Questo è un altro campionato.
Chiusa questa breve nota metodologica, passiamo rapidamente al contenuto di questo post, che vi esorterei a condividere il più possibile perché chiarisce alcuni concetti sui quali forse sarebbe il caso che attiviate l'attenzione del prossimo vostro. Se poi quel prossimo è anche, o pretende anche, di essere minimamente evoluto intellettualmente (cioè è un piddino), potrete dargli come quadro di riferimento Crisi finanziaria e governo dell'economia: un articolo scritto per i colleghi giuristi, quindi non tecnico, ma sufficientemente rigoroso nell'analisi. Quando lo scrissi non avevo idea di come la pensasse Chomski, ma mi sembra abbastanza chiaro che su quali siano gli scopi, e soprattutto le regole, del gioco abbiamo comunanza di vedute...)
Noam Chomsky sulle privatizzazioni
Traduzione per diversamente europei a cura di Christian Rosso
Dove sono gli utili idioti?
Non ne ho idea, ma non sono preoccupato, e non dovreste esserlo nemmeno voi. Ho scoperto che sono diventati inutili, non solo perché chi ha un problema, oggi, se ha le palle come Christian, può fare da sé, con non minore impatto drammaturgico, ma anche perché loro, i professionisti della denuncia, hanno un'elevata elasticità di sostituzione rispetto al capitale (che inconsapevolmente - ? - difendono, porelli). Quindi, come dire, per fare a meno di certi difensori della vedova e dell'orfano basta un minimo input di capitale.
Allora, vi chiarisco un concetto: Chomsky è bravo, ma quell'altro, Christian, sta facendo la stessa, stessissima, identica cosa che ho fatto io e non hanno fatto tanti altri: denunciare le storture della propria professione, essendo però lui (Christian) molto, ma molto, ma molto meno tutelato di me (per non parlare di Gallino).
Nel filmato si vede che ha paura, cioè che ha coraggio, perché se non avesse avuto paura sarebbe semplicemente stato un incosciente (come me), non un coraggioso. Chissà se ora capite perché sono così incazzato verso tante persone la cui libertà di espressione è tutelata (per ora) dall'ordinamento, i cui globi oculari sono provvisti di regolare retina, le cui orecchie sono provviste di adeguata staffa, ma che apparentemente sono privi di laringe, o forse di qualcos'altro.
Pretendo che gli facciate sentire almeno la vostra solidarietà, perché è estremamente probabile che non se la passerà bene.
Dixi.
(non torno sull'argomento dei giullari di regime. Quello lo affronteremo a tempo debito. Sarà mia cura illustrar loro alcuni proverbi ghanesi. Indovinate un po' quali...)
Le politiche di privatizzazione hanno fallito ampiamente laddove sono state applicate in modo coerente; caso esemplare, il Regno Unito. In proposito mi permetto di segnalare il seguente studio di due economisti dell'università di Cambridge, che, tra le altre cose, tratta pure questo tema: Ken Coutts e Graham Gudgin, "The macroeconomic Impact of Liberal economic Policies in the UK" (Cambridge, Aprile 2015), pag. 35 e segg.
RispondiEliminasi sapeva che era cosi,il privato cerca il profitto,i servizi pubblici per loro natura non possono essere profittevoli in quanto prevedono servizi universali anche per i meno abbienti,quindi se deve pagare comunque la collettivita' questi beni devono essere pubblici,lo stato in quanto tale non ha interesse ad alzare le tariffe e quanto alla inefficenza non e' dimostrato che il pubblico sia meno efficiente del privato (anzi)
EliminaInfatti, in UK a parte la figuraccia iniziale che hanno fatto con la privatizzazione dei treni, vedi quella della privatizzazione delle Banche che il governo ha dovuto nazionalizzare per non farle fallire il tutto alle spese del contribuente, si, quello che non avrebbe dovuto pagare se fossero state privatizzate!!!
EliminaA questo proposito, segnalo il lavoro di Bernardo Bortolotti e Valentina Milella "Privatization in western Europe" in "Privatization. Successes and failures" a cura di Gérard Roland, Columbia University Press, 2008. La metodologia del lavoro è molto semplice: gli autori vanno alla ricerca dell'impatto macroeconomico delle privatizzazioni messe in atto in Europa dagli anni '80 in poi. Trattandosi di cifre molto ingenti, ci si aspetterebbe un riflesso positivo per quanto riguarda, ad esempio, la crescita economica. Purtroppo, tale impatto non viene riscontrato in alcun modo.
EliminaGli sviluppi del famoso caso di Acqua Latina, una delle prime privatizzazioni (alla multinazionale Véolia) del servizio idrico in Italia.
EliminaGià acqua latina che con i soldi dei contribuenti vuole costruirsi una nuova sede invece di ottimizzare e riparare la rete. Anni di scandali e sprechi, in favore di privati che rubano i profitti e socializzano le perdite.
EliminaMi torna in mente la prima volta che ho sentito accennare a Veolia, da un amico ingegnere impiegato in AGAC (l'azienda municipalizzata, poi IREN, poi ENIA): si stava preparando la privatizzazione di AGAC, con i Comuni in qualità di azionisti di maggioranza. Diceva che, con le privatizzazioni, se non si attrezzavano, Veolia avrebbe fatto man bassa di tutte le municipalizzate...
EliminaGrande Christian! Invidio il tuo coraggio... Se ti succede qualcosa, fai sentire la tua voce. Qui non resterà inascoltata. Onore e rispetto.
RispondiEliminaGrazie christian, grazie per la tua denuncia ed il tuo coraggio. Rappresenti la parte migliore di questo paese, la speranza di un futuro migliore. Non so se i sindacati stiano facendo qualcosa per tutelarti, per tutelare la tua grande dignità dalle sconcertanti intimidazioni al quale ti hanno sottoposto. Spero per loro che lo facciano, non per te, tu hai, sono sicuro, gia' l'appoggio del paese migliore, quello che lavora e che non si rassegna alla violenza che subisce ogni giorno.
RispondiEliminaSicuramente al Prof. non gliene importerà nulla , ma certe volte penso che almeno una buona metà delle persone che conosco , la TROIKA ed annessi e connessi se la meritino o almeno per il fanatismo con cui propugnano i soliti discorsi sullo STATO IMPERO DEL MALE ASSOLUTO e sul PRIVATO EFFICIENTE poi penso che con una propaganda mediatica che ha coperto decenni delle loro esistenze non è facile staccarsi da certi luogo comunismi , spacciati per verità incontestabili.
RispondiEliminaCi vuole molta pazienza a volte , anche le se mani cominciano a prudere un pochino , almeno per quanto mi riguarda.
Un servzio pubblico non può servire interessi privati. Contraddizione in termini.
RispondiEliminaLa necessità della spiegazione dell'ovvio è il grande male della "società dell'informazione". Torniamo ai proverbi ghanesi.
Massima solidarietà a Christian. Ha mostrato un coraggio unico, ben al di là dei tanti "leoni da tastiera" che sfogano il loro squallido livore sui social.
RispondiEliminaÈ grazie a persone come lui che questo Paese ha ancora una speranza.
Grazie, Christian.
Bravo Chomsky, come sempre,
RispondiEliminae grande Christian.
Sono sicuro che i vertici della sua azienda gli romperanno le balle.
Quando (non se) accadrà propongo di lanciare una sottoscrizione per pagargli il miglior pool di avvocati disponibile sulla piazza di Roma.
La Kreutz-Zeitung rossocrociata di Roma lo mette sugli scudi. A breve sarà al sicuro, ma certo se la legano al dito.
EliminaSchönen Sonntag lieber Freund
Quale macabro ed effimero onore essere difeso dai complici dei tuoi carnefici...
Elimina@AP
EliminaVielen Dank, mein lieber Freund,
@AP
@Alberto Bagnai
Perdonate la mia cruccaggine, ma:
(1) cos'è la Kreutz-Zeitung di Roma?
(2) perché complice di carnefici?
Fogliaccio nazionale ricettacolo e motore della melmosa vulgata preponderante.
EliminaRossocrociata per la famiglia che lo manovra sempre con un piede al di là di Piz Bernina.
In particolare la vicenda era riportata sull'edizione romana del suddetto foglio.
ps la sostituzione del nome prende spunto da analoga, e primeva, attuata, se la memoria non mi falla, dal nostro "porter" (id est : Völkischer Beobachter salmonato)
Ciao Jörg.
L'articolo su costituzionalismo.it è stato il primo scritto di Bagnai che ho letto, quindi, come dire, ci sono un attimo affezionato. Quanto al culto della privatizzazione ne parla anche Tony Judt, di cui consiglio la lettura e di cui "Guasto è il mondo" non è male. Per quanto riguarda Christian è la prima volta che faccio un commento su youtube; la pretesa che gli venga espressa la nostra vicinanza è più che legittima.
RispondiEliminaPS quanto ai proverbi ghanesi io dico quello del coccodrillo, è quello con la visione più lunga, da ricordare a chi pensa di cascare sempre in piedi, dunque non solo ai giullari
Esatto.
EliminaAnche "Non chiamare una giungla la foresta che ti dà rifugio" è abbastanza in tema. Tutti a lamentarsi delle supposte arretratezze del sistema Italia quando è proprio grazie a tali particolarità (che non sono solo peculiari del nostro paese) che molti imprenditori e professionisti hanno potuto sguazzare al riparo della concorrenza.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMa guarda le coincidenze.
RispondiEliminaProprio l'altro ieri sulla oramai blasonatissima radio1 durante la rubrica "Restate scomodi" verso le 16 hanno dedicato una "pagina" al problema degli scioperi e della mancanza dei servizi al cittadino relativo ai trasporti pubblici.
A un certo punto, con quello schifosissimo modo insinuatorio e viscido, la coconduttrice Noemi Giunta butta lì una frase che dava ad intendere che forse il problema maggiore fossero gli autisti e i sindacati (sui secondi non ha torto, ma non per il motivo che lei cerca di prospettare).
