e, dulcis in fundo (ma meno importante delle precedenti), ancora può contare su una discreta parte di elettorato del tipo di quelli che prendeva in giro Guareschi. In più la sinistra-sinistra, per qualche strana ragione (salvo qualche rara eccezione) non ha mai il fegato di attaccarli frontalmente. Per questo stanno ancora al venti per cento, con la Sig.ra Schlein che pure tuona sui tagli della sanità del governo attuale.
Elimina🍇 è semplicemente geniale.
RispondiEliminaNon è mia e potete tranquillamente farne uso.
EliminaL'ho capita solo ora... veramente geniale
EliminaVisto poco fa dando un' occhiata ai titoli dei nostri merdia ( sempre con l' intento di capire come ce la vogliono raccontare, non certo per informarmi ). Mi sono persuaso che voglia abbattere un albero, che sappiamo non cede al primo colpo. Di certo nelle segrete stanze di Bruxelles stanno volando stracci, di cashmere e seta, ça va sans dire, ma pur sempre stracci. Ne sia prova anche la difficolta' politica della Commissione Europea nell' insediarsi nonostante abbia raccolto piu' voti delle elezioni precedenti. Potrebbe voler accelerare l' arrivo delle dimissioni di Macron ( visto che non puo' fare il presidente LVI cerca di mettere il bastone tra le ruote agli altri )? Dico accelerare perche' non vedo come Macron possa puntare sull' insediamento del nuovo governo solo cambiando persona e non politica. Un' altra sfiducia ad un candidato da lui nominato a mio avviso equivarrebbe a sfiduciare la sua stessa persona ( almeno politicamente se non proprio tecnicamente ). E Draghi con i suoi outing forse vuole calcare la mano ( ergo: non ha piu' niente da perdere ).
RispondiEliminaOrmai è evidente che hanno suicidato quello che già fu uno dei lembi più prosperi delle terre emerse. Basta dare un’occhiata al post dove confronto produttività statunitense ed europea. Questi dati non li vedo solo io, e quindi voi. Loro li conoscono meglio di noi. Come sempre, la valvola di sfogo di una crisi di un capitalismo particolarmente malato (di mente) sarà il conflitto: la distruzione di capitale fisico e umano. Un esito contrario sarebbe possibile, ma comporterebbe l’ammissione di aver commesso, con l’austerità, un grave crimine contro l’umanità, quello di cui i giornalisti integrati come Fubini hanno pubblicamente ammesso di voler nascondere le tracce.
EliminaLeggo dal sito del CorSera che Draghi avrebbe anche detto che per "riforme strutturali" (quelle che per anni ci hanno raccontato essere il motivo per cui non crescevamo) si intendeva l'aumento della flessibilità del lavoro e la compressione dei salari. Per carità, noi lo sapevamo, così come sapevamo del modello export-led della Germania imposto a tutta l'eurozona che si è appunto tradotto in deflazione salariale, ma sentirlo da lui è importante perché così lo possiamo mettere agli atti.
RispondiEliminaPerò c'è da dire che in tutto questo la parola "euro" non l'ha pronunciata, anzi rimarca l'importanza del "mercato dei capitali" e parla di "debito comune". Quanto bisognerà attendere ancora per arrivare all'ammissione che il modello che lui oggi stigmatizza si fonda proprio sulla moneta unica, che ha permesso alla Germania di imporlo al resto dei Paesi?
Ma la parola euro l’aveva pronunciata ben prima! Guardati qua sotto il video nel commento di Wendelgee!
EliminaCerto, lo ricordo bene quel discorso, spiegò bene il processo di aggiustamento all'interno di una unione monetaria in assenza della flessibilità del cambio (se non puoi aggiustare i rapporti di cambio, deve essere il mercato del lavoro e i prezzi interni a correggere certi squilibri) però lì eravamo ancora nella logica del "se esporti sei bravo, se importi no, e quindi sei tu Paese in deficit a dover aggiustare la tua posizione attraverso la svalutazione interna". Lui dice "i Paesi debitori a un certo punto (n.d.r. quando il flusso di capitali si è interrotto e gli squilibri non han più potuto essere finanziati dal credito) han dovuto diventare competitivi e quindi han dovuto riportare salari e prezzi, che erano aumentati senza alcuna relazione con la produttività, a un livello tale da garantire tale competitività". In tutto questo non dice che questo supposto livello di competitività da raggiungere era stato resto ancora più "estremo" dal fatto che in Germania salari e produttività avevano avuto invece una dinamica opposta a quella dei Paesi in deficit ma ugualmente destabilizzante per l'area euro, ossia che i salari reali non avevano nemmeno tenuto il passo della produttività contribuendo agli squilibri che vennero a crearsi.
