Come vedete, le cose stanno andando nella direzione nella quale temevamo sarebbero andate. Mi piacerebbe pensare di essere un menagramo. In realtà, come qui abbiamo studiato insieme, in quanto sta accadendo c'è una logica ben precisa, che ha operato decine di volte nel corso della "terza globalizzazione" (dal 1980 in poi). L'abbiamo descritta in termini letterari come "Romanzo di centro e periferia", e in termini scientifici come ciclo (minskyano) di Frenkel. Ora siamo alla fase finale: la liquidazione. Non potendo svalutare la nostra moneta, svalutiamo noi stessi e il nostro patrimonio...
C'è una frase del Tramonto dell'euro che sicuramente all'epoca molti avranno visto come un eccesso di enfasi retorica. È l'ultima di questo lungo passo che vi riporto, a p. 261:
Ecco: i governi periferici (in particolare, ora, quello greco) vengono messi sotto tutela, come preannunciavano (non è una mia previsione: lo scrivevo nel 2012 perché nel 2012 se ne parlava), e cresce in molti la consapevolezza di quanto fin dall'inizio vi avevo dichiarato: l'euro è il confine fra democrazia e totalitarismo di mercato. Un concetto che prima e dopo di me altri avevano sviluppato meglio di me.
Fin qui tutto bene, cioè tutto male, ma comunque niente di sorprendente. Quello che forse non era chiaro, e che suona relativamente profetico tre anni dopo, è l'ultimo corsivo: "non ci sono limiti a quello che ci potrà essere imposto".
Chissà se oggi laggente capiscono?
Credo che laggente non intuiscano cosa è il fondo da 50 miliardi (o 55?) miliardi di beni pubblici greci. Di fatto, si tratta di pignorare beni di uno Stato sovrano per soddisfare le richieste di creditori privati (banche) che hanno fatto male il proprio lavoro (ribadisco: secondo la stessa BCE), prestando soldi senza discernimento. Questo atto di inaudita violenza politica viene esercitato dalle cosiddette "istituzioni europee", che, come tutti noi sappiamo, hanno una legittimità democratica che va dal blando all'inesistente: non sono eletti i commissari europei (che però possono essere sfiduciati dal Parlamento Europeo, anche se finora quando le cose si son messe male hanno preferito una disonorevole ritirata a una disonorevole sconfitta); non sono eletti i vertici della BCE (che non rispondono a nessuno, nemmeno alla magistratura); non sono eletti i direttori esecutivi del FMI (che se ne stanno a Washington belli come il sole a prendere stipendi a cinque zeri esentasse, ben al riparo dagli elettorati dei quali disciplinano le sorti).
Intendiamoci: non è che un legame con la politica non ci sia. Questi vertici sono, generalmente, nominati, in modo più o meno trasparente, dai governi nazionali. In alcuni casi i cittadini ne hanno notizia. Ad esempio, le vicende della nomina dell'inutile Commissario Europeo Mogherini sono state strombazzate dai giornali per fini propagandistici (fare il "ministro degli esteri" di un "non stato" con una "non politica" estera è compito di prestigio, si sa, e i risultati si vedono, dall'Ucraina in giù...). In altri (FMI, BCE) non arriva nemmeno notizia (se non a chi se la va a cercare).
Cosa dovrebbe esserci nel fondo greco non è poi così chiaro, ma un'idea ve la dà la CNN: aziende e infrastrutture pubbliche. Il famoso "dammi l'ANI" del romanzo di centro e periferia.
Vorrei ricordarvi cosa ci disse Panagotis a Pescara, quando di Grecia ci occupavamo praticamente solo noi in Italia: "per me venire in Italia è come viaggiare nel tempo, tornare a un passato nel quale il mio paese era un paese normale". Guardatevi il filmato, se non lo ricordate: resta istruttivo!
Noi siamo sulla stessa traiettoria, e anche di questo non potrete dire di non essere stati avvertiti (e non potrete nemmeno rimproverarvi di non aver tentato di avvertire gli altri...).
Fra le tante infrastrutture che si possono privatizzare non ci sono solo i porti, o le imprese petrolifere. Anche con gli ospedali si fanno un sacco di soldi: la morte è l'unica certezza che abbiamo, e nella stragrande maggioranza dei casi essa giunge accompagnata dalla malattia. Ne consegue che quello della sanità è un business dove la materia prima non mancherà mai, e dove il dolore è forte elemento di persuasione affinché il cliente paghi, paghi molto, e paghi con solerzia. Ora, voi vedete di cosa parla, per poi smentirlo, il governo? Di tagliare fondi alla sanità. Certo, vi dicono che non sono tagli ma "efficientamento", e che non tagliano le cure ma le analisi (e la prevenzione? Non era meno costosa della cura?). Poi naturalmente smentiscono (senza smentire), ci mancherebbe, e prendono anche un bel bagno al Senato, probabilmente motivato dal desiderio degli "amici" del cialtrone che ci governa di mandargli un pizzino, più che da un sincero interesse del legislatore verso il nostro benessere (ma lasciamo stare).
Il problema è che, come spiegavo già tre anni or sono (mica uno! Tre anni fa ve l'ho detto...), questo balletto di smentite (all'epoca si era esposto Monti, oggi si espone l'amico Yoram), è una chiara applicazione di quello che qui chiamiamo il metodo Juncker: sì, esattamente quel metodo di governo, rectius, di indirizzamento dell'opinione pubblica, teorizzato dal simpatico etilista lussemburghese.
