L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
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domenica 7 luglio 2013
Scene dalla vita di provincia 2: seminario sulla produttività
A seguire:
1) i saluti del direttore del dipartimento, Piergiorgio Landini;
2) introduzione di Alberto Bagnai e relazione di Giuseppe Travaglini;
3) relazione di Francesco Daveri;
4) relazione di Alberto Bagnai;
5) relazione di Massimo Del Gatto;
6) relazione di Dario Sciulli.
(con un ringraziamento a BigKappa della colonna romana).
(Scusate se ci ho messo un mese, poi organizzerò una videoteca, ho avuto molto da fare e il meglio è nemico del bene: avrei voluto accompagnare i video con un minimo di spiegazione di alcuni snodi essenziali. Ad esempio, capisco che l'essenza del vincolo esterno potrebbe sfuggire agli abitanti di un paese nel quale si parla sempre di svalutazione e mai di rivalutazione, e sempre dei suoi effetti sulle esportazioni e mai di quelli sulle importazioni. Certo, voi siete un pochino avanti, perché qualcuno si è occupato di voi. Approfitterò delle eventuali domande per chiarire eventuali dubbi.
Ma la cosa più importante che questi video dimostrano è che in Italia ci sono tante persone con le quali si può parlare e quindi si deve parlare.
Poi c'è anche qualche mediocre che parla per sentito dire, come questo, e con gente così non si può parlare, ed è doveroso non parlare. Tutta la polemico su Twitter sul "perché blocchi, perché mi hai bloccato" è insensata. Ho il diritto di non ascoltare la musica che non mi piace e di non ascoltare le persone che non mi interessano. Il filtro è molto semplice e consta di tre ovvie regole.
Notate il dettaglio: questo qui da grande vuole fare il giornalista! Meno male! Temevamo che il seme di grandi columnist come questo, questo, questo o questi fosse destinato a perdersi! Sappiamo invece che sarà Davide a portare alto il vessillo della disinformazione nei prossimi anni. Ricordiamocelo. Farà carriera...
D'altra parte, cosa volete, io lo capisco. Siccome c'è gente che lavora male, ma molto molto molto male, come questo qui, che con la sua leggerezza mi ha creato un danno del quale non gli chiederò mai il conto, confidando nel fatto che lo farà il Padreterno - e in fondo lo ha già fatto - e siccome le smentite finiscono a pagina 30, e siccome dire una scemenza è più facile che documentarsi, certe cose capitano. Voglio però esortarvi a non fare l'errore di perder troppo tempo con gente simile. So che un certo tipo di sciocca calunnia vi scotta e che quindi vorreste rettificare, aiutare a ragionare certi interlocutori. Credetemi: è inutile. Viceversa, per chi può capire, da studiare e da capire c'è ancora moltissimo, e i video sopra lo dimostrano.
Solo un esempio: in fondo nemmeno sappiamo datare con precisione il cambiamento di struttura dell'economia italiana, che pure nei dati è evidente. Ora, che l'euro c'entri è altrettanto palese, ma la ricerca scientifica esige altre prove che nessuno finora ha tentato di raccogliere semplicemente perché non veniva in mente di farlo. Mi scuserete quindi se non perderò tempo con ogni aspirante Goebbels, e penso che non dobbiate farlo nemmeno voi. Sia io che voi abbiamo tanto da studiare e tanto da capire perché se Dio vuole non siamo piddini, cioè non "sappiamo di sapere".
A differenza del mediocre giovane di cui sopra, futuro mediocre - cioè ottimo - giornalista).
di gente che rompe le balle con queste tecniche si trovano in tutti i settori.
RispondiEliminaDi persone che vogliono riflettere ce ne sono poche e in tutti i settori.
C'est la vie!
sulle prove del fatto che il vincolo esterno c'entri.. beh, giusto lavorare in ambito scientifico nel migliorare l'esposizione dei fatti e contestualizzare (esempio di Istraele? allora prendiamo un'isola felice e ne facciamo un esempio a livello mondiale!).
ad ogni buon conto di sicuro c'è che questo è un paese ormai infelice dove quasi nessuno ci crede più e dove chi vuole investire usa i sacrifici di 59,5 ml di persone per farlo all'estero (sfruttando una MONETA RIVALUTATA)... alla faccia!
Se bene informati (e qui sta sempre il punto), l'"essenza del vincolo esterno" non dovrebbe sfuggire agli abitanti del Belpaese, visto che è dal 1945 (o, a preferenza, per il sud Italia dal 1861)che ce la ritroviamo sul groppone. E, tanto per non farci mancare niente, nel 1999 c'abbiamo aggiunto pure quella monetaria.
RispondiEliminaMI piace sottolineare la frase "in Italia ci sono tante persone con le quali si può parlare e quindi si deve parlare. "
RispondiEliminaIl silenzio di molti (anche alcuni accademici purtroppo) giustificato dal fatto che "tanto non capirebbero" è clamorosamente smentito da quanto Lei sta facendo e soprattutto dai risultati ottenuti, sempre più confortanti.
Appproposito di "Accademia". Lavoro in una piccola Università di Provincia su al Nord. Sarei curioso di sapere quale sia lo stato del dibattito sull'Euro nelle nostre Università. Lei ne ha qualche notizia?
Grazie e buon lavoro.