L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Buonasera professore, ho appena finito di vedere i due video di Napoli su youtube, ecco per i lettori del blog i link: http://www.youtube.com/watch?v=3iyjx1K9rUs http://www.youtube.com/watch?v=xSdO4NpCH-U Penso che il professor Brancaccio le abbia mosso una critica politica (quando parla di interclassismo) che dimostra quanto lei sia temuto in quegli ambienti politici; il fatto che persone come me (che non sono di sinistra, ma non sono nemmeno un capitaista mini o maxi che dir si voglia) credo metta molta paura a chi prima ha sposato più o meno convintamente da sinistra politiche ultraliberiste e ora teme di pagarne il conto. Brancaccio, che pure non credo sia ascrivibile al PUDE (o almeno non totalmente..o forse si) si trova nell'imbarazzante circostanza di trovare argomenti politici di sinistra validi da contrapporre al "Tramonto". Tranquillo prof., su di me e anche sugli altri NON ATTACCA!
Alberto, non devi permettere di nuovo che attraverso il tuo blog si usi la calunnia contro stimati economisti.
Brancaccio ha manifestato tutto il suo apprezzamento quando Gallegati (in coppia con Stiglitz?) si è messo al servizio del M5S che è più interclassista della vecchia DC, come autorevoli analisi del voto (nonché un programma politico altamente fuzzy) dimostrano.
Essendo Brancaccio una persona coerente e seria non potrebbe mai rivolgerti come critica l'"interclassismo" di cui lui è evidentemente un alfiere.
P.S. Parliamoci chiaro, se gli amici che mi vendono Lotta Comunista rivolgono al "Tramonto" la critica di interclassismo li posso stare a sentire. Hanno un loro progetto politico e una loro coerenza personale. Da tutti quelli che da anni fanno la corte alla cosiddetta sinistra partitico-sindacale mi aspetto su questo tema un dignitoso silenzio al fine di non aggravare la loro situazione disperata.
Brancaccio è interclassista?scusami ma il post è ironico ?con simpatia e senza polemica solo x capire
Brancaccio è autorevole e preparato ma quando dice che le pmi sono le metastasi del paese fa una considerazione politica e non economica dovuta alla sua militanza massimalista credo
Errata corrige: "il fatto che persone come me (che non sono di sinistra, ma non sono nemmeno un capitaista mini o maxi che dir si voglia) seguano con crescente interesse la sua opera di divulgazione credo metta molta paura a chi prima ha sposato più o meno convintamente da sinistra politiche ultraliberiste e ora teme di pagarne il conto."
A proposito dei video di Napoli, vorrei dire solo una cosa: sono contenta, molto contenta, di quell'abbraccio. Alla fine, io sono sempre stata per l'unione fa la forza, quando possibile. Apprezzo e ho sempre apprezzato anche Brancaccio, Zezza, Cesaratto ecc. Ma la differenza, per me enorme, che non si può ignorare, tra Bagnai e tutti gli altri, sta negli strumenti che, con una passione civile e una disponibilità umana e a costo di una fatica che possiamo immaginare, Alberto ci ha messo in mano, a me e a tanti tanti lettori pseudoeconomisti della strada dalle idee giuste ma confuse. Strumenti che arrivandoci nelle mani non sono rimasti certo lì, ma noi a nostra volta abbiamo passato ad altri, con un effetto moltiplicatore di cui secondo me già si son viste le conseguenze. Un effetto che nessun articolo sul Manifesto o comparsata alla tivù avrebbe mai potuto evocare...
Altra differenza fondamentale assolutamente non trascurabile è la semplicità che utilizza Bagnai nel spiegare e sostenere le tesi. Chiunque può ascoltarlo e tranquillamente capire il suo ragionamento e non parlo semplicemente di persone che non hanno basi di economia ma mi riferisco anche a chi la scuola non l'ha proprio frequentata o lo ha fatto per "dovere" anni e anni fa. Inoltre il prof non ha assolutamente interessi da difendere o personalismi da portare avanti avendo paura di affermare il giusto o dicendo mezze verità come molti colleghi fanno. Lui va dritto per la sua strada anche a costo di scontentare o smentire qualcuno. Chiarezza e franchezza, al mondo d'oggi sembrano niente?
@Dyd con simpatia e senza polemica, solo per capire: per valutare l'appartenenza politica, secondo me non conta la tessera (vedi Ferrero, Landini, Airaudo), ma i fatti. 1) un "comunista" vero non avrebbe mai taciuto sull'euro. Pur considerando la lettera di giugno 2010, sappiamo che altri avevano detto cosa era l'euro PRIMA che entrasse in vigore e sappiamo anche che Brancaccio è un valido economista. 2) ha esplicitamente ammesso di aver ricevuto pressioni e ritorsioni (implicitamente significa che le pressioni prima del giugno 2010 le aveva accettate in silenzio per amor di carriera). 3) Solo di recente ha assunto una posizione critica nei confronti del PD, ma ancora non ha preso completamente le distanze (che io sappia). 4) A me è parso indicasse le PMI come metastasi non in riferimento al comunismo, ma in quanto meno competitive rispetto alle grandi "corporations", perfettamente in linea con il PD e con DeCecco. Alla faccia di Marx!!! 5) A completare il quadretto si inserisce la sviolinata a Grillo... il più interclassista di tutti i partiti!
Anch'io come Sandro penso che Brancaccio si trovi nell'imbarazzante circostanza di arrampacarsi sugli specchi per giustificare la sinistra e soprattutto se stesso. Giudicare da fuori è facile, non voglio fare la "virtuosa" con la carriera degli altri... come Vocidallestero sono felice dell'abbraccio finale, mi auguro non sia solo una formalità e che d'ora in avanti vedremo un Brancaccio più autenticamente e coraggiosamente comunista (e non sono neppure comunista).
Forse vagamente OT, ma il discorso sulle PMI proprio non mi piace. Penso che senza PMI il "made in Italy" non sarebbe quasi nulla, e credo che la loro assenza renderebbe l'offerta davvero piatta. E' di un grigiore pazzesco un mondo senza PMI.
Penso che l'essenziale l'abbia detto Vocidallestero.
Le critiche al libro di Bagnai, sia quelle di Brancaccio che quelle di Cesaratto non sono, per quello che posso capire (beato me ecc...) così pregnanti.
Il che significa che stando alla scienza economica le posizioni non sono così distanti. Dove divergono è nella politica (le cose stanno così: che fare?) e qui, approfittando del fatto che la materia è opinabile posso anche citare un autore che spiacerà a tutti e tre (ma Alberto è di Firenze e capirà).
La politica nei momenti caldi è, in ultima istanza, una pratica capace di individuare il nemico. Lo so che è brutto dirlo. Dal discorso complessivo di Bagnai (un discorso razionale svolto nei libri e nel blog e negli incontri ecc...) questo aspetto politico emerge sempre con chiarezza (ripeto, a scanso di equivoci, in coerenza con un discorso scientifico/razionale: non sto parlando di caccia alle streghe).
Dagli scritti di Brancaccio e Cesaratto, provate, questo elemento politico non emerge con chiarezza. Questa è una differenza enorme.
E la caduta del saggio di profitto, dove la mette Brancaccio la caduta del saggio di profitto (io avrei un suggerimento)? Certo che sentirsi dare della metastasi da qualcuno che fino all'altroieri teorizzava un possibile euro dal volto umano e' una bella soddisfazione...
Ma anche "beati noi" solo i primi 3.20 minuti: ecco chi siamo! Rifacciamoci gli occhi e anche le orecchie (per dire che i bravi giornalisti ci sono, in questo paese.
A parte quel cretino, direi che noi Livornesi siamo più ganzi di tutti. Fino alle 20:12 (ora in cui sono andato via al volo visto che avevo un appuntamento alle 20:00) non ho sentito caste cricche corUzioni brutte/belle iperinflazione a 21 cifre etc etc.
gia', ieri dopo uno snervante streaming che saltava ogni 2 minuti, arrivati al momento delle domande e dover ascoltare 2 imbecilli non ha giovato alla pazienza.. poi quel continuare a buttar li' che Bagnai vada in giro "per vendere" il suo libro mi fa davvero innervosire!
Ora va bene tutto, ma ieri come altre innumerevoli volte, credo che un papa' desidererebbe stare in compagnia della sua figliola piuttosto che girare in lungo e in largo e magari sentirsi pure rompere le palle con cattiverie da bambini dell'asilo nido. Uno fa delle rinunce mica da poco, e invece che ringraziare questi ti rompono pure le scatole.. grazie professore per quello che sta facendo, è il minimo che posso dirle.
Per quello dei 3 neuroni, dato che insomma, non tutti 3 neuroni ce l'hanno, direi di abbassare ulteriormente l'asticella a 2. Esatto, Bagnai mente sapendo di mentire quando richiede un minimo di 3. Signori e signore, bastano 2 piccoli e timidi neuroni per capire il libro del prof. Basta programmarli bene, secondo una logica combinatoria binaria. "0" spento, "1" acceso. Pronti? Via! 00 = Europa 01 = Unione Europea 10 = Eurozona 11 = Questa combinazione avanza, i giovini la possono autonomamente scegliere utilizzarla per dedicare un commosso ricordo alla compianta Moana Pozzi, le giovini possono ripiegare su altri pensieri uguali e contrari sempre a loro piacimento... Ma no, che dico, usiamola tutti per un po' di sana musica ;-)
#soloalivorno Ecco lancerei un apposito hashtag per descrivere il senso delle proporzioni che aleggia in città. Infatti "soloalivorno" un TRAFILETTO consiste di 4 (quattro) pagine!! E' stato un momento magico (mitico D.)
Comunque beati noi, giornata fantastica, grande organizzazione e grazie a tutti.
On a more serious note, riflettevo sull'esempio che il direttorio del nord dell'EURSS ha voluto dare, grazie al caso Cipro. Mi chiedo quanta efficacia abbia il NonTemplate (una specie di non morto stile film dell'orrore, che è vivo ma non è vivo, a seconda del giorno della settimana e se c'è bel tempo o no a Francoforte) nello stemperare le pulsioni anti euriste che stanno nascendo anche in Germania ed alle preoccupazioni finlandesi, di stessa matrice (non vogliono tirare fuori un euro per salvare i brutti piigsfcso) esternate da un loro ministro. Dobbiamo considerare che la confindustria tedesca è giustamente preoccupata (si torna alla domanda sul perché rivalutare non piace a nessuno) di una possibile dissoluzione dell'eurozona (i motivi sono nell'articolo e dovrebbero essere chiari ai lettori del blog), e quindi la cancelliera, con lo steal-in, potrebbe aver fatto bingo.
Qui c'è uno momento cruciale (un cliffhanger ) per l'europa : la germania puo' uscire dall'euro se le 'nuove' forze politiche prevarranno sull' l'establishment mercantilista (e -putroppo - credo che nel breve <5anni questo in germania non sia possibile )
Chiaramante l'interesse di tutti i cittadini dell'eurozona (germanici inclusi) sarebbe di liberarsi dall'euro ma l'interesse prevalente di rentiers e confindustriali è molto forte e almeno in germania difendera' l'euro fino alla fine (ma anche in italia ...)
L'aspetto nuovo è che il consenso alle forze populiste anti-euristi o anti-eu( in uk) evidenziera' sempre piu' il tradimento della sinistra e quando essa sia funzionale a rentiers e industriali spietatamente mercantilisti -disinteressati alla crescita del mercato e domanda interna- che vogliono la deflazione e la guerra fra poveri con la comrpessioen al ribasso nelle deverse regioni europee (come le chiama mmonti) ...
ps: un programma altamente fuzzy (paolo gibilisco =genio :) ) ps2: mi avete fatto passare la voglia di ascoltare brancaccio... -__-
Napoleoni e Brancaccio contro Sapelli e Giannino. Purtroppo mancava l'esperto vero: Bagnai.
Sapelli ha detto un paio di minchiate gigentesche... Oramai è bene spiegare che non è perchè uno è laureato e insegna economia che sa tutto della stessa. L'economia è come la medicina: un grande ortopedico non sa come intervenire sul cervello e viceversa un neurochirurgo. Sapelli è un bravo macroeconomista (sia keynesiano che, stranamente, mercantilista !?!), ma di moneta, flussi, saldi, lex monetae non ne capisce abbastanza.
Per diffidare di certa gente non occorre essere esperti di economia. Basta sentirli parlare. Questo ieri sera ha detto serissimo non solo: "Sono contro alla democrazia diretta", e - per carità! - siamo in una democrazia parlamentare, si può anche discutere... ma ha aggiunto anche: "sono contro QUALSIASI forma di democrazia diretta, compreso l'istituto del referendum: lasciamo fare a politici e economisti". Al ch vengono i brividi lungo la schiena ad immaginare quale retropensiero anima certi "economisti"...