(...gli siamo vicini nell'etilismo, un po' meno nella lussemburghità, a causa di una vecchia ruggine - piccola chicca per intenditori che dedico al lettore di Balzac: lui sa chi è, lui sa cos'è, lui sa perché...).
Il metodo Juncker consiste nel fare in termini incomprensibili una proposta che si teme possa essere considerata inaccettabile, e nello smentirla immediatamente se l'opinione pubblica la capisce e si rivolta, salvo poi ripresentarla periodicamente, fino a quando la gente si abitua ad averla nell'orecchio e non si rivolta più. Sarebbe, insomma, un corollario del principio della rana bollita, teorizzato dal nostro esperto di privatizzazioni, Chomsky.
Voi direte: "Ma che c'entra? Monti parlava di privatizzare la sanità ricorrendo a investimenti diretti esteri (cioè di svendere aziende pubbliche redditizie a investitori esteri senza passare per la costituzione di un fondo come in Grecia), Gutgeld parla di "risparmiare" (cioè tagliare): son due cose diverse!"
Eh, no! Non sono due cose diverse. Tagli al settore pubblico e privatizzazioni sono due momenti della stessa cosa, come vi spiega Christian Rosso nel post precedente, la cosa della quale io vi parlo fin dal 2011 (e qui gli anni di anticipo sono quattro):
In estrema sintesi, la finanza privata ha bisogno dei soldi che lo Stato intermedia nello svolgere la sua funzione mutualistica, assicurativa (in senso lato), nell'interesse dei cittadini, assicurando alcuni servizi (sanità, istruzione, previdenza...). Questi soldi le servono per gonfiare i suoi palloncini, che poi scoppiano lasciando dei buchi che noi riempiamo con le nostre tasse, secondo il meccanismo descritto più in dettaglio qui. La radice del problema, cioè la radicale instabilità della finanza privata, determinata dal suo intrinseco short-termism, ve la presentai fin dall'inizio di questo blog, sviluppando l'argomento ad esempio qui (oltre che nei libri, s'intende).
Il Mercato ha dichiarato guerra allo Stato, l'euro è un'arma del Mercato, e lo Stato siamo noi, anche se molti di noi non lo capiscono. Lo capisce Christian, che è il motivo per il quale domani farò un salto in Campidoglio per salutarlo, tornando da Macerata. Non lo capiscono tanti altri: la guerra fra poveri scatenata dal potere è impressionante. I giovani contro i vecchi (è colpa della pensione di tuo padre se tu non hai un lavoro!), i baristi contro i loro clienti (dipendente pubblico improduttivo, vai in ufficio anziché berti un caffè!), gli imprenditori contro lo Stato (Stato leviatano, taglia la spesa, che poi sono i redditi di chi compra i miei beni...), ecc.
Un delirio di irrazionalità che non può condurre che alla guerra totale, e in fondo al quale resta una sola certezza: la nostra sanità verrà privatizzata a beneficio di grandi multinazionali estere.
Queste, almeno, sono le chiare intenzioni di chi ci governa (più esattamente: il mandato che ha ricevuto da chi lo ha messo lì a governare), e realizzarle sarà facile finché noi continueremo ad avere una visione ristretta, da sciur Brambilla brianzolo, o da maestrino sellino salentino, o da quel che l'è, incapace di andare oltre un grado di separazione dal proprio riverito portafoglio, e quindi sempre pronto ad azzannare un falso nemico.
Questo ho soprattutto apprazzato nel discorso di Christian: il fatto che lui proclami un armistizio fra poveri (nel suo caso, fra conducenti e utenti di un servizio pubblico), una pausa di riflessione per individuare il nemico comune. È lo spirito col quale ho scritto l'Italia può farcela, e chi lo ha letto credo lo abbia capito. Per questo ho diffuso la sua protesta e la sosterrò. Posso dirvi che sono molti a seguirlo con attenzione e affetto, e che l'ATAC è talmente piena di "lievi irregolarità" che, come dire, conviene più a lei che a Christian fare pippa (trattandosi di azienda romana glielo dico in romanesco), e anzi ringraziarlo.
Poi parliamo di noi...
Si comincia con l'ATAC e si finisce con la TAC.
RispondiEliminaPer fortuna le Pompe Funebri sono già quasi tutte private!
"The fall of communism has been transformed into the fall of Russia. The Russian catastrophe was deliberately planned in the West. I say this because I was once involved in these plans which, under the pretext of fighting an ideology, in fact prepared the death of Russia.
RispondiEliminaContrary to a widely held view, communism did not collapse for internal reasons. Its collapse is the greatest possible victory of the West. This colossal victory has created a planetary power. The end of communism is also the end of democracy: our era is not only post-communist, it is also post-democratic.
This is because democracy means pluralism: that requires the existence of at least two more or less equal powers.
During the Cold War there was democracy at world level, a global pluralism within which capitalism and communism coexisted.
