domenica 25 febbraio 2024

Carità e coscienza

(...aspettando i risultati delle elezioni in Sardegna...)

Da plurimi e convergenti indizi afferro quale sia stato il principale ostacolo alla capacità di coinvolgimento di questo blog, un ostacolo vecchio quanto il mondo, codificato dalla saggezza popolare (ex multis: pancia piena non crede al digiuno), un ostacolo oggettivamente insormontabile.

Spesso ci siamo ripetuti, citando Upton Sinclair, che era inutile cercare di far capire certe cose a persone il cui stipendio dipendeva dal non capirle. Questo è senz'altro vero. Forse è altrettanto e più vero che è impossibile cercare di far capire certe cose a persone convinte che esse non le riguardino.

Il primo tema politico, insomma, resta sempre quello della carità, intesa come l'accorgersi delle cose che non vanno quando ancora non sono capitate a te.

Me ne sono reso conto leggendo qualche giorno fa su Sinistrainrete un articolo del Chimico scettico.

Urgono due premesse: la prima è che sì, ogni tanto leggo Sinistrainrete, è un aggregatore (o, come dice lui, archivio) di blog interessante, ovviamente in diversi gradi di lettura: può darsi che qualcosa sembri interessante a me per motivi diversi da quelli per cui sembra interessante a lui, ma questo poco importa. Chi vi scrive qui è lo stesso che ha aperto il blog tredici anni fa. Resto fra i blog consigliati da Sinistrainrete e credo che ci siano vari motivi per questa scelta che potrà sembrare strana a dei turisti del dibattito. Il primo di questi motivi è che "sinistra" non significa "PD", che anzi della sinistra è il contrario!

Seconda premessa: del Chimico scettico e del suo blog ho appreso l'esistenza durante la pandemia, anche se il blog preesisteva (risulta iniziato nel 2018). Ho sempre trovato il suo lavoro equilibrato e interessante, se non altro perché a differenza di un altro recente meteorite, Critica climatica, cita le fonti ed è più accorto nel reprimere eventuali pulsioni antipolitiche. Quindi non ce l'ho su con lui, al contrario!, e quello che segue non va letto come una : "Guarda quello [epiteto a piacere] del Chimico scettico che non si rende conto ecc.!", ma al contrario come uno sconsolato: "Guarda come siamo messi se perfino una persona pregiata come il Chimico scettico si è perso certi dettagli...".

Quali dettagli?

Faccio prima se vi riporto la frase che ha colpito la mia attenzione: "gli ultimi due anni mi hanno fatto capire com'è che il fascismo si è diffuso in Italia" (in questo articolo).

Ora, noi qui una riflessione sul pericolo di derive autoritarie di vario genere, più o meno assimilabili al "fascismo" storico, l'abbiamo avviata da tanto tempo e su diversi piani: soffermandoci desolati sul conformismo della professione scientifica, tutta pronta a mettere la propria firma sotto a un progetto (quello dell'unione monetaria) in cui i suoi esponenti più autorevoli avevano individuato più di un "effetto collaterale" (e ci dicevamo costernati che se al fascismo si erano opposti in dodici, all'eurismo nella professione accademica si era opposto solo uno); analizzando le conseguenze redistributive delle politiche di austerità (cioè di svalutazione interna) cui l'eurismo naturaliter conduceva, quelle politiche di cui oggi tutti dicono, più o meno convintamente, che fossero un errore, senza però chiarire quale motivazione questo errore avesse, ovvero quali ne fossero i risultati in termini di dialettica fra classi sociali (cosa che noi avevano fatto ad esempio qui, parlando della Lettonia, ma prima ancora qui...); riflettendo quindi sul legame storico fra politiche di austerità, polarizzazione del discorso politico e avvento dei regimi autoritari, un tema che oggi è mainstream, al punto che siamo già alle meta-analisi (cioè agli articoli che sintetizzano i risultati di un'intera letteratura: uno è questo, e vale la pena di dargli un'occhiata), ma che certo era altrettanto mainstream quando dicevo, inascoltato e incompreso sul "manifesto", che "nel lungo periodo le politiche di destra avvantaggiano solo la destra" (qui), o quando, un pochino (dieci anni) prima del meritorio lavoro di Galofré-Vilà e altri su austerità e ascesa del partito nazista, ci rendevamo conto che Hitler non era il prodotto della mitologica "inflazione di Weimar", ma dell'austerità (qui ad esempio ce lo documentava Alex), e ce ne preoccupavamo.

Insomma, la riflessione che mi veniva, leggendo le parole del pregiato Chimico scettico, era forse un po' ingenerosa, e sicuramente molto insidiosa (il rischio del paternalismo è sempre imminente, come, del resto, quello del grillismo). Potrei sintetizzarla così: ci sono tante brave, ottime persone che di questo:


non hanno mai saputo niente (o, peggio ancora, lo hanno metabolizzato aderendo distratte al racconto del mainstream, o magari alla consolante idea che "tanto qui non potrà succedere!"), e che da questo:


non sono (ancora) state attinte.

Ora, attorno a questa constatazione potremmo organizzare diverse riflessioni, ma non ho tempo di farlo in modo sufficientemente strutturato, quindi vi accontenterete.

La prima riflessione è che carità vuole non solo che ci si accorga del Male e lo si contrasti prima che esso ti colpisca personalmente, ma anche che non lo si invochi come strumento pedagogico!

Certo che se il povero Chimico scettico si fosse trovato in mezzo a una strada nel periodo in cui tanti imprenditori si sono tolti la vita forse una riflessione l'avrebbe fatta, ma forse anche no. Come dicevo oggi alla Scuola di formazione, se a molti è passato inosservato il fatto che il percorso storico del Pil invece che alla C di crescita ci ha portato alla D di depressione, ciò significa che essi evidentemente hanno mantenuto o aumentato le proprie posizioni di benessere relativo. Ma allora, visto che la somma deve sempre fare il totale, questo significa anche che moltissimi altri siano stati letteralmente frantumati dalla crisi, al punto da non poter neanche organizzare una riflessione, neanche abbozzare una presa di coscienza. Non è augurando a chi non ha capito di ritrovarsi come il pensionato greco che riusciremo a costruire la diffusa consapevolezza necessaria per cambiare traiettoria.

D'altra parte, la storia dei "punturini" contiene due lezioni importanti e complementari: la prima, per loro, è che puoi disinteressarti di quanto ti accade intorno, ma prima o poi la realtà busserà alla tua porta; la seconda, per noi, è che sulla presa di coscienza individuale, sulla reazione alla minaccia esistenziale diretta, non si può costruire alcun discorso politico di sufficiente respiro.

