L’economia esiste perché esiste lo scambio, ogni scambio presuppone l’esistenza di due parti, con interessi contrapposti: l’acquirente vuole spendere di meno, il venditore vuole guadagnare di più. Molte analisi dimenticano questo dato essenziale. Per contribuire a una lettura più equilibrata della realtà abbiamo aperto questo blog, ispirato al noto pensiero di Pippo: “è strano come una discesa vista dal basso somigli a una salita”. Una verità semplice, ma dalle applicazioni non banali...
Per una volta, mi autocommento. Con le iscrizioni eravamo già a metà prima che pubblicassi la locandina sui social e la diffondessi tramite la rete del partito. Sappiate però che cercheremo di avere streaming grazie all’eroico Fausto. La cosa più divertente della cloaca sono i commenti dei troll piddini. Loro, poverini, economisti con un minimo di lungimiranza, fiscalisti con un minimo di capacità tecnica, aziendalisti con un minimo di esperienza, non ne hanno. Ma, soprattutto, sono dalla parte sbagliata della storia, e ora per almeno quattro anni non potranno contare su un fiume di miliardi Per nascondere quella che per voi è da tempo una realtà palese.
Come può non interessare l'interesse nazionale? Purtroppo, nell'ambito di una non più procrastinabile strategia #MEGA (Make Enrico Great Again), dovrò sottopormi ad un intervento chirurgico gli ultimi giorni di febbraio. Mi sono iscritto nella speranza di esser pronto a partecipare ma, in caso di avversa fortuna, sarei molto contento di poter comunque approfittare dell'eroismo di Fausto. Grazie del tentativo.
Tantissime grazie a Fausto, dunque. Chiedo perdono per questo off-topic: ho ascoltato la dichiarazione di voto su cosa Draghi; l'ho trovata ottima, anche dal punto di vista "oratorio". Non mi ha convinto solo la citazione di Stalin, perché, oggi, non mi pare che il "nemico" della "classe media" sia la sinistra.
@holden: purtroppo invece secondo me Alberto ha toccato nel segno. La sinistra storica italiana (anche quando era PCI) è sempre stata ferocemente avversa ai kulaki, l'unica differenza è che, quando è caduta l'URSS, per ragioni tattiche si è asservita al grande capitale finanziario, ma l'odio di classe per il bottegaio, il piccolo imprenditore e il professionista sono rimasti esattamente dove erano (ce lo ricordiamo tutto il ministro Visco vero?). Per fare una battuta verrebbe da dire che i Piddini sono rimasti stalinisti, smettendo di essere socialisti. E purtroppo devo notare che anche nella sinistra-sinistra (dunque quella ancora di ispirazione marxista), il tema del kulako (sinonimo di evasore) è ancora di grande attualità. In pratica, la sinistra "vera" difficilmente digerisce il fatto che, a differenza di quel che è accaduto nella prima parte del ventesimo secolo, gli interessi di classe di una parte della piccola borghesia coincidono con quelli dei lavoratori dipendenti, contro il grande capitale organizzato, preferndo restare ancorata a schemi che derivano dall'analisi marxisti applicata a realtà storiche differenti. Il che rende difficilissimo costruire una vera alternativa a sinistra del PD, fatto che a sua volta spiega l'apparente ossimoro per cui, per fare politiche di sinistra, oggi occorre collocarsi politicamente a destra.
Mark, concordo pienamente con quello che hai scritto. Che è anche la ragione per cui ho scritto (male) quel che ho scritto: intendevo che il "vero" nemico della classe media, cioè il potere che l'ha schiacciata in questi ultimi anni, non è il PD o la sinistra. Non nel senso che PD o sinistra non abbiano avversato la classe media, ma nel senso che non hanno il "vero" potere. Al più, mi sono sembrati esecutori (il PD) o inetti (la sinistra). Il vero potere "nemico", a mio avviso, è chi dal declino della classe media occidentale (e della sua rappresentanza politica) ci ha guadagnato, ci sta guadagnando e ci guadagnerà. E mi riferisco al "grande capitale organizzato" da te citato. Grazie mille per la risposta (e grazie anche a Enrico).