Now we live in a world dominated by a single force, by a single ideology and by a single globalist party.The Western countries are dominant but they are also dominated, because they are progressively losing their sovereignty to what I call "supra-society". This planetary supra-society consists of commercial enterprises and non-commercial organisms whose zones of influence are superior to those of nations. The Western countries are subjected, like other countries, to the control of these supranational structures. But the sovereignty of nations was a constituent part of pluralism and democracy at world level. The present dominating power is crushing sovereign states. The process of European integration which is taking place under our eyes is causing the disappearance of pluralism within this new conglomerate, to the benefit of a new supranational power." [Alexander Zinoviev - Le Figaro-Magazine, 24th July 1999]
Io quest post lo impagino, ne stampo diverse copie e lo distribuisco stasera davanti al supermercato ..
RispondiEliminaL' idea che sta alla base di tutto ciò, penso si possa respirare in ogni pagina dei miserabili,
RispondiEliminaUna società alla cui base, non ci siano più i poveri, ma i miserabili.
La miseria, quella cosa che quando ti si attacca addosso, ti lascia inebetito. Dalla povertà, si può sfuggire, dalla miseria ci si può al massimo difendere... puoi decidere se essere l' oste di Waterloo o suo figlio Gavroche.
Si, Hugo lasciava la porta aperta, dalla miseria si può sfuggire attraverso la fede e il lavoro (concetti oggi disprezzati e dileggiati) di cui Valjan è l' Esempio. Oggi, non so, ci sono molte armi, per chi ha deciso che la feccia deve vivere da feccia, per far si che la feccia possa vedere la ciliegina e non la torta di merda sottostante.
Oggi fra le tante, ci manca anche uno Javert la faccia spietata della legge, che quando ha modo di capire che c'è più giustizia in un miserabile che nella sua legge (almeno, io così l' ho inteso) decide di farla finita.
Ma forse, se ci siamo ritrovati tutti qui, è perché non vogliamo accontentarci di fare la fine di Gavroche o di papà Mabeouf... Vogliamo essere Valjan, con lo spirito di Cambronne. Merd!
Adesso mi fermo, che quando scrivo queste cose, MonsignorColombo si commuove.
Infatti basterebbe leggere e c'è già tutto. Tutto quello che il sistema dell'euro contraddice, condannandoci a tornare miserabili.
Elimina"Il primo problema contiene la questione del lavoro.
Il secondo contiene la questione del salario.
Nel primo problema si tratta dell'impiego delle forze.
Nel secondo della distribuzione dei benefici.
Dal buon impiego delle forze deriva la potenza pubblica.
Dalla buona distribuzione dei benefici deriva la felicità individuale.
Per buona distribuzione, non si deve intendere distribuzione uguale, ma distribuzione equa. La prima uguaglianza è l'equità.
Da queste due cose combinate, potenza pubblica all'esterno, felicità individuale all'interno, deriva la prosperità sociale.
Prosperità sociale, vuol dire l'uomo felice, il cittadino libero, la nazione grande."
...
"Risolvete i due problemi, incoraggiate il ricco e proteggete il povero, sopprimete la miseria, mettete fine all'ingiusto sfruttamento del debole da parte del forte, mettete un freno all'iniqua gelosia di chi è per strada contro chi è arrivato, adeguate matematicamente e fraternamente il salario al lavoro, combinate l'insegnamento gratuito e obbligatorio con lo sviluppo dell'infanzia e fate della scienza la base della virilità, sviluppate le intelligenze pur occupando braccia, siate un popolo potente e nello stesso tempo una famiglia di uomini felici, democratizzare la proprietà, non abolendola, ma universalizzandola, in modo che ogni cittadino, senza eccezioni, sia proprietario, cosa più facile di quanto si creda, in due parole sappiate produrre la ricchezza e sappiate distribuirla; e avrete insieme la grandezza materiale e la grandezza morale."
Molto interessante anche l'analisi sulla genesi delle rivolte. Gran libro. Mi ha sorpreso che il prof lo abbia citato per primo a TV2000, aspettavo altro, ma ha colpito nel segno, come sempre.
EliminaDal Fogno europeo al Fogno americano.
RispondiElimina"Oh God,I am the American dream
but now i smell like vaseline
and i'm a miserable son of a b**ch
i'm gonna get a good job and be real reach"
https://m.youtube.com/watch?v=f-UHiQuGUwA
Il tempo passa e l'ironia purtroppo cala.
Elimina"Ich kenne Schritte, die sehr nützen,
und werde euch vor Fehltritt schützen,
und wer nicht tanzen will am Schluss,
weiß noch nicht, dass er tanzen muss!
Wir bilden einen lieben Reigen,
ich werde Euch die Richtung zeigen,
nach Afrika kommt Santa Claus,
und vor Paris steht Mickey Maus."
Impagino, stampo e metto in bacheca sindacale.
RispondiEliminaGrazie Prof.
"rich",sorry!
RispondiEliminaMacerata riserva sempre deliziose sorprese. E non parlo solo del maceratese che ho sposato trent'anni fa. Sono appena arrivata qui in campagna, fa un caldo boia, ma non manchero'!
RispondiEliminae così un bel (?) giorno ripresero la via per Berlino tutte le opere degli Uffizi, Palazzo Vecchio intestato ad uno Stato anglosassone, il Colosseo ad un fondo USA (era destino . . ) etc. etc.
