Allora: prima di iniziare devo darvi alcune safety instruction. Per la lettura di questo post è necessario un paio di mollette, o un sacchetto di carta.
Li avete in casa?
Siete pronti?
Bene: applicate le mollette alle narici, e godetevi questi capolavori:
Giorgio T. ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Il ritorno delle SS":
Negli ultimi dieci anni la sinistra ha finalmente dato a tutta la classe
media dei dipendenti e dirigenti statali, un status sociale ed
economico a cui per anni agognava.In mezzo all'orda di barboni ex
imprenditori falliti, di operai cassaintegrati ex Mr faccio tanti
straordinari, di bancari senza più cravatte, e mercanti senza più BME,
svettano i dorati cedolini dei loro celestiali contratti a tempo
indeterminato dei dipendenti pubblici,con le loro mega tredicesime,
ferie garantite e squilli di tromba all'ingresso negli oblò bancari.
Loro, che tanto si erano sacrificati per le opere di spirito è di
servizio, quando tutti cercavano il mero lucro, finalmente eccoli nella
top ten delle sicurezze ambite. Grazie sinistra, grazie per aver
ristabilito il più desiderabile degli ordini sociali e a lasciare che
sia qualcun altro, certamente ben più saggio, ad occuparsi delle rogne
dell'economia.
Postato da Giorgio T. in Goofynomics alle 6 novembre 2016
a.masotti ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Il ritorno delle SS":
La perdita di salario subita dai dipendenti pubblici e quelli delle
aziende private, artigianato , piccola industria e piccoli imprenditori
in generale non e' stata uguale.
Nel 2013 lo stipendio medio dei dipendenti pubblici e' stato di 35.000 euro , quello dei dipendenti privati 25.000 (circa) .
I
dipendenti pubblici hanno avuto i contratti bloccati ma non hanno perso
il lavoro per poi troverne un'altro ad un importo della meta' o visto
ridurre i fatturati del 50% con le banche che chiedono il rientro .
Facendo due conti brutali :
Costo dipendenti pubblici (dato 2013) 159 miliardi di euro
PIL italiano 2013 1362 miliardi di euro
Percentuale spesa per pubblici dipendenti su PIL 11,67%
Costo dipendenti pubblici se prendessero come privati 113,57 miliardi di euro
Differenza 45,43 miliardi di euro
In % di pil 3,34%
Le imposte sulla casa ed altro patrimonio sono in % di PIL nel 2013 il 2,7
Conclusione:
il
governo Monti ha massacrato la classe media per mantenere costante il
reddito (incomprimibile e base elettorale del PD ) del pubblico impiego .
Se
la compressione dei salari fosse andata tutta a favore del capitale
avremmo la fila di gente che fa investimenti e nuove aziende.
Io non
vedo nulla del genere: vedo invece dipendenti pubblici sempre piu'
grassi e sempre piu' dediti alla difesa di "diritti acquisiti" che sono
privilegi.
Non vi puo' essere solidarieta' con chi ti ruba nel portafoglio per mangiare anche la tua meta' del pollo di Trilussa .
Postato da a.masotti in Goofynomics alle 5 novembre 2016 19:02
Bene...
Ora toglietevi le mollette, vi porto a respirare aria più pura, quella dei "chiari e veri e istruttivi numeri della statistica". Sollevandovi alla loro altezza potrete liberarvi dai soffocanti miasmi dei piccoli dottor Livore (la famosa puzza di fritto della suocera abruzzese, come ricorderete...).
Vi fornisco due elaborazioni: i redditi da lavoro dipendente pro capite, ottenuti dividendo i redditi interni da lavoro dipendente per gli occupati di fonte Istat, e espressi in euro, e come numero indice. Vediamo se questi numeri confermano il dato dal quale partono i nostri estemporanei analisti:
A occhio e croce direi di no. In effetti, sia le retribuzioni del manifatturiero che quelle della PA erano sopra la media nel 1999. Ma è evidente come a partire dal 2010 la dinamica delle retribuzioni della PA si sia avviata su un percorso discendente (e per quanto mi riguarda credo di avere gli scatti bloccati dal 2007 o dal 2008, forse qualcuno di voi lo sa meglio di me: io purtroppo ho il difetto opposto a quello dei piccoli dr Livore tutti astio e risentimento sociale...). Ciò smentisce la fantasiosa idea che Monti abbia mantenuto costante il reddito dei pubblici dipendenti, base elettorale del PD. Monti ha mantenuto le retribuzioni pro capite dei dipendenti pubblici sulla traiettoria discendente sulla quale erano state poste da Berlusconi, come risulta dalla lettura dei dati:
Quali siano stati i provvedimenti legislativi sottostanti a questa tendenza non lo so, perché non sono né uno statale avido, né un economista del lavoro. So quale ne era la logica macroeconomica: reperire risorse a beneficio dei creditori esteri (non necessariamente quelli del nostro paese).
Per completezza di informazione, vi segnalo che se consideriamo le retribuzioni, invece dei redditi (togliendo cioè di mezzo il cuneo fiscale), la dinamica è sostanzialmente identica (solo, ovviamente, tutta trasposta verso il basso, perché vengono sottratti i contributi sociali):
Da dove vengano i conti di Masotti non lo so. Sarebbe bello che chi interviene qui citasse le sue fonti, così, mica per niente: per farci capire che certe esternazioni non si basano esclusivamente sul proprio astio, ma hanno una base non dico più solida (che l'astio di certi figuri è inscalfibile più del diaspro), ma almeno meno soggettiva. Invece no: lui fa "calcoli brutali", il che lo qualifica come bruto, ma non ci fa andare avanti da nessuna parte.
Se essere pagato è un privilegio, allora faccio notare che sono privilegiati anche i dipendenti del manifatturiero: anche loro hanno una retribuzione sopra la media (ottenuta dividendo il totale delle retribuzioni in tutti i settori per il totale dei dipendenti). Sorpresona, vero? Direi di no. In un'economia occidentale il 70% del valore aggiunto (a spanna) lo fanno i servizi, e di questi non sono tanti quelli a alto valore aggiunto. Forse, quando facciamo calcoli brutali, dovremmo anche chiederci chi è pagato per fare cosa. Il signor Masotti, forse, vuole che un chirurgo di una clinica universitaria sia pagato quanto un portalettere. E io gli auguro, ove mai (Dio non voglia!) l'eventualità dovesse presentarsi, di vedere soddisfatte le proprie ambuzioni, e di essere affidato alle cure di un simile chirurgo, o anche, perché no: di un portalettere!
La madre dei "calcolatori brutali" è sempre incinta, ma se darwinismo sociale deve essere, allora darwinismo sociale sia! Lasciamo che ognuno viva nel mondo che prefigura per gli altri: vivremo tutti meglio, se non altro perché lo spazio a disposizione aumenterà rapidamente.
Il blocco dei contratti e del turnover porterà le retribuzioni medie del pubblico impiego sotto quelle del manifatturiero abbastanza in fretta. Avremo così placato Giorgio T. e a.masotti (manca sempre qualcosa, avete notato)?
Dopo di che, tanto per prevenire le obiezioni dei dilettanti, faccio notare che fra il 1999 e il 2015 il monte salari totale è aumentato del 36%, quello del manifatturiero del 48%, e quello del settore pubblico del 38% (perché, come mostrano tutti i grafici, in una prima fase la dinamica delle sue retribuzioni è stata più sostenuta: ma questa fase si è conclusa sei anni fa, durante i quali i calcolatori brutali hanno dormito); tuttavia, nello stesso periodo, il Pil nominale del paese (cioè la somma di tutti i redditi, da lavoro e da capitale) è aumentato del 40%, il che significa che i dipendenti pubblici (e la media dei lavoratori dipendenti) hanno visto erosa la propria quota di reddito da lavoro dipendente sul totale dei redditi.
Ai dipendenti del manifatturiero è andata meglio, almeno da questi "calcoli brutali", il che, accettando la logica neoclassica del ragionamento di Masotti, è coerente con quanto lui osserva: non sono scesi abbastanza lungo la curva di domanda...
(...ovviamente voi avete letto l'ultimo libro di Sergio, giusto?...)
Questo per i dati, che se non siete in grado di scaricare da qui, potete verificare comodamente qui (il foglio è un po' disordinato, magari mi aiutate a trovare eventuali errori).
E ora vi lascio, che è arrivato un amico. Sono dai Busto Garolfo Cops a parlare di Brexit, e mi diverto un mondo. A proposito: io sono Sugar, e Claudio Borghi è Dexter. E nel caso non vi ricordaste di cosa sto parlando, questo è un aiutino per la vostra memoria...
(...sì, va bene, io non sto tanto attento ai soldi, ma non venitemi a dire che navigo nell'oro, perché altrimenti c'è il rischio che nonostante il mio carattere notoriamente mite e remissivo mi possano anche girare i coglioni...)
(...Bagnaileghistaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!...)
Ma che brutte e tristi persone. Quando alla macchinetta del caffè sentivo questi discorsi, chiudevo chiedendo come mai non avessero scelto il pubblico impiego, anziché la (simile, molto simile) multinazionale privata. I migliori la buttavano sull'etica, esilarante. Laureati, va da sé. Ingegneri!
RispondiEliminaÈ umanamente accettabile il livore da chi effettivamente si smazza lavori DDD, Dangerous Dirty Degradating. Per tutti gli altri non direi.
RispondiEliminaMasotti ha ragione da vendere. I grafici di Bagnai, e poi mi prenderó la briga quando ho tempo di vedere i dati, non tengono conto di varie cose a corollario, di chi queste cose le ha vissute sulla propria pelle:
RispondiElimina1. Il dipendente del manifatturiero (che non é tutto il privato, pensiamo ai call center) viene spesso sbattuto da un posto di produzione o di consulenza ad un altro.
2. Il dipendente del manufatturiero (che non é tutto il privato), spesso soggetto a contratti beceri, ha molta piú difficoltá ad avere accesso al credito a basso tasso di interesse rispetto a chi lavora nel pubblico. Chiunque stia cercando di comprare casa o vendere casa puó confermarlo.
3. In condizioni di deflazione, come attualmente in Italia, chi puó mantenere un salario garantito sta mille volte meglio di chi é soggetto alle leggi del libero mercato.
4. Il dipendente pubblico (leggasi anche forze dell'ordine, vigili urbani, pompieri, etc) ha accesso ad agevolazioni che il privato se le sogna: mensa, posto letto, caserma, sconti al cinema, sconti sui mezzi pubblici etc. Chiedete ad un padre di famiglia divorziato la cui moglie gli divora per alimenti metá stipendio: se é poliziotto, sopravvive dormendo in caserma, se é un operaio, stesso stipendio, torna da mamma.
5. Il dipendente pubblico lavora molte meno ore del privato, a paritá di salario.
6. Il dipendente pubblico non é soggetto a controlli di produttivitá.
7. Il dipendente pubblico fa molte piú assenze sul lavoro (non menziono nemmeno i casi eclatanti dei dipendenti atac a Roma)
8. Il dipendente pubblico é illicenziabile. Mentre nel privato vieni licenziato. E questo pone fine alla questione.
Quindi, per favore, un minimo di onestá intellettuale.
Ah, da ultimo: chi emigra non sono i dipendenti pubblici.
In merito poi al bacino elettorale del PD: ovvio che sono pensionati e dipendenti pubblici. Basta farsi un giro. Ecco perché non ci sará mai alcuna rivoluzione in Italia contro l'euro.
Porc...! Mi ero tolto le mollette...
EliminaCon le tue considerazioni non si va da nessuna parte.
EliminaAvrai le tue ragioni per sostenerle, non discuto, ma è il solito gioco delle parti che fa male a tutti.
Io non voglio questo gioco al massacro, si fa solo ciò che vuole chi ha interesse a decurtare i diritti della maggioranza di noi tutti pro domo sua.
Domanda, se mettiamo i dipendenti pubblici allo stesso livello di quello dei privati, ad occhio ne dovremmo licenziare 1/3 ovvero circa un milione. Chiedo quanti posti nel privato, in conseguenza di questa ristrutturazione, verranno immediatamente persi. Oppure quanto graveranno in più questi licenziamenti sul nostro mal ridotto welfare? Può rispondere sig Lorenzo Marchetti?