Ecco nel link qui sotto un perfetto esempio di come "loro" usano la sovrastruttura per agire sulla struttura. I famosi "studi" dell'università di turno (solitamente USA o UK) che convincono la gente del fatto che: 1) siamo animali; 2) gli animali sono LGBTQ+, bigami, prmiscui e/o altro (dunque sarebbe naturale esserlo); 3) l'amore si identifica con il sesso. Tre picconi con una fava (o, se preferite, tre cretinate al prezzo di una). Però se queste cose le fai passare di continuo la gente si convince che son vere e alla fine la conseguenza è che, per il tramite dell'ingegneria sociale sulla sovrastruttura (in questo caso i rapporti famigliari e tra le persone), sposti la struttura dei rapporti economici verso una conformazione favorevole al capitale.
Lieta dello streaming; raggiungere il centro del regno dai suoi confini non è sempre agile; nonostante le ottime connessioni ferroviarie esistenti, gli incastri con il quotidiano a volte sono impossibili.
Detto questo, approfitto per un clamoroso OT da "casalinga di Voghera": a chi fare riferimento per capire dinamiche legate alle connessioni voce e dati nelle aree interne? Mi spiego: una casa in mezzo ai boschi delle Prealpi, esiste vecchia rete adsl (poco funzionante), connessione aerea discontinua e scarsa, fibra in arrivo con tempi e modalità sconosciute, e non esiste un gestore telefonico che sia disponibile a fare un contratto solo voce ed adsl (ma anche solo voce). Non si potrebbe pensare ad un approccio stile "tutele crescenti", almeno transitorio fino al completamento dei lavori, anche per la fornitura di connessione voce/dati?
Quello dovrebbe essere il mondo di Open Fiber, per quanto ne so, ma sono problemi piuttosto complessi da risolvere. Stiamo parlando di fisso, giusto? Non di mobile?
Come dice lei abbastanza complesso per poter rispondere pienamente "si", perché in quelle aree remote, se hai la fortuna di avere un cavo, al fine di garantire banda sufficiente per "trastullarti" con netflix e gaming, l'adsl non basta. Si è spinto quindi su connessioni immateriali (intendo fisso con scheda sim e similari) o miste, che presentano però gli stessi problemi dei mobili. Se sei fortunato nella combinazione di luogo/antenna/meteo/gestore sei anche felicemente "on-life", ma l'affidabilità è un'altra cosa. Le più recenti tecnologie FWA e la cablatura openfiber (prevista in modalità mista) impongono quindi almeno una tratta finale non fisica, con l'installazione di antenne sugli/negli edifici, con il discreto problema di dover aggiungere un altro device elettrico in case non continuativamente abitate e con non rari brutti temporali. Il problema è che nessun gestore ti mette a disposizione contratti voce + adsl. Commercialmente adsl non esiste più. Non ho competenza, non ho trovato informazioni, e non ho capito se sia una scelta commerciale o legata a motivi tecnici (ad esempio difficoltà di manutenere la rete attuale?).
Se nel promuovere l'evoluzione delle aree interne sia ottima cosa offrire l'opportunità della connessione più veloce possibile e preso atto che nei luoghi remoti non si riuscirà a portare la fibra in ciascun edificio, e comunque gli interventi sono ancora lontani dal completamento, mi chiedevo se non si fosse presa in considerazione l'idea , almeno in fase transitoria (e qui la similitudine con i contratti a tutele graduali) di rendere disponibili contratti di connessione che utilizzino quanto oggi esiste (ADSL), sebbene non ottimale. Una linea fissa (cavo) funzionante per chiamare lo spazzaneve quando serve (e in quei casi difficilmente prende i cellulare) e qualche goccia di banda per controllare la posta ogni tanto, spendendo il giusto sarebbe ottimale. Mantenere due livelli di servizio, diversificare il mercato, garantire servizio di connessione minimo a costi bassi ? Parliamone.
Chi seguire per poter rimanere aggiornati sul tema? Grazie
Un convegno interessante da ascoltare sicuramente per quanto riguarda il panel accesso al credito più volte ho presentato proposte in varie sedi ma non sono neanche state considerate...