RispondiEliminaEnnesimo post da girare agli amici, per favore, fatelo. Ieri sera Prof l'ho vista su tgtg alle 20,30 sul canale tv2000, e finalmente anche mia moglie ha potuto vederla e apprezzarla. Odio questo post, perchè il prof ha ragione e tra qualche anno ci ritroveremo anche con la sanità privata.
RispondiEliminaSono stati molto cortesi e tornerò. Devo adattarmi meglio al ritmo della trasmissione. Il servizio sulla Grecia dimostra che solo chi è libero dal condizionamento dell'Auditel può fare vera informazione.
EliminaEppur si muove non solo tra i corpi celesti.
RispondiEliminaOttimo il commento apparso su zerohedge riguardante la delirante proposta del German Council Of Economic Experts.
"Reservations about the "experiment" recently caused the likes of Poland and the Czech Republic to express their reluctance to adopt the common currency with Polish central bank chief Marek Belka hilariously characterizing the EMU as a "burning building." "You shouldn’t rush when there is still smoke coming from a house that was burning. It is simply not safe to do so. As long as the eurozone has problems with some of its own members, don’t expect us to be enthusiastic about joining," he said".
L'intervento del blog conclude con "Whether or not this is a problem that it's ultimately possible to solve or whether this ill-fated experiment simply needs to be abandoned now before it ends unceremoniously in political coups and popular revolts is something that needs to be addressed sooner rather than later, because as the recent revelations of secret redenomination plots in Greece have shown, the eurozone currently has a date with the wrong side of history".
Una fine alla quale ci prepariamo da tempo.
Penso di poter dire, senza violare la tua privacy, a beneficio degli abitanti della valle dei castori, che tu lavori a Londra nel settore finanziario. Magari questa informazione li aiuterà a rendersi meno ridicoli!
EliminaCome potrebbero mai contraddire dati e trends del mercato...loro presunta inseparabile lover? Una lover puttana che volterà loro la faccia nel peggiore dei modi.
EliminaLa vendita di opzioni fx sul ribasso dell'euro è piuttosto probabile (direi possibile, data la futura certezza). Al di là della speculazione che inevitabilmente colpirà i titoli statali, l'esperimento in vitro è giunto alla sua conclusione.
Il mercato deciderà e brussels scoprirà di aver amato una puttana.
" As frustrating as trading the EUR has been over the last four months, traders in fact are the lucky ones. We can play the range. We can stop out, improve our average, buy options protection or change our minds. We can go trade something that is easier at the moment and decide to come back to the EUR later.
Most of Europe has no such luxury. They are stuck in the trade. They are stuck with unemployment rates that are destroying their social fabric. They are stuck with aggregated euro-zone numbers that hide a recession in Finland or a depression in Greece. Every time the EUR rallies, true economic recovery remains merely a projection on an economist’s drawing board. The only way to save the EUR is to devalue it. Everyone is trying in their own way to tell the Germans this reality. So far with little effect"
Prepariamoci allo shorting (vendita) del secolo. Della moneta forte ci puliremo il culo.
Ho rivisto con una certa emozione il filmato che un paio di anni fa mi ha convinto a leggere "Il tramonto dell'euro, a seguire questo blog e dare il 5/1000 ad a/simmetrie. Dopo tanti dubbi ho trovato l'unica spiegazione della crisi che mi è sembrata convincente e quello che ho imparato nel "Keynesianesimo per le dame" veramente non ha prezzo.
RispondiEliminaChe tutta la ridda di chiacchiere sulle inefficienze-disservizi-sprechi-e via dicendo nascondesse dei laidi retroscena lo avevo sempre confusamente avvertito, ma credevo che fosse perché, come il prof. Bagnai, sono in conflitto d'interesse (sono un' insegnante). Forse ho tanta fiducia nel prof. Bagnai perché ha dato un solido fondamento a quelle che erano per me solo vaghe impressioni: il servilismo e l'incompetenza dei giornalisti, il tradimento della sinistra ... E ultimamente, con la crisi greca e quest'ultimo attacco alla sanità, tutto è di solare evidenza. Come Christian Rosso penso che sia inutile la guerra tra poveri e preciso che, personalmente, contro la "buona scuola" non ho fatto e detto assolutamente nulla: è un bruscolo in un occhio confronto a quello che hanno hanno già fatto alla scuola pubblica e che potrebbero fare in futuro. Ma, come Christian, mi consola il fatto che amo moltissimo il mio lavoro.
Fine del mio primo commento, spero di riuscire a postarlo correttamente
Sandra Zecchini
Altra lezione: se ce l'hanno fatta in tanti, puoi farcela anche tu. E se i paesi emergenti si sono scrollati di dosso certe dittature (certo, con alterne vicende, possiamo farcela anche noi).
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi sembra che l'Alzheimer (per riprendere un post di qualche giorno fa) stia avanzando velocemente. Quella dell'euro non sara' stata una morte veloce, ma il giorno finale si avvicina a grandi passi. Incredibile (o meglio, credibilissimo date delle basi scientifico-economiche) quanto le parole di Bagnai si dimostrino sempre piu' profetiche.
RispondiEliminaLa spesa sanitaria pubblica in un anno e' pari a circa di 120 miliardi (7% PIL).
RispondiEliminaLa spesa sanitaria risulta pari a poco meno della meta' di quella previdenziale (la spesa previdenziale in un anno e' pari a circa il 16% PIL, cioe' circa 270 miliardi).
