Alle elezioni europee voterò Claudio Borghi. Per molti di
voi questo sarà un dato scontato e condiviso. Molti altri opporranno a questa
mia esternazione un sereno e assolutamente lecito “chew!” (la versione del
Palla per “mastica”, ovvero “ma ‘sti cazzi nun ce li metti?”, espressione
gergale romana che indica il più profondo disinteresse verso le affermazioni
del proprio interlocutore). Coi primi (ma ovviamente non coi secondi) vorrei
condividere qualche riflessione sulla genesi di questa scelta, e sul perché
essa non sia poi così scontata.
Di fatto, la prima volta in vita mia in cui veramente sento
il voto come dovere civile, in cui sono ansioso di partecipare attivamente alla
vita politica del mio paese, lo faccio andando a votare una persona che fino a
pochi mesi sarebbe stata un mio avversario politico, e che, auspicabilmente,
fra pochi mesi tornerà ad esserlo. Perché per me, e per molti di voi, queste
elezioni sono così importanti? E perché per me, e per molti di voi, è diventato
naturale votare uno che ha votato Forza Italia (che né io, né molti di voi
abbiamo mai votato)?
Aspettate, rivolto la domanda: perché in tutte le occasioni
elettorali precedenti mi son sentito deluso, preso in giro, sono andato
controvoglia e tornato con l’amaro in bocca?
Il trentennio
La risposta credo sia quella che conosciamo: da 35 anni
l’Italia è governata da un partito unico, che ha cambiato nome, passando da
PUDIM (Partito Unico Dell’Integrazione Monetaria) a PUDE (Partito Unico
Dell’Euro), ma ha sostenuto, nei decenni, un unico progetto fallimentare e
fascista, avendo però l’accortezza di presentarsi agli elettori con simpatiche
sfaccettature cosmetiche, onde accalappiarne il maggior numero. L’ideologia del
PUDE (e del defunto PUDIM) la conoscete ed è molto semplice: qualsiasi
pensionato catarroso, qualsiasi grillino livoroso, qualsiasi ordinario di
economia politica poco al passo con le recenti evoluzioni del mainstream sarà in grado di esporvela: è
l’ideologia
del vincolismo. Gli italiani (sempre gli altri, s’intende) sono troppo
cialtroni per governarsi da soli, e quindi occorre loro, se non l’uomo forte
(soluzione rivelatasi drammaticamente inefficace), almeno il manganello di regole
esterne che li costringano a comportarsi bene.
Ho chiarito fin
dall’inizio della mia attività divulgativa, nell’articolo che i
collaborazionisti hanno rimosso dal proprio sito, perché ritengo che questo
progetto sia fascista: perché è classista, inserendosi a pieno diritto nel
disegno di compressione dei diritti economici e sociali dei lavoratori che
caratterizza la terza globalizzazione (come ho
spiegato a Bruxelles ai conservatori dell’EFD); e perché è paternalista,
essendo stato rivendicato esplicitamente (da Prodi, Delors, Padoa Schioppa,
ecc.) come un metodo per indirizzare le plebi europee verso un obiettivo che
gli ottimati avevano deciso per loro, quello degli Stati Uniti d’Europa,
obiettivo al quale era lecito sacrificare il normale processo democratico,
obiettivo da perseguire costruendo
la coesione sociale e politica col terrore. Sapete tutti chi, quando, come
e dove ha espresso apertamente o copertamente questo concetto, vale per tutte la
famosa esternazione di Prodi sul Financial Times.
(Una parentesi: mi
dispiace per i tanti fascisti, come l’adorabile compagno Triolo, che si
risentiranno se uso il termine fascista come pare a me. Anzi, siccome sono più
fascista di voi, vi dico subito che a me di cosa significhi per voi il fascismo
non me ne importa una beneamata fava: per me fascismo è governo autoritario e
oligarchico di ottimati, con un uomo forte di riferimento (Mussolini o Prodi),
orientato a ridistribuire il reddito in modo sfavorevole alle classi
subalterne, possibilmente facendole contente e cojonate. Le lezzzzionicine di
storia saranno inesorabilmente espunte dai commenti a questo post)
Dovrebbe anche essere ormai più che chiaro perché il
progetto era intrinsecamente fallimentare rispetto a qualsiasi suo obiettivo,
dichiarato e non. A questo proposito esorto a un dignitoso silenzio gli
imbecilli dell’ultima ora, quelli che nel 2014 si svegliano e vengono a dire a
me, quattro anni dopo che l’ho detto io, due
anni dopo che lo ha scritto il Guardian, che l’euro non ha fallito, anzi,
ha avuto successo perché i suoi obiettivi erano ecc. ecc. Poveri ortotterini
senza casa, senza arte né parte! A me lo volete spiegare? L’euro ha fallito
rispetto ai due obiettivi dichiarati, quello di arricchirci (e non devo
spiegarvi perché) e quello di condurre agli Stati Uniti d’Europa (e non l’ho
certo previsto io: ce
lo aveva detto Kaldor). Ma l’euro ha fallito o sta comunque fallendo anche
rispetto agli obiettivi non dichiarati: quello di favorire un disegno egemonico
del capitalismo del Nord, perché la Germania sta segando il ramo sul quale è seduta, come mi ero sommessamente permesso di anticipare tre anni or sono e
come oggi ci
conferma il sempre documentato (ancorché cripto-PUDE) Marco Fortis, e
quello, più ampio, di favorire le dinamiche della terza globalizzazione attribuendo
al capitale un ulteriore sleale svantaggio sul lavoro. Questo disegno sta
fallendo perché il capitale in generale, e quello tedesco in particolare, ha un
modo tutto suo di stravincere le battaglie, perdendo le guerre: la
disoccupazione di massa sta dando a molte persone tempo per riflettere, tempo
che possono impiegare, fra l’altro, a constatare come nel mondo anglosassone
l’orientamento ideologico sia già cambiato. Vedere il Fmi che critica
l’assoluta libertà di movimento dei capitali, vedere l’Economist esprimersi
da tempo in modo critico sull’indipendenza della banca centrale (il
pilastro di questa concezione antidemocratica, per ammissione dello stesso
Monti), insomma, vedere tutti questi cambiamenti documentati o previsti dal mio
libro, dovrebbe far capire ai nostrani esecutori della voce del padrone che il
padrone sta cambiando discorso, e che loro rischiano di trovarsi, come al
solito, in uno spiacevole ritardo di fase. Smart
money thinks ahead, dice il simpatico commentatore dell’Economist, il che,
in buona sostanza, significa che qualcuno sta capendo che
l’iperfinanziarizzazione dell’economia è la via maestra verso la distruzione di
valore e di coesione sociale, con conseguenze potenzialmente negative per
tutti.
Certo, la televisione è più efficace dei preti nel garantire
il controllo sociale! Una volta c’era la paura dell’inferno, oggi c’è la paura
della Cina. Ma quanto potranno ancora prenderci per i fondelli? All’ultimo
incontro che ho avuto, nel distretto industriale di Montegranaro, dove ho
conosciuto l’imprenditore che fa le scarpe (letteralmente) al simpatico
sassofonista (quello dagli hobby rilassanti e condivisibili), e l’imprenditore
che fornisce le pelli per gli interni della Ferrari (sì, insomma, due di quei
piccoli imprenditori improduttivi, metastasi della nostra società, per dirla
cor Melanzana...), bene, a questo incontro, dopo il dibattito, mi si è
avvicinato uno che ha attaccato la solfa del “ma lei non ha parlato della Cina,
che ha distrutto la nostra economia”. Prontamente è intervenuto un altro
imprenditore (un immobiliarista), squadernandogli sotto gli occhi l’ultimo
rapporto sul commercio delle Marche elaborato dalla Camera di Commercio locale
e dall’Istat, dal quale chiaramente si evinceva chi è la nostra Cina: la
Germania. Lo sanno tutti. Ma il povero lobotomizzato ripeteva atono “Cina,
Cina,...”. Lo ha detto Monti: “le paure hanno cambiato natura però rimangono
fra i motori dell’integrazione”. Eh, caro Francesco, quanto ho apprezzato il
tuo ausilio! Ma sai, tu hai sbagliato. Con questi animali spauriti non serve a
nulla mostrar numeri: le statistiche avresti dovuto arrotolarle e sbattergliele
sul muso, come si fa col cagnolino bizzoso, amorevolmente, non per fargli del
male, ma per dargli un segno in un linguaggio che possa capire. Bisogna farli
smettere di abbaiare, perché chi abbaia non legge...
L’alternativa
Bene: finora in Italia votare ha significato votare per una
delle tante sfaccettature di questo regime fallimentare e fascista il cui
strumento principale, il cui simbolo più eclatante, è stato l’euro. Potevi
votare per la sfumatura rosa, quella che fa finta di condividere valori sociali
e civili più progressisti, che fa finta di essere a favore dei diritti degli
omosessuali, delle minoranze, ecc., ma poi non riesce a difenderli perché, vedi
caso, a guidare l’ala rosa si trova sempre un democristiano, Prodi o Renzi che
sia, cioè uno che in effetti condivide l’apparato valoriale della sfumatura
grigia, quella che fa finta di essere più conservatrice, e che quindi si oppone
ai diritti degli omosessuali, delle minoranze, ecc.
Di fatto, gli omosessuali hanno vita dura oggi come ieri (o
no: molto dipende anche dal loro carattere, come constato nella cerchia delle
mie amicizie), e l’unico risultato che abbiamo ottenuto da chi tutela, come da
chi non tutela, le minoranze è stato quello di riuscire a trasformare l’intero
paese, l’Italia, in una sterminata minoranza che non conta nulla in Europa e
che non è più arbitra del proprio destino in casa propria.
Ma oggi un’alternativa c’è.
“La Lega?”, dirà qualche persona diversamente intelligente.
No, non la Lega. Lasciate che vi spieghi un concetto. Anzi, prima lasciate che
arrotoli lo schermo e vi sbatta questo concetto sul muso, come avrebbe dovuto
fare Francesco con l’ottimo studio dell’Istat, e poi ve lo spiegherò.
Lo scopo del gioco
Le europee non sono le politiche. Le europee non sono le
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Siete sicuri di aver capito bene? Lo sapreste ripetere con
parole vostre?
Bene, vediamo se possiamo passare dalla fase
dell’apprendimento a memoria a quella dell’apprendimento consapevole e vissuto.
Non puoi imparare a memoria ad andare in bicicletta, e nemmeno a votare,
semplicemente perché non puoi sapere a memoria quale buca la strada ti
presenterà dietro la prossima curva. Quindi ragioniamoci un po’ sopra.
Qual è lo scopo del gioco delle europee? Cominciamo col dire
quale non è lo scopo del gioco. Non è quello di scegliere chi ci
governerà in Italia. Votare Claudio non significa volere Salvini a palazzo
Chigi, e infatti io non voto Claudio per mandare Salvini a palazzo Chigi.
(Apro e chiudo una
parentesi. Sì, lo so, Matteo da giovane stuprava i chierichetti. Sì, lo so,
Matteo ha una relazione adulterina con un extracomunitario clandestino. Sì, lo
so, Matteo ogni giorno paga brioche e cappuccino coi soldi pubblici. Sì, lo so,
Matteo ha l’alitosi. O no? Ma sapete che c’è? Che a me non me ne importa una
bella fava di quello che Salvini è, o non è, è stato o non è stato, sarà o non
sarà. Perché qui il punto è totalmente un altro, come cercherò di farvi capire.
Per me Salvini è semplicemente una persona che ha chiesto aiuto per capire e a
quanto mi consta ha capito. Se la sua scelta è tattica o strategica sono
fondamentalmente cazzi suoi. Se è tattica, sarà pagante solo nel breve periodo
– ma meglio uno che per tattica fa la scelta giusta, di uno che per tattica fa
quella sbagliata. Se è strategica, gli darà risultati di più lungo periodo – e
allora tanto peggio per tutti gli altri, cioè per tutti quelli ai quali da anni
mi sto rivolgendo per farglielo capire. L’unica cosa che so è che Salvini è una
persona umanamente civile e simpatica, informale come lo sono io, che ti saluta
quando ti incontra e ti ringrazia quando lo inviti. Il che, credetemi, in
questo mondo di morti viventi che credono di farti un favore se ti rispondono –
quando dovrebbero ringraziarti perché gli dai una chance: vedi Fassina, vedi
Cuperlo – è già molto. Chiudo la parentesi).
Ribadisco: votare alle europee non significa votare una
maggioranza che governerà l’Italia. Votare alle europee significa mandare una
persona in un gruppo parlamentare (in un “partito”) al parlamento europeo. Ora:
i gruppi parlamentari europei sono anch’essi espressione del PUDE: tali sono il
PPE e il PSE, ma tale è anche l’ALDE, il “partito” del fratello brutto di
Austin Powers (quello
del cambiamento climatico). Forse solo l’EFD si distanzia (forse). Tutti
partiti strutturati nel e funzionali al progetto di potere che ha represso
salari e democrazia nel nostro paese.
E allora lo scopo del gioco qual è? Secondo me, e questa è un’opinione e non un articolo di fede,
e come tale la esprimo, oggi lo scopo del gioco può essere solo quello di
ripagare i fascisti che ci opprimono con la stessa moneta che hanno usato per
opprimerci: la paura. E ai grigi Eichmann di Bruxelles una sola cosa fa paura,
anzi, una sola persona: questa. Non è una boutade,
non parlo per sentito dire. Vi prego di credere che, mio malgrado, vedo dalla
mia posizione molte più cose di quante ne vediate voi, e ho molte più orecchie
e occhi di quanti ne abbiate voi, anche a Bruxelles. Ai banali esecutori del
male fa paura solo un’affermazione della Le Pen in Francia. Punto. Loro sono
convinti di essere nel giusto, sono
convinti che la Grecia sia sacrificabile in nome dell’interesse superiore che
essi stessi hanno stabilito per noi, sono convinti di poter fare come gli
pare finché il 50% + 1 dei parlamentari europei saranno PUDE come loro sono e
saranno fino al day after. Una sola
cosa li disturba, e sapete cos’è: un’affermazione della Le Pen.
Quell’affermazione che io avevo previsto tre anni or sono e per scongiurare la
quale mi ero rivolto alla sinistra implorandola di rispondere, e avendo in
risposta solo dileggio, censura
e squallida calunnia.
Bene.
Quell’affermazione della Le Pen che volevo
scongiurare, e tuttora lo vorrei, in sede di politiche (ma questa è cosa che
riguarda i francesi e non me), ora mi sento di desiderarla in sede di europee,
perché solo da essa può venire una spinta al cambiamento. Solo la creazione di
un gruppo parlamentare favorevole all’Europa, ma contrario all’euro e a questa
Unione Europea, può darci un minimo barlume di speranza di una soluzione che
sia politica e non violenta. Solo questo gruppo potrebbe fare quello che ho
chiesto ai conservatori di fare: sfiduciare
la Commissione Europea qualora prosegua nel progetto criminale (also sprach Zingales) e
antieconomico di conservare l’euro a qualsiasi costo, e, eventualmente, mettere
sul tavolo una proposta di smantellamento concordato dell’Eurozona, ultimo
appello alla razionalità degli oligarchi che ci governano. Non penso che
sarebbe risolutivo, certo che no. Qualcuno penserà che potrebbe essere
addirittura controproducente: intimorendo gli oligarchi, li si spingerebbe
(forse) a mostrare il volto umano, cosa che del resto sta già succedendo, non
vedete? Quanti begli spot su quanto è bella l’Europa, e su quanto è bello non
usare le tabelline per comprare un caffè a Barcellona, mentre a venti metri da
te, nello squallore di un capannone vuoto, un altro imprenditore si impicca
perché si vergogna del fallimento che quegli spot si rinfacciano: “Vedi,
perdente, quanto è bella l’Europa? Significa che se non ce l’hai fatta non te
la meriti, significa che è colpa tua, significa che sei un Untermensch, significa che devi morire, perché l’Europa che noi
vogliamo è così bella che solo le persone eccezionalmente competitive possono
permettersela: le persone oneste e normali devono morire, non ci servono”.
Porci!
E a questi porci una sola persona fa paura. Claudio non
finirà nel PPE, nel PSE, o nell’ALDE. No. Finirà nel gruppo che questa persona
vuole creare in Europa, nell’unico gruppo che può dare un segnale o fare una
proposta in Europa.
Credete che mi faccia piacere che solo quel gruppo sia in
grado di farsi portatore degli interessi delle classi subalterne? No. Per me è
una sconfitta enorme. Mille volte mi sono rimproverato i toni del mio primo
articolo. Era un urlo di rabbia, e costringeva la sinistra all’angolo,
imponendole un dilemma i cui corni erano entrambi difficili da accettare:
doveva ammettere di aver sbagliato per stupidità, o di aver tradito per
interesse. Altre possibilità non c’erano. Sarebbe forse stato meglio adottare
un approccio più gesuitico, più parenetico. Oh, sì, certo, forse, chissà...
Magari guidandoli per mano, anziché randellandoli, i sinistri fautori di questo
regime fascista e perdente si sarebbero decisi ad incamminarsi verso un
percorso che un domani li avrebbe potuti portare a fare gli interessi nostri,
anziché quelli delle banche del Nord che secondo il vicepresidente della Bce
hanno sbagliato. Forse. Ma se non avessi urlato, costringendo purtroppo i miei
interlocutori a non ascoltarmi, non mi avreste mai udito voi e non sarebbe mai
nato un dibattito in Italia, il dibattito che questo blog ha fatto nascere, che
questo blog ha portato sui media, del quale questo blog ha determinato gli
standard (costringendo tutti a confrontarsi coi dati, talora con esiti
ridicolmente goffi), e del quale questo blog ha dettato il lessico.
E allora forse non devo rimpiangere nulla, quand’anche mi
restasse tempo per farlo. È andata bene così. La sinistra partitica continuerà
ad annaspare, la destra
partitica continuerà a dire cose di sinistra, e alla fine la SStoria farà
il suo corso. E l’unica possibilità che abbiamo oggi di influire sul corso
della SStoria è far paura a Bruxelles.
Chi è Claudio Borghi?
Non lo so, e mi interessa poco. Lo conosco da
quando mi ha scritto, due anni or sono. Della sua vita personale non so
molto, se non che, come me, si è fatto scegliere da una donna alla quale vuole
bene e con la quale ha fatto due figli, che, come me, ha passione e talento per
l’insegnamento (vorrei vederli i nostri “in” spiegare i derivati
o Crippa
su Twitter...), e che, come e più di me, aveva più da perdere che da guadagnare
nell’intraprendere una battaglia di verità, ma che, come me, ha deciso di
fottersene appena ha visto troppe spie di pericolo accendersi sul cruscotto
(fondamentalmente nell’estate del 2010).
Questo so, e so anche qualcos’altro.
So quanto lui, come me, a partire dalla sua prima telefonata
ad Alfano, abbia cercato di portare sulla strada dell’interesse comune la sua
parte politica, senza riuscirci, tentando in tutti i modi di illustrare ai
responsabili politici i pericoli dell’euro per l’Italia e per la pacifica
convivenza europea. Diciamo che a lui è andata meglio che a me, perché
essendosi rivolto alla destra anziché alla sinistra è stato ignorato, poi
velatamente minacciato, ma mai censurato.
Quante cose ho capito sull’antropologia della sinistra!
Quanto ho dovuto cambiare la mia percezione del mondo! Dove sono i bei tempi
nei quali io, educato al mito della resistenza, della lotta antifascista,
potevo crogiolarmi nelle facili certezze dell’appartenenza, potevo giustificare
qualche apparente incongruenza nella linea di condotta dei “buoni” pensando
che, anche se nel modo sbagliato, stessero pur sempre facendo la cosa giusta,
perché la cosa giusta era per definizione quella fatta da loro, da quelli che
credevo la pensassero come me, o che io la pensassi come loro...
Com’era facile, a quel tempo, vivere
Ora tutto questo è cambiato. È stato un colpo durissimo, ma
ho imparato una cosa importante, una cosa che, quando la capisci, ti cambia la
vita: a giudicare le persone così come io vorrei essere, e sistematicamente non
sono, giudicato: dagli argomenti e dai risultati, non dall’appartenenza.
Claudio ha fatto a destra quello che io ho fatto a sinistra,
e ha fallito a destra come io ho fallito a sinistra. Nessuno potrà dire che non
ci abbiamo provato. Nel mondo dell’eternità e della simultaneità digitale sarà
facile smentire (e querelare) chiunque voglia azzardarsi, nella propria
infinita e squallida mediocrità, a mettere in dubbio quale sia stata la nostra
disgiunta ma comune e limpida linea di condotta. Tutto è agli atti, tutto è su
Internet, tutto è nei nostri hard disk.
Poi Claudio ha trovato una sponda politica (tattica, o
strategica, non mi interessa) nella Lega, e ha deciso di percorrere quella
strada.
Fin dall’inizio vi ho chiarito molto bene che a me non
interessava creare un partito, per diversi motivi. Perché fare politica espone
al bisogno di mentire, e in questo momento c’è un dannato bisogno di verità.