EliminaQuindi sei convinto che punendo il "dipendentepubblicofannulloneprivilegiato" tu diventerai più ricco oppure, se disoccupato, troverài lavoro. Ecco, proprio quello che il potere vuole che tutti noi pensiamo: che ce la prendiamo con tutto, tranne che con il sistema. Ovviamente sempre utilizzando argomenti moralistici... Oh povero caro, il mondo è così ingiusto con i meritevoli, premia solo i furbi, i corrotti e i fannulloni...cioè gli "altri"... http://ilpedante.org/post/appunti-di-meritocrazia
EliminaEccone un altro che spara a zero senza fornire dati e che inoltre non sa leggere. Nel post è scritto chiaramente che il manifatturiero non rappresenta tutto il settore privato visto che il 70% del valore aggiunto è dato dai servizi (ad esempio Call center) e sono pochi i servizi ad ALTO valore aggiunto.
EliminaChe un dipendente pubblico abbia più facilità di accesso al credito, soprattutto in questo periodo, è abbastanza ovvio visto che banche e finanziarie chiedono garanzie maggiori, soprattutto perché, come ci ha ricordato la BCE, negli anni precrisi aver prestare soldi senza criterio ha innescato l'attuale crisi.
Qui il discorso del vicepresidente BCE ad Atene nel 2013 http://vocidallestero.it/2015/01/19/la-bce-scopre-che-il-problema-e-la-finanza-privata-non-quella-pubblica/
Poi ti do un'altra notizia, i dipendenti privati in media fanno più giorni di malattia di quelli pubblici, la fonte è qui http://www.repubblica.it/economia/2015/01/03/news/malattia_e_lavoro_il_privato_batte_il_pubblico_quei_picchi_di_luned-104214325/
Comunque dimenticavo, tu se non sbaglio sei un fervente credente della scuola Austria, i cui maggiori esponenti lavorano presso università pubbliche, come Jesús Huerta de Soto https://it.m.wikipedia.org/wiki/Jes%C3%BAs_Huerta_de_Soto
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Elimina@onyrix
Eliminal'esempio da te menzionato è reale, ma fa parte del totale, non è il totale.
È meglio ragionare su dati che mostrino la situazione più ampia possibile.
Altrimenti potrei raccontarti di micuggino...
Masotti ha ragione da vendere. I grafici di Bagnai, e poi mi prenderó la briga quando ho tempo di smentire i dati sicuramente taroccati, non tengono conto di varie cose a rosario, di chi queste cose le ha vissute sulla propria pelle:
Elimina1. il dipendente pubblico è ancora troppo palesemente meno sfruttato del dipendente del manifatturiero (per non parare di quello dei call center), e questo è intollerabile;
2. il rischio solvibilità del dipendente pubblico, col pretesto dell'anacronistico residuo di maggior tutela dal licenziamento di cui provvisoriamente ancora gode rispetto al dipendente del manifatturiero (e ancor di più rispetto a quello dei call center), è incomprensibilmente prezzato a un livello discriminatoriamente inferiore rispetto a quanto accade per il dipendente del manifatturiero (e ancor di più per quello dei call center);
3. in condizioni di deflazione, chi come il dipendente pubblico può mantenere un salario garantito, ancorché comunque stagnante o decrescente in termini reali dall'inizio della crisi, può parassitariamente continuare a campare e far campare con quello che spende la superflua (rispetto al livello della domanda aggregata) forza lavoro del settore privato;
4. il dipendente pubblico (leggasi medici e infemieri precari e sottopagati, forze dell'ordine prese a sassate dalla 'sinistra antagonista' paladina della Costituzione, insegnanti in burn out, ricercatori costretti a emigrare per mancanza di concorsi e finanziamenti) vive in un ventre di vacca grazie a montagne di benefits finanziati dagli alimenti sperperati dalle mogli dei padri di famiglia divorziati;
5. vedi punto 1 integrato da punto 4;
6. vedi punto 5, integrato dal fatto che la maggior parte dei dipendenti pubblici sono notoriamente fannulloni (o, se si preferisce, bamboccioni sulle spalle della collettività);
7. vedi punto 6, integrato dal fatto che ci sono precise statistiche che confermano l'assenteismo dilagante nel pubblico impiego, ma soprattutto dal fatto che il concetto di ferie e malattie pagate è ormai del tutto obsoleto, come la crescente e determinata volontà di farne a meno da parte di tanti lavoratori precari, pseudo-autonomi e al nero dimostra;
8. vedi punti 1 e 2, integrati dal fatto che: a) i dati purtroppo confermano appieno l'illicenziabilità dei pubblici dipendenti; b) la possibilità di licenziamento arbitrario, insieme alla neutralizzazione di "quell’effetto caratteristico del «minor timore» con cui gli occupati guardano alla prospettiva della disoccupazione", sono i presupposti cardine di un'economia del benessere crescente e diffuso, della giustizia sociale e dell'equa ripartizione tra capitale e lavoro della maggior ricchezza generabile grazie agli incrementi di produttività.
Quindi, per favore, un minimo di onestà intellettuale.
Ah, da ultimo: per tutto quanto detto sopra i dipendenti pubblici meriterebbero, dopo essere stati licenziati in massa, di annegare nella Manica mentre raggiungono a nuoto l'Inghilterra dopo che la Brexit sarà diventata effettiva.
In merito poi al bacino elettorale del PD: ovvio che sono tutti pensionati e dipendenti pibblici, dato che ancora non hanno capito un cazzo di quello che sta accadendo e che ancora li aspetta. Ecco perché non ci sarà mai alcuna rivoluzione in Italia contro l'euro.
Scusate, Marchetti, Masotti e Onyrix, ma la domanda che mi viene è se ritenete che il liberismo e l'euro che aiuta a realizzalo siano desiderabili o no. Punto, e il resto viene dopo.
EliminaSe dite sì, in alto i cuori finché vincete.
Se dite no ma ne fate una questione di "giustizia" e "equità", farei notare che le "ingiustizie" ci sono sempre.
Si può dire che sia Treblinka che Auschwitz furono "iniqui" perché in entrambi alcuni prigionieri "ingiustamente" sopravvissero (rivolta e fuga nel primo, liberazione nel secondo), ma non sembra la cosa più importante da considerare.
Se invece l'equità viene prima di tutto, immagino che siate ansiosi di vedere tutti (voi compresi, ne sono certo) nella condizione degli immigrati che raccolgono frutta e verdura.
In ogni caso, auguri e buon livore.
Avete ragione. Allora licenziamoli tutti i dipendenti pubblici e dimentichiamo i bei tempi che furono. Anzi no. facciamoli lavorare di più,togliamogli le ferie,paghiamoli con ortaggi e così il dipendente privato sarà lui il privilegiato. Tranquilli che ci arriveranno a farlo,è solo questione di tempo. Intanto continuiamo a delegittimarli così tutti saranno felici quando non esisteranno più diritti per nessuno.
EliminaNon so quanto possa interessare, visto che é off-topic, ma a domanda rispondo: la liberalizzazione selvaggia, chiamata globalizzazione, é stata frutto dell'invenzione di internet nel 1989, contestuale al crollo del Muro, e della indegna opera di rilassamento dei vincoli di bilancio, della separazione fra banche di investimento e banche commerciali, della abolizione di enti terzi sul controllo dei contratti dei derivati, avvenuti tutti intorno a metá anni 90, sotto Clinton. Consigliato da ex dipendenti di JP Morgan et consimilia.
EliminaQuesto ha portato al collasso della classe media nei paesi (ex?) avanzati, e alla ascesa dei movimenti xenofobi e di ultra destra. Trump, Le Pen, Wilders etc. Sono discorsi molto complessi.
In regime di emissione di denaro fiat, non esiste alcun sistema automatico di blocco di crescita selvaggia del credito, ovvero del debito. E siccome chi emette credito, cioé denaro, sono le banche commerciali e quelle centrali, chi amministra questo fiume di denaro ha un enorme potere, capace di comprarsi chiunque e promettere carriere strabilianti pagate coi soldi pubblici.
L'euro é un progetto politico satunitense dove una minoranza di burocrati legifera, senza possedere mandato, su milioni di cittadini. Ormai chi legge sa queste cose. Ma é la minoranza, e tale resterá.
"la lavatrice ha cambiato la vita piu' di internet" cit il resto a discrezione è qui http://www.ilsaggiatore.com/argomenti/economia/978-88-428-1776-5/23-cose-che-non-ti-hanno-mai-detto-sul-capitalismo/
EliminaMax, ho letto quel libro, in inglese. L'autore é coreano trapiantato in USA. Stile piacevole, e condivido molti suoi punti. Meno il fatto che crede che sia stata la nascita dello Stato moderno a eliminare il lavoro minorile. Ma potremmo discuterne. La tecnologia ha affrancato la donna dai lavori piú pesanti.... ma CHE DIAMINE C'ENTRA??
EliminaEt sic res rata fiat.
Elimina@Lorenzo Marchetti
EliminaVeramente la mia domanda (SE è a quella che intendevi rispondere) era alquanto più semplice. Comunque grazie della risposta, comunica sempre qualcosa sul tuo ordine di priorità. Che non è il mio.
Analisi ineccepibile!
Elimina@Onyrix
EliminaGli aneddoti dovrebbero almeno essere veri (o verosimili). Un insegnante delle superiori neoassunto (e gli scatti ora non esistono più) guadagna netti circa 1300 euro. Che nel privato il tuo amico laureato da vent'anni guadagnasse meno sembra davvero impossibile (a meno che NON sappia fare il suo lavoro). Se poi è solo diplomato prende pure meno.
Altra cosa. Leggete questo: http://francosenia.blogspot.it/2016/10/il-futuro-del-capitalismo-e-gia-passato.html
Il sistema economico modella la società (si legga Polanyi). Vedere le cose dal proprio angusto ed egocentrico punto di vista non è degno della fatica che il prof. Bagnai "spreca" (spero di no, ma a volte ho dei dubbi) per noi.
Qualcuno ha un secchio?
Sono molto stanco di leggere queste scemenze. La soluzione dei problemi del paese è bastonare i dipendenti pubblici: conosciamo la solfa. Peggio della solfa sulla coruzzzzione. Che schifo. Dobbiamo anche perdere tempo a discutere con un genio come questo?
EliminaSu facciamocome.org vi è una vasta sezione dedicata ai dipendenti pubblici. Invito Luca Marchetti a fare un occhiata, si troverà benissimo.
EliminaÈ triste sentire persone augurare il peggio al prossimo.
Mi stupisce che nessuno abbia ricordato che i responsabili dello sterminio degli ebrei nella IIGM erano tutti dipendenti pubblici.
EliminaDel resto non parlo perché non competente.
EliminaMa di Internet parlo. Per affermare che leggere una STRONZATA tipo "e stata inventata nel 1989" quando lo standard della pila IsoOsi che definisce i protocolli e la struttura a livello teorico ė del 1984, la pila tcp/ip ė del 1969, arpanet del 1974, l'802.1 di Xerox del 1970 ed ultimo, l'html, del 1994...
Ma se questo non sa un cazzo di Internet e ne parla, ė chiaro che anche sul resto ė solo un #cazzaro.
M tanto l'euro prenderà pure lui.
Basta questo: "la liberalizzazione selvaggia, chiamata globalizzazione, é stata frutto dell'invenzione di internet nel 1989". Una prece.
EliminaQualcuno dovrebbe segnalare che ci vogliono le mollette anche per leggere i commenti!
Elimina@Lorenzo Marchetti
EliminaDa dipendente pubblica ben contenta del mio lavoro, un po' meno dei continui appesantimenti che di fatto diminuiscono lo stipendio e dello stipendio stesso, preciso, proprio per far caso particolare in realtà diffusissimo, che:
1) Le uniche assenze lunghe dal lavoro le ho fatte in seguito a un'operazione anni fa(circa venti per la precisione) e in seguito a un disturbo pesante poi sanato, dodici anni fa, sempre per la precisione; quelle brevi, cioè di un giorno, solo tre o quattro volte in non dico quanti anni di lavoro, di cui l'ultima, sempre di un giorno, mesi fa, in seguito a una brutta storta, assenza impostami da un medico che ha dovuto ben convincermi a stare a casa un giorno, oltre che a sollecitarmi a tornare a casa in taxi e addirittura offrendosi di metterci in soldi, se non li avessi avuti in quel momento.
