Questa volta non è stata la piccola vedetta lombarda: questa volta lo sproloquio europeista è stato intercettato dal piccolo scrivano fiorentino (nero di capelli e bianco di viso, figliuolo maggiore di un impiegato…).
Ma è più questione di fortuna che di merito: Essi™️ sono ovunque, escono dalle fottute pareti, sempre pronti a farti ricominciare nel modo peggiore una serata che sembra finalmente in fase di atterraggio. La storia comincia così: l’opposizione fa lecitamente sentire la sua voce con un perentorio e tonitruante atto di indirizzo, che le norme regolamentari a sua tutela le consentono di incardinare in aula.
Il regolamento, in effetti, pensa a tutelare le minoranze, ed è giusto che sia così. La maggioranza, cioè voi, sarebbe in effetti tutelata dal numero, e le cose funzionerebbero così se si decidesse che quando l’opposizione dice le sue amenità, noi gli si vota contro e finisce lì. Purtroppo le cose non stanno così, perché nonostante non vi sia, a quanto mi consta, un preciso obbligo di presentare una mozione per gruppo o per schieramento quando qualcuno si sveglia e presenta la sua, generalmente alla mozione di opposizione si deve contrapporre una mozione di maggioranza. “Bene!” direte voi: “così almeno alle loro stronzate possiamo contrapporre delle tesi corrette e avere la soddisfazione di votarcele! Facciamo così vedere che non siamo ideologici, che non ci limitiamo a dire di no, ma che siamo propositivi e costruttivi, come una sana maggioranza deve essere!”.
Peccato che inevitabilmente l’esito sia il seguente: a una loro stronzata si finisce per contrapporne una nostra ancora peggiore. Come si arriva a questo esito infausto? Ma è molto semplice, benedetti figliuoli: il fatto è che qualsiasi bozza di atto di indirizzo governativo viene invariabilmente scritta da un tecnico di qualche ministero, e, come voi sapete, la tecnica è la prosecuzione del PD con altri mezzi. Insomma, il motivo per cui noi ci ritroviamo a presentare delle stronzate più grosse delle loro è che le nostre stronzate non le scriviamo noi: le scrivono Essi™️, nella loro veste non di politici (sottoposti al voto degli elettori), ma di tecnici (giustamente tutelati dal diritto del lavoro).
Sul cinema che parte quando il filtro politico di maggioranza intercetta simili parti della mente malata di un tecnico (che in quanto tale non può che essere di opposizione, ovviamente se la maggioranza è di centrodestra) per il momento non vi ragguaglierò. Mi affido alla vostra fertile immaginazione e alla vostra pazienza: un giorno uscirà “Trent’anni di patriottismo” (con tutte le chat in appendice) e quel giorno, chi ci arriverà, si farà delle gran risate.
Mi limito per ora a una considerazione, la più banale. Questo simpatico circo è anche una macchina per distruggere tempo, il tempo che ci servirebbe per raccogliere le idee, il tempo che ci servirebbe per capire con chi sostituire dei funzionari ideologizzati ed infedeli (anche se forse non è corretto parlare di infedeltà, un po’ perché ho il sospetto che a qualcuno siano fedeli, anche se quel qualcuno non siamo noi, e un po’ perché il piano probabilmente è diverso: sono persone che leggono il giornale e credono al mondo descritto dal giornale, un mondo in cui “l’Europa è il nostro destino“).
D’altra parte, non è così chiaro a favore di chi giochi il tempo, se a favore nostro o a favore di Essi™️. Non è nemmeno chiaro di quanto tempo noi (o essi) disponiamo. Il nostro tempo dipende da voi e dal Padreterno. Il loro solo dal Padreterno. In questo senso stanno senz’altro meglio loro (senza offesa)!
E ora ritorno al circo: me lo chiede l’Europa!
Di questi tecnici che scrivono i documenti governativi ne ho conosciuti molti, e devo dire che la maggioranza di loro sono effettivamente “persone che leggono il giornale e credono al mondo descritto dal giornale, un mondo in cui “l’Europa è il nostro destino”. Funzionari generalmente di buon livello professionale (e in qualche caso ottimo), che hanno aderito da anni al culto del vincolo esterno e della Ue, alcuni per affinità col partito che a questo culto ha deciso di sacrificare gli italiani, altri perché realmente convinti che il nostro Paese, colpevole di tutte le nefandezze commesse nella deprecata prima Repubblica, quella della liretta e della inflazione a due cifre, possa redimersi solo passando attraverso i perenni sacrifici e le sempiterne riforme che Bruxelles ci intima di compiere da circa trent’anni. Quindi, come su questo blog ci siamo trovati a ripetere spesso, vincere le elezioni è fondamentale, ma poi la realizzazione del programma elettorale verrà sistematicamente ostacolata dall’azione discreta, ma molto efficace, dei civil servant di osservanza euro-piddina. Almeno fin quando non si riuscirà a riportare un minimo di equilibrio nella composizione dei Gabinetti e degli uffici legislativi ministeriali, ma per questo ci vorrebbe da parte degli alleati di governo una consapevolezza del problema che mi pare tuttora inadeguata.
