giovedì 13 aprile 2023

Il cappone di Renzi

Chiedo scusa!

Da politico so che non dovrei farlo: non sono più libero, come lo ero una volta, di abbandonarmi alla mia vis polemica, di sciogliere le briglie alla mia toscanità genetica maramaldeggiando sulle spoglie del malcapitato di turno col mio sarcasmo, nutrito da troppe letture.

Non dovrei.

Da politico, sembrerebbe arroganza, sembrerebbe abuso di posizione dominante.

Così come, da accademico, non dovrei esprimermi su cose di cui in fondo non so nulla, perché vi assicuro che del video di coso su Facebook o dell'articolo di quello sul giornalone di turno non so nulla di nulla, tranne quanto il poeta ha sintetizzato in questa mirabile immagine:


Non dovrei.

Da accademico, dovrei sviscerare la questione, analizzarla con gli strumenti della scienza politica, o di quella economica, o di quella psichiatrica, ma insomma con strumenti da applicare a un referto fattuale sufficientemente esaustivo, che, lo confesso, mi manca.

Così come da uomo di partito, infine, perché ora sono anche questo, non dovrei commentare le vicende degli altrui partiti, perché questo mi ha insegnato l'uomo da cui ho appreso come si sta in un partito, il mio segretario federale, quello che per alcuni di voi è un traditore, o semplicemente un pirla, e invece per me è un amico e una persona saggia, da cui ho appreso a resistere, e a non strafare, perché la ruota gira...

Non dovrei.

Però...

Però non posso nemmeno dimenticarmi di quando, da ggiovane, mi sentivo dire da quelli de sinistra più a sinistra di me che "er perzonale è bolidigo".

Non posso.

E se "er perzonale è bolidigo", allora un ricordo personale ci sta: da politico, non posso non portarlo nel Dibattito e non posso non trarne conclusioni "bolidighe".

E non posso nemmeno abdicare, per adempiere agli obblighi che la mia nuova condizione porta con sé, al patto pasoliniano che ho stretto con voi, lettori che considero degni di ogni più scandalosa ricerca, e che avete riconosciuto la mia autorevolezza nel mio non averla voluta, e nel mio essermi messo in condizione di non aver niente da perdere.

Non posso.

O meglio, non potrei.

Perché, diciamocelo: questo blog non esiste, non è mai esistito, quindi non vengono da qui le parole con cui ogni tanto qualche scimunito cerca di spiegarmi in email sconclusionate che cosa sia il MES o perché l'unione monetaria abbia svantaggiato l'Italia (per fare due esempi facili), e quindi, se questo blog non esiste, le parole che ho scritto finora, e che non hanno cambiato in nulla il corso degli eventi, essendo state scritte sul nulla, come quelle che (non) scriverò nel resto di questo post, alla fine posso permettermi di scriverle: tanto, nessuno le leggerà, nel blog che non c'è.

E allora (non) le scrivo, tanto queste parole si riconducono a una sola, di quattro lettere, che ogni tanto mi è capitato di scrivere:

GODO

ma non vorrei pensaste che sono un bbruttaperzona!

Vorrei invece che vi ricordaste il mio primo incontro con coso, con l'allegoria della coNpetenza, il due dicembre del 2018. Vorrei che vi ricordaste la boria, la iattanza, la tracotanza di coso, che prima, a telecamere spente, si era rifiutato di salutarmi, con una maleducazione rara presso la classe politica, che è fatta, mediamente, di persone civili, non per indole, ma per mestiere: perché il mestiere del politico è capire, appunto, che la ruota gira (o meglio: questo è il minimo sindacale del mestiere di un politico: poi ci sarebbe dell'altro, e ne parliamo dopo...). Ma era chiaro il perché Carletto si comportava da cafone: per destabilizzarmi.