E su questo credo di aver detto abbastanza, anche per moltissimi colleghi nelle diverse zone della penisola.
E poi "mensa, posto letto, caserma e sconti al cinema" non ne ho, essendo il posto letto a casa mia (ovvove! forse devo considerarlo privilegio??? Certo, ma rispetto a chiunque NON abbia un tetto sulla testa e, al massimo, per alcuni pochi un posto letto al dormitorio dei poveri. In realtà sono loro i disgraziati, cioè "colpiti da disgrazia", non è privilegiato chi ha un posto letto in caserma e/o altrove.
Sempre per precisare.
Nel caso, sarebbero tuttora poche le donne col "privilegio" di un posto letto, e nulla avrebbero bambini, adolescenti e anziani.
Sempre per precisare - viso che ce n'è bisogno.
2) Non ho affatto sconti sui mezzi pubblici né al cinema; preciso inoltre che nella mia città il costo di una tessera annuale per mezzi pubblici è piuttosto pesante, peraltro sempre più conveniente di quello di dodici abbonamenti mensili messi insieme, ma costo pesante, e ancora pesante, nonostante un prezzo già più ridotto, per moltissimi pensionati poveri, la maggioranza - come pare sarò anch'io.
3) Nel mio specifico settore di pubblico impiego, che non dico avendo già detto troppo e ritenendolo computer sprecato, anziché fiato:
dallo scorso anno siamo più spostabili a mete ignote e ancor più licenziabili, visto che gli anni di cosiddetta carriera, che è semplice lavoro senza ascesa - perciò non-carriera - non contan più;
già da almeno vent'anni siamo licenziabili e ne fanno testo due paroline che designavano il nostro profilo.
Riassumo: nel MIO specifico settore di dipendenti pubblici NON siamo illicenziabili.
Spero che almeno questo sia chiaro.
Mi sono limitata a dar notizia delle realtà che conosco dall'interno - e da lungo.
Circa i call center, mi piacerebbe sentire qualcuno in grado di rispondere con certezza: ma è proprio vero che gli addetti ai call center rientrano nel manifatturiero (v. comunicazione di Marchetti) e non nel settore "servizi"?
Così, tanto per sapere.
E intanto le notizie dall'interno non variano.
Ma nooo, non hai capito...Marchetti non stava parlando di te, tu no, sei produttiva, parlava di tutti gli altri! :)
Eliminain effetti c'è una categoria che ha stipendi da fuori logica e li ha solo per attrazione di pubblico , quindi la logica perversa 'attiro molto pubblico e guadagno molto' solo che li il molto è veramente si parla , a conti fatti di migliaia di € orari , e se per fare un canestro o una rete alla fine prendi sti soldi ,chi salva una vita come e quanto dovrebbe essere pagato ? poi per carità il mercato fa il prezzo , ma .... ho conosciuto chi lesinava 50 €cent orari ai suoi operai e poi spendeva senza nessuna preoccupazione 500.000€ ( che in base al fatturato non erano pochi ) in eventi sportivi con la scusa che li erano scaricabili ... mentre se aumentava di 50€cent un operaio alla fine costava piu di 1€ orario
RispondiEliminatutti che votano renzi e applausero monti ,che ci vuoi fare , le passioni non hanno prezzo .
Il ritorno dei SS, Semplicemente Succubi del divide et impera di cui si fanno FI, fedeli interpreti. Professore, mentre attendiamo che la sinistra si desti, il capitale ha vinto a mani basse. È tutto molto triste.
RispondiEliminaGli accenti sono tutti sbagliati.
RispondiEliminaPuò, è, sarà.
RispondiEliminaSticazzi.
EliminaAnche «'sti cazzi» è sbagliato. C'è sempre un motivo per tutto.
EliminaÈ che è molto sicuro della sostanza di quello che dice (e per questo lo ringraziamo).
Elimina"...chi puó mantenere un salario garantito sta mille volte meglio di chi é soggetto alle leggi del libero mercato..."
RispondiEliminaGarantito? Garantito?!?!?! Guardi che, anche se avesse ragione e che i dipendenti PA stessero davvero meglio "di chi è soggetto al libero mercato" (Mercato il quale comunque Santo Subito, perché questa è al fondo la logica premessa etica di quello che lei asserisce), questo non significa che ci sia nulla di completamente garantito! Lei così offende i "precari" della sanità, dell'istruzione, della ricerca, del trasporto pubblico (fra i quali comunque ringraziando Dio non mi trovo).
Che san Mercato sia con lei.
Era per Lorenzo Marchetti.
EliminaC'è poco da fare, e lo dico al titolare del blog, con certi soggetti non vale la pena neanche di ragionare, il livore anti Stato li divora, e non hanno cultura sufficiente per argomentare, ma si limitano a ripetere ridicole e falsissime affermazioni imparate a memoria nei talk show quotidiani. L'intervento di Marchetti, ad esempio, ignora del tutto gli argomenti e i dati addotti da Bagnai nel post, e si riduce a un'accozzaglia di luoghi comuni falsi e ridicoli, che peraltro si sentono spesso ripetere in ambienti piddini. Non credo valga la pena di discutere con gente di questo livello, sono hayeckiani e ordoliberisti a loro insaputa, perfetti allievi del sistema mediatico totalitario con cui ci troviamo a fare i conti. Il livore che esprimono contro insegnanti e impiegati dello stato è frutto di una propaganda incessante, che poi produce e giustifica i tagli alla spesapubblicabrutta.
RispondiEliminaChe fila di luoghi comuni.
RispondiEliminaPoi, gentile Marchetti, uno scioperino ogni tanto no? È da poco che nel privato si sta peggio che nel pubblico, ma don't worry, il pubblico sta velocemente rotolando nello stesso guano del privato, senza peraltro averne mai avuto le glorie.
RispondiEliminaVa anche detto, peraltro, che nel 1999 - la prima ascissa dei grafici - il pubblico impiego era fresco di un altro blocco salariale durato all'incirca dal 1991 al 1995; perciò se si partisse dal 1990 - ma anche dal 1980 - si osserverebbe addirittura che il dipendente pubblico mediano ha perso posizioni importanti rispetto all'andamento del pil pro capite (ma, credo, anche rispetto ai lavoratori privati).
RispondiEliminaInoltre Marchetti, sempre a proposito dell'odio per le "garanzie" degli statali: a che cazzo di altro pensa che serve lo stato se non a "garantire"?
RispondiEliminaChe il professore abbia ragione è chiaro da almeno 5 anni.
RispondiEliminaMa è anche chiaro che se riformano il mercato del lavoro con una legge come quella odierna se esci dal mercato perche licenziato sei nella merda e la legge aiuta a licenziare ossia è una opportunità per chi la vuole sfruttare.
Io licenziato ad agosto lavoro a contratti settimanali con la stessa azienda e nonostante le nostre rimostranze tutti dicono che è tutto legale quindi ne deduco che se legalizzi il furto rubare è legale.
Dal mio punto di vista a oggi la nuova legge incide poco sui dipendenti pubblici e questo è un vantaggio ma è evidente che useranno il nostro rancore per togliere quelle barriere anche a loro.
Non è giusto perche le garanzie andavano aumentate e non tolte ma per pareggiare la cosa vanno passare come giusto quello che giusto non è.
A me non frega un cazzo se il dipendente pubblico ha un buon stipendio se lavora bene, frega che io devo scoppiare per prendere il 30% in meno di prima e non posso prendere nemmeno un prestito da 10000 euro perche estremamente precario lavorare a settimana.
Dimostrazione di come la sequela di balle impiantata dalla propaganda di sistema in milioni di teste (che non aggettivo, sarebbe veramente inelegante) sia davvero difficile da scalzare. Solo su alcuni punti:
RispondiElimina#4: sono un dipendente pubblico e non godo di alcuna "agevolazione" di alcun tipo. Alcune categorie godono di alcune agevolazioni, è vero. Come alcune categorie di lavoratori privati.
#5: secondo contratto nazionale, nel pubblico si lavora 7 ore e 12 minuti al giorno, nel privato 8 ore. In entrambi i settori (sì, anche nel pubblico) c'è gente che lavora 27 ore al giorno. Se c'è chi lo fa per masochismo o per fare carriera, il fatto attiene alle disposizioni dell'individuo singolo. Se c'è chi lo fa perché altrimenti perde il posto, il fatto attiene alla brutale patologia del vigente sistema socioeconomico. In entrambi i casi, non è colpa del "dipendente pubblico".
#6. Dove lavoro io i controlli di qualità del lavoro e produttività (le cosiddette "pagelle") esistono eccome. Forse non si può dire lo stesso di certe realtà private, dove il cliente è turlupinato o trattato come uno scemo o uno scocciatore e non sempre il mercato, per riprendere un'immagine del Professore, è un pastore che riesce a far fuori la pecorella nera.
#7. Solita balla messa in giro, tra gli altri, dal Sòla 24 ore, fabbrica di balle ormai e giustamente sul viale del tramonto, e smentita, tra gli altri, dall'INPS. I link alle statistiche vere su Internet si sprecano.
#8. Ogni anno un certo numero dipendenti pubblici viene licenziato, non solo per assenteismo conclamato ma anche per tutta una serie di altri motivi. Anche su questo esistono statistiche, ben note tra l'altro al sindacato. Capisco che per i rosicatori dell'odio sociale, spesso gente che è stata bocciata in concorsi pubblici e da allora vive di livore verso i "privilegiati" che ce l'hanno fatta (ovviamente, "tutti raccomandati", la coruzzzzzzzzz ecc. ecc.) i licenziati non sono mai abbastanza, il sangue degli impuri non scorre abbastanza copioso per le strade. Me ne rincresce.
E questo, direi, pone fine alla questione. Con un minimo di onestà intellettuale.
A proposito del Sole, vi riporto questa battuta:
Elimina"FATE PRESTO... CHIUDETELO!!!"
Da 1 a 3 niente obiezioni, ok. Punto 5 niente obiezioni,
Elimina#4. Sei abbastanza sfortunato :-) Conosci la differenza fra fare un discorso di media e coprire ogni caso possibile? Consolati che magari non controllano troppo gli orari di ingresso e uscita.
#5 a meno che non leggiamo i numeri in senso inverso, 7.12 é < 8. Mi dai ragione contenstandomi. Mah...
#6. Dove lavori tu. Decisamente non la media. Sei doppiamente sfortunato. Fatti un giro in caserme, ospedali, etc. Parlo di verifiche di presenza, produttivitá, proattivitá, competenza, crescita. Per favore, non moduli riempiti per fare felice Renzi. Ho amici in polizia, infermieri e dottori...so di cosa parlo.
#7. Il sole24h é un giornale pessimo, mente, ma ce ne sono altri, come il Fatto Quotidiano che sparano boiate pazzesche. Tipo i dati sull'emigrazione. Confutati qua dal sottoscritto. http://www.rischiocalcolato.it/2016/09/lies-damned-lies-and-statistics-emigrazione-italiana-verso-uk.html
E siamo d'accordo su un punto. Cortesemente, indicheresti una statistica a tuo giudizio attendibile? sono purtroppo vittima di informazione di regime.
#8. Mai conosciuto un dipendente pubblico licenziato. Magari ho vissuto in una bolla. Ancora: hai a disposizione dati e statistiche da leggere?
Scusa, Lorenzo, per capire: se su quattro confutazioni dei tuoi otto argomenti non hai miente da dire, vuol dire che li hai sollevati sapendo che erano sbagliati, cioè tanto per far casino? Cioè ammetti di essere un troll almeno al 50%?
EliminaScusa, Alberto, ma quelle erano confutazioni secondo te? andiamo bene...se rileggi, era il signore che mi ha commentato che non ha ribattuto a 4 dei miei argomenti, non il contrario. Hai letto di fretta temo.
EliminaAl limite avrei parlato di discussioni "virili" e aperte in materia. Se per te é solo far casino, essendo tu il titolare del blog, cestina pure. Non mi offendo. Ognuno segue la sua strada.
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EliminaLe discussioni non-virili o anche femminili urtano gli integerrimi.
EliminaNon metto chiocciolina per indicare a chi va la risposta: è chiaro!!!
