martedì 4 febbraio 2025

Commissione Morte (civile)

Sono in Commissione dalle 10:45 (orario di convocazione), abbiamo iniziato dopo le 11, raffica di interventi sull’ordine dei lavoro da parte dell’opposizione, per contestare le decisioni prese in ufficio di presidenza, abbiamo passato più tempo a discutere l’ordine dei lavori che a fare domande all’ex commissario Arcuri, io di domande ne ho fatte solo due e secondo me a una l’audito non ha risposto:


poi ulteriori interventi campati in aria, a questo punto visibilmente ostruzionistici, tant’è che alla fine sono intervento anch’io per ricordare l’ovvio.

In Commissione saremmo in quattro, ma per un motivo o per l’altro organizzare dei turni non è agevole: Claudio è soggetto all’aleatorietà del COPASIR, Massimiliano è capogruppo al Senato e segretario regionale della Lombardia, ecc.

Chiedo la parola sull’ordine dei lavori: e se decidessimo di affidarci alla giustizia divina?

Comunque: ora sono qui, perinde ac cadaver

12 commenti:

  1. Poi c'è chi dice che vi paghiamo troppo! Vi dovremmo dare un sovrappiù soltanto per la pazienza.

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    1. Se dovessimo commisurare la “paga” alla produttività in realtà ieri avreste dovuto pagarmi di meno, perché ho più che altro ascoltato, con costernazione, i miei colleghi, senza apprendere nulla che non sapessi già.

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  2. La tattica di cercare di prendere per stanchezza l'avversario, sfinendolo con interminabili perdite di tempo, é l'unica che sanno mettere in atto. Chissà, magari si potrebbe mutuare il metodo con cui loro procedevano per sterilizzare gli ostruzionismi e fare arrivare le commissioni alle conclusioni che loro volevano, facendo vivere un loro un bel "momento contrappasso".

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    1. Quando però gli vai incontro, tenendo il punto in commissione per ore, come abbiamo (ed ho) fatto ieri, grazie anche al coordinamento con Claudio che si è fatto il turno di notte, allora piagnucolano che poverini hanno anche altri impegni. Pensate io, che sono Presidente di commissione, se non ho altri impegni!

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  3. Sono dovuto restare fino alle 16:45 per aspettare il secondo giro e farmi spiegare dall'ex commissario Arcuri le apparenti incongruenze fra le sue dichiarazioni e alcuni titoli di stampa. Lo ha fatto in modo plausibile, ma la Commissione è molto molto faticosa.

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  4. A proposito di deep state. Monsieur Arcuri, al quale bisogna fare i complimenti per la tenacia che ha mostrato (vedi al capitolo #sicceroio), ha involontariamente rivelato la natura del sistema. Pochi proclami, lunghe risposte che ti portano in giro se non sei all'altezza e soprattutto, solo grazie alle domande di pochi attenti ed abili, forse per la scelta di proteggere alcune figure politiche (ministro ad esempio), ha descritto una catena decisionale che prescinde dagli snodi parlamentari e politici ( eletti); anche OMS non pervenuta.
    Con la strategia di proteggerli, si è forse evidenziato che non servono.
    L'unica eccezione CSS. Perché? Vendette trasversali interne?

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    1. A mio avviso, concentrarsi su questo caso specifico ha consentito ad Arcuri, che è persona intelligente, di uscirne tutto sommato bene. Paradossalmente, ne sarebbe uscito ancora meglio senza la canea scatenata dai suoi “amici“. In questa vicenda però l’OMS non c’entra nulla. Arcuri si occupava degli acquisti, non di decidere se la mascherina fosse o non fosse utile, tema sul quale l’OMS ha notoriamente dato il peggio di sé. Viceversa il CSS, come lo chiami tu, cioè il CTS, c’entrava molto perché era l’organismo deputato a valutare la qualità delle mascherine (e, naturalmente, anche le modalità del loro impiego, che però non riguardavano, ancora una volta, il commissario). Non credo che da questa audizione sarebbe potuto uscire qualcosa di diverso. Quello che sarebbe veramente interessante analizzare è il meccanismo decisionale del CTS, i flussi informativi che gli arrivavano e come li gestiva. Le persone che hanno preso tante decisioni autocratiche e autoritarie sono lì.

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    2. Assolutamente, e grazie della risposta. In risposta al senatore Borghi primo giro, relativamente a chi aveva deciso di dover utilizzare massivamente le mascherine, Arcuri alla fine esplicita: Istituto Superiore di Sanità, Consiglio Superiore di Sanità (CSS) e CTS. Il CSS non lo ho sentito nominare frequentemente durante le audizioni, gli altri due si.

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  5. Non si è capito il motivo delle due procedure diverse per la certificazione delle mascherine. Peraltro, se non ho capito male dalla precedente audizione, la motivazione della rescissione del contratto con JC era per "difetto di provvista per mancata certificazione Inail". Ma le mascherine che andavano alla protezione civile non avevano bisogno solo dell'approvazione del CTS? Sul clima in commissione, cadono le braccia, mi spiace molto. L'Abruzzo l'aspetta.

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    1. In effetti, l’idea che ci fossero mascherine più mascherine delle altre suona molto male. Leggerò meglio la risposta dallo stenografico, ma sembra che il razionale fosse approntare una procedura più snella (quella dell’INAIL) per il canale di approvvigionamento che si presumeva si potesse ingolfare nella fase dell’emergenza (quello degli acquisti dall’estero). Non mi è molto chiaro il perché, anche perché non dico che lo abbia fatto apposta (non vedo perché avrebbe dovuto) ma, come avrete notato, l’udito, alla domanda sul “Perché c’erano due canali?“ ha risposto: “c’erano due canali“. In altri termini, se non ricordo male, ha dato un’ottima descrizione della situazione, nella quale forse è implicita la spiegazione della situazione, ma la spiegazione non l’ha data. In circostanze come queste è determinante il ruolo del presidente, che se ravvisa che non ci sia stata risposta a una domanda può chiedere che venga fornita. Avrete notato che ho aspettato circa quattro ore in commissione, fino al secondo giro di domande, per poter semplicemente avere un chiarimento su una delle mie domande, quella che vedete nel video qua sopra. Il chiarimento mi è stato fornito ed era logicamente robusto: l’incongruenza apparente fra le dichiarazioni di Arcuri e i titoli degli operatori informativi derivava dalla definizione di mascherine (Arcuri si riferiva solo alle chirurgiche) e dal fatto che alcuni contratti di fornitura stipulati prima di luglio stavano ancora producendo effetti (cioè non erano stati rescissi, verosimilmente per non pagare penali). Per una scemenza simile ho dovuto incenerire quattro ore di lavoro, in un momento in cui, fra l’altro, sto organizzando quattro o cinque convegni in giro per l’Italia. Ma il clima della commissione non mi consentiva di chiedere subito questa minima Integrazione, perché avrei dato agli altri l’opportunità per far ripartire il cinema delle richieste ostruzionistiche. Va da sé che in un contesto simile il rapporto costi benefici va valutato molto attentamente.

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  6. Ricorda bene, anche secondo me, Arcuri è stato esaustivo nel rispondere all'inchiesta della "data journalist" (inchiesta? Mah!).
    Considerando che su alcune questioni c'è un commissario molto puntiglioso e attento su contratti etc., è cosa buona e giusta valutare costi e benefici. Priorità. Grazie.

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  7. c'è stato mai un audito che non abbia detto (più o meno così):"ci siamo trovati in una situazione assolutamente sconosciuta, con un virus ignoto e mai accaduta prima d'ora nel mondo"?

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