Per una volta, mi autocommento. Con le iscrizioni eravamo già a metà prima che pubblicassi la locandina sui social e la diffondessi tramite la rete del partito. Sappiate però che cercheremo di avere streaming grazie all’eroico Fausto. La cosa più divertente della cloaca sono i commenti dei troll piddini. Loro, poverini, economisti con un minimo di lungimiranza, fiscalisti con un minimo di capacità tecnica, aziendalisti con un minimo di esperienza, non ne hanno. Ma, soprattutto, sono dalla parte sbagliata della storia, e ora per almeno quattro anni non potranno contare su un fiume di miliardi Per nascondere quella che per voi è da tempo una realtà palese.
RispondiEliminaCome può non interessare l'interesse nazionale? Purtroppo, nell'ambito di una non più procrastinabile strategia #MEGA (Make Enrico Great Again), dovrò sottopormi ad un intervento chirurgico gli ultimi giorni di febbraio. Mi sono iscritto nella speranza di esser pronto a partecipare ma, in caso di avversa fortuna, sarei molto contento di poter comunque approfittare dell'eroismo di Fausto. Grazie del tentativo.
EliminaTantissime grazie a Fausto, dunque.
EliminaChiedo perdono per questo off-topic: ho ascoltato la dichiarazione di voto su cosa Draghi; l'ho trovata ottima, anche dal punto di vista "oratorio".
Non mi ha convinto solo la citazione di Stalin, perché, oggi, non mi pare che il "nemico" della "classe media" sia la sinistra.
Io, invece, la citazione e il riferimento ai kulaki li ho trovati quanto mai calzanti.
Elimina@holden: purtroppo invece secondo me Alberto ha toccato nel segno. La sinistra storica italiana (anche quando era PCI) è sempre stata ferocemente avversa ai kulaki, l'unica differenza è che, quando è caduta l'URSS, per ragioni tattiche si è asservita al grande capitale finanziario, ma l'odio di classe per il bottegaio, il piccolo imprenditore e il professionista sono rimasti esattamente dove erano (ce lo ricordiamo tutto il ministro Visco vero?). Per fare una battuta verrebbe da dire che i Piddini sono rimasti stalinisti, smettendo di essere socialisti. E purtroppo devo notare che anche nella sinistra-sinistra (dunque quella ancora di ispirazione marxista), il tema del kulako (sinonimo di evasore) è ancora di grande attualità. In pratica, la sinistra "vera" difficilmente digerisce il fatto che, a differenza di quel che è accaduto nella prima parte del ventesimo secolo, gli interessi di classe di una parte della piccola borghesia coincidono con quelli dei lavoratori dipendenti, contro il grande capitale organizzato, preferndo restare ancorata a schemi che derivano dall'analisi marxisti applicata a realtà storiche differenti. Il che rende difficilissimo costruire una vera alternativa a sinistra del PD, fatto che a sua volta spiega l'apparente ossimoro per cui, per fare politiche di sinistra, oggi occorre collocarsi politicamente a destra.
EliminaMark, concordo pienamente con quello che hai scritto.
EliminaChe è anche la ragione per cui ho scritto (male) quel che ho scritto: intendevo che il "vero" nemico della classe media, cioè il potere che l'ha schiacciata in questi ultimi anni, non è il PD o la sinistra.
Non nel senso che PD o sinistra non abbiano avversato la classe media, ma nel senso che non hanno il "vero" potere.
Al più, mi sono sembrati esecutori (il PD) o inetti (la sinistra).
Il vero potere "nemico", a mio avviso, è chi dal declino della classe media occidentale (e della sua rappresentanza politica) ci ha guadagnato, ci sta guadagnando e ci guadagnerà.
E mi riferisco al "grande capitale organizzato" da te citato.
Grazie mille per la risposta (e grazie anche a Enrico).
