Da qualche tempo sto cercando di farvi capire che la situazione degli altri Paesi europei è meno rosea di quanto i nostri cari operatori informativi cerchino di lasciar trasparire. La facile profezia sul "segare il ramo" si sta materializzando coi suoi tempi, che sono purtroppo quello della Storia, la cui lentezza non deve indurci a dubitare della logica dell'Economia. La mortifera ideologia dell'austerità (cioè la difesa ultra vires della quota distributiva del capitale) non può che condurre a una cronica insufficienza di domanda, cioè a un mondo di poveracci e di scarsa remunerazione del capitale. Un circolo vizioso che non ha nulla di originale e che spiega le cicliche eruzioni di violenza da cui è punteggiata la storia dell'umanità. I periodi di una prosa terminano con un punto, quelli della Storia con una guerra.
Anche se l'attenzione di molti si concentra sulla potenza egemone, quella tedesca, per una serie di motivi, fra cui l'indubbia rilevanza del Paese, la sua penetrazione nel tessuto della nostra economia, il fatto che lo conosco bene e che ho una lunga esperienza diretta e indiretta di esso, da qualche tempo, da ben prima del gigantesco QED di Nanterre, stavo cercando di attirare la vostra attenzione sulla Francia, che, a differenza della Germania, è, come sappiamo da tempo, una vittima diretta delle rigidità determinate dalla moneta unica. Il suo deficit estero cronico le avrebbe (e le ha) imposto, come qui ci dicemmo tanti anni fa, politiche regressive (Hood Robin policies): togliere ai poveri per sostenere la competitività del Paese, dando ai ricchi. Il povero Macron di queste dinamiche oggettive sarebbe stato vittima, come avevamo detto qui e ribadito qui, non necessariamente nel senso che ne sarebbe stato travolto, ma nel senso che la loro gestione sarebbe stata sempre più complessa, a mano a mano che le tensioni sociali (nell'immagine del mio amico del post precedente, la pressione del vapore nella pentola a pressione) si fossero rivelate più esplosive.
La ciurma awanagan-gianniniana, qui degnamente rappresentata dall'amico Marco con la "m" maiuscola, travolta dal proprio livore antiitaliano (quel Paese così ingrato da non attribuire una laurea honoris causa ai millantatori!), ma anche gli intelliggenti (sic) come Valerio, intrisi, questi, di diverso ma coassiale livore verso questo popolo di mandolinisti che si attarda oziosamente su un blog insignificante (e che peraltro non c'è) invece di inchinarsi alla superiorità del loro pensiero forte, ha reagito a questo discorso coerente e dalle lunghe radici abbandonandosi alla tentazione (cit.) del "micugginismo": m'ha detto micuggino che in Francia sta bbene, m'ha detto Numbeo (e che cazzo è? Ma perché non andare sul sito dell'Eurostat?) che il Pil in Francia è più alto, ecc.
Tutte osservazioni assolutamente inconferenti, come vi mostro con un semplice esempio numerico, sintetizzato da questa tabella:
Immaginiamo che in Cracozia ci siano 10.010 (diecimiladieci) abitanti, di cui 10 ricchy e 10.000 poveri. Com'è noto, i ricchy hanno ovunque una bassa propensione al consumo. Se guadagni un milione, difficilmente spenderai 750.000 euro in pane (il rischio del diabete si concretizzerebbe rapidamente), e all'obiezione che però i ricchy possono comprare champagne, si può obiettare che con 750.000 euro di champagne puoi farci il bagno nella Jacuzzi tenendola spenta, ma certo non dissetarti, a meno che tu non voglia fare la fine dell'immortale autore de Il corvo. Come capite, la diversa propensione al consumo di ricchy e povery è un dato fisico, oggettivo. Naturalmente quasi nessun modello economico ne tiene conto, a parte quelli kaleckiani, come questo. Nell'esempio ipotizzo che in Cracozia i ricchy consumino il 20% del loro reddito (risparmino l'80%) e i povery il 90% (risparmino il 10%). Se 10.000 povery guadagnano 1.000 eury il totale dei loro redditi è 10 milioni, esattamente come il totale dei redditi dei 10 ricchi che guadagnano un milione a testa. Il Pil della Cracozia quindi nello scenario di base è 20 milioni (di cui 10 guadagnati dai ricchy e 10 dai poveri), con 11 milioni di consumi.
Passiamo ora allo scenario "M'ha detto mi cuggino che er Pille in Francia è arto" (lo scenario degli awanagan-gianniniani e degli intelliggenti).
Basta immaginare che il reddito dei ricchy raddoppi, passando a due milioni a coccia, e quello dei povery si dimezzi, passando a 500 eury a cranio.