L'ho vista anch'io la trasmissione: oltre al solito Giannino mi ha colpito in negativo la schizofrenia di Sapelli che prima ha definito l'euro e il problema del cambio un'illusione monetaria e poi si è lamentato del fatto che in Italia stiamo assistendo al crollo della domanda interna. Giustamente si è preoccupato del crollo dei consumi domestici, ma poi non è riuscito a riconoscere che l'euro funziona come il sistema aureo, per cui l'austerità è una logica conseguenza e serve per riequilibrare il CA dei paesi in deficit tramite la compressione della domanda interna e la deflazione salariale. Inoltre ha parlato dell'aumento della produttività partendo da una visuale che spiegava il fenomeno esclusivamente dal lato dell'offerta. Siamo sicuri che sia davvero un keynesiano? Ha pure fatto dei gesti di approvazione quando Giannino ha fatto la solita sceneggiata contro lo stato ladro e la spesa pubblica! Inoltre c'è stato il classico ritornello sul dividendo dell'euro che ha riscosso l'approvazione di tutti, tranne ovviamente Brancaccio, il quale tuttavia si è limitato a citare le misure da attuare dopo l'uscita dall'euro. In generale è stata una trasmissione che ha raggiunto picchi di disinformazione assurdi. Addirittura Porro ha accennato alla storia, più volte ribadita in passato dal suo datore di lavoro, secondo la quale che sarebbe stato molto meglio avere un cambio Euro-Lira pari a 1500 lire. Che tristezza infinita...
Ah, dimenticavo, qualcuno le ha chiesto se l'Italia avesse o meno un piano B. Nella ex-trasmissione di Lerner (piddino capo e grande sith del pude) Paolo Savona disse che Tremonti gli aveva confidato di avere un piano B. Qui.
caro prof oltre a dirle che la stimo in maniera incominsurata le vole dire se aveva vsito la puntata di in onda di questa sera ? è stata nauseabonda tra l'inconsistenza della napoleoni li inefficacia di brancaccio dell'ignobile tracotanza di giannino poi nn si sa da dove a prende visto la figura di merda che ha fatto nn riesco a capire perche parlando di euro nn l'hanno invitata? visto che su l'argomento è uno dei massimi esperti di questo paese
No, beato me, che sedendo quasi accanto al prof, ho potuto godere nel vedere le facce attente e annuenti nell'ora e mezzo di lezione. Riguardo alla foto, la visuale dal vivo era cento volte meglio: meno male che almeno di fotografia non capisce niente, sennò avrei cominciato a preoccuparmi.
Da Rold sul Sole24Ore (per la serie: il ciclo di Frenkel non esiste):
"A guardare bene questa ennesima crisi dell'eurozona è diversa da tutte le cinque precedenti (Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Cipro) , spiega un analista locale: è un mix di fattori: 1) prestiti eccessivi di banche statali, oggi tutte in perdita, fatti ai dirigenti delle ex aziende pubbliche privatizzate, diventati imprenditori con il Management o il Levareged Buy Out, che ora però non riescono a restituire i troppi soldi presi in prestito perché confidavano in profitti stellari e fatturati in ascesa; 2) l’immancabile bolla immobiliare che ha fatto fallire la Vegrad e la STC, le maggiori aziende immobiliari del settore; 3) prestiti (che hanno toccato il 137% dei depositi finanziando la quota in eccesso con altri prestiti internazionali interbancari che ora pesano sui conti) concessi ad aziende slovene che hanno tentato la conquista nei Balcani, dove invece, hanno preso, come in Serbia, un bagno di sangue; 4) settori in crisi come l’automotive, l’immobiliare praticamente fermo e grandi nomi del commercio al dettaglio che pagano solo gli interessi sul debito."
A questo punto le spiegazione di questo tipo di articoli deve far ricorso a due pericolose sindromi la TINH (This Is Not Happening) o la BSA (Braccia Strappate all'Agricoltura). Come al solito possibili combinazioni convesse delle due patologie.
Pregevole anche questo articolo di Bastasin il quale, dopo aver spezzato le reni agli oligarchi russi con un'audace rivisitazione dell'Operazione Barbarossa vuole difendere la democrazia italiana dall'uscita dall'euro (prossima ventura).
Si vocifera che Corrado Guzzanti lo voglia come interprete per il sequel di Fascisti su Marte. E' evidente che nel suo caso Il Metodo Stanislavskij risulterebbe superfluo.
leggo dall'articolo da te citato:"Autarchia, impoverimento della popolazione, decisioni traumatiche e non discusse da un Parlamento. Vi ricorda qualcosa? " Certo, mi ricorda un certo Sig. Monti che dice che occorre la crisi per le decisioni impopolari come le loro cosiddette "riforme strutturali per la competitività"
Hai perfettamente ragione! "Decisioni traumatiche e non discusse da un Parlamento" è esattamente quello che vogliono i sostenitori del "più Europa" e "impoverimento della popolazione" è esattamente quello che stà accadendo ora. Veramente pardossale che questi sostenitori dell'euro siano disposti ad accettare in suo nome quelle stesse sciagure che (secondo loro) ci aspetterebbero se ne uscissimo.
Soltanto Beati Noi che abbiamo la fortuna di avere le Sue lezioni! Complimenti per la conferenza di oggi, seguita un po' in streaming. Il Suo impegno è veramente grande ed encomiabile, di fronte ad una platea così eterogenea e imprevedibile. Buon ritorno a casa.
Prof mi sono preparato psico-fisicamente per tutto il week end in attesa del suo intervento a uno mattina di oggi. Metto la sveglia, sintonizzo la tv, caffè, bello impoltronato e poi...nemmeno 5 minuti la fanno parlare? ha avuto maggior risalto quel tizio collegato dal Giappone che non si sa chi sia e cosa abbia detto (non si capiva "na fava"!). Ma poco male, è un inizio...e la settimana inizia decisamente meglio anche al sol pensiero che ci sia lei a fare da "apripista". Non fosse altro che davanti alla tv c'era anche il mio collega (al quale ha catturato l'attenzione giorni fa) e i miei genitori che senza saperlo avevano a loro volta assistito al suo passato intervento rimanendo estasiati. Che dire, va già bene così!
Professore, leggendo Il tramonto dell'euro lei cita un simpatico aneddoto sul politico che non deve dire la verità ma vendere un sogno. Lei non ne fa il nome, ma secondo me è Francesco Boccia...ci ho preso? :)
È dura ragazzi... A tutta la città ne parla l'espertone di turno diceva che il successo dell'imprenditoria veneta negli anni '90 era basata sulle famose "svalutazionicompetitivedellaliretta" e nessuno a fare semplici obiezioni per esempio:
- di grazia, quali sono stati i problemi causati da tali svalutazioni?
no perché se con le svalutazioni crescevamo e facevamo un pacco di soldi... QUAL'è IL PROBLEMA PRENDIAMO ATTO CHE SIAMO DEGLI SFIGATI IMPRODUTTIVI NERI BRUTTI E CATTIVI, MA ALMENO DEGLI SFIGATI RICCHI!
Direi anche: "..ma se con la svalutazione l'economia girava e si riusciva a vivere bene, a comprare la casa per sé e per i figli, a mandare i figli all'Università, siamo sicuri che sia una cosa così NEGATIVA ? Perché vogliamo essere così "coglions" da accettare la miseria nera per avere la soddisfazione di dire: NOI NON SVALUTIAMO !! ? Ma siamo pazzi ?"
Oltre alle giuste osservazioni di Paolo c'è un punto che non capisco: ammettiamo pure per amore di discussione che le PMI rappresentino un problema per il nostro sistema produttivo (ma la replica keynesiana del prof mi è parsa piuttosto convincente); pensa forse Brancaccio di usare la crisi come strumento di politica industriale? Cosa sarebbe, la shock economy "de sinistra"?
... e i gentili signori della Commissione Europea si sono sentiti subito in obbligo di commentare; minacciare, sarebbe più corretto.
Non fossimo in presenza di un deliberato attacco alla democrazia, alla sovranità, e al benessere dell'Europa, una frase come "Continued and determined implementation of the programme offers the best way to restore sustainable economic growth and to improve employment opportunities in Portugal", sarebbe semplicemente risibile; da ridere invece c'è ben poco, la lucida follia dei tecnocrati vuole la tragedia sociale.
Ieri a Livorno purtroppo c'era molta gente e non ho avuto modo di farLe una domanda, professore. Secondo Lei come andrebbero gestiti i prestiti LTRO in caso di uscita dall'Eurozona? Grazie se vorrà rispondermi.
Qualcuno mi correggerà se sbaglio ma di fatto sono prestiti in valuta estera che sarà più difficile remunerare dopo la rivalutazione della valuta con la quale si è contratto il debito (che poi nel caso che l'euro sparisse perchè usciamo per ultimi probabilmente non sarebbe neanche un problema). Non è un problema a prescindere perchè si esce per riprendere sovranità monetaria e nel caso una banca non riuscisse a sostenere il debito, verrebbe nazionalizzata in seguito al salvataggio.
Questa mattina, come tutte le mattine, è andata in onda su Rai Radio3 "Tutta la città ne parla", trasmissione di approfondimento a partire dalle telefonate degli ascoltatori. Parlavano del lavoro che manca, di dignità delle persone, delle persone che si sono tolte la vita. In Veneto (ma credo non solo in Veneto), gruppi di psicologi per prevenire i suicidi. Eccoci all'acqua, Prof.! Non riesco a descrivere a voi quale sia, tra le emozioni, quella che provo in questo momento. Se fossi un gatto, soffierei e graffierei...invece, il fondo del barile stiamo grattando. Siamo forse deboli di carattere, vulnerabili: se perdiamo il lavoro, se non lo troviamo, se non ce la facciamo più e via e via? No, questo non mi piace per niente. Il problema non è l'accettazione ma il superamento del problema.
(consiglio di lettura, 1a ed. italiana 2005, Frank Furedi "Il nuovo conformismo: troppa psicologia nella vita quotidiana")
Non credo che il supporto psicologico però miri all'accettazione. Piuttosto al liberarsi da un senso di colpa: dietro un suicidio c'è anche autopunizione. Mi domando cosa accadrà quando lo stesso punto di disperazione arriverà negli animi di chi sente di non aver nulla di cui punirsi...
Va bene che oggi nella finanza va di moda una ciliegina che tira l’altra e l’appetito vien mangiando soprattutto quando si tratta di socializzare le perdite delle banche, ma ora è giunto il momento di mettere fine alle idiozie che i burocrati europei continuano continuamente a condividere anche se appunto una tira l’altra.
Eccone un’altra di ciliegina sulla torta … EU’s Rehn- Big depositors could suffer in future bank bailouts under new law UKReuters quindi la festa è ufficiale e i depositanti possono incominciare seriamente a preoccuparsi ma solo quelli che hanno depositi in banche a rischio di fallimento o nazionalizzazione!
Ve la ricordate la seguente notizia…
BRUXELLES (Reuters) – In base a una nuova bozza di legge europea i titolari di conti bancari superiori ai centomila euro potrebbero essere coinvolti in future liquidazioni bancarie, mentre i correntisti sotto i centomila euro continuerebbero ad essere protetti. Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, nel corso di un regolare incontro con la stampa.
“In nessun caso, né ora né in futuro, è possibile coinvolgere i titolari dei depositi inferiori ai centomila euro”, ha detto Chantal Hughes, portavoce del Commissario Ue ai Mercati Michel Barnier.
“Nella proposta della Commissione, che attualmente si sta discutendo, non è escluso che i depositi sopra i centomila euro possano essere strumenti utilizzabili per i bail-in”, ha aggiunto la portavoce.
Venerdi vi ho fatto ascoltare le parole del genio della lampada di Unicredit e oggi ecco la confermata definitiva…
” Esiste una gerarchia molto chiara, in un primo momento pagano gli azionisti, poi eventualmente gli obbligazionisti e i depositi non protetti. Tuttavia, il limite di € 100.000 è sacro, i depositi più piccoli sono sempre al sicuro.”
Balle e sappiamo tutti il perché in una crisi sistemica come quella attuale, in una depressione, in una debt deflation devastante non esistono certezze. La Commissione europea sta attualmente elaborando una direttiva sulla sicurezza delle bancale, che includa la questione della responsabilità degli investitori nella legislazione degli Stati membri.
Cio’ che è accaduto a Cipro ormai lo conosciamo tutti, per salvare i capitali russi, quelli degli amici degli amici, i ciprioti erano pronti a sacrificare i risparmi dei propri connazionali con l’iniziale consenso della UE.
Una ciliegina tira l’altra attenzione l’appetito viene … maneggiando soldi altrui. Ricordate il mio motto… ” Nella finanza tutto si crea nulla si distrugge, tutto si trasferisce da una tasca all’altra”.
PROSSIMAMENTE CONVERRA’ METTERE IL GRUZZOLO SOTTO IL MATERASSO
Secondo il blog di Paul Krugman la Francia beneficia di un trattamento speciale.
Questa considerazione è un colpo alle speranze che sarà la Francia a far saltare il banco e/o che come al solito coloro che sono indicati come 'bruttisporchiecattivi' sono gli unici che rispettano i trattati europei?
Il consiglio di lettura è ottimo. Quel testo è molto ben scritto e - almeno da me - condivisibile quanto alle conclusioni.
Se posso, da psicologo (quindi da professionista) ti dico, però, che l'obiettivo di un percorso psicologico non è MAI l'adattamento all'esistente. Non siamo servitori di nessun "dover essere", che sia di Stato, di Partito, o di Unità Monetaria.
