Emanuele T. ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Ein deutsches Requiem":
Scrivo da Brescia, 12 km dal centro cittadino in direzione Bergamo, in pratica vivo nel posto più pericoloso d'Italia o giù di lì.
Le giornate sono state scandite non più dalle campane della chiesa del paese, ma dalle sirene delle ambulanze; ora sembrano in calo, ma non troppo. Considerando che di ospedali non ce ne sono nel raggio di quasi 10 km, ognuna di quelle che passano molto probabilmente trasporta un compaesano o uno dei paesi limitrofi, qui il tam tam del paese dice che ai 110 casi ufficiali se ne dovrebbero aggiungere 5 volte tanti, i morti sono almeno 20 solo nel mese di Marzo.
Seguo Goofynomics da ormai 8 anni, ho conosciuto (virtualmente) prima il professore e sono molto contento che ora sia senatore di un partito che sotto la precedente leadership non mi era particolarmente gradito (non tutti i bresciani sono leghisti dopotutto, molti lo stanno diventando da un paio d'anni a questa parte), ma ora va nella direzione giusta e finché resterà quella, continuerò a farlo (riesco a leggere dietro ogni strategia per fortuna, non sono un tuttosubista).
Ho molta fiducia in lei e nei suoi colleghi e ringrazio tutti per il lavoro difficile e pesante che state facendo e soprattutto di riuscire a trovare le energie e il tempo per tenerci informati.
Ho provato negli anni a spiegare agli amici piddini ciò che avevo faticosamente appreso qui, ma per alcuni si tratta di convinzioni religiose, quindi impossibili da scalfire e quindi ho appreso la verità insita in quel post del 2013 "l'importante è desistere" o come ha commentato lei poco sopra "Fatica sprecata".
Ora sono qui a ricordare un amico deceduto oggi pomeriggio, mentre la mia attività è chiusa (dal 10 marzo, per senso di responsabilità) e per svariati motivi con i quali non voglio annoiarla, non rientro nemmeno nei famosi 600 euro per gli autonomi, con i quali sinceramente non pagherei manco un mese di affitto del negozio.
Io resisto, ce la faccio ora e ce la farò per qualche mese, mi preoccupa più il rientro (se va bene a metà Maggio, ma deve andare bene davvero) visto che la mia attività non vende certo prodotti di prima necessità e l'impoverimento della popolazione lo stavo già sperimentando da anni.
In questi giorni sono riuscito anche a sedare quella rabbia "distruttiva" nei confronti degli incompetenti che stanno attualmente al governo, ma non significa che mi sia arreso o rassegnato, anzi... l'ho forgiata in una determinazione e in una solida convinzione che tutto questo forse farà aprire gli occhi a molta gente, certamente non ai religiosi del piddinismo, ma a tutti quelli che non avevano mai approfondito le questioni politiche ed economiche e forse ora iniziano a capire; nella mia limitatissima statistica telefonica (quante chiamate fiume in questi giorni!) i più svegli hanno aperto gli occhi, alcuni sono ancora un po' dubbiosi o non hanno ben compreso il motivo e si aggrappano a questo o quel trend dei media.
La ringrazio per tutto quello che ha fatto e continua a fare e così i suoi colleghi.
Ora cerco di capacitarmi che per la prima volta in vita mia non potrò portare il mio saluto ad un amico che se ne è andato e nemmeno quella briciola di conforto che potrei offrire alla sua famiglia con la mia presenza, potrà abbandonare le mie mura domestiche.
Postato da Emanuele T. in Goofynomics alle 2 aprile 2020 02:45
(...vi ho sempre detto che non sareste stati voi a dover convincere chi poteva essere convinto...)
...sarà la durezza del vivere.
RispondiElimina26 Febbraio 2016 - Mi sa che stiamo capendo.
RispondiEliminaVivo in Toscana, ma questa lettera potrei averla scritta io.
RispondiEliminaVorrei solo aggiungere che ho iniziato ad interessarmi di politica dopo l'esame del primo anno di Istituzioni di Dirtto Pubblico, cioè dopo aver avuto contezza della separazione dei poteri, della gerarchia delle fonti, dei ruoli degli organi di garanzia etc: per questo motivo apprezzo ancora di più lo sforzo divulgativo del Professore su questi fondamentali aspetti, a coronamento di un lavoro che non ho mai visto da parte di un rappresentante nelle istituzioni.