A questo punto, i ricchy da soli fanno 20 milioni di reddito (cioè bastano i ricchy a raggiungere il reddito della baseline, dello scenario precedente), cui si aggiungono i 10.000x500=5.000.000 milioni di reddito dei povery, per un totale di 25 milioni (ovvero: il Pil è aumentato del 25% da 20 a 25 milioni, e analogamente il Pil pro capite - visto che gli abitanti sempre quelli sono: il conto fatelo voi!). I consumi, però, sono diminuiti, passando da 11 milioni a 8 milioni e mezzo: questo perché si sono dimezzati i redditi della popolazione a più alta propensione al consumo.
Questo spiega perché quando un economista vede questo grafico:
(tratto da qui) immediatamente visualizza questo:mentre quando un ingengngniere awanagan-gianniniano o un intelliggente vedono lo stesso grafico immediatamente vanno su Numbeo per cercare di dimostrare a Bagnai che ha sbagliato (ignari del fatto che Bagnai se ne strabatte), e fanno la figura dei peerla (ma non dobbiamo infierire noi dove Natura si accanì).
Capito, pirlottoni? Vi voglio bene, ma (o anche perché) non ce la potete fare! Andate a parlare di calcio al Bar dello Sport, il vostro giardino di Academo, cercando di scalarne la tabaccaia, ma qui è meglio che lasciate perdere: non siete buoni nemmeno come sparring partners!
Oh, poi io lo so che siete autolesionisti, quindi aspetto con trepidazione, soffocando gli sghignazzi, la vostra relazione di minoranza. Nel frattempo, i normodotati, ove mai non lo avessero già capito, hanno un quadro chiaro della situazione: del fatto che il cuggino di Marco stia bene rigorosamente all'interno della "cerchia dei Navigli" di Parigi ce ne possiamo tranquillamente strabattere. L'ultimo visiting a Paris XIII l'ho fatto nel 2017 e già allora mi dissero di non muovermi da solo dalla metropolitana alla facoltà perché era pericoloso (e in effetti durante un seminario venimmo interrotti dalla notizia che un collega si era fratturato la mascella - nel senso che lo avevano corcato di botte - nel tentativo di difendere lo zainetto del suo computer dalle affettuose attenzioni di un nuà - noir - vi risparmio le contorsioni logiche cui si sottopose il messaggero, dovendo recare tale infausta notizia in un'università de sinistra).
Non sono 10 super ricchy (di cui la Francia abbonda) a rassicurarci:
(qui): ove mai volessero farlo, non saranno Arnault, Bettencourt, Saade, Pinault e Wertheimer ad arginare centinaia di migliaia di diseredati che non hanno nulla, o troppo poco, da perdere, e cui il Governo letteralmente non sa in quale lingua rivolgersi! L'unico modo che avrebbero a disposizione per farlo sarebbe assoldare dei mercenari, ma se lo facessero (e dovranno farlo) li userebbero per difendere se stessi, non Macron! Si ritireranno nell'Ile Saint Louis, trasformeranno coi fondi del PNRR il Ponte Luis Philippe, il Pont Marie et il Pont de Sully in ponti levatoi, e tanti saluti! Per i punti a Sud, come sa chi conosce Parigi, basterà qualche cavallo di frisia e una trentina di ragazzotti dotati di fucili a pompa.
Chiaro il concetto?
Poi va da sé che i moti si sopiranno, fino alla scintilla successiva, in un'alternanza risonante di fasi acute e fasi croniche. Ma anche la Francia è soggetta al peccato originale. Rimuovere gli effetti senza rimuovere le cause è un esercizio tanto nobile quanto disperato. Le riforme, alla Francia, servono:
Lo vedete, poveri ciucci miei!, che in termini di conti esteri è sistematicamente sotto di noi, con tutto che l'energia per lei non è un problema? Quindi agli scalmanati che stanno mettendo a ferro e fuoco le città (non solo les cités) della Francia Macron può dire quello che vuole, ma quello che dovrebbe, e alla fine dovrà dirgli, e che anche se non gli dirà loro capiranno, se non lo hanno già capito, purtroppo è: "Siete già incazzati ora? Pensate quanto lo sarete di più quando, non potendo lasciar cedere il cambio, sarò costretto a tagliarvi ulteriormente i salari per tentare di limitare l'indebitamento estero!"
Tutto qua.
Come vi ho sempre detto, il tempo è dalla nostra, o, per lo meno, non è dalla loro: e questa non è Schadenfreude, è economia, e non è strateggiah: è strategia.
E quindi? Avremo una società simile a quelle dei paesi sudamericani, pochissimi straricchi ed una massa di poveracci, estesa a tutta l'Europa? Una sorta di Colombia planetaria, visto che Usa e resto del mondo sono già più o meno così o sono avviati su quella strada
RispondiEliminaPer alcuni lettori che hanno visto nascere e dovuto gestire scenari di quel tipo (in quanto “speculatori”) quello che descrivi è un rischio attuale, e a Parigi del resto si è già ampiamente materializzato, se pure in forme latenti.