Ho mandato un messaggio dove dicevo che scaricare la colpa sui dipendenti è ridicolo.
Già una volta le diedi della sciocchina perché in un impeto di; "io la so lunga" parlando di politici africani aveva buttato lì un'intuizione ardita; "...è molto probabile che dietro questi politici (del terzo mondo n.p.) ci siano grandi interessi economici."
Ma và!?
Mentre invece quando pensa al nostro presidente del consiglio, o presidente della repubblica o della camera etc etc, se li immagina come fossero scevri da interessi particolari e interamente votati al bene del paese.
Il bello è che lo ha anche letto quel messaggio.
Che dire, grazie Cristian.
Io non partecipo ai social ma verserò qualcosa ad asimmetrie se mai volesse o potesse tenere alta l'attenzione sulle sorti di quel ragazzo che ben rappresenta il futuro di questa nazione, ma anche se non potesse (eliminerò due medie Chimay).
Non lasciamolo solo.
A me sembra che già ora Christian se la stia passando male e che la vendetta dei vertici aziendali sia già cominciata. Christian ha bisogno di un buon avvocato perchè si andrà per via legali, questo è sicuro. Diceva Chomsky, di cui conosco da tempo le sue opinioni sulle privatizzazioni, che l'impresa privata, di cui tanto si enfatizzano le virtù morali a reti unificate, è in realtà il luogo più antidemocratico del mondo. Bè, chi, come me, lavora in imprese private da trent'anni e più sa cosa significa e come tutti anch'io ho spesso chinato il capo. Credo che una sola volta, nella vita, mi sono ribellato, ma avevo 25 anni, non esisteva facebook nè la rete ed il risultato è stato solo quello di scoprire che ero solo e non è stata una bella sensazione.
RispondiEliminaIo esprimo a Christian la mia sincera ammirazione, ma anche il consiglio di muoversi con grande raziocinio. Certi tipi in giacca e cravatta e linguaggio forbito, possono rivelarsi molto peggiori di quel che si crede.
Auguri.
Ho fatto la tua scoperta anche io poco tempo fa, mi fregavano ogni mese 14 ore tra ferie e permessi.
EliminaTutti gli operai che sembravano sul piede di guerra.
Io parlo e gli altri si tirano indietro.
Alle mie spiegazioni sul perche non mi avessero appoggiato una mi ha detto che lei tiene due figli.
Io guardandola gli ho risposto che i figli li tengo pure io e l" ho mandata a fare in culo.
Dal mio punto di vista siamo più vicini a tempi di schiavi che a tempi di guerra anzi credo che sia già ora tempi di schiavi solo che facciamo finta di non vederli.
Il sistema agricolo si poggia sul lavoro degli immigrati neri e il manifatturiero su quello degli immigrati cinesi.
Bravo Christian, coraggio!
RispondiEliminaFamo prima a daje 'l 5 per mille pure a lui.
RispondiEliminaIn merito al secondo video, ricordo una trasmissione RAI di molto tempo fa, sicuramente ante euro. Ero bambina, ma gli autobus li aspettavo a lungo, da sola, tutti i giorni, e conoscevo la questione. Il servizio quindi m'interessò subito. Denunciava esattamente lo stesso problema di cui parla Christian: la mancanza di materiale per riparare le numerossissime vetture guaste. Di più: l'usanza di cannibalizzare, usarono proprio questo termine, una o più vetture per ricavarne qualche pezzo funzionante da sostituire in altre, riuscendo così a farne uscire almeno qualcuna. Allora però fu un autista, o comunque un dipendente ATAC, forse un sindacalista? a portare giornalista e telecamera nei depositi e a illustrare la situazione alla luce del sole. Nell'Italia dell'euro e del furto di democrazia questo sembra diventato illecito. Il codice etico non tutela i cittadini, nemmeno - o soprattutto? - quando dicono la verità, ma le aziende. E a fare questo video non è più la RAI, ovviamente, viene da ridere al solo pensarci, ma un dipendente ATAC, nella solitudine e nella paura. "Giusto o ingiusto non importa" gli scandisce lo sgherro: ed è lì che il sopruso è più forte e repugnante, e dovrebbe mettere paura anche a chi in questa condizione di sottomissione non si troverà mai. Un dipendente o paradipendente di quelle aziende private in cui si lavora non pagati, o pagati a capriccio, e si viene cacciati allo stesso modo, non potrebbe nemmeno osare concepire l'idea di un video come questi. Ecco cosa invocano in realtà a Omnibus i Rutelli e i Sechi e gli altri fautori delle privatizzazioni: la completa sottomissione a qualsiasi condizione di sfruttamento, di disservizio, di mancanza di sicurezza sul lavoro per sé e per l'utenza. Ecco cosa invocano i fautori e i tanti simpatizzanti delle privatizzazioni e del Jobs act anche per i dipendenti pubblici, quei fannulloni, si sa, a partire dagli insegnanti: la mano libera della dirigenza su chi lavora; silenzio e nebbia su qualsiasi nefandezza possa essere compiuta. Queste sono le protezioni e la dignità quotidiane che via euro e becerismi in ricaduta stanno venendo consapevolmente distrutte. Troppo spesso le élite intellettuali non vedono fino a questo livello, neanche le meglio disposte, perché la loro vita è sempre stata troppo avulsa e disinteressata a queste bvutali questioni di ignoranti, ché l'autobus, da noi, come ogni servizio pubblico, è visto come roba per i poveracci, quindi, non li interessa, anzi, rifletterci li mette un po' a disagio, perché li allontana dalla percezione della loro condizione sociale, né gli cale delle condizioni di chi ci sale o di chi ci sgobba.
RispondiEliminaE comunque, piuttosto che la malsana aria condizionata che si respira oggi sugli autobus, e la cui mancanza obbliga Christian a restare a girarsi i pollici fino alle 18, anziché portare sua madre in ospedale (ma non c'è ancora una legge che concede permessi per l'assistenza a un familiare? l'ha chiesta? gliel'han rifiutata pure quella?), sarebbero molto meglio i finestrini apribili di un tempo. Già, ma fare i finestrini apribili significa lavorare di più, con manodopera più specializzata, su pezzi più resistenti e di precisione, magari metallici, che per piombare un vetro e attaccare l'ennesimo motore produttore di altro calore. Quindi costerebbe di più al produttore, quindi non si fa. Solo che poi le vetture si guastano prima e anche quando non si guastano, l'aria è forse fresca, ma troppo spesso maleodorante e malsana, nonché dannosa per alcune categorie di persone.
RispondiEliminaMi sembra peraltro di avere letto che gli scioperi degli autisti della metropolitana nascevano anche dalla decisione dell'azienda di aumentare le ore di servizio da 700 a 900. Non male come riallineamento dei salari. Fa il paio, guarda caso, con l'altro slogan che si sente in questi giorni: "Teniamo le officine ATAC aperte anche il pomeriggio", si suppone aumentando a qualcuno l'orario di lavoro senza contropartita. Ma qui quello che manca è il materiale, come mancava all'epoca di quel servizio, quando la RAI informava anche, decenni fa.
P.S.: ci si chiede quale pallottoliere utilizzi il contatore. Secondo quello di word i commenti che ho postato, spazi inclusi, arrivano a 3504 caratteri, secondo blogger superano i 4096. Confesso di non aver contato a mano. Uno dei due avrà una calcolatrice cannibalizzata.
Non chiamare una giungla la foresta che ti dà rifugio.
RispondiEliminaSono le acque calme e silenziose che fanno affogare l’uomo.
Indirizzi utili per diffidare l'ATAC dal rompere le palle all'autista veritiero e coraggioso:
http://t.co/CFnrzzbo4Y
Siamo al ridicolo; Questi parlano di privatizzazione: soluzione a tutti i mali compreso lo sciopero selvaggio, Poco prima nei TG avevano dato la notizia di 3 scioperi: Pompei, ATAC, NTV (nuovo trasporto ferroviario), NTV è assolutamente privato (Montezzemolo) per tanti il simbolo della privatizzazione bella ed efficiente...
EliminaSolidarietà per Cristian.
Elimina"NESSUNO TOCCHI CRISTIAN"!
Ho già mandato la mail. Bravo Christian!
EliminaSe molti italiani avessero il coraggio di Christian e non vivessero tutta la vita nel conformismo, nell'accondiscendenza e nell'indifferenza, noi, oggi, non dovremmo preoccuparci per ciò che dice Chomsky
RispondiEliminaNella mia città il PD sta privatizzando i nido, cosa che non era mai venuta in mente al centro-destra in carica fino al 2014. A contestare insieme ai genitori Fratelli d'Italia.
RispondiEliminaNell'unico nido già privatizzato pare che gli stipendi dei docenti siano più bassi e che siano in ritardo con i pagamenti.
Rutelli è sempre un bell'uomo, il grigio però gli dona di più del blu.
Non lo ha asfaltato lei, spero lo faccia la storia.
A Christian complimenti per il coraggio, spero non subisca ritorsioni perché se arriverà il conto non finirà come nella pubblicità.
Scusate il cinismo.
Giusto Silvia. Arriverà come sempre è arrivato. Eh, suvvìa, sono le serie storiche cari. Vero? :o)))))
EliminaLa storia delle ‘privatizzazioni’ delle scuole comunali di Modena inizia nel 2012; prosegue oggi, con le conseguenze tipiche dell’austerità da euro (compressione dei salari), anche a prescindere dalla bontà delle intenzioni dell’amministrazione. Non contano i 'fini', contano i 'mezzi'. Tutto procede per il meglio, come dice lui e, naturalmente, come insegna il barone Mugnai... aggiungiamo, inoltre, che la Buona Scuola (sic!) prevede l’ingresso dei privati nella gestione dell’autonomia scolastica.
EliminaChomsky a Bologna, sempre nel 2012. Privatizzare, precarizzare... anche in questo caso, con le migliori intenzioni, naturalmente, per mantenere il servizio 'pubblico', ad ogni costo...