EliminaQueste sue ultime parole, che fanno da eco a quelle già pronunciate a La Hulpe, sembrano un ulteriore riposizionamento.
Chi vive nella menzogna ha bisogno di un numero sterminato di parole.
EliminaPigiato dagli eventi e col tempo che serve, tira fuori la verità. Ci sta. Uva.
RispondiEliminaIl vino della verità si convertirà rapidamente nell’aceto della vendetta. Troppe sue ambizioni sono state frustrate in patria, e non sorrette all’estero. Cercherà di fare al paese tutto il male possibile.
EliminaUVA 2014 dal minuto 53:50
RispondiEliminahttps://youtu.be/4JxMhLR9Kr4?si=hV65PzC40_p8HT2p
Che cosa abbiamo imparato da questa lezione? Dunque, ci sono molte cose che abbiamo imparato ma la più importante è che dovremmo stare molto attenti in un’unione monetaria a non lasciare che gli stipendi e i prezzi crescano fuori da ogni controllo, dovremmo stare molto attenti a far rimanere i paesi competitivi all’interno dell’unione monetaria e non lasciare che la situazione sfugga di mano perché in quel caso saremmo in un certo senso puniti, non solo dal mercato ma anche da congelamento del flusso di capitali, com’è avvenuto durante la crisi
Grazie per avercelo ricordato! È questo che dà un senso al lavoro che stiamo facendo qui: insieme, e su questa piattaforma, riusciamo a conservare meglio la memoria di quanto io potrei fare da solo, o noi potremmo fare scrivendo sulla schiuma della cloaca nera (X) anziché sulle sponde dell’ampio fiume del Dibattito (goofynomics).
EliminaGrazie. Solo per correttezza nei confronti di Messora, aggiungo che questa dichiarazione di Draghi la diffuse (a suo tempo) Byoblu.
EliminaE comunque iGrembiulati™️ contribuirono a prendere per la gola le vittime predestinate (noi).
RispondiEliminaSiamo un branco di ingrati maligni. Era un brutto momento, e UVA ci ha salvati. Ora sta lavorando duro, sta mettendo la SUA reputaIone al nostro servizio, si sta sacrificando per noi, per farci avere sia più burro che più cannoni. Cominciando dai cannoni.
RispondiEliminaNon ho parole per esprimere la nostra ingratitudine, quindi rievoco:
https://www.facebook.com/share/v/19aLuBTdFN/?mibextid=wwXIfr
Ti stai allargando: i tuoi link, oltre a non essere attivi, sono anche non funzionanti, o almeno non dal mio telefonino, che non li indirizza direttamente a Facebook (cosa che farebbe probabilmente se fossero attivi).
EliminaApprofitto per segnalare che non mi funzionano i link attivi sui commenti ( ad es nella sua risposta sopra a Francesco Favia "sulla base di presupposti teorici che sapeva essere sbagliati" non mi reindirizza). Mentre i link attivi nel post non mi danno problemi. E' un problema solo mio? Grazie per l' eventuale feedback.
EliminaNo, è un problema anche mio! Grazie per avermelo segnalato. Il codice sono sicuro di averlo messo giusto, quindi deve essere cambiato qualcosa nel backend di blogspot che non gli consente più di recepire tag HTML nei commenti. Hai fatto bene a dirmelo, così metterò i link in chiaro come fa il saggio Charlie Brown. A questo punto, dopo, se mi ricordo quello che volevo dire vedo di mettervi anche i link in chiaro.
