Insomma: saranno utili ai nostri nemici politici, le persone diversamente intelligenti. La loro diversa intelligenza li rende bisognosi si aiuto, e alla fine è nostro interesse prestarglielo.
Comincio da un filmato che forse conoscete, ma che in ogni caso dovreste riguardarvi con attenzione:
Per Panagiotis, l'Italia era il suo passato. Naturalmente questo significa che, per noi, la Grecia è il nostro futuro.
E com'è fatto questo futuro?
Lo spiego agli amici imprenditori con due lettere: una mi viene da uno di loro, e una da un consulente, che racconta la storia di uno di loro.
Cominciamo dalla prima:
Caro Alberto,
la situazione
relativa ai controlli sui movimenti di capitali in Grecia al momento è la
seguente: qualunque pagamento per l'acquisto dall'estero di beni, di non
primaria necessità, può essere effettuato dalla banca greca dell'acquirente
solo dopo la ricezione di un modulo firmato in cui il venditore, sotto la
propria responsabilità, conferma che l'acquirente effettivamente deve ricevere
la merce che è pronta per la spedizione e fornisce i dettagli relativi agli
importi, alle fatture e all'istituto di credito presso il quale si richiede
venga effettuato il pagamento.
Ti allego un
esempio chiarificatore di come funzionino le cose, da tenere riservato nei
dettagli ma utilizzabile per sommi capi nel caso tu desiderassi, come mi
accennavi, redigere un documento sugli effetti che la situazione europea sta causando
al funzionamento dell'economia globale.
Meno male che c'è
l'euro che ci protegge, ci dà la pace e chissà cosa succederebbe se lo
abbandonassimo!:)
Un abbraccio
[Uno de
passaggio]
(...l'esempio non ve lo propongo, ma il succo della questione è che, con buona pace degli imbecilli che "fuori dall'euro ci sono i dazzzzzzzzzzzzzzziiiiiiiiiiiiiiiiii!", una delle tante esternalità negative del modo in cui la crisi greca è stata gestita è che il commercio con la Grecia è stato fortemente ostacolato, perché, ovviamente, esiste una presunzione che sovraffatturazioni possano essere utilizzate per esportare capitali.
E perché mai, amico imprenditore, un tuo collega vorrebbe esportare capitali da un paese il cui Stato corrotto è stato risanato dalla Troika? Te lo spiego con un'altra lettera, quella di un consulente italiano...)
Mi chiama un
imprenditore italiano, chiedendomi di incontrarlo con la massima urgenza. Di lì
a poco, si presenta in compagnia di un imprenditore greco con cui hanno
rapporti d'affari da anni. Il greco comincia a raccontarmi la sua storia.
"Siamo
ridotti allo stremo, non c'è più convenienza a vendere, in Italia e
dappertutto. Le somme che incassiamo sono a rischio prelievo forzoso da un
momento all'altro. Miei colleghi imprenditori che avevano depositi a Cipro,
qualche anno fa hanno subito un taglio dell'80%. Tsipras quest'anno aumenterà
ancora le tasse sulle società e nessuno reagisce. Anzi, no, la reazione più
comune è quella di scappare. Scappano tutti. Migliaia di aziende hanno creato
società fantasma in Bulgaria da cui triangolano le esportazioni dalla Grecia,
trattenendo la gran parte degli utili e della liquidità presso queste società
bulgare. Ma io non mi fido dei bulgari e poi è un gioco troppo sporco, illegale
sotto diversi aspetti. Il Governo sa e non fa nulla perché è l'ultima possibilità
di sopravvivenza per le poche aziende rimaste. Credimi, è un massacro
quotidiano ed ho paura per i miei figli, io ho ormai perso le speranze.
Vorrei fare una
società qui in Italia e con questa società vendere a tutti i miei clienti
italiani, trattenendo qui gran parte degli utili e della liquidità."
Quando gli faccio
notare che la tassazione progressiva (IRPEF ed IRAP in caso di ditta
individuale) o proporzionale (IRES ed IRAP in caso di società a responsabilità
limitata) rischia di essere superiore a quella greca, la risposta è:
"Non mi
interessa, quest'anno le aliquote aumenteranno ancora. Qualsiasi cosa pur di
sottrarre almeno una parte dei frutti del mio lavoro dalle mani di Tsipras che
sta letteralmente distruggendo il Paese. È rimasto un Paese di pensionati, che
non possono scappare, mentre gli altri, soprattutto i giovani e gli
imprenditori, si sono tutti organizzati per non farsi massacrare. Anzi ti
aggiungo pure che le somme che la società greca comunque incasserà dalla
società italiana, saranno immediatamente investite in case, terreni. Soldi sui
conti, nemmeno per un attimo."
La mia risposta è
stata quella di considerare e ponderare tutto molto attentamente poiché ci sono
aspetti di legalità da considerare e gran parte delle sofferenze viste in
Grecia rischiano a breve di manifestarsi in Italia.
Ai Soloni che pontificano comodi dietro le
scrivanie dei loro uffici studi, che discettano di correlazione e causazione,
che misurano i loro coefficienti, che bruciano qualche milione di persone
sull'altare della concorrenza che non deve essere distorta, avrei voluto far
vedere gli occhi di quest'uomo, la disperazione che traspariva.
L'Italia,
fortunatamente, non è la Grecia ed ha ancora molte risorse per risollevarsi, ma
già oggi stiamo vivendo, su scala ridotta, buona parte delle sofferenze che
laggiù hanno messo in ginocchio un'intera Nazione.
Reagiamo,
conosciamo le cause, gli effetti ed il sentiero stretto, difficile ed
accidentato che ci dà la possibilità di non fare la fine di quell'imprenditore
greco.
(...conosciamo le cause! Le cause ormai le ha dette perfino Giavazzi. Mi stupisce che economisti come La Malfa e Savona ancora parlino di un non tema, quello del debito pubblico. Sto cercando di spiegarmi con loro, per capire come mai continuano su una china che la confessione di Giavazzi rende particolarmente scivolosa. Mi spiego. Ora che il re è nudo, ora che si è capito che il debito pubblico è diventato un problema a causa dall'austerità, mentre non è, a sua volta, la causa della crisi, chi propone di alienare beni della comunità dei cittadini per risolvere questo "non problema" si espone a essere frainteso, e sarebbe veramente un peccato. Ma anche oggi, in FULM, l'atmosfera era totalmente alienata e alienante. Ero a una bella cerimonia, la presentazione della biblioteca di Enzo Grilli, dove figurano perle come questa:
il trattato del Ferdy, che trovate qui, e pare piacesse molto a Gigi Einaudi.
Il senso dell'intervento di Padoan, che mi ha riconosciuto, ma naturalmente non salutato, era che siccome ci siamo inchinati alle richieste irrazionali della cosiddetta "Europa", allora questa adesso ci deve venire incontro. Insomma, rivendicava la dignità del nostro paese sulla base del fatto che questo aveva obbedito. Queste parole non mi sembrano un capolavoro di intelligenza politica, come non mi sembravano tali quando le pronunciava Fassina, che nel frattempo ha riconosciuto l'errore. Che vi devo dire? Per il Tg3 va tutto bene...)
Non la saluta perché teme per la cadrega.
RispondiEliminaMa no, non credo.
EliminaIo nel mio piccolo faccio il possibile..... ma, maaa
EliminaBanche: Renzi, in Italia ce ne sono troppe.
Amen
Salutare chi ti vede nudo non è mai facile.
Elimina@Enrico Pesce
EliminaLa penso anch'io così.
E pensa allo sforzo mentale che deve fare tutti i giorni: fare il contrario di tutto ciò che ha insegnato e imparato in aula.
E se qualcuno glielo facesse notare dovrebbe dare risposte del tipo:"Sai, l'economia è una cosa, la politica un'altra"
Sarebbe come confessare di aver imparato e insegnato roba inutile per tutta la vita
La vendetta dei filosofi screditati in tutti questi anni!
Non la saluta? Forse perché è più facile perdonare chi ha torto che chi ha ragione. Noi possiamo perdonarli, ma loro non ci perdoneranno mai. Non si può perdonare chi ha svolto l'ingrato compito di svegliarti dal tuo bel Fogno e di rimetterti con i piedi per terra.
EliminaMa anche sti cazzi. Non mi sono mica offeso. La sua situazione è più difficile della mia.
EliminaMa chi gliel'ha fatto fare di prendersi sto fardello... Comunque professore questo post andrebbe pubblicato in prima pagina su tutti i giornali....tutti dovrebbero sapere come stanno le cose lì
Eliminauardando il film Capitan America -Il primo Vendicatore, è interessante la scena quando uno degli inviati del Fuhrer incaricati di destituire Teschio Rosso si accorge di una carta geografica dove tra gli obiettivi dell'Hydra, oltre alle capitali nemiche è segnata anche Berlino, e poco dopo viene disintegrato dalla nuove armi create grazie al Tesseract, e Teschio Rosso svela le sue vere intenzioni......certo, è solo un film :)
RispondiEliminaBella anche la scena in cui Teschio Rosso dice "il futuro è senza nazioni e senza bandiere".
Elimina"Non il mio" dice Capitan America prima di dargli er colpo finale - per poi essere congelato per 70 anni...
Hollywood (es. l'ultimo Bond) - ma anche South Park (vedete l'ultima stagione...) segue e forma le tendenze profonde di un popolo che si sta anch'esso stancando dell'élite transnazionale. Ci sono rapper consci di cultura anticolonialista, tipo Immortal Technique, che spiegano le meccaniche di questi poteri.
Purtroppo la risposta del popolo al centro dell'impero rischia di essere per reazione ancora più imperialista.
Questo post mi ha fatto paura. Sto pianificando il mio prossimo futuro a breve, e mi chiedo se ho pesato i pro e contro, ma temo di essere stato troppo ottimista. Non so cosa fare. Devo prendere decisioni che peseranno per i prossimi anni, ma non so più cosa fare.
RispondiEliminaDeve fare paura, sennò significa che si è tra gli idioti
EliminaDavide sono nella tua stessa situazione, sto cercando di migliorare alla sera inglese e tedesco. Inglese per eventuale Uk/Canada e tedesco per Svizzera. Non so se la mia soluzione sia giusta, anche se mi da fastidio al quanto dovere scappare dal mio paese. Per il momento cerco di diffondere i concetti del Prof tra amici.
EliminaCaro professore abbiamo capito, ossia chi voleva capire ha capito gli altri non faranno in tempo.
RispondiEliminaOggi parlando con una insegnante mi è stato chiaro che oramai non possiamo fare molto, sia per noi che per loro.
Codesta signora, gentilissima e che in altre occasioni faceva intendere di aver capito che errore fosse entrare dentro la moneta unica oggi parlando della sua situazione lavorativa ha esordito dicendo che a oggi ha il contratto a tempo determinato per 3 anni ma che è un passo avanti da come stava messa prima.
Ho risposto che è la prassi e che i nostri figli dovranno fare i salti mortali per poter campare dignitosamente.
Detto questo lei mi parte in quarta e mi attacca un sermone su chi ha voglia di lavorare e chi non ha voglia e che se fosse in america chi ha voglia un lavoro lo trova sempre.
Siccome casca male con me, io pronto ho ribattuto che è vero che in america chi ha voglia lavora ma è anche vero che in america se lavori una ora è come un neo assunto e che se non sei tu a chiedere di lavorare ossia fai presente che cerchi lavoro sparisci dal conteggio ossia non esisti più.
Lei decisa mi risponde che in quel paese tutti lavorano e non hanno stipendi da fame e che è un paese dalle grandi opportunità.
Allora mi è scappato un: credo che non hai capito un cazzo di quello che ti sta capitando e quello che ci capiterà ma è irrilevante visto che non possiamo fare nulla.
Spero che non mi tolga la parola ma anche questo è irrilevante.
Credo che se una insegnante che a 45 anni ancora sta a sperare di lavorare e che nonostante i calci in culo non ha capito dove ci vogliono portare risulti difficile farlo capire a chi è sia ignaro che ignorante e che pende dalle labbra dei media.
Mi son veramente rotto i coglioni di tentare di far capire quello che è palese visto che lo dicono.
Io credo di essere pronto al peggio ossia vivere in una economia di sussistenza ma ho la vaga impressione che far prendere atto della cosa a mia moglie e a i miei genitori sarà dura
"Vulgus vult decipi, ergo decipiatur" (oppure "Mundus vult decipi...". Il motto viene attribuito generalmente al cardinal Carlo Carafa (1517-1561), ma si rinviene anche ne "La Nave dei Folli" di Sebastian Brandt (1458-1521) e nei "Paradoxa" di Sebastian Franck (1499-1542); Guénon ritiene plausibile l'attribuirlo all'antichità classica.
EliminaOra, per "volgo" si deve intendere la gente "volgare" nell'accezione indicante coloro che sono pieni di pregiudizi, luoghi comuni, mancanti di capacità discernente e nemmeno coscienti della ricerca d'acquisirla. Si potrebbe dire marcatamente ai giorni nostri: facili prede della propaganda, la cieca fiducia nella quale viene scalzata soltanto da altra propaganda (siam messi bene, no...? ma è sempre stato così). Come per molti altri ambiti, la lettura del motto può acquisire un intento di deplorazione – come nelle due opere citate – , oppure utilitaristico-giustificatorio – come invece dovette probabilmente essere per il Carafa, il quale finì col venir strangolato per sentenza ecclesiale, in conseguenza della sua vita non propriamente edificante e in senso morale e in senso politico-sociale.
È quel non ci possiamo fare nulla che mi rode l'animo, se proprio devo morire vorrei farlo combattendo.
EliminaIl grande @comunardo, ad una mia domanda su quali siano le vie d'uscita da questa situazione da incubo greco prossimo venturo, ha risposto:"Salire in montagna".Ovvero resistere,resistere,resistere.
Elimina
RispondiEliminaAccanimento terapeutico.
http://www.termometropolitico.it/1204848_quotidiano-l-unita-gramsci-renzi.html
L'imprenditore greco vuole fare una CFC in Italia (cioè una società estera che gli consenta di differire la tassazione sine die del reddito prodotto dalla sua impresa)... Con la Stabilita 2016 quelle in UE, per il diritto tributario italiano non sono più in questione, mentre prima lo erano (non ho ancora studiato la legge, ma ho letto qualche articolo, per cui potrei essere impreciso). Forse qualcuno si é già preparato, a proposito di unire i puntini
RispondiEliminaLa scorsa settimana parlavo con uno dei miei amici greci qui nel Regno Unito. E' uno dei tanti che sono andati via dalla Grecia. Parlando della situazione politica ed economica italiana gli dico che io a miei famigliari ho consigliato di ritirare dei soldi dalla banca e di lasciarli in casa. E lui mi dice quanto? Io rispondo: 2000 euro in caso blocchino i conti correnti per qualche settimana come da voi in Grecia. Mia madre è pensionata cosi che tolti 2000 euro in banca non c'è molto altro. Al che lui mi risponde: "ma quello è niente!!!! I miei genitori sono pensionati ed hanno tolto 15.000 euro, e conosco gente che ha fino a 50.000 euro in casa. Nessuno in Grecia lascia soldi in Banca". Stiamo parlando di qualcuno i cui genitori erano un tempo parte della era classe media, o normali lavoratori dipendenti con salari decenti. Li' per li' credevo esagerasse pero leggendo questo post, capisco che non esagerava. Il sistema bancario Greco è una finzione se tutti le famiglia hanno già tolto TUTTO dai conti correnti.
RispondiEliminaQuesto è il link di un'intervista al Prof.Savona sulla crisi dell'eurozona. Buon divertimento!
RispondiEliminahttp://www.aspeninstitute.it/video/tg2-mizar-ore-0145-del-8-marzo-2015-intervista-paolo-savona
Bagnai, che tristezza. Scappare finchè si è in tempo è una soluzione per me, ma che amarezza per chi resta...
RispondiEliminaMa cosa dovrei fare? Restare per solidarietà?
Che schifo, questi pagliacci al governo hanno la spina dorsale di un topo. Al primo scricchiolìo si piegheranno a 90 come maggiordomi alla troika.
Adios Italia, buona fortuna alla nave che affonda.
Mi sto chiedendo, senza volermi ripetere ma il tarlo sta operando, se il raffreddamento nei toni di Renzi, che a mio parere è in corso, significhi una maggiore distensione o tranquillità sua sul fatto che non è più prossimo a saltare. Lo scenario Berlusca stava cominciando a profilarsi: spred, borsa e tutto il resto. I toni accesi del Premier nei giorni scorsi mi parevano supportati o "guidati" dalle pesanti esternazioni dei vertici ABI e della finanza italiana che vedeva mani altrui cercare d'impossessarsi dei suoi gioielli. Ora, Renzi è una "maschera", come lo erano Letta, Monti ecc., che recita una parte scritta da altri, ma siccome in politica economica non ci sono monoliti come in "Odissea 2001", bensì rapporti di forza, e le contraddizioni in questo periodo stanno lavorando alla grande, la Troika punta ancora su di lui (per cui capisce di tacersi e minimizzare), oppure s'è accorto di non aver più l'appoggio di certi settori come, poniamo, il suggeritore d'Oltreoceano in funzione anti-"Merkel", e ha deciso di lasciare quelle forze finanziarie ed economiche italiane che s'oppongono all'esproprio a sbrigarsela da sole, tanto sono destinate alla sconfitta?
RispondiEliminaQuando tu frequentavi le scuole medie (se non erro), Padoan aveva già individuato il "fallimento del pensiero keynesiano"; molti anni dopo tu, incurante dei progressi della scienza, ti presenti senza vergogna come "economista keynesiano"; non sembri aggiornato. Egli invece, approfondendo ulteriormente la materia, ha capito che tutto fa il suo tempo, anche i superamenti a sinistra. Da qui la sua saggezza ultima: il reale è il razionale.
RispondiEliminaConvincere gli imprenditori a sforzarsi a capire?
RispondiEliminaDa un lato sembra l'ultima speranza possibile, dall'altro appare come chiedergli di fare qualche cosa contronatura.
Arrivano i crucchi come un tempo i turchi? E va bene, lo hanno capito. Ma per questo si dovrebbero dare in mano ai comunisti? Dire stato o dire comunisti, come si sa, è per loro la stessa cosa; si tratta di un linguaggio consolidato nelle stesse fibre costitutive e fin dall'infanzia; dire comunisti è solo più sbrigativo.
Si tratta di piegarsi in un modo o in un altro, e dunque sempre contronatura si deve andare, si sono già rassegnati, e poiché i comunisti o lo stato sono il diavolo, sperano almeno che i turchi, o crucchi che dir si voglia, di cui conoscono le inclinazioni, non usino la sabbia.
Ma, naturalmente, quelli la sabbia la useranno eccome; se no che gusto c'é?!
Scappare all'estero, e per noi che dovremmo essere l'estero di questo imprenditore la cosa si fa lampante, dà una immagine della situazione simile a quella presente nella canzone di Vecchioni:
“- Salvami, salvami, grande sovrano fammi fuggire, fuggire di qua alla parata lei mi stava vicino e mi guardava con malignità -. «Dategli, dategli un animale figlio del lampo, degno di un re Presto, più presto perché possa scappare, dategli la bestia più veloce che c'è». - Corri cavallo, corri ti prego fino a Samarcanda io ti guiderò non ti fermare, vola ti prego corri come il vento che mi salverò. Oh oh cavallo, o-oh cavallo, oh oh cavallo, o-oh cavallo, oh oh. - ”
La sabbia è già pronta anche a Samarcanda, e in tutte le possibili Samarcande dell'universo, sanno anche questo, ma si tratterebbe di convincersi che lo stato non è il demonio, e questo per loro è la cosa, come dire?, più impossibilissima.
O-oh cavallo, oh oh cavallo, oh oh.
Non voglio generalizzare ("gli imprenditori") e non leggo nel pensiero , ma mi chiedo se quel (preciso) imprenditore greco di cui parla la seconda lettera abbia realmente capito, e cosa.
EliminaHa capito che lo stanno rapinando ma dice che "è Tspiras", e vorrei chiedergli perché, secondo lui, lo fa. Magari sogna ancora Samaras, persona seria?
Avvertire che la situazione è gravissima può portare a momenti intensamente liberatori ma poco costruttivi.
Quì abbiamo previsto il peggio che si sta realizzando e che viene ben espresso nelle due lettere.Ammiro la sua tenacia ed immagino ne abbia un po' le palle piene.Mi han perfin tolto la parola per aver detto in estate quel che succede oggi.Lo so,banalizzo,ma la "negazione" è pur sempre un meccanismo di difesa.Uno solo ha avuto il coraggio di dirmi che avevo ragione (cioè Lei aveva ragione,ha ragione da vendere)nonostante abbia perso il 70% dei suoi investimenti.Tutti gli altri zitti.E' uno sfacelo sociale.Se arrivasse la Troika se lo meriterebbero anche,ma non se lo meritano nipoti e figli che pagheranno caro i loro errori o la loro ottusità.E quando li guardo in faccia un po' mi fanno schifo,lo sa ?
RispondiEliminaGrazie Professore
RispondiEliminaper queste testimonianze sulla situazione della Grecia. Paese di cui, fra l'altro, non si parla più, o quasi, sui giornali.
Ci fanno davvero capire il non senso dell'Unione Monetaria Europea, ma soprattutto ci fanno capire le storture assurde delle politiche economiche della troika.
Non essere salutato dal Ministr Padoan, infine, mi sembra proprio una nota di merito.
Come diceva Mahatma Gandhi, prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.
Comunque il mercato di riparazione sta per chiudere, poi fino a giugno so’ cazzi!
RispondiEliminaNel caso Renzi dovesse saltare, indiscrezioni provenienti dalla ditta parlano di una soluzione interna fino a fine stagione. Tirare a campare sperando nella salvezza all'ultima giornata.
Sempre calda la pista dall'estero, note le condizioni: via libera alle cessioni eccellenti e almeno tre anni di contratto.
Quale che sia, socializzare ancora le sconfitte senza incorrere nella furia dei tifosi pare una missione ormai impossibile. L'ufficio stampa della ditta è atteso da mesi di duro lavoro per placare i sospetti nei bar sport, mentre si fa forte la voglia di scaricare le colpe sulla passata gestione...
La follia o meglio la paranoica ostinazione delle Istituzioni europee a partire dall'"amico" degli italiani all'Eurotower e dei paesi mediterranei, nel proseguire la fallimentare esperienza dell'euro, richiama alla mia memoria altre paranoiche ostinazioni sperimentaten nel secolo scorso e terminate in bagni di sangue.
RispondiEliminaCome sempre avvenuto, la storia si ripeterà e farà giuatizia alla fine!
Prof il suo blog è fonte di informazione di prima mano, alcuni suoi articoli dovrebbero essere a pagamento (ad esempio proprio l'illuminante "Ci siamo! Feld sull'esproprio"). Se all'inizio dell'anno avessi tenuto posizioni corte ("short" secondo il linguaggio dell'Impero) almeno fino a questo mercoledì, su anche solo un titolo bancario italiano, a quest'ora avrei quantomeno avuto un giusto risarcimento per avere una classe dirigente così inetta.
RispondiEliminaA proposito, bellissimo il film "La Grande Scommessa" in questi giorni al cinema sulla crisi dei mutui subprime del 2008, lo consiglio a Lei e a tutti i lettori del blog. In particolare (senza "spoilerare" niente a nessuno) un passaggio finale in cui Brad Pitt, in seguito al crollo dell'immobiliare americano e ai titoli tossici detenuti da mezzo sistema finanziario mondiale, dice: "La Grecia è in bancarotta, e la Spagna ci sta per arrivare". A dimostrazione che il problema era il debito estero privato, e non i greci pensionati a 50 anni...
I possibili scenari descritti da Aldo Giannulli (http://www.aldogiannuli.it/crisi-finanziaria-crisi-renzi/) sono verosimili
RispondiEliminaMi spiace per quanto riguarda Savona e La Malfa i quali, per altro, presenziano nel comitato scientifico di asimmetrie. Mi figuravo che almeno in un ambito così ristretto le opinioni di fondo fossero concordi.
RispondiEliminaNon vedo nulla di particolarmente positivo nell'unanimità. Peraltro, io sono nel comitato scientifico della FULM, Brigitte, che è d'accordo con me sull'euro, è in disaccordo su altro, ecc. L'unanimità lasciamola a chi è pagato per essere unanime. Certo, il dibattito fra me e Giorgio (che vedo più spesso) si arena sempre su un punto, che è quando chiedo: "E la bilancia dei pagamenti?" L'ultima volta (tre giorni fa) mi ha detto: "è in surplus!"
Elimina(parliamo del current account). Al che Piergiorgio gli ha fatto notare come c'era arrivata (voi lo sapete bene). Ci sono due dati, uno oggettivo e uno soggettivo. Quello oggettivo è che gli USA non sono ancora pronti. Quello soggettivo è che tutti sono terrorizzati da una cosa che il giorno dopo gli sembrerà la più ovvia del mondo.
Ho dubbbi sul fatto che gli USA prima o poi si "appronteranno". Da un lato l'euro danneggia anche la loro economia e l'eurozona è diventata un buco nero, dall'altro però mi pare temino una deriva "geopolitica" nel loro Mediterraneo (come poteva essere per la Grecia), che vogliono unito pro-Nato, mentre il caos lo riservano alla sponda Sud. Non so quali forze avranno la meglio in questa loro conraddizione.
EliminaIl fatto è che gli usa non riescono proprio a capire i problemi culturali europei, loro vorrebbero la botte piena e la moglie ubriaca cioè un'europa con l'euro da aganciare con il dollaro dopo ttip e aberrazioni varie ma senza egemonia tedesca, europa che deve fargli da mercato di sbocco e scudo anti-russo.
EliminaAnche secondo me è così, ma la loro "confusione" credo sia dovuta al contrasto delle forze interne in campo, per cui, almeno nel breve periodo, ritengo che si limitino a fare (se eventi al momento inimmaginabili non succedono) il classico tira-e-molla. Il loro monopolarismo sta un po' scricchiolando, anche se è ancora forte, perciò si devono attrezzare per contrastare l'avvento d'un multipolarismo (Russia, ecc.)
EliminaAlla fine stai a vedere che ci salverà Trump che dai soliti circoli "bene" é già qui descritto come un incrocio tra un gorilla e Salvini. Un po' come Nixon che gode di pessima e in fondo immeritata fama; considerato che - al contrario del "progressista" JFK - fu lui a tirar fuori il paese dalle secche del Vietnam e sempre lui aprì il dialogo con la Chiiiiiina.
EliminaCome il lavoro del professore ci insegna, il maggior problema dell'economia mondiale è il buco nero di domanda costituito dall'Europa a trazione tedesca; questo influenza il rallentamento cinese, il prezzo di petrolio e materie prime, la crisi dei BRICS, le ulteriori ripercussioni negative sulla domanda mondiale, ecc., e gli USA non possono seguitare a tirare la carretta per tutti, senza compromettere i propri equilibri interni;in questo senso va inquadrata la recente inversione di rotta della FED.
