L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
CastaCriccaCorruzione: Prof. ho appena scoltato su ecodellarete il commento del Prof. D'Antonio, apprezzo la sua buona educazione, nessuno mette in dubbio il problema della corruzione, come abbiamo sempre detto, ma qualcuno dovrà pure ricordare all'illustre professore che quando la lira vinceva l'Oscar nel 1963-64 e quando l'Italia cresceva al 7-8%, c'era una corruzione spaventosa. Si pagavano tangenti e mazzette a iosa e nessuno lo sapeva perchè nessuno andava in galera...Lavoro nel settore delle opere pubbliche, oggi la corruzione esiste ed è fortissima, ma negli anni sessanta-settanta-ottanta, lo era molto di più, molto di più. Parlo con i colleghi anziani architetti, ingeneri,ascolto le loro storie, mi raccontano che avevano commesse a gogo, avevano gli studi pieni di gente, la corruzione non era un freno per prendere commesse. C'era talmente lavoro che diventava una sorta di tassa in più, che però veniva messa in conto, ma i margini di guadagno erano tanti e tali che tutto girava..le commesse si prendevano, i lavori si facevano, l'economia girava...Semmai i problemi oggi li abbiamo più sul fronte legislativo che di fatto, impedisce ai progetti di camminare spediti e soprattutto a molti giovani di emergere...Mi riferisco alla Legge Ammazzagiovani, come chiamiamo noi giovani professionisti la Legge sui lavori Pubblici, nata nel 1994 dopo tangentopoli, che ispirata ai criteri europei ha fatto solo disastri, con le mille barriere di fatturato e organico che di fatto impediscono al 99% dei professionisti di partecipare alle gare d'appalto, concentrando il mercato nelle mani di poche grosse società..Semmai questo ha fatto danni..Con la scusa del curriculum e del fatturato, hanno creato la concorrenza tra progettisti e non tra progetti..Ad un cardiochirurgo o neurochirurgo non viene chiesto il fatturato o l'organico medio annuo per operare al cervello o al cuore, semplicemente lo si affianca ad uno più esperto, a noi, invece, viene richiesto il fatturato e l'organico medio per partecipare alla gara per la progettazione di 500Mt di marciapiede, neppure quando nel privato abbiamo progettato opere faraoniche e complesse, perchè contano solo quelle pubbliche e quelle analoghe all'oggetto dell'appalto, così se non hai mai progettato un ospedale non potrai mai progettare un ospedale, visto che come requisito ti chiedono un progetto analogo, al posto di fare un concorso di progettazione come in tanti Paesi del Mondo...Altro che corruzione!!!
cioè... si è convertito?... ma davvero?... puoi, per favore, tenerlo per qualche tempo sotto controllo e vedere se nel tempo conferma la sua conversione? ti prego, ti prego... perché potrebbe essere la notizia del decennio! :-)
Anche io sono un piddino convertito. Negli ultimi anni sentivo che qualcosa non andava (che pirla eh?) ma mi fidavo (due volte pirla eh?). Anche io ero imbottito di luoghi comuni che ripensandoci oggi mi faccio schifo per aver detto mille e mille volte che "l'Euro comunque ci ha salvato dalla fine argentina". Ricordavo le lezioni di economia e soprattutto Keynes e le politiche anticicliche che cozzavano decisamente con le "ricette" procicliche europee. E poi i vincoli di bilancio messi in Costituzione! Mi sembrava una follia e spulciavo la Repubblica cercando conforto. Ma a me sembravano TUTTI così d'accordo che non potevo pensare di essere nel giusto a dubitare, non osno mica un economista io, sono solo un povero programmatore. Come mi sento pirla. Grazie prof. Bagnai, ho letto tutto il suo libro e finalmente ho trovato un analisi che è in accordo con la realtà, con la logica e con il semplice buonsenso.
Grazie per il pomeriggio di approfondimento. Peccato per gli amici che non sono riusciti ad entrare. Avrei voluto scambiare due parole sull'articolo che ho tradotto dal polacco: http://www.correttainformazione.it/in-primo-piano/euro-in-polonia-perche/ ma alla fine l'ho vista accerchiata e sono riuscito a parlare con gli amici Marino e Fabrizio e con Paolo Becchi che mi ha concesso una intervista, che uscirà sempre su Corretta Informazione, oltre ad un articolo sull'incontro. Grazie ancora a tutti, Piotr
Già, il vento soffia sempre più forte e le mani sono sempre più stanche. Ho sentito tanti commenti positivi di gente che neanche sapeva il nome del relatore...ho visto una sala riempirsi più delle aspettative...ho visto gente rimasta fuori litigare e poi averla vinta per infilarsi ad ascoltare...ho visto anche gente costretta ad andarsene perchè l'offerta di sedie non soddisfava la domanda...e poi ho ascoltato una persona nata per comunicare, complimenti! Insomma, direi che siamo sulla retta via
Splendida esperienza: mai oretta d'autostrada spesa meglio... è da un anno e mezzo che seguo ormai il Prof Bagnai, Badiale e Tringali: i libri, i post sui blog, e tutti (dico tutti) i video postati... pensavo, anche se con le migliori aspettative, che comunque avrei avuto 'soltanto' la possibilità di vederli e sentirli dal 'vivo'; invece no: è stata un'esperienza completamente nuova, e inaspettata, frutto della loro grande passione ed autenticità, oltre che di grandi doti intellettuali, e competenze specifiche di altissimo livello... queste sono Persone che non si risparmiano mai... grandissima umanità...rimane solo l'amarezza e la certezza che tutto ciò è proprio quello che non passa nel grande circo mediatico, in questa società dello spettacolo che tutto ti vomita addosso per non lasciarti niente. Continuerò a seguirvi assiduamente. Grazie nemo
...ma io pensavo all'Europa del Trattato di Roma, di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, alla pace, prosperità e cooperazione tra i popoli, ovvero l'antitesi del cambio fisso o UM. Quello che più mi fa incazzare è che ora per 4 generazioni nessuno vorrà più sentir parlare di Europa Unita. Grazie €
Prof. Buonasera,ho conosciuto il suo Blog da pochi giorni, ma posso dire di condividere in toto la sua argomentazione relativa alla vera causa della crisi attuale dell'Eurozona. La mia conoscenza, suffragata da una superficiale formazione economica maturata ai tempi dell'università, mi ha fornito una mappa interpretativa del problema affine alla sua disamina.Sono convinto che i costi della riunificazione della Germania sono stati deliberatamente ri-addebitati sulle economie periferiche dell'Eurozona, inchiodandoci a un cambio fisso e costringendoci ad assorbire capitali e beni di un paese di storica matrice mercantilista.La sua politica economica è volta a comprimere la propria domanda interna con la finalità, direi ossessiva,del contenimento dell'inflazione.Davanti a queste tendenze accettare la fissità di un cambio, penso si possa definire un suicidio per molti ma non per tutti, infatti l'afflusso di capitali e l'impossibilità di qualsiasi iniziativa deflazionistica hanno prodotto bolle speculative,disoccupazione e perdita di competitività scaricando tutto lo stress sui prezzi e indirettamente sui salari, lanciandoci verso la folle corsa della produttività senza sbocco. La ringrazio per mettere a disposizione del pubblico informazioni preziose per capire come stanno le cose. SALUTI LUCA PERUZZI
Con i blog sono una frana. Ho provato a scrivere più volte quello che segue perché voglio pubblicamente darvii ragione. Mi chiamo Marco Frosolini, lavoro in banca, laurea in economia, iscritto PD, ex fan Dell €, insomma.... un PIDDINO DOC! All'inizio prof ho trovato il blog x caso e: - vi ho letto - vi ho criticato con tutte quelle fantasiose obiezioni di sempre - vi ho sentito perseverare... - mi avete incuriosito - mi sono ricordato che oltre ad una laurea ho un cervello.... - ho ripreso il mio vecchio Samuelson Nordhaus di macroeconomia - mi sono ricordato che comunque Y=C+I+G+X - .... allora ho comprato il libro.. - mi sono sentito un "ovvista" cioè uno vissuto in economia negli ultimi 10 anni di luoghi comuni sull euro - mi avete convinto - faccio proselitismo x la exit strategy dall'Euro, sopratutto fra colleghi
In questa Matrix continentale ho scelto la pillola blu (quella del sapere, non quella del bunga bunga).