Insomma: il fatto che altri si accorgano che siamo in una situazione delicata è senz'altro positivo. Senza una corretta attribuzione di responsabilità, però, senza una corretta analisi, rischia di diventare un fatto episodico, effimero, di alimentare il pulviscolo degli "zero virgola". L'anomalia italiana esiste, ed è nel fatto che chi ci ha condotto da B a D sia ancora in Parlamento con percentuali ragguardevoli, il che significa che c'è una percentuale ragguardevole di italiani che ha visto difesi i propri interessi da chi ha portato il Paese in depressione, o, più probabilmente, che non ha maturato una coscienza sufficientemente lucida di quali siano i suoi interessi.

Come possiamo aiutare questa presa di coscienza?

71 commenti:

  1. Eh sì, c'è un mucchio di gente che non ha maturato questa coscienza.
    Sono quelli che "Salvini ha ragione, ma va attaccato.".
    E a questo punto penso che non la maturerà mai, forse solo con le bombe ed i carri armati per le strade.

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  2. Mandandola al Tg1 tutte le sere altrimenti saremo ancora qui tra dieci anni a parlare di altri dieci anni persi.
    É una provocazione ovviamente ma fino ad un certo punto;
    purtroppo la visibilità é tutto (o quasi) in politica (almeno credo).

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  3. Non capiranno. Andrà che risolverete le cose e loro se ne prenderanno il merito.

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    1. Magari, ma non ci sono i numeri (per mancanza di consapevolezza diffusa), e da quanto mi par di capire, nemmeno i pesi, visto che i voti si pesano: evidentemente alcune persone che potrebbero far pendere la bilancia a favore di democrazia e tutela del corpo sociale sono impermeabili alle ragioni del presente dibattito. Scardinare il mantra "immagine-conformismo-consumismo" non è impresa da poco, ed esorcizzare il patetico gretto piccolo Eichman che si annida dentro ogni funzionario o Untertan o ognuno di noi e soffoca nella cenere la scintilla divina della carità cristiana pare addorittura impresa titanica. Non so come aprire gli altrui occhi, mente e cuore al fatto che abbiamo messo al mondo dei figli che si ritroveranno nel VII d.C., e per molti di loro sarà questione di sopravvivere, vendere cara la pelle, mentre per molti di noi anche la pensione minima sarà un miraggio; ci troveremo a spegnerci in una civiltà che muore, come quelle di cui abbiamo letto senza troppa empatia nei libri di scuola delle medie. Del resto l'anziano che mi vende l'aglio al mercatino del venerdì il problema del contante lo capisce, il libraio che ha allestito tavolo con pubblicazioni LGBQ+, NO.

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    2. Per farla più lunga, in realtà, credo che il problema sia duplice.
      Da un lato ci sono quelli "il cui stipendio dipende dal non capire", ossia il tuo libraio. E saranno quelli che si prenderanno il merito.
      Dall'altro però ci sono i "voti male allocati": i "fascisti per di Maio", gli "operai per Calenda" e i "Putiniani per Giorgia Meloni" ossia quell'insieme di persone che votano chi la TV dice essere gli antisistema. Questi si possono convincere, perché alla fine va solo indicato qual è il partito di riferimento.

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    3. Beh, il mio libraio è una partita iva, in realtà gli converrebbe capire, ma pur essendo una persona squisita e padre di famiglia, è "ideologizzato". Crede di difendere la libertà difendendo il gender, l'ecologia difendendo il green e la legalità tramite la lotta al contante. Mi ha rispettata quando non mi sono vaccinata e io lui, ma di lì non si sfonda. Dovendo per forza affrontare la trinità profana "immagine - conformismo - consumismo" io punterei a ritorcere loro contro certe immagini, ma ci sono i professionisti della comunicazione per questo, spero ci siano anche nella Lega.

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  4. Ogni volta che cerco di ragionare con un piddino (forse appunto motivato da carità nei suoi confronti), per evitare che si svegli solo dopo essere andato a sbattere contro la realtà, aumenta la mia consapevolezza del fatto che se ne uscirà solo in maniera traumatica.

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  5. Il mio vicino è convinto che Navalny fosse un santo è che Putin è pronto ad attrarci con l’alabarda spaziale.
    Il problema che poni è un problema, irrisolto, di Hilbert.

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  6. Rispondo all'ultima domanda.
    Cercando di governare il dibattito mediatico anche da una "posizione debole" come la nostra. Dico "posizione debole" perché chiaramente i media non ci sono amici, quantomeno i principali.
    Quindi essere più diretti e più attacchi frontali, da parte di tutti gli esponenti della Lega, nelle trasmissioni e nelle interviste su carta stampata e mettere il piddino di turno di fronte al delitto compiuto; perché nel percorso di crescita siamo arrivati a D e non a C perdendo circa 400 miliardi di pil potenziale? Sia che si parli di economia che di agricoltura o di sanità pubblica o di pensioni, qualunque sia il tema del dibattito o dell'intervista va fatto presente questo delitto. Arriverà qualcuno che colpito nell'orgoglio cercherà di smentire e inizierà una polemica e quello sarà il momento in cui si dovrà rendere mediatico un tema che mediatico non è.
    Lo so, la faccio semplice, però... .

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  7. Cercando di trovare il modo di dare più spazio possibile a verità e conoscenza.
    Impresa ardua, ma pazienza e perseveranza ripagano, a volte tardi, ma ripagano.

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  8. Purtroppo dopo tanti anni e moltissime letture sono convinto che l'Italia vera e profonda sia quella di Caporetto e dell'8 settembre. Prima, durante e dopo.

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  9. Credo che purtroppo si dovrà attendere che la questione tocchi un bel po' di gente. Vedremo quando le riforme delle pensioni e del mercato del lavoro produrranno pensionati da 300 500 euro al mese. Guardavo l'altro giorno il cedolino pensione di mio padre, non dirigente d'azienda ma ex artigiano che ha cominciato presto e ha fatto molto cantiere. Mai stati benestanti: comprò la villetta a schiera in prima periferia negli anni giusti e io ho potuto studiare e decidere che lavori fare. Lavori si perché la flessibilità necessaria ad affrontare le nuove sfide bla bla, ha fatto sì che abbia accumulato contributi pensione in almeno 4 casse diverse con molti anni probabilmente non completi. Tornando al cedolino del padre pensionato, riportava un saldo pari al doppio dei miei primi stipendi (20 anni fa) e forse pari al mio "stipendio" attuale, che stipendio non è ma reddito da attività professionale accumulato (quando va bene) con dieci dodici ore di lavoro quotidiano più "straordinari" (telefono sempre acceso, email notturne, la domenica, il giorno di Natale, "ti chiamo all'ora di cena così non ti disturbo", ecc...). La previsione per la mia pensione fa capire che non potrò smettere di lavorare finché lo stato non dovrà occuparsi di me per manifesta incapacità. Probabilmente mi verrà proposta una puntura per mettere dolcemente fine ad una vita ormai indegna di essere vissuta. Non se ne sta forse già parlando? Per il mio grande padre, che da iscritto al PCI, mi portava la domenica a distribuire l'Unità a casa dei compagni, e pure per mia madre questa nostra condizione è semplicemente un dato meteorologico: avete prenotato le vacanze al mare e piove tutta la settimana... Sfiga, ma che ci vuoi fare? Il tempo è così.