EliminaLa cosa inquietante è che in Colombia non se ne lamentano né si ribellano.
EliminaBene.... basta non copiarli 😅
EliminaAh 🤣 mi è venuto in mente adesso a est si faceva proclama alla nazione " pugnalati alle spalle😡 " a ovest il ministero dell'interno " la repubblica vincerà🫡 " quanto è piccolo il mondo 😅
EliminaInfatti. Ma è possibile trasformare il pianeta nella Colombia? Non finirebbe con il diventare un mondo peggiore anche per gli straricchi?
EliminaNon possiamo rispondere sempre alle stesse domande, per quanto fresca ingenuità dimostrino. Bisognerà pur trovare un equilibrio fra quelli che “il satanismoooh” e quelli che pensano che i ricchy vivano nel nostro mondo!
EliminaVisto che sta provando con il "Checkmate of the king" sposto la pedina indicando che i ricchy hanno bisogno dei poveryh e viceversa 🙂
EliminaBisogna capire quanti paesi in questo modo saranno tentati di stringere alleanze sempre più strette e strutturali con Cina e Russia, vedasi ad esempio il Brasile in sud america e la Tunisia, che Putin e i suoi alleati vogliono fare entrare nei BRICS visto che il FMI i soldi glieli presterebbe solo a "strozzo sociale". Se gli USA vogliono mantenere almeno in parte la propria egemonia geopolitica dovranno rivedere in toto il progetto di globalizzazione che avevano in mente e che gli sta scoppiando in mano.
EliminaD'altronde come ogni grande impero anche quello Ammerrigano è destinato a crollare, l'unica cosa che possono fare e rimandare il più possibile l'inevitabile.
Perdoni se riprendo il punto di prima, professore, ma Marco a Parigi ci vuole andare per lo stesso motivo per cui cita Giannino e per cui ci sono più camerieri poveri a Londra che al bar sotto casa: perché fa più figo, i dati neanche lì conosce perché non lo cita Blumber.
RispondiEliminaLa domanda, qui come prima (https://goofynomics.blogspot.com/2023/06/quils-viennent.html?showComment=1688206493764&m=1#c6345141119417972089) è: se i francesi preferissero diventare una favela che essere chiamati "nazisti" dal niuiorctaims, abbiamo un piano B? Tipo la meravigliosa cavalcata 2018-2019?
arriva il momento in cui a certe domande quel 30% di popolo
Eliminache di solito passa alla storia dovrebbe porle a se stesso, non porle a persone che giustamente stanno nei limiti istituzionali e non potrebbero comunque, se anche avessero idee più darwiniste, risponderti pubblicamente. Finché siamo costretti a stare dentro confini di deliranti e distruttive "leggi internazionali" che sono figlie anche di un incostrastato delirio socialista post bellico e di quella corrente ebetomassonica mondialista, che sono dentro le nostre istituzioni, dentro la nostra magistratura, chi può osare proporre l'ovvio, la naturale soluzione ad una invasione di alloctoni che aggrediscono in casa nostra i nostri concittadini? analizza la storia, quanto e dove questi fenomeni si sono già presentati, non pensare all'essere umano come un soggetto ma come una parte di un sistema che è la natura: o gli autoctoni sono stati sterminati o hanno reagito e cacciato gli invasori. L'esito non dipende da o solo da un potere governativo ma soprattutto dalla volontà e consapevolezza diffusa che una scelta sia necessaria e accettabile. Se questa consapevolezza non c'è, un governo può al massimo fare qualche contrattino per il gas con i Paesi del nord Africa e rispedirgli qualche centinaio di invasori ma non saranno migliaia mentre centinaia di migliaia sono entrate e tutt'ora entreranno; non risolverai mai il problema dei cosiddetti "nuovi italiani" che fortuantamente non si sentono tali - salvo quando devono rispondere alle interviste che gli ebetocomunisti alla ricerca di nuovi proletari da portare in trionfo come feticci gli fanno, allora recitano anche loro, con compiaciuto spirito di irrisione dell'intervistatore che viene considerato da loro un mentecatto, la parte degli italiaaaniii orgogliosissimi che sono stati abbandonati dal sistema - . Se vuoi risolvere il problema del clima di censura e autocensura che nei media e nei social esiste quando si osa descrivere la NORMALITA' cercando di basarsi su principii oggettivi, perché non ci si inginocchia alle follie neomarxiste per reclutare i falliti del pianeta e farne un esercito di utili idioti, non chiedi al parlamentare quando finirà: finisce nel momento in cui tu pubblicamente - e io l'ho fatto con nome e cognome anche su Linkedin - cominci a fregartene ed esporre le tue idee, in modo civile ovviamente, senza intento offensivo ma senza scusarti per chiamare le cose con il loro nome, e allora scopri che quando dici che le multinazionali che fanno parte del sistema di propaganda woke stanno rappresentando le donne