Marchetti deve essere stato bocciato in tutti i concorsi che ha fatto per posti pubblici. Va capito, non ha potuto realizzare il suo sogno: un bel posto da collaboratore amministrativo a 1360 euro netti. Certo, forse avrebbe potuto impegnarsi di più...
RispondiEliminaViaggio in un treno di Trenitalia e mi domando:centomila e passa ferrovieri sono Pa o privato? Un ferroviere lavora da contratto nazionale 36 h settimana non 40 come nel privato, viaggia gratis lui è tutta la famiglia in prima classe...questo per dire che il gioco al massacro puzza ma bisogna anche ribadire che certe volte a pensare male si fa peccato ma ci si azzecca
RispondiEliminaI genitori avranno, pare, anche il funerale pagato dall' azienda. Non si preoccupi.
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RispondiEliminaLeggendo alcuni commenti noto che ci sono ancora molti ottusi che seguono il blog senza leggere le istruzioni per l'uso o senza capirle. È così difficile fare 2+2? Il reddito di cui dispone un dipendente pubblico viene immesso nel circuito privato tramite consumi, ad esempio pagando un mutuo, le bollette, spesa al supermercato, cena al ristorante, acquisto di una macchina ecc.
RispondiEliminaQuindi un aumento del reddito disponibile del dipendente pubblico come di quello privato, oltre che auspicabile è necessario, visto che aumenterebbero i consumi privati e di conseguenza imprese, artigiani e industria producendo e vendendo di più, grazie all'aumento della domanda, tornerebbero ad assumere e investire.
Pertanto diventa inutile e dannoso fare la guerra fra poveri a colpi di livore su chi ha pagato e subito di più o di meno, in Italia causa euro abbiamo pagato molto tutti quanti, di conseguenza l'obiettivo dovrebbe essere quello di capire che siamo tutte vittime e che i livorosi attualmente sono i migliori alleati dei nostri carnefici, quindi oltre ad essere inutili si rivelano anche dannosi.
P. S. Sul blog il professore ha parlato di Keynes decine di volte, quanti se ne sono accorti?
Il ragionamento a mio avviso ha alcuni errori di fondo.
EliminaPrimo, se io come stato do reddito di cittadinanza (tanto alla fine a questo si arriverá..), ovvero alzo i redditi a prescindere, é vero che aumenteranno i consumi, e con essi l'inflazione al consumo, ma alla fine saranno i paesi esportatori asiatici a giovarne di piú. Reddito di cittadinanza e helicopter money sono parenti molto stretti. Temo che trascuri, visto che parli di queste istruzioni per l'uso, della relazione fra riserve valutarie in valuta estera, partite correnti e investimenti di ritorno in regime di fiat money.
Ma anche ragionando terra terra, stile talk show italiano :se a me viene garantito un salario di base, mi dici perché dovrei lavorare per vivere? Io non lo farei. Tanto alla fine se uno guadagna di piú diró che é evasore e sfruttatore, quindi chi me lo fa fare a impegnarmi?
Ma il punto sostanziale é che ignori come viene creato il denaro oggigiorno. Normale, non lo insegnano correttamente nelle facoltá di economia.
Vedo che oltre ad avere problemi con l'economia hai problemi anche con la lingua italiana.
EliminaIo non scritto da nessuna parte reddito di cittadinanza, ho parlato di redditi dei dipendenti pubblici e privati da aumentare per garantire maggior potere di acquisto e far ripartire la domanda.
Ovviamente la dissoluzione dell'€, con conseguente riallineamento dei cambi, riporterebbe equilibrio nei surplus e nei deficit delle partite correnti, ed infatti che i cambi REALI soprattutto (ma non solo) nell'area euro siano distorti, lo ha scritto nero su bianco il FMI nel External Sector Report di luglio 2016 (basta cercare su Google). Nel Report viene evidenza ad esempio che la Germania ha un cambio reale sottovalutato (svalutato) del 15% e l'italia sopravvalutato (rivalutato) del 5%, trovi il grafico a pag 21 del rapporto.
Sull'emissione di moneta e sulla funzione della BC e delle Banche Commerciali, fortunatamente in questo blog c'è dell'ottimo materiale e se vuoi un consiglio di lettura fuori da goofy c'è sempre l'ottima spiegazione di De Grauwe qui http://voxeu.org/article/fiscal-implications-ecb-s-bond-buying-programme
Povero Pietrino, credo che la sua stella sia ormai stata oscurata definitivamente.
EliminaFabrì non concordo! Pietrino è follia e fa tenerezza, le sue rapidissime incursioni sono di un paio di righe ed è come una puntura di zanzara. Qui, con quest'altro, siamo alla trombonaggine saccente e ignorante. Lì diventa piacevole il frizzo di risposta, qui è inutile la risposta ad un dilettante che pensa di essere un professionista e ci crede anche e sarebbe defatigante e personalmente "imbarazzante" in senso letterale, rispondere su questioni da anni qui chiarite e plurianalizzate.
EliminaEppure i più tanti di noi sono qui dal 2011.Ma è proprio così difficile rendersi conto che siamo tutti sulla stessa barca?
RispondiEliminaRicordo un mobiliere, lamentava il crollo dell'industria del mobile e poi tuonava contro gli statali corrotti. Inutile ricordargli che quando gli statali erano di più lui vendeva più mobili!
RispondiEliminaIl sunto è semplice semplice:
RispondiElimina- il dipendente pubblico la sera va a letto sereno perché sa che l'indomani, se sbaglia, non rischia di perdere il posto di lavoro;
- il dipendente privato la sera non va a letto sereno perché sa che l'indomani, se sbaglia, rischia di perdere il posto di lavoro;
- il lavoratore autonomo la sera non va a letto sereno perché sa che l'indomani, se sbaglia, rischia di perdere il lavoro e di non avere ammortizzatori sociali.
Tutto qui!
Dai non dire cavolate, il dipendente privato che sbaglia NON viene licenziato!!! Il dipendente privato viene licenziato se l'azienda è in difficoltà e non può più tenerlo, cosa che in una crisi di domanda è abbastanza frequente!! E licenziare dipendenti pubblici aggrava la crisi di domanda e quindi aumenta anche le possibilità del privato di essere licenziato o dell'artigiano di chiudere. Tutto qui!
EliminaIo non ho scritto "il dipendente privato che sbaglia viene licenziato". Io ho utilizzato la parolina magica "rischia". Il dipendente pubblico non rischia, il dipendente privato rischia, il lavoratore autonomo in Italia va oltre il rischio... Tutto qui! ;-)
EliminaSe dovevo essere licenziato per aver sbagliato, sarei stato licenziato varie volte. E'impossibile non sbagliare, specie se fai lavori che richiedono studio e applicazione. Non sto dicendo che se sbagli finisci in mezzo a una strada, ci mancherebbe, alla fine tutte le aziende chiuderebbero. E'come dire che se un atleta non arriva primo, lo mandi a casa. Si svuoterebbero gli stadi. Ogni lavoratore ha lati di forza, e lati deboli. E'un essere umano. Quello su cui insisto é che sarebbe sufficiente abolire certi privilegi (tipo entrare all'ora che ti pare, avere diritto a viaggiare in prima classe perché tuo padre lavora alle ferrovie, o ad avere privilegi indecenti quando lavori in Alitalia, etc.) che sanno molto di corporazione rinascimentale, e capire che il pubblico é AL SERVIZIO del privato, non viceversa.
EliminaNessuno ha interesse a licenziare un dipendente se questi lavora bene. Con chi lo sostituisci? con uno che impiega mesi se non anni a imparare il lavoro? Diverso é il caso delle grandi banche e grandi aziende che per mezzo delle fusioni, onde aumentare i profitti nell'immediato, licenziano in massa. Ma queste sono prodotti collaterali della globalizzazione e del credito facile, e il discorso si fa piú ampio e articolato. Quindi off-topic.
"...che sanno molto di corporazione rinascimentale, e capire che il pubblico é AL SERVIZIO del privato, non viceversa..."
EliminaCaro mio, allora il privilegio le sta bene quando il privilegiato è il privato, no? Perché deve fregarsi da solo?
Sono sostanzialmente d'accordo la tua critica iniziale al post del, peraltro grandissimo Bagnai. Complimenti anche per il coraggio con cui affronti, a mani nude, i guardiani della rivoluzione inferociti...
EliminaIn fondo basterebbe relativizzare tutto: l'€uromostro ha in effetti cambiato e in certi casi, ribaltato, il concetto di classi/categorie privilegiata, introducendo una nuova guerra fra poveri! Oggettivamente, però, le due categorie finora più protette sono stati dipendendi pubblici e pensionati. Come si fa a negare una evidenza del genere? Il pensionato metodo retributivo, poi, è sostanzialmente un insulto a quelli ancora lavorano ed a quelli che, forse, non lavoreranno mai! Se una redistribuzione equa dovrà essere fatta, anche in un dopo euro che sarà comunque durissimo e pieno di insidie, non vedo come si possano salvare Le pensioni sopra una certa soglia...
Non c'è niente da fare. Questo post è stato una cartina di tornasole dal responso sconfortante. No, non ce la possiamo fare. Non pubblichi questo commento disfattista, spero tanto di sbagliarmi.
EliminaAh, perché anche tu facevi parte del club delle mie innamorate, di quelle che pensavano che io avrei fermato la storia con le mani!? Ma dai... Forse non è chiaro (eppure, in questo blog se n'è parlato): io sono meritocratico. Penso che senza vagoni piombati da questa impasse non usciremo, e che ci finirà se lo meriterà. È chiaro, no, chi sta chiamando il nazismo qua sopra? Chi pensa di scamparla. Provo umana pietà, ma gradirei non essere seccato con impossibilia.
EliminaÈ il mio coté illuminista che fatico a scrollarmi di dosso. Mi aiuterà la SStoria (quella in presa diretta).
EliminaNon sono un fisiologo ma, secondo me, 4/5 persone su 50 sono una percentuale fisiologica.
Elimina@Bidombi
EliminaAllora sai che c'è invece di porre le condizioni per mandare tutti a letto sereni, facciamo si che tutti vadano a letto non sereni. Così avremo meno diritti che qui qualcuno chiama privilegi, incredibile, e più preoccupazioni. Ci siamo bevuti tutti il cervello!
Noi dobbiamo far si che tutta la popolazione abbia a disposizione contratti di lavoro che la tutelino in caso di malattia, in caso di sopraffazioni da parte dei superiori, per godere le giuste ferie, per un orario di lavoro umano che tenga in considerazione la famiglia con i relativi impegni. Invece siamo qui a cercare di togliere i pochi diritti acquisiti che ripeto qualche malato chiama privilegi. Non è che togliendo qualcosa a qualcuno tutti noi ci arricchiamo, anzi! Ma questo è il tempo dell'obnubilamento generale, non c'è niente da fare.
ti secca se lo ripubblico sul mio profilo fb con link di rinvio?
EliminaDa figlio e marito di dipendenti pubblici posso confermare che negli ultimi 15 anni tra blocchi salariali, rinnovi fittizi, blocchi turnover, precariato e leggi e leggine varie la retribuzione dei dipendenti pubblici (figure dirigenziali escluse) si è notevolmente ridotta rispetto a quella di figure parigrado nell'industria (contratto metalmeccanico). E con il blocco del turnover anche il numero complessivo si è ridotto. Insomma la crisi (di debito PRIVATO) i dipendenti PUBBLICI l'hanno pagata eccome!
RispondiEliminaDetto questo per onestà va cmq detto che licenziare i lavativi nel pubblico è quasi impossibile, e purtroppo una parte (fortunatamente molto minoritaria) dei dipendenti pubblici di questa tutela se ne approfitta per non fare il lavoro per cui sono pagati, gettando discredito su tutta la categoria e creando i presupposti ideali affinché cose false come quelle dei 2 commenti riportati facciano presa tra le persone. Insomma qualche forma di riforma della pa volta a risolvere questo atavico problema credo debba essere messa in cantiere, e non per le motivazioni dei masotti di turno, ma nell'interesse dei dipendenti pubblici stessi.