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    1. Ottimo esempio di potenza delle immagini, un altro niente male lo hanno realizzato quelli di Pro vita e famiglia per omaggiare l'operato di Zaia in Veneto:
      https://www.lastampa.it/politica/2024/01/18/news/pro_vita_contro_zaia_estrema_destra_russia-14002970/amp/
      Purtroppo, come si suol dire, "Laggente non capischeno che" ormail il peso determinante delle elezioni politiche in UE condiziona pesantemente la possibilità di amministrare qualsiasi paese a livello nazionale, regionale, comunale, e seguitano a lamentarsi della malagestione, quando questa è un effetto, non una causa, della situazione attuale; peccato perché invece ai più converrebbe capirlo, soprattutto in vista dell'annuncio della baronessa di voler gestire la guerra imminrnte con la Russia come ha gestito la pandemia (+ vaccini + armi). Quanto al sapersi proporre come partito di riferimento per questa impresa, io punterei anche sulle immagini, come hanno fatto quelli di Pro vita e famiglia e come da anni fanno i collaborazionisti nostrani del Quarto Reich. Vedremo

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  10. Continuando a fare ragionare le persone sperando di stimolarle a documentarsi. Va da sé che alcune decisioni prese ci complicano il lavoro e non nascondo che in alcuni casi le arrabbiature prese sono tante, ma va da sé che ragionando con calma l'unico voto utile sappiamo quale sia. Seguire il blog e leggere le pubblicazioni o i libri citati presuppone una voglia di capire, di acculturarsi e perché no mettersi in discussione. Io per esempio ieri mi sono comprato Guerra e Pace unico libro citato nel blog che non avevo ancora acquistato. Rimane lo sconforto di aver capito anche se nella vita non si è mai finito di imparare e di affrontare un mondo del lavoro in cui potresti incidere nel tuo piccolo ma nessuno ti da' la possibilità di proporre idee perché vanno contro la narrazione. E così rimani isolato nonostante questo meglio combattere in senso dialettico e perdere definitivamente che fare armistizi (1943 docet). Anche se vedo peggiorare la situazione di giorno in giorno nonostante alcuni risvegli. La cosa che mi duole di più è avere delle idee esporle e non riuscire a metterle in pratica comincio ad essere molto logorato.

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  11. basterebbe mantenere la barra dritta sempre e comunque ed essere franchi ed onesti intellettualmente con gli italiani. Il lavoro di fine tuning è più importante (e faticoso) per voi eletti che non per noi elettori (si ricordi la forza dello sciame). Come Mescal, noi non dimentichiamo gli schiaffoni :)

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  12. Sembrerà strano, ma l'argomento che più li fa vacillare è il 110%; gli argomenti che funzionano meglio sono i loro usati contro loro stessi.

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    1. Questa osservazione mi interessa. Quale aspetto del 110% li manda in corto circuito?

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    2. Scusi Onorevole, vedo solo adesso che mi aveva risposto, le chiedo scusa.
      In realtà temo di essere, oltre che in estremo ritardo, anche banale nella risposta.
      Tutti coloro con cui parlo si accorgono delle lacune pratiche, delle distorsioni del mercato, della burocratizzazione svilente delle professioni, ma al contempo, quelli che l'hanno sfruttato e quelli che l'hanno sostenuto riconoscono che, pur con tutte le lacune e le ingiustizie, ha contribuito alla crescita.
      Che "l'idraulico poi spenderà i soldi che ha incassato" diventano parole loro e, se gli si fa notare che l'idraulico probabilmente spenderà allo stesso modo anche i soldi che ha guadagnato in nero lavorando di domenica per aggiustare la perdita a casa dell’anziana sprovveduta, rispondono, LORO, che è un problema di giustizia ed equità e non di conti pubblici.
      Il fatto che aggiungendo si aggiunga e togliendo si tolga comincia(va*) ad essere un concetto condiviso; che con l'austerità gli ospedali si chiudano e non si aprano e che, se da un paese di provincia si tolgono i medici, forse dopo poco chiuderanno anche il sarto e le alimentari di qualità, sono argomenti che loro cominciano a fare propri.
      Che siano le regole €uropee ad impedire il circolo virtuoso dell'investimento che fa crescere, comincia ad essere un concetto non più tabu.
      *Il mio ritardo nella risposta mi consente di aggiungere purtroppo una chiosa: nell'ultimo mese, si sta raffreddando il pensiero secondo cui “per quanto fatto male il 110 ha comunque favorito la crescita e, se non fosse per le regole europee, la crescita del PIL che ha comportato ne compenserebbe comunque il costo” e si rischia che il messaggio torni ad essere che spendere sfascia i conti mentre l’austerità li sana.
      Grazie.

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  13. Aiutare, questa è certamente la parola, ma com'era quella storia che si può portare il cavallo all'acqua ma non obbligarlo a bere?
    Uno cerca di seminare cautamente qualche dubbio ma spesso incontra una perfetta impermeabilità. Senza una crepa, anche piccola, non passa nulla e la crepa deve formarsi...

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    1. E allora che la crepa si formi. Però un conto è la crepa, un conto è il pensionato greco.

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  14. Il PD ancora al 20% è un'anomalia viste le sue enormi responsabilità nell'averci portato a questo punto. Credo sia dovuto al suo quasi monopolio nei media, che lo aiuta a passare per innocente ed alla robusta e capillare rete di clientele che lo sorregge.

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    1. Sicuramente in questo c’è del vero (aggiungerei la presenza pervasiva nella macchina dello Stato), ma ci deve essere dell’altro.

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    2. Umilmente ripropongo una lettura "marxiana" .
      Per comprendere la diversità dell'ambiente di oggi dobbiamo introdurre il concetto di "intermediazione sociale" : così come ogni mediatore guadagna interponendosi fra due parti , in tal guisa i gruppi che svolgono funzioni di intermediazione fra i diritti economici dei cittadini guadagnano per la posizione stessa .