che seguono le loro inclinazioni naturali come delle fallite in modo che seguano strade per cui non sono portate e poi sostenerle con le quote e leggi asimmetriche dando loro un potere ricattatorio nei confronti degli uomini... e infine avere su di loro un potere totale... ti assicuro che arriveranno a scriverti donne per nulla fallite anche secondo quel modello, che ti dicono che hai ragione e che se ne rendono conto. E poi arriveranno altri che fino al giorno prima pensavano che fosse impossibile fare quello che hai fatto e si sentivano soli, nella fogna ideologica pervasiva cui siamo sottoposti, e iniziano a ribellarsi e farsi riconoscere. Non lo può fare un parlamentare al posto tuo anche se può bloccare le leggi di censura che il regime socialista della cupola finanziaria. Non di più
non ho capito che cosa c'entra la sua risposta con quello che io ho scritto a Paolo Giusti. Mi spiace non ci arrivo. Visto che siamo a teme, come avevo scritto in un altro post: attribuire ogni forma di invasione, aggressione e acredine nei confronti degli europei, da parte di popoli dell'Africa, al colonialismo è argomentazione strumentale che la destra autoconfinata nel wokismo, per cercare di cogliere in contraddizione i partiti globalisti, ogni tanto usa - ricordo l'on. Meloni all'opposizione, e sicuramente ha una parte di verità ma non spiega perché gli stessi identici fenomeni possano accadere in stati che non hanno quel passato e soprattutto quel presente colonialista quali la Svezia, dove la violenza e l'irrisione - non è una mia interpretazione è proprio quello che si vede nei filmati dei poveretti global inebetiti occidentali che vanno a fare filmati nelle periferie per dimostrare che i destri odiatori vivono di luoghi comuni - della debolezza mentale degli autoctoni è quotidiana.
EliminaNon capisco quando le abbia rimproverato amore per il multiculturalismo che è argomento sul quale si è espresso sempre chiaramente sostenendo che non funziona.
Sicuramente non credo all'automatismo: crisi, allora i neri si mettono a spaccare le mandibole ai bianchi per portar via loro il portatile. Questo è molto più razzista perché è esperienza umana comune che ci siano persone, e ovviamente ne ho conosciute anche di etnie africane, che non hanno quella propensione neanche messe sotto stress. Una cosa è rubare la simbolica mela perché si muore di fame, una cosa è commettere crimini abitualmente di tipo violento, spacciare droga e vendere armi, imporsi negli spazi comuni su base razziale per imporre semplicemente il proprio branco ripercorrendo la logica delle guerre tribali che si riverifica puntualmente, E MEDIAMENTE - come tutte le considerazione sui gruppi umani - in tutto il globo in cui alcuni popoli migrano.
Non ho affatto dubbi sul fatto che i gilet gialli non fossero neri e non avverso la protesta di per sé: non mi risulta che i gilet gialli andassero in giro a commettere reati gravi e abbiano messo a ferro e fuoco per l'ennesima volta le città, saccheggiando i negozi, perché all'ennesimo scontro con un poliziotto uno di loro ci è rimasto.
Prof, leggendo questa frase "Basta immaginare che il reddito dei ricchy raddoppi, passando a due milioni a coccia, e quello dei povery si dimezzi, passando a 500 eury a cranio.", si è materializzata, nella mia capoccia, l'immagine del pollo di Trilussa.
RispondiEliminaChe poi questo concetto non è nulla di nuovo, è una variazione di quanto spiegato da Trilussa nella poesia dei polli:
RispondiEliminahttps://www.poesiedautore.it/trilussa/la-statistica
Certamente questa illuminante lettura, onorevole, non trova spazio altrove, ma solo nel blog che non esiste.
Io non mi capacito di come facciano ad avere una PNE negativa di un terzo sul Pil (circa) e un saldo dei redditi primari così elevato…
RispondiEliminaPerché sicuramente il loro livello di conto corrente é preoccupante ma quello del saldo commerciale é semplicemente mostruoso…
Devono aver fatto un ottimo shopping all’estero (ide e di portafoglio)…praticamente le nostre aziende migliori (comprate da loro) li stanno tenendo a galla (per quanto dura).
Penso anch’io, ma si può verificare.
EliminaGermania in recessione con una bilancia dei pagamenti molto elevata "intresting" , comunque la mia domanda un poco fuori contesto, si è riusciti ad avere una deroga per i bio carburanti? ( considerando che da qui al 2035 ancora ne deve passare di acqua sotto i ponti però però per progettare un propulsore per bio carburanti non si riesce a metterlo in produzione all istante )
RispondiEliminaScusa caro: il fatto che la Germania abbia un surplus estero essendo in recessione è fisiologico, perché meno reddito significa meno importazioni!
