giovedì 14 novembre 2024

Quando un uomo con la piccozza incontra un uomo col dubbio...

...sapete come va a finire:


Ora, nel noto film di Sergio Leone alla fine la cosa prende una piega diversa, come ricorderete.

Viceversa, a me capita sempre che sia l'uomo col dubbio (io) a stendere l'uomo con la piccozza, o con la siringa, o con consimile simbolo-feticcio della nostra amica Lascienza (quella di cui parlammo qui).

Potrebbe trattarsi di una banale coincidenza. Io ritengo invece che sia una questione di metodo. Permettetemi di rinfrescarvi la memoria.

Cominciò qui quello che fa rima con Orione:

Poverino, nessuno gli contestava, né gli contesta, nel suo ruolo di simpatico bounty killer (è delegato alla character assassination da una delle tante testate sconfitte dalla storia, onestamente non ricordo nemmeno quale), la facoltà costituzionalmente garantita (da noi, non da loro) di esprimere le sue opinioni!

Però, sempre per restare nella grande filmografia:

"ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti", o almeno i propri avversari (le due cose non necessariamente coincidono ma entrambe possono salvarti se non la vita almeno la faccia).

Certo, se accecato dalla livorosa presunzione della tua superiorità morale sul "senatore della Lega" ti avventuri in un terreno che è impervio e ostile anche per molti ricercatori, quello dell'epistemologia, affermando che "la scienza è certezza" (Heisenberg scanzete, Kolmogorov nun ce penzà popo, Kuhn vatte a nasconne...), senza sapere che di fronte hai uno che per lavoro fa il ricercatore, che nella vita usa gli strumenti della statistica matematica, che ha subito decine e inflitto centinaia di referaggi su riviste di un certo prestigio, ma soprattutto che ha una forte personalità e mediamente le azzecca, la figura di merda te la sei andata a cercare. Si capisce poi che per lenire lo smacco tu ogni tanto ti esibisca in pezzi di colore il cui climax è sempre quella storia che io sarei un mediocre clavicembalista! Ricordo che i coglioni secondo cui io ero un mediocre economista, oltre a non averne azzeccata una, e a dover dire cinque o dieci anni dopo quello che io dicevo cinque o dieci anni prima, non sono comunque riusciti, con la loro simpatica mafietta, a impedirmi di avere un'idoneità da ordinario: il prossimo disco non credo che lo avrà (ci abbiamo investito poco tempo), ma quando quello dopo prenderà il suo diapason d'oro sarà mia cura recapitarlo all'uomo che fa rima con recensione, per avere, appunto, il suo giudizio informato...

Intanto AstraZeneca ha fatto dei morti accertati, salvo mio errore (ma saranno i giornal-

oni a smentirmi, eventualmente), e quindi io, se fossi nei panni in cui per fortuna non sono, mi vergognerei molto. Un simile endorsement ad Astrazeneca il giorno prima che venisse ritirato dal mercato: roba che in confronto Paperoga sembra James Bond!

Ma non voglio infierire...

Ieri ci siamo trovati da capo a dodici!

Arriva coso, come se chiama, lo scienziato a basso h-index, perché il mio è questo:


e il suo è questo:


(e lui in teoria dovrebbe fare solo quello, mentre io, come dire, ho anche qualche altro hobby, e non mi riferisco alle incisioni su organi storici), e in diretta dalla caverna di Platone (che fa rima anche lui, del resto) notifica a me, che garbatamente esortavo alla prudenza e al dubbio, che sul clima "la comunità scientifica si è espressa già!"


Ora, io mi rendo conto che il New York Times come testata giornalistica non può competere in influenza e autorevolezza con ReStart, e mi rendo conto che Gavin Schmidt:


o Zeke Hausfather:


non possono paragonarsi per competenza e produzione scientifica, come tutti vedono, al nostro showman preferito (per gli ignari: un indice di Hirsch pari a n indica che l'autore in questione ha almeno n pubblicazioni scientifiche citate almeno n volte in altre pubblicazioni scientifiche: quindi, se hai un'unica pubblicazione citata da 20.000 colleghi il tuo h-index è uno, ecc.).