Ps chi mi può aiutare: pag 80 e 81 del libro del prof: la diversità e velocità di aggiustamento della dinamica del pil post fallimento Leman, potrebbe essere imputabile però anche al precedente (e successivo) livello di apertura % del pil al commercio estero fra IT e UK? Un saluto
Dio esiste! E anche il cervello degli uomini! Grazie per il racconto della tua esperienza di vita, sono fonte di speranza. E grazie per il proselitismo. Ho sempre pensato che si dovesse procedere a una sorta di evangelizzazione, come una novella Compagnia di Gesù... per il PS... mi spiace, ma io certo non posso aiutarti. Faccio tutt'altro lavoro. buon "missionariato"
E' OT ma segnalo un intervento di Cesaratto, interessante per la premessa:
"Assai irritati con il manifesto che ha pubblicato la recensione a Bagnai non sul testo finale e con arbitrari ritocchi redazionali, e non pubblicando per giunta una mia lettera di protesta, chiediamo ospitalità a Il Foglio.
Avevo espresso opinioni poco lusinghiere sulla recensione di Cesaratto. Evidentemente c'erano delle ragioni, e infatti l'articolo citato dimostra tutt'altra chiarezza espositiva. Quello che è successo, però, è molto grave e dimostra una volta di più come la concezione dell'idea di democrazia e di libertà di opinione di una certa parte non si discosti molto da quella di chi, all'estremo opposto, non ha nessun problema a definirsi non democratico e autoritario. Tra le due, se devo scegliere, preferisco la posizione meno ipocrita: meglio gli avversari dichiarati che i falsi amici.
Pure a me è piaciuto molto l'intervento di Tarizzo e sono stato contento di averlo trovato sul tubo perché alla riunione di Napoli non ero riuscito a prendere appunti.
Un intervento "prezioso" che fra l'altro collega il tema della corretta informazione sulle dinamiche UE (la diffusione de Il Tramonto dell'Euro serve molto bene a questo scopo) a quello dell'organizzazione politica del dissenso al piùeuropa.
scusami per questo OT, che non aggiunge nulla e non farà altro che portare ulteriore tristezza a quella che, da un po’ a questa parte, traspare dai vari interventi (e scelte musicali), ma di fronte a questa che so essere solo l'ennesima tragedia non riesco piú a divertirmi come speravamo di poter fare; tragedia che mi colpisce piú di altre per la mera vicinanza geografica e per la conoscenza di quelle zone dove praticamente tutti potevano, fino a pochi anni fa, vivere dignitosamente.
Mercoledì sarai anche tu da queste parti, in un covo che sospetto variamente PDino PUDDino e anche piddino. So che, stanchezza permettendo, manterrai la calma e se ci sarà un dibattito non li manderai dove meritano. Spero che non te la prenderai se qualcuno dal pubblico lo farà al posto tuo, almeno in rispetto di queste tre e di tutte le altre persone che stanno morendo di menzogne.
A presto, sperando di poterti conoscere di persona,
Roberto
PS: Mi spiace, ma il cristiano "perdonali perchè non sanno ció che fanno" non riesco proprio piú ad applicarlo: solo per fare un esempio, l'IMF in Korea (come in tanti altri paesi) nel '97 c'é stato; guarda caso con le belle ricette che noi pedissequamente applichiamo raggiunsero questo purtroppo imitabile risultato: For a time, there was a period of true anomie. Hiking trails around Seoul were suddenly filled with middle-aged hikers in a suit and dress shoes with a briefcase. Because these men were laid off but could not quite let their families know, they dressed up in the morning and decided to take a hike instead. Parks similarly filled up with able-bodied men, sitting around with nothing to do. Suicide rate spiked up, as some people simply could not take it any more. In 1995, 11.8 people out of 100,000 died from suicide. In 1998, the same number increased to 16.1.
vedo molti piddini convertiti che hanno lasciato matrix.bene. meglio tardi che mai anche se piu si avanti e piu è facile comprendere il baratro che ci attende se insistiamo con le politiche economiche europee. (cz siamo arrivati al blocco di un isola dal sistema € e il saccheggio dei cc!) cè speranza ? io penso di no poiche politiche imposte senza democrazia non si possono cambiare in maniera democratica.sicuramente mi sbaglio e tutto il c**o che si sta facendo il Prof in giro x l'italia battera il mio pessimismo...
E' da piu' di un anno che vi seguo in silenzio (alla faccia delle due settimane suggerite nel post-introduttivo). Ora basta, non posso piu' tacere.
Vi ringrazio (il prof. e tutti voi) per il lavoro che state facendo, per avermi aperto gli occhi, perche' mi accorgo di essere sempre piu' in grado di argomentare quando discuto con le persone, e (a volte) addirittura di convertire chi ha voglia di ascoltare: da profonda ignorante quale sono in fatto di economia (e di tanto, troppo, altro) non credevo di poterlo fare.
Vi vorrei raccontare questa storia.
Di recente mi e' capitato di trovarmi a cena con dei colleghi provenienti da tutto il mondo. Ad un certo punto, inevitabilmente, si e' parlato delle passate elezioni italiane e mi sono ritrovata a spiegar loro la situazione europea. Presto mi sono accorta che il tipo seduto davanti a me aveva gia' chiaro quello che dicevo: si vedeva che ci aveva gia' pensato a lungo, mi supportava e aggiungeva dettagli...
"T'interessi di economia?" chiedo "Sono messicano" risponde. Poi, dopo un momento di silenzio, aggiunge "Mi sono spesso domandato come voi europei non abbiate imparato dalla nostra esperienza" "Non siete i soli ad essere disinfomati o peggio, male informati..."
Prof.! Grandioso ieri, insieme a Badiale, Tringali e Becchi! Volevo venire a farmi autografare il libro, ma ho visto troppa gente, e non sopporto l'idea di asfissiare le persone, del resto mi sono rimaste dentro le vostre acute riflessioni, utilissime per svilupparne altre. Siamo venuti in 3 da Alessandria:-), peccato, che oltre ad altri argomenti, non si sia potuta approfondire la questione della famosa lettera inviata da Draghi e Trichet all'allora governo Berlusoni, mi sarebbe piaciuto saperne qualcosa in più. Appena entrata in sala e vista tutta quella gente ho provato una grande gioia: prima di tutto ho compreso di non essere più tanto "sola" e poi è un po' il trionfo della verità sulla menzogna, della luce sulle tenebre...
No che non siamo soli, e ieri ne abbiamo avuto conferma. Come te, ho evitato di aggiungermi alla fatica, anche solo per una stretta di mano. L'ho ascoltato parlare, l'ho ascoltato suonare, mi sento parte di questa piccola aggregazione di persone per bene, non serve altro. Quando metto piede in una stanza e vedo uno strumento musicale, quello che suono, mi capita di sentire le mani e l'anima fremere dal desiderio di suonarlo. L'ho visto succedere ieri, e ho riconosciuto negli occhi del Prof, mentre le note risuonavano, quello che capita a me. Assentarmi e recarmi in un posto solo mio. Quello che auguro a lei e a tutti i lettori, è di tornare il prima possibile ad occuparci di quello che amiamo.
Difatti ho visto il prof. manifestare il desiderio di "estraniarsi" a suonare, non è il tipo che si atteggia a "star", anche se per una buona parte di qs Paese ormai lo è, e con giusta ragione! Ad ogni modo, anche oggi leggo sul Corriere della Sera, un articolo di Luigi Offeddu (corrispondente da Bruxelles) "Ultimi in Europa per gli investimenti in cultura e istruzione", in cui oltre a parlare di questo triste primato di cui si sapeva già, accenna anche al fatto che: "La spesa pubblica dell'UE è diminuita per tutti i capitoli tranne che per i "servizi generali", voce che comprende anche gli interessi pagati sul debito pubblico. E' interessante che si faccia notare che l'unica spesa ad essere aumentata è, purtroppo, quella relativa agli interessi sul debito, mentre per ciò che tiene viva l'economia di un Paese e quindi il Paese stesso si è speso meno...