EliminaIo vivo nell'ex-Stalingrado d'Italia, Medaglia d'Oro della Resistenza, assurta agli onori delle cronache grazie al Sistema Sesto. Le ultime novità sono gli scioperi a raffica dei dipendenti comunali. Il Comune infatti sta cercando di dismettere l'assistenza ai disabili (in modo da spostare i dipendenti in cooperative esterne risparmiando sugli stipendi) e parimenti sono sotto tiro gli asili nido. Tutto questo dopo che hanno alzato al massimo le tasse locali per coprire il buco delle Farmacie Comunali. Pare che il buco sia il frutto di alcune speculazioni sui farmaci. Caso curioso di "fallimento del pubblico" quando si mette in testa di "fare come il privato".
EliminaFarmacie Comunali, vanto del norditalia... "E per finire una curiosita', il city manager del comune di Bologna, che ha gestito la cessione delle farmacie contro il parere sfavorevole anche di un referendum consultivo, adesso e' amministratore delegato della Gehe, cioe' ha prima gestito la vendita e poi e' passato a lavorare dall'acquirente". - See more at: http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-7bd5c628-aedb-4cb3-bb74-aecda55a4607.html#sthash.XhRZaIrZ.dpuf
EliminaNon è questo il percorso di chi, oggi, "fa gli interessi dei cittadini italiani" ?
EliminaÈ dal basso o di fronte, dall'impiedi o da sinistra?
RispondiEliminaNon saprei, ma certo è un gran bel movimento.
ps quando imparerò fb o ad aprire la pagina commenti (?!) di YouTube ti ringrazierò di persona
Ho divulgato e credo che dovremo stare vicino in un immediato futuro, a questo ragazzo intelligente e coraggioso; lo dico da utente ATAC particolarmente incazzato. L' ATAC, credo con il mandato politico, sta distruggendo definitivamente il servizio e la cosa ha subito una accelerazione notevole negli ultimi 4/5 mesi. Come al solito ci sono nicchie di privilegio che sono preservate, linee che viaggiano vuote e con frequenze alte, ma sul resto delle linee la situazione di degrado tecnico, ambientale e di frequenza di passaggi sta diventando esplosiva e non passa giorno che ci siano liti tra personale e utenti. Qualcosa di grave succederà di sicuro una volta o l' altra.
RispondiEliminaLinee vuote con frequenze alte? Impossibile, mai viste e vivo a Roma dal 94.
EliminaUn esempio per tanti altri.
EliminaVai a P.zza Augusto Imperatore e osserva il 301. Altri esempi, il 44 etc.
Vivo a Roma dal 1979 e ne ho viste di porcate fatte a favore di politicanti locali.
Il 44 è strapieno in orario scolastico....dopo le corse diminuiscono. Ne aumentarono un poco la frequenza causa proteste. Il 301 non lo prendo e non so dire.
EliminaPurtroppo vedo il 44 solo di pomeriggio; ma il problema esiste. Ricordi per caso le circolari shopping che circolano in periodo natalizio? Era un incubo attendere il 628 fino allo sfiancamento e vedere ogni 5 minuti due diverse circolari vuote.
EliminaIl link dal nome Christian Rosso porta a una pagina inesistente o rimossa.
RispondiEliminaIl link da condividere su FB è quiello sotto; funziona perfettamente, ancora non so per quanto.
Eliminahttps://youtu.be/4Ntwc8-gJvU
Christian non so dove tu abbia trovato il coraggio, forse dalla situazione dolorosa che stai vivendo che relativizza tutto, ti ammiro tantissimo. Fatti aiutare da persone perbene perchè non sarà facile.
RispondiEliminaGrande questo giovane autista Atac!
RispondiEliminaCi rendiamo conto del progetto nazionale criminale in atto?
Dobbiamo spezzare il prima possibile questo progetto accelerato dai partiti!
Ora l'alternativa c'é, forza, votiamo per noi!
Altrimenti in poco tempo ci ritroveremo schiavi moderni di questo progetto neoliberista, fatto di privatizzazioni indiscriminate, senza vie di scampo!
Un grazie sentito a Christian per la sua testimonianza, che potenzialmente potrebbe metterlo nei guai.
RispondiEliminaHo paura che le sue parole sulle privatizzazioni rimarranno inascoltate, ma gli italiani impareranno sulla loro pelle.
Cara mamma di Christian, complimenti! Ha educato un figlio di eccezionale coraggio. Cercheremo di essergli vicino. Io personalmente sarò in piazza mercoledì prossimo per incoraggiare ancora di più. Sia orgogliosa di lui e che Dio vi benedica.
RispondiEliminaHo visto Omnibus. Rutelli e' abile, non e' uno stupido. Certamente ben al di sopra, e lo si vede, delle capacita' di Renzi. Ha preso al volo e utilizzato, ovviamente a suo vantaggio, lo spunto di Bagnai dell'interferenza (fondamentale..) della finanza, per riaffermare il primato della politica. Gli altri, a livello di capacita' dialettica e di pensiero, erano dilettanti. Escluso ovviamente Bagnai, che sapeva benissimo cosa voleva dire e dove voleva arrivare, cioe' riportarli al contesto europeo, e fargli osservare che il dominio della finanza, la cessione della sovranita' e la camicia di forza dell'Europa, in realta' sono il motore primo di parecchi dei problemi in cui si sta arenando l'Italia. . Anche gli altri, attenzione, con il loro peana delle privatizzazioni e la loro insistenza sui sindacati ( che comunque sono parte della struttura del potere, oggi..) e i non distinguo tra sigle autonomi e sindacati nazionali, sapevano dove volevano arrivare..Ma Rutelli era piu' intelligente.Forse piu' pericoloso..o forse qualcuno con cui si puo' parlare.
RispondiEliminaRutelli è abile e intelligente?
EliminaE poi ci si chiede come si possa essere arrivati a questi punti...maaaah.
In un mondo di ciechi...un orbo, finisce per essere re.
EliminaFinalmente sono riuscita a seguire per intero la puntata di Omnibus e agguungo qui la mia osservazione sulle piantine di Rutelli perché non rintraccio quelle saporose espresse.
EliminaALLUCINANTE.
Ci è proprio stato sopra alcuni
minuti, con tanti particolari e tono
tra il rammarico, la velata
indignazione (a suo merito non essersi dichiarato indignato) e il
rimpianto. Che ci credesse o no, bella interpretazione.
Già, quando c'era lui (Rutelli),le annaffiature arrivavano.in orario.
E pensare che la mia nonna, non
come lui aitante, non faceva una
piega, quando temeva la gelata o la neve o era fortissima pioggia,
ad alzarsi di notte per mettere al riparo le piante di geranio che curava personalmente tutti i giorni.
E non c'era neppure la tv di quartiere dove andare a dirlo.
Queste cose e altre tirano fuori il peggio di me, con poche autocensure. D'altra parte i luoghi terapeutici, come da tempo sostengo sia, anche solo secondariamente, il presente blog, hanno tale liberatoria funzione.
So solo che andrò alla manifestazione del 29 luglio
RispondiEliminaQuesto strafottente bocconiano ci chiama "tribù".
RispondiEliminaLo prendo come un complimento: i membri di una tribù hanno un elevato senso della comunità (cosa assai diversa dal senso d'appartenenza supinamente psicologico o ideologico), sono reciprocamente solidali e, del caso,si difendono uno con l'altro a rischio delle proprie chiappe.
EliminaAltrove abbiamo ormai a che fare con bastardi (nel senso di soggetti privi d'origini), famelici e prezzolati, pronti a vendere chiunque e qualunque cosa: appartengono solamente alle più infime funzioni del denaro. Tradizionalmente ai traditori della propria gente è riservata una brutta fine, al meno peggio il confino o l'allontanamento; è triste rimarcarlo, rischiando di passare per brutali giustizialisti - anche perché si vorrebbe aver di meglio da fare nella vita -, ma ora si inizia a comprendere più a fondo il motivo di quel trattamento. C'è da chiedersi preoccupati se l'assenza di percezione d'un tradimento nei confronti d'una popolazione non equivalga in primis all'assenza di percezione della popolazione stessa - venendo a mancare l'oggetto del tradimento, manca anche il soggetto, ovvero il traditore, e lo stesso termine "tribù" può essere ulteriormente utilizzato in senso spregiativo, ciò che non è all'origine. La direzione intrapresa diventa quella d'un appiattimento verso una eguaglianza puramente numerica e formale, in cui le identità assumono sempre più i contorni indifferenziati d'un'unica e cloroformizzata massa, libera solo all'apparenza da discriminazioni.
Hai mai conosciuto un bocconiano che non lo fosse?
EliminaSottolineerei positivamente quel titolo.
EliminaInfatti cita la tribù dividendola in vari clan: clan noeuro mediterranei, clan noeuro atlantici e clan noeuro del Mare del Nord.
Ognuno di questi, per l'autore, ha desideri ed esigenze diversi riguardo la politica di gestione della BCE.
Trapela la preoccupazione per il diffondersi del virus in un area che sta diventando sempre più vasta ed eterogenea e che sembra proprio non sia un'area valutaria ottimale.
E Stigliz e Krugman hanno le penne sulla testa e gufano per l'invidia...
EliminaRipete le canzoni di quindici ani fa per rassicurare (chi?) che tutto procede bene e si può stare tranquilli.
Nella logica dei bollettini di guerra significa esattamente l'opposto.
Occorre salvare questo articolo, magari fra qualche mese il bocconiano farà dietro-front....
EliminaDebbo dire che Masciandaro mi ha risposto in maniera molto gentile; gli avevo mandato stamattina, una mail un "po'" incavolata, rendendo pan per focaccia. Comunque è un uomo spiritoso e vede i conflitti sull' euro, in maniera abbastanza "rilassata" Mi ha inviato in allegato "Life among the Econ" di Axel Leijonhufvood; molto spassoso.
