Panagiotis Grigoriou ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Un requiem italiano":
Cher Alberto, chers lecteurs de Goofynomics, chers amis Italiens,
Je te suis sur ton blog et je suis rassuré, t'es en bonne santé. Depuis la Grèce nous suivons le drame Italien très émus;les yeux ouverts devant l'effondrement économique qui très probablement suivra.
Chaque économie et chaque nation devront trouver les réponses qui sont les leurs, suivant leurs propres structures économiques en brisant le cadre germano-compatible de l'Union européiste et de sa zone mark, celle de l'euro.
Je me trouve confiné à bord de notre radeau de sauvetage, notre petit et vieux voilier, amarré dans un village du Péloponnèse, avec ma femme et nos deux chats. J’écris souvent sur mon blog greekcrisis.fr tandis que mon autre activité liée au voyage greceautrement.fr est au point mort, d'après les estimations d'ici le Tourisme qui représente 25% du PIB grec ne redémarrera presque pas cette année.
Le gouvernement grec pro-Berlin offre en théorie 800 euros aux indépendants, mais c'est soumis à de conditions et que surtout, comme votre lecteur le dit cela ne couvrira même pas les frais de base.
Nous revenons à case survie, le dette grecque si je ne me trompe pas représente déjà 118% du PIB, et d'après des estimations le confinement enlève de l'économie grecque 500 millions d'euros par jour plus le trou comme on dit actuel des finances. Donc c'est la mort assurée, et le non redémarrage d'une bonne partie des petites et moyennes entreprise. L'économie grecque si le confinement prend fin en mai aura beosin de plus de 6 mois pour revenir à son niveau de février 2020, et encore c'est un scénario optimiste. La Grèce aura besoin de 100 milliards d'euros en 2020 et le danger c'est qu'un mémorandum No 4 avec la Troïka de Berlin, puisse être imposé, de même que son analogue en Italie et partout ailleurs.
Ce qui est remarqué à défaut d'être remarquable, c'est la non-surprise des Grecs devant la nouvelle crise qui risque d'être encore plus radicale que celle de la Troïka, car la production industrielle a baissé de 40% en moins d'un mois. C'est si possible la survie, mais le gouvernement vient d'interdire la pêche et la population est très choquée par cette interdiction, la pêche ici c'est autant pour survivre, pour en vendre un peu en informel, et pour compléter le pain quotidien. Certains sortent de nuit pour revenir avant le jour dans le petit port de pêche, mais c'est risqué, météo, accidents, et grosse verbalisation si ils sont pris, de 5000 euros.
Les gens ont donc si possible quitté Athènes pour les campagnes avant le confinement. Sauf que faire du survivalisme à la campagne n'est guère possible à 100%, nos besoins sont certes réduits, encore plus réduits que d'habitude, nous ramassons des citrons et des clémentines chaque jour, mais les spaghettis ne poussent pas sur les arbres, les yaourts non plus et les factures à Athènes, loyer, électricité etc ne sont pas annulées.
Finalement c'est un moment de basculement, cela-dit et pour l'instant, les gens d'ici du petit Péloponnèse, se préparent comme ils le peuvent...
Drôle de guerre... courage Amis Italiens,
Panagiotis Grigoriou
Historien Ethnologue
greekcrisis.fr
Postato da Panagiotis Grigoriou in Goofynomics alle 6 aprile 2020 18:51
(...cari diversamente europei, voi che per le lingue non siete portati: guardate il bicchiere mezzo pieno! Forse oggi è meglio non capire, altrimenti vi si rovina la sorpresa...)
Mi basta la firma, le lacrime che avevo le ho versate ad Ottobre 2013 quando lo traducevi a Montesilvano, il futuro era già chiaro.
RispondiEliminaOra sono sceso a bagnare la pianta dei dolci, magari riesco a non farla seccare.
Arvétze e legru. (In piemontese, la mia lingua).
C'est bien vrai, malheureusement : le pire est encore à venir...
RispondiEliminaAlessandro Califano
Mon Dieu....
RispondiElimina"Qual è dunque il servo fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? Beato quel servo che il padrone al suo ritorno troverà ad agire così! In verità vi dico: gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni".