Perché dal mio osservatorio misuro lo scarto abissale fra le vostre buone
intenzioni (“sei bravo, sei bello, sei sensibile, sei colto, sei forte, ti
votiamo...”) e l’effettivo impegno dei singoli. Perché ho letto abbastanza
libri senza figure per capire che il “gestoeclatantismo”, la richiesta fatta al
fesso di turno (nella fattispecie, me) di impegnarsi in prima persona, di fare
di più, è solo una richiesta di poter delegare di più al fesso di turno, per
poter impegnare meno se stessi in prima persona (santa Vanna quando dice che
per lei la storia si divide in due: prima e dopo la discussione col fesso in
polo rossa che mi chiedeva “er gesto eclatante”: e io pacatamente risposi:
“caro, dall’altra parte della strada c’è un distributore Agip. Questi sono 10
euro: vada, si cosparga di benzina e si dia fuoco”). Ma soprattutto perché in
Italia c’è e ci sarà ancora bisogno per molto di una voce che resti
indipendente e terza. Avere rifiutato candidature da destra e da sinistra è e
resta il mio maggior vanto. Nonostante gli squallidi tentativi di
strumentalizzazione degli organi di Stampa, che mi faranno ricco, evidentemente
la percezione della mia terzietà si è imposta e persiste. Così auspico e
desidero che sia, e per questo motivo non mi sono candidato.
Ho discusso con molti la decisione, anche se l’avevo già
presa. Il coordinatore del Manifesto di Solidarietà Europea mi diceva: “ma
perché no? Se ti candidi, avrai diritto di parole, darai visibilità al
dibattito!”. Obiezione: a persone guidate col randello della paura a ragionare
con la logica del gregge, quella dell’appartenenza, il dibattito interessa
poco. Sarebbe facile per i terroristi usare il bastone del “Bagnai è fascista,
o leghista, quindi non devi ascoltarlo”. Ma Bagnai, sappiatelo, pennivendoli da
strapazzo, futuri finanziatori delle mie meritate vacanze alle Seychelles, è
anche monarchico, rifondarolo, grillino, cislino, e chi più ne ha più ne metta:
da tutti sono andato e con tutti ho parlato e sono arrivato sui media nazionali
(e voi non ci credevate) anche senza un backing politico, solo con la forza
della mia parola. Claudio mi diceva: “Ma tu candidati: se vinci, vai a
Bruxelles dove puoi mandarli al diavolo in quattro lingue. Se perdi, potrai
dire: “mi avete chiesto l’impegno, il gesto eclatante? Bene, mi sono impegnato
e non mi avete votato, quindi siete meno numerosi o meno intelligenti di quello
che credevate. Continuo a combattere, ma il terreno lo scelgo io”. E poi,
comunque, se vedono che hai un certo numero di preferenze, magari al prossimo
giro di candidano quelli dai quali tu vorresti farti candidare...”.
Tutto giusto, per carità. Ma ho preferito non mettervi alla
prova e restare terzo, perché di terzietà c’è bisogno.
Claudio questo lo ha capito e lo apprezza, e così come io
sono lieto di vederlo combattere e portare il dibattito nei media, e sono certo
che vincerà (e finalmente l’Italia avrà un rappresentante che la rappresenti),
così gli sono grato di aver rassegnato le dimissioni dalla carica di
vicepresidente di asimmetrie, in modo da evitare qualsiasi strumentalizzazione
delle iniziative che la nostra associazione sta portando avanti (anche se strumentalizzare la prossima
sarebbe dura).
Voto Claudio perché so che lui, come me, non è entrato in
questo gioco per acquistare la sua piccola fetta di potere, come i cialtroni
che berciano contro la casta perché capiscono che è il modo migliore per
entrare a farne parte, o i livorosi marxisti dell’Illinois. Lo voto perché so
che non voleva essere votato, come non lo voglio io, e perché so che ha preso
la sua decisione al termine di un percorso molto sofferto, nel quale per
l’ennesima volta ha deciso di mettere in gioco la propria tranquillità
personale in nome dell’interesse collettivo.
Carthago delenda est
(caeterum Fogno...)
Certo, è inutile nasconderselo. Se lo scopo del gioco delle
europee è mandare una persona italiana in un partito europeo che sappia
articolare un discorso critico, è pur vero che le elezioni, di qualunque natura
(dal livello europeo a quello condominiale) danno anche un segnale politico
interno. Votare Claudio, che è candidato indipendente della Lega, significa
anche non votare i candidati piddini, grillini, sellini, ini... E questo è
ovviamente un segnale politico. Non significa mandare Salvini (ini anche lui...
ahimè!) a Montecitorio, ma è un segnale.
I sellini... Ve li ricordate? Quelli del Fogno... Anch’io ho
un mio Fogno, e voglio condividerlo con voi.
Vorrei gli ortotteri sotto il 20%, perché i porci traditori
che hanno giocato al gioco dell’intercettazione del dissenso, mandando i vari
“azzo”, “demenza”, “Brera” a ragliare oscenità sul blog del capo che non è un
capo del partito che non è un partito sono pericolosi per la democrazia tanto e
quanto la nomenklatura dei Monti, dei Grilli, dei grand commis dell’eurismo che
da decenni governano questo paese. “Tutti a casa!”, ragliano i grilli (miracoli
della Natura!). Ma tutti a casa chi? Se la prendono con la casta, con i
“politici”, con le marionette dell’oligarchia, ma li avete mai sentiti
articolare un discorso razionale sulle cause della crisi? Perfino l’Huffingtonpost riesce a sputtanare le incoerenze abominevoli della linea/nonlineapolitica/nonpolitica del partito/nonpartito.
Povera base: tanto grande è il mio rispetto per essa quanto
la pena che mi fa! Vivono inconsapevoli un format del quale pensano di essere
autori (“uno vale uno”) e del quale sono spettatori, certo, non paganti, perché
il prezzo della loro dabbenaggine lo pagheremo per lo più noi.
È fondamentale che gli ortotteri vadano sotto al 20% (anche
se temo non succederà... but who knows? Intorno a me tutti hanno votato Grillo,
e tutti voteranno Borghi...) perché servirebbe a dare un segnale chiaro e
forte: chi strumentalizza il tema dell’Europa per acquisire un vantaggio
tattico può farlo una volta, ma alla seconda perde. Alle amministrative gli
ortotteri hanno perso terreno quasi ovunque. Se succedesse alle europee,
avremmo una garanzia in più che i latecomers
della rivolta all’eurismo si attengano in futuro a quanto hanno dichiarato.
E i piddini?
Ah, quelli, i piddini!, Mario, Chiara, la gente
qualunquemente qualunque che vediamo campeggiare negli stendardi appesi in
tutte le stazioni, per chiederci più banda e meno rigore, loro, li desidero
sopra al 30% (dal che matematica vuole che desidero che il povero Berlu venga
sbriciolato, così impara a fare il “re tentenna”). Belli, vento in poppa, o
almeno al gran lasco, con un bel gennaker gonfio con su scritto “ce lo chiede
Mario”, contro l’iceberg. È essenziale che il PD rimanga al potere, perché,
come ci spiegano Panizza
e Borensztein, l’unico costo effettivo e duraturo dei default (e così sarebbe vissuto da loro l’uscita dall’euro) è quello che sopportano i politici al potere:
infallantemente vengono cancellati per sempre dalla scena politica. Quindi,
quando la SStoria chiamerà il bluff dell’euro, è opportuno che i Fassini e le
Fassine, le zdore, i chierichetti di Rignano, e tutta questa variopinta corte
dei miracoli fallimentare e fascista stia dove sta adesso, in plancia,
inchiodata alla cadreghe. Che è poi la garanzia migliore che abbiamo che
anneghino quando il Titanic affonderà. Loro sono colpevoli, ormai di occasioni
ne hanno avute: loro devono affondare.
Questo è il segnale politico che sarebbe utile le europee
dessero. Lo daranno? Lo scopriremo fra poco. Certo, la battaglia sui media è
dura. Ma abbiamo avuto un grande vantaggio iniziale: siamo stati
sottovalutati...
E le politiche?
Se le europee non sono le politiche, le politiche non sono
le europee.
Corollario: oggi non voterei Lega alle politiche nemmeno se
si presentasse Claudio. Piuttosto, mi asterrei. Il motivo è molto semplice, e,
se ci pensate, ve l’ho già spiegato quando criticavo gli ortotteri (e molti di
voi mi biasimavano per questo, salvo darmi ragione a posteriori).
Così come Grillo, per anni anche la Lega ha fatto un
discorso sostanzialmente sbagliato. I ragli di Grillo contro la casta sono
stati del tutto isomorfi a quelli della Lega contro il Sud. Un modo per parlare
alla pancia delle persone, racimolando un consenso che necessariamente poi
diventa un fardello pesante, che ti condiziona.
Grillo, ragliando contro il debito pubblico, invece di
spiegare dinamica e responsabilità del debito privato, ha vinto parlando alla
pancia dei piccoli dottor Livore antistato, degli orfani di Giannino, e anche
di quelli di Renzi (che ora non sono più orfani!), degli squallidi montiani di
ritorno per i quali la spesa pubblica è sempre improduttiva (quando va a
beneficio degli altri). Avendo vinto col loro voto, Grillo, per non perdere, è stato
costretto a (far finta di) fare quello che loro chiedevano: da qui le sparate sull'eccellenza del modello tedesco, contro lo Stato, ecc. Se menti agli elettori poi sei costretto
a continuare, e così poi ti succede quello che è successo ar Nutella e ar Melanzana: di essere sorpassato a sinistra dalla Bocconi!
(ammetto volentieri che la giornalista che ha detto due anni dopo le cose che io avevo detto due anni prima è molto più fotogenica di me. Ma se via Sarfatti pensa di salvarsi così, sbaglia...)
La Lega, ragliando contro il Sud, invece di capire che sul
Sud ci aveva (anche) campato (e gliel’ho detto in faccia),
e che era
lei stessa il Sud di un altro Nord, ha sfruttato il (giusto) risentimento
di certi territori indirizzandolo su una strada sbagliata, sulla quale ora è
però costretta a restare. Salvini avrà bisogno di molto tempo e molta
intelligenza politica, per dédiaboliser la Lega, come la Le Pen a dédiabolisé
il Front National. Bisognerà poi che voglia farlo, perché magari non vuole. Ma
se anche volesse farlo, non gli ci vorranno meno di quattro anni (tanti e più ce
ne son voluti alla Le Pen) per portare il suo elettorato su un discorso più
razionale.
Eppure, la Lega avrebbe, se volesse, un’arma formidabile per
sbriciolare il piddinismo: applicare la logica eurista. “Ma come!?” potrebbero
dire ai piddini. “Voi accusate noi di voler dividere l’Italia, recuperando
flessibilità nominale, quando voi stessi siete i primi ad aver diviso l’Europa
costringendola a un sistema che può tenersi insieme solo grazie alla
flessibilità dei salari nominali! Ma vi rendete conto? Voi siete quelli che
hanno lottato contro le gabbie salariali in Italia, per poi introdurle tramite
l’euro in Europa, costringendo alla povertà le nostre famiglie, e condannando i
nostri imprenditori – poco accorti, per usare un eufemismo – a fronteggiare il
crollo del mercato interno! E dopo aver adottato questo sistema su scala
europea, ci volete impedire una riflessione serena sull’ottimalità dell’area
valutaria italiana? Se la svalutazione interna, o quella fiscale, vanno bene
per l’Italia in Europa, perché strumenti analoghi, ma mitigati da una
solidarietà nazionale e dal ripristino di un disegno comune, non sarebbero
inammissibili per certe regioni dentro l’Italia?...”.
Questo potrebbero dire, potranno dire, se e quando si
convinceranno ad abbandonare la demagogia.
Il nostro 25 aprile
L’antifascismo era un fenomeno molto variegato. Oggi lo è il
fascismo, soprattutto quando pretende che il moderno antifascismo sia un blocco compatto.
Corre voce che da qualche parte l’ANPI sia scesa in piazza
contro il No euro day. Spero non sia vero. Quale triste e tristo spettacolo sarebbe
vedere questi amabili vegliardi, ai quali tanto dobbiamo per il loro impegno
partigiano, per aver contrastato con le armi l’imperialismo tedesco, scendere
in piazza, dopo anni di impegno meramente esornativo e celebrativo, per
appoggiare la versione 3.0 del medesimo disegno imperialistico...
A queste persone, che meritano rispetto se non altro per la
loro età e per aver tenuto viva la memoria della loro nobile lotta, vorrei
chiedere: “dove eravate, quanto avete protestato quando Monti auspicava che
certe scelte venissero poste al riparo del processo elettorale? Dove eravate,
quanto avete protestato, quando la Grecia è stata sbriciolata dalla troika?
Dove eravate, come e quanto avete protestato, quando il vostro partito di
riferimento ha proposto una legge della quale lo stesso Guarino, inascoltato,
ha chiaramente detto che è peggiore della legge Acerbo? E adesso, amabili
vegliardi, al riparo dei vostri venerandi stendardi, scendete in piazza per
contrastare chi cerca di ridare a questo paese quella sovranità che voi, anzi,
non voi, che siete ancora vivi (per fortuna), ma i vostri compagni morti nello schianto della battaglia o nello strazio della tortura hanno voluto
scrivere col loro sangue nel primo articolo della nostra costituzione? Voi?
Questo è il rispetto che portate ai vostri, ai nostri morti? Voi che siete
stati patrioti, ragliare oscenità nazionalistiche verso chi fa quello che
dovreste fare voi, cioè tentare di ridare un senso al concetto di patria e di
interesse nazionale? Siete rimasti inerti per tanto tempo, mentre i Trattati
europei svuotavano di significato la Costituzione per la quale credevamo aveste
combattuto. Meglio sarebbe stato per voi, per la memoria dei vostri morti, e
per la memoria che avremo di voi, se aveste continuato ad essere inerti, e a
portare i gloriosi stendardi ad affumicarsi al fumo delle salsicce nelle feste
dell’Unità...”
Sed de hoc satis
Bene. Questo era il mio professorechennePenza, e il mio, e
spero il nostro, 25 aprile. Il 25 maggio difenderemo il nostro paese, contro la
troika, contro l’ANPI, che ad essa troika si inchina quando dopo decenni di
inerzia scende in piazza per difendere l’euro (se è vero che l’ha fatto, ma
spero proprio di no), contro la Commissione Europea degli oligarchi
irresponsabili e lobbysti, contro tutti, per i nostri figli. Ora ho fame e vado
a mangiare. Di politica non parleremo più, fino a dopo le elezioni. Non ho
altro da dirvi se non che querelerò chi mi darà del leghista come sto
querelando chi mi sta dando del grillino. Avere l’occasione di mandare in un
posto strategico una persona integra e un amico (fino a prova contraria) non
significa sostenere il disegno politico di un partito che non mi rappresenta,
al quale non appartengo e che critico per le sue posizioni, come ho
esplicitamente fatto in questo post. La Lega non è e non credo sarà mai il mio
partito. Claudio è il mio candidato, quello che voterò.
Chi non saprà leggere l’ultimo capoverso forse non saprà
nemmeno leggere la lettera del mio avvocato. Suggerisco di passarla a un altro
avvocato, e di fare quello che dice lui: chiedere scusa, o pagare. E dovrà
pagare tanto, perché dovrà risarcirmi di essermi rovinato salute e carriera per
cercare di coinvolgere nel dibattito il Partito “Democratico”, con le sue “eurine”.
Quanto a voi, io vi ho detto quello che farò e perché lo
farò. Voi fate come vi pare. Io non voglio e non devo convincere nessuno. Non
lo ho voluto fin dall’inizio e continuo a non volerlo.
Dieu et mon droit.
Professore, concordo con Lei. Pur avendo un background di sinistra e non riconoscendomi in molte istanze della Lega alle europee il mio voto andrà al professor Borghi che molto stimo al pari di Lei, e darò anche la seconda preferenza a Salvini perchè il coraggio penso vada premiato. Non mi interessano le pippe che i "diversamente de sinistra" mi faranno. Io al momento non ho un partito, quindi considero il mio voto indipendente e lo darò al candidato indipendente della Lega Claudio Borghi. Spero che questa volta (diversamente da tutte le altre...) il mio voto possa a servire a qualcosa, ossia a dare un segnale forte chiaro sia alla Ue, che alla sinistrata sinistra italiana. Vedo che anche Marco rizzo ha impostato una campagna elettorale euroscettica, ma non nè conosco i contenuti e soprattutto è troppo tardi. Sarà per la prossima, Marco...
RispondiEliminaGrazie come sempre di tutto.
Marco Mandirola
Anche io voterò Borghi e sono addirittura iscritto al PD, ma non voterò Salvini perché temo che la sua posizione possa essere strumentale.
EliminaQualche dubbio ho anche su Borghi che preconizza addirittura una moneta diversa tra sud e nord Italia,poi magari una per regione o per città forse persino una diversa per ogni condominio...
scherzo ovviamente, però mi interesserebbe davvero sapere cosa accadrebbe se ci fossero veramente una lira del sud ed una del nord.
Quello che succede normalmente quando hai un'area più sviluppata e una meno: i capitali affluiscono nell'area meno sviluppata ma con alto tasso di crescita, fino a quando il suo livello di sviluppo non ha raggiunto quello della prima area. Ah, certo, se entrambe le aree hanno sovranità monetaria
Eliminain pratica riproporremmo in scala più piccola quello che è stato il disastro dell' Euro?
Eliminaciao, il disastro dell' euro si è verificato proprio perchè non c' erano una lira del sud e una del nord, ma soltanto una moneta unica sia per nord che per sud :-)
EliminaGeniale! Seguire il Suo blog è stata la cosa più intellettualmente illuminante che mi sia capitata. Grazie
RispondiEliminaMi associo.
EliminaMi associo per i seguenti motivi: 1) lo sforzo divulgativo del professore non ha eguali - almeno io in rete non ne ho trovati. 2) tutti gli scritti di posizione opposta che ho letto non mi hanno convinto, anche grazie allo sforzo di cui al punto 1. Piu' grafici, piu' dettagli nell'analisi degli argomenti, in generale piu' strumenti di comprensione e dibattito. 2.1) la complessita' non e' nascosta, anzi si stimola a ricercarla. Lavorando in ambito tecnico, rifuggo i semplificatori - che se abbastanza furbetti, peraltro fanno ottime carriere.
Elimina3) Comunica l'entusiasmo per le proprie idee.
4) Si arrabbia.
5) Sogna.
L'ultimo punto e' difficile da gestire, perche' chiama tutti noi all'azione. Molti di noi ci provano, ma i piu' fortunati hanno sguardi di compassione, gli altri sono ridicolizzati. Purtroppo nella mia esperienza lavorativa ho avuto piu' volte "ragione", lampantemente dimostrata a posteriori, ma ho imparato che a) con la ragione non si conquista il potere,
b) senza un robusto consenso, non si negozia con il potere.
Tutte banalita' per molti di voi, lo percepisco. Ma ci siamo anche noi "medi", che non ascoltano Boulez, ma neppure Vasco...
D'altronde se questo blog è seguito, ci sarà un motivo, no?
EliminaDedicato ( non faccio nomi per rispetto del padrone di casa ) a chi si credono eletti della conoscenza, ma nessuno se li file, se non le mezze calzette.
“
I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri. ( di A. Einstein )
Come sempre, un abbraccio, un bacio in fronte e un applauso. Non cambierei una virgola una a quanto hai scritto, e non c'è bisogno che aggiunga qualcosa a quanto dici su Marine Lepen: come te, mai avrei pensato anche io di arrivare alle tue stesse conclusioni. Per ragioni familiari, d'imoostazione ideologica, di educazione e di cultura, mai avrei pensato di rivolgere lo sguardo verso la Lega e Marine Lepen. Ma se qualcuno di questo blog (Alberto, naturalmente, sa molto bene a che cosa mi riferisco) avesse ascoltato una concitata conversazione tra me e l'amico di antica data ormai neoclassico tendenza Bocconi, sulla crisi, capirebbe, perché anche una persona come me, liberale all'origine tendenza keynes e pure croce, votante storicamente per i repubblicani e due volte per i socialisti (sì, avete letto bene, votai Craxi contro De Mita), non votante da circa 20 anni (una persona che ascolta la terza improvvisazione su Mallarmé da Pli selon Pli di Pierre Boulez non può votare Forza Italia con quella schifezza di Inno) ha deciso di oltrepassare quel confine, che mai mi sarei aspettato di oltrepassare. Mai però avevo ascoltato tanta crudeltà sociale nelle parole di un economista o di un politico; mi fece orrore, da allora ho deciso, come Alberto, che i fascisti sono quelli di Bruxelles (quanto soffre mia moglie, belga di Bxl). E ho deciso che nei momenti cruciali della storia non si può andare troopo per il sottile; Churchill diceva che contro Hitler si sarebbe alleato con Satana, lo fece, si alleò con Stalin. Altrimenti detto: ci possiamo scegliere i nemici, non gli amici. Quindi, da quando ho saputo che Borghi è candidato al centro, ho cominciato a fare la punta al lapus, con cui vergherò una bellissima croce sul simbolo della Lega e scriverò Claudio Borghi (senza Aquilini). La mia fiducia in Claudio è totale, a lui, e ai suoi alleati, ci affidiamo per l'unico compito, di cui è investito: usare tutti i mezzi politicamente ammessi e leciti, oer lottare contro l'€. Anche io non ho mai avuto tanta voglia di votare come ora. È il tipico sentimento dei momenti che riteniamo in senso proprio storici. Poi, quando questo disastro sarà finito, ci sarà il rompete le righe: ognuno se ne andrà per la sua strada, consapevole di dover affrontare un compito ancora più duro: la ricostruzione. Ma questo è un compito che riguarda i più giovani tra i seguaci di questo blog, che non sarà mai abbastanza benedetto.
RispondiEliminaAncora non sono sicuro se il 25 andrò al seggio; se ci andrò scriverò "Borghi". Per farlo dovrò vincere la repulsione fisica di votare per la Lega: dovrò tapparmi non solo il naso (come si faceva una volta), ma anche gli occhi e ogni altro orifizio.