EliminaEro convinto che il crollo dei consumi fosse globale e quindi anche un calo più elevato sulle loro esportazioni 🤔
EliminaLa "cura" Monti la ricordi? Distruggere la domanda interna fa crollare il PIL, quindi anche se le esportazioni diminuiscono basta fare in modo che il calo delle importazioni sia ancora maggiore a causa del taglio dei redditi e la bilancia dei pagamenti va in attivo.
EliminaHartz 4 e i suoi fratelli sono vivi e lottano contro di loro e contro di noi.
Si , tecnicamente ero convinto che questa volta non riuscissero , d'altronde anche le importazioni non possono andare sottozero se non c'è più domanda interna da tagliare oltretutto in un contesto globale con crisi allo stesso modo di importazioni, pero' pero' creare nuovo debito privato? 🤔
EliminaTi ricordo che noi siamo andati in surplus di bilancia dei pagamenti durante il governo Monti nonostante il PIL fosse sceso del 2,4%, poi tieni presente che la domanda mondiale non è crollata, anzi dopo i due anni di COVID in cui è veramente scesa drasticamente ( vedi bilancia dei pagamenti tedesca che è andata a zero e la nostra in negativo) è ripartita ed ha aiutato l'export. In questo momento ad abbattere i salari ci pensa l'inflazione (oltre il 6% in Germania) e l'aumento dei tassi della BCE che sta facendo aumentare notevolmente le rate dei mutui a tasso variabile e il costo del credito in generale.
EliminaCome non è crollata la domanda a livello globale ? 😅 sei serio ?
Eliminahttps://www.bloomberg.com/news/articles/2023-05-07/food-banks-see-surge-in-demand-driven-by-inflation-end-of-covid-aid Poi considerando che negli Stati Uniti a d 2023 è già saltata la Silicon Valley Bank se non sbaglio e la situazione in Europa la conosciamo già... più che crisi sulla domanda a livello globale non so cosa sia 😅
EliminaPoi assolutamente d’accordo e tutto questo considerando che i Governi hanno mantenuto livelli di deficit sempre più elevati rispetto ai nostri come abbiamo già discusso precedentemente…
RispondiEliminaLa cosa interessante é che nonostante stiano tentando di correggere i conti con l’estero, ancora oggi continuano a perdere competitività (se prendiamo in considerazione il periodo 2019-2022).
Peggio di loro abbiamo fatto solo noi e altri due Paesi (a causa della ben più acuta crisi energetica e della scarsa reattività del precedente governo nell’affrontarla) con la differenza però che noi veniamo da un recupero di competitività decennale (post Monti).
Mi riferisco ai dati pubblicati dalla Bce sull’HCI.
https://www.ecb.europa.eu/pub/economic-bulletin/focus/2023/html/ecb.ebbox202304_08~350974a969.en.html
Forse Macron pensa che può mettere i piedi in testa ai francesi come avviene in Africa con i paesi soggiogati al franco CFA. Però il disagio sociale che ti crei in casa prima o poi ti si rivolta contro, ed anche se la ghigliottina non c'è più non è mai una scelta saggia fare incazzare il popolo francese.
RispondiEliminaQuanto vorrei aver fatto economia politica con Lei e non con Baldassarri.
RispondiEliminaLascia perdere è solo un gran mal di testa e frustrazione soprattutto quando i dati non segnano nulla di buono ...
Eliminahttps://www.politico.eu/article/macrons-france-vs-le-pens-france-in-charts/
RispondiEliminahttps://en.wikipedia.org/wiki/2022_French_presidential_election#/media/File:2022_French_Presidential_Election_Second_Round_Map.svg
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9a/Simplified_2022_French_Legislative_Election_Results_Map_Second_Round.svg
https://www2.assemblee-nationale.fr/instances/liste/groupes_politiques/effectif/(hemi)/true
Una uscita della Francia dall euro è totalmente esclusa?
RispondiEliminaHo fatto lo stesso pensiero in effetti
EliminaCome al solito fioccano le amenità comunisteggianti
RispondiElimina1 se è vero che i ricchi consumano di meno, mantengono comunque il PIL e la domanda di posti di lavoro per i poveri con gli investimenti, nessuno accumula liquidità, solo i keynesiani e i marxisti credono alla favola DMD'
2 se i consumi dei poveri si sono ridotti in valore nominale non si saranno ridotti in valore reale, perché i prezzi si sono ridotti sia per risposta alla contrazione della domanda, sia perché gli investimenti dei ricchi accrescono l'offerta. I poveri sono meno poveri, hanno più beni reali e quindi benessere. Toglietevi il feticismo della merce dal cervello
3 i neri non protestano perché sono poveri o perché hanno la pancia vuota...