EliminaGrazie ancora Bagnai. Mi auguro che il debito comune che UVA (ma io metterei l'acronimo GPDM) auspica possa essere da voi bloccato come avete fatto con il MES. Altrimenti non oso pensare al futuro dei nostri figli e nipoti in questo paese.Da parte mia e di tutti i miei parenti prossimi avrete sempre il sostegno ,(voto) per una politica a favore dell'Italia.Tirèmm inànz
RispondiElimina
EliminaCon il PNRR non ci siamo riusciti, però! Purtroppo non sono così sicuro che esista una consapevolezza diffusa dei rischi cui si va incontro.
I farabutti e i traditori di "alto bordo" sono sempre esistiti, ma un tempo , quando palesemente svergognati , finivano dandosi un po' di dignità tramite un colpo alla tempia o scomparendo in lontane colonie o (ahinoi troppo raramente) con "le pallottole di un plotone" ma mai con la "claque di un loggione"
RispondiEliminaE anche questa "mediocrità del male" è un segno di questi "tempi infami".
Da sempre le persone si lamentano del tempo in cui vivono.
Eliminastiamo dileggiando il candidato unico alla presidenza della repubblica, non dimentichiamolo..la claque è compresa nel pacchetto
EliminaInsomma! Io lo sto criticando, più che dileggiando. Lui comunque qui è di casa, diversi articoli del blog gli sono dedicati. Sul resto, si può discutere. Quando potrà ritentare l’impresa che non gli è riuscita due anni fa avrà superato gli 80 anni, ma questo gli auguro che non siano un problema, mentre auguro a me che ci sia ancora una maggioranza di centrodestra solida, e questo invece sarebbe un bel problema per lui.
Eliminauna maggioranza solida dove c'è Salvini che briga soprattutto per gli italiani, Meloni che briga soprattutto per sè stessa e Taiani che briga soprattutto per favorire le lobbies..cosa potrà andare storto?
EliminaEppure, nel panorama internazionale, la nostra è una maggioranza solida. Esorto sempre a non farsi raccontare le cose dai giornali. Dopodiché, sappiamo tutti che nazareneggiare o ursuleggiare è nelle corde di PD e FI. Se i 5 stelle non avessero sparigliato, avremmo avuto la maggioranza Ursula in Italia ante litteram già nel 2018. Non è difficile capire il perché. Il blocco sociale (e aziendale) di riferimento di quel partito è ben noto, non c’è da scandalizzarsi, sarebbe gradito che lo si ricordasse quando si cerca di interpretare le mosse degli altri partiti, ad esempio del nostro.
Elimina„Eh ma la guerra è la Russia cattiva che ce la impone.“
RispondiEliminaQuando mi dicono così non so neanche dove iniziare, se non rifugiarmi nell’assurdo „costruiamo alloggi e buche da riempire per ogni rifugiato ucraino, invece che bombe a grappolo tedesche per pagare gli stipendi degli operai sardi“ .
Magari bisognerebbe ricordare come il trattare l’ucraina come un paese di dementi non in grado di avere un governo „autoctono“ ( https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-12-02/l-ucraina-vara-governo-ministri-stranieri-selezionati-cacciatori-teste-202117.shtml ) o magari dal fatto che „conviene“ mettere x miliardi nella NATO invece che spendere x+1 miliardi nelle bollette del gas da pagare a Gheddafi.
Accetto consigli (o bottiglie di vino buono)
quando vi incrociate in giro (se avviene) vi scambiate il saluto? Intendo con LVI?
RispondiEliminaLa cosa è andata così: al tavolo del giubileo la prima volta mi è passato intorno ignorandomi, la seconda ha abbozzato un gelido sorriso, la terza mi ha dato una stretta di mano di circostanza, la quarta una stretta di mano standard, poi è caduto il Governo. Ora non so se incontrandomi mi saluterebbe: io ovviamente lo saluterei, le mie valutazioni politiche (riferite al voler rifuggire da una responsabilità politica e al volersi riposizionare come salvatore di una Patria che ha distrutto) sono una cosa, la buona educazione un'altra. Approfitto per anticiparvi un tema dal mio manuale di antropologia parlamentare comparata: al Senato i colleghi di opposizione salutano, alla Camera no. Draghi è più da Camera che da Senato, diciamo così.