RispondiEliminaMi spiace per lo scivolone della doppia candidatura (anche se grazie a questo ho l'opportunità di votare per Claudio). Vorrà dire che farà parte delle cose che non guarderò mentre manderò il mio messaggio a Bruxelles.
Bene, outing per outing: per gli stessi motivi (ma per differenza di collegio) io voterò Francesca Donato (stessa formazione di CB).
RispondiEliminaQuanto poi agli stronzetti che commenteranno: "ah, ma la lega...sono razzisti e ignoranti e hanno governato con Berlusconi..e blablabla", ovvero chiacchiericci raglianti perbenisti da politicamente corretti del cazzo, degni di coloro che hanno letto qualche risvolto di copertina di Umberto Eco (che comunque non mertita maggior sforzo) e gli editoriali di quel semianalfabeta di Pzza della Repubblica, è bene che sappiano che, come disse un certo Renè Guenon: "Siccome non è, per lui possibile salire al nostro livello e poichè, ovviamente, noi non siamo intenzionati a scendere al suo, ogni discussione si può ritenere terminata, ancor prima di cominciare"
Ps. Se poi vi è qualcuno che fa il "cittadino del mondo" perchè è andato a Parigi con Ryan Air e ha fatto l'Erasmus ad Amsterdam, è convinto di essere molto umano e terzomondista, e ti fa le lezioncine sulla globalizzazione se uno parla di "identità nazionale": ebbene io ho una moglie che è cittadina kenyana e italiana (acquisita), suocera che viene dagli Urali (il cui padre morì nella battaglia di Stalingrado, suocero che è figlio del capostazione della stazione di Tsavo, distretto Taita-Taveta, cognata che sta a San Diego, due nipoti afro-americane con antenati ispanici e pellerossa, parenti da Sri Lankta a Magadan passando per la Giamaica (ebbene sì). Ho operato in 36 paesi di tutti i continenti e mi trovo a parlare di Shankara con gli indiani, di Molla Sadra coi persiani, di Elia Benamozegh con gli ebrei e di Jalāl al-Dīn Rūmī (che naque a Balkh ma morì a Konya) coi turchi e, proprio ieri parlavo di Chuang Tzu con una sinologa cinese che insegna al College de France..... Quindi, cari piddini di ogni forma e di ogni età, andate sonoramente affanculo
Cazzo, Albè, quando cce vo' cce vo' (guardatevi dall'ira dei miti)
Sei fantastico, velo di Maya, un'incrocio educato tra il Benigni di "Berlinguer ti voglio bene" e il Collège de France. Un uomo di mondo irato. E poi provo tenerezza per il velo di Maya: mi riporta alla giovinezza. Aspetta, ho bisogno della pillola, per ricordare: mi facevano leggere Schopenhauer?
EliminaIn effetti, per chi non ha avuto modo di guardare le liste, puo' essere utile ricordarlo. Per gli elettori della circoscrizione nord-est e di quella insulare c'e' l'opzione Francesca Donato di Eurexit [che mi pare sia stata menzionata di recente dal prof., ma non ritrovo il riferimento]. Un ulteriore piccolo contrappeso motivazionale alla mancanza di Borghi in queste circoscrizioni e' che manca anche Borghezio, che nella circoscrizione centro e' davanti a Borghi nell'ordine di lista. Credo che sarebbe utile a molti se i lettori del blog fossero in grado di segnalare persone valide e consapevoli del problema che ci sta a cuore nelle varie circoscrizioni. Ad esempio nella circoscrizione meridionale non c'e' ne' Borghi ne' Donato. Posto che l'obiettivo primario e' quello ben descritto dal prof., ovvero mandare il segnale piu' forte possibile a Bruxelles, c'e', secondo me, l'occasione di mandare anche un messaggio alla Lega facendo avere tante preferenze ai candidati piu' spiccatamente anti-euro.
EliminaBel post, condivisibile, ma la frase su Umberto Eco non si può proprio leggere.
EliminaI libri di Umberto Eco lo sforzo lo meritano.
Nel senso che sono lassativi?
EliminaVoglio ricordare quest'uomo in una giornata bella e memorabile come quella odierna
RispondiEliminahttp://stagliano.blogautore.repubblica.it/2013/10/11/de-cecco-la-crisi-serve-unindustria-non-le-piccole-imprese/
Per quel che vale sottoscrivo ogni singola parola.
RispondiEliminaBuon 25 aprile in attesa del 25 maggio.
Definito fascista su una bacheca pubblica: non mi succedeva dai tempi dell'Università. :-)
RispondiEliminaAlmeno qui non si chiede la mia espulsione...
Sulle parole, i loro significati e la loro comprensione vorrei tranquillizzare tutti (qualora a qualcuno importasse visto che sono stato citato): non è da ora che Alberto definisce "fascisti" l'euro, il vincolismo e i suoi portabandiera. Chi avesse problemi di comprendonio o di ipersensibilità in tal senso non credo che stia ancora qui.
E allora, outing per outing, sappi che Rockapasso benedice la nostra unione. Non vede l'ora che ci sposiamo e andiamo a vivere insieme, così sarai tu, invece di lei, a passare le vacanze con un pazzo isterico che ringhia se cercano di separarlo dal PC. Così almeno si è capito perché non voteremo Lega alle politiche...
EliminaNe parlerò con mia moglie e vi faccio sapere... :-)
EliminaPerò sulle vacanze già sai che almeno in Sicilia si possono fare compagnia tra vedove bianche.
P.S. Visto che stiamo agli outing io, chiaramente, voto l'unico altro partito che insieme alla Lega ha scelto la causa della dissoluzione dell'area euro come centro del proprio impegno (anche grazie agli effetti diretti ed indiretti del tuo lavoro ed al tuo impegno divulgativo e scientifico a 360 gradi): Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale. Mi auguro che questa, per chi non volesse o potesse scegliere Claudio (a cui va il mio personale in bocca al lupo) sia, una valida alternativa. Servono più "soldati" possibile per questa battaglia e l'esercizio a "chi è più no-euro" (che somiglia tanto a quel famoso "chi ce l'ha più lungo" spesso evocato in queste pagine virtuali) come sai non mi appartiene. Il mio nemico resta il PUDE. Dopo esserci ripresi il pallone rifacciamo le squadre e del resto ne discutiamo.
In effetti, quello che temo veramente, è la rivolta delle mogli che cercano di separarci dal nuovo totem (credo, tra l'altro, che la mia, nella sua infanzia uralica, avesse l'abitudine di mangiare i bambini, almeno così si diceva qui da noi)
Eliminache tu lo voglia o no me mi hai convinto da un pezzo!!!
RispondiEliminaIo voterò il Prof. Borghi perchè, secondo me, ha un requisito molto importante e cioè la maturità psicologica caratteriale e, questa, fa la differenza. Fortunatamente poi ha anche il mio stesso progetto. E sono sicuro di non sbagliarmi perchè sin da giovane mi è stato insegnato come riconoscere la maturità e l'immaturità nelle persone per meglio rapportarmi e potermi affidare e ritengo sia importante in tutti gli aspetti sociali, interpersonali e pure in politica.
RispondiEliminaIn bocca al lupo.
Io voto Borghi22014 senza obra di dubbio. Il resto.....??? Dopo...
RispondiEliminaCaro Prof, Lei cita l'HP per affermare come è semplice sbugiardare Grillo sul tema dell'Euro, ma alcune argomentazioni che l'esperto di comunicazione Michele di Salvo utilizza nell'occasione sono palesemente false e Goofynomics lo ha ampiamente e ripetutamente dimostrato: confondere ad esempio la svalutazione con l'inflazione ed il potere d'acquisto dei lavoratori è un cavallo di battaglia degli euristi che Lei ha provveduto ad azzoppare definitivamente. Così come sostenere le virtuose conseguenze sul nostro debito pubblico dell'ingresso nell'euro... Non parliamo poi di notizie destituite di fondamento che costui rilancia a proposito della multa miliardaria, mai pagata neppure parzialmente dalle concessionarie delle slot machine. Trattasi di fonte quindi talmente imprecisa che non può essere riciclata neppure come arma impropria...
RispondiEliminaResto dell'idea che le incomprensioni e i fraintendimenti con il vertice del M5S siano (comunque la si pensi!) una grave occasione perduta per chi ha a cuore una rapida conclusione della battaglia dell'Euro e che, forse, rimuovendo alcune asperità teoriche e personali, con quel sano pragmatismo e la creatività che a noi Italiani certo non fa difetto, almeno una parte del cammino si sarebbe utilmente potuta fare insieme.
Per me è stato facile. Non avendo mai avuto infatuazioni politiche di nessun tipo
RispondiEliminanon avrò nessun problema a votare Claudio Borghi qui a Bergamo.
Che fortuna sapere che esiste e chi è !
Neanch'io ho mai avuto infatuazioni politiche, ma le manifestazioni razziste della Lega erano disgustose. Ora ho capito che pure di economia capivano una mazza, ma adesso c'è Borghi e stanno dicendo cose diverse.
EliminaNon li sposo ma per questa volta li voto (poi si vedrà) senza neanche turarmi il naso e senza patemi o crucci di nessun genere.
Sono gli unici che stanno dicendo la cosa giusta, questo mi basta.
I sondaggi danno Lega al 5,2% e FDI al di sotto della soglia, è questo a preoccuparmi. Tutta questa fatica per il 5%?
Credo che mai nessuno quanto lei, professore, si sia impegnato a spiegare e divulgare dati e grafici economici, a smontare oscenità propagandistiche, prendendosi l'onere di rispondere personalmente a migliaia di commentatori, di organizzare incontri e seminari di livello sempre più alto e tutto questo per il 5% (da cui per esattezza dovremmo scalare lo zoccolo duro della Lega vecchio stampo)?
2 milioni di persone è una bella cifra ma rispetto al numero di vittime dell'euro è niente, ho come l'impressione di vivere in un paese con altissimo tasso di imbecillità.
Spero che i sondaggi siano sbagliati o, in alternativa, che i francesi siano più intelligenti di noi.
Mizzica.. la ringrazio x le parole sul sud che è quello che provo a scrivere da 3 anni.. grazie di cuore!
RispondiEliminaDetto questo, la vedrei bene solo come presidente del consiglio in un momento focale della ns futura storia...
Per quello che vale, grazie al suo lavoro su questo blog (oltre ad essere un pochino più consapevole) mi sento meno solo.. meno alieno.
RispondiEliminaGrazie.
Vorrei allegare una foto, ma non sono capace :p spero sia visibile attraverso il link.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=116594235031389&set=a.104977226193090.10145.100000424408062&type=1&theater
Nel momento in cui ho avuto la certezza che C.Borghi si candidava ho fatto la mia scelta per le stesse ragioni che ha esposto sopra (anche se i miei ragionamenti erano più grezzi,lo ammetto).C'è da dire che Claudio si è speso anche con gli ortotteri ma è evidente che il riscontro è stato negativo.Daltronde c'è da dire che la linea del fronte coi calli alle mani esiste e resiste negli imprenditori,negli artigiani,nei lavoratori autonomi e stipendiati e in persone sagge.E mentre riascolto Borghi in quella sede sono certo che sia un sentire comune per chi frequenta il Blog.
RispondiEliminaPost molto intenso caro Prof.Ricordo quando ero piccino in braccio a mio padre alle manifestazioni delle tute blu a Milano oppure alle manifestazioni della CGIL.Anche lui fu partigiano,anche se molto giovane.
Spero che Salvini faccia suo l'esempio sulle gabbie salariali.E' molto calzante e diretto;dimostrerebbe anche una spregiudicatezza politica strategica e non tattica.
Non avevo bisogno di questo post per votare Borghi Claudio ma che bello leggerlo.
RispondiElimina25 aprile festa della Liberazione. Ne facciamo un' altra il 25 Maggio?
Bravo professore. Suicidare se stessi o seguire il richiamo della foresta? Con possibilità di rientro all’ovile. Buona guerra, gente, dato che “ la sinistra partitica continuerà ad annaspare, la destra partitica continuerà a dire cose di sinistra, e alla fine la SStoria farà il suo corso. E l’unica possibilità che abbiamo oggi di influire sul corso della SStoria è far paura a Bruxelles.” Ad majora
RispondiEliminaProf. è un salutare riepilogo di cose dette da lei negli ultimi 2 anni, e chi legge questo blog lo sa. Ripetere ogni tanto serve.
RispondiEliminaSul libro di Patricia Szarvas, ho letto l'art. da lei linkato, e vi è scritto che schroder è consapevole dei danni che arrecheranno in futuro alla germania, le sue riforme del lavoro.
Esiste un dibattito in germania? Mi chiedo questo perché è probabile che in germania si siano accorti dei danni che la politica ha creato al futuro del proprio paese con le riforme hartz, mentre qui in italia ancora si parla di fare quello che la germania ha fatti 11 anni fa.
Ah dimenticavo. Voterò Claudio Borghi.
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RispondiEliminaFantastico! Capisco sempre meglio perché abbiamo l'euro. Ma dove ho detto io che bisogna votare Lega? Ho detto di votare Claudio, che mi pare che al Sud non si presenti. Quindi qual è il problema? La premessa di questo post è che per me potete fare il cazzo che vi pare: io alla democrazia ci credo.
EliminaCaro, sarebbe necessario, inutile stare qui a parlare...
Eliminabarriere create dai media dopo anni di demonizzazione! Nice work!
EliminaIo sto al nord...sempre con stima...
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EliminaFantastico. Allora si vede che non sono stato chiaro, ma a me non interessa molto. Spero ci sia Tabacci nel suo collegio...
EliminaAntonio, io sono del centro e non ho mai votato Lega alle politiche ma come il Prof ha appena accennato "Le Europee non sono Politiche", Se segui questo Blog e/o hai letto il libro dovresti avere capito come nascono movimenti di questo tipo e che non sono vichinghi con le corna come vengono pittorescamente dipinti dai nostri amabili media politically correct
EliminaLei è chiaro come sempre...quindi se voto Claudio non do un vantaggio alla lega? Lei dice che Claudio Borghi sarà nelle condizioni di totale indipendenza dal sua partito?
EliminaGrazie!
HO dimenticato di dire che io non sono un tecnico...leggo il blog e cerco di afferrare l'afferrabile...
EliminaGrazie...
Antonio, dai che ce la fai \(*_^)/
EliminaScusa, carissimo: la Lega non è il partito "di Claudio", perché Claudio si candida da indipendente. Oltre a essere indipendente "tecnicamente", Claudio lo è anche moralmente, e credo che in quel modo ci si nasca. Non capisco quindi bene dove vuoi andare a parare. Se la Lega decidesse di cambiare idea sull'euro perderebbe non solo Claudio, ma anche le prossime elezioni. Certo, il voto a Claudio dà un vantaggio alla Lega, ma dà soprattutto uno svantaggio alla "non-Lega". Questa, se vorrà recuperare, dovrà mettersi a parlare di cose serie, cioè della crisi economica, anziché delle troje di Berlusconi o della legge elettorale, argomenti interessantissimi ma che non hanno nulla a che fare con lo strazio delle famiglie dei suicidati. Quindi se anche tu dessi un vantaggio alla Lega sul piano interno, cioè in un'ottica di "equilibrio dei poteri" italiani, faresti cosa buona e giusta perché questo è l'unico modo per spingere i piddini di tutti i partiti a uscire dal guscio. IMHO.
Elimina2 parole sulle previsioni:
RispondiEliminaB. è morto prenderà il 15%
NCD non pervenuto
M5s si attesterà attorno al 30, le amministrative non sono un test affidabile, lo stesso giorno delle politiche del 25% presero percentuali con una forbice del 10% nella stessa zona tra politiche e amministrative (i motivi ve li lascio immaginare)
PD intorno al 30 mi pare verosimile. La Lega punta (e sfiorerà) il 10% Salvini si è rivelato un ottimo leader e i sondaggi gli stanno dando ragione
Sarebbe un grave vulnus per la democrazia un'affermazione del 5stelle, ma ne abbiamo avute di peggiori e siamo sopravvissuti. Io sono piuttosto curioso, della matematica dei sondaggi so molto poco, so solo quello che vedo intorno a me.
EliminaIo dico 2 cose: alle politiche si rivelarono clamorosamente sballati (sottovalutati dell8-10%) la scusa ufficiale fu che non riuscirono a modellare bene il nuovo fenomeno, io da giocatore di poker qualcosa di statistica so, e so che se non riesci a modellare il fenomeno c'è alta varianza che non ha preferenze di segno, per cui ci sarebbero dovuti essere anche sondaggi con m5s sovrastimato, eppure tutti i sondaggi presentarono allo stesso modo questa curiosa sottostima e si rivelarono invece pressochè esatti per le altre liste 2) Nelle ultime 2 settimane i m5s vengono trattati in modo molto diverso perfino dalle trasmissioni più storicamente ostiche come Agorà e Otto e Mezzo, questo secondo me è dovuto o al fatto che sanno che "troppi" italiani li votano e per non perdere ascoltatori devono riabilitarli o è diretta conseguenza delle recenti affermazioni di Casaleggio sull'Euro
Eliminasuvvia prof, tutto questo livore contro gli ortotteri non è da lei. ok, non vi hanno defecato di pezza e vi dovete accontentare di supportare una Lega che entrerà in europarlamento con un manipolo di 3 eurodeputati (ciumbia!), però gridare addirittura al vulnus democratico in caso di affermazione dei 5s è obiettivamente esagerato.. e non lo dico per difendere loro, che sono abituati a ricevere tonnellate di torba addosso, ma per difendere lei prof.. che ha molti estimatori crillini che potrebbero abbandonarla..
Eliminacomunque so che non accadrà mai, ma quanto mi piacerebbe avere un governo con nino galloni premier e lei come ministro dell'economia..
Caro fex77, quanto non mi abbiano defecato lo so io, se permetti. Tu sai quello che sei, cioè niente, come prova il fatto che continui a non capire la differenza fra base e vertice. L'uso che il vertice fa della base è un vulnus per la democrazia. Se non lo capisci, dovrai accontentarti di Nino Galloni (with all due respect)...
EliminaEh…che dire…che dire. Quello dello strano rapporto tra base e vertice è un dubbio che abbiamo in tanti. Per chi votare quindi? Per il professor Borghi o per il Movimento 5 Stelle?
Eliminaio dico che alla fine vanno bene entrambi. Nel senso che saranno entrambi soddisfatti. Il professore potrà deliziarci con qualche intervento davvero incisivo in Europa e i 5 stelle potranno dimostrare di avere dei grossi numeri ma soprattutto, una volta dentro, capiremo davvero chi sono.
Scusa Sev ma questa mi sembra una colossale ingenuità! Sono già dentro, vicini al 30%, e non hanno fatto un cazzo perché il loro capo sa che per far sopravvivere questa baracca deve tenere i suoi burattini all'opposizione e non disturbare il manovratore eurista. Non lo vedi? Hai bisogno di un oculista o di uno psichiatra, non di me...
EliminaDunque, lungi da me il voler prendere le difese di un movimento che per molti aspetti e per molte persone, me compreso, rappresenta ancora un' incognita sotto molti punti di vista.
EliminaVa chiarita però una cosa: Beppe Grillo, anche nel suo recentissimo tour,
ha detto esplicitamente di essere assolutamente contro l'Euro (moneta)
ma di voler sentire l'opinione dei cittadini in merito.
Questo perché?
Perché i cittadini sono tutti competenti in materia economica?? :) Non credo proprio.
Credo invece che sia per il semplice motivo che lui rappresenta quasi 10 milioni di persone e quindi che tema in caso di errata valutazione (vedi uscita repentina dall'Euro per decreto) l'impiccagione in piazza :)
Forse la posizione della Lega, come quella di partitini minori, in questo senso è più facile, forse comoda.
Non resta che aspettare il dopo-voto. Ci chiariremo un po' tutti le idee.
Bisogna comprendere come funziona un partito (come qualsiasi organizzazione umana). Esistono 4 livelli.
Elimina1) Vertici
2) Quadri Intermedi
3) Base (attivisti)
4) Elettori
I vertici costruiscono una strategia in base ai desideri degli elettori (non fanno o faranno ciò che gli elettori chiedono, ma dicono ciò che gli elettori vogliono sentire); gli intermedi la mediano con la base che la porta avanti, interagendo con gli elettori (potenziali). La base, poi, riporta le reazioni a questa strategia politica, magari pronunciando suggerimenti che gli intermedi riportano ai vertici, i quali potrebbero correggere la rotta.
Nel M5* mancano proprio gli intermedi. D'altra parte, i vertici sono Casaleggio & Associati (ed in misura minore Grillo), cioè tutti formalmente esterni al movimento (e comunque al di fuori delle posizioni politiche in senso stretto).
Non è una dimenticanza. C'è bisogno degli attivisti, perché serve bassa manovalanza gratis, servono le belle faccette pulite dei candidati ed eletti come testimonial. L'intermediazione all'interno dell'organizzazione non c'è, ed è programmatico: "comanda" la Rete, cioè gli elettori dettano la linea politica che più incanala il loro consenso. Le varie consultazioni non sono altro che sondaggi a basso costo (infatti, l'infrastruttura non riesce a reggere ritmi di intervento più alti di quelli relativi ad un normale blog) per determinare la strategia politica allo scopo della canalizzazione del consenso. Questo nel breve periodo.