Così come, per destabilizzarmi, a me che lo trattavo con cortesia, dandogli del lei, perché all'epoca, salvo errore, non era un parlamentare (e quindi non essendo un collega non era cortese dargli del tu), a telecamere aperte il cafone si rivolgeva con un "tu" totalmente ingiustificato da parte di una persona che non conoscevo: per stabilire una falsa familiarità che mi disarmasse, che mi rendesse impervio (o almeno così lui sperava) il rispondergli per le rime.

Era tutto studiato, come era studiata la stupida pappardella sulle "coperture" (potete risentirvela, e rivederla col senno di poi, che per me era anche il senno di prima: su una misura opzionale le coperture previste dal Governo erano più che sufficienti, e infatti quel bilancio che secondo il "coNpetente" avrebbe fatto saltare per aria l'Italia si chiuse poi con il deficit più basso degli ultimi quindici - 15 - anni! Quindi avevo ragione io, ma questo coso non lo ammetterà mai).

Che fastidioso gradasso, che insopportabile bullo, che nauseabondo saccente!

Ma non è perché 1593 giorni dopo il nostro felice incontro lo vedo in difficoltà, lo vedo (o meglio: gli altri lo vedono, perché io l'ho sempre considerato tale) come un dead man walking, che mi vien voglia di infierire su di lui. Magari se la caverà, speriamo che se la cavi, chi se ne frega: di chi ha in sé una scintilla così fioca di umanità mi interessa il giusto, gli auguro ogni bene, purché fuori dalle scatole!

No, non è per questo. Non nutro risentimenti. Esattamente come non si può leggere una cosa scritta nel blog che non c'è, non si può provare alcuna passione per il nulla mischiato col niente. Lunga vita biologica e perfino politica a coso, er coNpetente!

Il punto è un altro: il merito delle questioni, come sapete, a me non interessa: a me interessa il metodo.

E allora, sul metodo, devo dirvi un paio di cosette, che sono sempre le solite.

La prima è questa: solo un solenne sciocco, o un sesquipedale ignorante, o, più semplicemente, un assoluto incompetente (cioè tutto il ceto mediatico/intellettuale italiano, più qualche collega di opposizione), può pensare che in un Paese che ha subito questo:


(e lo ha subito per colpa degli amici suoi) ci sia ancora spazio politico per qualcosa di assimilabile al "moderatismo", al "centrismo". Un paese che viaggia 400 miliardi di euro (diciamo: il 20%) sotto il proprio potenziale è un Paese che ha lasciato per strada morti e feriti, un Paese che ha ulcere non ancora cicatrizzate e che forse non risarciranno (da sarx, sarkòs) mai. In questo Paese, anche se è fatto (devo dire purtroppo?) di brave persone, la moderazione è morta. Chi non si è suicidato con la dolce morte dell'astensione vuole solo una cosa: voltare radicalmente pagina, o almeno lottare per la propria sopravvivenza. Il grafico lo vedete, no? Sono 11 e passa anni che le politiche degli amici dell'austerità tengono la testa del Paese sott'acqua. Se uno ti tiene la testa sott'acqua che fai? Anche volendo chiedergli con moderazione di farti respirare, non riusciresti a farlo: il risultato sarebbe qualche bollicina in più e un po' di acqua nei polmoni! L'unica via razionale è tentare di assestargli un colpo dove lo sente meglio. Questo è. E in un contesto simile voi volete parlarci di coNpetenza (di uno che non ha mai visto la serie storica del Pil del suo Paese), di moderazione (di un bulletto da bar di distante periferia)?

Dai, fa già ridere così...

Poi c'è la seconda lezione di metodo.

Io non sono cattivo. Io sono paziente. Ho passato gli anni più belli e sofferenti della mia adolescenza e prima giovinezza in mezzo ai fiumaroli. Ho portato con me il loro disincanto e lo scorrere di quell'acqua. Ho visto passare tante cose, belle e brutte. Ci sono immagini che non dimenticherò mai, come quella volta che, in doppio canoino, passai sopra a qualcosa che non era più qualcuno (e il mio compagno di barca, che era più giovane di me, non la prese proprio benissimo: quando scese sul pontile le sue mani grondavano sangue: nella frenesia dell'allontanarsi da quello spettacolo macabro si era raschiato col manico dei remi la pelle del dorso delle mani... Io, da lettore di Poe, feci un calcolo diverso: proprio perché finire abbracciati a quel qualcosa sarebbe stata un'esperienza spiacevole, conveniva affidare alla freddezza del gesto tecnico l'equilibrio della nostra traiettoria).