RispondiEliminaProbabilmente c è, ma scatenarsi contro l amministrazione ai fini politici credo sia nettamente peggiore.
EliminaCome diciamo da un po la cosa importante è prepararsi all inevitabile crollo del sistema, in quanto appunto agirlo attivamente trova ostacolo nell inerzia e nell'agire contrapposto(ideologico o lucidamente a tutela di specifici interessi di classe).
Per il resto valgono le massime sul "cambio di traiettoria" del buon Borghi: sfruttare l inerzia inserendo piccoli correttivi, rompere i coglioni se questo non provoca più costi che benefici ed essere pronti ad un eventuale intervento/evento esterno.
Probabilmente la verità sta nel mezzo. Aspettarci che ci salvi l'asteroide è un po' come aspettarci che ci salvi Trump. Qualcosa di nostro dobbiamo mettercelo, ed è innanzitutto qualcosa di culturale. Anche il modo in cui si costruisce, si recluta, si coinvolge classe dirigente ha la sua importanza.
EliminaSta scritto che LORO vinceranno e domineranno il Mondo ( ma solo per 44 mesi)
RispondiEliminaStarebbe invece a NOI rinviare questa dolorosissima jattura e giuro mai avrei pensato che sarebbe stata la nostra generazione quella che avrebbe fallito il compito.😡
Beh, almeno a questo giro abbiamo voi che il filtro politico sapete come attuarlo. Che pazienza.
RispondiEliminaCi si prova. Ad esempio, 24 ore dopo ancora non so con chi negoziare il testo che dovrei votare lunedì in aula.
EliminaAdoro il piglio serioso con il quale l'uomo medio di atteggia nel momento in cui casualmente si ingaggiano temi aut aut (che sarebbe meglio fossero out out, ma è latino e non inglese purtroppo o per fortuna) sull'UE. La boccuccia si stringe, l'occhietto si fa grave, semiaccigliato, la postura assume a sé una scopa introdotta nelle terga, la tipica gestualità italica, così... espressiva, si placa per lasciare spazio ad un più sobrio amen congiunto e non tarda a sortire di default la sentenza fatta propria da anni di letture semicolte: dove andremmo senza?
RispondiEliminaDopo l'aggettivo "sobrio" si aggiunga "ma solenne" e va aggiunta una parentesi tonda da aprire e chiudere prima e dopo una delle due "m" di "andremmo": andrem(m)o.
RispondiEliminali ho conosciuti anch'io..sono genuinamente convinti che è intelligente chi si adegua al mondo (cioè al più forte) perchè in loro non c'è parvenza di un afflato di patriottismo o di altruismo (o simili incomprensibili debolezze); d'altra parte come biasimarli? non devono rispondere a nessun elettore e soprattutto a loro piace vincere facile. Un pò come la Meloni, che ultimamente ha perso la trebisonda e non sa più chi è
RispondiEliminaQualche anno fa raccontai qui di una mia esperienza sconcertante avuta in macchina mentre ascoltavo su radioradicale i lavori della camera con i vari interventi. Fui rimproverato per mancanza di rispetto di chi stava lavorando, e in questo post se ne vede il motivo. Io non ce l'avevo con chi lavorava ma con quello strano lavoro che dovevano fare, comunque sia, da quel rimprovero ho potuto elaborare in positivo. Dunque, cari confratelli qui convenuti, mi sentirei di suggerire di ammainare la qui acquisita sicurezza, e parlo soprattutto per me, perché se non avessi avuto la fortuna, determinatasi per una serie fortuita di coincidenze, di entrare in questo blog e di unire i puntini che pure c'erano ma slegati, come si diceva nei primi tempi, portato per mano dal nostro ospite comune, temo proprio che io stesso non sarei altro che un individuo medio, di ridotta cultura economica, leggitore di giornali per esplicito ordine del mio professore di filosofia buonanima, e di conseguenza aizzato moralisticamente dagli esimi e celebrati opinionisti, a seconda delle esigenze dei loro finanziatori, sotto la nobile insegna di piano editoriale.