L'uomo della caverna (di Roncone), del resto, su una cosa aveva assolutamente ragione: sul clima la scienza si è espressa!

Lo ha fatto per dirci che, in fondo, di quanto sta succedendo, non ci sta capendo un cazzo:


(perdonatemi se, nella mia umanistica ansia di intercettare l'attenzione operosa del mio interlocutore, mi sono situato per un attimo su un registro linguistico verosimilmente accessibile agli epistemologi all'amatriciana, alla variopinta cour des miracles di quelli che nel XXI secolo ancora si pascono di certezze, evidentemente ignari dei danni che questo atteggiamento ha causato nel XX secolo, e in tutti quelli precedenti, da che storia umana riporti...).

Apro e chiudo una parentesi per ricordarvi che è esattamente quello che un altro scienziato è venuto a dirci in Commissione COVID: che all'inizio non ci avevano capito molto (verità comprensibile), aggiungendo che per questo avevano lasciato libertà di scelta ai medici (menzogna assoluta):

(...apro e chiudo un’altra parentesi: mi scuso ma con quattro Commissioni non sempre riesco a essere presente...)

Ma questo è uno scienziato:


(vi spiegherò un giorno i limiti del confronto fra indicatori bibliometrici in settori scientifico-disciplinari diversi).

Sugli altri, invece, che cosa volete che vi dica?

Non volete studiare?

E va bene, è faticoso: se non lo so io!

Volete esprimervi su argomenti di cui non sapete un decimo di un centesimo della metà di un cazzo?

Transeat! Purtroppo da quando "sono in politica" capita anche a me di doverlo fare: vi esprimo la mia massima e più sincera solidarietà, segnalando che a quel punto diventa una questione di eleganza e di rispetto per l'interlocutore.

Ma una cosa, però, vi esorto a considerarla: non è colpa vostra, e non è merito mio, ma normalmente quello che dico si verifica. Per cui, se mi sentite pronunciare la parola "dubbio", nel vostro interesse un dubbio fatevelo venire.

Così non solo resteremo amici (io non ho nessuna animosità verso di voi, uno di voi due ce l'ha verso di me, ma gliene sono grato perché nell'attesa di rimpinguare il mio portafoglio rallegra le mie giornate!), non solo, dicevo, resteremo amici, ma soprattutto non farete figuracce!

Chi ve lo fa fare di schiantarvi contro uno che parla solo se sa quello che dice?

Poi, per carità, tutti i gusti son gusti (come disse quello che...).


32 commenti:

  1. La scienza è certezza non si può sentire, è un ossimoro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel 2015 bloccavo su Twitter chi scriveva “scienza”. Era tutto molto chiaro già allora.

      Elimina
  2. Prof, io ho visto subito su Twitter tutto il filmato dell'asfaltata der picozza e ho goduto molto.
    So che lei si è dispiaciuto dei commenti dei suoi numerosi lettori, e da par suo li ha ammoniti in un successivo video.

    Ma forse non può capire la soddisfazione che si prova.
    Quando un cittadino normale, mediamente acculturato, mediamente informato, che è uso esercitare il dubbio sulle tante materie del nostro tempo di cui poco conosce, quando - dicevo - assiste finalmente ad una gragnuola di colpi in serie che finalmente insegna un poco di educazione e mette al suo posto uno dei tanti tronfi palloni gonfiati che con sicumera partecipano al circo in TV... beh, lì si vola.

    Si vola perché da troppo tempo, quasi tutto in questo strano Paese è in mano ai cialtroni il cui unico merito è di avere agganci in ogni dove. Perciò la narrazione procede secondo binari prestabiliti, che sia il campo economico (deficit 3%, inflazione 2%,...), che sia il dibattito sul clima (1,5°C), che siano i vaccini (-80°).