      Ed é una attività economicamente rilevabile e determinante per chi la pratica, e tutti coloro che ne sono coinvolti occupano lo stesso posto nel rapporto di produzione , cosa che secondo il capitolo 52 del Capitale di Marx li accomuna in una unica classe sociale .

      La definizione di classe sociale in Marx si adatta al comportamento della P.A. che si comporta come classe a sé stante in modo sempre più aggressivo. L'azione della presidenza della repubblica nel 2011 che non si oppose alle ingerenze della BCE contro il governo Berlusconi o che non ritenne utile andare ad elezioni anticipate nel 2020 sono esempi di come i vertici dello stato si ritengano superiori al corpo elettorale .

      Interpretando norme costituzionali scritte a protezione del parlamento (assenza di vincolo di mandato, repubblica parlamentare ) il PDR ha , di fatto, esautorato il parlamento stesso confidando su una forma di "ricatto occupazionale" dei rappresentanti del M5S , i quali hanno votato di tutto pur di mantenere lo stipendio .


      Questa operazione non riesce se non si può contare su un potere di fatto di condizionamento e ricatto e questo potere nasce dal fatto che la P.A. ha difeso i propri interessi di classe (mantenere un governo amico) contro la volontà politica del popolo che stava mutando . Con la crisi pandemica la P.A. si é schierata apertamente a favore delle leggi restrittive , ritenendo economicamente sacrificabile una parte di economia in nome di un "bene superiore" costituzionalmente più rilevante del "lavoro" .

      L' Italia fondata sul lavoro è divenuta "fondata sulla sanità" in modo da privilegiare alcuni e mandare in povertà altri , con la stessa lungimiranza storica delle affermazioni di Maria Antonietta su pane e brioches.

      E ciò è stato fatto SENZA passare dal parlamento e soprattutto senza indire nuove elezioni nel 2019 , alla caduta del governo giallo-verde .

      Ritenere sacrificabile lo stipendio di altri applicando norme palesemente incostituzionali é una azione che la P.A. ha portato avanti come opzione culturale , convincendo che è una cosa giusta e che il singolo deve sentirsi colpevole poiché chiede il ripristino della legalità costituzionale a difesa dei propri interessi economici .

      I dipendenti pubblici hanno interessi che difendono rapportandosi direttamente con il potere politico elettivo essendone la cinghia di trasmissione verso il popolo (sovrano ?), che dovrebbero amministrare , ma di fatto antepongono i propri interessi di classe nella dialettica col potere politico stesso . Inoltre le loro carriere apicali non hanno più termine nello stato , ma nella comunità europea , pertanto hanno meno legami di fedeltà con lo stato Italiano là dove avvertano che il proseguire della loro carriera non è in Italia ma in Europa .

      Nessuno nella P.A. ha valutato iniquo continuare a ricevere uno stipendio pieno: per tutti i dipendenti pubblici lo stipendio è un diritto che non può essere discusso .

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  15. già la Commissione covid può essere utile in qualche modo...

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  16. Professore,

    credo che la mancanza di carità sia il risultato di un lungo processo che ha portato la nostra società nella direzione di un individualismo sempre più esasperato, in base al quale il signore in foto "è uno sfigato ma a me non toccherà". Anche l'inversione di questa tendenza avrà tempi lunghi che non possiamo permetterci quindi "si dovrà fare il pane con la farina che abbiamo.

    Quanto alla presa di coscienza delle sue implicazioni, nel grafico vedo un punto debole ovvero che forse, tali implicazioni, non siano facilmente comprensibili a chi non abbia nozioni in materia economica o non abbia attinto dal dibattito e, per quanto posso osservare nella mia realtà, mi sembra che queste persone siano ancora molte.

    Al tempo stesso mi fornisce una chiave di lettura di quella che è stata l'evoluzione sociale degli ultimi 20 anni.
    La divaricazione fra la proiezione del trend storico e l'andamento effettivo del PIL è stata progressiva causando a mio avviso due effetti:
    uno è che quando si svolgono lentamente è più difficile prendere coscienza degli avvenimenti perché si tende ad adattarsi ai piccoli cambiamenti (esempio della rana bollita);
    l'altro è che al punto di ebollizione, ovvero oltre la soglia di sopportazione, le persone sono arrivate in momenti differenti, dipendenti dal punto di partenza, e questo ha fatto sì che non ci fosse una reazione compatta della popolazione. In più, in chi si è trovato a soccombere prima degli altri, potrebbe essersi sviluppato del risentimento nei confronti dei "privilegiati" che ancora non erano stati colpiti, contribuendo a deteriorare ulteriormente l'eventuale coesione sociale residua.

    A mio avviso, invece, col green pass si è avuta una reazione ben diversa perché ha interessato tutti, in modo trasversale e nello stesso momento, pertanto non mi sentirei di condannare chi si è svegliato solo in quell'occasione, eccezion fatta per chi ha interpretato quella battaglia come un'occasione per cercare di salire qualche gradino della scala sociale.

    Un altro elemento che si evince del grafico è che nei quindici anni di stagnazione, pur con prevalenza PD, si sono alternati governi di diverso orientamento. Tale fatto può sembrare un punto di debolezza perché porterebbe a pensare che "tanto sono tutti uguali". Può essere tramutato invece in un punto di forza proprio per dimostrare che è necessario liberarsi dal vincolo esterno altrimenti niente potrà mai cambiare. E su questo punto, in un mondo razionale, dovrebbero trovarsi tutti d'accordo, salvo chi dall'esistenza di tale vincolo trae vantaggio, economico o politico che sia.

    Cosa fare quindi alla luce di quanto sopra?
    Sicuramente continuare con la divulgazione in modo che sempre più persone possano capire le implicazioni del grafico, poi dimostrare di essere migliori degli altri, di essere quelli in grado di raddrizzare la barra una volta venuto meno il vincolo esterno.

    Ultimo punto, come?
    A mio avviso a livello nazionale si sta lavorando bene ma tutte le misure introdotte richiedono tempo per dare i loro frutti e non è detto che i meriti siano riconosciuti, dagli elettori, agli effettivi promotori. A livello di amministrazione locale, invece, credo sia più facile e rapido riconoscere a chi attribuire i meriti pertanto, forse, gran parte del lavoro deve essere fatto lì.

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  17. Facendo quel che state facendo, ma tenendovi lontani come dalla peste dalle chiacchiere su Israele e Ucraina.
    E se si è alle strette: parlare al paese, non alla nuora perché suocera intenda.
    Ossia - mi perdoni Guru - chiedendo un voto ideologico se si è e si permane ideologici, anche con gli "alleati".
    Compresi quelli lontani.