RispondiEliminaMa non basta. Durante il periodo dell'aridità, quello nel quale il nostro ospite volle presentarci l'excusazio non petita di non essersi eclissato dedicandosi alla crapula, mangiando bevendo e ruttando, ebbene io sperimentai su me stesso il regresso. Sì, proprio quello che, in origine, semanticamente pensava di intendere Galton come la presenza di un attrattore nascosto che faceva regredire verso la media, e da cui l'improprio nome statistico di regressione lineare; io invece no, sperimentai proprio il rientro nella media come fatto causale e non casuale. Senza rabbocco, la botte si svuota da sé, perché, anche se non si beve, comunque perde. E pure di questo ho dato conto qualche tempo fa quando questo luogo di confronto è tornato ad animarsi con più decisione, essendo altre piattaforme fatte solo per il semplice scazzo; e mi lamentai e mi lamento, rassegnato, ancora per la stasi di orizonte48.
Qui, siamo appena saliti a metà giugno a165 interventi contro i 161 di tutto il 2023 e la prossima tappa è superare il 2017, questo è importantissimo. Secondo me, uno dei motivi per cui il PD non vale più nulla, e ha perso e perderà ancora consensi, è legato alla chiusura di quei centri di confronto, dibattito e ascolto che erano le sedi di partito. Quando uno ha capito e spiegato tutto, pensa di poter mettere il pilota automatico e non sentire più niente, ma il mondo cambia e le situazioni sono sempre diverse.
Le sezioni le abbiamo chiuse tutti perché non ci sono i soldi per tenerle aperte, e i soldi non ci sono perché "er bobolo sovrano" ha decretato che fossero castacriccacoruzzione. Quindi ora "er bobolo" si fa governare dalla magistratura, e noi cerchiamo di parare le cannonate di Bruxelles con le mani nude.
EliminaIneccepibile.
EliminaIl problema è che ancora " er poppolo nun ce sta a capì nulla".
e i ( pochi) "risvegliati di oggi credono che il mondo sia ancora quello i cui si erano lasciati " addormentare" tanti anni fa
Quelli de " sinistra" poi sono pure i più patetici con la loro fede nel movimentismo" , la "maggistratura" e "la costituzione più bella del mondo".
insomma come costui
https://www.youtube.com/watch?v=wOG9Laif8J0
ed era ' '93 ... confrontiamolo con dove siamo adesso.😡
perché
Il tempo costa e, dunque, o si rimette in ballo seriamente il finanziamento pubblico ai partiti o temo che "essi" prevarranno.
RispondiEliminaPensa che ho scritto la risposta sopra prima di leggere questo commento! Mi ha fatto piacere vedere che la pensiamo nello stesso modo. Il nodo è lì: l'egemonia culturale costa.
EliminaFinanziamento pubblico ai partiti e giornali a pagamento 😁
Elimina…mi permetto condividere qui dei ricordi personali che credo non siano estranei al tema e, magari neppure del tutto inutili.
RispondiEliminaCinquantacinque anni fa, e poi per venticinque anni, per la mia professione, frequentai con visite più meno mensili un Ministero;; ebbi quindi occasione di fare molte conoscenze e di stringere persino qualche buona amicizia, in quell’ambiente.
Allora Essi™ erano formalmente tutti Democristiani, ma in realtà ve n’era una quota vicina alla maggioranza che, sotto la sottile pellicola Democristiana, che s’erano appiccicata addosso per non avere ostacoli all’assunzione, erano di chiara matrice Missina (uno dei “giovani” più brillanti e svegli di loro ha fatto, com'era evidente dovesse fare fin da allora, una brillante carriera e oggi è quasi ministro)
Ovviamente i governi del tempo erano quelli del pentapartito poi arrivò il terremoto del 1992 e tutto quel che ne conseguì.
Tornando ad allora: intanto, il Ministro, nel linguaggio corrente di Essi™, era “l’Avventizio” e, con estrema deferenza formale, come tale era trattato. In effetti durava mediamente sei mesi o poco più, mi pare che il “record” si sia avuto con un governo durato 14 mesi seguito da un secondo incarico al medesimo PdC durato 4 in cui l’Avventizio rimase il medesimo.
Essi™ erano allora, come sono oggi, fervidi “credenti” della “narrazione” di Tv e giornali, termine quest’ultimo che, allora, per loro, comprendeva più Gazzetta dello Sport e Tuttosport che Corriere della Sera e Sole24Ore.