    Su ogni cosa, è già tutto detto e deciso, è già verità assodata, è già TINA, there is no alternative.
    Quindi quando qualcuno osa dire che "Il re è nudo!", beh, allora lì si gode un bel po' anche se solo per un giorno.
    Come dice lei, con immutata stima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Va bene. Se vi fa piacere, dirò al capo di mandarmi più spesso. In fondo, ve lo devo…

      Elimina
    2. Concordo con massimo_bad, e aggiungo che non c’è solo il piacere estetico di veder bastonati i tronfi cialtroni: c’è anche l’effetto di far apparire meno soli coloro che, anche solo di fronte a un pugno di studenti, continuano a dire che il dubbio è il sale della Scienza.

      Elimina
    3. Indubbiamente. Rientra nell’emersione del consenso il costruire una corretta percezione di sé. Molti si scoraggiano quando pensano di essere soli. Goofynomics è servito anche a questo.

      Elimina
  3. Risposte
    1. Eh, ma “er Piccozzetta” se je fa vedè sto firm se sdilinquisce, penZa de esse lui ‘a soluzzione. E ‘nvece è decisamente er probblema…

      Elimina
  4. Come detto da lei anche in una recente diretta, queste trasmissioni sono solo intrattenimento (sempre di più basso livello). Alla fine gli spettatori rimangono con le proprie opinioni. Chi le segue assiduamente, vuole solo trovare conferma della narrazione, rafforzando la loro certezza di sapere (LaScienza è dalla nostra parteeeh!). Il Dibattito è altro e si fa altrove. Con immutata stima.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Dibattito è qui. Fra Goofynomics e i talk show c’è esattamente lo stesso rapporto che c’è fra le riunioni di maggioranza e le sedute di aula.

      Elimina
  5. La scienza peraltro dovrebbe anche dire che distruggere l'industria e il potere d'acquisto di un continente che incide solo marginalmente sul totale delle emissioni è una cazzata. Prima della scienza, dovrebbe dirlo il buon senso. Ue pesa il 6,9%. Cina e India insieme il 40%. Il resto del mondo, USA esclusi, pesa un altro 37%. Se il 77% dipende delle emissioni mondiali dipende da "altri", è in questi altri che occorre investire. Ma il problema è che in Asia, Africa e Sudamerica non ci sono i ricchi sussidi e sconti fiscali che ci sono in Ue e USA e quindi nessuno ci mette piede. Sino a che non si investe seriamente negli "altri" il risultato unico sarà di massacrare di costi l'industria europea mettendola fuori mercato e distruggendola. Intanto, è vero che la Cina investe tanto in rinnovabili, ma lo fa per due motivi. Il primo è che sulle tecnologie fotovoltaiche è praticamente monopolista mondiale. Il secondo è che mentre investe in rinnovabili brucia carbone, gas e petrolio come se non ci fosse un domani perché ha messo al primo posto la sicurezza del sistema energetico e al secondo lo sviluppo industriale. Il contrario di quello che sta facendo l'Europa arcobaleno. Anziché andare in televisione, certuni dovrebbero bussare alle ambasciate di Cina, India, Russia, Indonesia, Brasile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Detto fra noi, ma fisiognomicamente ritieni che potrebbero capire quello che dici?

      Elimina
    2. Ma io mi chiederei prima perché ce l'hanno solo ed esclusivamente con un gas subito riutilizzato come fertilizzante dalle piante e il "verde" che vogliono tanto proteggere, conservare e anzi aumentare.
      Voglio dire, dopo la storia dei CFC e il buco nell'ozono (ci si faceva pure i temi a scuola pur non capendoci un'h), evocando scenari alla Total Recall, possibile che siano le uniche emissioni delle industrie di cui tener conto? Il resto va bene così e non c'è inquinamento di alcun genere?

      Elimina
    3. Perché il diktat è che il riscaldamento dipenda solo dall’effetto serra e che la CO2 sia l’unico gas serra. Un po’ come quando gli imbecilli parlavano solo di debitopubblico durante una crisi di debito privato. Sappiamo già come andrà a finire: prima ci massacreranno e poi diranno quello che diciamo noi esattamente come se l’avessero sempre detto loro.