Saluti a tutti Anche io ieri ho ascoltato con soddisfazione, ho visto la sala riempirsi all'inverosimile e sono stata contenta Poi ho evitato di aggiungermi alla fila per stringere a mano al prof per non appesantirlo Ma ho stretto la mano ad altri "compagni di avventura e di riflessioni" ed e' stato bello Speriamo di avere presto altre occasioni per praticare sorridenti strette di mano
Tra incontri pubblici e apparizioni tv, mio suocero ultrasettantenne ex-operaio, dal dubbioso si è completamente convertito. Adesso cerca di convertire a sua volta gli amici piddiniformi. Andiamo e moltiplichiamoci...
Beati voi che riuscite a convertire i piddini. Si vede che i più tosti capitano tutti a me. Come quelli che "[come PIIGS] abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e ci sta bene perché siamo poveri e dobbiamo tornare a zappare la terra", con i quali sarebbe inutile anche un incanto patronus.
Usa il sarcasmo e prendili in forchetta..."l'aver vissuto sopra le nostre possibilità è evidentemente un problema di debito privato e non di debito pubblico".
Magari! Non lo capiscono il concetto di debito privato. Lo rimuovono in quanto fatto bruttocattivochenonsifa perchè pensano allo strozzino e credono invece che la BCE o la banca tedesca che ci presta i soldi lo facciano per altruismo e munificenza, come fossimo Olgettine.
In the beginning, it was just the "Greek debt crisis". Then markets realized Portugal, Ireland, Italy, and Spain were in bad shape too, and the PIIGS (or GIIPS) were born. But now Cyprus and Slovenia have run into trouble as well, giving us the ... SIC(K) PIGS? At this rate, we're going to have to buy a vowel soon, assuming Estonia doesn't end up needing a bailout.
The euro crisis is entering its fourth year, and, sorry world, this won't be its last. Now, its long periods of boredom have gotten a bit longer, and its moments of sheer financial terror a bit less terrifying ever since the European Central Bank (ECB) promised to do "whatever it takes" to save the common currency. But, as Cyprus and Slovenia show, the battle for the euro isn't over yet. Not even close.
Of course, this "diabolic loop" between weak banks and weak sovereigns isn't the only problem in euroland. The common currency has plenty of other flaws. Here's why the euro, as it's currently constructed, is a doomsday device for mass bankruptcy. (How's that for solidarity?).
1. Too Tight Money The euro zone isn't what economists call an "optimal currency area". In other words, it was a bad idea. Its different members are different enough that they should have different monetary policies. But they don't. They have the ECB setting a single policy for all 17 of them. That's a particular problem for southern Europe now, because their wages are uncompetitively high relative to northern European ones, and the ECB isn't helping them out.
2. Too Tight Budgets Austerity has been a complete disaster. It's actually increased debt burdens across southern Europe, because it's reduced growth more than it's reduced borrowing costs. And now northern Europe is getting in on the act. France (which is really somewhere in between "southern" and "northern") just missed its deficit target, and is set to slash more; the Netherlands has put through contentious tax hikes and spending cuts, even as its economy has shrunk; and even Germany is contemplating new budget-saving measures. In other words, the euro has become an austerity suicide pact.
3. Too Little Trade Excluding Germany, just over half of all euro trade is with each other. But with bad policy pushing southern Europe into depression and northern Europe towards recession, euro zone countries can't afford to buy as much stuff from each other. That adds a degree of difficulty to recovery for southern European countries that need to export their way out of trouble. As you can see in the chart below from Eurostat, intra-euro zone trade has stagnated the past few years after rebounding from its post-crash depths. The euro zone's weak links are dragging the rest down -- but only because the rest refuse to pull the weak ones up.
4. Too Much Financial Interconnection Other country's problems can quickly become your own if your banks own their bonds. Especially if your banks are bigger than your economy. That's the lesson Cyprus learned the very hard way after its banks loaded up on Greek debt in 2010, only to get wiped out a year later. The Financial Times has a great infographic (that you should play around with) on which country's banks are exposed to which other country's debt across the euro zone. As you can see below, any kind of Italian restructuring would be tremendously bad for French banks.
The euro is the gold standard minus the shiny rocks …
io resto dell'idea che dobbiamo andare in piazza. Dobbiamo racimolare tutti gli euroscettici d'Italia e far vedere a certi sapientoni che non siamo solo l'1% della popolazione.
L'importante è che ad un certo punto non si crei quell'isteria collettiva satura di rabbia cieca che svuota di contenuti la proposta e relega ogni movimento di protesta nell'arena della caccia al responsabile. Accadde così nel 92, l'ondata d'indignazione successiva alla farsa dell'attacco alla lira, abilmente generata da certi mercati e manipolata magistralmente da certi media, portarono il popolo a pretendere la testa del re. E nella disinformazione di massa abbattemmo un sistema, che doveva essere sicuramente levigato e scrostato da tanti malcostumi ma che non andava certo nella direzione sbagliata, per abbracciarne un altro che ci avrebbe portato dritti, dritti verso l'inferno odierno. Per questo credo sia fondamentale l'opera di divulgazione del Prof. Essa è' indispensabile perché quando il sistema imploderà, ed è inevitabile che lo faccia, il paese dovrà essere sufficientemente informato sulla realtà dei fatti, da non cadere nei tranelli che il potere speculativo escogiterà per non perdere il controllo del supermercato Italia. Non fermiamoci! E continuiamo a sostenere l'opera del prof. divulgandola a nostra volta, seppur con i limiti delle nostre conoscenze e capacità. I martiri di questa guerra, quelli che lasciano come traccia della loro disperazione lettere alla stampa per denunciare il crimine lo meritano...
Quel sistema era già sulla strada odierna: SME, divorzio, attacchi ai diritti dei lavoratori, idolatria reaganiana. Tutto era già iniziato. Lo spauracchio del '17 aveva da tempo mostrato la sua inevitabile fine e le armate si apprestavano a raccogliere il bottino.
Il tempo è scarso. Ottimo Bagnai ma per diffondere e far conoscere quello che è accaduto, sta accadendo e accadrà bisogna apprendere dai contributi dei vari Tringali, Badiale, Napoleoni, Brancaccio, e ci aggiungo pure Galloni, Amoroso, Sapelli, per informare e far crescere una opinione pubblica incidente e non passiva.Diamoci da fare, come tanti in questo blog stanno facendo, cioè studiare e portare su questi temi i numerosi disorientati dalle "balle" raccontate soprattutto da chi dice di rappresentare i ceti più deboli. Il 13/4 a Imola con Bagnai sto mobilitando imprenditori e cittadini. Grazie Prof. per la generosità che ci doni.
Sapelli tienilo pure a casa, l'ho visto stasera ad in Onda dove hanno fatto una trasmissione più ridotta del solito sull'euro (guarda caso proprio quando si parla di euro la trasmissione è più corta) insieme a Giannino ha fatto, almeno per me, una figura di m.....a, dicevano una cosa poi si contraddivono, a domanda dei conduttori su che fine faranno i nostri mutui hanno risposto che bisognava tener presente le tante variabili del momento. Una cosa vergognosa. Devo dire che non è andata male la Loretta Napoleoni. C'era anche Brancaccio che ha detto che in caso di uscita dall'euro bisogna tener presente come si esce se da destra o da sinistra e facendo un esempio di un'uscita da sinistra diceva che per proteggere i salari si potrebbe pensare ad una indicizzazione degli stessi, comunque è fissato con l'interclassismo (vedi il video di Napoli)
Mi sono fatta un'idea della trasmissione "In Onda" di ieri sera. A parte la durata minore, come hai fatto notare giustamente tu, hanno strutturato gli schieramenti euro vs. non euro in maniera molto fuuuurba. Da una parte la Loretta praticamente da sola ed eroica a difendere la posizione di uscita dall'euro, con qualche flebile belato di Brancaccio (probabilmente sedato preventivamente) in sottofondo. Dall'altra parte i due bei tomi Sapelli (evidentemente riprogrammato con la cura Ludovico perché in altre occasioni era sembrato più lucido) e Giannino, con quest'ultimo a fare la pazza pro euro come al solito con l'evocazione finale dei cannoni da 406 mm. con i quali i mercati subito dopo l'uscita ci bombarderebbero (non sto scherzando, l'ha detto veramente). Insomma, visto che gli econominkia strillavano più forte, probabilmente ce l'avevano anche più grosso e avevano i due conducatori dalla loro parte, la posizione antieuro come messaggio è passato in minoranza come un'idea bislacca, grillina, e poco razionale. Roba da femmine, appunto. Un'operazione sporca, quasi una black op, insomma. La prossima volta che trattassero l'argomento potete pure astenervi dalla visione o riservare alla trasmissione un bel pernacchio d'ordinanza con la mano molle.
Video di NAPOLI pubblicati da Ecodellarete (grazie!)
Oltre alla consueta ammirazione per il suo intervento, ho particolarmente apprezzato il discorso di Davide Tarizzo. Accantonando D'Antonio, su cui non vale la pena di dibattere, ci sono un paio di affermazioni di Brancaccio che mi hanno sconcertato.
Una riguarda la chiave di lettura "interclassista" a cui lei ha immediatamente replicato. Dunque Brancaccio è tra coloro che ritengono le PMI "metastasi" (cita De Cecco, che scrive su Repubblica e ha fatto parte del comitato promotore del PD). Vorrei chiedere loro se è di sinistra distruggere la piccolissima/piccola/media imprenditoria, per favorire le grandi coporations internazionali.
La seconda riguarda le ultime 2 o 3 righe (peraltro abbastanza "criptiche") della lettera degli economsti: "De Cecco me le sta facendo pagare!" Penso che questo riassuma e descriva perfettamente lo spirito "democratico" del PD.
LA VERA METASTASI È IL TRADIMENTO DI UNA "SINISTRA" TOTALMENTE ASSERVITA ALLE OLIGARCHIE, DICHIARATAMENTE FAVOREVOLE ALLA POLITICA ANTIDEMOCRATICA DELLO SHOCK E ASSOLUTAMENTE DITTATORIALE E VENDICATIVA AL SUO INTERNO.
Sulla PMI forse il PD non è tutto d'accordo, come su nulla tranne che sull'€: qualche campagna elettorale fa, segretario Franceschini, uno di loro, forse lo stesso Franceschini, chiese scusa ai piccoli imprenditori del Nordest (fonte: l'Unità di quell'anno, 2009 ?, che non ho) in occasione di un incontro da quelle parti. Ciò dico non per portare soccorso al PD, ma per far notare che, se c'era anche solo una voce favorevole alla PMI, ora questa non sembra più esistere. Sarà addirittura stato il solo Franceschini, che ora non conta? E la confessione sarà stata conseguenza del suo percorso personale da DC, nella quale una parte teneva ai piccoli? Ma tu guarda se si deve rimpiangere un aspetto della DC, come in altri ambiti, per esempio quello scolastico. Se qualcuno rileva inesattezze nei miei vaghi ricordi, corregga, please, per amor di verità e per non rendere criticabile nemmeno per un millimetro questo blog.
Brava Greta ! Condivido al 100%. Aggiungerei che questo TRADIMENTO non si é realizzato a fronte di interessi personali (come di solito nei tradimenti), ma a fronte di CIALTRONERIA, STUPIDITA', IGNAVIA. Quindi direi che si tratta di un TRADIMENTO ancora più grave. Questa gente dovrebbe subire un processo x i danni che ha reso al popolo italiano. salvatore g.
Nel documento di Andrea Renda e Giacomo Luchetta : L'europa e le piccole e medie imprese (solo download a questo indirizzo) , alla pagina 9 si trova la Figura 1. Riporto il commento degli autori : «... L’importanza delle PMI è particolarmente significativa in alcuni stati membri, tra cui figura senza dubbio l’Italia. La figura qui sotto riporta il numero di PMI in rapporto al numero degli abitanti per stato membro (dati Eurostat 2008), e mostra che il nostro paese è tra quelli in cui le PMI hanno una diffusione maggiore. La peculiarità italiana risulta ancora più evidente se confrontata con la situazione degli altri grandi paesi europei. Si pensi che, mentre in Italia l’81% della forza lavoro è impiegato in una PMI (la metà in una microimpresa), nel Regno Unito la percentuale scende al 46% e in Germania e in Francia addirittura al 39%. ...»
Ancora più chiara è la situazione con i dati del ROADSHOW PMI LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IN ITALIA A cura dell’Ufficio Studi Confcommercio che incomincia : «In Italia le PMI costituiscono una realtà numericamente molto significativa: su 4.338.766 imprese, 4.335.448 (il 99,9%) sono, infatti, piccole e medie imprese (Tab. 1). Inoltre, la quasi totalità di PMI (il 95%) è costituita da imprese con meno di 10 addetti. Il resto è formato da imprese che impiegano da 10 a 49 addetti (196.090 unità, pari al 4,5%), mentre le imprese di taglia più grande (da 50 a 249 addetti) sono appena 21.867, ossia lo 0,5% del totale. »
Oggi su tg La7 Anno 2012 in Italia +1.000.000 di disoccupati
Stiamo rinforzando il nostro esercito di riserva dei disoccupati simil Germania Est. L'aggiustamento degli squilibri di partite correnti tramite dumping sociale e contenimento del costo del lavoro prosegue...
Certo, anzi ne approfitto: chi in area genovese / ligure desidera partecipare puo' scrivere a cap.farlock@gmail.com che tiene le fila della mailing list.
è curioso come a mille chilometri di distanza dall'Italia, apro il blog di un economista e in una foto di un incontro/conferenza vedo... mio padre. Questo blog pare Carramba che sorpresa ^^
Purtroppo il tempo stringe....sempre piu' gente perde il suo posto di lavoro nell'indifferenza politica di quelli che ballano sul ponte del Titanic. PD e PDL si metteranno d'accordo; il nostro Professor Quisling ritornera', molto sobriamente, sulla poltrona piu' larga, e noi ce la prenderemo proprio ....li'.
Beati voi.... che avete partecipato
RispondiEliminaGrande professore! Sono contentissimo per lei nel vedere quante persone siano interessate all'argomento!
RispondiEliminaVada avanti così!
Lo ritroveremo su Youtube?
RispondiEliminaCastaCriccaCorruzione:
RispondiEliminaProf. ho appena scoltato su ecodellarete il commento del Prof. D'Antonio, apprezzo la sua buona educazione, nessuno mette in dubbio il problema della corruzione, come abbiamo sempre detto, ma qualcuno dovrà pure ricordare all'illustre professore che quando la lira vinceva l'Oscar nel 1963-64 e quando l'Italia cresceva al 7-8%, c'era una corruzione spaventosa. Si pagavano tangenti e mazzette a iosa e nessuno lo sapeva perchè nessuno andava in galera...Lavoro nel settore delle opere pubbliche, oggi la corruzione esiste ed è fortissima, ma negli anni sessanta-settanta-ottanta, lo era molto di più, molto di più. Parlo con i colleghi anziani architetti, ingeneri,ascolto le loro storie, mi raccontano che avevano commesse a gogo, avevano gli studi pieni di gente, la corruzione non era un freno per prendere commesse. C'era talmente lavoro che diventava una sorta di tassa in più, che però veniva messa in conto, ma i margini di guadagno erano tanti e tali che tutto girava..le commesse si prendevano, i lavori si facevano, l'economia girava...Semmai i problemi oggi li abbiamo più sul fronte legislativo che di fatto, impedisce ai progetti di camminare spediti e soprattutto a molti giovani di emergere...Mi riferisco alla Legge Ammazzagiovani, come chiamiamo noi giovani professionisti la Legge sui lavori Pubblici, nata nel 1994 dopo tangentopoli, che ispirata ai criteri europei ha fatto solo disastri, con le mille barriere di fatturato e organico che di fatto impediscono al 99% dei professionisti di partecipare alle gare d'appalto, concentrando il mercato nelle mani di poche grosse società..Semmai questo ha fatto danni..Con la scusa del curriculum e del fatturato, hanno creato la concorrenza tra progettisti e non tra progetti..Ad un cardiochirurgo o neurochirurgo non viene chiesto il fatturato o l'organico medio annuo per operare al cervello o al cuore, semplicemente lo si affianca ad uno più esperto, a noi, invece, viene richiesto il fatturato e l'organico medio per partecipare alla gara per la progettazione di 500Mt di marciapiede, neppure quando nel privato abbiamo progettato opere faraoniche e complesse, perchè contano solo quelle pubbliche e quelle analoghe all'oggetto dell'appalto, così se non hai mai progettato un ospedale non potrai mai progettare un ospedale, visto che come requisito ti chiedono un progetto analogo, al posto di fare un concorso di progettazione come in tanti Paesi del Mondo...Altro che corruzione!!!