Nel lungo periodo, ci sono gli spettacoli di Grillo. Di fatto sondaggi che i partecipanti stessi contribuiscono a pagare, dove Grillo presenta una strategia politica rimodulata secondo le retroazioni ottenute dalla "Piazza" per vedere di nascosto l'effetto che fa.
io voglio solo capire se Grillo ha cambiato idea rispetto a quello che scriveva qui. (cita anche il professor Bagnai)
Eliminahttp://www.beppegrillo.it/2013/07/il_diavolo_veste_merkel.html
Ma quel post mica lo ha scritto Grillo: si capisce dallo stile (se non sei dietro le quinte). Quello che lo ha scritto non credo abbia cambiato idea, o per lo meno non me l'ha detto... e infatti chissà se scrive ancora per Grillo! Post simili è un po' che non se ne vedono, il che significa che anche a Grillo è stato chiesto di non disturbare il manovratore, e ha obbedito.
EliminaSolo una precisazione per chi non si è mai occupato di elezioni amministrative (comunali).
EliminaSuccedeva e sta succedendo per le prossime comunali che si presentino un certo numero di candidati sindaci, di norma da un minimo di 3 a circa 6 (di più per grossi comuni) sostenuti dalla loro lista principale e da un certo numero di liste "civetta" che li appoggiano.
Qual'è lo scopo? Semplice, faccio un esempio con le elezioni nel mio comune dello scorso anno.
Abitanti 25000.
Elettori 19500.
Votanti 13200 (67%)
Candidati 5
Liste 15, ognuna con 16 candidati consiglieri, per un totale di 240 candidati + 5 candidati sindaci.
Ora supponiamo che ogni candidato porti una dote di circa 40 voti fra amici, parenti e conoscenti (vuoi rifiutare il voto ad un parente, amico o conoscente stretto?) abbiamo un totale di 245 x 40 = 9800 voti sicuri senza guardare per niente il programma che corrispondono ad un 50% dei possibili elettori (9800 su 19500) ma ad un 74% di quelli effettivi (9800 su 13200), solo il rimanente 26% di voti guarda il programma o la serietà dei candidati.
Considerate che poi i programmi elettorali dei comuni hanno temi incredibilmente interessanti come quello di come disporre le fioriere nella piazza ed avete risolto l'arcano della discrepanza fra i voti politici nazionali e quelli amministrativi locali.
Ecco, qui si imporrebbe una riflessione seria sulla tanto sbandierata "governabilità" data dalla legge elettorale amministrativa che ci da un sindaco che "governa" stabilmente (cioè è governato da chi lo foraggia, liste apparentate e finanziatori dietro le quinte) ma che si riflette nel più becero nepotismo e/o parentelismo e/o clientelismo.
Una soluzione netta ed efficace sarebbe quella di eliminare le liste di appoggio anche se ho idea che per aggirare tale divieto si presenterebbero altrettanti candidati sindaci che poi appoggerebbero il prescelto al ballotaggio.
Ah, l'Italia.
Dato per scontato che ogni meccanismo elettorale (che escluda la pura casualita' - ci sono interessanti articoli a riguardo) sia "drogabile", mi chiedo quanti di noi, io per primo, assista ai consigli di zona/comunali. Di norma si sta in silenzio, pero' si guarda e si ascolta...
EliminaIl mio 25 aprile:
RispondiEliminagiocando in casa sono andato ad assistere alla tappa reggiana del BastaEuro tour. Di buon ora mi sono fatto un giro per la città e l'ho trovata quasi deserta di gente ma piena come non mai di forze dell'ordine. Il motivo: il locale centro sociale "freak chic" ha organizzato una manifestazione contro la lega accusandola di fascismo e nazionalismo. Qui trovate il delirante e contraddittorio comunicato.
Il risultato è stata una manifestazione di cui sinceramente non mi sarei nemmeno accorto se la stampa locale non avesse riportato un video e se la presenza delle forze dell'ordine non avesse ridotto la mobilità per raggiungere la sede del convegno facendolo sembrare una blindata riunione di carbonari.
Riguardo all'ANPI ho trovato questa notizia nella quale dice di ritenere una provocazione avere un convegno della Lega Nord il 25 aprile proprio a Reggio Emilia.
Per il mio 25 aprile ho pensato di commemorare chi ha perso la vita per dare la libertà alla sua patria, ma con rammarico è strumentalizzato da chi questa patria vorrebbe tanto svendere, raccogliendo le foto delle lapidi a loro dedicate, scattate durante i miei tour ciclistici attraverso le campagne e colline reggiane.
Io Claudio Borghi non lo potrò votare direttamente perché non presente nella mia circoscrizione. Sara però presente Francesca Donato come candidato indipendente nelle liste della Lega che non conosco molto e dovrò quindi studiare
Saluti
Dal comunicato del centro sociale:
Elimina"[l'euro] aldilà delle chiacchiere ad oggi l’unico vero pilastro costitutivo dell’Unione Europea."
Ma per la (nostra) miseria, come puo' un alternativo/antagonista/anticapitalista/verde/bio/km 0/ qualificare come "pilastro" il vil denaro? E' davvero un incubo.
Uno splendido post di cui giustamente Claudio Borghi è felicissimo e lusingato - da quel che ho letto su twitter.
RispondiEliminaCondivido quest'articolo e "condivido" proprio in tutti i sensi perché poi l'ho girato sui social dove sono iscritto (e fa niente se gli amici pentastellati mi guardano molto male).
A dire il vero, vorrei che lei mazzolasse (nel senso di continuare a mazzolare) per bene come ha fatto il M5S Grillo e soprattutto Casaleggio per quanto riguarda il "programma europeo". Dell'huffington post mi fido poco...
Io sono un grillino, sono pure attivista nella mia città, non sono dispiaciuto per il voto del febbraio 2013, non giudico cattivo il lavoro fatto in parlamento e sono orgoglioso del gruppo di brave persone che stanno cercando di fare qualcosa per la mia città in un territorio difficilissimo (provincia di Napoli).
Però le Europee non sono le Politiche e io 'sto tradimento e questa caduta di qualità di Beppe non l'accetto. Per le problematiche legate alle circoscrizioni non posso, come avrei desiderato, votare Borghi...per ora penso di astenermi.
Io non voto Grillo...voto quei bravi ragazzi del m5s che davvero si stanno impegnando per cercare di cambiare le cose...Sarò un credulone...
EliminaAl nord-est e nelle isole c'è francesca donato
EliminaIl fatto è che il più bravo ragazzo pentastellato dice "ce lo chiedono gli europei". I 7 punti per McGrillor invece, non dicono niente.
Elimina@Antonio
EliminaNo, non sei un credulone. Te lo scrivo sinceramente. Però Grillo, e ancor di più Casaleggio, sul programma di queste elezioni Europee e sull'euro hanno TOPPATO alla grande.
@Marco
Sì, lo so. Ma io sono circoscrizione SUD e non posso votare né Borghi né Donato...
@Gaetano
Io spero ancora di trovare un nome votabile e ringrazio comunque le preferenze che almeno mi danno questa ultima opportunità
Come sempre, resto affascinato dalle sue argomentazioni.
RispondiEliminaSul fatto che il movimento 5 stelle sparirà non ho alcun dubbio. Sono meno certo che il PD sparirà, seppur dovesse trovarsi al potere durante la frantumazione dell’euro. I piddini hanno in mano la cultura e i mezzi di comunicazione di questo paese e ci vorrà pochissimo a distorcere come sempre la realtà a loro favore, soprattutto se ad uscire dall’eurozona saranno la Germania o la Francia. (Già li vedo i titoloni del Corriere: “Quella sporca fascista della Le Pen ha distrutto la nobilissima moneta unica… oppure, quella brava donna della Merkel purtroppo non c’ha creduto fino in fondo, che peccato…. d’altronde che colpa ne abbiamo noi bravi europeisti?”)
RispondiEliminaIo non spero di vedere i piddini sopra al 30% alle prossime europee. Corriamo il rischio di vedere quella brutta faccia incapace di espressioni intelligenti rimanere al potere ancora a lungo e anche oltre la dissoluzione dell’eurozona, e ciò potrebbe essere superiore alle mie forze economiche e nervose ( e a quelle di molti italiani).
Quindi mi permetto molto modestamente di ribaltare il suo discorso. Voterò Grillo alle europee per evitare che i piddini cantino vittoria e legittimino il loro “colpo di stato morbido”, mentre alle politiche, che forse con i grillini al 30% si terranno presto, voterò gente preparata e intelligente come Borghi o Crosetto.
Cari saluti da un ortettero (per il momento) a lei molto riconoscente.
Grazie Professore, mi aspettavo un post del genere, un bel post, come aveva anticipato tempo fa. Sul voto condivido l'approccio in pieno. Buon 25 aprile a tutti.
RispondiEliminaGrandissimo, professore! Questa volta non posso che approvare tutto quello che ha scritto, parola per parola.
RispondiEliminaGrazie.
un appunto per chi come me è del SUD.
RispondiEliminaprendersela con la Lega non è sbagliato e l'ho ricordato dal primo momento in cui Salvini si è schierato contro l'euro e questo sistema criminale.
Detto ciò, ho pure ricordato che è una confessione di RINCOGLINAGGINE perché questo schieramento implica l'ammissione di sottomissione del sud e quindi paradossalmente (scritto da subito) i leghisti non hanno lottato per ciò che dovevano fare e faranno la fine dei meridionali,
MA VISTO CHE NON MI SENTO SFIGATO con il cavolo che gli dirò "ben vi sta!"
perché questo ben vi sta significa anche la mia morte.
alcune cose..
1) è prioritario riprendersi la sovranità
2) non è stata la Lega che ha fomentato questo odio (beh, non sono stati i Bruening di turno.. quindi il resto è fuffa!) ma lo hanno cavalcato
Dovessimo uscire dall'euro ci sarebbe un Paese da ricostruire con la speranza che la consapevolezza del rapporto Nord-Sud sarebbe un altro.
PS: meglio la Lega che il PD che al Sud ci piscia.. ma per piacere!
mi immaginate un'economia come la nostra con l'euro?
Ma per piacere!
Condivido il tuo ragionamento, sono siciliano. Ma dopo, il rapporto Nord-Sud potrebbe essere davvero un altro, e non escluderei che si possa parlare anche di flessibilità nominale (in fondo se a Nord hanno scoperto la padania, a Sud forse dovremo riscoprire che non c'è sempre stato il suo Sud).
EliminaPS: Cerco economisti dal mese di giugno...
Fanculo Prof, non e' la prima volta che un suo post mi fa il cuore gonfio e venire le lacrime agli occhi. Condivido tutto e nel mio piccolo cerco di veicolare questa visione come il gesto piu' patriottico che attualmente possiamo permetterci. Le voglio bene, davvero.
RispondiEliminaQuesto blog (e prima ancora quello di byoblu) hanno cambiato la mia vita. Il punto di rottura è stato quell'interminabile bellissimo video che tanto spiegava e tante domande mi ha fatto nascere. Ogni tanto penso che sarei vissuto meglio senza ma poi leggo post come questi e capisco quanto avrei perso. Spero un giorno di trovarla in un qualche bar e ringraziarla con calma di persona (ormai ha piú fan di una rockstar). Grazie ancora!
RispondiEliminaAvevo già deciso di votare per Borghi, un articolo così può solo rafforzare la mia convinzione.
RispondiEliminaGrazie.
...va bhe daiii...forza Claudio...
RispondiEliminaVado un attimino fuori tema...Ma non c'è proprio modo di trovare un punto di incontro con il m5s? In fondo lo scopo è quello di migliorare la vita di noi cittadini...
Che ne pensa Prof.?
Quando Grillo e Casaleggio saranno solo un remoto ricordo, Bagnai troverà il punto d'incontro. Peccato che esso avverrà nella forma di un sonoro gesto dell'ombrello in streaming da Zanzibar. Mark my words.
EliminaUn gran bel discorso, da condividere in toto. Faremo la nostra parte cercando di condividere il professorechenepensa. La gioia più grande che ho provato fin dall'inizio nel leggere questo blog è venuta dalla critica alla sinistra, una frustrazione la nostra per troppo tempo sopita. Un grande augurio di lieto fine per tutti, votiamo Borghi alle elezioni del 25 Maggio!
RispondiEliminaBagnai Alberto, mi hai commosso!
RispondiEliminaE mi frega nulla se hai un carattere di me... Ti voglio bene!
ho gli occhi lucidi…
RispondiEliminacongiuntivite?
EliminaLe pellicole belliche ci hanno abituato all’espressione “forte e chiaro”: mi pare si adatti bene a questo post.
RispondiEliminaNon ho mai svolto attività politica. Alle medie ero in rapporto d’amicizia con due compagni di classe che militavano nel movimento studentesco della sinistra extraparlamentare, e mai mi rinfacciarono la mia assenza d’impegno politico: eravamo davvero amici, perciò ci frequentavamo. Uno dei due entrò poi in Democrazia Proletaria coi numeri per fare attività politica; pur tuttavia doveva mancare di qualcosa oppure avere una consapevolezza in più. Infatti, quando lo rincontrai sotto casa dopo alcuni anni, mi disse che aveva mollato, poiché era un modo come un altro per venire usati, ed anche facendo il critico musicale per una rivista del settore non aveva vita facile, soggetto a pressioni sulle recensioni, che poco spartivano con la qualità delle note. Da analoghe testimonianze trasversali son giunto a conclusione che gli spiriti davvero liberi, senza voler imporre nulla agli altri, mal si adattano alle imposizioni che si vorrebbero fare loro – il che li rende d’un’ottava superiore astrusi a politica, cultura formale, bei valori solo esteriori, e tutte queste cose estranee a loro.
Mi sento dunque onorato di poter condividere il senso complessivo di questo suo post, prof: un’analisi lucidissima e consapevole di come la prassi da laboratorio serva per cercare di spiegare, ma in sé stessa non lo possa mai fare esaustivamente, ciò che davvero accade in natura. Se ci è dato realmente il poterlo fare, è richiesto il procedere scevri da pregiudizi d’ogni genere – cosa rarissima – memori del fatto che la cosa rimasta anzitutto inconosciuta siamo noi stessi e l’umanità intera. Perciò provo ripugnanza innanzi al disegno in atto, che lei riassume agilmente in questa frase cristallina: “perché l’Europa che noi vogliamo è così bella che solo le persone eccezionalmente competitive possono permettersela.” (nella visione medievale la classe guerriera, prima della sua decadenza, aveva il compito di difendere e tutelare le classi meno dotate). Occorre dunque rimarcare come il suddetto concetto di esasperata competitività sia a radice d’ogni forma d’eugenetica la quale, come ricordava Paolini nel suo "Ausmerzen", nata in America e altri paesi europei prima di giungere nella Germania nazista, prende spesso l’abbrivio dalla presunzione di migliorare mondo e umanità (Bell sostenne i programmi eugenetici per non udenti, per ottenere una umanità migliore e atta all’uso del telefono; anche l’etologo Conrad Lorenz, quello delle anatre, si occupò di progetti similari). Insomma, siamo al modificare l’essere umano per adattarlo a ciò di cui “avrebbe” bisogno, e non viceversa! Non mi stupisco; all’università udii un professore affermare che l’assenza di epidermide nei Molluschi Gasteropodi (chiocciole e lumache) è stato uno dei pochi errori della natura. Possibile giudicare errore quel che non si sa spiegare a sufficienza, solo perché confrontato coll’utilitarismo? Siamo agli apici d’un darwinismo abnorme che ormai giustifica ogni violenza contro l’essere umano, soprattutto le forme perpetrate in modo più sottile e subdolo, col disgustoso e ipocrita pretesto di render migliore la vita (ma solo a chi sopravvive, e con la variabile perenne della spada di Damocle sul capo, secondo l’aberrante legge del più adatto, la cui lettura in ecologia – spesso poco affine all’ecologismo - risulta sensibilmente diversa da quella sociologica e politica), e mette avanti, per totale stupidità o pigra e ottusa collusione, la populistica (questa sì!) richiesta di Chiara, Mario, Sara e compagnia.
Mi permetto dunque di accostare al suo finale il motto che orna la tomba di De Maistre: Fors l’honneur, nul soucy.
p.s.: pur facendo sforzi enormi nel controllare i brividi causati dall’idea che nel medesimo partito militi Borghezio, voterò per Borghi Aquilini. Il mio maestro di karate diceva che senza scomodità non c’è allenamento…
D'altra parte il "darwinismo sociale", nacque prima di quello biologico. La "sopravvivenza del più adatto" (che è, peraltro, banale tautologia), è frase di Herbert Spencer, scritta qualche anno prima di Darwin.
EliminaL'ideologia del fogno è, in nuce, nella frase di Mandeville (La favola delle api):
"Coloro che si guadagnano la vita con il loro lavoro quotidiano, non hanno nulla che li stimoli ad essere servizievoli se non i loro bisogni.
L’unica cosa che possa rendere assiduo l’uomo che lavora è un salario moderato. Un salario troppo cospicuo lo rende insolente e pigro."
[...]
"Per rendere felice la società e per render il popolo contento anche in condizioni povere, è necessario che la grande maggioranza rimanga sia ignorante che povera.
Le cognizioni aumentano e moltiplicano i nostri desideri, e quanto meno un uomo desidera, tanto più facilmente i suoi bisogni potranno essere soddisfatti "
Il vecchio fogno faceva incazzare alquanto il vecchio Carlo che, dal canto suo ribadiva che:
"Lo sfruttamento senza scrupoli e l’impoverimento della massa del popolo per accrescere il capitale vengono considerati l’ultima Thule di ogni saggezza politica. [...] Esso fu «il dio straniero» che si mise sull’altare accanto ai vecchi idoli dell’Europa e che un bel giorno con una spinta improvvisa li fece ruzzolar via tutti insieme e proclamò che fare del plusvalore era il fine ultimo e unico dell’umanità". (Il capitale)
A un Dio, nostrano o straniero che sia, in genere è tributato un culto (e vediamo come quelli del manifesto capitalista e i vari -in, -asse, -azzi e -ina, e in genere quelli del club del cv, siano piuttosto fideistici), quindi venne fuori un certo Walter (non quello del Sarchiapone, cui alludono quelli la cui misera culturicchia non consente di razzolare altrove che nel fango): "Nel capitalismo si deve vedere una religione, vale a dire che il capitalismo serve essenzialmente all’appagamento di quelle stesse preoccupazioni, di quelle pene e inquietudini a cui un tempo davano risposta le cosiddette religioni. […]
E’ un pura religione cultuale, forse la più estrema che sia mai esistita. In essa tutto ha significato solo in relazione al culto, non conosce una specifica dogmatica, una teologia" (Walter Benjamin)
Da qui il peccato da espiare (sempre good old Charlie):
"E col sorgere dell’indebitamento dello Stato, al peccato contro lo spirito santo, che è quello che non trova perdono, subentra il mancar di fede al debito pubblico" (Il capitale)
Si può, quindi, vedere come le schiere di innovatori, rottamatori e progressisti mononeuronici e bisinaptici non facciano altro che rimasticare ciò che fu già vomitato tanto tempo fa, perchè, già allora era poco palatabile e indigesto ( e faceva anche un po' schifo).
Anzi, per i moderni pensatori dalla desinenza spagnola (-es), possiamo vedere che una certa fisiocrazia ante litteram era già presente in San Paolo, che descriveva la manifestazione teofanica come "οἰκονομία τοῦ μυστηρίου"
Come si vede: Nihil novi sub sole (purtroppo per loro, il cielo rimane azzurro, l'erba verde, la merda marron)
@ Il velo di Maya
EliminaAlcuni antropologi sostengono che nelle società considerate arcaiche il "lavoro" non avesse o non abbia (per quelle ancora esistenti) lo stesso spasmodico significato, e tantomeno le medesime valenze, che oggi osserviamo in quelle moderne e delle quali andiamo spesso, forse incautamente, fieri (il concetto moderno di lavoro risale grosso modo agli ultimi secoli di storia). Peraltro gli stessi antropologi riconoscono come in quelle medesime società vi sia maggior preoccupazione ed attenzione all'ambito collettivo (inteso nel senso di una coesione sociale, religiosa e culturale che dia un senso effettivo al termine “comunità” e non semplicemente “società”), che non ai risultati ottenuti nel senso di una evoluzione o di un progresso positivista (certamente si può continuare a liquidare la faccenda, esprimendosi come fece Churchill nel definire Gandhi un "fachiro seminudo" - peccato che la visione di quel pezzente mise in ginocchio un impero, scusandosi lui d'essere stato costretto a farlo... - oppure continuare a giustificare l’ingresso in guerra dell’Italia accanto ad Hitler come scelta obbligata per non esserne invasi – una sorta di “Ce lo chiede l’Europa” d’altro genere; sarebbe come dire: se il mio vicino possiede una M60, sono costretto a tenere in casa una Gatling, sicché l’altro vicino contiguo a entrambi si procurerà, obtorto collo, una calibro .50 binata). E' noto poi che anche in ambito artistico molti capolavori del medioevo e dell'antichità non siano stati firmati, poiché l'autore o gli autori non intendevano fare opera personalistica da lasciare edonisticamente ai posteri, bensì lavoro d’altro genere, ovvero spiegamento integrale (nel duplice senso di dispiegamento e di interiore comprensione) delle caratteristiche e predisposizioni individuali per cui si è venuti al mondo (tendenza che animò le cosiddette corporazioni di mestiere medievali, ad esempio, le quali erano una scuola di vita, prima che di formazione professionale, ed il cui scopo era indirizzare chi aveva il talento del vetraio a tagliare il vetro, non a fare il carpentiere, o peggio il soldato – oggi il termine corporazione è sinonimo di casta intoccabile del potere). Ci è stato raccontato che questa tendenza all’anonimato e al lavoro su misura per l’essere umano fosse un’imposizione vincolante del potere stesso, ma a ben guardare, l“apertura” che dovrebbe aver dissolto quei vincoli, di contro ha spalancato le porte a un mondo in cui il lavoro è sempre più scelto per sopravvivenza (tipo minijobs) e non per vocazione, e dove alienazione e depressione sembrano serpeggiare in modo subdolo (lo stesso termine di “mercato del lavoro” evoca quello delle vacche, a cui si guardano denti e cos’altro, come una sorta di c.v. dell’animale…). Allora: tanto per proferire l’immonda blasfemità delle 00.32, non suona un poco preoccupante che, a valle d’una simile concezione moderna di lavoro, il primo articolo della Costituzione nostrana fondi sullo stesso la Repubblica, e non la fondi a priori sulla giustizia e sui diritti? Perché diritto e giustizia includono la presenza d’un lavoro equo, ma il lavoro in sé non include il senso di diritto e di giustizia (quei ragazzini che lavoravano in miniera a 10 anni durante lo sviluppo industriale…).