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    1. Se non si riesce a capire che l'Ucraina - che, per altro, è nei guai senza avere l'euro - è l'ideale di società cui tendono le forze dominanti in occidente (e proprio perché non c'è posto per la carità), forse abbiamo un problema.

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    2. Certo, quindi l'euro non è un problema e questi quattro dilettanti avevano torto perché l'Ucraina non ce l'ha. Insomma, l'unico "problema" è "essere come" l'Ucraina, che sarebbe "l'ideale di società cui tendono le forze dominanti in occidente". Potresti elaborare? Già così è abbastanza divertente, ma puoi fare di meglio, ne sono sicuro. Quindi stai dicendo che Macron auspica un conflitto guerreggiato in casa propria?

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    3. Nonostante i 4 dilettanti avessero avvertito qualche problematicità nella moneta unica UEM

      E' arrivato, un anno dopo, un genio che ha dimostrato il contrario evitando la catastrofe.

      E infatti, lo stesso genio (credo di aver capito il messaggio di Valerio), per primo credo, definisce l'equivalenxza tra le sorti dell'Ucraina e quelle della UE.

      Solo qualche giorno fa, l'equivalenza è stata interpretata in modo adeguato (dopo 2 anni di chiacchiere) da Macron e Von der Leyen che ha addirittura definito dove reperire le immani risorse necessarie (le saccocce dei risparmiatori europei, soprattutto italiani).
      Il cerchio si sta chiudendo, temo!

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  18. Vorrei provare a dare una differente indicazione di carità che già in passato penso di aver messo sul tavolo. Non credo sia un mero discorso utilitaristico, è successo a te e non a me, ma piuttosto che si tratti di distinguere una dimensione individuale ed una collettiva. Cioè dovremmo sviluppare una empatia collettiva nei confronti di chi è stato ed è meno fortunato. E sono tanti. Non giudicare ma capire ed entrare in empatia con questi uomini meno fortunati, che davvero ormai è questione di fortuna e di sua cugina la sfiga. Se ci riuscissimo non solo raggiungeremmo una dimensione più umana ma ci libereremmo anche da quella meschina del “non è successo a me”, e potremmo pensare che non dovendo toccare necessariamente ciascuno potrebbe esserci una soluzione meno traumatica di quanto al momento possa sembrare.
    Per esemplificare io non posso stare bene e stare sereno sapendo che molta gente non ha le condizioni minime di reddito e/o di sanità o di istruzione per poter fare altrettanto. Credo possa essere un cambio di paradigma, non ti aiuto perché domani potrei avere bisogno io di aiuto ma ti aiuto perché “devo” aiutarti per stare bene a mia volta,

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  19. Sul concetto " L'anomalia italiana esiste, ..omissis.. il che significa che c'è una percentuale ragguardevole di italiani che ha visto difesi i propri interessi da chi ha portato il Paese in depressione, ....omissis.."
    La constatazione porta a due nomi e cognomi: la P.A. allargata ai clientes , gli azionisti delle aziende che operano su/per normative statali.
    Ovviamente se in una democrazia dai da mangiare in modo strategico a chi controlla lo stato in modo da arrivare ad una quasi maggioranza dei voti , vinci .
    In termini marxiani abbiamo 3 classi che competono per la torta , non più solo le due per le quali la costituzione prevede strumenti di equilibrio.

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    1. Secondo l'ultimo sondaggio elettorale, l'area PD (escludendo il M5S) prenderebbe il 31% dei voti validi. Considerando il 41% di astensione o non voto, siamo a meno del 13% del corpo elettorale, circa 5 milioni di elettori. Direi che li votano solo più gli oligarchi e il primo anello, che voteranno sempre e solo le 50 sfumature del Nazareno. A meno di trovare una soluzione alla Saint-Just, vedo difficile diminuire quei voti. Piuttosto, servirebbe avere una posizione chiara e riprendersi parte di quegli astensionisti, che non si ottengono con dichiarazioni tipo isordisoffiniti.
      P.S. Quando c'è stato l'ultimo rinnovo contrattuale del pubblico impiego?

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  21. ...e adesso vediamo in Abruzzo che succede....

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    1. Ma anche chi se ne frega, però! Mi pare che quello che ci ha convocato qui è una preoccupazione di un ordine superiore a quelle che affliggono i migliori amici dell'uomo che si vuole informare! In Abruzzo succederà quello che è successo in Sardegna, quello che succede sempre: gli elettori, che sono sovrani, avranno il mondo che avranno voluto. Rispetto al lavoro che facciamo qui questa è una considerazione abbastanza laterale, a mio avviso, ma sono pronto ad accettare avvisi contrari.

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    2. noto che sui social la PdC è sempre più invisa, la situazione sembra al limite della rivolta sociale..quali scenari se decideste di staccare la spina? PNRR? catastrofe agenzie rating? spread alle stelle? la Meloni vi sta trascinando sul fondo, questo è certo

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    3. certo, assolutamente....ma 'sti cazzo di "segnali" che il popolo può scorgere ed interpretare come "di tendenza" non aiuteranno di certo a giugno!

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    4. La tendenza è che il campo largo si è sbriciolato, che in Basilicata perfino Cicciobello preferisce venire con noi (anche se a Roma deposita delle patetiche mozioni di sfiducia), e che noi venivamo dati al 3, sondati al 5 (nei sondaggi commissionati dagli alleati - mi guardi Iddio!), e abbiamo superato il 7. Sì, lo so, non siamo più al 30, lo sapevo anche prima e sapevo anche perché. Ma le condizioni per tenere botta ci sono ampiamente, mi sembra!

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  22. Mi sfugge dove il ChimicoScettico manchi di carità.
    Penso piuttosto che la triggering sentence sia piuttosto "Tra l'altro la netta impressione è che il presente governo italiano sulle agende che contano sul serio sia in perfetta continuità con i precedenti"

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    1. Semplicemente perché come tanti altri si è svegliato nel post-punturina, il che potrebbe dipendere o da motivi anagrafici (magari è molto giovane, e allora in quel caso merita molta ammirazione), o, e questo è il mio edicated guess, perché fino alla minaccia esistenziale diretta se n'era battuto il cazzo di quanto succedeva agli altri.

      Valerio, sei stucchevolmente "de sinistra": apprezzo le dissenting voices, ma quando aggiungono qualcosa: qui non aggiungi nulla. Sei semplicemente illustrativo di come si arrivi al cunialesimo.

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    2. Se il blog è del 2018, come ha fatto a svegliarsi col post-punturina?

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    3. Leggendo CS non mi pare giovanissimo (riporta aneddoti di parecchi anni fa) e mi pare lavori all'estero.