Complimenti! Era da tempo che qui non si affacciava un trombone razzista come te? Da quale fogna esci? Ci torni da solo, o devo portartici io? Che cazzo c'entrano le tue farneticazioni col modello macroeconomico standard? Quando ti togli il cappuccio del KKK che fai nella vita? L'ingengngniere? Ma ti rendo conto delle poracciate che dici? "I prezzi si sono ridotti"! Sveglia, nazistello dei miei zenzeri: c'è l'inflazione, e il grafico che ho mostrato è già in termini reali, se sai che cosa vuol dire.
EliminaIn Cracozia c'è la concentrazione della ricchezza e quindi la deflazione, in Francia c'è inflazione quindi la distribuzione di ricchezza...
EliminaCaspita che ridere se devo spiegarti le tue teorie economiche...
Sei veramente quel minus habens che sembri o stai scherzando? Hai un diploma? O anche se non ce l’hai, mi chiarisci dove ho detto che l’inflazione “distribuisce” ricchezza. Sai, gli effetti redistributivi sono un’altra cosa, chi ha studiato li ha incontrati al secondo anno.
EliminaL'inflazione, a meno che non chiamiamo con questo nome uno shock lato offerta, è distributiva in uno stato che fa welfare perché l'"effetto Cantillon" va lì.
EliminaIl punto è che in Cracozia c'è deflazione ed austerity, quindi non c'entra nulla con la Francia o con l'UE che sono ultrakeynesiani e non hanno mai applicato responsabilità di bilancio neppure in Grecia.
Oh, grazie! Con l’effetto Cantillon (che ho dovuto googlare: ovviamente nessun economista serio si interessa di queste cianfrusaglie da rigattiere austri-ano) ho almeno capito da che cloaca esci: da quella degli hayekiani dilettanti. Dai, fa caldo! Torna a fare una nuotatina…
EliminaOnestamente mi sono messo umilmente a cercare di capire ma senza successo.
EliminaUE o meglio UEM non ha applicato responsabilità di bilancio neppure in Grecia?
L'effetto Cantillon e l'inflazione distributiva (non da shock lato offerta?) Ma de preciso che roba è e da quando e dove??? Mettersi sempre dalla parte degli incompresi è il mio motto ma qui siamo oltre!
Ciao Alberto49
Elimina"UE o meglio UEM non ha applicato responsabilità di bilancio neppure in Grecia?"
Manda il grafico del rapporto debito/PIL della Grecia nello stesso periodo se vuoi capire
"L'effetto Cantillon e l'inflazione distributiva (non da shock lato offerta?) Ma de preciso che roba è e da quando e dove???"
Il denaro dei QE (inflazione) della BC con cui la stessa fa incetta di titoli di stato paga le pensioni, la sanità, ecc. (distribuzione)
Comunque se mi fa piacere commentare tutte le vostre osservazioni secondarie mi fa meno piacere vedere come glissiate sul dato fondamentale, cioè che in Francia i consumi siano scesi per dinamiche completamente differenti da quelle descritte in Cracozia.
È illuminante come a tal proposito l'onorevole non abbia portato i grafici delle dichiarazioni dei redditi dei francesi per mostrarci come siano variate nello stesso periodo nei diversi percentili e dare così un senso alla tabella immaginaria di Cracozia.
Io non riesco comunque a provare empatia e sono abbastanza preoccupato che pur di cercare di colpire la solita fogna global dem senza il coraggio di uscire dallo schema woke, - l'ho ascoltato fare da Borgonovo e mi si è rivoltato lo stomaco - si cerchi di fare passare l'idea che questa gente fa quello che fa - e che fa anche qui dopo essere arrivata apposta per farlo con i barchini e i barconi ma anche con permessi di pseudo lavoro - perché NOI non gli diamo abbastanza, perché NOI - o i cattivi p'droni o le cattive sinistre che li usano poverini - non si sono preoccupate prima di dare loro "dignità". Vorrei ricordare che episodi efferati si sono verificati anche con queste persone che qui erano e sono MANTENUTE in coop o in strutture della chiesa; che in SVEZIA li hanno fatti arrivare compiaciuti del proprio ebetobuonismo, dando loro casa, sussidi e ogni forma di sostentamento e il risultato è che le loro periferie sono terre in cui vige la legge degli afroislamici, che i loro stupri per strada sono DECUPLICATI, che i governi socialisti hanno dovuto proibire ai quotidiani di indicare l'etnia di chi compie i reati, che questa gente considera gli svedesi degli sifgati da irridere e conquistare perché se anche la favola del risentimento da colonizzati è una idiozia: quando un popolo per propria capacità media - l'individuo è sempre un mondo a sé - non è in grado e non è MAI stato in grado di costruite un certo tipo di civiltà, è anche più probabile che l'invidia e il desiderio distruttivo verso chi ha fatto di più, e che si mostra debole e ottuso, nascano abbastanza spontaneamente e non è la mancetta che li sopisca.