La risposta a quest'ultima domanda si trova nel capitolo 1 del libro di Barra Caracciolo, in special modo nel fantastico stralcio dell'intervento di Lelio Basso ivi riportato; i Costituenti avevano le idee ben piu' chiare di noi. Come ebbe a ricordare una volta il prof. la prima liberta' e' la liberta' dal bisogno e la liberta' dal bisogno si ottiene solo con il lavoro - in senso lato - ovvero avendo la possibilita' di dare proprio contributo alla societa' e essendo la dignita' e il valore di questo contributo riconosciuti. La strada alternativa e' "nozze gay e salario di cittadinanza", nel senso che il rischio dell'altro approccio e' "diritti cosmetici e elemosina". Anche perche' l'art. 1 non sta li da solo, e' seguito dal 2 e dal 3, ad esempio, all'interno di un gruppo di 12 articoli che si chiamano "Principi Fondamentali", e come tali sono un insieme organico di pilastri, ciascuno da solo non puo' stare in piedi. Riguardo il tuo interessante discorso sulla qualita' del lavoro [e ancora sul senso DEMOCRATICO del lavoro], l'articolo 3 lo coglie in pieno, quando dice "...E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta' e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
EliminaCome mostrano molto bene le citazioni riportate dal Velo di Maya (quelle di Marx datano 1867) davvero non c'e' nulla di nuovo sotto il sole e 150 anni fa, come 70 anni fa, c'era una consapevolezza dei medesimi meccanismi che ci stanno distruggendo oggi molto piu' alta della nostra. Certamente della mia: ho impiegato 47 anni per capire qualcosa della nostra Costituzione :)
@ Entrambi
EliminaSchematizzo un po':
Il termine Lavoro, così come è adoperato oggi, è troppo generico per rendere ragione, anche solo in parte, della complessità dell’agire umano; a questo proposito può essere utile la distinzione fornita da Hannah Arendt per elucidare le diverse nature di questo agire, ovvero la Vita activa, differenziandole nelle categorie di lavoro, opera e azione .
Il lavoro è definito come quell’attività che è determinata dalle necessità del metaboliche del corpo umano e dell’ organismo sociale, che devono essere incessantemente soddisfatte per contrastare l’entropia che consuma l’esistenza fisica. Il prototipo di quest’attività può essere riconosciuto in tutto ciò che provvede ai bisogni connessi con la sopravvivenza e la conservazione della specie: l’agricoltura, l’attività domestica (oikonomia), la manutenzione di tutto ciò che è soggetto all’usura del tempo.
L’Opera (poiesis) è la dimensione della vita activa non strettamente connessa al ciclo vitale, quella che identifica l’uomo come homo faber, colui che modifica il creato costruendo un mondo umano. E’ l’attività dell’artigiano e dell’artista che, anticamente, non costituivano categorie distinte, visto che entrambe le parole derivano dal latino ars che è la traduzione del greco teknè (sanscrito taksati, ovvero “la capacità di operare” .
L’Agire (praxis)è ciò che mette gli uomini in diretto rapporto tra loro, consentendo la vita collettiva, ovvero quella di una comunità che non sia la semplice somma di singoli individui; è ciò che fa sì che l’uomo possa essere definito come “animale politico”.
Queste modalità della vita activa sono, ovviamente, interconnesse. L’attività definita col termine “lavoro” assicura non solo la sopravvivenza individuale, ma anche quella vita della specie e della comunità ed è, quindi, una condizione indispensabile sia per l’operare che per l’agire. L’opera produce manufatti e artifici che edificano il mondo dell’uomo. L’azione crea e organizza i legami e le interazioni tra gli uomini, ciò che è definito come politica, e rende possibili non solo le condizioni per l’esistenza della comunità, ma anche quelle per la memoria collettiva, ovvero per la storia..
Con l’avvento dell’età moderna questa visione si è modificata radicalmente, ed il lavoro è venuto ad assumere l’importanza totalizzante da cui oggi è caratterizzato. La moderna concezione ideologica del lavoro è figlia delle elaborazioni filosofiche dell’epoca successiva alla rivoluzione scientifica, che hanno condotto al teorizzare che la società umana funzioni secondo processi “naturali”, come se fosse un grande “organismo biologico collettivo”. Secondo questa rappresentazione ogni aspetto dell’agire dell’uomo non può essere originato da null’altro che dall’esigenza di ottemperare alle necessità della propria sopravvivenza e a quelle del metabolismo fisiologico del leviatano sociale , del quale egli è una semplice cellula. Così Hannah Arendt:
“ Forse la più chiara indicazione che la società costituisce l’organizzazione pubblica dello stesso processo vitale può ritrovarsi nel fatto che, in un tempo relativamente breve il nuovo dominio sociale ha trasformato tutte le comunità in società di lavoratori e salariati; in altre parole esse si sono contemporaneamente concentrate intorno all’unica attività necessaria a sostentare la vita”
belle parole e sublimi concetti , peccato che il lavoro e l'impresa siano altra cosa e non centrino un bel cazzo comunque anch'io voterò borghi ed è chiaro che ne della lega ne dei grilli e pd etc mi fotte e mi fotterà mai , con borghi si vota l'onestà intellettuale di una persona che dice con chiarezza e dati alla mano senza secondi fini come la pensa e cosa farebbe , è na sorta di alter ego di bagnai , sono due artisti entrambi e infatti come gli artisti , vanno in coppia
EliminaVoterò anch'io Claudio Borghi e Salvini e non escludo a priori un voto alla Lega anche alle politiche. Se non si vergogna un elettore a votare PD... dovrei vergognarmi io?
RispondiEliminaQuello che mi fa soffrire è vedere le alte percentuali previste dai sondaggi per il PD.
Come cavolo è possibile? Non lo concepisco.
La ringrazio professore per l'immagine dei piddini in plancia mentre la nave affonda.
La porterò sempre nel cuore e sarà per me motivo di grande conforto e consolazione.
Resta il fatto che grazie al m5s sia una parte della popolazione si sia svegliata...anche grazie a loro ho conosciuto questo blog...diamo a Cesare quel che è di Cesare...
RispondiEliminaDateglielo, ma contatele bene! Da uno a trentatré non è difficile.
EliminaCaro prof,
RispondiEliminaa leggere questo post e a pensar male verrebbe da dire che si sta giustificando...una spiegazione richiede poche righe, una giustificazione mille. E il suo è un post da mille righe.
Fermo restando che era scontato che votasse Borghi (scontato e giusto) io sono mesi che dico ai colleghi che voterò Lega a Roma e non do spiegazioni perché mi sono rotto di parlare con quelli che vedono solo ormai la realtà dal frame dell'euro. La spilla della Lega non ce l'ho al petto: alle politiche potrei votare anche estrema destra o estrema sinistra se spingono per avere deputati che non si inchinano a quella culona made in Germany. E' il punto di scelta, la soglia. Ti inchini? stai fuori dalla mia scheda elettorale. Non ti inchini? hai una possibilità che io ti voti. Hai le idee chiare sulle cause della crisi? bene, hai due possibilità che io ti voti. Hai un piano politico di uscita dall'euro? Bene, ti voto.
Concludo ringraziandola ancora per quanto sta portando avanti, e per dirle che la frase "tanti milioni di disoccupati hanno tempo per riflettere" è da impostare come salvaschermo sul computer.
Come mai non posso votare la Le Pen? Che razza di unione è mai questa?
RispondiEliminaCi spiattellano sempre i testicoli con sta solfa degli stati uniti d'Europa, peccato che questo semplice fatto (poter votare solamente i candidati di cui se ne capiscano i contenuti nella propria lingua) la dica lunga sulla logica di cui questi geni si riempiono la favella.
Sarebbe interessante vedere cosa accadrebbe se facessero votazioni open (dal lato dell'offerta, certo).
Avrei votato lega anche senza Claudio, ora invece farò votare Borghi Aquilini anche il resto della famiglia a cuor leggero.
Sandro Ceccato
Una volta ancora voglio ringraziarla per tutto il lavoro che sta facendo. Se sarà la Politica e non il sangue a chiudere con questa follia, gran parte del merito sarà suo. Il Prof. Borghi merita senza alcun dubbio tutta la nostra stima. Incrocio le dita che nel nuovo parlamento la maggioranza abbia almeno occhi per vedere e orecchie per sentire
RispondiEliminaSalud y amor
Prof. mi complimento per quanto ha scritto, il suo percorso non e' stato di certo facile! Apprezzo la sua scelta di non scendere in campo, almeno per il momento, ora è importante non schierarsi; la sua candidatura sarà utile in futuro, per contribuire a ricostruire una classe politica sana e avveduto.
RispondiEliminaP.S.: utilizzerò il suo scritto come "manifesto" per un voto europeo consapevole (lo girerò a chi non ha ancora compreso cosa significano queste votazioni e mi risponde con le solite... ma la lega... etc...)
Grazie ancora per la sua lucidità e la sua forza...
P.P.S. non potrò votare Claudio perché al nordest non è presente, ma darò la mia preferenza alla Donato
"Chew", certo che suo figlio promette bene!
RispondiEliminaEvidentemente (come ama ripetere spessissimo Mentina di La7) apprezzo e concordo, ed umilmente grato come sempre ringrazio.
Buon 25 Aprile ed auguri a tutti i Marco
" lo faccio andando a votare una persona che fino a pochi mesi sarebbe stata un mio avversario politico, e che, auspicabilmente, fra pochi mesi tornerà ad esserlo"... tra POCHI MESI? Da quando tutto questo ottimismo?
RispondiEliminaSai, caro, per noi vecchi il tempo passa in fretta. E quelli di noi che hanno memoria si ricordano con quale metallo si cura il disfattismo... Ha effetti collaterali, anche se non ha causato la fine dell'impero romano.
EliminaPost nobile e grandioso, ma anche di straordinaria utilità pratica (non sto facendo ironia).
RispondiElimina".. di terzietà c’è bisogno" suona come un monito a chi oggi sta giocando a dadi con la democrazia e i valori costituzionali del nostro Paese, che tanti sacrifici sono costati ai nostri padri e che necessitano di vigilanza continua contro chi vuole facilmente cedere e cederli, barattandoli con vincoli esterni alienanti.
Un abbraccio con commozione.
Complimenti Prof, conservi il suo estro, almeno qualcuno in questa Italia ci rincuora e ci trasmette una piccola parte della sua indomabile sete di libertà.
RispondiEliminaLibertà, ci siamo dimenticati cosa sia e quanto sia importante.
Una domanda da ignorante, se qualcuno cortesemente mi può rispondere...
RispondiEliminaClaudio Borghi si candida nella circoscrizione Nord-Est e Centro.
Io sono del Veneto, se voto Lega do automaticamente una mano a Borghi o dovrei specificare una preferenza?
Borghi Nord-Ovest, Francesca Donato Nord-Est, io che sono del Nord-Est specifico Francesca Donato
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaClaudio Borghi non è candidato nella circoscrizione Nord-Est, quindi votando Lega non dai una mano a Borghi (né puoi darla). Per sostenere un candidato è nececssario esprimere una preferenza (i seggi attribuiti alla lista nelle singole circoscrizioni sono suddivisi tra i candidati secondo il numero delle preferenze ottenute).
EliminaA tolomeo
EliminaI voti espressi in tutta Italia servono a far scattare il numero totale di seggi per un partito.
Quindi anche un voto dato a Napoli o a Gorizia può far eleggere un candidato del Nord-Ovest
"Credere ci fa sentire bene, confortati. Ma come possiamo fidarci delle nostre convinzioni quando il cervello offre a loro delle tangenti emotive? Equilibrando il tutto con il pensiero critico mettendo tutto in discussione. Ed essendo sempre, sempre (!) aperti a nuove possibilita'".
RispondiEliminaQuesto e' un discorso che ho sentito proprio questa mattina...niente a caso...
Credo che esprima la mia principale differenza rispetto al piddino. L'averla incrociata, conosciuta, alla fine mi ha fatto scoprire anche un mio "io" fino a ieri impaurito e quindi nascosto.
Semplicemente grazie.
Una volta un saggio disse:
RispondiElimina"Ci sono cose che se potessero essere capite non andrebbero spiegate".
È ora del già aver capito.
Chi di noi ha già capito può ritenersi fortunato.
Un fortunato
Si parva licet, anch'io Profe, nella mia parvità, in questi giorni sto facendo le sue stesse riflessioni (meno articolate, s'intende), perché queste elezioni le sento come un urgente dovere civico, ed è un po' paradossale detto da uno come me che alle altre europee se n'è stato a casa senza tanti complessi di colpa. A che punto c'hanno costretti... Cmq, per salvarmi l'anima, nelle preferenze scriverò solo il nome di Borghi :)
RispondiEliminaAlberto, sei stato come sempre chiaro, limpido e cristallino! Chapèau Prof.!
RispondiEliminaClaudio Borghi Aquilini è il prescelto....
Prof, questa credo sia la prima volta che non mi trova d'accordo. Rimanere lontano dalle tv.
RispondiEliminaOra sto guardando Salvini e la Spinelli. Ecco, diciamolo, Salvini come si dice a Roma: è un bravo pischello. Ma li ci fermiamo. Lo voterò ma perché ho conosciuto lei a servizio pubblico, l'ho sentita argomentare, ho comprato il suo libro e seguo il suo blog. Se avessi sentito solo Salvini non credo mi sarei convinto dell'imbroglio dell'euro. Non è abbastanza convincente. Chi voterà lega lo farà perché si sarà documentato fuori dalle Tv. E lei rimane fuori dalle tv ora? Ad un mese dalle elezioni? E quando conviciamo la gente della bontà delle sue tesi? Quando dovremmo tenerci il parlamento europeo oer altri 5 anni?
Concordo
EliminaAnche io vorrei vedere il prof. in tv. Penso che sarebbe un grande aiuto per chi ancora brancola nel buio.
Concordo al 100%. E non solo perchè in questi 2 anni ho imparato a stimare Claudio Borghi, uomo integro e di una costanza fuori del comune.
RispondiEliminaInfatti nel Veneto voterò Francesca Donato.
E infatti alle elezioni politiche avevo votato il 5s, soprassedendo sulla mitica "democrazia diretta" (un palese ossimoro), sugli accenti liberisti, sulle analisi economiche raffazzonate..
Mea culpa, avevo sognato che ci avrebbe condotto velocemente e a furor di popolo fuori da € e UE, era il mio impaziente gesto eclatante.
Così non è stato, è rimasto solo il cieco furor di popolo purtroppo, e non è che qui non sia stato previsto..
Per cui altro giro altra corsa, non sarà una marcia breve e subito trionfale temo, ma d'altronde non mi sono risvegliata certo per assumere il primo narcotico che passa!
Alle europee quindi sarà Lega.
"Direct democracy" an actual oxymoron?
EliminaWell.. As a ground rule: let's cut the bullshit.
"Direct dmocracy" is a redundant figure of speech, the exact opposite of an oxymoron, since either democracy is feased in a direct manner or it ain't democracy at all. Period.
And in case anyone wonders why the hell I wrote this in English, well it's the only way I could highlight the irony of using random metropolitan fables to support one's own arguments. The fallacy lays in easily becoming an oxy moron.
I presume the lady was meaning that it is an oxymoron in a particular context in which one is worth one, but two are worth all
EliminaArrivata la cartolina dall'Italia. Sarò uno di quelli che vota dall'estero. Mi fa ancora uno strano effetto. Non posso sbagliare! Anche perché é una delle poche cose utili che posso realmente fare in questo momento per l'Italia. Non mi dispiacerebbe affatto che la diga si rompesse in Francia con i piddini al comando in Italia.
RispondiElimina“Alle elezioni europee voterò Claudio Borghi”
RispondiEliminaQuesta volta sarò breve:
anch'io!
Ho passato anni a votare con convinzione il partito giusto (il PD), adesso capisco che le idee che sosteneva erano sbagliate.
RispondiEliminaIl 25 maggio voterò con convinzione un'idea che so essere l'unica possibile salvezza e non mi importa molto se a sostenerla sia il partito sbagliato.
Non ne vado fiera e non lo perdonerò mai alla nostra bella sinistra democratica e idealista ma sopravviverò. Del resto è proprio questa la motivazione prioritaria.
Se il PD sopravviverà o meno non è affar mio piuttosto si interroghino loro, ammesso che la cosa gli interessi, sul perché una che pure ha fritto i suoi bei chili di patatine alle feste dell'unità (a proposito: bellissima l'immagine degli stendardi gustosamente affumicati) faccia propaganda elettorale per la Lega nord, pur se a malincuore.
Io adesso avrei cose più importanti da fare e per quanto piacerebbe anche a me vederli gestire, da partito di maggioranza, il più grande fallimento della loro storia certo non concorrerò a sceneggiare uno spettacolo che pure mi divertirà molto.
Ho da sopravvivere.
Grazie a lei prof e grazie ai lettori di questo blog per avermi aiutato a capire.
Direi che per un Goofysta, che grazie ad Alberto si è impadronito della “verità tecnica” sull’Eurocasino, la scelta su chi votare a queste elezioni dovrebbe venire in automatico. Votare Borghi e la Lega è di gran lunga la scelta più razionale perché sono gli unici che dicono la verità!
RispondiEliminaCerto, con Borghi è facile, è uno dei nostri! La Donato francamente non la conosco, e la Lega? Già la Lega, sti brutti cattivi celoduristi (ex?) che ci hanno rifilato per venti anni panzane su panzane. E’ vero, chi può negarlo!
Tuttavia, fino alla tornata precedente la scelta era tra 10 su 10 che dicevano balle; questa volta, uno di quei dieci si mette a dirmi la verità, ed io Goofysta che ho per la prima volta (la seconda in realtà) in tutta la mia vita elettorale la certezza di sapere che è effettivamente la verità, e che ho tra l’altro ben presente, per averlo letto di sfuggita una o due volte sopra nel post, che queste non sono le politiche, cheffaccio…… non lo voto per paura di prendermi un’altra fregatura? Beh ma allora, come diceva Aldo Baglio, l’unica volta che ho rischiato nella vita è stato quando ho messo 2 a Inter-Cagliari.
Eppoi, figurati il messaggio per gli altri nove … “Visto che abbiamo fatto bene a continuare a contar balle…”.
Con in testa, ahimè, il gran visir di tutti i contaballe, il marchese del Grilleggio; già perché, cari ortotteri, contrariamente a quello che credete voi, quei due lì, i Jack Lemmon&Walter Matthau de noartri, li due tribuni der poppolo mijonari, si insomma non so come dirvelo … Loro sono loro e voi nun siete un cazzo! E ve lo hanno dimostrato coi fatti in questo anno di opposizione (opposizione?).
So che votare la Lega, certamente per tutti coloro che non possono scrivere almeno il nome di Borghi o della Donato, è dura; ed in special modo (ma non solo, credetemi!) per i Meridionali. E so che espone al rischio di ennesima fregatura, forse non tanto per Salvini, quanto per coloro che se ne stanno dietro a lui, ora, silenti…
D’altro canto, si sa che la verità se la possono permetter solo o gli uomini liberi (credo lo sia Borghi) o coloro che non hanno più nulla da perdere (la Lega, appunto). Senza avere però da questi ultimi (la Lega) la garanzia dell’uso che faranno della ri-apertura di credito in zona Cesarini che dovessero eventualmente guadagnarsi!
Ma non c’è altra scelta razionale da fare!
Certo visto che sono le politiche e non le europee il rischio è grosso… ooops…. ma …. sono le politiche…. vero?
No perché se fossero le Europee, quasi quasi …
....come al solito ha fatto centro!
RispondiEliminaVoterò Lega con una bella croce sul simbolo, si perché sono del Sud, il Sud del grande Fogno, ma una croce la segnerò a sangue sul mio cuore, perché non dimentico le parole cui cui la Lega ci ha condannati e ci condanna tutt'oggi.
Aspetto con ansia che arrivino a Bari con il BastaEuroTour per sentire le parole di Salvini e guardarlo negli occhi, mentre piangerò di gioia ascoltando l'intervento di Borghi.
Per il bene dei miei figli e dei figli dei miei figli so di fare la cosa giusta e mi sto battendo contro lo scetticismo per divulgarla.
Grazie Prof....
Voterò Francesca Donato perchè:
RispondiElimina1) è più carina di Claudio Borghi
2) Claudio Borghi nella mia circoscrizione non si presenta.