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    4. Valè, lo dice lui! Più di questo che ti devo dire io? Mettiti un cazzo di paio di occhiali e/o vai a fare l’amante tradita altrove, no!? Ho poco tempo. Preferisco non buttarlo al cesso con gli intelliggenti (sic), che poi sono quelli che prendono sette preferenze.

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  23. Troppi soldi che dormono in banca, l’eurozona vuole svegliarli
    In nome di crescita e competitività nel mirino i risparmi delle famiglie che sono fermi e non aiutano all'economia di girare. Le Maire: "Oltre 10mila miliardi sui conti, avviamo l'unione dei mercati di capitali"


    La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, offre numeri utili a capire la portata della sfida. “Dal 2031 serviranno 800 miliardi di euro l’anno se vogliamo soddisfare gli obiettivi europei di riduzione del 90 per cento di emissioni di gas a effetto serro entro il 2040″. Totale: ottomila miliardi entro il 2040. E poi, ricorda Lagarde, “servono 75 miliardi di euro l’anno per soddisfare l’obiettivo di spesa Nato del 2 per cento di Pil per la difesa”. Servono dunque “ambizione” ma soprattutto determinazione nell’azione politica.(E magari anche per altri scopi come salvare le banche prestatrici)

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  24. Come possiamo aiutare questa presa di coscienza?
    Ho avuto la non felice idea stasera di guardare dimartedì su la7, programma di volgarità inaudita e non solo sostanziale ma ahimè anche formale. C’era la categoria dei tifosi della sinistra tra i quali una volgare, appunto, Lella Costa ed un volgare e ormai fuori controllo Santoro, per tacere dell’autocompiacente e autoreferenziale Augias. Il conduttore una tristezza, proprio un autista dell’Atac. Arrivo al punto. Questi non hanno una coscienza politica o meglio non ne hanno affatto, questi sono tifosi e in questo caso nulla può essere fatto.
    Poi ci sono i disinteressati, gli astensionisti, quelli che comunque fanno una vita già tanto difficile tra 8 ore di lavoro e 3 ore di mezzi pubblici oltre alla spesa la cucina e i compiti dei figli che nella migliore delle ipotesi la sera guardano un telefilm e della politica se ne fregano.
    Poi ci sono quelli che laggentenoncapischeno, perché ci stanno. Anzi direi che il Paese reale è formato principalmente da costoro. E pure qua non si può fare nulla. In realtà questo sarebbe uno dei trade off, dei punti di discontinuità o di disaccordo col professore che magari mi boccerebbe in malo modo se fosse un esame, però io sono fermamente convinto e metterei una mano sul fuoco e ci scommetterei la casa che laggentenoncpischeno. Il trade off sarebbe qui, allora perché io vi spiego l’economia? Ma qui noi siamo una piccola porzione del Paese, non sempre ed esclusivamente ma spesso ben strutturata, e se non vado errato in qualche post si era parlato di élite, situazione compatibile con l’esistenza di laggentenoncapischeno.
    Quello che a noi che stiamo qui è chiaro è che pd è male e 5stelle è peggio. Poi che Bagnai è bene. Ok. Perché io voto Lega? Per Salvini? No, io voto Lega per Bagnai. E Borghi. E no, non è amore. Ma profonda convinzione di fare la cosa giusta.
    Poi c’è la propaganda, il tempo tiranno e l’economia delle facoltà intellettive (scarse con conseguente problema della allocazione) e quindi molti di quei pochi che votano lo fanno alla cazzo di cane.
    E poi ci sono le amministrative. E sono cacchi. Perché se io voto Lega alle Politiche ed alle Europee con totale serenità d’animo adesso mi tocca votare alle Regionali. Ora io sono straconvinto che il professore sia quanto di meglio il chietino potesse e possa avere, non sono affatto convinto invece che Marsilio sia un buon presidente per le zone interne. Affatto. Mi pongo quindi il problema di farlo capire. E purtroppo ci sono anche le Comunali, per quanto non immediate. E qui la situazione è addirittura peggiore perché sono certo che il governo comunale di destra ha mal governato nella prima consigliatura e la seconda sta facendo altrettanto se non peggio. Senza un progetto di città, con qualche intervento spot, qualcuno anche ragguardevole, ma senza uno straccio di visione strategica e un vile appecoronamento alla politica regionale pescarocentrica.
    Riassumo. Nella stragrande maggioranza dei casi la coscienza non si può formare ma laggentechenoncapischeno va teleguidata con l’occupazione delle fonti della propaganda (lo so, suona piuttosto male ma spero se ne comprenda il senso). In altri casi la coscienza c’è (Pd male) ma poi c’è il governo ed i risultati del governo che a volte, anche quando ci sono tutte le condizioni per fare bene, purtroppo non corrispondono alle attese.
    Concludo dicendo quindi che non è un problema di carità, qualunque cosa essa sia, se non forse residuale. O magari anche stratificato ma seppellito da altre problematiche. Sei tifoso del Pd, sei diversamente intelligente, quindi anche se diventi caritatevole sempre Pd voti.
    I riferimenti che potrebbero sembrare campanilistici rilevano in quanto noi siamo i prossimi, non so come si mette e non so quale situazione preferire tra due portate che giudico entrambe spiacevoli e comunque vanno generalizzati. Dopo la vittoria si governa e questo forse non è chiaro a tutti. Per lo meno in Abruzzo ed all’Aquila.

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    1. Non è compito di chi sta 10 ore a guidare un camion o 12 a guidare un trattore dover capire i meccanismi del meccanicismo dialettico. Serve l'intermediazione di organismi politici, come partiti o sindacati ma anche organizzazioni, associazioni, fondazioni, per poter realizzare gli obiettivi.
      Poi, basta con 'sto la gente non capischeno: la gente capisce molto bene, non si ribella ma capisce molto bene. Semplicemente non c'è un'intermediario politico che possa rappresentarli. Per citare il ChimicoScettico, nuovo paria der Dibbattito, quel distintivo fetore di ritorno all'Ancien Regime lo sento solo in Italia.

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    2. Che Dio ce li conservi a lungo, la 7, i giornaloni etc che rendono il ns compito più facile.
      L'antipatia dell'avversario è un grande vantaggio, basta solo stare attenti a non diventare antipatici anche noi. La qual cosa è molto più difficile mancando truppe di assatanati mediatici a favore anche se vedo qualche cambiamento in corso.