EliminaIl signor a-bocconi(ano) più che dei noeuro dovrebbe proccuparsi del titolo azionario della sua azienda giacchè sembra avere (come sempre) qualche problemuccio rispetto al benchmark:
Elimina- FTSE Italia Media
- Il Sole 24 Ore
Più che altro ci chiama No Euro, questo è grave. Tribù, tutto sommato, si può anche sopportare
EliminaQuell'articolo è proprio una spinnata pazzesca.
EliminaLife among the Econ lo trovate nel link
EliminaSpassoso.
Mi auguro che Christian scelga un buon avvocato perchè carnefice e complici del carnefice diventeranno ancora più pericolosi.
RispondiEliminaChristian ha fatto il suo dovere ovvero quello di denunciare un reato come ogni cittadino dovrebbe fare quando ne viene a conoscenza.
In una società dove i complici dei carnefici continuano ad aumentare (alcuni dei quali insospettabili) è doveroso, secondo me, non abbassare la guardia. Tutta la mia solidarietà a Christian sperando che i riflettori su di lui non si spengano.
Professore, cosa posso dire? Ho seguito con interesse la puntata di Omnibus (che guardo soltanto quando c'è lei, ormai) e ne sono rimasto molto contento: ospiti pacati, confronto costruttivo, sebbene in qualche momento piuttosto calante (certe volte ci si è soffermati molto su discorsi qualunquistici, non da parte sua, beninteso). Proprio quello di cui ci sarebbe bisogno in Italia (insieme ad un buon programma di fact checking: mi piacerebbe che Report lo diventasse a livello economico sul fronte EURO). Per quanto riguarda Chomsky ho preferito evitare, almeno per oggi la mia voglia di esterofilia e ho preferito guardare Christian: è una delle persone che insieme a lei mi rendono orgoglioso di essere italiano. Grazie!
RispondiEliminabisogna diffondere il più possibile il video di Christian Rosso perché parla il linguaggio della gente comune e arriva diritto al cuore e alla testa.
RispondiEliminaSei una grande persona, Christian. Prendo l'autobus ogni giorno per andare al lavoro, insieme a parecchie colleghe, tutte infermiere, e ai famigliari dei pazienti ricoverati. Farò girare il tuo video. Dove? In autobus, naturalmente.
RispondiEliminaGrazie e un abbraccio forte per il tuo coraggio e per tua madre.
Sì è davvero coraggioso! Condividiamo questo video e spero che il suo solo vederlo ispiri magari molte altre persone a ribellarsi alle ingiustizie portando la loro testimonianza con altri video!
EliminaIn Sanità, ad esempio, nelle Case di Cura Private Convenzionate, cioè retribuite dalla collettività, i medici hanno un contratto nazionale peggiorativo rispetto a quello pubblico statale. Dico io, dove stanno allora competitività e libera concorrenza se gli attori partecipano allo stesso gioco ma con regole diverse?
RispondiEliminaQuesto fatto secondo voi migliora l'efficienza delle Cliniche od aumenta semplicemente i margini dele società proprietarie?
Un'altra conseguenza: secondo voi i medici che si sentono più sicuri a lavorare come Liberi-Professionisti del tutto autonomi - se la loro Specialità glielo consente - una volta fatta esperienza nella Struttura Privata di turno, rimangono sino alla pensione a prestarvi servizio oppure si allontanano alla ricerca di qualcosa di più remunerativo? La risposta al quesito è oltremodo difficile...
Sulle privatizzazioni (premetto che non ho ascoltato Chomsky) c'è da fare una considerazione probabilistica: la privatizzazione è un processo, in particolare un processo stocastico, i cui esiti quindi non possono essere determinati a priori; il risultato del processo dovrebbe essere che un insieme di enti produttori di beni e/o servizi passi dalla proprietà pubblica a quella privata. L'idea che guida Sechi nell'invocare l'avvento di una privatizzazione sembra essere quella secondo cui siccome gli amministratori di beni pubblici sono inaffidabili, corrotti, spreconi e feudalisti, allora è necessario che i beni che amministrano gli siano tolti per il bene di tutti. Il punto critico di questa affermazione è: "chi la fa la privatizzazione?", e la risposta guarda un po' è: lo Stato! È quel tanto deprecato Stato che ha per sua stessa natura il compito (e non può essere altrimenti) di gestire la privatizzazione, nei modi e nei tempi previsti dalla legge. Lo Stato è gestito da quelle stesse persone che non hanno potuto, voluto, o non sono riuscite, a risolvere quei problemi che hanno, secondo Sechi, reso necessaria la privatizzazione. Quindi c'è il rischio che questa privatizzazione, che è un processo, venga gestita tanto male quanto era mal gestita la cosa pubblica. Il risultato del processo può essere influenzato da questo fatto (e io non ho nulla in mano che mi ricordi che nella storia si siano svolte privatizzazioni fatte bene!).
RispondiEliminaPer capirci è un errore uguale e contrario a quello che faceva Boldrin al goofy3 nell'offendere quanti vedevano nella privatizzazione un pericolo: contro chi temeva che togliere allo Stato dei servizi per destinarli a soggetti 'inclini' al profitto penalizzerebbe i cittadini più deboli, Boldrin invece asseriva che la privatizzazione avallerebbe uno stato di cose permanente, perché in Italia ci sono poche persone, che fanno anche i politici, che hanno praticamente tutto. Dove quindi Boldrin non riesce a distinguere fra Stato e politici, Sechi non riesce a distinguere fra privato e privatizzazione.
La vicenda ATAC denunciata da Christian ricorda le accuse mosse a molti reparti di fanti della IIa Armata italiana a Caporetto, rei di non essere stati né combattivi, né coraggiosi, insomma di non aver compiuto il loro dovere, quando invece le principali responsabilità dello sfondamento e aggiramento austriaci erano da attribuirsi agli alti comandi italiani. Anche alle lunghe colonne di "straccioni" dell' ARMIR, in ritirata nelle lande ghiacciate della Russia, si sarebbe potuto attribuire inefficienza dovuta poi alle suole di cartone, alle bombe a mano che non esplodevano nella neve, ai pezzi anticarro inadeguati, alle mitragliatrici Breda che dovevano esser riscaldate per evitare l'inceppamento da freddo (accendendo letteralmente loro il focherello sotto, come ricorda Rigoni Stern). Chi ci guadagnava dietro? Fatti, circostanze, cause e analogie ricorrenti o cadono nell'oblio (dice Myrddin nel film Excalibur: "La maledizione degli uomini è che essi dimenticano."), o si ignorano per ignavia e indifferenza. Qualcuno maliziosamente sosterrà che non si possano paragonare eventi simili - trasporti pubblici e guerra -, come se fosse impossibile ravvisare le stesse sostanziali cause nell'attribuire inefficienza ai soggetti, laddove invece manchino le risorse a monte o di esse venga fatta una scriteriata e strumentale gestione.
RispondiEliminaChristian abbisogna di sodali, perché una guerra non può essere combattuta da soli. Evitare di lasciarlo nell'anonimato, dando lui visibilità è un buon passo, perché i sicari agiscono indisturbati al buio.
Una delizia.
RispondiElimina"Proprio come i dinosauri morirono perché un asteroide colpì il pianeta..." (non credo i dinosauri lo prevedessero) "così è accaduto al dinosauro Europa colpito da 4 fenomeni diversi.... : l'espansione, la globalizzazione, l'euro, la crisi."
E chi l'avrebbe mai detto? (a parte le decine di illustri economisti citati a ripetizione dal Prof.).
E allora, cosa si può e si deve fare?
"proporre, discutere e progettare nuovi trattati confederativi".
Problemi? Ma parliamone!
Ragazzi, per me avete del potenziale, intanto fate un gruppo su feisbuk.
MASSIMA SOLIDARIETA' per Christian.
RispondiEliminaPrimo
perché solleva indirettamente il nodo centrale connaturato alle utilities italiane, che è quello di una privatizzazione dei servizi pubblici in società di diritto privato (come Atac sistematicamente in perdita o come Hera in utile, ma con tariffe esorbitanti da monopolio), ma con la maggioranza del capitale in mano ai comuni, che poi vuol dire in mano ai partiti politici che piazzano sistematicamente i loro uomini (non più spendibili o ad esaurimento carriera politica…) come consiglieri e dirigenti.
Il risultato di tutto ciò è sotto gli occhi dei cittadini utenti ed opera sulla carne viva dei dipendenti come Christian, con il silenzio complice del sindacato che va avanti da decenni. Poi, magari ingenuamente, pensiamo che la scelta del venerdì come giorno di sciopero sia dovuta alla massimizzazione della protesta, in quanto classico giorno di rientro settimanale di studenti e lavoratori dalle loro sedi di studio e lavoro, ed invece Christian ci fa notare (almeno a tutti quelli un po' distratti …) che il venerdì cade nel calendario prima del sabato e della domenica... Ed io la penso proprio come lui.
Qualcuno potrebbe replicare che i problemi di efficiènza e di poltronificio nei servizi pubblici si potrebbero risolvere vendendo le partecipazioni di maggioranza ai privati (modello USA per intenderci), vero… ma anche qui Christian ci ricorda giustamente che le linee non profittevoli verrebbero immediatamente tagliate. In sostanza se il servizio pubblico deve essere pubblico, cioè fruibile da tutti i cittadini, allora non può che ritornare ad indossare la veste dell'ente economico pubblico, dove economico significa una sana politica di gestione dell'azienda, chiudendo il bilancio in pareggio (no utili da distribuire), dopo avere accantonato a riserve statutarie gli eventuali avanzi di gestione ai fini della preservazione del capitale di funzionamento.
Qualcuno, servendosi della conclamata inefficiènza correlata alla classe politica nostrana, sta cercando di spingere per privatizzare effettivamente, pretendendo di entrare in possesso di quelle quote di maggioranza ed accedendo così ad una vasta prateria … Fino ad ora lo scenario è stato in parte respinto proprio da quella classe politica e sindacale che in tale svolta vedrebbe azzerati i propri privilegi. In definitiva un cul de sac dove ai cittadini ed ai lavoratori vengono poste solo due alternative entrambe contro di loro: o gestione pubblica inefficiènte in quanto bancomat del sistema politico o gestione privata che taglia i servizi non profittevoli ed aumenta tutti i prezzi per massimizzare il profitto (in quanto operante nella zona in regime di quasi monopolio).