E' uscito un nuovo dato scientifico divulgativo.Jacopo Fo su La7 stamattina ha contingentato in 500 Miliardi (500!!!) i costi di castra/cricca/corruzione.
RispondiEliminaA proposito, il quotidiano repubblichino si accorge dei rischi della corruzione all'interno delle istituzioni europee... E conclude "Insomma la corruzione o il pericolo della corruzione non sono un'esclusiva dell'Europa mediterranea, tutt'altro". Non erano tutti bravi e onesti? Non era l'Europa a doverci salvare dalla nostra naturale propensione a delinquere? E mi chiedo, come mai questa tardiva attenzione dopo aver seminato gramigna?
EliminaIo dico 750 MLD. Chi offre di più?
EliminaSe qualcuno solo poco tempo fa mi avesse detto che avrei votato Borghi e Lega Nord
RispondiElimina( unica scelta ormai possibile allo stato delle cose ) avrei chiamato la Neuro Deliri ( non so se per lui o per me ).
But things change...
Caro Antonio non si tratta di Lega o Borghi ma di cosa sia più conveniente per noi e sopratutto per i nostri figli.
EliminaHo preso i dati di target 2, facendo una semplicissima proiezione (è un frattale) che seguisse la tendenza dopo il breakout di ottobre 2013. Si vede [QUI] che i paesi debitori (ci siamo anche noi) per tornare a bolla dovrebbero arrivare grossomodo a fine 2017....
Non è certo uno studio con ferrei crismi accademici ma dà una istantanea di come potrebbe essere il futuro.
Altro che pugni sul tavolo... che non c'è...
Da nomade della consultazione elettorale quale sono sempre stato, senza nessuna casa ideale da abbandonare, in parte convinto che, come diceva qualcuno, se votare contasse davvero qualcosa non ce lo lascerebbero fare, mi riesce particolarmente facile adottare il suo stesso atteggiamento in vista delle europee e proporlo a chi ho intorno. In fondo, potrebbe essere la volta che voterò anche un po' a favore e non solo contro.
RispondiEliminaTuttavia sono convinto che il cambiamento, quando avverrà, non dipenderà dal voto ma dal fatto che "che qualcuno (non l'elettorato) sta capendo che l’iperfinanziarizzazione dell’economia è la via maestra verso la distruzione di valore e di coesione sociale, con conseguenze potenzialmente negative per tutti."
Non so se è solo una mia impressione, ma nel suo discorso colgo più che in altre occasioni una amarezza di fondo per il fatto che la democrazia non sia in grado di difendere da sola il proprio diritto a essere applicata. Se è così, sono purtroppo dello stesso parere. La caduta dell'euro sarà a beneficio della democrazia, ma non una sua vittoria.
Borghi sta con un "partito" imho improponibile e parla di "doppia lira", roba da bieco colonialismo, sostituire Milano a Bruxelles non è il mio obiettivo.
RispondiEliminaPerdonami ma questo commento è sotto i tuoi standard. Avete "sostituito Milano a Bruxelles" quando vi hanno fatto entrare nella lira. Tutta la latteratura scientifica (Frenkel incluso) chiarisce che è l'aggancio valutario la punta avanzata dell'attacco imperialista. Indipendentemente dal fatto che Salvino o Borghi vogliano realmente fare la doppia lira, mi spieghi cazzo c'entra questo loro desiderio con la sostituzione di Milano a Bruxelles? Loro propongono di sganciarsi da Bruxelles e (eventualmente, se non capisco male) per voi anche da Milano.
EliminaSu questo secondo punto ho molti dubbi e una sola certezza: uno sganciamento da qualcuno non significa sostituirlo a qualcun altro. Un aggancio a qualcuno significherebbe sostituirlo alla precedente "ancora nominale". Uno sganciamento no. È una mera questione di logica. Su tutto il resto si può discutere, su questo no, altrimenti entri nella categoria di quelli che "l'Argentina è andata in rovina perché si è sganciata dal dollaro".
Non so se mi sono spiegato, mi piacerebbe un tuo feedback.
Preciso, e chiudo, che la gestione del dualismo territoriale a botte di emigrazione e trasferimenti non è che sia stata il massimo. Io credo che ormai una coesione nazionale esista e che sarebbe sensato e proponibile a livello italiano (ma non a livello europeo, dove non esiste) provare a farla funzionare. Non credo però che emigrazione e trasferimenti siano le uniche strade da percorrere. La storia della Cina (per citare l'incubo del piddino) offre molti spunti interessanti...
Prof, faccia attenzione a questo punto interessante.
EliminaCome può fare ribrezzo a me l'idea di dover prendere il passaporto per poter andare a Venezia (che non sarà mai ma comunque appare come spauracchio) a tanti rimane l'associazione fine dell'euro = fine dell'europa.
Caro prof. sono d'accordo al 100% con quello che scrive in questo post. Ma quanto scrive....comunque c'e' una cosa che non capisco. Perche' la Germania sta segando il ramo dove e' seduta? Con l'euro sta facendo cacao meravigliao. Boh, forse mi saro' perso uno dei suoi post...
RispondiEliminaCarissimo Luca, te ne sei persi davvero parecchi, ma non fa niente: se con le politiche di austerità che la Germania impone ai paesi come Grecia, Italia, Spagna, Francia, Portogallo etc...con la caduta verticale dei consumi interni di questi paesi, come pensi ne risentiranno le esportazioni tedesche verso questi paesi, visto che in Cina non riescono a sfondare?
EliminaNon è un caso che un ex esponente della Confindustria tedesca ha fondato l'unico partito anti euro in Germania "Alternativa per la Germania": si è semplicemente accorto, ben prima dei suoi colleghi e dei suoi colleghi, che l'attuale politica economica imposta da Berlino in Europa sarà un grandissimo boomerang...
Oltre ad associarmi a Luca Righi, aggiungo che quando il prof. dice che finirà come deve finire, cioè la dissoluzione ordinata o disordinata ( dipenderà da ciò che succederà in Francia/Germania ) dell' eurozona, dice una semplice verità, perché il sistema è fortemente asimmetrico, e non esiste la volontà politica di porvi rimedio.
EliminaIn buona sostanza se impoverisco i miei vicini con politiche economiche sleali ( anti cooperazione ) coi quali commercio, questi prima o poi falliranno. E a chi venderò le mie merci?
Infatti i tedeschi vendono sempre meno negli altri paesi impoveriti dall'euro. Vendono merci sempre meno, ma comprano asset nostri sempre di più. Da vedere chi si stanca prima, quelli che vogliono vendere o quelli che vogliono comprare (che spesso sono le stesse persone).
EliminaMah!! Purtroppo, la sua analisi è come al solito estremamente lucida. Dico purtroppo perché non ho tanta voglia di andare a sbattere contro l'iceberg....Nello stesso tempo non posso che constatare che la frase secondo cui: i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti propriamente detti e gli antifascisti è tremendamente vera. Il vincolismo o la ricerca dell'uomo decisionista o dell'uomo della Provvidenza (tipo Berlusconi, Monti o adesso Renzi) che salvi il Paese in barba alle regole democratiche è opinione comune e mentalità paternalistica ed autoritaria. Sa quanti piddini mi dicono che Monti, Letta e Renzi o le riforme elettorali, con il solito esercito di nominati, vanno bene perché questo è un momento critico per il Paese e bisogna pur fare qualcosa? Quando posso glielo dico in faccia: fascisti!!! Certo è che dopo la ns LIberazione (questa volta dall'€; anche se la forza di occupazione ha la stessa nazionalità...) questo Paese avrà bisogno delle vere riforme che non sono quelle pensionistiche e del mercato del lavoro bensì quelle dell'accesso ad una libera informazione, di una vera consultazione popolare e una soluzione civile e razionale al dualismo economico Nord-Sud. Per adesso e naturalmente: #Borghi2014
RispondiEliminaCaro Bagnai,
RispondiEliminaCome al solito il tuo intervento risulta coinvolgente e pregno di spunti di riflessione, tuttavia... In un mondo, non di “morti viventi”, ma di vivi morenti io propendo per quella scelta di coerenza che non ammette fraintendimenti e tattiche di corto respiro per le quali “La sinistra partitica continua ad annaspare, e la destra partitica continua a dire cose di sinistra”, proprio a causa del fatto che l’elettore medio “volge sempre lo sguardo all’appartenenza e non ai risultati”. Pertanto, per quanto apprezzi Borghi per la sua competenza tecnica e la sua linea di contrasto al disegno egemonico europeista, quella da te proposta mi pare una malinconica scorciatoia che si configura più come una resa delle armi allo squallore regnante a sinistra che non una orgogliosa rivendicazione delle proprie ragioni. Nella battaglia per il ripristino dei diritti civili in Europa avremmo dovuto per tempo “uccidere il padre” e realizzare quella coesione di teste pensanti volte a una riconfigurazione della sinistra che riportasse sul tavolo delle trattative la primazia del diritto sull’economia, dell’uomo sui suoi bisogni. Ci manca il coraggio e lo dimostriamo tutti i giorni abdicando alla nostra credibilità con la delega a terzi delle nostre più profonde convinzioni, prima che politiche, civili. L’Europa, come oggi la conosciamo, va smantellata e ricostruita su basi diametralmente opposte al mercantilismo di cui si è nutrita e avvelenata. Questo è realizzabile se e solo se riusciremo a far nascere una sinistra transnazionale europea, che sappia radicalizzare le scelte di campo senza meschini compromessi con le logiche speculative della finanza; quei compromessi così tanto usuali nell’agire delle segreterie sinistre europee che hanno concorso allo stravolgimento delle basi giuridiche materiali del continente. Ad oggi non vedo nessuna forza politica in campo che abbia nel suo programma il rinascimento civile del continente Europeo che passi in primis per il ripristino delle sovranità costituzionali nazionali. Borghi in questo rappresenterebbe una testa d’ariete ma non la soluzione, la giusta premessa a scapito del risultato. Come hai giustamente rilevato, l’Europa mercantilista, della quale la Germania è ad oggi il massimo esponente, sta segando il ramo dove sta seduta. Credo che ciò accadrà a prescindere dalla composizione di un parlamento antidemocratico e istituzionalmente muto, all'interno del quale a nessuna voce, per quanto autorevole, è consentito di avere una forza superiore a un soffio di vento. Aspetterò che questo ramo faccia cadere tutti a terra. Piangeremo i nostri morti e sulle loro lapidi scriveremo “mai più”, a futura memoria.
Ognuno è libero di avere le sue idee, e io rispetto le tue. Non faccio fatica, perché non sono mai stato molto sensibile ai richiami ideologici e dell'appartenenza. Anzi, mi hanno sempre provocato una certa idiosincrasia. E dovendo scegliere (come ho già detto in altra occasione) mi sento umanamente più vicino a chi ti guarda come un nemico e cerca di eliminarti in quanto tale (anche fisicamente, magari) che a chi dice di voler rappresentare i tuoi interessi e ti pugnala alle spalle. Io un avversario lo rispetto, un traditore no. La prima posizione, mi pare evidente, è quella dei porci fascisti. La seconda quella della sinistra illuminata.
EliminaE' vero, nessuna forza politica attualmente sembra agire in una prospettiva strategica, e tutti appaiono guidati da interessi tattici: quindi probabilmente è vero, il fatto di dire cose di sinistra da parte della destra e di aver sposato la causa avversa all'euro da parte della Lega Nord sono verosimilmente scelte guidate dall'esigenza di intercettare un certo elettorato (che a quanto pare c'è). Una sorta di posizionamento sul mercato.
Ma ammesso questo, e rispettando il tuo punto di vista su quanto sarebbe bello che i tuoi principi di sinistra trovassero rappresentazione in una nuova sinistra internazionale ed europea, devi prendere atto che questa prospettiva, in questo momento, è pura utopia. E però tra un mese si va a votare, e la situazione non è proprio rosea. Allora, in nome dei tuoi principi (nobili e rispettabili) cosa fai? Accetti di fare qualcosa che può essere utile, anche se ti devi turare il naso, o ti chiami fuori, perché le mani e la coscienza non te la vuoi sporcare? In certi casi, schierarsi accettando compromessi è un atto di coraggio, mentre la coerenza è una comoda soluzione per gli ignavi: le scorciatoie non sono un ripiego se la via maestra è chiusa, sono l'unico modo per arrivare a destinazione.
Ti sottopongo un esempio: mettiamo che ti trovi in casa (tua o di qualcun altro) uno (o più d'uno) baldo giovanotto ed ex miliziano proveniente dai Balcani, che fino a poco tempo prima aveva combattuto e per il quale la vita o la morte di qualcuno, compreso sé stesso, contano tanto quanto tirare una monetina e vedere se viene testa o croce, strafatto di cocaina e rovinato dalle anfetamine e dall'alcool che lo aiutavano a sopravvivere alla guerra, e che a un certo momento ha trovato comodo, per sopravvivere anche dopo che la guerra era finita, continuare a fare ciò che aveva imparato essere normale: usare le armi per raggiungere un risultato. Bene, in un caso del genere che fai? Cominci a discutere dell'orrendo imperialismo americano che ha reso possibile tutto questo? Attivi una rete di assistenza sociale per convincerlo che la violenza è inutile e che la soluzione è la fratellanza tra i popoli? O chiami il 112, pur sapendo che molto probabilmente chi, ricevuta la comunicazione dalla centrale operativa, indossato il GAP e preso l'M12 - e magari anche armato, anche se non si dovrebbe - , non è propriamente un sostenitore del pacifismo, e magari neanche della fratellanza tra i popoli, e forse è anche uno di quelli che quando escono dall'autostrada a Bergamo, passando davanti alla Torre dei Venti fa il saluto militare (non quello romano, perché in divisa non si può)? Perché il brigadiere, che probabilmente non è pacifista e neppure particolarmente democratico, che ha deciso di fare quel che fa non si sa perché (perché gli piace la divisa? perché lo pagano a fine mese? perché gli piace guidare l'Alfetta come nei film degli anni '70?) primo, risponde alla chiamata senza discutere e, secondo, magari ti risolve il problema in tempo utile.
E tieni presente che l'esempio in sé è inventato, ma tutto quello che ho raccontato sono cose vere (brigadiere compreso, anche se attualmente immagino sia ormai un pensionatoimproduttivo).
Romano, per ragioni di lavoro perennemente a contatto con veneti, consapevole dell'incompatibilità strutturale e filosofica tra chi vive per lavorare (loro) e chi lavora per vivere (noi). Antileghista, ne contestai a viva forza un gruppetto che incautamente scese a Roma una decina d'anni fa al grido di Forza Nerone, sfiorando la rissa per un soffio. Il 25 maggio voto Lega Nord e Claudio Borghi. Non so se odiarla per quello che mi farà fare o amarla per avermi aperto la mente a questo modo.
RispondiEliminaPer me rimane valida la logica del maggior obiettivo utile, anche per le politiche. Penso che sia una scelta di campo e mi pare che l'euro sia più razzista, antidemocratico, foriero e fomentatore di particolarismi e localismi beceri, di qualsiasi scelta no-euro.
RispondiEliminaComunque giusto per aggiungere qualcosa mi pare che Salvini stia facendo diversi passi in avanti verso un'idea di un'Italia a 2 velocità monetarie o qualcosa del genere. Mi sembra comunque un percorso ben più razionale del dileggio perpetuo di una parte del Paese.
beh, facciamo un passo alla volta, poi delle due tre o quattro monete italiane ne riparliamo bene, ma bene bene però
Eliminada ex grillino, voterò convintamente claudio borghi e spero nell'implosione ortottera. con la vita della gente non si fanno calcoli.
RispondiEliminaBellissimo articolo, dove finalmente escono fuori chiaramente quelle evidenze politiche che gente come il Prof.Piga, tanto per fare un nome, provano una forte "timidezza" a menzionare.
RispondiEliminaP.s. Una battuta: se ne accorge che il suo pensiero politico si sta avvicinando molto a quello di Donald che, forse per una volta, è arrivato prima di lei ad esprimerlo?
Che strano... Pensa che a me sembrava di aver scritto in questo post che ho avuto sempre la stessa linea fin dall'inizio. E poi, scusami, Donald chi? Il gatekeeper 2.0, quello che prima di Grilleggio ha provato a inquinare il dibattito senza riuscirci? Ancora ne stiamo parlando? Non è un po' fuori moda come argomento?
EliminaLei dice "Vorrei gli ortotteri sotto il 20%", ha pensato che la stessa cosa potrebbe volerla anche quel geniaccio di Casaleggio?
RispondiEliminaUn buon modo per canalizzare il dissenso è quello di non farlo andare al governo (o alle elezioni).
Vedremo se nelle prossime settimane i capi ortotteri cercheranno di accontentarla con qualche errore di comunicazione.
Però il diavolo fa le pentole ...
Un articolo che da (più) senso a questo soffertissimo 25 aprile.
RispondiEliminaUn grazie al Prof. e a tutti i commentatori (con commozione).
Al 25 maggio!
Erano lì al momento della Prima Guerra Mondiale e durante il Ventenio (durante tutti i Ventenni di ogni Nazione), c'erano al momento della Seconda Guerra Mondiale e poi attraverso la Ricostruzione e tutto il resto, replicandosi all'interno dei corpi altrui, di qualsiasi colore ed ideologia, neri, rossi o bianchi. E lì sono ora: più osservo il Regno Unito e più mi convinco che dalla Thatcher in poi sia stato il banco di prova di ciò che hanno poi applicato in Europa. UK lascerà l'Europa? Non credo, e se lo farà troverà il modo di tenere il piede in due staffe. Qui la working class ha sempre pagato le scelte economiche della ruling class in modo molto più eclatante che altrove. Le Plutocrazie cambiano aspetto ma non natura, replicandosi nel corpo di un'altra Idea: Borghi mi piace troppo per essere sicuro di voler contribuire a far di lui un baccellone come ne "L'invasione degli Ultracorpi". Credo che fino all'ultimo minuto resterò indeciso su chi votare, ma lo farò con un concetto ben chiaro in mente: c'è il gregge delle pecore (io ne faccio parte) e ci sono i pastori (lei, professore, e Borghi ne fate parte). Il punto è, che alla fine della giornata (campale) il gregge tornerà nell'ovile, i pastori torneranno alla casa. Come spesso ha detto, i suoi interessi non sono necessariamente i nostri, e se gli interessi dei pastori possono, in genere ma non in questa occasione mi sa, essere raggiunti senza l'aiuto del gregge, quelli del gregge possono essere raggiunti solo con l'intervento dei pastori.
RispondiEliminaAh, i topi si salvano sempre quando la nave affonda.
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RispondiEliminaBuongiorno prof,
RispondiEliminaè proprio vero che una volta compresa la verità delle cose, la prospettiva attraverso la quale le guardi cambia completamente. Anch'io vivevo molto meglio quando, nell'ignoranza delle cause che hanno portato alla situazione attuale, seguivo come un beota quello che dicevano i politicanti di turno arrivando anche a sostenere con fervore certe loro idee o proposte. Da quando invece ho cominciato ad informarmi meglio, sospettoso che qualcuno (quasi tutti a dir la verità) non ce la stesse raccontando giusta, il mio modo di guardare alla realtà è cambiato profondamente. Forse troppo, tanto che ora ogni volta che sento le assurdità pronunciate dai media e dai politici non riesco a fare a meno di innervosirmi per le cavolate che si dicono e di importunare chi mi sta vicino con le nostre tesi contro l'euro e i suoi luoghi comuni.
Sono uno studente di economia del terzo anno e devo confessarle che lei è stato l'ispiratore della mia tesi di laurea triennale, che tratterà appunto dell'euro e degli squilibri da esso causati nei paesi europei. Che dire, grazie di esistere e continuerò a seguirla assiduamente.
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Elimina@giulio
EliminaCongratulazioni e auguri: di persone giovani, consapevoli e determinate, c'è bisogno, specialmente di questi tempi e nel futuro non solo immediato.
Mi si allarga il cuore quando vedo qualcuno molto più giovane di te che in questo ambito comincia a capire qualcosa e che, di fronte allo spezzone del documentario sulla Grecia, fa attenzione al contrasto evidente tra le prime parole e le prime immagini.
E naturalmente questa è PUBBLICITA' ;) al documentario sulla Grecia, nato da un gruppo di lettori del blog.
@giulio
Eliminaho 43 anni e laureato in economia. Come te ed altri qui, ci siamo accorti solo di recente della eurofregatura ( diciamo così ).
Continua a capire e a studiare, questo paese avrà anche bisogno di persone come te.
In bocca al lupo per la tua laurea, e mi auguro che dopo ci farai leggere la tua tesi.
grazie a entrambi!
EliminaIo non voterò la lega, io voterò Claudio Borghi e c'è una bella differenza. Buona fortuna a tutti, dai che ce la facciamo!
RispondiEliminaAppena ho saputo che Borghi aveva aderito al BASTA EURO TOUR mi sono deciso a votare alle europee per coloro ai quali mai avrei dato il mio voto in circostanze diverse. Vi risparmio le risate e le espressioni di compatimento dei miei amici, che, con rammarico, ho dovuto definitivamente annoverare fra i tanti piccoli Dottor Livore ferocemente PUDE, tutti fermamente convinti di essere nel giusto nel pensare che chi incappa nella disoccupaziuone, in problemi economici da mutuo o da prestiti se lo merita perchè è stato un incapace e/o uno sprovveduto - e che l'Italia risolverebbe in un solo colpo i suoi problemi imitando finalmente in tutto e per tutto la Germania (uno di loro ha anche letto "IL tramonto dell'euro", ma rimane nelle sue granitiche certezze, costa più uscire dall'euro che rimanerci - certo sono gli altri che si sparano alla tempia, non lui).