Ecco nel link qui sotto un perfetto esempio di come "loro" usano la sovrastruttura per agire sulla struttura. I famosi "studi" dell'università di turno (solitamente USA o UK) che convincono la gente del fatto che: 1) siamo animali; 2) gli animali sono LGBTQ+, bigami, prmiscui e/o altro (dunque sarebbe naturale esserlo); 3) l'amore si identifica con il sesso. Tre picconi con una fava (o, se preferite, tre cretinate al prezzo di una). Però se queste cose le fai passare di continuo la gente si convince che son vere e alla fine la conseguenza è che, per il tramite dell'ingegneria sociale sulla sovrastruttura (in questo caso i rapporti famigliari e tra le persone), sposti la struttura dei rapporti economici verso una conformazione favorevole al capitale.
Eliminahttps://www.ansa.it/sito/notizie/magazine/numeri/2025/02/13/fedelta-flirt-e-bi-sessualita-il-san-valentino-degli-animali_d10bdad7-129e-4e9c-8252-b0df6c92ebec.html
Lieta dello streaming; raggiungere il centro del regno dai suoi confini non è sempre agile; nonostante le ottime connessioni ferroviarie esistenti, gli incastri con il quotidiano a volte sono impossibili.
RispondiEliminaDetto questo, approfitto per un clamoroso OT da "casalinga di Voghera":
a chi fare riferimento per capire dinamiche legate alle connessioni voce e dati nelle aree interne? Mi spiego: una casa in mezzo ai boschi delle Prealpi, esiste vecchia rete adsl (poco funzionante), connessione aerea discontinua e scarsa, fibra in arrivo con tempi e modalità sconosciute, e non esiste un gestore telefonico che sia disponibile a fare un contratto solo voce ed adsl (ma anche solo voce). Non si potrebbe pensare ad un approccio stile "tutele crescenti", almeno transitorio fino al completamento dei lavori, anche per la fornitura di connessione voce/dati?
Quello dovrebbe essere il mondo di Open Fiber, per quanto ne so, ma sono problemi piuttosto complessi da risolvere. Stiamo parlando di fisso, giusto? Non di mobile?
EliminaCome dice lei abbastanza complesso per poter rispondere pienamente "si", perché in quelle aree remote, se hai la fortuna di avere un cavo, al fine di garantire banda sufficiente per "trastullarti" con netflix e gaming, l'adsl non basta. Si è spinto quindi su connessioni immateriali (intendo fisso con scheda sim e similari) o miste, che presentano però gli stessi problemi dei mobili. Se sei fortunato nella combinazione di luogo/antenna/meteo/gestore sei anche felicemente "on-life", ma l'affidabilità è un'altra cosa. Le più recenti tecnologie FWA e la cablatura openfiber (prevista in modalità mista) impongono quindi almeno una tratta finale non fisica, con l'installazione di antenne sugli/negli edifici, con il discreto problema di dover aggiungere un altro device elettrico in case non continuativamente abitate e con non rari brutti temporali.
EliminaIl problema è che nessun gestore ti mette a disposizione contratti voce + adsl. Commercialmente adsl non esiste più. Non ho competenza, non ho trovato informazioni, e non ho capito se sia una scelta commerciale o legata a motivi tecnici (ad esempio difficoltà di manutenere la rete attuale?).
Se nel promuovere l'evoluzione delle aree interne sia ottima cosa offrire l'opportunità della connessione più veloce possibile e preso atto che nei luoghi remoti non si riuscirà a portare la fibra in ciascun edificio, e comunque gli interventi sono ancora lontani dal completamento, mi chiedevo se non si fosse presa in considerazione l'idea , almeno in fase transitoria (e qui la similitudine con i contratti a tutele graduali) di rendere disponibili contratti di connessione che utilizzino quanto oggi esiste (ADSL), sebbene non ottimale. Una linea fissa (cavo) funzionante per chiamare lo spazzaneve quando serve (e in quei casi difficilmente prende i cellulare) e qualche goccia di banda per controllare la posta ogni tanto, spendendo il giusto sarebbe ottimale. Mantenere due livelli di servizio, diversificare il mercato, garantire servizio di connessione minimo a costi bassi ? Parliamone.
Chi seguire per poter rimanere aggiornati sul tema? Grazie
Un convegno interessante da ascoltare sicuramente per quanto riguarda il panel accesso al credito più volte ho presentato proposte in varie sedi ma non sono neanche state considerate...
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