RispondiEliminaPurtroppo la lingua francese la capisco bene. Pensino pure tutto il male possibile i buoni che restanoumani, ma così noi non dobbiamo ridurci. Preferisco morire combattendo per la mia Patria che ridurmi come i Greci. La guerra civile sarebbe stata più onorevole e, forse, anche meno dolorosa per loro. Quando la democrazia non ha più armi, la "non violenza" è la più grande forma di ipocrisia. Il dialogo con chi, in malafede, non vuole sentire è solo flatus vocis. In fondo Machiavelli è un grande nostro compatriota.
RispondiElimina"Armiamoci e partite" o "partiamo e armatevi"? This is the questions!
RispondiEliminala macroeconomia poi ci dirà che alle poche vite tolte dal corona virus seguiranno le molte per le molteplici cause , la guerra è così ,senza regole , sei morto e non lo sai . La cosa però spaventosa che questa non è una guerra combattuta , ma solo una guerra subita , forse non è nemmeno il caso di chiamarla guerra visto che essa presuppone combattimenti , qui non si combatte ma si prende atto solo di continue sconfitte e non si dica che ci sarà la battaglia finale per decretare il vincitore ! non essendoci battaglie ma solo sconfitte anche la parola 'fine dei giochi' è già scritta. Un tempo di battaglie ai governi erano riservati i palazzi e alla plebe le piazze , ora i governi sono sempre nei palazzi e la plebe relegata ai domiciliari , altro che tutto subitisti , i subitisti sono agli arresti e il tutto sta per compiersi del resto è la settimana di Pasqua dove tutto è compiuto . Forse sarebbe stato meglio un combattimento attivo e invece è stato fatto un non combattimento passivo .
RispondiEliminaNon si combatte?! Cosa pensi si stia facendo qui da 8 anni?
EliminaI tedeschi sono troppo forti o noi troppo deboli. Il popolo italiano mi sembra come incaprettato, impossibilitato a vedere sentire capire reagire. Ci sono tante voci che gridano il pericolo ma come per il cavallo di Troia il popolo non percepisce il pericolo, il raggiro degli astuti achei. Caro Alberto il dolore è grande tu speravi come Claudio che ci sarebbe stato un barlume di civismo in parlamento ma non mi pare proprio ci si possa fare conto.
RispondiEliminaSono riuscito a comprendere il testo per sommi capi...un incoraggiamento ad apprendere meglio il francese.
RispondiEliminaLe relazioni economiche e politiche tra Italia e paesi EU sono chiaramente in fase degenerativa.
Certo leggere quello che accade in Grecia sembra un monito per l'Italia a non seguire le stesse tappe. In questo i greci svolgono una funzione profetica: sono avanti anni rispetto a noi, ma con questa accelerata pandemica potremmo saltare diverse tappe e trovarci appaiati a loro se non stiamo attenti e cadiamo nella trappola degli "aiuti" targati Comssione Europea in primis.
Questa è una crisi non solo economica ma anche una crisi di valori umani (in guerra prevalgono le menti più diaboliche) che porta solo alla rovina tipica dei danni di una guerra.
Uno che la guerra l'ha vissuta fino all'ultimo ebbe a dire a proposito della pace:
" la pace è il contrario di assicurazione.
Pretendere delle sicurezze significa essere diffidenti, e questa diffidenza genera nuovamente guerra." (Dietrich Bonhoeffer).
La adotto questa frase anche pensando in ottica ora economica.
Sembra essere l'avvertimento a considerare quello che potrebbe accadere all'Italia seguendoendo le "assicurazioni" accettando un MES o surrogato simile.
"Mais les spaghettis ne poussent pas sur les arbres..."
RispondiEliminaLeggendo, ho provato un lungo e intenso brivido.
Prego Cristo e guardo avanti, questo posto è sempre fonte di fede.
Un abbraccio, Prof.
Profe, incredibile! ho appena visto intervistato sul TG2 un suo sosia, le assomiglia paro paro, dal nome Sestino Giacomoni. E gnente... si ostinano a "sbagliare", come i loro capi fanno col MES
RispondiEliminaÈ per me un onore essere presentato col nome del collega Giacomini.
Eliminaper gli ignoranti come me ....
RispondiEliminatraduzione da google
"Ti sto seguendo sul tuo blog e sono rassicurato, sei in buona salute. Dalla Grecia seguiamo il dramma italiano molto commosso, con gli occhi aperti sul collasso economico che molto probabilmente seguirà.
Ogni economia e ogni nazione dovranno trovare le risposte che sono loro, secondo le proprie strutture economiche, rompendo il quadro compatibile tedesco della Unione Europea e la sua area di riferimento, quella dell'euro.