"Renzo abbracciò molto volentieri questo parere; Lucia l'approvò; e Agnese, superba d'averlo dato, levò, a una a una, le povere bestie dalla stìa, riunì le loro otto gambe, come se facesse un mazzetto di fiori, le avvolse e le strinse con uno spago, e le consegnò in mano a Renzo; il quale, date e ricevute parole di speranza, uscì dalla parte dell'orto, per non esser veduto da' ragazzi, che gli correrebber dietro, gridando: lo sposo! lo sposo! Così, attraversando i campi o, come dicon colà, i luoghi, se n'andò per viottole, fremendo, ripensando alla sua disgrazia, e ruminando il discorso da fare al dottor Azzecca-garbugli. Lascio poi pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe, a capo all'in giù, nella mano d'un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. Ora stendeva il braccio per collera, ora l'alzava per disperazione, ora lo dibatteva in aria, come per minaccia, e, in tutti i modi, dava loro di fiere scosse, e faceva balzare quelle quattro teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura."
RispondiEliminaI polli di Renzi, è fin troppo facile chiosare. Che anche lui si agita invano e sacrifica i suoi capponi a qualcuno che non lo aiuterà. Che poi nel caso di Renzo i famosi capponi almeno gli vennero restituiti.
EliminaNel nostro caso invece i capponi sono allegramente lessati e mangiati, e mentre sono così utilmente occupati a beccarsi tra loro finiscono tutti quanti uno dopo l'altro in padella.
E per quanto rispondere ai livorosi possa servire a riportare un po' di equilibrio apparente, mi rendo conto che è sostanzialmente inutile, finché la posizione di polli sarà assunta come destino imperscrutabile. TINA segna un altro punto.
EliminaE leggendo i commenti che man mano si aggiungono, mi assale il fastidio dei capponi che si beccano. Cancello, come mandala,i miei inutili tentativi di dialogo
Elimina(Chiederei al padrone di casa di mettere un'avvertenza in fondo al messaggio per i deboli di stomaco, di rimettersi le mollette prima di leggere i commenti. Ma tant'è, siamo vaccinati.)
RispondiEliminaTanto per riportare cosa succede nel pubblico che conosco, l'università, ecco uno scambio di mail tra precari (mollette)
A: Per quello che ho visto, in Spagna e in Germania le universita' fanno a gara a prendere i migliori; aver servito un barone, certo, un po' aiuta, ma difficilmente basta. Tutto il contrario che in Italia.
B: Esatto A. Che poi ci siano precari , studenti, che facendosi cosi convincere dalle amenità " libertà accademica", "autonomia" che i baroni raccontano per mantenere il loro potere, rende il tutto ancora più triste.
Non dimentichiamoci poi che qui stiamo parlando di gente che viene pagata con stipendi alti ( e che fanno poco, anzi a volte nulla oltre a sfruttare) presi dalle tasse dei cittadini, e che tutta la struttura funziona con i soldi delle tasse, pagate anche dai milioni che non ce la fanno, che non arrivano a fine mese o che sono senza lavoro. E pretendono di fare quello che vogliono , senza poter essere giudicati.
Almeno in america è tutto fatto con soldi privati. Eppure sono ultra meritocratici. Anzi proprio per quello
(fine mollette. Enfasi mie)
Direi altri esempi di invidia sociale, ma non tra privato-pubblico, bensì dentro il pubblico, da parte di precari. Hai voglia a spiegargli la responsabilità dei tagli all'università, vincoli esterni, etc. da altre parti non c'è la casta dei baroni.
Allora, bisogna dire, dai dati del MIUR che avevo guardato nel 2010 (dati 2009) che l'organico dell'università era di circa 60000 tra prof e ricercatori, e circa 70-90000 "precari" (sì avete letto bene) che sarebbero assegnisti e prof a contratto (quindi non dottorandi).
Oggi, dati 2015, 50000 prof+ricercatori (quindi 20% meno), e 50-70000 precari.
Come si capisce, visto che in 6 anni gli universitari con posto fisso sono calati, è chiaro che pochissimi di questi precari, inclusi pure quelli dignitosamente bravi, hanno avuto un posto. E né hanno avuto un ruolo congruo con le loro capacità e aspettative, né possibilità di crescere e contribuire alla società. Una generazione parzialmente sprecata. Una parte sono stati espulsi - e buona parte degli altri hanno la vita devastata, se hanno famiglia l'hanno a metà: mezzo stipendio con contratti annuali, o due stipendi tra due città italiane o tra estero e italia. E i figli che crescono chi te li ridà?
In queste condizioni, è statisticamente chiaro che vengano fuori gli autori delle mail di cui sopra.
(Per quanto, il ricercatore B pare essere un attivista fondatore di noto circolo del PD.... :D ma anche cadere lì fa parte dello spreco).
In ogni modo, per chiarire se ci fosse bisogno - si fa in modo che siano le persone stesse a svuotare di credibilità ogni istituzione condivisa (qui l'università e l'autonomia e libertà della ricerca come valore per tutti) per poi eliminare questi spazi di vita sociale. Come si sa era proprio questo l'intento.
È stato facile. Lascio pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe a capo all'in giù, nella mano di un uomo il quale (...) dava loro di fiere scosse, e faceva sbalzare quelle teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura.
Non é vero che all'estero sono solo meritocratici. Questo é una forma di idolatria esterofila idiota, tipica di chi crede che la Germania é bellissima e incorrutibilissima. Siamo seri. Conta moltissimo la facoltá di provenienza, la famiglia che ha cacciato i soldi per l'istruzione, la rete di conoscenze di "alto livello". All'estero molti colloqui di lavoro sono "rigged", pilotati. Non perché prendono una scarpa e gli danno il lavoro, ma perché prendono uno magari bravo ma che piace a loro che GIÄ conoscono. Questa é la raccomandazione stile anglosassone.
EliminaIl problema tutto italiano é che spesso mettono cialtroni in posti di comando che combinano casini devastanti, e all'estero ci prendono per il culo. Siamo famosi perché ogni volta che c'é di mezzo un contratto con una azienda grossa italiana, abbiamo sempre il timore che ci fregano sulle virgole. Quindi, italiani ottimi ingegneri, pessimi dirigenti, perché la nomina é spesso politica e i sindacati hanno troppo potere (autoreferenziale, non a tutela dei lavoratori).
Non ho capito bene (saranno le mollette) ma concordo che il problema tutto italiano è che se non ci fregano sulle virgole, ci fregano sugli accenti. Comunque, siccome ce ne sono due giusti, ti rispondo.
EliminaSono d'accordo: Non é vero che all'estero sono solo meritocratici.
Ero d'accordo anche con calderoli che disse: non si può sparare agli immigrati.
Sono d'accordo. Vi amo tutti.
Vi amo, voi tutti che siete in questo bar.
All'estero invece ci sono ottimi dirigenti. Loro i casini non li combinano.
Eliminama anche ottimi ingegneri
Elimina@FNesti
EliminaAllora sono davero una privilegiata!!!
Tutti gli universitari conosciuti ai corsi (e anche qualcuno di cui non frequentavo i corsi, con rammarico di ora e di allora, anche per insegnanti di un'altra facoltà) da studentessa, lavoravano veramente e alcuni con ottimi risultati per sé e per gli studenti.
Che privilegio pazzesco!!!
Addirittura indebito, visto che sono una dipendete pubblica.
Mi rimane, dunque, da attendere il conto-spese che lo Stato ha impiegate per me, a danno di qualche privato.
E dove andrei a fare un mutuo?
Da un privato.
Direi (nuovamente) che è il caso proprio di smetterla con i termini "invidia sociale". È roba di destra, liberista, fascista e fa schifo. Per chi li usa, nemmeno le mollette bastano.
EliminaSe la usate, vi mettete a fare le MarieAntonietta con i pezzi di brioscia buttati dal balcone alla plebe.
Fa un po' schifo. E non capisco come riusciate a pronunciarlo e guardarvi allo specchio.
Perché se ce la fate, allora vuol dire che tutto quanto dite qua è strumentale.
E anche poraccio, poraccismo, ecc. visti tempi e temi cominciano a sdubbiare, anche se in alcune contrade si usa più spesso come termine. Ma è brutto assai.
Visto che il discorso su lingua, linguaggio e termini è stato importante da queste parti, è il caso di fare queste riflessioni anche "in casa".
In caso, mi si eviti il Caro.
Caro Ale, a noi piace ricordarti così. Ti siamo grati per questa ultima testimonianza del tuo pensiero, e ora non sforzarti più: sei entrato nel paradiso dei Corbelli, degli Yanez, e dei Serendippi. Compagnia che ti sei scelto, tu saprai perché.
EliminaPer aver messo il padre contro il figlio, il fratello contro il fratello, il concittadino contro il concittano, io non li potrò mai perdonare.
RispondiEliminaPer avere tolto ad un popolo la solidarietà e la compassione, io non li potrò mai perdonare.
Per aver umiliato ed avvilito una nazione libera e felice, io non li potrò mai perdonare.
Sinceramente del livore di chi tuona e bombarda contro il pubblico impiego non ne me mai sbattuto un beneamato KAISER (lo scrivo da figlio di un ex dipendete , dirigente pubblico (che non hai preso le cifre da nababbi , dei tanti consulenti , commissari straordinari ecc , ecc , che la PA , retribuisce in maniera più che generosa.
RispondiEliminaE visto che dalle mie parti non speranza nemmeno di poter "udite udite" andare a lavar le macchine per 25 euro alla giornata (non è uno scherzo) io ad inizio 2017 presenterò la domanda come per ATA nelle scuole e sarebbe ora che certi paladini del "PRIVATO MERITOCRATICO" si CACCIASSERO IN TESTA CHE LO STIPENDIO DI UN DIPENDENTE PUBBLICO diventa una volta SPESO da quest'ultimo REDDITO PER I PRIVATI perché può comprarci:
- la lavatrice
- la macchina
- il computer
- gli elettrodomestici per la casa
- i pavimenti
- può mangiarci al ristorante , andare al bar ecc , ecc
del livore degli assatanati contro la PA non ne abbiamo bisogno come non abbiamo bisogno di qualche "milione" di disoccupati per dare sfogo al livore "privatistico che si concentra sulle pagliuzze pubbliche e non vede mai le grosse travi che da solo contribuisce ad auto infliggersi."
E gnente, non ce la fanno a capire che i dipendenti pubblici poi spendono i loro (pochi) soldi per comprare merci che altri producono e servizi che altri forniscono... Non ce la fanno...
RispondiEliminaQuando poi sento parlare di dipendenti pubblici 'garantiti' mi viene in mente il caso delle centinaia di migliaia di precari della PA, in cui le uniche cose garantite, spesso per interi decenni, sono state la precarietà e lo sfruttamento.
Ma forse aveva ragione il Prof. a suggerire a suo tempo nervi saldi coi provocatori: mi colpisce che oggi le provocazioni, oltre che livorose, sembrino anche coordinate.
Ma il post di cosa parla? Lo vuoi rileggere forse? A me sembra che Alberto sostenga che i dipendenti pubblici abbiano subito una riduzione di reddito negli ultimi anni e che questa diminuzione sia maggiore del settore manifatturiero. Sbaglio? Se si fa notare che questo trend non terrebbe conto di altre variabili in gioco mi dici cosa c'entra con il discorso che il reddito del dipendente pubblico genera anche quello del dipendente privato?
Eliminasi per comprare su aliexpress, amazon.de e fare i viaggi all'estero, o trasferirvisi direttamente come i pensionati...
Eliminacome mai votano tutti fanaticamente il PD e sono tutti pro€?
PS. non credo che il target di questo blog siano i dipendenti pubblici a tempo indeterminato (impiegati, militari etc), pensionati o dipendenti di multinazionali...
@Mius Zun
EliminaE' vero!!!
Sono stata colta in fallo.
Intanto ripeto che, nel mio settore, i dipendenti pubblici non sono più illecenziabili - anche negli scorsi antaanta anni - più di venti.
Inoltre mi chiedo che cosa faccia io qui, dato che non faccio "target" e, da vera ignorante, non conosco il significato della parola impiegata nel contesto a cui sto rispondendo.
Dirò invece la verità mai da me taciuta: non sono un vanto del blog e neppure un ornamento, data la scarsa avvenenza. Ah ah : -)
Invece sono (diventata) bellissima, il fatto è che non lo dico. :-) :-) :-)
Cito a memoria : Livore viene dal colore grigiastro , appunto livoroso che deriva da una forte "invidia " .
