domenica 14 dicembre 2025

Le ore ritrovate?

Seguendo i consigli dell'ottimo Fabio (quanto sono felice quando la community è di aiuto al suo ecclesiarca...) ho ricostruito questo grafico:


che più o meno si parla con questo altro grafico di fonte ILO:


nel senso che entrambi segnalano un'intensificazione dell'attività nel 2002, ma per renderli in qualche modo omogenei (e quindi usare il primo per "allungare" il secondo, che peraltro ha un buco nel triennio 1996-1998) servirebbe il totale delle ore lavorate, che sicuramente da qualche parte si può far saltar fuori, ma ora non ho tempo per mettermici (sono reduce da un Roma-Dragonara-Majelletta-Corropoli-Colleranesco-Fara San Martino-Taranta Peligna-Roma), come non ne ho per commentare i picchi del primo grafico, che presumo possano avere un certo interesse.

Il problema è che l'ISTAT dà le ore lavorate come indice e non come valore assoluto, e quindi risalire da quell'indice al totale delle ore perse richiede un po' di ingenuity. Fosse per me, prenderei il totale delle ore lavorate di fonte OCSE, lo mensilizzerei, applicherei a quella serie le percentuali del primo grafico e poi aggregherei temporalmente i risultati. Ci vuole un po', purtroppo ho perso manualità e le mie procedure per applicare Chow-Lin credo di averle scritte addirittura in RATS, quindi se ne parla alla fine della legislatura se va male (o bene, dipende dai punti di vista)!

Ma qualcuno un po' più evoluto di un trader e che vuole dare una mano si trova?

Intanto, una cosa è evidente: Monti ha placato il conflitto sociale.

Da qui a dire che quindi "er bobolo" si merita tutto sarebbe un passo lungo e naturalmente chi lo percorresse sarebbe una bruttissima persona.

Come il vostro aff.mo ecclesiarca.

Buona notte e a domani (su RaiNews24).


(...a Colleranesco mi hanno dato una cassetta da 6 con 5 bottìe dentro. Non si fa mai abbastanza attenzione, ma io sono uno che si fida. Si sono fidati anche i lavoratori: dei sindacati, dei tecnici, degli operatori informativi... Decisamente, non è una buona idea!...)

16 commenti:

  1. Buonasera Professore,
    inserisco per la pima volta un mio commento nel momento in cui lei affronta il tema delle ore non lavorate per scioperi, sarebbe stato più pertinente intervenire nel “Cosa aspettarsi per il 2026 - Discorso numero tre” perché non sono gli scioperi di Landini il focus su cui vorrei concentrarmi.
    Non saranno certo i cortei nelle città a contribuire risollevare le sorti dell’industria italiana e tantomeno dei suoi lavoratori.
    La crisi industriale che attanaglia l’Impero Minore, così bene descritta dal libro di Sergio Giraldo, potrebbe essere tuttavia a una svolta se i propositi dell’Amministrazione Trump saranno messi in atto come lui dichiara.
    A lei, Professore, non è sfuggita la National Security Stragtegy statunitense di novembre 2025, di cui ha già richiamato un passaggio nel suo blog dell’8 dicembre sugli investimenti pubblici netti.
    Nella parte dedicata all’Europa in quel documento ci sono altri passaggi chiave che, guarda caso, coincidono con alcuni pilastri del suo lavoro di divulgazione attraverso Goofynomics:
    - attività dell’Unione Europea e altre istituzioni sovranazionali che minano le libertà politiche e le sovranità nazionali
    - censura della libertà di espressione (nell’Unione)
    - governi instabili (nell’Unione) che calpestano i principi basilari della democrazia per reprimere le opposizioni
    - impegno degli Stati Uniti a incoraggiare l’Europa affinché rimuova i surplus in senso mercantilista.
    Si cela un indubbio opportunismo di fondo da parte statunitense dietro il sostegno statunitense verso “l’apertura del mercato europeo a merci e servizi americani e la garanzia di un adeguato trattamento dei lavoratori e degli affari statunitensi”, ciò che sembra alludere anche alle ingenti vendite di GNL al mercato energetico italiano ed europeo peraltro già in corso: agli Stati Uniti non interessa un partner commerciale povero.
    In ogni caso è evidente che, fin dai tempi del Dieselgate e passando per i recenti dazi sui surplus commerciali europei, gli Stati Uniti sembrerebbero intenzionati a fare di tutto per rilanciare anche la domanda interna dell’Unione “sostenendo la resistenza nei confronti dell’attuale traiettoria dell’Europa all’interno delle Nazioni europee”, come se stessero per lanciare una sorta di nuovo “Piano Marshall” adattato alla situazione corrente. Il termine forse è improprio, tuttavia vista la stagnazione, la devastazione economico-sociale, la deflazione salariale e la compromissione della crescita del PIL conseguenti all’austerità da Monti in poi, il paragone con il piano di ricostruzione del secondo dopoguerra forse non è poi così fuori posto.
    Tutto questo accade in un momento favorevole in cui la LSP siede al tavolo di governo e potrebbe cogliere le opportunità date dal sostegno statunitense nel ricostruire la sovranità nazionale e l’assetto istituzionale necessario per ridare prosperità al Paese.
    Mi piacerebbe leggere un commento da parte sua sulla Strategy americana e sulle sue ramificazioni.