A tal proposito ci ricordiamo tutti i Britannia Boys di Draghi e il Prodi dell'IRI, che nei decenni passati bellamente ci dissero che si doveva vendere ai privati per il nostro bene di cittadini utenti, proprio perché il pubblico (leggasi partiti) avevano ampiamente dimostrato di non essere all'altezza… questo tra gli altri per ricordare che proporre meramente ritorni alla "tipo IRI", senza vedere e considerare cosa ci sta a monte e a valle, può essere pericoloso ed una potenziale arma in mano agli appetiti delle elite finanziarie, come abbiamo visto a suo tempo.
Se questa è la situazione, è evidente che se ne potrebbe uscire solo se la democrazia (rappresentativa) funzionasse veramente… e qui mi fermo perché mi rendo conto (mentre scrivo) che sto entrando nelle stesse tematiche e cause che hanno portato all'avvento dell'euro!
Secondo (ma non ultimo)
perché, a differenza di Gallino ed altri, non può permettersi lussi esistenziali (superflui) di riposizionamento intellettuale sulla oramai eclatante inefficiènza dell'eurozona, ma può solo cercare di continuare a fare bene il proprio lavoro che ama, rischiando di perdere il posto di lavoro solo perché ha osato dire la verità, attività che dovrebbe essere prerogativa proprio degli intellettuali onesti che sanno fare bene il proprio mestiere.
Solidarietà totale a Christian.
RispondiEliminaGli inutili idioti, credo possano essere collocati, con un commendevole grado di precisione, all'interno di taluni uffici, di dubbia utilità e di nulla efficacia.
Ma sempre aziende di diritto privato, beninteso.
Che incredibile déjà vu: ricordo esattamente così Chomsky, quando lo incontrai nel 1998 nel suo studio all'MIT. Fui un po' deluso: volevo parlare di linguistica e si parlò solo di politica. Mi colpì il suo perfetto inglese e la sua amabile affabilità. Condivido tutto ciò che ha detto, anche se bisogna dire che egli ha preso il PhD (University of Pennsylvania) e ha lavorato (MIT) in istituzioni accademiche private - e molto esclusive. So che cosa vuol dire: parlo per esperienza diretta (Upenn).
RispondiEliminaTanto di cappello a Christian per le palle che ha dimostrato e che, mi rendo conto, non a tutti i suoi colleghi si possono chiedere, viste le ignobili e vili rappresaglie a cui sono esposti. Una cosa però a quei colleghi si può chiedere - e certamente uno come Christian lo sa e lo sta già facendo: cercare, per quanto oggettivamente complicato, di tenere sempre aperto il dialogo con i cittadini. Questa battaglia, come e più di altre, si vince o si perde sul piano della comunicazione. Se per i motivi che sappiamo l'accesso ai canali diffusi è interdetto, rimane il contatto quotidiano. Le condizioni sono difficili, il clima è pesante, i destinatari non sono... particolarmente ben disposti. Ma rinunciare completamente e tagliare tutti i ponti significa fare il gioco della controparte col risultato che, temo, ne consegue. Quindi, se viene chiesta una spiegazione, meglio darne due, se spiegare a voce non basta, ben vengano i volantini anonimi (con rigoroso controllo di veridicità dei contenuti), se tra le maglie del cosiddetto 'codice etico' ci sono margini per parlare a piena voce, esplorarli e sfruttarli tutti, magari col supporto di uno studio legale. Forse tutto questo è ovvio e nei limiti del possibile sta già accadendo, ma sottolinearne l'importanza e la valenza 'strategica' mi sembrava comunque utile
RispondiEliminaPiù che utili o soliti idioti a me sembrano una specie di nuovi soldati blu che vorrebbe uccidere tutte le varie tribù europee per formare una vera USE. Una sporca guerra, non facile da vincere.
RispondiEliminaHo appena sentito al TG che si prevedono nuovi tagli alla sanità.
RispondiEliminaInevitabilmente ripenso alla polizza integrativa che nell'azienda presso cui lavoro ci è stata offerta da Unisalute. Ho subito pensato al gruppo Unipol, che da quanto ricordo ha legami con un certo baffino e un innominabile partito.
Subito mi è ritornata in mente la tanto sbandierata riforma Bersani, ricordo tra le tante, la possibilità di rifornirsi di benzina presso i supermercati, anche alla Coop.
E quindi, tornando ancor più indietro, all'integrazione pensionistica, caldeggiata dai nostri rappresentanti sindacali regionali. I Fondi pensione, indispensabili a detta loro.
Nessuno ha il sospetto che al banchetto delle privatizzazioni ci sia seduta anche la sinistra?
Non capisco perche' parli di sospetto.
RispondiEliminaQuanto e' purtroppo lontana l'Italia del boom economico.
RispondiEliminahttp://www.cb01.eu/hanno-rubato-un-tram-bn-1954/
Un paio di considerazioni.
RispondiEliminaSe fosse già approvata la legge sulle registrazioni nascoste Christian rischierebbe anche un procedimento penale. Questo fa riflettere.
Poi, mi piacerebbe anche discutere dei cosiddetti "codici etici" che sono tanto cari alle aziende, perché la loro violazione mette a rischio il lavoratore, quindi discutere di cosa possono prevedere è importante.
Saluti
E' possibile che io sia alquanto prevenuto, ma poiché l'etica è una cosa seria, ho idea che questi codici etici finiscano col rassomigliare molto di più, e nella sostanza e nell'intenzione che li anima, a codici disciplinari, dimenticando del tutto che la disciplina - meglio autodisciplina - è soltanto uno dei componenti l'etica.
EliminaCerto, che altro sono? Fanno parte dello stesso gioco. Che anni fa il problema dell'MM potesse essere illustrato alla luce del sole da un dipendente a un giornalista mentre oggi si rischia il provvedimento disciplinare la dice lunga.
EliminaChristian si dimostra degno di tutto il nostro rispetto e solidarietà. Spero che nel caso egli sia vessato, si riesca a sapere e si possa dargli una mano ... così come se la meritano tutti quelli che hanno "il pelo" di dire la verità, anche la più banale.
RispondiEliminaOgni riferimento a docenti ed economisti (che dicono la verità) è puramente casuale.
Così parlò Fassina.
RispondiElimina(Alessandra/Cassandra Lupa da Firenze, nonstosutwitterma...nooooo Lombroso nooooo, la pregoooooo Prof.)
Salve Prof. Bagnai,
RispondiEliminain primo luogo condivido con altri l'espressione di stima e rispetto per Christian e il coraggio con cui ha voluto esporre le pesanti problematiche e quindi i reali motivi di una situazione di profondo disagio e rabbia che grazie a lui si comprende accomuna sia i cittadini che gli operatori del servizio pubblico.
Ho visto in "differita" la sua partecipazione a Omnibus insieme ad un pezzo importante dell'establishment ,dove al di là di alcune considerazioni su eventi correnti, con quattro/cinque frasi pregnanti ha focalizzato l'attenzione con giudizi scevri da qualsiasi equivocabilità. L'impressione che si è avuta è che l'establishment (Mieli) sia già pronto e incline a dialogare con quelle forze che ritengono inevitabile si affermino tipo Salvini e M5s. Sono pragmatici. Sorpendente è stata la valutazione di Mieli circa una presunta superiore affidabilità di tali movimenti essendo strutturati più come "partiti" rispetto a PD e Forza Italia (che strano paradosso), essendo ancora in grado di espellere e comunque dove la base può esercitare una sorta di accountability sul vertice. Lei ha ragione, come sempre, una "guerra" è fatta di tante azioni. Ci vogliono nervi d'acciaio. Una constatazione di orgoglio nazionale è che un dibattito così importante e magari chissà un giorno risolutivo sia partito in italia e non da uno dei santuari accademici tanto acclamati. Questo non lenirà certo le sofferenze di chi ha già pagato personalmente ma dà una ipotesi di speranza. Fate presto.
Benvenuto a Macerata.
Approfittando della calma in ufficio che precede le vacanze mi sono letto "crisi finanziaria e governo dell'economia" che ho apprezzato moltissimo per le solite ragioni (chiarezza e la facilità di lettura) ma questa volta anche per la sintesi. Trovo infatti che sia utilissimo per capire la crisi in poche pagine.
RispondiEliminaHo già condiviso sui social il link di Christian a cui va il mio sentito in bocca al lupo, oltre che un sincero ringraziamento per la sua testimonianza.
...