Mi ritrovo confinato nella nostra zattera di salvataggio, la nostra piccola e vecchia barca a vela, ormeggiata in un villaggio nel Peloponneso, con mia moglie e i nostri due gatti. Scrivo spesso sul mio blog greekcrisis.fr mentre la mia altra attività legata ai viaggi greceautrement.fr è in stallo, secondo le stime di qui il turismo che rappresenta il 25% del PIL greco difficilmente si riavvierà quest'anno.
Il governo greco pro-Berlino offre in teoria 800 euro ai lavoratori autonomi, ma è soggetto a condizioni e, soprattutto, poiché il lettore afferma che non coprirà nemmeno i costi di base.Torniamo alla sopravvivenza, il debito greco se non sbaglio rappresenta già il 118% del PIL, e secondo le stime il contenimento rimuove dall'economia greca 500 milioni di euro al giorno più il buco come diciamo attuale finanziare. Quindi è assicurata la morte e l'incapacità di riavviare buona parte delle piccole e medie imprese. L'economia greca, se il contenimento termina a maggio, impiegherà più di 6 mesi per tornare al suo livello di febbraio 2020, e di nuovo questo è uno scenario ottimistico. La Grecia avrà bisogno di 100 miliardi di euro nel 2020 e il pericolo è che possa essere imposto un memorandum n. 4 con la Troika di Berlino, come il suo analogo in Italia e ovunque.
Ciò che si nota se non notevole, è la non sorpresa dei Greci prima della nuova crisi che rischia di essere ancora più radicale di quella della Troika, perché la produzione industriale è diminuita del 40% in meno 'un mese. È possibile sopravvivere, ma il governo ha appena proibito la pesca e la popolazione è molto scioccata da questo divieto, pescare qui è tanto per sopravvivere, vendere un po 'in modo informale e completare il pane tutti i giorni. Alcuni escono di notte per tornare prima dell'alba nel piccolo porto di pescatori, ma è rischioso, tempo, incidenti e multe pesanti se catturati, di 5.000 euro.
Quindi, se possibile, la gente ha lasciato Atene per le campagne prima del contenimento. Tranne che rendere quasi impossibile il sopravvivere in campagna al 100%, i nostri bisogni sono certamente ridotti, ancora più ridotti del solito, raccogliamo limoni e clementine ogni giorno, ma gli spaghetti non crescono sugli alberi , né gli yogurt né le fatture di Atene, l'affitto, l'elettricità ecc. non vengono cancellati.
Finalmente è un momento di cambiamento, che ha detto e per ora, le persone qui nel Peloponneso, si stanno preparando come possono ..."
Google traduttore aiuta sempre.
RispondiEliminaMolto triste, pensando ai milioni di persone che soffrono (e soffriranno) e uno non può fare a meno di pensare ai militari. Gli unici, penso, che possono ostacolare questa tecnocrazia europea assassina.
PS-questa mattina alle 7,40 non c'era lei ma un losco figuro, Tr...
Errore dei nostri uffici. Mi sono svegliato all’alba per nulla…
EliminaQui in Calabria siamo messi cosi': e' da tempo ormai che le piccole imprese (parlo piu' che altro di artigiani che conosco: idraulici, falegnami, muratori) hanno dismesso la partita IVA e lavorano a nero perche' non ce la fanno con Equitalia. I calabresi emigrano in massa, cosa che pero' non si vede nelle statistiche perche' molti mantengono la residenza qui anche se lavorano fuori, per non pagare l'IMU (sulla casa che hanno ereditato dai genitori): si calcola che solo a Roma i calabresi siano 600.000 ed arrivano ad un milione in tutto il Lazio (e tanto per dire: noi siamo tre figli, tutti a Londra fino a due anni fa quando io sono tornata in Italia perche' potevo lavorare online ma questo e' finito prima del previsto per cui non so...). Non solo: c'e' un decreto della regione Calabria a firma PD che prevede un accordo con l'INPS per cui i contributi da lavoro per un extracomunitario sono la meta' che per un lavoratore locale e di questi i 2/3 li paga la regione: in pratica un lavoratore extracomunitario costa 1/6 di contributi dei contributi di un locale. Personalmente conosco almeno 5 persone che fino a 15 anni lavoravano stagionalmente in agricoltura: contratti regolari e paga decente per i periodi lavorativi (35 euro al giorno) e sussidi di disoccupazione nei periodi morti. Adesso ci sono ragazzi africani che dall'alba al tramonto lavorano per 20 o 25 euro al giorno e vengono ospitati in strutture pubbliche (quindi non hanno da pagare vitto e alloggio): 3 di quei 5 calabresi sono ora in Germania. Ciliegina sulla torta: in questi giorni e' molto difficile trovare frutta e verdura nei negozi (!) perche' sembra ci siano problemi di distribuzione...