Grazie, stima e riconoscenza imperiture.
Le lacrime di questi giorni saranno, forse un giorno non tanto lontano, colmate di significato.
RispondiEliminaMolti stanno cambiando idea, lo vedo ogni giorno.
Noi resisteremo. Non so quanto...
Voi avete ordine di resistere fino a quando sarà necessario. Ma anche di desistere, fino a quando sarà necessario. Che è una cosa diversa rispetto all'ordine di reagire "ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza".
EliminaIo ho piena fiducia in voi. Non sono tuttosubitista e sto seguendo con estrema attenzione la vostra incredibile azione politica. Ma temo fortemente lo sbarramento dall'altra parte. Ce la faremo, lo so. Ma a quale prezzo.
EliminaSu Twitter Giovanni Salamone
Io un approccio di discussione lo faccio sempre, ottengo due reazioni diverse: o trovo un pensiero incistato, inscalfibile, di fronte al quale desisto, o desistono loro direttamente e non ottengo risposta. Mi sono sempre chiesto se per mancanza di argomenti o se per la stessa non voglia che ho io di andare ad uno scontro dialettico. Il problema è che c'è una grossa ignoranza in giro, dove per ignoranza mi riferisco a mancanza colossale di contezza di come gira il fumo. Alla fine mi illudo sempre che la ruota della storia girerà anche per chi oggi è genuinamente convinto che sia tutto normale. E mi acquieto.
EliminaBellissima testimonianza. Anche io spesso non riesco a spiegarmi come mai le persone non capiscano. Io pur nella mia laurea in lettere classiche grazie al prof riesco a capire e miei amici laureati in economia continuano imperterriti a non voler capire. Con una fede incrollabile
RispondiEliminaPerché una laurea in economia non serve a riconoscere una guerra di religione quando la incontri.
EliminaNon conosco Anna Maria ma credo sia una persona molto intelligente. Avevo appena scritto a "uno dei nostri" questo: "Sono stato uno studente ERASMUS ma nel 2012 ho smesso di essere eurista. Mi ritengo fortunato perché con una laurea in Scienze Economiche non era difficile capire. Ritengo più degno di me chi non aveva gli strumenti per capire e ha capito ugualmente.
EliminaVisto che per alcuni si tratta di una questione religiosa, i religiosi ascolteranno un loro idolo: Ray Dalio.
EliminaQuesto breve video (volendo anche solo la seconda parte che parla delle conseguenze disastrose dell'uso esclusivo di manovre deflazionistiche, tipo austerity ecc...):
https://youtu.be/MoGuH3JbMPw
Alla luce dell'esperienza di questi anni, tutto sommato, mi sembra valido.
E' veramente una guerra di religione, basta tenere presente "Etica Protestante e spirito del capitalismo" di Max Weber .
EliminaBerufung , beruf : vocazione , lavoro o professione .
Come se noi nella costituzione avessimo scritto: "... democratica fondata sulla vocazione divina" .
Ovviamente un sano marxista confuta la tesi di M.W. ma alla luce di quello che fanno i tedeschi non mi sembra che avesse del tutto torto.
Diceva che ci sarebbe voluta una guerra, ed era l'unico punto sul quale ero scettico.
RispondiEliminaSpiacente di averti convinto così.
EliminaAsciutta e commovente. Saluti
RispondiEliminaLe sono vicino e, pur non avendo avuto lutti finora (sono in Liguria, la terra del Vento e questo per me in parte ci aiuta) vivo ogni giorno il dolore degli altri. Profondo, solitario, inesplicabile. E spesso accettato con umana rassegnazione, come nella consapevolezza che tutti questi anni non potessero che condurre a qualcosa di esiziale. E, se non lo sarà, lo dovremo a persone come il professore, che anche io seguo dalla nascita del blog. Una luce si intravede, ma spesso penso che siamo noi a volerla intravvedere. Sono circondato dal piddinismo più retrivo e stolto, fatto di egoismo totale a difendere posizioni per lo più immeritate. Non credo si tratti di religione o di stupidità. Eppure non mi sento migliore. Pur essendomi reso conto da tempo, non ho mai messo in gioco la mia vita per difendere la comunità. Temo di essere colpevole anche io. Ma le sono comunque vicino. Non è vero. Non si muore da soli. Resta il ricordo nella mente di tanti. Me ne accorgo parlando di mio padre ai miei figli. Un barlume ed un legame resta. E questo ci rende umani. Non laScienza o altre amenità illuministiche. È il sentimento. Vivaddio. Posso dirlo? L'anima. Finisco. Grazie di aver condiviso con noi la sua, caro amico (mi permetto).