Tuttavia i flussi corrispondenti ai contributi obbligatori sanitari e previdenziali sono abbastanza piu' alti, credo siano piu' di 420 miliardi.
Sono i 400 e passa miliardi di flusso che fanno gola alle multinazionali.....
Un flusso annuale del genere permetterebbe di creare debito per almeno 8000 miliardi (5 volte il PIL Italiano)!
Con queste cifre in gioco ci si puo' comprare pure il soglio pontificio.
Per confronto l''IMU vale circa 23 miliardi l'anno, cioe' circa il 20% della spesa sanitaria.
Per abbattere le tasse sulla casa e cercare di vincere le prossime elezioni capisco che il governo (la g minuscola e' d'obbligo) pensa quindi di tagliare circa il 10% delle spese sanitarie.
Niente male per un governo di sinistra!
Buongiorno professore.
RispondiEliminaHo scoperto il suo blog e me ne sono appassionato.
Vorrei sapere cosa ne pensa del libro SHOCK ECONOMY di Noemy Klein, in cui viene descritta la teoria e l'applicazione della dottrina economica neoliberista creata dai chicago Boys, ...figli di milton friedman ....e non solo....
Non sono un fine economista ma da cittadino mi sento un personaggio del libro citato...
Grazie
Gianluca
Grazie professore per aprirci gli occhi ogni giorno di piu'.
RispondiEliminaAnche se mi ha bloccato su twitter (anche quella esperienza educativa) continuo a seguirla e a cercare di far capire a più' persone possibile che alla fine della spirale c'e' la morte, e che la guerra fra poveri accelera solo questo processo!!
Mi sarebbe piaciuto essere a Macerata stasera ma, pur essendo marchigiano, lavoro in Belgio ... spero di poter ascoltarla dal vivo un giorno per qualche domanda e una stretta di mano.
P.S. E' possibile iscriversi a Goofy 5?
Matteo Iagatti
scusi goofy4 ....
EliminaA proposito di Balzac. Ora, era la prima volta che lo guardavo quindi magari sono stato fortunato, ma la linea editoriale di TGTG mi ha colpito positivamente. Non ho visto nessun Lousteau per intenderci. Due cose attendo con ansia: 1) il post sulle sugli amici giullari e sui vari Vautrin che si aggirano furtivi per cibarsi delle nostre illusioni 2) le sue mémoires prof. (alle quali auguro la durata non il successo. La sua opera, in senso proustiano, è indubbiamente letteratura).
RispondiEliminaAh! "che si aggirano furtivi per cibarsi delle nostre illusioni" o accusare ingiustamente marescialli, chiaramente.
EliminaOltre ai tagli pare sia prevista anche la (ri)diffusione di tubercolosi (cosa che per altro già sta avvenendo tra i clochard romani), malaria, lebbra e perchè non anche la peste?
RispondiEliminaTanto per (ri)avvicinare l'italiano alla durezza del vivere di medievale memoria...
Diceva una vecchia ballata goliardica: "Salussio era in un campo di grano e si masturbava con la mano, ma per godere acora di più, mette un dito, una mano, un braccio e sparisce nel buco del cul."
RispondiEliminaCi stiamo masturbando con l' euro e come la rana viene bollita lentamente, alla fine spariremo nel buco del culo di una profondità di crisi senza ritorno.
="https://data.oecd.org/chart/4kOG">abbiamo tagliato almeno 70/80 MLD di spesa pubblica dal 2009 ma forse di più, ma ora non è questo il problema, quanto vedere gli effetti (Il grafico è solo per il 2012 spesa pro capite ) e gli effetti si sono visti (spesa 2011 in % GDP).Siamo passati in termini di spesa su GDP in termini di spesa pro/capite dall' undicesimo posto al sedicesimo. <a href="https://data.oecd.org/chart/4kOINel periodo 2009-2011, ma non inserisco i calcoli che facilmente si possono fare, in base al grafico</a>, in termini di spesa pro capite sono stati tagliati 600 euro pro capite per totali 36 MILIARDI (circa 60 MLN di resid). Nello stesso periodo la Germania ha aumentato la spesa di 610 euro pro capite e la Francia di 500 euro. La Grecia ci è riuscita, molti altri ci sono vicini noi compresie non solo i paesi mediterranei, inclusa la Francia (avete sentito oggi cosa fanno gli agricoltori e gli allevatori al confine, no?)
Mi dispiace per la volgarità dei concetti esposti nella ballata, ma siamo tutti grandi e vaccinati e la volgarità dell' euro è sconfinata, addirittura assistiamo ogni giorno ad atti osceni come questi che si stanno materializzando in queste ore sulla sanità. Aggiungere ancora studi, ammonimenti, prove e annunci di cosa ci attende, dopo quanto dice Alberto è roba che ha stufato me e forse anche lui.
Vedo che ho fatto casino con i ref. Li ripropongo sotto i grafici OECD.
Eliminahttps://data.oecd.org/chart/4kOF
(spesa su GDP 2011)
https://data.oecd.org/chart/4kOG
(spesa pro capite 2012)
https://data.oecd.org/chart/4kOI
(grafico IT FR GE 2009-2011) e per inciso prima di Monti.