RispondiEliminaOffro ai lettori, se ritenuto utile:
RispondiEliminaCaro Alberto, cari lettori di Goofynomics, cari amici italiani,
Ti seguo sul tuo blog e sono rassicurato del fatto che sei in buona salute. Dalla Grecia seguiamo il dramma italiano con grande emozione; i nostri occhi sono spalancati di fronte al crollo economico che molto probabilmente seguirà.
Ogni economia e ogni nazione dovrà trovare le proprie risposte, secondo le proprie strutture economiche, rompendo il quadro tedesco-compatibile dell'Unione Europea e della sua "zona del marco", cioè quella dell'euro.
Mi trovo confinato a bordo della nostra zattera di salvataggio, la nostra piccola e vecchia barca a vela, ormeggiata in un villaggio del Peloponneso, con mia moglie e i nostri due gatti. Scrivo spesso sul mio blog greekcrisis.fr mentre l'altra mia attività legata ai viaggi greceautrement.fr è a un punto morto, secondo le stime che circolano qui il turismo, che rappresenta il 25% del PIL greco, difficilmente ripartirà per quest'anno.
Il governo greco pro-Berlino offre in teoria 800 euro ai lavoratori autonomi, ma sotto condizioni e soprattutto, come dice il vostro lettore, non coprirà nemmeno i costi base.
Siamo tornati alla sussistenza, il debito greco, se non sbaglio, rappresenta già il 118% del PIL, e secondo le stime la quarantena sottrae all'economia greca 500 milioni di euro al giorno che si sommano al buco attuale delle finanze. Quindi è la morte certa e la mancata riapertura di una gran parte delle piccole e medie imprese. L'economia greca, se la quarantena terminerà a maggio, avrà bisogno di più di 6 mesi per tornare ai livelli di febbraio 2020, e questo è uno scenario ottimistico. La Grecia avrà bisogno di 100 miliardi di euro nel 2020 e il pericolo è che venga imposto un Memorandum n. 4 dalla Troika di Berlino, e lo stesso in Italia e altrove.
Ciò che è notevole per il fatto di non esserlo, è la mancanza di sorpresa dei greci di fronte alla nuova crisi, che rischia di essere ancora più radicale di quella della Troika, perché la produzione industriale è diminuita del 40% in meno di un mese. Ci potrebbe essere la sussistenza, ma il governo ha appena vietato la pesca e la popolazione è scioccata da questo divieto. Il pescato qui è importante per la sopravvivenza, per venderne un po' "in modo informale" e per integrare il pane quotidiano. Alcuni escono di notte per tornare prima del giorno nel piccolo porto di pesca, ma è rischioso, fra meteo, incidenti e le multe salate, se vengono presi, di 5000 euro.
Così la gente, se ha avuto la possibilità, ha lasciato Atene per la campagna prima che iniziasse della quarantena. Se non fosse che vivere completamente di sussistenza in campagna è quasi impossibile al 100%: le nostre esigenze sono certamente ridotte, ancora più ridotte del solito, raccogliamo limoni e clementine ogni giorno, ma gli spaghetti non crescono sugli alberi, gli yogurt non crescono sugli alberi e le bollette ad Atene, l'affitto, l'elettricità ecc. non vengono cancellate.
insomma, è un momento di cambiamento, detto questo, e per il momento le persone qui nel piccolo Peloponneso si stanno preparando come possono...
insolita guerra... coraggio, amici italiani,
Panagiotis Grigoriou
Grazie per la traduzione!
EliminaSono un europeo diverso e per l'europa proprio non ci sono portato.
Adesso che so cosa c'è scritto, posso guardare la parte del bicchiere mezzo vuoto...