RispondiEliminaAridanga! Qui il problema non è l'empatia. Non ce ne frega niente. Certo che la Francia ha un enorme problema di fallimento dell'integrazione. Certo che l'integrazione, in mancanza di un nucleo forte sotto il profilo dell'identità culturale, è destinata a fallire (non puoi integrarti a una cosa che non sa lei stessa che cosa sia!). Certo che la sinistra, sbriciolando alcune istituzioni (famiglia, scuola), indipendentemente da quali fossero le sue intenzioni (magari quella di essere più accogliona) ha polverizzato l'identità e quindi reso impossibile, ove mai il concetto avesse un senso, l'integrazione. Poi possiamo mischiare mele con manghi e banane e parlare allo stesso modo di Francia, Svezia e Italia, va bene tutto.
EliminaSe due poliziotti non avessero assassinato per qualche motivo un minorenne (mi suggeriscono di guardare con attenzione il video, non ho avuto tempo di farlo) questo show sarebbe stato rimandato, e magari avrebbe preso un'altra forma. Torno sul punto che i gilet gialli erano bianchi, non erano "afroislamici". Il problema quindi non è "sopire con una mancetta l'invidia dei nekri" (come la metti tu), ma è eventualmente da un lato creare le condizioni perché possano vivere in pace a casa loro (e in questo le politiche di Governi come quello francese e la deriva "green" non aiutano, ed è lì che dovremmo concentrare l'attenzione), e dall'altro rendersi conto del fatto che certe dinamiche riguardano anche i "suprematisti bianchi" come te (che sono quelli che hanno indossato il gilet giallo). Ma dimenticavo: tu sei nel paradiso degli awanagana, LinkedIn, quindi in tutta evidenza pensi di far parte di quelli che ce l'hanno fatta.
Ho capito che con te è tempo perso. Provare a farti riflettere servirà solo a convincerti che io sono pro-immigrazione, pro-gender, pro-multikulti, ecc. Sono quelli come te che ci mandano a sbattere, amico caro. Se te ne andrai da un'altra parte non piangerò.
P.s.: lo sai quanti turchi ci sono in Germania?
Mi spiace, nel mio "razzismo", per quanto i turchi siano mediamente islamici - e io non ami né voglia l'islam diffuso nel mio Paese - per quanto molti siano scuretti e io sia più bianco, per quanto sfilino in Germania con arroganza identitaria di conquistatori quando in Europa ci sono scontri di istituzioni con gruppi islamici, considero i Turchi, le etnie turche, un popolo mediamente capace che difficilmente soffre di senso di inferiorità scatenabile in rabbia cieca e predatoria al primo PRETESTO e che mediamente si crogiola di vivere di espedienti criminali violenti e assassini.
EliminaLei paragona le rivolte dei gilet gialli con quello che fanno ABITUALMENTE gli abitanti di origine africana delle periferie francesi e mi spiace trovo inaccettabile il paragone, non solo per le azioni diverse della protesta ma per quello che abitualmente è lo stile di vita degli uni e degli altri, cioè quello che viene PRIMA delle proteste. Se quel pluripregiudicato che è stato ammazzato fosse riuscito a scappare perché il poliziotto assolutamente non deve sparare in casi come questi ed è orribile che spari, forse - forse - parleremmo di un bambino o un inutile uomo bianco etero cristiano ucciso da un auto - non dal conducente - incidentalmente guidata da un disadattato immigrato che cercava di redimersi dalla sua condizione sociale rubando auto e guidando senza patente a tutta velocità. E chissenefrega del francese bianco maschio etero di mezza età... ma anche del bambino in fondo, che inquina e ruba risorse a madre Gaia.
Lei continua a sbattermi ciecamente in faccia - ho visto lo stesso atteggiaemento da ragazzotti supponenti e politicamente ignoranti come Brandi - una posizione nei suoi confronti che io NON ho. Non le sto rimproverando convinzioni che ritengo sbagliate - a parte il paragone con i gilet gialli - ma sto criticando in generale in parte dell'area culturale del centro destra, mediatica e politica, l'uso di strumenti DIALETTICI DEBOLI che rinforzano logiche woke e ideologie fallimentari sull' homo tabula rasa plasmabile a piacere dalle condizioni ambientali, che cozzano con la realtà. Lo stesso approccio vedo nell'unico quotidiano che mi sento di comprare, quando definisce "inquinamento" la CO2 e come popolana colta dai gendarmi del regno a caccia di vittime sacrificali, addita subito la vicina di casa che sicuramente è una strega conclamata, sostenendo chepperò la Germania o la Cina ne producono di più.
Mi perdoni se sono una mente semplice e ragiono con la logica dell'ingeNNiere, pur conoscendo la coniugazione in "mi" dei verbi greci: se ho lo stesso input in scatole nere diverse, e ho lo stesso output vuol dire che a determinare l'output è quell'input indipendentemente da tutte le giustissime considerazioni su quello che c'è nelle diverse scatole.
Significa che sia legittimo colonizzare terre altrui, depredarle ecc.? assolutamente no. Però significa che se nella tua tana ci porti altri animali rispettabilissimi ma diversi da te che ovunque vanno distruggono, tu non vivi più.
Non c'è problema, posso dileguarmi senza sofferenza, però se lei pur ponendosi su posizioni individualmente meritorie rispetto ai suoi colleghi di partito, continua a pensare che chiunque dissenta da lei, neanche sulle idee ma sulle tattiche dialettiche, sia un imbecille che poverino non ha capito, forse contribuirà anche lei a vedere il suo partito competere più verosimilmente con gli zerovirgolisti.
Se non sbaglio, fu il nostro amico Celso a consigliarmi di vedere questo film francese, che probabilmente fotografa molto bene la povertà in Francia, soprattutto dei nipoti di quegli operai immigrati che lavorarono tutta la vita in fabbriche che oggi non esistono più
RispondiEliminahttps://www.mymovies.it/film/2019/roubaix-a-light/
Eh, ma qui dobbiamo lottare contro le idiozie convergenti di quelli che "in Francia nun c'è a povertà perché er Pille è più arto che in Itaglia" e di quelli che "sò invidiosi perché sò inferiori"...
EliminaCapisci bene che così non se ne esce.
E fin qui nulla di nuovo.
RispondiEliminaI ricchi in questo sistema diventano più ricchi e i poveri più poveri.
Sono decenni che lo sento dire da molte voci autorevoli.
Quello su cui vi è bagarre è il modo che usano per imporre il loro volere i vari Arnault.
Nel senso di come fanno a raddoppiare la loro ricchezza mentre tutto intorno è miseria.
Perché è centrale la questione.
Capito il come poi si può discutere sul cosa servirebbe fare.
Scrivo servirebbe perché nessuno osa nemmeno parlare della questione. Non esiste come questo blog.
Chiaramente è una mia opinione , di uno che è nessuno e che scrive su un posto inesistente.
Ma questa opinione prende sempre più consistenza più si osservano gli avvenimenti passati e odierni.
Tipo che se le borse anticipano l'economia reale, come mai stiamo andando a merda mentre loro sghignazzano sui massimi assoluti?
Che cazzo mai anticipano se non la ricchezza virtuale di Arnault che poi si trasforma in reale quando con quella carta compra beni, aziende,lavoro senza aver prodotto alcunché.
Ho preso Arnault come esempio ma tutti sfruttano lo stesso gioco e conservano nei paradisi fiscali.
Paradisi creati per Arnault non per Tafazzi, ma questa è una ovvietà.
Quello che sta succedendo in Francia assomiglia sinistramente a ciò che siamo abituati a vedere negli Stati Uniti e questo mi fa pensare che stiamo assistendo a una sorta di americanizzazione delle società europee. Quella società americana in cui, racconta chi ci è stato e l'ha vissuta per davvero, quasi ogni città di medie-grandi dimensioni ha zone più pericolose del peggio che ci può venire in mente a noi in Italia, con un enorme divario tra ricchi e poveri, ben rappresentato da quel signore che in pochissi anni ha accumulato una tale fortuna da permettersi l'hobby di lanciare mega razzi nello spazio, cosa divenuta troppo dispendiosa persino per la NASA. Mi pare che, se guadiamo in ottica storica gli ultimi trenta-quarant'anni, questo processo sia abbastanza scontato. L'Europa di fatto ha smesso di proporre un modello di capitalismo e sviluppo alternativo a quello made in USA, tanto che istituzioni come l'Unione Europea e l'euro sembrano proprio servire ad allinearsi con esso. Con la differenza che l'euro comunque non è il dollaro e l'Unione Europea non sono gli Stati Uniti, per cui qui le prospettive possono essere addirittura peggiori, non potendo nemmeno sognare i lati positivi di ricchezza complessiva e dinamicità dell'economia USA. Assistiamo però a questa continua tensione mirata alla contrazione del reddito di lavoro a favore di qualsiasi forma di rendita, dalle quelle miliardarie finanziarie a quelle di mera sussistenza come il nostro reddito di cittadinanza, che a ben vedere sono probabilmente facce della stessa medaglia.
RispondiElimina"You made your bed, now sleep in it!"
RispondiElimina"You (France) went to the muslim countries and imported the garbage that the muslim countries wanted to put in prison or isolate away from society.
Why? For CHEAP LABOR"
-Imam Tawhidi on France. The West and Islamic extremism
https://twitter.com/MauroLisanti/status/1675788475591798784?t=0aXFsoUll8OXg8RbgyTIFQ&s=19