Subito girato a mia moglie che lavora al ministero in questione. Magari qualcuno rimarrà folgorato sulla via di Damasco...
RispondiEliminaNota di sevizio per chi usa T.E. (ma la Francia c' ha santi in paradiso?)
RispondiEliminaGentile Alberto B.
Grazie per aver contattato Trading Economics.
Come da te evidenziato i dati riportavano un errore, la spesa pubblica del governo francese si riferiva solamente alle spese collettive, escludendo quindi spese per la sanità e l'educazione, che sono invece riportate come spese individuali del governo.
I dati sono stati corretti e la serie corrente si riferisce alla spesa generale del governo includendo sia quella collettiva che quella individuale.
Grazie ancora per aver segnalato l'imprecisione.
Cordiali saluti,
Trading Economics
Mi scusi Professore, ma volevo approfittare dell'ospitalità che eventualmente mi si vorrà concedere per far giungere a Christian la mia voce di vicinanza. Sono un cittadino romano, ma sono in ferie nella mia terra d'origine (Salento); per questo motivo domani non potrò essere a Roma. Ho provato ad entrare nella pagina Facebook di Christian, ma mi compare la scritta che non è più attiva. E' inutile girarci attorno: sono preoccupato. Il codice etico, gli ispettori, i rimandi all'obbligazione contrattuale: potrà anche aver peccato di eccesso di trasparenza e di aver saltato l'ordine gerarchico nell'esposizione delle segnalazioni, ma, con il suo intervento 'pubblico' e fuori dalle righe del 'codice', Christian ha difeso l'onore e la storia dell'Atac e di chi lavora al suo interno e, per tale ragione, ha dato ampia dimostrazione di aver compreso quale sia lo scopo di un codice etico, di un qualsiasi codice etico, ossia quello di proteggere il più debole (nella circostanza, l'utente-cittadino). Nessuno tocchi Christian e se ciò dovesse accadere, beh da medico legale quale sono posso solo dire che un collegio di difesa fatto di avvocati e consulenti competenti che accettino di sostenere Christian pro bono sul foro di Roma lo si trova di sicuro e, se occorre, mi impegnerò personalmente a metterlo a disposizione.
RispondiEliminaIn questi giorni segnalavo le problematiche della 'esternalizzazione' dell'insegnamento nelle scuole comunali in Emilia. Anche il supporto del governo previsto nella Buona Scuola alle scuole paritarie (ricordo che la nuova legislazione sulle paritarie fu opera di D'Alema) é una forma di compressione dei salari degli insegnanti: il contratto delle paritarie prevede stipendi inferiori.
RispondiEliminaChi cazzo è Christian Rosso ?
RispondiElimina:-)
questi sono i giorni in cui lo sconforto e la rabbia prendo il sopravvento.
RispondiEliminaFino a dove riusciranno ad arrivare??
Gentile prof e gentili commentatori, leggendo gli ultimi due post (illuminanti, come sempre) non ho potuto non pensare a quello che si sta verificando nella sanità (e che noi che ne facciamo parte come lavoratori percepiamo ormai da tempo) e l'ho asscoiato ad un altro post di Gavino Maciocco dell'Università di Firenze letto un paio di mesi fa su saluteinternazionale.info:
RispondiEliminahttp://www.saluteinternazionale.info/2015/05/la-parabola-della-rana-bollita/
"Il fuoco sotto la pentola è rappresentato da una serie di condizioni che agiscono con una sinergia così efficace nel produrre il cambiamento voluto (la privatizzazione della sanità) da non poter essere considerata casuale. Si tratta di una strategia peraltro ben nota e precisamente descritta da Noam Chomsky: “That’s the standard technique of privatization: defund, make sure things don’t work, people get angry, you hand it over to private capital”.
Togliere i fondi
L’Italia è tra i pochi paesi dell’OCSE – insieme a Grecia, Spagna e Portogallo – a registrare, dal 2010 in poi, una costante riduzione della spesa sanitaria pubblica. Anche per questo si trova nelle posizioni di coda delle classifiche internazionali. Secondo i calcoli della Conferenza delle Regioni il settore sanitario pubblico ha subito negli ultimi anni tagli cumulati per 31,7 miliardi di euro, a cui va aggiunto il taglio di 2,3 miliardi di euro previsto dalla legge di stabilità 2015. Il salasso è destinato a proseguire dato che il DEF 2015 prevede una progressiva contrazione dell’incidenza della spesa sanitaria pubblica sul Pil: dal 6,9% nel 2014 e 6,5% nel 2019.
Assicurarsi che le cose non funzionino
Il funzionamento della sanità si basa innanzitutto sul capitale umano. Sulla competenza e sulla capacità di relazione (e quindi anche sul tempo a disposizione) degli operatori sanitari. Blocco del turn-over e pre-pensionamenti sono le misure scelte per mettere al tappeto il servizio sanitario pubblico. In Toscana nel biennio 2015-16 se ne andranno 2.260 operatori (e non saranno sostituiti), che sommati ai 2.500 dipendenti “persi” negli ultimi anni portano a un taglio del personale del servizio sanitario regionale vicino a un – 10% del totale. Aumenteranno le liste di attesa e soffrirà la qualità dei servizi, mentre – a causa del blocco delle assunzioni – crescerà l’esodo di giovani medici e infermieri verso l’estero.