Ho portato un piddino: lo avete convertito.
RispondiEliminaVenerdì farò il bis a Reggio Emilia, ma vedrò di portarne sei o sette (tanto in zona abbondano, non si faticherà a reperirne).
Grazie per il piacevole pomeriggio a tutti i relatori.
cioè... si è convertito?... ma davvero?... puoi, per favore, tenerlo per qualche tempo sotto controllo e vedere se nel tempo conferma la sua conversione?
Eliminati prego, ti prego... perché potrebbe essere la notizia del decennio!
:-)
Anche io sono un piddino convertito. Negli ultimi anni sentivo che qualcosa non andava (che pirla eh?) ma mi fidavo (due volte pirla eh?). Anche io ero imbottito di luoghi comuni che ripensandoci oggi mi faccio schifo per aver detto mille e mille volte che "l'Euro comunque ci ha salvato dalla fine argentina". Ricordavo le lezioni di economia e soprattutto Keynes e le politiche anticicliche che cozzavano decisamente con le "ricette" procicliche europee. E poi i vincoli di bilancio messi in Costituzione! Mi sembrava una follia e spulciavo la Repubblica cercando conforto. Ma a me sembravano TUTTI così d'accordo che non potevo pensare di essere nel giusto a dubitare, non osno mica un economista io, sono solo un povero programmatore. Come mi sento pirla. Grazie prof. Bagnai, ho letto tutto il suo libro e finalmente ho trovato un analisi che è in accordo con la realtà, con la logica e con il semplice buonsenso.
EliminaProf, cominciano a starle strette queste salette.....la prox a Genova sarà a Marassi
RispondiElimina@francesco petrolo
EliminaMa glielo spieghi che Marassi significa carceri? O lo sa già e può apprezzare (?!) la battuta?
Grazie per il pomeriggio di approfondimento. Peccato per gli amici che non sono riusciti ad entrare. Avrei voluto scambiare due parole sull'articolo che ho tradotto dal polacco: http://www.correttainformazione.it/in-primo-piano/euro-in-polonia-perche/ ma alla fine l'ho vista accerchiata e sono riuscito a parlare con gli amici Marino e Fabrizio e con Paolo Becchi che mi ha concesso una intervista, che uscirà sempre su Corretta Informazione, oltre ad un articolo sull'incontro. Grazie ancora a tutti,
RispondiEliminaPiotr
Già, il vento soffia sempre più forte e le mani sono sempre più stanche. Ho sentito tanti commenti positivi di gente che neanche sapeva il nome del relatore...ho visto una sala riempirsi più delle aspettative...ho visto gente rimasta fuori litigare e poi averla vinta per infilarsi ad ascoltare...ho visto anche gente costretta ad andarsene perchè l'offerta di sedie non soddisfava la domanda...e poi ho ascoltato una persona nata per comunicare, complimenti!
RispondiEliminaInsomma, direi che siamo sulla retta via
Splendida esperienza: mai oretta d'autostrada spesa meglio...
RispondiEliminaè da un anno e mezzo che seguo ormai il Prof Bagnai, Badiale e Tringali: i libri, i post sui blog, e tutti (dico tutti) i video postati... pensavo, anche se con le migliori aspettative, che comunque avrei avuto 'soltanto' la possibilità di vederli e sentirli dal 'vivo'; invece no: è stata un'esperienza completamente nuova, e inaspettata, frutto della loro grande passione ed autenticità, oltre che di grandi doti intellettuali, e competenze specifiche di altissimo livello... queste sono Persone che non si risparmiano mai... grandissima umanità...rimane solo l'amarezza e la certezza che tutto ciò è proprio quello che non passa nel grande circo mediatico, in questa società dello spettacolo che tutto ti vomita addosso per non lasciarti niente. Continuerò a seguirvi assiduamente.
Grazie
nemo
you may say I'm a dreamer
RispondiEliminabut I'm not the only one
I hope someday you'll join us
and the world will live as one
«and the world will live as one»
Eliminae questo va oltre il "più Europa"
quanti sognatori svincolati dalla realtà...d'altronde non costa nulla sognare...è l'applicazione che rovina le vittime del sogno...
...ma io pensavo all'Europa del Trattato di Roma, di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, alla pace, prosperità e cooperazione tra i popoli, ovvero l'antitesi del cambio fisso o UM. Quello che più mi fa incazzare è che ora per 4 generazioni nessuno vorrà più sentir parlare di Europa Unita.
EliminaGrazie €
E il prof arrivò al grido di: "Ma non c'era un tinello disponibile?" :-D
RispondiEliminaAncora grazie.
Qualche giorno fa il blog viaggiava sulle 10000 visite al giorno, oggi sta sulle 15000, ce la fa ogni giorno di più!
RispondiEliminaProf. Buonasera,ho conosciuto il suo Blog da pochi giorni, ma posso dire di condividere in toto la sua argomentazione relativa alla vera causa della crisi attuale dell'Eurozona. La mia conoscenza, suffragata da una superficiale formazione economica maturata ai tempi dell'università, mi ha fornito una mappa interpretativa del problema affine alla sua disamina.Sono convinto che i costi della riunificazione della Germania sono stati deliberatamente ri-addebitati sulle economie periferiche dell'Eurozona, inchiodandoci a un cambio fisso e costringendoci ad assorbire capitali e beni di un paese di storica matrice mercantilista.La sua politica economica è volta a comprimere la propria domanda interna con la finalità, direi ossessiva,del contenimento dell'inflazione.Davanti a queste tendenze accettare la fissità di un cambio, penso si possa definire un suicidio per molti ma non per tutti, infatti l'afflusso di capitali e l'impossibilità di qualsiasi iniziativa deflazionistica hanno prodotto bolle speculative,disoccupazione e perdita di competitività scaricando tutto lo stress sui prezzi e indirettamente sui salari, lanciandoci verso la folle corsa della produttività senza sbocco.
RispondiEliminaLa ringrazio per mettere a disposizione del pubblico informazioni preziose per capire come stanno le cose.
SALUTI LUCA PERUZZI
Siamo medaglia d'oro della Resistenza, del resto.
RispondiEliminaClaudio cos'altro possiamo fare...
EliminaCon i blog sono una frana. Ho provato a scrivere più volte quello che segue perché voglio pubblicamente darvii ragione.
RispondiEliminaMi chiamo Marco Frosolini, lavoro in banca, laurea in economia, iscritto PD, ex fan Dell €, insomma.... un PIDDINO DOC!
All'inizio prof ho trovato il blog x caso e:
- vi ho letto
- vi ho criticato con tutte quelle fantasiose obiezioni di sempre
- vi ho sentito perseverare...
- mi avete incuriosito
- mi sono ricordato che oltre ad una laurea ho un cervello....
- ho ripreso il mio vecchio Samuelson Nordhaus di macroeconomia
- mi sono ricordato che comunque Y=C+I+G+X
- .... allora ho comprato il libro..
- mi sono sentito un "ovvista" cioè uno vissuto in economia negli ultimi 10 anni di luoghi comuni sull euro
- mi avete convinto
- faccio proselitismo x la exit strategy dall'Euro, sopratutto fra colleghi
In questa Matrix continentale ho scelto la pillola blu (quella del sapere, non quella del bunga bunga).
Ps chi mi può aiutare: pag 80 e 81 del libro del prof: la diversità e velocità di aggiustamento della dinamica del pil post fallimento Leman, potrebbe essere imputabile però anche al precedente (e successivo) livello di apertura % del pil al commercio estero fra IT e UK?
Un saluto
Dio esiste!
EliminaE anche il cervello degli uomini!
Grazie per il racconto della tua esperienza di vita, sono fonte di speranza.
E grazie per il proselitismo. Ho sempre pensato che si dovesse procedere a una sorta di evangelizzazione, come una novella Compagnia di Gesù...
per il PS... mi spiace, ma io certo non posso aiutarti. Faccio tutt'altro lavoro.
buon "missionariato"
Ciao alflig, grazie x incoraggiamento. Questa mattina presto ho inserito un'altro commento sul post del 10.
EliminaIps: eri 50 fotocopie della copertina del libro del prof, partite all'indirizzo di 50 colleghi, con l'invito a comprare e leggere!!
Un saluto
E' OT ma segnalo un intervento di Cesaratto, interessante per la premessa:
RispondiElimina"Assai irritati con il manifesto che ha pubblicato la recensione a Bagnai non sul testo finale e con arbitrari ritocchi redazionali, e non pubblicando per giunta una mia lettera di protesta, chiediamo ospitalità a Il Foglio.
http://politicaeconomiablog.blogspot.it/2013/04/tirare-campare-o-tirare-le-cuoia.html
...esesapeva...
Avevo espresso opinioni poco lusinghiere sulla recensione di Cesaratto. Evidentemente c'erano delle ragioni, e infatti l'articolo citato dimostra tutt'altra chiarezza espositiva.
EliminaQuello che è successo, però, è molto grave e dimostra una volta di più come la concezione dell'idea di democrazia e di libertà di opinione di una certa parte non si discosti molto da quella di chi, all'estremo opposto, non ha nessun problema a definirsi non democratico e autoritario. Tra le due, se devo scegliere, preferisco la posizione meno ipocrita: meglio gli avversari dichiarati che i falsi amici.
A chi non ha twitter. Qui l'intervento di Davide Tarizzo. Un'analisi politica ineccepibile secondo me.
RispondiEliminaPure a me è piaciuto molto l'intervento di Tarizzo e sono stato contento di averlo trovato sul tubo perché alla riunione di Napoli non ero riuscito a prendere appunti.
EliminaUn intervento "prezioso" che fra l'altro collega il tema della corretta informazione sulle dinamiche UE (la diffusione de Il Tramonto dell'Euro serve molto bene a questo scopo) a quello dell'organizzazione politica del dissenso al piùeuropa.
EliminaSi bravo ma, forse, usare un po' meno interiezioni, gioverebbe...
RispondiEliminaCaro Alberto,
RispondiEliminascusami per questo OT, che non aggiunge nulla e non farà altro che portare ulteriore tristezza a quella che, da un po’ a questa parte, traspare dai vari interventi (e scelte musicali),
ma di fronte a questa che so essere solo l'ennesima tragedia non riesco piú a divertirmi come speravamo di poter fare; tragedia che mi colpisce piú di altre per la mera vicinanza geografica e per la conoscenza di quelle zone dove praticamente tutti potevano, fino a pochi anni fa, vivere dignitosamente.
Mercoledì sarai anche tu da queste parti, in un covo che sospetto variamente PDino PUDDino e anche piddino. So che, stanchezza permettendo, manterrai la calma e se ci sarà un dibattito non li manderai dove meritano. Spero che non te la prenderai se qualcuno dal pubblico lo farà al posto tuo, almeno in rispetto di queste tre e di tutte le altre persone che stanno morendo di menzogne.
A presto, sperando di poterti conoscere di persona,
Roberto
PS: Mi spiace, ma il cristiano "perdonali perchè non sanno ció che fanno" non riesco proprio piú ad applicarlo: solo per fare un esempio, l'IMF in Korea (come in tanti altri paesi) nel '97 c'é stato; guarda caso con le belle ricette che noi pedissequamente applichiamo raggiunsero questo purtroppo imitabile risultato: For a time, there was a period of true anomie. Hiking trails around Seoul were suddenly filled with middle-aged hikers in a suit and dress shoes with a briefcase. Because these men were laid off but could not quite let their families know, they dressed up in the morning and decided to take a hike instead. Parks similarly filled up with able-bodied men, sitting around with nothing to do. Suicide rate spiked up, as some people simply could not take it any more. In 1995, 11.8 people out of 100,000 died from suicide. In 1998, the same number increased to 16.1.
vedo molti piddini convertiti che hanno lasciato matrix.bene. meglio tardi che mai anche se piu si avanti e piu è facile comprendere il baratro che ci attende se insistiamo con le politiche economiche europee. (cz siamo arrivati al blocco di un isola dal sistema € e il saccheggio dei cc!)
RispondiEliminacè speranza ?
io penso di no poiche politiche imposte senza democrazia non si possono cambiare in maniera democratica.sicuramente mi sbaglio e tutto il c**o che si sta facendo il Prof in giro x l'italia battera il mio pessimismo...
E' da piu' di un anno che vi seguo in silenzio (alla faccia delle due settimane suggerite nel post-introduttivo). Ora basta, non posso piu' tacere.
RispondiEliminaVi ringrazio (il prof. e tutti voi) per il lavoro che state facendo, per avermi aperto gli occhi, perche' mi accorgo di essere sempre piu' in grado di argomentare quando discuto con le persone, e (a volte) addirittura di convertire chi ha voglia di ascoltare: da profonda ignorante quale sono in fatto di economia (e di tanto, troppo, altro) non credevo di poterlo fare.
Vi vorrei raccontare questa storia.
Di recente mi e' capitato di trovarmi a cena con dei colleghi provenienti da tutto il mondo. Ad un certo punto, inevitabilmente, si e' parlato delle passate elezioni italiane e mi sono ritrovata a spiegar loro la situazione europea. Presto mi sono accorta che il tipo seduto davanti a me aveva gia' chiaro quello che dicevo: si vedeva che ci aveva gia' pensato a lungo, mi supportava e aggiungeva dettagli...
"T'interessi di economia?" chiedo
"Sono messicano" risponde. Poi, dopo un momento di silenzio, aggiunge "Mi sono spesso domandato come voi europei non abbiate imparato dalla nostra esperienza"
"Non siete i soli ad essere disinfomati o peggio, male informati..."
Insomma, grazie per quello che fate qui!
Speriamo di trovare il video su Youtube, sarei curioso di vederlo!
RispondiEliminaProf.! Grandioso ieri, insieme a Badiale, Tringali e Becchi! Volevo venire a farmi autografare il libro, ma ho visto troppa gente, e non sopporto l'idea di asfissiare le persone, del resto mi sono rimaste dentro le vostre acute riflessioni, utilissime per svilupparne altre. Siamo venuti in 3 da Alessandria:-), peccato, che oltre ad altri argomenti, non si sia potuta approfondire la questione della famosa lettera inviata da Draghi e Trichet all'allora governo Berlusoni, mi sarebbe piaciuto saperne qualcosa in più. Appena entrata in sala e vista tutta quella gente ho provato una grande gioia: prima di tutto ho compreso di non essere più tanto "sola" e poi è un po' il trionfo della verità sulla menzogna, della luce sulle tenebre...
RispondiEliminaNo che non siamo soli, e ieri ne abbiamo avuto conferma. Come te, ho evitato di aggiungermi alla fatica, anche solo per una stretta di mano. L'ho ascoltato parlare, l'ho ascoltato suonare, mi sento parte di questa piccola aggregazione di persone per bene, non serve altro.
EliminaQuando metto piede in una stanza e vedo uno strumento musicale, quello che suono, mi capita di sentire le mani e l'anima fremere dal desiderio di suonarlo. L'ho visto succedere ieri, e ho riconosciuto negli occhi del Prof, mentre le note risuonavano, quello che capita a me. Assentarmi e recarmi in un posto solo mio.
Quello che auguro a lei e a tutti i lettori, è di tornare il prima possibile ad occuparci di quello che amiamo.
Difatti ho visto il prof. manifestare il desiderio di "estraniarsi" a suonare, non è il tipo che si atteggia a "star", anche se per una buona parte di qs Paese ormai lo è, e con giusta ragione! Ad ogni modo, anche oggi leggo sul Corriere della Sera, un articolo di Luigi Offeddu (corrispondente da Bruxelles) "Ultimi in Europa per gli investimenti in cultura e istruzione", in cui oltre a parlare di questo triste primato di cui si sapeva già, accenna anche al fatto che: "La spesa pubblica dell'UE è diminuita per tutti i capitoli tranne che per i "servizi generali", voce che comprende anche gli interessi pagati sul debito pubblico. E' interessante che si faccia notare che l'unica spesa ad essere aumentata è, purtroppo, quella relativa agli interessi sul debito, mentre per ciò che tiene viva l'economia di un Paese e quindi il Paese stesso si è speso meno...
EliminaSaluti a tutti
EliminaAnche io ieri ho ascoltato con soddisfazione, ho visto la sala riempirsi all'inverosimile e sono stata contenta
Poi ho evitato di aggiungermi alla fila per stringere a mano al prof per non appesantirlo
Ma ho stretto la mano ad altri "compagni di avventura e di riflessioni" ed e' stato bello
Speriamo di avere presto altre occasioni per praticare sorridenti strette di mano
Tra incontri pubblici e apparizioni tv, mio suocero ultrasettantenne ex-operaio, dal dubbioso si è completamente convertito. Adesso cerca di convertire a sua volta gli amici piddiniformi. Andiamo e moltiplichiamoci...
RispondiEliminaBeati voi che riuscite a convertire i piddini. Si vede che i più tosti capitano tutti a me. Come quelli che "[come PIIGS] abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e ci sta bene perché siamo poveri e dobbiamo tornare a zappare la terra", con i quali sarebbe inutile anche un incanto patronus.
RispondiEliminaUsa il sarcasmo e prendili in forchetta..."l'aver vissuto sopra le nostre possibilità è evidentemente un problema di debito privato e non di debito pubblico".
EliminaMagari! Non lo capiscono il concetto di debito privato. Lo rimuovono in quanto fatto bruttocattivochenonsifa perchè pensano allo strozzino e credono invece che la BCE o la banca tedesca che ci presta i soldi lo facciano per altruismo e munificenza, come fossimo Olgettine.
EliminaPERCHE’ L’EURO E’ CONDANNATO IN 4 PASSI
RispondiEliminaL’EURO E’ IL GOLD STANDARD MENO LE ROCCE LUCIDE
We're going to need a bigger acronym.
In the beginning, it was just the "Greek debt crisis". Then markets realized Portugal, Ireland, Italy, and Spain were in bad shape too, and the PIIGS (or GIIPS) were born. But now Cyprus and Slovenia have run into trouble as well, giving us the ... SIC(K) PIGS? At this rate, we're going to have to buy a vowel soon, assuming Estonia doesn't end up needing a bailout.
The euro crisis is entering its fourth year, and, sorry world, this won't be its last. Now, its long periods of boredom have gotten a bit longer, and its moments of sheer financial terror a bit less terrifying ever since the European Central Bank (ECB) promised to do "whatever it takes" to save the common currency. But, as Cyprus and Slovenia show, the battle for the euro isn't over yet. Not even close.
Of course, this "diabolic loop" between weak banks and weak sovereigns isn't the only problem in euroland. The common currency has plenty of other flaws. Here's why the euro, as it's currently constructed, is a doomsday device for mass bankruptcy. (How's that for solidarity?).
1. Too Tight Money
The euro zone isn't what economists call an "optimal currency area". In other words, it was a bad idea. Its different members are different enough that they should have different monetary policies. But they don't. They have the ECB setting a single policy for all 17 of them. That's a particular problem for southern Europe now, because their wages are uncompetitively high relative to northern European ones, and the ECB isn't helping them out.
2. Too Tight Budgets
Austerity has been a complete disaster. It's actually increased debt burdens across southern Europe, because it's reduced growth more than it's reduced borrowing costs. And now northern Europe is getting in on the act. France (which is really somewhere in between "southern" and "northern") just missed its deficit target, and is set to slash more; the Netherlands has put through contentious tax hikes and spending cuts, even as its economy has shrunk; and even Germany is contemplating new budget-saving measures. In other words, the euro has become an austerity suicide pact.
3. Too Little Trade
Excluding Germany, just over half of all euro trade is with each other. But with bad policy pushing southern Europe into depression and northern Europe towards recession, euro zone countries can't afford to buy as much stuff from each other. That adds a degree of difficulty to recovery for southern European countries that need to export their way out of trouble. As you can see in the chart below from Eurostat, intra-euro zone trade has stagnated the past few years after rebounding from its post-crash depths. The euro zone's weak links are dragging the rest down -- but only because the rest refuse to pull the weak ones up.
4. Too Much Financial Interconnection
Other country's problems can quickly become your own if your banks own their bonds. Especially if your banks are bigger than your economy. That's the lesson Cyprus learned the very hard way after its banks loaded up on Greek debt in 2010, only to get wiped out a year later. The Financial Times has a great infographic (that you should play around with) on which country's banks are exposed to which other country's debt across the euro zone. As you can see below, any kind of Italian restructuring would be tremendously bad for French banks.
The euro is the gold standard minus the shiny rocks …
Shiny rocks come le pepite d'oro? :)
Eliminaio resto dell'idea che dobbiamo andare in piazza. Dobbiamo racimolare tutti gli euroscettici d'Italia e far vedere a certi sapientoni che non siamo solo l'1% della popolazione.
RispondiEliminaL'importante è che ad un certo punto non si crei quell'isteria collettiva satura di rabbia cieca che svuota di contenuti la proposta e relega ogni movimento di protesta nell'arena della caccia al responsabile. Accadde così nel 92, l'ondata d'indignazione successiva alla farsa dell'attacco alla lira, abilmente generata da certi mercati e manipolata magistralmente da certi media, portarono il popolo a pretendere la testa del re. E nella disinformazione di massa abbattemmo un sistema, che doveva essere sicuramente levigato e scrostato da tanti malcostumi ma che non andava certo nella direzione sbagliata, per abbracciarne un altro che ci avrebbe portato dritti, dritti verso l'inferno odierno. Per questo credo sia fondamentale l'opera di divulgazione del Prof. Essa è' indispensabile perché quando il sistema imploderà, ed è inevitabile che lo faccia, il paese dovrà essere sufficientemente informato sulla realtà dei fatti, da non cadere nei tranelli che il potere speculativo escogiterà per non perdere il controllo del supermercato Italia. Non fermiamoci! E continuiamo a sostenere l'opera del prof. divulgandola a nostra volta, seppur con i limiti delle nostre conoscenze e capacità. I martiri di questa guerra, quelli che lasciano come traccia della loro disperazione lettere alla stampa per denunciare il crimine lo meritano...
RispondiEliminaQuel sistema era già sulla strada odierna: SME, divorzio, attacchi ai diritti dei lavoratori, idolatria reaganiana.
RispondiEliminaTutto era già iniziato.
Lo spauracchio del '17 aveva da tempo mostrato la sua inevitabile fine e le armate si apprestavano a raccogliere il bottino.
Il tempo è scarso. Ottimo Bagnai ma per diffondere e far conoscere quello che è accaduto, sta accadendo e accadrà bisogna apprendere dai contributi dei vari Tringali, Badiale, Napoleoni, Brancaccio, e ci aggiungo pure Galloni, Amoroso, Sapelli, per informare e far crescere una opinione pubblica incidente e non passiva.Diamoci da fare, come tanti in questo blog stanno facendo, cioè studiare e portare su questi temi i numerosi disorientati dalle "balle" raccontate soprattutto da chi dice di rappresentare i ceti più deboli. Il 13/4 a Imola con Bagnai sto mobilitando imprenditori e cittadini. Grazie Prof. per la generosità che ci doni.
RispondiEliminaSapelli tienilo pure a casa, l'ho visto stasera ad in Onda dove hanno fatto una trasmissione più ridotta del solito sull'euro (guarda caso proprio quando si parla di euro la trasmissione è più corta) insieme a Giannino ha fatto, almeno per me, una figura di m.....a, dicevano una cosa poi si contraddivono, a domanda dei conduttori su che fine faranno i nostri mutui hanno risposto che bisognava tener presente le tante variabili del momento. Una cosa vergognosa. Devo dire che non è andata male la Loretta Napoleoni. C'era anche Brancaccio che ha detto che in caso di uscita dall'euro bisogna tener presente come si esce se da destra o da sinistra e facendo un esempio di un'uscita da sinistra diceva che per proteggere i salari si potrebbe pensare ad una indicizzazione degli stessi, comunque è fissato con l'interclassismo (vedi il video di Napoli)
EliminaMi sono fatta un'idea della trasmissione "In Onda" di ieri sera. A parte la durata minore, come hai fatto notare giustamente tu, hanno strutturato gli schieramenti euro vs. non euro in maniera molto fuuuurba. Da una parte la Loretta praticamente da sola ed eroica a difendere la posizione di uscita dall'euro, con qualche flebile belato di Brancaccio (probabilmente sedato preventivamente) in sottofondo.
EliminaDall'altra parte i due bei tomi Sapelli (evidentemente riprogrammato con la cura Ludovico perché in altre occasioni era sembrato più lucido) e Giannino, con quest'ultimo a fare la pazza pro euro come al solito con l'evocazione finale dei cannoni da 406 mm. con i quali i mercati subito dopo l'uscita ci bombarderebbero (non sto scherzando, l'ha detto veramente).
Insomma, visto che gli econominkia strillavano più forte, probabilmente ce l'avevano anche più grosso e avevano i due conducatori dalla loro parte, la posizione antieuro come messaggio è passato in minoranza come un'idea bislacca, grillina, e poco razionale. Roba da femmine, appunto. Un'operazione sporca, quasi una black op, insomma. La prossima volta che trattassero l'argomento potete pure astenervi dalla visione o riservare alla trasmissione un bel pernacchio d'ordinanza con la mano molle.
A mio parere In Onda è una trasmissione da evitare accuratamente, anche quando tratta altri argomenti.
EliminaVideo di NAPOLI pubblicati da Ecodellarete (grazie!)
RispondiEliminaOltre alla consueta ammirazione per il suo intervento,
ho particolarmente apprezzato il discorso di Davide Tarizzo.
Accantonando D'Antonio, su cui non vale la pena di dibattere, ci sono un paio di affermazioni di Brancaccio che mi hanno sconcertato.
Una riguarda la chiave di lettura "interclassista" a cui lei ha immediatamente replicato.
Dunque Brancaccio è tra coloro che ritengono le PMI "metastasi" (cita De Cecco, che scrive su Repubblica e ha fatto parte del comitato promotore del PD).
Vorrei chiedere loro se è di sinistra distruggere la piccolissima/piccola/media imprenditoria, per favorire le grandi coporations internazionali.
La seconda riguarda le ultime 2 o 3 righe (peraltro abbastanza "criptiche") della lettera degli economsti: "De Cecco me le sta facendo pagare!"
Penso che questo riassuma e descriva perfettamente lo spirito "democratico" del PD.
LA VERA METASTASI È IL TRADIMENTO DI UNA "SINISTRA" TOTALMENTE ASSERVITA ALLE OLIGARCHIE, DICHIARATAMENTE FAVOREVOLE ALLA POLITICA ANTIDEMOCRATICA DELLO SHOCK E ASSOLUTAMENTE DITTATORIALE E VENDICATIVA AL SUO INTERNO.
Mi permetto di postare i video http://www.ecodellarete.net/code/xslt.aspx?p=69081
EliminaSulla PMI forse il PD non è tutto d'accordo, come su nulla tranne che sull'€: qualche campagna elettorale fa, segretario Franceschini, uno di loro, forse lo stesso Franceschini, chiese scusa ai piccoli imprenditori del Nordest (fonte: l'Unità di quell'anno, 2009 ?, che non ho) in occasione di un incontro da quelle parti.
EliminaCiò dico non per portare soccorso al PD, ma per far notare che, se c'era anche solo una voce favorevole alla PMI, ora questa non sembra più esistere. Sarà addirittura stato il solo Franceschini, che ora non conta? E la confessione sarà stata conseguenza del suo percorso personale da DC, nella quale una parte teneva ai piccoli? Ma tu guarda se si deve rimpiangere un aspetto della DC, come in altri ambiti, per esempio quello scolastico.
Se qualcuno rileva inesattezze nei miei vaghi ricordi, corregga, please, per amor di verità e per non rendere criticabile nemmeno per un millimetro questo blog.
Brava Greta !
EliminaCondivido al 100%.
Aggiungerei che questo TRADIMENTO non si é realizzato a fronte di interessi personali (come di solito nei tradimenti), ma a fronte di CIALTRONERIA, STUPIDITA', IGNAVIA.
Quindi direi che si tratta di un TRADIMENTO ancora più grave.
Questa gente dovrebbe subire un processo x i danni che ha reso al popolo italiano.
salvatore g.
Giusto qualche dato (tanto per gradire)
EliminaNel documento di Andrea Renda e Giacomo Luchetta : L'europa e le piccole e medie imprese (solo download a questo indirizzo) , alla pagina 9 si trova la Figura 1. Riporto il commento degli autori : «... L’importanza delle PMI è particolarmente significativa in alcuni stati membri, tra cui figura senza dubbio l’Italia. La figura qui sotto riporta il numero di PMI in rapporto al numero degli abitanti per stato membro (dati Eurostat 2008), e mostra che il nostro paese è tra quelli in cui le PMI hanno una diffusione maggiore. La peculiarità italiana risulta ancora più evidente se confrontata con la situazione degli altri grandi paesi europei. Si pensi che, mentre in Italia l’81% della forza lavoro è impiegato in una PMI (la metà in una microimpresa), nel Regno Unito la percentuale scende al 46% e in Germania e in Francia addirittura al 39%. ...»
Ancora più chiara è la situazione con i dati del ROADSHOW PMI LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IN ITALIA A cura dell’Ufficio Studi Confcommercio che incomincia : «In Italia le PMI costituiscono una realtà numericamente molto significativa: su 4.338.766 imprese, 4.335.448 (il 99,9%) sono, infatti, piccole e medie imprese (Tab. 1). Inoltre, la quasi totalità di PMI (il 95%) è costituita da imprese con meno di 10 addetti. Il resto è formato da imprese che impiegano da 10 a 49 addetti (196.090 unità, pari al 4,5%), mentre le imprese di taglia più grande (da 50 a 249 addetti) sono appena 21.867, ossia lo 0,5% del totale. »
Può darsi che io abbia vissuti compleanni più belli, ma certo non così interessanti e movimentati e lunghi: dunque, ieri ho vissuto il migliore.
RispondiEliminaporta chiusa, visita fatta (non mi hanno fatto passare, az!)
RispondiEliminagrande stima per Bagnai
RispondiEliminaPurtroppo per motivi vari non sono potuto andare al palazzo serra di cassano. Sarà per una prossima volta
RispondiEliminaOggi su tg La7
RispondiEliminaAnno 2012 in Italia +1.000.000 di disoccupati
Stiamo rinforzando il nostro esercito di riserva dei disoccupati simil Germania Est.
L'aggiustamento degli squilibri di partite correnti tramite dumping sociale e contenimento del costo del lavoro prosegue...
1) al Minuto 6:40 il servizio regionale RAI sulla conferenza genovese
RispondiEliminaQUI
2) Ricordo ai lettori del Blog in area Genovese/Ligure che periodicamente ci incontriamo.
3) Prof. è stato un onore, ma la prossima volta si porti le scarpe da corsa ;) !!!
Mi piacerebbe partecipare a qualcuno dei vostri incontri, mi tenete informata, per gentilezza?
EliminaBeh, un buo servizio... come si fa a sapere quando vi riunite? Risiedo in Liguria e mi piacerebbe avere dei dettagli, dei contatti.
EliminaGrazie
nemo
Scrivete pure a cap.farlock@gmail.com
EliminaCerto, anzi ne approfitto: chi in area genovese / ligure desidera partecipare puo' scrivere a cap.farlock@gmail.com che tiene le fila della mailing list.
EliminaEccomi lì sullo sfondo intento a concordare l'intervista impossibile...
RispondiEliminaE' stato un piacere aver partecipato. Grazie
RispondiEliminaè curioso come a mille chilometri di distanza dall'Italia, apro il blog di un economista e in una foto di un incontro/conferenza vedo... mio padre.
RispondiEliminaQuesto blog pare Carramba che sorpresa ^^
Purtroppo il tempo stringe....sempre piu' gente perde il suo posto di lavoro nell'indifferenza politica di quelli che ballano sul ponte del Titanic.
RispondiEliminaPD e PDL si metteranno d'accordo; il nostro Professor Quisling ritornera', molto sobriamente, sulla poltrona piu' larga, e noi ce la prenderemo proprio ....li'.
Trovate qui il resoconto della conferenza di Genova, per chi c'era e per chi non c'era. Invece qui l'intervista a Paolo Becchi. Un saluto a tutti
RispondiElimina@Piotr
EliminaI link mi portano entrambi al resoconto - benissimo scritto, tra l'altro.
Scusate, ecco qua l'intervista a Becchi. Piotr
EliminaHo apprezzato la riconciliazione Brancaccio - Bagnai. Secondo il mio parere un bel accenno di sillogismo economico.
RispondiEliminaBravo Professò!