EliminaPost scriptum: confermo che siamo ritornati alla casella di partenza. Oggi, al Quirinale, agli auguri del presidente della Repubblica, ci siamo reciprocamente ignorati. Io ero abbastanza tentato di andargli sotto e fargli i complimenti per la perspicuità della sua analisi, ma poi ho pensato che non si deve infierire. L’ho trovato un po’ invecchiato, e mi è dispiaciuto. In fondo, senza di lui, noi non ci saremmo mai conosciuti. È stato un pezzo della giovinezza di questo Blog, è stato un pezzo della mia piena maturità stilistica e immaturità politica, dubito che avremo molte altre occasioni di incontrarci.
Eliminaquando capiterà, perchè capiterà, le auguro di resistere alle sirene incantatrici, munite di trombe dell'apocalisse, che vorranno condurla verso il lato oscuro della forza, contrariamente a quanto fatto da draghi, che ha venduto gli italiani per un piatto di lenticchie. In fondo, è proprio a causa di carenza di uomini (e donne) di scarsa umanità e capacità che l'italia si trova in una situazione ormai irrecuperabile.
EliminaAbbiamo anche un documento storico che immortala uno di quei momenti (01/09/2022).
EliminaL’impressione che ho sempre avuto di quell’intervista ad Uno Mattina, è che Cossiga volesse evidenziare proprio il vile, non l’affarista. “Un vile. Un vile affarista…”. Risentitela anche voi
RispondiEliminaGrazie, hai fatto bene a mettere agli atti il video. Purtroppo, per un problema riscontrato qua sopra anche da Luca, ti confermo che blogspot non ci lascia più mettere i link attivi. Io vedo qual è il link che volevi postare dall’e-mail di notifica del tuo commento. Lo metto qui a beneficio di chi non conoscesse quel passo particolarmente segnante della storia televisiva italiana:
Eliminahttps://m.youtube.com/watch?v=vgy29Qx1hkM
(mitico Luca Giurato…)!
Non so se dipende dalla piattaforma, a me i link funzionano con android e browser Brave
EliminaMi scuso, sono stato precipitoso, in effetti funziona solo il link del post di
RispondiEliminaT, altri provati in seguito no.
…e comunque, di Luciano non si butta via niente. 😂
Elimina:-)
EliminaTuttavia è un dato che alcuni link funzionano ed altri no. Ho il sospetto che dipenda da questo.
Se interessa, avendo un paio dei link che non funzionano forse sarei in grado di trovare la soluzione. Io ho fatto numerose prove ma in tutti i casi i link hanno funzionato.
Giusto per dare un'indicazione quel e ottengo copiando il testo di un link che non funziona ottengo questo:
Elimina.
javascript:void(0);
.
(Questo è un link non funzionante in una risposta del prof. ai commenti
Se invece copio un link funzionante il testo appare corretto.
Io ho usato i classici link HTML e funziona (le stringhe del testo e del link le cambio a mano): link text
Elimina
EliminaPer esempio, io non riesco ad aprire il link che metti tu. Può essere che io abbia fatto qualche errore nel codice.
@Alberto Bagnai
EliminaLa stringa che ho messo io per generare il link attivo è la seguente:
<%a href="https://developers.google.com/search/docs/crawling-indexing/qualify-outbound-links?hl=it&authuser=0" rel="nofollow">questo<%/a>
da cui vanno tolti i simboli % che ho dovuto aggiungere qui per non far generare di nuovo il link.
Sarebbe utile sapere se a qualcuno funziona il link che avevo messo alla riposta precedente.
@T il link che hai messo alle 12:27 non mi funziona
P.S. dopo l'inciampo di ieri sera ho fatto numerose prove aprendo un blog di prova quindi oggi sono abbastanza confidente.
Per eventuali prove è qui:
https://pareggiatore.blogspot.com/2024/12/prova-link.html
in modo che se qualcosa non dovesse funzionare ho un elemento in più su cui lavorare
@Luciano se in qualche modo può essere utile: il link alla risposta precedente funziona, il link di T non funziona neppure a me, mentre mi funziona il link al video di Giurato.
EliminaA me funziona paro paro come Gabriele.
EliminaSì scusate il link delle 12:27 è stato un errore. <a href="https://www.w3schools.com/html/html_links.asp”>Volevo linkare questo sito. Io uso il tag html di quell’esempio</a>
EliminaIo continuo a pensare che la crisi simultanea dei nostri cari fratelli europei d'oltralpe (alpe occidentale ed alpe centrale) sia acido nitrico.