So aspettare.

So che passerai.

Che tu sia l'insulso Sderenippo su Twitter, o l'apparentemente meno insulsa allegoria della coNpetenza, so che passerai, che ti vedrò, e che non mi farai impressione, e nemmeno pietà.

Pietà l'è morta, da un pezzo (direi, a occhio, dal 2012).

Quindi, come dire: se mi aggredisci e non ti rispondo, non significa che hai vinto: significa solo che sto aspettando. E agli altri: se qualcuno mi aggredisce, e non rispondo, invece di venire a seccarmi, a spiegarmi che cosa devo fare, invece di incitarmi a sterili risse, long popcorn e aspettate con me.

Ve l'ho detto tante volte, e non mi avete capito, ma era sicuramente colpa mia: non sono un buon insegnante.

Oggi ve lo spiega la cronaca, e se non lo state capendo forse è colpa vostra: aprite gli occhi!

Il vento della storia è nelle nostre vele, che ci crediate o no. So meglio di voi che voi avete la testa sott'acqua: sono io che ve l'ho fatto notare e che vi ho spiegato chi ce la stava tenendo. Lo so che è difficile sopportare, resistere.

Ma questa è una guerra di logoramento, e ora tocca a loro.

(Non) ci vediamo sabato.

24 commenti:

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    1. Perché, in tutta questa storia hai visto una testa? Dice il Pesce.

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    2. Sono tutti collegati i piddini ed ex piddini, chi in scena e chi dietro le quinte. La guerra è per prendere posti di potere e quindi poter fare.

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    3. e non solo "collegati" , loro sono una vera "consorteria" pronta ad ogni "riciclaggio" . Come negli anni '80 prima del collasso del URSS "teste di ponte" sono già state lanciate per portare in salvo "la ditta" in previsione di un "eurocollasso", e come poi ci hanno detto che non erano mai stati "veramente comunisti" ci diranno che non erano mai stati "veramente euristi".
      Purtroppo il "piddinismo" non è un transitorio "politico" ma è un "metodo di potere innato nella cultura di questo paese,e se pure il PD finirà presto ( ormai non riescono più a farne il "rebranding" ) i piddini resteranno tutti.

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  2. Scommettiamo che il poraccio Sderenippo e/o il putribondo coNpetente se ne usciranno con qualcosa del tipo "Il miserabile leghista Bagnai mi ha augurato di morire!"?
    Anzi no, lo farà solo Sderenippo, che non se lo fila nessuno a parte noi che ridiamo di lui, poveretto.
    Il coNpetente invece non lo farà, perché per farlo dovrebbe citare il blog che non esiste, e la congiura del silenzio nol consente.

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  3. Occhio che il prossimo cappone di renzie potrebbe essere la Meloni... Se Berlusconi ci lascia, 3/4 di forza Italia passano con lui e questo governo fa la fine del Conte II: ricattato da Italia viva che sarà ago della bilancia.

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    1. Speriamo in quel caso che si riesca a tornare al voto: FI non sopravvivrebbe...credo.

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    2. Per questo la spaccatura del terzo polo è tutto fuorché una bella notizia per il governo. Come nemico preferisco un quaquaraquà come Calenda ad uno che si venderebbe persino la madre come renzie...

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  4. Questo per quelli del “c’é un grande spazio politico al centro”.
    É evidente anche alle pietre che in Italia ci sono più opinionisti di centro che elettori; ora anche questi illuminati possono godersi lo spettacolo dell’ Hindenburg centrista…questi soggetti politici sono lì solo per dare spettacolo come il celeberrimo Zeppelin tedesco.