RispondiEliminasono in montagna, nel mio paesino che ha sempre vissuto di turismo, nella casa lasciataci dai nostri genitori, una casa di 10 appartamenti, un tempo fonte di reddito per la mia famiglia insieme ad un negozio che lavorava 2 mesi all'anno, giusto il periodo estivo
2 appartamenti a testa (siamo 5 , 2 maschi 3 femmine)
abbiamo avuto culo, solo che gli appartamenti sono tutti sfitti in quanto nel mio paese il declinio è iniziato 15 anni fa e ora la situazione è paradossale: l'80% delle case (seconde case) sono vuote tutto l'anno, i ristoranti e l'indotto del turismo cominciano ad essere in severa sofferenza economica, in compenso il comune è amministrato male e a conduzione quasi "familiare", il bilancio in deficit e il personale è triplicato.
abbiamo avuto culo, perchè se fossi stata figlia unica, questa casa che non produce reddito da 10 anni e passa, mi sarebbe costata, in tasse, parte dell'imponibile di un elettricista Comunista
insomma, l'avrei vista bene rasa al suolo, la casa, :)
in questi giorni ci soggiorno solo io
i miei familiari più prossimi ci stanno un paio di settimane e durante il soggiorno preferiscono starmi un po' alla larga per via che, seppur mi sia ripromessa di non confrontarmi più con loro sul piano politico, alcune volte ci ricasco e non posso non mortificarli e sfancularli mooolto vivacemente, declinando fatti, cazzi e mazzi che ho imparato bene qui nel suo bel blog, allorquando si avventurano, per sbaglio, nel campo minato del politico e del sociale e del culturale e nella narrazione di questa crisi finanziaria e antropologica!
a un certo punto non riesco più a controllare l'IRA
pensate di essere garantiti, teste di cazzo, e non vi accorgete che fotteranno i vostri figli e i vostri nipoti,nel mentre si stanno lavorando a sangue i figli, non vostri, meno garantiti dei vostri!
ma è questione di tempo sventurati io speriamo che me la cavo! (e qui ci scappa un porcone, e allora il discorso si sposta sulla mia trivialità e la mia incapacità di discutere e che sono prepotente e che con me non è possibile parlare! :))
gli autoctoni del mio paese sono tutti spaventosamente inconsapevoli, fatalisti, leghisti,e pro euro!
il mio paesino è delizioso e ci sono ancora le mucche al pascolo e le capre e le pecore,e le albe sono magiche quando la linea delle montagne si colora di porpora, insomma, a parte il resto che è quel che è, la fauna e la flora sono...floride... appunto!
e io ci ho finalmente fatto pace, col mio maledetto benedetto paesino di 600 abitanti !
l'ho vista lì a omnibus, ho seguito tutta la trasmissione, l'ho fatto per amore suo.
sono santa, ma sono una santa che le viene il sangue agli occhi quando sente parlare quegli esseri che le stavano accanto e di fronte.
l'ammiro e prego per lei e spero che non cambi mestiere.
credo inconciliabile il suo "sentire" anche col "sentire" del più principe dei principi di machiavelli! il massimo cui si possa sperare in politica.
credo che fare il politico sia contro la sua "natura"
e inoltre, io, che farei senza il mio Economista Pietoso?
dovrei darmi inesorabilmente ai fornelli? che destino infame! :)
baci supplichevoli
la funambola
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=SvbIWyR4qsk
Caro Christian, ho visto solo ora il video. Hai dato fuoco alle polveri. E lo hai fatto informandoci di quello che accade in un azienda pubblica. E non lo hai fatto solo per insofferenza nei confronti della tua legittima posizione all' interno dell' azienda ma, molto intelligentemente, hai dati risalto al rapporto tra azienda, autisti e cittadini, nel quale le tensioni si scaricano a valle, in ultima istanza su di voi. E lo hai fatto capendo le profonde logiche politiche che portano alla conflittualità tra utenti e servizio pubblico, cioè far passare la logica che privato sia , a prescindere, meglio di pubblico, senza peraltro risparmiare l' operato sindacale. Sei andato oltre ciò che ho immaginato dopo questo invito del prof. Bagnai. Mi hai fatto tremare i polsi. La tua insofferenza verso le logiche suddette, vissute quotidianamente sulla tua pelle, non ha avuto riguardo (consentimi questo modo di esprimermi) verso la tragica e tenera situazione famigliare che stai vivendo. Che coraggio. Sarei curioso di sapere se tua madre ti abbia ripreso per i pericoli che corri, oppure, o entrambe le ipotesi, sia molto orgogliosa di te. Mi auguro che, questo momento particolare della tua vita, possa offrirti opportunità che ti aiuti ad affrontarlo con serenità e sicurezza. Per quel poco (o qualcosa, non saprei) che possiamo fare, noi siamo qui. Ed ora ti vengo a cercare su fb per essere aggiornato. Ciò che hai fatto è stata una prova di grande dignità.Ti sono vicino.
RispondiEliminaCaro Alberto, in trasmissione tutti ti danno ragione salvo ignorare, nei presupposti dei loro ragionamenti, ciò che affermi in poche e concise frasi. Credo siano importanti le relazioni che si allacciano con gli ospiti in questi interventi, quindi rimango fiducioso che quelle poche frasi, ripetute con coerenza ad ogni occasione, si riverberino nel dibattito pubblico e, come un embrione, tutti, chi prima chi dopo, debbano prenderne atto e porlo come criterio d' interpretazione della storia degli ultimi decenni, anche negli insegnamenti universitari. Non è che poi, come primo ministro, fai ritornare l' Italia...ci siamo capiti, l' obiettivo è sempre stato dichiarato in diverse sedi.Pensavano scherzassi...DAR. Il ruolo, se accetti il temporaneo demansionamento, sarebbe appropriato. I partiti se la caverebbero col salvare la patria con un governo tecnico di professori e politici in rappresentanza delle varie forze che ti sosterranno in parlamento. Il miglior governo della Repubblica. Le convergenze evocate da Rutelli emargineranno i contenuti politici delle sue-loro, "RIFORME", in quel cantuccio della storia alla voce reazione delle élite finanziarie alle conquiste dei lavoratori del dopoguerra. Momento di esaltazione, ma non troppo.
...questa è la prima parte dei miei pensierini perchè il tutto in una sola postata non me lo pigliava :)
RispondiEliminaCaro Alberto
l'appello così affettuosamente perchè ho trascorso innumerevoli ore col suo pensiero, per cui lei mi risulta molto più familiare dei miei familiari prossimi, tutti piddini, tutti di sinistra, tutti inesorabilmente perduti! :)
che poi, a dirla tutta, non trovo nella loro vita, una, che sia un'azione di sinistra, un agito socialista, un agito comunista.
belle intenzioni, belle paroline, e poi, per diren una, appena han potuto (i fratelli maschi) mi/ci (sorelle) han fottute :) con la benedizione di una sorella, piddina pure lei, e con uno strano concetto di diritto di famiglia.
e non sono parenti serpenti, no no, che in giro girano situazioni allucinanti e la mia grande famiglia, tutto sommato, si salva ancora
e io credo nella Famiglia!
sono tutti statali o bancari, insomma ci hanno il culo parato e prima monti e poi letta e poi renzi gli andavano benone, che stavamo fallendo anche e soprattutto per gli artigiani e quegli sporchi evasori fiscali che la delazione non è mai abbastanza, ( il mio sposo è elettricista, e Comunista, il massimo della sfiga:)) che non pagano tasse e la corruzione e i pensionamenti baby e dulcis in fundo che ci vorrebbe la culona e che un po' di troika farebbe bene e spazzerebbe via sta vergogna dei politici infami!
(oggi in posta, la direttrice ha esordito dicendo che la merkel ci metterebbe in riga, ed io le ho detto che facesse il piacere di emigrare che noi si ha bisogno di patrioti e non di traditori! (ovviamente il mio tono era ironico e affettuoso, sia mai che mi si offendesse come i miei diletti fratelli e le mie dilettissime sorelle! :))
Non sono d'accordo sulla lettura pubblico inefficiente = privato che aggrava/concausa queste inefficienze. Troppo comoda e un po' schiava di un ragionamento a priori. Inoltre mi sembra IMFO che l'impulso politico dall'alto non ci fosse e che Marino non aspettasse altro che un incidente per liberarsi di una classe dirigente scomoda che non aveva sufficiente peso politico per mandar via su due piedi.
RispondiEliminaBuonasera, Prof.
RispondiEliminaHo ascoltato il tuo intervento, visto il video di Christian, letto i link. Di tutte le cose (e son tante) che hai postato, quel che mi ha più colpito è il tuo richiamo alla responsabilità, e alla sua assenza.
Ora, questo vale sia nel mondo del "pubblico" che in quello del "privato" (virgolettati, perché, nella mia esperienza lavorativa, ho visto privati che senza appalti pubblici non sarebbero mai sopravvissuti, ed enti pubblici che spennavano i loro utenti in modo tale che, a confronto, un finanziere di Wall Street sarebbe stato un benefattore).
Pensa solo ad una cosa: il perenne richiamo alla "normativa ISO-EN". Impossibile fare analisi chimiche senza seguire un metodo preimpostato, predefinito, calato dall'alto. Anche quando esistono metodi migliori, più semplici, meno costosi. Ma (e lo so per aver frequentato alcuni gruppi di normazione - i vari CEN-TC-XXX) le norme vengono costruite su misura a partire dalle pressioni di alcune aziende (che, incidentalmente, producono gli unici strumenti che possiedono le carateristiche descritte nelle norme), guardacaso statunitensi o tedesche.
Così, la mitica "concorrenza" scompare dietro ai "benchmark" (scusa gli anglicismi, ma chi è del ramo capirà...). Tutti fanno le stesse cose allo stesso modo e, se anche inventassi un metodo più semplice e meno costoso, non potrei utilizzarlo. Perché validarlo costerebbe talmente tanto da rendere più semplice utilizzare il metodo previsto dalle norme.
Che c'entra, dirai? Eppure, c'entra. C'entra perché ci si può sempre nascondere dietro una norma, una ISO, una NF, un'ASTM. "Ce n'est pas un manque de confiance, mais la norme dit que...". E l'intelligenza, la creatività, la fatica, vanno a farsi benedire. Assieme all'innovazione.
Assisto, da molto tempo, in molti settori, a questo crollo della capacità di assumersi delle responsabilità. Ed è un altro sintomo della carenza culturale delle classi dirigenti odierne.
Quando iniziai a lavorare in Italcementi, il direttore del laboratorio di ricerca era un docente del Politecnico che parlava cinque lingue, e discuteva di filosofia greca alla macchinetta del caffé. Era un avversario, di destra, borghese, antisindacale, tutto quel che vuoi. Ma era capace di rispettare chi lavorava con lui, e capace di rispettare gli avversari. Una volta gli dissi. "Nel suo articolo pubblicato su YYY, lei sostiene che la reazione tra pozzolana e calcio idrossido produce XXX".
E lui, tranquillo: "No, Rottigni, io ho scritto che ipotizzo che la reazione sia XXX. Ma sono quasi sicuro che mi sbaglio, e che tra cinque anni quell'articolo verrà visto come una splendida stupidaggine. Perché le cose cambiano, gli strumenti e le tecniche migliorano, e io non ho in tasca nessuna verità, a differenza di lei e dei suoi compagni comunisti".