      Elimina
    4. Sì, è il cortocircuito perfetto.
      Riscaldamento => Effetto serra => CO2 => Industrie => Multinazionali => In ultima analisi uomo bianco occidentale brutto-cattivo-cacca-cricca-coruzzzzione.

      Esattamente come per er-debbito-pubbbblico.

      Elimina
    5. Non dovremmo mai sottovalutare il grande valore formativo che il Dibattito, il nostro dibattito, ci ha offerto, mettendoci in condizione di riconoscere una narrazione falsa quando la incontriamo. Gli schemi sono sempre gli stessi, il Pedante aveva fatto un grande e lodevole sforzo di razionalizzazione (peccato che poi abbia sclerato, ma appunto ogni uomo ecc.).

      Elimina
    6. Ci sarebbe anche da aggiungere un'altra considerazione.
      Se faccio una valutazione di un investimento faccio un "semplice" ragionamento: spendo tanto ora per spendere meno domani. Quindi calcolo in quanto tempo recupero o se ci sono modi migliori per impiegare quel denaro.

      Con le rinnovabili non si fa mai un ragionamento del genere. Già ignorano completamente il fatto che transire da una forma energetica ad un'altra richiede ingenti emissioni, ma, tecnicamente, quello che propongono è emettere tanto oggi per emettere meno domani, senza chiedersi in quanto tempo il bilancio risulta nullo (Pay Back Period). Supponendo che le emissioni si compensino in 10 anni, vuol dire che propongono, concettualmente, di concentrare le emissioni di 10 anni in uno solo. Io sarei un tantino preoccupato.

      Elimina
  6. Va innanzitutto detto che l'uscita di scena a revolver in mano, con quel danno all'auto, di fronte a Clint, con le auto moderne che Lascienza ci ha perfezionato, l'avrebbe dovuta fare col carro attrezzi perché l'auto si sarebbe rifiutata di accendersi.
    Ma poi "coso" si sa, ha la tendenza a sconfinare dove non ha competenze; qui forse non è andato di all-in perché aveva il contraddittorio, ma lo fa altrove: ricordo commenti da piddino sul terremoto in Medioriente, con perle come "usano poco cemento!" o qualcosa di simile - sai com'è, il grattacielo da ricchi con lo stabilizzatore contro i terremoti se lo possono permettere ad esempio a Taiwan.
    Poi saranno anche begli esercizi di scherma a mezzo tv, ma quelli come coso rispondono alle esigenze di quelli che credono al Dicobalto (o cioddue, o Co2...) e non viceversa; quelli sono tanti e si rigenerano nel tempo.
    Insomma, anche chissenefrega di quello che dicono in tv, perché poi gli arriva qualcuno con il megafono più grande, ad esempio l'amministrazione Trump, e all'improvviso non è proprio così facile predicare le virtù del pannello fotovoltaico (si spera).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma infatti questa schiuma sarà sciacquata dall’acquazzone e io avrei anche cose più serie da fare. Resta il fatto che il consenso serve, che voi vi divertite così, e quindi…

      Elimina
    2. Eh ammetto che è divertente, del resto non si vive soltanto di dati.
      E anche i tanti che non riescono a vivere di soli dati hanno bisogno del duello televisivo.