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    3. Mi aspettavo un ko alla prima ripresa e invece arriva una spinta, avrei preso quello, prendo tranquillamente questa. Mi dolgo però di considerare che pur senza alcuna volontà da parte mia di inquinare un dibattito elevato con beghe localistiche venga invece a questo ridotto. Anzitutto perché mi sono limitato a dire politica pescarocentrica peraltro con accento polemico nei confronti del governo del mio comune e non come lagnanza verso l’innata caratteristica della Roma D’Abruzzo (ma forse tu sai che lì qualcuno dice che esistono da centinaia di anni prima di Roma…) a pensarsi come ombelico del mondo (scherziamo dai…). Ma soprattutto perché credevo di aver posto ben altre e più interessanti questioni. Tra queste quella delle aree interne che credo sia anche nella tua agenda ed in quella della politica in generale (ascoltavo la conferenza di Salvini di ieri, a Pescara, aperta parlando di evoluzione demografica abruzzese, secondo l’Istat, Sulmona nei prossimi 20 anni perderà un ulteriore 10% di residenti e comunque pur assommando la perdita di residenti ad una città come Pescara, parole di Salvini, questa popolazione verrà persa proprio dalle aree interne) e che credo meritino rispetto anziché una ironica derubricazione; lo dico con pacatezza ma convintamente e ovviamente con il dovuto rispetto. Pur restando su posizioni differenti comunque ti ringrazio e stavolta non per quello che hai scritto o detto ma per aver letto. Almeno ho smosso le acque, questo post mi ha incuriosito e resto in attesa della sua evoluzione. Grazie.

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  25. Sono sulla via per il convegno alla camera (a breve vedrò il buon Luca Battanta, veniamo insieme).
    Probabilmente una delle vie è ridiscutere alcuni temi da un punto di vista conservatore, affiancandosi e scevrandosi da idee che stanno contaminando la nostra area di azione politica. Come segnalavo (e segnalavano altri che reputo più autorevoli di me poco fa su X), anche solo ripartire da un Einaudi, penso possa fare al caso nostro.

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  26. Appena arrivai al Blog (da Icebergfinanza) trovai l'illuminazione e venni preso dall'impeto diffoderlo pensando che veicolando un messaggio così lucido e razionale avrei portato luce nella mente di molti.

    Purtroppo fallii, anche con persone mediamente scolarizzate. Allora cercai di riflettere sul perchè per me era un messaggio chiaro, logico e razionale, mentre su altri non prendeva piede.
    Arrivai alla conclusione che, per me, fu una combinazione di fattori:
    - umiltà: ero già consapevole di poter sbagliare;
    - spirito critico: di carattere ho sempre avuto un "pensiero contrario" (a cosa variava di volta in volta)
    - bisogno: all'epoca la crisi colpì miei cari, quindi ero incentivato a capire il perchè
    - "cultura": personalmente è stato molto utile avere delle competenze matematiche e scientifiche perchè mi permettevano di leggere i grafici e apprezzare i ragionamenti
    - tempo: nei primi anni avevo tempo di leggere e riflettere.

    Sulla carità non saprei, mi pare che all'epoca fossi abbastanza interessato al "prossimo", ma nel mio caso, essendone colpito direttamente non so se considerarla una condizioni dirimente.

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  27. Probabilmente chi non ha ancora preso coscienza della situazione o è convinto di essere al sicuro dalla durezza del vivere, oppure è ideologicamente accecato e si rifiuta di accettare il fatto che il massacro sociale del paese sia stato portato avanti principalmente dal PD e dalle forze politiche dell'Asinistra.
    A questo punto la cosa più utile (e ovvia direi) è quella di riportare il PIL il prima possibile verso la tendenza storica, favorendo l'occupazione, i redditi, e i servizi pubblici, soprattutto sanità e sicurezza.
    Mi rendo conto che il percorso è lungo e difficile e che in parte lo avete già intrapreso, ma questa a mio avviso è l'unica via per combattere l'antipolitica grillina e far emergere con forza crescente la differenza fra voi e il PD.

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  28. Essendo quì dal primo giorno e mai risposto, oggi lo faccio. La sua capacità di divulgazione è indubbia, di smuovere "i cervelli" pure, di essere stimolatore di pensiero critico non lo diciamo neanche. Ma, la situazione attuale geopolitica nella quale ci state immergendo, e le scrivo da cittadino al rappresentante delle istituzioni, avrebbe bisogno di altro. Possiamo parlare di stipendi, ratei, tassi, investimenti, ma se si continua su questa deriva bellicisticanecessariadifensivaipocritica, tutte queste parole saranno servite a niente. Così come quando nel novembre del 2011 ci avvisava dello tsunami che ci avrebbe travolto, adesso è un momento storico non metaforicamente uguale.
    La sua premier, in campo internazionale, porta avanti scelte assolutamente svantaggiose (per essere delicati) per il nostro paese. E per una coalizione a trazione sovranista è un ossimoro in termini. Ma forse, il tutto sta nelle parole di Giorgetti di qualche mese fa durante una conferenza stampa, dove disse che il suo problema era "vendere ogni giorno il nostro debito pubblico".
    Per uno che vende ci vuole uno che compra. E tralasciando le settimane di offerte speciali per i vari BTP, sono gli altri giorni dell'anno che contano.
    La carità, quella che conta per i nostri saldi pubblici, sembra proprio quella che ci viene offerta "da fuori", in cambio di cosa lo saprete certamente voi, inseriti nelle istituzioni che contano e che decidono per noi.
    Per tutto il resto, attenti all'11 marzo. E ai saldi del reverse repo della Fed.
    Buon lavoro Senatore, e grazie per il suo lavoro.

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    1. Caro Marco, scusa il ritardo. Nel frattempo siamo al 28 marzo, e siamo ancora qui: abbiamo valicato anche le idi. Sul reverse repo sarebbe utile una spiegazione non tecnica. Sulla deriva bellicista posso solo dire, ma dirlo a te sarebbe inutile perché se eri qui lo sai, che è esattamente quanto pronostico ab initio e non è un epifenomeno sconnesso dagli assetti economici, ma una loro diretta conseguenza. Sul come e il perché ci siamo messi in consizioni di doverci affidare esclusivamente ai mercati ci siamo altresì dilungati per anni. Tutto questo conduce inesorabilmente a un cortese: “so what?”

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  29. "US Profits Outshine Europe By The Most Since 2020" (By Sagarika Jaisinghani, Bloomberg Markets Live reporter and strategist), sarà l'effetto delle sanzioni alla Russia e il "de-risking" con la Cina?

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  30. Professore,
    la diretta di oggi, i cui contenuti condivido, mi sembra ancora in tema con questo post perciò qui le pongo la seguente riflessione.
    Va benissimo informare le persone del perché scegliere più Italia e meno UE ma credo che questo tema non sia sufficiente ad attrarre quel voto di opinione che, a quanto sembra, al momento non viene inserito nell'urna ma lasciato sul divano.
    Forse perchè manca la pars construens del discorso, ovvero il modello di Italia a cui si vuole arrivare (o tornare) una volta liberi dai vincoli UE che, a mio avviso, andrebbe esplicitato attraverso esempi concreti?