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    1. Death Valley, Sahara, Gobi... nei grandi spazi si muore facilmente d'inedia.

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    2. Però a vederli in fotografia o sul documentario dicono che siano bellissimi. Forse ci si può fare un'analogia.

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  5. Ricordo che all'indomani delle elezioni del 25 settembre, mi chiesi come fu possibile che più di 2 milioni di elettori/trici avessero flaggato sul buho hon Halenda(man) intorno... me magno 'na polo, ch'è mejo.

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  6. Una boccata di ossigeno. Grazie a questo blog, che esiste eccóme !

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  7. Amo incondizionatamente il mio Guru.
    Viva il Guru!
    PS: ricordo quella trasmissione e quella maleducazione. Mi causò più sofferenza di quanta ne meritasse, dato che il tempo era e resta galantuomo. Anche questo si può imparare, ad onta dal primo principio della termodidattica.

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  8. l'uomo che profetizza praterie ad ogni piè sospinto....praterie o inesistenti o comunque disabitate...

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  9. E del "mio essermi messo in condizione di non aver niente da perdere" non potremo che ringraziarla sempre, prof.

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  10. Aver chiuso l'account Twitter mi ha aiutato molto a migliorare la mia capacità di aspettare, anche se un pochino mi mancano le liti a colpi di twitt 😁

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    1. E leggendo oggi, forse con colpevole ritardo, lo Zarathustra di Nietzsche, nella Parte Prima al capitolo "I discorsi di Zarathustra" e al paragrafo "Dei predicatori della morte", mi imbatto in queste frasi:

      "LA TERRA È PIENA D'ESSERI SUPERFLUI, LA VITA È GUASTATA DA COLORO CHE SONO DI TROPPO"

      "MA I CONFUTATI SON LORO: IL LORO OCCHIO NON SCORGE CHE UNA SOLA FACCIA DELL'ESISTENZA"

      SE AVESTE MAGGIOR FEDE NELLA VITA, V'ABBANDONERESTE ASSAI MENO ALL'ATTIMO PRESENTE. MA IN VOI NON ESISTE SUFFICIENTE SOSTANZA PER ATTENDERE, E PERFINO PER STARE IN OZIO"

      Frasi che mi sembrano calzare perfettamente a questo post.

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  11. Per rispondere alla prima parte di retorica autodisciplina - esiste sicuramente un termine più proprio ma non lo conosco - mi permetto di citarle un noto ozioso benestante "de sinistra", tuttavia abile poeta: "Sparagli Piero, sparagli ora e dopo un colpo, sparagli ancora"

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  12. Sono certo che sai di esserlo ma sei un ottimo insegnante anzi secondo me, con tutto il rispetto per le altre cose che fai e che fai bene, sei insegnante dentro, è forse la cosa che fai meglio. Quindi continua. Noi intanto leggiamo. E aspettiamo

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  13. Non solo è evidente che "il vento della storia è nelle nostre vele", ma dai suoi ultimi aggiornamenti sul debito privato (post del 10 aprile) mi pare siamo anche un poco sopravvento a Francia, Spagna e anche Germania, il cui PIL nel 2023 dovrebbe calare dello 0,1% in termini reali, a sentire il FMI. Quanto a coso, colpì molto anche me la sua cafonaggine, in quel vostro incontro. Non ho neppure mai capito quando mai avrebbe dimostrato la sua coNpetenza.

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  14. Carletto tornerà al cinema, ambiente da cui proviene e in cui merita di stare, assieme a cotanta meritocrazia: assieme al figlio di De Sica, al figlio di Tognazzi e al figlio di Gassman, il figlio della Comencini ci sta bene. E il livello recitativo è anche adeguato.
    È crudele, invece, il disinteresse per Renzi: l'Arabia Saudita ha deciso di saltare il fosso, il Deep State USA ha messo una figlia d'arte a guidare l'armata BrancaPD, Calenda girerà il prossimo cinepanettone. Consideriamo anche che, in quanto toscano, è categoria svantaggiata...

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