Posso dire che mi mancano uomini così? E che in un Alberto Bagnai riesco a ritrovare quello spirito?
Buona vita, e buona fortuna.
Non capisco un accidenti di chimica, ma mi capita di avere a che fare con le carissime oltretutto! norme e standard, sovente su misura (privata). Condivido tutto di questo commento, compresa la modificazione della mentalità e dell'audacia che spesso troppo pedissequamente la norma comporta.
EliminaStamattina a tg radio uno delle otto hanno chiesto lumi a Cesare Pozzi al riguardo della cosiddetta revisione della spesa.
RispondiEliminaDavvero una bella sorpresa.
In sostanza ha detto che li si chiami come si vuole, ma sempre sottrazione di reddito sono, e che se proprio devono essere fatti vanno fatti al seguito di un piano industriale nazionale.
E' ancora dubbioso, ceteris paribus, su una uscita unilaterale dall'euro?
Sono arrivato oggi.
RispondiElimina40 ragazzotti di colore ospitati in quello che meno di 5 anni fa era una discoteca dove nel fine settimana si radunavano più di 1000 ragazzi.
Oggi dicono che si guadagna di più con gli immigrati e quindi da bravi imprenditori hanno cambiato registro buttandosi su quello che a oggi tira di più.
Che poi li vedi passeggiare tutti armati di cellulare, con polo taroccate di nostri marchi , non sembrano proprio scappare da una guerra sembrano quasi in vacanza.
Anche commerciando in esseri umani son riusciti a imporre la regola del socializzare le perdite e privatizzare i profitti.
Oggi la si applica a tutto.
Se non sei uno di quelli che privatizza i profitti sei uno di quelli che compra sovente la vasellina.
Che poi lo stesso che ha preso in gestione questi ragazzi guarda caso è lo stesso che aveva preso in gestione 500 bambini per le colonie marine di tutti i paesi limitrofi e che ha vinto i corsi pagati dall" europa( si scherza) per riqualificare i cassaintegrati.
Quando si dice il caso......
Dal Volkischer Beobachter salmonato una candida ammissione della Pinotta (certo, un altro stile rispetto alla Pina): "La Difesa, rammenta il ministro, ha subito molti tagli finanziari negli ultimi anni che si sono scaricati, «non potendo tagliare gli stipendi, su investimenti, manutenzioni e spese intermedie»."
RispondiEliminaResto in attesa della riscrittura della storia da parte piddina che ci spieghi come i disastri in Libia e in Russia nella seconda guerra mondiale siano stati causati dai "mancati investimenti", compromessi "dall'impossibilità di tagliare gli stipendi" della truppa.
Odo come un tintinnar di Schauble, o sono sciabole?
Se l'Italia avesse una classe militare degna di questo nome l'immonda classe politico-amministrativa nazionale sarebbe stata spazzata via da tempo.
EliminaE ora datemi pure del militarista e del golpista.
Herrgottsakrament.
@Jörg der Krampus
EliminaCominciai a pensarlo anch'io, esasperato, qualche anno fa. Niente a che fare con soggetti come Franco o Pinochet; qui si tratterebbe di rimettere ordine nella classe politico-dirigenziale, senza attentare alla Costituzione democratica: una questione etico-caratteriale da tradizionali "kshatriya", che antepongono la dignità dell'operato all'immediato utile personale. Del resto, fu un generale d'artiglieria nativo della Corsica ad affermare che i banchieri mancassero di patriottismo e ad apostrofare come "merda in calze di seta" un noto politico francese, tutt'oggi considerato significativo esponente del camaleontismo. E sarebbe tragicamente curioso osservare coloro i quali, ignari o ignavi del fatto che la democrazia abbia già subìto colpi sotterranei, lamenterebbero e denunzierebbero in una siffatta azione militare un attacco proprio alla democrazia stessa!
Odysseos, lei ha ragione a lamentare la mancanza di responsabilita' diffusa che corre parallela al diffondersi dell' affidamento alle procedure. Io però credo che, guardando un po' più a fondo, le cose da districare siano ancora tante. Per incominciare il malefico intreccio tra i sogni sinistroidi di eguaglianza e i meccanismi di "intelligenza" procedurale che hanno permesso a importanti forme di vita come le istituzioni pubbliche e aziendali di diventare dispositivi infernali e non più inclusive di socialità creativa. Parlo di piccole e medie aziende vs multinazionali e parlamento vs Trattati EU. Si potrebbero fare molti altri esempi che confermerebbero il magnetizzarsi delle forze nelle direzioni alto-basso. Però qui piano piano emergono corresponsabilità inaudite tra sinistra, velleità mala interpretata di eguaglianza e forze economiche tali che oggi paventano scenari di dominio preoccupanti. Oggi siamo arrivati ai mostruosi uffici dell' Hire To Retire che, paradossalmente, incarnano molti -perversi- sogni di menti sindacali.E questi crossover, se toccati, sono pericolosi. Quello che preoccupa è che stare in queste intersezioni in cui le carte inevitabilmente si mescolano, si diventa gioco forza nemico di tutti.In questo senso, il sostegno e la diffusione del lavoro grandissimo di Bagnai va sostenuto e diffuso. Ma questo è anche il modo di lavorare che si affermerà in futuro: qui io sento anche di fare esperienza di formazione e partecipazione nuova e soddisfacente.
RispondiEliminaCome al solito, in modo solitamente diverso dagli altri giorni, anche questa splendida giornata di merda è finita. La speranza, l'aspettativa personale è quella di sempre. Egoista. Che possa avere ancora tante di queste giornate. Dimmerda. Sono stanco e non c'è la faccio a stare dietro a tutto, non sono Alberto. Letto il post. Ascoltato Chomsky. Capito un cazzo niente. A un certo punto sono sicuro che dica 'certainly'. È vero. Sono diversamente abitante del mondo. Ma quello che mi fa veramente incazzare è sapere, da uno dei commentatori, che il suo inglese è pulito. Figurati quelli che ce l'hanno sporco. L'inglese. Ascoltato soprattutto Christian. Grande comunicatore. Fantastici i cartelli. Ha ragione Alberto. Si sente la paura. È importante la paura. Solo chi ha paura è coraggioso. Sono stanco. Però anche nei commenti finali, che ho letto, qualcosa mi sfugge. Nel programma Rutelli che si vanta di aver assegnato con gara 25/min di km a privati su 125/min di km! Ma di che parliamo? Ma scherziamo. E infatti Christian mostra di non insegnare Economia ma fa capire molto bene che vuol dire assegnare ai privati servizi pubblici. Gli vogliamo dare anche la sanità? L'istruzione? La difesa? Tra i commenti in genere il fatto che Christian dica la verità. Ah! Ma perché scusate, veramente c'è qualche cojone che pensa che l'autobus non passa per colpa dell'autista? A parte il fatto che l'Atac, come il mondo, è sicuramente piena di autisti stronzi? Se ha fatto bene? No! Ha fatto benissimo. Ma ci sta da dirlo che i dirigenti sono quello che sono? Con il rispetto per tutti, il dirigente, il capo in genere, è stronzo per definizione. Di default. Allora se questi cojoni esistono Christian ha fatto benissimo. Spiace per i problemi di salute della madre. Per chi non ha potuto o voluto dargli un giorno di ferie. Per il fatto di dover riempire il modello 48. Storia kafkiana. Che poi l'Atac non è, NON È, diversa dalle altre aziende pubbliche o private. Certo che lui mette in rete cose che magari anche in azienda non potrebbe dichiarare se non in ristretti cenacoli. Onestà intellettuale. Qualità rara hic et nunc.
RispondiEliminaDa ultimo leggo che i bancari sono col culo al sicuro. Stanno sicuramente meglio di tanti. Ma col culo al sicuro è una espressione forte. Non lo so. E comunque ci vorrebbe un Christian dei bancari. Ne potrebbe dire di belle. Spiacente ma non sarò io.
PS poi ci riprovo con Chomsky.
Gli impiegati di banca sono licenziabili quanto gli altri....basta la chiusura di qualche sportello o qualche accorpamento......
EliminaPer tacere della deflazione salariale dal '93 (1993!) in avanti che ci ha sfondati. Basta vedere quanto prende un neoassunto! Quanto è importante sapere le cose è una corretta informazione che ti consente di saperle.
EliminaSiamo con te, Christian. Con la tua etica, molto diversa dal "codice etico" con cui sono venuti a cercare di spaventarti. Con la tua giusta pretesa di dignità, di amore per il lavoro e di volerti sentir dire "buongiorno" da persone che vuoi avere i mezzi per poter trattare come persone. E un abbraccio anche a tua mamma.
RispondiEliminaNon è un OT,
RispondiEliminagli inutili Q. (non Quisling)
Posso, per una volta, rubare la lente dell'ottimo @"Dragan Garic"? Ovviamente non è un russo (per quanto con Bulgakov, adesso, ci fanno le serie tv....).
Leggendo questo passo, ieri, mi sono sentito amabilmente (odiosamente) descritto.
L' "homme sans qualité", come direbbe uno a cui piace questa lingua perversa che mi (ci) ha costretto a studiare (e abbiamo imparato, nostro malgrado).
Trovo che sia un pezzo di letteratura, quasi eterno, archetipico; valuti lei opportunamente, come al solito, se è il caso di pubblicarlo.
Evidente, che lei è la lettera Zeta.
"Era una mente splendida. Poichè il pensiero è come la tastiera del pianoforte, divisa in tante note, e come l'alfabeto è composto da ventisei lettere ben ordinate, allora la sua splendida mente non aveva alcuna difficoltà a percorrere tutte quelle lettere una ad una, con fermezza e precisione, fino a raggiungere, per esempio, la lettera Q. Pochissime persone in tutta l'Inghilterra riescono mai a raggiungere la lettera Q.[...] Avevano bisogno della sua protezione? Gliela dava. Ma la lettera Q? Dopo la Q? Dopo la Q vengono alcune lettere e l'ultima è quasi invisibile all'occhio umano, ma rosseggia in lontananza. La Z viene raggiunta da un solo uomo, una volta, per ogni generazione.