RispondiEliminaSe accettiamo per buona questa definizione , allora livorosi sarebbero appunto gli occupati con contratti nel settore "privato" , e l'invidia non deriverebbe dalla remunerazione , che come ben fai dati ufficiali sta anzi in controtendenza , ma forse da una serie di privilegi o diritti che non trovano riscontro nel "privato " .Almeno questa e' la narrazione , il luogo comune che definisce in Italia i dipendenti pubblici , credo per la sostanziale inamovibilita' , e spesso gli scarsi controlli su rendimento ed assenteismo .
Io in famiglia sto sperimentando personalmente il dualismo privato/pubblico in quanto mia moglie architetto , scontando la crisi del settore delle costruzioni , come tanti altri colleghi si e' offerta come docente nel pubblico : chiamata per sostituire un'insegnante meridionale resosi indisponibile ad inizio anno scolastico come peraltro in altri casi documentati da amici nelle stesse condizioni o perche ' genitori di alunni o perche ' supplenti ( credo che in questo caso il ruolo redistributivo dello Stato nell' assegnare le cattedre andrebbe rivisto ) , dopo poche settimane e ' evidente che il carico di lavoro e di stress e' notevole ed il corpo insegnante impegnato e consapevole dell'importanza del ruolo a loro assegnato .
Ho sempre (o quasi) lavorato nel settore privato. Ricordo che mandavo a quel paese colleghe e colleghi quando ragliavano contro i dipendenti pubblici perché bla bla bla... poi mi capitò di andare a lavorare all' INPS, e li capii che erano meglio tre ore di straordinario nel privato, anche se la fatica era maggiore.
RispondiEliminaSono il figlio di un mastro che passò dalla ditta al pubblico. Si stava meglio sotto la ditta.
Poi vorrei capire perché la paga oraria di un professore debba essere uguale a quella di un metalmeccanico (ho fatto il metalmeccanico) o di una commessa. Perché è questo che stanno affermando i livorini, certo c' è anche chi pensa che i fratelli degli autoferrotranvieri ( il sottoscritto) viaggino gratis. Il tutto al netto di quelli che scambiano un soldato di carriera con un VFB, quelli che dormono in caserma.
Poi capisco che la volontà di vedere ridotti i dipendenti pubblici al livello dei lavoratori commerciali, e perché i metalmeccanici no?
Ma capisco che non servono questi discorsi: la bolla non è fuori di noi, ma dentro.
Poi la convinzione che i dipendenti pubblici votino tutti PD così come i pensionati è dura a morire, ma non la si può contestare pena l' inutilità dell' affermazione.
Caro Dino, ti devo una precisazione. Innazitutto puoi chiedere a tuo fratello ma la CLC ce l'ha sua moglie e i suoi figli (ovviamente se tiene famiglia). Ma non è questo il punto del mio commento sopra cui tu ti riferisci. Io volevo solo ricordare ad Alberto che ci sono due aspetti dei grafici citati nel post che andrebbero tenuti in conto. Il primo è che ci sono molti dipendenti pubblici che però potrebbero essere considerati privati nelle statistiche. Facevo il caso dei ferrovieri che essendo dipendenti di una Spa che per quanto iscritta a Confindustria ha un azionariato 100% pubblico potrebbero essere considerati dipendenti privati. Questo potrebbe "colorare" i dati riportati sopra, visto che in queste condizioni ci sono i dipendenti di Terna, Enel, Eni e di tante aziende pubbliche a livello locale. Il secondo punto è che nel parametro scelto da Alberto non può emergere l'aspetto di quanto sia la retribuzione relativa. Il corrispettivo assoluto non tiene conto per esempio delle differenze di orario di lavoro e alcuni "benefit" che esistono spesso nel settore pubblico (anche quello di Ferrovie dello Stato, vale quanto detto sopra): 36 h lavorate da un ferroviare contro 40 è il 10% in meno di orario di lavoro. Questo implica che a parità di salario un dip. pubblico guadagna relativamente di più.
EliminaVi è poi il motivo ultimo che mi ha spinto a scrivere e solidarizzare con Marchetti/Masotti (solo in minima parte): sostenere che il settore pubblico se la passa altrettanto male di quello privato mi sembra un qualche cosa che stride per quei molti di noi che hanno perso il lavoro o chiuso l'attività. Invidia, livore? Sì forse anche questo ma potrebbe anche darsi che il nostro punto di vista ci fa vedere altre cose e mi sembra giusto raccontarle. Se in Italia il settore pubblico è stato sempre più estromesso dall'economia è sì perchè c'è stato un disegno preciso (in tutto il mondo occidentale) ma anche perchè in Italia difendere l'impiegato, l'operaio, il dirigente pubblico non è stato mai molto popolare. Tutta colpa di Giannino? Nessuna relazione con la macroeconomia ma con la realtà qualche cosa credo di sì.
Abelarda, di cosa parli Bagnai è evidente: ci sono i dati, il linguaggio chiaro. Ma tu sei certa di aver capito di cosa parla Masotti?
EliminaScusa, rileggi con calma queste righe, che sono il cuore del suo messaggio. Non so quanti salti logici ci sono ma se ti sono sfuggiti ad una prima lettura non sfuggiranno alla seconda o alla terza. E poi vedi tu se è il caso di essere solidale con questo squallore.
"Se la compressione dei salari fosse andata tutta a favore del capitale avremmo la fila di gente che fa investimenti e nuove aziende.
Io non vedo nulla del genere: vedo invece dipendenti pubblici sempre piu' grassi e sempre piu' dediti alla difesa di "diritti acquisiti" che sono privilegi.'
Abela, mia cognata viaggia gratis? Aripigliate su... a me non interessa quali siano i motivi che ti spingono a scrivere quello che scrivi. Ma io sono una persona a cui è capitato di assistere a due chiusure di aziende, quelle dove lavorava! Ma non ebbi mai dubbi sul fatto che la colpa fosse dell' infermiere dell' ASL di vattelapesca... mi è permesso provare tutta la pietà di cui sono capace, per chi ragiona così?
EliminaTornando a noi: i professori lavorano 18 ore a settimana, e allora? Lei quante ore vorrebbe far fare agli studenti? Si risparmi, la prego, l' idea di licenziare metà dei professori per farli lavorare il doppio.
Le posso fare una domanda? Lei guiderebbe tutti i giorni da Milano a Napoli? Sa che non è riconosciuto come lavoro usurante? Ah ho uno zio che lo fa, ma le trasferte gliele pagano profumatamente.
Prof, ma ci sono sempre stati ed ora ha lasciato aperto un pertugio per deliziarci (sic) oppure arrivano solo adesso?
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RispondiEliminaAhi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Quell’anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l’un l’altro si rode
di quei ch’un muro e una fossa serra.
Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, e poi ti guarda in seno,
s’alcuna parte in te di pace gode.
Io ho sempre lavorato (fino ad un anno e mezzo fa) in aziende private anche di rilevanti dimensioni e non ho mai avuto la sensazione di stare in un ambiente efficiente. Anzi. Le grosse aziende sono piene di cazzari perditempo. Tanto poi basta tagliare le ultime ruote del carro per fare vedere di essere in gamba. Quindi basta con questa balla di privato bello/pubblico brutto. Cosa che peraltro il professore ci ha spiegato più volte. Non capisco come i frequentatori di questo blog possano ancora cadere nella trappola dell'invidia sociale.
RispondiElimina@Vincenzo
EliminaConfermo tutto. Ho lavorato nel privato da dipendente, ho fatto il consulente con la partita IVA, ora faccio l'insegnante alle superiori. Nel privato NON si guadagna meno (anzi, il contrario, almeno fino al 2008), il privato NON è più efficiente (pieno di imbucati, sia le piccole che le grandi aziende, più nelle grandi). P.s. il mio lavoro attuale è più bello. Anche se la "buona scuola" ha dato un buon colpo verso la privatizzazione dei rapporti.
Lavoro da 30 nel privato, prima come dipendente e poi da autonomo, e non ho mai visto lazzaroni, imbucati, malati immaginari, ladri, truffatori (col datore di lavoro, va da sé) e rubastipendi .... o no?
EliminaIo devo delle scuse al professore per una promessa che non sono riuscita a mantenere causa malattie e morte di familiari. Voglio comunque lasciare testimonianza: non sono in conflitto di interessi, sono una ricercatrice indipendente, una storica lasciata al libero mercato. Ma quattro dipendenti pubblici (travestiti da infermieri e da medico) sono venuti con un'ambulanza quando sono stati chiamati. Altri dipendenti pubblici (una squadra di cardio chirurgi) hanno operato in urgenza il mio partner. E in questo momento altri dipendenti pubblici (infermieri specializzati, medici) se ne stanno occupando, dopo avergli salvato la vita. L'ospedale è sotto organico, medici e paramedici hanno turni disumani e sono terrorizzati da poter sbagliare per stanchezza. Alcuni di voi pensano che il lavoro "statale" sia l'impiegato becero (ce ne sono moltissimi non beceri per altro) che vi rilascia un certificato all'anagrafe. Ma medici, paramedici, insegnanti, docenti universitari, vigili del fuoco, spazzini, poliziotti - maschi e femmine - sono tutte categorie che lavorano con uno stipendio pagato dallo Stato. Ed è una benedizione. Dovrebbero essere trattati meglio, non peggio. Sbraitate contro persone che vi salvano la vita - ciascuno a suo modo - e non riuscite a immaginare l'inferno in cui ci vorreste precipitare tutti. Fatevi vedere da qualcuno bravo e sì, ve lo dovrete pagare, perché taglia qui e taglia lì, i servizi psichiatrici sul territorio sono chiusi o intasati causa mancanza di mauro (cit. crasi tra euro e marco coniata da ignoto). Per chi lo sapesse ricordo che negli Stati Uniti i pompieri sono nati come un gruppo privato chiamato a spegnere il fuoco dalle case di chi era assicurato e sono stati "statalizzati" perché si è compreso che le fiamme non distinguono tra abitazione assicurate e no.
RispondiEliminaPerfetto.
EliminaAmen.
Eliminaforse il post più bello sotto l'aspetto del pathos di verità. Perchè per combattere l'invidia sociale occorre contrapporvi altri sentimenti e passioni, non retorici , bensì basati su esperienze di vita effettive. Solo per questa via si potrà battere l'antropologia dell'individualista rancoroso. Battere la visione antropologica dominante intendo, non i due personaggi di cui sopra
EliminaFino a quando non ci sarà una forza politica che si preoccuperà nuovamente delle rivendicazioni dei ceti subalterni, cioè di tutti noi, è naturale che sarà difficile eliminare il livore tra le varie categorie di lavoratori: pubblici, privati a tempo indeterminato, precari a tempo determinato , e schiavi ai limiti della povertà; infatti la cosa più urgente da realizzare , prima ancora dell'uscita dall'euro, è quella di riprendere le fila del Lavoro e di tirarle contro il Capitale.
RispondiEliminaNon avere un Lavoro oppure non averlo degno, fa venir meno la Dignità del Lavoro e provoca frustrazioni che si scaricheranno su chi ha ancora qualcosa da difendere; aveva ragione quello delle "Buche"; è meglio riempire buche a spese dello stato che vivere ai margini della società, e non tanto per una questione di domanda interna, ma per una questione di umana Dignità.
Penso che in Italia il mondo del Lavoro non sia stato diviso dal Capitale, ma dal collaborazionismo della sinistra italiana e dai suoi leader opportunisti.
Dalla Corte dei Conti
RispondiElimina"Nel 2015, secondo i dati diffusi nel mese di marzo dall'Istat, i redditi da lavoro dipendente - si legge ancora nella relazione - si sono attestati su un valore pari a 161,7 miliardi, con una sorprendente diminuzione rispetto al 2014 di oltre un punto percentuale, a fronte di previsioni contenute nella nota di aggiornamento al Def 2015 di una, seppur lieve, ripresa della dinamica incrementale. Il dato cumulato vede una riduzione della spesa per redditi da lavoro dipendente di quasi 11 miliardi (il 6,3 per cento in meno), con un riposizionamento della variabile ai livelli del 2006, annullando, gli incrementi dovuti a due tornate contrattuali".
Si può sempre fare di più oltre al blocco degli stipendi, al blocco del turn over, alla precarizzazione etc...