RispondiEliminaIo li ho avvertiti che le previsioni del Prof si avvereranno comunque perchè è la storia che lo dice non lui.
Sono sicuro che quando siamo usciti dalla pizzeria, qualcuno mi avrà compatito, ma non me ne importa nulla: mai come in questa occasione mi sentirò pienamente rappresentato da chi prenderà il mio voto. Mai come adesso è importante che qualcuno porti in Europa porti il dibattito nei termini e con le motivazioni di Claudio Borghi, piuttosto che quelli delineati da Lilli Gruber.
C'è una domanda che mi faccio da tanto tempo ed un pò mi sgomenta: in Francia ci sono voluiti più o meno tre anni a Marine Le Pen per arrivare al possibile 30% di oggi, ma quanto ci vorrà in Italia perchè qualcuno che pone il problema dell'euro arrivi a quei livelli? Vorrà dire che per i l momento ci accontenteremo di essere dei precursori, coloro che intanto hanno contribuito al superamento della soglia del 5%. E' comunque un inizio.
Mi ritrovo perfettamente su ogni punto del tuo discorso, lucido e lungimirante, in particolare : Movimento 5s sotto il 20% e la scomparsa del PD in seguito al possibile default, sperando che si porti dietro tutta la coalizione del governo di larghe intese. E quando tutto sarà crollato solo con la terzietà si potranno rimettere insieme i cocci proprio grazie all'indipendenza di giudizio e all'imparzialità che essa permette e alla possibilità che offre di abbracciare una prospettiva ampia delle forze in gioco e delle necessità.
RispondiEliminaCredo che un frequentatore di questo blog che non votasse Borghi, pur avendone l'opportunita', si rivelerebbe una persona dalla limitata capacita' di comprensione. Sappiamo quale sia il problema dell'Italia, no? Sappiamo che alle elezioni si presenta un PUDE elevato al cubo, no? Non c'e' forse pero' una persona che conosciamo, che si merita il voto e che ha chiamato a se' (non viceversa) un partito che porta uno slogan inequivocabile?
RispondiEliminaCerto, le affermazioni di Salvini non mi piacciono in larga parte. Ma se vogliamo far capire a lui quali sono le idee buone che ha portato avanti, e a tutti gli altri quelle che NON hanno voluto portare avanti, dobbiamo sotterrare Borghi di preferenze personali. Abbiamo un'opportunita' unica di far sentire il nostro peso. Io non intendo sprecarla.
Sì e no. In UK stanno portando avanti l'austerity senza bisogno dell'euro. Levarci di torno l'euro servirebbe a farci riprendere fiato e guadagnare tempo, ma (da solo) non risolverebbe il problema. O meglio, lo risolverebbe per qualcuno soltanto, non per tutti.
EliminaAltro discorso fatto migliaia di volte. A Bbisa', lo sappiamo, ma sai che nove c'è? Ne abbiamo i coglioni tracimanti di questo benaltrismo. Il discorso è sempre quello: siccome tanto c'è la lotta di classe e noi siamo a mani nude, lasciamo pure che il capitalismo imbracci il mitra, anziché il randello, così fa prima. A me non sembra logico. Lo sappiamo tutti che non esiste il paradiso terrestre. Diciamo però che quanto più il capitale fa il comodo suo, tanto più ci si avvicina all'inferno, come i fatti dimostrano. Puoi contestare questa frase? In Illinois sono riusciti a farlo, appoggiandosi all'autorità der Melanzana. Tu come la contesteresti? Così, per sapere...
Eliminaè molto triste che l'anpi sia sia mobilitata contro il no euro day e Matteo Salvini
RispondiEliminama proprio questo 25 aprile vorrei far notare che si è consumato uno stupro ben peggiore:
è venuto dall'Ucraina il dittatore golpista e nazista (appoggiato dalla UE) a raccontarci un po' di balle sulla situazione con la Russia e Renzi lo ha accolto con tutti gli onori!
buona liberazione a tutti!
In gran parte condivisibile e profondo il post. Purtroppo ti confermo che l'anpi si è schierato a favore dell'euro. Ne sono stato testimone ieri a piazza dei partigiani. Uno degli esponenti ha detto dal palco che l'uscita dall'euro provocherebbe l'aumento dell'inflazione, la tassa più iniqua per le classi popolari. poi ha rincarato la dose dicendo che i comuni nn se la devono prendere con il patto di stabilità se sprecano i loro soldi per inutili piste ciclabili. Ho lasciato la piazza con la mia compagna (tedesca che si è convertita dopo accese discussioni alla causa dell'anti euro, ma la suocera da francoforte non demorde ehh) in uno stato di profonda tristezza e rassegnazione. A sinistra non ci sono più persone capaci di saper fare una corretta analisi politica economica. Come hai detto tu una volta K.marx è vissuto in vano insime al suo materialismo storico dialettico.
RispondiEliminaSe lo immagina un Renzi o un Cuperlo parlare come la La Pen nell'intervista della Gruber? Con che autorità rispedisce al mittente tutte le menzogne! Ieri ho assistito alla trasmissione di Mentana su la7, ospiti Matteo Salvini e Barbara Spinelli. Devo dire che mi sono sentito assolutamente a mio agio a sentire Salvini, direi che è forse l'unico dei leader politici ad avere capito e contestualmente 'accolto' la verità economico-scientifica dell'euro. Mi sa che per l'europee voto Lega Nord e la cosa mi fa girare i coglioni visto che sono siciliano non emigrato. A sinistra non c'è niente........ma secondo lei perché nessun uomo della sinistra ufficiale ha fatto il percorso che ha fatto lei, è un problema di deficit antropologico o di prostituzione?
RispondiEliminaProf. condivido la sua scelta sulla terzietà, fa benissimo a non candidarsi ma sappia che se un giorno cambiasse idea e decidesse di sacrificare ulteriormente la sua tranquillità professionale per il bene collettivo, alcune persone andrebbero a votare felici.
A differenza di tante spiegazioni di economia, questo suggerimento di voto l'ho colto ancor prima di leggere una sola riga di questo post.
RispondiEliminaL'ho già scritto, sono meridionale, la lega mi è nemica, ma non ho alcun problema ad usarla per mandare un messaggio all'Europa e soprattutto ai politici di casa nostra.
Non vedo l'ora di votare e spero con il cuore arrivi forte e chiaro che l'euro non ci piace. Più saremo e più ci sentiranno.
L'anpi....una manica di parassiti fancazzisti; i veri partigiani sono morti quasi tutti; adesso ci sono figli e nipoti che vivono di rendita alle spalle del coraggio dei loro avi.
RispondiEliminaMa finiamola con questa storia dell'anpi.
Vivo a Roma, votero' Lega, non posso votare Claudio Borghi. Ma voglio sotterrare il PUDE col mio miserabile voto. Ero incerto se votare la Meloni che e' una brava persona.
Avrei votato Marine Le Pen ad occhi chiusi; almeno ha gli attributi a differenza degli eunuchi del PUDE e dall'anpi.
Mi scusi, ma mi sembra che a Roma si può votare Borghi; infatti è candidato nelle circoscrizioni Nord Ovest e - appunto - Centro... o sbaglio?
EliminaRenzi e Cuperlo... voglio ricordarmeli così
RispondiEliminahttp://youtu.be/_1X1GlT7QsE
il discorso sull'integrazione nord-sud (che in sostanza c'è visto che la mira è su altri versanti e che ormai la mescolanza è tale per cui dove lavoro tutti hanno parenti o coniugi del sud!) è che per arrivarci sono serviti 150 anni di tragedie..
RispondiEliminapensare di riproporre la stessa ricetta (e sia chiaro, per me non si piegheranno e faranno di tutto per riuscirci) a livello continentale è 1000 volte più disumano.
ma fatto sta che lo stanno facendo.
PS: passare la Pasqua a 1440 km di distanza dalla propria famiglia.. fa girare i coglioni e scusate lo sfogo!
La retorica del viaggio, dell'esperienza all'estero, del cosmopolitismo e' ormai radicata - ovviamente perche' funzionale al capitale. In rete si sprecano i commenti entusiasti di chi si e' "emancipato" nei paesi nord europei, dove tutto funziona, la vita e' meravigliosa, i figli cresceranno benissimo.
EliminaIo ho vissuto tre anni all'estero, precisamente a Madrid, quindi un gran bel posto in assoluto, ma... ma qualcuno ti ricordera' sempre che NON sei a casa TUA, soprattutto se le cose vanno male. Il brutto e' che NON sei a casa TUA (frasetta da ripetere come usa il Prof, un cinquecento volte. NON sei a casa TUA, non parlano la TUA lingua. Potrai imparare alla perfezione la loro lingua, e ti faranno i complimenti - perche' per essere STRANIERO, te la cavi!
Last, se il nord europa fosse cosi' bello, com'e' che appena c'e' un pochino di sole la Brennero e' intasata? Idem in sedicesimo nord / sud Italia.
Personalmente sto bene dappertutto, dagli USA alla Turchia. Poi, dopo qualche giorno, torno a casa. Non e' un inno al campanilismo, bensi' un modesto avviso ai naviganti.
Voglio la LIBERAZIONE da questo:
RispondiEliminahttp://rwer.wordpress.com/2014/04/26/hot-statistics-spanish-exodus-polish-government-finance-miracle-more-deflation-in-ireland-greece-trade/
L'Europa si svuota per far posto ....ad altri (piu' poveri e ricattabili e schiavizzabili).
Voglio la mia LIBERAZIONE da questo.
A proposito delle liste delle candidature europee,
RispondiEliminaqui potete leggere i nomi.
Caro Prof.
RispondiEliminafinalmente.... grazie a mia moglie che mi ha iscritto al convegno del 12 aprile, mi sono reso conto che esisteva una comunità che la pensava nello stesso modo in cui la penso io. Sono un uomo ormai vecchio 71 anni ed dal 1997 che seguito a sostenere che l'ingresso nell'euro è stata e seguita ad essere una grande cazzata, ma adesso grazie a voi non mi sento più solo. Spesso ho pensato di essere un povero deficiente parlando con amici e conoscenti e sostenendo tesi che venivano accolte con sorrisetti di compassione. Adesso che la verità sta diventando evidente mi sembra che guardandomi allo specchio la mia faccia sia ringiovanita. Provo però un profondo senso di tristezza guardandomi attorno e vedendo città di provincia che sembrano state bombardate. Negozi chiusi, immobili fatiscenti, capannoni in rovina, aziende morenti ed infine imprenditori che si uccidono. Alcuni poi che ho avuto la ventura di conoscere morti di infarto nel vedere la loro rovina (questi sono fuori dalle statistiche). Comunque questi sono sfoghi da vecchio però devo dire che condivido la sua analisi e voterò per la Lega Nord e in particolare per il Prof. Borghi. Sono infatti convinto che in questo momento si deve fare una scelta di campo che non può essere quella classica. O siamo pro euro o contro euro. Non ci sono alternative. Grazie
Ho passato il 25 con amici dei quali il più a destra è un cuperliano, 2 candidati di sel (uno con un retaggio familiare comunista, figlio di insegnanti, l'altro tipico sellino snob impaccato di soldi tanto da dirmi: io se l'italia esce dall'euro io vado a nizza. Dove ha una casa, of course) e quasi tutti con origini terrone.
RispondiEliminaDevo dire che parlare di lega e di euro è stato ugualmente difficile, ma, nonostante sappia che non ho mosso un voto, sono soddisfatto che il mio vaccino anti puttanate (Lei) abbia funzionato e sia riuscito a ribattere ad ogni argomentazione piddina senza sforzi nonostante la grande disparità in numeri da grigliata al campo!
In un certo senso mi son sentito un patriotta di sinistra, non ho parlato di capitale e capitalismo altrimenti mi prendevano per matto, questi di sinistra..
Ma la mia constatazione è che il livello di ignoranza su questi temi è spaventoso perchè sanno tutto della moralità italiana ed europea, e niente sui numeri, niente sulla politica (che non sono i politici), niente sull'economia. E allora un picconata alla volta ho provato ad aprire una breccia nel muro di gomma scalfariano.
Mi basta la soddisfazione di aver fatto loro presente che c'è, esiste, un'alternativa.
Domani vengono in piazza al mio paese i grillini, proverò a parlare anche con loro, anche se temo sarà più dura a giudicare dagli antipasti che ho avuto su twitter (a proposito prof.. non è che potrebbe sbloccarmi? @gninich)
Mi aveva bloccato perchè ero un 'grillino'. Cioè io avevo votato 5 stelle salvo poi accorgermi, mio malgrado, che avevo votato Grillo. Per il quale MAI avrei votato. Mi son voluto fidare. E ho avuto la mia lezione.
A tutti quelli che ancora danno una speranza al m5s vorrei dire tante cose ma non è questo il momento né il luogo. Vi dico solo che c'è stato un lavoro fatto dai parlamentari che ha portato a un documento sulla crisi nel quale le analisi del prof Bagnai erano le più citate in assoluto, nel quale si auspicava un'uscita immediata dall'euro e se ne analizzavano i modi.
Che fine ha fatto quel documento? La stessa che ha fatto la richiesta sul pseudo-portale di proposta di leggi del mov di fare un referendum immediato tra gli iscritti sulla posizione sull'euro. La proposta più votata nel suo settore, il va sans dire.
E' ormai evidente a chi non è in uno stato di negazione che né le decisioni né la linea politica né qualsiasi altra cosa di una minima importanza nazionale siano decise da non meglio precisati 'altri'.
Il 'fogno' ha tante sfaccettature, alcune meno oniriche di altre
ps per quanto mi riguarda la sua credibilità non subirebbe alcunché se si candidasse con pc an repubblicani repubblichini pd ecc ecc. di qualsiasi colore si dipinga la faccia sappiamo che è e sempre rimarrà un proustiano convinto!
Ciao a tutti e speriamo che ce la caviamo!
L ' euro non c'è già più , nelle nostre tasche , ma neanche la LIRA .... A avevo già deciso prima del post anche se l' ho trovato appassionato , lucido , pieno di grandi verità e giustamente un po' incazzoso . Colto come sempre il Prof apre autostrade
RispondiEliminasempre stimolanti e riflessive . Pensate che io votai giannino , mi vergogno come un verme ma ero ignaro , non ero cosciente . Però ora sono Qui con tante persone con le quali condivido la risposta . Alberto credo che in futuro dovrebbe sporcarsi le mani candidandosi , per ora Borghi .
ti posso confessare che è da tempo, in maniera del tutto irrazionale quando vedo la le lepen sopra l'ump o la lega in alto nei sondaggi mi lascia soddisfatto, cominicio ad avere paura di me stesso.......
RispondiEliminaSono militante Lega da ventidue anni.
RispondiEliminaDevo dirle due cose: la prima è "grazie di esistere", la chiarezza e il rigore dei Suoi argomenti sono assolutamente cristallini, ho divorato il libro e trovo interessantissimo il blog.
La seconda è questa: si fosse candidato, l'avrei votata certamente; dei Suoi orientamenti di sinistra me ne frego, anzi sono convinto che la vecchia messa in scena del falso scontro fra falsa destra e falsa sinistra ci abbia fatto, e ci stia facendo perdere tempo prezioso.
Il disastro attuale non è comprensibile, né gestibile, secondo i vecchi schemi.
Diversi sono gli attori, e diverso è il palcoscenico, rispetto a 50 anni fa.
Una cosa la voglio dire anche ai tanti amici del Meridione che annunciano il loro voto alla Lega a malincuore, considerandoci quasi "nemici".
Credo, e spero, che vi ricrederete presto, magari seguendo Matteo Salvini in una delle tappe meridionali del Basta Euro Tour.
Ma soprattutto valutando quel che combineranno in Europa i parlamentari che contribuirete ad eleggere.
Pensi, Paolo, sono un terrone con il DOCG, borbonico convinto, e non voterò Lega a malincuore, ma con piena convinzione anche se non ho nella circoscrizione né Borghi, né la Donato. Sto informandomi un po' su chi sono quelli in lista e se nessuno mi convincesse c'è sempre il Salvini.
EliminaLa cosa che mi fa sorridere è che andando un po' a fondo, si potrebbe scoprire che interessi di Nord e Sud italia non siano poi così divergenti. Oltre tutto, ascoltando Salvini nei vari convegni del Basta Euro, mi pare di comprendere che qualcosa anche nel pensiero leghista stia cambiando a proposito della noiosa diatriba tra "quelli di sopra e quelli di sotto".
Tifo in maniera sfegatata per l'indipendenza del Veneto, e per colpo di disgrazia, l'amore mi ha portato a vivere, da poco, in mezzo ai miei inveterati nemici: i savoiardi!!! GGGGRRRRRRR
Però, sa cosa scopro stando da queste parti? che quella "mobilità" tanto sostenuta nei decenni passati, perché così faceva comodo al capitale del nord, ha condotto a una ben simpatica situazione: il NordE è stato abbondantemente ricolonizzato dai terroni; la domenica mattina (quando il sole fa la grazia), a piazza carignano, può incontrare un gruppo di simpatici pensionati che, raggruppati su di una panchina, chitarra alla mano, "stona", ma con tanto affetto, le canzoni napoletane; abbondano le melanzane alla calabrese, il pane pugliese, dilagano la pasticcerie siciliane, e trovare uno che sappia fare una buona "finanziera" è diventato un problema.
a questo punto mi guardo in giro e penso: beh, se proprio proprio ci dovesse andare male (del contrario sono assolutamente convinto) ci sarà da divertirsi a inondare berlino di mozzarelle e parmigiane di melanzane, di cotolette e polenta e capriolo. E il giorno in cui incontreremo un tedesco felice per avere trovato e pagato 100 leuri un barattolino di lambasciuni originali... beh, potremo guardarlo negli occhi con sorriso luciferino e dirgli: "bimbo, ma pensavi davvero di fotterci?" (eheheheheheheh).
comunque, parlando un pochino più seriamente, la prima cosa che io farei, arrivando alla nuova moneta sarebbe ricomprarsi la Ricordi. E nazionalizzarla!
la verita' e' che il nord ci ha campato di brutto con il sud povero (una fonte su tutte Paolo Savona)
RispondiEliminaspero che la lega possa fare un passo avanti su questo e prendere molti voti meridionali
In questo contesto Borghi è fondamentale
Vorrei capire cosa devo fare. Secondo voi, è preferibile che giri come un uomo sandwich riportando tutto quello che ho detto in tre anni di divulgazione, o faccio prima a mandare al diavolo chi mi fa la lezzzioncina? Io ho un ottimo rapporto con Paolo Savona, ma non mi risulta sia andato come me a un raduno della Lega a dire in faccia a Salvini e Borghezio che la storia del forestale calabrese aveva stufato perché con la spesapubblicaimproduttiva il sullodato forestale ci si comprava le Fiat fatte a Torino.
EliminaTi sei perso qualche passaggio?
Studia.
Gli altri sono qui per questo.
Se poi trovi una cosa che NON so o NON ho detto e me la fai conoscere, la mia gratitudine sarà direttamente proporzionale alla difficoltà del tuo compito.
@Paolo Ceriani
RispondiEliminaio non considero la Lega nemica!
a casa abbiamo avuto sempre parole.. diciamo non belle, per Prodi.
questo perché essendo mio padre un vero LAVORATORE (ora in pensione) sa i giochetti che questo politico ha comminato dalla fine degli anni 70.
Detto ciò, è mio sentimento che sia ironico il fatto che proprio la Lega sia l'unico partito in Italia che prova a combattere l'€.
dico ironico (e da subito) perché se per estensione la Lega dovesse spiegare ai suoi elettori la teoria economica e politica dietro queste decisioni dovrebbe avviare corsi di storia e illustrare come la (ex) ricchezza del Nord deriva da un processo che ha portato pure a decine e decine di migliaia di morti..
e pure di belle teste mozzate appese nelle varie piazze.
oppure il fatto che la mafia non esistesse prima dell'Unità d'Italia.
oppure il fatto che Garibaldi fece scarcerare i futuri camorristi per controllare il territorio napoletano.
oppure il fatto che si sono prosciugate industrie e risparmi e girocontato i debiti.
ma nell'ironia, ho sempre aggiunto, in caso di €xit avremmo un'opportunità bestiale per fare pace con la storia!
il che non lo banalizzerei!
questo perché sapere (conoscere) è potere.
e comprendere un processo storico di 150 anni sarebbe il passo decisivo per importanti (future) riforme per risollevare realmente il Sud (che poi.. da che mondo è mondo i soldi altrui si spendono sempre a capocchia.. ma è un altro discorso e questo andrebbe approfondito pure).
TREMILA GIRI DI parole per ritornare ad un discorso banale.. gli altri partititi sono PRO MAFIA (perché scusatemi... sempre scritto in questo blog: la "cultura" di Bruxelles è mafiosa! usa gli stessi stratagemmi e politiche dei nostri cari palermitani e provincia..) mentre la Lega si è affrancata.
Il resto delle discussioni è per ora fuffa.
e qua non bisogna essere fessi!
che l'euro sia impossibile per l'Italia era (da pochi.. in %!) risaputo.
che la lira lo fosse per il sud lo sappiamo.. ma pensate che rimanendo nell'euro il sud si risollevi?