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    1. ***agli Stati Uniti non interessa un partner commerciale povero.***
      Beh avere insieme "botte piena" ( risucchio di capitali e attività industriali €uropee) e "moglie ubriaca" ( grande mercato di vendita in €uropa) sarà difficile.
      E peggio ancora sarebbe pretendere che "la moglie" vada pure "in guerra"
      In ogni caso , non so se per "morte" o "divorzio" , ma questo è un "matrimonio" che non vedo eterno.

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  2. Quando si sta male, non si arriva a fine mese o necessiti di un lavoro, si ha meno tempo per avere il lusso di pensare ed agire di conseguenza.

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    1. Interessante! Quindi gli scioperi li fa chi sta bene?

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    2. Chi non sta troppo male, soprattutto da quando la sinistra ha minato diritti e stipendi della sua vecchia classe di riferimento. Un ulteriore vantaggio che Monti ha dato alla classe dominante è proprio questo, il disincantamento ideologico dei lavoratori, che unito alla non coscienza di classe fanno in modo che si tenda a non scioperare per i diritti e per le retribuzioni ed addirittura a votare (giustamente come risposta anche di pancia, ma anche di testa) come i padroni.

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    3. @Marco Bulgarelli, considerazioni molto interessanti

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  3. Ma è vero che certe cosucce non bellissime nella manovra tipo tobin tax ecc ecc sarebbero state messe da Fi per far cadere il governo spinti da forze che vedono una deriva troppo anti Eu?

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  4. Ancora meglio, come da letteratura, il conflitto lo ha placato lo SME; dopo la sua introduzione il sindacato è sconfitto dalla FIAT e da 40mila utili idioti, manco traditori, proprio idioti, di quelli scherziamo? non sono mica un operaio IO. Fa accettare dall'alto un accordo respinto ai cancelli e la paga con la scomparsa dei sindacalisti in fabbrica, già colpiti dai licenziamenti degli anni precedenti. Quel livello di conflittualità non si recupera più. L'altro precipizio è dopo il divorzio: spegne, probabilmente, il picco dell'82-'83 (Craxi), poi arriva l'atto unico. Del 2002 è la Biagi (il flessibile Marco, area socialista, è ucciso il 19 marzo): disegno di legge presentato il 15/11/2001, approvato dal Senato nel 2002, rinviato dalla Camera e approvato definitivamente nel 2003, al governo c'è Berlusconi II.

    Colpisce però che nel 1994, quando Berlusconi preparava la riforma compiuta da Dini, e qualche sciopero ci fu, non si noti praticamente nulla.
    Tutti i governi tecnici godono di una certa calma.

    Chi ha letto qualcosa sull'URSS ricorda l'espressione "macchie bianche" per designare quei crimini stalinisti di cui non si poteva o non si poteva ancora parlare: qui l'ILO esibisce la sua macchia bianca negli anni della "sx di lotta e di governo" e prima ancora del governo tecnico di Dini (riforma cosiddetta contributiva delle pensioni).
    Ma chi trasmette i dati all'ILO?

    Monti il conflitto lo ha azzerato proprio.

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    1. Ricordo bene come lo sciopero Fiat e la marcia dei 40 mila impattassero i media e l'opinione pubblica di allora con grandissimo risalto.
      Ironia della sorte, quei 40 mila furono i primi ad essere cacciati dalla Fiat, per cui l'epiteto utili idioti mi sembra corretto.