I loro “elaborati” per “l’Avventizio” erano ovviamente informati primariamente a “quella” narrazione; se le istruzioni ricevute erano difformi da quella “narrazione”, la prima operazione era quella di “tradurre” o “ridurre" le istruzioni alla narrazione e se non fosse stato proprio possibile, trovare nella Babele delle leggi, decreti, direttive, regolamenti, istruzioni, l’articolo o il comma che rendesse impossibile l’applicazione delle istruzioni ricevute e predisporre quindi l’elaborato come da “narrazione”; ovviamente, allora come oggi, ”elaborati” che enunciavano quasi l’esatto contrario di quanto desiderato dalle “istruzioni” fornite, riuscivano non di rado a passar tranquilli ed indenni da tutti i filtri e magari a finire a “far danni” nelle Commissioni o nelle Aule
Se prima di allora il MSI aveva saputo “camuffarsi” ed andare a coprire una bella “quota” di Essi™, in quegli anni chi “lavorò” diligentemente, superando non poche ostilità iniziali, fu il PSI tanto che se, all’inizio di quegli anni, trovare uno che, pur quando si fidava di te, si dichiarasse socialista era un un po’ il classico "trovar l’ago nel pagliaio", alla vigilia della grande catastrofe, socialisti lo eran diventati quasi tutti e “coram populo”. Salvo, durante e dopo la catastrofe, cambiar opportunamente e repentinamente colore.
LGG 1/
***“tradurre” o “ridurre" le istruzioni alla narrazione ***
EliminaSi ma chi faceva .ALLORA " " la narrazione"?
O per meglio, questi " servitori dello Stato " , già ALLORA 50 anni FA ,chi servivano ( a parte i propri interessi ) ?
Ed in ogni caso, mica qualcuno crederà che simili problemi si risolvano anche in un "ventennio" di "buona politica" ?
** …il "maestro del coro" della “narrazione” di allora, almeno di quella che Essi™ in prevalenza seguivano, era la TV, che vedeva ancora la RAI come suo più autorevole esponente.
Elimina** se tu correggessi il tuo inciso in parentesi in: ⟪(a parte quello che loro credevano esser i propri interessi)⟫ potrei risponderti, ⟪ante ’92, non molto altro⟫.
Il “panorama” era estremamente più frazionato e variegato di quello che nascerà dal disastro del ’92 e quindi contavano molto le multiple “parrocchie” ed i personali rapporti di "dominus- cliens"" oltre, ovviamente alle istanze del sempiterno micro-lobbying.
Ti ricordo, perché credo che tu già lo sappia, che comunque i “piddini” non sono nati col PD ma hanno lontane ed ignobili origini e che anche il PUDE e l’infausta fascinazione per il "vincolo esterno” era vivo ed attivo e molto trasversale.
** se per “risolvere” intendi “eliminare” la risposta è semplice ed inevitabile : “questi problemi non verranno mai eliminati del tutto perché, molto banalmente, sono connaturati con con la necessaria complessità dell’organizzazione sociale”.
Li trovi più o meno evidenti e diffusi in tutti i paesi ed in tutti i regimi democratici o meno (facilmente puoi prendere gli USA e, con meno trasparenza verso l’esterno ma con non minor frequenza che altrove, la Cina, come esempi ai due estremi dell’arco).
Ma se non si potranno mai eliminare del tutto, ovviamente, questo non significa che non debbano esser monitorati e combattuti e ridotti al minimo... e in “un ventennio di buona politica”, come dici tu, credo che si potrebbe già fare abbastanza da esser quasi soddisfatti.
LGG
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…dimenticavo di aggiungere che il concetto che ho io di “buona politica” comprende anche l’introduzione e possibilmente l’istituzionalizzazione di un efficace ed sufficientemente esteso “spoil system”
EliminaLGG
Il ’92 fu, anche qui, il punto di discrimine: i missini avevan perso molta della loro presa sul ceto medio-basso e forse avevano anche perso la spinta ad infiltrarsi, essendo orami “arco costituzionale” a tutti gli effetti.
RispondiEliminaI democristiani erano sempre stati un etichetta sotto la quale convivevano le opinioni più svariate e furono i comunisti a saper maggiormente approfittare sia della debacle socialista di Mani Pulite che del loro conseguente “sdoganamento” definitivo” : accolti a braccia aperte i “piessini” che già ci stavano, incominciarono, grazie all'acquistata “democraticità” e poi alle Margherite, Ulivi e cespugli vari ed eventuali, a pompare nelle fila di Essi™ i propri “clientes” che, nell’incapacità e/o nell’inavvertenza degli altri partiti andarono a costituirne la grande maggioranza, sempre e comunque fervidi “credenti” della “narrazione” di Tv e giornali, che ora comprendevano abbondantemente Repubblica e l’Espresso.