Non predestinati alla conoscenza - C'è un umiltà scema nient'affatto rara, chi è affetto dalla quale è negato una volta per tutte a divenire discepolo della conoscenza. Cioè: nel momento in cui un uomo di questo genere percepisce qualcosa che lo colpisce, si gira per così dire sui tacchi e dice a se stesso: "Ti sei ingannato! Dove avrai la testa? Questa non può essere la verità!" e allora come intimorito, invece di aguzzare la vista e drizzare le orecchie, scansa la cosa che lo ha colpito e cerca di togliersela dalla testa quanto più presto possibile. Il suo canone interiore cioè suona: "Io non voglio vedere niente che contraddica opinione comune sulle cose! Sono io fatto per scoprire nuove verità? Ce ne sono già troppe di vecchie"
RispondiEliminaF.NIETZSCHE, La gaia scienza
Lui non conosceva i piddini, ma noi sì...
Non so se questo è il post giusto dove fare questa domanda, ma di sicuro il momento non mi sembra sbagliato.
RispondiEliminaColoro che formalmente ci governano sono persone note;
esprimono posizioni che noi riteniamo come minimo abominevoli, ma lo fanno "nella più trasparente scorrettezza".
Ciò che qui si è sempre detto è che il grumo di potere rappresentato dal PD (ed evidentemente anche dalla maggior parte dei 5S) è da sempre subalterno alle logiche imposte dalle elite franco-tedesche, e il guiderdone che si aspettano è un qualche incarico più o meno importante all'interno dell'apparato imperiale.
Quello che però sfugge sono le responsabilità di chi controlla l'economia italiana, e questi non sono quei 4 scappati di casa del PD, da Zingaretti a Franceschini, dalla De Micheli a Orfini.
E' ovvio che sono coperti dai media, ma ci sarà il modo prima o poi di far uscire allo scoperto chi influenza DAVVERO le scelte dei nostri governi? Mandano avanti figure di secondo piano, tipo Farinetti o Rosso, ma chi sono le vere anime nere del capitalismo italiano che agiscono per fare in modo che noi si diventi definitivamente una sub-colonia?
Rispondo ad Antonius 7 aprile 2020 12:04 "sono riuscito a comprendere il testo per sommi capi" Ti ricordo che in internet ci sono quanti traduttori vuoi.Personalmente il francese l'ho studiato alle superiori, poi ho seguito, ma dopo molto tempo, un piccolo corso orgnizzato presso il mio comune, quindi anche io per sommi capi ho capito, ma poi mi sono fatta aiutare dal traduttore, semplice no! Quando sarà tutto finito, (chissà quando) mi voglio iscrivere all'università della terza età, voglio vedere se riuscirò a sapere decentemente il francese. Speriamo
RispondiEliminaMi sembra di aver capito comunque dai commenti dei più che tutto è riconducibile ad una classe politica che ha sbagliato e continua a sbagliare e gli altri, gli oppositori di turno che invece se governassero avrebbero la soluzione ai problemi italici.Soluzioni non ce ne sono e noi continuiamo a spendere malamente i soldi che entrano nelle casse dello stato, continuiamo ad indebitarci e continuiamo a chiedere prestiti ad entità non statali ma europee. E ci incazziamo pure se non ce li danno come diciamo noi.Conte potrà dire che la forza di fuoco è di 400-500-800 miliardi ma sono miliardi che lo stato italia non ha e che qualcuno dovrebbe darci.Dovrebbe...ma non è detto e che comunque indicherà condizioni ed interessi,altrimenti sarebbero a fondo perduto,regalie e che non credo che questa Europa voglia o possa dare.
RispondiEliminaSì? Lei ha capito questo?
EliminaIl se peut qu'il ait lu pour la première fois Votre blog, Professeur.
EliminaNon ci sono i soldi.
EliminaLa fanciulla si lamentò con il maestro perché la Nazione aveva bisogno di infrastrutture ma non c’erano i soldi.
Il maestro pose una domanda alla fanciulla: “Nella nostra Nazione, ci sono operai in grado di costruire le infrastrutture?”
La fanciulla rispose di si.
Il maestro pose quindi una seconda domanda: “Nella nostra Nazione, ci sono ingegneri in grado di progettare le infrastrutture?”
La fanciulla rispose di si.
Il maestro pose quindi una terza domanda: “Nella nostra Nazione, ci sono le materie prime necessarie per costruire le infrastrutture?”
La fanciulla rispose di si.
In fine, il maestro chiese: “Allora che problema c’è?”
Il maestro cercò di spiegare alla fanciulla che il denaro è una costruzione artificiale: il denaro non è una risorsa naturale come una miniera di carbone o un pozzo di petrolio.