      Elimina
  7. Scrivo poco, leggo molto, continuo a studiare, ti ringrazio sempre e da mo’ continuo ad imparare da te.
    Sembra solo a me o il tuo atteggiamento nei teatrini dei talk televisivi e’ divenuto piu’ aggressivo? Immagino dipenda da svariati elementi come per esempio l’interlocutore o la vicinanza come in questo caso con importanti scadenze elettorali, peraltro poi Io recupero solo spezzoni dei tuoi interventi sui Social che essendo montati con tanti tagli magari non rendono appieno la dialettica della situazione.
    Ps. A suo tempo consigliasti di Non esporci sui Social immagino per almeno due motivi, uno che PD essendo sostanzialmente un comitato d’affari puo’ essere pericoloso per le sorti almeno economiche delle nostre attivita’, l’altra perchè temi i nostri autogol nel citare a c…o i tuoi preziosi contenuti del Blog.
    Confesso che a 63 anni non sto resistendo e questa settimana su FB faccio propaganda sostanzialmente contro con post col claim “Votare serve. Anche studiare”.
    Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I piddini sono cattivi, e il motivo è chiaramente esposto in questo post: come i nazisti, anche i piddini si nutrono di certezze e questo li rende disumani, proprio mentre si ammantano di una (asseritamente superiore) umanità che consisterebbe nel prendersi cura delle sorti altrui in virtù di una delega che nessuno, tanto meno gli elettori, gli ha conferito. Sono cattivi e sono dappertutto, soprattutto nei palazzi dell’unica vera casta. Quindi sì: attenti!

      Elimina
  8. Attenzione! Chiariamo un concetto: La Scienza è dibattito, LASCIENZA è certezza. Questo è fuori di dubbio come del resto LEURO e LEUROPA sono coesione, crescita e prosperità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vedi? Come dicevo sopra, è sempre lo stesso dibattito, specchio del Dibattito. Tesi, attori e comprimari si presentano nelle stesse forme, hanno lo stesso valore, faranno la stessa fine.

      Elimina
    2. Affascinante l'introduzione dello specchio...poetica.

      Elimina
  9. L'uomo con la piccozza mi suscita da sempre un'antipatia profonda, tra i molti imbonitori televisivi lui spicca per arroganza e supponenza (oltre che per palese narcisismo, ma questo è un problema suo), da circa 30 anni i suoi programmi pseudo divulgativi in prima serata RAI sono praticamente scontati, quali che siano i direttori di rete o di testata. Immagino che faccia buoni ascolti, ma conoscendo come vanno le cose nel servizio pubblico, credo non sia questa la ragione per cui gli si concede una tribuna fissa per fare propaganda spudorata al 'cambiamento climatico causato dall'uomo'. La 'scienza' per lui è esattamente quella che proclamavano le varie virostar che hanno infestato la TV per tre anni: dogma assoluto, e chi vuole discutere è un negazionista. Loro non sopportano il confronto, vogliono sproloquiare davanti a un pubblico adorante e passivo. Ovvio che se incappano in qualcuno che ne sa infinitamente più di loro, perdono il self control. Confesso però che non me la sono sentita di vedere lo scontro in TV e l'asfaltata che il geologo ha dovuto subire: è che, giunto all'età della saggezza, ho deciso di risparmiarmi, per quanto possibile, le immagini e le parole che mi recano irritazione e fastidio, e il ghigno compiaciuto di Tozzi è ai primi posti, insieme al sorrisetto sarcastico di Floris, all'approccio da maestrina di Gruber e alla barba funerea e piddina di Damilano.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma vuoi mettere la soddisfazione di vedere questi personaggetti rinnegare se stessi? Perché sull’austerità lo hanno dovuto fare. Quanto al piccozzetta, è un interessante caso di statale col doppio lavoro. Il mio emendamento 2.022 alla legge di bilancio è stato scritto proprio pensando a lui. Anzi: lo citerò come esempio dell’importanza del mio intervento (anche se penso che lui sia sopra qualsiasi soglia).

      Elimina
  10. Tozzi: uno che usa le immagini televisive invece delle parole, delle idee e dei ragionamenti. Sarà anche un geologo ma come divulgatore sembra più che altro un tizio da fiera.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Indubbiamente esiste una genia di asseriti divulgatori che con la divulgazione ha scarsa dimestichezza. Sono personaggi, influencer, assistiti da autori e redazioni, interi team privi di qualsiasi cognizione della materia ma dotati di spropositati mezzi comunicativi (pagati da voi).

      Elimina
  11. Se volete farvi 4 risate:
    https://theropoda.blogspot.com/2024/10/il-signore-degli-indici.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma, insomma… Io non metterei mai la virgola fra soggetto e verbo.

      Elimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione.