L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Grazie Davide, sei gentile, ma no, di persona non c'ero, però tra lo streaming e Twitter mi è sembrato veramente di esserci. Ora però mi riascolto tutto con calma, a partire da Canfora. Ci sarà sicuramente un'altra occasione per incontrarci di persona.
Evocata dal palco? Ma quando? Con la mia proverbiale distrazione manco me ne sono accorta: d'altra parte ho seguito a pezzi e bocconi, sabato preparando intanto una teglia per quindici di anelletti al forno e domenica festeggiando un genetliaco in famiglia... nelle prossime sere avrò molto da riguardare. Grazie anche a te per la tua gentilezza, Nicola, ci saranno sicuramente altre occasioni per incontrarci anche di persona (che poi leggersi e scriversi è già così bello...)
@prof Grazie. Domenica avevo iniziato ad ascoltare il suo intervento dalla slide "per i politici", ma adesso l'ho riascoltato tutto da capo (complimenti). Mi ha commosso che lei abbia voluto ricordare la mia traduzione. Sono spaventosamente monotona, prof, ma non so che altro dirle: grazie. Per avermi dato l'occasione di pubblicare quella traduzione, per averla apprezzata e per averla addirittura citata al Goofy4. Grazie.
Ho potuto seguire i due giorni da casa e ringrazio per i molti ottimi interventi. Speriamo che tutto questo aiuti nel percorso di maturazione dei PuDeini che non sanno più in quali scarpe mettere i piedi. Peccato per le (giustificate) assenze, avrei molto voluto che Di Battista ascoltasse il dibattito ed ero curioso di sentire il suo commento e la sua posizione. Spero non si debba attendere il Goofy5 (anche in virtù del commento iniziale di Borghi, disarmante ma vero). Ancora grazie al Prof., ad /asimmetrie e allo staff!
La posizione del Dibba è quella di non avere una posizione. Avrei voluto vederlo intervistato da Foa, non capita spesso vedere un politico intervistato da un giornalista che fa domande.Colpa degli organizzatori: non hanno provveduto alle sedie di cartone. Cartone riciclato, s'intende.
Sì, anch'io intendevo dire che avrei voluto ascoltarlo intervistato da M. Foa, che ha la mia massima stima (come tutti i soci di /asimmetrie del resto).
L'iniziativa è stata avviata quattro mesi fa da Paavo Väyrynen, politico finlandese di lungo corso, già vice primo ministro della Finlandia e ministro di vari dicasteri (esteri, lavoro, istruzione) .
Il personaggio politico è moderato, ma le parole usate per sostenere l'iniziativa sono, nella loro tranquillità e fattualità, molto pesanti.
"L'area dell'euro non si è sviluppata come era stato presentato al Parlamento nel 1998. L'ingresso in essa ha causato perdite economiche alla Finlandia, disoccupazione ed un eccessivo debito pubblico." (Sono incerto se sia corretto usare "debito pubblico" per "julkisen talouden alijäämän", reso in inglese da Google Translator come "government deficit")
"Gli Stati membri in difficoltà vengono sostenuti finanziariamente in un modo che viola i trattati dell'Unione europea. Questi meccanismi di sostegno vengono poi rafforzati e resi permanenti. Il sistema decisionale dell'area dell'euro è stato modificato in modo da ridurre in modo sostanziale l'indipendenza dell'economia e dello stato finlandese".
Secondo quanto riportato dall'articolo (non sono esperto di cose finlandesi) le più di 50.000 firme raccolte costringeranno il parlamento ad aprire un dibattito sull'istituzione di un referendum per l'uscita della Finlandia dall'eurozona.
Grazie a voi che avete organizzato tutto ciò. Sto risentendo con calma l'intervento di Luciano Canfora. È pieno di riferimenti storici e filosofici riferibili a molte situazioni attuali. Merita la fatica, per me. Poi con calma tutti gli altri. Un piccolo contributo a Asimmetrie mi sembra il minimo.
Previo "prego", mi associo sentitamente ai ringraziamenti espressi dagli altri seguaci per Lei, per i relatori, per lo staff di Asimmetrie, per coloro che hanno reso possibile questo evento. Un grazie speciale va anche al pubblico intervenuto (di cui pure ho fatto parte), perché un conto è vedere su un blog che non si è soli nel percepire qualche lieve imprecisione, altro è poter condividere il peso di questa consapevolezza con qualcuno che puoi vedere live, corroborando la necessaria speranza, magari elaborando qualche spunto per rendere questa Italia un posto un po' meno peggiore assai.
Ha ragione professore. Nessuno sforzo nessun risultato. Stavo cercando nel posto sbagliato e non nel posto più ovvio. Grazie di tutto il suo impegno. Prometto che mi impegnerò di più.
Grazie prof. Bagnai per l'ottimo goofy4. tra i vari interventi vorrei argomentare qualche pensiero, nei limiti delle mie possibilità, a proposito dell'intervento di Canfora. Rifacendosi alla tradizione comunista Canfora ha affermato che la lotta antimperialista nei paesi occidentali si era fermata per via dell'innalzamento del tenore di vita degli operai, che erano diventati "aristocrazia operaia" e che avevano tutto da perdere dalle lotte medesime. Per cui la visione dei comunisti era quella di rivolgersi ai paesi sottosviluppati colonizzati per dare spinta alla Rivoluzione comunista globale. Adesso a me questa visione sembra il solito mantra ampiamente discusso e confutato dello slogan "operai di tutto il mondo unitevi" senza tener conto che le lotte vanno in primis sviluppate all'interno degli stati nazionali, e poi, semmai, a livello internazionale. Poi mi sembra che Canfora avvalli in tutto e per tutto una visione pessimista dell'essere umano che vorrebbe gli uomini preoccupati solo ed esclusivamente del proprio benessere materiale e, una volta raggiunto tale, cioè diventati "aristocrazia operaia", fregarsene del resto della società. Adesso noi sappiamo che questo fenomeno esiste, e lei lo ha anche esplicitato nei post relativi ad una certa categoria di impiegati pubblici e pensionati che, mimando la cosiddetta "aristocrazia operaia" se ne fregano degli altri e pensano a cavare quello che di buono arriva dalla crisi. Però da qui a farne una visione descrittiva totalizzante dell'essere umano per me ce ne passa. Se fosse vera questa visione totalizzate pessimistica allora paradossalmente avremmo sempre bisogno di schiavi e povertà al che la gente si svegli per lottare e fare la rivoluzione o difendere i propri diritti; ed avremmo sempre bisogno di rivoluzioni internazionaliste; io direi più umilmente che ci sono delle responsabilità schiaccianti del nostro ceto intellettuale (in primis il partito comunista) di non aver tenuta alta la fiaccola dei diritti, della consapevolezza di classe, e della Costituzione del dopoguerra, anche in periodi di relativo benessere, ed anzi calpestandola, svendendosi al capitale globalizzato, nel mentre facevano finta di elogiarla.
Questo ha fatto si che sia maturata una falsa coscienza ed una falsa interpretazione della realtà; questo ha fatto in modo che le stesse classi subalterne accettassero che gli venissero tolti piano piano diritti e conquiste perchè gli veniva sempre detto che questo era nel loro interesse. Dove era Canfora quando si stava compiendo questo delitto ad opera degli intellettuali? Non lo so, ma di Unione Europea ed euro lei, prof Bagnai, è il primo in mia memoria (insieme a Gicchè e Barra Carracciolo) che ne ha parlato apertamente come strumento di classe. Un'altro aspetto che non mi ha convinto della prolusione di Canfora è quella che nell'Europa Occidentale che lui afferma essere ancora ricchissima nel mentre avremo solo delle "incursioni" di schiavismo; è chiaro e documentato in questo blog che oramai in Europa (specie in Grecia, in Italia, in Spagna) non ci sono solo delle "incursioni" ma siamo in un processo di cancrena molto più avanzato di quello che filosofi come Canfora siano in grado di concepire. Se la rivoluzione non arriva ancora è per questa opera di propaganda lenta, paziente e serrata che l'elite europea ha dispensato per decenni alle classi subalterne, riducendole in mutande e dicendogli che era per il loro bene che le stavano riducendo in mutante. E' per questo che ancora nessuno fa un fronte di difesa organizzato, a mio avviso; è per via di questa guerra reale ma non apertamente dichiarata come guerra che la gente rimane confusa ed espropriata, credendo che nulla sta succedendo. La dittatura si è fatta più furba, ti schiavizza lentamente nel mentre ti dice che ti sta concedendo la libertà. Gli intellettuali sono responsabili di questo processo? Se per portare avanti la rivoluzione in senso Comunista dovremo per sempre aver bisogno di disperati ridotti alla fame che, guidati dall'elite bolscevica, si ribellano all'imperialismo, perchè allora tutti i disperati della terra che arrivano nelle nostre coste sono i primi a non avere alcuna consapevolezza di quello che sta accadendo ed, anzi, si comportano da perfetti crumiri? A mio avviso non è con la pancia vuota che si compiono le rivoluzioni anti imperialiste, ma con la dovuta riflessione consapevole di un ceto intellettuale che tiene vivo il dibattito e la critica seria alle istituzioni totalitarie e totalizzanti. E coinvolge le classi subalterne dei propri paesi in questo processo di consapevolezza e dibattito. Ma gli intellettuali, fonte di consapevolezza e di libertà dalla tirannide, nel nostro paese hanno abdicato quasi tutti, prostrandosi servilmente all'europeismo antidemocratico.
Mi sono fatto l'idea che messaggi tipo "durezza del vivere" si innestino perfettamente con il modello peccato/redenzione da cui non riusciamo a liberarci.
Tuttavia oggi l'intervento di Brigitte mi e' sembrato molto sottotono. I suoi occhi erano veramente tristi (all'inizio ho pensato per via degli attentati di Parigi). Poi quel riferimento diretto alla mancanza di liberta' in Francia (per cui vi manca da 40 anni) In particolare mi ha molto colpito quando ha detto sicura che anche se Marine Le Pen vincesse le prossime elezioni non potra' far uscire la Francia dall'Euro, perche' 'qualcosa accadrebbe'. Mi sono stranamente tornate in mente le immagini di via Fani. Ma non sara' che Brigitte sospetta qualcosa, magari che pure il TTIP ha qualcosa a che fare con..... http://www.sudouest.fr/2015/09/27/traite-tafta-la-france-envisage-l-arret-des-negociations-revele-matthias-fekl-2136761-705.php
Grazie a lei prof ed a tutto il suo staff. Evento come sempre estremamente interessante e molto godibile. L'unica domanda che mi sento di fare è su Brigitte che mi è sembrata meno "carica" delle altre volte e quindi un po' meno coinvolgente, anche se molto interessante come sempre. Spero non ci siano problemi e fosse solo un po' di stanchezza.
PS un grazie per avermi sopportato a tutti quelli a cui ho rotto le scatole per conoscerli di persona e stringere la mano :-)
Grazie a lei, alle sue ragazze ai suoi ragazzi. L'amarezza mia, come le dissi una volta di persona, è che tra voi non ci sia qualche voce di quel mondo cattolico-popolare protagonista storico del nostro impianto costituzionale eminentemente non-liberista. Aspetterò. Le voci sono state alte, varie e intellettualmente oneste, comprese quelle dei politici. Per me è stato un Goofy-battesimo e ne sono stato davvero contento. La citazione di Leopardi in un convegno di "Asimmetrie" è un segno dei tempi. Asimmetria tra desiderio di felicità e vita reale, poetava il nostro. Asimmetria nei tempi che viviamo. Asimmetria che ha mosso la sua testa, le sue notti, le sue analisi del sangue, anche. Asimmetria che ha mosso l'io di molti. Comunità è una parola grossa, però qualcosa di bello s'è visto per davvero. Alla prossima.
Ho potuto seguire tutto da casa. Grazie, grazie, mille volte grazie. Da ciascuno c'e' stato da imparare, con punte assolutamente eccezionali (per me Canfora, Barra Caracciolo, Flassbeck). Ho molto apprezzato anche l'intervento del Prof. Bilancia, benche' il suo dilungarsi abbia un po' spento il dibattito e lasciato molto poco a Giacche'. Da tanto tempo siamo abituati a sentire solo parole vuote da persone che hanno la cultura e la ricchezza di linguaggio di un sedano (senza offesa per il buon ortaggio). Qui ogni frase, ogni parola, portava qualcosa di succoso e importante. Grazie.
Grazie a Lei, professore, per aver dato a tante persone come me l'opportunità di sentire parole importanti e, soprattutto, per averci dato e darci una speranza..
Grazie a lei e a tutta organizzazione. Avendo partecipato anche ai precedenti tre compleanni, vorrei fare un piccolissimo paragone. Mi sembra che rispetto al precedente siano stati privilegiati gli argomenti politici (con presenza e interventi di più politici) e quelli di carattere giuridico-costituzionale, a discapito dei tagli più propriamente tecnico economici. Probabilmente è stata una scelta o un caso (vista l assenza pesante). Effettivamente anche questi sono ambiti di analisi sui quali l'associazione si prefigge di porre la propria attenzione. Io preferisco più l'aspetto economico a quello politico, ma, come si dice , io non conto un c..... Comunque sempre complimenti e infinite grazie al professore, o meglio al futuro ministro dell'economia (magari).
Io penso che l'analisi economica sia stata approfondita nei mesi e anni passati, insomma, chi voleva capire lo ha fatto. L'analisi politica (perche' da li' si deve passare) e' altrettanto importante.
Grazie a lei per l'impegno e la fatica che mette per cercare di condividere un po' di consapevolezza. posso solo immaginare il tempo, l'energia profusa per questo evento. Un grazie anche ai suoi validissimi collaboratori.
Grazie a Bagnai, a tutti gli ospiti, ad a/simmetrie. Peccato non poter essere presente. Ho seguito lo streaming e ho apprezzato tutti gli interventi. Inclusi D' Attorre e Salvini. Ebbene sì, mi è piaciuto anche Salvini ! Mi devo preoccupare ? L' unica cosa che non ho apprezzato è stata l' assenza di Di Battista. Non so se la giustificazione sia stata veritiera o puramente tattica, ma resta l' equivoco della nebulosità e indeterminatezza della posizione dei 5S sul tema euro e UE. Forse la cosa è voluta, perché consente al movimento di mantenere l' ambiguità sull' argomento. Almeno avrebbe potuto mandare un messaggio.
Conclusione dell'intervento di Luciano Canfora: "...e in fondo, quello che abbiamo sotto i nostri occhi è esattamente questo, l'esplosione in forme sempre meno razionali di mondi ai quali è stata via via preclusa abilmente una vera libertà dalla dipendenza dai grandi imperi. Con un ultimo elemento di contorno che dovrebbe non solo allarmarci ma indurci ad una seria autocritica e cioè il fatto che, mentre la schiavitù vigoreggia nei mondi dipendenti per le ragioni che abbiamo sommariamente detto, si affaccia anche nel nostro, avamposti di dipendenza di tipo schiavile ci sono nel nostro ricchissimo occidente, il ghetto di Rignano Garganico nella Capitanata è un caso concreto di schiavitù stricto sensu. Come mai etica, filosofia, dovrebbero contrapporsi, ma, finito l'esperimento socialista, entrato in crisi lo stato sociale che ne era il figlio in occidente, il problema del profitto come architrave, come Santo Graal, si può affrontare e difendere ormai soprattutto attraverso le forme di dipendenza schiavistica. Il profitto è sacro, lo stato sociale dà diritti che intaccano il profitto inevitabilmente, specie in periodi di grave crisi come quella che da anni ci tormenta e allora la dipendenza di tipo schiavile, dal Bangla Desh, alla Capitanata, ad altre parti del mondo, garantisce il profitto. Il che vuol dire che, lungi dall'essere un relitto storico, un fossile, la schiavitù è la forma attuale di alimento del profitto capitalistico.
grazie a lei prof. lei è il nostro Ludovico il Moro, è riuscito con pochi mezzi ad accendere la luce del rinascimento allestendo una corte di altissimo profilo (penso a Giacchè,Barra Caracciolo, Borghi, Fusaro, Foa, solo per citarne alcuni). Siete l'ultimo baluardo contro la desertificazione dei paesi periferici dell'unione europea.
Grazie a Lei, prof. Bagnai, infinitamente, e a tutti coloro che hanno collaborato alla predisposizione di questo Goofy4, interessantissimo come sempre e con ottimi interventi, che ho seguito per intero in streaming essendo impossibilitato a spostarmi...GRAZIE MILLE, THANKS A LOT, DANKE SCHÖN, GRACIAS, MERCì...
Un po' di gossip: è veramente una bella bambina dall'aria molto tenera e decisa insieme. E le somiglia moltissimo. Il proverbio dice che il primo figlio somiglia alla madre e che la prima figlia somiglia al padre! Nel vostro caso si realizza sul serio.
Incontro Ambrose E.Pritchard all'aeroporto. Corta chiacchierata sull'apparente alleanza FI-Lega. Chiedeva chi fosse più influente: Mr.B o Salvini? Logica opinione in un mondo razionale: Salvini. Passano 5sec e comincio a fissare il metal detector. Non ne ero più convinto.
Da Canfora a Barra un pomeriggio di discussione sulla libertà e la schiavitù, proseguita poi da Stabile il giorno dopo e illustrata dagli interventi della mattina nella sua struttura. Canfora sbatte - con il dovuto garbo del vero intellettuale che non ha bisogno di intemperanze per con-vincere grazie alla forza della cultura e del pensiero - davanti alle coscienze di oggi le radici intellettuali dell'Italia che ha accettato e costruito il mondo euro, e non tanto per l'accenno all'ultima bestia nera, l'aristocrazia operaia, ma per tutto il resto, ben più "borghese". Prevedibilmente deludentissimi invece in media i politici; un successo certo del blogger le ammissioni at long last di fallimento del progetto euro, ma quanto a necessità assoluta di uscire, fosse pure con l'auspicato calcio, quante esitazioni e quante ambiguità ancora. Malgrado la comunicatività di Borghi. Perplessa su un vero personaggio come Granville che ascoltavo per la prima volta: sembrava sempre sul punto di fare un discorso importante che poi non incominciava, deviando o divagando su altro. Splendido stile comunque sia il suo, sia quello di Evans-P.
Sono d'accordo con voi. È mia opinione che i Goofytopics trattati in questo compleanno si possono dare per assodati (per il Goofypubblico). Mi piace pensare a questo compleanno come quello della maturità. Maturità riflessa dalle tematiche delle varie dissertazioni e dei diversi interventi. È stato piacevole come sempre, anche se c'è stato meno rock, rispetto al passato. In questo senso ha contribuito anche la scelta di ospiti diametralmente opposta a quella dello scorso anno, in cui erano presenti posizioni decisamente antitetiche come quelle di Boldrin, Lippi, ecc. Lo stesso Boltho aveva un'opinione non particolarmente allineata. La presenza del solo Boldrin ha acceso un clima da stadio, per dire. Salvini l'anno passato era un inedito, mentre quest'anno è stata una piacevole conferma. La politica secondo me era molto presente già lo scorso anno, ma in questa occasione ha prevalso rispetto agli aspetti "tecnici". Sono contento perchè ho visto tanta gente per cui certi discorsi di tanti ospiti erano "superati" e tutto ció grazie al lavoro fatto qui sopra. Il Prof in ottima forma, particolarmente sereno (è una impressione). D'accordo sul tono leggermente malinconico della Granville. Concludo: peccato per le assenze varie (più o meno giustificate), ma a mio avviso mi ha lasciato perplesso l'umore dell'onorevole D'Attorre. Ha strappato applausi quando ha riconosciuto gli errori suoi e dei suoi compagni, ha chiesto scusa ed è stata una bella cosa. Ma nell'umore e nell'atteggiamento l'ho visto quasi rassegnato. Segno che forse il percorso di Sinistra Italiana non sarà come quello che ci piacerebbe qui. Pazienza.
Ho passato un bellissimo week-end conoscendo gente molto simpatica, giovini (tanti informatici veneti quasi-drunken (I catch you, man), aspiranti padawan Sith, storici ricreduti che forse si ricredono di essersi ricreduti, aspiranti magistrati, persino lettori dei miei libri (!)) e meno giovini (ingengngngneri, barzellettieri, storici greci duméziliani). You are the best, dude, even when (you try to) speak English. Baroni, si può bere una tazza (sith) di tè, uno di questi giorni: si porti la sua (D.C.). Thank you all, folks!
@Alberto Bagnai E de che? Grazie a Lei che con il suo piccolo capolavoro ci permette di conoscere gentiluomini e uomini un po' meno gentili, ma pur sempre uomini ( sto ostentando umanesimo, se vede?), miserie e nobiltà, in una danza ossimorica irresistibile per chi come me è legato a un fisico da poeta. Il Goofy è qualcosa di estremamente qualitativo e, sorpesa (ma anche no), sotto innumerevoli punti di vista. Un abbraccio particolare a coloro che ho conosciuto, finalmente, dal vivo.
PS Rockapasso ha occhi bellissimi che parlano. Ho capito chi regge la baracca :)
Tra gli storici greci duméziliani ne conosco uno che ha avuto lo stesso piacere di Martinet a incontrare Martinet. La goofycomunità potrebbe essere anche una grande famiglia, in cui le differenze si stemperano tra le braccia amorevoli e comprensive della madre ( Bagnai, le distinzioni di genere ormai appartengono al secolo scorso, con buona pace di Aristotele e Fusaro!). I complimenti e i ringraziamenti ad Alberto sono d'obbligo, ma sorgono spontanei come la prima volta. Ma non vorrei dimenticare Roberta, che si vorrebbe frequentare di più, perché, come dicevano le nonne e le mamme, dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna. Vorrei anche cogliere l'occasione, per rimediare a un piccolo torto da me commesso involontariamente: ho trovato la relazione di Luciano Barra Caracciolo di grande interesse e di largo respiro, un intervento che ti spinge a volerne sapere di più. Ancora un caro saluto agli amici vecchi e nuovi incontrati. E, imitando altrui attese: "L'anno prossimo a Francoforte"
@Martinetus Non vorrei dire, ma parliamo tutte le lingue con la stessa bocca. Sarei curioso di sentirti parlare inglese: finora ti ho solo sentito parlare "broccolino"...
Velo, ho da poco terminato di rivedere il tuo intervento al Goofy. Che stoffa! Ora - perché non lo conoscevo - mi sto integando con Ananda Coomaraswamy. Il mio δαίμων sente una forte vicinanza a certi concetti presenti nelle tradizioni orientali. Da sempre devo dire.
No è che io quando sento una cosa interiormente la devo dì (per questo che come politico farei decisamente cagare). Mai visto occhi così. Traspaiono una comprensione e una coscienza infinite. Io, poi, al caso non credo, quindi. Quindi ha ragione Celso.
PS In realtà è perché so, per sua stessa ammissione, che non mi sfiderebbe mai a duello quindi sto sereno :)
PS2 Ma avete notato che le vie attorno al Serena Majestic si chiamano tutte con nomi di Paesi Europei e che c'è pure un Viale Europa? Bagnai le pensa proprio tutte.....
I could impress you, since I eventually adjust my accent: next time we meet I will gladly talk about any topic you'd like. In "brooklynese", obviously.
Giovine Baroni, può iniziare con Il grande brivido: saggi di simbolica e arte; naturalmente le consiglio una previa preparazione in sanscrito: uno studio senza fine (Ananda!).
Rimanderei lo studio del sanscrito alla prossima incarnazione se non le spiace, Martinet. Per quanto riguarda Il grande brivido, invece, lo metterò senz'altro nella lista delle letture da fare. Ringrazio Lei e Velo per il suggerimento.
Giovine Baroni, lei si riferisce alla sua prima incarnazione, vero? La prossima, appunto. Perché per il suo attuale transito in hac lacrimarum valley (TM) più che il termine "incarnazione" mi paiono calzanti le parole del poeta:
"Ha più carne sto gatto 'nte 'na recchia/de tutta quella che sse porta addosso...".
Il mio suggerimento è di alimentarsi. Si alimenti, Baroni, si alimenti...
E io che sto a fa' scusi? Va bene nonna Alberto, mo' magno... Siccome quando sono nato io c'era una crisi dell'offerta di idrogeno, secondo il modello di crescita neoclassico dovrei aumentare di parecchio nel primo periodo e subire un fisiologico rallentamento dei tassi di crescita nel successivo, una volta raggiunto lo stato stazionario. Quindi al più il problema è dopo: in quel caso smetterò di prendere tangenti...
Grazie Prof. E grazie a tutti coloro che, attracerso lo streaming, mi hanno consentito di seguire i lavori. Adesso segue la fase di "rivedere e cercare di capire il più possibile", che occuperà le prossime settimane :) Buona vita
Grazie a te Alberto. Ce lo stai dicendo in tutti i modi, da anni. Da ultimo con le parole di Canfora, Flashback, Granville, Giacché, Barra Caracciolo e dei tanti altri intervenuti. Le cose che non sono facili da capire ce le hai mostrate. Perché questo benedetto "fronte unico" che tutti noi desideriamo non si può fare? Non è facile spiegarlo ma se, come hai fatto tu, si mettono al tavolo gli uomini di buona volontà (quelli di buona volontà, quelli che hanno capito!) lo si vede chiaramente il perché. Meglio che ognuno lavori al proprio orto politico, tanto di lavoro da fare ce n'è. L'importante è che non manhino occasioni di confronto, come quelle offerte, su diversi piani, da Asimmetrie, perché se ci dimentichiamo del "nemico principale" è finita.
Mi unisco al ringraziamento - mi sono visto già buona parte dal treno. A velocità 1.5x :) )
Soprattutto grazie per i contributi di interpretazione, sia dell'attuale che della storia - essenziali per riconciliarsi con quello che si vede fuori dal finestrino e negli occhi di chi incontri, per pulirsi dalle incrostazioni di anni di aridità e falsità intellettuale. Qualcosa è più chiaro.
Grazie a lei Prof. e a tutto lo staff di a/simmetrie. Due giorni interessantissimi per l'altissima qualità dei relatori (per me Canfora e Flassbeck su tutti, come impatto emozionale) e per le "chiacchiere" alte/basse tra partecipanti nelle pause e al pranzo del 15 (gentilmente accolto ad un tavolo di "sconosciuti" .. grazie ancora ai trevisàn)
Grazie a lei, anche se ho dovuto lasciare la sala come sempre la domenica mattina proprio durante il suo intervento che mi rivedrò con gli altri sul web. Ho apprezzato moltissimo su tutti, tra coloro che non conoscevo,Canfora e Flassbeck; poi un giornalista vero come Ambrose Evans-Pritchard: sentirlo citare Leopardi in Italiano mi ha davvero colpito. Ma il poter stare con gli amici e conoscerne di nuovi è sempre la cosa più piacevole del Goofycompleanno.
Pezzo dopo pezzo guardo i video. Grazie a lei, grazie a tutti quelli che hanno partecipato, e a coloro che hanno contribuito alla organizzazione.
PS/OT - non mi piace dire alla mia mano sinistra cosa fa la mia destra, ma stavolta faccio una eccezione per la particolarità della notizia: fatta mia piccola donazione, perché in tempi quasi giusti - udite udite - il San Carlo di Napoli... M'HA PAGATOOOOOOO!!! che ci crediate o no, è diventata cosa rara, e dunque onore al massimo partenopeo. Perché ci sono teatri, anche molto importanti, che ti avvertono prima della sottoscrizione del contratto: "pagheremo a un anno!" (minchia!). Ma la simpatica notiziola che vi passo - notiziola che si inserisce nel puzzle che ben conosciamo - è che: alcune istituzioni, comuni, regioni... non avendo più soldi da dare ai teatri, in particolare quelli lirici, girano loro la proprietà di alcuni immobili che poi i teatri mettono all'asta, nella speranza di venderli bene onde poter sostenere adeguatamente la propria attività. Chi vuole divertirsi può andare sui siti dei teatri e alla voce Bandi, troverà la sezione Vendita immobili. Così è... pure se non vi pare. Grazie ancora.
Convegno di altissimo livello. Grazie Alberto e ad A/simmetrie, per lo streaming e la traduzione. Alla tavola rotonda dei politici pare sia maturata la consapevolezza di un confronto e collaborazione alla cui base si dovrebbe porre la carta costituzionale. Il manifesto scritto da Ugo, Andrea e Pier Paolo, il lavoro di Barra Caracciolo e di Giacché, oltre ovviamente alla tua psicoterapia di gruppo e all' immenso lavoro svolto hanno prodotto un' increspatura nel panorama politico da non sottovalutare e da sviluppare. Non nascondo l' emozione per l' intervento di Triolo che, affidandoti l' onere della promozione e coordinamento di questo percorso, ha cercato una composizione della difficoltà politica di Ugo a dialogare con una forza come la Lega. Oggettivamente l' operazione è assai complessa e mi chiedo in quale forma prenderà corpo, cioè sia tatticamente più remunerativo un "marciare divisi e colpire compatti" come ha dichiarato Ugo oppure evidenziare ai diversi elettorati quella legittimazione reciproca necessaria ad un comune intendimento programmatico, volto al ripristino delle condizioni necessarie all' applicazione della costituzione, come unico strumento garante della democraticità della comunità politica italiana, come ci ha brillantemente spiegato Barra Caracciolo (questa sera ascolterò attentamente Giacché e Pier Paolo). Mi rimane anche un dubbio: se sia realizzabile una campagna elettorale all' insegna della trasparenza sulle reali intenzioni di uscita, oppure la situazione richieda prudenza ma, in questo caso, probabilmente non si riuscirebbe a promuovere consapevolezza e rassicurazione nell' opinione pubblica. Sarei felice d' incontrare gli amici bolognesi per un aperitivo per sapere cosa ne pensano e sarei molto interessato alle tue considerazioni e a quelle dei lettori del blog. Grazie per la vitalità che riuscite sempre a donarmi.
Grazie a Lei che mi ha fatto apprezzate la bellezza dei boschi appenninici che mi hanno tenuto compagnia durante il viaggio di andata. Grazie a Lei che mi ha fatto conoscere un professore di economia dell'Università di Birmingham che mi piacevolmente fatto compagnia durante il ritorno. Grazie a Lei che mi ha fatto conoscere finissimi intellettuali come Mimmo Porcaro e Barra Caracciolo. Grazie a Lei che mi fatto capire che quelli per cui voto ancora continuano a non capire quali siano le priorità del nostro Paese. Grazie a Lei per la passione che mette in quello che fa. Grazie a Lei per la sua instancabile opera di diffusione. Grazie per aver pazientemente interagito con me, sebbene immerso in mille impegni. Grazie di tutto Professore.
Buongiorno Prof.Bagnai, per prima cosa mi presento : mi chiamo Marta Gatti e sono di Perugia Ieri ho incrociato il suo sguardo, poco prima di andare via, mentre stavo aspettando in reception con la mia piccola bimba di 2 anni. mi è sembrato di cogliere in lei un sorriso. Quanto avrei voluto dirle grazie io Professore…quanto avrei voluto superare la timidezza e la paura di non poter essere che l’ennesima persona molesta che le si avvicinava… nonostante di cose mi piacerebbe dirgliene tante… non corro il rischio… di nuovo UN GRAZIE A LEI. GRANDE DAVVERO.
Grazie a voi. Sono rimasta davvero colpita dal calore sincero che si percepiva vividamente. Abbiamo conosciuto persone davvero valide e tecnici esperti estremamente disponibili (Flassbeck a colazione è stato molto cortese con me e Nico, Borghi o Bilancia seduti al tavolo con estrema semplicità a spiegarci questioni o a raccontarci esperienze. Non sono cose scontate). Un grande valore umano, non solo tecnico al Goofy. Complimenti!!
@Di Cì È vero, il calore si percepiva anche da casa, grazie anche a tutti gli amici che tuittavano e rituittavano a manetta. Volevo anche farti i complimenti per la bellissima borsa rossa che ho potuto apprezzare grazie allo streaming ;-) #femmine
Nat! Io e Nicola avremmo voluto conoscerla, ne parlavamo giusto in treno. Ma ci saranno sicuramente altre occasioni. Ahah ma come hai fatto a riconoscerci dal video? (La borsa rossa è in effetti un graditissimo regalo, ma non di Nico, che malauguratamente è un t-rex). Ps In effetti il professore è stato di una cortesia squisita, posso testimoniare che ha un CORE grande accussí ;)
@Di Cì Riconoscervi? O eravate voi, oppure c'era un sosia di Nicola che chiacchierava con un sosia di Martinet... Quanto al T-Rex, cara, purtroppo i maschietti in genere... ;-)
Scusate. Ho sentito un fischio al timpano e ho aperto il blog. Ha smesso. Innanzitutto T-Rex una beneamata fava. Ecco. Fine.
PS Beppe Grillo ha messo online sul sito l'incontro tra Di Battista e i suoi di ieri. C'erano pure Fassina, Varoufakis e Mélenchon, anche se si vedono solo di sfuggita.
@Alberto Bagnai @Nat In effetti è a suo agio solo in libreria, dove se fa cadere qualcosa almeno non si rompe. Per il resto è un elefante in un negozio di ceramiche ;)
@Nicola Ahahah, un incontro dalle molteplici convergenze pare. Bene così, la politica prende di petto il problema.
Cavoletti di Bruxelles, ma c’è la fila per conoscere di persona Nat… speriamo di non far ingelosire il Guru :-) Cmq, Finalmente ho capito a chi ho stretto la mano domenica, alla fine del convegno vicino al palco. Stupidamente non avevo chiesto il tuo nick (o nome). Mi dispiace non aver salutato anche il tuo fidanzato che leggo spesso sul forum. Un saluto a tutti e due, allora
Grazie a lei prof, il terzo Goofycompleanno per me.
Io ho una domanda che riguarda la sua presentazione: slide a/22 , Qualcosa è cambiato. Quando?/9 - Rapporto al PIL dell'EZ.
Non riesco a capire a cosa si riferiscono i valori riportati sulle ordinate: sono in percentuale, dall' 80 al 130%.
Avevo ipotizzato che il 100% corrispondesse alla media dei pil della zona euro. Se fosse stato corretto, nel 2013 avremmo avuto in Italia un pil del 95% rispetto alla media dell'EZ. Questa mattina ho cercato i dati e su AMECO dovrei averli trovati.
La scelta dell'indicatore già è un problema, però ci ho provato: Gross domestic product at 2010 reference levels.
Ho preso i dati dal 1980 e cercato di riprodurre il grafico che c'era bella slide ma non ci sono riuscito (anche cambiando la scala e con altri tentativi).
Mi sembra comunque che il mio assunto iniziale fosse sbagliato perchè il PIL dell'Italia non va mai sotto la media dell'EZ (come potevo benissimo immaginare).
Visto che non riesco a capire come è costruito il grafico posso domandare se qualcuno mi aiuta con una sessione di "anche tu economista"?
Grazie al prof e a tutti i patriotti presenti, è stato un bel goofycompleanno e in più rispetto agli altri ho dato un volto a un sacco di commentatori come Simone Previti, Nicola Strada e Martinet; è stato un piacere conoscervi. Ciao da un informatico (quasi)veneto quasi-(sempre)drunken.
Ho visto tutti e 3 i video del convegno, parte in diretta e parte in differita, e senza dubbio mi piace di più, anche per la mia formazione, quello di domenica pomeriggio.
Molto suggestivo l’intervento di Pier Paolo Dal Monte, quando ricorda che l’autore del primo libro intitolato “Stati Uniti d’Europa”, nel 1017, è Giovanni Agnelli. Il Velo di Maya (Maya era l’illusione cosmica). Noi diamo troppe cose per scontate. Critica alla globalizzazione ed al capitalismo illimitato.
Buono anche Diego Fusaro: il capitale vive fisiologicamente di crisi. La crisi è un metodo di governo ? Rimozione dei diritti sociali e tagli dei salari. Critica alla globalizzazione. Analogia fra anarchici e neoliberisti. I migranti che rappresentano manodopera a basso costa. A svantaggio degli italiani. Il pensiero unico politicamente corretto. Diritti sociali prima dei diritti civili. Critica all’individualismo imperante.
Alfredo D’Attorre ha fatto un buon intervento.
Luciano Barra Caracciolo e Vladimiro Giacchè. La Costituzione italiana contro i trattati europei. Prevalenza della Costituzione. Vladimiro Giacchè: ogni tanto ha riso, quest’anno, meno male. Il concetto di disoccupazione di equilibrio. Per favorire la stabilità dei prezzi. Il nuovo articolo 117 che introduce le fonti europee della norma. Un tentativo eversivo in senso tecnico, della nostra Costituzione.
Francesco Bilancia costituzionalista. I diritti sociali come strumenti di riequilibrio macroeconomico. Le riforme dei diritti del lavoro. Le riforme costituzionali. Il nuovo articolo 81 della Costituzione. Il pareggio di bilancio un concetto astratto. Il ruolo e le sentenze della Corte Costituzionale, che dà sempre ragione al governo.
Una domanda: Bagnai ha esposto molte teorie di economisti, italiani e stranieri. Perché Caracciolo, Bilancia e Giacchè non hanno fatto altrettanto con i vari costituzionalisti italiani e stranieri ? Perché hanno citato pochissimi altri esperti di diritto costituzionale ?
Correzione: "Molto suggestivo l’intervento di Pier Paolo Dal Monte, quando ricorda che l’autore del primo libro intitolato “Stati Uniti d’Europa”, nel 1917, è Giovanni Agnelli."
Grazie a lei, professore, e grazie a tutti coloro che hanno partecipato. Io ho solo potuto assistere in diretta grazie allo streaming. Ovvierò alla mancata partecipazione versando, nelle limite delle possibilità, un contributo ad a/simmetrie.
Sentiti ringraziamenti all'organizzazione per l'occasione avuta di conoscere persone interessanti con cui condividere questo parte del nostro percorso di vita comune. Indipendentemente dall'efficacia politica del messaggio, mi preme sottolineare la mia soddisfazione per l'opportunità di impegno civile e di realizzazione sociale. Un abbraccio a tutti.
Un grazie a tutti, e naturalmente in primis al prof., ma in particolare ai tre relatori i cui interventi mi hanno colpito maggiormente: Porcaro, forse il più lucido e (almeno apparentemente) sincero e genuino fra i politici intervenuti; Flassbeck, brillantemente tecnico; e Caracciolo, dalla passione civica quasi commovente, e comunque contagiosa.
Ho notato che rispetto agli scorsi anni l'impronta del convegno è stata decisamente più politica e meno tecnica (ma cosa c'è ancora da aggiungere di tecnico, che sia comprensibile ai "profani" e non sia già stato ribadito decine di volte?), e che il prof, nonostante un paio di "inviti" piuttosto espliciti (penso in particolare a Triolo e Salvini) a "scendere in campo" e/o "fare il fronte (politico)", abbia preferito smarcarsi, ribadendo che il proprio (e nostro) impegno debba concentrarsi in primis sul versante culturale, forse perchè senza cultura (e, dunque, consapevolezza) non c'è politica.
E' valsa la pena sorbirsi 12 ore di macchina da Trieste e ritorno.
E comunque prof, può fare er Cavajere Nero quanto vuole, ma a vederla dal vivo si capisce benissimo che lei è un tenerone!
E' stato un bellissimo Goofycompleanno, il mio primo dal vivo. Ci hai(avete) dato così tanti spunti di rilflessone e chiavi di lettura che non so da dove cominciare a leggere e studiare!. Infinitamente grazie a Te e a tutto il tuo staff. Ad maiora!
Grazie a lei Prof! dopo aver seguito, se pur dal mio pc, le due giornate per intero adesso sono un po' più fiducioso per il futuro. In particolare sono molto speranzoso riguardo all'avventura da poco iniziata da Alfredo D'attore. E' bello vedere una persona "de sinistra" (come in teoria un tempo mi definivo io) uscire dai soliti luoghi comuni ed affermare che si impegnerà affinché la lotta alla disoccupazione venga PRIMA di quella all'inflazione (che poi quest'inflazione dov'è? qualcuno sa' dove stia? dopo ormai anni di deflazione ancora c'è qualcuno che elogia la stabilità dei prezzi??). Se Alfredo riuscirà a non andare dietro a gli altri pdini che sono usciti dal PD perché scontenti di Renzi, come Pippo Civati, ma che in realtà sono dei luogocomunisti (perché essere di sinistra vuol dire no barriere, quindi no frontiere, quindi ben venga la moneta unica), allora sarò felice di votarlo alle elezioni nazionali. Non me ne voglia Claudio, ma nel suo partito ci sono troppi ritardati che ancora difendono l'euro. Non posso votare un partito che è al suo interno, in maggioranza, favorevole all'euro.
"Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel, ch’ad ogni vento per mare andasse al voler vostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse ’l disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch’è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d’amore, e ciascuna di lor fosse contenta, sì come i’ credo che saremmo noi."
Grazie a tutti per un'esperienza che è ogni anno nuova e sorprendete! E grazie ar Cavajere Nero, senza cui tutto questo non esisterebbe, per aver creato questo "vasel" nella tempesta (anche se sono certo che il mio intervento non si vede online perché il guru ha staccato la spina sapendo che avrei proposto de fa' "er fronte noeuro"). :-)
Grazie a lei professore, e a tutti gli intervenuti. Sono rimasto piacevolmente sorpreso in particolare da Antonio Triolo, cui voglio esprimere tutta la mia stima. La sua performance ha peraltro girato il coltello nella piaga dell'evidente inconsistenza della nostra sinistra parlamentare. Porterò nel cuore il ricordo di un piacevole scambio di vedute con Monsieur e Madam (e qui si esaurisce il mio francese) Granville, la cui profonda empatia mi ha conquistato.
I guess that those disappointed ;) with my lack of confidence with english language will forgive me, I really appreciate their feedback. I gonna double my efforts to improve my knowledge, hoping that they will maybe help me with this task. My email address is nicola -DOT- strada -AT- gmail -DOT- com, just in case.
Ho seguito in streaming da un altro continente ed e' stato difficile il secondo giorno; grazie a Lei e a chi collabora attivamente con Asimmetrie. Flassbeck uber alles; mi ha veramente impressionato. La Granville non tanto; sotto tono. Pritchard e' un vero giornalista; sembra incredibilmente timido per essere un giornalista. Mi rimane la curiosita' di ascoltare Sahra Wagenknecht (altro tallone d'Achille!) sulla situazione in Germania, e magari qualcuno dalla Finlandia, visto che non se la passano un granche' bene (i Finlandesi in buona parte attribuiscono la crisi soprattutto alla crisi Nokia, e non all'Euro, da quel che mi e' stato detto).
Come ha detto Borghi; speriamo non ci siano tanti altri compleanni prima della vittoria.
Grazie a lei Professore. È stato il mio battesimo goofynomico, e posso dire con sincerità che è stata una esperienza che difficilmente dimenticherò. Non entro nel dettaglio degli speech e dei contenuti, gli altri prima di me hanno descritto la qualità e l'alto livello degli interventi con parole che non saprei trovare. Mi preme soffermarmi sulle sensazioni che ho percepito stando per la prima volta in mezzo alla 'comunità' che lei ha creato. Da quando ho cominciato a seguirla pochi mesi fa, frequentando quotidianamente il blog da lettore silenzioso, divorando tutti i suoi video su Youtube, leggendo i suoi due libri, e da qualche settimana anche seguendola su twitter, ho trovato risposte a domande che mi assillavano da anni. Avevo la sensazione che c'era qualcosa che non tornasse nella realtà che mi raccontavano, non ero consapevole di cosa non mi tornasse ma sapevo che una risposta c'era, e che era nascosta dietro al velo dell'ignoranza e dell'ignavia che mi circondava. Cercavo una luce, una chiave di lettura, un posto dove scoprire che c'era da studiare e quindi da sapere. Scoprire di poter sapere. E ho trovato un posto in cui si fondono scienza, numeri, ragione, ragionamento, interpretazione, buon senso, umorismo, cultura, retorica (intesa come arte), onestà intellettuale, e tanta umanità. Questo posto da ieri, per me, non è più soltanto un posto virtuale in cui la mia sete di sapere e di verità trovano quotidianamente soddisfazione. È diventato un posto reale, fatto di volti e voci con cui condividere la consapevolezza. Persone che hanno l'entusiasmo di voler sapere, l'umiltà di voler scoprire, la passione di voler studiare, la follia di voler ancora sperare. Mi sento orgoglioso di fare parte, nel mio piccolo, di tutto questo che lei ha creato. E non finirò mai di ringraziarla per questo.
Grazie a lei professore, grazie per la sua forza, la sua determinazione, la sua ironia. Grazie per avermi stimolato nella lettura dei classici, non finirò mai abbastanza di esserle riconoscente per la passione con cui ho letto Guerra e pace o Anna karenina. Mi sento come prescelta per essere riuscita ad imbattermi nel suo blog. Un blog così non si trova tutti i giorni. Un goofy4 speciale per tutti gli interventi e rifacendomi a Borghi speriamo che tra un anno non ci sia più bisogno di un altro goofy, ma solo di uno in cui si possa festeggiare la liberzione. A fine mese farò un'altra piccola donazione ad a/simmetrie. Un abbraccio a tutti
Grazie Professore. Per me era la prima volta e sono rimasto timidamente, ma avidamente in ascolto. Parafrasando dal mio piccolo punto di vista una parte delle riflessioni del prof Majone, a dispetto delle conclusioni (volutamente sarcastiche, naturalmente) del prof Borghi, penso che la sua iniziativa vista sotto il profilo dell'analisi del processo e dell'input sia un successo senza precedenti. Contando solo sulle sue forze di grandissimo comunicatore - sentendola dal vivo per la prima volta ho pensato ai suoi studenti e ho cercato nella mia memoria di fu studente di medicina esempi di cultori delle mie discipline di formazione così passionali, appassionati ed appassionanti trovando però pochi esempi, è riuscito a coagulare in pochi anni, in mezzo al deserto più arido e nel pieno di un messaggio unidirezionale, un numero impressionante di persone, estranee al suo mondo di riferimento accademico, rendendo una materia obiettivamente ostica (la matematica non è un'opinione, non è un luogo comune) interessante e oggetto di studio, alla latina. E questo e' l'input. Ma anche il processo si è rivelato vincente. Ma dove si è vista mai una platea di un convegno così attenta e in silenzioso ascolto di interventi densi come quelli dei relatori tecnici che si sono succeduti? Lei ci ha trasmesso passione, Professore. Personalmente, da uomo di sinistra, ritengo che Lei abbia fatto un'operazione che più di sinistra non si può: perché lei invoglia ad interessarsi, a partecipare, a non accettare supinamente quello che passa il convento, ad esercitare il pensiero critico. Questi due giorni, con i vari interventi, che soffermarsi su uno sarebbe come andare a detrimento dell'altro, sono stati una sana palestra mentale. Ed anche se il suo commento a chiusura apparentemente critico nei confronti di soluzioni politiche rabberciate può essere apparso pessimistico - ma d'altra parte come mi ha fatto notare con una delle sue fulminanti e lapidarie chiose il risultato dell'esperimento del referendum del 1985 rivela quanto meno che la riproposizione del fronte di liberazione richiama anche un certo retrogusto di sfigume-, resta il fatto che aver costretto pensieri ed esperienze politiche diverse a partecipare ad un convegno e a confrontarsi con una realtà estranea alle solite, ritrite narrazioni costituisce un'ulteriore dimostrazione del successo del processo avviato. Per quello che può contare, non smetterò di ringraziarLa.
Grazie a te, Alberto, alla tua splendida famiglia e a tutti gli astanti. Io vorrei veramente che la profezia di Claudio Borghi si avverasse e che questo fosse l'ultimo goofy, sperando di iniziare una lunga serie di "goofree" atti a festeggiare la liberazione. Continuerò, finché potrò, nella mia piccola opera di contribuzione (pecuniaria) ad asimmetrie, con la certezza che sono i soldi meglio spesi da molto a questa parte. Un abbraccio.
Mi sembra evidente che il significato di questo evento non è chiaro né a voi né a Claudio. Nulla di male. Interverrò con il mio consueto garbo e la mia consueta perspicuità affinché evitiate di incorrere in equivoci pericolosi (per voi).
E' stato il mio primo goofy, anche se solo a metà, la domenica. Finalmente live ! Toccare con mano quello che è stato per alcuni mesi solo lettura o il mondo virtuale di twitter. Eccellente organizzazione, ottima esperienza. La potenza delle verità fattuali in campo si tagliava a fette, meno la speranza che con quelle verità prima o poi i conti si dovranno fare. Un ringraziamento profondo a questo blog dove i miei occhi hanno potuto velarsi leggendo straordinari e coinvolgenti post. "Cercavo una luce, una chiave di lettura, un posto dove scoprire che c'era da studiare e quindi da sapere" "Scoprire di poter sapere" le parole di lallo bontempi sono dentro me. Non posso che avere ormai, ostinata resistenza a ciò che ostacoli il successo dello straordianario lavoro che lei Prof. ha messo in campo. Un Immenso Grazie
Ho partecipato e mi sono entusiasmato ed ho scoperto un professore che mimetizza sotto la ruvida scorza un cuore grande. Lo intuivo, però vederlo è un'altra cosa. Sono stati due giorni intensi, ma ne è valsa la pena, sopratutto perchè lo spettacolo della platea è interessante quanto gli interventi dei relatori. Vedere Barra Caracciolo che, emozionato, si spella le mani applaudendo quando si parla di difesa della Costituzione, sedere dietro a Brigitte Granville il sabato mentre sistema la relazione per domenica ed ogni tanto da di gomito al marito, osservare le espressioni di Borghi e di Foa mentre ascoltano i relatori, beh, vale il prezzo del biglietto. Ma sopratutto vedere le tante facce di gente che ha le più diverse estrazioni sociali, le più svariate provenienze geografiche e non sentirsi solo, questo vale per tutto.
Calo un velo pietoso sui polici, tranne che per Borghi, che però politico non è. Dopo la sua proposta di un tavolo comune, al primo giro di tavolo, tutti d'accordo. Al secondo giro però c'erano già i primi "distinguo" e per fortuna (loro) la cosa è finita lì, perchè sono ragionevolmente sicuro che se ci fosse stato un terzo giro di tavolo le posizioni sarebbero state ancora più distanti. Non c'è niente da fare, l' "homo politucus" è più sfuggente di un' anguilla ricoperta di grasso.
Secondo me il tempo del tavolo comune è finito. Un incontro (proposto da una sola parte politica, che dice espressamente "venite da me") per fare cosa? Per decidere che l'euro è cosa brutta e cattiva o per accordarsi sul dopo? Nel primo caso, mi sembra tardivo; come disse Cesaratto, chi voleva capire, complice soprattutto questa casa e il suo padrone, lo ha già fatto. Nel secondo caso, mi sembra inutile; forze con origini e fini politici completamente disomogenei, una volta condiviso il perché, difficilmente potranno mettersi d'accordo sul come. Sul perché, è sufficiente essere coerenti e concordi nel non mentire e nel diffondere in modo onesto e trasparente le disfunzionalità di questo sistema presso i rispettivi elettori, potenziali o meno. Sul come, è meglio che la politica sia coinvolta il meno possibile: abbiamo i tecnici, che saprebbero cosa fare, ma lo fanno al meglio se non vengono allettati dalle sirene del potere.
Mi associo ai controringraziamenti. Da habitué dei goofycompleanni non posso fare altrimenti.
Ho molto apprezzato il riferito commento di un politico (era Alemanno?): stupore nel vedere tanta gente "comune" giunta da lontano per ascoltare temi noiosi, per di più dovendo pagare per farlo. Cosa che ai politici riesce ultimamente molto difficile...
Anch'io voglio ringraziarla, professore. Sia per la ricchezza dell'evento, il mio primo goofy "dal vivo", sia per essersi prestato a un'attività (che posso solo immaginare logorante, benché, spero, di qualche soddisfazione) che ha permesso a un giovane di vent'anni come me di non incappare nelle ragnatele dell'ideologia piddino-dominante.
E' il mio primo commento, un po' perché, obiettivamente, a vent'anni non ho granché modo di contribuire al dibattito (prendo e porto a casa, come si dice a Milano), un po' per soggezione (dopo uno dei miei pochi tweet sono stato bloccato, temo per aver screditato qualcuno che tentava di affermare una sua presunta volubilità di opinione).
Se oggi, con chiunque mi trovi a discutere, posso vantare di avere strumenti adeguati alla comprensione di quanto succede ed è successo, lo devo in gran parte a lei. La sensazione è quella di non poter far niente, perché anche nel mondo degli studenti universitari, per quanto uno si sforzi di spiegare e di argomentare con interlocutori che si presume studino e vogliano approfondire, la verità è che non sei intellettualmente significativo se, in fondo a un'analisi corretta o scorretta che sia, non inneggi agli stati uniti d'Europa. Tuttavia, assistere a un convegno come quello dei giorni passati, pieno di persone ricche, valide, amiche tra loro, con storie politiche e di vita diverse, accomunate dall'interesse per la verità (e spesso per il futuro dei loro figli, cioè il mio) e unite dalla lettura del blog, mi ha dato un senso di comunità che aiuta a non sentirsi soli e ad avere la forza di continuare a lottare. Quindi, grazie a lei e a tutti i partecipanti, in particolare quelli che ho conosciuto.
Passeggiando sul lungomare tra Montesilvano e Pescara il lunedì, mattina ho maturato alcune riflessioni su quanto ho sentito al goofy4. Ve ne riporto un paio.
La prima riguarda l'idea di Salvini di un intervento armato contro l'ISIS. Ho pensato che no sia affatto necessario, e dovrebbe essere ampiamente sufficiente procedere ad un embargo, per impedire in particolare allo Stato Islamico di finanziarsi tramite la vendita del petrolio e, soprattutto, per impedire alle banche dell'ISIS di ricevere capitali dall'estero (crf. Maurizio Blondet). Riflessioni semplici e non particolarmente originali. Guarda caso, è la medesima posizione assunta dal G20. La narrativa dei nostri governi è satata invece agghiacciante, e si è parlato di tutt'altro, da un'unica Eurogendarmeria allo stravolgimento della Costituzione Francese alla compressione dell'uso di internet.
Ora, ciò che è vero, per esser tale, dev'essere prima ancora verosimile, e nella narrazione ufficiale ci sono almeno un paio di cosa del tutto inverosimili: 1) Non è verosimile che un gruppetto di scalzacani armati alla leggera tenga sotto scacco un'alleanza composta da Russia, Iran, Siria, paesi occidentali e Stati Uniti. 2) Nessuno, che faccia una guerra aperta contro 3-4 nemici, opera attentati sul territorio di un quinto stato. Per evitare di farsi nuovi nemici. (Tratto dal sussidiario dell'asilo per bimbi futuri militari di Cape Canaveral).
Matteo Salvini, in questo contesto, si è appecorato a tutti gli ipocriti (o, in alternativa: idioti) che fingono di credere (o, sempre in alternativa: credono perchè idioti) alla versione ufficiale.
Ora, siccome nel caso in ispecie non ritengo Salvini un cretino, mi dispiace, ma penso sia un ipocrita. E un ipocrita, che avvalla una narrazione palesemente falsa e inconsistente dei fatti e sceglie scientemente di affrontare il problema nel modo più sbagliato in ultima analisi si pone, nei confronti dell'affare ISIS, come complice.
A) I ragazzi di Daesh NON sono “scalzacani”, hanno decine di migliaia di uomini ben inquadrati (da ex ufficiali irakeni) sul terreno, e uno Stato nascente che recluta uomini, batte moneta, amministra la giustizia (a modo suo, certo), produce libri di testo, ed è insomma più sovrano e funzionale dello Stato italiano attuale. Dispongono inoltre di una quinta colonna importante, di numerose enclaves a loro favorevoli nei paesi europei, e di parecchio personale che non ha paura di sacrificare la vita, anche in missioni suicide come quella parigina (non si trovano sulle pagine gialle).
B) L'embargo servirà a 0,04 perché a) i principali finanziatori dell'ISIS sono la Casa di Saud e il Qatar, alleati strategici degli USA e della Francia, per i quali una vittoria delle potenze sciite (Iran e i suoi alleati, in primis governo siriano ed Hezbollah) è una minaccia esistenziale: non smetteranno di finanziarli mai, se non costrettivi a viva forza dagli USA che non ne hanno la minima voglia – e, forse, possibilità b) nessun embargo ha mai vinto una guerra, al massimo ha contribuito. Per vincere una guerra bisogna mandare la fanteria, conquistare il terreno e tenerlo. Altrimenti, nuclearizzare, ma pare ci siano effetti collaterali indesiderabili.
C) L'attacco di Parigi è un esempio classico di guerra asimmetrica, du faible au fort. Gli attacchi aerei sulla Siria fanno la stessa cosa degli attacchi di Parigi: per quanto siano "intelligenti" e "mirati", tirano SEMPRE anche nel mucchio dei civili innocenti. Daesh non ha l'aviazione, e reagisce così. Inoltre, per Daesh questi attacchi rappresentano una campagna di reclutamento dal rapporto costi/benefici ottimale: nelle banlieues francesi gli attentatori di sabato, come quelli di "Charlie Hebdo", sono eroi come Leonida.
D) Questi ultimi attacchi potrebbero rivelarsi un errore strategico se favoriranno a) l'ascesa al potere di Marine Le Pen b) la linea politica russa (sostenere Assad, neutralizzare tutti gli altri, rimandare al dopo la successione all'attuale regime siriano). Possono favorire questi risultati perché rendono molto difficile alle classi dirigenti europee il sostegno sia alle politiche di immigrazione tipo "avanti c'è posto" sia i distinguo capziosi e fasulli sulla situazione siriana: Assad cattivo da deporre comunque, i ribelli liberali (!) da proteggere, etc. Inoltre… [segue]
E) …inoltre, questi attacchi metteranno in luce un fatto: che la UE NON E’ IN GRADO DI DARE UNA RISPOSTA EFFICACE E UNITARIA E DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CITTADINI EUROPEI. Al massimo, a Daesh la UE gli manda la Troika o un accertamento dell’AdE. La UE è tante cose, ma non è capace di coordinare una politica di sicurezza efficace contro un nemico deciso e spietato con il quale non si può venire a patti. E’ infatti nata con il presupposto che della sua politica di sicurezza si sarebbe sempre occupato qualcun altro (gli USA). Ora, nell’immane caos mediorientale gli USA sono il principale problema, e non la soluzione. Sono infatti i responsabili ultimi del rovesciamento dei governi laici arabi (Saddam, Gheddafi, nelle intenzioni Assad), fin dalla prima guerra in Afghanistan (talebani-URSS) hanno giocato col fuoco dell’estremismo religioso islamico che ora scoppia in faccia a noi europei, e non hanno la minima intenzione di intervenire militarmente per stabilizzare la regione, per gli enormi costi politici che questo comporterebbe. F) Sintesi: chi si doveva occupare della nostra sicurezza è il principale responsabile della nostra insicurezza, e la UE si dimostra per quel che è: tutta chiacchiere e distintivo, forte coi deboli (i cittadini europei, la Grecia) debole coi forti (il nemico esterno). I dirigenti UE tenteranno di reagire invitando alla union sacrée intorno al loro ferro di legno economicista, ma riusciranno al massimo a limitare le libertà giuridiche dei cittadini europei col pretesto degli attacchi terroristici: non a farli cessare, non a risolvere la situazione là dove si dovrebbe (sul posto e in casa).
G) Perché la situazione andrebbe effettivamente risolta anzitutto con un intervento militare sul posto. Andrebbe formata una coalizione di potenze interessate a stabilizzare il Levante: potenze europee mediterranee, Iran e suoi alleati, Russia; e andrebbe costituito un contingente di almeno (almeno) 150-200.000 uomini con l’obiettivo strategico di conseguire una rapida vittoria punitiva esemplare di tipo romano (annientamento cartaginese). Non ritengo possibile una soluzione negoziata con nemici che hanno l’obiettivo strategico di costituire un Califfato sunnita nel Levante, con mire espansionistiche per il dopo, perché una loro riuscita porrebbe una minaccia esistenziale all’Europa mediterranea (come minimo).
H) Una coalizione e un intervento come quelli descritti al punto precedente sono IMPOSSIBILI nel quadro sistemico attuale (NATO, UE). I) Salvini è dunque ipocrita, o semplicemente furbo, quando invoca un intervento militare che sarebbe sì necessario e benvenuto, ma è anche impossibile oggi (e lui lo sa benissimo). L) In casa, limitare le libertà giuridiche dei cittadini non serve a niente, tranne ad azzoppare gli oppositori politici (legali). L’esperienza del Patriot Act USA lo dimostra, se ce ne fosse bisogno. Per affrontare il problema sul suolo europeo, ci sono alcune cose elementari da fare, queste. 1) sospendere Schengen, sorvegliare BENE le frontiere, chiudere per quanto possibile con l’immigrazione tutta 2) espellere i clandestini, tutti e sul serio 3) verificare chi abbia doppia cittadinanza europea + paesi sensibili, controllarlo al microscopio elettronico, se lo si trova in zona di guerra fucilarlo sul posto 4) asciugare il mare in cui nuotano i pesci jihadisti, vulgo le concentrazioni urbane tipo banlieues. Si fa così: a) con la paura. Si espellono i clandestini (tutti, sul serio), si varano leggi premiali e programmi di protezione funzionanti per i delatori, si puniscono duramente e legalmente i simpatizzanti, si fanno fuori illegalmente i complici diretti utilizzando polizie parallele, come fece de Gaulle con l’OAS senza cambiare una virgola della Costituzione. b) con la speranza, cioè con la proposta di una vita accettabile per chi dia prova esplicita di lealtà allo Stato: si stronca la leadership dei pushers e degli imam radicali, che opprimono anzitutto chi abita nelle banlieues, e vi si provvede con mezzi legali se possibile, illegali se necessario; si presidiano in permanenza le concentrazioni urbane a rischio; si offre lavoro se possibile decente. Sintesi, si dimostra coi fatti che conviene schierarsi per lo Stato e non contro. M) I provvedimenti al punto precedente, certo impegnativi, ma che uno Stato normale è in grado di prendere senza rivoluzionare il suo quadro istituzionale, NON si possono prendere nel quadro UE, non perché la UE è troppo buona, ma perché è troppo disfunzionale sul piano della sicurezza, esterna e interna. N) Morale: forse, questi attentati (e i prossimi che probabilmente verranno) sono l’hic Rhodus, hic salta della UE. Se salta, un colosso dai piedi d’argilla che fine fa?
@Roberto Lo dici tu stesso che non hanno l'aviazione. E' almeno un secolo che qualunque esercito serio ce l'ha.
Quanto a Parigi, la mia lettura, un po' cinica, è questa: 1) Gli scalzacani ISIS Daesh stanno rovinosamente perdendo contro i Russi + esercito di Assad, rinforzato da decine di migliaia di uomini che sono tornati a combattere dopo che è stato annunciato l'intervento Russo. 2) L'Occidente non voleva assolutamente che la Russia vincesse da sola in Medio Oriente, per evidenti regioni strategiche 3) Gli attentanti hanno offerto alla Francia un pretesto per un intervento massiccio e immediato. Quando i 4 pulciosi scalzacani dell'ISIS saranno fatti fuori, la Francia siederà a fianco dei vincitori, e probabilmente si aggiungeranno anche altri paesi occidentali. Come dire, c'è grande festa, e ognuno vuole la sua fetta di torta.
@Roberto E, sempre cinicamente interpretando: 1) Gli USA hanno fatto crollare il prezzo del petrolio per ostacolare la crescita economica della Russia 2) Ma così hanno colpito anche altri paesi, come il Venezuela (che è brutto e cattivo e non sposa i buoni valori coccidentali, e quindi va bene) e l'alleato preferito in oriente, l'Arabia Saudita (e questo NON va bene). 3) Per cui, per compensare l'Arabia Saudita dei danni subiti, hanno dato il Nulla Osta all'operazione ISIS.
Poi, troverai anche tante altre interpretazioni, ma questa ha il pregio della semplicità.
Caro Stefano, non ho informazioni privilegiate. Capire il perchè e il percome, l'onstage e il backstage è difficile, specie nel caso dell'ISIS. Guarda per esempio qui: http://thesaker.is/the-middle-east-wars-islamic-state-sitrep/ Ci trovi un elenco esauriente delle ipotesi in merito all'ISIS, con le relative fonti. Solo a leggere l'elenco c'è da farsi girare la testa. Valuto dunque in base a quel che mi pare abbastanza certo alla luce di quel che so e della mia esperienza; se poi spuntano ragioni valide per cambiare idea, la cambio. Personalmente, non credo che l'operazione ISIS sia in toto un false flag, o che lo Stato islamico sia un puro fantoccio. Non lo credo per la lezione del passato. Che gli USA lo abbiano favorito, finanziato, addestrato, usato direttamente o indirettamente non ci piove: è così. Penso però che abbia una sua autonomia e obiettivi propri. Semplicemente, ha fatto il calcolo reciproco a quello USA: di strumentalizzare lo strumentalizzatore. Accade quasi sempre così: se la rivoluzione d'ottobre fosse fallita, oggi Lenin sarebbe considerato un agente tedesco. Quanto all'aviazione: il fatto che l'ISIS non ce l'abbia non significa che non sia temibile. Significa solo che in uno scontro convenzionale con un esercito moderno ben organizzato e numeroso che l'aviazione ce l'ha, soccombe. Il fatto è che l'ISIS, non essendo composto da stupidi, tende a evitare il confronto in campo aperto, anche con l'esercito siriano, che è ben addestrato, molto motivato (gli alawiti sanno che in caso di sconfitta, per loro e le loro famiglie è la fine) e l'aviazione ce l'ha. L'intervento aereo russo è un grande aiuto per i siriani, sia sul piano strettamente militare sia per il morale (per tacere del suo valore politico e diplomatico, che è inestimabile). Però, gli attacchi aerei da soli non danno una vittoria definitiva, mai: perchè dopo aver scacciato il nemico da un territorio, bisogna prenderselo e tenerlo, altrimenti quello ritorna e tu sei daccapo. Va inoltre ricordato che chi si difende ha un vantaggio molto importante su chi attacca. Se si vuole attaccare con successo l'ISIS, le forze attaccanti devono essere in rapporto di almeno 3:1 con i difensori (meglio, molto meglio se il rapporto è più alto). Insomma: per vincere "gli scalzacani" e spazzarli via come meritano, ci vuole un contingente numeroso, ben organizzato e corredato della tecnologia militare moderna, aviazione compresa. Altrimenti, la guerra va avanti per attrito, e fino alla consumazione della volontà di combattere del nemico. Nel caso dell'ISIS, che ha motivazioni trascendenti, vuol dire anni, o anche decenni.
La seconda riflessione che mi è nata camminando sulla spiaggia è sulla libertà, ed è questa: in tutte le nostre città ci sono monumenti, piazze, corsi e vie dedicati ai "martiri della Libertà". I martiri della Libertà sono l'equivalente civile dei martiri Cristiani, che sono martiri per la fede e per questo Santi, mentre i martiri per la Libertà sono Eroi, che sarebbe poi l'equivalente civile del Santo. Ora, se noi ammettiamo, come spero facciate, la virtù eroica dei martiri per la Libertà, analogamenta a quanto fanno i Cristiani per i martiri della Fede, riconosciamo in maniera implicita, ma non per questo meno concreta, una precisa scala di valori. Riconosciamo cioè che la Libertà, rispetto alla Vita, è un valore più alto, esattamente come lo è la fede per i Cristiani (E tralascio di parlare dei fratelli Maccabei solo per non perdere il filo).
Così, salta fuori anche una questione di estrema importanza: il fatto cioè che i valori non hanno tanto senso in sè e per sè, quanto in rapporto ad altri valori, rispetto ai quali risultano subordinati o sovraordinati.
Ad esempio, nel far guerra in nome dei "valori occidentali" noi sovraordiniamo questo pacchetto di valori, o almeno il più importante di essi, al valore del rispetto della Sovranità altrui, e al valore della vita, perchè far guerra implica naturalmente l'uccidere. Pensiamo alla politica estera USA degli ultimi anni: Guerra all'Iraq e alla Libia in nome dei "valori occidentali", ma non alla patria dei Bin Laden e dell'estremismo islamico, l'Arabia Saudita, che da questi valori è lontana 1000 miglia. Il valore sovraordinato al pacchetto di valori occidentali è, in questo caso, evidentemente il Petrodollaro. Guardiamo poi la Cina. Fino a che si è aperta ai mercati è stato un paese amico. per cui, nei "valori occidentali", il primo valore è senz'altro il liberismo, mentre le libertà civili e la democrazia vengono in subordine. Quindi, in assoluto, il primo valore è il denaro, in subordine i "valori occidentali", cioè il liberismo, in subordine abbiamo il rispetto della sovranità e della vita. Ora, il valore "imporre agli altri i nostri valori" che contrasta col valore "tolleranza", come lo consideriamo?
E noi, che valori abbiamo? E soprattutto, il valore "difesa dei nostri valori" dove lo collochiamo?
Se mi è permesso, vorrei ricordare ai miei colleghi fotografi una regola fondamentale del mestiere: un buon fotografo documentarista sa rendersi invisibile. In particolare, nei convegni, le foto scattate alle spalle dei relatori (indispensabili per rappresentare efficacemente la platea) vanno fatte nei secondi iniziali dell'intervento (durante i ringraziamenti di rito e/o le premesse iniziali, quando il discorso non è ancora avviato) oppure nei secondi immediatamente finali ( efficacissimi: si ottiene il relatore di spalle e la platea che applaude) e mai durante l'intervento, specie se l'attenzione è molto alta. Per il banale motivo che la presenza inopportuna del fotografo, distrae. Distrae la platea, i video utenti successivi e potrebbe distrarre (e infastidire) anche il relatore.
Complimenti vivissimi per la magnifica organizzazione e un grazie speciale al Prof. e a tutto lo staff
Ma grazie a lei, prof, ancora una volta e di tutto.
RispondiEliminaNat, ma tu c'eri ??? Avevo capito non venissi... ti volevo salutare di persona :-(
EliminaGrazie Davide, sei gentile, ma no, di persona non c'ero, però tra lo streaming e Twitter mi è sembrato veramente di esserci. Ora però mi riascolto tutto con calma, a partire da Canfora. Ci sarà sicuramente un'altra occasione per incontrarci di persona.
EliminaPeraltro sei stata evocata dal palco, quindi in un certo senso eri presente anche in sala. Mi è dispiaciuto mancare l'occasione di conoscerti.
EliminaEvocata dal palco? Ma quando? Con la mia proverbiale distrazione manco me ne sono accorta: d'altra parte ho seguito a pezzi e bocconi, sabato preparando intanto una teglia per quindici di anelletti al forno e domenica festeggiando un genetliaco in famiglia... nelle prossime sere avrò molto da riguardare. Grazie anche a te per la tua gentilezza, Nicola, ci saranno sicuramente altre occasioni per incontrarci anche di persona (che poi leggersi e scriversi è già così bello...)
Elimina@prof Grazie. Domenica avevo iniziato ad ascoltare il suo intervento dalla slide "per i politici", ma adesso l'ho riascoltato tutto da capo (complimenti). Mi ha commosso che lei abbia voluto ricordare la mia traduzione. Sono spaventosamente monotona, prof, ma non so che altro dirle: grazie. Per avermi dato l'occasione di pubblicare quella traduzione, per averla apprezzata e per averla addirittura citata al Goofy4. Grazie.
EliminaHo potuto seguire i due giorni da casa e ringrazio per i molti ottimi interventi. Speriamo che tutto questo aiuti nel percorso di maturazione dei PuDeini che non sanno più in quali scarpe mettere i piedi.
RispondiEliminaPeccato per le (giustificate) assenze, avrei molto voluto che Di Battista ascoltasse il dibattito ed ero curioso di sentire il suo commento e la sua posizione.
Spero non si debba attendere il Goofy5 (anche in virtù del commento iniziale di Borghi, disarmante ma vero).
Ancora grazie al Prof., ad /asimmetrie e allo staff!
La posizione del Dibba è quella di non avere una posizione.
EliminaAvrei voluto vederlo intervistato da Foa, non capita spesso vedere un politico intervistato da un giornalista che fa domande.Colpa degli organizzatori: non hanno provveduto alle sedie di cartone. Cartone riciclato, s'intende.
Sì, anch'io intendevo dire che avrei voluto ascoltarlo intervistato da M. Foa, che ha la mia massima stima (come tutti i soci di /asimmetrie del resto).
EliminaE' iniziato. Come da previsioni.
RispondiEliminahttp://sputniknews.com/europe/20151115/1030149297/finland-euro-referendum-50000-signatures.html
Molto interessante.
EliminaL'iniziativa è stata avviata quattro mesi fa da Paavo Väyrynen, politico finlandese di lungo corso, già vice primo ministro della Finlandia e ministro di vari dicasteri (esteri, lavoro, istruzione) .
Il personaggio politico è moderato, ma le parole usate per sostenere l'iniziativa sono, nella loro tranquillità e fattualità, molto pesanti.
"L'area dell'euro non si è sviluppata come era stato presentato al Parlamento nel 1998. L'ingresso in essa ha causato perdite economiche alla Finlandia, disoccupazione ed un eccessivo debito pubblico." (Sono incerto se sia corretto usare "debito pubblico" per "julkisen talouden alijäämän", reso in inglese da Google Translator come "government deficit")
"Gli Stati membri in difficoltà vengono sostenuti finanziariamente in un modo che viola i trattati dell'Unione europea. Questi meccanismi di sostegno vengono poi rafforzati e resi permanenti. Il sistema decisionale dell'area dell'euro è stato modificato in modo da ridurre in modo sostanziale l'indipendenza dell'economia e dello stato finlandese".
Secondo quanto riportato dall'articolo (non sono esperto di cose finlandesi) le più di 50.000 firme raccolte costringeranno il parlamento ad aprire un dibattito sull'istituzione di un referendum per l'uscita della Finlandia dall'eurozona.
Mi sono informato da un conoscente (giornalista Finlandese in materia economica):
Eliminaquella lunga frase significa DEFICIT :-)
(Vita dura per i Finlandesi; devono stare sempre in apnea)
In realta', mi ha appena precisato:
Eliminajulkisen (=public) talouden (=economy) alijäämän (=deficit)
Grazie a lei Prof.
RispondiEliminaGrazie a voi che avete organizzato tutto ciò.
RispondiEliminaSto risentendo con calma l'intervento di Luciano Canfora.
È pieno di riferimenti storici e filosofici riferibili a molte situazioni attuali.
Merita la fatica, per me.
Poi con calma tutti gli altri.
Un piccolo contributo a Asimmetrie mi sembra il minimo.
Grazie a Lei!
RispondiEliminaPrevio "prego", mi associo sentitamente ai ringraziamenti espressi dagli altri seguaci per Lei, per i relatori, per lo staff di Asimmetrie, per coloro che hanno reso possibile questo evento.
RispondiEliminaUn grazie speciale va anche al pubblico intervenuto (di cui pure ho fatto parte), perché un conto è vedere su un blog che non si è soli nel percepire qualche lieve imprecisione, altro è poter condividere il peso di questa consapevolezza con qualcuno che puoi vedere live, corroborando la necessaria speranza, magari elaborando qualche spunto per rendere questa Italia un posto un po' meno peggiore assai.
Scusate ma non sono riuscito a seguire l'evento. Qualcuno sa dove posso trovare dei video o altro materiale? Grazie mille.
RispondiEliminaNON RISPONDETE. Si risponde a chi se lo merita, e se lo merita chi fa un po' di sforzo.
EliminaYou gotta be fucking kidding me buddy!
EliminaThat's when shit hits the fan!!
Ha ragione professore. Nessuno sforzo nessun risultato. Stavo cercando nel posto sbagliato e non nel posto più ovvio. Grazie di tutto il suo impegno. Prometto che mi impegnerò di più.
EliminaGrazie prof. Bagnai per l'ottimo goofy4.
RispondiEliminatra i vari interventi vorrei argomentare qualche pensiero, nei limiti delle mie possibilità, a proposito dell'intervento di Canfora.
Rifacendosi alla tradizione comunista Canfora ha affermato che la lotta antimperialista nei paesi occidentali si era fermata per via dell'innalzamento del tenore di vita degli operai, che erano diventati "aristocrazia operaia" e che avevano tutto da perdere dalle lotte medesime. Per cui la visione dei comunisti era quella di rivolgersi ai paesi sottosviluppati colonizzati per dare spinta alla Rivoluzione comunista globale. Adesso a me questa visione sembra il solito mantra ampiamente discusso e confutato dello slogan "operai di tutto il mondo unitevi" senza tener conto che le lotte vanno in primis sviluppate all'interno degli stati nazionali, e poi, semmai, a livello internazionale. Poi mi sembra che Canfora avvalli in tutto e per tutto una visione pessimista dell'essere umano che vorrebbe gli uomini preoccupati solo ed esclusivamente del proprio benessere materiale e, una volta raggiunto tale, cioè diventati "aristocrazia operaia", fregarsene del resto della società. Adesso noi sappiamo che questo fenomeno esiste, e lei lo ha anche esplicitato nei post relativi ad una certa categoria di impiegati pubblici e pensionati che, mimando la cosiddetta "aristocrazia operaia" se ne fregano degli altri e pensano a cavare quello che di buono arriva dalla crisi. Però da qui a farne una visione descrittiva totalizzante dell'essere umano per me ce ne passa. Se fosse vera questa visione totalizzate pessimistica allora paradossalmente avremmo sempre bisogno di schiavi e povertà al che la gente si svegli per lottare e fare la rivoluzione o difendere i propri diritti; ed avremmo sempre bisogno di rivoluzioni internazionaliste; io direi più umilmente che ci sono delle responsabilità schiaccianti del nostro ceto intellettuale (in primis il partito comunista) di non aver tenuta alta la fiaccola dei diritti, della consapevolezza di classe, e della Costituzione del dopoguerra, anche in periodi di relativo benessere, ed anzi calpestandola, svendendosi al capitale globalizzato, nel mentre facevano finta di elogiarla.
RispondiEliminaQuesto ha fatto si che sia maturata una falsa coscienza ed una falsa interpretazione della realtà; questo ha fatto in modo che le stesse classi subalterne accettassero che gli venissero tolti piano piano diritti e conquiste perchè gli veniva sempre detto che questo era nel loro interesse. Dove era Canfora quando si stava compiendo questo delitto ad opera degli intellettuali? Non lo so, ma di Unione Europea ed euro lei, prof Bagnai, è il primo in mia memoria (insieme a Gicchè e Barra Carracciolo) che ne ha parlato apertamente come strumento di classe.
Un'altro aspetto che non mi ha convinto della prolusione di Canfora è quella che nell'Europa Occidentale che lui afferma essere ancora ricchissima nel mentre avremo solo delle "incursioni" di schiavismo; è chiaro e documentato in questo blog che oramai in Europa (specie in Grecia, in Italia, in Spagna) non ci sono solo delle "incursioni" ma siamo in un processo di cancrena molto più avanzato di quello che filosofi come Canfora siano in grado di concepire. Se la rivoluzione non arriva ancora è per questa opera di propaganda lenta, paziente e serrata che l'elite europea ha dispensato per decenni alle classi subalterne, riducendole in mutande e dicendogli che era per il loro bene che le stavano riducendo in mutante. E' per questo che ancora nessuno fa un fronte di difesa organizzato, a mio avviso; è per via di questa guerra reale ma non apertamente dichiarata come guerra che la gente rimane confusa ed espropriata, credendo che nulla sta succedendo. La dittatura si è fatta più furba, ti schiavizza lentamente nel mentre ti dice che ti sta concedendo la libertà. Gli intellettuali sono responsabili di questo processo? Se per portare avanti la rivoluzione in senso Comunista dovremo per sempre aver bisogno di disperati ridotti alla fame che, guidati dall'elite bolscevica, si ribellano all'imperialismo, perchè allora tutti i disperati della terra che arrivano nelle nostre coste sono i primi a non avere alcuna consapevolezza di quello che sta accadendo ed, anzi, si comportano da perfetti crumiri? A mio avviso non è con la pancia vuota che si compiono le rivoluzioni anti imperialiste, ma con la dovuta riflessione consapevole di un ceto intellettuale che tiene vivo il dibattito e la critica seria alle istituzioni totalitarie e totalizzanti. E coinvolge le classi subalterne dei propri paesi in questo processo di consapevolezza e dibattito. Ma gli intellettuali, fonte di consapevolezza e di libertà dalla tirannide, nel nostro paese hanno abdicato quasi tutti, prostrandosi servilmente all'europeismo antidemocratico.
Mi sono fatto l'idea che messaggi tipo "durezza del vivere" si innestino perfettamente con il modello peccato/redenzione da cui non riusciamo a liberarci.
EliminaProf,grazie a lei e a tutti gli organizzatori.
RispondiElimina@Sergio Panzeri
Il trattato di Maastricht è appena l'ombra di quello di Corinto!
E chi fa Filippo secondo? Lavoro d'equipe?
EliminaGrazie a lei prof, anche delle sfanculate: a raccontarcele ci hanno fatto fare un q.e. di risate!
RispondiEliminaGrazie per il magnifico evento.
RispondiEliminaTuttavia oggi l'intervento di Brigitte mi e' sembrato molto sottotono.
I suoi occhi erano veramente tristi (all'inizio ho pensato per via degli attentati di Parigi).
Poi quel riferimento diretto alla mancanza di liberta' in Francia (per cui vi manca da 40 anni)
In particolare mi ha molto colpito quando ha detto sicura che anche se Marine Le Pen vincesse le prossime elezioni non potra' far uscire la Francia dall'Euro, perche' 'qualcosa accadrebbe'.
Mi sono stranamente tornate in mente le immagini di via Fani.
Ma non sara' che Brigitte sospetta qualcosa, magari che pure il TTIP ha qualcosa a che fare con.....
http://www.sudouest.fr/2015/09/27/traite-tafta-la-france-envisage-l-arret-des-negociations-revele-matthias-fekl-2136761-705.php
..... stessa sensazione. Sarà che non mi stupisco più di nulla.
EliminaIl fogno dobbiamo viverlo fino alla fine (l'importanza del tempo), cioè fino alla guerra civile e al caos.
EliminaMarine Le Pen può ben poco.
Ho interpretato (beatamente) la frase di Brigitte Granville come un "si salvi chi può". Non mi pare una frase da poco.
Prof, grazie a lei.
Grazie a lei ed a tutto lo staff. Un G4 emozionante e di alto livello !
RispondiEliminaSe qualcosa in italia si muove dobbiamo ringraziare lei e i pochi altri che come lei giacchè borghi LBC si sono esposti.
RispondiEliminaGrazie a lei prof ed a tutto il suo staff.
RispondiEliminaEvento come sempre estremamente interessante e molto godibile.
L'unica domanda che mi sento di fare è su Brigitte che mi è sembrata meno "carica" delle altre volte e quindi un po' meno coinvolgente, anche se molto interessante come sempre.
Spero non ci siano problemi e fosse solo un po' di stanchezza.
PS un grazie per avermi sopportato a tutti quelli a cui ho rotto le scatole per conoscerli di persona e stringere la mano :-)
Grazie a lei Prof e ad Asimmetrie.
RispondiEliminaGrazie allo staff per l'accoglienza e l'organizzazione eccellenti.
Grazie a lei, alle sue ragazze ai suoi ragazzi.
RispondiEliminaL'amarezza mia, come le dissi una volta di persona, è che tra voi non ci sia qualche voce di quel mondo cattolico-popolare protagonista storico del nostro impianto costituzionale eminentemente non-liberista. Aspetterò. Le voci sono state alte, varie e intellettualmente oneste, comprese quelle dei politici. Per me è stato un Goofy-battesimo e ne sono stato davvero contento. La citazione di Leopardi in un convegno di "Asimmetrie" è un segno dei tempi. Asimmetria tra desiderio di felicità e vita reale, poetava il nostro. Asimmetria nei tempi che viviamo. Asimmetria che ha mosso la sua testa, le sue notti, le sue analisi del sangue, anche. Asimmetria che ha mosso l'io di molti.
Comunità è una parola grossa, però qualcosa di bello s'è visto per davvero. Alla prossima.
Ho potuto seguire tutto da casa. Grazie, grazie, mille volte grazie. Da ciascuno c'e' stato da imparare, con punte assolutamente eccezionali (per me Canfora, Barra Caracciolo, Flassbeck). Ho molto apprezzato anche l'intervento del Prof. Bilancia, benche' il suo dilungarsi abbia un po' spento il dibattito e lasciato molto poco a Giacche'. Da tanto tempo siamo abituati a sentire solo parole vuote da persone che hanno la cultura e la ricchezza di linguaggio di un sedano (senza offesa per il buon ortaggio). Qui ogni frase, ogni parola, portava qualcosa di succoso e importante.
RispondiEliminaGrazie.
Grazie a Lei, professore, per aver dato a tante persone come me l'opportunità di sentire parole importanti e, soprattutto, per averci dato e darci una speranza..
RispondiEliminaPrego.
RispondiEliminaNon c'é di che..
Grazie a lei e a tutta organizzazione. Avendo partecipato anche ai precedenti tre compleanni, vorrei fare un piccolissimo paragone. Mi sembra che rispetto al precedente siano stati privilegiati gli argomenti politici (con presenza e interventi di più politici) e quelli di carattere giuridico-costituzionale, a discapito dei tagli più propriamente tecnico economici. Probabilmente è stata una scelta o un caso (vista l assenza pesante). Effettivamente anche questi sono ambiti di analisi sui quali l'associazione si prefigge di porre la propria attenzione. Io preferisco più l'aspetto economico a quello politico, ma, come si dice , io non conto un c.....
RispondiEliminaComunque sempre complimenti e infinite grazie al professore, o meglio al futuro ministro dell'economia (magari).
Io penso che l'analisi economica sia stata approfondita nei mesi e anni passati, insomma, chi voleva capire lo ha fatto. L'analisi politica (perche' da li' si deve passare) e' altrettanto importante.
EliminaGrazie a tutti voi.
RispondiEliminaVi voglio bene! 😅
Grazie a lei per l'impegno e la fatica che mette per cercare di condividere un po' di consapevolezza.
RispondiEliminaposso solo immaginare il tempo, l'energia profusa per questo evento.
Un grazie anche ai suoi validissimi collaboratori.
Grazie a Bagnai, a tutti gli ospiti, ad a/simmetrie. Peccato non poter essere presente. Ho seguito lo streaming e ho apprezzato tutti gli interventi. Inclusi D' Attorre e Salvini. Ebbene sì, mi è piaciuto anche Salvini ! Mi devo preoccupare ? L' unica cosa che non ho apprezzato è stata l' assenza di Di Battista. Non so se la giustificazione sia stata veritiera o puramente tattica, ma resta l' equivoco della nebulosità e indeterminatezza della posizione dei 5S sul tema euro e UE. Forse la cosa è voluta, perché consente al movimento di mantenere l' ambiguità sull' argomento. Almeno avrebbe potuto mandare un messaggio.
RispondiElimina" Almeno avrebbe potuto mandare un messaggio. "
EliminaNon sa usare una web cam, ha preferito inviare un messo e, da Roma a Pescara,a cavallo, è dura.
Conclusione dell'intervento di Luciano Canfora:
RispondiElimina"...e in fondo, quello che abbiamo sotto i nostri occhi è esattamente questo, l'esplosione in forme sempre meno razionali di mondi ai quali è stata via via preclusa abilmente una vera libertà dalla dipendenza dai grandi imperi.
Con un ultimo elemento di contorno che dovrebbe non solo allarmarci ma indurci ad una seria autocritica e cioè il fatto che, mentre la schiavitù vigoreggia nei mondi dipendenti per le ragioni che abbiamo sommariamente detto, si affaccia anche nel nostro, avamposti di dipendenza di tipo schiavile ci sono nel nostro ricchissimo occidente, il ghetto di Rignano Garganico nella Capitanata è un caso concreto di schiavitù stricto sensu.
Come mai etica, filosofia, dovrebbero contrapporsi, ma, finito l'esperimento socialista, entrato in crisi lo stato sociale che ne era il figlio in occidente, il problema del profitto come architrave, come Santo Graal, si può affrontare e difendere ormai soprattutto attraverso le forme di dipendenza schiavistica.
Il profitto è sacro, lo stato sociale dà diritti che intaccano il profitto inevitabilmente, specie in periodi di grave crisi come quella che da anni ci tormenta e allora la dipendenza di tipo schiavile, dal Bangla Desh, alla Capitanata, ad altre parti del mondo, garantisce il profitto.
Il che vuol dire che, lungi dall'essere un relitto storico, un fossile, la schiavitù è la forma attuale di alimento del profitto capitalistico.
Era Canfora, non Barra Caracciolo (che pure ha fatto uno splendido intervento)
EliminaE io che ho scritto?
EliminaPrima riga.
grazie a lei prof. lei è il nostro Ludovico il Moro, è riuscito con pochi mezzi ad accendere la luce del rinascimento allestendo una corte di altissimo profilo (penso a Giacchè,Barra Caracciolo, Borghi, Fusaro, Foa, solo per citarne alcuni).
RispondiEliminaSiete l'ultimo baluardo contro la desertificazione dei paesi periferici dell'unione europea.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrazie a Lei, prof. Bagnai, infinitamente, e a tutti coloro che hanno collaborato alla predisposizione di questo Goofy4, interessantissimo come sempre e con ottimi interventi, che ho seguito per intero in streaming essendo impossibilitato a spostarmi...GRAZIE MILLE, THANKS A LOT, DANKE SCHÖN, GRACIAS, MERCì...
RispondiEliminaGrazie ad Alberto Bagnai ed a tutti i relatori. Un particolare ringraziamento allo staff per la gentilezza e la professionalita' dimostrata.
RispondiEliminaGrazie a lei e ad Asimmetrie.
RispondiEliminaGrazie a Lei per tutto.
RispondiEliminaUn po' di gossip: è veramente una bella bambina dall'aria molto tenera e decisa insieme. E le somiglia moltissimo. Il proverbio dice che il primo figlio somiglia alla madre e che la prima figlia somiglia al padre! Nel vostro caso si realizza sul serio.
RispondiEliminaIncontro Ambrose E.Pritchard all'aeroporto. Corta chiacchierata sull'apparente alleanza FI-Lega.
RispondiEliminaChiedeva chi fosse più influente: Mr.B o Salvini?
Logica opinione in un mondo razionale: Salvini.
Passano 5sec e comincio a fissare il metal detector.
Non ne ero più convinto.
Da Canfora a Barra un pomeriggio di discussione sulla libertà e la schiavitù, proseguita poi da Stabile il giorno dopo e illustrata dagli interventi della mattina nella sua struttura. Canfora sbatte - con il dovuto garbo del vero intellettuale che non ha bisogno di intemperanze per con-vincere grazie alla forza della cultura e del pensiero - davanti alle coscienze di oggi le radici intellettuali dell'Italia che ha accettato e costruito il mondo euro, e non tanto per l'accenno all'ultima bestia nera, l'aristocrazia operaia, ma per tutto il resto, ben più "borghese".
RispondiEliminaPrevedibilmente deludentissimi invece in media i politici; un successo certo del blogger le ammissioni at long last di fallimento del progetto euro, ma quanto a necessità assoluta di uscire, fosse pure con l'auspicato calcio, quante esitazioni e quante ambiguità ancora. Malgrado la comunicatività di Borghi.
Perplessa su un vero personaggio come Granville che ascoltavo per la prima volta: sembrava sempre sul punto di fare un discorso importante che poi non incominciava, deviando o divagando su altro.
Splendido stile comunque sia il suo, sia quello di Evans-P.
Che stordita: ho stabilizzato Bilancia. Chiedo scusa all'interessato, salvo discuterne in privato col mio psicanalista )-:.
EliminaSono d'accordo con voi. È mia opinione che i Goofytopics trattati in questo compleanno si possono dare per assodati (per il Goofypubblico). Mi piace pensare a questo compleanno come quello della maturità. Maturità riflessa dalle tematiche delle varie dissertazioni e dei diversi interventi.
RispondiEliminaÈ stato piacevole come sempre, anche se c'è stato meno rock, rispetto al passato. In questo senso ha contribuito anche la scelta di ospiti diametralmente opposta a quella dello scorso anno, in cui erano presenti posizioni decisamente antitetiche come quelle di Boldrin, Lippi, ecc. Lo stesso Boltho aveva un'opinione non particolarmente allineata. La presenza del solo Boldrin ha acceso un clima da stadio, per dire.
Salvini l'anno passato era un inedito, mentre quest'anno è stata una piacevole conferma.
La politica secondo me era molto presente già lo scorso anno, ma in questa occasione ha prevalso rispetto agli aspetti "tecnici".
Sono contento perchè ho visto tanta gente per cui certi discorsi di tanti ospiti erano "superati" e tutto ció grazie al lavoro fatto qui sopra.
Il Prof in ottima forma, particolarmente sereno (è una impressione).
D'accordo sul tono leggermente malinconico della Granville.
Concludo: peccato per le assenze varie (più o meno giustificate), ma a mio avviso mi ha lasciato perplesso l'umore dell'onorevole D'Attorre. Ha strappato applausi quando ha riconosciuto gli errori suoi e dei suoi compagni, ha chiesto scusa ed è stata una bella cosa. Ma nell'umore e nell'atteggiamento l'ho visto quasi rassegnato. Segno che forse il percorso di Sinistra Italiana non sarà come quello che ci piacerebbe qui.
Pazienza.
Alemanno faceva quasi tenerezza...
RispondiEliminaHo passato un bellissimo week-end conoscendo gente molto simpatica, giovini (tanti informatici veneti quasi-drunken (I catch you, man), aspiranti padawan Sith, storici ricreduti che forse si ricredono di essersi ricreduti, aspiranti magistrati, persino lettori dei miei libri (!)) e meno giovini (ingengngngneri, barzellettieri, storici greci duméziliani).
RispondiEliminaYou are the best, dude, even when (you try to) speak English.
Baroni, si può bere una tazza (sith) di tè, uno di questi giorni: si porti la sua (D.C.).
Thank you all, folks!
Certamente dott. Martinet non mancheremo.
Elimina@Alberto Bagnai
E de che? Grazie a Lei che con il suo piccolo capolavoro ci permette di conoscere gentiluomini e uomini un po' meno gentili, ma pur sempre uomini ( sto ostentando umanesimo, se vede?), miserie e nobiltà, in una danza ossimorica irresistibile per chi come me è legato a un fisico da poeta. Il Goofy è qualcosa di estremamente qualitativo e, sorpesa (ma anche no), sotto innumerevoli punti di vista. Un abbraccio particolare a coloro che ho conosciuto, finalmente, dal vivo.
PS
Rockapasso ha occhi bellissimi che parlano. Ho capito chi regge la baracca :)
Tra gli storici greci duméziliani ne conosco uno che ha avuto lo stesso piacere di Martinet a incontrare Martinet. La goofycomunità potrebbe essere anche una grande famiglia, in cui le differenze si stemperano tra le braccia amorevoli e comprensive della madre ( Bagnai, le distinzioni di genere ormai appartengono al secolo scorso, con buona pace di Aristotele e Fusaro!). I complimenti e i ringraziamenti ad Alberto sono d'obbligo, ma sorgono spontanei come la prima volta. Ma non vorrei dimenticare Roberta, che si vorrebbe frequentare di più, perché, come dicevano le nonne e le mamme, dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna.
EliminaVorrei anche cogliere l'occasione, per rimediare a un piccolo torto da me commesso involontariamente: ho trovato la relazione di Luciano Barra Caracciolo di grande interesse e di largo respiro, un intervento che ti spinge a volerne sapere di più.
Ancora un caro saluto agli amici vecchi e nuovi incontrati. E, imitando altrui attese: "L'anno prossimo a Francoforte"
@Giovine Baroni
EliminaMinchia, Nico'! Tanto gentile e tanto onesto pari, e me fai pure er provolone co la mojie der bosse?
E sì che ho cercato di dirottare il giovine Baroni su altre donne navigate... Ma i miei diversivi hanno evidentemente fallito.
Elimina@Martinetus Non vorrei dire, ma parliamo tutte le lingue con la stessa bocca. Sarei curioso di sentirti parlare inglese: finora ti ho solo sentito parlare "broccolino"...
EliminaVelo, ho da poco terminato di rivedere il tuo intervento al Goofy. Che stoffa! Ora - perché non lo conoscevo - mi sto integando con Ananda Coomaraswamy. Il mio δαίμων sente una forte vicinanza a certi concetti presenti nelle tradizioni orientali. Da sempre devo dire.
EliminaNo è che io quando sento una cosa interiormente la devo dì (per questo che come politico farei decisamente cagare). Mai visto occhi così. Traspaiono una comprensione e una coscienza infinite. Io, poi, al caso non credo, quindi. Quindi ha ragione Celso.
PS
In realtà è perché so, per sua stessa ammissione, che non mi sfiderebbe mai a duello quindi sto sereno :)
PS2
Ma avete notato che le vie attorno al Serena Majestic si chiamano tutte con nomi di Paesi Europei e che c'è pure un Viale Europa? Bagnai le pensa proprio tutte.....
I could impress you, since I eventually adjust my accent: next time we meet I will gladly talk about any topic you'd like. In "brooklynese", obviously.
EliminaGiovine Baroni, può iniziare con Il grande brivido: saggi di simbolica e arte; naturalmente le consiglio una previa preparazione in sanscrito: uno studio senza fine (Ananda!).
EliminaRimanderei lo studio del sanscrito alla prossima incarnazione se non le spiace, Martinet. Per quanto riguarda Il grande brivido, invece, lo metterò senz'altro nella lista delle letture da fare. Ringrazio Lei e Velo per il suggerimento.
EliminaGiovine Baroni, lei si riferisce alla sua prima incarnazione, vero? La prossima, appunto. Perché per il suo attuale transito in hac lacrimarum valley (TM) più che il termine "incarnazione" mi paiono calzanti le parole del poeta:
Elimina"Ha più carne sto gatto 'nte 'na recchia/de tutta quella che sse porta addosso...".
Il mio suggerimento è di alimentarsi. Si alimenti, Baroni, si alimenti...
E io che sto a fa' scusi?
EliminaVa bene nonna Alberto, mo' magno... Siccome quando sono nato io c'era una crisi dell'offerta di idrogeno, secondo il modello di crescita neoclassico dovrei aumentare di parecchio nel primo periodo e subire un fisiologico rallentamento dei tassi di crescita nel successivo, una volta raggiunto lo stato stazionario. Quindi al più il problema è dopo: in quel caso smetterò di prendere tangenti...
Grazie a te, Alberto.Ad ogni Goofycompleanno, glia avatar del web, diventano persone in carne ed ossa.
RispondiEliminaGrazie Prof. E grazie a tutti coloro che, attracerso lo streaming, mi hanno consentito di seguire i lavori. Adesso segue la fase di "rivedere e cercare di capire il più possibile", che occuperà le prossime settimane :)
RispondiEliminaBuona vita
Grazie a te Alberto. Ce lo stai dicendo in tutti i modi, da anni. Da ultimo con le parole di Canfora, Flashback, Granville, Giacché, Barra Caracciolo e dei tanti altri intervenuti. Le cose che non sono facili da capire ce le hai mostrate. Perché questo benedetto "fronte unico" che tutti noi desideriamo non si può fare? Non è facile spiegarlo ma se, come hai fatto tu, si mettono al tavolo gli uomini di buona volontà (quelli di buona volontà, quelli che hanno capito!) lo si vede chiaramente il perché. Meglio che ognuno lavori al proprio orto politico, tanto di lavoro da fare ce n'è. L'importante è che non manhino occasioni di confronto, come quelle offerte, su diversi piani, da Asimmetrie, perché se ci dimentichiamo del "nemico principale" è finita.
RispondiEliminaBene. Qualcuno mi capisce.
EliminaSi ma....
EliminaFATE PRESTO!!
Mi unisco al ringraziamento - mi sono visto già buona parte dal treno. A velocità 1.5x :) )
RispondiEliminaSoprattutto grazie per i contributi di interpretazione, sia dell'attuale che della storia - essenziali per riconciliarsi con quello che si vede fuori dal finestrino e negli occhi di chi incontri, per pulirsi dalle incrostazioni di anni di aridità e falsità intellettuale. Qualcosa è più chiaro.
Grazie a lei Prof. e a tutto lo staff di a/simmetrie. Due giorni interessantissimi per l'altissima qualità dei relatori (per me Canfora e Flassbeck su tutti, come impatto emozionale) e per le "chiacchiere" alte/basse tra partecipanti nelle pause e al pranzo del 15 (gentilmente accolto ad un tavolo di "sconosciuti" .. grazie ancora ai trevisàn)
RispondiEliminaGrazie a lei, anche se ho dovuto lasciare la sala come sempre la domenica mattina proprio durante il suo intervento che mi rivedrò con gli altri sul web.
RispondiEliminaHo apprezzato moltissimo su tutti, tra coloro che non conoscevo,Canfora e Flassbeck; poi un giornalista vero come Ambrose Evans-Pritchard: sentirlo citare Leopardi in Italiano mi ha davvero colpito.
Ma il poter stare con gli amici e conoscerne di nuovi è sempre la cosa più piacevole del Goofycompleanno.
E noi gli rispondiamo con Coleridge.
EliminaStagnazione e deflazione:
"Day after day,day after day,
We stuck,nor breath nor motion;
As idle as a painted ship
Upon a painted ocean.
Water,water,every where,
And all the boards did shrink;
Water,water,every where,
Nor any drop to drink."
Come andrà a finire:
"Four times fifty living men,
(And I heard nor sigh nor groan)
With heavy thump,a lifeless lump,
They dropped down one by one."
Grazie a lei professore e a tutti coloro che hanno animato il dibattito. Forse mi sarebbe piaciuto l'intervento di un sindacalista di Cgil/Cisl/Uil!
RispondiEliminaPezzo dopo pezzo guardo i video. Grazie a lei, grazie a tutti quelli che hanno partecipato, e a coloro che hanno contribuito alla organizzazione.
RispondiEliminaPS/OT - non mi piace dire alla mia mano sinistra cosa fa la mia destra, ma stavolta faccio una eccezione per la particolarità della notizia: fatta mia piccola donazione, perché in tempi quasi giusti - udite udite - il San Carlo di Napoli... M'HA PAGATOOOOOOO!!!
che ci crediate o no, è diventata cosa rara, e dunque onore al massimo partenopeo.
Perché ci sono teatri, anche molto importanti, che ti avvertono prima della sottoscrizione del contratto: "pagheremo a un anno!" (minchia!).
Ma la simpatica notiziola che vi passo - notiziola che si inserisce nel puzzle che ben conosciamo - è che: alcune istituzioni, comuni, regioni... non avendo più soldi da dare ai teatri, in particolare quelli lirici, girano loro la proprietà di alcuni immobili che poi i teatri mettono all'asta, nella speranza di venderli bene onde poter sostenere adeguatamente la propria attività. Chi vuole divertirsi può andare sui siti dei teatri e alla voce Bandi, troverà la sezione Vendita immobili. Così è... pure se non vi pare.
Grazie ancora.
Convegno di altissimo livello. Grazie Alberto e ad A/simmetrie, per lo streaming e la traduzione. Alla tavola rotonda dei politici pare sia maturata la consapevolezza di un confronto e collaborazione alla cui base si dovrebbe porre la carta costituzionale. Il manifesto scritto da Ugo, Andrea e Pier Paolo, il lavoro di Barra Caracciolo e di Giacché, oltre ovviamente alla tua psicoterapia di gruppo e all' immenso lavoro svolto hanno prodotto un' increspatura nel panorama politico da non sottovalutare e da sviluppare. Non nascondo l' emozione per l' intervento di Triolo che, affidandoti l' onere della promozione e coordinamento di questo percorso, ha cercato una composizione della difficoltà politica di Ugo a dialogare con una forza come la Lega. Oggettivamente l' operazione è assai complessa e mi chiedo in quale forma prenderà corpo, cioè sia tatticamente più remunerativo un "marciare divisi e colpire compatti" come ha dichiarato Ugo oppure evidenziare ai diversi elettorati quella legittimazione reciproca necessaria ad un comune intendimento programmatico, volto al ripristino delle condizioni necessarie all' applicazione della costituzione, come unico strumento garante della democraticità della comunità politica italiana, come ci ha brillantemente spiegato Barra Caracciolo (questa sera ascolterò attentamente Giacché e Pier Paolo). Mi rimane anche un dubbio: se sia realizzabile una campagna elettorale all' insegna della trasparenza sulle reali intenzioni di uscita, oppure la situazione richieda prudenza ma, in questo caso, probabilmente non si riuscirebbe a promuovere consapevolezza e rassicurazione nell' opinione pubblica. Sarei felice d' incontrare gli amici bolognesi per un aperitivo per sapere cosa ne pensano e sarei molto interessato alle tue considerazioni e a quelle dei lettori del blog. Grazie per la vitalità che riuscite sempre a donarmi.
RispondiEliminaGrazie a Lei che mi ha fatto apprezzate la bellezza dei boschi appenninici che mi hanno tenuto compagnia durante il viaggio di andata. Grazie a Lei che mi ha fatto conoscere un professore di economia dell'Università di Birmingham che mi piacevolmente fatto compagnia durante il ritorno. Grazie a Lei che mi ha fatto conoscere finissimi intellettuali come Mimmo Porcaro e Barra Caracciolo. Grazie a Lei che mi fatto capire che quelli per cui voto ancora continuano a non capire quali siano le priorità del nostro Paese. Grazie a Lei per la passione che mette in quello che fa. Grazie a Lei per la sua instancabile opera di diffusione. Grazie per aver pazientemente interagito con me, sebbene immerso in mille impegni. Grazie di tutto Professore.
RispondiEliminaBuongiorno Prof.Bagnai,
RispondiEliminaper prima cosa mi presento : mi chiamo Marta Gatti e sono di Perugia
Ieri ho incrociato il suo sguardo, poco prima di andare via, mentre stavo aspettando in reception con la mia piccola bimba di 2 anni. mi è sembrato di cogliere in lei un sorriso.
Quanto avrei voluto dirle grazie io Professore…quanto avrei voluto superare la timidezza e la paura di non poter essere che l’ennesima persona molesta che le si avvicinava…
nonostante di cose mi piacerebbe dirgliene tante… non corro il rischio… di nuovo
UN GRAZIE A LEI.
GRANDE DAVVERO.
Grazie a voi. Sono rimasta davvero colpita dal calore sincero che si percepiva vividamente. Abbiamo conosciuto persone davvero valide e tecnici esperti estremamente disponibili (Flassbeck a colazione è stato molto cortese con me e Nico, Borghi o Bilancia seduti al tavolo con estrema semplicità a spiegarci questioni o a raccontarci esperienze. Non sono cose scontate). Un grande valore umano, non solo tecnico al Goofy. Complimenti!!
RispondiElimina@Di Cì È vero, il calore si percepiva anche da casa, grazie anche a tutti gli amici che tuittavano e rituittavano a manetta. Volevo anche farti i complimenti per la bellissima borsa rossa che ho potuto apprezzare grazie allo streaming ;-) #femmine
EliminaNat! Io e Nicola avremmo voluto conoscerla, ne parlavamo giusto in treno. Ma ci saranno sicuramente altre occasioni. Ahah ma come hai fatto a riconoscerci dal video? (La borsa rossa è in effetti un graditissimo regalo, ma non di Nico, che malauguratamente è un t-rex).
EliminaPs
In effetti il professore è stato di una cortesia squisita, posso testimoniare che ha un CORE grande accussí ;)
@DC Ti riferisci ovviamente al suo incedere maestoso e alle dimensioni imponenti, che gli impediscono di entrare in una boutique...
Elimina@Di Cì Riconoscervi? O eravate voi, oppure c'era un sosia di Nicola che chiacchierava con un sosia di Martinet... Quanto al T-Rex, cara, purtroppo i maschietti in genere... ;-)
EliminaScusate. Ho sentito un fischio al timpano e ho aperto il blog. Ha smesso. Innanzitutto T-Rex una beneamata fava. Ecco. Fine.
EliminaPS
Beppe Grillo ha messo online sul sito l'incontro tra Di Battista e i suoi di ieri. C'erano pure Fassina, Varoufakis e Mélenchon, anche se si vedono solo di sfuggita.
@Alberto Bagnai @Nat
EliminaIn effetti è a suo agio solo in libreria, dove se fa cadere qualcosa almeno non si rompe. Per il resto è un elefante in un negozio di ceramiche ;)
@Nicola
Ahahah, un incontro dalle molteplici convergenze pare. Bene così, la politica prende di petto il problema.
Cavoletti di Bruxelles, ma c’è la fila per conoscere di persona Nat… speriamo di non far ingelosire il Guru :-)
EliminaCmq, Finalmente ho capito a chi ho stretto la mano domenica, alla fine del convegno vicino al palco. Stupidamente non avevo chiesto il tuo nick (o nome). Mi dispiace non aver salutato anche il tuo fidanzato che leggo spesso sul forum.
Un saluto a tutti e due, allora
Si, effettivamente non mi ero presentata adesso che ci penso.
EliminaComunque certamente, alla prossima! Un caro saluto anche da Nicola
Grazie a lei prof, il terzo Goofycompleanno per me.
RispondiEliminaIo ho una domanda che riguarda la sua presentazione: slide a/22 , Qualcosa è cambiato. Quando?/9 - Rapporto al PIL dell'EZ.
Non riesco a capire a cosa si riferiscono i valori riportati sulle ordinate: sono in percentuale, dall' 80 al 130%.
Avevo ipotizzato che il 100% corrispondesse alla media dei pil della zona euro. Se fosse stato corretto, nel 2013 avremmo avuto in Italia un pil del 95% rispetto alla media dell'EZ.
Questa mattina ho cercato i dati e su AMECO dovrei averli trovati.
La scelta dell'indicatore già è un problema, però ci ho provato: Gross domestic product at 2010 reference levels.
Ho preso i dati dal 1980 e cercato di riprodurre il grafico che c'era bella slide ma non ci sono riuscito (anche cambiando la scala e con altri tentativi).
Mi sembra comunque che il mio assunto iniziale fosse sbagliato perchè il PIL dell'Italia non va mai sotto la media dell'EZ (come potevo benissimo immaginare).
Visto che non riesco a capire come è costruito il grafico posso domandare se qualcuno mi aiuta con una sessione di "anche tu economista"?
Grazie
Grazie al prof e a tutti i patriotti presenti, è stato un bel goofycompleanno e in più rispetto agli altri ho dato un volto a un sacco di commentatori come Simone Previti, Nicola Strada e Martinet; è stato un piacere conoscervi.
RispondiEliminaCiao da un informatico (quasi)veneto quasi-(sempre)drunken.
Ho visto tutti e 3 i video del convegno, parte in diretta e parte in differita, e senza dubbio mi piace di più, anche per la mia formazione, quello di domenica pomeriggio.
RispondiEliminaMolto suggestivo l’intervento di Pier Paolo Dal Monte, quando ricorda che l’autore del primo libro intitolato “Stati Uniti d’Europa”, nel 1017, è Giovanni Agnelli.
Il Velo di Maya (Maya era l’illusione cosmica). Noi diamo troppe cose per scontate. Critica alla globalizzazione ed al capitalismo illimitato.
Buono anche Diego Fusaro: il capitale vive fisiologicamente di crisi. La crisi è un metodo di governo ? Rimozione dei diritti sociali e tagli dei salari. Critica alla globalizzazione. Analogia fra anarchici e neoliberisti. I migranti che rappresentano manodopera a basso costa. A svantaggio degli italiani. Il pensiero unico politicamente corretto. Diritti sociali prima dei diritti civili. Critica all’individualismo imperante.
Alfredo D’Attorre ha fatto un buon intervento.
Luciano Barra Caracciolo e Vladimiro Giacchè. La Costituzione italiana contro i trattati europei. Prevalenza della Costituzione.
Vladimiro Giacchè: ogni tanto ha riso, quest’anno, meno male. Il concetto di disoccupazione di equilibrio. Per favorire la stabilità dei prezzi. Il nuovo articolo 117 che introduce le fonti europee della norma. Un tentativo eversivo in senso tecnico, della nostra Costituzione.
Francesco Bilancia costituzionalista. I diritti sociali come strumenti di riequilibrio macroeconomico. Le riforme dei diritti del lavoro. Le riforme costituzionali. Il nuovo articolo 81 della Costituzione. Il pareggio di bilancio un concetto astratto. Il ruolo e le sentenze della Corte Costituzionale, che dà sempre ragione al governo.
Una domanda: Bagnai ha esposto molte teorie di economisti, italiani e stranieri. Perché Caracciolo, Bilancia e Giacchè non hanno fatto altrettanto con i vari costituzionalisti italiani e stranieri ? Perché hanno citato pochissimi altri esperti di diritto costituzionale ?
Correzione:
RispondiElimina"Molto suggestivo l’intervento di Pier Paolo Dal Monte, quando ricorda che l’autore del primo libro intitolato “Stati Uniti d’Europa”, nel 1917, è Giovanni Agnelli."
Grazie a lei, professore, e grazie a tutti coloro che hanno partecipato. Io ho solo potuto assistere in diretta grazie allo streaming. Ovvierò alla mancata partecipazione versando, nelle limite delle possibilità, un contributo ad a/simmetrie.
RispondiEliminaGrazie mille a te, Alberto, e a tutta la squadra di Asimmetrie. Un saluto in amicizia a tutti gli intervenuti per le belle giornate trascorse insieme.
RispondiEliminaSentiti ringraziamenti all'organizzazione per l'occasione avuta di conoscere persone interessanti con cui condividere questo parte del nostro percorso di vita comune. Indipendentemente dall'efficacia politica del messaggio, mi preme sottolineare la mia soddisfazione per l'opportunità di impegno civile e di realizzazione sociale.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti.
Quest'anno, finalmente, c'ero.
RispondiEliminaUn grazie a tutti, e naturalmente in primis al prof., ma in particolare ai tre relatori i cui interventi mi hanno colpito maggiormente: Porcaro, forse il più lucido e (almeno apparentemente) sincero e genuino fra i politici intervenuti; Flassbeck, brillantemente tecnico; e Caracciolo, dalla passione civica quasi commovente, e comunque contagiosa.
Ho notato che rispetto agli scorsi anni l'impronta del convegno è stata decisamente più politica e meno tecnica (ma cosa c'è ancora da aggiungere di tecnico, che sia comprensibile ai "profani" e non sia già stato ribadito decine di volte?), e che il prof, nonostante un paio di "inviti" piuttosto espliciti (penso in particolare a Triolo e Salvini) a "scendere in campo" e/o "fare il fronte (politico)", abbia preferito smarcarsi, ribadendo che il proprio (e nostro) impegno debba concentrarsi in primis sul versante culturale, forse perchè senza cultura (e, dunque, consapevolezza) non c'è politica.
E' valsa la pena sorbirsi 12 ore di macchina da Trieste e ritorno.
E comunque prof, può fare er Cavajere Nero quanto vuole, ma a vederla dal vivo si capisce benissimo che lei è un tenerone!
Mimmo Porcaro è da guardare a velocità x1.5 - a me ha fatto paura. :)
EliminaE' stato un bellissimo Goofycompleanno, il mio primo dal vivo. Ci hai(avete) dato così tanti spunti di rilflessone e chiavi di lettura che non so da dove cominciare a leggere e studiare!. Infinitamente grazie a Te e a tutto il tuo staff. Ad maiora!
RispondiEliminaGrazie a lei Prof! dopo aver seguito, se pur dal mio pc, le due giornate per intero adesso sono un po' più fiducioso per il futuro. In particolare sono molto speranzoso riguardo all'avventura da poco iniziata da Alfredo D'attore. E' bello vedere una persona "de sinistra" (come in teoria un tempo mi definivo io) uscire dai soliti luoghi comuni ed affermare che si impegnerà affinché la lotta alla disoccupazione venga PRIMA di quella all'inflazione (che poi quest'inflazione dov'è? qualcuno sa' dove stia? dopo ormai anni di deflazione ancora c'è qualcuno che elogia la stabilità dei prezzi??). Se Alfredo riuscirà a non andare dietro a gli altri pdini che sono usciti dal PD perché scontenti di Renzi, come Pippo Civati, ma che in realtà sono dei luogocomunisti (perché essere di sinistra vuol dire no barriere, quindi no frontiere, quindi ben venga la moneta unica), allora sarò felice di votarlo alle elezioni nazionali.
RispondiEliminaNon me ne voglia Claudio, ma nel suo partito ci sono troppi ritardati che ancora difendono l'euro. Non posso votare un partito che è al suo interno, in maggioranza, favorevole all'euro.
Un ringraziamento speciale a Marta e agli altri altri membri dello staff (dei quali non conosco i nomi): sono stati davvero imperfettibili
RispondiEliminaAi Goofynomici:
RispondiElimina"Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio;
sì che fortuna od altro tempo rio
non ci potesse dare impedimento,
anzi, vivendo sempre in un talento,
di stare insieme crescesse ’l disio.
E monna Vanna e monna Lagia poi
con quella ch’è sul numer de le trenta
con noi ponesse il buono incantatore:
e quivi ragionar sempre d’amore,
e ciascuna di lor fosse contenta,
sì come i’ credo che saremmo noi."
Grazie a tutti per un'esperienza che è ogni anno nuova e sorprendete!
E grazie ar Cavajere Nero, senza cui tutto questo non esisterebbe, per aver creato questo "vasel" nella tempesta (anche se sono certo che il mio intervento non si vede online perché il guru ha staccato la spina sapendo che avrei proposto de fa' "er fronte noeuro"). :-)
Però, oggi "Lapo" non suona più tanto bene come allora
EliminaLe ho giá fatto i complimenti live. Glieli rinnovo sul blog. Ottimo intervento, bravo Triolo.
EliminaGrazie a lei professore, e a tutti gli intervenuti. Sono rimasto piacevolmente sorpreso in particolare da Antonio Triolo, cui voglio esprimere tutta la mia stima. La sua performance ha peraltro girato il coltello nella piaga dell'evidente inconsistenza della nostra sinistra parlamentare. Porterò nel cuore il ricordo di un piacevole scambio di vedute con Monsieur e Madam (e qui si esaurisce il mio francese) Granville, la cui profonda empatia mi ha conquistato.
RispondiEliminaI guess that those disappointed ;) with my lack of confidence with english language will forgive me, I really appreciate their feedback. I gonna double my efforts to improve my knowledge, hoping that they will maybe help me with this task. My email address is nicola -DOT- strada -AT- gmail -DOT- com, just in case.
Ho seguito in streaming da un altro continente ed e' stato difficile il secondo giorno; grazie a Lei e a chi collabora attivamente con Asimmetrie.
RispondiEliminaFlassbeck uber alles; mi ha veramente impressionato.
La Granville non tanto; sotto tono.
Pritchard e' un vero giornalista; sembra incredibilmente timido per essere un giornalista.
Mi rimane la curiosita' di ascoltare Sahra Wagenknecht (altro tallone d'Achille!)
sulla situazione in Germania, e magari qualcuno dalla Finlandia, visto che non se la passano un granche' bene (i Finlandesi in buona parte attribuiscono la crisi soprattutto alla crisi Nokia, e non all'Euro, da quel che mi e' stato detto).
Come ha detto Borghi; speriamo non ci siano tanti altri compleanni prima della vittoria.
Grazie a lei Professore. È stato il mio battesimo goofynomico, e posso dire con sincerità che è stata una esperienza che difficilmente dimenticherò. Non entro nel dettaglio degli speech e dei contenuti, gli altri prima di me hanno descritto la qualità e l'alto livello degli interventi con parole che non saprei trovare. Mi preme soffermarmi sulle sensazioni che ho percepito stando per la prima volta in mezzo alla 'comunità' che lei ha creato. Da quando ho cominciato a seguirla pochi mesi fa, frequentando quotidianamente il blog da lettore silenzioso, divorando tutti i suoi video su Youtube, leggendo i suoi due libri, e da qualche settimana anche seguendola su twitter, ho trovato risposte a domande che mi assillavano da anni. Avevo la sensazione che c'era qualcosa che non tornasse nella realtà che mi raccontavano, non ero consapevole di cosa non mi tornasse ma sapevo che una risposta c'era, e che era nascosta dietro al velo dell'ignoranza e dell'ignavia che mi circondava. Cercavo una luce, una chiave di lettura, un posto dove scoprire che c'era da studiare e quindi da sapere. Scoprire di poter sapere. E ho trovato un posto in cui si fondono scienza, numeri, ragione, ragionamento, interpretazione, buon senso, umorismo, cultura, retorica (intesa come arte), onestà intellettuale, e tanta umanità. Questo posto da ieri, per me, non è più soltanto un posto virtuale in cui la mia sete di sapere e di verità trovano quotidianamente soddisfazione. È diventato un posto reale, fatto di volti e voci con cui condividere la consapevolezza. Persone che hanno l'entusiasmo di voler sapere, l'umiltà di voler scoprire, la passione di voler studiare, la follia di voler ancora sperare. Mi sento orgoglioso di fare parte, nel mio piccolo, di tutto questo che lei ha creato. E non finirò mai di ringraziarla per questo.
RispondiEliminaGrazie a lei professore, grazie per la sua forza, la sua determinazione, la sua ironia. Grazie per avermi stimolato nella lettura dei classici, non finirò mai abbastanza di esserle riconoscente per la passione con cui ho letto Guerra e pace o Anna karenina. Mi sento come prescelta per essere riuscita ad imbattermi nel suo blog. Un blog così non si trova tutti i giorni. Un goofy4 speciale per tutti gli interventi e rifacendomi a Borghi speriamo che tra un anno non ci sia più bisogno di un altro goofy, ma solo di uno in cui si possa festeggiare la liberzione. A fine mese farò un'altra piccola donazione ad a/simmetrie. Un abbraccio a tutti
RispondiEliminaGrazie Professore. Per me era la prima volta e sono rimasto timidamente, ma avidamente in ascolto. Parafrasando dal mio piccolo punto di vista una parte delle riflessioni del prof Majone, a dispetto delle conclusioni (volutamente sarcastiche, naturalmente) del prof Borghi, penso che la sua iniziativa vista sotto il profilo dell'analisi del processo e dell'input sia un successo senza precedenti. Contando solo sulle sue forze di grandissimo comunicatore - sentendola dal vivo per la prima volta ho pensato ai suoi studenti e ho cercato nella mia memoria di fu studente di medicina esempi di cultori delle mie discipline di formazione così passionali, appassionati ed appassionanti trovando però pochi esempi, è riuscito a coagulare in pochi anni, in mezzo al deserto più arido e nel pieno di un messaggio unidirezionale, un numero impressionante di persone, estranee al suo mondo di riferimento accademico, rendendo una materia obiettivamente ostica (la matematica non è un'opinione, non è un luogo comune) interessante e oggetto di studio, alla latina. E questo e' l'input. Ma anche il processo si è rivelato vincente. Ma dove si è vista mai una platea di un convegno così attenta e in silenzioso ascolto di interventi densi come quelli dei relatori tecnici che si sono succeduti? Lei ci ha trasmesso passione, Professore. Personalmente, da uomo di sinistra, ritengo che Lei abbia fatto un'operazione che più di sinistra non si può: perché lei invoglia ad interessarsi, a partecipare, a non accettare supinamente quello che passa il convento, ad esercitare il pensiero critico. Questi due giorni, con i vari interventi, che soffermarsi su uno sarebbe come andare a detrimento dell'altro, sono stati una sana palestra mentale. Ed anche se il suo commento a chiusura apparentemente critico nei confronti di soluzioni politiche rabberciate può essere apparso pessimistico - ma d'altra parte come mi ha fatto notare con una delle sue fulminanti e lapidarie chiose il risultato dell'esperimento del referendum del 1985 rivela quanto meno che la riproposizione del fronte di liberazione richiama anche un certo retrogusto di sfigume-, resta il fatto che aver costretto pensieri ed esperienze politiche diverse a partecipare ad un convegno e a confrontarsi con una realtà estranea alle solite, ritrite narrazioni costituisce un'ulteriore dimostrazione del successo del processo avviato. Per quello che può contare, non smetterò di ringraziarLa.
RispondiEliminaGrazie a te, Alberto, alla tua splendida famiglia e a tutti gli astanti.
RispondiEliminaIo vorrei veramente che la profezia di Claudio Borghi si avverasse e che questo fosse l'ultimo goofy, sperando di iniziare una lunga serie di "goofree" atti a festeggiare la liberazione. Continuerò, finché potrò, nella mia piccola opera di contribuzione (pecuniaria) ad asimmetrie, con la certezza che sono i soldi meglio spesi da molto a questa parte.
Un abbraccio.
Mi sembra evidente che il significato di questo evento non è chiaro né a voi né a Claudio. Nulla di male. Interverrò con il mio consueto garbo e la mia consueta perspicuità affinché evitiate di incorrere in equivoci pericolosi (per voi).
EliminaE per "I Miserabili" che ho letto con "Guerra e Pace" con vera gratitudine al Prof.
RispondiEliminaE' stato il mio primo goofy, anche se solo a metà, la domenica.
RispondiEliminaFinalmente live ! Toccare con mano quello che è stato per alcuni mesi solo lettura o il mondo virtuale di twitter. Eccellente organizzazione, ottima esperienza.
La potenza delle verità fattuali in campo si tagliava a fette, meno la speranza che con quelle verità prima o poi i conti si dovranno fare.
Un ringraziamento profondo a questo blog dove i miei occhi hanno potuto velarsi leggendo straordinari e coinvolgenti post.
"Cercavo una luce, una chiave di lettura, un posto dove scoprire che c'era da studiare e quindi da sapere" "Scoprire di poter sapere" le parole di lallo bontempi sono dentro me.
Non posso che avere ormai, ostinata resistenza a ciò che ostacoli il successo dello straordianario lavoro che lei Prof. ha messo in campo.
Un Immenso Grazie
Ho partecipato e mi sono entusiasmato ed ho scoperto un professore che mimetizza sotto la ruvida scorza un cuore grande. Lo intuivo, però vederlo è un'altra cosa. Sono stati due giorni intensi, ma ne è valsa la pena, sopratutto perchè lo spettacolo della platea è interessante quanto gli interventi dei relatori. Vedere Barra Caracciolo che, emozionato, si spella le mani applaudendo quando si parla di difesa della Costituzione, sedere dietro a Brigitte Granville il sabato mentre sistema la relazione per domenica ed ogni tanto da di gomito al marito, osservare le espressioni di Borghi e di Foa mentre ascoltano i relatori, beh, vale il prezzo del biglietto. Ma sopratutto vedere le tante facce di gente che ha le più diverse estrazioni sociali, le più svariate provenienze geografiche e non sentirsi solo, questo vale per tutto.
RispondiEliminaCalo un velo pietoso sui polici, tranne che per Borghi, che però politico non è. Dopo la sua proposta di un tavolo comune, al primo giro di tavolo, tutti d'accordo. Al secondo giro però c'erano già i primi "distinguo" e per fortuna (loro) la cosa è finita lì, perchè sono ragionevolmente sicuro che se ci fosse stato un terzo giro di tavolo le posizioni sarebbero state ancora più distanti. Non c'è niente da fare, l' "homo politucus" è più sfuggente di un' anguilla ricoperta di grasso.
Comunque grazie a te, Alberto, per tutto.
Secondo me il tempo del tavolo comune è finito. Un incontro (proposto da una sola parte politica, che dice espressamente "venite da me") per fare cosa? Per decidere che l'euro è cosa brutta e cattiva o per accordarsi sul dopo? Nel primo caso, mi sembra tardivo; come disse Cesaratto, chi voleva capire, complice soprattutto questa casa e il suo padrone, lo ha già fatto. Nel secondo caso, mi sembra inutile; forze con origini e fini politici completamente disomogenei, una volta condiviso il perché, difficilmente potranno mettersi d'accordo sul come.
EliminaSul perché, è sufficiente essere coerenti e concordi nel non mentire e nel diffondere in modo onesto e trasparente le disfunzionalità di questo sistema presso i rispettivi elettori, potenziali o meno.
Sul come, è meglio che la politica sia coinvolta il meno possibile: abbiamo i tecnici, che saprebbero cosa fare, ma lo fanno al meglio se non vengono allettati dalle sirene del potere.
Mi associo ai controringraziamenti. Da habitué dei goofycompleanni non posso fare altrimenti.
Grazie
RispondiEliminaHo molto apprezzato il riferito commento di un politico (era Alemanno?): stupore nel vedere tanta gente "comune" giunta da lontano per ascoltare temi noiosi, per di più dovendo pagare per farlo. Cosa che ai politici riesce ultimamente molto difficile...
RispondiEliminaAnch'io voglio ringraziarla, professore. Sia per la ricchezza dell'evento, il mio primo goofy "dal vivo", sia per essersi prestato a un'attività (che posso solo immaginare logorante, benché, spero, di qualche soddisfazione) che ha permesso a un giovane di vent'anni come me di non incappare nelle ragnatele dell'ideologia piddino-dominante.
RispondiEliminaE' il mio primo commento, un po' perché, obiettivamente, a vent'anni non ho granché modo di contribuire al dibattito (prendo e porto a casa, come si dice a Milano), un po' per soggezione (dopo uno dei miei pochi tweet sono stato bloccato, temo per aver screditato qualcuno che tentava di affermare una sua presunta volubilità di opinione).
Se oggi, con chiunque mi trovi a discutere, posso vantare di avere strumenti adeguati alla comprensione di quanto succede ed è successo, lo devo in gran parte a lei. La sensazione è quella di non poter far niente, perché anche nel mondo degli studenti universitari, per quanto uno si sforzi di spiegare e di argomentare con interlocutori che si presume studino e vogliano approfondire, la verità è che non sei intellettualmente significativo se, in fondo a un'analisi corretta o scorretta che sia, non inneggi agli stati uniti d'Europa. Tuttavia, assistere a un convegno come quello dei giorni passati, pieno di persone ricche, valide, amiche tra loro, con storie politiche e di vita diverse, accomunate dall'interesse per la verità (e spesso per il futuro dei loro figli, cioè il mio) e unite dalla lettura del blog, mi ha dato un senso di comunità che aiuta a non sentirsi soli e ad avere la forza di continuare a lottare. Quindi, grazie a lei e a tutti i partecipanti, in particolare quelli che ho conosciuto.
Passeggiando sul lungomare tra Montesilvano e Pescara il lunedì, mattina ho maturato alcune riflessioni su quanto ho sentito al goofy4. Ve ne riporto un paio.
RispondiEliminaLa prima riguarda l'idea di Salvini di un intervento armato contro l'ISIS.
Ho pensato che no sia affatto necessario, e dovrebbe essere ampiamente sufficiente procedere ad un embargo, per impedire in particolare allo Stato Islamico di finanziarsi tramite la vendita del petrolio e, soprattutto, per impedire alle banche dell'ISIS di ricevere capitali dall'estero (crf. Maurizio Blondet). Riflessioni semplici e non particolarmente originali. Guarda caso, è la medesima posizione assunta dal G20.
La narrativa dei nostri governi è satata invece agghiacciante, e si è parlato di tutt'altro, da un'unica Eurogendarmeria allo stravolgimento della Costituzione Francese alla compressione dell'uso di internet.
Ora, ciò che è vero, per esser tale, dev'essere prima ancora verosimile, e nella narrazione ufficiale ci sono almeno un paio di cosa del tutto inverosimili:
1) Non è verosimile che un gruppetto di scalzacani armati alla leggera tenga sotto scacco un'alleanza composta da Russia, Iran, Siria, paesi occidentali e Stati Uniti.
2) Nessuno, che faccia una guerra aperta contro 3-4 nemici, opera attentati sul territorio di un quinto stato. Per evitare di farsi nuovi nemici. (Tratto dal sussidiario dell'asilo per bimbi futuri militari di Cape Canaveral).
Matteo Salvini, in questo contesto, si è appecorato a tutti gli ipocriti (o, in alternativa: idioti) che fingono di credere (o, sempre in alternativa: credono perchè idioti) alla versione ufficiale.
Ora, siccome nel caso in ispecie non ritengo Salvini un cretino, mi dispiace, ma penso sia un ipocrita.
E un ipocrita, che avvalla una narrazione palesemente falsa e inconsistente dei fatti e sceglie scientemente di affrontare il problema nel modo più sbagliato in ultima analisi si pone, nei confronti dell'affare ISIS, come complice.
A) I ragazzi di Daesh NON sono “scalzacani”, hanno decine di migliaia di uomini ben inquadrati (da ex ufficiali irakeni) sul terreno, e uno Stato nascente che recluta uomini, batte moneta, amministra la giustizia (a modo suo, certo), produce libri di testo, ed è insomma più sovrano e funzionale dello Stato italiano attuale. Dispongono inoltre di una quinta colonna importante, di numerose enclaves a loro favorevoli nei paesi europei, e di parecchio personale che non ha paura di sacrificare la vita, anche in missioni suicide come quella parigina (non si trovano sulle pagine gialle).
EliminaB) L'embargo servirà a 0,04 perché a) i principali finanziatori dell'ISIS sono la Casa di Saud e il Qatar, alleati strategici degli USA e della Francia, per i quali una vittoria delle potenze sciite (Iran e i suoi alleati, in primis governo siriano ed Hezbollah) è una minaccia esistenziale: non smetteranno di finanziarli mai, se non costrettivi a viva forza dagli USA che non ne hanno la minima voglia – e, forse, possibilità b) nessun embargo ha mai vinto una guerra, al massimo ha contribuito. Per vincere una guerra bisogna mandare la fanteria, conquistare il terreno e tenerlo. Altrimenti, nuclearizzare, ma pare ci siano effetti collaterali indesiderabili.
C) L'attacco di Parigi è un esempio classico di guerra asimmetrica, du faible au fort. Gli attacchi aerei sulla Siria fanno la stessa cosa degli attacchi di Parigi: per quanto siano "intelligenti" e "mirati", tirano SEMPRE anche nel mucchio dei civili innocenti. Daesh non ha l'aviazione, e reagisce così. Inoltre, per Daesh questi attacchi rappresentano una campagna di reclutamento dal rapporto costi/benefici ottimale: nelle banlieues francesi gli attentatori di sabato, come quelli di "Charlie Hebdo", sono eroi come Leonida.
D) Questi ultimi attacchi potrebbero rivelarsi un errore strategico se favoriranno a) l'ascesa al potere di Marine Le Pen b) la linea politica russa (sostenere Assad, neutralizzare tutti gli altri, rimandare al dopo la successione all'attuale regime siriano). Possono favorire questi risultati perché rendono molto difficile alle classi dirigenti europee il sostegno sia alle politiche di immigrazione tipo "avanti c'è posto" sia i distinguo capziosi e fasulli sulla situazione siriana: Assad cattivo da deporre comunque, i ribelli liberali (!) da proteggere, etc. Inoltre…
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EliminaE) …inoltre, questi attacchi metteranno in luce un fatto: che la UE NON E’ IN GRADO DI DARE UNA RISPOSTA EFFICACE E UNITARIA E DI GARANTIRE LA SICUREZZA DEI CITTADINI EUROPEI. Al massimo, a Daesh la UE gli manda la Troika o un accertamento dell’AdE. La UE è tante cose, ma non è capace di coordinare una politica di sicurezza efficace contro un nemico deciso e spietato con il quale non si può venire a patti. E’ infatti nata con il presupposto che della sua politica di sicurezza si sarebbe sempre occupato qualcun altro (gli USA). Ora, nell’immane caos mediorientale gli USA sono il principale problema, e non la soluzione. Sono infatti i responsabili ultimi del rovesciamento dei governi laici arabi (Saddam, Gheddafi, nelle intenzioni Assad), fin dalla prima guerra in Afghanistan (talebani-URSS) hanno giocato col fuoco dell’estremismo religioso islamico che ora scoppia in faccia a noi europei, e non hanno la minima intenzione di intervenire militarmente per stabilizzare la regione, per gli enormi costi politici che questo comporterebbe.
F) Sintesi: chi si doveva occupare della nostra sicurezza è il principale responsabile della nostra insicurezza, e la UE si dimostra per quel che è: tutta chiacchiere e distintivo, forte coi deboli (i cittadini europei, la Grecia) debole coi forti (il nemico esterno). I dirigenti UE tenteranno di reagire invitando alla union sacrée intorno al loro ferro di legno economicista, ma riusciranno al massimo a limitare le libertà giuridiche dei cittadini europei col pretesto degli attacchi terroristici: non a farli cessare, non a risolvere la situazione là dove si dovrebbe (sul posto e in casa).
G) Perché la situazione andrebbe effettivamente risolta anzitutto con un intervento militare sul posto. Andrebbe formata una coalizione di potenze interessate a stabilizzare il Levante: potenze europee mediterranee, Iran e suoi alleati, Russia; e andrebbe costituito un contingente di almeno (almeno) 150-200.000 uomini con l’obiettivo strategico di conseguire una rapida vittoria punitiva esemplare di tipo romano (annientamento cartaginese). Non ritengo possibile una soluzione negoziata con nemici che hanno l’obiettivo strategico di costituire un Califfato sunnita nel Levante, con mire espansionistiche per il dopo, perché una loro riuscita porrebbe una minaccia esistenziale all’Europa mediterranea (come minimo).
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EliminaH) Una coalizione e un intervento come quelli descritti al punto precedente sono IMPOSSIBILI nel quadro sistemico attuale (NATO, UE).
I) Salvini è dunque ipocrita, o semplicemente furbo, quando invoca un intervento militare che sarebbe sì necessario e benvenuto, ma è anche impossibile oggi (e lui lo sa benissimo).
L) In casa, limitare le libertà giuridiche dei cittadini non serve a niente, tranne ad azzoppare gli oppositori politici (legali). L’esperienza del Patriot Act USA lo dimostra, se ce ne fosse bisogno. Per affrontare il problema sul suolo europeo, ci sono alcune cose elementari da fare, queste. 1) sospendere Schengen, sorvegliare BENE le frontiere, chiudere per quanto possibile con l’immigrazione tutta 2) espellere i clandestini, tutti e sul serio 3) verificare chi abbia doppia cittadinanza europea + paesi sensibili, controllarlo al microscopio elettronico, se lo si trova in zona di guerra fucilarlo sul posto 4) asciugare il mare in cui nuotano i pesci jihadisti, vulgo le concentrazioni urbane tipo banlieues. Si fa così: a) con la paura. Si espellono i clandestini (tutti, sul serio), si varano leggi premiali e programmi di protezione funzionanti per i delatori, si puniscono duramente e legalmente i simpatizzanti, si fanno fuori illegalmente i complici diretti utilizzando polizie parallele, come fece de Gaulle con l’OAS senza cambiare una virgola della Costituzione. b) con la speranza, cioè con la proposta di una vita accettabile per chi dia prova esplicita di lealtà allo Stato: si stronca la leadership dei pushers e degli imam radicali, che opprimono anzitutto chi abita nelle banlieues, e vi si provvede con mezzi legali se possibile, illegali se necessario; si presidiano in permanenza le concentrazioni urbane a rischio; si offre lavoro se possibile decente. Sintesi, si dimostra coi fatti che conviene schierarsi per lo Stato e non contro.
M) I provvedimenti al punto precedente, certo impegnativi, ma che uno Stato normale è in grado di prendere senza rivoluzionare il suo quadro istituzionale, NON si possono prendere nel quadro UE, non perché la UE è troppo buona, ma perché è troppo disfunzionale sul piano della sicurezza, esterna e interna.
N) Morale: forse, questi attentati (e i prossimi che probabilmente verranno) sono l’hic Rhodus, hic salta della UE. Se salta, un colosso dai piedi d’argilla che fine fa?
@Roberto
EliminaLo dici tu stesso che non hanno l'aviazione. E' almeno un secolo che qualunque esercito serio ce l'ha.
Quanto a Parigi, la mia lettura, un po' cinica, è questa:
1) Gli scalzacani ISIS Daesh stanno rovinosamente perdendo contro i Russi + esercito di Assad, rinforzato da decine di migliaia di uomini che sono tornati a combattere dopo che è stato annunciato l'intervento Russo.
2) L'Occidente non voleva assolutamente che la Russia vincesse da sola in Medio Oriente, per evidenti regioni strategiche
3) Gli attentanti hanno offerto alla Francia un pretesto per un intervento massiccio e immediato. Quando i 4 pulciosi scalzacani dell'ISIS saranno fatti fuori, la Francia siederà a fianco dei vincitori, e probabilmente si aggiungeranno anche altri paesi occidentali.
Come dire, c'è grande festa, e ognuno vuole la sua fetta di torta.
@Roberto
EliminaE, sempre cinicamente interpretando:
1) Gli USA hanno fatto crollare il prezzo del petrolio per ostacolare la crescita economica della Russia
2) Ma così hanno colpito anche altri paesi, come il Venezuela (che è brutto e cattivo e non sposa i buoni valori coccidentali, e quindi va bene) e l'alleato preferito in oriente, l'Arabia Saudita (e questo NON va bene).
3) Per cui, per compensare l'Arabia Saudita dei danni subiti, hanno dato il Nulla Osta all'operazione ISIS.
Poi, troverai anche tante altre interpretazioni, ma questa ha il pregio della semplicità.
@Stefano
EliminaCaro Stefano, non ho informazioni privilegiate. Capire il perchè e il percome, l'onstage e il backstage è difficile, specie nel caso dell'ISIS. Guarda per esempio qui:
http://thesaker.is/the-middle-east-wars-islamic-state-sitrep/
Ci trovi un elenco esauriente delle ipotesi in merito all'ISIS, con le relative fonti. Solo a leggere l'elenco c'è da farsi girare la testa.
Valuto dunque in base a quel che mi pare abbastanza certo alla luce di quel che so e della mia esperienza; se poi spuntano ragioni valide per cambiare idea, la cambio. Personalmente, non credo che l'operazione ISIS sia in toto un false flag, o che lo Stato islamico sia un puro fantoccio. Non lo credo per la lezione del passato. Che gli USA lo abbiano favorito, finanziato, addestrato, usato direttamente o indirettamente non ci piove: è così. Penso però che abbia una sua autonomia e obiettivi propri. Semplicemente, ha fatto il calcolo reciproco a quello USA: di strumentalizzare lo strumentalizzatore. Accade quasi sempre così: se la rivoluzione d'ottobre fosse fallita, oggi Lenin sarebbe considerato un agente tedesco.
Quanto all'aviazione: il fatto che l'ISIS non ce l'abbia non significa che non sia temibile. Significa solo che in uno scontro convenzionale con un esercito moderno ben organizzato e numeroso che l'aviazione ce l'ha, soccombe. Il fatto è che l'ISIS, non essendo composto da stupidi, tende a evitare il confronto in campo aperto, anche con l'esercito siriano, che è ben addestrato, molto motivato (gli alawiti sanno che in caso di sconfitta, per loro e le loro famiglie è la fine) e l'aviazione ce l'ha. L'intervento aereo russo è un grande aiuto per i siriani, sia sul piano strettamente militare sia per il morale (per tacere del suo valore politico e diplomatico, che è inestimabile). Però, gli attacchi aerei da soli non danno una vittoria definitiva, mai: perchè dopo aver scacciato il nemico da un territorio, bisogna prenderselo e tenerlo, altrimenti quello ritorna e tu sei daccapo. Va inoltre ricordato che chi si difende ha un vantaggio molto importante su chi attacca. Se si vuole attaccare con successo l'ISIS, le forze attaccanti devono essere in rapporto di almeno 3:1 con i difensori (meglio, molto meglio se il rapporto è più alto). Insomma: per vincere "gli scalzacani" e spazzarli via come meritano, ci vuole un contingente numeroso, ben organizzato e corredato della tecnologia militare moderna, aviazione compresa. Altrimenti, la guerra va avanti per attrito, e fino alla consumazione della volontà di combattere del nemico. Nel caso dell'ISIS, che ha motivazioni trascendenti, vuol dire anni, o anche decenni.
Grazie grazie grazie a lei a Rockapasso ai compagni e agli intellettuali che sono stati gentilissimi! Ad maiora!
RispondiEliminaLa seconda riflessione che mi è nata camminando sulla spiaggia è sulla libertà, ed è questa:
RispondiEliminain tutte le nostre città ci sono monumenti, piazze, corsi e vie dedicati ai "martiri della Libertà".
I martiri della Libertà sono l'equivalente civile dei martiri Cristiani, che sono martiri per la fede e per questo Santi, mentre i martiri per la Libertà sono Eroi, che sarebbe poi l'equivalente civile del Santo.
Ora, se noi ammettiamo, come spero facciate, la virtù eroica dei martiri per la Libertà, analogamenta a quanto fanno i Cristiani per i martiri della Fede, riconosciamo in maniera implicita, ma non per questo meno concreta, una precisa scala di valori.
Riconosciamo cioè che la Libertà, rispetto alla Vita, è un valore più alto, esattamente come lo è la fede per i Cristiani (E tralascio di parlare dei fratelli Maccabei solo per non perdere il filo).
Così, salta fuori anche una questione di estrema importanza: il fatto cioè che i valori non hanno tanto senso in sè e per sè, quanto in rapporto ad altri valori, rispetto ai quali risultano subordinati o sovraordinati.
Ad esempio, nel far guerra in nome dei "valori occidentali" noi sovraordiniamo questo pacchetto di valori, o almeno il più importante di essi, al valore del rispetto della Sovranità altrui, e al valore della vita, perchè far guerra implica naturalmente l'uccidere.
Pensiamo alla politica estera USA degli ultimi anni:
Guerra all'Iraq e alla Libia in nome dei "valori occidentali", ma non alla patria dei Bin Laden e dell'estremismo islamico, l'Arabia Saudita, che da questi valori è lontana 1000 miglia. Il valore sovraordinato al pacchetto di valori occidentali è, in questo caso, evidentemente il Petrodollaro.
Guardiamo poi la Cina. Fino a che si è aperta ai mercati è stato un paese amico. per cui, nei "valori occidentali", il primo valore è senz'altro il liberismo, mentre le libertà civili e la democrazia vengono in subordine.
Quindi, in assoluto, il primo valore è il denaro, in subordine i "valori occidentali", cioè il liberismo, in subordine abbiamo il rispetto della sovranità e della vita.
Ora, il valore "imporre agli altri i nostri valori" che contrasta col valore "tolleranza", come lo consideriamo?
E noi, che valori abbiamo? E soprattutto, il valore "difesa dei nostri valori" dove lo collochiamo?
Se mi è permesso, vorrei ricordare ai miei colleghi fotografi una regola fondamentale del mestiere: un buon fotografo documentarista sa rendersi invisibile.
RispondiEliminaIn particolare, nei convegni, le foto scattate alle spalle dei relatori (indispensabili per rappresentare efficacemente la platea) vanno fatte nei secondi iniziali dell'intervento (durante i ringraziamenti di rito e/o le premesse iniziali, quando il discorso non è ancora avviato) oppure nei secondi immediatamente finali ( efficacissimi: si ottiene il relatore di spalle e la platea che applaude) e mai durante l'intervento, specie se l'attenzione è molto alta. Per il banale motivo che la presenza inopportuna del fotografo, distrae.
Distrae la platea, i video utenti successivi e potrebbe distrarre (e infastidire) anche il relatore.
Complimenti vivissimi per la magnifica organizzazione
e un grazie speciale al Prof. e a tutto lo staff
Complimenti per il convegno, l'organizzazione e la qualità degli ospiti intervenuti (direi tutti tranne uno... indovina quale!).
RispondiEliminaRaccogliendo il suo invito, le ho mandato una mail in merito al testo del Prof. Majone. Spero abbia pochi minuti per leggerla
Un grazie per tutto da 4 lunghi anni.