A questo va comunque tolto, come per i dipendenti privati, le tasse ed l'11% versato dai dipendenti pubblici (come per i privati) degli cuneo fiscale. Sembrerà banale ed anche "doveroso" ma anche i dipendenti pubblici pagano le tasse !
io quando leggo questi numeri chiedo subito impatto in termini di moltiplicatore ed "equità".
RispondiEliminaEd è subito silenzio
No, nono, ma ha fatto bene il prof. a pubblicare tutti i commenti e a non ribattere (se non parzialmente a quel troll che deve aver litigato con qualche banca, continua a non capire cosa fanno le banche e come e continua a scrivere Fiat al posto di flat) perché la figura da peracottari la dovete fare fino in fondo.
RispondiEliminaSiete ridicoli, avete un nemico in ogni trincea, un problema in più di un professore di matematica, una soluzione per ogni dilemma. E siete dei totali e inguaribili peracottari.
Più che pensare se possiate avere una qualche ragione (è ovvio che no, non potete e non potreste...), più che riflettere sull'attacco (maddeche...) coordinato, forse converrebbe riflettere sulla bontà del progetto. Cioè se non si debbano ridefinire gli obiettivi intermedi. Detto in altri termini ci si dovrebbe chiedere se tutti possono capire tutto. E considerato che voi non potete, si dovrebbe dire che no, non tutti possono capire tutto e quindi continuare a spiegarglielo è una perdita di tempo. Voi intanto continuate a sfogarvi contro la vita brutta e cattiva, il governo ladro e i dipendenti pubblici.
Prendete comunque atto del fatto che non è obbligatorio commentare sempre, o tutto, che non è necessario parlare di cose che non si conoscono, che eventualmente si può chiedere anziché asserire la qualunque a ogni piè sospinto, che se andate a trolleggiare da un'altra parte, magari pure in inglese, non è un problema. In alternativa continuate a facce ride.
@aquilano
EliminaSono d'accordo su tutto, meno che su questo (a meno che non sia una battuta che non ho capito): «continua a scrivere Fiat al posto di flat»
http://www.treccani.it/enciclopedia/fiat-money/
Quello che volevo dire è che mi sembra tutto forzato, tutto pleonastico, ridondante, le riserve valutarie sono ovviamente di valuta estera, chi vuoi che aggiunga "di valuta estera" a riserva valutaria, non lo so, ma resto perplesso. Non capisco se ci fa, se ci è, se ci prende per il culo...poi davvero alle volte mi sembra di vedere forzature inopportune. Ma veramente siamo in grado di calcolare l'aumento del Pil asiatico corrispondente ad una ns spesa pubblica di 1? E non dobbiamo piuttosto affidarci ad un professionista? In ultima analisi non dobbiamo fidarci, cioè fare un atto di fede? E se questa lettura fosse corretta, non avrebbero sbagliato blog?
EliminaNella mia esperienza (che ritengo ampia) i dipendenti pubblici sono in maggioranza onesti lavoratori che hanno acceduto a quello che oggi è certamente un privilegio (un posto fisso) tramite un concorso pubblico, senza nessun favore, semplicemente vincendo una (grande o piccola, dura o mediocre) competizione. Nei casi (sempre più rari ahimè) in cui al privilegio del posto fisso è unito anche uno stipendio - o una carriera - competitivo col settore privato, il dipendente pubblico è una vera eccellenza. C'è anche una minoranza - indifendibile - che appartiene soprattutto al passato che ha ottenuto il privilegio del posto fisso in maniera scorretta ovvero per corruzione, favori, ingiustizia, e tipicamente corrisponde alla parte fannullona della categoria.
RispondiEliminaCome se nelle medie e grandi imprese private non esistesse analoga minoranza! Quelli che entrano comunque anche se le assunzioni sono bloccate, quelli che diventano dirigenti anche se l'ultimo dei loro sottoposti lo meriterebbe il doppio, e via cosi' fino ai veri vertici, dove ci sono i veri soldi... Certi meccanismi sono semplicemente intrinseci nelle organizzazioni umane.
EliminaPiù che d'accordo. E se parliamo di dirigenti, ho visto più spesso ottimi dirigenti pubblici e pessimi dirigenti privati.
EliminaIl peggiore post degli ultimi cinque anni.
RispondiEliminaD'altronde l'italiano medio ragiona da secoli per spirito di appartenenza:
Orazi vs Curiazi, Guelfi vs Ghibellini, neri vs rossi, democristiani vs comunisti, dipendenti vs autonomi , pubblici vs privati.
La deriva dello spirito di appartenenza e' l'ideologia e i conflitti tra le diverse ideologie hanno sempre fatto la fortuna del potere come ci hanno insegnato gli antichi romani con il divide et impera:
Un popolo divisiso è incapace di organizzarsi e di ribellarsi.
Senti, poraccio: se capisci come scrivi il problema è tuo. Non è la prima volta che vieni a trollare, ma è l'ultima.
EliminaDice a me?
EliminaMa se le sto dando ragione!
L'’unico vero cambiamento possibile in politica è quello di superare l’ostacolo dell’appartenenza a priori e andare a cercare quelle persone oneste e di buona volontà che esistono in ogni partito, in ogni schieramento. Addirittura nel PD.
Ma, come dimostrano i lettori del Blog, sarà , se non dura, impossibile.
Saluti
Nei primi anni 90 ero iscritto ad un sindacato medico che doveva essere di sinistra. C'era il problema che i mutualisti guadagnavano più degli ospedalieri, di cui io facevo parte.
RispondiEliminaLa piattaforma del mio sindacato prevedeva la richiesta del blocco dei contratti per i mutualisti. Il recupero del differenziale di salario degli ospedalieri, sarebbe avvenuto con aumenti da conseguire con vari contratti, nell'arco di molti anni.
Ho provveduto immediatamente a cancellarmi da quel sindacato.
Non so cosa faccia Marchetti nella vita, ma pare sia un dipendente privato. Sarei curioso di sapere se è iscritto ad un sindacato, se il sindacato è di sinistra, e se la piattaforma del suo sindacato, eventualmente preveda un preventivo blocco dei contratti del pubblico impiego.
In tal caso vorrei far notare che il blocco per il pubblico impiego è già in atto.
Vincere e vinceremo
Guardando i grafici si potrebbe notare che c'è stato bisogno del vincolo esterno per iniziare a riequilibrare il costo della PA ...
RispondiEliminase si fosse provveduto prima, investendo le risorse risparmiate per modernizzare il sistema produttivo, ci troveremmo in questa situazione ?
E si badi che lo stesso discorso vale per le pensioni e per l'evasione fiscale ...
Il principio che lo Stato chiamato a sostenere la domanda interna non può far dimenticare le logiche elettoralistiche che ne hanno indirizzato l'azione per decenni ...
Insomma c'è modo e modo di usare i soldi pubblici!
Ci sono post che, più di altri, toccano nervi scoperti. In genere quando sono rivolti contro un nemico che è dentro molti di noi. Questo è uno di quei post.
RispondiEliminaSeguono, come ogni volta, commenti che tolgono la speranza. Lo dico a tutti i livorosi che si sono espressi: l'Invidia è il peccato più utile al Liberismo. L'Avarizia ne è la sostanza, ma è l'Invidia che garantisce la forza delle sue catene. Bravi, tirate il carro del Liberismo aggiogati alle vostre frustrazioni, con un po' di cervello capireste che non vi diverranno più lievi.
P.S. NON sono mai stato uno statale.
Anche qui siamo alla guerra tra poveri come tra padri e figli. Quando si perde la possibilità di mantenere almeno intatta la torta da dividere, il Pdino di turno parla di redistribuire.
RispondiEliminaE' davvero una pena assistere a questo triste spettacolo.
Alla vigilia di un'importante decisione riguardo una Carta di Valori che dovrebbe ribadire la completa estraneità del "lavoro" dalla valenza economica; di un "lavoro" fonte di autodeterminazione dell'individuo e della sua partecipazione sociale, mi pare che qui si stia andando in senso completaemente opposto.
RispondiEliminaA questo punto votate SI, "privatisti" o "pubblicisti" che siate l'avete mandata in vacca un'altra volta
I dipendenti pubblici sono circa 3 milioni ed il loro numero risulta in diminuzione (a seguito del blocco delle nuove assunzioni - per gli anglofili "turnover" - in atto dal 2011).
RispondiEliminahttp://www.panorama.it/economia/lavoro/dipendenti-statali-quanti-sono-e-quanti-saranno-in-meno/
Tenendo conto del rapporto del numero dei dipendenti pubblici rispetto alla popolazione (fonte EU) dovrebbe essere ormai anche universalmente noto che risultiamo in coda rispetto agli altri Paesi dell'eurozona (cioe' ce ne vorrebbero di piu' di dipendenti pubblici anche solo per mantenere il livello attuale dei servizi).
Il progressivo innalzamento dell'eta' media dei dipendenti pubblici (a seguito del blocco delle assunzioni) non promette poi nulla di buono: mano a mano che i piu' anziani andranno in pensione la qualita' dei servizi tendera' inevitabilmente a peggiorare (sia per il mancato affiancamento generazionale necessario a tramandare le competenze tecniche, che per la minore capacita' lavorativa di un anziano rispetto ad un giovane, che per il minor numero totale di addetti ai servizi pubblici).
Detto cio' apprendo pure con raccapriccio dai grafici che non solo i dipendenti pubblici sono di meno ma che vengono pure pagati di meno.
Cio' non potra' che accentuare il peggioramento dei nostri saldi settoriali (se peggiora G allora per mantenere un moderato surplus delle esportazioni - necessario a pagare gli interessi ai creditori esteri - sara' inevitabile bloccare gli investimenti, diminuira' il risparmio, dovranno aumentare ulteriormente le tasse).
Questo perche' la somma dei saldi settoriali e' come l'identita' di Eulero (discussa qui nel blog omai diversi anni fa, ma sempre attuale).
https://it.wikipedia.org/wiki/Identit%C3%A0_di_Eulero
Ora nel 2016 mi sarei aspettato che, dopo anni di frequentazione del blog, la maggioranza dei commenti fosse concentrata su come mantenere e migliorare i servizi pubblici (riducendo gli eventuali abusi, via via rilevati, delle - stimo - poche decine di migliaia di "fannulloni" rispetto ai tre milioni totali).
Invece, invece, livore ed anche apologia della moneta merce vs. moneta segno...
Se continua cosi' il blog passera' a 'er palla'...
Ho la "fortuna" di avere lavorato dieci anni nel privato e ora sono da dodici dipendente comunale (ergo, per definizione, una schifosa lavativa).
RispondiEliminaParlo un po' di me, anche se non pretendo che il mio caso personale abbia valenza statistica, per questo il Prof. Bagnai ha già fatto le analisi tecniche del caso. Ordunque dopo dieci anni nel privato, da laureata, guadagnavo nel 2003, oltre € 2.000 netti al mese, più la tredicesima, più i premi e le provvigioni, auto aziendale,telefono, pc portatile ecc. Era un bel viaggiare.. Poi per vari motivi familiari (per lavoro viaggiavo molto, il che era davvero divertente, ma da mamma era poco funzionale alla gestione familiare, e ho fatto una scelta a favore della vituperata "famiglia") ho fatto un concorso pubblico (riservato a laureati in discipline economiche, perché era una posizione elevata "infungibile", non sto a spiegarvi, perché non l'avevo capito nemmeno io), al quale ci presentammo in 35 (quindi a tutti i livorosi, perché quando si poteva e c'era la possibilità e nel pubblico si stava tanto bene non avete anche voi partecipato?) Bene, inaspettatamente l'ho vinto. Lavorando e studiando ce l'ho fatta! Ero veramente orgogliosa di me stessa.
La nota dolentissima però è arrivata quando ho visto il mio primo stipendio: € 1.067. Niente altro. Niente auto, niente benefit, niente. UNa misera tredicesmia decurtata dal conguaglio e un misero premio produzione spalmanto trimestralmente che manco mi accorgevo che era arrivato. Ricordo che quando ho aperto la busta baga mi sono messa a piangere...