Semmai, cerchiamo, con quel poco che sappiamo del funzionamento delle nostre menti, di essere utili a chi sta perdendo la speranza. Per esempio, è noto che chi si trova sotto pressione, tende a fare scelte sbagliate (e dal punto di vista cognitivo, e dal punto di vista economico), è meno interessato alle conseguenze a medio-lungo termine dei suoi comportamenti, si lascia facilmente abbagliare da promesse di ricchezza immediata (e, bada bene, anche 50 euro possono essere considerati "una ricchezza", per alcuni).
Per dirti quanto poco ben visti siamo, ti racconto solo questo episodio: l'anno scorso un prenditore (sì, "prenditore"; la "im" iniziale se l'è esportata in Svizzera con il resto dei suoi capitali), abbandona letteralmente un'impresa di 640 dipendenti e scompare nel nulla. Prima alle Maldive, poi in Svizzera, dove ha acquistato case e portato le attività finanziarie. I dipendenti del cotonificio (funzionante, con qualche milione di commesse, esistente da più di 120 anni) si ritrovano prima in cassa integrazione straordinaria, poi - in parte - in mobilità.
Solita trafila sindacale, cortei, proteste, blocchi stradali... Io vado a parlare col sindaco e con i sindacalisti e propongo loro di occuparmi del sostegno psicologico a chi ne avesse bisogno e ne facesse richiesta. Gratis, perché so cosa significa stare in cassa integrazione e in mobilità, e perché vivere sulle disgrazie altrui non mi piace.
Avete sentito qualcuno, voi, per caso? Proposta caduta nel nulla più totale (con qualche reazione tra il divertito e l'irrisorio, specie da parte dei sindacalisti).
Faccio anch'io come Alberto: mi siedo sulla riva del fiume e aspetto. Mi dispiace, perché non amo vedere galleggiare i cadaveri.
C'è un nuovo post di Krugman sul suo blog che potrebbe essere una sorta di scoop: La Francia sta pagando tassi troppo bassi per i dati economici che sforna e quindi, secondo Krugman, potrebbe star ricevendo dalla BCE l'aiuto che ai paesi "diversamente appartenenti all'Euro" non vengono dati se non in cambio di ingenti dosi di austerità.
è ovvio che la germania via bce deve aiutare la francia...e questo è pericoloso in quando allungherebbe la vita dell'euro (di molto anche potenzialemente)
A quanto pare alla TV tedesca sanno discutere in maniera decente sulla crisi dell’euro.
Sembra che l’euro sia il fattore che IMPEDISCE l’integrazione europea. Se qualcuno avesse voluto bloccare il sorgere di un ‘blocco’ europeo avrebbe dovuto inventarsi la moneta unica..
Dunque, alla Deutsche Bundesbank abbiamo un modello economico... gli abbiamo chiesto, dando retta alle curiose teorie di commentatori come Krugman e Wolf: "I salari in Germania dovrebbero aumentare più di quanto non facciano? La spesa pubblica dovrebbe aumentare? Questo aiuterebbe i paesi della periferia?"... e il modello ci ha risposto, in effetti... sfortunatamente... è veramente frustrante... NEIN!
"For sharing the burden of macroeconomic adjustment, commentators such as Martin Wolf and Paul Krugman have suggested that Germany should lower its competitiveness, say, by means of a considerable hike in wages; in other words, a larger increase than is warranted by conditions on the German labour market. The idea behind this is that competitiveness is relative: one country’s loss is another country’s gain. Unfortunately, according to our own estimates, the results of such a policy would be likely to disappoint. We assumed an additional wage increase in Germany of 2 percentage points above what would normally be expected as the outcome of bargaining. Then we used our economic models to calculate the effect that such an increase would have on the exports of peripheral euro-area countries. Owing to the nature of the trade flows between Germany and southern Europe, the effect would be close to non-existent. Only Ireland could expect a moderate lift. By contrast, Germany’s economy would take a hit. Depending on the model, employment would ultimately fall as much as 1 %, and output by ¾ %. There would be no free lunch in terms of higher German purchasing power and higher exports of deficit countries. In the case of macroeconomic adjustment, burden-sharing through wage rises in Germany would be truly self-defeating. The same applies to a further fiscal stimulus in Germany."
Nell'interminabile gara europea a chi ce l'ha piu' lungo, grazie ad un'analisi targata Bundesbank uscita con grande tempismo in piena crisi cipriota, i germanici scoprono di avere un patrimonio privato inferiore rispetto ai latini. Die Zeit intervista il grande storico dell'economia Werner Abelshauser, che prova a spiegarne le ragioni storiche.
Una conversazione con lo storico dell'economia Werner Abelshauser.
Die Zeit: E' crollato un mito tedesco: abbiamo sempre pensato di essere più ricchi dei sud-europei, ma in realtà non lo siamo. Perché ci abbiamo creduto davvero?
Werner Abelshauser: Abbiamo creduto a questo mito perché dal 1952 anno dopo anno abbiamo registrato un avanzo commerciale. Per questo pensavamo di essere ricchi.
Abbiamo anche pensato: chi guadagna molto, risparmia anche molto. E' un altro mito destinato a crollare? Oppure questo denaro prima o poi dovrà essere visibile nei patrimoni?
Sicuramente guadagniamo bene, ma l'inflazione se ne mangia una parte. Nell'altro mito c'è qualcosa di vero, in Europa siamo fra quelli che riescono a risparmiare, sebbene lo stato ci dia sicurezza. Forse è l'influenza dell'etica protestante...
...ma ora scopriamo che gli svedesi o i cattolici francesi risparmiano quanto noi, e i francesi, secondo quanto si può leggere, hanno in media un patrimonio superiore al nostro...
E' ingannevole, i francesi in media non sono più ricchi dei tedeschi occidentali. Il valore medio tedesco ci sembra così basso perché i patrimoni nella Germania dell'est e dell'ovest sono divergenti.
I patrimoni dei tedeschi sono così bassi perché 16 milioni di tedeschi dell'est nullatenenti abbassano la media?
I tedeschi dell'est non potevano accumulare ricchezze, e non potevano ereditare patrimoni. Tenendo conto di questo, la statistica cambia completamente: i tedeschi dell'ovest sono molto più ricchi. O meglio: pochi tedeschi dell'ovest. I patrimoni da noi sono suddivisi fra pochissimi ricchi e tanti relativamente poveri.
Ma allora perché nei paesi in crisi del sud Europa i patrimoni privati hanno assunto dimensioni così considerevoli? Ci sono ragioni storiche o culturali?
Nel sud Europa non si fa affidamento sullo stato sociale. Molto spesso sono i cittadini a dover costituire le riserve necessarie per l'istruzione dei figli, per i casi di malattia, per la vecchiaia. I patrimoni saranno usati per questo. Di fatto i risparmi hanno funzioni previdenziali, che da noi sono assegnate allo stato sociale. Al di fuori del patrimonio individuale o di quello della famiglia, non ci sono sicurezze. A ciò si aggiungono anche dei fattori di breve termine che giustificano la prosperità: IL SUD HA BENEFICIATO DELL'EURO. (??????????????????????)
Questa tradizione è ancora più vecchia. L'Europa del sud non ha vissuto, come la Germania, le masse di lavoratori che durante l'industrializzazione hanno dovuto trovarsi un posto nelle aree urbane. Ciò ha portato quasi inevitabilmente ad affittare le abitazioni, non sarebbe stato possibile alloggiare queste masse in maniera diversa. Nel sud invece il familismo ha avuto un ruolo importante, in particolare l'elevato numero di piccole imprese familiari disseminate in questi paesi. Nel sud Europa c'è stata quindi la possibilità di avere case di famiglia di proprietà, spesso ereditate …
Lo studio avrà effetti sulla solidarietà del contribuente europeo?
Non possiamo continuare con questa solidarietà a fondo perduto. E lo studio lo conferma. Ma per l'Europa scegliere un un sistema alternativo ai cambi fissi imposti dall'Euro potrebbe essere un'alternativa altrettanto valida. L'Europa non ha necessariamente bisogno dell'Euro come moneta unica. Ma questa è un'altra storia ...
Governo, Giorgio Napolitano spinge per larghe intese e stigmatizza le campagne moralizzatrici di certe forze politiche.
Le forze politiche oggi come ieri in periodi di crisi devono essere responsabili e avere il coraggio di arrivare a larghe intese. Anche perché così si può rispondere alle campagne moralizzatrici che in realtà sono distruttive per la politica. Il Presidente Giorgio Napolitano a un convegno in ricordo di Gerardo Chiaramonte, storico dirigente del Pci, manda un messaggio tutt'altro che velato ai partiti: a Pd e Pdl per esortarli a uno sforzo per arrivare a larghe intese, a M5S evidenziando la portata distruttiva della campagna moralizzatrice.
"Nel 1976 ci volle coraggio - ha detto Napolitano - per quella scelta di inedita larga intesa e solidarietà, imposta da minacce e prove che per l'italia si chiamano inflazione e situazione finanziaria fuori controllo e aggressione terroristica allo stato democratico come degenerazione ultima dell'estremismo demagogico". Il senso di una funzione e responsabilità nazionale democratica - ricorda il capo dello stato - guidò Gerardo nella grande crisi e svolta del 1976, impegnandolo in prima linea al fianco di Enrico Berlinguer nella scelta e nella gestione di una collaborazione di governo con la Democrazia cristiana dopo decenni di netta opposizione". E la decisione della "concitata chiusura da parte del Pci dell'esperienza della solidarietà nazionale fu foriera di un arroccamento fuorviante".
Napolitano lancia anche una frecciata ai grillini. "Certe campagne che si vorrebbero moralizzatrici in realtà si rivelano, nel loro fanatismo, negatrici e distruttive della politica", sottolineando la "testimonianza della moralità di uomo politico di Chiaromonte", di cui "peraltro" non parlano "certe" campagne moralizzatrici.
A dare continuità al messaggio napolitaniano ci pensa poi Silvio Berlusconi. Aneanche un'ora di distanza interviene al Tg4: ""Finalmente Bersani si è aperto, si è reso disponibile a un incontro. La data non è stata ancora fissata".
Qualcuno di voi è in grado di costruire uno di quei contatori che fanno una sorta di conto alla rovescia? Ho notato che molti drammaturghi hanno una sorta di contatore del debito pubblico. Noi potremmo mettere il conto alla rovescia dei giorni che mancano agli attesi "benefici di lungo periodo" delle riforme.
La dicitura sarebbe anche di sapore amaro: "Mancano tot giorni ai benefici delle riforme: non suicidatevi prima della data perché ne vale la pena."
PS: Libero di non pubblicare questo humor inopportuno. Però il contatore vi prego di farlo.
Caro prof ti ho sentito stamattina su Radioradio e come succede ogni volta che ti ascolto ho avuto un orgasmo auricolare. Come già detto faccio mio quello che dici e lo uso (pavoneggiandomi e senza citarti) nelle mie chiacchiere da bar riscuotendo un successo che manco te lo immagini. Ergo le tue idee piacciono anche se esposte rozzamente come posso esporle io. P.s. Urge una tua presenza attiva in politica e se la cosa, come hai detto stamattina, non ti attrae minimamente chissenefrega: il bene comune innanzitutto! :-) Paolo
Vorrei porre una domanda politica al prof e al blog, sperando che la trovi interessante.. Nel video di Napoli, ancora si parla della presunta democraticità di un uscita fatta senza consultazione popolare, in silenzio, e in poco tempo.. ma quale governo appartenente al PUD€, potrebbe mai fare una cosa del genere?? L'unica possibilità è che la decisione venga da un partito nuovo, vergine riguardo all'euro e che non soffra di pentimenti elettorali post uscita.. Ma un tale partito, dovrebbe essere chiaro, onesto e sopratutto dovrebbe dire la verità sull'euro.. e su tutto ciò che comporta.. Mettendo al primo punto del programma quella che lei chiama ( e sono completamente d'accordo) la condizione necessaria ma non sufficiente per risolvere la crisi.. l'uscita dall'euro.. Bene.. Quello che succederebbe in caso di una vittoria elettorale di un tale partito, sarebbe un picco immediato dello spread da quando escono i primi exit polls a quando il governo non si insedia e pone limitazioni alle fuoriuscite di capitali.. La domanda è, quale costo avrebbe tutto questo in termini di aumento del costo del debito???
Detto questo.. facendo entrare nel gioco il M5S.. non crede che ci possa essere una possibilità che qualcuno, magari Grillo stesso, abbia pensato a tutto ciò e sia per motivi elettorali ( non essendo chiaro sul problema e sventolando anch'egli il fantasma del debitopubblicobrutto, possa da un lato prendere il consenso dei disinformati, e dall'altro calmierare lo spread parafrasando su un in'impossibile referendum democratico) sia per motivi di compiacenza dei mercati abbia deciso di adottare una tattica elettorale basata sul o noi o loro (il PUDE).. in questo modo, sapendo che solo a maggioranza assoluta si potrebbe far passare un decreto di uscita, sa che non può dire la verità fino a quando tale obiettivo non sarebbe raggiunto...
Io ci ho pensato molto, e sono arrivato alla conclusione che sarebbe proprio quello che avrei fatto io al suo posto.. e proprio dopo aver letto il suo libro.. Lei si definisce un economista e non un politico e quindi non ha la stessa esigenza di Grillo.. il suo lavoro è un altro ma io credo che vadano in parallelo... Perchè semmai il M5S dovesse arrivare a un tale risultato (anche se cmq anch'io penso che potrebbe arrivare prima un uscita dall'alto) ammettendo poi di aver mentito come gli altri riguardo alle vere cause della crisi, dovrà essere anche lei ad ammettere e apsiegare che questo modo di agire ci ha aiutato a prendere anche in giro i mercati, prima di togliergli definitamente la possibilità di gestire il nostro tasso di interesse sul debito...perchè per realizzare l'uscita a sinistra di Brancaccio è fondamentale anche riprendersi Bankitalia...
"Con la crisi le ideologie son pronte per tornare. Anche il nazismo e il fascismo non scompaiono mai. Io ne sento l'odore da lontano ed è questo il momento del loro grande ritorno. Quando ci sono pesanti crisi economiche e politiche, la gente rispolvera le parole d'ordine più facili e comprensibili, è sempre stato così. Oggi se uno dice "basta con gli immigrati" ha un seguito immediato. In Francia c'è Le Pen, la destra razzista avanza in Finlandia e non parliamo dell'Ungheria, dove al governo c'è la destra conservatrice e la destra estrema alle ultime elezioni è diventata il terzo partito proponendo leggi contro gli ebrei. Stanno nascendo in Europa delle destre violentissime che fanno leva sui sentimenti e sui luoghi comuni più irrazionali: l'immigrato che arriva e ti ruba il posto di lavoro oppure "il pane è nostro e ce lo dividiamo tra noi". La gente esasperata pensa così. [...] Non bisogna lasciare possibili spiragli a queste forze. Molti nostri avversari non capiscono che il MoVimento 5 Stelle è un argine democratico contro questi gruppi, se non ci fossimo noi avrebbero senz'altro più spazio." Contrariamente a quanto affermato ieri durante Piazza Pulita nessuno dello staff di Beppe Grillo ha mai avuto contatti con Marine Le Pen nè intende averli.
A me sembra che torni.. Le pen ha tante caratteristiche, ma quelle che prima vengono in mente sono la sua posizione sull'euro, e quella sugli immigrati.. Ora, a parte il fatto che io condivido parte del discorso sugli immigrati, a me sembra che Grillo stia seguendo proprio il copione che le ho esposto sopra..
Allontanandosi dal problema euro, si sposta l'attenzione su problemi estetici, puntando al giusto posto di partito che assorbe la rabbia dei cittadini cercando di incanalarla in un circuito di pensiero politico più moderato e meno estremista.. Si trascura o si giggioneggia sulla questione euro, e si cerca consensi per non doversi smentire troppo quando ci sarà l'uscita... Mi piacerebbe davvero sapere l'opinione del prof riguardo al cosa avrebbe fatto lei se fosse un politico e non un semplice divulgatore di informazione economica.. Non si dimentichi che se mai ci sarà un governo Grillo, in molti vorrebbero vederla come ministro dell'economia.. ;-)
Cicciilbrillo : ma Grillo è un politico estetico ...ma non crederai che abbia un attidutine seria oltre a un programma politico vagamente serio (???) non ha una proposta chiara neppure sul risparmio energetico ...( protebbe dire semplicemente mutuiamo le legge della germania -che non sono le migliori ma sarebbe un inizio...) dire che immagrazione incontrallata significhi aumento dell'offerta (incontrallata) anche di persone intellegenti e molto qualificate che accettano demansionamenti e quindi implicitamente inasprimento della (meschiana) lotta fra poveri (cose che ho visto e che non avevo mai pero' accettato e riconosciuto prima di incotrare questo blog...)non è ^esteticamente^molto bello^^.. certo accogliamo tutti a braccia aperte suona molto meglio...Penso pero' alla realta' schifosa dei raccoglitori e dei braccianti specialmente al sud ,probabilmente trattati peggio degli schiavi nell'america dell'800...e sembra un fenomeno proprio figlio dell'immagrazione non controllata (suppongo che prima i braccianti italiani dovessero pagarli e ci fosse un minimo di intervento sindacale...) oppure di categorie come gli autotrasportatori a cui come ci informa il nostro amico del forum propongono contratti con riduzioni del 40% e subiscono la concorrenza di colleghi 'comunitari' che pagono la previdenza come se lavorassero in romania...e questo lo possono fare perchè sotto la minaccia di essere sostituiti (e sempre sostituibili) da lavoratori comunitari...o magari di spostare le sedi delle aziende direttamente all'est ... e quante categorie ce ne saranno come i trasportatori costretti alla delfazione e alla poverta' dalla spietata concorrenza con persone e mercati del lavoro piu' poveri meno regolamenti con costi del lavoro e previdenza enormemente diversi (lo so sono discorsi schifosetti ma alla fine temo abbiano ragione i taxisti con le loro organizzazioni paramilitari ...una via di mezzo non sembra possibile ,se non lotti e non lottate sarate/me annichiliti ) ps:sembra che i post di beppegrillo siano scritti a quattro mani con autori come fo' michele serra(forse) stefano benni e altri ex-autori di grillo (nulla di piu' facile) oltre al gruppo casaleggio (che forse è piu' concreto e affidabile almeno sai cosa aspettarti) comunuque non mi sembra che il blog sia letto neppure dagli eletti grillini (quindi non vedo perchè dovremmo farlo noi) è un po' come repubblica serve a confermare e sostenere l'immagine e l'autostima dei grillini e di farle sentire persone speciali e veramente fighe.. ps2:forse l'italia è il paese meno razzista del mondo ma il uk e in germania non mi risulta esistano baraccopoli o immigrati trattati come bestie come -in casi documentati- i braccianti nelle regioni del sud...
Mi sarei aspettato un altro tipo di risposta... Non volevo certo sponsorizzare il voto a Grillo o al M5S (e nemmeno volevo concentrare il ragionamento sul versante immigrati), facevo solo notare che riguardo all'aspetto economico, il M5S è l'unico partito al momento in parlamento non facente parte del PUD€... di conseguenza è l'unico da cui ci si potrebbe aspettare (il che non vuol dire che è sicuro e automatico) un proposta di uscita dall'euro per decreto, in silenzio e in fretta.. una tale proposta non sarebbe mai approvata se non a maggioranza e quindi solo nel caso che il M5S avesse la maggioranza assoluta in entrambe le camere..
Il punto è che se esistesse davvero una tale intenzione, vorrebbe dire che ogni volta che Grillo ha posto l'accento sulla problematica del debitopubblico brutto, l'ha fatto per distogliere l'attenzione dai veri problemi.. sia per consenso dei disinformati, che per calmare lo spread..
La domanda era chiara.. cosa avreste fatto voi... ??? Il prof e chiunque a conoscenza del problema si fosse trovato a gestire in parlamento la mole di voti ricevuti dall'elettorato del cambiamento... Non l'ha deciso Grillo di entrare in un regime non democratico creando il mostro dello spread.. ma questo esiste e prima di togliergli il potere di far fallire l'Italia, bisogna gestirlo e forse anche assecondarlo, perchè solo dopo l'uscita i mercati non avranno più il timore di perdere denaro a causa della svalutazione (o in altri casi perderanno la voglia di guadagnarci dalla svalutazione stessa)...
Come ho già detto, conoscendo la situazione, è esattamente quello che avrei fatto io al loro posto.. Se avessi detto la verità.. avrei sia perso consenso, che alimentato la spirale della disinformazione mediatica.. Se fosse stato un parlamentare 5 stelle e al mio primo giorno avessi dato ai giornalisti che dovremmo uscire dall'euro.. mi sarei preso la responsabilità di un panico incontrollato e forse anche di un bankrun....i giornali avrebbero messo sulle prime pagine le dichiarazioni pazze di un parlamentare con le idee strambe riguardo ai presunti danni della moneta unica e degli assurdi vantaggi in caso d'uscita.. CdS e Repubblica ci avrebbero sguazzato per giorni..
non è cosi...Grillo è PUDE ...per essere onesti Berlusca e Tremonti sono meno PUDe di grillo ....Berlusconi ha fatto dei discorsi sensati sull'euro (dopo la scorsa estate) discorsi che grillo non ha mai fatto (ha lanciato degli slogan , dicendo tutto e il contrario di tutto ) berlusconi ha fatto dei discorsi compiuti informati e ragionevoli sull'euro e cosi' tremonti ...certo non ci si puo' fidare neppure di berlusconi ovviamente... purtroppo la sensazione crescente è che abbia ragione alberto (SIGH!) e che grillo/casaleggio stiano subendo piu' che apprezzando il lavoro e la disponibilita' di alberto presso i grillini....Oggi sembra che grillo abbia detto agli eletti stellati che alla quarta votazione di valutare PRODI (!!!) perchè sarebbe affidabile e preferibile a dalema e amato...ora questo sarebbe una scelta ben precisa , e verrebbe l'alibi dell'improvissazione e sciatteria che attribuivo a grillo ps:cicciobrillo sono quasi totalmente in disaccordo con quanto hai scritto
Che grillo o il M5S appartenga al PUD€ è una supposizione che potrebbe essere valida o meno.. L'appartenenza al PUD€ dipende dalla storia politica.. Il PD ci ha fatto entrare nell'euro, e il pdl ha governato molti anni durante tale periodo senza mai batter ciglio.. per entrambi, se dovessero riconsiderare l'euro, partirebbero le polemiche.. Per Berlusconi molto meno che per il pd.. ma Berlusconi è un caso a parte su tutto dato che dice tutto e il contrario di tutto...
Grillo è stato vago è vero, ma resta cmq l'unico partito euroscettico.. ed è ovvia la posizione che è passata dal definire un piano b che ci faccia uscire col minor danno possibile a, facciamo un referendum, per prendere tempo...
Mi dispiace che tu sia in disaccordo, ma la mia è e resta una supposizione..
Io chiedo.. se oggi un partito vergine sull'euro, avesse voluto mettere al primo posto l'uscita dall'euro, e fosse stato chiaro e veritiero ( stile Bagnai) fin dall'inizio sui reali motivi della crisi.. probabilmente avrebbe fatto impazzire lo spread.. Cosa che gli avrebbe messo tutta la stampa contro, e che gli avrebbe fatto perdere tutti i consensi guadagnati... Considerando tutto ciò, non credete ci possa essere la possibilità, che Grillo o qualcuno al vertice, avendo capito la situazione, abbia deliberatamente deciso di prendere in giro elettori e sopratutto mercati, sul reale programma del M5S per fare in modo di non essere bacchettati dallo spread, dal momento in cui si vincono le elezioni, fino a quando non parte il decreto di uscita...
La domanda è.. voi, avreste davvero agito diversamente in quella situazione?? Io avrei fatto esattamente così.. perchè solo così si può riparare al fatto che in questo paese la democrazia è compromessa dalla possibilità dei mercati di decidere il tasso al quale finanziare la nostra spesa... e naturalmente non si può imputare la colpa di ciò al M5S...
Buonasera professore,
RispondiEliminaho appena finito di vedere i due video di Napoli su youtube, ecco per i lettori del blog i link:
http://www.youtube.com/watch?v=3iyjx1K9rUs
http://www.youtube.com/watch?v=xSdO4NpCH-U
Penso che il professor Brancaccio le abbia mosso una critica politica (quando parla di interclassismo) che dimostra quanto lei sia temuto in quegli ambienti politici;
il fatto che persone come me (che non sono di sinistra, ma non sono nemmeno un capitaista mini o maxi che dir si voglia) credo metta molta paura a chi prima ha sposato più o meno convintamente da sinistra politiche ultraliberiste e ora teme di pagarne il conto.
Brancaccio, che pure non credo sia ascrivibile al PUDE (o almeno non totalmente..o forse si) si trova nell'imbarazzante circostanza di trovare argomenti politici di sinistra validi da contrapporre al "Tramonto".
Tranquillo prof., su di me e anche sugli altri NON ATTACCA!
Alberto, non devi permettere di nuovo che attraverso il tuo blog si usi la calunnia contro stimati economisti.
EliminaBrancaccio ha manifestato tutto il suo apprezzamento quando Gallegati (in coppia con Stiglitz?) si è messo al servizio del M5S che è più interclassista della vecchia DC, come autorevoli analisi del voto (nonché un programma politico altamente fuzzy) dimostrano.
Essendo Brancaccio una persona coerente e seria non potrebbe mai rivolgerti come critica l'"interclassismo" di cui lui è evidentemente un alfiere.
P.S. Parliamoci chiaro, se gli amici che mi vendono Lotta Comunista rivolgono al "Tramonto" la critica di interclassismo li posso stare a sentire. Hanno un loro progetto politico e una loro coerenza personale. Da tutti quelli che da anni fanno la corte alla cosiddetta sinistra partitico-sindacale mi aspetto su questo tema un dignitoso silenzio al fine di non aggravare la loro situazione disperata.
Brancaccio è interclassista?scusami ma il post è ironico ?con simpatia e senza polemica solo x capire
EliminaBrancaccio è autorevole e preparato ma quando dice che le pmi sono le metastasi del paese fa una considerazione politica e non economica dovuta alla sua militanza massimalista credo
Errata corrige:
Elimina"il fatto che persone come me (che non sono di sinistra, ma non sono nemmeno un capitaista mini o maxi che dir si voglia) seguano con crescente interesse la sua opera di divulgazione credo metta molta paura a chi prima ha sposato più o meno convintamente da sinistra politiche ultraliberiste e ora teme di pagarne il conto."
A proposito dei video di Napoli, vorrei dire solo una cosa: sono contenta, molto contenta, di quell'abbraccio. Alla fine, io sono sempre stata per l'unione fa la forza, quando possibile. Apprezzo e ho sempre apprezzato anche Brancaccio, Zezza, Cesaratto ecc. Ma la differenza, per me enorme, che non si può ignorare, tra Bagnai e tutti gli altri, sta negli strumenti che, con una passione civile e una disponibilità umana e a costo di una fatica che possiamo immaginare, Alberto ci ha messo in mano, a me e a tanti tanti lettori pseudoeconomisti della strada dalle idee giuste ma confuse. Strumenti che arrivandoci nelle mani non sono rimasti certo lì, ma noi a nostra volta abbiamo passato ad altri, con un effetto moltiplicatore di cui secondo me già si son viste le conseguenze. Un effetto che nessun articolo sul Manifesto o comparsata alla tivù avrebbe mai potuto evocare...
EliminaAltra differenza fondamentale assolutamente non trascurabile è la semplicità che utilizza Bagnai nel spiegare e sostenere le tesi. Chiunque può ascoltarlo e tranquillamente capire il suo ragionamento e non parlo semplicemente di persone che non hanno basi di economia ma mi riferisco anche a chi la scuola non l'ha proprio frequentata o lo ha fatto per "dovere" anni e anni fa. Inoltre il prof non ha assolutamente interessi da difendere o personalismi da portare avanti avendo paura di affermare il giusto o dicendo mezze verità come molti colleghi fanno. Lui va dritto per la sua strada anche a costo di scontentare o smentire qualcuno. Chiarezza e franchezza, al mondo d'oggi sembrano niente?
Elimina@Dyd
Eliminacon simpatia e senza polemica, solo per capire: per valutare l'appartenenza politica, secondo me non conta la tessera (vedi Ferrero, Landini, Airaudo), ma i fatti.
1) un "comunista" vero non avrebbe mai taciuto sull'euro. Pur considerando la lettera di giugno 2010, sappiamo che altri avevano detto cosa era l'euro PRIMA che entrasse in vigore e sappiamo anche che Brancaccio è un valido economista.
2) ha esplicitamente ammesso di aver ricevuto pressioni e ritorsioni (implicitamente significa che le pressioni prima del giugno 2010 le aveva accettate in silenzio per amor di carriera).
3) Solo di recente ha assunto una posizione critica nei confronti del PD, ma ancora non ha preso completamente le distanze (che io sappia).
4) A me è parso indicasse le PMI come metastasi non in riferimento al comunismo, ma in quanto meno competitive rispetto alle grandi "corporations", perfettamente in linea con il PD e con DeCecco. Alla faccia di Marx!!!
5) A completare il quadretto si inserisce la sviolinata a Grillo... il più interclassista di tutti i partiti!
Anch'io come Sandro penso che Brancaccio si trovi nell'imbarazzante circostanza di arrampacarsi sugli specchi per giustificare la sinistra e soprattutto se stesso.
Giudicare da fuori è facile, non voglio fare la "virtuosa" con la carriera degli altri... come Vocidallestero sono felice dell'abbraccio finale, mi auguro non sia solo una formalità e che d'ora in avanti vedremo un Brancaccio più autenticamente e coraggiosamente comunista (e non sono neppure comunista).
Forse vagamente OT, ma il discorso sulle PMI proprio non mi piace. Penso che senza PMI il "made in Italy" non sarebbe quasi nulla, e credo che la loro assenza renderebbe l'offerta davvero piatta. E' di un grigiore pazzesco un mondo senza PMI.
EliminaOvviamente è solo una mia opinione personale.
Penso che l'essenziale l'abbia detto Vocidallestero.
EliminaLe critiche al libro di Bagnai, sia quelle di Brancaccio che quelle di Cesaratto non sono, per quello che posso capire (beato me ecc...) così pregnanti.
Il che significa che stando alla scienza economica le posizioni non sono così distanti. Dove divergono è nella politica (le cose stanno così: che fare?) e qui, approfittando del fatto che la materia è opinabile posso anche citare un autore che spiacerà a tutti e tre (ma Alberto è di Firenze e capirà).
La politica nei momenti caldi è, in ultima istanza, una pratica capace di individuare il nemico. Lo so che è brutto dirlo. Dal discorso complessivo di Bagnai (un discorso razionale svolto nei libri e nel blog e negli incontri ecc...) questo aspetto politico emerge sempre con chiarezza (ripeto, a scanso di equivoci, in coerenza con un discorso scientifico/razionale: non sto parlando di caccia alle streghe).
Dagli scritti di Brancaccio e Cesaratto, provate, questo elemento politico non emerge con chiarezza.
Questa è una differenza enorme.
E la caduta del saggio di profitto, dove la mette Brancaccio la caduta del saggio di profitto (io avrei un suggerimento)? Certo che sentirsi dare della metastasi da qualcuno che fino all'altroieri teorizzava un possibile euro dal volto umano e' una bella soddisfazione...
Elimina...che non capisci un cazzo?
RispondiEliminalogged
RispondiEliminaMa anche "beati noi"
RispondiEliminasolo i primi 3.20 minuti: ecco chi siamo!
Rifacciamoci gli occhi e anche le orecchie (per dire che i bravi giornalisti ci sono, in questo paese.
Lo streaming è 'na pezza, va continuamente a scatti. Spero che ci sarà la possibilità di vederlo su youtube.
RispondiEliminaEcco svelato finalmente il trucco: Bagnai è Bocconiano! Sarà forse anche Piddino??
RispondiEliminaA parte quel cretino, direi che noi Livornesi siamo più ganzi di tutti. Fino alle 20:12 (ora in cui sono andato via al volo visto che avevo un appuntamento alle 20:00) non ho sentito caste cricche corUzioni brutte/belle iperinflazione a 21 cifre etc etc.
RispondiEliminaBellino anche quello dei 3 neuroni.
Eliminagia', ieri dopo uno snervante streaming che saltava ogni 2 minuti, arrivati al momento delle domande e dover ascoltare 2 imbecilli non ha giovato alla pazienza.. poi quel continuare a buttar li' che Bagnai vada in giro "per vendere" il suo libro mi fa davvero innervosire!
EliminaOra va bene tutto, ma ieri come altre innumerevoli volte, credo che un papa' desidererebbe stare in compagnia della sua figliola piuttosto che girare in lungo e in largo e magari sentirsi pure rompere le palle con cattiverie da bambini dell'asilo nido.
Uno fa delle rinunce mica da poco, e invece che ringraziare questi ti rompono pure le scatole..
grazie professore per quello che sta facendo, è il minimo che posso dirle.
paolo
2 NEURONI: offerta a saldo per i piddini.
EliminaPer quello dei 3 neuroni, dato che insomma, non tutti 3 neuroni ce l'hanno, direi di abbassare ulteriormente l'asticella a 2.
Esatto, Bagnai mente sapendo di mentire quando richiede un minimo di 3. Signori e signore, bastano 2 piccoli e timidi neuroni per capire il libro del prof. Basta programmarli bene, secondo una logica combinatoria binaria. "0" spento, "1" acceso. Pronti? Via!
00 = Europa
01 = Unione Europea
10 = Eurozona
11 = Questa combinazione avanza, i giovini la possono autonomamente scegliere utilizzarla per dedicare un commosso ricordo alla compianta Moana Pozzi, le giovini possono ripiegare su altri pensieri uguali e contrari sempre a loro piacimento... Ma no, che dico, usiamola tutti per un po' di sana musica ;-)
#soloalivorno
Ecco lancerei un apposito hashtag per descrivere il senso delle proporzioni che aleggia in città.
Infatti "soloalivorno" un TRAFILETTO consiste di 4 (quattro) pagine!! E' stato un momento magico (mitico D.)
Comunque beati noi, giornata fantastica, grande organizzazione e grazie a tutti.
On a more serious note, riflettevo sull'esempio che il direttorio del nord dell'EURSS ha voluto dare, grazie al caso Cipro. Mi chiedo quanta efficacia abbia il NonTemplate (una specie di non morto stile film dell'orrore, che è vivo ma non è vivo, a seconda del giorno della settimana e se c'è bel tempo o no a Francoforte) nello stemperare le pulsioni anti euriste che stanno nascendo anche in Germania ed alle preoccupazioni finlandesi, di stessa matrice (non vogliono tirare fuori un euro per salvare i brutti piigsfcso) esternate da un loro ministro. Dobbiamo considerare che la confindustria tedesca è giustamente preoccupata (si torna alla domanda sul perché rivalutare non piace a nessuno) di una possibile dissoluzione dell'eurozona (i motivi sono nell'articolo e dovrebbero essere chiari ai lettori del blog), e quindi la cancelliera, con lo steal-in, potrebbe aver fatto bingo.
RispondiEliminaQui c'è uno momento cruciale (un cliffhanger ) per l'europa : la germania puo' uscire dall'euro se le 'nuove' forze politiche prevarranno sull' l'establishment mercantilista
Elimina(e -putroppo - credo che nel breve <5anni questo in germania non sia possibile )
Chiaramante l'interesse di tutti i cittadini dell'eurozona (germanici inclusi) sarebbe di liberarsi dall'euro
ma l'interesse prevalente di rentiers e confindustriali è molto forte e almeno in germania difendera' l'euro fino alla fine (ma anche in italia ...)
L'aspetto nuovo è che il consenso alle forze populiste anti-euristi o anti-eu( in uk)
evidenziera' sempre piu' il tradimento della sinistra e quando essa sia funzionale
a rentiers e industriali spietatamente mercantilisti -disinteressati alla crescita del mercato e domanda interna- che vogliono la deflazione e la guerra fra poveri con la comrpessioen al ribasso nelle deverse regioni europee (come le chiama mmonti) ...
ps: un programma altamente fuzzy (paolo gibilisco =genio :) )
ps2: mi avete fatto passare la voglia di ascoltare brancaccio... -__-
Ho visto "in onda" su la 7 sull'euro.
RispondiEliminaNapoleoni e Brancaccio contro Sapelli e Giannino.
Purtroppo mancava l'esperto vero: Bagnai.
Sapelli ha detto un paio di minchiate gigentesche...
Oramai è bene spiegare che non è perchè uno è laureato e insegna economia che sa tutto della stessa.
L'economia è come la medicina: un grande ortopedico non sa come intervenire sul cervello e viceversa un neurochirurgo.
Sapelli è un bravo macroeconomista (sia keynesiano che, stranamente, mercantilista !?!), ma di moneta, flussi, saldi, lex monetae non ne capisce abbastanza.
Per diffidare di certa gente non occorre essere esperti di economia. Basta sentirli parlare. Questo ieri sera ha detto serissimo non solo: "Sono contro alla democrazia diretta", e - per carità! - siamo in una democrazia parlamentare, si può anche discutere... ma ha aggiunto anche: "sono contro QUALSIASI forma di democrazia diretta, compreso l'istituto del referendum: lasciamo fare a politici e economisti". Al ch vengono i brividi lungo la schiena ad immaginare quale retropensiero anima certi "economisti"...
EliminaL'ho vista anch'io la trasmissione: oltre al solito Giannino mi ha colpito in negativo la schizofrenia di Sapelli che prima ha definito l'euro e il problema del cambio un'illusione monetaria e poi si è lamentato del fatto che in Italia stiamo assistendo al crollo della domanda interna. Giustamente si è preoccupato del crollo dei consumi domestici, ma poi non è riuscito a riconoscere che l'euro funziona come il sistema aureo, per cui l'austerità è una logica conseguenza e serve per riequilibrare il CA dei paesi in deficit tramite la compressione della domanda interna e la deflazione salariale. Inoltre ha parlato dell'aumento della produttività partendo da una visuale che spiegava il fenomeno esclusivamente dal lato dell'offerta. Siamo sicuri che sia davvero un keynesiano? Ha pure fatto dei gesti di approvazione quando Giannino ha fatto la solita sceneggiata contro lo stato ladro e la spesa pubblica! Inoltre c'è stato il classico ritornello sul dividendo dell'euro che ha riscosso l'approvazione di tutti, tranne ovviamente Brancaccio, il quale tuttavia si è limitato a citare le misure da attuare dopo l'uscita dall'euro. In generale è stata una trasmissione che ha raggiunto picchi di disinformazione assurdi. Addirittura Porro ha accennato alla storia, più volte ribadita in passato dal suo datore di lavoro, secondo la quale che sarebbe stato molto meglio avere un cambio Euro-Lira pari a 1500 lire. Che tristezza infinita...
EliminaAh, dimenticavo, qualcuno le ha chiesto se l'Italia avesse o meno un piano B. Nella ex-trasmissione di Lerner (piddino capo e grande sith del pude) Paolo Savona disse che Tremonti gli aveva confidato di avere un piano B. Qui.
RispondiEliminaChiedo venia per il post bi-episodico.
E qui il video a l'infedele
Eliminahttp://www.youtube.com/watch?v=QrMOMOaCf_o
caro prof oltre a dirle che la stimo in maniera incominsurata le vole dire se aveva vsito la puntata di in onda di questa sera ? è stata nauseabonda tra l'inconsistenza della napoleoni li inefficacia di brancaccio dell'ignobile tracotanza di giannino poi nn si sa da dove a prende visto la figura di merda che ha fatto nn riesco a capire perche parlando di euro nn l'hanno invitata? visto che su l'argomento è uno dei massimi esperti di questo paese
RispondiEliminaerrata correge incommensurata
EliminaInizio a temere che un euro a due velocità sia spendibile politicamente.... Se ne parla davvero troppo.
EliminaPS. Euro a 17 velocità tutta la vita!
@ Alessio Ferraro: Perchè non hanno invitato il Prof. Bagnai? Ti sei risposto da solo...
Eliminahai ragione....oh forse giannino nel giro di 10 giorni nn reggeva il confronto visto che in questo periodo è gia' provato....ehh ehh
EliminaNo, beato me, che sedendo quasi accanto al prof, ho potuto godere nel vedere le facce attente e annuenti nell'ora e mezzo di lezione. Riguardo alla foto, la visuale dal vivo era cento volte meglio: meno male che almeno di fotografia non capisce niente, sennò avrei cominciato a preoccuparmi.
RispondiEliminaleggete quest'articolo:
RispondiEliminaicebergfinanza.finanza.com/2012/08/23/ecco-la-vera-pistola-fumante-della-crisi-europea-3/
http://vittoriodarold.blog.ilsole24ore.com/primo_piano/2013/04/i-mercati-assediano-la-slovenia-fitch-declassa-cinque-banche-slovene.html
RispondiEliminaDa Rold sul Sole24Ore (per la serie: il ciclo di Frenkel non esiste):
"A guardare bene questa ennesima crisi dell'eurozona è diversa da tutte le cinque precedenti (Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Cipro) , spiega un analista locale: è un mix di fattori: 1) prestiti eccessivi di banche statali, oggi tutte in perdita, fatti ai dirigenti delle ex aziende pubbliche privatizzate, diventati imprenditori con il Management o il Levareged Buy Out, che ora però non riescono a restituire i troppi soldi presi in prestito perché confidavano in profitti stellari e fatturati in ascesa; 2) l’immancabile bolla immobiliare che ha fatto fallire la Vegrad e la STC, le maggiori aziende immobiliari del settore; 3) prestiti (che hanno toccato il 137% dei depositi finanziando la quota in eccesso con altri prestiti internazionali interbancari che ora pesano sui conti) concessi ad aziende slovene che hanno tentato la conquista nei Balcani, dove invece, hanno preso, come in Serbia, un bagno di sangue; 4) settori in crisi come l’automotive, l’immobiliare praticamente fermo e grandi nomi del commercio al dettaglio che pagano solo gli interessi sul debito."
A questo punto le spiegazione di questo tipo di articoli deve far ricorso a due pericolose sindromi la TINH (This Is Not Happening) o la BSA (Braccia Strappate all'Agricoltura). Come al solito possibili combinazioni convesse delle due patologie.
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2013-04-05/anni-recessione-rapporto-debito-222911.shtml?uuid=Abp5DjkH&p=2
RispondiEliminaPregevole anche questo articolo di Bastasin il quale, dopo aver spezzato le reni agli oligarchi russi con un'audace rivisitazione dell'Operazione Barbarossa vuole difendere la democrazia italiana dall'uscita dall'euro (prossima ventura).
Si vocifera che Corrado Guzzanti lo voglia come interprete per il sequel di Fascisti su Marte. E' evidente che nel suo caso Il Metodo Stanislavskij risulterebbe superfluo.
leggo dall'articolo da te citato:"Autarchia, impoverimento della popolazione, decisioni traumatiche e non discusse da un Parlamento.
EliminaVi ricorda qualcosa? "
Certo, mi ricorda un certo Sig. Monti che dice che occorre la crisi per le decisioni impopolari come le loro cosiddette "riforme strutturali per la competitività"
Hai perfettamente ragione! "Decisioni traumatiche e non discusse da un Parlamento" è esattamente quello che vogliono i sostenitori del "più Europa" e "impoverimento della popolazione" è esattamente quello che stà accadendo ora.
EliminaVeramente pardossale che questi sostenitori dell'euro siano disposti ad accettare in suo nome quelle stesse sciagure che (secondo loro) ci aspetterebbero se ne uscissimo.
Soltanto Beati Noi che abbiamo la fortuna di avere le Sue lezioni! Complimenti per la conferenza di oggi, seguita un po' in streaming.
RispondiEliminaIl Suo impegno è veramente grande ed encomiabile, di fronte ad una platea così eterogenea e imprevedibile.
Buon ritorno a casa.
Prof mi sono preparato psico-fisicamente per tutto il week end in attesa del suo intervento a uno mattina di oggi. Metto la sveglia, sintonizzo la tv, caffè, bello impoltronato e poi...nemmeno 5 minuti la fanno parlare? ha avuto maggior risalto quel tizio collegato dal Giappone che non si sa chi sia e cosa abbia detto (non si capiva "na fava"!). Ma poco male, è un inizio...e la settimana inizia decisamente meglio anche al sol pensiero che ci sia lei a fare da "apripista". Non fosse altro che davanti alla tv c'era anche il mio collega (al quale ha catturato l'attenzione giorni fa) e i miei genitori che senza saperlo avevano a loro volta assistito al suo passato intervento rimanendo estasiati. Che dire, va già bene così!
RispondiEliminaProfessore, leggendo Il tramonto dell'euro lei cita un simpatico aneddoto sul politico che non deve dire la verità ma vendere un sogno.
RispondiEliminaLei non ne fa il nome, ma secondo me è Francesco Boccia...ci ho preso? :)
È dura ragazzi... A tutta la città ne parla l'espertone di turno diceva che il successo dell'imprenditoria veneta negli anni '90 era basata sulle famose "svalutazionicompetitivedellaliretta" e nessuno a fare semplici obiezioni per esempio:
RispondiElimina- di grazia, quali sono stati i problemi causati da tali svalutazioni?
no perché se con le svalutazioni crescevamo e facevamo un pacco di soldi... QUAL'è IL PROBLEMA PRENDIAMO ATTO CHE SIAMO DEGLI SFIGATI IMPRODUTTIVI NERI BRUTTI E CATTIVI, MA ALMENO DEGLI SFIGATI RICCHI!
Direi anche:
Elimina"..ma se con la svalutazione l'economia girava e si riusciva a vivere bene, a comprare la casa per sé e per i figli, a mandare i figli all'Università, siamo sicuri che sia una cosa così NEGATIVA ?
Perché vogliamo essere così "coglions" da accettare la miseria nera per avere la soddisfazione di dire: NOI NON SVALUTIAMO !! ?
Ma siamo pazzi ?"
Oltre alle giuste osservazioni di Paolo c'è un punto che non capisco: ammettiamo pure per amore di discussione che le PMI rappresentino un problema per il nostro sistema produttivo (ma la replica keynesiana del prof mi è parsa piuttosto convincente); pensa forse Brancaccio di usare la crisi come strumento di politica industriale? Cosa sarebbe, la shock economy "de sinistra"?
RispondiEliminaSi avvicina il D-Day? Dopo le ultime dal Portogallo, pare proprio di sì.
RispondiEliminaMi domando quanto potremo fidarci di chi gestirà la transizione, se sono tutti del PUD€.
... e i gentili signori della Commissione Europea si sono sentiti subito in obbligo di commentare; minacciare, sarebbe più corretto.
EliminaNon fossimo in presenza di un deliberato attacco alla democrazia, alla sovranità, e al benessere dell'Europa, una frase come "Continued and determined implementation of the programme offers the best way to restore sustainable economic growth and to improve employment opportunities in Portugal", sarebbe semplicemente risibile; da ridere invece c'è ben poco, la lucida follia dei tecnocrati vuole la tragedia sociale.
OECD: Slovenia faces "severe" banking crisis.
EliminaNiente bailout per ora. Il governo annuncia nuova austerita', assicurandosi che il bailout diventi inevitabile a breve.
Olanda: produzione industriale -1.7%
Signori, vi presento i SIC 'N PIGS!
Nel frattempo in Germania export -1.5% e import -3.8%. Rebalancing, not.
Jack Lew, US Treasury, oggi ha dato una strizzata di palle a Schauble - utilita' prevista: 0.
E il Regno Uniti continua a strozzarsi da solo per solidarieta'.
Guardian
(scusate gli accenti; sono a Londra con tastiera inglese)
Ieri a Livorno purtroppo c'era molta gente e non ho avuto modo di farLe una domanda, professore.
RispondiEliminaSecondo Lei come andrebbero gestiti i prestiti LTRO in caso di uscita dall'Eurozona?
Grazie se vorrà rispondermi.
Qualcuno mi correggerà se sbaglio ma di fatto sono prestiti in valuta estera che sarà più difficile remunerare dopo la rivalutazione della valuta con la quale si è contratto il debito (che poi nel caso che l'euro sparisse perchè usciamo per ultimi probabilmente non sarebbe neanche un problema).
EliminaNon è un problema a prescindere perchè si esce per riprendere sovranità monetaria e nel caso una banca non riuscisse a sostenere il debito, verrebbe nazionalizzata in seguito al salvataggio.
Grazie. La risposta ha un senso.
EliminaQuesta mattina, come tutte le mattine, è andata in onda su Rai Radio3 "Tutta la città ne parla", trasmissione di approfondimento a partire dalle telefonate degli ascoltatori. Parlavano del lavoro che manca, di dignità delle persone, delle persone che si sono tolte la vita.
RispondiEliminaIn Veneto (ma credo non solo in Veneto), gruppi di psicologi per prevenire i suicidi. Eccoci all'acqua, Prof.! Non riesco a descrivere a voi quale sia, tra le emozioni, quella che provo in questo momento. Se fossi un gatto, soffierei e graffierei...invece, il fondo del barile stiamo grattando. Siamo forse deboli di carattere, vulnerabili: se perdiamo il lavoro, se non lo troviamo, se non ce la facciamo più e via e via? No, questo non mi piace per niente. Il problema non è l'accettazione ma il superamento del problema.
(consiglio di lettura, 1a ed. italiana 2005, Frank Furedi "Il nuovo conformismo: troppa psicologia nella vita quotidiana")
Non credo che il supporto psicologico però miri all'accettazione. Piuttosto al liberarsi da un senso di colpa: dietro un suicidio c'è anche autopunizione. Mi domando cosa accadrà quando lo stesso punto di disperazione arriverà negli animi di chi sente di non aver nulla di cui punirsi...
EliminaUNA CILIEGINA TIRA L’ALTRA
RispondiEliminaVa bene che oggi nella finanza va di moda una ciliegina che tira l’altra e l’appetito vien mangiando soprattutto quando si tratta di socializzare le perdite delle banche, ma ora è giunto il momento di mettere fine alle idiozie che i burocrati europei continuano continuamente a condividere anche se appunto una tira l’altra.
Eccone un’altra di ciliegina sulla torta … EU’s Rehn- Big depositors could suffer in future bank bailouts under new law UKReuters quindi la festa è ufficiale e i depositanti possono incominciare seriamente a preoccuparsi ma solo quelli che hanno depositi in banche a rischio di fallimento o nazionalizzazione!
Ve la ricordate la seguente notizia…
BRUXELLES (Reuters) – In base a una nuova bozza di legge europea i titolari di conti bancari superiori ai centomila euro potrebbero essere coinvolti in future liquidazioni bancarie, mentre i correntisti sotto i centomila euro continuerebbero ad essere protetti.
Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, nel corso di un regolare incontro con la stampa.
“In nessun caso, né ora né in futuro, è possibile coinvolgere i titolari dei depositi inferiori ai centomila euro”, ha detto Chantal Hughes, portavoce del Commissario Ue ai Mercati Michel Barnier.
“Nella proposta della Commissione, che attualmente si sta discutendo, non è escluso che i depositi sopra i centomila euro possano essere strumenti utilizzabili per i bail-in”, ha aggiunto la portavoce.
Venerdi vi ho fatto ascoltare le parole del genio della lampada di Unicredit e oggi ecco la confermata definitiva…
” Esiste una gerarchia molto chiara, in un primo momento pagano gli azionisti, poi eventualmente gli obbligazionisti e i depositi non protetti. Tuttavia, il limite di € 100.000 è sacro, i depositi più piccoli sono sempre al sicuro.”
Balle e sappiamo tutti il perché in una crisi sistemica come quella attuale, in una depressione, in una debt deflation devastante non esistono certezze.
La Commissione europea sta attualmente elaborando una direttiva sulla sicurezza delle bancale, che includa la questione della responsabilità degli investitori nella legislazione degli Stati membri.
Cio’ che è accaduto a Cipro ormai lo conosciamo tutti, per salvare i capitali russi, quelli degli amici degli amici, i ciprioti erano pronti a sacrificare i risparmi dei propri connazionali con l’iniziale consenso della UE.
Una ciliegina tira l’altra attenzione l’appetito viene … maneggiando soldi altrui. Ricordate il mio motto… ” Nella finanza tutto si crea nulla si distrugge, tutto si trasferisce da una tasca all’altra”.
PROSSIMAMENTE CONVERRA’ METTERE IL GRUZZOLO SOTTO IL MATERASSO
Avanti cosí..! Ogni presentazione è una crepa nel muro del PUD€!
RispondiEliminaSecondo il blog di Paul Krugman la Francia beneficia di un trattamento speciale.
RispondiEliminaQuesta considerazione è un colpo alle speranze che sarà la Francia a far saltare il banco e/o che come al solito coloro che sono indicati come 'bruttisporchiecattivi' sono gli unici che rispettano i trattati europei?
Questa riflessione di Krugman potrebbe incorporare una cattiva notizia, se vi fosse del vero?
RispondiElimina@ Obli
RispondiEliminaIl consiglio di lettura è ottimo. Quel testo è molto ben scritto e - almeno da me - condivisibile quanto alle conclusioni.
Se posso, da psicologo (quindi da professionista) ti dico, però, che l'obiettivo di un percorso psicologico non è MAI l'adattamento all'esistente.
Non siamo servitori di nessun "dover essere", che sia di Stato, di Partito, o di Unità Monetaria.
Semmai, cerchiamo, con quel poco che sappiamo del funzionamento delle nostre menti, di essere utili a chi sta perdendo la speranza. Per esempio, è noto che chi si trova sotto pressione, tende a fare scelte sbagliate (e dal punto di vista cognitivo, e dal punto di vista economico), è meno interessato alle conseguenze a medio-lungo termine dei suoi comportamenti, si lascia facilmente abbagliare da promesse di ricchezza immediata (e, bada bene, anche 50 euro possono essere considerati "una ricchezza", per alcuni).
Per dirti quanto poco ben visti siamo, ti racconto solo questo episodio: l'anno scorso un prenditore (sì, "prenditore"; la "im" iniziale se l'è esportata in Svizzera con il resto dei suoi capitali), abbandona letteralmente un'impresa di 640 dipendenti e scompare nel nulla. Prima alle Maldive, poi in Svizzera, dove ha acquistato case e portato le attività finanziarie.
I dipendenti del cotonificio (funzionante, con qualche milione di commesse, esistente da più di 120 anni) si ritrovano prima in cassa integrazione straordinaria, poi - in parte - in mobilità.
Solita trafila sindacale, cortei, proteste, blocchi stradali... Io vado a parlare col sindaco e con i sindacalisti e propongo loro di occuparmi del sostegno psicologico a chi ne avesse bisogno e ne facesse richiesta. Gratis, perché so cosa significa stare in cassa integrazione e in mobilità, e perché vivere sulle disgrazie altrui non mi piace.
Avete sentito qualcuno, voi, per caso? Proposta caduta nel nulla più totale (con qualche reazione tra il divertito e l'irrisorio, specie da parte dei sindacalisti).
Faccio anch'io come Alberto: mi siedo sulla riva del fiume e aspetto. Mi dispiace, perché non amo vedere galleggiare i cadaveri.
Buona vita
Guglielmo
C'è un nuovo post di Krugman sul suo blog che potrebbe essere una sorta di scoop: La Francia sta pagando tassi troppo bassi per i dati economici che sforna e quindi, secondo Krugman, potrebbe star ricevendo dalla BCE l'aiuto che ai paesi "diversamente appartenenti all'Euro" non vengono dati se non in cambio di ingenti dosi di austerità.
RispondiEliminaè ovvio che la germania via bce deve aiutare la francia...e questo è pericoloso in quando allungherebbe la vita dell'euro (di molto anche potenzialemente)
EliminaA quanto pare alla TV tedesca sanno discutere in maniera decente sulla crisi dell’euro.
RispondiEliminaSembra che l’euro sia il fattore che IMPEDISCE l’integrazione europea.
Se qualcuno avesse voluto bloccare il sorgere di un ‘blocco’ europeo avrebbe dovuto inventarsi la moneta unica..
Dunque, alla Deutsche Bundesbank abbiamo un modello economico... gli abbiamo chiesto, dando retta alle curiose teorie di commentatori come Krugman e Wolf: "I salari in Germania dovrebbero aumentare più di quanto non facciano? La spesa pubblica dovrebbe aumentare? Questo aiuterebbe i paesi della periferia?"... e il modello ci ha risposto, in effetti... sfortunatamente... è veramente frustrante... NEIN!
RispondiElimina"For sharing the burden of macroeconomic adjustment, commentators such as Martin Wolf and Paul Krugman have suggested that Germany should lower its competitiveness, say, by means of a considerable hike in wages; in other words, a larger increase than is warranted by conditions on the German labour market. The idea behind this is that competitiveness is relative: one country’s loss is another country’s gain. Unfortunately, according to our own estimates, the results of such a policy would be likely to disappoint. We assumed an additional wage increase in Germany of 2 percentage points above what would normally be expected as the outcome of bargaining. Then we used our economic models to calculate the effect that such an increase would have on the exports of peripheral euro-area countries. Owing to the nature of the trade flows between Germany and southern Europe, the effect would be close to non-existent. Only Ireland could expect a moderate lift. By contrast, Germany’s economy would take a hit. Depending on the model, employment would ultimately fall as much as 1 %, and output by ¾ %. There would be no free lunch in terms of higher German purchasing power and higher exports of deficit countries. In the case of macroeconomic adjustment, burden-sharing through wage rises in Germany would be truly self-defeating. The same applies to a further fiscal stimulus in Germany."
L’IMPORTANZA DI AVERCELO GRANDE (IL PATRIMONIO)
RispondiEliminaNell'interminabile gara europea a chi ce l'ha piu' lungo, grazie ad un'analisi targata Bundesbank uscita con grande tempismo in piena crisi cipriota, i germanici scoprono di avere un patrimonio privato inferiore rispetto ai latini. Die Zeit intervista il grande storico dell'economia Werner Abelshauser, che prova a spiegarne le ragioni storiche.
Una conversazione con lo storico dell'economia Werner Abelshauser.
Die Zeit: E' crollato un mito tedesco: abbiamo sempre pensato di essere più ricchi dei sud-europei, ma in realtà non lo siamo. Perché ci abbiamo creduto davvero?
Werner Abelshauser: Abbiamo creduto a questo mito perché dal 1952 anno dopo anno abbiamo registrato un avanzo commerciale. Per questo pensavamo di essere ricchi.
Abbiamo anche pensato: chi guadagna molto, risparmia anche molto. E' un altro mito destinato a crollare? Oppure questo denaro prima o poi dovrà essere visibile nei patrimoni?
Sicuramente guadagniamo bene, ma l'inflazione se ne mangia una parte. Nell'altro mito c'è qualcosa di vero, in Europa siamo fra quelli che riescono a risparmiare, sebbene lo stato ci dia sicurezza. Forse è l'influenza dell'etica protestante...
...ma ora scopriamo che gli svedesi o i cattolici francesi risparmiano quanto noi, e i francesi, secondo quanto si può leggere, hanno in media un patrimonio superiore al nostro...
E' ingannevole, i francesi in media non sono più ricchi dei tedeschi occidentali. Il valore medio tedesco ci sembra così basso perché i patrimoni nella Germania dell'est e dell'ovest sono divergenti.
I patrimoni dei tedeschi sono così bassi perché 16 milioni di tedeschi dell'est nullatenenti abbassano la media?
I tedeschi dell'est non potevano accumulare ricchezze, e non potevano ereditare patrimoni. Tenendo conto di questo, la statistica cambia completamente: i tedeschi dell'ovest sono molto più ricchi. O meglio: pochi tedeschi dell'ovest. I patrimoni da noi sono suddivisi fra pochissimi ricchi e tanti relativamente poveri.
Ma allora perché nei paesi in crisi del sud Europa i patrimoni privati hanno assunto dimensioni così considerevoli? Ci sono ragioni storiche o culturali?
Nel sud Europa non si fa affidamento sullo stato sociale. Molto spesso sono i cittadini a dover costituire le riserve necessarie per l'istruzione dei figli, per i casi di malattia, per la vecchiaia. I patrimoni saranno usati per questo. Di fatto i risparmi hanno funzioni previdenziali, che da noi sono assegnate allo stato sociale. Al di fuori del patrimonio individuale o di quello della famiglia, non ci sono sicurezze. A ciò si aggiungono anche dei fattori di breve termine che giustificano la prosperità: IL SUD HA BENEFICIATO DELL'EURO. (??????????????????????)
Questa tradizione è ancora più vecchia. L'Europa del sud non ha vissuto, come la Germania, le masse di lavoratori che durante l'industrializzazione hanno dovuto trovarsi un posto nelle aree urbane. Ciò ha portato quasi inevitabilmente ad affittare le abitazioni, non sarebbe stato possibile alloggiare queste masse in maniera diversa. Nel sud invece il familismo ha avuto un ruolo importante, in particolare l'elevato numero di piccole imprese familiari disseminate in questi paesi. Nel sud Europa c'è stata quindi la possibilità di avere case di famiglia di proprietà, spesso ereditate …
Lo studio avrà effetti sulla solidarietà del contribuente europeo?
Non possiamo continuare con questa solidarietà a fondo perduto. E lo studio lo conferma. Ma per l'Europa scegliere un un sistema alternativo ai cambi fissi imposti dall'Euro potrebbe essere un'alternativa altrettanto valida. L'Europa non ha necessariamente bisogno dell'Euro come moneta unica. Ma questa è un'altra storia ...
Governo, Giorgio Napolitano spinge per larghe intese e stigmatizza le campagne moralizzatrici di certe forze politiche.
RispondiEliminaLe forze politiche oggi come ieri in periodi di crisi devono essere responsabili e avere il coraggio di arrivare a larghe intese. Anche perché così si può rispondere alle campagne moralizzatrici che in realtà sono distruttive per la politica. Il Presidente Giorgio Napolitano a un convegno in ricordo di Gerardo Chiaramonte, storico dirigente del Pci, manda un messaggio tutt'altro che velato ai partiti: a Pd e Pdl per esortarli a uno sforzo per arrivare a larghe intese, a M5S evidenziando la portata distruttiva della campagna moralizzatrice.
"Nel 1976 ci volle coraggio - ha detto Napolitano - per quella scelta di inedita larga intesa e solidarietà, imposta da minacce e prove che per l'italia si chiamano inflazione e situazione finanziaria fuori controllo e aggressione terroristica allo stato democratico come degenerazione ultima dell'estremismo demagogico". Il senso di una funzione e responsabilità nazionale democratica - ricorda il capo dello stato - guidò Gerardo nella grande crisi e svolta del 1976, impegnandolo in prima linea al fianco di Enrico Berlinguer nella scelta e nella gestione di una collaborazione di governo con la Democrazia cristiana dopo decenni di netta opposizione". E la decisione della "concitata chiusura da parte del Pci dell'esperienza della solidarietà nazionale fu foriera di un arroccamento fuorviante".
Napolitano lancia anche una frecciata ai grillini. "Certe campagne che si vorrebbero moralizzatrici in realtà si rivelano, nel loro fanatismo, negatrici e distruttive della politica", sottolineando la "testimonianza della moralità di uomo politico di Chiaromonte", di cui "peraltro" non parlano "certe" campagne moralizzatrici.
A dare continuità al messaggio napolitaniano ci pensa poi Silvio Berlusconi. Aneanche un'ora di distanza interviene al Tg4: ""Finalmente Bersani si è aperto, si è reso disponibile a un incontro. La data non è stata ancora fissata".
Qualcuno di voi è in grado di costruire uno di quei contatori che fanno una sorta di conto alla rovescia? Ho notato che molti drammaturghi hanno una sorta di contatore del debito pubblico. Noi potremmo mettere il conto alla rovescia dei giorni che mancano agli attesi "benefici di lungo periodo" delle riforme.
RispondiEliminaLa dicitura sarebbe anche di sapore amaro: "Mancano tot giorni ai benefici delle riforme: non suicidatevi prima della data perché ne vale la pena."
PS: Libero di non pubblicare questo humor inopportuno. Però il contatore vi prego di farlo.
Il Podcast dell' Intervento del prof a Radio Radio di questa mattina lo trovate qui
RispondiEliminaveeeeeeeeeeery well !!!!!:)
EliminaCaro prof ti ho sentito stamattina su Radioradio e come succede ogni volta che ti ascolto ho avuto un orgasmo auricolare.
RispondiEliminaCome già detto faccio mio quello che dici e lo uso (pavoneggiandomi e senza citarti) nelle mie chiacchiere da bar riscuotendo un successo che manco te lo immagini. Ergo le tue idee piacciono anche se esposte rozzamente come posso esporle io.
P.s.
Urge una tua presenza attiva in politica e se la cosa, come hai detto stamattina, non ti attrae minimamente chissenefrega: il bene comune innanzitutto! :-)
Paolo
a me ricorda molto il pd
RispondiEliminaVorrei porre una domanda politica al prof e al blog, sperando che la trovi interessante..
RispondiEliminaNel video di Napoli, ancora si parla della presunta democraticità di un uscita fatta senza consultazione popolare, in silenzio, e in poco tempo.. ma quale governo appartenente al PUD€, potrebbe mai fare una cosa del genere??
L'unica possibilità è che la decisione venga da un partito nuovo, vergine riguardo all'euro e che non soffra di pentimenti elettorali post uscita..
Ma un tale partito, dovrebbe essere chiaro, onesto e sopratutto dovrebbe dire la verità sull'euro.. e su tutto ciò che comporta..
Mettendo al primo punto del programma quella che lei chiama ( e sono completamente d'accordo) la condizione necessaria ma non sufficiente per risolvere la crisi.. l'uscita dall'euro..
Bene..
Quello che succederebbe in caso di una vittoria elettorale di un tale partito, sarebbe un picco immediato dello spread da quando escono i primi exit polls a quando il governo non si insedia e pone limitazioni alle fuoriuscite di capitali..
La domanda è, quale costo avrebbe tutto questo in termini di aumento del costo del debito???
Detto questo.. facendo entrare nel gioco il M5S.. non crede che ci possa essere una possibilità che qualcuno, magari Grillo stesso, abbia pensato a tutto ciò e sia per motivi elettorali ( non essendo chiaro sul problema e sventolando anch'egli il fantasma del debitopubblicobrutto, possa da un lato prendere il consenso dei disinformati, e dall'altro calmierare lo spread parafrasando su un in'impossibile referendum democratico) sia per motivi di compiacenza dei mercati abbia deciso di adottare una tattica elettorale basata sul o noi o loro (il PUDE).. in questo modo, sapendo che solo a maggioranza assoluta si potrebbe far passare un decreto di uscita, sa che non può dire la verità fino a quando tale obiettivo non sarebbe raggiunto...
Io ci ho pensato molto, e sono arrivato alla conclusione che sarebbe proprio quello che avrei fatto io al suo posto.. e proprio dopo aver letto il suo libro..
Lei si definisce un economista e non un politico e quindi non ha la stessa esigenza di Grillo.. il suo lavoro è un altro ma io credo che vadano in parallelo...
Perchè semmai il M5S dovesse arrivare a un tale risultato (anche se cmq anch'io penso che potrebbe arrivare prima un uscita dall'alto) ammettendo poi di aver mentito come gli altri riguardo alle vere cause della crisi, dovrà essere anche lei ad ammettere e apsiegare che questo modo di agire ci ha aiutato a prendere anche in giro i mercati, prima di togliergli definitamente la possibilità di gestire il nostro tasso di interesse sul debito...perchè per realizzare l'uscita a sinistra di Brancaccio è fondamentale anche riprendersi Bankitalia...
Questo un ultimo post di Grillo:
Elimina"Con la crisi le ideologie son pronte per tornare. Anche il nazismo e il fascismo non scompaiono mai. Io ne sento l'odore da lontano ed è questo il momento del loro grande ritorno. Quando ci sono pesanti crisi economiche e politiche, la gente rispolvera le parole d'ordine più facili e comprensibili, è sempre stato così. Oggi se uno dice "basta con gli immigrati" ha un seguito immediato. In Francia c'è Le Pen, la destra razzista avanza in Finlandia e non parliamo dell'Ungheria, dove al governo c'è la destra conservatrice e la destra estrema alle ultime elezioni è diventata il terzo partito proponendo leggi contro gli ebrei. Stanno nascendo in Europa delle destre violentissime che fanno leva sui sentimenti e sui luoghi comuni più irrazionali: l'immigrato che arriva e ti ruba il posto di lavoro oppure "il pane è nostro e ce lo dividiamo tra noi". La gente esasperata pensa così. [...] Non bisogna lasciare possibili spiragli a queste forze. Molti nostri avversari non capiscono che il MoVimento 5 Stelle è un argine democratico contro questi gruppi, se non ci fossimo noi avrebbero senz'altro più spazio."
Contrariamente a quanto affermato ieri durante Piazza Pulita nessuno dello staff di Beppe Grillo ha mai avuto contatti con Marine Le Pen nè intende averli.
A me sembra che torni..
Le pen ha tante caratteristiche, ma quelle che prima vengono in mente sono la sua posizione sull'euro, e quella sugli immigrati..
Ora, a parte il fatto che io condivido parte del discorso sugli immigrati, a me sembra che Grillo stia seguendo proprio il copione che le ho esposto sopra..
Allontanandosi dal problema euro, si sposta l'attenzione su problemi estetici, puntando al giusto posto di partito che assorbe la rabbia dei cittadini cercando di incanalarla in un circuito di pensiero politico più moderato e meno estremista..
Si trascura o si giggioneggia sulla questione euro, e si cerca consensi per non doversi smentire troppo quando ci sarà l'uscita...
Mi piacerebbe davvero sapere l'opinione del prof riguardo al cosa avrebbe fatto lei se fosse un politico e non un semplice divulgatore di informazione economica..
Non si dimentichi che se mai ci sarà un governo Grillo, in molti vorrebbero vederla come ministro dell'economia..
;-)
Cicciilbrillo : ma Grillo è un politico estetico ...ma non crederai che abbia un attidutine seria oltre a un programma politico vagamente serio (???) non ha una proposta chiara neppure sul risparmio energetico ...( protebbe dire semplicemente mutuiamo le legge della germania -che non sono le migliori ma sarebbe un inizio...)
Eliminadire che immagrazione incontrallata significhi aumento dell'offerta (incontrallata) anche di persone intellegenti e molto qualificate che accettano demansionamenti e quindi implicitamente inasprimento della (meschiana) lotta fra poveri (cose che ho visto e che non avevo mai pero' accettato e riconosciuto prima di incotrare questo blog...)non è ^esteticamente^molto bello^^..
certo accogliamo tutti a braccia aperte suona molto meglio...Penso pero' alla realta' schifosa dei raccoglitori e dei braccianti specialmente al sud ,probabilmente trattati peggio degli schiavi nell'america dell'800...e sembra un fenomeno proprio figlio dell'immagrazione non controllata (suppongo che prima i braccianti italiani dovessero pagarli e ci fosse un minimo di intervento sindacale...)
oppure di categorie come gli autotrasportatori a cui come ci informa il nostro amico del forum propongono contratti con riduzioni del 40% e subiscono la concorrenza di colleghi 'comunitari' che pagono la previdenza come se lavorassero in romania...e questo lo possono fare perchè
sotto la minaccia di essere sostituiti (e sempre sostituibili) da lavoratori comunitari...o magari di spostare le sedi delle aziende direttamente all'est ...
e quante categorie ce ne saranno come i trasportatori costretti alla delfazione e alla poverta' dalla spietata concorrenza con persone e mercati del lavoro piu' poveri meno regolamenti con costi del lavoro e previdenza enormemente diversi (lo so sono discorsi schifosetti ma
alla fine temo abbiano ragione i taxisti con le loro organizzazioni paramilitari ...una via di mezzo non sembra possibile ,se non lotti e non lottate sarate/me annichiliti )
ps:sembra che i post di beppegrillo siano scritti a quattro mani con autori come fo' michele serra(forse) stefano benni
e altri ex-autori di grillo (nulla di piu' facile) oltre al gruppo casaleggio (che forse è piu' concreto e affidabile almeno sai cosa aspettarti)
comunuque non mi sembra che il blog sia letto neppure dagli eletti grillini (quindi non vedo perchè dovremmo farlo noi) è un po' come repubblica serve a confermare e sostenere l'immagine e l'autostima dei grillini
e di farle sentire persone speciali e veramente fighe..
ps2:forse l'italia è il paese meno razzista del mondo ma il uk e in germania non mi risulta esistano baraccopoli o immigrati trattati come bestie come -in casi documentati- i braccianti nelle regioni del sud...
Mi sarei aspettato un altro tipo di risposta...
EliminaNon volevo certo sponsorizzare il voto a Grillo o al M5S (e nemmeno volevo concentrare il ragionamento sul versante immigrati), facevo solo notare che riguardo all'aspetto economico, il M5S è l'unico partito al momento in parlamento non facente parte del PUD€... di conseguenza è l'unico da cui ci si potrebbe aspettare (il che non vuol dire che è sicuro e automatico) un proposta di uscita dall'euro per decreto, in silenzio e in fretta.. una tale proposta non sarebbe mai approvata se non a maggioranza e quindi solo nel caso che il M5S avesse la maggioranza assoluta in entrambe le camere..
Il punto è che se esistesse davvero una tale intenzione, vorrebbe dire che ogni volta che Grillo ha posto l'accento sulla problematica del debitopubblico brutto, l'ha fatto per distogliere l'attenzione dai veri problemi.. sia per consenso dei disinformati, che per calmare lo spread..
La domanda era chiara.. cosa avreste fatto voi... ???
Il prof e chiunque a conoscenza del problema si fosse trovato a gestire in parlamento la mole di voti ricevuti dall'elettorato del cambiamento...
Non l'ha deciso Grillo di entrare in un regime non democratico creando il mostro dello spread.. ma questo esiste e prima di togliergli il potere di far fallire l'Italia, bisogna gestirlo e forse anche assecondarlo, perchè solo dopo l'uscita i mercati non avranno più il timore di perdere denaro a causa della svalutazione (o in altri casi perderanno la voglia di guadagnarci dalla svalutazione stessa)...
Come ho già detto, conoscendo la situazione, è esattamente quello che avrei fatto io al loro posto..
Se avessi detto la verità.. avrei sia perso consenso, che alimentato la spirale della disinformazione mediatica..
Se fosse stato un parlamentare 5 stelle e al mio primo giorno avessi dato ai giornalisti che dovremmo uscire dall'euro.. mi sarei preso la responsabilità di un panico incontrollato e forse anche di un bankrun....i giornali avrebbero messo sulle prime pagine le dichiarazioni pazze di un parlamentare con le idee strambe riguardo ai presunti danni della moneta unica e degli assurdi vantaggi in caso d'uscita.. CdS e Repubblica ci avrebbero sguazzato per giorni..
Spero di essere stato chiaro...
non è cosi...Grillo è PUDE ...per essere onesti Berlusca e Tremonti sono meno PUDe di grillo ....Berlusconi ha fatto dei discorsi sensati sull'euro (dopo la scorsa estate) discorsi che grillo non ha mai fatto (ha lanciato degli slogan , dicendo tutto e il contrario di tutto ) berlusconi ha fatto dei discorsi compiuti informati e ragionevoli sull'euro e cosi' tremonti ...certo non ci si puo' fidare neppure di berlusconi ovviamente... purtroppo la sensazione crescente è che abbia ragione alberto (SIGH!)
Eliminae che grillo/casaleggio stiano subendo piu' che apprezzando il lavoro e la disponibilita' di alberto presso i grillini....Oggi sembra che grillo abbia detto agli eletti stellati che alla quarta votazione di valutare PRODI (!!!) perchè sarebbe affidabile e preferibile a dalema e amato...ora questo sarebbe una scelta ben precisa , e verrebbe l'alibi dell'improvissazione e sciatteria che attribuivo a grillo
ps:cicciobrillo sono quasi totalmente in disaccordo con quanto hai scritto
Che grillo o il M5S appartenga al PUD€ è una supposizione che potrebbe essere valida o meno..
RispondiEliminaL'appartenenza al PUD€ dipende dalla storia politica.. Il PD ci ha fatto entrare nell'euro, e il pdl ha governato molti anni durante tale periodo senza mai batter ciglio.. per entrambi, se dovessero riconsiderare l'euro, partirebbero le polemiche..
Per Berlusconi molto meno che per il pd.. ma Berlusconi è un caso a parte su tutto dato che dice tutto e il contrario di tutto...
Grillo è stato vago è vero, ma resta cmq l'unico partito euroscettico.. ed è ovvia la posizione che è passata dal definire un piano b che ci faccia uscire col minor danno possibile a, facciamo un referendum, per prendere tempo...
Mi dispiace che tu sia in disaccordo, ma la mia è e resta una supposizione..
Io chiedo.. se oggi un partito vergine sull'euro, avesse voluto mettere al primo posto l'uscita dall'euro, e fosse stato chiaro e veritiero ( stile Bagnai) fin dall'inizio sui reali motivi della crisi.. probabilmente avrebbe fatto impazzire lo spread..
Cosa che gli avrebbe messo tutta la stampa contro, e che gli avrebbe fatto perdere tutti i consensi guadagnati...
Considerando tutto ciò, non credete ci possa essere la possibilità, che Grillo o qualcuno al vertice, avendo capito la situazione, abbia deliberatamente deciso di prendere in giro elettori e sopratutto mercati, sul reale programma del M5S per fare in modo di non essere bacchettati dallo spread, dal momento in cui si vincono le elezioni, fino a quando non parte il decreto di uscita...
La domanda è.. voi, avreste davvero agito diversamente in quella situazione?? Io avrei fatto esattamente così.. perchè solo così si può riparare al fatto che in questo paese la democrazia è compromessa dalla possibilità dei mercati di decidere il tasso al quale finanziare la nostra spesa... e naturalmente non si può imputare la colpa di ciò al M5S...