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    1. Tornare senza più l'ENI di Mattei non si può più, temo.
      Insistere col dialogo con le altre forze nazionali europee contro questo fanatismo eco-militarista? Le famiglie tradizionali inquinano e le bombe no?

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  31. Mi dispiace ma laggente non vuole capire chi realmente faccia i suoi interessi.
    Poi continuo a ritenere, come dissi tempo fa che bisogna recuperare i fondamentali scientifici sovranisti che qui nacquero e che erano la forza propulsiva della lega del 34% alle europee del 2019 e che qualcuno al suo interno ha demolito con l'irreversibilità dell'euro (cosa stupida e non vera).

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    1. Perdonami: io la vedo invece proprio come il Migliore! L’euro è irreversibile. Peccato che sia anche insostenibile. Quindi non saremo noi a uscire da lui (in modo ordinato)ma lui a uscire da noi (in modo catastrofico). L’ho detto ad Agorà la prima volta che sono andato in Rai (giugno 2012). O non c’eri ancora, o ti sei distratto. Capita!

      In altre parole, anche se il Manifesto di solidarietà europea lo abbiamo elaborato con amici di AfD, non è detto che la vittoria di AfD prima in UE e poi in Germania porti a realizzarlo. Dall’altra parte c’è una burocrazia che vuole disperatamente sopravvivere e che tira i fili di Capi di Stato vantandosene pure! Capisci bene che anche lì senza traumi non se n’esce…

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  32. Sui rapporti tra austerità e ascesa del partito nazista c'è il bel libro di Tobias Straumann, "1931".
    E' una lettura molto interessante, in particolare la figura di Bruning appare molto diversa da come si è portati a pensarla, almeno per noi che siamo abituati a politici che fanno coscientemente gli interessi di altri paesi a detrimento dell'interesse nazionale.
    A quel tempo il sistema aureo era considerato la base su cui si reggeva il mondo e la sua rigidità veniva considerata un fatto normale e immodificabile.
    L'idea di non pagare i debiti (avanzata dal solo Schacht) era impensabile in quel contesto e per quella cultura politica.
    Bruning era un sincero patriota, vittima delle circostanze e incapace di uscire dal frame dominante.
    Schacht invece era un genio che già aveva espresso ben prima della crisi le sue preoccupazioni per l'eccesso di prestiti americani alla Germania, una sorta di Ciclo di Frenkel ante litteram.

    A livello pratico, ho già avanzato presso alcuni (inascoltato) un'idea che mi sembra valida, ovvero, visto che ormai gli interventi degli economisti contro l'Euro costituiscono un corpus immenso, si potrebbe raccoglierli in una sorta di antologia.
    Secondo me, se presentata nel modo giusto, potrebbe avere un bel riscontro di pubblico. (I libri di Stiglitz e di Modi, è evidente, non hanno inciso).
    Qualcuno fece qualcosa del genere (ma al contrario) dopo la crisi del 2008, ovvero raccolse gli interventi di molti autorevoli economisti che della crisi in atto non avevano proprio capito una mazza.
    Il target era il pubblico della gente comune, non gli "impegnati".

    Il punto della letteratura della letteratura sull'Euro è che non ci sono voci autorevoli a favore, ma ci sono però manifesti in cui - per ragioni che io ignoro - molti economisti hanno firmato a favore (senza poi però indicarne le ragioni successivamente).

    Capirete che il mattone di Modi, che penso sia intorno alle 800 pagine, la gente non lo prende neanche in considerazione.

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    1. Laggente ha bisogno di ritovarsi la Val Trebbia da Bobbio a Genova cosparsa di pannelli solari, pale eoliche e colonnine per la ricarica dell'auti elettrica, per poi scoprire che l'energia x i macchinari industriali del loro comparto agroalimentare non c'è e ritrovarsi disoccupati e morti di fame, sì, ma con l'aria finalmente pulita. I manifesti pro europa sulle rinnovabili avrebbero dovuto farli così

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  33. Ma siamo proprio sicuri che i problemi italiani siano tutti siti in queste ballezzucole? Nel caso il nostro alleato d'oltralpe decida di mandare sul terreno ucraiNato dei soldatini, secondo Mosca diventerebbero target prioritario. Indi? Articolo 5 del trattato? Pronti si parte? E chi parte? I percettori dell'ex reddito o della cartina di credito dei poveri, i figli dei percettori del reddito da sudditanza politicoatlantista, o i VVannacci di turno? E in nome di cosa o di chi dovremmo star qui ancora a discorrere di un argomento come "la caduta inevitabile dell'euro" mentre il notre deficit/pil viaggia comodo comodo oltre i 7.3% alla faccia di una nadef al 5.6%? Tradotto manovrina autunnale in arrivo... senza che nessun deputato o senatore sovranista possa farci un bel niente.
    Seguire questo blog dall'inizio è stato come entrare in gioielleria...
    Poi ti ritrovi al mercato cinese della bigiotteria... e te ne devi fare pure una ragione.
    Peccato!

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    1. I sovranisti sono pochi ma buoni all'interno della Lega, ma stanno cercando di tappare le falle nella diga con le dita. A giugno spero e prego che non gli faremo mancare il nostro sostegno; è dai tempi della Grecia che so che poi sarebbe toccato a noi, e che per la mia famiglia non ci sarebbe stata scialuppa mentre il Titanic affondava, adesso siamo sull'orlo della 3a guerra mondiale. Posso chiederle cosa non è stato all'altezza delle sue aspettative? Del resto anche noi che sappiamo cosa c'è in ballo probabilmente non abbiamo risposto come avremmo dovuto, se il PD è al 20% e la Lega è al 13%...

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  34. Per me non se ne esce. Quando non ci saranno più i soldi per le pensioni diranno che la colpa è della guerra con la Russia, del cambiamento climatico, dell'AI, dello sbarco degli alieni ma non sarà mai colpa loro. Anzi loro si proporranno sempre come i salvatori.

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  35. Risposte
    1. Ovviamente non è mai troppo tardi, finché si è in partita. Su Twitter hanno sbranato il Guzzino (Guzzi junior) perché ha ignorato Goofynomics. Sinceramente non vedo come altrimenti avrebbe potuto pubblicare su Laims (dei Caraibi). D’altra parte non vedo nemmeno perché uno dovrebbe pubblicarci: il livello becero e scadentissimo della risposta che ha ottenuto da un altro autore testimonia l’inutilità di una simile operazione culturale.

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