Fare arrabbiare la gente
Per provocare il distacco dei cittadini dal servizio sanitario pubblico bisogna anche infliggergli un danno economico, ovvero tenere molto alto il livello dei ticket, fino a raggiungere il prezzo pieno della prestazione. Negli ultimi anni il ticket ha cambiato la sua natura: da strumento di dissuasione nei confronti dei consumi impropri (soprattutto farmaceutici), con l’imposizione di pochi euro a ricetta, a vera e propria tassa sulla malattia: tanto più malata è una persona, tanto più paga. Una tassa esosa e iniqua che non dovrebbe esistere in un sistema universalistico già finanziato, quindi pre-pagato, dalla fiscalità generale.
Consegnare il servizio sanitario al capitale privato
Il Project Financing – meglio conosciuto come Private Financing Initiative (PFI) – degli ospedali fu introdotto nel Regno Unito negli anni novanta dal governo Thatcher ed è stato il precursore delle privatizzazioni avvenute in sanità negli anni seguenti. Una recente analisi della situazione dei 101 ospedali britannici costruiti col PFI mostra che tali contratti non sono vantaggiosi per il servizio sanitario nazionale e mettono in pericolo l’assistenza dei pazienti. Come minimo andrebbero rinegoziati".
Niente di nuovo, purtroppo, ma evidentemente la consapevolezza comincia a diffondersi. Per lo meno lo spero.
(Spero di non essere OT, ma credo che possano risultare interessanti per chi volesse approfondire l'argomento "privatizzazione in sanità" anche altri due post sempre a cura di Salute Internazionale:
RispondiEliminaLa controriforma della sanità italiana
e
Assalto all’universalismo (nel DEF 2015)
nonché questi:
Privatizzare gli ospedali? La via del project financing
e
La via cooperativa alla privatizzazione della sanità. Il caso di Modena )
Il caso di Modena. La prima cosa che mi viene in mente: l'asinistra di "Abbiamo una banca?" La seconda: sul grembiule rosso, il sangue della macelleria sociale si nota meno.
EliminaCerto che se "laggente non capiscono" neppure se toccati in temi quali scuola, sanita', pensioni, trasporto pubblico. Che altro rimane?
RispondiEliminaLa guerra.
EliminaChe sarà il QED n-1
EliminaMa no, la societa' americana, dove si lavora 12 ore al giorno e qualche weekend, e si e' pure contenti e patriottici. Al max 2 settimane di ferie, perche' se sei povero, se ti licenziano, se non ce la fai, e' colpa tua.
EliminaParli di queste cose alla gente comune che incontri e l'espressione è sempre la stessa. Sguardo fisso e assente, come se gli raccontassi di avere avuto un incontro ravvicinato con un Extra Terreste. Ogni tanto ti senti sfiduciato.
RispondiEliminaogni tanto? Ti va di lusso!!
EliminaOgni tanto?
EliminaForse siamo extraterrestri e non lo sappiamo.
Di sicuro sono disadattata.
Quanto alei, caro professor Bagnai, il solito post interclassista da macro-economista che non sa a quanto ammonta l'evaso per i caffè senza scontrino. Prima dialoga con i tassisti, poi solidarizza con gli autisti ATAC invitandoci a fraternizzare con violatori di codici etici.
Non contento, dopo aver tentato di blandire piccoli e medi imprenditori, si fa paladino di quegli spreconi parassiti della sanità, e qui, mi scusi ma il conflitto di interessi è palese.
Eppure la letteratura scientifica è piena di casi in cui queste sordide categorie hanno ridotto il pianeta a una montagna di macerie... se lei avesse fatto qualche stage estivo a Chicago, forse non avrebbe conosciuto la sua Rodelinda, però avrebbe potuto diventare consigliere economico de sinistra di Obama ed esortare dai quotidiani americani la parte di popolazione ricca e sana a non trascurarsi ma ad usufruire delle cure che chirurghi, cliniche e assicurazioni sono ansiosi di offrirgli.
Uhm, forse nel caso della privatizzazione della sanità si tratta di una faccenda che riguarda interessatissimi centri di potere nazionali, soprattutto il mondo delle cooperative ("rosse", "bianche" e "nere") del terzo settore e quello delle strutture/servizi legati a CL e alla finanza cattolica. Oggi in Italia non c'è nessuna forza politica che si oppone a tale tendenza....anzi, paradossalmente, una delle presunte forze anti-sistema come la Lega è anch'essa in prima fila per attuare tale progetto
RispondiEliminaCaro Professore,
RispondiEliminaLei scrive "la nostra sanità verrà privatizzata a beneficio di grandi multinazionali estere".
Può già sostituire il tempo futuro con il tempo presente. Per informazione sua e dei suoi lettori, grandi gruppi multinazionali, in genere di proprietà di fondi di private equity, stanno facendo man bassa di tutte le strutture sanitarie diagnostiche private accreditate (quindi finanziate con soldi pubblici), per poi prepararsi a fare un grande boccone delle strutture pubbliche.
Stiamo parlando dei gruppi Synlab, Labco, BrainLife nella diagnostica di laboratorio e Euromedic (ora Affidea) e Alliance Medical nella diagnostica per immagini. Guarda un po' il caso la manovra del governo mette molto l'accento sulla "razionalizzazione" della diagnostica.