L’unico partito che avrebbe potuto (e dovuto) arginare l’invasione, Forza Italia, era troppo “milanese” e “business and upper-middle-class-oriented” (awanagana d’obbligo) per avere chiara idea di come farlo.
Inoltre accadde a Forza Italia quello che già era occorso alla DC: come allora molti missini s’eran “camuffati” da “democristiani” per riuscire ad ottenere “il posto”, ora molti ex-socialisti, persino ex-comunisti e comunque “margheritine” o “ulivini” di ogni colore si “camuffarono” da “forzisti” per il medesimo nobile fine.
Diciamo anche che la DC avrebbe avuto, e costantemente usava, le strutture (Azione Cattolica ed alia) per “riconoscere” e “coltivare” i suoi e, quindi, probabilmente, le “infiltrazioni missine” furono più tollerate (in funzione anti-PCI) che subite, mentre a Forza Italia mancò proprio “le physique du rôle”.
Quello che io vidi in quegli anni era del resto, per me, un "déjà vu".
Io appartengo a quella generazione, ora velocemente in via di estinzione, che ricorda ancora bene le “borse di studio” e le diverse agevolazioni che le varie “sezioni del partito” (quale? Ma il PCI, ovviamente!) destinava ai giovani figli di tesserati e militanti meritevoli (per meriti scolastici di una scuola che era allora invidia di mezzo mondo) che s’impegnavano a frequentare la Facoltà di Legge ed a dare poi l’esame per l’ingresso in Magistratura che era, al tempo, quasi tutta di desta. Se prima del ’45, infatti, in Italia eran “tutti fascisti”, è abbastanza evidente che dopo il ’48 chi era in Magistratura - età minima 28/30 anni - difficilmente poteva esser “di sinistra”
… e di questo neppure la DC, che pure aveva “le physique du rôle”, parve mai accorgersi o preoccuparsi ed i risultati li vediamo molto chiaramente oggi.
LGG /2 end
Grazie, la ricostruzione mi sembra veritiera e per certi versi illuminante. Credo di averti seguito a una quindicina di anni di distanza, quindi più o meno ho visto le stesse cose...
Elimina…grazie a te Onorevole (se mi è permessa questa confidenza), felice della tua conferma dei miei ricordi.
EliminaNon per pignoleria ma solo per sincerità, o per vanità, chissà? ;-), gli anni che ci separano sono esattamente venti ;-) :-)
LGG
In effetti, i tuoi ricordi sono molto “maturi“. Vent’anni dopo, oltre a essere interessato ad altro, ero ovviamente meno addentro alla vita concreta, al mondo del lavoro, in quel periodo.
EliminaE’ così da un bel pezzo, l’apparato burocratico ha quasi sempre sovrastato anche solo le intenzioni del governo, non solo di centro-destra ma a volte anche di centro e centro-sinistra. Penso sia davvero difficile cambiare questo stato di cose e di fatto. Continuate ciò che state facendo con infinita pazienza.
RispondiEliminaCi sono almeno due piani di scontro: uno è senz'altro quello del rapporto di delega fra politico e burocrate (oggetto di una ampia letteratura teorica che insegnavo in classe prima che diventasse per me pratica quotidiana) e un altro è quello, culturale, della decostruzione dell'identità nazionale e quindi (come conseguenza) dell'interesse nazionale. Insomma: si cerca di non far capire che siamo su una barca e che se la facciamo affondare poi non ce n'è per nessuno. Le Marie Antoniette di sinistra sanno di essere in prima classe ma non sanno di essere sul Titanic (Europa)...
EliminaHo l'impressione che le Marie Antoniette di sinistra si sentono in prima classe in Italia ma non hanno ancora capito che sono in terza sul Titanic/Europa: un po' come certi finanzieri (che ho conosciuto di passaggio avendo fatto parte della loro servitù), che non vedevano l'ora di fare un po' il mazzo ai plebei con la gobalizzazione perché "stavano troppo bene", salvo poi accorgersi che, una volta usciti dal mare nostrum, solcando gli oceani andavano ad incrociarsi con degli squali ben più grossi di loro (per non parlare delle invasioni di specie aliene sul bagnasciuga di casa...).
RispondiEliminaA margine della narrazione EURO valutaaahh di riservaaah al posto del dollaroooh .... https://www.cnbc.com/2025/06/11/gold-overtakes-euro-as-second-biggest-global-reserve-asset.html
RispondiEliminaA futura memoria: il pippone europeista è stato incenerito dalla nostra pronta reazione. Aspettiamo il prossimo…
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