RispondiEliminaGrazie della testimonianza. Fortunatamente siamo in molti pronti a resistere.....ed anche a desistere.
RispondiEliminaAnche la mia consapevolezza è merito del lavoro eroico del Sen. Bagnai, al quale va tutta la mia riconoscenza.
Un abbraccio virtuale ad Emanuele e ai tanti lettori del blog che, in silenzio, soffrono per se e per i propri cari.
RispondiEliminaLa mia sensazione è che l'europeismo nel "Paese reale" è definitivamente morto e sepolto; io in casa ho un piddino che, fino a neanche un mese fa, pensava che fosse da ignoranti (con tutto il relativo campionario che conosciamo) scagliarsi contro l'Europa, che l'Italietta ecc., e che adesso (parole sue) sarebbe disposto a votare per uscire dall'Ue. Nessuno di noi si aspettava qualcosa di diverso dall'Ue, ma per quelli che "non sapevano", il fatto di vivere una drammatica pandemia (che colpisce TUTTI INDISCRIMINATAMENTE) e di non aver ricevuto alcun aiuto concreto da Leuropa è stato percepito come un voltafaccia imperdonabile, uno di quegli eventi che segnano nel profondo la memoria di un popolo e che non puoi più cancellare. Converrete con me che guardarsi intorno e vedere morte e sofferenza senza ricevere la benchè minima solidarietà è molto più convincente e illuminante (purtroppo) che parlare di tassi di cambio, trattati europei ecc.
Il nostro unico (e ultimo) problema adesso è capire come evitare che un establishment ottuso, gretto, servile (e mi fermo qui) trascini noi e tutta la Nazione nei suoi deliri e nel suo fallimento; io rimango speranzoso, perchè la strada per il nostro riscatto ha solo un ultimo ostacolo davanti, un ostacolo assediato da ogni lato e sempre più in difficoltà. Non possiamo e non dobbiamo mollare proprio ora.
sono contento di non dover più (provare a) spiegare, e dimostrare con semplici logici concetti di base economica (che - premetto sempre al mio interlocutore - non sono teorie opinabili ma modelli riconosciuti a livello di scienza economica) il motivo per cui - come è sempre ovunque funzionato un sistema nazionale (lo dico soprattutto per i miei coevi che pare si siano dimenticati di come vivevamo negli anni 70 ed 80, bollando quel modello come qualcosa di impossibileeeeeeeee, la lirettaaaaaaaaaa, l'inflazzzzzzioneeeeeeee.... una prece e basta: lasciamo stare) - il perchè se hai una moneta tua propria puoi sopravvivere anche ad una guerra (ed incidentalmente - essendo questa una guerra - rileggiamo insieme cosa è successo in Italia dopo il 1945: da nazione umiliata e sconfitta, a potenza economica in meno di 20 anni, l'esatto opposto del ventennio eurista, guarda caso), mentre se dipendi da un esperimento nato in laboratorio e da una banca centrale privata autonoma ed indipendente, sei costretto - tu eurista collaborazionista che vuoi perseverare a cantilenare che lo strozzino privato ti vuole bene e pensa al futuro dei tuoi figli - a fingere di chiedere benevolenza ai grandi fratelli euroutopici, mentre la gente qui muore letteralmente di fame, semplicemente perchè - tu piddino collaborazionista - non puoi far crollare il sistema di menzogne che ti ha tenuto a galla per un quarto di secolo e passa mentre la barca veniva giù.