RispondiEliminaE il fatto che Trump non riconosca la sovrastruttura UE come interlocutore ma abbia intenzione di privilegiare i rapporti bilaterali con i singoli stati, sia glicerina.
Se son rose ... esploderanno.
Totalmente d’accordo. È soprattutto la seconda cosa a determinare un cambiamento, se non altro perché la prima qui ce l’aspettavamo fin dall’inizio e quindi l’avevamo in qualche modo incorporata nel nostro ragionamento. Il ripristino del bilateralismo da parte di Trump, se ci sarà, sarà di gran lunga il fenomeno più suscettibile di sviluppi interessanti!
Elimina... e se posso, aggiungerei un'ulteriore riflessione. Se è vero come è vero (e come ci ha mirabilmente spiegato il prof Galli qualche anno fa al goofy con la sua lectio magistralis sulle talassocrazie anglofone) che la UE (nella sua caratteristica dimensionale di macrostruttura politica) può essere considerata il piede (occidentale) nella porta del continente eurasiatico, allora gli inevitabili cambiamenti (globalismo VS multipolarismo) che si affacciano sempre più concretamente all'orizzonte potrebbero diventare un'occasione storica di superamento dello status quo.
EliminaDetto in altro modo: nel mentre che i bulli si picchiano potremmo approfittare del caotico riposizionamento generale per (almeno cominciare a) riconquistare qualche spazio di sovranità nazionale che ci ponga nuovamente come attori (se non protagonisti almeno non comparse) dei teatri internazionali.
E sicuramente, ad esempio, lo spirito del "piano Mattei" va in questa direzione.
L’ottimo Boni su X sul principio di contraddizione e i canali di comunicazione
RispondiEliminahttps://x.com/boni_castellane/status/1868940442382811446?s=46&t=EMwTMdvvBCtHJAoKlcd-IA
Partecipo al dibattito con alcune considerazione di fondo che scaturiscono dall’osservazione della dinamica dei dati di reddito, risparmi, debiti e disuguaglianze delle Famiglie dei 4 principali paesi dell’Eurozona, così come li ho estratti dal DB Eurostat (partenza 2012-arrivo 2023 o 2022).
RispondiElimina1 – L’Adjusted gross disposable income of households per capita, calcolato con il metodo della parità dei poteri di acquisto, nel 2023 è di € 34.820 in Germania (DE), il valore più alto dei 4, con Francia (FR) 29.125, Spagna (ES) 24.614, coi (IT) 27.344. Anche la crescita dello stesso dato dal 2012 è forte in DE 37,4%, battuta solo da ES 45,7%, ma superiore a IT 32,9% e FR 28,4%.
2 – Anche il Gross household saving rate vede in testa ed in crescita la DE con 19,3% dal 16,5%, segue FR 17,1% da 15,2%; ES 12,05% da 7,01%; IT unica ferma a 10,7% da 10,1%.
3 – Il Gross debt-to-income ratio of households è aumentato in FR da 85,3% a 102,8% mentre cala fortemente in ES da 126,7% a 72,5%; stazionaria in DE da 83,8% a 83,1%; in IT era la più bassa a 63,9% e cala a 57,1%.
4 – Il Gini coefficient of equivalised disposable income, l’indice delle disuguaglianze dei redditi, nel 2022 (ultimo dato disponibile) vede l’Italia al primo posto con 32,7 da 32,4; anche i DE sale leggermente da 28,3 a 29; cala in FR da 30,5 a 29,8 e soprattutto in ES da 34,2 a 32.
I dati ci dicono che le famiglie Tedesche, che hanno più reddito di tutte, non lo spendono, anzi aumenta il tasso di risparmio. Spendono i cugini d’oltralpe, pur con risparmi in tenuta, e lo fanno aumentando il debito. Le famiglie della Spagna riducono i debiti e incrementano i risparmi grazie ad un significativo aumento del reddito disponibile. Le Nostre spendono per mantenere il livello dei consumi, risparmiando poco, ma neanche indebitandosi.