@Gianni Ciardiello
RispondiEliminaio ho seri dubbi sulla rottura dell'euro perché per loro è fondamentale creare un terzo polo (che poi.. diciamolo tutta.. con la Nato sparsa in tutta €uropa di cosa stiamo parlando? bah) per sedersi attorno a futuri tavoli di spartizione del potere mondiale.
e quindi l'unica speranza rimane l'asteroide (ridiamoci sopra.. si fa per dire).
a chi vendere le merci?
beh, il nord d'italia a chi le vendeva prima? a nessuno evidentemente!
infatti il prof ha spiegato (non ricordo in quale convegno) che i sistemi a cambio fisso sono quelli che crescono di meno.. OVVIO!
tutti si marcano e alla fine c'è solo spazio per la deflazione.
ma a loro questo non interessa...
quando i tempi saranno maturi arriveranno (perché bisogna depotenziare i vari Stati) i famosi trasferimenti (e daje a ride'!) e la domanda interna ridecollererà.
PS: il mio perverso pensiero da 2 anni e qualcosa a questa parte è questo.. un incubo
@valsandra
Eliminala nostra rassegnazione è la loro arma più potente.
Lo sconforto ed il pessimismo è comprensibile. Ma il futuro è ancora tutto da scrivere e vivere, per cui ritengo possibile qualsiasi soluzione.
Io voglio lottare per mia moglie ( purtroppo non ho figli, per lo schifo di vita che conduciamo io e mia moglie ), ma anche per i figli degli altri, perchè quello che stiamo vivendo semplicemente non è giusto.
Il mondo è un sistema chiuso, e la sua evoluzione è tutt'altro che conoscibile. Le variabili in gioco sono tante, e chi decide pensa di poter determinare le sorti di tutti noi.
Tuttavia, la supponenza e l'arroganza di chi decide spesso porta a sottovalutare queste dinamiche, per cui propendo nel "credere" che non sia affatto scontato che le cose vadano come vogliono ( euro, ttip ).
Quello che noi possiamo fare nel nostro piccolo è cercare d'influenzare la dinamica di alcune variabili, per indirizzare il sistema Italia ( sist. aperto ) nella direzione di una migliore distribuzione delle risorse.
Io voglio crederci, e più consapevoli saremo meglio è.
Un saluto.
Un bellissimo post, limpido. Mi piacciono questi "rifacciamo il punto", di tanto in tanto. Sono stata contenta della candidatura di Borghi perché preferisco comunque votare un indipendente nelle liste della Lega al votare Lega tout court, anche se non sono politiche. Certo, da un'innocua maniaca della lotta all'euro ora sono diventata una traditrice vera e propria, ma non me ne frega niente: ce ne fosse UNO, dei miei amici piddini, che avesse fatto lo sforzo di leggersi una riga e rifletterci, sulla questione, mi preoccuperei, forse. Ma non l'hanno fatto. E invece io, modestamente, sì. Dieu et mon droit, che diamine: e il primo diritto sarà bene poter usare la propria testa e non quella di Fassina (per pensarla come lui) o Salvini (per pensarla in modo opposto a lui).
RispondiEliminaPoter votare Claudio Borghi non ha prezzo....
RispondiEliminaPer tutto il resto c'è "Basta€uro tour"
Caro Prof. Alberto, senza esitazione, e senza paura, voterò Claudio Borghi.
RispondiEliminaTroppa me ne hanno fatta prendere in questi anni e tuttavia non mi sono mai piegata, refrattaria per natura a stare dentro i confini di un partito e più in generale.
"Ciaccia e braca", diceva la mia nonna quando a me si rivolgeva...ho bisogno di capire, di approfondire ed è così che sono arrivata a bussare a questa sua porta.
Sono spesso, anzi sempre O.T. ma dato che non mi piace presentarmi a casa di amici senza un dono che racconti anche qualcosa di me, mi affido alla musica e alla vocalità che nei momenti peggiori ho avuto come compagne fidate. E bene venga il 25 maggio 2014.
(Alessandra da Firenze...dove ci sono anche le amministrative. Sic.)
@alflig 27 aprile 2014 10:02
RispondiEliminaConcordo con entusiasmo e commozione all'idea riguardante Casa Ricordi.
Caro Prof. da attivista ortottero CLICKato da TW e troppo pigro da creare un altro account per seguirti, cercavo qui uno spunto un idea su chi votare alle Europee.
RispondiEliminaPersuaso da voi due, Claudio e Alberto che per il bene delle mie due bimbe, e scopo evitare un epilogo poco pacifico quando forse non avrei la forza fisica per difenderle, sono veramente tentato di votare Claudio, e lo voterei ad occhi bendati se non fosse proprio con questa Lega. Il bivio cui sono è: contribuire a dare un segnale politico votando M5S o preferire una persona che incarna il tentativo serio di risolvere alcune mie grandi paure. Ci ragionerò ancora. Ma qualsiasi cosa farò, non sarà un errore, almeno questo mi conforta. Grazie per le riflessioni già pronte e per gli spunti per successive....
@Gianni Ciardiello
RispondiEliminabeh, io non mi rassegno perché non trovo modo di accettare ciò che è vomitevole umanamente.
Detto questo.. una ci prova!
e ci prova e ci riprova! poi ovvio che mi pervade quel senso di deja vu
che dire, come sempre post stupendo...
RispondiEliminastavo pensando al mio passato elettorale accorgendomi non senza sorpresa di essere sempre stato un ex...ex democrazia proletaria, ex comunista, ex berlusconiano, ex radicale o ex pannelliano, ex grullino, e a forza di ex, il rischio più grosso o comunque più pericoloso perché più strisciante era quello che non potendo per ovvii motivi divenire un ex italiano, diventassi invece un anti italiano, nel senso che nonostante sia stato anche un ex piddino, avevo però perfettamente interiorizzato quell'auto razzismo capostipite di qualsiasi pensiero o atteggiamento proprio dell'euroidiozia che su questa forma mentis prospera. Bene, ora che ho squarciato il velo di Maya sintetizzato perfettamente dalle parole di accoglienza che mi intonò in dialetto romanesco un addetto allo smistamento bagagli a Ciampino, quando mi vantai con gli amici di essere riuscito a capire il funzionamento del sistema..."anvedi questo, ha scoperto er trucco"...bene dicevo, ora voterò Francesca Donato che per me equivale a votare Claudio Borghi non potendolo votare direttamente in quanto sono del nord-est, e ci andrò con la speranza di farlo non perché di destra, di sinistra, di centro, del nord o del sud ma in quanto e fiero di essere semplicemente italiano....da ex al post euro....tutto il resto non è solo noia ma comunque viene dopo!!
grazie al prof e a tutti i compagni di viaggio
un abbraccio!!
Gianluca da Bologna
Avevo scritto un post lungo e articolato, ma caro Alberto (perché da oggi vorrei chiamati così se non ti dislocar visto che oramai ti considero uno di famiglia), e' andato perduto. Meglio così, non sarebbe stato all'altezza dei tanti acuti commenti di cui sopra.
RispondiEliminaBasti sapere che avevo già deciso di votare Borghi e sono contentissimo del tuo (non credo scontato) endorsment e che, nel mio piccolo, sto facendo una campagna elettorale sfrenata (niente male per un ex piddino romano .....)
Per favore, parli di economia. Lei è stato 35 anni a votare pci, pds, prc, e ora le rode che una banda di ragazzi sia forse oltre il 30.non hanno fatto un cazzo dice, pensi a quello che hanno fatto i fenomeni di sinistra che lei votava e li confronti con quello che hanno fatto in solo 1 anno i Grillini : hanno fatto opposizione si è vero. E allora? Erano 30 che non esisteva un opposizione quindi hanno fatto già loro in 1 anno che i sinistrini in tutta la loro vita. Ps. Pure io sono tentato di votare borghi ma una cosa gliela chiedo :ma è proprio tanto sicuro che l'europee non siano le politiche?
RispondiEliminaSenti, fenomeno, io parlo del cazzo che mi pare, e ho azzeccato tante previsioni politiche (a partire dall'avvento del governo tecnico, quando tutti credevano che Berlusconi fosse eterno) quante economiche, semplicemente perché ho un neurone più di te (cioè ne ho uno). Tu non sai per chi ho o non ho votato. Avere 30 anni non significa un cazzo. Attribuire un particolare valore a un numero non mi sembra molto intelligente (la Commissione Europea è composta da imbecilli che si regolano così: 3%, 60%, non mi sembra il caso di imitarli).
EliminaHo anche esattamente previsto la traiettoria di Grillo, prevedendo prima di qualsiasi altro analista politico:
a) che non si sarebbe espresso contro l'euro perché il suo scopo era solo quello di intercettare il dissenso contro l'euro, e per questo diffondeva una diagnosi sbagliata della crisi e dava spesso voce a "economisti" di dubbia rilevanza;
b) che i cosiddetti "portavoce" che si illudevano di contare qualcosa non sarebbero riusciti a far nulla perché i vertici glielo avrebbero impedito.
Nota che i "portavoce" sono stati invitati anche ai miei eventi, ma non si son visti. Chissà perché.
Nota anche che ti credi di essere 'sto cazzo, ma non credo tu abbia avuto come me la possibilità di osservare da dietro le quinte certe dinamiche, come quella del famoso "Laboratorio di Economia a 5 Stelle" (te lo ricordi?) e altre menate simili, tutte stroncate dall'alto.
Quindi tu fai quello che ti pare e così faccio io. Si chiama democrazia. Ma non dirmi quello che devo fare. Lo so da me. Nota che io non ti ho detto cosa dovevi fare, ma se vuoi rimedio subito. Ho solo spiegato cosa avrei fatto io. Siete, ahimè, la feccia della democrazia e della sintassi italiana, dovete scomparire e scomparirete. Abbiamo già visto anche questo.
Mi permetto di rispondere a Cappelli nel merito di ciò che avrebbero fatto i cosiddetti “portavoce senza voce” in parlamento avendoci lavorato (ahimè) fianco a fianco in parlamento dall’inizio dell’ultima legislatura. Per essere sintetici, il risultato della loro permanenza in parlamento ha avuto solo un effetto, quello di convincere PdL e PD a coalizzarsi per far passare al più presto e senza sotterfugi lo stravolgimento della costituzione e il completamento del disegno plutocratico piduista. Persi nella loro rincorsa al nulla cosmico, tra inutili inizitive di sindacato ispettivo e improbabili disegni di legge mai usciti dal cassetto, sono stati presi bellamente per il culo e sono stati fatti girare a vuoto come un genovese che cerca 100 Euro nell'angolo di una stanza tonda. Quei pochi elementi dotati di una qualche competenza tecnica sono stati neutralizzati dai loro stessi compagni di viaggio all'interno delle commissioni e quelli che hanno sollevato qualche dubbio sull'inutilità del metodo movimentista sono stati emarginati quando non direttamente espulsi. Il senso politico della NON azione dei portavoce senza voce è stato inesistente. Ci si è trovati di fronte a situazioni in cui, mentre in una commissione si discuteva di come realizzare il reddito di cittadinanza in altre commissioni altri grullini studiavano tagli sulle coperture che avrebbero dovuto finanziare quel reddito. Una confusione abissale. Le frange più o meno dichiaratamente fasciste si sono costantemente scontrate con le posizioni di sinistra all'interno del movimento a colpi di spiate e di delazioni verso lo staff. Una porcheria che non si è mai vista nella storia della repubblica. Il risultato finale è stato fino ad oggi il sottovuoto siderale condito da un desolante pressapochismo. Dentro le commissioni non ne ho incontrato UNO solo che sapesse infilare due ragionamenti logici su un tema di economia. Sconcertante e sconfortante. Grazie all’opposizione intransigente del M5S oggi abbiamo: 4.000.000 di disoccupati senza reddito di cittadinanza, una riduzione dei diritti dei lavoratori con il Job Act di Renzi, una riduzione delle pene per la collusione mafia-politica (votata in commissione dal M5S), il patrimonio della Banca d’Italia regalato alle banche private, il PD più forte di quanto non lo sia stato negli ultimi 10 anni. Io questo lo chiamo fallimento e in sede europea certe figure di merda non ce le possiamo più permettere. A riveder le stalle.
EliminaAlla fine uno vota quel che gli pare e se c'è una lunga riflessione dietro, a maggior ragione, c'è poco da dire.
RispondiEliminaMa visto che questo è uno spazio destinato ai commenti e che commenti che non si pongono in qualche modo critico e che non tentano di avversare sono inutili il doppio di quelli che invece lo fanno, e visto che in effetti non mi trovo d'accordo con una cosa.
«Le europee non sono le politiche».
Sì, è senza dubbio vero. Però queste europee sono un banco di prova in cui i vari partiti/movimenti mostrano i muscoli e fanno capire quanto sono capaci di attrarre consensi o conservarli. Una Lega (con Borghi o senza Borghi) al 6% (per dire) alle europee avrà una tenuta migliore (ad elezioni politiche nazionali) di una Lega che dovesse prendere invece un risicato 4%. Quindi anche tu/lei/voi contribuirai/rà/ete al peso della Lega a livello politico nazionale, fino al giorno delle prossime elezioni. Tra l'altro, i rapporti "di forza", nella politica nazionale, terranno conto del risultato delle europee. Dunque, è vero che le europee non sono le politiche, ma queste europee è quasi come se lo fossero, nel senso che avranno un impatto da non trascurare sugli equilibri della politica nazionale. Quindi alla fine, secondo me, sarà un po' come aver votato Lega alle politiche…
Sì, è indubbio. Mi sembra di aver parlato anche del segnale che si dà all'interno. Il segnale è che chi si occupa dei problemi veri viene premiato. Abbiamo un altro modo per far capire ai partiti che preferiremmo votare che è ora che si occupino dei problemi veri? Vi ricordo che Fassina è uscito dal guscio dopo la legnata presa da Bersani alle precedenti politiche. Avrei dovuto votare Bersani e poi chiedergli di non dire più "noi siamo quelli dell'euro"?
EliminaVotare Lega alle politiche significa mandare deputati leghisti al parlamento italiano. Non votare Borghi alle europee significa non mandare Borghi al parlamento europeo. Poi, per carità, può anche darsi che come Hollande ha chiamato Valls dopo la vittoria della Le Pen, questi richiamino Monti dopo una eventuale vittoria di Salvini.
Ma... stiamo capendo di cosa stiamo parlando?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina«questi richiamino Monti ...»
Eliminama chi meglio di renzi????
Anche a me scusate sembra indubbio, non si può non votare lega nord, io dico soprattutto al meridione, che sconta il doppio dei disagi dovuti a questa situazione rispetto al nord italia, dove dovrebbe essere normale votarla.
RispondiEliminaE non sarebbe in calabria o in sicilia atto rivoluzionario farlo.
Primo, perchè il fatto che si candidi Borghi è garanzia per gli elettori, sarebbe un po' come avere Bagnai - non me ne voglia il professore per l'accostamento a temi politico elettoralistici che detesta - responsabile economico del partito per cui si vota.
Secondo, e non ultimo, è la prima volta in trent'anni di voto che si può esprimere una preferenza realmente vincolante per i nostri interessi, dopo decenni di finta democrazia rappresentativa e strumentali hegeliane contrapposizioni.
Il fatto di scandalizzarsi nell'atto del voto per la natura del partito è elemento comune alla cultura italiana, dove tutto deve avere un'appartenenza ricollegabile ad una parte o fazione che caratterizza essa stessa nell'un tempo il partecipante, per cui non si da il consenso ad altro rispetto che alla propria casta, nel senso orientale del termine: è un sistema chiuso.
Sarebbe ora di crescere e di individuare i nostri interessi depurandoli dalle scorie ideologico mediatiche per rappresentarli con effettività, il che è il primo passo evidentemente per evitare i pericoli del pensiero unico fascista e della sua costituzione materiale.
La faccenda dell'Euro ci ha anche insegnato l'importanza che avrebbe avere una lira del nord ed una del sud.
RispondiEliminaIn questo modo i leghismi non avrebbero più senso di esistere (abolizione dei trasferimenti) ed il sud avrebbe finalmente la flessibilità necessaria a sviluppare un economia sua, visto che le potenzialità le hanno.
Sinceramente se alle ultime politiche ho votato un "comico" che urlava da un palco "tutti a casa", visto che al sud non c'è ne il prof Borghi ne la dott.sa Donato, posso a cuor leggero votare anche chi dice "Mio nonno ha lasciato a mio padre la casa in cui viveva e una piccola casa in Liguria dopo 40 anni di lavoro e sacrifici....mio padre ha lasciato a me la casa che gli aveva lasciato suo padre, la casa in Liguria e una piccola casetta in montagna, dopo 40 anni di lavoro e sacrifici....io oggi cosa potrò lasciare ai miei figli?" o ancora "Facciamo morire le persone per salvare un pezzo di metallo o un foglio di carta! la moneta è un mezzo non il fine ultimo! ce lo chiede l'€-pa...ma se mi chiedono di suicidarmi io rispondo vai avanti tu, suicidati tu, poi dimmi se ti piace che magari ti seguo!" e se vogliamo metterla sul piano umano/moralistico "Non esiste genitore uno e genitore due, esistono una MAMMA e un PAPA'! vogliono cambiare i nomi e il corso della storia...."
RispondiEliminaPer rubare una battuta anche al prof Borghi "qui non esiste destra e sinistra, esiste nell'€ o fuori dall'€....vita o morte! il morto non sta ne a destra ne a sinistra, è orizzontale!"
Consiglierei a certi benpensanti, moralisti che fanno qui la leZZZioncina, di fare un giro sul web e farsi un'idea anche di chi sia Salvini prima di dire "si ma la Lega...", meglio votare quelli che "non facciamo un cazzo!!! però siamo belli bravi e incensurati" oppure continuiamo a votare PD perchè tanto "nella vita c'è anche il suicidio"
Mi aspetterei che i miei interessi e quelli di una certa classe sociale medio bassa. vengissero fatti da quella che si auto definisce sinistra, ma se così non è, allora turandomi il naso o meno, al prossimo "referendum" io voterò NO €!
Abbiate pazienza,
RispondiEliminad'accordo su tutto,
Claudio Borghi merita una fiducia incondizionata per quanto fatto finora.
E' vero.
Però...
Nelle ultime Europee la Lega ha preso il 10% e ha avuto 9 (nove=9) dico 9, cioè 9, 9 eletti a Bruxelles...
ora noi votiamo tutti Borghi, che andrà a Bruxelles con altri 8 Leghisti (poniamo...)
Non mi pare che questo voto a Borghi funzioni poi molto bene! Avremo Borghi + 72 (credo) altri deputati italiani tutt'altro che affidabili (compresi gli altri leghisti).
Siete sicuri che sia una buona idea?
Almeno suggeritemi qualche altro leghista candidato, per cui espirmere una preferenza, che dia qualche garanzia. Borghi sarà pure indipendente, ma gli altri non lo saranno. Se sono leghisti veri, preferiranno smantellare l'Italia che l'Europa.
Io voto nel NordOvest. Si possono esprimere fino a 3 preferenze. Se dovessi votare Lega come minimo dovrei esprimere 3 preferenze, su candidati tutti affidabili. C'è una rosa di candidati un pochino affidabili, oppure con i voti dati a Borghi verranno eletti Calderoli, Borghezio, o peggio ancora qualche parente di Bossi?
Come la mettiamo?
Va bene l'ideologia, ma ci vuole anche senso pratico.
Posto che il sistema elettorale è studiato per fregare gli elettori e per illuderli di votare per il cambiamento anche se poi non cambia niente...
davvero vogliamo farci fregare?
Ineccepibile!
RispondiEliminaParlo ovviamente del tema alla base del post dell'Autore...
Ed è lo stesso concetto che mi spingerebbe - turandomi entrambe le nari :D - a votare per FN se fossi francese o - una sola narice :D:D - UKIP se fossi inglese...
Ma, ahimè, siccome i "progressisti veri" hanno ancora la presunzione di operare in base al loro famoso terzo "occhio" (errore d'asse verticale... non d'occhio si tratta ma di narice!) perseverano nel vecchio vizietto di dover a tutti i costi indirizzare, e "rappresentare" il volgo... Lo fanno per noi, il nostro bene ed è per questo che, come al solito, son già pronti i soliti nemici (della loro) classe: ora è il turno dei "Populismi" :D (ieri delle DDestre, avant'ieri dell'odiato Padronato, prima ancora del parroco, farmacista ed il maresciallo dei caramba... via giù giù fino al valvassino).
E' proprio vero che "la religggione è l'oppio de' populi" - come mi ricordava sempre un mio vecchio amico sinistrato - si ma " anche la vostra è 'na religione, cumpà" gli rispondevo io al che lui strabuzzava gli occhi rischiando il colpo apoplettico XD
PS del resto ieri abbiamo avuto il piacere di vedere l'ex amico di Nicolae in prima fila alla santificazione del Vlad Țepeș polacco di tutti i bolscevichi... già pronti per le cerimonie per Kiss, Koss e Adenauer ? XD
eh eh Historia magistra vitae...
Avant' o' Popule... XD
Vota Claudio Vota Claudio Vota Claudio... italiano Vota Claudio.................
.............. Borghi ( e non La Trippa ) :D
Voterò con grande convinzione il prof. Borghi e la LEGA NORD.
RispondiEliminaA chi mi dice che la LEGA vuole la secessione, rispondo che i popoli devono essere liberi di decidere. In moltissimi comuni esistono ancora le targhe con i risultati del referendum del 1860 x decidere se andare sotto i Savoia. Ebbene, si potrà pure cambiare idea, no? Oppure uno deve aver votato anche per le 10 generazioni future?Spero comunque nell'intelligenza di Salvini e nella sua evoluzione x capire e far capire che la rabbia antimeridionale é ingiustificata e che l'economia del Nord non trarrebbe vantaggi da una secessione, anzi. E comunque, queste sono elezioni europee.