RispondiEliminaSono contento di non doverlo più spiegare, ed anche parlarne: perché chi non ha ancora capito, a tutt'oggi, e/o non lo capirà mai, non valeva la mia pena (per il suo bene) ed il mio tempo sprecato. Oppure perché lo capirà nel modo peggiore possibile, sul quale era stato messo in guardia: vivendolo sulla propria pelle. E' un'atrocità che nessuno meritava, ma che molti avevano paventato e che oggi sarà ancora più spietata, perché nella lotta per la sopravvivenza del Sistema, ed all'interno del Sistema, il più forte annienta sempre il più debole. Non a piccole dosi ventennali, ma in un unico colpo.
E mentre questo accade ora, adesso, sotto gli occhi imbambolati ed ipnotizzati di un popolo inerme, io sono qui, dopo un'altra settimana di battaglia di fuori (nella sanità.... pensa te), finalmente sgravato da questo cruccio che mi porto dietro da anni, anni di inutili parole a vento, che non hanno redento né salvato nessuno della mia cerchia di amici/conoscenti/familiari/passanti a caso, ma che mi rendono contento al pensiero di non dover ripetere più.
Resistere e desistere: ha sempre avuto ragione lei, Mio Professore.
Di questo sono contento. E mi basta.
Grazie della testimonianza, vivo anch'io in un paese dell'ovest bresciano e comprendo benissimo quanto condiviso da Emanuele. Ho conosciuto questo blog nel 2014 e ho sentito anch'io il desiderio di provare a discutere razionalmente con interlocutori "piddini". Dopo essere più volte stato sepolto da insulti quali leghista, razzista, egoista, troglodita ecc... ho imparato a rinunciare al mio perverso desiderio di "conversione". Finché uno non sente il desiderio interiore di provare a capire cosa succede realmente e si apre alla possibilità di "descrizioni e analisi" alternative della realtà, nulla potrà scalfirlo. L'Europeismo/eurismo onirico è una religione, fondata sui dogmi.
RispondiEliminaDobbiamo resistere!!!!!
Grazie Professore.
"Se",
RispondiEliminadi Dino Unpi.
Se riuscirai a comunicare tramite i media, senza essere manipolato e senza cadere nelle loro trappole, ché è il minimo per chi si candida alla guida del Paese.
Se riuscirai ad avvicinarti al popolo, senza fare quello che piace al popolo tipo mangiare o pregare andare in spiaggia o uscire con la fidanzata.
Se attaccherai in ogni singolo momento chi tradisce la Patria perché altrimenti devo pensare che sei a letto col nemico.
Se avrai uno stile istituzionale, senza mai seminare odio contro chi tradisce la Patria ché avrà pure diritto al suo punto di vista.
Se sosterrai i gruppi sociali che mi piacciono e terrai in scacco i gruppi sociali che non mi piacciono naturalmente senza causare ricadute negative su quelli che mi piacciono.
Se farai le cose e non ti limiterai a proporre cose, tutto ciò stando all'opposizione, ovviamente senza mettere in discussione il metodo democratico.
Se ti saranno concesse elezioni libere e non manipolate dai troll russi e dalle piattaforme americane, se non criticherai queste nazioni, il sistema liberalcapitalistico e l'economia pianificata,
Tuo sarà il potere - nel rispetto delle autorità indipendenti dipendenti da altri - ma neanche allora ti voterò, perché
i migranti, phascio mio!
Il mes, purtroppo, sarà approvato. Meglio farsene una ragione per non rischiare di impazzire come sta succedendo a me. Detto questo, ci deve essere un modo per liberarcene dopo che saremo tornati al governo. Se non ci fosse, infatti, saremmo definitivamente sconfitti ed allora che senso avrebbe resistere?
RispondiEliminaCiao caro amico bresciano, le tue emozioni sono le mie, abito in provincia di Bergamo al confine con Brescia. Ambulanze e campane a lutto caratterizzano le mie giornate. Sono leghista Grazie a mio padre e mia madre che non ci sono più, commerciante e artigiano. Ho ereditato la loro attività e con grande sofferenza ho dovuto chiudere nel 2009. Resisti anche per me. Mi sento rappresentata dal prof.Bagnai e da Borghi, ho fiducia in loro. Intanto, vivo la quarantena con apprensione si, ma con la certezza di poter uscire di casa un giorno a testa alta, come merita una Italiana. W l'Italia w la libertà.
RispondiEliminaGrazie professore per avermi illuminato.