EliminaIl ttip potrebbe essere interpretato come un espediente per salvare capra (la sudditanza culturale e politica dell'Europa, incarnata dall'UE e dall'euro), e cavoli (la propria posizione netta sull'estero), ma innescando un gioco al massacro sulla competitività tra nazioni, esso non farebbe altro che destabilizzare ulteriormente il pianeta, se non nel breve, almeno nel medio periodo.
Probabilmente non è ancora matura a sufficienza la consapevolezza di quanto e fino a che punto la strutturalità del surplus tedesco sia nociva agli equilibri mondiali; ma se anche questa consapevolezza ci fosse, andrebbe aggiunto che solo se gli USA si rassegneranno con serenità al dato per cui il proprio ruolo di superpotenza mondiale si avvia a declinare, l'eurofogno verrà cestinato nella pattumiera della storia, e noi potremo ancora sperare in anni di prosperità e pace.
Il guaio è che il passato non ci porta molti esempi di imperi cessati in modo non traumatico...
Pensa a andrew jackson considerato un pessimo presidente poi pensa a regan considerato un grande presidente.
EliminaNessuno farà nulla,moriremo nella ferrea convinzione di averlo meritato,De Bortoli continua a dire che siamo in una condizione favorevole che non meritiamo,quelli che mi dicono che l'Italia ha vissuto in un benessere immeritato non li conto più e la percezione che i cittadini hanno di se stessi peggiora rapidissimamente,ho la chiarissima impressione che in moltissima gente si sia radicata l'idea che la penitenza sia la giusta soluzione.
RispondiElimina"Qualsiasi cosa pur di sottrarre almeno una parte dei frutti del mio lavoro dalle mani di Tsipras che sta letteralmente distruggendo il Paese."
RispondiEliminaSe non avesse detto il nome del premier qualcuno penserebbe ad un Monti invece è il progressista che doveva far cambiare verso all'Europa.Adesso capisco quando il professore diceva che chi vuole l'austerità e non l'euro e sta al governo finisce nel fare la prima oppure delega agli altri lo stesso compito.
grande Prof! se è vero che le opere di "ferdy" sono una perla ci spiega quanto sia una bestemmia sostenere che se la bce ogni euro che "stampa" lo pretende restituito il debito pubblico di ogni paese e' sostanzialmente un Mqualcosa "aggregato monetario n" e quindi stiamo parlando del nulla. grazie infinite continui così
RispondiEliminaZingales muove il cavallo.
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/22/banche-zingales-renzi-accusa-lue-come-berlusconi-faceva-coi-giudici-invece-di-migliorare-vigilanza-attacca-bruxelles/2395672/#disqus_thread
Oggi pomeriggio, da buon dipendente privato improduttivo, ho fatto il consueto giro settimanale trash a base di stampa estera, linea editoriale italiana e spezzoni di talkshow; sono allibito: anche la lucidità della menzogna è venuta meno in questa metodica follia!
RispondiEliminaLa lettera dell'imprenditore greco fa venire l'angoscia. Magari qualche Fognatore si sveglierà, leggendola.
RispondiEliminaUna cosa a margine: non ho mai capito e continuo a non capire perché a Einaudi piacesse Galiani. Voglio dire, Galiani fece a pezzi i luoghi comuni catastrofistici e moralistici su svalutazione e inflazione, si schierò contro la totale libertà di commercio. Galiani scrisse cose come: "Di tanti e tanti errori onde è circondata la nostra mente, e in mezzo a' quali perpetuamente s'aggira, non ne resterebbero se non pochissimi, quando fosse possibile, come è facile a dire, il toglier quelli che provengono dalle voci relative prese in senso assoluto" (cit. Della Moneta, libro III, capo I). Chissà, forse Einaudi era attratto dal suo opposto.