Pure, sarebbe stato qualcosa, se fosse riuscito a raggiungere la R.
Se non altro, alla Q era arrivato. Della Q era sicuro, la Q poteva dimostrarla."
V.Woolf "To the lighthouse", 1927. Il personaggio che parla di sé stesso (ma vai a capì se è davvero lui, che parla di sé) è il padre, Ramsay.
Come spiegato in IPF le politiche mercantiliste e le privatizzazioni sono elementi di uno schema piu' generale volto ad alterare la distribuzione del reddito a favore dello 0.01% residente in Occidente (compressione quota salari, economia debt-driven).
RispondiEliminaTuttavia, se si analizza l'andamento recente degli squilibri delle partite correnti (in percentuale del PIL mondiale), ci si accorge che solo due attori sono responsabili degli squilibri piu' gravi (e della conseguente crescita asfittica).
http://i0.wp.com/bawerk.net/wordpress/wp-content/uploads/2015/07/CA-all-countries.jpg
In primis gli USA, perche' ancora rifiutano di rivedere gli accordi di Bretton Woods (come richiesto da Cina e BRICS) e non vogliono mettere in discussione lo status (ormai sempre piu' traballante) di moneta di riserva dell' eurodollaro (euro e dollaro operano ormai in simbiosi, come alga e fungo in un lichene e le politiche monetarie di FED e BCE sono ormai fotocopie 'mutatis mutandis' l'una dell'altra).
In secundis la Germania (con tutti i suoi Paesi satelliti all'interno della EU), con la sua assurda ambizione di non voler riequilibrare il suo enorme surplus commerciale.
Tutti e due comunque operano di concerto (la Germania appare sempre piu' un 'client state' degli USA), per cui il fatto notato dal Prof., che l'Europa e' diventata il buco nero della domanda mondiale, IMHO e' solo un effetto negativo transitorio, giustificato agli occhi dello 0.01% di cui sopra solo in vista di un obiettivo molto piu' ambizioso.
Il grafico mostra IMHO il dispiegarsi del piano USA di sostituzione della Cina con la Germania (in quanto potenza egemone della EU, mentre contestualmente il Giappone si avvia a sparire dal panorama degli esportatori netti) insieme ai suoi stati satelliti e vassalli (l'Olanda e' un satellite, l'Italia e' un vassallo come gran parte della restante EU) e 'rebus sic stantibus' il TTIP sara' il degno coronamento della nascente unione euroatlantica.
[Nel grafico compaiono tra gli esportatori netti anche i Paesi produttori di materie prime, ai quali puo' essere rimproverato che non perseguono a sufficienza politiche di sviluppo del mercato interno tali da compensare meglio la posizione di esportatore netto.]
Ho guardato la puntata di Omnibus di sabato in streaming. Devo dire che i talk show non si smentiscono mai. Si parla di tutto e di senza far capire niente a nessuno, e soprattutto, senza comprendere i problemi. L'informazione è una scusa per fare quattro chiacchiere da bar.
RispondiEliminaE' mio limite di comprensione, ma non capisco questo"campionato", ne il ruolo che il Prof. ha avuto in questa trasmissione. Sarà forse che il Prof. non ha davvero nessun ruolo in queste trasmissioni. Quindi, si limita a dare qualche spunto non polemico. Atteggiamento che qualche spettatore che si autodefinisce "moderato" potrebbe apprezzare, e magari, essere invogliato a leggere il Libbro e a frequentare il Blogghe. Ho paura di essere fuori target.
Caro prof. Bagnai, mi rivolgo a lei perché la considero uno che scrive la verità. Quindi la sua opinione non sarà inquinata da interessi che possano contrapporsi ai fatti. Le chiederei un parere su questo articolo apparso ieri sera on-line:
RispondiEliminahttp://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07/27/grecia-il-piano-segreto-di-varoufakis-per-tornare-alla-dracma-con-tanto-di-hacker/1911056/
Secondo lei è vero quello che dice Varoufakis? O anche questa è menzogna? Lo so, lei non è nella mente dell'ex ministro delle finanze greco, però dopo mesi in cui si sosteneva che non c'era il piano B e invece pare che sotto sotto, scavando bene, uno ce ne fosse, mi vien quasi quasi da pensare che, se si fosse realizzato il piano B, automaticamente ne sarebbe scattato un altro, davvero segretissimo, il piano C dei colonnelli dello zio Sam e del "restiamo nella NATO e buttiamo tutto in vacca".
Troppa fantasia? Grazie se vorrà pubblicare questo commento.
Chissà perché non trovo strano che un commento simile venga da una gentile lettrice... Senta, abbia la compiacenza di leggere bene e tutto sulle fonti internazionali: Varoufake dice di aver messo su una task force con l'intento di mantenere il paese nell'euro. Questa cosa è confermata da Galbraith, il quale aggiunge che hanno anche avuto un contatto subito interrotto con Lapavitsas (che invece vuole uscire). Ve lo sta dicendo in tutti i cazzo di modi che lui vuole restare nell'euro. Fa il macho, ma ha l'invidia penis, ha bisogno dell'eurone in tasca per sentirsi un vero uomo. È un problema psicanalitico (forse psichiatrico) e comunque culturale. Per favore, non seccatemi più col gossip. Qui per chi se la merità c'è la struttura, e c'è con anni di anticipo (in modo che chi se lo merita si possa attrezzare). Il piccolo cabotaggio lo lasciamo ai simpatici frequentatori della valle dei castori. Grazie.
EliminaNon c'era nessun piano B.
Un modo per aiutare Christian è quello di pubblicare il suo video, anche fuori dalle logiche territoriali.
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/pages/VicenzaInsieme/135975899787527
Intanto Christian lo hanno sospeso. Colpirne uno per educarne 100. E dovete vedere i commenti su Repubblica! sembra di essere sul Secolo d'Italia. Ci verrano a prendere uno per uno. Forse è il caso di prepararci al peggio.
RispondiEliminaE l'assessore Esposito dichiara che ha telefonato all'AD per sensibilizzarlo a comminare una sanzione diversa più lieve etc etc ... Ma mi raccomando eh! Nel rispetto dell'autonomia dell'azienda eh ! Che è pur sempre un società di diritto privato ... Dove l'azionista con il 100% (Il Comune di Roma) delle quote azionare non può certo mettere becco più di tanto sulle scelte aziendali... bla bla ...
EliminaFunziona proprio che nei gruppi privati industriali italiani (chi ci ha lavorato lo sa bene) dove il padrone non mette mai becco sulle scelte del management .... Ah ah ah !
Circa venti anni fa si sono inventati la "genialata" : conferiamo le aziende dei servizi pubblici in società di diritto privato dove manteniamo il controllo, così se ci sono da far passare delle porcate impopolari la responsabilità è del privato autonomo e cattivo, se invece ci capita (raramente, praticamente mai) di intestarci dei meriti di gestione allora si sappia che le controlliamo con piena responsabilità politica.
Ridicoli! E di nuovo solidarietà a Christian che, essendo passato nei telegiornali nazionali, spero possa essere in qualche modo "assicurato" contro ulteriori ritorsioni dell'azienda.
Christian ha citato la generosità dei compensi dei dirigenti dell'ATAC, la liquidazione miliardaria, e la sproporzione tra questa e gli stipendi degli autisti. Come noto questa sproporzione, in diverse misure, esiste anche nelle altre società, pubbliche e private, oltre che nella pubblica Amministrazione. Mi sto chiedendo: ma la fuoriuscita dall'euro sarebbe sufficiente a spazzare queste oligarchie? sarebbe sufficiente a limitare lo strapotere della finanza e i meccanismi ben descritti in questo articolo?
RispondiEliminaE io mi sto chiedendo: ma che cazzo di domanda è? Contiene la propria risposta, quindi a cosa serve, esattamente? Nel caso faccia parte dello sterminato esercito di pezzi di cioccolata che vogliono attribuirmi l'idea che "basta uscire", sappia che li ho mandati al diavolo anche quando contavano qualcosa (ad esempio per la mia carriera). Quindi, in buon italiano: che vuoi?
Eliminami piacerebbe sapere la sua opinione su come si potrebbe concretamente cambiare il resto. ho letto solo questi ultimi articoli, non so se lei si sia già espresso in merito in passato quindi. in merito alla forbice salariale citata ad esempio, qual'è la strada?per esempio, si dovrebbe fare pressione sui sindacati perchè cambino i contratti sulla dirigenza nel pubblico impiego? e per quanto riguarda le remunerazioni degli ad, sarebbe opportuna una legge che metta un tetto?e via dicendo
EliminaGuardi, qui non funziona così. Non è un blog per turisti. Chi arriva clicca su "per cominciare" e si studia il materiale (o si procura i libri e si studia quelli). Non è facendo lezioni private a ognuno che ho superato i 3000 lettori fissi e i 20000 contatti al giorno. Magari a lei non va di fare fatica, e io non solo la capisco, ma anzi la approvo. Ogni crisi ha bisogno di vittime. Meglio lei di noi (niente di personale)! Buona lettura o arrivederci.
EliminaNoto che il M5S ha sposato la causa di Rosso.
RispondiEliminahttp://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/07/31/m5s-di-battista-sul-palco-con-rosso-azzollini-omertoso-lui-denuncia-e-lo-puniscono/400127/
Me ne rallegro, anche se non dubito che abbia pesato il cogliere l'occasione per essere "antisistema", e spero che Rosso finisca per avvalorare la tesi pubblicobrutto.
Rimane comunque una grande rabbia nel vedere un movimento che avrebbe davvero potuto cambiare gli equilibri europei, ed invece ha scelto di seguire i cialtroni e di perseguire le strade sbagliate (referendum).
Che amarezza.