Questa toccante esperienza di Emanuele proveniente da una zona "ricca" conferma che ormai l'Italia è tutta in depressione economica. Questo evento pandemico, non farà altro che stroncare molte attività ed anche il ricco nord avrà meno possibilità di destinare risorse al sud anzi dato che il nord è stato più colpito si determinerà probabilmente una riduzione dei redditi che ridurrà le distanze ataviche fra le diverse aree del paese con conseguenze devastanti anche sul sud. Al di là delle conseguenze che ho ben sperimentato dopo il '92 personalmente e che riguarderanno milioni di italiani, sono sempre più convinto che se ne potrà uscire dopo anni solo recuperando la sovranità con modalità ante 1981. Poi il resto ovvero le conseguenze per chi ci ha portato in questa situazione e continua a non capire dipenderanno dalla profondità degli effetti di questa tragedia. Io nei panni loro e anche di questo governo sarei estremamente preoccupato.
RispondiEliminaStiamo resistendo da 40 anni. Rimediare ai disastri perpetrati da piddini & co. impegnerà lo Stato Italiano per decenni a riequilibrare la base produttiva del paese.
RispondiEliminaIl nostro giudice : "Iudex ergo cum sedebit..." !
RispondiEliminaSiamo stati,Alberto, giudicati : siamo IRRESPONSABILI.Ed egoisti.
“L’Europa deve cambiare. Non essere distrutta come vorrebbero degli irresponsabili che pensano solo a se stessi e non all’Italia" .
Così parlò Zingaretti, felicemente guarito dal virus; non però però da quella boria, da quell'albagia della supremazia ideologica, antropologica e morale.
E allora, prima della politica,torno a Giacomo Leopardi :
“ Natura umana, or come,
se frale in tutto e vile,
se polve ed ombra sei, tant’alto senti? “
(SOPRA IL RITRATTO DI UNA BELLA DONNA
SCOLPITO NEL MONUMENTO SEPOLCRALE DELLA MEDESIMA )
Questo dottore tedesco dice che noi abbiamo piu' morti per via della nostra sanita' "debole" o "malata" e del nostro inquinamento:
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=LsExPrHCHbw&feature=youtu.be&fbclid=IwAR2DpgGUID7UPgku9ya1R3hxUday5cd4LE4Dt_iIDh1oa6hy5yXkiDnOa48
E questo signore (ricercatore universita' Perugia) fa un ragionamento che dal punto di vista statistico non mi sembra da buttare :
http://www.dmi.unipg.it/~mamone/sci-dem/nuocontri_3/covid_mamone.pdf?fbclid=IwAR1YC1YzSoT7mjkOau8RawYDISIjF3JZRZH1AGj43P-LZTS3c6XCrTK-nTE
A questo punto non ci capisco piu' nulla e mi viene il sospetto che fra il governo centrale (PD) e le regioni (CDX) sia in corso la battaglia per far tornare (o non tornare) la sanita' in mano allo stato centrale .
C'è una battuta che girava nei social due settimane fa:
Elimina"Pochissimi casi di positività al Covid-19 in Germania. O la teoria della razza ariana era vera, o le analisi le sta facendo la Volkswagen..."
Ecco, penso che per le morti sia lo stesso.
Il prof. mi è sempre servito a questo: ogni volta che "credevo" di aver capito qualcosa puntualmente usciva un nuovo post per mettermi di fronte alla dura realtà, alla "durezza del vivere": non avevo capito un cazzo. Ed è così ancora oggi. Grazie prof. ed un abbraccio, per quello che possa valere, all'amico di Brescia.
RispondiEliminaBellissima testimonianza questa di Emanuele, arrivata direttamente dalla trincea.
RispondiEliminaTutto ciò fa ben sperare.
Personalmente dopo aver perso il lavoro per ben due volte, dopo 19 anni di onorata professione, dopo essermi ricreato nel bel mezzo di una crisi generata da questo tirannico eurosistema, e trovatomi nuovamente cassaintegrato grazie ad un virus, spero non generato dalla Schock economy, non è che abbia più molta voglia di lottare.