Per chi è interessato a saperne di più consiglio il sito www.nosynlab.org
Lodevole l'intento ma il sito è mal fatto.
EliminaUltime dal fronte : Italcementi diventa tedesca.
RispondiEliminaSi salvi chi può.
Professor Bagnai,
RispondiEliminavorrei chiederle di scrivere un libro sulla crisi della Grecia nell'esperienza dell'Euro. Mi piacerebbe che uscisse in una edizione bilingue italiano su un lato, greco moderno sull'altro. Penso che potrebbe essere utile soprattutto ai Greci oltre a diventare un successo internazionale. Che ne pensa? Non credo che non ci abbia già pensato.
https://www.youtube.com/watch?v=bI8wT0RGNPk
Ξερεις την χώρα που ανθεί φαιδρά πορτοκαλέα,
που κοκκινίζ' η σταφυλή και θάλλει η ελαία;
Ελλάδα την λένε και έχει μεγάλη κρίση,
Oggi in tarda mattinata ho fatto un salto alla manifestazione dei dipendenti ATAC davanti al Campidoglio. Alle 13:00 circa c'erano un 150 persone, tutti o quasi con la camicia azzurrina da autista. Vorrei credere che sia stato dovuto al fatto che era un'ora un po' così, ma non ho visto molta solidarietà da parte dei cittadini di Roma, i quali, come ho potuto percepire in giro e come mi ha confermato mio cugino (no, non scherzo, è autista dell'ATAC), per la maggior parte se ne fregano del progetto di privatizzazione dei trasporti pubblici della città e, da bravi caproni, si accontentano di vomitare il loro odio cieco sugli autisti, ritenendoli i responsabili dei problemi del trasporto pubblico romano. Sarà difficile fermare questa guerra tra poveri.
RispondiEliminaerrata corrige: "in Campidoglio", non "davanti al Campidoglio".
Elimina2,4 miliardi di tagli alla sanità : nei fatti niente di strano, è la "rata Monti" . Chi sono stati i primi, quando il ritmo dei tagli è diventato evidente, a parlare di assicurazione sanitaria integrativa? Le COOP e Enrico Rossi.
RispondiEliminaLaggente non si rende conto appieno di quello che la progressione di tagli provoca. Le operazioni per appendicite solo di lunedì, pazienti che tornano senza terapia dalla farmacia ospedaliera, generici a ridotta attività terapeutica, escalation di casi di malasanità, pensionati che a causa dell'aumento del ticket smettono di comprare i farmaci: tutto questo lo abbiamo già visto. In breve saremo all'incremento di morti per polmonite e della mortalità infantile. La Grecia, appunto.
Salve a tutti,
RispondiEliminami sono iscritto ora al sito, ma seguo il prof. Bagnai sin dal 2011 (da un video trovato su Youtube nel 2011 che mi aveva incuriosito perché ci avevo visto il prof. Badiale, che mi aveva appena fatto un corso di Analisi Non Lineare).
Tra le innumerevoli cose in cui mi trovo d'accordo con il professore, la cosa che mi ha sempre fatto più impressione è l'immagine che lui cita spesso dei pasdaran dell'euro che a un certo punto si gireranno e non troveranno più dietro di loro quello che difendevano.
A questo proposito vorrei segnalare questo articolo di oggi della redazione de ilfattoquotidiano
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/30/crescita-bce-italia-e-il-paese-ue-che-negli-ultimi-15-anni-ha-perso-piu-terreno/1920029/
Le affermazioni della BCE hanno in questo senso per me un duplice valore. Il primo è quello di aver lasciato sostanzialmente soli i pasdaran. Se, infatti, la BCE dice che l'euro non ha funzionato non so bene gli euroti cosa difendano...anche se poi la BCE ci dice che è anche colpa nostra se non funzioniamo con l'euro (vabbé...mica gli si poteva chiedere una confessione completa!).
Secondo, ci esplicitano cosa significa "più Europa": precarizzazione del mercato del lavoro e smantellamento del Welfare State...ovviamente allo scopo di favorire l'integrazione economica nell'unione (e qui si ride, perché sarebbe come a dire che si favorisce l'uguaglianza tra le persone uccidendole tutte, perché poi da morti siamo tutti uguali).
So che queste sono cose che su questo blog sono state dette in tutte le salse. Ma che le dica esplicitamente la BCE lo trovo almeno degno di nota.
Un saluto a tutti.
Come volevasi dimostrare, ho appena appreso della decisione dei vertici dell'ATAC di sospendere temporaneamente il giovane autista colpevole di aver detto che il Re è nudo. Rinnovo la personale disponibilità ad offrire supporto, coinvolgendo figure professionali meglio qualificate della mia, ad un lavoratore che avrà forse peccato nella forma, ma che non ha certamente avuto alcuna colpa nella sostanza.
RispondiEliminaIl presente post didattico, completamente O.T. (o forse no), si intitola, a scelta, "Esempio di investimento sbagliato" o "QED 54: tutto quello che si può sperare da chi svolge professionalmente l'attività politica".
RispondiEliminaEcce homo:
http://www.stefanofassina.it/lavoroeliberta/wp-content/uploads/2015/07/PER-UN-PROGRAMMA-DI-AZIONE-COMUNE.pdf