Se una cosa creata artificialmente è scarsa, questo non è un evento naturale ma una scelta politica che, come tutte le scelte politiche, favorisce alcuni individui rispetto ad altri.
Hier j'analysais quelques possibilités pour renouveler les objets de ma vitrine(désolé pour une erreur).
RispondiEliminaaussi quelques alternatives.
http://www.lavetrinadellearmi.it/it/ex-ordinanza/arma-lunga/kalashnikov-kalashnikov-caricatore-i-112783.html
sicuramente una svista. il debito greco è al 178% del PIL non 118. Il 180% potremmo ragggiungerlo anche noi a fine anno e forse superarlo se alcune ipotesi dovessero verificarsi vedi Fassina (30% deficit e 10% calo PIL)
RispondiEliminaGOD SAVE THE QUEEN ! FIEREZZA BRITANNICA !
RispondiEliminaTrovo le parole della Regina importanti e forti; meritano attenzione e riflessione,non sono formali o convenzionali. La pandemia del coronavirus ci scuote,ci interpella, ci riporta all'essenziale della vita umana.
Ecco alcuni passaggi.
"Sto parlando a voi in un momento che so essere sempre più difficile. Un momento di sconvolgimento nella vita del nostro paese, uno sconvolgimento che ha portato il lutto per alcuni, difficoltà finanziarie per altri, e enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi.
Voglio anche ringraziare chi di voi sta rimanendo a casa, aiutando così a proteggere i vulnerabili e evitare a molte famiglie il dolore che coloro che hanno perso i loro cari hanno già provato. Insieme stiamo affrontando questa malattia, e voglio rassicuravi sul fatto che se rimaniamo uniti e risoluti, allora la supereremo.
Spero che negli anni a venire tutti siano in grado di essere orgogliosi di come hanno risposto a questa sfida. E coloro che verranno dopo di noi diranno che i cittadini britannici di questa generazione sono forti come tutte le altre.
Che gli attributi di autodisciplina, di tranquilla e rilassata determinazione e di solidarietà ancora caratterizzano il Paese.
L’orgoglio in chi siamo non è parte del nostro passato, ma definisce il nostro presente e il nostro futuro.
I momenti in cui il Regno Unito si è unito per applaudire i suoi operatori sanitari e lavoratori essenziali verrà ricordato come un’espressione del nostro spirito nazionale, e il suo simbolo sarà l’arcobaleno disegnato dai bambini.
E anche se l’isolamento può sembrare difficile a volte, molte persone di tutte le religioni, e di nessuna, stanno scoprendo che presenta un’opportunità per rallentare, fermarsi e riflettere, con preghiere o meditazione.
Mi ricorda il primo vero discorso che ho fatto, nel 1940, aiutata da mia sorella. Noi, bambine, abbiamo parlato da qui a Windsor ai bambini che erano stati evacuati dalle loro case e mandati via per la loro sicurezza. Oggi, di nuovo, molti sentiranno un doloroso senso di separazione dalle persone care. Ma adesso, come una volta, sappiamo, in fondo, che è la cosa giusta da fare.
Abbiamo affrontato sfide in passato, ma questa è diversa. Questa volta ci uniamo a tutte le nazioni nel mondo in uno sforzo comune, usando il grande avanzamento della scienza e la nostra istintiva compassione per guarire. Ce la faremo, e il successo apparterrà ad ognuno di noi.
Dobbiamo abituarci al fatto che anche se avremo ancora molto da affrontare, torneranno giorni migliori: staremo di nuovo con i nostri amici, staremo di nuovo con le nostre famiglie, ci incontreremo di nuovo " !
Magari di questa esterofilia pacchiana possiamo pure farne a meno.
EliminaPanagiotis è una di quelle persone con il dono di saper scrivere cose enormi nel modo più semplice, così a chi legge il dolore arriva intatto. E insostenibile.
RispondiEliminaQuando questo eurodelirio finirà, chi di noi sarà rimasto a ricostruire spero non dimentichi gli amici greci che sono stati colpiti per primi e, in qualche modo, più nolenti che volenti, ci hanno mostrato questi sprazzi di futuro guadagnando un po' di tempo per organizzare le difese.
Chi pone domande soltanto entro i binari prescritti non si
RispondiEliminaaccorgerà mai che certe domande è vietato farle.
Petite correction faute de frappe, la dette grecque ce n'est pas 118% du PIB mais 181% du PIB ! (avant l’effondrement économique prévu après le coronavirus...)
RispondiElimina