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  5. Ah, e prima che salti fuori il saputello "correlazione non significa causazione", ci servirebbe quella famosa spiegazione in merito promessa ai tempi di Awanagana... :-P

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  6. Interessante il picco (che non c'è stato) di scioperi post Jobs act.

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  7. Sembrerebbe che gli scioperi siano stati più numerosi quando le crescite dei salari erano più sostenuti. Una tendenza quindi a rassegnarsi al peggio. Del resto ci sono lavoratori che lavorano in condizioni di precarietà tale che uno sciopero non possono permetterselo, non solo per il rischio di licenziamenti ma per maggiori difficoltà ad arrivare a fine mese. I sindacati vanno dove ci sono stipendi più retribuiti e maggiori diritti. Durante l'era di Monti poi non avevamo le idee molto chiare sulle cause della crisi e in tali casi il tecnico sembra il salvatore della patria. Gli ultimi scioperi non mi sembra abbiano avuto molto successo e comunque uno sciopero contro tutto potrebbe avere maggiori possibilità di successo. Anche la preoccupazione per la corsa agli armamenti e la sempre più probabile escalation con la Russia potrebbe essere considerato un valido motivo di sciopero che ha evitato a Landini un flop peggiore.

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  8. Egregio Onorevole,

    le segnalo la seguente tavola Istat, con le ore di sciopero assolute dal 1949 al 2009:
    https://seriestoriche.istat.it/fileadmin/documenti/Tavola_10.22.xls

    Ho provato a verificare se i dati dal 2000 al 2009 quadrassero con i dati disponibili più recenti (quelli già segnalati e convertiti in ore assolute reperendo i dati mancanti da Eurostat). Purtroppo l'esito è stato negativo.

    La serie storica Istat, una volta graficata, mostra chiaramente che, a partire dai primi anni '90, le ore di conflitto sono decisamente ridotte e stabili rispetto ai 40 anni precedenti.

    Un saluto,
    Fabio

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  9. ''Fosse per me, prenderei il totale delle ore lavorate di fonte OCSE, lo mensilizzerei, applicherei a quella serie le percentuali del primo grafico e poi aggregherei temporalmente i risultati''

    Ho seguito esattamente questo input. OECD non fornisce però le ore totali lavorate ma fornisce le ore medie annuali lavorate per occupato. Per derivare i valori assoluti delle ore lavorate annuali ho scaricato da ISTAT gli occupati mensili (dal 2004) derivato gli occupati annuali tramite media dei mensili e fatto il prodotto tra i due. Ricavate le ore lavorate annuali totali le ho interpolate con Chow-Lin (uso Gretl) usando come covariata l'indice delle ore lavorate da ISTAT (al link segnalato da fabio). Ricavata la serie mensile delle ore totali lavorate ho applicato i valori del grafico 1 in questo post (scioperi per 1000 ore lavorate), ricavando cosi le ore assolute mensili di sciopero, che ho poi aggregato (by sum) ricavando i valori assoluti annuali. Da qui si può ricavare il 'Tasso di sciopero' ((ore non lavorate causa sciopero/ore lavorate totali )*100). Ho messo tutte le serie in un xlsx con i dati utilizzati e le serie trovate dopo Chow-Lin
    File xlsx: https://docs.google.com/spreadsheets/d/1sHP27AVeSQrAFsZlOb3RJfbWWqAlgiSmtzU8cScdMJI/edit?usp=sharing
    PDF con metodologia e grafici: https://drive.google.com/file/d/1DPGhJfPjvr4ODZ9W87kI4ahDi_4SaJlx/view?usp=sharing

    Il punto politico, come già ho letto su questo blog, è che Monti e Jobs Act non hanno prodotto significative mobilitazioni (il tasso di sciopero è molto piu alto negli anni 2004 e 2005). Il sindacato da conflittuale è diventato concertativo. Eventualmente con altri dati si può estendere l'analisi più addietro nel tempo.

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    1. Che bello quando si riscontrano forme di vita intelligenti in questa community! Ora sono alla presentazione del restauro di “Cristo davanti a Pilato”, poi eventi a raffica. Appena mi fermo guardo…

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  10. Tramite la sanzione "Contatti" del data browser Istat ho inviato una richiesta per i dati aggiornati della tabella "Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti e ore non lavorate per settore di attività economica" che, nella sezione "Serie storiche Istat", è aggiornata solo fino al 2009. Se mi risponderanno vi farò sapere.

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