Le Divergenze crescono…
Segnalo che il discorso in questione di Draghi è uscito quest'oggi sul sito del CEPR: https://cepr.org/publications/policy-insight-137-europe-back-domestic-growth
RispondiEliminaGià il titolo, "Europa: ritorno alla crescita interna", sintetizza bene quanto detto, con Draghi che utilizza proprio l'espressione "approccio mercantilista" (a pag. 6). Evidenzio poi come venga nuovamente premuto il tasto del mercato dei capitali e della presunta necessità di muoversi da un sistema finanziario incentrato sul credito bancario a uno incentrato sull'equity, da cui scaturisce tutto il discorso sulla Capital Markets Union. Interessante poi anche il passaggio (a pag. 4) in cui ci dice che "According to a CEPR discussion paper, 20% of long-run economic growth is driven by demand and its effect on firms’ incentives to innovate. The implication is that an economy that is consistently underheated will ultimately produce less innovation and see slower productivity growth": abbiamo in pratica sfatato un altro tabù, ossia parlando di produttività non vale la famosa "legge dell'offerta e dell'offerta", ma esiste anche la domanda (auspicabilmente interna)!
Abbiamo una prova diretta dell'assunto generale. Il quale però non definirei keinesismo, ma più appropriatamente luxemburgismo se qualcuno avesse coniato questo altro termine. Ebbene, la settimana scorsa il fulgido Enrico, nipote di cotanto zio, che insegna a Parigi, perché quelli bravi quando sono dismessi da primi ministri vengono presi in carico nelle università francesi migliori, ha potuto suggerire di: “Usare il MES per la spesa militare”; e ci si chiede ove mai esista un modo più squisito di mettere insieme cose così deliziose? Quando si parla di “faccia di bronzo” non s'arriva mai al fondo del barile.
RispondiEliminaSecondo rilievo. Prima di aggiungere “affarista” la parola “vile” fu pronunciata con ben altro intento del semplice dileggio. Del resto “vile affarista” per alcuni non è neanche un dispregiativo; se ne fregiano addirittura, ad esempio, quei degni discendenti dalle loro antenate scimmie e che si continuano a selezionare in Bocconi per raggiungere la loro agognata tana di Chicago. Del resto, non è una nemesi quella di incominciare con bocconi e finire a cicago?
Il terzo rilievo potrà invece suonare amaro, ovvero sentirsi amaro al palato.
“Quello che è veramente non si spiega è perché tenga ancora botta il nostro.”
Eh no! Questo “perché” sta per “come”; e dunque è solo una scelta sintattica. Sul perché, ahimè, da tempo vengo indicando l'errore strategico, ovvero, siccome il discorso complessivo continua a non chiudere il suo cerchio, anzi vuol immaginarsi di aver scongiurato repliche o ursule, ho potuto perfino sospettare che si possa parlare di chi ne ha “merito”. Perché delle due: o l'una o l'altra, potendosi escludere di fidare realmente nell'autoessiccazione spontanea e naturale. Ma non arrivo ad essere una così brutta persona, e voglio credere che fu errore di prospettiva o svista, come lasciar la donna in presa. Io, per me, sono solo avvilito, perché dopo una vita passata ad assistere ai giochi a rimpiattino, non esenti da inutile brutalità e sangue, ci ritroviamo a trastullarci ancora con fasci eiaeia e communisti ccosì mancoersanguemefaiscì. Il voltastomaco!
Intanto abbiamo il problema che rientra tra i disoccupati. Perchè occupazione non ne ha, ma la cerca, 'a voglia se la cerca. Non è finito né tra gli occupati né tra gli scoraggiati. Magari è anche per questo che sposa una politica fiscale espansiva o meglio anticiclica. Daje Mariolone! Nun mollà!
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RispondiEliminaok, marcia indietro con grattata ma...disgregazione della UE e formazione degli SUE (stati uniti d'Europa) con la creazione di debito comune, ovvero 1 alziamo salari e stipendi con il debito comune, ovvero 2 usiamo il formaggio per far entrare il topo nella trappola, no? Quindi in realtà UVA non è che abbia proprio cambiato idea, ha solo cambiato strategia.
RispondiEliminaOggi i camerieri polacchi chiedono “più stato” (Morawelcki in prima sul Corriere).
RispondiEliminaAbbiamo scoperto che anche LVI ha un sogno bagna(ia)to nel cassetto... ma tutto passa, anche l'UVA...
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