Ascoltare queste testimonianze e leggere i consigli del Professore generano una nuova linfa che mi spinge a tollerare quel silenzio che spesso mi impongo per non finire schiacciato nella banalità di luoghi comuni e di dibattiti frivoli di tanta gente che cerca un capro espiatorio in chi corre nei parchi e non capisce che molta gente sta morendo poiché non eravamo pronti ad assisterli e che molti altri saranno destinati a perire nel silenzio assordante di uno stato che ormai non c e più.
Saluti da Marco S.
Vi ringrazio tutti per il supporto, non siamo abituati ad arrenderci e non lo faremo, spero che nessun italiano lo farà mai.
RispondiEliminaSono sorpreso e onorato che il mio commento sia diventato un post su un blog così importante e significativo; mi lasci dire senatore che mi auguro un giorno di poterla incontrare, se dovesse mai venire in visita dalle mie parti, per ringraziarla di persona. Nell'attesa che quantomeno la vita quotidiana torni alla normalità, mando un abbraccio a tutti voi.
Grazie ed un abbraccio a te e a tutta la comunità. Non molleremo di un centimetro!
RispondiEliminaSi, che quest'anno ci sarebbe stata una recessione noi lo sapevamo già a novembre scorso.
RispondiEliminaUna parte di noi, che ci sarebbe stata una tremenda crisi economica dopo il coronavirus, lo aveva capito già un mese fa.
Intanto la gente ignara scriveva "andrà tutto bene" e cantava dal balcone.
Adesso, dopo un mese, cantano di meno...
Per non parlare dei piddini che "abbracciavano un cinese".
O siamo avanti noi, o sono mentalmente arretrati loro :-)
E non conta il titolo di studio.
Un abbraccio a Emanuele.
Ringrazio anch'io per la sua lettera il mio quasi concittadino Emanuele (vivo in centro a Brescia e il clima è lo stesso) con cui, pur senza conoscerlo, condivido il percorso che mi ha portato ad appoggiare col voto, tra ipocriti pregiudizi benpensanti, l’azione politica di chi cerca una soluzione intelligente e onesta, e perciò urgente e insieme migliorabile, ai problemi sociali ed economici che per biblico destino affliggono i popoli, e quello italico attualmente anche più d’altri.
RispondiEliminaE a proposito di piddini – che appartengono al novero dei problemi e non a quello delle soluzioni, proprio per la loro sconsiderata mancanza di consapevolezza funzionale e riflessiva – colgo l'occasione per chiedere un chiarimento al "nostro". Nella sua recente diretta "Perché i piddini sono diventati antitedeschi?" ho sentito una frecciata contro Carlo Galli, accomunato a Emiliano, Cottarelli e Serracchiani. Forse ho perso qualche puntata, perché non ricordo in quale passato remoto Carlo Galli, sebbene nel Pd abbia militato (per poi lasciarlo), sarebbe stato pro austerità e contro ospedali pubblici. O esiste un altro Carlo Galli diverso dall'ospite dell’ultimo convegno di a-simmetrie o dall’autore dell’ultimo intervento “Epidemia e sovranità” su “Ragioni politiche” (https://ragionipolitiche.wordpress.com/2020/03/27/epidemia-e-sovranita/) in cui ribadisce la sua aperta critica alle “politiche che ci hanno fatto sottofinanziare la Sanità per 37 miliardi in dieci anni, che ci hanno fatto aderire al «vincolo esterno» dei Trattati europei, che ci hanno consegnato all’austerità e alla stagnazione”. Un caro saluto, professore, e grazie per il suo paziente lavoro
Ricordiamocela in questa dichiarazione.
RispondiEliminaMa poverina… Che poi fanno un po’ compassione questi che per negare il dibattito vengono a spiegarci che cosa si fa in Europa con forti inflessioni dialettali (sugli argomenti mi taccio, perché non ce ne sono). Imparano le loro due o tre frasette… Ma…
EliminaTaccio!
Elimina"Fools," said I, "You do not know
Silence like a cancer grows
Hear my words that I might teach you
Take my arms that I might reach you."
But my words like silent raindrops fell
And echoed in the wells of silence
And the people bowed and prayed
To the neon god they made
And the sign flashed out its warning
In the words that it was forming
And the sign said, "The words of the prophets
Are written on the subway walls
And tenement halls
And whispered in the sounds of silence."
https://www.worldometers.info/coronavirus/#countries
RispondiEliminaLa Spagna ieri ci ha superato. :-(
Credo che con il coronavirus in proporzione siano messi peggio; hanno meno abitanti.
E tranne le grandi città, la qualità degli ospedali non è diffusa. Un po come il nostro meridione credo.
Di buono hanno che almeno loro stanno mettendo in campo ingenti somme.
Noi siamo ancora ai (pochi) buoni spesa comunali.
L’ AVVOCATO DI FOGGIA ENTRA NELLA…STORIA !
RispondiEliminaCome è noto, per Hegel ci sono individui che “ iure meritoque” appartengono alla Storia, anzi SONO LA STORIA, meglio ancora l’ Incarnazione dello Spirito Assoluto in un dato momento.
Nota è anche la lettera in cui il Filosofo descrive e interpreta l’ ingresso a Jena di Napoleone :
“Ho visto l’Imperatore – quest’anima del mondo – cavalcare attraverso la città per andare in ricognizione: è davvero un sentimento meraviglioso la vista di un tale individuo che, concentrato in un punto, seduto su di un cavallo, abbraccia il mondo e lo domina”.
Ecco, caro Alberto, come le reminiscenze filosofiche possono ritornarci utili per capire il ruolo storico del Presidente Conte. La sua è una enfasi da Fenomenologia dello Spirito :
“Ne approfitto e lo dico a tutti i cittadini tedeschi : noi non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia; stiamo scrivendo una pagina di un libro di Storia".
Meglio in tedesco : “Wir schreiben keine Seite für ein Wirtschaftshandbuch .Wir schreiben die Seiten eines Geschichtsbuchs “ !
A ridimensionare però l’ insopportabile albagia del Presidente Conte ci pensa questo acuto apologo di Trilussa :
“La lumachella de la Vanagloria
ch'era strisciata sopra un obelisco,
guardò la bava e disse: Già capisco
che lascerò un'impronta ne la Storia “ !
Caro Emanuele sono rimasto molto colpito da ciò che scrivi, anch’io seguo il blog da circa 8 anni . Confesso che ho perso nottate per cercare di capire , il professore invita spesso a studiare , a formarsi , ad ascoltare dibattiti in particolare modo a sentire tutte le campane . Ma ho ancora tanta strada da percorrere .. non sempre mi e’ facile seguirlo , non ho la conoscenza approfondita di matematica , lingua inglese , tedesca ma mi aiuto molto con il traduttore . Ho scoperto il professore perché amo sentire voci fuori dal coro , all’inizio ero molto scettico , alcune sue tesi mi sembravano assurde , ma aprendo gli occhi e iniziando ad allontanarmi da ciò che giornalmente apprendevo dai quotidiani (ne acquistavo 3 al giorno ) e iniziando a crearmi fonti di verse grazie alla rete , iniziando poi a leggere o suoi libri mi sono ricreduto su tante cose . Ho sempre ancora in mente quando diceva : quando toccherà anche a voi vi convincerete meglio .. servirà una “ guerra “ per convincere .. speriamo di non rivedere le camice brune ecc. Sono del sud , piccolissimo imprenditore , ero di sinistra , non mi piaceva la lega non mi piace tuttora il modo di fare di Salvini , ma devo dare ragione al Professore e alla sua scelta di aderire a quel partito per un cambiamento .Una cosa che ammiro del Professore e’ proprio la sua forza a formare , a far studiare per capire ed in particolare a studiare la storia . Ti sono vicino e grazie per il tuo post , non saprai mai quanto e’ stato importante per me . Ciao
RispondiEliminainizia con un bruciore agli occhi diffuso o ad un bruciore di gola senza tregua , poi dopo un po' , senza regola , arriva una strana sonnolenza , dormi anche in piedi, non riesci a lavorare al PC , dormi , spiegabile con una carenza di ossigeno , poi incominci ad avere freddo , un gelo che ti assale ovunque e lo sai che ti si sta alzando la febbre , non ti importa nulla , hai sonno e dormi , non hai più forze alzarti dal letto è una fatica immane , solo la vergogna ti impedisce di fartela sotto e guadagni in qualche modo il bagno . Ti senti caldo , la febbre è scesa hai un banale 37.2 , passi la giornata a dormire tra un sonno e l'altro , arriva la notte e di nuovo freddo gelido , arriverà la febbre , lo sai . Al mattino ti svegli completamente sudato , che fatica , ma le prime 24 ore sono passate. Altra giornata di sonno e spossatezza , arriva la notte e di nuovo il gelo e la febbre , poi di notte ti svegli e ti senti qualcosa nei polmoni che non avevi mai sentito , paura , panico e razionalmente pensi che una manovra di svuotamento completo del polmoni può giovare e ci provi , un liquido caldo esce dalla trachea , lo fai 2 , 3 ,4 volte e senti che va meglio , la paura è passata , impercettibilmente lo sai che stai meglio l'ossigeno piano piano riprende a sciogliersi nel sangue , lo sai che da solo guarirai ma sai che nessuno ha mai detto che una manovra del genere può fare la differenza , che nessuno ha detto di dormire prono il più possibile e dopo 3 giorni resusciti . L'italia no !
RispondiEliminaCher Alberto, chers lecteurs de Goofynomics, chers amis Italiens,
RispondiEliminaJe te suis sur ton blog et je suis rassuré, t'es en bonne santé. Depuis la Grèce nous suivons le drame Italien très émus;les yeux ouverts devant l'effondrement économique qui très probablement suivra.
Chaque économie et chaque nation devront trouver les réponses qui sont les leurs, suivant leurs propres structures économiques en brisant le cadre germano-compatible de l'Union européiste et de sa zone mark, celle de l'euro.
Je me trouve confiné à bord de notre radeau de sauvetage, notre petit et vieux voilier, amarré dans un village du Péloponnèse, avec ma femme et nos deux chats. J’écris souvent sur mon blog greekcrisis.fr tandis que mon autre activité liée au voyage greceautrement.fr est au point mort, d'après les estimations d'ici le Tourisme qui représente 25% du PIB grec ne redémarrera presque pas cette année.
Le gouvernement grec pro-Berlin offre en théorie 800 euros aux indépendants, mais c'est soumis à de conditions et que surtout, comme votre lecteur le dit cela ne couvrira même pas les frais de base.
Nous revenons à case survie, le dette grecque si je ne me trompe pas représente déjà 118% du PIB, et d'après des estimations le confinement enlève de l'économie grecque 500 millions d'euros par jour plus le trou comme on dit actuel des finances. Donc c'est la mort assurée, et le non redémarrage d'une bonne partie des petites et moyennes entreprise. L'économie grecque si le confinement prend fin en mai aura beosin de plus de 6 mois pour revenir à son niveau de février 2020, et encore c'est un scénario optimiste. La Grèce aura besoin de 100 milliards d'euros en 2020 et le danger c'est qu'un mémorandum No 4 avec la Troïka de Berlin, puisse être imposé, de même que son analogue en Italie et partout ailleurs.
Ce qui est remarqué à défaut d'être remarquable, c'est la non-surprise des Grecs devant la nouvelle crise qui risque d'être encore plus radicale que celle de la Troïka, car la production industrielle a baissé de 40% en moins d'un mois. C'est si possible la survie, mais le gouvernement vient d'interdire la pêche et la population est très choquée par cette interdiction, la pêche ici c'est autant pour survivre, pour en vendre un peu en informel, et pour compléter le pain quotidien. Certains sortent de nuit pour revenir avant le jour dans le petit port de pêche, mais c'est risqué, météo, accidents, et grosse verbalisation si ils sont pris, de 5000 euros.
Les gens ont donc si possible quitté Athènes pour les campagnes avant le confinement. Sauf que faire du survivalisme à la campagne n'est guère possible à 100%, nos besoins sont certes réduits, encore plus réduits que d'habitude, nous ramassons des citrons et des clémentines chaque jour, mais les spaghettis ne poussent pas sur les arbres, les yaourts non plus et les factures à Athènes, loyer, électricité etc ne sont pas annulées.
Finalement c'est un moment de basculement, cela-dit et pour l'instant, les gens d'ici du petit Péloponnèse, se préparent comme ils le peuvent...
Drôle de guerre... courage Amis Italiens,
Panagiotis Grigoriou
Historien Ethnologue
greekcrisis.fr