Oggi dopo dodici anni e altri concorsi fatti per avanzare di carriera (eh, già perché nel pubblico l'avanzamento mica te lo danno solo perché sei bravo. devi anche farti il concorso per avanzare, e lottare contro i soliti raccomandati, perché quelli ci sono sempre, sia nel pubblico che nel privato...), non ho ancora raggiunto il livello di stipendio che avevo quando sono uscita dal privato. Certo, gli orari di lavoro sono meno impegnativi, ma in ogni modo le tue 36 ore lavorative (minimo) settimanali te le devi fare. E gli straordinari non te li paga nessuno, perché il fondo per gli straordinari è misero e viene lasciato per le categorie più esposte (vigili urbani, assistenti sociali, educatori di asili e addetti al consiglio comuanle che si fanno le notti in Comune ad assistere alle miserie della politica locale). Per i vigili e per i messi comunali, schifosi privilegiati, il Comune non ha i soldi per le giacche in Gore-tex, e quindi quando piove si bagnano. Fantastico!
Tutti privilegiati fannulloni.
Anche poliziotti, infermieri, e addetti ai servizi assistenziali, sì quelli che lavano il culo alla vecchia incontinente, puliscono il vomito, e via di privilegi, immagino abbiano stipendi da capogiro, li vedete anche voi andare in giro in Rolls Royce?
E gli insegnanti!!! Quei privilegiati porconi, che lavorano 18 ore alla settimana! Quelle che conosco dopo venticinque anni di lavoro estenuante con i ragazzini delle medie (sì i vostri figli, quelli che siccome non riuscite più ad educare date alla scuola la responsabilità di rendere civili, ma che appena prendono un brutto voto è colpa dell'insegnante che non capisce niente, poveeriiiini), guadagnano la bellezza di €1.500.
Ma basta, non mi dilungo più, perché ho troppo livore anche io. Pensate che a me piacerebbe che tutti lottassimo insieme perché i lavoratori dipendenti stessero tutti meglio, e invece devo sentire questi discorsi e a mia volta dover difendere una categoria di lavoratori (che poi non è una categoria, come si evince da quanto sopra, perché in realtà siamo tanti diversi esseri umani, con preparazione, ruoli, compiti, e salari molto differenziati), che negli ultimi vent'anni è stata oggetto della peggiore gogna mediatica della storia. Questo sistema ha impoverito tutti i lavoratori, ma a noi è anche toccato il "privilegio" di essere vilipesi, offesi e accuasati di essere la causa di tutti i mali dell'Italia.
Ve la meritate la dittatura,cari livorosi.
"Le logiche elettoralistiche" qui preferiamo chiamarle democrazia.
RispondiEliminaFaccio notare una analogia forse interessante.
RispondiEliminaA: "I dipendenti pubblici stanno meglio dei dipendenti privati! Hanno il posto fisso e lavorano di meno! Basta! D'ora in poi, tutti uguali! Tutti come quelli che lavorano sul serio e rischiano in proprio, le vere risorse che mandano avanti la baracca e pagano le pensioni ai nostri vecchi!"
B: "Gli italiani stanno meglio degli immigrati!Hanno la casa di proprietà, i lavori sgradevoli non li vogliono fare più, sono assenteisti e appena possono evadono le tasse! Basta! D'ora in poi, tutti uguali! Tutti come gli immigrati, che vivono in 18 in 30 mq, sono disposti a fare qualsiasi lavoro a qualunque condizione, rischiano anche la vita per venire qui a lavorare, le vere risorse che mandano avanti la baracca e pagano le pensioni ai nostri vecchi!"
N.B.: Il copyright della frase chiave "Basta, d'ora in poi TUTTI UGUALI!" è saldamente in mano a persone che sono PIU' UGUALI degli altri, come i maiali nella "Animal Farm" di Orwell.
E come fanno i maiali a diventare più uguali degli altri (cioè a comandarli)? Impugnano la bandiera dell'eguaglianza, ne fanno la loro "formula politica" [v sotto] e anzi addirittura vi si identificano: Maiale = Eguaglianza.
Ne consegue che se vuoi l'Eguaglianza, vuoi anche il Maiale, che se l'Eguaglianza deve affermarsi dovrà affermarsi anche il Maiale; e siccome l'Eguaglianza, per affermarsi, deve essere al potere, al potere dovrà andare al Maiale, che notoriamente è = all'Eguaglianza.
Nota in calce: "La formula politica è la dottrina o le credenze che danno una base morale al potere dei dirigenti...Non bisogna mai dimenticare che non è la formula politica che determina il modo di formazione della classe politica, ma al contrario è questa che sempre adotta quella formula che più le conviene".
Lucina in fondo al tunnel:"...alla modifica della 'formula politica' consegue una modifica dell'organizzazione della classe politica."
Citazioni dalla teoria delle classi politiche di Gaetano Mosca (1858-1941).
Io sono Winston Smith:
RispondiElimina«Fatelo a Julia! Fatelo a Julia! A Julia, non a me! Potete farle tutto quello che volete, lacerarle la faccia, roderla fino all'osso, non m'importa nulla. A Julia, fatelo a Julia, non a me!»
Stava ora cadendo all'indietro, in abissi senza fondo, lontano dai topi. Si trovava ancora legato alla sedia, ma era sprofondato attraverso il pavimento, attraverso le pareti dell'edificio, attraverso la terra, attraverso gli oceani, attraverso l'atmosfera, fino a raggiungere lo spazio interstellare e il vuoto... lontano, lontano, sempre più lontano dai topi.
Mi ha tolto la citazione dalle dita! Fatelo a Julia!
EliminaUn' immagine distorta di sè stessi comporta inevitabilmente una percezione selettiva della realtà ed un ostinato rifiuto ad accettare alcuni nessi logici (funzionali alla difesa oltranzista di quell' immagine). Più si è istruiti più gli epicicli del nostro pensiero agiscono come sofisticate endorfine.
RispondiEliminaLa paccottaglia liberista veicolata dai mezzi di comunicazione di massa serve proprio ad integrare in comportamenti e opinioni ritenute socialmente accettabili una fragilità foriera di intendimenti pericolosamente irrazionali.
Scusa, però ci sono delle leggere imprecisioni. I dipendenti del gruppo FSI lavorano 38 ore settimanali, che con il prossimo contratto verranno portate a 40. Per il personale mobile (macchinisti, capitreno) si arriva in turnazione ad un massimo di 44 ore a settimana, con orari non cadenzati H24 per 365 giorni all'anno. Con gli straordinari, senza i quali i treni resterebbero in stazione, si arriva anche a punte di 65 ore settimanali. I dipendenti del gruppo erano 69000 nel 2014, mentre nei primi anni 90 erano 230000. Ti posso assicurare che le retribuzioni NON sono state al passo degli aumenti di produttività, come del resto in tutto il mondo del lavoro. Il settore è comunque soggetto ad un processo di liberalizzazione selvaggia, tanto che oggi esistono decine di imprese ferroviarie,che applicano i contratti più disparati ai propri dipendenti. È vero che esiste la carta di libera circolazione per i dipendenti, i coniugi ed i figli fino al compimento del 25 anno. Fu una conquista sindacale degli anni 70/80 se non erro, e fu concessa per compensare la mancata corresponsione di aumenti salariali. In ogni caso è utilizzabile solo sui treni regionali, dato che gli espressi e gli IC sono treni in via di progressiva dismissione. Non è valida sui treni Eurostar, se non dietro pagamento della differenza. Stai pure tranquillo che questa agevolazione verrà presto eliminata,così come è stata eliminata la possibilità di andare in pensione a 58 per il personale con mansioni gravose e connesse alla sicurezza dell'esercizio: immagino sarai contentissimo di sfrecciare su un treno a 400 km orari guidato per dieci ore da un vecchietto di settant'anni.
RispondiEliminaStamattina su radio3 durante la trasmissione "tutta la città ne parla" Pietro del Soldà ha commentato la domanda di un signore che chiedeva come mai in Europa non si possa votare per avere un presidente degli stati uniti d'Europa. Sarà che è un periodo di grande stanchezza, sarà che frequento troppo questo blog o troppo i discorsi di Borghi ma siccome mi veniva da spaccare tutto e da piangere ho cambiato su Radio Sportiva.
RispondiEliminaLa tempesta si è abbattuta dapprima sui dipendenti privati,un pò meno direttamente sui pubblici che comunque non l'hanno passata liscia ma hanno dovuto scontare e ancora scontano blocco del salario,taglio delle risorse,blocco del turnover,un tris di elementi che sicuramente ha reso molto più disagevole in generale il lavoro del pubblico dipendente.Io sono invidioso,lo ammetto,ma in senso positivo.Non mi interessa che anche i dipendenti pubblici (dipendente pubblico=assunto in pianta stabile,non la pletora di precari)arrivino a trovarsi su sedie sempre più traballanti come molti di quelli che lavorano nel privato.Invidio alcune certezze che non possono essere messe in discussione (giusto per fare un esempio sicurezza del posto di lavoro e relativo salario per quanto sottolineo bloccato ai livelli di 5 anni fa),mi intristisce il bombardamento quotidiano esasperante di casi vergognosi di malaffare nella pubblica amministrazione da parte dei soliti giornalai alcuni dei quali ci hanno anche ricavato dei buoni guadagni cavalcando l'indignazione da loro stessi fomentata,un tentativo neppure troppo nascosto di trasformare la paura e il disagio per un futuro sempre più carico di incertezze in odio e insofferenza verso i dipendenti pubblici visti come un insieme di inveterati fannulloni,così da poter gioire quando finalmente anche loro impareranno sulla loro pelle un pò di asprezza del vivere senza rendersi conto che tutti insieme anche se in lotta gli uni con gli altri si sta andando a fondo.Scatenare una guerra tra "poveri" al grido di "l'Europa ce lo chiede",niente di meglio per distogliere l'attenzione dai veri nemici .
RispondiEliminaRiguardando i dati istat dal 95 al 15 si nota un leggero vantaggio della pa vs pr in perc. Se non ricordo male uno 0.1 come crescita sul ventennio e sempre piú alto in assoluto. Si nota, come da graf. sopra, che nel lustro passato pa inizia ad arrancare (ma nei 15 prima pastina sul pr), peró mi pare un po' come confrontare pere e bulloni. Dal jobs act o job act (?) il tempo indeterminato dei due non é piú equiparabile, il valore dei due non lo é. Meno ancora autonomi, p.iva etc.. Inutile dire l'ovvio.
RispondiEliminaPerché quindi fare questi confronti? Non porta informazione. Ma risse sì. Boh, sai nen, con affetto, non capendo il senso di questo post, saluto! (scritto col cell, abbiate pietà refusi e mod telegrafo).
Scusate, ma io francamente non arrivo a capire una semplice questione: abbassiamo pure stipendi e tutele di questi fancazzisti del settore pubblico e dimezziamone pure il numero, che in fondo due barra tre vigili der foco a caserma basteno e avanzeno, ma te, produttivissimo, efficientissimo, magnificissimo esempio di scintillante ottimizzzzazzzzione dell'utilità marginale del fattore lavoro, ma cosa pensi di guadagnarci? Un qualche sgravio fiscale? Cioè, sono 5 anni che famo manovre lacrime e sangue e che er PILU se contrae e che te devono tassare ancora de più pe' appianà l'aureo rapporto e pe' te la soluzZzione di tutti i mali qual'è? Una manovra lacrime e sangue condita con cipolle e vetri acuminati? Cioè, secondo te, dopo anni che sei qui, segui questo blog, magari sei pure venuto al Goofy, te sarai letto tutti i libri del prof, se la FIAT se la fila dall'Italia, il problema sono i dipendenti pubblici che costringono a stratassare le imprese? Ma cosa sei? Un agente del noiZe sotto copertura? Cioè, l'hai capita la differenza tra manovra recessiva ed espansiva? Espansiva, lo stato butta soldi come se sgarganellasse, recessiva se li ripija. Ora, se hai capito questa differenza, avrai capito che quando ce stanno pochi soldi, è meglio che lo stato spenda a sgarganella, che almeno si contrasta una recessione. Quando c'è molta crescita, eventualmente fai il contrario. Cioè, cerchi di rendere le montagne meno russe, anzichè lasciare ke il merkato faccia il suo korso. Se poi applichi pure politiche procicliche, tipo dimezzare le spese dello stato, stai a fa er fijodena, perchè stai cercando di abbassare i prezzi, per contenere i rialzi salariali, ridurre il costo del lavoro e dunque il prezzo finale del bene scambiato mercato internazionale e intascare maggiori profitti a scapito dell'aumento di produttività.
RispondiEliminaO sei noiZ inZaid?